CORO LA ROCCA CORO SCARICALASINO · gli anni sessanta la coralità popolare italiana sente la...

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CORO LA ROCCA La costituzione del Coro non fu immediata, ma preceduta da vari e continui tentativi. Verso la fine del 1973, sollecitati da Paolo Bernardini, creammo un gruppo corale di pochi elementi, amanti del bel canto. Studiammo con vera passione (maestro concertatore Paolo Bernardi- ni, coadiuvato da Giulio Bernardini, direttore) la “Messa del Perosi”; messa che poi cantam- mo in chiesa nelle occasioni liturgiche più significative dell’anno; spesso invitati a cantarla a comunioni, ma, soprattutto, a matrimoni, al fine di rendere più solenne la celebrazione. All’inizio del 1975 questo gruppo era formato dai succitati maestri, e da dodici coristi: Ro- meo Bernardi, Brasa Luigi, Canelli Giuseppe, Rubini Mario, Fiocchi Ferdinando, Marcacci Renzo, Palmieri Mario, Sacchetti Aldo, Sacchetti Luciano, Bertoni Franco, Canelli Do- menico, e Franceschini Mario. Questo fu il primo nucleo vocale attorno al quale il Coro si è creato. L’idea di estendere l’iniziativa a molte persone, appassionarle al canto corale, ( naturalmente cantando non più difficili brani di autori classici, e in latino, ma melodie religiose popolari con testi soprattutto in lingua italiana) portò alla costituzione di una corale con circa una quarantina di elementi. Questa esperienza fu molto breve, non più di dieci prove che si svolsero nella canonica…Ma l’esperimento funzionò a meraviglia, e molti “nuovi” coristi s’innamorarono del “cantare in coro” ed ecco che nell’autunno del 1976, presso la sala civica nella quale tuttora proviamo, iniziarono, col M° Paolo Bernar- dini, le prove del coro a voci virili, che si prefiggeva un repertorio di canti popolari alpini; canti , soprattutto, ritrovati e armonizzati dai maestri del famoso Coro SAT (del Trentino.). Per le prime uscite in pubblico avvenute nel 1978 si dovette pensare a dare un nome al Coro; naturalmente pensammo al simbolo di Gaggio Montano che è il “Sasso di Rocca”, (una grande formazione rocciosa al centro del nos- tro paese) così, unanimemente convinti, stabilimmo il nome: Coro “La Rocca”. Negli anni 80 si è dedicato attivamente alla ricerca dei canti popolari della propria zona, che certamente sarebbero andati perduti, se un gruppo di coristi, improvvisati ricerca- tori, capitanati da Paolo Bernardini e stimolati dal maestro Giorgio Vacchi non li avessero I BRANI _La Giana (Arm. F. Fantuzzi)_Belle rose du printemps (Arm. T. Usuelli) _E’ partita una nave (Arm. G. Vacchi)_O cara mama (Arm. G. Vacchi) _Rifugio bianco (B. De Marzi)_Nella Somalia bella (Arm. G. Vacchi) _La pesca dell’anello (Arm. Coro La Rocca)_Benia Calastoria (B. De Marzi) CORO SCARICALASINO Il Coro Scaricalasino (nome dovuto all’antica denominazione del paese) nasce a Monghidoro come coro maschile nel 1975, nell’ambito di un più ampio movimento di riscoperta della cultura popolare. L’attività di ricerca del patrimonio etno-musicale presente nel territorio caratterizza la prima parte della vita del coro, che affida la valorizzazione di quanto rintracciato al M° Giorgio Vacchi (1932-2008) di Bologna. Da- gli anni sessanta la coralità popolare italiana sente la necessità di allontanarsi dal processo di standard- izzazione del colore vocale per trovare modi nuovi, forse più autentici, di espressione del mondo popo- lare. Inizia così una ricerca in questa direzione, fatta dall’interno dove il contatto autentico con il mondo contadino e con la sua cultura, subalterna alle posizioni dominanti, è un insostituibile punto di partenza. Il ruolo del maestro Giorgio Vacchi, a cui associamo la coralità popolare emiliana, è stato di primo piano. Il suo contributo non si è esaurito in un’attività di ricerca etno-musicologica straordinaria- mente intensa, ma, con le sue numerosissime armonizzazioni, proponeva anche l’uso di nuove vocalità, prima sostanzialmente escluse dalla pratica corale. Al maestro Vacchi, recentemente scomparso, va tutta la nostra più sincera gratitudine per la preziosa e duratura collaborazione. La diffusione dei canti monghidoresi, e più in generale di quelli emiliani e regionali italiani, è sta- ta affidata, negli anni, all’incisione di due LP, di un’audiocassetta e di un CD di recente pubblicazi - one. Inoltre, l’associazione organizza ogni anno ben due rassegne corali: la rassegna “Fermati e canta”, giunta ormai alla trentatreesima edizione e, dal 2005, la “Rassegna di primavera”. L’obiettivo di estendere il proprio raggio di azione porta il coro, negli anni, a partecipare a centin- aia di manifestazioni in tutta Italia e all’estero: ricordiamo, tra le altre, le tourneés in Austria, Bel- gio, Francia, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti D’America, Svizzera, Ungheria e Venezuela. Dal 2007, con l’annessione di una compagine femminile, il gruppo si presenta in tre formazioni dis- tinte (coro a voci pari virili, a voci pari femminili e misto) ed è composto nell’insieme da 52 elementi. I BRANI (il Coro si esibirà con il contributo di alcuni bambini e ragazzi di Monghidoro) _Fa la nana (Arm. Giorgio Vacchi)_Venendo giù dai monti (Arm. Giorgio Vacchi) _Ieri mi maritai (Arm. Giorgio Vacchi)_La bella brunetta (Arm. Giorgio Vacchi) _Santa Lucia (Arm. Giorgio Vacchi)_Ci vuol pazienza (Arm. Giorgio Vacchi) _La canapa (Arm. Giorgio Vacchi)_Pèn graté (Elab. Matteo Giuliani)

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CORO LA ROCCALa costituzione del Coro non fu immediata, ma preceduta da vari e continui tentativi. Verso la fine del 1973, sollecitati da Paolo Bernardini, creammo un gruppo corale di pochi elementi, amanti del bel canto. Studiammo con vera passione (maestro concertatore Paolo Bernardi-ni, coadiuvato da Giulio Bernardini, direttore) la “Messa del Perosi”; messa che poi cantam-mo in chiesa nelle occasioni liturgiche più significative dell’anno; spesso invitati a cantarla a comunioni, ma, soprattutto, a matrimoni, al fine di rendere più solenne la celebrazione.All’inizio del 1975 questo gruppo era formato dai succitati maestri, e da dodici coristi: Ro-meo Bernardi, Brasa Luigi, Canelli Giuseppe, Rubini Mario, Fiocchi Ferdinando, Marcacci Renzo, Palmieri Mario, Sacchetti Aldo, Sacchetti Luciano, Bertoni Franco, Canelli Do-menico, e Franceschini Mario. Questo fu il primo nucleo vocale attorno al quale il Coro si è creato. L’idea di estendere l’iniziativa a molte persone, appassionarle al canto corale, ( naturalmente cantando non più difficili brani di autori classici, e in latino, ma melodie religiose popolari con testi soprattutto in lingua italiana) portò alla costituzione di una corale con circa una quarantina di elementi. Questa esperienza fu molto breve, non più di dieci prove che si svolsero nella canonica…Ma l’esperimento funzionò a meraviglia, e molti “nuovi” coristi s’innamorarono del “cantare in coro” ed ecco che nell’autunno del 1976, presso la sala civica nella quale tuttora proviamo, iniziarono, col M° Paolo Bernar-dini, le prove del coro a voci virili, che si prefiggeva un repertorio di canti popolari alpini; canti , soprattutto, ritrovati e armonizzati dai maestri del famoso Coro SAT (del Trentino.).Per le prime uscite in pubblico avvenute nel 1978 si dovette pensare a dare un nome al Coro; naturalmente pensammo al simbolo di Gaggio Montano che è il “Sasso di Rocca”, (una grande formazione rocciosa al centro del nos-tro paese) così, unanimemente convinti, stabilimmo il nome: Coro “La Rocca”.Negli anni 80 si è dedicato attivamente alla ricerca dei canti popolari della propria zona, che certamente sarebbero andati perduti, se un gruppo di coristi, improvvisati ricerca-tori, capitanati da Paolo Bernardini e stimolati dal maestro Giorgio Vacchi non li avessero

I BRANI_La Giana (Arm. F. Fantuzzi)_Belle rose du printemps (Arm. T. Usuelli)_E’ partita una nave (Arm. G. Vacchi)_O cara mama (Arm. G. Vacchi)_Rifugio bianco (B. De Marzi)_Nella Somalia bella (Arm. G. Vacchi)_La pesca dell’anello (Arm. Coro La Rocca)_Benia Calastoria (B. De Marzi)

CORO SCARICALASINO

Il Coro Scaricalasino (nome dovuto all’antica denominazione del paese) nasce a Monghidoro come coro maschile nel 1975, nell’ambito di un più ampio movimento di riscoperta della cultura popolare. L’attività di ricerca del patrimonio etno-musicale presente nel territorio caratterizza la prima parte della vita del coro, che affida la valorizzazione di quanto rintracciato al M° Giorgio Vacchi (1932-2008) di Bologna. Da-gli anni sessanta la coralità popolare italiana sente la necessità di allontanarsi dal processo di standard-izzazione del colore vocale per trovare modi nuovi, forse più autentici, di espressione del mondo popo-lare. Inizia così una ricerca in questa direzione, fatta dall’interno dove il contatto autentico con il mondo contadino e con la sua cultura, subalterna alle posizioni dominanti, è un insostituibile punto di partenza.Il ruolo del maestro Giorgio Vacchi, a cui associamo la coralità popolare emiliana, è stato di primo piano. Il suo contributo non si è esaurito in un’attività di ricerca etno-musicologica straordinaria-mente intensa, ma, con le sue numerosissime armonizzazioni, proponeva anche l’uso di nuove vocalità, prima sostanzialmente escluse dalla pratica corale. Al maestro Vacchi, recentemente scomparso, va tutta la nostra più sincera gratitudine per la preziosa e duratura collaborazione.La diffusione dei canti monghidoresi, e più in generale di quelli emiliani e regionali italiani, è sta-ta affidata, negli anni, all’incisione di due LP, di un’audiocassetta e di un CD di recente pubblicazi-one. Inoltre, l’associazione organizza ogni anno ben due rassegne corali: la rassegna “Fermati e canta”, giunta ormai alla trentatreesima edizione e, dal 2005, la “Rassegna di primavera”.L’obiettivo di estendere il proprio raggio di azione porta il coro, negli anni, a partecipare a centin-aia di manifestazioni in tutta Italia e all’estero: ricordiamo, tra le altre, le tourneés in Austria, Bel-gio, Francia, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti D’America, Svizzera, Ungheria e Venezuela.Dal 2007, con l’annessione di una compagine femminile, il gruppo si presenta in tre formazioni dis-tinte (coro a voci pari virili, a voci pari femminili e misto) ed è composto nell’insieme da 52 elementi.

I BRANI (il Coro si esibirà con il contributo di alcuni bambini e ragazzi di Monghidoro)_Fa la nana (Arm. Giorgio Vacchi)_Venendo giù dai monti (Arm. Giorgio Vacchi)_Ieri mi maritai (Arm. Giorgio Vacchi)_La bella brunetta (Arm. Giorgio Vacchi)_Santa Lucia (Arm. Giorgio Vacchi)_Ci vuol pazienza (Arm. Giorgio Vacchi)_La canapa (Arm. Giorgio Vacchi)_Pèn graté (Elab. Matteo Giuliani)

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Coro Scaricalasino

IXRassegna

Di Primaveraorganizzata dal

Con la partecipazione del

Coro La Roccadi Gaggio Montano (MO)

MonghidoroSala Municipale

Sabato 11 Maggio ore 21

AERCO Comune di Monghidoro