Corso Direttore Coro

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C O R S O B A S E D I M U S I C A CORSO PER DIRETTORI DI CORO

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C O R S O B A S E D I M U S I C A

CORSO PER DIRETTORI DI CORO

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Pubblicato dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni

CORSO PER DIRETTORI DI CORO

C O R S O B A S E D I M U S I C A

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© 1992 by Intellectual Reserve, Inc.

Tutti i diritti riservati

Printed in the United States of America

Aggiornato al 2005

Testo inglese approvato: 10/05

Approvato per la traduzione: 10/05

Traduzione dell'opera originale Conducting Course

Italian

Page 4: Corso Direttore Coro

Introduzione al corso base di musica ........ 1

Consigli agli studenti ................................. 3

Movimenti e ritmo ..................................... 4

Conteggio dei movimenti .......................... 6

Indicazione del tempo ............................... 7

Tempo e andamento (velocità) .................. 8

Il movimento in battere ............................. 9

Figure musicali e ritmo ............................. 10

Esercizi con le sillabe ritmiche ................. 11

Combinazioni ritmiche .............................. 12

Lettura del ritmo degli inni ...................... 13

Come usare l’innario ................................. 16

Schemi di direzione .................................. 18

Il movimento in battere ........................... 19

Lo schema a tre movimenti ..................... 20

Il movimento preparatorio ..................... 22

La chiusura finale .................................. 24

La chiusura tra una strofa e l’altra .......... 26

Attacchi in levare ................................... 28

La chiusura tra una strofa e l’altra in innicon attacco in levare ........................... 30

La corona ............................................ 31

Le crome .............................................. 32

Lo schema a quattro movimenti .............. 34

Come esercitarsi sullo schema a quattromovimenti .......................................... 35

La chiusura finale .................................. 36

La chiusura tra una strofa e l’altra .......... 37

Attacchi in levare ................................... 38

La chiusura tra una strofa e l’altra negli inni con attacco in levare ..................... 39

Le corone ............................................. 40

Chiusura: Ripasso ................................. 41

Figure col punto di valore ...................... 42

Inni contenenti figure col punto di valore .................................................. 43

Lo schema a due movimenti ................... 44

La chiusura finale ................................... 46

La chiusura tra una strofa e l’altra .......... 47

La chiusura tra una strofa e l’altra negli inni con attacco in levare ..................... 48

Le corone ............................................. 49

Le semicrome ......................................... 50

Esercizi sulle semicrome ........................ 51

Esercizi sulle figure puntate ................... 52

Indicazione del tempo di ^ ..................... 53

Lo schema in sei movimenti .................... 54

La chiusura finale ................................... 56

La chiusura tra una strofa e l’altra .......... 57

La chiusura tra una strofa e l’altra negli inni che iniziano in levare ..................... 57

Gli schemi a sei movimenti alterati ........... 58

Il doppio schema a tre movimenti ......... 58

Lo schema alterato a quattro movimenti .......................................... 59

Lo schema a due movimenti ................. 60

Indicazione del tempo di % .................... 61

Le terzine ................................................ 62

Alcuni suggerimenti sulla direzione ........ 63

Interpretazione degli inni ......................... 64

Canto a prima vista ................................. 65

Istruzioni per gli insegnanti ..................... 67

Come organizzare i programmi del corso base di musica ........................... 67

Nei pali ............................................... 67

Nei rioni ............................................... 67

Nelle aree in sviluppo .......................... 67

Nella casa ........................................... 68

Istruzioni fondamentali .......................... 68

All’insegnante: Come cominciare .......... 68

Doveri durante le lezioni ........................ 68

Come insegnare i principi della musica .............................................. 68

Come esercitarsi nelle tecniche musicali ........................................... 69

Come assegnare i compiti per casa ..... 69

Metodi di insegnamento efficaci .......... 69

Suggerimenti per l’insegnamento del corso per i direttori di coro .................. 71

Corso base di musica - Schema di lezione ................................................ 72

Istruzioni per i direttori di coro ................ 73

Tecniche per dirigere un coro .................. 73

Il movimento preparatorio ..................... 73

Espressione del viso e contatto degli occhi .................................................... 73

SOMMARIO

Page 5: Corso Direttore Coro

Come usare il braccio e la mano sinistra ................................................ 73

Come usare la bacchetta ...................... 74

Tecniche di direzione corale .................... 75

Come scegliere la musica adatta ............. 76

Musica adatta all’occasione ................... 76

Riunione sacramentale ........................ 76

Altre occasioni ..................................... 76

Musica adatta al coro ............................ 76

Dimensione del coro ........................... 76

Capacità dei cantanti ........................... 76

Voci miste ........................................... 76

La varietà ............................................ 76

Frequenza delle prove e delle esibizioni del coro ............................................ 77

Abilità dell’accompagnatore ................ 77

Come conferire varietà al canto degli inni ............................................... 77

Prima delle prove .................................... 78

Preparare te stesso ................................ 78

Programmare le prove ........................... 78

Preparare il luogo delle prove ................ 78

La prova ................................................... 79

L’ordine del giorno delle prove .............. 79

Come provare un nuovo brano musicale .............................................. 79

Date una scorsa generale alla musica ... 79

Insegna le note ................................... 79

Riunisci i gruppi vocali ......................... 80

Perfeziona l’esecuzione ........................ 80

Fai un ripasso ...................................... 80

Istruzioni per la buona riuscita delle prove .................................................. 80

Principi del bel canto ................................ 81

Posizione del corpo ................................ 81

Respirazione .......................................... 81

Qualità timbrica .................................... 81

Intonazione, insieme ed equilibrio .......... 82

Dizione .................................................. 82

L’esibizione ............................................. 83

Ingredienti per un coro di successo ......... 83

Istruzioni per dirigere la musica dei bambini ............................................ 84

Dirigere il livello di altezza del suono ........ 84

Come insegnare la musica ....................... 84

Glossario dei termini musicali ................. 85

Certificato di diploma .............................. 97

Indice ......................................................... 99

Page 6: Corso Direttore Coro

1

La musica è sempre stata una parteimportante nel culto dei Santi degli UltimiGiorni. Essa ispira e rafforza, porta sentimenti dibellezza e di unione, ed è un modo eccezionaledi esprimere sentimenti riguardanti il Vangelo.

Molti membri della chiesa desideranoimparare a leggere la musica, dirigere gli inni esuonare uno strumento a tastiera. Il corso basedi musica ha lo scopo di aiutarti a impararequeste tecniche. Così facendo arricchirai la tuavita e sarai in grado di servire in nuovi modi.

Il corso base di musica è composto di dueparti: il corso per direttori di coro e il corso ditastiera. Non è necessario che tu abbia già unapreparazione musicale per iniziare questi corsi.Mentre progredisci nello studio, imparerai asviluppare queste tecniche musicali in unordine attentamente pianificato.

Devi cominciare con il corso per direttori dicoro. Dopo averlo frequentato saprai leggere lenote e conoscerai gli elementi del ritmo. Sapraianche usare l’innario della chiesa e dirigere lamaggior parte degli inni. Dopo aver frequentatoil corso di tastiera saprai leggere la musica esuonare alcuni inni semplici su qualsiasistrumento a tastiera.

Il corso base di musica può essere usato neirami, rioni, pali e nelle case per insegnare a tuttele persone interessate, che appartengano o noalla Chiesa. Nessuna spesa eccetto il costo deimateriali, deve essere addebitata. I materiali peril corso per direttori di coro e di tastiera sonoelencati di seguito:

Corso per direttori di coro (33619 160)

Manuale del corso per direttori di coro

Compact disc per il corso per direttori

di coro

Corso di tastiera (33620 160)

Manuale per il corso di tastiera

Compact disc per il corso di tastiera

Inni semplificati (31249 160; disponibileanche separatamente)

Cardboard Keyboard

Music note cards

Carrying sack

Tastiera elettronica (80509; quattro ottavecomplete, adatta per suonare tutti gli inni)

Ordinare questi articoli al centro distribuzione.

INTRODUZIONE AL CORSOBASE DI MUSICA

Page 7: Corso Direttore Coro
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Il corso per direttori di coro ha lo scopo diinsegnarti tutte le tecniche di cui avrai bisognoper servire come direttore della musica nel tuo rione o ramo e per insegnare agli altri adirigere. Sebbene tu possa sentirti insicuronell’uso delle nuove tecniche, la Chiesa habisogno di te per aiutare gli altri a imparare.L’insegnamento migliorerà le tue capacità e ti darà più sicurezza.

In questa sezione vi sono alcunisuggerimenti che ti aiuteranno a seguire con successo questo corso:

1. Segui il corso con ordine. Questocorso è programmato per aiutarti ad imparare i concetti secondo unaprogressione logica. Anche se conoscigià un concetto, ripassalo ed esegui gli esercizi assegnati.

2. Cerca di conoscere bene ogni

concetto e ogni tecnica prima di

procedere oltre. Esercitati fino aquando ti senti sicuro. Se un esercizioè troppo difficile per te, fai del tuomeglio e vai. È meglio portare a termineil corso che interromperlo a causa delledifficoltà che incontri nell’apprendereuna o due tecniche. Con la pazienza el’esercizio alla fine conoscerai benetutti i concetti e tecniche.

3. Segui tutte le istruzioni nel fare

esercizio. Questo ti aiuterà adimparare più velocemente le tecniche.

4. Usa i sussidi consigliati. Il compactdisc (CD) che accompagna il corsocontiene esempi di quello che deviimparare. I numeri entro le caselle nelpresente manuale si riferiscono agliesempi numerati sul CD che illustranole tecniche di base.

5. Usa l’innario ufficiale della Chiesa, Inni(34832 160). Il presente manuale spessorimanda all’innario; quindi devi usarlocontinuamente nel seguire questo corso.

6. Usa il Glossario dei termini musicali

per conoscere meglio le parole scritte

in grassetto nel manuale. Ognuna diqueste parole compare in grassetto laprima volta che viene usata.

7. Usa le tecniche man mano che le

impari. Mentre servi il Signore, aiutandogli altri ad adorarLo mediante la musica,Egli ti aiuterà. «La mia anima si dilettainfatti nel canto del cuore; sì, il cantodei giusti è una preghiera per me, esarà risposto con una benedizione suiloro capi» (DeA 25:12).

CONSIGLI AGLI STUDENTI

3

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4

Il primo passo per leggere il ritmo consiste nel trovare il movimento. Il movimento in musica è costante, come il battito del cuore o il ticchettiodi un orologio. Il ritmo di un brano musicale si basa su un movimentofondamentale. Quando batti il piede mentre ascolti una musica staisentendo il movimento fondamentale e lo stai scandendo con il piede.Questo movimento fondamentale si può rappresentare con figuremusicali poste alla stessa distanza l’una dall’altra, come queste:

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

MOVIMENTI E RITMO

* I numeri nei quadratini neri indicano i brani selezioni corrispondenti sul CD. Ogni esempio inizia con una misura di suoni in cui viene scandito il tempo.

* 1 Esegui l’esercizio ritmico battendo su un tavolo o sulle tue ginocchia. Batti un colpo per ogni figura.

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Nella musica scritta movimenti e note sono raggruppati in battute omisure. Le misure sono suddivise da stanghette.

5

stanghetta

misura

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œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

La musica può essere scritta con un numero indefinito di movimenti per ogni misura. La maggior parte degli inni e dellecanzoni per bambini ha tre movimenti per ogni misura, come puoi vedere sopra, oppure quattro movimenti, due movimenti o sei movimenti per misura, come nell’illustrazione seguente.

2 Batti il ritmo di ciascuna linea di figure musicali che è su questa pagina. Batti uniformemente, un colpo per ciascuna figura.Non ti fermare alle stanghette.

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6

Se sai contare correttamente i movimenti potrai leggere meglio ilritmo. Conta i movimenti di ciascuna misura negli esempi che seguono,ricominciando da uno dopo ciascuna stanghetta.

3 Conta a voce alta e batti le mani per gli esempi precedenti e per quelli della pagina precedente.

1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3Conta:

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4Conta:

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1 2 1 2 1 2 1 2Conta:

œ œ œ œ œ œ œ œ

Conteggio dei movimenti

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7

Puoi sapere quanti movimenti ci sono in ogni misura di qualsiasi inno o canzoneleggendo l’indicazione del tempo all’iniziodella musica. Il tempo è composto da duenumeri, uno sopra l’altro:

Il numero superiore indica il numero dimovimenti di ogni misura. Il numero inferioreindica la figura che costituisce il movimentofondamentale di ciascuna misura. In seguitoimparerai più cose sul numero inferiore.

Il tempo di questo esempio è # (leggi: “Tre quarti”).

Conta i movimenti di ogni misura e scrivi: @, #, o $ nelle caselle seguenti.

Apri il libro degli inni e trova il tempo, misure e stanghette in alcuni inni.Cerca “Indicazione del tempo” nel Glossario dei termini musicali di questomanuale per avere ulteriori informazioni.

œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ œœ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ

34 œ œ œ œ œ œ œ œ œ

Indicazione del tempo

34

44

24

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8

Il numero di movimenti per misura el’indicazione del tempo di solito rimangonouguali dall’inizio alla fine di un brano. Solo inalcuni inni cambia l’indicazione del tempo (vediper esempio “Santi, venite”, Inni, No. 21).

Un altro aspetto del ritmo, che di solitorimane uguale per tutto il brano è il Tempo:esso indica la velocità del movimentofondamentale e deve rimanere costante da un movimento all’altro.

4 Batti per tre volte con le mani il ritmo deiseguenti esercizi usando ogni volta una velocitàdiversa. Prima batti le mani velocemente, poilentamente, e poi con velocità intermedia.Conta mentre batti.

Tempo e andamento(velocità)

34 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

44 œ œ œœ œ œ œœ œ œ œœ œ œ œœ

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9

Ogni movimento di una misura èimportante, ma il primo, il movimento inbattere, è quello più forte. Anche se essoviene sentito più intensamente, non vienesuonato o cantato più forte.

Batti con le mani il ritmo delle seguentilinee di figure musicali cercando di dareenfasi ai movimenti in battere.

Il movimento in battere

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

44

24 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

Ascolta una registrazione musicale o qualcuno che suona il pianoforte.Riesci a sentire il movimento? La velocità di movimento è rapida o lenta?Batti le mani cercando di dare enfasi ai movimenti in battere. Conta imovimenti per trovare il numero superiore nell’indicazione del tempo.

Quando ascolti un brano puoi scoprire il tempocercando di sentire i movimenti in battere. Dalmomento che sai che il movimento in battere è ilprimo, continua a contare i movimenti fino a quandosenti un movimento in battere. Il numero di movimentida un movimento in battere al successivo costituisce ilnumero superiore nell’indicazione del tempo.

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10

I movimenti sono scritti sulla pagina comefigure musicali. Esistono varie figure, ciascunacon un diverso valore o numero di movimenti.

L’indicazione del tempo con un quattro alnumero inferiore (denominatore) conferiscealle note i seguenti valori:

semiminima ( q ) un movimento

minima ( h ) due movimenti

minima con punto di valore ( h. ) tre movimenti

semibreve ( w ) quattro movimenti

L’indicazione del tempo con altri numeri aldenominatore assegna a queste stesse noteun differente numero di movimenti.

Figure musicali e ritmo

Puoi imparare velocemente a leggere il ritmo usando sillabe ritmiche per esprimereciascuna figura. Pronuncia “Ta” per il primo movimento di ciascuna nota e “a” per gli altrimovimenti della nota.

Nome della figura Numero Figura Sillaba ritmica di movimenti

Semiminima 1 q ta

Minima 2 h ta-a

Minima con punto di valore 3 h. ta-a-a

Semibreve 4 w ta-a-a-a

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11

5 Batti le mani con movimento costante pronunciando ad alta voce le sillabe ritmiche degli esempi sottostanti. Gli asterischi indicano quando devi battere le mani. Studia e ripeti le sillabe ritmiche fino a quando le hai imparate bene.

Ta - a - a* * *

Ta - a - a* * *

Ta - a - a* * *

Ta - a - a* * *

34 ˙ . ˙ . ˙ . ˙ .

Ta - a - a - a* * * *

Ta - a - a - a* * * *

Ta - a - a - a* * * *

Ta - a - a - a* * * *

44 w w w w

Ta a ta a* * * *

-- Ta a ta a* * * *

--

44 ˙ ˙ ˙ ˙

Ta ta ta ta Ta ta ta ta* * * * * * * *

œ œ œ œ œ œ œ œ44

Esercizi con le sillabe ritmiche

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12

Le quattro figure che hai imparato possono essere combinate tra loro in vario modo in una misura. Queste combinazioni conferiscono a ogni brano musicale un ritmo particolare.

6 Batti le mani con movimento costante pronunciando ad alta voce le sillabe ritmiche degli esempi sottostanti.

Nota la doppia stanghetta alla fine della riga. La doppia stanghetta viene apposta alla fine di un brano musicale.

Dividi in battute i seguenti esempi disegnando le stanghette. Il numeratore nell’indicazione del tempo ti dirà quanti movimenti devi inserire in ciascuna misura. Metti la doppia stanghetta alla fine di ogni riga.

7 Pronuncia ad alta voce le sillabe ritmiche di queste tre righe. Successivamente batti con le mani il tempo mentre pronunci ad alta voce le sillabe ritmiche.

Ta ta ta ta Ta - a ta - a Ta ta ta ta Ta - a - a - aTa - aTa - a - a - a ta - aTa ta ta ta Ta - a - a ta

44 ˙œ œ œ œ ˙ ˙ œ œ œ œ ˙ wwœ œ œ œ ˙ . œ

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Combinazioni ritmiche

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13

Leggi la musica come se leggessi un libro—da sinistra a destra. Quandoarrivi alla fine di una riga, inizia la riga successiva senza fermarti.

Batti il tempo con le mani e pronuncia ad alta voce le sillabe ritmichedegli inni delle pagine seguenti.

Lettura del ritmo degli inni

Ta - a ta Ta ta ta Ta - a ta Ta ta ta

34 ˙ œ œ œ œ ˙ œ œ œ œ

˙ œ ˙ œ œ œ œ ˙ .

˙ œ ˙ œ œ œ œ ˙ .

˙ œ œ œ œ ˙ œ œ œ œ

Umilmente, Salvatore(Inni, No. 102)

8

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14

9

44 ˙ œ œ ˙ ˙ œ œ œ œ w

Ta - a ta ta Ta - a ta - a Ta ta ta ta Ta - a - a - a

˙ œ œ ˙ ˙ œ œ œ œ w

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˙ œ œ œ œ œ œ ˙ ˙ w

Il dì declina(Inni, No. 101)

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15

10

Ta ta ta Ta - a ta ta Ta - a - aTa - a

34 œ œ œ ˙ œ ˙ œ ˙ .

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œ œ œ ˙ œ œ œ œ ˙ .

Dolce è il lavoro del Signor(Inni, No. 91)

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16

Molti inni che dirigerai provengonodall’innario; devi quindi conoscere le sueindicazioni. Queste indicazioni ti aiuteranno adirigerli. Le voci sotto elencate sono numeratecome esempio nell’inno a pagina 17.

1. Titolo dell’inno.

2. Numero dell’inno. E’ preferibile usarecome riferimento il numero dell’inno

anziché il numero di pagina.

3. Indicazione dello stato d’animo, chesuggerisce il sentimento generale ol’atmosfera dell’inno.

4. Tempo o velocità suggerita (frequenza di movimenti per minuto) per l’inno.Questo esempio, q = 84–96 ci dice chein 60 secondi possono essere eseguitedalle 84 alle 96 semiminime, oppure tresemiminime ogni due secondi.

5. Simbolo della chiave di violino ( & ) edella chiave di basso (

?). Questi sono

situati sul pentagramma ( ).

6. Alterazioni in chiave, che mostrano inquale tonalità è stato composto l’inno equali sono le note alterate con diesis obemolli.

7. Indicazione del tempo (vedi pag. 7).

8. Parentesi introduttive, che suggerisconouna adeguata introduzione con ilpianoforte o con l’organo.

9. Testo dell’inno. Vi sono sei strofe inquesto testo.

10. Strofe addizionali del testo. Ti consigliamodi aggiungerle quando canti l’inno.

11. Autore del testo.

12. Compositore o provenienza della musica.

13. Passi delle Scritture che possono esserecollegati agli inni. Studia questi passi delleScritture per cercare di comprenderemeglio il significato e lo spirito degli inni.

Apri l’innario all’inno “O mio Signor” (Inni, No. 50) e cerca gli elementi sopraelencati.Questo inno ha un ritornello sulla secondapagina che viene cantato dopo ogni strofa.Sfoglia l’innario e cerca un altro inno che abbiaun ritornello.

La sezione “Come usare l’innario” (Inni,pagg. 257-265) contiene altre informazioni utili.Apri l’innario a pagina 261 e leggi le indicazioniper i direttori di coro privi di esperienza.

COME USARE L’INNARIO

Page 22: Corso Direttore Coro

17

Basso

Tenore

Soprano

Contralto

˙˙

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˙˙

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34

34#

#

Le note in chiave di violino sono per le voci femminili(anche se spesso gli uomini cantano le note più alte ola melodia).

Le note in chiave di basso sono per le voci maschili.

11

12

10

13

88

8

5

9

8765

3 4

1 2 91

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1. Dol - ce è il la - vo - ro del Si - gnor; lo - da - re il2. Dol - ce è que - sto sa - cro dì che al mio3. Quan - do Ge - sù ri - tor - ne - rà fi - ne al pec -4. Il Cris - to al - fin tri - on - fe - rà, quel dì la

?

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= 84 -96q

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Con adorazione

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no - me Suo in cor, mo - strar l’a - mor cheDi - o vo - glio of - frir; nien - te del mon - doca - to Ei por - rà; Sa - ta - na non po -ter - ra splen - de - rà; le Sue pa - ro - le

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c’è fra noi, e poi par - lar dei pia - ni Suoi.mi di - strar - rà, l’a - ni - ma mia ri - po - se - rà.trà più ten - tar, sa - rà scon - fit - to chi fa tre - mar.di ve - ri - tà ci gui - de - ran - no in e - ter - ni - tà.

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Dolce è il lavoro del Signor

Testo: Isaac Watts, 1674–1748Musica: John J. McClellan, 1874–1925

Salmi 92:1–5Enos 1:27

5. Peccato non tentare più i nostri occhi e il nostro cuor. Ogni paura fugherem, sul male alfin vittoria avrem.

6. In cielo ognun veder potrà la luce dell’eternità; riceverem divin poter ereditando il regno in ciel.

Page 23: Corso Direttore Coro

18

I direttori di coro aiutano le persone acantare insieme. Essi fanno ciò scandendo iltempo di un inno con gesti delle braccia cheseguono uno schema costante. Questi schemisi basano sul numero di movimenti per misura,che è il numero superiore nell’indicazione deltempo. I quattro schemi di movimento piùcomunemente usati nella direzione dellamusica sono lo schema a tre movimenti, loschema a quattro movimenti, lo schema a due movimenti e lo schema a sei movimenti.

Nota: ogni illustrazione di schema dimovimento di questo manuale mostra deipiccoli cerchi numerati che indicano doveavvengono i movimenti di ogni schema. Fairimbalzare leggermente la mano quando arrivial cerchietto per enfatizzare ogni movimento.Dovrai muoverti più velocemente in alcuneparti dello schema rispetto ad altre permantenere un ritmo costante.

SCHEMI DI DIREZIONE

Indicazione del tempo Numero di movimenti Schema di movimentoper misura

3

4

2

6

34

44

24

68

2

1

32 1

4

3

21

5

6

3 42 1

Page 24: Corso Direttore Coro

19

Ogni schema di movimento inizia con unenergico movimento del braccio verso il basso.Questo è il movimento in battere. Si trova incorrispondenza del primo movimento di ognimisura, qualunque sia il tempo.

Per esercitarti ad eseguire il movimento inbattere stai in piedi con le gambe leggermentedivaricate, distendi il braccio destro portandola mano all’altezza della spalla e piega ilgomito. Tieni la mano rilassata e gira il palmoleggermente verso il basso. Fai un energicomovimento verso il basso terminando con unpiccolo rimbalzo della mano più o menoall’altezza della vita.

1

movimento in battere

rimbalzo

Esercitati ad eseguire questo gesto dicendo “uno” mentre fai il piccolo rimbalzo in basso.

Ascolta la parte 11 del CD (“Dolce è il lavoro del Signor” [Inni, No. 91]). Conta a voce alta insiemealla voce incisa sul CD. Esercitati a eseguire i movimenti in battere portando il braccio verso il bassoogni volta che dici “uno”.

Il movimento in battere

Page 25: Corso Direttore Coro

20

Usa lo schema a tre movimenti per lecanzoni che hanno tre movimenti per misura.Porta il braccio verso il basso per il primomovimento, spostalo verso destra per ilsecondo movimento e riportalo in alto al puntodi partenza per il terzo movimento. Esegui conenfasi il piccolo rimbalzo sul primo movimentoe gli avvallamenti sul secondo e terzomovimento. Ogni rimbalzo e avvallamento,segnati da un cerchietto sul diagramma,prende il nome di ictus. L’ictus mostra conchiarezza dove si trova il movimento e rende la tua direzione musicale facile da seguire.

Esercitati ad eseguire lo schema a tremovimenti varie volte per rendere i tuoi gestiscorrevoli e regolari. Tieni fermi spalla e polso(il polso si piega lievemente solo per dareenfasi ai movimenti) e lascia che siano gomitoe avambraccio a muoversi.

3

21rimbalzo

avvallamento

avvallamento

Lo schema a tre movimenti

Page 26: Corso Direttore Coro

21

Esercitati a eseguire lo schema a tre movimenti seguendo la sezione 12 (“Dolce è il lavorodel Signor” [Inni, No. 91]) sul CD. Segui le note di questa pagina mentre fai esercizio.

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# 34œ œ œ ˙ œ ˙ # œ ˙ .

Dol - ce è il la - vo - ro del Si - gnor;

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lo - da - re il no - me Suo in cor,

mo - strar l’a - mor che c’è fra noi,

e poi par - lar dei pia - ni Suoi.

3

21

3

21

3

21

3

21

˘ ˘

˘œ œ œ ˙ œ ˙ œ ˙ .

Dolce è il lavoro del Signor(Inni, No. 91)

Continua ad esercitarti con iseguenti inni sul CD. Concentratisulla direzione musicale piuttostoche sulla lettura delle note.

13 “Seguitemi” (Inni, No. 68)

14 “Gesù, se sol io penso a Te”(Inni, No. 85)

15 “Umilmente, Salvatore” (Inni, No. 102)

16 “Gesù nacque in umiltà” (Inni, No. 117)

17 “Fai ciò che è ben” (Inni, No. 147)

18 “Mamma e papà, insegnatemiinsiem” (Inni, No. 193)

Page 27: Corso Direttore Coro

22

IL MOVIMENTOPREPARATORIO

Il movimento preparatorio consiste in un piccolo gesto del braccio che precedeimmediatamente il primo movimento di uninno. Esso avverte i cantanti che la musica sta per iniziare. Permette ai cantanti diinspirare e attaccare insieme.

L’accompagnatore di solito suonaun’introduzione per ciascun inno o canzone.Durante l’ultima misura dell’introduzionestendi il braccio per assumere la posizione di direzione. Quando finisce l’introduzioneesegui il movimento preparatorio e inizia con il regolare schema di movimento.

3

1

movimento in battere

movimento preparatorio

Con il tempo #, se il movimento numero uno è il primo movimento dell’inno, allora il movimento

numero tre è il movimento preparatorio.

Page 28: Corso Direttore Coro

23

Per esercitarti a eseguire il movimentopreparatorio assumi la posizione di attesa(come illustrato nella figura). Pensa “uno, due”,alza il braccio per il movimento preparatoriomentre dici “tre”, abbassalo mentre dici “uno”.Fai esercizio con questo schema contando avoce alta fino a quando non ti sentirai sicuronell’eseguire il movimento preparatorio.

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# 34œ œ œ ˙ œ ˙ # œ ˙ .

Dol - ce è il la - vo - ro del Si - gnor;

3

21

3

21

3

21

3

21

3

˘ ˘

Esercitati ad eseguire l’inizio dell’inno “Dolce è il lavoro del Signor” (Inni, No. 91) assumendo laposizione di attesa e dirigendo il movimento preparatorio e la prima riga di note. Canta le parolementre dirigi.

Ripeti l’esercizio più volte. Puoi inoltre fare esercizio con gli esempi 14 e 15 del CD. “Gesù, se sol io penso a Te” (Inni, No. 85), e “Umilmente, Salvatore” (Inni, No. 102).

Page 29: Corso Direttore Coro

24

LA CHIUSURA FINALELa chiusura finale è un gesto che si esegue

durante l’ultima misura di un inno, che segnalaai cantanti quando devono smettere di cantare.

Per preparare la chiusura finale, interrompil’esecuzione dello schema di movimentoall’ultima sillaba del testo, sia che questa sitrovi all’inizio o al centro della misura. Tieni ilbraccio teso lontano dal corpo e leggermentea destra. Mantieni questa posizione fino allafine della misura, alza il braccio ed esegui lachiusura con i gesti illustrati nella figura.

(2) 31

3

21

chiusuraposizione

mantenuta

Page 30: Corso Direttore Coro

25

Per esercitarti nella chiusura finale assumi laposizione di attesa, alza leggermente il braccioed esegui la chiusura abbassando il braccio efacendolo rimbalzare verso destra. Devi fare ungesto non molto ampio ma preciso (il rimbalzodeve essere eseguito dove termina la musica).

Il movimento di chiusura deve essereeffettuato con il gomito e la spalla, e non conil polso. Quando hai completato il movimentoabbassa il braccio e tienilo aderente al corpo.Esercitati ad eseguire la chiusura finale fino a quando i tuoi gesti non saranno scorrevoli.

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(2) 31

3

21

3

21

3

21

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And talk of all thy truths at night.1 2 3 1 2 3

34

1 2 3 1 2 3

(2) 31

3

21

3

21

3

21

e poi par - lar dei pia - ni Suoi.

Supponiamo che tu stia dirigendo le ultime quattro misure di un inno. Conta “uno, due, tre”mentre dirigi tre misure e mentre tieni il braccio in posizione di attesa durante l’ultima misura. Per concludere l’inno esegui la chiusura mentre dici “tre” nell’ultima misura.

Ripeti questo esercizio fino a quando non ti senti sicuro. Conta regolarmente fino all’ultima misura,dove puoi rallentare leggermente il movimento. Esegui questo esercizio con “Dolce è il lavoro delSignor”, come mostrato a pagina 21. Puoi inoltre esercitarti nella chiusura finale con “Seguitemi”(Inni, No. 68), con “Gesù nacque in umiltà” (Inni, No. 117) e con “Fai ciò che è ben” (Inni, No. 147).

Page 31: Corso Direttore Coro

26

LA CHIUSURA TRAUNA STROFA EL’ALTRA

La chiusura tra una strofa e l’altra è diversadalla chiusura finale perché comprende unmovimento che introduce una nuova strofa.

Preparati a eseguire questa chiusura comeper la chiusura finale, interrompendo lo schemadi movimento e stendendo il braccio quandoarrivi all’ultima sillaba del testo. Mantieni questaposizione fino al termine della misura; eseguipoi la chiusura e il movimento preparatoriocome illustrato.

Per esercitarti ad eseguire la chiusura e ilmovimento preparatorio assumi la posizionedi attesa come se tu dovessi trattenerel’ultima sillaba. Esegui la chiusura sollevandoleggermente il braccio e poi abbassandoloverso sinistra con il gesto della chiusura. Devi poi alzare il braccio dopo il rimbalzo per iniziare il movimento preparatorio e poiabbassarlo immediatamente per il movimentoin battere forte del nuovo verso. Esercitati ad eseguire questa chiusura, il movimentopreparatorio e il movimento in battere svariatevolte. Fai in modo di passare da un gestoall’altro con una certa fluidità.

movimento preparatorio

chiusura

posizionemantenuta

1

3

(2)

3

21

Page 32: Corso Direttore Coro

27

Ora esercitati a contare mentre esegui la chiusura, il movimento preparatorio e ilmovimento in battere. Conta “uno, due, tre”mentre dirigi una misura. Poi mantieni laposizione per l’ultima misura contando “uno, due”, alza il braccio e mentre dici “tre”esegui la chiusura e il movimento preparatorio.Prosegui con il movimento in battere econtinua a contare per altre due misure.

Rallenta il movimento alla fine di una strofa e fermati un attimo prima del movimento preparatorio della strofasuccessiva per dar tempo ai cantanti diportare gli occhi sull’inizio della pagina e di prender fiato tra una strofa e l’altra.

Ripeti questo esercizio fino a quando avrairaggiunto una certa pratica in queste tecniche.Una volta che le hai imparate puoi dirigere uninno dall’inizio alla fine. Usando le tecnicheche hai imparato dirigi tutti i versi della sezione19 del CD, di “Dolce è il lavoro del Signor”(Inni, No. 91). Puoi dirigere la tua classe o iltuo insegnante, oppure puoi cantare tu stesso.

Altri inni che potresti dirigere sono:

“Seguitemi” (Inni, No. 68)

“Gesù, se sol io penso a Te” (Inni, No. 85)

“Umilmente, Salvatore” (Inni, No. 102)

“Gesù nacque in umiltà” (Inni, No. 117)

“Fai ciò che è ben” (Inni, No. 147)

1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3

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1

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pia - ni Suoi. Dol - ce è que - sto

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3

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3

21

1

3

(2)

Page 33: Corso Direttore Coro

28

ATTACCHI IN LEVAREOsserva “Oh, quanto dolce” (Inni, No. 73).

La prima nota dell’inno (la nota su cui siinizia a cantare) è il terzo movimento dellamisura. I primi due movimenti si trovanonell’ultima misura dell’inno. Le note iniziali dimisure incomplete vengono chiamate note in

levare. Le note in levare sono comuni negliinni. Esse consentono al metro musicale dicoincidere con il metro del testo di un inno.

Quando, con un tempo in #, l’inno inizia in levare (sul terzo movimento), il movimentopreparatorio è situato sul secondo movimento.Esercitati mantenendo il braccio in posizioned’attesa, poi spostandolo a destra per ilsecondo movimento (movimento preparatorio)e in seguito verso l’alto per il terzo movimento(il movimento in levare). Esegui questoschema svariate volte. Ripeti questo eserciziofino a quando non ti sentirai sicuro.

movimento preparatorio

attacco in levare

2

3

Page 34: Corso Direttore Coro

Esercitati a eseguire il movimentopreparatorio per l’attacco in levare dirigendo laprima riga di “Oh, quanto dolce” (Inni, No. 73).Puoi inoltre fare esercizio nel movimentopreparatorio e nel movimento in levare con i seguenti inni:

“Bisogno ho di Te” (Inni, No. 59)

“Signore resta qui con me” (Inni, No. 100)

“Attonito resto” (Inni, No. 114)

“Iddio ebbe carità” (Inni, No. 105)

“Col capo sul fieno” (Inni, No. 124)

3

21

3

21

3

21

3

21

3

21

3

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Oh, quan - to dol - ce è la vo - ce del Si -

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29

Page 35: Corso Direttore Coro

LA CHIUSURA TRAUNA STROFA EL’ALTRA IN INNI CONATTACCCO IN LEVARE

Negli inni con attacco in levare la chiusuratra una strofa e l’altra è simile alla chiusurafinale, eccetto che per il movimento del braccioche continua verso destra per eseguire unmovimento preparatorio.

Per esercitarti a eseguire questi gesti assumila posizione di attesa come per trattenere lasillaba finale di una strofa. Esegui il normalegesto di chiusura, ma fai rimbalzare il braccioverso destra. Continua il moto verso destracome movimento preparatorio, poi a sinistra e in alto per il movimento in levare e poi versoil basso per il movimento in battere. Eseguiquesta chiusura, il movimento preparatorio, ilmovimento in levare e il movimento in batteresvariate volte.

Continua a fare esercizio su questi gesti dirigendo e contando due misure come se tu stessiterminando una strofa, e due misure come se tu stessi per cominciarne un altro. Dirigi una misura,poi mantieni la posizione di attesa sull’ “uno”, alza il braccio e sul “due” esegui la chiusura e ilmovimento preparatorio. Attendi un attimo e sul “tre” alza il braccio verso sinistra e riabbassalo sull’ “uno”. Prosegui dirigendo due misure.

Come hai già imparato, devi rallentare leggermente il movimento alla fine di un verso e fermarti unattimo prima dell’attacco della successiva, per dar tempo ai cantanti di ritrovare l’inizio della pagina edi prender fiato. L’attesa non deve interrompere la regolarità del ritmo.

Usando queste tecniche per passare da una strofa all’altra, esercitati a dirigere interamente inni che iniziano in levare. Fai esercizio dirigendo tutti i versi dell’inno “Oh, quanto dolce!” (Inni, No. 73)contenuto nella sezione 20 del CD. Scegli altri inni su cui ti potrai esercitare nella lista a pagina 29.

30

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3

21

1

3

2

3

21

3

21

Page 36: Corso Direttore Coro

31

LA CORONALa corona ( U ) posta sopra una nota indica

che si deve prolungare quella nota per uno opiù movimenti.

Nell’inno “Ti siam grati, o Signor, per ilProfeta” (Inni, No. 11) c’è una corona sopral’ultima sillaba della seconda riga: “Ti siamgrati, o Signor, per il Vangelo”. La nota soprala sillaba lo è una semiminima con la corona.La semiminima di solito ha il valore di unmovimento, ma la corona ci indica chedobbiamo mantenere quella nota più a lungo del solito.

Mentre dirigi devi considerare la corona come se si trattasse di una chiusura. Quando arrivialla fermata tieni fermo il braccio nella posizione di attesa. Alla fine della fermata esegui unachiusura seguita da un movimento preparatorio, poi continua lo schema di movimento per lenote dopo la corona. Non fermarti tra la chiusura e il movimento preparatorio; la “coda” dellachiusura diviene infatti il movimento preparatorio.

Esercitati a dirigere queste quattro misure fino a quando riuscirai a dirigere la corona con facilità.

Dirigi per intero “Iddio ebbe carità” (Inni, No. 105), nella sezione 21 del CD.

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˙

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Suo man - dò per - ché mo - ris - se un

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3

21

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21

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˘

ge - lo

U

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Page 37: Corso Direttore Coro

32

LE CROMEUna semiminima ( q ) può essere suddivisa a metà per formare due note

del valore di mezzo movimento ciascuna. Queste note del valore di mezzomovimento vengono chiamate crome. Le crome hanno un prolungamentoricurvo sul gambo ( e ) oppure sono unite da asticelle ( ). Di solito due oquattro crome possono essere unite da un’unica asticella. Le crome devonoessere eseguite con una velocità doppia rispetto alle semiminime.

La sillaba ritmica delle crome è ti-ti. Pronuncia “ti” sul movimento e “ti”sul punto a metà strada tra un movimento e l’altro.

q q

œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ

Ta - ra ta - ra ta - ra Ta - ra ta - ra ta - ra Ta - ra ta - ra ta - ra

34 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

j

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* * * * * * * * * * * * * * * *Ta ta Ta - ra ta

24 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙

44 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙

œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙œ œ œ œœ œ œ œ œ œ

œ

˙

23 Pronuncia le sillabe ritmiche delle note seguenti mentre batti con le mani un movimento costante.

22 Batti con le mani un colpo per ogni movimento mentre ripeti ad alta voce i seguenti ritmi. Il segno * indica il movimento.

Page 38: Corso Direttore Coro

33

Pronuncia le sillabe ritmiche delle note sottoindicate.

24 Cantale mentre batti con le mani un movimento costante.

&bbb œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙

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&bbb44 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙

Or congedaci, Signore(Inni, No. 96)

Page 39: Corso Direttore Coro

34

Per la musica con il tempo in $ usa loschema a quattro movimenti. Porta il braccioverso il basso sul movimento in battere(movimento uno), a sinistra sul movimentodue, un movimento più lungo verso destra sulmovimento tre, in alto sul movimento quattro.Ricorda di dare enfasi al piccolo rimbalzo sulmovimento uno e agli avvallamenti suimovimenti due, tre, e quattro, affinché il tuomodo di dirigere sia più facile da seguire.

Lo schema a quattro movimenti

32 1

4

rimbalzo

avvallamento

avvallamento

avvallamento

Page 40: Corso Direttore Coro

35

COME ESERCITARSISULLO SCHEMA AQUATTRO MOVIMENTI

Fai esercizio sullo schema a quattromovimenti diverse volte, rendendo i tuoimovimenti scorrevoli e regolari.

Esercitati nello schema a quattro movimentimentre ascolti l’ascolto di 24 “Or congedaci,Signore” (Inni, No. 96) sul CD. Segui le notesu questa pagina e canta le parole mentredirigi. Potresti anche esercitarti nello schema a quattro movimenti sugli esempi 25, 26, e27, “Il dì declina” (Inni, No. 101), “We will singof Zion” (Hymns, No. 47), e “Quando studio leScritture” (Inni, No. 175).

4

32 1

4

32 1

4

32 1

4

32 1

4

&bbb44 œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙

Or con - ge - da - ci, Si - gno - re, con la Tua be - ne - di - zion.

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

&bbb œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙

Con la pa - ce Tua nel cuo - re o - gni ma - le af - fron - te - rem.

˘

&bbb œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙

Nel de - ser - to del - la vi - ta ci dis - se - ti il Tuo a - mor,

&bbb œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ œ œ œ œ ˙

nel de - ser - to del - la vi - ta ci dis - se - ti il Tu - o a - mor.

˘

˘

Or congedaci, Signore(Inni, No. 96)

Page 41: Corso Direttore Coro

36

LA CHIUSURA FINALELa chiusura finale per lo schema a quattro

movimenti si fa come la chiusura finale chehai già imparato. Sull’ultima sillaba mantieni il braccio fermo. Mentre la chiusura si avvicina,alza leggermente il braccio, poi portalo inbasso, rimbalzando verso destra per effettuarela chiusura.

chiusuraposizione

mantenuta

(2 41 3)

32 1

4

Esercitati nella chiusura finale dirigendo quattro misure come se concludessi un inno aquattro movimenti. Conta mentre dirigi tre misure, poi sull’ultima misura mantieni il bracciofermo mentre conti “uno, due, tre”; esegui la chiusura sul “quattro”. Ripeti alcune volte,ricordando di effettuare il movimento di chiusura dal gomito, non dal polso. Esercitati nellachiusura finale mentre dirigi gli inni a quattro movimenti elencati a pag. 35.

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ w

(2 41 3)

32 1

4

32 1

4

32 1

4

Page 42: Corso Direttore Coro

37

LA CHIUSURA TRAUNA STROFA EL’ALTRA

La chiusura tra un verso e l’altro negli innia quattro movimenti è come la chiusura traun verso e l’altro negli inni a tre movimenti.La chiusura alla fine di un verso è seguita da un movimento preparatorio per iniziare la strofa successiva.

32 1

4

movimentopreparatorio

chiusura

1

4

(2) 3

posizionemantenuta

Esercitati in questa chiusura e nel movimento preparatorio contando e dirigendo due misurecome se finisse un verso e altre due misure come se ne cominciasse uno nuovo. Dirigi unamisura; poi mantieni la posizione, contando “uno, due, tre”. Sul “quattro” esegui la chiusura e il movimento preparatorio, attendi un attimo e poi porta il braccio in basso per il movimentoin battere e dirigi due misure intere.

Fai esercizio in questi movimenti alcune volte, ricordando di rallentare leggermente ilconteggio nell’ultima misura prima di iniziare la nuova strofa. Quando ti senti pronto,esercitati negli inni elencati a pag. 35, collegando le varie strofe.

œ œ œ œ w œ œ œ œ œ œ œ œ

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

32 1

4

32 1

4

32 1

4

( )21 3

4

Page 43: Corso Direttore Coro

38

ATTACCHI IN LEVAREEsercitati dirigendo questi inni in $ che iniziano in levare:

28 “Noi, che il Signore amiam” (Inni, No. 71) 29 “O re d’Israel” (Inni, No. 6)

30 “Un fermo sostegno” (Inni, No. 49) 31 “La Tua casa amiam” (Inni, No. 155)

Noi che il Si - gno - re a - miam, gio -

32 1

4

32 1

4

3

4

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O Re d’I - sra - e - le, di -

32 1

4

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Un fer - mo so - ste - gno è

32 1

4

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La Tu - a ca - sa a - maim, di -

32 1

4

32 1

4

3

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˘

Page 44: Corso Direttore Coro

39

LA CHIUSURA TRAUNA STROFA EL’ALTRA NEGLI INNICON ATTACCO INLEVARE

Negli inni a quattro movimenti che inizianoin levare, la chiusura tra una strofa e l’altra èla stessa che hai imparato per gli inni a tremovimenti con attacco in levare.

(2)1 3

4

movimentopreparatorio

chiusura

attacco in levare

32 1

4

posizionemantenuta

Esercitati nella chiusura e nei movimenti in levare dirigendo e contando due misure come setu stessi finendo una strofa, e due misure come se ne cominciasse una nuova. Dirigi una misura,mantieni ferma la posizione su “uno, due”, solleva il braccio e sul “tre” esegui la chiusura e ilmovimento preparatorio. Sul “quattro” porta il braccio in alto per il levare. Fai seguire almovimento di ripresa due misure di direzione dello schema a quattro movimenti come mostrato.

Ripeti alcune volte. Ricorda di rallentare leggermente prima del levare. Quando ti senti sicuronel farlo, esercitati dirigendo tutte le strofe degli inni a pag. 38.

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1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

32 1

4

32 1

4

32 1

4

(2)1 3

4

Page 45: Corso Direttore Coro

40

LE CORONEEsercitati dirigendo questi inni con corone:

32 “Sia lode a Dio” (Inni, No. 153)

33 “Now thank we all our God (Hymns, No. 95)

34 “Io so che vive il Redentor” (Inni, No. 82)

35 “Per ricordar chi un di morì” (Inni, No. 113)

32 1

4

3

4

32 1

4

32 1

4

32 1

4

2 1

4

3

2 1

4

3

4

2 1 3

2 1 3

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œ œ œ œ œ œ œ œœ œ œ

Sia lo - de a Dio da cui pro - vie - ne in ab - bon - dan - za o - gni ben,

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˘

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#

œ œ œ œ œ œ œ œœ œ œ œ œ œ œ œ

sia lo - de a Lui nel - l’al - to ciel, al Pa - dre e al Fi - glio Suo, l’A - gnel.

U U

˘

˘ ˘ ˘

Page 46: Corso Direttore Coro

41

CHIUSURA: RIPASSOHai imparato che negli schemi a tre e a

quattro movimenti tutte le chiusure comincianoalzando leggermente il braccio appena prima dieseguire il movimento di chiusura.

Nella chiusura tra una strofa e l’altra, muovi ilbraccio verso destra o verso sinistra a secondase la nuova strofa inizia o no in levare.

Prima di dirigere l’inno non decideresoltanto quale schema di movimento deviusare, ma anche quale chiusura devi usare,considerando se l’attacco sia o no in levare.Può esserti utile dire a te stesso: “levare adestra, battere a sinistra.”

Sia che un inno inizi in levare o in battere,la chiusura finale è sempre a destra.

Negli inni con attacco in battere, lachiusura è effettuata a sinistra.

Negli inni con attacco in levare, la chiusuraè effettuata a destra.

posizionemantenuta

chiusuraposizionemantenuta

movimento preparatorio

chiusura

posizionemantenuta

movimentopreparatorio

chiusuraposizionemantenuta

levare

Page 47: Corso Direttore Coro

42

FIGURE COL PUNTO DI VALOREUn punto accanto a una figura ne prolunga la durata di metà del suo

valore. Una minima ( h ) vale due movimenti. Se aggiungi un punto adessa ( h. ), il suo valore aumenta della metà del valore originale della figura,facendola valere tre movimenti. Lo stesso avviene con le semiminime.Confronta i ritmi a destra.

Una semiminima ( q ) vale un movimento. Se aggiungi un punto ( q. ) il suo valore aumenta di metà del valore originale, facendola valere unmovimento e mezzo. L’altra metà del movimento è di solito scritto conuna croma ( e ).

Ta-a ra ta-a ra

Ta ta - ra ta ta - ra

Ta ta ta ta

j j

œ . œ œ . œ

œ œ œ œ œ œ

œ œ œ œ

36 Batti le mani con un movimento costante e pronuncia le seguenti sillabe ritmiche:

Ta ta ta a ra Ta ta ta a Ta a ra ta ta Ta - a* * * * * * * * * * * * * * * *

- - - ta - ta

44 œ œ œ . œ

j

œ œ ˙ œ . œ

j

œ œ ˙ ˙

34

Ta - a ra ta ra ta Ta ta ta Ta a a* * * * * * * * * *

- -Ta - a* *

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j

œ œ œ œ ˙ .

Page 48: Corso Direttore Coro

43

INNI CONTENENTIFIGURE COL PUNTODI VALORE

Indipendentemente dal ritmo di un inno, iltuo lavoro consiste nell’indicare un movimentocostante tramite il tuo schema di movimento.Sebbene molti inni contengano figure colpunto di valore e altri ritmi complicati, nondevi cambiare il tuo schema di movimentoper indicare questi ritmi. I seguenti innicontengono le figure col punto. Esercitati a dirigere mentre ascolti il CD.

37 “O Dio, eterno Padre” (Inni, No. 104)

38 “Bisogno ho di Te” (Inni, No. 59)

39 “Guidaci, o grande Geova” (Inni, No. 51)

40 “Lode all’Altissimo (Inni, No. 46)

41 “O speranza d’Israele” (Inni, No. 164)

42 “Mio Padre vive in ciel” (Inni, No. 191)

O Dio, eterno Padre(Inni, No. 104)

3

4

32 1

4

32 1

4

32 1

4

32 1

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O Dio, e - ter - no Pa - dre, che vi - vi in ciel las - sù,

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noi og - gi Ti pre - ghia - mo nel no - me di Ge - sù:

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Se a - gli oc - chi Tuoi siam pu - ri con - sa - cra l’ac - qua e il pan,

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e fa’ che ri - cor - dia - mo il Tu - o gran - de a - mor.

˘ ˘ ˘˘

˘

Page 49: Corso Direttore Coro

44

Usa lo schema a due movimenti per gliinni con l’indicazione di tempo di @ o !. Porta il braccio in basso e verso destra per il movimento uno, poi in alto e all’interno peril movimento due. Ogni ictus indica doveavviene il movimento.

Esercitati nello schema a due movimentifacendo movimenti scorrevoli e regolari.

2

1

Lo schema a due movimenti

Page 50: Corso Direttore Coro

45

Esercitati nello schema a due movimentimentre ascolti gli esempi 43 e 44 nel CD.“Quando la tempesta s’avvicinerà” (Inni, No.150) e “God Speed the Right” (Hymns, No.106). Se lo desiderate potete esercitarvi conl’inno “Esultiamo” (Inni, No. 31). Segui lenote nell’innario mentre dirigi.

Nell’ultima riga di “Quando la tempestas’avvicinerà” c’e scritto rit. sopra la chiave diviolino e due misure più avanti c’è scritto atempo. Rit. è l’abbreviazione di ritenuto oritardando. Essa indica che devi rallentare iltempo. A tempo indica che devi ritornare altempo precedente. Quando dirigi l’ultima rigadi “Quando la tempesta s’avvicinerà” devirallentare il movimento per due misure, poidevi riportare il movimento al tempo inizialeper le ultime tre misure.

Il tempo di “Esultiamo” e “God Speed the Right” è !; ciò significa che ci sono duemovimenti per misura e che la minima è ilmovimento fondamentale.

Quan - do la tem - pe - sta s’av - vi -

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1

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1

1 2 1 2

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Now to heav’n our prayer as - cend - ing,

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1

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1

1 2 1 2

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43 “Quando la tempesta s’avvicinerà” (Inni, No. 150)

44 God Speed the Right (Hymns, No. 106)

Page 51: Corso Direttore Coro

46

LA CHIUSURA FINALELa chiusura finale per lo schema a due

movimenti viene fatta come la chiusura finalenegli altri schemi di movimento che haiimparato. Mantieni il braccio fermo sull’ultimasillaba del testo e poi esegui la chiusurasull’ultimo movimento.

Esercitati in questa chiusura finale dirigendo quattro misure come se concludessi un inno adue movimenti. Dirigi tre misure; poi sull’ultima misura mantieni la posizione ferma su “uno” eesegui la chiusura sul “due”.

Ripeti alcune volte, poi fai esercizio sulla chiusura finale, gli inni a pag. 45.

21

chiusuraposizione

mantenuta

2

1

1 2 1 2 1 2 1 2

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21

2

1

2

1

2

1

Page 52: Corso Direttore Coro

47

LA CHIUSURA FRAUNA STROFA EL’ALTRA

La chiusura fra una strofa e l’altra negli inni adue movimenti è come la chiusura tra una strofae l’altra che hai già imparato. La chiusura di unastrofa è seguita dal movimento preparatorio delverso successivo.

2

1

1

2

movimento preparatorio

chiusura

posizionemantenuta

Esercitati nella chiusura tra una strofa e l’altra contando e dirigendo due misure comese finisse una strofa, e altre due misure come se ne cominciasse una nuova.

Ripeti questi movimenti alcune volte finché ti senti sicuro nell’eseguirli. Poi dirigi lestrofe degli inni a pag. 45.

1 2 1 2 1 2 1 2

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2

1

1

2

2

1

2

1

Page 53: Corso Direttore Coro

48

LA CHIUSURA TRAUNA STROFA EL’ALTRA NEGLI INNICON ATTACCO INLEVARE

Negli inni in due tempi con attacco in levarela chiusura fra una strofa e l’altra è eseguitacome negli inni a tre e a quattro movimenti.

2

1

1

2movimentopreparatorio

chiusuraposizionemantenuta

levare

Esercitati in questi movimenti dirigendo due misure come se finisse una strofa e due misurecome se ne cominciasse una nuova. Conta mentre dirigi.

Continua a esercitarti dirigendo “Il Padre diede il Suo Figliuol” (Inni, No. 111).

Nota: Negli inni che hanno ! come indicazione di tempo le semiminime valgono metà movimento.Quando il levare di questi inni è una semiminima, il movimento preparatorio e il levare sono eseguitivelocemente per indicare la metà di un movimento anziché un movimento intero.

Esercitati alcune volte, poi dirigi tutti i versi dei seguenti inni:

45 “La dove sorge Sion” (Inni, No. 5)

46 “Poiché io molto ho avuto” (Inni, No. 133)

“Anziani d’Israele” (Inni, No. 201)

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1 2 1 2 1 2 1 2

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2

1

2

1

2

1

1

2

Page 54: Corso Direttore Coro

49

LE CORONERipassa la corona a pag. 40 di questo

corso. Due esempi di corone nel tempo di duemovimenti sono illustrati in questa pagina.

La corona in “Vivi il Vangelo” (Inni, No. 192)richiede un movimento in più e una chiusura. Il movimento in alto è più veloce del solito;avviene sulla croma alla parola e.

“Il Padre diede il Suo Figliuol” (Inni, No.111) comincia con un movimento in levare; in questo modo il movimento preparatorio èsul movimento in battere. Tutte le corone inquesto inno possono essere dirette comemostrato nell’illustrazione.

Segui le istruzioni per questi inni e faiesercizio su di essi con il CD.

47 “Vivi il Vangelo” (Inni, No. 192)

48 “Il Padre diede il Suo Figliuol” (Inni, No. 111)

Vi - vi il Van - tut - ta la vi - ta, e pa - ce a -

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Il Pa - dre die - de il Suo Fi - gliuol, Cri - sto Ge - sù, qual

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Page 55: Corso Direttore Coro

50

LE SEMICROMEDue crome ( e ) possono essere divise a metà, formando quattro

figure che valgono B di movimento ciascuna. Queste figure sono lesemicrome che hanno due gambi ( x ) oppure sono collegate tra loro da due asticelle ( ). Quattro semicrome ( ) eguagliano il valore di una semiminima ( q ). Le sillabe ritmiche per le semicrome sono ti - ri - ti - ri.

q q q qq q

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Ta - ra ta - ri - ra - ri ta - ra ta* * * * * * * * * * * * * * **

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* * * * * * * *

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* * * *

49 Batti le mani una volta per ogni movimento e pronuncia le sillabe ritmiche.Il segno * sotto le parole indica il movimento. Mantieni regolari i battiti.

Page 56: Corso Direttore Coro

51

ESERCIZI SULLE SEMICROMEQuando si riuniscono due o tre semicrome in un gruppo di quattro

si ottengono alcuni ritmi interessanti, come si vede a destra.

Il ritmo formato da una croma col punto e una semicroma ( ) viene usato spesso negli inni. Esso ha un movimento irregolare, corto,sfuggente, diverso dal regolare ti, ti. Questo ritmo a volte è chiamato“ritmo puntato”. La sillaba ritmica è ta - ri.

q. q

Ta - ri - ra ta - ra - ri ta - ri

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* * * * * * * *

Ta - ri ta - ri ta - ri ta - ri* * * * * * * *

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œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ44

Ta - ra ta - ra ta - ri ta

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44

Ta - ri ta ta ta - ri

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34

50 Batti con le mani un movimento costante e pronuncia il ta - ra sottoindicato quindi il ta -ri.

51 Batti con le mani un movimento costante e pronuncia le sillabe ritmiche sottoindicate.

Page 57: Corso Direttore Coro

52

ESERCIZI SULLE FIGURE PUNTATEPronuncia le sillabe ritmiche dei seguenti inni. Poi canta le parole mentre dirigi gli inni.

52 “Lode all’uomo” (Inni, No. 19)

53 “Ti siam grati, o Signor, per il profeta” (Inni, No. 11)

Lo - de al - l’uo - mo che i suoi ne - mi - ci or lot - ta - no in -

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1

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Ti siam gra - ti, o Si-gnor, per il Pro - fe - ta che ci gra - ti, o Si - gnor, per il Van - ge - lo che il

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32 1

4

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54 “Attonito resto” (Inni, No. 114)

55 “Avanziamo insiem nel lavoro del Signor” (Inni, No. 151)

56 “Signore, resta qui con me” (Inni, No. 100)

57 “Genti, guardate” (Inni, No. 166)

Page 58: Corso Direttore Coro

53

INDICAZIONE DEL TEMPO DI ^Sai già che il numero superiore dell’indicazione di tempo mostra il numero

dei movimenti per misura. Il numero inferiore indica il tipo di nota che esprime il movimento fondamentale. Se il numero in basso è due, allora la minima è ilmovimento fondamentale. Se il numero in basso è quattro, allora la semiminima è il movimento fondamentale.

Fino ad ora hai imparato a dirigere inni in cui le semiminime ( q ) o le minime ( h ) sono il movimento fondamentale. Gli inni scritti in * hanno quattro movimentiper misura e la croma è il movimento fondamentale. Nel tempo di ^ ci sono seicrome per misura.

Nel tempo di $, #, e @, le crome sono collegate in gruppi di due ( ) o quattro ( ). Nel tempo di ^ le crome sono collegate in gruppi di tre ( ). Le tre note possono essere riunite insieme o divise nei modi che hai già imparato, ma il risultato deve sempre essere pari a sei movimenti (sei crome) per misura.

Studia i seguenti esempi:

58 Batti con le mani i movimenti con andamento costante e pronuncia le sillabe ritmiche:

59 Batti il ritmo di “Su vette ardite mai forse andrò” (Inni, No. 170).

q q qq q q q

q q

68

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Seguono alcune sillabe ritmiche per il tempo di ^:

Nome della nota Numero di Nota Sillaba ritmicamovimenti

Croma 1 e la

Semiminima 2 q la-a

Semiminima col punto 3 q. la-a-a

Minima col punto 6 h. la-a-a-a-a-a

Semicroma A x ti

Croma col punto, 1A, A e . x la-tisemicroma

Confrontare con la tabella a pagina 10

Page 59: Corso Direttore Coro

54

Quando dirigi gli inni col tempo di ^ o %,puoi usare lo schema in sei movimenti. Portail braccio verso il basso sul movimento uno,vai con mezzo movimento alla metà del corposul movimento due, e la restante metà sulmovimento tre, torna indietro sul movimentoquattro, verso destra sul movimento cinque e poi in alto sul movimento sei.

5

6

3 42 1

Lo schema a seimovimenti

Esercitati a diregere questi inni in ^. Dirigi le corone e le chiusure come èmostrato in basso e nella pagina seguente.

60 “Venite a Cristo” (Inni, No. 69)

5

6

3 42 1

(2 61 43 5)

5

6

3 42 1

5

6

3 42 1 5

6

3 42 1 5

6

3 42 1

5

6

3 42 1 5

6

3 42 1

5

6

3 42 1

6

3 2 1 54

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Ve - ni - te a Cri - sto che vi con - so - la

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da gran sof - fri - re, u - dia - mo

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Jil Re - den tor.

Page 60: Corso Direttore Coro

55

62 “Un povero viandante” (Inni, No. 20)

61 “Su vette ardite mai forse andrò” (Inni, No. 170)

63 “E’ dolce l’ora del pregar” (Inni, No. 86)

Un po - ve - ro vian - dan - te spes - so

5

6

5

6

3 42 15

6

3 42 1

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Su vet - te ar - di - te mai for - se an - drò, né ta - glie for - se non con - dur - rò lI’d - di - o per o - no -

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6

5

6

3 42 15

6

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3 42 1

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È dol - ce l’o - ra del pre - gar; m’in -

5

6

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3 42 1

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Page 61: Corso Direttore Coro

56

LA CHIUSURA FINALELa chiusura finale per lo schema in sei

movimenti è la stessa che hai imparato pertutti gli altri schemi di movimento.

(2 61 43 5)

5

6

3 42 1

chiusuraposizione

mantenuta

Esercitati nella chiusura finale dirigendo quattro misure come se finisse un inno in sei movimenti.Sull’ultima misura mantieni la posizione sul movimento uno fino al cinque ed esegui la chiusura sulsesto movimento.

Esercitati su questa chiusura e eseguila con gli inni a pag. 55.

1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

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(2 61 43 5)

5

6

3 42 1 5

6

3 42 1 5

6

3 42 1

Page 62: Corso Direttore Coro

57

LA CHIUSURA TRAUNA STROFA EL’ALTRA

La chiusura tra una strofa e l’altra negli inniin sei movimenti è la stessa che hai imparatoper gli altri schemi di movimento. Fai eserciziocontando e dirigendo due misure come sefinisse una strofa e due misure come se necominciasse una nuova.

LA CHIUSURA TRAUNA STROFA EL’ALTRA NEGLI INNICHE INIZIANO INLEVARE

La chiusura tra una strofa e l’altra degliinni in sei movimenti con attacco in levare siesegue allo stesso modo degli altri inni con lostesso attacco.

Fai esercizio come mostrato nell’illustrazione.

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1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

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1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5

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3 42 1

6

1 5(234)

5

6

3 42 1 5

6

3 42 1

Page 63: Corso Direttore Coro

58

Puoi anche usare i seguenti schemi a seimovimenti alterati per gli inni in ^ e %.

IL DOPPIO SCHEMA ATRE MOVIMENTI

Questo schema, come quello tradizionalea sei movimenti, è adatto agli inni più lenti. Il doppio schema a tre movimenti è formatoda uno schema ampio a tre movimentiseguito da uno più piccolo.

45

6

3

21

Gli schemi a sei movimenti alterati

Fai esercizio su questo schema con gli inni seguenti:

64 “Venite a Cristo” (Inni, No. 69)

65 “Come vi ho amati” (Inni, No. 197)

Ve - ni - te a Cri - sto

6

45

6

3

21

45

6

3

21

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Co - me vi ho a - ma - ti,

6

45

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21

45

6

3

21

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Page 64: Corso Direttore Coro

59

LO SCHEMAALTERATO AQUATTROMOVIMENTI

Questo schema può essere usato con inni a velocità moderata in 6 movimenti. Tralascia il secondo e quinto movimento dello schematradizionale a sei movimenti e rallenta o fermatiin corrispondenza a questi movimenti tralasciati.Lo schema è diretto in questo modo:

1 2 3 4 5 6

veloce lento veloce veloce lento veloce

43 1

6(2)

(5)

Fai esercizio su questo schema con i seguenti inni:

66 “E’ dolce l’ora del pregar” (Inni, No. 86)

67 “Su vette ardite mai forse andrò” (Inni, No. 170)

É dol - ce l’o - ra del pre - gar; m’in -

5

6

43 1

6(2)

(5)43 1

6(2)

(5)

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Su vet - te ar - di - te mai for - se an - drò, né

5

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(5)43 1

6(2)

(5)

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Page 65: Corso Direttore Coro

60

LO SCHEMA A DUEMOVIMENTI

Lo schema a due movimenti èparticolarmente adatto agli inni veloci in ^ . I primi tre movimenti avvengono sulmovimento in battere, gli ultimi tre sulmovimento e in levare.

4

1

(5)

(6)

(2)

(3)

Pratica questo schema con i seguenti inni:

68 “Oh qual furente tempesta” (Inni, No. 63)

69 “Ho aiutato il mio prossimo in questo dì?” (Inni, No. 136)

Ho a - iu - ta - to il mio pros - si -mo in que - sto dì, nel - le

4

1

(5)

(6)

(2)

(3)4

1

(5)

(6)

(2)

(3)6

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Oh, qual fu - ren - te tem - pe - sta s’ad -

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1

(5)

(6)

(2)

(3)

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Page 66: Corso Direttore Coro

61

INDICAZIONE DEL TEMPO DI %Un’altra indicazione di tempo che ha sei movimenti all’interno di ogni

misura è %. Il movimento principale è la semiminima (come è indicato dal 4 nella parte inferiore dell’indicazione del tempo). Le figure di ogni misuradevono eguagliare il valore di sei semiminime. Studia gli esempi sottoindicati.

Dirigi i seguenti inni in % usando qualsiasi schema di sei movimenti chehai imparato.

70 “Nato è Gesù” (Inni, No. 123) 71 “Cantiamo insieme il grande amor” (Inni, No. 106)

64

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1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 66

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(5)43 1

6(2)

(5)

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Na - to è Ge - sù, il Sal - va - tor,

6

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Page 67: Corso Direttore Coro

62

Hai imparato che una semiminima ( q ) può essere divisa a metà(formando due crome) e di nuovo a metà (formando quattro semicrome).Una terzina ( ) è formata da un gruppo di tre note che insieme formanouna semiminima. La terzina ha sempre un piccolo ( £ ) scritto sopra o sottodi essa e ha il valore di un movimento composto. La sillaba ritmica dellaterzina è “ti - ti - ti”.

Le prime due misure dell’esempio sottoindicato vengono contate così:uno, due, tre, quattro, ti-ti-ti, ta ti-ti-ti, ta. Batti un movimento costante epronuncia le sillabe ritmiche:

Esercitati a dirigere questi inni con terzine:

72 “Padre mio” (Inni, No. 182)

73 “Più forza Tu dammi” (Inni, No. 77)

Le note contenute in una terzina si possono combinare come seque:

q q q

£ £

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j

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Le terzine

44 œ œ œ œ œœœ œ œœœ œ œ œ œœœ œ œœœœœœ œ œ

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* * * * * * * * * * * *

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£ £ £ £

Page 68: Corso Direttore Coro

63

Ora che hai imparato tutti gli schemi e saitutto ciò che devi fare per dirigere un innointero, puoi cominciare a sviluppare uno stiledi direzione apprezzabile. Seguono alcuneindicazioni su come puoi far ciò:

1. Esercitati dirigendo davanti a unospecchio a figura intera. Cerca dieseguire i movimenti del braccio inmodo scorrevole e regolare. Muovisolamente il braccio. Non ondeggiare o non muovere il corpo al ritmo dellamusica, ma non tenerlo neanche rigido.Stai saldo e rilassato.

2. Evita di fare movimenti con il polso molle.

3. Mantieni semplici gli schemi dimovimento. I movimenti fioriti, larghi o eccessivi non sono necessari epossono confondere l’accompagnatore e la congregazione. Un buon direttore si deve seguire facilmente.

4. Non fare movimenti del braccio troppoampi o troppo piccoli. Essi devonoessere abbastanza ampi da essere vistidal fondo della congregazione, ma maiesagerati o scomodi per te.

5. Guarda la congregazione mentre dirigi,spostando lo sguardo da una parteall’altra del gruppo per incoraggiarlo acantare. (Se impari a memoria gli innipotrai liberare gli occhi dal libro). Ilcontatto degli occhi con la congregazioneè molto importante all’inizio e alla finedell’inno e tra una strofa e l’altra.

6. Fai in modo che l’espressione del tuo visorifletta il carattere dell’inno; assicurati chesia un’espressione piacevole.

7. Fai in modo che i movimenti del braccioaiutino a esprimere il carattere dell’inno.Usa movimenti energici per un innogioioso e movimenti calmi per un innoriverente.

8. Mentre dirigi, se perdi il segno nelloschema di movimento muovi il bracciosu e giù a tempo di musica finchètroverai di nuovo il segno. Un’altroschema di movimento che può essereusato in qualsiasi momento è la figura di un otto orizzontale.

ALCUNI SUGGERIMENTI SULLA DIREZIONE

Page 69: Corso Direttore Coro

64

Come direttore della musica devi interpretarel’andamento espressivo di ogni inno etrasmetterne lo spirito e il carattere attraverso i gesti. Nel cantare gli inni la congregazione staadorando il Signore. Attraverso il tuo stile didirezione puoi rendere questo modo di adorareun’esperienza banale o significativa.

Per far sì che il canto degli inni siaun’esperienza significativa per la congregazione,ti devi preparare. Studia gli inni prima delleriunioni e decidi in quale maniera li dirigerai.Alcuni suggerimenti riguardo a come puoi fareciò sono elencati sotto.

Primo, determina qual è il caratteregenerale o atmosfera dell’inno. Ogni innopossiede un’indicazione di andamento, peresempio con devozione o gioiosamente,

collocata sopra le prime misure. Essasuggerisce il tempo o velocità dell’inno equanto forte o piano bisogna cantare. Leggi le seguenti indicazioni di andamento e cercadi descrivere in base a ognuna di esse comepuò essere cantato un inno.

con reverenza con esultanza

con energia selennemente

con gioia maestoso

quieto risolutamente

Dopo aver letto l’andamento dell’inno,leggi il suo testo e decidi qual è il messaggio.E’ l’inno una preghiera, un’espressione di lodeo qualche altro messaggio di adorazione?Mentre leggi, cerca di sentire cosa provaval’autore mentre scriveva le parole. Leggi lereferenze scritturali in fondo all’inno peraiutarti a capire meglio il suo messaggio.

L’indicazione metronomica che seguel’andamento dell’inno ti dice anche con quale velocità deve essere cantato l’inno. (Il metronomo è uno strumento che scandisceun movimento costante a varie velocità.)L’indicazione metronomica è composta da una piccola figura, la quale mostra ilmovimento fondamentale dell’inno, e da uno o due numeri i quali suggeriscono quantimovimenti devono avvenire in un minuto.L’indicazione q=66-88 indica che la velocitàconsigliata ti permette di avere fra sessantasei

e ottantotto semiminime al minuto. Dato cheun minuto è composto da sessanta secondi,l’indicazione 66 ti dice che le semiminimedevono essere appena più veloci di una per secondo. L’inserimento di ottantottosemiminime in sessanta secondi rende ilmovimento ancora più veloce.

Quando hai deciso l’andamento e la velocità,esercitati dirigendo l’inno alcune volte. Stabiliscila velocità e mostra l’andamento dell’inno con il movimento preparatorio e poi mantieni lastessa velocità e andamento per tutto l’inno. Fai esercizio con l’accompagnatore affinchéegli sappia cosa aspettarsi.

Mentre dirigi, mostra lo spirito della musicaattraverso le espressioni del viso e i movimentidel braccio. Sii cauto e moderato nelleespressioni. Mantieni semplice il tuo stile didirezione, affinché niente nella tua maniera didirigere possa distrarre. La cosa più importanteè cercare lo Spirito mentre svolgi la tuachiamata. Fai si che lo Spirito ti riempia con lagioia della vera adorazione, cosicché tu possacomunicare questa gioia alla congregazione.

INTERPRETAZIONE DEGLI INNI

Page 70: Corso Direttore Coro

65

Cantare a prima vista significa seguire ecantare una linea di note. Questa breveintroduzione al canto a prima vista ti aiuterà a imparare a leggere le note, e ciò ti aiuterà ad imparare le melodie non familiari di inni ecanzoni. Queste tecniche ti saranno utili perinsegnare agli altri semplici letture di note eper lavorare con i cori.

Le note scritte si muovono su e giù inaltezza o ripetono la stessa altezza. Con lapratica puoi imparare a conoscere la distanzafra due note scritte e fino a che punto devialzare o abbassare il tono della voce perintonare le note. La distanza fra una nota equella successiva è chiamata intervallo. Lamusica a destra mostra intervalli comuni,cominciando con l’intervallo più piccolo–l’unisono, o nota ripetuta- e passando a unintervallo di seconda, terza e così via finoall’ottava.

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œœ œ➡

➡ giù

ripetere

su

CANTO A PRIMA VISTA

74 Ascolta sul CD gli esempi di questi intervalli. Canta gli intervalli (canta “la, la”) dopo averascoltato ognuno di essi. Guarda la tabella degli intervalli mentre canti, seguendo le note con gli occhi.

Unisono Seconda Terza Quarta Quinta Sesta Settima Ottava

Nomi degli intervalli:

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Page 71: Corso Direttore Coro

Per acquistare più sicurezza con questi intervalli, associali con le melodiedi inni che già conosci. Gli intervalli comuni e gli inni che li contengonosono elencati qua sotto.

Unisono

“Il di declina”(Inni, No. 101)

44 ˙ œ➡

1. Il di

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&

# 68 œ

➡œ .

Co - me

Seconda

“Come vi ho amati”(Inni, No. 197)

&

68œ

j

1. È dol -

Terza

“È dolce l’ora del pregar”(Inni, No. 86)

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Quarta

“Noi che il Signore amiam”(Inni, No. 71)

➡&b 44

œœ

1. Noi che il

˘➡

34 œ œ

œ

1. Lo - de al - l’Al -

Quinta

“Lode all’Altissimo”(Inni, No. 46)

&

#

˘

➡&bb 34 œ

1. Con can -

Sesta

“Con canti e lodi inneggerem”(Inni, No. 107)

œ œ

U

œ œ

œ œ&bbb

fe-de o - gnor

Settima

“La luce del Signor” (ultima riga)(Inni, No. 194)

˘

Ottava

“Chiamati a servirLo”(Inni, No. 156)

&

44œ

œ

1. Siam chia -

66

Page 72: Corso Direttore Coro

67

L’obiettivo del corso base di musica ha dueaspetti. Primo, aiuta gli studenti ad imparare letecniche fondamentali del musicista. Secondo,li prepara a insegnare queste tecniche agli altri.Gli studenti possono usare il manuale e imateriali necessari per imparare da soli, ma di solito essi progrediscono più velocementequando un insegnante mostra le tecniche,risponde alle domande e dà incoraggiamento.

Ogni persona che ha frequentato il corsodeve essere disposta a insegnare agli altri. Se tutti gli studenti diventeranno insegnantidel corso, presto ci saranno molti musicisticapaci, in grado di servire in casa, in chiesa e nella comunità.

Queste istruzioni spiegano come siorganizzano i programmi del corso base di musica. Essi offrono anche il materialenecessario per aiutare gli insegnanti ainsegnare il corso a uno studente o una classe.

COME ORGANIZZARE I PROGRAMMI DELCORSO BASE DI MUSICANei pali

Il corso base di musica può essere insegnatonel rione o nel palo sotto la direzione deidirigenti del sacerdozio di palo (vedi lo schemadi organizzazione della musica per i pali e irioni). I presidenti della musica di palo possonoorganizzare e insegnare il corso o chiedere ad altri di farlo. I membri della classe del palopossono essere i rappresentanti di rione, chepossono a loro volta insegnare dopo averfrequentato il corso.

Nei rioniIl presidente della musica di rione deve far

sì che i membri interessati del rione ricevanoun’istruzione musicale. Sotto la direzione delvescovato, il presidente della musica di rionepuò organizzare e insegnare il corso base dimusica o chiedere ad altri di svolgerlo.

Nelle aree in sviluppoIn alcune aree della Chiesa dove ci sono

pochi membri e risorse limitate, ogni unitàdella Chiesa può tenere una propria classe perrisparmiare tempo e spese. Sarebbe meglioprovvedere all’istruzione individuale o usare ilCorso base di musica in casa. Membri capacipossono essere chiamati come specialisti inmusica per coordinare il programma delCorso base di musica.

ISTRUZIONI PER GLI INSEGNANTI

Presidenza di palo

Consigliere della musica di palo (membro del sommo consiglio) Presidente della musica di palo

Presidente della musica di rione

Vescovato

Consigliere della musica di rione (membro del vescovato)

Direttori della musica di rione, organisti, pianisti

Studenti del corso base di musica

Insegnante del corso base di musica

ORGANIZZAZIONE DELLA MUSICA NEI PALI E NEI RIONI

Page 73: Corso Direttore Coro

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Nella casaLe famiglie possono usare il Corso base di

musica nelle loro case di loro iniziativa. Anche i genitori che conoscono poco la musicapossono usare il corso con successo nella casa.

ISTRUZIONIFONDAMENTALI

Sia che tu viva in un palo, rione o area insviluppo della Chiesa, segui queste istruzionifondamentali quando organizzi il programmadel Corso base di musica.

1. Mantieni semplice l’organizzazione. Lavorasotto la direzione dei dirigenti locali delSacerdozio. Segui le linee di autorità delsacerdozio, le organizzazioni e le ausiliarie.

2. Se è utile, prima insegna il corso a livellodi palo ai rappresentanti che provengonoda ogni rione. Questi rappresentantipossono successivamente diventareinsegnanti nei propri rioni.

3. Sii disposto ad adattare il programma.Progetta il tuo corso base di musica inmodo da venire incontro alle particolarinecissità di ogni palo e rione. Alcuneunità della Chiesa potrebbero gradire un programma di musica completo connumerose classi, riunioni settimanali,ampie disponibilità di tempo e risorse da parte dei membri delle classi. In altreunità della chiesa si può scegliere unprogramma più limitato con menostudenti, meno riunioni per le lezioni emaggiori possibilità di ricevere lezioniindividuali da un’insegnante o distudiare da soli.

4. Come tutti i programmi della Chiesa ilcorso base di musica deve venire incontroai bisogni delle persone, e non ai bisognidell’organizzazione. I programmi dimusica possono aiutare le persone adaccrescere i loro talenti e scoprire nuovimodi di servire.

ALL’INSEGNANTE:COME COMINCIARE

Tenere il corso base di musica èun’emozionante possibilità. Se non hai maiinsegnato le tecniche musicali in passato,presto ti accorgerai di come è gratificanteaiutare gli altri a sviluppare i loro talenti.

Prima di tenere questo corso deviraggiungere una certa dimestichezza con ilmateriale del corso. Insegnerai con gli stessimateriali del corso che saranno usati dai tuoistudenti. Leggi i manuali e ascolta in anticipole i CD, prestando attenzione ai concetti, all’ordinee al modo in cui sono presentati.

Quando tieni il Corso base di musica, èmeglio che tu cominci con il Corso per direttoridi coro. Gli esercizi presentati nel Corso perdirettori di coro pongono le fondamenta per gliesercizi presentati nel Corso di tastiera. Anche gli studenti che sanno già dirigere la musicadevono ripassare il Corso di direzione e ascoltareil relativo CD prima di iniziare il Corso di tastiera.

Una volta che hai acquisito una conoscenzagenerale dei materiali, sarai pronto percominciare a preparare determinati schemi dilezione. Scrivendo uno schema come sussidioper la lezione diventerai più sicuro mentreinsegni; esso ti sarà utile quando terrai di

nuovo il corso. Lo schema può essere moltosintetico: basta un elenco dei numeri dellepagine che vuoi insegnare in una lezione.Oppure può essere abbastanza dettagliato: un elenco di ogni concetto che deve essereinsegnato con le attività e i compiti che intendifar svolgere. Potrai copiare lo schema dellalezione a pag. 72, che ti aiuterà a prepararla.

I tuoi studenti potrebbero aver bisogno di maggior o minor tempo di quello che haiprevisto per imparare i concetti che insegni,perciò non preparare troppe lezioni in anticipo.La quantità del materiale che spieghi in ognilezione dipenderà dalla abilità dei tuoi studenti.

Il Corso base di musica insegna in modosemplice tutti i concetti e tecniche necessarieper dirigere e suonare la musica della Chiesa.Non dovresti aver bisogno di usare nessunmateriale addizionale; questo potrebbecomplicare i concetti o non essere disponibile.Prepara le tue lezioni in modo che sianosemplici e chiare, seguendo l’ordine deimateriali del corso il più possibile.

DOVERI DURANTE LELEZIONI

I tuoi doveri in classe sono quelli di insegnarei principi della musica, aiutare gli studenti a faregli esercizi e assegnare i compiti per casa.

Come insegnare i principi dellamusica

Questo corso offre semplici spiegazioni deiprincipi musicali. Per insegnarli bene studiaogni principio attentamente, scoprendone icollegamenti con quelli già esposti e quellisuccessivi. Scopri i modi in cui puoi usare la

Page 74: Corso Direttore Coro

69

lavagna o altri aiuti visivi. Trova dei modi perchiarire un principio e mostra come esso sicollega a ciò che gli studenti già sanno.

Non impiegare molto tempo della lezioneper parlare dei principi della musica. Insegnaun principio nella maniera più chiara e velocepossibile, poi fai esercizio con gli studenti. Segli studenti sono confusi, lo noterai quandoproveranno a esercitarsi. Sarà più facilerispondere alle domande o spiegare le cosepiù chiaramente a questo punto.

Come esercitarsi nelle tecnichemusicali

Gli esercizi vengono assegnati per quasiogni principio del Corso per direttori di coro edi quello di tastiera. Il tuo compito può esseresemplicemente quello di istruire gli studenti afare esercizio nelle tecniche musicali, facendoattenzione a aiutando dove c’è bisogno, efacendo loro ripetere gli esercizi assegnati se necessario.

L’esempio di un tipico esercizio assegnato sitrova a pag. 9. Il compito assegnato è quello diascoltare la musica (1) scoprire il movimentodella musica, (2) determinare l’andamento, (3)battere con le mani il movimento, (4) contare ilmovimento, e (5) determinare l’indicazione ditempo. Per aiutare gli studenti a svolgere questicompiti porta un po’di musica. Potrai procurarealcuni brani di musica che rappresentino unavarietà di tempi. Se gli studenti hanno difficoltàcon un compito assegnato, devi mostrare,spiegare e dare qualsiasi altro aiuto agli studentiche possono averne bisogno. Incoraggiali acontinuare a esercitarsi finché tutte le tecnichesono state imparate.

Mentre esamini il materiale del corso eprepari lo schema della lezione, nota questiesercizi da assegnare. Essi devono occupare la maggior parte del tempo della lezione.

Come assegnare i compiti per casaPer sviluppare le tecniche musicali, gli

studenti devono studiare e esercitarsi a casa.Alla fine di ogni lezione ripassa gli argomenti e assegna il compito per casa. Incoraggia glistudenti a esercitarsi almeno mezz’ora al giorno.Gli studenti di tastiera possono usare la tastieradi cartone per esercitarsi a casa. Gli studenti delCorso per direttori di coro devono usare il CD e esercitarsi davanti allo specchio. Sottolinea ilfatto che quanto più gli studenti si esercitano,tanto più velocemente impareranno.

I compiti per casa possono essere gliesercizi del manuale del corso. Puoi anchecreare speciali esercizi da assegnare per aiutaregli studenti a superare una particolare difficoltà.Cerca di dare abbastanza lavoro affinché glistudenti continuino a progredire, ma non tantoda non poterlo finire. Cerca anche di darevarietà agli esercizi che assegni, per manteneredesto l’interesse degli studenti.

Riguarda sempre i compiti assegnati percasa. All’inizio di ogni lezione ripassa i principiimparati nelle lezione precedente e chiedi aglistudenti di eseguire gli esercizi che hannofatto a casa.

Metodi di insegnamento efficaci1. Fai partecipare attivamente gli studenti

mentre imparano. Poichè gli esercizimusicali sono esercizi fisici, gli studenti li imparano meglio attraverso la praticafisica. Guardare e ascoltare non basta.

Gli studenti hanno bisogno di toccare,fare, sentire, e muoversi.

I seguenti cinque punti del metodo diinsegnamento ti aiuteranno a coinvolgerefisicamente i tuoi studenti nel processo diapprendimento. Usa e adatta questi passiad ogni nuovo esercizio o concetto cheinsegnerai.

INSEGNANTE STUDENTE

A. Spiega Ascolta

B. Esegue Osserva

C. Esegue, Esegue,corregge, si correggeloda

D. Osserva Esegue

E. Ascolta Spiega

Passo A: l’insegnante spiega il nuovoprincipio e descrive l’esercizio mentre lo studente ascolta.

Passo B: l’insegnante esegue l’esercizio,mostrando il nuovo principio agli studenti.

Passo C: lo studente e l’insegnanteeseguono il nuovo esercizio insieme.L’insegnante loda le cose fatte bene ecorregge con gentilezza quelle fattemale, aiutando lo studente a correggeree a migliorare.

Passo D: lo studente esegue l’esercizioda solo per l’insegnante.

Passo E: lo studente mostra di avercapito i principi e gli esercizi spiegandolio insegnandoli a sua volta all’insegnanteo a un altro studente.

Page 75: Corso Direttore Coro

70

Se uno studente sembra confusomentre segui questi passi, ritorna al passo A e ricomincia da capo,rendendo la tua spiegazione piùsemplice e facendo più esempi.

2. Mentre insegni nuovi esercizi, associali congli esercizi che gli studenti già conoscono.Questo rende più comprensibile il nuovoesercizio e permette di aumentare lacoordinazione fisica degli studenti. Insegnain modo che ogni esercizio imparatoconduca logicamente al nuovo eserciziosuccessivo. Combina gli esercizi in svariatimodi per aggiungere diversità edivertimento alle tue lezioni. Prendi inconsiderazione le seguenti attività: (a) battile mani con un movimento costantementre canti, (b) dirigi mentre pronunci le sillabe ritmiche sulle note, (c) cantamentre ti eserciti sulle chiusure, e (d)accelera o rallenta il tempo mentre suoni il piano o dirigi.

3. Sii disposto ad adattare le lezioni. Ogniclasse o studente può avere necessitàdiverse. Sii sensibile a queste esigenze eadatta le lezioni mentre le tieni. Se il testosembra procedere troppo velocemente peruno studente, concedi più tempo, fai farepiù esercizio o aggiungi altri argomenti diripasso o di rinforzo. Se il testo procedetroppo lentamente per uno studente,presenta più principi per ogni lezione oassegna dei compiti in più per mantenerlooccupato e più attivo.

Sei libero di introdurre concetti in unordine diverso da quello in cui il materialeli presenta. Incoraggia sempre il

progresso, ma lascia che sia la capacitàdello studente a decidere con qualevelocità dovrai insegnare i principi.

4. Ripassa regolarmente. All’inizio di ognilezione dedica alcuni minuti a ripassaregli argomenti già insegnati. Puoi farealcune domande di ripasso chemetteranno a fuoco le menti deglistudenti e li prepareranno a impararequalcosa di nuovo. Lascia spiegare aglistudenti quello che ricordano. E’ beneanche dedicare alcuni minuti alla finedella lezione per ripassare quello che èstato imparato quel giorno.

Puoi anche fare un ripasso più lungoogni quattro-sei lezioni, ripassando tuttigli argomenti e esercizi importanti inquelle lezioni. Progetta questi ripassicome intervalli fra i diversi argomenti.

I ripassi sono più utili quando sonodivertenti. Vedere la nota a pag. 74 chespiega attività divertenti che siano buoneed efficaci.

5. Adopera i trucchi mnemonici. Questitrucchi illustrano i concetti e aiutano glistudenti a ricordarli.

Un trucco mnemonico può essereun’illustrazione, una storia o una parolachiave che rappresenta un principio. I trucchi mnemonici rendono più chiarigli insegnamenti.

6. Sii divertente. Adopera umorismo efantasia per rendere piacevole lalezione. Molto incoraggiamento, lodi, eentusiasmo produrranno buoni risultati.

7. Aiuta a superare lo scoraggiamento. Aiutagli studenti a rendersi conto che è naturaletrovare delle difficoltà nell’imparare nuoviesercizi. Come la maggior parte delletecniche, quelle musicali richiedono molto tempo e esercizio prima di poterleeseguire bene. Il tuo incoraggiamento e il tuo atteggiamento positivo sono moltoimportanti per aiutare gli studenti asuperare lo scoraggiamento.

8. Sii coerente e puntuale. Tieni le lezioniregolarmente nello stesso giorno, ora eluogo ogni settimana. Tieni un registrodelle presenze degli studenti. Sii coerentenel tuo modo di insegnare, fai semprequello che prometti di fare e controlla icompiti che assegni. Assicurati che ogninuovo principio che insegni sia coerentecon quello che hai insegnato nelle lezioniprecedenti. Incoraggia i tuoi studenti asviluppare la loro disciplina.

9. Riconosci che il corso ottiene altribenefici oltre a quelli in campomusicale. Anche se il futuro servizio dei tuoi studenti sarà un grande aiutoper la Chiesa, forse un beneficio ancorapiù grande sarà rappresentato daisentimenti di soddisfazione, progresso e stima di sè dei suoi studenti. Essidiventeranno ancora più sensibili allabellezza e all’espressione artistica. Unadelle più grandi insegnanti di musica del mondo, Shinichi Suzuki, disse:“Insegnare musica non è il mio scopoprincipale. Io voglio formare dei buonicittadini. Se un bambino ascolta dellabuona musica fin dal giorno della

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71

nascita e impara a suonarla, svilupperàsensibilità, disciplina e perseveranza. Egli avrà un animo bellissimo”.

10. Cerca la guida spirituale attraverso lapreghiera, il digiuno e lo studio delleScritture per trovare aiuto nel tuocompito di insegnante.

SUGGERIMENTI PERL’INSEGNAMENTO DELCORSO PER I DIRETTORIDI CORO

1. Gran parte del Corso per direttori di coro insegna agli studenti a leggere edeseguire il ritmo. Le sillabe ritmiche (Vedi pag. 10) sono diverse da quelletradizionalmente usate, ma sono semplicie facili da pronunciare in qualsiasi lingua.Puoi decidere di usarle solo brevemente,prestando più attenzione ai nomitradizionali delle note delle semiminime e minime. Oppure puoi usarle al posto dei nomi tradizionali delle note. Potrestisemplicemente indicare una successionedi semiminime dicendo “ta” per ogninota. Allora ogni semiminima sarebbechiamata come “ta”. Questo ti eviterà di spiegare cosa vuol dire semiminima. Le sillabe ritmiche possono aiutare aimparare a leggere e dirigere la musica inmodo più veloce e divertente. Puoi aiutaregli studenti che vogliono approfondire laloro conoscenza musicale a imparare iprincipi della ritmica tradizionale al di fuori della lezione.

2. Siccome imparare a dirigere la musica èmeno difficile che imparare a suonare unostrumento a tastiera, le lezioni per direttoridi coro possono attirare più studenti dellelezioni di tastiera. Quando insegni a unaclasse numerosa, impiega degli assistentidi musica che ti aiutino a dare unaattenzione personalizzata ogni studente.Un assistente dell’insegnante può esserequalsiasi persona qualificata, per esempiostudenti che più avanti nel corso base dimusica. Durante la lezione gli assistentipossono passare da uno studente all’altroindividualmente, dando aiuto dov’ènecessario. Puoi anche dividere la classein gruppi più piccoli per le attività diapprendimento e di esercizio, con uninsegnante assistente per ogni gruppo.

3. Devi disporre di una stanza abbastanzaampia da permettere agli studenti di averelo spazio necessario per stare in piedi emuovere le braccia liberamente per dirigere.

4. Per evitare confusione quando insegni glischemi di direzione, dirigi dando le spalleagli studenti. In questo modo le bracciadegli studenti si muoveranno nella stessadirezione del tuo.

5. Incoraggia gli studenti a cantare le paroledegli inni mentre dirigono. Cantarementre si dirige è una buona abitudine da prendere.

6. Il più spesso possibile fai che ogni studentediriga di fronte alla classe come se essafosse una congregazione che canta.

7. Quando è possibile lascia che gli studentisi esercitino con musica suonata dalpianista o da uno stereo. Quando impieghiun pianista, puoi fermare la musica ecominciare da capo senza perdere tempoa cercare di trovare il punto giusto sullaregistrazione. Se il pianista è disponibile,assicurati che gli studenti si esercitino adirigere gli inni cominciando con unaintroduzione. Nel corso per direttori dicoro sul CD invece di una introduzioneviene data una misura intera di battitiritmici prima della misura d’inizio dell’inno.

8. Per fare miglior uso del tempo durante gli esercizi di pratica in classe, dividi glistudenti a due a due. Ogni studente difronte a un compagno, eseguirà il nuovoesercizio. I compagni servono per superarele difficoltà e correggere le esecuzioni.Puoi usare questi brevi periodi di eserciziocon un compagno ogni volta che insegniuna nuova tecnica.

9. Aiuta gli studenti a sentire l’atmosfera degliinni. Metti in evidenza che per diventareveramente efficaci come direttori, essi nonsi devono limitare a imparare gli schemi didirezione; devono anche capire e sentire ilmessaggio di ogni inno che dirigono.

Page 77: Corso Direttore Coro

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CORSO BASE DI MUSICA SCHEMA DI LEZIONEData in cui sarà tenuta: ____________________

❑ Direzione ❑ Tastiera Lezione: _____ Pagine da insegnare: _________

A. __________________________________________________

__________________________________________________

B. __________________________________________________

__________________________________________________

C. __________________________________________________

__________________________________________________

D. __________________________________________________

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E. __________________________________________________

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F. __________________________________________________

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G. __________________________________________________

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Attività speciali:

Illustrazioni e altro materiale necessario:

Esercizi assegnati per casa:

CORSO BASE DI MUSICA SCHEMA DI LEZIONEData in cui sarà tenuta: ____________________

❑ Direzione ❑ Tastiera Lezione: _____ Pagine da insegnare: _________

A. __________________________________________________

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E. __________________________________________________

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F. __________________________________________________

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G. __________________________________________________

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Attività speciali:

Illustrazioni e altro materiale necessario:

Esercizi assegnati per casa:

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Questa sezione presenta informazioni sulla direzione ed esercizi per i direttori dicoro. Contiene informazioni su (1) tecnicheavanzate di direzione, (2) scelta della musicaadatta, (3) come fare arrangiamenti di innisemplici, (4) come insegnare la musica a uncoro e tenere prove efficienti, (5) i principi delbel canto, e (6) come esibirsi con successo.

Tecniche perdirigere un coro

Sia che tu diriga una congregazione o uncoro, i tuoi compiti fondamentali sono sempregli stessi: far cantare i cantanti assieme eaiutarli a interpretare la musica. Un coro devecantare con maggiore abilità artistica di unacongregazione, perciò devi usare delle tecnichedi direzione più avanzate rispetto a quellenecessarie per dirigere una congregazione.

Le tecniche di cui necessiti per dirigere consuccesso un coro sono:

1. Efficaci movimenti preparatori.2. Significative espressioni del viso.3. Dirigere con il braccio sinistro.4. Saper quando devi usare la bacchetta.

Usando queste tecniche, puoi dirigere unavarietà di tempi, dinamiche e stili musicali. Il coro può rispondere ai tuoi segnali cantandocon maggior sentimento e rendendo la musicapiù significativa per gli ascoltatori.

IL MOVIMENTOPREPARATORIO

Il movimento preparatorio e i movimenti chelo precedono immediatamente fanno iniziare lamusica con un attacco ben riuscito. Mentreprendi posto davanti al coro e alzi il braccio perdirigere, assicurati che ogni componente delcoro e l’accompagnatore siano pronti periniziare. Durante questo breve momento, sentiil ritmo e l’andamento della musica. Senti ilmovimento nel tempo adatto oppure contauna misura di movimenti in silenzio.

Quando tutto è pronto, dirigi il movimentopreparatorio. Fai in modo che questomovimento rispecchi le tue intenzioni riguardoalla musica, la dinamica e l’emozione. Se lamusica è lenta e solenne, il movimentopreparatorio deve essere lento e produrre unsentimento di solennità. Se la musica è gioiosae vigorosa, il movimento preparatorio devemostrare questo stato d’animo e andamento. Il coro può allora rispondere fin dalla primanota, cantando con quell’espressione musicaleche tu desideri.

ESPRESSIONE DELVISO E CONTATTODEGLI OCCHI

L’espressione del viso e il contatto degliocchi sono due dei tuoi strumenti piùimportanti. Usali costantemente. Per farequesto devi conoscere la musica abbastanzabene da non guardarla per la maggior partedel tempo. Usa gli occhi e il viso per dire alcoro quale espressione desideri che essimettano nella musica. Prima che la musicainizi, dai con lo sguardo un segnale diattenzione e di incoraggiamento. Quando la musica finisce, mostra una espressione di apprezzamento e di approvazione.

COME USARE ILBRACCIO E LA MANO SINISTRA

Il braccio e la mano sinistra sono deglistrumenti molto importanti per la direzione di un coro. Seguono alcuni modi di usarli:

1. Usa tutte e due le braccia per eseguire ilmovimento preparatorio e il movimento in battere. Continua a dirigere con tutte edue le braccia per una misura intera e più,facendo in modo che il braccio sinistrorispecchi quello destro. Poi lascia cadere il braccio sinistro sul fianco.

ISTRUZIONI PER I DIRETTORI DI CORO

Page 79: Corso Direttore Coro

74

2. Usa tutte e due le braccia per le chiusure eper rispecchiare lo schema di movimentoallo scopo di dare enfasi (specialmentequando rallenti o acceleri il movimento).

3. Usa il braccio e la mano sinistra perchiarire lo stile, l’andamento o il fraseggio.

4. A volte una o più voci cantano una partediversa da quella che sta cantando ilresto del coro. Usa la mano sinistra perinviare istruzioni al coro, mentre il braccio

destro conduce il movimento. Questisegnali delle mani sono elencati sotto“Tecniche di direzione corale” a pag. 75.

Usando il braccio e la mano sinistra puoimigliorare la comunicazione con il coro; manon farne un uso eccessivo. Quando devidirigere solo il movimento usa il bracciodestro, lasciando riposare il braccio sinistrolungo il fianco.

COME USARE LABACCHETTA

Se stai dirigendo un coro numeroso, labacchetta aiuta i cantanti a vedere cosa staifacendo e a cantare insieme. Ma la bacchettanon può esprimere quello che può la manonell’interpretare la musica, e non è molto utilecon i cori più piccoli.

Page 80: Corso Direttore Coro

75

Caratteristica musicale Tecnica di direzione

Forte (o f ) Usa un ampio schema di movimento,tenendo le braccia lontane dal corpo.Tieni il palmo sinistro in alto, oppure conil braccio sinistro rispecchia lo schema dimovimento per dare enfasi.

Piano (o p) Usa uno schema di movimento piccolo,con le braccia vicine al corpo. Tieni ilpalmo sinistro in basso.

Allegro Usa uno schema di movimento veloce,con movimenti chiari e distinti rimbalzi sui movimenti.

Andante Usa uno schema di movimento lento, con movimenti aggraziati e leggeririmbalzi sui movimenti.

Crescendo (o cresc.) Usa uno schema di movimento cheaumenti di dimensione. Tieni il palmosinistro in alto e spingilo in su, muovendole braccia distanti dal corpo.

Diminuendo (o dim.) Usa uno schema di movimento chediminuisca di dimensione. Tieni il palmosinistro in basso e spingilo in giù,muovendo le braccia più vicine al corpo.

Accelerando (o accel.) Rendi lo schema di movimento piùveloce, con movimenti che diventino più netti e il tempo più pronunciato.

Rallentando Rendi lo schema di movimento più(ritardando o rit.) lento, con movimenti che diventino più

aggraziati e il tempo meno pronunciato.

Caratteristica musicale Tecnica di direzione

Solenne, riverente, Usa uno schema di movimentoo legato scorrevole e arrotondato, con rimbalzi

leggeri sul movimento.

Brillante, gioioso o staccato Usa uno schema di movimento animato eangolare, con rimbalzi netti sul movimento.

Un’unica linea vocale è Usa la mano sinistra per dare il segnalepiù importante delle altre con il palmo in alto al gruppo vocale più

importante, palmo in basso per gli altrigruppi.

Una parte del coro canta Mettiti di fronte al gruppo che devementre l’altra sta in silenzio cantare.

Parte del coro fa la chiusura Prima della chiusura guarda il gruppo chementre l’altra parte continua deve chiudere. Dai il segnale di chiusura a cantare con la mano sinistra (la mano destra

continua lo schema dei movimenti) e poi mettiti di fronte al gruppo che devecontinuare a cantare.

La parte del coro che sta in Prima guarda i cantanti che devono silenzio si unisce alla parte cominciare a cantare; poi fai il movimentoche canta preparatorio con la mano sinistra e

introducili. Rispecchia lo schema dimovimento con la mano sinistra per una misura o più.

Parte del coro mantiene una Tieni la mano sinistra, col palmo in alto, nota, mentre l’altra parte in direzione del gruppo che sta canta altre note mantenendo la nota. Continua lo schema

di movimento con la mano destra.

Tecniche di direzione corale

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Scegliere la musica adatta significa sceglierela musica che è adatta all’occasione e adatta al coro.

MUSICA ADATTAALL’OCCASIONE

La maggior parte delle esecuzioni coraliverranno fatte durante le riunioni sacramentali,ma ci sono anche altre occasioni in cui a uncoro può esser chiesto di esibirsi, quindi avràbisogno di cantare musica adatta all’occasione.

Riunione sacramentaleLa musica della riunione sacramentale

deve accentuare la sacra natura dellariunione. Di regola la musica della riunionesacramentale è rappresentata dai nostri innidei Santi degli Ultimi Giorni. Quando adoperialtra musica, scegli un testo con un idoneomessaggio del Vangelo e musica che abbia un significato religioso piuttosto che uno stilemondano e popolare. E’ meglio che i pezzisiano brevi e non complicati. Coordinandoticon il presidente della musica e il vescovato,puoi scegliere musica che si adatti al temadella riunione o al messaggio degli oratori.

Altre occasioniPuò anche essere chiesta a un coro di

cantare alla conferenza del palo, serate alcaminetto, funerali, serate dei talenti o altreattività e feste della comunità. Considera la

stagione dell’anno, il tema o lo scopo dellariunione, o la festività e potrai scegliere la musica migliore. Le conferenze di palo e ifunerali avranno la stessa natura sacra espirituale che hanno le riunioni sacramentali. Le serate al caminetto possono ugualmenteavere um argomento sacro, ma possono ancheriguardare soggetti stagionali. Attività e festedella comunità possono dare al corol’occasione di esibirsi in selezioni di musicapopolare (assicurati che sia conforme aglistandard della Chiesa).

MUSICA ADATTA AL CORO

Considera i seguenti punti quando scegli lamusica per il coro.

Dimensione del coroPer un coro piccolo (da otto o dodici

esecutori) o per un coro di bambini la musicascritta all’unisono o a due voci può essere lamigliore. Per i cori più grandi scegli musicaall’unisono, a due, a tre o quattro voci. Se ilcoro è piccolo, evita la musica che necessita di un volume pieno, alto e consistente peressere efficace. Non usare il Coro delTabernacolo Mormone come esempio perscegliere la musica. La musica destinata a corigrandi e ben addestrati difficilmente può essereeseguita bene dalla maggior parte dei cori di

rione. Puoi incrementare un piccolo coro diadulti facendo occasionalmente cantare conloro un gruppo di bambini o di giovani.

Capacità dei cantantiTieni conto delle capacità dei cantanti del tuo

coro. Evita musica con note troppo alte o basseperchè le possano cantare agevolmente. Staiattento a non scegliere musica con note dalmovimento veloce, ritmi difficili o linee musicalicon molti intervalli larghi fra le note. Dovraianche evitare armonie insolite e contrappunto(musica formata da parti vocali che si svolgonoindipendentemente l’una dall’altra).

Voci misteTieni conto del numero di cantanti che hai

per ogni parte vocale. Se hai un piccolo numerodi uomini, indeboliresti il volume delle loro vocidividendoli in parti di basso e di tenore; saràmeglio scegliere o arrangiare musica che uniscale voci maschili in una sola parte, di solito laparte del basso.

La varietàScegli musica che porti varietà nelle prove

e nelle esecuzioni del coro. Inni solenni, temireligiosi gioiosi, musiche per occasionispeciali, musiche stagionali, temi patriottici e canzoni che ispirino hanno tutte posto nelrepertorio di un coro. I componenti del corosaranno più fedeli ed entusiasti se piacerà loroquello che canteranno.

Come scegliere la musica adatta

Page 82: Corso Direttore Coro

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Frequenza delle prove e delleesibizioni del coro

Scegli musica che il coro possa impararenel tempo a disposizione per le prove. Se ilcoro si esibisce spesso, scegli musica facileda imparare. Se scegli musica più complicata,assicurati di provarla molte settimane primadi eseguirla. Se scegli musica che il coro puòimparare nel tempo a disposizione per leprove, i cantanti saranno abbastanza sicuri da poter aggiungere spirito e sentimento allaloro esecuzione.

Abilità dell’accompagnatoreAssicurati che il tuo accompagnatore sia in

grado di suonare la musica che scegli. Conceditempo in abbondanza all’accompagnatore perimparare la musica prima delle prove.

La maggior parte della musica cantata daun coro è quella costituita da inni cantati comeappaiono nell’innario. Tuttavia a volte, variandoil modo in cui un inno è cantato, accrescel’interesse sia di chi ascolta che di chi canta e si può rendere l’inno più espressivo. Seguonoalcuni modi di variare il canto degli inni:1. Cantare all’unisono o in due parti. Molti inni

hanno un suono elegante quando vengonocantati all’unisono da uomini, donne o da tutti insieme. Altri inni risultano cantatimeglio con la combinazione a due partiusando le parti del soprano e del contralto.Donne e uomini possono cantare tutte edue le parti, oppure gli uomini possonocantare la melodia e le donne, la parte dei contralti.

2. Cambiare l’arrangiamento delle voci daSCTB (Soprano, contralto, tenore, basso) a quello con tutti uomini (TTBB) o a quellocon tutte donne (SSC o SSCC). Quandocambi le voci da SCTB a TTBB, usa lestesse note e assegna ai bassi la parte delbasso, ai baritoni la melodia (di un ottavapiù bassa), ai secondi tenori la parte deltenore e ai primi tenori la parte del contralto(all’attuale altezza piuttosto che a un’ottavapiù bassa):Cambia SCTB in SSC assegnando ai primisoprani la parte del soprano, ai secondisoprani la parte del contralto e ai contralti laparte del tenore. Per SSCC, alza la parte delbasso di un’ottava per i secondi contralti.

3. Usa l’assolo o un gruppo di voci (a) nellamelodia con l’accompagnamento del piano

o dell’organo , (b) con le parti delle voci acoro muto, o (c) senza accompagnamento.

4. Fai un coro di bambini o di giovani checanti con un coro di adulti, o che cantiuno o più versi da solo.

5. Forma un quartetto (un cantante da ognigruppo o tutti uomini o tutte donne) checanti un verso.

6. Fai che la congregazione si unisca al cantodell’ultimo verso dell’inno.

7. Fai suonare a un violino o flauto un verso aparte, con il canto del coro muto, oppureche suoni la parte del discanto mentre ilcoro canta.

8. Varia le dinamiche, cantando un verso piùforte o più piano degli altri.

9. Varia il tempo, cantando un versoleggermente più veloce o più lento degli altri.

10. Usa un accompagnamento appostapreparato per il piano o l’organo, mentre i cantanti cantano la melodia all’unisono.

11. Canta un verso (generalmente l’ultimo) inuna tonalità diversa spostandolo sopra dimezzo tono o di un tono intero.

12. Metti insieme questi suggerimenti: peresempio, fai cantare al coro il verso unoall’unisono e il verso due a SCTB; nel versotre fai cantare ai soprani la prima frase, icontralti si uniscono alla seconda, i tenorialla terza e i bassi all’ultima; fai cantare alsolista il verso quattro, e poi ai SCTB dinuovo il verso cinque.

Come conferire varietà al canto degli inni

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Prima delle prove ti devi preparare,programmare le prove, e preparare il luogodelle prove.

PREPARA TE STESSOPer prepararti studia a fondo la musica.

Decidi come interpretare la musica e fai deisegni con il lapis per aiutarti a insegnare e adirigere. Devi imparare abbastanza bene lamusica affinchè tu possa guardare i membridel coro mentre dirigi. I seguenti punti tiaiuteranno a prepararti:

1. Leggi il testo ad alta voce per capire ilsuo messaggio con il relativo andamentoed espressività.

2. Esamina la musica, notando l’indicazionedel tempo, l’indicazione di andamento(quanto veloce o lento deve essere),l’indicazone della dinamica (quanto forteo piano deve essere suonato) e qualsiasialtra indicazione d’espressione. Potraicerchiarle o sottolinearle.

3. Esamina la musica di nuovo,pronunciando le parole a ritmo mentredirigi o batti un movimento costante.

4. Impara la linea melodica e cantala mentredirigi, seguendo il tempo e le dinamicheindicate nella musica. Cerca di sentire lostile e l’andamento della musica. Quandoaggiungi sentimento alla musica, nonenfatizzare troppo nessun aspetto.Mantieni semplice la tua interpretazione.

5. Abbi una buona conoscenza di ogniparte vocale, cerchiando qualsiasi ritmoo nota che può essere difficile. I passaggidifficili avranno bisogno di una specialeattenzione durante le prove.

6. Trova i punti della musica dove una lineavocale inizia e termina indipendentementedalle altre o dove una linea diventa piùimportante delle altre. Segna questi puntinella musica in modo da poterli segnalareai cantanti al momento opportuno.

7. Esercitati a dirigere la musica dall’inizioalla fine, usando una buona tecnica e gestiespressivi. Immagina il coro davanti a te,visualizzando dove sarà posizionata ognisezione dei cantanti. Esercitati stando difronte o gestualizzando in direzione dellasezione che avrà bisogno del tuo attacco.Dirigere di fronte allo specchio può aiutartia migliorare la tua tecnica.

8. Ti puoi incontrare con l’accompagnatoreprima delle prove per discutere la vostrainterpretazione della musica e peresercitarti a dirigere conl’accompagnamento.

PROGRAMMA LE PROVEPer usare efficacemente il tempo delle prove

devi fare un programma. Guarda il calendariodelle esecuzioni del coro e decidi quali brani delcoro hanno bisogno di essere provati. Scrivi ititoli e i numeri delle pagine dei pezzi e quanto

tempo sarà necessario per provarli uno per uno. Dì al tuo accompagnatore cosa haiprogrammato di fare. A volte i pezzi avrannobisogno di più tempo di quello che haiprogrammato. Sii abbastanza flessibile, per far sì che le prove vadano incontro ai bisogni del coro.

PREPARA IL LUOGODELLE PROVE

Accordati con i tuoi dirigenti del sacerdozioabbastanza in anticipo per stabilire il tempo e illuogo delle prove. Fai in modo che i membri delcoro siano a conoscenza di ciò che riguarda leprove. Poi assicurati che sia accessibile il localee disponibile nel tempo fissato per le prove.

Assegna le posizioni in modo che ognimembro del coro possa vederti e sentire ilpiano o l’organo. Di solito i soprani sono postialla tua sinistra quando stai di fronte al coro esono vicini ai bassi; i contralti di solito sonovicini ai tenori; ma qualsiasi disposizione chesia efficace per il tuo coro è accettabile.

Arriva in anticipo per predisporre ogni cosa,disponi la musica sul leggio e saluta i coristimentre arrivano.

Prima delle prove

Page 84: Corso Direttore Coro

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Le prove non hanno soltanto la finalità diprepararvi per i concerti; esse aiutano anche imembri del coro a sviluppare il senso di unitàe di amicizia così importante per un coro disuccesso. Quando la prova è positiva epiacevole, i coristi partecipano fedelmente.Dato che persone che fanno parte della Chiesae fedeli meno attivi possono essere invitati acantare, le prove del coro possono divenireun’occasione per fare amicizia e per imparare.Un coro adempie al suo scopo quando ognicorista compie un progresso personalecantando nel coro. Puoi far sì che questoaccada grazie a prove efficaci e piacevoli.

L’ORDINE DEL GIORNODELLE PROVE

I seguenti punti compongono un tipicoordine del giorno della prova di un coro di rione:

1. Preghiera di apertura (assegnata dalpresidente del coro)

2. Annunci dati dal presidente del coro

3. Presentazione di nuovi coristi da partedel presidente del coro

4. Altri affari riguardanti il coro.

5. Il tempo dedicato alla prova, che di solitocomprende:

a. Un piccolo periodo di tempo perscaldare le voci mediante esercizivocali di riscaldamento, un innoconosciuto oppure un’altro brano

di musica semplice (per esempio,“Bisogno ho di Te”) (Inni, No. 59) o “Sia lode a Dio” (Inni, No. 153).

b. Arie musicali più difficili o altri braniimpegnativi.

c. Musica nuova.d. Altra musica in cui il coro ha bisogno

di esercitarsi.e. Un brano che il coro sa eseguire bene.

COME PROVARE UN NUOVO BRANOMUSICALE

Qui di seguito sono suggeriti alcuni puntiper provare un nuovo brano musicale. Tuttiquesti punti non devono essere svolti in unasola prova; il procedimento può essere estesoe sviluppato in diverse settimane.

Da’ una scorsa generale alla musicaUna lettura generale della musica dà ai

membri del coro una idea e un senso generaledi quella che sarà l’esecuzione musicale. Leggi,oppure lascia che qualcuno del coro legga iltesto ad alta voce e ne esponga brevemente il messaggio. Successivamente fai che il corocanti o accenni a bocca chiusa il motivodell’intero brano. Poi spiega brevemente gliaspetti caratteristici, gli elementi interessanti,l’andamento e lo stile della musica.

Insegna le noteIl modo migliore per insegnare le note

consiste nel dividere i cantanti in gruppi vocali(soprano, contralto, tenore, basso) e fare leprove a gruppi. Le prove divise per gruppi fannorisparmiare tempo e tengono i cantanti occupatia imparare le loro parti, invece di dover aspettareil loro turno per esercitarsi. Sebbene sia megliomandare ogni gruppo in stanze separate,potrebbe essere più pratico dividere il coro indue gruppi, uomini e donne. Un assistente deldirettore del coro può aiutare i gruppi separati.Se non è possibile suddividere il coro, lavora conogni sezione di cantanti a turno, mentre gli altrisussurrano la melodia delle loro note.

Le seguenti indicazioni hanno lo scopo diaiutarti ad insegnare la nuova musica al coro:

1. Dividi il brano in piccole parti e insegnaleun poco per volta. Per dividere il branocerca i punti dove avvengono interruzioninaturali, oppure dividi il pezzo in brani diuna o due pagine.

2. Per ogni brano musicale prendi ognigruppo vocale e fagli esaminare la suaparte mentre le note vengono suonatesul piano o sull’organo. I cantantipossono essere in grado di ascoltaremeglio le loro note se l’accompagnatorele suona in ottave. I cantanti possonosussurrare la melodia o cantare “a”mentre imparano le note.

La prova

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3. Insegna i ritmi difficoltosi facendobattere le mani o facendo dire le parolecol ritmo giusto.

4. Insegna le parti difficili cantandole osuonandole mentre il coro ascolta.

Poi fai ripetere ai cantanti quello cheascoltano. Prova a far cantare unpassaggio difficile cinque o sei volte di seguito, oppure molto lentamente.

5. Mentre un gruppo impara le proprienote, fai in modo che gli altri gruppistudino le loro o le sussurrino in coromuto per sentire se sono in armonia con il resto del coro.

6. Mentre i cantanti imparano le note, fai suonare all’accompagnatore le sole linee vocali piuttosto che l’interoaccompagnamento. Per scoprire se icantanti conoscono bene le proprie note,falli cantare senza il piano o l’organo.

7. Quando ogni gruppo vocale è in gradodi cantare il brano musicale, unisci duegruppi insieme (i bassi e i tenori oppure i soprani e i contralti). Aggiungi il terzogruppo e poi il quarto. Ascolta perscoprire le note sbagliate o altredifficoltà, correggi e vai avanti con il successivo brano musicale.

Riunisci i gruppi vocaliQuando ogni gruppo vocale conosce la

propria parte, metti tutti gli elementi insieme.Dirigi il coro per tutto il pezzo, ascoltandosempre attentamente per scoprire se ci sonodifficoltà. Dai disposizioni ai cantanti riguardoal tempo, alle dinamiche e all’interpretazione.

Dedica la maggior parte del tempo aprovare quelle parti della musica che hannobisogno di attenzione. Questo è il momentogiusto per prestare attenzione ai dettagli dellamusica, assicurandosi che gli aspetti tecnicisiano corretti ed eseguiti nel modo giusto.

Perfeziona l’esecuzioneQuando gli aspetti tecnici sono corretti,

perfeziona l’esecuzione concentrandoti sulla fusione armonica dei gruppi vocali esull’interpretazione. Ciò aggiungerà raffinatezzaartistica ed espressione musicale all’esibizionedel coro.

Fai un ripassoPrima di concludere la prova durante la quale

il coro ha imparato una nuova canzone, fai che ilcoro canti la canzone un’ultima volta. Poi ripassail nuovo brano durante ogni prova del coro finoal momento in cui dovrà essere eseguito, perchéci sarà bisogno di reimparare qualcosa.

ISTRUZIONI PER LABUONA RIUSCITADELLE PROVE

1. Ripeti soltanto se è necessario unmiglioramento; assicurati che i membridel coro comprendano lo scopo delleripetizioni. Invece di fare eserciziosull’intero brano dedicati a migliorare i passaggi difficili.

2. Procedi velocemente con la prova.Parlate il meno possibile, cantate molto e non perdete tempo.

3. Quando provate una musica nuova, non fermare il coro troppo spesso. Le continue interruzioni esasperano imembri del coro e portano via tempoagli esercizi. Piuttosto che interrompere a ogni difficoltà, dai istruzioni ai membridel coro mentre cantano. Correggiamouno o due difetti e lascia gli altri per ilfuturo. Per esempio, se decidi diperfezionare l’intonazione, ignora glierrori di pronuncia, di respirazione, o di dinamica. Tieni a mente che alcunidifetti si correggono da soli ripetendo il canto del brano.

4. Impartisci istruzioni brevi e spiega la difficoltà con esattezza. Quandointerrompi il coro, spiega qual è ladifficoltà, come risolverla, da dove sideve riprendere a cantare; poi fai chel’accompagnatore suoni la nota di inizio di ogni brano.

5. Impara a dare istruzioni riferendoti apagina, linea, e numero della misura (“I contralti, per favore, cantinocominciando da pagina due, terzo rigo,seconda misura”). Adopera sempretermini musicali che il coro sia in gradodi capire.

6. Incoraggia i membri del coro a chiedertiaiuto quando ne hanno bisogno.

7. Sii entusiasta nel lodare il coro e positivoquando indichi gli errori. Complimentatispesso con i cantanti e fai in modo chesappiano che apprezzi il loro lavoro. Usa tatto quando parli dei difetti; fai unacritica generale piuttosto che criticare

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una persona. Lavora a fondo con il coro, ma divertiti anche. Come dirigentesviluppa quelle qualità positive chefaranno desiderare ai coristi di fare delloro meglio per te.

8. Di solito non dovrai cantare con ilgruppo. Accenna le parole senza farerumore durante le prove e le esibizioni e ascolta il coro.

9. Di tanto in tanto prepara i coristi per leesibizioni facendoli stare in piedi durantele prove.

10. Evita fatica e sforzi vocali facendo unapiccola pausa a metà prova. Gli annuncipotranno essere fatti durante questapausa.

11. Stabilisci e segui un regolare programmadi prove. Mantenere lo stesso programmaper tutto l’anno è importante per lastabilità del coro. Anche se i coristipossono prendersi individualmente una vacanza, il coro non deve farlo.

12. Stabilisci una linea di condotta per lepresenze del coro. I coristi devono semprechiedere il permesso e giustificarsiquando non possono partecipare, esoltanto i coristi che partecipano a unnumero sufficiente di prove possonoaspettarsi di cantare alle esibizioni. Spiegaqueste linee di condotta anticipatamenteper evitare malintesi.

Per cantare bene è necessario che sianocorrette: posizione del corpo, respirazione,intonazione, fusione equilibrio e dizione. Ogni direttore di coro deve insegnare questiprincipi e ricordarli continuamente ai lorocoristi. Quando un corista migliora, tutto ilcoro migliora.

POSIZIONE DEL CORPOLa posizione corretta per cantare è quella

in piedi, con i piedi leggermente divaricati, laschiena comodamente dritta e la testa tenutaeretta in modo naturale. Le spalle sono tenuteindietro e basse, il petto e la cassa toracicasono tenuti alti. I coristi devono tenere in altola musica, con le braccia lontane dal corpo,così possono vedere il direttore appena sopralo spartito. I coristi devono stare in piedi senzarigidità o tensione, con il corpo ben pronto inposizione corretta ma rilassato; se stannoseduti, devono sedersi in modo eretto elontani dallo schienale della sedia.

Quando dirigi, tieni il corpo nella giustaposizione come esempio da ricordare al coro.

RESPIRAZIONEUna corretta respirazione è indispensabile per

cantare bene; essa aiuta i cantanti a sviluppareuna bella qualità timbrica, a sostenere le frasimusicali e a cantare costantemente in modointonato. Quando i cantanti prendono fiatodevono aprire la gola e inspirare profondamente

riempiendo i polmoni completamente. Mentrecantano, devono far sì che i muscoli addominalisostengano e controllino la fuoruscita dell’aria.Non dovrebbe mai esserci rigidità nella gola;una gola aperta è essenziale per avereun’intonazione libera e rilassata.

Come direttore del coro tu decidi quando il coro deve prendere fiato—di regola fra unafrase e l’altra, in prossimità di una virgola o di un periodo musicale—e i coristi devonoprendere fiato contemporaneamente. Neipassaggi più lunghi devono distribuire esuddividere la respirazione in modo da noninterrompere la fuoruscita dell’aria spezzandole frasi musicali. I coristi dovranno segnare illoro spartito con una matita nei punti in cuidevono prendere fiato.

QUALITÀ TIMBRICAUna delle caratteristiche della voce, è il

timbro. Quando la voce ha una scarsa qualitàtimbrica, il suono risulta debole e affannato, con una qualità di suono nasale oppureinstabile. Una buona qualità timbrica risultarisonante, ricca e precisa. Questi sono alcunimetodi per sviluppare una buona qualità di suono:

1. Canta con la gola aperta e rilassata.Pensa ad usare l’energia del corpo percantare e considera la gola solamentecome un tubo aperto.

Principi del bel canto

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2. Sostieni il fiato tenendo fermo ildiaframma. Questo elimina sprechi diaria che creano un suono affannato.

3. Mantieni il suono vigoroso e fermo,anche quando canti piano.

4. Non pensare al timbro vocale come seprovenisse dal petto e dalla gola; pensa ad esso come se provenisse dallasommità della testa. Cerca di concentrarloin quel punto per ottenere un suono riccoe risonante.

5. Cerca di affinare e controllare il suonodelle vocali. Tutti i cantanti devonointonare i suoni delle vocali allo stessomodo.

INTONAZIONE, INSIEMEED EQUILIBRIO

Quando un coro è ben fuso e intonato,nessuna voce individuale prevale, ma c’è unsuono corale unificato. Quando un coro è ben equilibrato, nessun gruppo di voci prevalesugli altri. I seguenti sono alcuni modi perraggiungere un buon insieme ed equilibrio:

1. Chiedi a ogni corista di ascoltareattentamente coloro che gli sonoaccanto, cercando di eguagliare il suono che sente.

2. Insisti nel far pronunciareuniformemente le parole, le vocali e il legato (vedi pag. 90).

3. Assicurati che ogni gruppo vocale siaudito chiaramente e nel giusto rapportocon gli altri. Per esempio, i contralti non

devono cantare più forte degli altricantanti a meno che la loro parte abbiapiù importanza nella musica. La melodiaè molto più importante e deve essereudita sempre chiaramente.

4. Nota in che modo la grandezza di ognigruppo vocale influisce sull’equilibrio del coro. Se ci sono solo alcune voci di basso, esse sicuramente avrannobisogno di cantare più forte per creareun volume di suono equilibrato.

DIZIONEQuando i coristi hanno una buona dizione,

pronunciano chiaramente le parole checantano. Una buona dizione è indispensabileperchè il pubblico possa sentire le parole ecapire il messaggio.

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83

Il coro spende la maggior parte delle energiee del tempo per le prove, ma la sua ragioned’essere è il concerto. I migliori cori si esercitanoe si esibiscono regolarmente. Prove settimanalie almeno due esibizioni al mese sono suggeriteper i cori di rione. Una esibizione a ogni riunionesacramentale sarebbe ancora meglio.

Sforzati sempre di raggiungere l’eccellenzamusicale e la spiritualità. Anche con un talentolimitato il coro può essere ben equilibrato, benfuso e in armonia. Se ogni cantante si concentrasul compito di adorare il Signore e di ispirare gliascoltatori, il coro può accrescere la spiritualitàdelle riunioni sacramentali.

Seguono alcune indicazioni per la buonariuscita delle esibizioni:

1. Tieni una breve sessione di riscaldamentodelle voci prima dell’esibizione. Se ciò nonè possibile, fai in modo che il coro cantiuna musica di preludio per la riunione.Questa servirà a riscaldare le voci e creeràuna atmosfera favorevole al culto.

2. Insisti sull’aspetto: i coristi devonoindossare vestiti adatti ed evitare dimuoversi e distrarsi mentre cantano.

3. Prima della riunione distribuisci la musicae spiega l’ordine dei numeri musicali.

4. Quando è il momento di esibirsi, tu e l’accompagnatore prendete posto. Fai segno al coro di alzarsi e, dopo ilcanto, fai di nuovo un segno perchè si siedano contemporaneamente; dopodi che tu e l’accompagnatore ritornate al vostro posto.

5. Ignora gli errori durante le esibizioni. Se viene fatto un grosso errore e icantanti non possono continuare, fermala musica, dì al coro da dove deve iniziaree ricomincia di nuovo da quel punto.

Ingredienti per uncoro di successo

Riassumendo, questi sono i dieci ingredientiper un coro di successo:

1. Prove tenute regolarmente

2. Prove brevi, dove tutti lavorano conimpegno

3. Musica piacevole e non troppo difficileda imparare

4. Direttore del coro e accompagnatoreentusiasti e ben preparati

5. Serietà e applicazione

6. Sostegno da parte dei dirigenti delsacerdozio

7. Esibizioni tenute regolarmente

8. Miglioramento delle capacità vocali

9. Unità e amicizia fra i componenti del coro

10. Ricompense spirituali e gioia nel servizio

L’esibizione

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Dirigere il livello dialtezza del suono

Dirigere indicando se un suono è acuto ograve è il metodo più utile quando insegni unanuova canzone ai bambini. Esso mostra ladirezione che prendono le note nella melodia e insegna anche il ritmo della canzone.

La migliore posizione della mano perquesto tipo di direzione è quella orizzontale,con il palmo rivolto verso il basso. Per dirigere,muovi la mano verso l’alto quando l’altezza delsuono ascende, e verso il basso quandoinvece discende.

Quando le note sono ripetute sulla stessaaltezza, tieni la mano allo stesso livello, mafalla rimbalzare in avanti per accentuare ilritmo di ogni nota della melodia.

Quando i bambini hanno imparato lacanzone cantandola con sicurezza, puoisostituire questo tipo di direzione con schemidi movimento regolari, se lo desideri.

Come insegnarela musica

Di regola la musica per i bambini deveessere scelta dall’Innario dei bambini oppure,in occasioni opportune dall’innario. Quandoinsegni musica ai bambini, fai le seguenti cose:

1. Impara a memoria parole e musica primadi insegnare la canzone ai bambini.

2. Insegna ai bambini a cantare liberamentecon un’intonazione chiara. Evita di farlicantare con voce forte e innaturale.

3. Insegna la nuova musica ai bambinifacendo loro ascoltare la melodia perdiverse volte prima di farli cantare.

4. Aiuta i bambini a imparare la canzonenel modo più veloce possibile.

5. Mantieni l’interesse dei bambini scegliendodiversi tipi di canzoni. Aiutali a imparare lecanzoni facendo loro domande riguardoalle parole e alla musica; talvolta possonoessere fatti dei gesti per illustrare imessaggi delle canzoni.

ISTRUZIONI PER DIRIGERE LA MUSICA DEI BAMBINI

Page 90: Corso Direttore Coro

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A cappellaEsecuzione di brani corali senza

accompagnamento musicale.

A tempoPer ritornare al tempo originale (del brano)

o riprendere la velocità. Questa indicazionegeneralmente segue la parola rit. (ritardando ogradualmente più lento) o accel. (accelerando,o gradualmente più veloce). Vedere l’ultima lineadi “Quando la tempesta s’avvicinerà” (Inni, No.150). A tempo può anche seguire una parte dimusica che ha un’indicazione di tempo più lentao più veloce rispetto a quella indicata all’iniziodel brano. A volte essa è anche indicata cometempo 1.

Accelerando, accel.Per accelerare il tempo gradualmente.

AccentoPer accentuare una nota o un accordo

suonandolo più forte o appena più lungo.

AccompagnamentoLa musica in secondo piano che accompagna

la melodia. Il piano o l’organo procuranol’accompagnamento per un assolo del cantante,del gruppo, coro, o della congregazione.

AccoppiatoriRegistri di organo che non producono un

suono proprio ma che collegano svariati suonidell’organo.

AccordareOperazione che realizza la giusta intonazione

delle corde o degli altri corpi negli strumentimusicali, regolandoli in base al “la” deldiapason o corista.

AccordoUn gruppo di tre o più note suonate o cantate

contemporaneamente. Un accordo spezzato(vedi Arpeggio) è un accordo le cui note vengonosuonate una alla volta. Vedi anche Triade.

AdagioVedi Indicazioni dell’andamento e del tempo.

Alla brevePer eseguire il tempo di $ più vivacemente

e velocemente, considera la minima ( h ) invecedella semiminima ( q ) come movimentofondamentale. Conosciuto anche come tempo

tagliato o a cappella indicato dal segno C.

AllargandoPer rallentare la velocità “allargando” il

movimento.

AllegrettoVedi Indicazioni dell’andamento e del tempo.

AllegroVedi Indicazioni dell’andamento e del tempo.

Alterazioni in chiave (Armatura di chiave)I diesis o i bemolli che si trovano fra la chiave

e l’indicazione del tempo all’inizio del branomusicale. Le alterazioni in chiave determinanola tonalità del brano.

AlterazioniSegna queste alterazioni musicali delle note

come di seguito:

b bemolle: abbassa una nota di mezzo tono. (Semitono)

# diesis: alza una nota di mezzo tono.n bequadro (o naturale): annulla il diesis

o il bemolle.

L’effetto delle alterazioni transitorie (chevengono segnate prima della nota e non inchiave) rimane valido attraverso tutto l’arcodella misura nella quale esse avvengono anchese sono scritte una volta sola. La stanghettacancella le alterazioni della misura precedente.

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Alterazione in chiave

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GLOSSARIO DEI TERMINI MUSICALI

Page 91: Corso Direttore Coro

86

AltezzaLa frequenza al secondo delle vibrazioni

di un suono in rapporto all’acuto o al grave.Una nota acuta possiede molte più vibrazionial secondo di una grave. Quando intoni la tua voce a un suono del pianoforte, staiintonando la frequenza del suono, in questomodo noi diciamo che sei “intonato” (o intono). Se la tua voce è sopra o sotto il tono,sei “stonato” (o fuori tono). Tono, e nota sonoa volte usati intercambiabilmente parlando disuono musicale.

AndanteVedi Indicazioni dell’andamento e del tempo.

Aria musicaleUna composizione musicale scritta per i cori.

Armonia1. La combinazione di due o più note

musicali cantante o suonate in un accordo.

2. Un’indicazione per cambiare dal cantoall’unisono al canto polifonico, come nelsistema quattro di “Io so che vive il Redentor”(Inni, No. 82).

ArpeggioLe note musicali di un accordo suonate una

alla volta, normalmente cominciando dalla notapiù bassa e continuando verso la nota più altadell’accordo. Chiamato anche accordo spezzato.

BassoLa linea vocale più bassa nella chiave di

basso. Vedi anche Estensioni vocali.

BemolleVedi Alterazioni.

Cantare a più voci o partiEseguire un inno o una canzone con ogni

gruppo vocale (normalmente soprano,contralto, tenore, e basso) che canta la suapropria parte o linea musicale. Questo a volte è riferito al canto a quattro voci e produce unamelodia piena di armonia risonante. È comuneanche il canto a due voci e a tre voci. Vedi

anche Parte e Estensioni vocali.

CantataUn lavoro per coro e solisti che consiste in

una serie di brani corti. È simile a un oratorioma è più corto ed è scritto per un numerominore di esecutori e concerti. La cantata ènormalmente accompagnata da un organo oun pianoforte, e l’oratorio da una orchestra.Vedere anche Oratorio.

Circolo delle quinteUn diagramma che mostra i rapporti fra

le tonalità maggiori e le relative alterazioni inchiave. La tonalità di Do maggiore, la qualenon ha nessun diesis o bemolle, si trova sullacima del cerchio. Procedendo in sensoorario, avanzando di un intervallo di quinta eaggiungendo un diesis per volta, troviamo letonalità di Sol, Re, La, Mi, Si, Fa diesis, e Dodiesis maggiore.

La tonalità di Do diesis maggiore ha unmassimo di sette diesis. Cominciando dallaparte in basso del cerchio con la tonalità di Do bemolle maggiore, che ha un massimo disette bemolli, il cerchio va avanti procedendoin senso orario a intervalli di quinta, eliminandoun diesis per volta finchè viene raggiunta dinuovo la tonalità di Do maggiore nella partealta del cerchio.

In fondo al cerchio delle quinte troviamo un’areadove i diesis e i bemolli si sovrappongono,mostrando che è possibile scrivere alcune scalein due modi. In altre parole, le scale di Fa diesismaggiore e Sol bemolle maggiore hanno lestesse note alterate quando vengono suonatesulla tastiera (vedi anche Toni Enarmonici).

Chiave di violinoSul pentagramma viene messo il simbolo

chiave di violino.

La chiave di violino viene usata per le noteacute che vengono di solito suonate dallamano destra sulla tastiera. Vedi anche Chiave.

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Page 92: Corso Direttore Coro

87

Chiave di tenoreUsata in arrangiamenti di inni per voci

maschili. In questo caso le note in chiave ditenore sono suonate o cantate come se fosseronote della chiave di violino, ma vengonosuonate o cantate un’ottava più bassa.

Chiave musicaleUn simbolo all’inizio del pentagramma che

indica le altezze dei suoni (secondo rigo).

La chiave di Sol o di violino, siarriccia intorno al Sol sopra il Do centrale.

La chiave di Fa oppure chiave di basso si trova centrata sul Fasotto il Do centrale (quarto rigo).

Vedi Chiave di tenore.

ContraltoLa linea vocale più bassa nella chiave di

violino. Vedi anche Estensioni vocali.

CoraleCanto liturgico della Chiesa Luterana,

introdotto in Germania all’inizio del XVI sec. da M. Lutero, e che rappresentòun’importante ruolo storico nello sviluppodella forma del nostro inno moderno. “Qual forte rocca è il Signor” (Inni, No. 38) è un esempio di corale.

CoroUn gruppo di cantanti che usa diversi

esecutori per ogni parte vocale e generalmenteesegue musica per servizi riligiosi e riunionidella Chiesa (vedi anche Estensioni vocali).Comunemente ci sono cori di uomini, cori didonne e cori misti per uomini e donne. Sonocomuni anche cori di giovani e bambini.

CoronaUna fermata. La nota o la pausa che si

trova sotto il segno della corona ( U ) deveessere tenuta un po più a lungo della suanormale durata. L’esecutore o il direttoredecidono quanto.

Crescendo, cres.Cantare o suonare gradualmente più forte.

Da capo, D.C.Per ripetere il pezzo musicale dall’inizio.

D.C. al fine sigifica ripetere il pezzo dall’iniziofino al punto segnato con la scritta fine.

Dal segno, D.S.Per ripetere il pezzo musicale dal punto

indicato con il segno %. D.S. al fine significaripetere dal segno % fino al punto segnato conla scritta fine.

DecrescendoCantare o suonare gradualmente più piano.

Diapason o coristaStrumento acustico o elettronico che

produce la vibrazione corrispondente al “la” esulla quale si accordano gli strumenti musicali.

DiesisVedi Alterazioni.

Diminuendo, dim.La stessa cosa di decrescendo.

DinamicheI segni di dinamica indicano la sonorità di

come deve essere suonato o cantato un branomusicale. I seguenti segni di dinamica sono ipiù comuni:

pp (pianissimo)

p (piano)

mp (mezzo piano)

mf (mezzo forte)

f (forte)

ff (fortissimo)

DirettoreQualcuno che dirige un coro, congregazione,

o un gruppo di strumentisti. Il direttoreattraverso i movimenti del braccio e della mano,mostra i movimenti, scandisce il tempo, indicale dinamiche e interpreta l’andamentoespressivo e il fraseggio.

DolceCantare o suonare dolcemente e

delicatamente.

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Page 93: Corso Direttore Coro

88

Doppia stanghettaDue stanghette appena distanziate l’una

dall’altra che indicano la fine di una sezionemusicale. Quando la stanghetta destra è piùspessa e marcata di quella sinistra, essa indicala fine del brano musicale.

Doppio pentagrammaLa chiave di violino e la chiave di basso

collegate da una parentesi graffa. Vedi anche

Sistema.

DuettoUn lavoro musicale per due esecutori, con

o senza accompagnamento.

EnsembleDal piccolo al medio gruppo di esecutori,

normalmente con non più di uno o duemusicisti per parte. Possono anche eseguirecon o senza direttore.

EspressioneLe variazioni di tempo, dinamica, e

fraseggio usate per aggiungere significatoemotivo o spirituale alla musica. Unaesecuzione senza espressione è blanda e puòlasciare gli ascoltatori annoiati e non coinvolti.Un buon musicista va al di là del cantare osuonare semplicemente le note per trasmettereall’ascoltatore significati più profondi eespressioni di emozione e spiritualità.

Estensioni vocaliLe quattro estensioni vocali principali

nell’inno e nel canto corale sono: soprano

(le voci acute delle donne), contralto (le vocigravi delle donne), tenore (le voci acute degliuomini) e basso (le voci gravi degli uomini).

I pentagrammi che seguono illustrano leestensioni delle note che ogni voce dovrebbeessere in grado di cantare senza troppo sforzo.

Figure musicaliSimboli di notazione sul rigo musicale che

rappresentano suoni musicali e loro durata.

w Semibreve o intero

h Minima

q Semiminima

e Croma

x Semicroma

FinaliAlcuni inni hanno finali diversi per ogni verso.

FraseUna serie di note o misure che rappresentano

un pensiero musicale. Alla fine della frase, c’è avolte un riposo, una pausa nella musica e unavirgola nel testo.

Gli inni sono composti da due o più frasi“Un verde colle v’è lontano” (Inni, No. 115) è composto di due frasi di quattro misureognuna. “Il dì declina” (Inni, No. 101) haquattro frasi di quattro misure ognuna.

FraseggioArticolazione di un brano musicale in

piccole unità (frasi) per renderlo più gradevole.Normalmente una frase ha una crescita gentilee naturale e calo di volume o di intensità.Spesso l’ultima nota di una frase è addolcita,attenuata e leggermente accorciata perpermettere un respiro prima che la frasesuccessiva cominci.

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Basso: Sol–Re

Tenore: Sib–Fa

Contralto: Sol–Re

Soprano: Do–Fa

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Page 94: Corso Direttore Coro

89

GamboParte della figura musicale formata da una

linea verticale attaccata alla figura. Una figurasingola nella parte più alta del pentagrammaavrà il gambo che va verso il basso e unasingola figura nella parte bassa delpentagramma avrà il gambo che va verso l’alto.Quando una figura possiede due gambi, unoche punta verso l’alto e l’altro che punta versoil basso deve essere cantata da tutte e due levoci. Due o più note possono condividere ungambo quando i loro valori sono uguali.

GlissandoNel suonare la tastiera, scivolando da una

nota all’altra con il pollice o l’indice e il medio.

Grand’organoNell’organo, una delle due o tre tastiere.

Nell’organo a due tastiere, il grand’organo è la tastiera in basso; nell’organo a tre tastiere, è quella centrale. Vedi anche Manuali.

IbridoUn registro d’organo che ha caratteristiche

di più di una famiglia di suoni d’organo.

IctusIl punto in uno schema di direzione dove

avviene il movimento. Nello schema di direzionedisegnato sull’innario, esso è mostrato da unpiccolissimo cerchio in fondo a ogni curva. Un piccolo rimbalzo con il braccio e la manonell’ictus, rende il movimento chiaro e facile da seguire. (Vedi Inni, pp. 262-263).

Indicazione del tempoSimbolo formato da due numeri, uno sopra

l’altro, che si trova all’inizio di un brano musicalee indica la misura ritmica di un brano. Il numeroinferiore mostra quale figura è il movimentofondamentale (la figura che ottiene unmovimento); il numero superiore indica quantidi questi movimenti fondamentali avvengonoall’interno di una misura.

Indicazioni dell’andamento e del tempoParole che indicano la velocità di un brano

musicale. Queste parole sono spesso initaliano e vengono usate nella maggior partedella musica. Seguono le comuni indicazionidi tempo, dalla più lenta alla più veloce.

Largo Allegretto

Lento Allegro

Adagio Vivace

Andante Presto

Moderato Prestissimo

InnoTesto originariamente scritto in lode a Dio.

Questo termine include una vasta varietà dicanti sacri.

2 movimenti per battuta

2 movimenti per battuta

3 movimenti per battuta

4 movimenti per battuta

6 movimenti per battuta

9 movimenti per battuta

12 movimenti per battuta

Indicazionedel

tempo Movimento fondamentale

Numero di movimenti per battuta

98

128

68

22

34

44

24

minima o un mezzo (h)

croma o un ottavo (e )

semiminima o un quarto (q)

semiminima (q)

semiminima (q)

croma (e )

croma (e )

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Page 95: Corso Direttore Coro

90

IntervalloLa distanza in altezza o spazio fra due toni

o note. L’intervallo fra due note della stessaaltezza è detto unisono o intervallo di prima.Lo spazio fra una nota e la sua nota vicina èl’intervallo di seconda. Quello fra tre note èchiamato di terza, e così via come è mostratonel pentagramma sottostante.

Quando due note sono scritte una sopral’altra affinché tutte e due vengano suonatecontemporaneamente, si ha un intervallo

armonico (vedi l’esempio in alto). Quandouna nota è seguita dall’altra, come sotto,esso è chiamato intervallo melodico.

IntroduzioneFrasi corte o frasi suonate prima che

l’inno cominci come preparazione per lacongregazione o per il coro. L’introduzione dàla tonalità o l’altezza, il tempo, e l’andamentoespressivo dell’inno. Essa ricorda ai cantantila musica dell’inno. (Vedi “Come usarel’innario”, Inni, pp. 257-258).

LegatoSuonare o cantare scorrevolmente,

collegando le note con uno stile fluente senza interruzioni o spazi.

Legatura di portamentoUna linea curva sopra o sotto due o più note.

Collega le note della legatura, suonandole inmodo legato. La legatura può anche indicareche una sillaba è cantata su due o più note.

Legatura di valoreBreve linea curva che collega due note

della stessa altezza. La prima nota è suonatao cantata e viene tenuta per la durata di tuttee due le note congiunte. è tenuta per duemovimenti; è tenuta per tre.

LocoVedi Ottava.

Maggiore e minoreDue tipi di tonalità, scale, o accordi.

Le tonalità maggiori sono basate sulle scalemaggiori e normalmente hanno un suonoallegro e felice. Le tonalità minori sono basatesu scale minori e generalmente hanno unsuono più cupo e triste delle scale maggiori.Vedi anche Scala.

ManualiNell’organo, le tastiere suonate dalle mani.

Ogni tastiera controlla un certo gruppo dicanne. Vedi anche Grand’organo.

MarcatoUna linea corta posta sopra o sotto una

nota che indica che essa deve essere suonatacon enfasi (ma con meno enfasi di quello cheil segno d’accento indicherebbe).

MelodiaLa successione di note che da al brano

musicale la propria melodia. La linea melodica è la linea più prominente della musica. È la lineache canticchi o che ricordi più vividamente.Un’inno ottiene la propria identità dalla suamelodia. Anche se gli accordi e il movimentoarmonico di un’inno possono essere simili aglialtri inni, la sua melodia sarà unica. La melodiadi un’inno si trova normalmente nella linea delsoprano. Le altre voci (CTB) accompagnano esono in armonia con la melodia.

Metro1. Il modo in cui i movimenti sono suddivisi

entro le misure. Il metro di un pezzo musicaleè indicato nell’indicazione di tempo.

2. Il testo di un’inno ha anch’esso unmetro, il quale si riferisce al numero dellesillabe in ogni frase.

MetronomoUn congegno che mantiene un movimento

costante del tempo dai 40 ai 208 battiti alminuto. L’indicazione metronomica è situataall’inizio di ogni inno nell’innario. La figuramusicale indica il movimento fondamentale, e i numeri indicano quanti di questi movimentidevono avvenire in un minuto.

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Page 96: Corso Direttore Coro

91

Se non hai un metronomo, usa unorologio che indichi i secondi. Un tempo di60 significherebbe un movimento al secondo.Un tempo di 120 significherebbe duemovimenti al secondo. Vedi anche Tempo.

Mezzo tonoIl più piccolo intervallo musicale, che si forma

suonando due note adiacenti sulla tatiera.

MinoreVedi Maggiore e minore.

Misura o battutaPiccola divisione in un pezzo musicale.

Le misure vengono indicate da stanghette econtengono il numero dei movimenti mostratinella parte superiore dell’indicazione di tempo.Per esempio, ogni misura nel tempo di $ haquattro movimenti.

ModulazioneUna serie di note o accordi che producono

una scorrevole transizione armonica da unatonalità all’altra.

MovimentoSegna il passare del tempo musicale.

Un movimento regolare e costante, come ilticchettio di un orologio, è la base di tutto ilritmo della musica. Vedi anche Movimentofondamentale.

Movimento fondamentale (Unità dimovimento)

La misurazione costante del tempo stabilitada movimenti regolari, i movimenti del bracciodi un direttore, il battere del piede oppure ilcontare ad alta voce o senza essere uditi. Ilnumero inferiore dell’indicazione di tempomostra quale tipo di figura rappresenta ilmovimento fondamentale. Se il numeroinferiore è 4, la semiminima rappresenterà ilmovimento fondamentale. Se il numero è 8, ilmovimento principale sarà la croma (ottavo).Vedi anche Indicazione del tempo.

Movimento in battereIl primo movimento di una misura. È sentito

più forte degli altri movimenti, ed è indicato daldirettore con un chiaro movimento in batteredel braccio.

Movimento in levareL’ultimo movimento della misura, indicato

nel dirigere con un movimento del braccio versol’alto. Inoltre: una o più note alla fine di unamisura che fungono da inizio di un inno o di unastrofa. (Per ulteriori informazioni vedi pag. 28).

Movimento paralleloDue linee vocali le cui altezze si muovono

nella stessa direzione. Nel movimento contrarioesse si muovono in direzioni opposte.

Movimento preparatorioIl movimento che il direttore effettua appena

prima del primo movimento di una canzone oinno. Esso indica che l’inno sta cominciando,definisce il tempo e l’andamento espressivodell’inno, e permette di prendere fiatovelocemente prima di iniziare a cantare.

Notine comuniNote ripetute in una parte vocale diversa.

Per esempio, se i tenori cantano il Do centralein un accordo e nell’accordo successivo icontralti cantano la stessa nota, essa sarà una nota comune.

Notine (note suggerite)Piccole note negli inni che sono facoltative.

Per imparare ad usare queste note vedi “Note

d’attacco”, Inni, pag. 264.

OratorioUn lungo lavoro musicale, che consiste

nel realizzare una composizione musicale perinsiemi vocali, solisti e orchestra. Il Messiah

di Handel è un oratorio molto conosciuto.

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➞ ➞Misura

➞➞➞➞

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Page 97: Corso Direttore Coro

92

OttavaSuonare la nota un’ottava più alta o più

bassa di quello che è scritto. Il simbolo 8va

sopra una nota significa suonare la nota diun’ottava più alta. Lo stesso simbolo sottouna nota significa suonarla un’ottava piùbassa. Quando più di una nota è coinvolta, il simbolo di ottava è seguito da una linea dipuntini sopra o sotto la nota interessata. Allafine di un passaggio di ottava a volte comparela parola loco, che vuol dire tornare a suonarele note come sono scritte.

OttavaIntervallo composto dalla combinazione di

un suono con quello successivo più alto o piùbasso dello stesso nome. Vedi anche Intervallo.

Parentesi graffaLa parentesi è usata per unire i due

pentagrammi musicali in un doppiopentagramma. La graffa indica che queste due chiavi devono essere suonatecontemporaneamente.

ParteMusica per una qualsiasi voce. Alcune

volte linea viene usato per significare una linea melodica che una determinata vocecanta. Quindi la linea melodica di tenore

e la parte di tenore significano la stessa cosa.Vedi anche Cantare a più voci.

PausaUn simbolo che indica una determinata

lunghezza di silenzio. Le pause vengono tenutelo stesso numero di movimenti come le lororispettive note dello stesso nome.

pausa di un intero o di semibreve

pausa di una minima o di un mezzo

Πpausa di un quarto o di semiminima

‰ pausa di un ottavo o di croma

≈ pausa di un sedicesimo o di semicroma

Pedale della sordinaSmorza il suono.

PedaliNel pianoforte, premendo il pedale destro

si sostengono i suoni, e premendo il pedalesinistro si fa in modo che il piano suoni piùdolcemente e delicatamente.

PedalieraNell’organo, la tastiera suonata con i piedi.

PentagrammaCinque linee e quattro spazi che formano

un grafico per la notazione musicale.

Pentagramma del bassoIl pentagramma del basso è indicato con il

segno della chiave di basso.

Il pentagramma del basso è riservato per le note musicali gravi ed è generalmentesuonato dalla mano sinistra sulla tastiera.Vedi anche Chiavi.

PiedeUn termine organistico che designa la

misura della lunghezza delle canne o un registrod’organo. È indicato da un numero, seguito daun apostrofo: Per esempio, 8' è lo stesso livellodi altezza come nel pianoforte, 16' è un’ottavapiù bassa, e 4' è un’ottava più alta.

PistoniBottoni rotondi, normalmente collocati

immediatamente sotto i manuali nella tastieradell’organo che sono usati per effettuarecambiamenti veloci di registro. I pistonipossono essere predisposti con qualsiasicombinazione di registri.

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Page 98: Corso Direttore Coro

93

PostludioMusica suonata alla fine di un servizio

religioso o di una riunione. La musica deveessere conforme e continuare a mantenere lo Sprito della riunione.

Pot-pourriUn lavoro musicale fatto collegando un

gruppo di melodie o inni e suonandoli senzaintervallo, come se fosse un unico brano.

PreludioMusica suonata prima dell’inizio di una

riunione. Essa deve aiutare a creare deisentimenti di adorazione e incoraggiare lariverenza e meditazione come preparazione per il servizio o la riunione. Molti brani chiamati“preludi” possono non essere appropriati perl’adorazione. Usare gli inni per la musica dipreludio è appropriato ed è incoraggiato, mase scegli un’altro pezzo di musica, usa buongiudizio nella selezione.

PrincipaleIl registro d’organo che si adatta meglio ad

accompagnare il canto della congregazione.È il suono più pieno dell’organo e serve comebase per la registrazione dell’organo.

Punto di valoreQuando una figura ha un punto accanto

ad essa, il punto ne aumenta la durata di unametà del valore. In questo modo, nel tempodi $ una semiminima con il punto ( q. ) ottieneil valore di un movimento e mezzo invece diun movimento; una minima con il punto ( h. )ottiene il valore di 3 movimenti invece di due.

Quando una figura ha un punto sotto di essao sopra di essa, la nota è suonata staccata. Vedi

anche Staccato.

QuartettoMusica a quattro voci (tutti uomini, tutte

donne, o misti).

Rallentando, rall.Uguale al ritardando.

RegistrazioneIl combinare i registri d’organo per produrre il

suono desiderato, o mischiare differenti registriper creare un suono particolare nell’organo.

RegistriPlacchette d’organo o manopole tiranti.

Vedi Registro.

Registri ad anciaRegistri d’organo che imitano gli strumenti a

fiato e gli strumenti a ottone di una orchestra.

Registri di mutazioneSull’organo, qualsiasi registro (eccetto il

ripieno) le cui canne producono suoni diversidagli intervalli di ottave misurati dai registriprincipali (registri 8'). Tutti i registri di terze e di quinte e loro ottave sono mutazioni; le manopole tiranti di questi registri sonocontrassegnate con frazioni come 2 2/3', 1 3/4', o 1 1/3'.

Registri di organoLeve collocate sia in cima che ai lati della

tastiera dell’organo, sono anche chiamateplacchette o manopole tiranti. I nomi dellequalità timbriche sono stampati sulle placchette.Azionando i registri, l’aria viene inviata a un certonumero di canne.

RegistroUn gruppo completo di canne d’organo

che producono un tipo di suono particolare.(Gli organi elettronici non hanno canne, maricalcano invece i suoni dell’organo a canne).

Registro principaleQualsiasi registro di 8' dell’organo.

I registri principali devono essere usati quandoaccompagni il canto della congregazioneperchè il livello d’altezza rassomiglia molto di più a quello del pianoforte.

RipienoRegistro d’organo che produce una

combinazione di due, tre o quattro suoni. I registri o manopole tiranti sono contrassegnaticon numeri Romani II, III e IV in aggiunta ai lorinomi regolari.

Ritardando, rit.Un rallentando graduale del tempo. Esso

può essere usato appropriatamente alla finedell’introduzione di un’inno o alla chiusuradell’inno.

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Page 99: Corso Direttore Coro

94

RitmoL’organizzazione dei suoni. Il valore reale

delle note raggruppate in combinazioni diverse,produce una varietà infinita di movimentiritmici nella musica. Quando batti con le maniil valore reale delle note di un’inno, staibattendo il ritmo dell’inno.

RitornelloUn segno che indica una ripetizione della

musica fra le doppie stanghette, usando il primoe il secondo dei finali se essi esistono. (Se c’èsoltanto un segno di ritornello, la musica siripete dall’inizio del brano musicale.) Se nonesistono finali separati, ripeti la sezione musicaleuna volta per ogni verso del testo all’interno di quella sezione. Se nessun testo è presente, ripeti solo una volta a meno che sia annotatodiversamente nella musica. Vedi anche Finali.

RubatoUno stile musicale libero con variabilità

ritmica.

SalmoUn canto sacro di lode. I salmi dal libro dei

salmi originariamente venivano cantati negliantichi servizi di adorazione invec che letti.Essi hanno esercitato un ruolo importantenello sviluppo storico della musica sacra.

ScalaUna serie di suoni musicali. Ci sono tre

tipi principali di scale: maggiore, minore ecromatica. Ogni tonalità maggiore e minoreha una scala che include tutte e sette le note

fondamentali di quella tonalità. La scala per latonalità di Do maggiore è composta dalle noteDo, Re, Mi, Fa, Sol, La Si e Do suonate inquest’ordine o all’inverso. È scritto così sulrigo musicale:

Il nome della scala è basato sul nome della prima e dell’ultima nota. Puoi suonare,una scala maggiore in qualsiasi tonalitàcominciando da una nota e poi suonandodue toni, un semitono, tre toni, e unsemitono. Quando segui questo schema,automaticamente suonerai tutti i diesis obemolli che appartengono alla scala dellatonalità interessata.

Le scale minori più comuni sono formate da:un tono, un mezzo tono, due toni, un mezzotono, un tono e mezzo, e un mezzo tono.

Lo schema della scala cromatica è di dodicimezzi toni. Essa include tutte e dodici le notedella tastiera e può iniziare da qualsiasi nota.

Vedi anche Mezzo tono e Tono intero.

Simboli degli accordiVedi la sezione cinque nel manuale del

Corso di Tastiera.

Sistema del rigo musicaleUn gruppo di righi musicali che formano

una linea musicale attraverso la pagina. “Gesùnacque in umiltà (Inni, No. 117) ha tre righi olinee musicali. “Signore resta qui con me”(Inni, No. 100) ne ha cinque.

SoloUn lavoro musicale per un esecutore o per

un solo esecutore con accompagnamento.

SopranoLa linea vocale più alta nella chiave di

violino. Vedi anche Estensioni vocali.

StaccatoUn punto sopra o sotto una nota che indica

che essa deve essere suonata corta e staccata.Rilascia il suono velocemente invece di darealla nota il suo valore completo. L’ultima partedel movimento diventa una pausa, così iltempo non è accelerato.

StanghetteLinee verticali che dividono le misure o

battute.

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Page 100: Corso Direttore Coro

95

StrofaUn gruppo di linee che formano una sezione

del testo o della poesia; “Gesù nacque in umiltà”(Inni, No. 117) ha quattro strofe.

StroficoLa disposizione musicale di un testo nel quale

tutte le sue strofe o versi vengono disposti nellastessa musica. Gli inni sono strofici.

Tagli addizionaliLinee corte che rappresentano linee e spazi

sopra o sotto i limiti del pentagramma o rigomusicale.

I tagli addizionali vengono usati per estenderela chiave di violino sotto il Do centrale e lachiave di basso sopra il Do centrale. Per dare ilnome alla nota, conta sopra o sotto la linea delDo centrale, contando ogni linea e spazio. Vedigli esempi sopra.

I tagli addizionali vengono anche usati perestendere in alto la chiave di violino e in bassola chiave di basso.

Tastiera del crescendoNell’organo, una delle due o tre tastiere.

La Tastiera del crescendo sarà quasi semprela tastiera più in alto. Vedi anche

Grand’organo e Manuali.

TempoL’indice di velocità di un brano musicale.

Tempo si riferisce alla velocità del movimentofondamentale, non alla velocità di singole note.

Il tempo è indicato all’inizio di un branomusicale in due modi: con le parole (vedi

Indicazione di tempo) e fissando il numero dei battiti per minuto con l’indicazione dimetronomo come q=66–84 (vedi Metronomo).

Le indicazioni metronomiche nell’innariovengono fornite come giuste disposizioni ditempo suggerite per gli inni. I direttori di musicapossono scegliere una velocità appropriatabasata su questi suggerimenti. Le parole cheaccompagnano le indicazioni metronomicheaiutano a interpretare le caratteristicheespressive degli inni.

Tempo tagliatoVedi Alla breve.

Tempo 1° (primo)Vedi A tempo.

TenereLa stessa cosa come Corona.

TenoreLa linea vocale più acuta nella chiave di

basso. Vedi anche Estensioni vocali.

TerzinaGruppo di tre note eseguite nel tempo di

uno, due, o quattro movimenti. La terzinamostrata qui equivale al valore di unasemiminima, cioè un quarto. Per contarequesto esempio pronuncia: “uno, due, ti - ti -ti, quattro”.

TonalitàIl centro tonale di un brano musicale. Ogni

nome della tonalità ha lo stesso nome dellascala su cui è basata.

Ogni pezzo di musica tradizionale ha una tonalità che è la base di tutta la suaprogressione armonica. Per esempio, un’innocomposto nella tonalità di Do maggiorenormalmente comincerà e finirà con l’accordodi Do maggiore. Sebbene l’armonia possaallontanarsi dal Do durante l’inno, essaritornerà sempre all’accordo di Do.

La tonalità di un’inno può essere determinatain due modi. Il primo è quello di esaminare lealterazioni in chiave. Imparando quanti diesis o bemolli possiede ogni tonalità ti aiuterà ascoprire la tonalità dell’inno. Vedi anche

Alterazioni in chiave e Circolo delle quinte.

Il secondo modo di determinare la tonalitàdell’inno è quello di guardare l’ultima notadell’inno nella voce di basso. Se la nota finaleè un Do, allora l’inno è probabilmente scrittonella tonalità di Do.

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DO RE MI

LA SI

SI LA

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Page 101: Corso Direttore Coro

96

Toni enermoniciSuoni uguali ma che in rapporto alla

tonalità, hanno nomi diversi. Re diesismaggiore e Mi bemolle maggiore sono esempidi toni enarmonici. Nella tonalità con i diesis iltono sarà chiamato Re diesis maggiore manella tonalità con i bemolli sarà chiamato Mi bemolle maggiore.

TonoSuono.

TonoIntervallo di 2° maggiore (tono intero)

TrasportoCambiare il brano musicale in una tonalità

che non è quella con la quale è stato scritto,spostando tutte le note in alto o in basso dellostesso numero di mezzi toni. Alcuni musicistiriescono a trasporre a prima vista, mentre altripreferiscono fare una trasposizione scritta.Uno degli scopi della trasposizione musicale diun pezzo può essere quello di collocarlo in unatonalità più alta o più bassa per adattarlomeglio alle esigenze vocali degli esecutori.

TremoloRegistro di organo che fa vibrare il suono.

Questo registro è generalmente usato negliassolo o nella musica di preludio. Vedi anche

Vibrato.

TriadeAccordo di tre note che comprende

un’intervallo di terza e un’intervallo di quinta.Le tre note della triade sono chiamatefondamentale, terza e quinta.

Le tre note della triade possono essere usatein qualsiasi ordine; qualsiasi combinazione delDo, Mi e Sol sarà sempre un accordo di Do.

TrioBrano scritto per tre esecutori.

UnisonoSi dice cantare all’unisono quando tutti

quanti cantano la linea della melodia o motivo.Il canto all’unisono può essere fatto sulla stessa altezza di suono, come quando le donnecantano insieme, o su due diverse ottave, comequando cantano insieme uomini e donne. Il canto all’unisono è di solito accompagnatodalle altre parti, o da altro accompagnamento,suonato sulla tastiera.

ValoreNumero dei movimenti che una nota riceve

in una misura.

VersoVedi Strofa.

VibratoVedi Tremolo.

VivaceVedi Indicazioni dell’andamento e del tempo.

VivoCon vivacità, vivace.

www3ª 5ª

Re# Mib➞➞

Page 102: Corso Direttore Coro

Si attesta che

ha completato il Corso per direttori di coro

Data Insegnante

CERTIFICATO DI DIPLOMA

C O R S O B A S E D I M U S I C A

Page 103: Corso Direttore Coro

Nota per gli insegnanti del Corso base di musica:Quando lo studente completa con successo il corso per i direttori dicoro ricopiare il certificato contenuto nell’altra facciata del presente

foglio, compilarlo e consegnarlo all’interessato come riconoscimentodel conseguimento del diploma.

Page 104: Corso Direttore Coro

99

AA cappella, 85A tempo, 45, 85Accelerando, 85Accento, 85Accompagnamento,

85Accoppiatori, 85Accordo, 85Adagio, 85Adorazione mediante

la musica, 64Alla breve, 85Allargando, 85Allegretto, 85Allegro, 85Alterazioni, 85Alterazioni in chiave,

16, 85Altezza, 65, 86Andante, 85Armonia, 86Arpeggio, 85Assistenti di musica,

71Asticelle, 32, 50Attacchi in levare, 28,

29, 30, 38, 39, 48

BBacchetta, uso della,

84Basso, 17, 86Bemolle, 86

CCantata, 86

Canto a più voci oparti, 86

Canto a prima vista,65–66

Canto degli inni,varietà nel, 16, 28,64

Carattere, 63, 64, 73Indicazioni, 16, 64

Certificato didiploma, 97

Chiave di basso, 16,86Pentagramma, 16, 86Simbolo, 16, 86

Chiave di tenore, 87Segno, 87

Chiave di violino, 16,86Segno, 16, 86

Chiave musicale, 87Chiusura

Finale, 24, 25, 36,41, 46, 56

Ripasso, 41Tra una strofa e

l’altra, 26, 27, 30,37, 39,41, 47, 48,57

Circolo delle quinte,86

Combinazioniritmiche, 12

Come assegnare icompiti per casa, 3,69

Come organizzare iprogrammi del corsobase di musica, 67

Come scegliere lamusica adatta, 76Abilità dello

accompagnatore,76

Capacità deicantanti, 76

Dimensione delcoro, 76

Musica adattaall’occasione, 76

Voci miste, 76Come usare il

braccio e la manosinistra, 73–74

Compact disc, 3, 4Compiti per casa, 69Consigli agli

studenti, 3Contatto degli occhi,

63, 73Contralto, 17, 85Corale, 87Coro, 87

Sessione diriscaldamento, 83

Corone, 31, 40, 49, 87Corso base di musica

Flessibilità, 68, 70Materiali, 1, 16, 68,

71Organizzazione, 67

Crescendo, 87Crome, 32, 42, 50,

51, 53, 62Croma col punto,

51, 53

DDa capo, 87Dal segno, 87Decrescendo, 87Diapason, 87Diesis, 87Diminuendo, 87Dinamiche, 87Direttore, 87Dirigere il livello di

altezza del suono, 84Dolce, 87Doppia stanghetta,

12, 87Doppio

pentagramma, 88Doppio schema a tre

movimenti, 58Duetto, 88

EEnsemble, 88Espressione, 88Espressione del viso,

63–64, 73Estensioni vocali, 88

FFigura di otto

orizzontale, 63Figure musicali, 10,

88Asticelle, 32, 50Croma, 32, 42, 50,

53, 52Croma puntata,

51—53Gambo, 32, 89

Minima, 10Minima puntata, 10,

42—53Puntate, 42, 51, 52,

53, 93Semibreve, 10Semicroma, 50, 53,

62Semiminima, 10, 42,

53, 61, 62Semiminima

puntata, 42, 53Terzine, 62

Finali, 88Fraseggio, 92

GGambo, 32, 89Glissando, 89Glossario, 85Grand’organo, 89Grave, 88

IIbrido, 89Ictus, 20, 44, 89Imparare a memoria,

63, 84Indicazione del

tempo, 7, 9, 10, 89Indicazione del

tempo di 6/4, 61Indicazione del

tempo di 6/8, 53Ingredienti per un

coro di successo,83

Innario, uso dell’, 3,16–17

Inno, 89Insegnamento

Assistenti, 71Doveri in classe nell’,

68Metodo dell’, in

cinque punti, 69Musica dei bambini,

84Ripasso come parte

dell’, 70Suggerimenti, 71

Interpretazione, 64,74

Intervallo, 65–66, 90Introduzione, 22, 71,

90Istruzioni per i

direttori di coro,73–83Per dirigere la musica

dei bambini, 84Per gli insegnanti,

67–71Per la buona riuscita

delle prove, 80Per le esibizioni, 83Per organizzare il

corso base dimusica, 67

LLegato, 90Legatura di

portamento, 90Legatura di valore, 90Lettura della musica,

1, 10, 13, 65–66Loco, 90

INDICE

Page 105: Corso Direttore Coro

100

MMaggiore e minore,

90Manuali, 90Marcato, 90Materiale per il

corso, 1, 16, 68, 71Melodia, 90Metodo di

insegnamento incinque punti, 69

Metro, 90Metronomo, 64,

90–91Mezzo tono, 91Minima col punto,

10, 42, 53Minore, 91Misura, 5, 12, 91Modulazione, 91Movimento, 4, 6, 32,

91Fondamentale, 4, 7,

8, 53, 91In battere, 9, 19, 91In levare, 28, 30Preparatorio, 22,

26–31, 64, 73, 92Movimento

fondamentale, 4, 7,8, 53, 88

Movimento inbattere, 9, 19, 91

Movimento in levare,91

Movimento parallelo,91

Movimentopreparatorio, 22,37, 64, 73, 91Attacco in levare, 28,

37, 47

Movimento inbattere, 26, 27, 37,47

Musica dei bambiniCome dirigere il

livello di altezza delsuono, 84

Come dirigere la, 84Come insegnare la

musica ai bambini,84

NNota col punto, 42,

53, 93Notine, 91Notine comuni, 91Numero degli inni,

16

OOratorio, 91Organizzazione della

musica nei pali enei rioni, 67

Organizzazione delcorso base dimusica, 87Flessibilità del

programma, 68, 70Istruzioni, 76

Ottava, 92

PParentesi graffa, 92Parentesi

introduttive, 16Parte, 92Pausa, 92Pedale della sordina,

87Pedali, 92Pedaliera, 92

Pentagramma, 94Piede, 92Pistoni, 92Posizione per

dirigere, 19, 22, 23Postludio, 93Pot-pourri, 93Preludio, 93Preparazione, 64Principi del bel

canto, 81–82Dizione, 82,

posizione delcorpo, 81

Insieme edequilibrio, 82

Qualità timbrica, 81Respirazione, 81

Principi della musica,68

Prolungamentoricurvo, 32, 50

Prove, 78–81Continuità del

programma, 81Istruzioni, 80–81Linea di condotta

per lapartecipazione, 81

Musica nuova, 79–80Ordine del giorno, 79Perfezionamento, 80Preparazione, 78Preparazione

dell’ambiente, 78

QQuartetto, 93

RRallentando, 93Registrazione, 93Registri, 93

Registri ad ansa, 93Registri di

mutazione, 93Registri di organo,

93Registro, 93Registro principale,

93Ripasso, 70Ripieno, 93Ritardando, 45, 93Ritmo, 1, 4, 10, 12,

51, 71, 94Combinazioni

ritmiche, 12Ritmo puntato, 51,

52Ritornello, 16, 94Rubato, 94

SSalmi, 94Scala, 94Schema a due

movimenti, 44–49Schema a quattro

movimenti, 34–43Alterato, 59

Schema a seimovimenti, 54–57Alterato, 58–60

Schema a tremovimenti, 20–33

Schema dellalezione, 68, 72

Schemi dimovimentoA due movimenti,

18, 60.Ampiezza dei, 63A quattro movimenti,

18, 34, 59

A sei movimenti, 18,54, 58

A tre movimenti, 18,20

Gesti dei, 19, 20, 24,34, 44, 54, 58, 59,60, 63

Semplicità dei, 63,64

Scopo del corso perdirettori di coro, 1,3, 67

Semibreve, 10Semicrome, 50, 53Semiminima, 10, 42,

53, 61, 62Semiminima

puntata, 42, 53Sessioni di

riscaldamento, 83Sillabe ritmiche, 10,

11, 32, 42, 50, 53,62, 71

Simboli degliaccordi, 94

Sistema del rigomusicale, 94

Solo, 94Soprano, 17, 94Staccato, 94Stanghette, 5, 12, 85Stile, 63, 64Strofe, 16, 27, 28, 94Strofico, 95Suggerimenti per

l’esibizione, 83

TTagli addizionali, 95Tastiera del

crescendo, 95

Tecniche di direzionecorale (diagramma),75

Tecniche musicali,69–70

Tecniche per dirigereun coro, 73Come usare il

braccio e la manosinistra, 73

Come usare labacchetta, 74

Tempo, 8, 64, 95Indicazione del, 16,

64, 8Tempo tagliato, 95Tenere, 95Tenore, 17, 95Terzine, 62, 95Testo degli inni, 16,

28, 64Tonalità, 95Toni enermonici, 96Tono, 96Trasporto, 96Tremolo, 96Triade, 96Trio, 96Trucchi mnemonici,

70

UUnisono, 96

VValore, 96Valore musicale, 10,

42Varietà nel canto

degli inni, 77Vibrato, 96Vivace, 96Vivo, 96

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ITALIAN

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