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www.infomercatiesteri.it COREA DEL SUD A cura di: Ambasciata d'Italia - COREA DEL SUD Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo

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COREA DEL SUD

A cura di:Ambasciata d'Italia - COREA DEL SUD

Direzione Generale per la Promozione del Sistema [email protected]

Con la collaborazione di:Agenzia per la promozione all'estero el'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE

Camere di Commercio italiane all'estero

ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo

INDICE

PERCHE'

Perchè COREA DEL SUDDati generaliDove investireCosa vendere

OUTLOOK POLITICO

Politica internaRelazioni internazionali

OUTLOOK ECONOMICO

Quadro macroeconomicoPolitica economicaIndicatori macroeconomiciTasso di cambioBilancia commercialeSaldi e riserve internazionaliInvestimenti - StockInvestimenti - FlussiBarriere tariffarie e non tariffarie

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT

Indici di Global Competitiveness e Libertà EconomicaIndici di Apertura al commercio internazionaleFattori maggiormente problematici per fare businessBusiness CostIndice Doing Business

ACCESSO AL CREDITO

Accesso al credito

RISCHI

Rischi politiciRischi economiciRischi operativi

RAPPORTI CON L'ITALIA

OverviewScambi commercialiInvestimenti con l'Italia - StockInvestimenti con l'Italia - Flussi

TURISMO

SCHEDA TURISMO COREA DEL SUDFLUSSI TURISTICI: ITALIA VERSO COREA DEL SUDFLUSSI TURISTICI: COREA DEL SUD VERSO L'ITALIA

COREA DEL SUD

Stabilita' socio-politica, pienofunzionamento dello stato didiritto, attiva presenza sugliscenari internazionali

Capacita' di sviluppo economicocontinuo, progressivo e costante

Alti livelli di capacita' diinnovazione e formazione dellaforza lavoro

Sistema di infrastrutture tra i piu'avanzati a livello mondiale

Maggiore rete mondiale diAccordi di Libero Scambio

PERCHE'

PERCHÈ COREA DEL SUD

Stabilita' socio-politica, pieno funzionamento dello stato di diritto, attiva presenza sugli scenari internazionaliCapacita' di sviluppo economico continuo, progressivo e costanteAlti livelli di capacita' di innovazione e formazione della forza lavoroSistema di infrastrutture tra i piu' avanzati a livello mondialeMaggiore rete mondiale di Accordi di Libero Scambio

A partire dal 1988, il sistema politico sudcoreano ha potuto evolversi in una compiutademocrazia che nel 1997 ha reso possibile l’inserimento della Corea a pieno titolo tra i Paesimembri dell’OCSE. La Corea del Sud e'’ ormai una media potenza regionale che si proiettaattivamente sulla scena internazionale, aumentando l'’impegno nel peace-keeping e nelletematiche globali. E’' sempre piu’' attiva anche nella cooperazione allo sviluppo: nel 2010 'ha

aderito al DAC dell’'OCSE, diventando il primo Paese a passare dallo status di destinatario di aiuti allo sviluppo a quello dierogatore.

La success story sudcoreana e' unica. Il Paese e' passato, nel corso di pochi decenni, dalsottosviluppo alla condizione di dodicesima economia mondiale, quarta dell'Asia dopo Cina,Giappone ed India. I 50 milioni di abitanti hanno raggiunto un reddito pro capite che e'

passato dai 79 dollari degli anni 60 agli oltre 30.000 ($39.387 a parita' di potere d'acquisto, dato superiore alla media UE). Lacrescita del PIL rimane robusta se confrontata a quella dell'Eurozona o a quella di Paesi con analoghi livelli di sviluppo socio-economico.

La vitalità dell'economia coreana si manifesta attraverso la capacita' nel programmare erealizzare forti investimenti nei settori industriali più avanzati (elettronica, ICT,semiconduttori, nucleare, energie rinnovabili, robotica, biotecnologie, ecc.) a sostegno diimprese multinazionali con vocazione all'esportazione (Samsung, Hyundai, LG, Doosan,

Posco, etc.). Un management preparato ed efficiente si avvale di una manodopera con ottima formazione professionale ed altissimilivelli di istruzione(oltre il 36% della forza lavoro e' in possesso di formazione universitaria).

L'efficenza del proprio sistema infrastrutturale integrato, con pochi confronti a livellomondiale, ha consentito alla Corea di trasformarsi nel piu' importante hub regionale del nord-est Pacifico. L'Aeroporto internazionale di Incheon (2005-2014 miglior aeroscalo mondiale,

Airports Council International), il porto di Busan (quinto porto mondiale per traffico container), il sistema ferroviario di alta veocita',quello autostradale sono solo le piu' evidenti eccellenze infrastrutturali di un Paese che ha basato le proprie performaces in termini diexport anche su tali fondamentali.

L'aggressiva strategia di accordi di libero scambio (FTA) posta in essere dalla Corea dal2004 in avanti (accordi con partners pari al 61% del PIL ed al 46% del commercio mondiale)e` ancora oggi strumentale a nuovi obiettivi di crescita attraverso l'export: Seoul ha in vigore

FTA con UE (il piu` avanzato mai concluso da Bruxelles con un Paese terzo), USA, EFTA, ASEAN, Cile, Peru', Singapore, Turchia,oltre ad un accordo bilaterale equiparabile con l'India. Sono stati conclusi anche accordi con Colombia, Canada, Australia, NuovaZelanda e Cina.

Ultimo aggiornamento: 21/02/2018

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DATI GENERALI

Forma di stato Repubblica PresidenzialeSuperficie 99,678 KmqLingua CoreanoReligione Buddismo, Cristianesimo (Protestantesimo, Cattolicesimo), Confucianesimo, altroMoneta Won sudcoreano (KRW)

Ultimo aggiornamento: 12/02/2018

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Prodotti chimici

Autoveicoli, rimorchi esemirimorchi

Costruzioni

DOVE INVESTIRE

Prodotti chimiciAutoveicoli, rimorchi e semirimorchiCostruzioniAmministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoriaAltre attività dei servizi

Quello coreano e' il quinto mercato mondiale della chimica con un valore stimato di circa 150mld Euro nel 2013. Il settore chimico ha costituito uno dei volani industruiali principali nello

sviluppo economico coreano degli ultimi 50 anni. Partendo negli anni '60, grazie all'impulso governativo, con una produzione legataalla petrolchimica di base il sistema si e' progressivamente evoluto verso un modello caratterizzato da grandi gruppi industriali privatiorientati a segmenti produttivi a piu' elevato valore aggiunto. Tale transizione, concretizzatasi compiutamente a partire dagli anni '90,e' stata favorita sia dall'incorporazione di tali produzioni in altri settori trainanti dell'economia coreana (semiconduttori, automotive,ecc.) che dal consolidamento delle industrie di Paesi quali Cina o Arabia Saudita. Attualmente le tre maggiori societa' coreane dellachimica, LG Chem, Lotte Chemical e SK Innovation, sono classificate globalmente tra le prima 50 societa' del settore(rispettivamente al 13mo, 23mo e 31mo posto). I principali mercati di destinazione delle esportazioni chimiche coreane sono Cina,Giappone, Taiwan, Stati Uniti e Vietnam.

Per quanto riguarda i c.d. "fine chemicals" (componenti farmaceutici, pesticidi, coloranti, adesivi, pigmenti e vernici, ecc.) leproduzioni coreane, avviate a partire dagli anni '70 grazie all'adozione di tecnologie sviluppate in Paesi maggiormente avanzati,hanno progressivamente sostituito le importazioni. La Corea risulta tuttavia ancora meno competetiva di realta' come il Giappone (epertanto ancora dipendente dalle importazioni dall'estero) insegmenti a piu' elevato contenuto tecnologico che richiedono ingentiinvestimenti a lungo termine in ricerca e sviluppo. Nel 2013 (ultimi dati disponibili) il Paese ha infatti registrato un deficitconsiderando esclusivamente i c.d. "fine chemicals" con importazioni pari a 17,5 mld USD (-1,7%) ed esportazioni per 10,6 mld USD(+6,6%). Programmi di attrazione di investimenti esteri nesl settore sono stati specificamente sviluppati al fine di colmare il gapesistente, in considerazione dell fatto che la Corea e' tra i maggiori player mondiali in settori (LCD, DRAM, semiconduttori,elettronica di consumo, ecc.) ad alta intensita' di domanda per tali prodotti.

Appaiono quindi rilevanti le possibilita' di investimento nel settore soprattutto mediante collaborazioni orientate allo sviluppo prodottiavanzati nelle quali, per le imprese italiane, la componente tecnologia potrebbe risultare premiante rispetto a quella finanziaria. Sisegnala a tal proposito la joint venture avviata nel 2013 tra Versalis (Gruppo ENI) e Lotte Chemical per la produzione di elastomerinel complesso chimico della citta' di Yeosu. La joint venture prevede inoltre un accordo di licenza tecnologica riguardante linee diprodotto che trovano applicazione anche in altri segmenti (adesivi industriali, agenti modificatori bitume, ecc.).

(elaborazione Ufficio Commerciale, dati InvestKorea)

nd

Il settore delle costruzioni e' attulalmente sotto osservazione da parte del Governo Moon,che ha intenzione di annunciare misure per ristrutturare il settore nei prossimi anni, al fine di

rimuovere le cosidette "società di zombi" e rafforzare la competitività. L'obiettivo è quello di effettuare ristrutturazioni aziendali perassicurarsi che le aziende in difficolta' riescano a sopravvivere senza danneggiare il resto del settore delle costruzioni.

La Corea del Sud e' un Paese ad alto reddito in cui si sono e si stanno sviluppando imponenti iniziative infrastrutturali. Tuttavia,come per gli altri mercati maturi, le imprese italiane hanno difficolta' ad accedervi a causa di una concorrenza agguerrita da parte diconglomerati domestici, barriere all’entrata o requisiti minimi per accedere alle gare particolarmente elevati. Il mercato coreano e'altamente concorrenziale e la dimensioni e la managerializzazione dell’impresa fanno la differenza. Il settore delle costruzioni e',infatti, dominato dai 'chaebol' domestici attraverso apposite controllate (quali ad esempio Hyundai Engineering &Construction, Daewoo E&C, Samsung C&T Corp., SK E&C), mentre le società di costruzioni più piccole sembrano avere problemi acompetere con tali colossi.

Nei prossimi anni si attende un ulteriore incremento delle costruzioni, grazie ad investimenti in infrastrutture pubbliche, energia,progetti commerciali e industriali e ad una maggiore fiducia dei consumatori e degli investitori. Inoltre, l'aumento dei permessi dicostruzione per la costruzione di edifici residenziali e non residenziali dovrebbe sostenere la crescita del settore. I permessi dicostruzione industriale sono aumentati del 4,8%, passando da 21.229 unità nel 2015 a 22.258 nel 2016 e del 3,9% durante la primametà del 2017, passando da 11.108 unità di gennaio-giugno 2016 a 11.538 unità in gennaio-giugno 2017.

L'attenzione del Governo sullo sviluppo delle infrastrutture di trasporto, nonché gli sforzi per incrementare la produzione di energia,in particolare le fonti rinnovabili, dovrebbero guidare i finanziamenti verso il mercato delle costruzioni. A luglio 2017, il Governo haannunciato l'intenzione di investire circa $37 mld nelle energie rinnovabili, con l'obiettivo di eliminare le centrali a carbone e generare

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Amministrazione pubblica edifesa; assicurazione socialeobbligatoria

Altre attività dei servizi

il 7,0% del fabbisogno energetico totale del paese attraverso fonti rinnovabili entro il 2020. L'obiettivo e' aumentare la quota di gasnaturale nella produzione di elettricità dal 19,0% nel 2016 al 27,0% entro il 2030, costruendo un nuovo pozzo esplorativo e altreinfrastrutture correlate nell'ambito del partenariato pubblico-privato entro il 2030. ll mercato delle costruzioni energetiche e delleutility sara' supportato dal piano del Governo di fornire una connessione internet ad alta velocità a tutti i cittadini. Per sostenere losviluppo economico e la crescita, la connessione 5G sara' fornita al 90,0% della popolazione entro il 2025.

Il Governo, inoltre, si sta concentrando sull'espansione delle linee ferroviarie in tutto il Paese, con l'obiettivo di aumentare le attivitàcommerciali nel paese, oltre a fornire un comodo sistema di trasporti alla popolazione. Si stima un investimento di $79,4 mld peraumentare la rete ferroviaria del 39,0%, passando da 3.549,6 km nel 2016 a 4,934 km entro il 2025.

(elaborazione Ufficio Commerciale)

DIFESA - In considerazione del contesto regionale nel quale e’ inserita la Corea del Sudalloca una percentuale elevata del proprio bilancio alle esigenze di difesa. Negli ultimiquindici anni, la crescita media annua del bilancio della difesa è stata del 6,6%, senzaconoscere interruzioni nemmeno in corrispondenza della crisi finanziaria globale cominciata

nel 2008.Nel 2014, la Corea ha destinato circa 34 mld USD al bilancio della difesa. Per il 2015, è previsto un ulteriore aumento del5,3% delle spese militari, che dovrebbe portare il bilancio complessivo al 2,63% del PIL nazionale. Una parte importante del budgetper la difesa è dedicata a investimenti in ricerca e sviluppo (il 6.6% nel 2011 e il 7.1% nel 2012).

A partire dai primi anni ’70, il Paese ha cominciato sviluppare un’industria degli armamenti nazionale, dando così avvio a consistentiprogrammi pubblici di investimento. Nell’ottica coreana, la politica di difesa e acquisizione non è solamente funzionale allo sviluppodi adeguate capacità di deterrenza, necessarie per garantire la sicurezza del Paese, ma deve anche rappresentare un motore per lacrescita economica. Il Governo coreano ha promosso lo sviluppo dell’industria nazionale della difesa soprattutto attraverso i grandiconglomerati privati, che dispongono al proprio interno di divisioni o di società controllate operanti nella produzione di armamenti (adesempio Samsung Techwin, Doosan Infracore, Hyundai Rotem, STX Offshore & Shipbuilding, Lig Nex1). La stessa KAI (KoreaAerospace Industries), prima azienda aerospaziale coreana, è partecipata da Samsung, Hyundai Motor Company e Doosan, oltreche dallo Stato. Ciò contribuisce peraltro a una maggiore integrazione tra ambiti militare e civile, favorendo spill-over tecnologici chebeneficiano l’intera economia. La dirigenza sudcoreana sta inoltre da tempo perseguendo l’obiettivo strategico di affermarsi a livelloglobale come uno dei principali Paesi esportatori di armamenti. Benche’ le aziende coreane risultino particolarmente presenti nelsud-est asiatico, soprattutto in Indonesia (principale partner regionale) e Filippine, la Corea si sta recentemente affacciandorecentemente su nuovi mercati in Medio Oriente e Sud America.

Malgrado la progressiva affermazione quale Paese esportatore di materiali d’armamento, la Corea del Sud continua adapprovvigionarsi sui mercati internazionali per soddisfare le proprie esigenze di procurement, e il deficit commerciale nel settoredella difesa e’ tuttora ampio. Nel periodo 2008-2012, la Corea ha infatti rappresentato il quarto Paese importatore di armamenti almondo, dopo India, Cina e Pakistan, con una quota di circa il 5% dell’intero commercio globale.La politica delle acquisizioni dellaDAPA (Defense Acquisition Program Administration), Autorità del procurement militare creata nel 2006, è funzionale a colmare ildivario cha ancora separa la Corea dai Paesi più tecnologicamente avanzati nel settore della difesa. Di qui, l’attuazione di unastrategia sempre più basata sullo sviluppo di partnership industriali più che sulle mere acquisizioni, e mirata ad ottenere adeguatitrasferimenti di tecnologia e compensazioni (offset).

E` quindi evidente l’interesse attuale e prospettico per l’industria italiana in un Paese che aumenta costantemente il proprio bilanciodella difesa, che figura tra i principali importatori di materiali d’armamento e che è interessato a trovare partner internazionali con iquali avviare progetti di collaborazione nel settore della ricerca e sviluppo di programmi per la sicurezza nazionale. L’avanzato gradodi sviluppo raggiunto dall’industria della difesa coreana nonche’ la sua crescente proiezione internazionale consentono inoltre diconsiderare partnership strategiche per un’efficace penetrazione sia del mercato locale che di quello regionale.

(elaborazione Ufficio Commerciale)

LOGISTICA E TRASPORTI - La Repubblica di Corea in virtu’ della propria collocazionegeografica costituisce una piattaforma logistica naturale nella regione del Nord-Est asiatico. I

volumi di trasporto di merci hanno avuto progressivi incrementi proporzionalmente alla crescita economica e all'espansione dellaproiezione internazionale di una economia spiccatamente export-led come quella coreana. Il Paese, conosciuto per l’elevata qualita’della propria rete infrastrutturale, ha sviluppato nell’ultimo quindicennio una serie di politiche specificamente orientate ad esaltarne ilruolo di hub regionale. Rilevanti investimenti sono stati sviluppati soprattutto al fine di incrementare la capacita’ dei maggiori snodi portuali. Importantiinterventi sono altresi’ stati realizzati per ridurre i costi legati alla dimensione logistica, legati soprattutto ai regimi autorizzatori,nonche’ per la realizzazione di sistemi informatici di gestione integrata tra i piu’ avanzati al mondo. La Corea, che movimenta viatraffico marittimo il 95% del suo export, ha sviluppato nel quadro di una roadmap di “e-Government” avviata nel 2003 una

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riorganizzazione digitale delle informazioni relative al traffico marittimo e portuale. Il Progetto sviluppato, denominato “U-port”(Ubiquitous Port), prevede la completa disponibilita` (in ogni luogo e in tempo reale) delle informazioni relative al movimento di navi emerci, permettendo a tutti i diversi soggetti (autorita` portuale, dogana, immigrazione, quarantena, spedizionieri, armatori, etc) diavere un unico punto di contatto, con la piena disponibilita` e trasparenza delle informazioni. La rete di interconnessione delleinformazioni logistiche e` basata su un un sistema informatico sviluppato a livello regionale ed avviato nel 2011 congiuntamente aCina e Giappone.Nel 2012 Italia e Corea hanno siglato un Memorandum di intesa per la cooperazione in materia di ICT e innovazione nel campo deitrasporti marittimi. L’accordo consentira’ l’integrazione dei sistemi di gestione digitale della logistica rendendo possibile un sempremaggiore accesso, da parte coreana, ai 24 porti commerciali italiani.Il Porto di Busan, quinto porto mondiale per traffico merci, ha movimentato nel 2014 18,6 millioni TEU con una prospettiva disuperamento dei 20 milioni nel 2015. Il dato, in crescita del +5,6% su base annua, appare particolarmente significativo poiche’ per laprima volta i volumi di merci trabordate (9,4 milioni TEU) hanno superato quelli di merci locali (9,2 milioni TEU), sottolineando il ruolodel porto di Busan come maggiore snodo logistico regionale. Rilevanti sono inoltre nell’area di Ulsan le infrastrutture, funzionalisoprattutto alla locale industria pesante, che consentono un passaggio diretto delle produzioni dagli stabilimenti alle navi cargo. Per quanto invece attiene alla distribuzione interna il sistema e’ organizzato attorno ad una serie di centri di smistamento maggiorinelle principali citta’ secondo un modello “hub-and-spoke”. Tale modalita’ si dimostra particolarmente efficiente in un Paese dalledimensioni relativamente ridotte (la Corea ha una superficie pari a poco meno di un terzo di quella italiana) e innervato da unsistama di reti autostradali e ferroviarie particolarmente sviluppato.

(elaborazione Ufficio Commerciale)

Ultimo aggiornamento: 21/02/2018

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Prodotti alimentari

Macchinari e apparecchiature

Articoli di abbigliamento (anchein pelle e in pelliccia)

COSA VENDERE

Prodotti alimentariMacchinari e apparecchiatureArticoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e similiProdotti delle altre industrie manufatturiere

La tradizione agroalimentare italiana in Corea del Sud e’ ampiamente conosciuta edapprezzata. I consumatori coreani sono molto ricettivi nei confronti di una gastronomia –

quella italiana – sinonimo in Corea di alta qualita’ ed eleganza. Con oltre settecento ristoranti nella sola Seoul, autenticamenteitaliani o semplicemente ispirati alla tradizione culinaria del nostro Paese, quella italiana risulta essere la cucina straniera piu’presente in Corea assieme a quella giapponese. Benche’ l’accessibilita’ e la diffusionedi prodotti nei circuiti della grandedistribuzione siano apprezzabili , in tale comparto esistono margini di miglioramento che potrebbero essere sfruttati attraversoiniziative promozionali direttamente orientate ai consumatori finali. Questi infatti spesso dispongono di una conoscenza piuttostolimitata per l’impiego casalingo dei prodotti non nazionali. La Corea e’ il quarto mercato asiatico per l’agroindustria italiana dopoGiappone, Cina e Hong Kong (nel 2014 oltre 220 mln USD, +13% su base annua). Nel periodo 2010-2014 l’export italiano delleprincipali categorie (olio di oliva, pasta, prodotti caseari, conserve, caffe’, prodotti a base di cacao) in Corea e’ quasi raddoppiato,passando da 67,5 ad oltre 124 mln USD. Considerando tale paniere l’Italia e’ il terzo esportatore su questo mercato dietro a StatiUniti e Cina con una quota di mercato (10,6%) cresciuta del +18,5% rispetto al 2013 e piu’ che doppia rispetto al principaleconcorrente europeo, la Francia (quota di mercato del 4,3%). Oltre ai vantaggi daziari determinati dall’Accordo di Libero ScambioUE-Corea, possibilita’ particolarmente significative sono state dischiuse, nel settore dei prodotti biologici, dall’Accordo tra UnioneEuropea e Corea per il mutuo riconoscimento dei sistemi di certificazione delle produzioni biologiche entrato in vigore a febbraio2015. L’Italia e’ il terzo esportatore di vino dietro Francia e Cile, con una quota di mercato di circa il 17%. L’export nazionale nel2014 ha fatto registrare un incremento del +7,3% rispetto al 2013 per un valore di 31,2 mln USD. Il mercato coreano e’ tornato acrescere nell’ultimo triennio dopo il rallentamento seguito alla fine del c.d. “wine boom” dello scorso decennio. Dopo tale fase ilmercato coreano si e’ riassestato evidenziando una maggiore sensibilita’ dei consumatori per il rapporto qualita’-prezzo. In unmercato ormai consolidato per la categoria preminum e nel quale e’ presente un’ampia scelta di prodotti a prezzo ridotto, ampiepotenzialita’ sono offerte a quelle produzioni italiane di buona qualita’ capaci di proporsi in una fascia di prezzo intermedia. Grazieall’Accordo di Libero Scambio UE-Corea non sono piu’ presenti dazi di importazione. (elaborazione Ufficio Commerciale, datiKorea Customs Service, Ufficio ICE Seoul)

Il settore meccanico costituisce storicamente la prima voce dell’export italiano in Corea. Nel2014 tale comparto ha contribuito per il 27% alle esportazioni (circa 1,7 mld USD) con una

crescita annuale del 21%. Nel quinquennio 2010-2014 si e’ registrato un aumento del +78,6%, passando da 948 mln USD a 1,7 mldUSD. Il dato appare considerevole alla luce del tasso crescita generale delle esportazioni italiane nel mondo nel medesimo periodo (+17,8%). Appare molto interessante rilevare come, coerentemente con la spiccata caratterizzazione manifatturiera ed “export-led”dell’economia coreana, il Paese sia un forte importatore di apparecchiature per la lavorazione dei metalli ed al contempo unesportatore di macchine utensili. Scomponendo la macro-categoria e considerando il settore delle macchine utensili le importazionidall’Italia hanno registrato nel 2014 un aumento del +50,4% pari a circa 60 mln USD. I maggiori esportatori restano tuttavia ilGiappone con una quota di mercato di circa il 40% del settore (nel 2014 736 mln USD, +16%) e la Germania con il 17 % (265 mlnUSD, -10,7% su base annua). I macchinari importati dall’Italia vengono utilizzati in Corea soprattutto nella componentistica perautomotive, cantieristica navale, industria aeronautica, IT. Tra le attrezzature maggiormente richieste macchinari per il taglio (metalcutting machines) e centri di lavoro a controllo numerico (machining centers) e relativa componentistica ausiliaria. Per quanto attienealla componentistica per l’automotive i subfornitori (PMI) dei grandi gruppi coreani del settore operano tutt’ora sotto la sostanzialedirezione di questi e, pertanto, continuano a dipendere dall’importazione di tecnologia non coreana nel settore macchine utensili. Trai prodotti italiani che hanno fatto registrare i maggiori incrementi nel 2014 si segnalano macchine rullatrici, centinatrici, piegatrici,raddrizzatrici o spianatrici (+24,4%), torni orizzontali (+930%), macchine alesatrici-fresatrici (+240%). Nel sistema distributivocoreano nel settore dei macchinari rimane centrale il ruolo degli agenti. Sono rari i casi in cui gli utilizzatori finali procedanoall’acquisto direttamente presso le case produttrici senza l’intermediazione di un agente. Gli agenti, infatti, solitamente oltre alla fasedi importazione del prodotto gestiscono anche la manutenzione post vendita offrendo un servizio completo. La garanzia di adeguatiservizi di manutenzione e assistenza successive all’acquisto sono per i clienti locali una condizione essenziale e premiante. Ifornitori dei principali paesi concorrenti sono sovente preferiti nella scelta anche per la presenza di estese reti di supporto after-sale.

(elaborazione Ufficio Commerciale,dati Ufficio ICE Seoul)

All'interno del macro-settore abbigliamento il comparto piu' dinamico in Corea e' sicuramentequello outdoor-sport-golfwear. Negli ultimi anni si e’ infatti assistito ad una aumentoesponenziale dell’interesse per attivita’ all’aria aperta quali campeggio, escursionismo in

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Articoli in pelle (esclusoabbigliamento) e simili

Prodotti delle altre industriemanufatturiere

montagna, trekking. Appare significativo come l’interesse per tali attivita’ non risulti limitato alle fasce piu’ giovani della popolazionema raccolga un favore transgenerazionale, coinvolgendo anche i segmenti piu’ maturi della popolazione coreana. Tale contestodetermina la presenza di elevate opportunita’ nel settore. L’abbigliamento tecnico e sportivo ha manifestato una particolare vitalita’ inCorea anche in fasi di stagnazione del comparto abbigliamento nel suo complesso. In particolare nel triennio 2010-2012 il mercatodell’outdoor-sport-golfwear ha fatto registrare i tassi di crescita piu’ elevati dell’intero settore. La categoria outdoor-sports-golfwear inCorea corrisponde al 30,4% del totale dell’industria della moda, per un valore di circa 8 mld USD nel 2014. Il solo segmento outdoorcopre il 48% dei tale categoria.Il mercato e' ancora dominato dalle produzioni locali (54%), La restante quota e' divisa da produzionia marchio su licenza (39%) e da una ridotta quota di prodotti direttamente importati (7%). La propensione dei consumatori coreaniad orientare le proprie preferenze non soltanto in ragione delle specifiche tecniche dei prodotti ma anche prestando attenzione acaratteristiche quali piacevolezza e design di tendenza favorisce tuttavia le potenzialita' delle produzioni non coreane.

(elaborazione Ufficio Commerciale,dati Ufficio ICE Seoul)

I prodotti in pelle rappresentano la seconda voce dell’export italiano in Corea per un valorepari a 602,8 mln USD nel 2014. Le esportazioni di tali prodotti sono aumentate del 10,2% subase annua, coprendo una quota dell’import coreano in tale categoria del 9,6%. I prodotti

italiani esprimono una particolare attrattivita’ nei confronti dei consumatori coreani soprattutto nei segmenti valigeria e pelletteria insenso stretto (borse, accessori, ecc.), nei quali il valore delle esportazioni dall’Italia corrisponde a circa il 30% delle importazionifacendo dell'Italia il secondo esportatore dopo la Cina.Nella fase attuale si assiste ad un trend che sta portando il consumatoremedio coreano a porre una maggiore attenzione a fattori quali innovativita’ del design e novita’ del prodotto. Sul fronte del designsembrano favoriti articoli privy di loghi vistosi e zaini unisex.Tale tendenza tende a privilegiare produzioni provenienti dall’estero ascapito dei maggiori marchi coreani, percepiti in questa fase come meno freschi. Nonostante il branding rivesta ancora un ruolocruciale su questo mercato le produzioni italiane hanno la possibilita’ di valorizzare aspetti quali qualita’ e artigianalita’, sottolineandoil valore aggiunto costituito dalla tradizione e da lavorazioni specifiche. Trainate dal buon andamento del settore pelletteria l’Italiaconsegue un buon posizionamento anche per quanto attiene alle importazione di pellami e semilavorati in pelle. Nel 2014 l'Italia e'stata il secondo fornitore coreano dietro agli Stati uniti con esportazioni per oltre 100 mln USD, pari al 10% di tutto l'import coreanodel settore. Tali importazioni risultano in crescita negli ultimi anni grazie alla loro incorporazione in produzioni (anche diabbigliamento) destinate tanto al mercato locale che all’esportazione, sopratutto per prodotti di fascia alta considerate la qualita’ dilavorazioni realizzate in Italia come, ad esempio, la conciatura al naturale. Tra le produzioni maggiormente richieste sono damenzionare i pellami ovini, che coprono circa la meta’ delle esportazioni italiane in Corea.

(elaborazione Ufficio Commerciale, dati Ufficio ICE Seoul)

COSMETICA - L’importanza del settore cosmentico in Corea e’ significativa. Gli ultimo datidisponibili, attestano in circa $13 mld il valore del mercato coreano, collacando la Corea trai primi 10 mercati mondiali del settore beauty. L'industria della bellezza coreana è cresciuta

rapidamente, le esportazioni di cosmetici sono aumentate in media del 36,9% ogni anno a partire dal 2011. Gli analisti prevedonouna ripresa dell’industria cosmetica coreana nei prossimi anni, soprattutto in relazione all’aumento dell’attrattivita’ per prodotticoreani, percepiti nei mecati di esportazione asiatici come di alta qualita’ e alla riduzione delle tensioni geopolitiche. Le due aziendeleader del mercato, Amorepacific Corp. e LG Household & Health Care Ltd. hanno avuto un 2017 difficile, dovuto al blocco delleimportazioni della Cina, in seguito all'implementazione del sistema anti-missile THAAD. Particolarmente dinamici i segmenti per lacura per la pellle e la cosmetica dedicata al pubblico machile che nell’ultimo decennio ha fatto registrare un vero e proprio boom. Lacura del del viso rappresenta oltre la metà (51%) della quota di mercato totale con $6,5 mld di vendite al dettaglio con prospettive dicrescita fino al 2020. Gran parte del successo della cura della pelle del viso la categoria è in parte dovuta al forte sviluppo di nuoviprodotti e al fatto che oltre due terzi (68%) del lancio totale di articolii per la cura della pelle nel biennio 2015-2016 sono stati prodottiper la cura del viso. Anche i prodotti per la pelle maschile hanno dimostrato una ottima vitalita’ anche in fasi di rallentamento delmercato cosmetico in generale. I consumatori coreani vantano, infatti, la maggiore spesa pro capite al mondo con riferimento a taliprodotti. Nel 2017 l’Italia e’ risultata il quinto fornitore dietro a Stati Uniti, Francia, Cina e Giappone, con esportazioni per circa$85 mln, pari ad una quota di mercato del 3,5%. I canali distributivi si caratterizzano in maniera abbastanza differente per i prodottinazionali e per quelli di importazione. Infatti, se con riguardo ai primi vengono privilegiate la vendita porta a porta e le catenespecializzate (c.d. “brand shop”) per i secondi prevalgono le vendite nei department store (oltre il 55%) nonche’ melle c.d. multi-level. Negli ultimi anni si sta tutavia affermando in misure sempre maggiore il canale distributivo costituito da negozi specializzatimultimarca anche in ragione dell’aumento di interesse nei confronti di prodotti provenienti dall’estero, soprattutto in nicchie dimercato relativamente nuove come, ad esempio, prodotti cosmetici naturali e/o certiifcati bio.

(elaborazione Ufficio Commerciale, dati Ministry of Food and Drug Safety, Ufficio ICE Seoul)

Ultimo aggiornamento: 21/02/2018

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OUTLOOK POLITICO

POLITICA INTERNA

Distrutta dalla Guerra di Corea, la Corea del Sud ha iniziato - a partire dagli anni ‘70 - una sostenuta crescita economica e socialefino a divenire oggi l’ 11˚ potenza economica mondiale. Il reddito pro-capite è passato dai $79 degli anni ‘60 agli oltre 30 mila. Il PILpro-capite è più alto della media UE ($31.750) e, grazie ai suoi principali “chaebol” (conglomerati industriali), il Paese è oggi al 5˚posto al mondo per le esportazioni.

A partire dalla fine degli anni ‘80, il sistema politico si è gradualmente evoluto in una compiuta democrazia. Nel 1997, la Corea èentrata a pieno titolo tra i Paesi membri dell’OCSE e nel 2010 ha aderito al Comitato Aiuto Pubblico allo Sviluppo (DAC) dellamedesima organizzazione parigina, marcando anche in tal modo il passaggio da paese ricevente a paese donatore di aiuti allosviluppo. Permane una situazione di conflitto con la Corea del Nord (cristallizzata dall’Armistizio di Panmunjom del 1953), checondiziona la sicurezza nella penisola, incidendo talvolta anche su alcuni aspetti dell’economia sudcoreana.

Nel 2016, la Presidente PARK è stata accusata di corruzione e abuso di potere. Allo scandalo hanno fatto seguito una serie didimostrazioni, culminate il 9 dicembre 2016 quando l'Assemblea Nazionale ha votato per l’impeachment della stessa,sospendendola dall'incarico e nominando il Primo Ministro HWANG Kyo-ahn Presidente in carica. Il 10 marzo 2017, la CorteCostituzionale ha votato per rimuovere ufficialmente la PARK, ponendo definitivamente fine al suo mandato e annunciando nuoveelezioni.

Il 10 maggio 2017, MOON Jae-in, leader del partito progressista “New Politics Alliance for Democracy” (NPAD), è stato eletto come19° Presidente della Corea del Sud. MOON ha concluso la sua campagna ottenendo il 41,1% dei voti (13.423.800 voti), battendocon ampio margine gli altri due principali oppositori, il conservatore Hong Joon-pyo e il centrista Ahn Cheol-soo. Poiché eletto inun'elezione speciale, il suo Governo è stato inaugurato il giorno successivo alle elezioni, non godendo dei canonici 60 giorni ditransizione dalla precedente amministrazione.

Obiettivo centrale di MOON nei prossimi 5 anni è sviluppare una politica economia “people-oriented”, finalizzata alla redistribuzionedella ricchezza nel Paese. A tal fine 3 sono i punti su cui si concentrerà l’Amministrazione: creare nuovi posti di lavoro e aumentare ilreddito, eliminare le irregolarità di mercato e stimolare la crescita attraverso la spesa pubblica.

Al centro dell’azione governativa sarà anche la gestione delle relazioni internazionali, in particolar modo con la DPRK, verso cuiMOON si è espresso in modo conciliante, sostenendo una politica di maggiore collaborazione e integrazione. Dimostrazione diquesto parziale riavvicinamento sono i 23˚ Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018, in cui le due Coree hanno sfilato egareggiato sotto un’unica bandiera, che hanno visto la presenza della delegazione nordcoreana, tra cui KIM Yo-jong (sorella delleader KIM Jong-un) per la cerimonia di apertura.

Ultimo aggiornamento: 13/02/2018

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RELAZIONI INTERNAZIONALI

Forte degli eccezionali risultati conseguiti negli ultimi quaranta anni in campo economico e commerciale, la Corea del Sud ha postoin essere con determinazione un’azione intesa a far acquisire al Paese un maggior ruolo sulla scena internazionale. Cio’ èprincipalmente avvenuto attraverso la presenza crescente nei principali fora internazionali, un aumentato impegno nellacooperazione allo sviluppo, un importante contributo alle operazioni di pace delle Nazioni Unite, iniziative mirate della Comunitàinternazionale come il contrasto alla pirateria sulle coste della Somalia e, in ambito proliferazione nucleare, l’organizzazionedell’edizione 2012 del Vertice sulla Sicurezza Nucleare. Il risultato di maggior rilievo degli ultimi anni è stato la designazione adospitare il G20 nel novembre 2010.

Il secondo mandato da Segretario Generale ONU di BAN Ki-moon e la nomina del coreano-americano Jim KIM alla Presidenza dellaBanca Mondiale contribuiscono a manifestare in modo tangibile il nuovo status della Corea del Sud sul piano internazionale, mentreuna “diplomazia della difesa” ha condotto la Corea del Sud a partecipare a ben 8 operazioni di mantenimento della pace e dellasicurezza internazionale (PKO) in ambito ONU.

Il programma del Presidente MOON in politica estera e' particolarmente concentrato sulle problematiche della Penisola coreana evede da un lato il continuo sostegno alle posizioni di Stati Uniti e Giappone per quanto riguarda la denuclearizzazione della Penisola- da attuarsi anche con la rigida applicazione delle sanzioni internazionali (e nazionali) nei confronti di Pyongygang. Alcontempo, MOON ha sempre dato disponibilita' a mantenere aperto un canale di dialogo con il Nord. Seoul, in tale contesto, hacolto immediatamente l'occasione di dialogo offerta dal leader nordcoreano riguardo la recentissima partecipazione degli atleti diPyongyang ai Giochi Olimpici invernali di PyeongChang, con l'auspicio di poter allargare l'agenda olimpica anche a tematica quali gliincontri delle famiglie separate, le relazioni intercoreane e, eventualmente, la sospensione del programma nucleare del Nord.

La proiezione economica e commerciale è altrettanto imponente. Fitta è la rete di accordi di libero scambio, a prescindere dalleposizioni espresse in quadro WTO.

COREA DEL SUD9

Dopo decenni di relativa stabilità nell’Asia Pacifico, la Corea vive già ora una situazione caratterizzata da un’economia sempre piùproiettata verso la Cina e un sistema di difesa e di alleanze ancora fortemente orientato verso gli Stati Uniti. L’attuale fase nellerelazioni tra Cina e Corea del Sud mira a cogliere l’evoluzione positiva della posizione cinese in materia di questioni di sicurezzadella penisola coreana. Fondamentale è stato l’assenso cinese all’adozione delle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza n. 2087 e2094, che hanno stabilito nuove sanzioni nei confronti della Corea del Nord a seguito del terzo test nucleari condotto da Pyongyang.

Il contesto regionale vede la mancanza di una cornice istituzionale comune nel Nord Est Asiatico. Le divisioni storiche, retaggio dellafine della Seconda Guerra Mondiale e della colonizzazione giapponese in Estremo Oriente, hanno finora impedito l’avvio di unprocesso di riconciliazione tra il Giappone da una parte e, dall’altra le due Coree e la Cina. La penisola coreana, con la sua divisionetra il Nord e il Sud, continua ad essere l’esempio evidente della mancanza di un processo di pacificazione regionale, a cui si sonoaggiunti nel corso degli ultimi anni anche gli episodi legati alle controversie marittime, che si estendono anche all’area del Sud EstAsiatico. In tale ambito, la Corea del Presidente MOON ambisce alla definizione di un sistema di sicurezza regionale nel nord-estasiatico, mediante il quale costruire rapporti di reciproca fiducia tra i Paesi dell’area.

Ultimo aggiornamento: 13/02/2018

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COREA DEL SUD10

OUTLOOK ECONOMICO

QUADRO MACROECONOMICO

A partire dagli anni ’60, la Corea del Sud ha registrato un’impetuosa crescita economica e sociale che ha portato il Paese a divenirela undicesima potenza economica al mondo (a parità di potere d’acquisto) e la quarta in Asia, dopo Cina, Giappone e India. Ilreddito pro-capite è passato dai $79 degli anni ‘60 agli oltre $30.000 del 2018, e la Corea rappresenta oggi uno dei paesi piùavanzati dal punto di vista tecnologico, grazie anche agli investimenti sostenuti in ricerca e sviluppo, che superano il 4% del PIL esono in continuo aumento.

La Corea è uscita prima e meglio di altri Paesi OCSE dalla crisi finanziaria globale cominciata nel 2008. Nel 2015 e nel 2016 lacrescita del PIL e' stata rispettivamente del 2,6% e del 2,7%, mentre nel 2017 ha raggiunto il 3,1%, valore inferiore alle aspettativeiniziali ma comunque superiore alla media dei Paesi OCSE. Anche per il 2018 si attende una crescita superiore al 3%.

Per quanto concerne il mercato del lavoro, la Corea ha un tasso di disoccupazione molto basso (3,7% nel 2017), accompagnatotuttavia da un livello di occupazione inferiore alla media OCSE per quanto riguarda i giovani e le donne. Tuttavia, il calodell'occupazione registrato nel biennio 2016-2017 ha fatto si che Amministrazione MOON indicasse la creazione di nuovi posti dilavoro come uno dei principali obiettivi del Governo.

Un freno alla domanda interna è rappresentato dall'elevato debito privato, che rappresenta una delle principali fonti dipreoccupazione per le Autorità coreane, a fronte di un debito pubblico in costante aumento dal 2013 e stimato attorno al 40% delPIL, comunque ben lontano dalla media OCSE (113%).

Sull’andamento dell’economia coreana incide in misura notevole la congiuntura dei principali mercati d’esportazione, considerata lastruttura produttiva fortemente orientata all’export. Dopo i consistenti cali del 2015 (-12,3%) e del 2016 (-6,4%), l’interscambio ècresciuto in maniera esponenziale nel 2017, segnando +15,8% e raggiungendo il livello record di $573.9 mld. Si attende un ulteriorecrescita del 4% per il 2018.

L’avanzo commerciale è pari a circa $89 mld, in linea con quello del 2015. Ciò in virtu’ di una contrazione totale delle importazionicoreane del 6,97% e di una riduzione delle esportazioni del 5,94%. L’elevato avanzo di conto corrente, pari a 98,6 mld didollari, contribuisce, unitamente alle ingenti riserve internazionali (371 mld USD nel 2016), ad attenuare per la Corea i rischi dipossibili turbolenze che dovessero emergere sui mercati finanziari.

Il 24,7% ($142 mld) dell’export coreano è realizzato con la Cina, nei cui confronti Seoul ha goduto nel 2016 di un ampio avanzocommerciale di $37,5 mld cresciuto a $44,2 mld nel 2017, per un interscambio complessivo in aumento nonostante le tensionedell'estate pari a circa $240 mld (22,8%).

Gli Stati Uniti sono il secondo partner commerciale della Corea con l'11,9% ($68,6 mld) dell'esportazioni e interscambio di $ 119 mld(11,3%). Si registra un avanzo di $17,9 mld a favore di Seoul. In forte calo, invece, l'interscambio con l'UE che passa dai $98,5 mldnel 2016 a $74.9 mld nel 2017, pari a circa il 7% del totale con un disavanzo di bilancio di $17,1 mld.

Funzionale a una crescita attraverso l’export è la conclusione di numerosi accordi di libero scambio. Agli accordi già in vigore (Cile,Singapore, EFTA, ASEAN, India, Unione Europea, Perù, USA, Turchia, Canada, Australia, Cina, Nuova Zelanda, Vietnam,Colombia) potrebbero aggiungersi gli accordi in corso di negoziato, tra cui quelli con Ecuador, Indonesia, Consiglio di Cooperazionedel Golfo, Messico, Giappone, nonché il trilaterale con Cina e Giappone. La Corea partecipa inoltre ai negoziati per l'importanteaccordo regionale RCEP.

Ultimo aggiornamento: 14/02/2018

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POLITICA ECONOMICA

La struttura produttiva coreana è fortemente orientata alla produzione manifatturiera, con un settore dei servizi che ha ancoranotevoli margini di crescita e una spiccata proiezione alle esportazioni. Storicamente, lo sviluppo economico si è basato sui grandiconglomerati (chaebol), che ancora oggi rivestono un ruolo cruciale.

Per evitare la cosiddetta 'middle income trap', è da tempo avvertita l'esigenza di bilanciare l’economia nazionale, attraverso il rilanciodella domanda interna e l’affrancamento dalla dipendenza dall’export. Tale strada passa anche attraverso la promozione del terziarioavanzato, l'identificazione di nuovi motori di crescita (tra cui l'internet delle cose, l'intelligenza artificiale ecc.), lo sforzo dideregolamentazione del sistema economico, al fine di facilitare l’attività imprenditoriale e ridurre gli oneri burocratici soprattutto acarico delle PMI. Al centro dell’agenda economica vi è anche la creazione di un business environment più favorevole alle impresestraniere, al fine di attrarre maggiori investimenti esteri, non solo nell’ambito delle otto zone economiche speciali istituite negli ultimidieci anni.

Il Paese puo' contare su finanze pubbliche in ordine, un basso debito pubblico attorno al 40% e un deficit all'2,1% del PIL nel 2017,

COREA DEL SUD11

mentre il debito delle famiglie e' molto elevato e in espansione. Dal punto di vista della politica monetaria, la Banca di Corea nelnovembre 2017 ha alzato il tasso interesse (da 1,25% a 1,5%) al fin di prevenire squilibri finanziari. L'ultimo aggiustamento risaliva allontano 2011, ma per il 2018 è previsto almeno un altro rialzo (strettamente collegato a quella che sarà la politica della FED).

In ambito OCSE, la Corea del Sud resta il Paese che destina la percentuale più bassa del bilancio pubblico alle spese di 'socialprotection' (esclusione sociale, terza età, disoccupazione). Il Paese e’ quindi chiamato a far fronte alla sfida del miglioramento delproprio sistema di welfare, anche alla luce del rapido invecchiamento della popolazione e di un tasso di fecondità tra i più bassi almondo (1,07).

Ultimo aggiornamento: 14/02/2018

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COREA DEL SUD12

INDICATORI MACROECONOMICI

2012 2013 2014 2015 2016 2017PIL Nominale (mln €) 880.361,17 949.638,04Variazione del PIL reale (%) 2,3 2,9 3,3 2,6 2,7 3,1Popolazione (mln) 50,9 51,1 51,3 51 50,8PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) 31.218 32.776 34.356 35.834 27.340 34.986Disoccupazione (%) 3,2 3,1 3,5 3,6 3,7 3,7Debito pubblico (% PIL) 32,2 34,3 36,3 37,9 38 40,4Inflazione (%) 2,2 1,3 1,3 1,3 1 1,5Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 1,3 2,46 -6,9 17,78Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF. (https://ecos.bok.or.kr/flex/EasySearch_e.jsp)

Ultimo aggiornamento: 14/02/2018

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TASSO DI CAMBIO

Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia

COREA DEL SUD13

BILANCIA COMMERCIALE

EXPORT

Export 2015 2016 2017 Previsioni di crescita 2018 Previsioni di crescita 2019Totale nd mln. € 448.035 mln. € nd mln. € nd % nd %

PRINCIPALI DESTINATARI2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €)

nd nd CINA 112.601,6 nd ndnd nd USA 60.077 nd ndnd nd HONG KONG 29.654 nd nd

Italia Position:nd nd Italia Position:28 2.861,3 Italia Position:nd ndMerci (mln. €) 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 1.838,25 Prodotti delle miniere e delle cave 374,22 Prodotti alimentari 3.181,22 Bevande 712,33 Tabacco 969,33 Prodotti tessili 9.842,87 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2.167,71 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 282,67 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 81,63 Carta e prodotti in carta 2.551,5 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 701,55 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 84,13 Prodotti chimici 19.054,66 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 2.180,89 Articoli in gomma e materie plastiche 34.305,7 Prodotti della metallurgia 20.150,91 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 12.945,32 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 25.080,99 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 121.446,18 Macchinari e apparecchiature 52.684,55 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 56.709,84 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 32.125,9 Mobili 1.744,99 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 24.863,65

Elaborazioni ICE su dati della dogana coreana

COREA DEL SUD14

IMPORT

Import 2015 2016 2017 Previsioni di crescita 2018 Previsioni di crescita 2019Totale nd mln. € 367.473,1 mln. € nd mln. € nd % nd %

PRINCIPALI FORNITORI2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €)

nd nd CINA 78.683,6 nd ndnd nd GIAPPONE 42.932,3 nd ndnd nd USA 39.090,7 nd nd

Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: 17 4.904,8 Italia Posizione: nd ndMerci (mln. €) 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 10.130,11 Prodotti delle miniere e delle cave 10.538,73 Prodotti alimentari 11.219,64 Bevande 858,95 Tabacco 374,73 Prodotti tessili 4.483,73 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 8.262,23 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 2.008,1 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 2.803,4 Carta e prodotti in carta 1.623,24 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 744,48 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 9.823,48 Prodotti chimici 14.623,87 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 4.992,88 Articoli in gomma e materie plastiche 11.226,64 Prodotti della metallurgia 18.956,77 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 12.945,32 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 16.426,81 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 67.995,02 Macchinari e apparecchiature 41.641,93 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 13.757,5 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 5.520,76 Mobili 2.725,7 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 74.074,39

Elaborazioni ICE su dati della dogana coreana

OSSERVAZIONI

COREA DEL SUD15

SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI

2013 2014 2015Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) 33.165 67.000 105.019Saldo dei Servizi (mln. €) -19.050 -19.220 -13.544Saldo dei Redditi (mln. €) 7.020 8.240 10.451Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) -3.130 -4.150 -5.451Saldo delle partite correnti (mln. €) 61.100 63.000 96.474Riserve internazionali (mln. €) 260.869 274.000 318.999Fonte:Elaborazioni ICE su dati EIU.

Ultimo aggiornamento: 04/04/2016

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COREA DEL SUD16

INVESTIMENTI - STOCK

STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: COREA DEL SUD (OUTWARD)

Stockdi investimenti diretti esteri

del paese:COREA DEL SUD (Outward)

2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019

Totale (% PIL) 1,58 % 20,5 % % % nd % nd %Totale (mln € e var. %) 167.761,4 mln. € 256,15 mln. € mln. € mln. € nd % nd %

PRINCIPALI DESTINATARI2014 (mln. €) 2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €)

USA 43.079,5CINA 36.882,3

HONG KONG 12.016,9Italia Position:nd 284,2 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd

Elaborazioni ICE su dati UNCTAD

COREA DEL SUD17

STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: COREA DEL SUD (INWARD)

Stockdi investimenti diretti esteri

nel paese:COREA DEL SUD (Inward)

2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019

Totale (% PIL) 1,68 % 12,9 % % % nd % nd %Totale (mln € e var. %) 178.425,2 mln. € 160,63 mln. € mln. € mln. € nd % nd %

PRINCIPALI INVESTITORI2014 2015 2016 2017

USA 42.882,5GIAPPONE 28.588

PAESI BASSI 18.570

Elaborazioni ICE su dati UNCTAD

OSSERVAZIONI

Per gli investimenti diretti esteri in uscita dal Paese e' riportato il dato sugli investimenti effettuati (a partire dal 1980), mentre per gliinvestimenti diretti esteri in entrata nel Paese sono riportati i dati sugli investimenti dichiarati (a partire dal 1962).

Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati MOTIE (Ministry of Industry Energy and Trade) e EXIM Bank.

COREA DEL SUD18

INVESTIMENTI - FLUSSI

FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: COREA DEL SUD (OUTWARD)

Flussidi investimenti diretti esteri

in uscita dal paese:COREA DEL SUD (Outward)

2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019

Totale (% PIL) 0,19 % 2,04 % % % nd % nd %Totale (mln € e var. %) 20.143,7 mln. € 25,43 mln. € mln. € mln. € nd % nd %

PRINCIPALI DESTINATARI2014 (mln. €) 2015 (mln. €) 2016 (mln. €) 2017 (mln. €)

USA 4.182,1CINA 2.357,5

VIETNAM 1.172,7Italia Position:nd 93,6 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd

Elaborazioni ICE su dati UNCTAD

COREA DEL SUD19

FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: COREA DEL SUD (INWARD)

Flussidi investimenti diretti esteri

in ingresso nel paese:COREA DEL SUD (Inward)

2014 2015 2016 2017 Previsioni 2018 Previsioni 2019

Totale (% PIL) 0,13 % 0,37 % % % nd % nd %Totale (mln € e var. %) 14.299,9 mln. € 4,63 mln. € mln. € mln. € nd % nd %

PRINCIPALI INVESTITORI2014 2015 2016 2017

USA 2.715,9GIAPPONE 1.871,9

PAESI BASSI 1.871,3

Elaborazioni ICE su dati UNCTAD

OSSERVAZIONI

Per gli investimenti diretti esteri in uscita dal Paese e' riportato il dato sugli investimenti effettuati, mentre per gli investimenti direttiesteri in entrata nel Paese sono riportati i dati sugli investimenti dichiarati.

Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati MOTIE (Ministry of Industry Energy and Trade) e EXIM Bank.

COREA DEL SUD20

BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE

Market Access Database della Commissione Europea

COREA DEL SUD21

COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT

INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA

2015 2016 2017Val

(0 - 100)Pos.

140 paesiVal

(0 - 100)Pos.

138 paesiVal

(0 - 100)Pos.

137 paesiGCI 5 26 5 26 5,1 26Sub indiciRequisiti di base ( %) 5,7 18 5,7 19 5,8 16Istituzioni (25%) 3,9 69 4 63 4 58Infrastrutture (25%) 5,8 13 6 10 6,1 8Ambiente macroeconomico (25%) 6,6 5 6,6 3 6,6 2Salute e Istruzione Primaria (25%) 6,3 23 6,3 29 6,3 28Fattori stimolatori dell'efficienza ( %) 4,8 25 4,9 26 4,9 26Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 5,4 23 5,3 25 5,3 25Efficienza del mercato dei beni (17%) 4,8 26 4,9 24 5 24Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4,1 83 4,1 77 4,2 73Sviluppo del mercato finanziario (17%) 3,6 87 3,9 80 3,9 74Diffusione delle tecnologie (17%) 5,5 27 5,5 28 5,6 29Dimensione del mercato (17%) 5,6 13 5,5 13 5,5 13Fattori di innovazione e sofisticazione ( %) 4,8 22 4,8 22 4,8 23Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 4,8 26 4,9 23 4,9 26Innovazione (50%) 4,8 19 4,8 20 4,8 18Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index.Note:La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.

Ultimo aggiornamento: 17/10/2017

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2015 2016 2017Val

(0 - 100)Pos.

186 paesiVal

(0 - 100)Pos.

186 paesiVal

(0 - 100)Pos.

186 paesiIndice di Liberta Economica 71,5 29 71,7 27 74,3 23Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom.

Ultimo aggiornamento: 17/10/2017

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COREA DEL SUD22

INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE

2010 2012Val

(0 - 7)Pos.

132 paesiVal

(0 - 7)Pos.

132 paesiETI 4,7 27 4,6 34Sub indiciAccesso al mercato (25%) 3,6 111 3,4 115Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 3,6 111 3,4 115Amministrazione doganale (25%) 5,2 24 5,2 25Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 5,1 26 5 30Efficienza delle procedure di import e export (33%) 6,1 6 6,2 5Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 4,5 37 4,4 40Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 5,4 15 5,6 11Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 5,4 24 5,5 21Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 4,9 21 5 14Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 5,8 6 6,2 5Contesto business (25%) 4,6 44 4,4 57Regolamentazione (50%) 4 51 3,8 59Sicurezza (50%) 5,3 43 5,1 53Fonte:Elaborazioni ICE su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index.Note:La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.

Ultimo aggiornamento: 24/01/2013

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2010 2012Valore (%) Valore (%)

Peso % del commercio sul PIL 85 93Fonte:Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU.

Ultimo aggiornamento: 24/01/2013

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COREA DEL SUD23

FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS

2015 / 2016 2016 / 2017 2017 / 2018Accesso al finanziamento 12,3 11,4 13,3Aliquote fiscali 7,3 5,2 6,9Burocrazia statale inefficiente 16,4 15,7 12,1Scarsa salute pubblica 0,1 0,1 0,1Corruzione 3 2,4 4,3Crimine e Furti 0 0,2 0Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 4,6 5,4 5,7Forza lavoro non adeguatamente istruita 2,7 2,2 3,9Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 2,9 4,2 4,7Inflazione 1,5 1,5 1,3Instabilita delle politiche 17,3 19,2 15,5Instabilita del governo/colpi di stato 0,4 0,9 6,5Normative del lavoro restrittive 13,3 13 8,7Normative fiscali 7,6 7,3 5,8Regolamenti sulla valuta estera 1,1 1,5 1,3Insufficiente capacita di innovare 9,5 9,8 9,8Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index.Note:I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavolarappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo.

Ultimo aggiornamento: 17/10/2017

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COREA DEL SUD24

BUSINESS COST

Unita 2013 2014 2015Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale oChief Executive in organizzazioni medio-grandi.

€ per anno 190.815,74 197.254,82 252.254,66

Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nellemultinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o ChiefExecutive in organizzazioni piccole.

€ per anno 109.968,25 92.614,49 118.310,53

Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali oregionali.

€ per anno 99.047,06 101.289,12 125.335,58

Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management conpredominanza della responsabilita di staff.

€ per anno 53.323,12 51.844,67 59.801,41

Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenzegestionali o regionali.

€ per anno 57.125,32 54.820,55 61.715,02

Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteriasenza o con ridotte responsabilita di supervisione.

€ per anno 33.089,35 33.406,42 37.528,55

Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografisupervisionati da posizioni senior.

€ per anno 23.171,89 26.146,19 29.080,14

Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2per anno.

€ per m2per anno

449,81 469,6 421,95

Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2per anno

82,95 86,24 115,9

Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo perKwH.

€ per kwH 0,04 0 0

Acqua per uso industriale /commerciale. € per m3 0,28 0,29 0,33Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica. € per

linea/mese3,93 4,09 15,78

Aliquota fiscale corporate media. % 24,2 24,2 24,2IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 10 10 24,2Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 38 38 38Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.

Ultimo aggiornamento: 08/03/2017

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COREA DEL SUD25

INDICE DOING BUSINESS

2017 2018Val

(0 - 7)Pos.

189 paesiVal

(0 - 7)Pos.

190 paesiPosizione nel ranking complessivo 5 4Avvio Attivita (Posizione nel ranking) 11 9Procedure - numero (25%) 2 2Tempo - giorni (25%) 4 4Costo - % reddito procapite (25%) 14,6 14,6Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) 31 28Procedure - numero (33,3%) 10 10Tempo - giorni (33,3%) 28 27,5Costo - % reddito procapite (33,3%) 4,3 4,4Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) 1 2Procedure - numero (33,3%) 3 3Tempo - giorni (33,3%) 18 13Costo - % reddito procapite (33,3%) 38,3 37Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) 39 39Procedure - numero (33,3%) 7 7Tempo - giorni (33,3%) 5,5 5,5Costo - % valore della proprieta (33,3%) 5,1 5,1Accesso al credito (Posizione nel ranking) 44 55Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8max) (37,5%)

5 5

Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%) 8 8Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 13 20Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 7 7Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max)(33,3%)

6 6

Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria(0 min - 10 max) (33,3%)

8 8

Tasse (Posizione nel ranking) 23 24Pagamenti annuali - numero (33,3%) 12 12Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse aipagamenti (33,3%)

188 188

Tassazione dei profitti (33,3%) 18,2 18,2Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 32 33Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore) 13 13Adempimenti doganali per esportare - costo (USD) 185 185Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo(ore)

1 1

Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo(USD)

11 11

Adempimenti doganali per importare - tempo (ore) 6 6Adempimenti doganali per importare - costo (USD) 315 315Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo(ore)

1 1

Preparazione dei documenti neccessari per importare - costo(USD)

27 27

Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 1 1Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 290 290Costi - % del risarcimento (33,3%) 12,7 12,7Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%) 14,5 14,5Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) 4 5Fonte:Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business.Note:I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology.

Ultimo aggiornamento: 24/11/2017

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COREA DEL SUD27

ACCESSO AL CREDITO

ACCESSO AL CREDITO

All'inizio degli anni duemila, il Governo coreano si era posto l'obiettivo di trasformare Seoul in una delle principali piazze finanziarie almondo. Tale progetto non e' andato a buon termine, complice anche un sistema di regolamentazione finanziaria giudicato troppoesteso, che ha spinto alcuni gruppi bancari stranieri a chiudere o ridimensionare le proprie attivita' nel settore retail.

La fase di politica monetaria restrittiva attesa per il 2018 (la Banca di Corea porterà i tassi all'1,5%) non favorirà l'espansione delcredito. Ne risentiranno soprattutto le famiglie, che vedranno una crescita del debito (già molto alto) attraverso un aumento dei tassisui mutui immobiliari, per la maggior parte a tasso variabile. Situazioni simile per le imprese, visto che circa il 70% dei mutui sono atasso variabile, che saranno gravate da maggiori costi. Tradizionalmente difficile è l'accesso al credito per le piccole e medieimprese, soggette a condizioni molto piu' penalizzanti. Alcune industrie (shipping, shipbuilding, acciaio) risultano gravate da unamole di debiti difficilmente gestibile, che sta spingendo il Governo a cercare di affrontare il problema delle cosiddette 'zombiecompanies', attraverso processi di ristrutturazione che implicano anche una stretta all'erogazione di credito da parte delle banche.

Da parte italiana, le uniche due banche presenti in loco sono Intesa Sanpaolo e Unicredit, attraverso i rispettivi uffici dirappresentanza.

Ultimo aggiornamento: 21/02/2018

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COREA DEL SUD28

Rapporti con la RepubblicaPopolare Democratica di Corea

Dispute territoriali e marittime

Rischio di attacchi cibernetici

Tensioni sociali, sindacali epolitiche

RISCHI

RISCHI POLITICI

Rapporti con la Repubblica Popolare Democratica di CoreaDispute territoriali e marittimeRischio di attacchi ciberneticiTensioni sociali, sindacali e politiche

Benchè la probabilità di coinvolgimento della Corea del Sud in un conflitto su larga scala conla DPRK sia da considerarsi remota, le tensioni con il vicino nordcoreano costituisconoindubbiamente il maggior fattore di rischio in termini di sicurezza e conseguentemente in

termini economici. Criticità potrebbero determinarsi in relazione alla prosecuzione del programma missilistico e nuclearenordcoreano.

Dispute territoriali si ripropongono lungo la linea di confine marittimo a Est e a Ovest tra ledue Coree. Cio' avviene in ragione dell'assenza di un accordo definitivo tra Nord e Sud e

della definizione di una linea di demarcazione marittima (Northern Limit Line - NLL) non pienamente riconosciuta da Pyongyang. Talecircostanza genera talvolta tensioni tra le Marine militari. Altra disputa è quella relativa alla sovranità delle isole Dokdo/Takeshima,causa di ripetute tensioni negli ultimi anni nelle relazioni nippo-coreane e di rivendicazioni nazionalistiche a Seoul.

Su un'economia fortemente digitalizzata, eventuali attacchi cibernetici rischiano di produrredanni particolarmente gravi. Nel corso degli ultimi anni, la Corea del Sud è stata oggetto di

una serie di attacchi ai danni di siti web di network televisivi, istituti bancari e sistemi informatici relativi a impianti nucleari. Nell'ultimobiennio rilevanti sono state le intrusioni nelle piattaforme che gestiscono criptovalute e negli account privati degli investitori. LeAutorità di Governo sono impegnate nel rafforzamento dei propri apparati di difesa in tale ambito e promuovono un'azione disensibilizzazione internazionale, come dimostra il fatto di aver ospitato, nell'ottobre 2013, la Conferenza sulla Cybersecuity.

Il Paese non e' immune da conflittualità' sociali e sindacali, che pero' si esprimonogeneralmente in forma pacifica e nel rispetto dei principi democratici. A cavallo tra 2016 e2017 si sono registrate imponenti manifestazioni di piazza, con cadenza settimanale, volte a

protestare contro la ex-Presidente Park Geun-hye, coinvolta in un caso di corruzione e abuso di potere, poi soggetta adimpeachment e rimossa dalla carica.

Ultimo aggiornamento: 21/02/2018

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COREA DEL SUD29

Alto livello dell'indebitamentoprivato

Debolezza delle PMI

Conseguenze di una possibileinstabilita' finanziaria sui mercatiinternazionali

Bassa occupazione giovanile

Bassa partecipazione delledonne al mercato del lavoro

Barriera linguistica e reperibilita'manodopera stranieraspecializzata

Struttura del sistema produttivo

RISCHI ECONOMICI

Alto livello dell'indebitamento privatoDebolezza delle PMIConseguenze di una possibile instabilita' finanziaria sui mercati internazionaliBassa occupazione giovanileBassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro

Con un debito pubblico equivalente pari a circa il 40% del PIL la Corea del Sud esprime ilvalore più basso tra i Paesi OCSE. A fronte di tale dato estremamente positivo, sopratutto seconfrontato a quello delle economie europee e giapponese, la Corea del Sud esprime un

altissimo livello di debito privato (89,2% del PIL) con un rapporto medio tra debito privato e reddito disponibile superiore al 160%.Tale componente rischia di generare rischi sistemici molto forti in una eventuale fase di persistente bassa crescita e/o di unadinamica deflattiva del mercato immobiliare.

Le PMI coreane risultano spesso finanziariamente fragili a causa di bassa capitalizzazione ealti tassi di indebitamento. In una situazione di maggiore volatilita’ del tasso di cambio della

valuta nazionale rispetto al passato e di minori possibilita’ di accesso al credito, molte imprese corrono il rischio di andare insofferenza. Una prolungata situazione di stress per tale comparto, in mancanza di adeguati interventi sul lato creditizio, potrebbedeterminare un elevato numero di situazioni di insolvenza sucettibile di avere importanti ripercussioni sull’economia nazionale.

La divergenza delle politiche monetarie potrebbe determinare instabilita' finanziaria a livellointernazionale. In particolare, mentre molti Paesi sono impegnati in un'espansione monetaria(su tutti UE e Giappone), gli Stati Uniti dovrebbero nei prossimi mesi rivedere al rialzo i tassidi interesse. La Corea, in virtu' di un ampio avanzo di conto corrente e di ingenti riserve di

valuta estera dovrebbe essere al riparo, ma i possibili effetti negativi sui mercati di sbocco dell'export coreano e l'eventuale aumentodei tassi di interesse potrebbero rallentare la crescita del Paese.

A fronte di una bassa disoccupazione giovanile (pari all'8% nella fascia 15-29 anni), siregistra un tasso di occupazione giovanile pari al 40%, nettamente inferiore alla media

OCSE e in ulteriore calo negli ultimi anni. Su tali dati incide anzitutto l'elevato livello di istruzione e di qualifica dei giovani coreani,che si affacciano al mondo del lavoro mediamente più tardi, e faticano a trovare posti di lavoro adeguati alle proprie qualifiche. Ben720.000 sono poi i giovani completamente inattivi, i cosiddetti NEET (not in education, employment or training).

L'occupazione femminile e' ferma al 55%. Tra le cause principali, la difficoltà di coniugareimpegni familiari e lavorativi.

Ultimo aggiornamento: 21/02/2018

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RISCHI OPERATIVI

Barriera linguistica e reperibilita' manodopera straniera specializzataStruttura del sistema produttivoVolatilità' degli stili di consumoProtezione proprietà intellettuale

Benché l'inglese sia molto studiato, vi sono margini per un ampliamento della sua diffusionenegli ambienti economici coreani. Salvo alcuni settori maggiormente aperti ai mercatistranieri, il coreano rimane quindi la lingua di lavoro. Cio' rappresenta un ostacolo oggettivoalla reperibilita' di manodopera straniera specializzata. Vi sono inoltre restrizioni normative

all'assunzione di personale straniero nelle aziende, ancora soggetta a un sistema di quote.

Il sistema produttivo coreano e' basato essenzialmente su grandi gruppi industriali, dotati diuna struttura molto ramificata in numerosi settori dell'economia. Per le aziende italiane di

piccole e medie dimensioni, avviare un rapporto di fornitura nei confronti di grandi player coreani può permettere di penetrare nonsolo il mercato interno ma anche mercati terzi, grazie all'internazionalizzazione delle imprese coreane. Ciononostante, il gap

COREA DEL SUD30

Volatilità' degli stili di consumo

Protezione proprietà intellettuale

dimensionale tra PMI italiane e 'chaebol' coreani rende a volte complicate, e sbilanciate, le relazioni di business.

In Corea i consumi sono fortemente orientati dalle mode, che a loro volta poggiano spessosu campagne di marketing che si servono di famosi personaggi dello spettacolo. Cio'

richiede grande dinamicita' e flessibilita' nell'adattarsi alle condizioni di mercato: tali condizioni sono fondamentali per garantirecontinuita' alle proprie attivita' nel Paese.

Il quadro giuridico coreano a tutela della proprietà intellettuale si è andato rafforzando negliultimi anni. Cionondimeno, non mancano i casi di violazione. Le aziende italiane interessate

al mercato coreano sono chiamate pertanto ad attivarsi per garantire la tutela del proprio marchio. In applicazione del principio "first-to-file", in Corea acquisisce il diritto alla registrazione del marchio chi per primo avanza domanda. E' perciò indispensabile registrareil marchio con congruo anticipo rispetto all'effettivo inizio delle operazioni commerciali.

Ultimo aggiornamento: 21/02/2018

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COREA DEL SUD31

RAPPORTI CON L'ITALIA

OVERVIEW

La proiezione commerciale delle imprese italiane sul mercato coreano si e' andata consolidando nell'ultimo decennio, e il commerciorappresenta oggi la dimensione piu' rappresentativa delle relazioni economiche bilaterali. L'Italia, peraltro, vanta un consistentesurplus commerciale nei confronti della Corea.

Per la Corea, il biennio 2015-2016 e' stato caratterizzato da una forte contrazione del commercio internazionale. In questo contesto,il calo dell'interscambio con l'Italia e' stato piu' contenuto del totale. Nel 2017, invece, l’interscambio bilaterale mostra un notevolerecupero, raggiungendo i $9,45 mld, in crescita del 10% rispetto ai $8,59 mld del 2016. Le esportazioni italiane 2017, pari a$5,69 mld, hanno fatto registrare una performance positva del 21%, in linea con il dato complessivo delle importazioni coreane, chesono cresciute del 19%, attestandosi a $3,76 mld.

Si riduce leggermente l’avanzo commerciale di cui l’Italia beneficia nei confronti della Corea, passando da $2,26 mld $1,94 mld. Ilnostro Paese è il quarto partner commerciale europeo della Corea, dopo Germania, Regno Unito ed Olanda.

Così come nel 2016, anche nel 2017 la performance complessiva del nostro commercio con Seoul è il frutto di due oppostedinamiche. Da un lato, la forte contrazione del settore della meccanica e componentistica, calato del 26,8%, e pari a solo un quintodel nostro export totale. In parte, possono avere inciso la debole dinamica degli investimenti in beni capitali in Corea e la crisi dialcuni settori dell’industria pesante.

Dall’altro lato, si conferma invece l’ottima performance del comparto moda. Se considerato in senso ampio (inclusi occhialeria,cosmetica, accessori), la crescita è stata del 6,9%, in controtendenza rispetto alla dinamica settoriale (-1,4%). In termini di valore,abbiamo toccato 1,5 mld di dollari, pari al 28,1% del nostro export.

E' in forte espansione anche l’export del comparto agroalimentare, cresciuto del 16,5% e pari a 268 mln di dollari. Tra gli altri settoriche registrano una performance positiva, da segnalare la conferma dell’ottimo trend degli autoveicoli (255 mln, +6,9%) edell’arredamento (116 mln, +12,5%), mentre cala drasticamente la voce ‘oli minerali e combustibili’ (91,5 mln, - 70,6%),

Al contrario delle relazioni commerciali, gli investimenti tra Italia e Corea sono tradizionalmente meno sviluppati. Negli ultimi anni,tuttavia, vi sono state importanti acquisizioni da parte di gruppi coreani nel nostro Paese, in particolare Inox Tech Spa (tubi inacciaio) da parte della coreana Seah Steel Corporation, e C.F. Gomma (componentistica per autoveicoli) da parte della coreanaDTR. Significativa è anche la decisione assunta nel luglio 2015 dal National Pension Service (NPS), principale fondo pensionisticocoreano, di entrare con 120 mld di euro nel fondo di investimento infrastrutturale italiano F2i.

Spesso, i rapporti assumono la modalità della partnership industriale, spesso orientate a mercati terzi (soprattutto per l’oil&gas). E’ ilcaso dell’importante joint venture tra Eni Versalis e il gruppo petrolchimico coreano Lotte Chemical, per la costruzione in Corea, contecnologia italiana, di impianti per la produzione di elastomeri, e l’accordo di collaborazione tecnologica tra Ansaldo Energia eDoosan Heavy Industries per lo sviluppo di una nuova turbina a gas.

Ultimo aggiornamento: 21/02/2018

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COREA DEL SUD32

SCAMBI COMMERCIALI

EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: COREA DEL SUD

Export italiano verso il paese:COREA DEL SUD

2015 2016 2017 gen-ott 2017 gen-ott 2018

Totale 4.506,93 mln. € 3.965,92 mln. € 4.313,15 mln. € 3.551,35 mln. € 3.750,48 mln. €Merci (mln. €) 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 7,45 40,35 9,14Prodotti delle miniere e delle cave 2,3 4,02 3,97Prodotti alimentari 143,38 130,17 179,47Bevande 32,86 36,39 36,55Tabacco 0,02 0,26 42,38Prodotti tessili 151,22 172,13 179,3Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 413,47 399,01 472,38Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 541,95 424,75 665,17Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 5,87 8,81 8,2Carta e prodotti in carta 36,78 20,75 25,8Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 223 0,01 33,42Prodotti chimici 273,57 97,54 262,34Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 194,89 155,41 195,98Articoli in gomma e materie plastiche 49,05 91,19 53,46Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 62,39 nd 72,73Prodotti della metallurgia 154,04 62,09 94,3Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 89,27 141,82 73,9Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 94,36 86,88 140,9Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 166,83 214,01 154,81Macchinari e apparecchiature 1.343,81 1.055,32 995,92Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 220,1 277,48 316,56Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzimilitari)

44,54 50,21 51,41

Mobili 74,81 115,61 82,43Prodotti delle altre industrie manufatturiere 166,68 nd 143,64Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 13,56 ndAltri prodotti e attività 12,39 nd 18,74

Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.

COREA DEL SUD33

IMPORT ITALIANO DAL PAESE: COREA DEL SUD

Import italiano dal paese:COREA DEL SUD

2015 2016 2017 gen-ott 2017 gen-ott 2018

Totale 3.198,25 mln. € 2.967,52 mln. € 3.388,33 mln. € 2.830,85 mln. € 3.488,83 mln. €Merci (mln. €) 2015 2016 2017

Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 0,41 27,11 0,8Prodotti delle miniere e delle cave 3,5 1,07 0,77Prodotti alimentari 24,62 7,02 37,08Prodotti tessili 88,17 162,03 87,31Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 9,02 8,89 9,33Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 16,07 4,81 12,02Carta e prodotti in carta 19,08 0 12,47Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 14,78 0,45 40,95Prodotti chimici 598,76 170,15 706,01Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 70,7 16,07 73,74Articoli in gomma e materie plastiche 147,1 573,78 177,43Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 24,43 nd 26,36Prodotti della metallurgia 525,63 584,69 655,81Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 102,85 129,98 110,72Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 184,38 78,67 171,06Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 114,27 220,25 131,7Macchinari e apparecchiature 294,31 301,39 345,08Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 386,14 507,08 727,58Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 518,33 1,34 2,56Mobili 0,89 4,7 2Prodotti delle altre industrie manufatturiere 42,27 nd 45,83Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 11,45 ndAltri prodotti e attività 11,78 nd 10,77

Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.

OSSERVAZIONI

COREA DEL SUD34

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK

STOCK DEGLI INVESTIMENTI DETENUTI IN ITALIA DA: COREA DEL SUD

Stock degli investimentidetenuti in Italia da:

COREA DEL SUD

2014 2015 2016 2017

Totale mln. € mln. € 598,48 mln. € mln. €Settore (mln. €) 2014 2015 2016 2017

Manufatturiero 99,11 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 323,91 Trasporto e magazzinaggio 4,17 Attività finanziarie e assicurative 61,07 Attività immobiliari 59,36 Attività professionali, scientifiche e tecniche 45,72 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 3,33

Elaborazioni ICE su dati Ministry of Trade, Industry & Energy, The Export-Import Bank of Korea

COREA DEL SUD35

STOCK DI INVESTIMENTI ITALIANI NEL PAESE: COREA DEL SUD

Stock di investimenti italianinel paese:

COREA DEL SUD

2014 2015 2016 2017

Totale 405,7 mln. € mln. € mln. € mln. €Elaborazioni ICE su dati Ministry of Trade, Industry & Energy, The Export-Import Bank of Korea

OSSERVAZIONI

Per gli investimenti diretti esteri in uscita dal Paese e' riportato il dato sugli investimenti effettuati (a partire dal 1980), mentre per gliinvestimenti diretti esteri in entrata nel Paese sono riportati i dati sugli investimenti dichiarati (a partire dal 1962).

Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati MOTIE (Ministry of Industry Energy and Trade) e EXIM Bank.

COREA DEL SUD36

INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI

FLUSSI DI INVESTIMENTI IN INGRESSO IN ITALIA PROVENIENTI DAL PAESE: COREA DEL SUD

Flussidi investimenti in ingresso in Italia

provenienti dal paese:COREA DEL SUD

2014 2015 2016 2017 Previsioni dicrescita 2018

Previsioni dicrescita 2019

Totale (mln € e var. %) 93,6 mln. € mln. € 8,23 mln. € mln. € nd % nd %Settore (mln. €) 2014 2015 2016 2017

Manufatturiero 2,84 Attività professionali, scientifiche e tecniche 5,28

Elaborazioni ICE su dati del Ministry of Trade, Industry & Energy e The Export-Import Bank of Korea

COREA DEL SUD37

FLUSSI DI INVESTIMENTI ITALIANI VERSO IL PAESE: COREA DEL SUD

Flussidi investimenti italiani verso

il paese:COREA DEL SUD

2014 2015 2016 2017 Previsioni dicrescita 2018

Previsioni dicrescita 2019

Totale (mln € e var. %) 18,1 mln. € mln. € 38,17 mln. € mln. € nd % nd %Settore (mln. €) 2014 2015 2016 2017

Manufatturiero 17,64 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 13,93 Altre industrie manufatturiere 3,7

Servizi 20,53 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 20,14

Elaborazioni ICE su dati del Ministry of Trade, Industry & Energy e The Export-Import Bank of Korea

OSSERVAZIONI

Per gli investimenti diretti esteri in uscita dal Paese e' riportato il dato sugli investimenti effettuati, mentre per gli investimenti direttiesteri in entrata nel Paese sono riportati i dati sugli investimenti dichiarati.

Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati MOTIE (Ministry of Industry Energy and Trade) e EXIM Bank.

Al contrario delle relazioni commerciali, gli investimenti tra Italia e Corea sono tradizionalmente meno sviluppati. Tale limite valeperaltro in entrambi i sensi. Italia e Corea sembrano similmente orientate, per quanto riguarda la direzione degli IDE, verso altrimercati asiatici (Cina, India, Vietnam) ed alcuni Paesi dell’Europa centro-orientale. Altri Paesi europei, con capofila la Germania,sono invece presenti qui con investimenti notevoli, attestati dal primato dell’UE come ‘top investor’ in Corea del Sud.

Negli ultimi tempi, tuttavia, si nota una dinamica più vivace sia degli investimenti sia delle collaborazioni industriali. Se nel 2013,partendo invero da livelli assoluti molto bassi, si era assistito a un aumento notevole degli investimenti italiani in Corea (116,7 mlnUSD, +1.478,3), nel 2014 questi sono stati pari a oltre 24 mln USD. Da ultimo, nel maggio 2015 è stato annunciato uninvestimento da parte dell’italiana Technoprobe, importante player nel settore dei semiconduttori, per la costruzione di un impianto inCorea, in partnership con Kodi-S.

Il 2014 ha fatto registrare una crescita considerevole degli investimenti coreani nel nostro Paese, passati in un anno da 13,4 mlnUSD a 124,4 mln USD (+828,3%). Tale dinamica è legata ad importanti operazioni realizzate da gruppi coreani, come l’acquisizionedi Inox Tech Spa, azienda italiana produttrice di tubi in acciaio per il settore oil&gas, da parte della coreana Seah Steel Corporation,e l’acquisizione dell’azienda italiana C.F. Gomma, operante nel settore della componentistica per autoveicoli, da parte della coreanaDTR (in collaborazione con Magneti Marelli).

Significativa è anche la decisione assunta nel luglio 2015 dal National Pension Service (NPS), principale fondo pensionisticocoreano, di entrare con 120 mld di euro nel fondo di investimento infrastrutturale italiano F2i.

Nel corso del 2015 l’Ambasciata, in collaborazione con l’Ufficio ICE e con l’Agenzia coreana KOTRA, ha promosso diverse iniziativemirate all’attrazione degli investimenti in Italia, tra cui una missione di potenziali investitori coreani in Italia (marzo), un seminariosugli aspetti tecnici e giuridici dell’ambiente di business italiano (giugno) e un seminario sulle opportunita’ di investimento (settembre2015), con la partecipazione di circa 130 operatori coreani.

COREA DEL SUD38

TURISMO

SCHEDA TURISMO COREA DEL SUD

Anno Totale viaggiatori All'estero Nel proprio paese2016 61.676.400 22.383.200 39.293.2002015 57.617.700 19.310.400 38.307.300

Graduatoria dei 5 paesi più visitati del 2016# Paese Totale viaggiatori Var % su anno precedente Quota parte su totale outgoing %1 GIAPPONE 5.090.382 27.2 22.742 USA 1.628.563 11.8 7.273 VIETNAM 1.543.883 34 6.894 FILIPPINE 1.475.081 10.1 6.595 THAILANDIA 1.464.218 6.6 6.54

Posizione dell'Italia Totale viaggiatori Quota parte su totale outgoingnd 0 nd

I 5 prodotti turistici italiani più apprezzati del 2016# Prodotto Quota

1 Grandi città d'arte 302 Mare 303 Laghi 154 Enogastronomia 55 Turismo religioso 5

Collegamenti aerei direttiICN - FCO: Korean Air / settimanale ICN - FCO: Alitalia / 3 volte/settimana(dom/lun/ven) ICN - FCO: AsianaAirlines / 6

volte/settimana(dom/mar/mer/gio/ven/sab) ICN - MXP: KoreaAir / 3 volte/settimana (dom/mer/ven) (charter) ICN - VCE: AsianaAirlines /2volte/settimana(mar/sab) - dal 6 giugno al 21 ottobre

Categoria Turisti Quota % Segmento socio economico Livello culturale Propensione al viaggioGiovani/studenti 30.1 medio-alto medio-alto nd

Singles 12.24 medio-alto medio-alto ndCoppie senza figli 35.2 medio-alto medio-alto nd

Coppie con figli 8.16 medio-alto medio-alto ndSeniors (coppie over 60) 14.28 medio-alto medio-alto nd

Gruppi nd nd nd ndUomini d'affari/professionisti (MICE) nd nd nd nd

UTILIZZO INTERNET

Anno Numero internetusers

Tasso di penetrazione su totalepopolazione

Social mediausers

Tasso di penetrazione su totalepopolazione

2016 43636000 nd 21843000 nd2015 nd nd nd nd

Prime 5 piattaforme social più attive# Social Tasso di prenotazione sul totale internet users

1 facebook 33.72 twitter 10.83 instagram 3.14 blog 8.95 Kakaostory 39.4

FLUSSI TURISTICI: ITALIA VERSO COREA DEL SUD

Nel 2016 i cittadini italiani che hanno messo piede in Corea sono stati circa 64.000. Il dato conferma la crescita costante degli ultimianni, favorita dai nuovi voli diretti. Nel 2012, gli italiani erano stati 29.000.

Tali dati mostrano il crescente appeal esercitato dalla Corea in Europa e anche in Italia, grazie a una efficace azione di promozioneche ha permesso al Paese di essere inserito sempre piu' spesso negli itinerari turisici dell'Estremo Oriente.

COREA DEL SUD39

Ultimo aggiornamento: 08/08/2017

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FLUSSI TURISTICI: COREA DEL SUD VERSO L'ITALIA

Nel 2015, gli arrivi sono stati circa 786.210 (fonte ISTAT), con un incremento del 47% rispetto all’anno precedente. Tale aumento èstato favorito da un significativo incremento dei collegamenti aerei diretti tra Italia e Corea, passati da tre a quindici alla settimana(su Roma e in misura inferiore Milano). Fino al 2014, infatti, solo il vettore Korean Air operava voli diretti tra Italia e Corea. Dal 2015,hanno avviato collegamenti diretti anche Alitalia e Asiana.

Ultimo aggiornamento: 08/08/2017

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COREA DEL SUD40