Copertina Risolleviamo i Neet C - Manageritalia...*autore del libro Neet - Giovani che non studiano...

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Copertina MARZO 2016 12 Come aiutare i giovani di oggi che non studiano e non lavorano a riattivarsi e cosa fare perché non ce ne siano più in futuro? Alessandro Rosina* C HI SONO I GIOVANI? Cosa voglia- mo che siano le nuove generazioni? In tutti i paesi odierni e in tutte le epoche storiche la prosperità è stret- tamente legata alla capacità delle nuove generazioni di produrre nuovo benessere, vale a dire nuova ricchezza econo- mica e nuovo valore sociale. Perché in Italia ci riu- sciamo molto meno rispetto alle società moderne avanzate? Il riscontro di tale incapacità è sintetizzato dal tasso di Neet, indicatore che ben rappresenta lo scarso investimento sui giovani con conseguente spreco delle loro competenze e frustrazione delle loro ambizioni. Giovani scoraggiati L’acronimo Neet sta per “Not in education, em- ployment or training” e indica gli under 30 che non stanno né studiando né lavorando. A differenza del tasso di disoccupazione giovani- le, tale indicatore prende in considerazione non solo chi cerca attivamente lavoro ma anche chi non ci crede più perché scoraggiato. È quindi la misu- ra più adeguata per esprimere lo spreco e il sot- toutilizzo del potenziale giovanile con conseguen- te deterioramento di occupabilità e produttività futura. I giovani che si trovano in tale condizione, secondo i dati più recenti, sono circa 2,4 milioni: l’equivalente degli abitanti di una regione italiana di media grandezza. Nessun altro paese in Europa ne ha in valore assoluto così tanti. In termini relativi sono il 26% di chi ha tra i 15 e i 29 anni, ma il dato era già elevato prima della crisi (19%). Come documentano varie ricerche, le ricadute ne- RISOLLEVIAMO I NEET *autore del libro Neet - Giovani che non studiano e non lavorano, vedi pagina 56

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marzo 201612

Come aiutare i giovani di oggi che non studiano e non lavorano a riattivarsi e cosa fare perché non ce ne siano più in futuro?

Alessandro Rosina*

Chi sono i giovAni? Cosa voglia-mo che siano le nuove generazioni? in tutti i paesi odierni e in tutte le epoche storiche la prosperità è stret-tamente legata alla capacità delle nuove generazioni di produrre

nuovo benessere, vale a dire nuova ricchezza econo-mica e nuovo valore sociale. Perché in italia ci riu-sciamo molto meno rispetto alle società moderne avanzate? il riscontro di tale incapacità è sintetizzato dal tasso di neet, indicatore che ben rappresenta lo scarso investimento sui giovani con conseguente spreco delle loro competenze e frustrazione delle loro ambizioni.

Giovani scoraggiatiL’acronimo neet sta per “not in education, em-ployment or training” e indica gli under 30 che non stanno né studiando né lavorando. A differenza del tasso di disoccupazione giovani-le, tale indicatore prende in considerazione non solo chi cerca attivamente lavoro ma anche chi non ci crede più perché scoraggiato. È quindi la misu-ra più adeguata per esprimere lo spreco e il sot-toutilizzo del potenziale giovanile con conseguen-te deterioramento di occupabilità e produttività futura.i giovani che si trovano in tale condizione, secondo i dati più recenti, sono circa 2,4 milioni: l’equivalente degli abitanti di una regione italiana di media grandezza. nessun altro paese in Europa ne ha in valore assoluto così tanti. in termini relativi sono il 26% di chi ha tra i 15 e i 29 anni, ma il dato era già elevato prima della crisi (19%). Come documentano varie ricerche, le ricadute ne-

Risolleviamo i Neet

*autore del libro Neet - Giovani che non studiano e non lavorano, vedi pagina 56

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13marzo 2016

gative sono di vario tipo: minori entrate fiscali, costi maggiori per prestazioni sociali, malessere so-ciale. il costo sociale, stimato dall’Eurofound, è pari all’1,2%

del pil europeo, si sale a valori attorno al 2% in italia. Ci sono poi però anche costi individuali, sia materiali che psicologici, di difficile quantificazione.

Neet sta per “Not in education, employment or training” e indica gli

under 30 che non stanno né studiando

né lavorando

Italia maglia neraCosa ci ha fatto diventare i più bravi a trasformare i giovani da potenziale risorsa per la crescita a costo sociale? il motivo di fondo è che negli ultimi decenni si è cre-ata una profonda discrasia tra giovani e lavoro ma, ancor più in generale, tra nuove generazioni e sistema paese. Da un lato, quello che serve alle nuove generazioni per essere adeguatamente forma-te, valorizzate e dare il meglio di sé non c’è, o quasi. Dall’altro, il paese esprime scarsa domanda di giovani, li include poco e male nei processi decisionali e produttivi. siamo quindi, in definitiva, di-ventati una delle economie avan-zate meno in grado di mettere in sintonia le capacità e le compe-tenze delle nuove generazioni con le trasformazioni e le oppor-tunità del mercato del lavoro e della società. negli ultimi anni il quadro è ulte-riormente peggiorato a causa del-la prolungata congiuntura econo-mica negativa in combinazione con la cronica carenza di strumen-ti a sostegno dell’autonomia e

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dal “Rapporto giovani” dell’isti-tuto Toniolo, assomiglia sempre di più a un labirinto dove alto è il rischio di girare a vuoto nonostan-te gli sforzi e la buona volontà. nel frattempo si cresce e diventa sem-pre più difficile recuperare il tem-po perduto. Ecco allora che ci si trova a rinviare progressivamente la realizzazione in ambito lavora-tivo, a posticipare la conquista di un’autonomia dai genitori, ad ab-bassare le aspettative sul reddito, sul numero dei figli, sulle condi-zioni di benessere economico, so-ciale e relazionale. i giovani italiani stanno maturan-do una forte frustrazione per il sottoutilizzo delle proprie poten-zialità, misto a sfiducia nelle poli-tiche per la carenza di risultati ef-fettivi. Ma dopo averli fatti finire nella palude, non possiamo pre-tendere ora che dimostrino di sa-

perne uscire da soli, magari facen-do come il Barone di Münchhau-sen che uscì incolume dalle sabbie mobili tirandosi fortemente e con convinzione per i capelli.

Cosa fare allora? Dobbiamo decidere se in italia le nuove generazioni sono le princi-pali vittime di un paese rassegna-to al declino o se, invece, vogliamo che siano le risorse principali di un paese che vuole tornare a crescere e ad essere competitivo. nel pri-mo caso è bene che i giovani lo sappiano e possano decidere di abbandonare una nave che va alla deriva. nel secondo dobbiamo de-stinare ai giovani le maggiori ri-sorse e le migliori politiche per metterli nelle condizioni di dare il meglio di sé in un Paese che dimo-stra con i fatti di credere in loro e nelle loro potenzialità.

Oltre alla cronica carenza di strumenti a sostegno dell’autonomia e dell’intraprendenza dei giovani, siamo tra i paesi che hanno investito meno negli ultimi decenni in formazione terziaria, in politiche attive del lavoro e in ricerca e sviluppo

p r o m o z i o n e dell’intrapren-denza. secon-do i dati Euro-stat siamo, in particolare, tra quelli che han-no investito meno negli ul-timi decenni in formazione ter-ziaria, in politi-che attive del lavoro, in ricer-ca e sviluppo. Questa scarsa lungimiranza,

XLABOR, PARTIAMO DAI GIOVANI Manageritalia, che da tempo sviluppa iniziati-ve per giovani, apre la prima agenzia per il la-voro, per il momento attiva a Napoli e in Cam-pania. Si chiama XLabor e nasce per supportare Garanzia giovani e Neet. Il programma è rivol-to a giovani tra i 15 e i 29 anni, residenti in Campania – cittadini comunitari o stranieri ex-

tra Ue, con soggiorno regolare – non impegnati in attività lavorativa né inseriti in corsi scolastici o formativi. Servizi, iniziative, informazioni, percorsi personalizzati, incentivi: sono queste le misure previste a livello nazionale e regionale per offrire opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro, in un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori pubblici e privati coinvolti. Tutti i servizi di XLabor sono personalizzati. La conoscenza delle esigenze del mercato del lavoro locale e la disponibilità delle risorse e delle competenze dei manager rendono questa agenzia per il lavoro un punto di riferimento per tutti i giovani che desiderano essere supportati nello sviluppo del proprio potenziale e nella realizzazione del proprio futuro professionale.

Per maggiori informazioni: www.xlabor.it; email [email protected]; tel. 0810050462.

frutto di forti resistenze corpora-tive e di una politica debole, la paghiamo ora in bassa crescita del Paese e alto costo sociale dei neet.

Un costo anche socialeLa condizione degli attuali under 30 (ma si può estendere anche agli under 35), come ben documentato