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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO RASSEGNA STAMPA 19 – 25 novembre 2018

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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO

RASSEGNA STAMPA

19 – 25 novembre 2018

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8 EconomiaLA PROVINCIA

MARTEDÌ 20 NOVEMBRE 2018

LomazzoOrganizza la Camera

di Commercio

per dare informazioni

su un tema centrale

Caccia alle istruzioni per la digitalizzazione a Como-Next. Si terrà il 5 dicembre, ma i posti sono limitati e bisogna af-frettarsi a iscriversi a questa nuova iniezione di informazionisu un tema indispensabile oggi per le imprese.

Il Punto Impresa Digitale diCamera di Commercio di Como organizza in queste ultime setti-mane dell’anno un ulteriore girodi incontri di approfondimento, dalla partecipazione gratuita. Potranno essere affrontati temi come le tecnologie abilitanti e trasformazione digitale, e-com-merce, internazionalizzazione, fatturazione elettronica e altri ancora. L’appuntamento sarà mercoledì 5 appunto, alle 9.30 nel Parco tecnologico scientifi-co di via Cavour. Titolo del semi-nario: impresa 4.0, la trasforma-zione digitale nel settore mani-fatturiero. Relatori sono Alex Curti di Sviluppo Como Como-Next e Ivan Parisi sempre del-l’Innovation Hub.

«La disponibilità di nuovi da-ti, unita ad un’adeguata capacitàdi calcolo – rilevano i promotori - insieme all’introduzione sul mercato di innovazioni come l’intelligenza artificiale, l’auto-mazione, la robotica, la tecnolo-gia additiva e l’interazione uo-mo-macchina sono destinate a cambiare la natura della produ-zione e l’erogazione dei servizi».

Imprese digitaliUn incontroa Como Nextil 5 dicembre

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9LA PROVINCIA

MARTEDÌ 20 NOVEMBRE 2018

Il premio che verrà consegnato alle aziende che si sono distinte nel 2018

COMO

Imprese che portanola bellezza e l’autorevolezzadel made in Como in tutto ilmondo. Anche per questo mo-tivo meritano di avere una fe-sta tutta per loro, come quellache si svolge per il terzo annoconsecutivo. La Provincia diComo ha pensato infatti pro-prio a queste aziende nell’or-ganizzare l’evento che si terràvenerdì prossimo alle 20.30.Questa volta in una locationdiversa, Palazzo Terragni.

Una vetrina per chi vale

Ma il significato è questo, piùche mai, nella Festa delle Im-prese: mostrare cosa sanno fa-re le nostre aziende, attraver-so una serata che avrà un pro-tagonista d’eccezione comeBrunello Cucinelli, intervi-stato dal direttore Diego Mi-nonzio. E anche attraverso larivista, ribattezzata “Impre-se”, proprio perché basta laparola: sono loro il centro,questo luogo dove titolari, ma-nager, lavoratori si prodigano

L’appuntamento. Venerdì sera alla Casa del Fasciosaranno protagoniste le migliori aziende del territorioNel primo semestre crescita verso l’estero pari al 6%

insieme tutti i giorni per crea-re e diffondere ciò che si sa fa-re nella nostra terra. E cosìspesso appunto vendono iprodotti all’estero: dentro cisono le industrie, ma anche leimprese piccolissime, di po-che unità che pur hanno fattodell’internazionalizzazione laloro bandiera. Questione disopravvivenza, come di vitali-tà e orgoglio.

Se i dati della congiunturasono ancora fragili, di trime-stre in trimestre, di anno in

anno nella nostra provincia,quelli dell’export imprimonosperanze più robuste e mo-strano come vengano premia-ti gli sforzi quotidiani delle at-tività produttive e non solo.

I numeri a disposizione inprovincia – elaborati su cifreIstat dal Centro studi della Ca-mera di commercio di Como -riguardano il primo semestree fanno registrare affari perquasi 3 miliardi: un balzo inavanti del 6% in questa primametà dell’anno contro la cre-scita dell’1,6% del raffrontoprecedente. Al primo postoPaesi “vicini”: in ordine laGermania (440 milioni), laFrancia (348) e la Svizzera(258), finalmente in ripresa e adoppia cifra dopo un periodoaltalenante. Ma subito dopo cisono gli Stati Uniti, quindiusciamo dall’Europa. E c’è ilmercato da monitorare pereccellenza: la Cina, settimacon 95 milioni, cresciuta peròdel 13,7%. Da notare che ci so-no comparti come i mobili, do-ve questa percentuale ha su-

perato quota venti, e la foltapresenza delle aziende brian-zole al Salone di Shanghai apartire da giovedì lo dimostraancora di più.

Un pianeta piccolissimo

Insomma, piccole non sono leimprese lariane, ma il pianeta.Soprattutto quando si tratta ditessuti (che pur lottano, scesi a439 milioni), arredo e prodottimetalmeccanici. Ma attenzio-ne, chimica e farmaceuticaquest’anno hanno venduto al-l’estero prodotti per 38 milio-

ni in più. Una gara buona, cheandrà in scena anche venerdìalla festa del nostro giornale,perché sicuramente questo èun requisito, anzi un prere-quisito delle aziende, quelleche la giuria tecnica guidatadal professor Angelo Palmaselezionerà per il premio equelle che compaiono nellanostra rivista.

Infatti nelle 200 pagine delmagazine patinato “Imprese”(in vendita a 1,70 euro con ilgiornale) si trovano storie an-che con questo taglio, questa

capacità e l’entusiasmo nel-l’affrontare nuovi mercati.

Ci sarà inoltre l’interventodel direttore regionale Lom-bardia di Intesa SanpaoloGianluigi Venturini. Un’al-tra occasione di cogliere leparticolarità del camminodelle nostre imprese e riuscirea percorrerlo insieme.

Insomma, una festa perchéfa riflettere, perché sprona,perché ricorda ciò che siamo.E anche dove andiamo, cioè intutto il mondo. M. Lua.

n Verrà presentatala rivista “Imprese”in edicoladal 23 novembrecon il quotidiano

Festa delle impresee il made in ComoExport da 3 miliardi

Evento L’iniziativa del nostro giornale

La rivista dell’economia comasca

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9LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 21 NOVEMBRE 2018

COMO

MARILENA LUALDI

I numeri della compo-sizione della futura Camera di commercio di Como e Lecco so-no arrivati. E ora i giochi non so-no fatti, ma da fare. In quei 30 nomi che verranno presentati, ci sarà infatti anche il futuro pre-sidente del nuovo ente camera-le. O meglio in quei 22: perché questa è la maggioranza, nettis-sima, di Confindustria, Con-fcommercio e Confartigianato delle due province. Il primo ap-parentamento, quello che si evi-denziò subito la scorsa primave-ra come in grado di scrivere in-sieme i protagonisti più nume-rosi di questo primo capitolo. L’altro apparentamento ha cin-que seggi (Cdo, Cna, Api Lecco, Confesercenti). Ci sono poi altritre posti da assegnare: uno al-l’agricoltura (Coldiretti Como-Lecco), un altro alle cooperati-ve, l’altro ancora al mondo del credito.

Date e incontri

Il decreto firmato dal presiden-te della Regione Attilio Fontana

APPARENTAMENTO 1

Confartigianato, Confcommercio,

Confindustria (le tre associazioni

sia di Como sia di Lecco per l'industria,

artigianato e servizi alle imprese,

anche Ance per trasporti, anche Alsea

per altri settori non Confartigianato)

Il nuovo consiglio

CAMERA DI COMMERCIO COMO LECCO

30 seggi (più 3 di rappresentanti sindacato, consumatori e liberi professionisti)

APPARENTAMENTO 2

Cdo (Como e Lecco),Cna del Lario,

Api Lecco

Confesercenti (Como e Lecco)

GLI ALTRI SEGGI

5Artigianato

4Commercio

5Industria

4Servizi

1Servizi

2Industria

1Commercio

1Artigianato

1Altri settori

2Turismo

1Trasporti

1Agricoltura

(Coldiretti)

1Credito assicurazioni

(Ania - Abi)

1Cooperative (Unione territoriale

Sondrio Lecco - Distretto Adda,

Confcooperative Insubria

e Legacoop Lombardia)

30 seggi

La nuova Camera di commercioEcco chi comandaIl punto. Diffuso dalla Regione il decreto che regolail funzionamento del nuovo ente interprovincialePresidente, comaschi ancora alla ricerca di un nome

risale all’8 novembre, è arrivato settimana scorsa e determina appunto il numero di rappre-sentanti che comporranno il fu-turo consiglio: 33 persone, per-ché oltre ai trenta citati, entre-ranno esponenti del sindacato, dei consumatori e dei liberi pro-fessionisti. Riprende il decreto dello scorso febbraio, firmato in extremis dal ministro Carlo Ca-lenda e traccia le future tappe.

Più che le cifre dei seggi, però,viste le premesse di partenza nelle alleanze, conta il tempo. Per la metà di dicembre dovran-no essere portati i nomi dei futu-ri consiglieri comaschi e lecche-si. E tra di loro ci dovrà appunto essere il presidente.

Tanti no

In queste settimane ci sono statidiversi incontri per trovare un candidato condiviso, a livello di territori e associazioni. Una fi-gura che risulta in pole position è quella di Daniele Riva, presi-dente di Confartigianato e pre-sidente uscente della Camera lecchese. Quindi conosce già be-ne questa realtà e ha anche lavo-rato alla realizzazione dell’ente camerale comune, per cui sa-rebbe favorito pure a livello ope-rativo.

Nonostante tutti concordinodi non dover pensare ai campa-nili, ma all’obiettivo, un po’ di pressing nelle associazioni co-masche c’è stato per avere un candidato della Camera più rap-

presentativa a livello numerico-economico. Si è fatto il nome perConfartigianato Como del pre-sidente Marco Galimberti. Sul fronte degli industriali invece, lasituazione è più complessa. Per-ché ci sono personaggi su cui si potrebbe trovare un’intesa, ma hanno dato indisponibilità per troppi impegni. Tra di loro An-gelo Majocchi di Ance, che è sta-to molto corteggiato. Si puntava poi su Gianluca Brenna, vice-presidente di Unindustria Co-mo: carico di impegni a sua vol-ta. In queste ore è girato il nome di Francesco Pizzagalli, della Fumagalli di Tavernerio: ma an-che lui non sarebbe disponibile. Il primo nome ancora era stato quello di Paolo De Santis, già presidente camerale un manda-to fa, ma con esito negativo.

Aram Manoukian è stato asua volta indicato, con uguale ri-sposta: si è messo però a disposi-zione per aiutare a trovare la quadra. Un nome che sbaraglia tutti, aveva confermato pochi giorni fa proprio Manoukian, per ora non c’è. Ma si tratta – aveva aggiunto – di trovare un capitano, un regista, poi tutta la squadra conta.

L’altro apparentamento nonha i numeri per incidere, ma at-traverso la voce di Marco Maz-zone, presidente della Cdo di Como, aveva rimarcato l’impor-tanza di arrivare a un nome che unisse tutti, per poter lavorare tutti insieme.

n Imprenditoridi Como, moltirifiuti eccellentitra le personalitàin grado di unire

La norma

Tanti i criteriche hannofatto scattarequota 33

L’industria è il comparto che ha più

seggi, sette. Segue l’artigianato con

sei, poi il commercio con cinque.

Ma è una mappa apparente falsata

da un settore che sta crescendo: il

turismo, con due posti nel consiglio

camerale.

Del resto un’associazione può

avere peso in campi anche molto

diversi, e i servizi qui giocano un

ruolo importante (cinque i seggi).

In ogni caso, per arrivare alla

distribuzione attuale dei posti,

gioca una serie di fattori: dal nume-

ro delle imprese iscritte a ciascuna

organizzazione a quello degli

occupati. E ancora pesa il valore

aggiunto per comparto diviso per il

numero degli occupati, oltre poi ai

dati del diritto annuale versato

dalle imprese. Sulla base di questo

si è determinato poi il grado di

rappresentatività. Si attendeva

dunque il decreto regionale che

tracciasse la via e il 14 è arrivato.

I due apparentamenti sono un’alle-

anza generale. La nuova Camera di

commercio avrà 33 consiglieri. Nei

due enti divisi erano 28 i comaschi

e 23 lecchesi.

con Elisabetta Magistretti membro del cda di Luxottica, Mediobanca, Smeg. E ancora, laconsegna del premio Cdo per l’economia 2018 a un’azienda.

Dunque sarà un viaggio dacome risolvere i problemi a co-me fare scouting e accendere la scintilla del cambiamento. Già, a chi toccherà questo compito per il futuro? Ecco che alle 14.45interverranno Pierluigi Barto-lomei, direttore del Centro Elis,Mauro Fanin, presidente di Ce-real Docks, e Donatella Sciuto, pro rettore vicario del Politec-nico Milano. Le conclusione al-le 15.30 saranno a cura del presi-dente nazionale della Compa-gnia delle Opere, Bernhard Scholz.M. Lua.

nità. Dentro quindi una best practice, a mezzogiorno, per co-gliere un esempio concreto del-l’Italia che cresce: Giuliano Mo-sconi, presidente della Tecno diMariano Comense e di Zanotta:due realtà prestigiose del designche hanno unito il loro percor-so. Ancora, Mariella Carlotti, esperta di storia dell’arte, farà un approfondimento.

Alle 14 un intervento partico-lare di Tania Cagnotto, atleta e oro mondiale. Questa volta, niente sport di scena, la cam-pionessa tratterà questo tema: la corporate responsibility, uno strumento concreto per dare più valore all’impresa.

Si presenteranno così i risul-tati dell’indagine condotta dal centro studi Cdo. Poi il dialogo

ciale per l’economia nazionale.Domani mattina si partirà

dalla relazione annuale sulla media impresa italiana, espostadal direttore generale di Cdo, Dionigi Gianola. Alle 11 il diret-tore generale di Banca d’Italia Salvatore Rossi parlerà di «Cosasa fare e cosa deve fare l’Italia»: poi sarà la volta del presidente di Fondazione Cariplo Giusep-pe Guzzetti, che analizzerà il rapporto fra imprese e territo-rio per lo sviluppo della comu-

suo indotto, il suo effetto positi-vo sulle altre aziende, la sua evo-luzione. Ecco che se ne parlerà anche a Como domani dalle 10 aVilla Geno con analisi e storie. La Cdo ha voluto portare qui il suo secondo forum annuale del-la media impresa italiana. An-che perché qui ci sono diverse storie significative, messe in lu-ce pure nei report ufficiale l’an-no scorso. Storie che aiutano a comprendere meglio la portata e l’impatto del fenomeno, cru-

ComoOspiti d’eccezione a Villa Geno

per il focus media impresa

Tra gli altri relatori

il direttore di Bankitalia

La Fabbrica per l’ec-cellenza, la formula che la Com-pagnia delle opere nazionale staanalizzando per far capire me-glio il tessuto produttivo.

La media impresa al centro,con la sua forza propulsiva, il

La fabbrica dell’eccellenzaA Como il forum della Cdo

Salvatore Rossi, direttore

generale di Bankitalia

Economia

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10 Economia

LA PROVINCIA

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solo in termini economici, ma anche di diritti, consentendo ai lavoratori di garantirsi un futu-ro stabile. La soluzione? Con-tratti collettivi in tutti i settori, che portino ad una tutela reale ».L’edilizia in Ticino è sempre sta-ta considerata il tornasole dello stato di salute dell’economi. Ba-sti pensare che negli anni d’oro aLugano c’era un detto: “In base alle gru si può stabilire in meno di un’ora se il Ticino è in salute omeno dal punto di vista della do-manda-offerta di lavoro”. Ora le gru sono in diminuzione e que-sto non è un bel segnale. Marco Palumbo

ripreso quota. «Questa è l’enne-sima conferma che i lavoratori frontalieri sono considerati l’ammortizzatore dell’econo-mia ticinese - sottolinea Sergio Aureli, sindacalista nel Cantonedi confine - Le fluttuazioni del mercato riguardano dunque in presa diretta questi lavoratori. Mi spiego meglio: nel momento in cui vi è richiesta di manodo-pera si attinge a quella frontalie-ra, mentre in momenti di crisi non si fa altro che licenziare in primis i frontalieri. È chiaro che questo meccanismo va rivisto intempi celeri attraverso una redi-stribuzione della ricchezza non

Una veduta di Lugano. Edilizia in difficoltà

Garzoni (negli anni d’oro è arri-vata ad averne oltre 400). I primisegnali di possibili ripercussioniin termini di posti di lavoro era-no giunti già all’inizio dell’esta-te. C’è poi il caso di un’altra im-presa ticinese - la Ennio Ferrari di Lodrino - che stando a quantoriportato dal Corriere del Ticinoha comunicato il licenziamento ad una ventina di lavoratori (tra loro alcuni frontalieri) con la se-guente motivazione: i rigori del-l’inverno e dei cantieri in quota non permettono di lavorare co-me si vorrebbe. La volontà ma-nifestata dall’azienda è di riassu-merli il prossimo anno, quando il gelo lascerà il posto a tempera-ture più miti.

Stando ad alcune notizie cherimbalzano sempre dal Ticino, anche dal Mendrisiotto sareb-bero in arrivo lettere di licenzia-mento nell’edilizia. Un dato quello ticinese peraltro in con-trotendenza con quello coma-sco, dove l’edilizia ha fatto regi-strare negli ultimi mesi una leg-gera ripresa, con le ristruttura-zioni - nella zona del lago, ad esempio, collegate a seconde ca-se o case di vacanza - che hanno

Oltre confineLettere di licenziamento

da grosse aziende

come la Garzoni o la Ferrari

e ne arriveranno altre

Suona un nuovo pre-occupante campanello d’allar-me per l’edilizia ticinese, com-parto che occupa 4mila fronta-lieri (su un totale di 8mila addet-ti) e che da settembre 2017 a set-tembre 2018 ha lasciato sul cam-po circa 200 posti di lavoro, granparte dei quali appannaggio di lavoratori provenienti dall’Ita-lia e, nel dettaglio, dalle provincedi confine.

Nei giorni scorsi la GarzoniSa, storica impresa edile di Lu-gano con cantieri in tutto il Tici-no e numerosi immobili ricon-ducibili alla proprietà (una fa-miglia stimata non solo a Luga-no, ma in tutto il Ticino, con in-teressi anche in altri comparti, acominciare dal turismo d’élite), ha consegnato le lettere di licen-ziamento a una ventina di di-pendenti, gran parte dei quali frontalieri. Complessivamente oggi sono 250 gli addetti della

Crisi dell’ediliziaIl Ticino licenziai frontalieri

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13LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 21 NOVEMBRE 2018

Focus Casa Le tensioni sui mercati finanziari

COMO

SIMONE CASIRAGHI

È un elenco lungo, ora-mi sono più di 15 i nomi dellebanche che stanno ritoccandoall’insù il costo dei nuovi mutuiper la casa. Il vento (o bufera)che ormai dallo scorso maggiosta soffiando sui mercati e cheha portato lo spread ormai astabilizzarsi intorno a quota300 (dai 120 punti dello scorsomaggio), ora inizia a lambireanche il mercato degli immobili.E in particolare soffia, non sen-za metterle in difficoltà, sullesperanze delle famiglie chestanno decidendo di comprarecasa, approfittando ancora deibassi valori degli immobili.

Il costo dei mutui per a casastanno quindi aumentando: irincari, al momento variano fraun minimo di 10 e un massimodi 30 punti base (fra lo 0,10 e lo0,30%) per nuovi mutui a tassofisso. E di almeno 20 punti base(+0,20%) per i mutui a tasso

variabile. Questo al momento èla dimensione dei rincari. Ma ildato certo è che le banche hannoiniziato a guardare ai lorospread (i guadagni sui prestitierogati) in relazione a quantospendono per raccogliere dena-ro sul mercato all’ingrosso, co-sto cheè decisamente aumenta-to. Ebbene, oltre quindi all’au-mento dello spread arrivato a300 (valore fra Btp e Bund), pe-sano almeno altri due elementisu questo vento di rincari. Ilprimo, i tassi Irs che applicano

le banche e che insieme allospread (la commissione di gua-dagno degli istituti di credito)determinano il tasso fisso, cioèil costo di un mutuo casa, è salitodi altri 15 punti base (fra lo 0,10e lo 0,15%) dallo scorso maggio.E in più le banche stanno facen-do strategia d’attesa a erogarenuovi mutui con i vecchi pre-ventivi (con parametri menocari) in attesa di poter offrirenuovi prestiti ma con condizio-ni nuove. E più care.

La finestra a cui si sta affac-

ciando chi intende sottoscrivereun mutuo nuovo oggi fa intrave-dere questo panorama. Per chiinvece ha già in corso un mutuo,non deve temere. Chi ha mutuia tasso fisso e chi a tasso variabi-le, è immune da qualsiasi rinca-ro. Ma vediamo nel dettaglio,allora, qual è la situazione chesi potrebbe affrontare. E vedia-mo quali sono i legami traspread Btp-Bund e mutui.

Ecco cosa cambia

per chi ha già un mutuo

Primo scenario, chi ha già incorso un mutuo. In questo caso,sia nel caso di un finanziamentoa tasso fisso – mutuo che garan-tisce una rata costante per tuttala durata del contratto - sia cheabbia scelto un muto a tassovariabile - in questo caso, a mo-dificare il costo della rata sonole variazioni dell’Euribor, indicenon connesso all’andamentodello spread Btp-Bund – le cosenon cambiano affatto. L’Euri-bor è legato, da un lato ai tassia cui un panel di banche europeesi scambiano denaro tra loro e,dall’altro, al tasso sui depositistabilito dalla Bce, la Banca cen-trale europea. E l’unica variabileche incide sull’Euribor dipendeproprio dalla politica dei tassidella Bce, la quale di fronte a unatensione troppo alta sui mercati(da cui il rischio di contagiarealtri Paesi europei) potrebbedecidere di intervenire per fre-nare e rinviare l’aumento. Leprevisioni previsioni indicanoquesta eventualità a partire dasettembre 2019.

Cosa cambia per chi intende

chiedere un nuovo mutuo

Scenario completamente diffe-rente invece per i nuovi mutui,i prestiti che verranno erogati

in futuro. Questi potrebbero ef-fettivamente scontare un au-mento dei tassi di interesse.Questa è la situazione reale incui sui nuovi mutui dipenderàmolto il peso dello spread Btp-Bund.

Con una precisazione impor-tante: il rincaro non sarà deter-minato automaticamente dalvalore dello spread Btp-Bund,né tantomeno dall’aumento de-gli indici Euribor o Eurirs.Quanto piuttosto dalla politicadelle singole banche. In soldoni:da quanto le banche voglionoguadagnare (il loro spread) inrelazione a quanto spendonoper raccogliere denaro e poiprestarlo a famiglie e imprese.E quanto questo costo incide suiloro bilanci e quanto è sosteni-bile nel tempo.

Il costo del mutuo che devesostenere una famiglia, in parti-colare, è determinato da duecomponenti; il tasso che derivadagli indici europei (Eurirs oEuribor a seconda che si trattidi un tasso fisso o di uno variabi-le) e lo spread bancario, che in-dica appunto la maggiorazionedell’interesse pari al guadagnoche l’istituto di credito otterràdalla concessione del finanzia-mento. Quindi, come si vede,almeno in via indiretto un lega-me tra lo spread bancario e quel-lo Btp–Bund esiste.

Se lo spread Btp - Bund do-vesse rimanere alto a lungo, ilcosto del denaro sarebbe mag-giore e questo potrebbe averedelle conseguenze negative suibilanci delle banche che, per farfronte alla situazione, potreb-bero decidere di aumentare illoro margine di guadagno suimutui e quindi aumentare gliinteressi pagati dai futuri mu-tuatari.

0,30%IL PRIMO AUMENTO

Da maggio a oggii tassi fissi hannogià scaricato rincarisui nuovi prestiti

La fotografia sui mercati

L’effetto spreadRincarano i primi mutui nuovi

Le banche mettono mano ai costi

dei prodotti finanziari. Così i nuovi

mutui stanno già risentendo di ol-

tre sei mesi di spread a quota 300 in

maniera ormai stabile. Questo

comporta alle banche costi più alti

per l’acquisto di denaro sul mercato

all’ingrosso.

Mutui e rateCosa cambia per i tassi fissi

Il primo effetto si vede sui mutui a

tasso fisso. Sono già oltre 15 gli isti-

tuti di credito che anno ritoccato al-

l’insù i valori dei tassi fissi: da mag-

gio a oggi hanno risentito di au-

menti fra lo 0,10 e lo 0,30%.

Mutui a tasso variabileUn aumento più contenuto

Si difendono ancora bene. ma solo

per il momento. I nuovo mutui a tas-

so variabile, infatti, in questi ultimi

sei mesi di spread a quota 300 han-

no risentito solo in parte di aumenti

che hanno toccato un + 0,20%.

Tassi e mutui casaIl primo rincaro arriva allo sportello La battaglia dello spread. Gia oltre 15 banche hanno iniziato a rincarare il costo dei nuovi prestiti alle imprese ma anche alle famiglie per l’acquisto della prima casa

0,20%EFFETTI ANCHE SUL VARIABILE

Anche i valoridei finanziamentia rata variabileha pagato ritocchi

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16 Como

LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 21 NOVEMBRE 2018

Fumata bianca nelvertice andato in scena ieri alSant’Anna e convocato perprovare a dare un futuro al-l’area dell’ex ospedale rimastaancora inutilizzata. A otto an-ni dal trasloco, la porzione delcomparto di via Napoleonadestinata alla vendita è ancoraun’incompiuta, dopo due ten-tavi di cessione andati a vuoto.E così, come anticipato nellescorse settimane, il direttoregenerale dell’azienda sanita-ria Marco Onofri ha affronta-to la questione con il numerouno di Infrastrutture Lom-barde - la società braccio ope-rativo della Regione in mate-ria di opere pubbliche - GuidoBonomelli.

Ne è uscita una confermadell’ipotesi avanzata tempo fadallo stesso Onofri: modifica-re l’accordo di programma fir-mato all’epoca e così non esse-re più costretti a venderel’area tutta intera (esclusa ov-viamente la zona già trasfor-mata in “cittadella sanitaria”).Si punta insomma a metternesul mercato singole parti. «In-frastrutture Lombarde ci hadetto che per rendere più ap-petibile il comparto si potreb-be procedere effettivamentein questo modo - spiega Onofri- D’altra parte le condizionisono cambiate rispetto aquando venne siglato l’accor-

L’ospedale ha lasciato l’area di via Napoleona nel 2010

L’incompiuta. Vertice su via Napoleona tra l’azienda e i tecnici della RegioneOnofri conferma: «Modifica dell’accordo per rendere più appetibile l’area»

do di programma, tanto cheCassa depositi e prestiti nonsta riuscendo a ricollocare ilpadiglione G.B. Grassi, l’unicofinora ceduto».

Quali saranno i prossimipassi? «Bisogna chiedere laconvocazione della cosiddettasegreteria tecnica e poi otte-nere l’assenso di tutti gli entiche all’epoca firmarono (Pro-vincia, Regione, Comuni diComo e San Fermo e altri an-cora, ndr) - ricorda il direttore

dell’Asst Lariana - La settima-na prossima mi confronteràcon l’assessorato regionale enon credo ci saranno proble-mi, a quel punto chiederemola convocazione dei vari enti.Io credo che l’area si possasuddividere in tre zone: unadedicata al residenziale, una alterziario e una alle sedi di va-rie realtà anche pubbli-che. Ma non sono un ingegne-re o un urbanista, bisogneràconfrontarsi con i tecnici su

questo punto. Il mio mandatoscade tra poco più di un mese,ma lavorerò con impegno finoall’ultimo giorno. Intanto hapreso il via lo splendido pro-getto per realizzare un boscourbano nell’area del San Mar-tino, contiamo sul sostegno diFondazione Cariplo. E speroche si possa riuscire a trovareuna collocazione adeguata pergli archivi dell’ex ospedale psi-chiatrico». M. Sad.

Marco Onofri

Guido Bonomelli

Ex Sant’Anna, si cambia rotta«Tentiamo di venderlo a pezzi»

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Como 19LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 21 NOVEMBRE 2018

La firmaOggi il sindaco firmerà

l’accordo con Multi

che mette fine

ad anni di contenziosi

Da questo pomeriggio l’area della vecchia Ticosa tor-nerà di proprietà di Palazzo Cernezzi. Il sindaco Mario Landriscina firmerà infatti l’accordo con la Multi, la multi-nazionale che aveva acquistato il comparto nel 2006, e metteràcosì la parola fine ad anni di con-tenziosi. L’intera disponibilità dei 41mila metri quadrati tor-nerà al Comune che potrà quin-di pianificare il futuro dell’area.

L’accordo, seguito dall’asses-sore all’Urbanistica Marco Butti, prevede la rinuncia da entrambe le parti ai contenziosilegali (con annessi rischi di ri-sarcimenti milionari), incasso per il Comune di 450mila euro ecosti per l’abbattimento a caricodi Multi. Nel testo definitivo so-no previsti ulteriori 45mila eu-ro per Palazzo Cernezzi.

Ex TicosaOggi l’areatorneràal Comune

L’area Ticosa appena ripulita

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7LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE 2018

MARILENA LUALDI

L’edilizia torna a cre-scere. Addirittura più 20% per le imprese artigiane a luglio-agosto2018 sul 2017. Ora norme uguali per tutti i Comuni: un sogno che potrebbe potenziare la crescita. Questo con il nuovo regolamen-to edilizio lombardo, che va adot-tato entro 180 giorni.

Certo, poi entrano in causatutte le variabili all’italiana, nellamappa degli enti locali così diver-si, tra chi già ha un Pgt oppure no,ad esempio. Ma la categoria ha fi-ducia che qualcosa possa cam-biare. Nei giorni scorsi Virgilio Fagioli, presidente di Confarti-gianato Como e dell’associazionelombarda, come nella giunta na-zionale, ha partecipato al tavolo dell’edilizia, riaperto con l’asses-sore Alessandro Mattinzoli. Si è respirata appunto un’aria di spe-ranza sul futuro.

«Questo in un momento stori-co in cui abbiamo lavorato, so-prattutto quest’estate e in parte adesso - rileva Fagioli - grazie aglisgravi per le riqualifiche che re-stano fondamentali». Adesso pe-rò un segnale arriva dalla Lom-

Edilizia, torna il piùNorme più semplicidanno una manoCostruzioni. Regolamenti uguali per tutti i ComuniConfartigianato: «Momento storico per il settore»Ance: «Applichiamo subito la semplificazione»

bardia: «Che passa prima di tuttodall’uniformare il tutto. Prezio-so, perché ovunque si vada biso-gna trovare le stesse regole, in ogni Comune».

Non come accade adesso, do-ve spesso ci si confronta con in-terpretazioni differenti. Per que-sto motivo Ance Como, con il presidente Francesco Molteni, esprime cauta soddisfazione.

Dove la prudenza è più legataai tempi: «Bisogna vedere in ef-fetti quando avverrà l’applicazio-ne, che non è proprio immediata.Detto questo, qualsiasi azione che vada verso la semplificazionee la sburocratizzazione dal siste-ma non può che essere accolta positivamente. Anche se non di-venta operativa il giorno dopo. Sitratta di un’esigenza che abbia-mo tutti».

Il confronto

Il valore primario secondo Ance resta questo aspetto di mettere regole uguali nei vari Comuni: sembra una cosa scontata, ma purtroppo in Italia non è così. C’èpoi tutto il fattore delle rigenera-zioni su cui spingere.

Un tema caro alla categoria,tanto più ricordando come fosse stato messo a fuoco lo scorso marzo in occasione della Mostra dell’edilizia civile e industriale. AComo ciò significa spesso una ri-conversione degli edifici per il tu-rismo. Non a caso per Meci l’an-teprima avvenne all’Hilton Lake Como, ma non è l’unica strada.

«Un’esigenza primaria, una ten-denza indispensabile per il no-stro settore» commenta Molte-ni. La speranza a questo punto è che entro l’estate possa essere applicato il regolamento. Il timo-re è appunto quello legato al Pgt, strumento che i Comuni stanno gestendo in maniera diversa. Po-trebbe ritardare il tutto, eventua-lità di cui l’edilizia proprio non habisogno dopo anni di dura crisi.

Le speranze

«In ogni caso – insiste Fagioli – lanecessità è questa, di portare avanti regole simili. I tempi delleamministrazioni pubbliche li sappiamo tutti, ma la Regione staspingendo perché avvenga pre-sto il recepimento. Poi sulla rige-nerazione ci siamo confrontati con l’assessore. E Confartigiana-to ha portato avanti la richiesta della mappatura degli immobili, che la Regione sta attuando».

Con una visione chiara e rego-le condivise in maniera uguale, sarebbe un’altra vita per le im-prese edili. Mancherebbe solo unpassaggio: «L’abbattimento deglioneri – sospira Fagioli – Oggi c’è un gran bisogno di recuperare immobili nel nostro territorio. Sarebbe importante venire in-contro alle imprese e invogliare ad affrontare queste operazio-ni». A favore di una città che ve-drebbe anche svecchiati i suoi edifici, con tutte le conseguenze pure in termini energetici e am-bientali.

n «Abbattiamoanche gli oneriper incentivarela rigenerazioneurbana»

Un cantiere edile in città: il settore è in ripresa dopo anni di stasi

Il provvedimento

I Comunihanno sei mesidi tempoper adeguarsi

Il provvedimento della giunta

regionale è il recepimento del-

l’intesa sul cosiddetto regola-

mento edilizio tipo (Ret). Que-

st’ultimo prevede due parti: una

con i principi generali dell’attivi-

tà edilizia, l’altra con disposizio-

ne loculi. A cui vengono unite 42

definizioni edilizie-urbanistiche

conformi e una raccolta di norme

statali.Queste ultime saranno

riferimento per i regolamenti

comunali, anche senza essere

esplicitate al loro interno. Gli

obiettivi di questa operazione

sono la semplificazione burocra-

tica, basata su schemi, definizio-

ni e procedure uniformi, la stan-

dardizzazione delle norme in

tutti i Comuni lombardi, la valo-

rizzazione delle risorse energe-

tiche e la promozione di una

rigenerazione urbana sostenibi-

le. Con questa mossa si vuole

garantire una maggiore qualità,

nonché aggiornare i contenuti

dei Comuni in materia di sicurez-

za e risparmio energetico. Il

Regolamento edilizio in questa

maniera assume un ruolo fonda-

mentale per lo sviluppo consa-

pevole e funzionale del territo-

rio, viene rimarcato dalla Regio-

ne: gli enti locali sono tenuti

all’adeguamento dei propri

regolamenti entro 180 giorni

dall’entrata in vigore della deli-

bera, approvata lo scorso otto-

bre.

Economia

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9LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE 2018

Una sfida difficile,ma entusiasmante: selezio-nare le aziende da premiarealla Festa delle Imprese didomani sera, si è rivelato uncompito appassionante per lagiuria tecnica, presieduta dalprofessor Angelo Palma. Etra gli elementi più incorag-gianti che hanno inciso, c’èquello della capacità e dellavolontà di assumere, dimo-strate dalle società coma-sche.

La rivista de La Provincia

La manifestazione si terrànella sala Scacchi della Ca-mera di commercio in via Pa-rini alle ore 20.30, e non a Pa-lazzo Terragni, in piazza delPopolo, dove era stata inizial-mente prevista, per problemidi natura tecnica. Organizza-ta da La Provincia, sarà unmomento importante per va-lorizzare le storie del tessutoeconomico comasco. Primacon il dialogo tra l’imprendi-tore Brunello Cucinelli e il di-rettore del giornale DiegoMinonzio. Interverrà ancheil direttore regionale Lom-bardia di Intesa SanpaoloGianluigi Venturini. La valo-rizzazione però attraversaanche altri sentieri, versoquindi la stessa meta. La rivi-sta “Imprese” (in vendita a1,70 euro con il giornale) èuna di queste strade e sarà

La Festa delle imprese dello scorso anno

presentata proprio domanisera. Infine, la premiazione.E scegliere, come si accenna-va è stato durissimo: lo con-fermano Stefano Castoldi eUmberto Scaccabarozzi diKpmg che hanno partecipatoalla giuria. «L’abbiamo vistoanche nel corso della prece-dente premiazione – premet-te Castoldi – Infatti abbiamoutilizzato gli stessi criteri,per capire in termini di cre-scita il fatturato, l’Ebitda e ilrisultato netto come parame-tri economici. Ma ne abbia-mo considerati anche altridue importanti. Uno è quellodell’occupazione». Si sonoesaminate circa 150 aziende,sopra i 20 milioni di euro. Equesto è un lato prezioso,perché si è potuto constatareche diverse hanno voluto as-sumere. Secondo indice ilrapporto tra indebitamento epatrimonio netto.

«Sicuramente sono mi-gliorate le performance –precisa Castoldi – ma c’è datenere in considerazione illato dell’indebitamento, per-ché è cresciuto». Non un al-larme, ma una questione datenere sotto osservazione inuna fase economica più a ri-lento. Vario ovviamente ilcontesto delle attività analiz-zate, a conferma di quanto siaricco di settori e diversificatoil mondo imprenditoriale co-

masco. Come si diceva, è l’oc-cupazione, la fiducia nel fu-turo che passa anche da nuo-ve assunzioni, ad aver attira-to l’attenzione. Gli investi-menti in industria 4.0 invecenon sono così immediata-mente esplicabili con questostrumento, ma si sono fatticomunque notare.

investire sul lavoro

Conferme e sorprese, con-corda Umberto Scaccabaroz-zi, che spronano a guardarecon fiducia all’evoluzione inquesto territorio, capace diesportare in tutto il mondo. Eaggiunge: «Le imprese oggihanno un problema di sotto-capitalizzazione, per cui ri-corrono a finanziamenti ban-cari. In periodi come questicon uno spread simile, po-trebbe avere un onere negati-vo in futuro».

Ma non è appunto un ele-mento allarmante. Mentre siribadisce la crescita dell’altravoce, determinante: «Mi hameravigliato – conclude –l’incremento degli investi-menti sul lavoro. Questo vuoldire che le società hanno de-ciso di assumere i giovani». Siè operata una prima screma-tura, poi la selezione finale.Premi e menzioni, che saran-no un momento decisivo del-la festa. M. Lua. Stefano Castoldi Umberto Scaccabarozzi Angelo Palma

Festa delle imprese, premiato chi assumeL’appuntamento. Domani sera alla Camera di commercio di via Parini. Ospite d’onore Brunello CucinelliUna giuria ha selezionato le aziende in base alla crescita del fatturato, del risultato netto e dell’occupazione

Eventi L’iniziativa de La Provincia

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14 Como

LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE 2018

L’abbattimento del vecchio corpo a C della Ticosa

Dopo 13 anni di causela Ticosa torna alla cittàE ora il parcheggio

Tredici anni dopo lapresentazione di quello cheavrebbe dovuto diventare unnuovo quartiere cittadino, laTicosa riparte da zero. Comunee Multi hanno infatti sotto-scritto ieri a Milano l’accordoche chiude anni di contenziosie cause con rischi di risarci-menti milionari.

Tutti dal notaio

Davanti al notaio il sindacoMario Landriscina, i verticidi Multi, il segretario generaleAndrea Fiorella (che ha se-guito tutta la parte legale dellavicenda e che lascerà il Comu-ne all’inizio di dicembre) e l’as-sessore all’Urbanistica MarcoButti.

Nel dettaglio l’accordo pre-vede che Multi rinunci a qual-siasi pretesa nei confronti delComune, ai vari ricorsi a Tar eConsiglio di Stato, a qualsiasirichiesta di risarcimento dannio rimborso spese (compreso

Il caso. Firmato a Milano l’accordo tra Comune e MultiL’area di 41mila mq passa dai privati a Palazzo CernezziIl sindaco: «Chiudiamo un capitolo durato decenni»

quello sostenuto per la demoli-zione), alla caparra da 450milaeuro versata al Comune e ver-serà a Palazzo Cernezzi 45milaeuro come compartecipazionealle spese legali sostenute dal-l’ente pubblico.

Dal canto suo Palazzo Cer-nezzi rinuncia a qualsiasi pre-tesa da Multi, ai vari ricorsi alTar e al Consiglio di Stato, aqualsiasi richiesta di risarci-mento danni e non incasseràda fidejussione bancaria da 3milioni di euro che era stataversata da Multi nel 2010.

Il sindaco ieri ha commen-tato la firma dicendo: «Mentre

l’attenzione viene continua-mente posta nei confronti disituazioni di tradizionale inte-resse politico, o pseudo politi-co, c’è un’amministrazione chelavora e produce. Si chiude oggiun capitolo durato decenniproprio grazie ad un forte sen-so di responsabilità e rispettonei confronti della città che simerita ogni attenzione». Lan-driscina ha anche ricordato lamaxi operazione di pulizia emessa in sicurezza in corso dauna decina di giorni sull’areae non ancora completata.

I prossimi passi

Nelle prossime settimane l’am-ministrazione dovrà affronta-re due temi: quello della boni-fica dell’area (completata inlarga parte con l’eccezione del-la famosa ”cella 3”, ma che ri-chiede una serie di ulterioripassaggi tecnici di almeno seimesi prima di poter ottenerel’ok finale dall’amministrazio-

ne provinciale) e la possibileriapertura dell’area di sosta intempi accettabili. Il primo cit-tadino aveva recentementeparlato della volontà di riatti-vazione provvisoria del maxiparcheggio a ridosso del centroentro il prossimo anno, mamolto dipenderà dalla questio-

ne bonifica. Nodo che, nell’ul-timo anno, non ha fatto sostan-zialmente alcun passo in avan-ti. Contemporaneamente l’am-ministrazione comunale dovràdecidere quale sarà il destinodell’area tra via Grandi e viaRegina. G. Ron.

n Si riparte daccapoper decidereil destinodella ex fabbricadi via Grandi

L’ipotesi

In via Regina sonoancora in corso i lavori persmantellare il centro migrantichiuso a fine ottobre su indica-zione del ministero dell’Inter-no e il Comune sta ipotizzandodi utilizzare l’area per realiz-zare un parcheggio a disposi-zione dei residenti della zona ein appoggio a quello di fronteal cimitero monumentale.

L’area di via Regina è di pro-prietà comunale e la destina-zione d’uso della zona è già aparcheggio. Al momento nonsono state prese decisioni inmerito da parte della giunta diPalazzo Cernezzi, ma l’ipotesiè allo studio da parte dei tecni-ci. Già in passato i residentinella zona avevano chiesto al-l’amministrazione di realizza-re un’area di sosta a disposi-zione del quartiere e, al mo-mento, non sembrano essercicontrarietà all’interno del Co-mune.

Un’area di sostaall’ex centromigrantidi via Regina

L’area di via Regina

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Giovedì 22 N o v e m b re 2018 Corriere di Como4 CRONACA

Chiuso l’iter del compendio di via Grandi

Ticosa al Comune, ieri la firma davanti al notaioArea ripulita da arbusti e sterpa-glie e tornata, con la firma di ieridavanti al notaio da parte del sin-daco, di proprietà comunale. Ri-parte da zero o quasi la storia dellaTicosa. La bonifica dell’area è an-cora orfana di una cella, ma questonon esclude la possibilità di realiz-zare un posteggio. Prima però il Co-mune deve riprendere pieno posses-so dell’area, cosa che ora può fare.

L’assessore all’Urbanistica,Marco Butti, aveva definito un pri-mo accordo con Multi per arrivarea una transazione extragiudiziale.

Il consiglio comunale aveva chie-sto una modifica con l’aggravio del10% della caparra di 450mila euroche Multi aveva lasciato al mo-mento della firma. Simultanea-mente il Comune di Como ha rinun-ciato ad escutere la fidejussione di3 milioni di euro lasciata come ga-ranzia dalla stessa Multi.

La procedura si è chiusa ieri, conl’ultima firma necessaria tra il sin-daco e i referenti della società olan-dese. «Ora - ha detto il sindaco - po-tremo tornare a proporre progettisu quell’area».

La deliberaIl consiglio comunaleha dato il via liberacon un aggravio del10% della caparra di450mila euro cheMulti aveva lasciato almomento della firma.Il Comune harinunciato adescutere lafidejussione di 3milioni di eurolasciata comegaranzia da Multi

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Corriere di Como Giovedì 22 N o v e m b re 2018 13

La casa secondo Cattaneo protagonista a CernobbioIn via Regina mostra di progetti e disegni di edilizia privata dal 1931 al 1942

F igura di spicco dellaseconda generazionedel Razionalismo co-masco, amico e colla-

boratore di maestri qualiGiuseppe Terragni e PietroLingeri, il lariano CesareCattaneo (1912-1943) è un ar-chitetto che merita di esserescoperto dal grande pubbli-co. Prosegue con una mostrache apre oggi alle 18.30 CesareCattaneo e le “case isolate”,l’attività di valorizzazionedel maestro a cura dell’Ar -chivio Cattaneo di Cernobbionella sede di via Regina 41/A.Casa Cattaneo a Cernobbio,monumento di pulizia for-male ma frutto di una straor-dinaria complessità, meritadi per sé una visita quale ca-polavoro dell’architetto, ca-ratterizzata da un impiantovolumetrico con pieni e vuotiche creano un effetto visivoastratto e lirico. L’autore èperò celebre presso i coma-schi soprattutto per la “Fon -tana di Camerlata” (1935-36),che firmò per la Triennale diMilano con Mario Radice.

L’edificio di Cernobbio(1938-39), a lungo pensato emodificato nel suo iter pro-gettuale, è stato definito il«capolavoro dell'astrattismopolidimensionale». La poeti-ca di Cattaneo venne espres-sa dall’autore nel testo Gio -vanni e Giuseppe. Dialoghid'architettura(Milano 1941). Illibro sarà anche il punto diarrivo della riflessione sul-l’edilizia residenziale di Cat-taneo, come scrive il presi-dente dell’Archivio, MarcoOrtalli, introducendo il cata-logo della mostra: «Case iso-late sono le abitazioni singo-le, che vanno dalle prime vil-le dell’inizio anni Trenta allacasa rurale e infine alla Ca -sa-famiglia per la famiglia cri-stiana del 1942, mentre le casecollettive ospitano gli stu-denti oppure sono la “Casaper l’assistenza fascista diuna città di 100.000 abitanti”dei Littoriali del 1935 o l’Im -mobile “CX”nel centro di Co-mo del 1938 o i progetti per al-berghi a Milano (1934) e Ivrea(1942)».

Anche nell’edilizia privataCattaneo si conferma un in-cessante quanto rigorososperimentatore. «E non è uncaso - ha commentato la stu-diosa elvetica di architettu-ra Nicoletta Ossanna Cava-dini - che Terragni indicassein lui uno dei razionalisti del-la nuova leva più prometten-ti». In lui si può leggere in nu-ce l’intera vicenda del Razio-nalismo, che teorizza ma haanche ben presenti i proble-mi del costruire, la quotidia-na pratica di cantiere, luogoin cui va in scena la progres-siva conquista di un risultatoarmonico.

La mostra aperta da oggi al20 gennaio presenta numero-si schizzi e disegni originali esarà corredata da alcune ma-

quettes, sia storiche che ap-positamente realizzate.

Il catalogo edito con la con-sueta eleganza e pulizia dal-l’Archivio è curato dal mag-gior storico italiano di archi-tettura, Giorgio Ciucci: «Af-ferma Cattaneo - conclude co-sì Ciucci - che lo spirituale de-ve precedere il materiale [...]È cioè impossibile raggiunge-re una soluzione materialedei problemi senza averli pri-ma inquadrati in una soluzio-ne spirituale: perché nonavrebbe senso».

Lorenzo Morandotti

Due immagini trattedal catalogodella mostra C e s a reCattaneo e le “caseisolate” 1931-1942edito dall’A rc h i v i oCattaneo diCernobbio. Sopra, ilmodellino per la “Casafamiglia per la famigliacristiana” del 1942.A sinistra, disegniprospettivi di CesareCattaneo per una casadi campagna inBrianza del 1933

La vital Cesare Cattaneonasce nel 1912 aComo. Nel 1930 siiscrive alla RegiaScuola Politecnicadi Milano. Il suoprimo progetto è del1934: lo studio peruna Casa delloStudente.

l Partecipa con ilgruppo CM8(Bottoni, Dodi,Giussani, Lingeri,Pucci, Terragni eUslenghi) alConcorso per ilPiano Regolatore diComo: il progettodel gruppo risultav i n c i t o re .

l Nel 1935presenta la sua tesidi laurea con il titolo“La zonizzazione el'ampliamento dellacittà attorno ai50.000 abitanti ingenerale e di Comoin particolare”.

l Nel 1935-1936progetta conl'amico pittoreMario Radice lafontana per piazzaleCorsica a Como -Camerlata,re a l i z z a t atemporaneamenteal Parco Sempionedi Milano per la VITriennale di Milano(1936) e solo nel1961 ricostruitadefinitivamente aCamerlata.

l Nel 1938progetta la suaopera piùconosciuta: la Casad'affitto aCer nobbio

l Muore nel 1943,a soli 31 anni

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10LA PROVINCIA

SABATO 24 NOVEMBRE 2018

L’evento La festa delle imprese

Dieci eccellenzemade in ComoPremiati. La consegna dei riconoscimenti alle aziende top

COMO

VIVIANA DALLA PRIA

Dieci premi, altrettantemenzioni. Il momento clou della“Festa delle Imprese”, anchequest’anno, è stato quello deiriconoscimenti. Grandi e piccoleaziende, operanti in settori di-versi con un filo che le accomu-na: quello dell’eccellenza.

La cronaca della serata nonpuò prescindere da un moto diorgoglio e un’iniezione di positi-vità perché, seppur con le tantedifficoltà, il territorio risponde

bene non solo con le aziendestoriche, ma anche con nuoveattività, spesso innovative.

Questo è ben espresso ancheda “Imprese” magazine econo-mico annuale in lingua italianae inglese, presentato durante laserata e in vendita a 1,70 eurocon il giornale. Attraverso le sue200 pagine, la rivista proponestorie e analisi per raccontaretutto ciò che oggi le “nostre”aziende stanno realizzando edesportando.

Molti sostengono ce oggi in

Ngc Medical, la qualitàva in sala operatoria

NGC Medical con se-de a Novedrate, è stata fonda-ta a Milano nel 1989 e da 30anni rappresenta una realtàdi eccellenza nella gestionein service delle sale operato-rie e di emodinamica.

La sua storia è segnata daimportanti traguardi rag-giunti nel settore sanitario eoggi è presente in 54 serviceattivi in tutta Italia, 50 sale diemodinamica ed elettrofisio-logia, sale operatorie, più di120mila metri quadri distrutture “chiavi in mano” ,750 posti letto Uti e con65mila procedure gestite nel2017.

NGC Medical progetta erealizza strutture sanitariepubbliche e private all’avan-guardia, dotandole delle piùavanzate apparecchiatureelettromedicali e di disposi-tivi medici di qualità neces-sari per lo svolgimento diogni specifica attività clinica.

Il patrimonio di NGC Me-dical è costituito da eccellen-ze tecnico-professionali, chelavorano all’interno delle

specifiche divisioni, graziealle quali offrono servizi al-l’avanguardia, personalizza-ti, sicuri e di qualità.

NGC Medical è orientata alcambiamento e all’innova-zione, caratterizzata da soli-dità e concretezza che deri-vano da comprovata profes-sionalità. Un obiettivo rag-giunto attraverso continuiinvestimenti nella formazio-ne e nella ricerca.

L’azienda ha realizzato di-versi progetti di pubblica uti-lità, rispondendo in modo ef-ficace ed efficiente alle ri-chieste del settore sanitarioItaliano. L’azienda si distin-gue per la gestione della qua-lità nelle attività di gestionein service.

NGC Medical è stata la pri-ma azienda in Italia a valoriz-zare l’importanza di avere unsistema di gestione della qua-lità nell’ambito delle attivitàdi gestione in service, otte-nendo nel 1998 due certifica-zioni di rilievo in campo bio-medico: la ISO 9001 e la ISO13485.

Villa d’Este non ha bi-sogno di presentazioni. Il grand hotel sul lago per definizione fa riferimento all’omonimo Grup-po alberghiero (a cui fa capo an-che Villa La Massa a Firenze) controllato dal Gruppo Fontana.

Villa d’Este più che un hotel èuna destinazione, più che un an-tico palazzo una vera leggenda. Innumerevoli gli ospiti illustri, tra cui Rita Hayworth e Orson Welles, Elizabeth Taylor e Nick Hilton, Linda Christian e Tyron Power, Frank Sinatra e Ava Gar-

dner, il Duca e la Duchessa di Windsor, Ari Onassis e Maria Callas, ma anche Donna Karan, Ralph Lauren, Calvin Klein, Oscar de La Renta e ancora Ken-neth Branagh, Robert De Niro, George Clooney e molti altri..

La Villa fu trasformata in Ho-tel di Lusso nel 1873 e divenne subito luogo di villeggiatura pri-vilegiato per la grande aristocra-zia europea, tappa immancabiledel Grand Tour. I successivi re-stauri e le innovazioni high tech si sono succeduti nel rispetto dell’eleganza degli ambienti.

porto tra indebitamento e patri-monio netto». Si sono esaminatecirca 150 aziende, sopra i 20 mi-lioni di euro.

In un contesto così vario èstato difficile scegliere solo 10premiati, e così sono state indi-viduate anche 10 imprese meri-tevoli di menzione. A tutte è sta-to consegnato a testimonianzaun oggetto frutto della creativitàdi Maurizio Riva.

I premiati nel settore indu-striale sono stati: Saati spa, Ar-turo Salice Spa, Sonoco Alcore

– Demolli Industria Cartaria Srl,Spumador Spa, Gentium Srl; nelsettore del commercio: N.G.C.Medical Srl, Idrosanitaria Spa,Ciesseci Spa e nel settore servizi:Villa d’Este Spa e Bianchi & CTrasporti Internazionali Srl.

Le menzioni sono state perBennet Spa, Ratti Spa, LechlerSpa, Rheavendors IndustriesSpa, Vinicola Natale Verga Spa,Meta Spa, Valsecchi ArmamentoFerroviario, Techno, Il Cantuc-cio e Il Gabbiano cooperativasociale.

Italia “fare impresa oggi è unatto eroico”, di certo la ricchez-za, non solo economica, di unterritorio si misura dalle sue im-prese, dai risultati ma anche dal-la cultura che sanno generare econdividere con la comunità incui si trovano a operare.

Un esempio è quello di Bru-nello Cucinelli, re del cachemirenella sua Solomeo ma soprattut-to imprenditore umanista. Ieriha condiviso con la platea la suavisione d’impresa in cui il capi-tale umano è fondamentale per

creare un prodotto d’eccellenzariconosciuto in tutto il mondo.

Il lavoro di analisi dei bilancisulla base del quale sono stateselezionate le aziende da pre-miare è stato svolto dalla giuriatecnica guidata dal professorAngelo Palma coadiuvato da Ste-fano Castoldi e Umberto Scacca-barozzi di Kpmg che sottolinea-no: «Per scegliere abbiamo uti-lizzato criteri di crescita e di fat-turato, l’Ebitda e il risultato net-to come parametri economici.Ma anche l’occupazione e rap-

Villa d’Este, il fascinodi un’eleganza senza tempo

Arturo Salice, realtà topnelle cerniere per l’arredo

Arturo Salice spa:600 dipendenti, oltre 3milaprodotti, un’esportazione chetocca il 75%, una distribuzio-ne che raggiunge oltre 80 na-zioni, 9 filiali e una fitta retedi esclusivisti e rappresen-tanti che copre tutti i Paesi in-dustrializzati del mondo.

Salice è uno dei marchi piùapprezzati dalle industriedell’arredamento di grandi,medie e piccole dimensioni lecui radici storiche risalgonoal lontano 1926 quando il fon-datore, Arturo Salice, intra-prese a Cantù l’attività di ven-dita al dettaglio di ferramen-ta, trasformando l’iniziale di-stribuzione a carattere localein un florido commercio na-zionale.

Alla fine degli anni Cin-quanta, Arturo Salice iniziò aprodurre una propria linea diferramenta per mobili, con-temporaneamente entraronoin azienda i figli Giorgio e Lu-ciano e l’azienda si specializ-zò in modo esclusivo nellaproduzione di cerniere permobili.

Il 22 febbraio 1957 Salicedepositò il primo brevettomondiale di cerniera invisibi-le a chiusura automatica:evento che segnò un imbatti-bile primato tecnologico. Nel1975 venne inaugurato ilgrande complesso di Nove-drate, attuale sede dell’azien-da: un’area verde di 240milametri quadri di cui 60mila co-perti in cui si concentranotutte le attività.

Due anni fa Salice ha acqui-sito l’azienda Bortoluzzi Si-stemi, sede a Belluno raffor-zando ancora di più il suo ruo-lo di interlocutore nel campodei moderni sistemi di aper-tura, dalle cerniere per mobiliai sistemi di sollevamento, daguide e cassetti fino ai ricer-cati sistemi scorrevoli.

L’azienda persegue una co-stante politica di investimen-ti per rispondere alla doman-da di un mercato in continuaevoluzione. Salice è titolare dicirca 600 brevetti di cernieree sistemi di apertura, moltidei quali riconosciuti comevere e proprie innovazioni.

Graziano Monetti direttore Confcommercio ritira per Villa d’Este

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SEGUE

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Saati è una multina-zionale italiana che produce tessuti tecnici di precisione confibre sintetiche e innovative e prodotti chimici per uso indu-striale.

Saati conta oltre 900 collabo-ratori suddivisi tra la sede italia-na e le filiali in Francia, Germa-nia, Spagna, Usa, Cina, India, Korea. Fondata ad Appiano Gentile nel 1935, ha introdotto le principali innovazioni nel settore della tessitura tecnica acquisendo competenze speci-fiche sui tessuti sintetici fin da-gli anni ‘50. A partire dai primi

anni 80 ha intrapreso una stra-tegia di crescita internazionale, tramite acquisizioni e partner-ship, che continua anche oggi.

Oggi Saati opera sul mercatoattraverso quattro divisioni, ognuna delle quali è focalizzata su mercati specifici. Tra i prin-cipali: tessile, grafica, elettroni-ca e vetro; medicale, automobi-listico, chimico, alimentare, elettrodomestico; protezione balistica. L’export, che per Saativale il 95% del fatturato ed è unodei tratti caratteristici del-l’azienda ora guidata dalla terzagenerazione.

Gentium, la quotazionecon la ricerca medica

Luca Giacomo Marchetti di Gentium

LA PROVINCIA

SABATO 24 NOVEMBRE 2018

Saati, multinazionale dei tessuti tecnici

Raimundo Mediavilla di Saati

Sonoco Alcore DemolliTecnologia della carta

Bruno Cilenti di Sonoco Alcore - Demolli Industria Cartaria

Bianchi GroupLeader nella logistica

Mario Pittorelli di Bianchi Group

Una crescita costante in provincia, ma anche fuori: l’ultimo passo, un nuovo centro logistico a Varese. E la missione ancora più importante per Bian-chi Group è arruolare i giovani.

L’azienda leader nelle spedi-zioni internazionali e nella logi-stica nel 2017 ha registrato una crescita di fatturato che supera il20%. Attualmente occupa circa 300 persone, anche questa una cifra aumentata rapidamente.

Quartier generale è a Casnatecon Bernate, nella nuova sede aperta nel 2000. Qui si è fatto unulteriore investimento l’anno

scorso con un impianto nuovo. La prima sede invece venne aperta a Cernobbio nel 1996. Non finisce qui, perché a Mon-tano Lucino dieci anni fa fu lan-ciato un ulteriore centro. Poi Grandate e ogni impianto ha una sua vocazione, ad esempio questo è dedicato soprattutto al traffico con i Paesi dell’Est Eu-ropa e del Nord. Ma Bianchi Group significa anche Carpi e Firenze o Padova.

Dai primi anni Ottanta, la di-rezione delle attività italiane fa riferimento al presidente, Ma-rio Pittorelli.

Idrosanitaria, la scalatanel settore arredo bagno

Davide Terrana ed Enzo Cerutti di Idrosanitaria Spa

Una società che sa dimito, grazie a prodotti che sonoentrati a far parte della vita del-le persone e del Paese. Ma cheoggi offre ancora quelle leggen-de e altri nuovi prodotti graziea due fattori fondamentali: ilsenso di appartenenza dei suoicollaboratori e l’industria 4.0.

Parliamo di Spumador. Cen-totrent’anni sono trascorsodalle prime bibite. Ottanta dal-la Spuma Nera, che è un simbo-lo non solo di Como.

Quest’anno è stato dunquedi ricorrenze speciali e da cele-brare per Spumador anche coni numeri. Un esempio? Un mi-liardo e 124 milioni le bottiglieprodotte nel 2017, mentre diecianni prima erano 767 milioni.

A Caslino al Piano c’è il cuore diSpumador, ora gruppo Refre-sco con 500 dipendenti in Ita-lia.

In realtà, il primo prodottonon fu la Spuma, ma una gazzo-sa, nel 1888 appunto con Do-menico e Regina Verga a Cer-menate. Nel viaggio fino a ungruppo multinazionale, non siè persa però l’identità. Oggi in-cidono sia le bevande di mar-cia, sia le private label. Un mi-gliaio di etichette e sempre lavoglia di puntare su qualcosa dinuovo, nel segno della qualità,come i succhi da non concen-trato Natura Buona, che sonostati anche premiati come mi-glior prodotto 2017 nelle be-vande alla frutta.

Gentium, con sede a Villa Guardia, nelle vicinanze di Como, è un’azienda che opera nel settore biotech, contribuen-do di fatto allo sviluppo di un set-tore che è stato determinante nel miglioramento della qualità della vita. Nasce nel 1993 da unospin-off di Crinos (azienda poi passata sotto il controllo del gruppo tedesco Stada) con lo scopo di sviluppare nuovi far-maci destinati alle malattie dellacoagulazione. Queste ricerche hanno poi portato alla messa a punto di Defibrotide. Nel 2006 si quota in borsa al Nasdaq di

New York, nel 2013 è stata acqui-sita dal gruppo irlandese Jazz Pharmaceuticals Plc per 1 mi-liardo di dollari (pari a quasi 732milioni di euro) .

La missione aziendale è quel-la di migliorare la vita dei pa-zienti, identificando, sviluppan-do e commercializzando pro-dotti significativi per affrontare le esigenze mediche insoddi-sfatte. I prodotti di Gentium og-gi raggiungono i pazienti in più di 80 Paesi, grazie a uno staff in-ternazionale composto da rap-presentanti e professionisti del-l’educazione medica.

Sonoco Alcore - De-molli Industria Cartaria forni-sce soluzioni e servizi nel set-tore dei tubi e delle anime incartone a cartiere, aziende edi-li, aziende produttrici di pelli-cole plastiche, pellicole metal-liche e filati di fibre sintetiche.

Sonoco Alcore fa parte delgruppo Sonoco, un produttorea livello mondiale di imballag-gi di consumo, prodotti indu-striali, packaging per il tra-sporto e servizi per la filieradegli imballaggi.

Leader riconosciuto nelsettore di tubi e anime di alta

qualità, Sonoco Alcore è pro-duttore e player a livello mon-diale nel settore delle anime edei tubi di cartone con 28 sta-bilimenti di produzione, 65Paesi in Europa, Medio Orien-te e Africa che utilizzano i pro-dotti, sempre innovativi.

Sonoco Alcore, che in Italiaopera attraverso le sedi di Ta-vernerio e Ciriè (Torino), hasviluppato una nuova genera-zione di anime per cartiere conprestazioni con prestazionieccezionali nelle condizionioperative più complesse. V. Dal.

Ciesseci, 37 punti venditanel mercato del fai da te

Ciesseci Spa, societàdel gruppo Brico Ok, è unadelle realtà italiane leadernella vendita di prodotti peril fai da te, più dinamica ed inespansione.

È nata innanzi tutto dallapassione per il bricolage deisuoi fondatori ed è cresciutacon il contributo di tutti i col-laboratori. L’azienda si è svi-luppata grazie al boom regi-strato nel settore, sono sem-pre più gli italiani che si oc-cupano in prima persona diriparazioni e ristrutturazionidomestiche.

Un raggio di azione che vadal classico hobby del giardi-naggio fino alla costruzionedell’arredo casa, dalle ripara-zioni elettriche alle decora-zioni di interni.

Ad oggi Ciesseci conta 37punti vendita di proprietà di-retta dislocati in Lombardia,Piemonte, Emilia Romagna eVeneto, mentre continuanole aperture di anno in anno.Lavorare per Ciesseci Spa si-gnifica lavorare in un’azien-da giovane, tutti i giorni a

contatto con migliaia diclienti, sviluppando una pro-fessionalità nella modernadistribuzione organizzata.Lo sviluppo di Ciesseci Spa èdato dalla qualità e dallacompetenza del personaleche lavora nei punti vendita ealla continua formazione chepermette di offrire a ciascu-no diverse opportunità dicrescita e di carriera.

Il consorzio Brico Ok è co-stituito da un gruppo di im-prenditori indipendenti,proprietari di centri fai da te,che nel 1995 decidono diunirsi in un consorzio per or-ganizzarsi e poter comperaree vendere alle migliori condi-zioni. Nel 1996 conta 9 puntivendita che diventano 13 nel1997, 18 nel 1998, 23 nel 1999fino ad arrivare ai 36 del2000, 47 del 2001, 50 nel2002, 75 del 2005, 85 nel2009, 90 nel 2011.

Uno sviluppo dovuto aduna strategia chiara e ad unaparticolare attenzione allepolitiche promozionali epubblicitarie.

La bibita è SpumadorStoria e qualità top

Tullio Tiozzo di Spumador

Idrosanitaria nascenel 1956 da un’idea di AdolfoPini al quale, nel 1994, suben-tra il Gruppo Comini. Oggi, conla sede di Como completamen-te ristrutturata, le storiche fi-liali di Cermenate e di PrataCamportaccio, le più recenti diMagnago, Solaro e GazzadaSchianno e con i 4 show roomarredo bagno, “IdrosanitariaS.p.A.” punta a consolidare lapropria presenza sul territo-rio. In quest’ottica dal 2014 haincorporato “Idrotermica spa”dando vita ad un’azienda di-stributrice di materiale termo-

idraulico da 9 punti vendita, 5showroom arredo bagno e cir-ca 60 milioni di euro di fattura-to annuo, diventando la piùgrande delle società del Grup-po Comini. Il Gruppo è statofondato da Renato Comini, at-tuale presidente che oggi guidal’azienda affiancato dal figlioAlberto. Gruppo Comini a oggicomprende 7 società in 8 regio-ni con 40 punti vendita, 10show room di arredobagno cheimpiegano 675 collaboratori edipendenti (dati 2017) per unfatturato totale di 192milionidi euro.

I tre coni del premioL’opera di Maurizio Riva

Tre coni - il tessile, illegno-arredo e la meccanica -e un premio che sta diventan-do tradizione. Ad idearlo è sta-to come noto l’imprenditorecanturino Maurizio Riva diRiva1920. L’opera, in cedro,rappresenta l’economia co-masca articolata com’è sui tresettori trainanti. I coni in par-ticolare, proiettati verso l’alto,rappresentano la tensione de-gli imprenditori comaschi, allavoro, molto spesso in giroper il mondo, per crescere. Il premio della Festa delle Imprese

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12 Economia

LA PROVINCIA

SABATO 24 NOVEMBRE 2018

La nuova sede dei laboratori di Acsm-Agam, in via Somigliana

free cooling, sono in grado difornire aria fresca esterna sen-za l’attivazione della pompa dicalore» spiega Chighine. Neiperiodi dell’anno in cui le diffe-renze di temperatura tra inter-no ed esterno sono elevate l’ariaprima di entrare in ambientepassa attraverso le batterie po-sizionate nei recuperatori.

Tanta tecnologia anche a li-vello di infissi e di impianti. Letapparelle motorizzate hannoun sensore di luminosità perregolare apertura e chiusura.«Per il cappotto - precisa Chi-ghine - sono state utilizzate la-stre di poliestere espanso congrafite di 15 centimetri».

Nell’edificio è stato installa-to un sistema di building auto-mation che regola, attraversosensori installati negli ambien-ti, il confort in base alla presen-za di persone e al numero dilocali occupati.

I pannelli fotovoltaici oltread alimentare la pompa di calo-re sono in grado di coprire tuttoil fabbisogno illuminotecnicodell’edificio. Per l’illuminazio-ne interna sono state utilizzatelampade a basso consumo, consensori di presenza per l’accen-sione e lo spegnimento e la re-golazione automatica dell’illu-minazione determinata in fun-zione della luce naturale.

settimanali e la rete con conprelievi periodici» spiega An-drea Bighelli, responsabile del-la business unit reti e distribu-zione.

La nuova sede, in via Somi-gliana a due passi dal quartiergenerale di via Stazzi, sorge nel-l’ex centrale del latte, acquisitada Acsm nel 2001 dopo la di-smissione decisa dal GruppoParmalat. L’area, a lungo ab-bandonata, è stata al centro diripetuti episodi di cronaca: oc-cupazioni abusive, rave partynon autorizzati, qualche rissatra persone senza casa. Ora larinascita con un intervento diriqualificazione che ha messoin campo ogni possibile solu-zione per valorizzare l’immobi-le dal punto di vista dell’effi-cientamento energetico.

Il recupero “dell’involucro”è stato curato da Giovanni Chi-

COMO

ENRICO MARLETTA

Una casa smart perun’attività in crescita. Acsm-Agam inaugura questa mattinala nuova sede del Laboratorioanalisi acqua potabile.

Un servizio inizialmente av-viato da Acsm per gli acquedottidi Como, Brunate e Cernobbioe che oggi interessa una plateadi 74 Comuni, 40 del Comascoe 34 del Varesotto. Vi lavoranosei persone, compreso il re-sponsabile, da gennaio al mesedi ottobre sono state gestite3.400 analisi e valutati circa52mila parametri. Il laborato-rio ha traslocato in via Somi-gliana qualche settimana fa la-sciando la sede di via al Piano,oggi la vera e propria inaugura-zione.

«L’attività di controllo inte-ressa gli impianti con prelievi

Acsm-Agam investeI nuovi laboratori acquanell’ex centrale del latte

ghine, responsabile della busi-ness unit innovazione e tecno-logia. L’obiettivo è stato quellodi classificare in fascia A3 unasorta di catapecchia qual eral’ex centrale sino a un anno fa.Gli impianti di riscaldamentoe condizionamento del fabbri-cato, gestiti a distanza, vengonoalimentati dal teleriscalda-mento (alimentato per il 90%dal termovalorizzatore) e dapannelli solari per la produzio-ne di energia termica e elettri-ca.

«Tutti i ricambi d’aria, com-presa quella aspirata dalle cap-pe, prima di essere ceduta easpirata dall’esterno passa at-traverso scambiatori per il re-cupero del calore nella stagioneinvernale e del freddo nella sta-gione estiva. I recuperatori in-stallati in copertura nelle mez-ze stagioni, grazie alla serranda

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40LA PROVINCIA

SABATO 24 NOVEMBRE 2018

Il punto

Dalla “ferita”al via liberain nove mesi

Mai come nei nove mesi intercorsi

tra il dicembre 2016 e il settembre

2017 il destino della variante della

Tremezzina - 9,8 chilometri per

330 per 360 milioni di euro da

Colonno a Griante - è stato sulle

montagne russe. Ma andiamo con

ordine. Il 3 dicembre 2016, in

un’intervista esclusiva a “La Pro-

vincia”, il Soprintendente Luca

Rinaldi aveva sentenziato che

«quel percorso alternativo alla

Regina è una ferita al territorio».

Un “no” fermo che aveva messo in

allarme Anas, amministratori e

migliaia tra residenti e pendolari.

Le diplomazie si sono poi messe al

lavoro, affidando (tramite Anas)

ad un esperto paesaggista i rilievi

“sul campo” per approntare poi le

migliorie del caso. Detto, fatto.

Nove mesi dopo, il 19 settembre

2017, sempre a “La Provincia”,

Luca Rinaldi faceva notare come

«il progetto è stato migliorato»,

dando formalmente il via libera

alla variante. Ora però c’è da

pigiare nuovamente sull’accelera-

tore per arrivare alla pubblicazio-

ne del bando di gara. Poi ci saranno

almeno 6 anni di cantiere. M. PAL.

TREMEZZINA

MARCO PALUMBO

Passo dopo passo, la variante della Tremezzina pare proprio essersi rimessa sulla corretta via (tanto per rimanerein tema), anche se da qui alla pubblicazione del bando di garae al primo colpo di benna di ac-qua sotto i ponti dei torrenti Perlana e Pola ne dovrà correre ancora parecchia.

Giovedì, qualche minuto pri-ma della mezzanotte, il deputa-to leghista Ugo Parolo ha an-nunciato che «la VI Commissio-ne del Senato ha dato l’ok alla proroga dei 210 milioni di euro per la realizzazione della va-riante della Tremezzina, risol-vendo così questa criticità, che avrebbe potuto comportare la perdita del contributo statale e compromettere il piano finan-ziario dell’opera».

Attenzione alta

Ugo Parolo ha fatto inoltre sa-pere che l’attenzione resta alta soprattutto sul fronte Anas, af-finché siano rispettate le tempi-stiche promesse che prevedono «entro la fine del corrente mesedi novembre la riedizione del progetto definitivo dell’opera modificato a seguito dei rilievi della Soprintendenza».

Modifiche che hanno com-portato una rielaborazione del computo finale dei costi dell’in-

Il viadotto Perlana previsto a ridosso del santuario di Ossuccio

Lago e Valli

Salvi i 210 milioni della VarianteTremezzina. Sì della Commissione del Senato alla proroga. Parolo: «Approvazione del progetto finale più vicina»

Adesso occorre trovarne altri 30 per le modifiche del tracciato. Bongiasca: «Speriamo siano almeno migliorative»

frastruttura di gran lunga più at-tesa dal territorio. Per ultimare la variante della Tremezzina, al netto delle ultime modifiche progettuali, occorreranno 360 milioni di euro, 30 in più di quel-li inizialmente preventivati.

Appurato che i 210 milioni dieuro dello “Sblocca Italia” sono in salvo (il Decreto dovrà essereconvertito dai due rami del Par-lamento) e che i 120 milioni di euro di Regione Lombardia nonsono mai stati in discussione, ora c’è da lavorare per reperire i 30 milioni di euro mancanti.

Pressing sull’Anas

Anas - con l’imprimature del ministero delle Infrastrutture - aveva già fatto sapere di essere pronta a mettere mano ad eco-nomie di bilancio per colmare parte del gap.

«In sede di Bilancio - osservaancora Parolo - ci attiveremo per impegnare il Governo affin-ché vengano garantite le ulte-riori risorse necessarie». C’è un anno di tempo per mettere a po-sto gli ultimi (si spera) tasselli mancanti. La notizia della pro-roga al finanziamento principe della variante della Tremezzina - ovvero i 210 milioni di euro del-lo “Sblocca Italia” - ieri di buon mattino è rimbalzata sul terri-torio.

«Si tratta di un importantepasso avanti nell’iter per la rea-

lizzazione di un’opera fonda-mentale per il territorio - sotto-linea il presidente della Provin-cia, Fiorenzo Bongiasca - Il fatto che sia stato approvato questo emendamento è una no-tizia che ci rassicura. Natural-mente, come Provincia conti-nueremo a vigilare».

Il presidente di Villa Saporitiha poi affermato: «Sono curiosodi vedere le modifiche introdot-te che comporteranno un au-mento dei costi per 30 milioni dieuro. Spero siano anche miglio-rative del tracciato».

Il tavolo della competitività

Che quella di ieri sarebbe stata una giornata importante per il futuro della variante della Tre-mezzina, lo si era intuito già di buon’ora (prima ancora che ar-rivasse l’annuncio del via libera alla proroga dei 210 milioni di euro), dopo l’invio di una letteraa tutti i parlamentari comaschi afirma Annarita Polacchini - coordinatrice del Tavolo della Competitività - in cui l’invito erapiù che esplicito: salvaguardare la variante della Tremezzina.

«Opera - si legge nella missiva- che rappresenta il coronamen-to di uno sforzo corale plurien-nale di tutti gli attori del territo-rio».

Da qui la richiesta di vigilaresulla proroga. Poi l’annuncio di Ugo Parolo. Lo svincolo di Colonno così come è stato progettato

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Sabato 24 N o v e m b re 2018 Corriere di Como2

Primo piano I temi del territorio

Tremezzina, fondi al sicuro:è passato l’emendamentoin Commissione al SenatoLettera-appello del Tavolo per la Competitività

Giornata importante ieri per lavariante della Tremezzina.

La Commissione VI del Senato(Finanze e Tesoro) ha approvatol’emendamento che di fattomette al sicuro i 210 milioni dieuro di finanziamento che ri-schiavano di “scadere” alla finedell’anno. La comunicazione èstata data ieri dal deputato lec-chese della Lega Ugo Parolo,eletto nel collegio di Sondrio.

«Ringrazio il governo e il rela-tore per la sensibilità dimostra-ta nel risolvere questa criticità,derivante dalle lungaggini buro-cratiche, che avrebbe potutocomportare la perdita del con-tributo statale e compromette-re il piano finanziario dell’opera- ha detto Parolo - Questo inter-vento normativo si aggiunge ai120 milioni previsti dal Patto perla Regione Lombardia e l’appro -vazione definitiva del progetto èpiù vicina. Ora attendiamo laconversione finale del Decretoda parte dei due rami del Parla-mento».

«Vigilerò - ha aggiunto Parolo- affinché Anas rispetti la tem-pistica promessa che prevede,entro la fine del corrente mese dinovembre, la riedizione del pro-getto definitivo dell’opera mo-dificato a seguito dei rilievi del-la Soprintendenza al paesaggioche prevedono, in parte, un trac-

ciato diverso e maggiori trattiin galleria. Intendo seguire co-stantemente e personalmentetutte le fasi di questo procedi-mento per sollecitare il rispettodei tempi per un’opera essenzia-le e prioritaria per tutto l’AltoLario. Con il collega deputatocomasco Eugenio Zoffili ci atti-veremo in sede di bilancio perimpegnare il governo affinchévengano garantite anche le ulte-riori risorse necessarie a seguitodelle modifiche introdotte dallaSoprintendenza al paesaggio».

Soddisfazione è stata espressaimmediatamente anche dal sin-daco di Tremezzina, Mauro Guer-ra, già parlamentare del Pd. «Èun’ottima notizia. Se un emen-damento passa in Commissioneentra nel testo - spiega Guerra -Nei prossimi giorni sarà votatoin Senato e poi dalla Camera, mase si è trovata la maggioranza inCommissione, c’è motivo di es-sere fiduciosi».

Sull’iter del progetto, Guerraconferma che in questi giornista avvenendo il passaggio alConsiglio superiore dei lavoripubblici, che potrebbe muoveredelle osservazioni, ma la messain sicurezza dei fondi risulta og-gi fondamentale.

Mercoledì intanto, il Tavoloprovinciale per la Competitivitàaveva inviato un appello ai de-

putati e ai senatori eletti sul ter-ritorio. Nel documento, diffusoieri anche alla stampa, la coor-dinatrice del Tavolo, AnnaritaPolacchini, definiva la variantedella Tremezzina un «interven-to infrastrutturale prioritarioper lo sviluppo del territorioprovinciale».

La lettera ricorda ai parla-mentari i principali passaggitecnici del progetto dall’inseri -mento, nel settembre 2014, neldecreto “Sblocca Italia”.

«Il tavolo ha sempre seguitocon grande attenzione l’evolver -si del progetto» prosegue Polac-chini, che si dice preoccupata del«rischio di perdere il finanzia-mento statale di oltre 200 milio-ni di euro». Il Tavolo chiede aiparlamentari l’impegno per pro-rogare la scadenza del 31 dicem-bre di quest’anno. Impegno cheproprio ieri ha sortito i suoi con-creti effetti con il passaggio inCommissione.

Paolo Annoni

~Il sindacoÈ un’ottimanotizia. Neiprossimigiorni saràvotato inSenato e poidalla Camera

Il rendering della variante all’altezza della Torre del Soccorso o del Barbarossa sopra l’abitato di Spurano

Ugo Parolo

Mauro Guerra

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Valsecchi, tre generazioniper le linee ferroviarie

Il premio è stato ritirato da Mara e Andrea Valsecchi

LA PROVINCIA

DOMENICA 25 NOVEMBRE 2018

La Valsecchi Arma-mento Ferroviario srl è l’espres-sione di una tradizione di fami-glia che da tre generazioni metteal servizio la propria capacità tecnica e imprenditoriale per la costruzione e manutenzione delle linee ferroviarie. L’impre-sa è qualificata nella categoria Lavori Pubblici Opere Specia-lizzate OS29 con importo VIII illimitato, nella costruzione e manutenzione di linee ferro-tranviarie.

La storia dell’azienda ha radi-ci nel 1917, negli anni quaranta poi si è costituita l’Impresa Val-

secchi Comm. Ettore che, nel compartimento di Milano, è sta-ta azienda primaria nella tra-sformazione delle allora esi-stenti linee con rotaie di model-lo leggero, con le innovative ro-taie attualmente in uso. Negli anni ’70 la ditta modifica nome eimpostazione.

Nel 1982 si è giunti alla costi-tuzione dell’attuale Valsecchi Armamento Ferroviario srl. Al-lo stesso anno risale l’assunzio-ne della carica di amministrato-re unico da parte di Alberto Val-secchi , carica che riveste tutto-ra.

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36LA PROVINCIA

DOMENICA 25 NOVEMBRE 2018

Cintura urbana

nicipio – aggiunge Citterio - in pratica edificare un piccolo con-dominio, ora si da la possibilità di edificare su tutto il terreno ov-vero due o tre villette che in

quella zona esteti-camente e funzio-nalmente sono cer-tamente meglio diun condominio».

Per quanto ri-guarda gli allarga-menti della strada ilprimo cittadinoprecisa che si inter-verrà nei punti in cuiattualmente due au-to incrociandosi sidevono fermare.«Reina si è dimenti-cato di dire che incambio – aggiunge ilsindaco - i proprie-tari di quel terrenoci cederanno unastriscia di terrenoprospicente la far-macia, che dall’Offi-cina La Marca arriva

sino in Piazza del Municipio, terreno centralissimo che per-metterà sviluppi ancora da defi-nire». Francesca Guido

ne». L’allargamento della strada favorirebbe inoltre, secondo Reina, l’aumento della velocità delle auto.

Le parole dell’ex amministra-tore però non sono piaciute al sindaco Citterio: «Le varian-ti al Pgt sono state a suo tempo deposita-te a disposizione dei cittadini, le sue criti-che poteva tranquil-lamente depositarle nei tempi previsti per aprire una di-scussione,ma non l’ha fatto».

Il sindaco replicasulla questione di via Mazzini preci-sando che per l’area il vincolo a favore di interventi di pubbli-ca utilità è venuto meno nel momento in cui scuole ed asilo sono state costruite altrove. «L’unica dif-ferenza rispetto alla precedente stesura è che in passato si chie-deva di edificare tutta la cubatu-ra in una porzione di terreno sulla destra, guardando dal mu-

scurabile di varianti con nuovi terreni edificabili. Alcune scelte sono condivisibili come il cam-bio di funzione della ex Cartiera San Marco, altre invece non lo sono affatto».

La variante più «eclatante»per Reina sarebbe quella in via Mazzini. «La variante recente-mente adottata consente di edi-ficare circa 1800 metri cubi di cemento inserendo, probabil-mente a scomputo degli oneri diurbanizzazione, la realizzazio-ne di parcheggi e un allargamen-to stradale lungo il perimetro del lotto – spiega ancora - Se vo-gliamo dare per buona la neces-sità di parcheggi in questo quar-tiere ci sono altre modalità per realizzarli come gli esempi di viaBarelli e via Cozzena dove sono stati costruiti dei box interrati con i parcheggi pubblici sovra-stanti a costo zero per il Comu-

MaslianicoBotta e risposta tra il sindaco

e l’ex assessore Reina

sul piano del territorio

Dibattito in assemblea

Il Comune pronto a una variante al Piano di Gover-no del Territorio ma ecco che spuntano le critiche di un ex am-ministratore. Salvatore Reina, che in passato è stato anche vice sindaco, critica alcune scelte della Giunta di Tiziano Citte-rio. Il primo cittadino però non ci sta e replica parlando di «ri-cerca di visibilità».

L’altra sera in sala consiliaresi è tenuta un’assemblea pubbli-ca. «Non è una passeggiata – spiega Reina, assessore alle Opere Pubbliche e Urbanistica dal 1995 al 1999 e dal 1999 al 2004 -, ma un numero non tra-

Si fanno case in cambio di posteggi«Un errore». «No, meglio per tutti»

L’imbocco di via Mazzini a Maslianico FOTO ARCHIVIO

L’ex assessore

Salvatore Reina

Il sindaco

Tiziano Citterio

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Corriere di Como Domenica 25 N o v e m b re 2018 3

Primo piano Politica e Palazzo

Il caso

6,9ContributoLa Regioneha stanziato 6,9milioni di europer il palazzettodi Muggiò. Una primaparte di questi fondi,1,06 milioni,dovrebbe esserespesa entroil 31 dicembredi quest’anno

(da.c.) Dieci milioni. Se non èun tesoro, poco ci manca.

Dieci milioni di euro prontida spendere. Ma destinati, almomento, a rimanere neicassetti del Comune di Co-mo. Dieci milioni che la giun-ta di Palazzo Cernezzi sareb-be intenzionata a investire indue o al massimo tre grandiprogetti, senza cioè disper-derli nei mille rivoli dentro iquali talvolta annegano ifondi a disposizione degli en-ti locali.

Domani sera, nella sessio-ne di bilancio - l’ultima, perlegge, nella quale sia possibi-le votare una variazione alpreventivo 2018 - l’assessoreAdriano Caldara presenteràal consiglio comunale del ca-poluogo una situazione fi-nanziaria a due facce: solidadal punto di vista dei contima con non poche ombre sulterreno della programma-zione. Le ultime variazioni dibilancio riguarderanno unaterza tranche di restituzionedi fondi destinati alle paratie- 1,6 milioni di euro, dopo iquali il Comune avrà ridatoalla Regione 6,6 milioni - e lostanziamento di 900mila eu-ro su alcune manutenzionistraordinarie, asfalti soprat-tutto. In cassa, a disposizionee pronti per essere utilizzati,rimangono come detto altri10 milioni. Sui quali si apriràmolto probabilmente il di-battito politico.

Le opposizioni contestanoinfatti l’assenza di idee delgoverno di centrodestra e lasostanziale incapacità diprogettare opere pubbliche

per la città. Secondo Alessan -dro Rapinese, che sullo stessotema aveva già attaccato du-ramente anche la precedentegiunta di centrosinistra, sitratta di «uno scandalo. Ognivolta chi amministra si na-sconde dietro al fatto che nonci sono soldi. Stavolta i soldici sono: mancano invece loro,i governanti, che non hannopiù argomenti a disposizioneper giustificare la propria in-competenza».

Rapinese elenca in modosommario «le cose che si po-

trebbero fare subito: elimi-nazione delle barriere archi-tettoniche, quelle da toglieresono molte; manutenzionedelle scuole, rifacimenti de-gli impianti sportivi. E tantoaltro. Purtroppo, chi dovreb-be muoversi per tempo non lofa. Sono come quelli che per-dono 4-0 e pensano di recupe-rare al 90’».

A Rapinese replica indiret-tamente l’assessore ai Lavo-ri pubblici Vincenzo Bella. «Inprimo luogo - dice - c’è un pia-no delle opere che va rispet-

tato. Per stanziare i fondi adisposizione serve una pro-gettazione preliminare e conil nuovo dirigente del settorelavori pubblici stiamo facen-do il punto delle necessità».

Bella conferma che il Co-mune vorrebbe individuare abreve «alcuni grossi inter-venti su cui investire cifreimportanti» e abbandonarela strada dei micro-cantieri.Per fare questo, ovviamente,servirà più tempo. «In ognicaso - dice l’assessore - stia-mo lavorando a un progettodi manutenzione delle scuoledi Rebbio per 1 milione di eu-ro e pensiamo anche di utiliz-zare al meglio gli accordiquadro con le imprese con-venzionate».

«I numeri dell’avanzo sonosicuramente elevati - am-mette comunque Caldara -non nego che quest’anno sisarebbe potuto fare di più.Tuttavia, il governo ha inse-rito nella legge di Bilanciouna norma che conferma losvincolo dell’avanzo dal pat-to di stabilità. Con una buonaprogrammazione nel 2019 po-tremmo fare molto».

IL CASO PALAZZETTOUno dei punti deboli di que-

sta programmazione è statoil palazzetto di Muggiò, per ilquale il Comune ha ricevuto6,9 milioni dalla Regione.

Entro il 31 dicembre prossi-mo il capoluogo avrebbe do-vuto spendere il primo milio-ne per il progetto, ma tutto èfermo. C’è il rischio concretodi perdere questa tranche difinanziamento. Il ritardo èevidente e il capoluogo ha or-mai un solo obiettivo: dareavvio entro fine anno quan-tomeno al bando per la mani-festazione di interesse daparte dei progettisti. Il pri-missimo passo che potrebbescongiurare forse la perditadi parte del contributo.

Como, 10 milioni nel cassettoIl “tesoro” c’è, mancano i progettiA rischio la prima tranche dei fondi per il palazzetto

Le pessime condizioni delle strade cittadine potrebbero essere migliorate se soltanto il Comune decidesse di investire di più nel rifacimento degli asfalti

Adriano Caldara«I numeri dell’avanzosono elevati, nonnego che quest’annosi sarebbe potutofare di più»