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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO RASSEGNA STAMPA 1 – 7 giugno 2020

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Page 1: copertina rassegna stampa - Ance Como · Le domande di cassa in dero-ga sono state 4.492 (accolte 3.993) fino al 31 maggio e tocca-no appunto oltre il doppio di be-neficiari. La stragrande

ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO

RASSEGNA STAMPA

1 – 7 giugno 2020

Page 2: copertina rassegna stampa - Ance Como · Le domande di cassa in dero-ga sono state 4.492 (accolte 3.993) fino al 31 maggio e tocca-no appunto oltre il doppio di be-neficiari. La stragrande

7LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 4 GIUGNO 2020

COMO

MARILENA LUALDI

Il super ecobonus in-teressa un mercato potenziale del valore di 3 miliardi a Como.E stanno piovendo le prime ri-chieste di informazione da par-te della gente, anche se le asso-ciazioni hanno avanzato altre richieste al Governo, come quella di prolungare la detra-zione del 110% anche per i pros-simi tre anni, per avere più cer-tezze. Ormai partendo a luglio, ci sono solo sei mesi a disposi-zione e l’occasione è troppo ghiotta.

Tempi lunghi

Soprattutto dal momento in cui si raggiunge un accordo perun ampio intervento di riquali-ficazione energetica che corri-sponda ai requisiti del decreto, itempi di realizzazione sono lunghi. In ogni caso, Rete Irene,che ha accolto con entusiasmo (pur esprimendo anche qual-che perplessità tecnica) il nuo-vo bonus, parla di un’ondata di prime richieste per oltre 150 milioni di euro. Il consorzio è

Il super ecobonus«Per Como occasioneche vale 3 miliardi»Detrazioni. Rete Irene: «Ottimo provvedimento»Ma servono alcuni correttivi: «Serve più chiarezzaVa esteso inoltre fino al 2023 e anche alle società»

composto da aziende lombar-de, comprese comasche e lec-chesi. Anzi il presidente è di Co-mo, Manuel Castoldi. E propriolui (che non aveva risparmiato critiche invece al bonus faccia-te lanciato all’inizio anno tra la confusione), sottolinea: «Il su-per bonus è senza dubbio un grande provvedimento, non lo si deve ostacolare ma al contra-rio si deve lavorare per facili-tarne l’attuazione e per render-lo fruibile dal mercato».

La rete ha anche mandatoun appello all’Agenzia delle En-trate per risolvere alcuni pro-blemi tecnici: «Siamo favore-voli al provvedimento ma servevelocità (il mercato è fermo in attesa dei decreti attuativi e deidispositivi dell’Agenzia) e servechiarezza per evitare norme in-terpretative che complichino lavita a tutti».

Ogni giorno comunque – daquando è stato annunciato il superbonus - alle aziende del consorzio arrivano richieste di nuovi interventi: «Questo de-creto ha smosso quel famoso mercato che a Como vale oltre 3miliardi di euro appunto, ma nel Nord Italia più di 100».

Anche Ance ha fatto una se-rie di domande al Governo. Pri-ma di tutto, estendere a tutto il 2023 l’applicazione del super-bonus al 110%, «per tenere in debita considerazione tutta la tempistica richiesta per l’ese-cuzione dei lavori agevolati».

Ma non solo: bisogna preveder-lo anche per gli immobili delle società, compresi quelli locati aterzi, e consentire l’utilizzo im-mediato dei crediti d’imposta derivanti da eco e sismabonus odallo “sconto in fattura” per non incidere ulteriormente sulla liquidità delle imprese, giàgravemente compromessa da questo periodo di emergenza. Tra le altre esigenze evidenzia-te dall’associazione dei costrut-tori, quella di specificare le mo-tivazioni alla base della impos-sibilità del doppio passaggio di classe energetica, uno dei pun-to chiave del superbonus.

Le responsabilità

«Inoltre – spiega Francesco Molteni, presidente di Ance Como – va chiarito che le re-sponsabilità della correttezza dei meccanismi di defiscalizza-zione sono in capo a chi li cede enon a chi li riceve». Questo per agevolare la novità, ovvero l’in-tervento delle banche in mate-ria di cessione del credito. Van-no poi chiariti e semplificati al-tri meccanismi tecnici e fiscali.

Ma intanto il processo si è in-nescato e l’edilizia a Como (contutto l’indotto) spera che sia la volta buona di tornare a respi-rare dopo una prima parte del-l’anno non pervenuta. Oltretut-to con interventi che mettono in sicurezza edifici con parec-chi anni alle spalle e danno sol-lievo all’ambiente.

n «Consentirel’utilizzoimmediatodei creditid’imposta»

Crescono le aspettative del settore per il super ecobonus

Economia

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8LA PROVINCIA

SABATO 6 GIUGNO 2020

tre 250 posti a sedere e un roof-top di circa 1.300 metri quadrati.

L’edificio verrà realizzato daCmb con calcestruzzo Holcim, prodotto con cemento pozzola-nico LH, ecoefficiente e a basso calore d’idratazione, per un to-tale di circa 26mila metri cubi.

Un segnale importante, cherisuona intrecciato al messaggiomandato ieri in occasione della Giornata mondiale dell’am-biente: «Per noi di Holcim re-sponsabilità ambientale è un principio cardine e significa ri-durre il consumo di risorse na-turali non rinnovabili e impe-gnarci per la riduzione delle emissioni e per il recupero ma-teriali secondari, investendo nello sviluppo di prodotti e pro-cessi innovativi». Marilena Lualdi

cui è stato aggiunto un additivo cristallizzante. «Gli uffici - spie-ga ancora Holcim - sono conce-piti secondo un progetto studia-to in linea con i più innovativi modelli di smart working in cui le esigenze professionali e per-sonali sono a sostegno della fles-sibilità, perfettamente in linea con le esigenze attuali, messe ancora più in evidenza dalla crisidettata dalla pandemia». In-somma, l’emergenza coronavi-rus ha spinto verso una sosteni-bilità a 360 gradi, anche legata all’aspetto sociale e di qualità dellavoro. L’edificio D si trova nel lotto Nord e affianca via Orobia. Alto otto piani per un totale di 20.500 metri quadrati, si affac-cia su aree verdi e fontane. Inol-tre ospita un auditorium con ol-

principali sfide ambientali del nostro tempo, come migliorare la qualità dell’aria e rendere le città più vivibili».

La scorsa settimana il primogetto della platea di fondazione. L’edificio in questione è destina-to ad uso uffici, con calcestruzzostudiato per sviluppare un bassocalore di idratazione. I materialisono fondamentali in questa sfi-da. Per la vasca bianca, in parti-colare, è stato utilizzato Antìdro,un calcestruzzo impermeabile a

la zona Sud di Porta Romana stanascendo Symbiosis, progetto della società immobiliare Covi-vio, e prevede la creazione di un nuovo Business District flessi-bile e tecnologico.

«È un’area rigenerata, intera-mente sostenibile, che ridisegnala geografia della città – ricorda Holcim - Il progetto per la riqua-lificazione del quartiere Porta Romana-Vettabbia di Milano adotta un approccio innovativo per rispondere ad alcune delle

tea di fondazione dell’edificio D del quartiere Symbiosis: una delle aree su cui la metropoli sta puntando. Nonché uno dei pri-mi cantieri a ripartire, che ri-manda – sottolinea la società - ad uno dei grandi temi della ri-partenza, riqualificare rispon-dendo alle sfide ambientali.

Pensare e costruire il futurocon uno sguardo green: se era giàun’indicazione prima, una sen-sibilità crescente, adesso si ponepiù che mai come obiettivo. Nel-

EdiliziaIl calcestruzzo del Gruppo

per il quartiere Symbiosis

dove sta nascendo

un Business District

La ripartenza, nel cuo-re pulsante di Milano e con un prodotto innovativo, ancora unavolta: Holcim Italia la vive anchecosì. Nei giorni scorsi, infatti, so-no stati avviati i primi getti di calcestruzzo Holcim per la pla-

Holcim raccoglie la sfida greenMateriali smart per la nuova Milano

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10 EconomiaLA PROVINCIA

SABATO 6 GIUGNO 2020

Per la cassa in derogac’è ancora da aspettareSoldi a uno su due

COMO

MARILENA LUALDI

Una valanga di do-mande, un iter complesso (bi-zantino è stato definito dai con-sulenti del lavoro) che ha impe-gnato il personale dell’Inps di Como anche nel weekend. La cassa in deroga è il tema più cal-do, ma se si sommano tutte le pratiche in corso sul fronte am-mortizzatori dà l’idea della mo-le di lavoro. In ogni caso, i lavo-ratori coinvolti nell’ammortiz-zatore in deroga sono stati 13.018 tra aprile, maggio e primigiorni di giugno: per la metà è stato autorizzato il pagamento. Il che non significa automatica-mente che i soldi siano arrivati. Da notare che sempre in pro-vincia di Como i beneficiari del-la cassa ordinaria hanno supe-rato quota 11mila.

Le domande di cassa in dero-ga sono state 4.492 (accolte 3.993) fino al 31 maggio e tocca-no appunto oltre il doppio di be-neficiari.

La stragrande pervenuta èpervenuta il mese scorso: 3.688.Il flusso continua. Solo l’ultimo giorno di maggio ha visto arriva-

Indennità. Inps “travolto” da una montagna di domande

Al momento definito via libera al 56% dei beneficiari

In due mesi a Como sono stati coinvolti 13.018 lavoratori

re 35 pratiche: in quelle stesse 24 ore i dipendenti dell’Inps provinciale, guidati dalla dotto-ressa Rosaria Cariello, ne aveva-no definite (in pratica autoriz-zate) 273.

In effetti, ben l’89% è la quotadi domande accolte. I pagamen-ti hanno avuto il via libera per l’83%. Ma se prendiamo le per-centuali relative ai beneficiari, vediamo che siamo al 56% di ca-si definiti. In effetti, i passaggi sono lunghi e complessi.

La procedura

Dopo l’autorizzazione, l’aziendamanda all’Inps il modello Sr41 per eseguire tutti i calcoli, dopo di che si può disporre il paga-mento. Da quel momento i soldisono in arrivo, devono passare giusto i tempi contabili (in ge-nere, una settimana).

Per quanto riguarda invece ledomande del fondo di integra-zione salariale con pagamento aconguaglio, si è quasi alla fine della strada con il 98% (97% peril pagamento a diretto). Ancora,le domande di cassa ordinaria sono state circa 4.100.

Per far fronte a questo filone

consistente, è stata messa a di-sposizione una vera e propria squadra. L’unico sollievo – al-meno in una fase successiva, perché c’era qualche caso pre-gresso da trattare all’inizio del-l’emergenza – era l’assenza dellaNaspi, visto che è proibito licen-ziare. Ma se gli ammortizzatori si sono abbattuti sull’Inps comeincombenza non bisogna di-menticare che si dovevano por-tare avanti altre pratiche, dal reddito di emergenza al bonus bebè che erano ugualmente pio-vute. «Abbiamo messo 15 perso-ne ai pagamenti diretti – spiega la direttrice Rosaria Cariello – poi una decina su cassa in dero-ga, ordinaria e Fis. In supporto poi sei persone da Roma».

L’operatività

Come è stato detto a livello na-zionale, in due mesi si è dovuto affrontare un lavoro che potevacorrispondere a quello di cin-que anni. Altro dato che mostrala delicatezza della situazione: se il Fondo di integrazione sala-riale significa solitamente la ge-stione di dieci, dodici domande all’anno, ora ne sono state pre-

sentate duemila. Pur essendo chiusi fisicamente gli uffici, nonpotendo cioè ricevere i cittadi-ni, tutti sono stati operativi da casa, anche di sabato. Adesso c’èanche la possibilità della preno-tazione dell’appuntamento te-lefonico, oltre alle altre possibi-lità, via telematica in testa. Ottoore al giorno a disposizione al telefono, vuol dire che si sono raccolte richieste, come pure sfoghi, disperazione, di fronte alla difficoltà a percepire i soldi.

«Abbiamo la massima con-sapevolezza – conclude la diret-trice – del valore del servizio cheoffriamo, dalla cassa a tutte le al-tre pratiche di questo periodo diemergenza». Di qui il grazie al personale nel suo impegno quo-tidiano.

La sede comasca dell’Inps

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10 EconomiaLA PROVINCIA

SABATO 6 GIUGNO 2020

ne energetica o una diagnosi energetica, è sufficiente una maggioranza molto ridotta, la più bassa che ci sia in ambito condominiale. Allo stesso tem-po, però, si sono anche eviden-ziate le difficoltà di assumere decisioni del genere entro la fi-ne del 2021.

Per questo, l’appello unani-me di tutti i partecipanti è statoper un rinvio della scadenza al-meno di un anno (al 2022), cosìda consentire a tutti i condomi-ni interessati di usufruire dellespeciali agevolazioni fiscali previste. Il Coordinamento, in-fine, ha discusso e approfondi-to le Linee guida Confedilizia per lo svolgimento delle riunio-ni condominiali in sicurezza.

settore ed amministratori. Dal-lo scorso 18 maggio è possibile convocare le assemblee in pre-senza. Occorre quindi organiz-zarsi sui passi da compiersi perriuscire ad adottare, in breve tempo, le delibere per avviare i lavori utili ad accedere ad eco-bonus e sismabonus potenzia-ti. Al proposito, nel corso della riunione si è ricordato che per approvare gli interventi volti alla riqualificazione energeticadegli edifici individuati attra-verso un attestato di prestazio-

EdiliziaLe indicazioni di Confedilizia

sullo svolgimento

delle assemblee

condominiali

Come sfruttare al me-glio il superbonus del 110% ne-gli immobili in condominio. È ciò di cui si è parlato nel corso di una riunione del Coordina-mento condominiale Confedi-lizia, alla quale hanno parteci-pato legali, tecnici, esperti del

Corsa all’ecobonus«Serve una proroga»

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12LA PROVINCIA

SABATO 6 GIUGNO 2020

SIMONE CASIRAGHI

La spinta del super-bo-nus al 110% arriva a valorizzare anche la portata sostenibile degliinterventi edili. Fra gli interventiche potranno usufruire del maxisconto fiscale, infatti, spiccano proprio gli impianti fotovoltaici,la possibilità cioè di installare si-stemi per la produzione di energiaelettrica da fonte rinnovabile e staccarsi, almeno per una quota importante, dalla rete nazionale.Si tratta di un incentivo forte, te-nuto conto che proprio il Piano energetico nazionale ha fra le suepriorità, anche quello di favorirela nascita dei cosiddetti “prosu-mer”, produttori di energia verdee, allo stesso tempo, consumatoridella stessa energia elettrica pro-dotta, anche in momenti diversigrazie alla possibilità di installareaccumulatori (pile) in cui “con-servare” la stessa energia per eventualmente consumarla in unmomento successivo alla sua pro-duzione.

La nuova famiglia di bonus al110% comprende gli impianti fo-tovoltaici, ma sempre in un’otticadi risparmio e riqualificazione energetica, anche cappotti termi-ci, i nuovi impianti di riscalda-mento ad alta efficienza, gli inter-

venti collegati al fotovoltaico co-me le colonnine di ricarica e altreopere di efficientamento.

Anche in questo caso la detra-zione del 110% per queste spese vale dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 (anche se in questi giorni eproprio in fase di conversione deldecreto si sta ipotizzando di estenderne la durata fino alla finedel 2022), e da recuperare in cin-que anni o da trasformare in scon-to in fattura oppure da cedere a banche e fornitori

In particolare, la detrazione al110% per l’installazione di im-pianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica su edifici occorre te-

nere presente che il tetto della spesa massima su cui è possibilecalcolare la detrazione è di 48milaeuro. La norma, inoltre, precisa anche che la detrazione va appli-cata rispettando un limite di spesadi 2.400 euro per ogni kW di po-tenza nominale dell’impianto.

Anche in questo caso, come peril resto degli altri interventi che rientrano in queste agevolazioni,l’eco-bonus del 110% scatta sol-tanto se i lavori sono associati a interventi collegati a ecobonus esismabonus.

Per sfruttare appieno i vantaggidel superbonus possono essere seguite due strade in particolare.

Un primo passaggio prevede la stesura di una diagnosi dell’im-mobili: ci si può rivolgere a una Esco (le società di servizi energe-tici) o una utility (società munici-pale che fornisce energia) e che esegue una diagnosi energetica dell’edificio. Sulla base di questoriscontro l’Esco proporrà una se-rie di lavori, facendosi però caricodi “diventare titolare” il credito d’imposta (o trovare chi lo prendeal suo posto). Con i vecchi bonusla diagnosi spesso veniva fatta pa-gare. In questa fase, invece, ci sonogià operatori che iniziano a pro-porla senza impegno di spesa.

Ma c’è anche una seconda op-portunità: chiedere una diagnosie un capitolato da uno o più consu-lenti indipendenti e poi raccoglie-re preventivi, alla ricerca dell’of-ferta migliore.

La cessione all’impresa

A questo punto scattano i lavori.Ricordando ancora che per questetipologie di lavori, il contribuente(o l’impresa a cui è stato ceduto ilcredito fiscale) può recuperare l’importo in tre modi diversi: sconto in fattura del 100% (dun-que non anticipando alcuna som-ma, pagando quindi assolutamen-te nulla); con la detrazione del bo-nus in dichiarazione dei redditi del 110% in 5 quote annuali di pariimporto (recuperando alla fine il10% in più dell’importo speso); attraverso la cessione del creditodel 110%.

Il fornitore che concede losconto, , va anche detto, potrà a suavolta recuperare la somma sottoforma di credito d’imposta, utiliz-zandolo per pagare tasse e contri-buti in compensazione tramite ilmodello F24, oppure cedendo ilcredito ad altri soggetti come pro-pri fornitori e, con questi bonus,anche alle banche.

Facciamo qualche esempiopratico, per entrare meglio nei ca-si di applicazione. Supponiamo divoler installare una caldaia a pom-pa di calore, il cui preventivo del-l’impresa edile è di 10.000. Si è giàottenuto il visto di conformità dal

Caf. Vengono quindi eseguiti i la-vori e non si dovrà pagare nulla perché l’impresa edile ha adottatolo sconto in fattura e ora è lei ad avere un credito di imposta di 11.000 euro (pari al 110% del valo-re dei lavori). Questo è il primo caso.

Una seconda ipotesi prevede,in alternativa, di scegliere di paga-re il fornitore di propria tasca e poiprocedere con le detrazioni fiscaliin dichiarazione dei redditi. In questo occorre però suddividerel’importo da recuperare in 5 quoteannuali. La novità è che in questocaso è stata ridotto della metà il tempo di recupero rispetto alle detrazioni ordinarie.

La terza via del credito

Anche in questo caso un esempio.Volendo installare una caldaia a pompa di calore, e con un preven-tivo sempre di il preventivo di 10.000 euro, dopo aver fatto ese-guire i lavori, vengono pagati 10.000 euro all’impresa edile: ver-ranno così maturate detrazioni fiscali per un totale di 11.000 euro(110%) diviso in 5 rate annuali di2.200 euro.

Una terza possibilità è data dal-la terza via: la cessione del credito.Ecco come funziona. In questo caso si dovrà pagare il fornitore epoi utilizzare il superbonus comecredito d’imposta da utilizzare peril pagamento delle tasse in com-pensazione con il modello F24 oppure utilizzare il credito matu-rato da cedere a soggetti terzi, in-cluse banche e altri intermediarifinanziari.

Questa possibilità non riguar-da solo gli interventi strettamenteinteressati dal superbonus 110%,ma anche tutti gli altri come bonusfacciate, recupero del patrimonioedilizio e altri interventi edilizi. Così volendo installare la nostracaldaia a pompa di calore da unaspesa di 10.000 euro , una volta effettuati i lavori, sarà l’impresa edile (o la banca), ad aver matura-to un credito di imposta per un totale di 11.000 euro (110%) divisoin 5 rate annuali di 2.200 euro.

La guida

Lo sconto in fatturaLa cessione all’impresa

In questo caso, la cessione del cre-

dito all’impresa in fattura, vengo-

no eseguiti i lavori e non si dovrà

pagare nulla perché l’impresa edi-

le ha adottato come scelta di cede-

re lo sconto in fattura e ora è lei ad

avere un credito di imposta di

11.000 euro (pari al 110% del valore

dei lavori).

Paga il contribuenteLa detrazione fiscale

Su un preventivo sempre di 10.000

euro di spesa, vengono pagati

10.000 euro all’impresa edile: ver-

ranno così maturate detrazioni fi-

scali per un totale di 11.000 euro

(110%) diviso in 5 rate annuali di

2.200 euro.

Cessione del creditoLo sconto riscosso dall’impresa

Su una spesa di 10.000 euro , una

volta effettuati i lavori, sarà l’im-

presa edile (o la banca), ad aver

maturato un credito di imposta per

un totale di 11.000 euro (110%) divi-

so in 5 rate annuali di 2.200 euro.

48.000IL TETTO AL FOTOVOLTAICO

La spesa detraibiledeve fare i conticon il limite fiscaleammesso

Focus Casa I vantaggi fiscali fino al 2021

Ecco come sfruttareil super bonus 110%in sole tre mosseLo sconto fiscale . Detrazione, cessione del credito

e vantaggio in fattura: tutti i casi in cui poter applicare

la nuova agevolazione e recuperare la spesa sostenuta

2.500LA RATA OGNI ANNO

Il rimborso fiscaledi ogni annoè calcolatosui costi sostenuti