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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO RASSEGNA STAMPA 5 – 11 marzo 2018

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Page 1: copertina rassegna stampa - Ance Como · Erba. Per il 2018 il Comune ha ipotizzato proventi per 630m ila euro contro i 2,4 milioni del 2012 Brusadelli: «La nuova variante ha fallito».

ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO

RASSEGNA STAMPA

5 – 11 marzo 2018

Page 2: copertina rassegna stampa - Ance Como · Erba. Per il 2018 il Comune ha ipotizzato proventi per 630m ila euro contro i 2,4 milioni del 2012 Brusadelli: «La nuova variante ha fallito».

62LA PROVINCIA

MARTEDÌ 6 MARZO 2018

La crisi dell’edilizia si riflette anche sui conti del Comune

Dall’edilizia non arrivano più soldiIn sei anni il mercato è precipitatoErba. Per il 2018 il Comune ha ipotizzato proventi per 630mila euro contro i 2,4 milioni del 2012 Brusadelli: «La nuova variante ha fallito». L’assessore: «Modifiche per rilanciare il settore»

alla fine del 2010, dal 2011 al 2013 ha portato buoni frutti.

Poi è arrivato il calo. «Dal2014 - osserva Brusadelli, oggi consigliere di Forza Italia a ca-po della commissione bilancio -le cifre hanno iniziato a calare. Il punto più basso lo abbiamo toccato nel 2016, con 463mila euro, c’è stata una lieve ripresa nel 2017 ma le previsioni per il 2018 sono ancora fosche: 630mila euro».

Ombra sulle finanze

Se consideriamo che le reali en-trate sono puntualmente infe-riori rispetto alla previsione, c’èpoco da stare allegri.

«Questa è un’ombra per lenostre finanze. Alla fine del 2016 - continua Brusadelli - ab-biamo approvato una variante

Il punto

Edilizia fermae bilanciin lacrime

Permessi e costiCon incassi per il Comune

Il permesso di costruire è l’autoriz-

zazione concessa dalle amministra-

zioni pubbliche, nel nostro caso il

Comune di Erba, ai privati intenzio-

nati a edificare sul territorio cittadi-

no: il rilascio del permesso certifica

di fatto la conformità tra il progetto

presentato e gli strumenti di pianifi-

cazione urbanistica comunale. La

concessione del permesso di co-

struire ha un costo per i privati, gli

incassi - che variano a seconda del-

l’entità del progetto in essere - fini-

scono nelle casse del Comune.

Ottobre 2010Il primo Piano di governo

Il Comune di Erba ha approvato il

suo primo Pgt (che ha sostituto il

vecchio piano regolatore) il 16 otto-

bre 2010, all’epoca della prima am-

ministrazione di Marcella Tili. Gli

anni seguenti sono stati molto frut-

tuosi sul fronte edilizio: il piano di

governo del territorio ha consentito

infatti l’avvio di diversi progetti tra

il 2011 e il 2013, i tre anni migliori per

il Comune di Erba sotto il profilo de-

gli incassi dai permessi di costruire,

delle monetizzazioni e dei condoni.

La variante del 2017Finita già sotto esame

Alla fine del secondo mandato,

l’amministrazione di Marcella Tili

ha varato la prima variante genera-

le: si tratta di un aggiornamento del

Pgt alla luce delle esigenze e delle

criticità emerse nei cinque anni pre-

cedenti. La variante è entrata in vi-

gore all’inizio del 2017 ma fino ad

ora non ha dato i risultati sperati: gli

incassi sul fronte dei permessi di co-

struire sono bassi e per il 2018 è pre-

visto uno dei risultati più bassi degli

ultimi dieci anni. La speranze per

una ripresa sono legate al 2019, a se-

guito di alcune modifiche alla va-

riante. L. MEN.

a quel Pgt: io all’epoca ero asses-sore alle finanze e mi dicevano che la variante avrebbe sicura-mente portato soldi nelle cassedel Comune, aprendo a nuovi progetti e costruzioni. Con il senno del poi non posso che concordare sul fatto che la va-riante non ha prodotto niente».

Strategia

La lettura politica di Brusadelliè confermata anche dalle paro-le di un tecnico, l’assessore alla gestione del territorio e all’edi-lizia privata Marielena Sgroi. «Negli ultimi mesi - dice l’asses-sore - ho dialogato con diversi operatori interessati a interve-nire sul territorio, oltre che conprofessionisti del settore, e si sono rilevate alcune criticità ri-spetto alla variante del Pgt».

Senza dubbio bisognerà ri-mettere mano al documento, anche solo per correggere erro-ri materiali.

Milano e dintorni

«Pensare oggi di ripartire da ze-ro con una nuova variante al Pgtnon è opportuno - osserva Sgroi- anche perché Milano non è ancora riuscita a portare a ter-mine il piano territoriale regio-nale, al quale bisognerà poi conformarsi. Nell’attesa si po-tranno però fare degli aggiusta-menti parziali a singoli aspetti della variante, alla luce delle esigenze dei cittadini».

Viste le previsioni per il2018, non resta che sperare chequesti aggiustamenti possano portare a una ripresa del setto-re a partire dal prossimo anno.

ERBA

LUCA MENEGHEL

Negli ultimi cinque anni il mattone è crollato e le prospettive per il 2018 sono an-cora peggiori.

Il dato emerged a l l ’a n d a m e n t o storico dei proventi derivanti da per-messi di costruire, monetizzazioni e condoni: nel 2012 il Comune incassò 2,4milioni di euro, nel 2017 siamo scesi a quota 780mila eu-ro. «Questa è un’ombra per le no-stre finanze - dice Franco Bru-sadelli, presidente della com-missione bilancio ed ex asses-sore alle finanze - l’ultima va-

riante al Pgt non ha portato i ri-sultati sperati». Per misurare lostato di salute dell’edilizia gli introiti derivanti dai permessi di costruire sono un indicatore

f o n d a m e n t a l e :maggiori sono gliincassi, maggiorisono i progetti e icantieri aperti incittà. Dal 2007 a og-gi risultati miglioririsalgono al biennio2012-2013 con 2,45milioni di euro ilprimo anno e 2,19milioni di euro il se-condo anno.

Un boom stretta-mente connesso all’approva-zione del piano di governo del territorio: approvato dall’am-ministrazione di Marcella Tili

Marielena Sgroi

Assessore Territorio

Erba

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22LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 7 MARZO 2018

COMO

SIMONE CASIRAGHI

Prima abitazione e se-conda casa. Non solo il Fisco ha pretese differenti, ma anche il tipodi mutuo cambia proprio perchéè differente la destinazione che dell’immobile se ne fa. La distin-zione oggi non è di poco conto an-che perché con il livello di tassi d’interesse che restano al minimostorico, il prestito ipotecario risul-ta estremamente conveniente an-che per la seconda casa. In più l’op-portunità di un accesso al creditopiù “semplice e meno restrittivo”è tornato a spingere ancora il mer-cato delle seconde case. Basta leg-gere l’ultimo report del portale casevacanze.it per capire il motivodella crescita di questo settore im-mobiliare: secondo l’analisi, infat-ti, il volume di affari degli affitti turistici è aumentato di oltre il 25% nell’ultimo anno, con una do-manda del +15% e un’offerta cheha fatto segnare numeri ancora più importanti: +25% di alloggi turistici.

Insomma, chi ha disponibilità

economica, sempre più frequen-temente investe su abitazioni daadibire a seconde case o anche adhosting.

È in questa prospettiva di mes-sa a reddito dell’immobile che valela pena anche di fare i conti con ilfisco e il mercato del credito. Ve-diamo come.

Partiamo dalla prima situazio-ne: il caso di una disponibilità di capitale iniziale insufficiente percoprire l’intero acquisto. In que-sto caso rivolgersi a una banca perrecuperare la parte di finanzia-mento necessario non è più così impossibile o problematico, nem-meno nella prospettiva di un mu-

tuo destinato alla seconda casa. Laconvenienza è subito evidente guardando alcuni dati concreti ein riferimento a situazioni reali: nella sezione migliori mutui del sito specializzato mutuionline.it èpossibile rendersi conto delle so-luzioni più convenienti per i fi-nanziamenti, proprio per i prestitidestinati all’acquisto della secon-da casa. Inoltre, il confronto è unpassaggio utile, anche perché gliistituti di credito tendono ad ap-plicare costi di istruttoria e tassi maggiori per le seconde case.

Ipotizzando, quindi, una simu-lazione a tasso fisso per un impie-gato 45 anni, un reddito 2.600 eu-

ro mensili, importo mutuo 110.000 euro, valore immobile 160.000 euro, durata mutuo 20 anni. Le proposte sono diverse (inprospettiva al 23 marzo), quella più conveniente a tasso fisso è del-la formula “Mutuo Domus Fis-so” di Intesa SanPaolo, con una rata mensile di 535,87 euro e Taeg2,02%. A tasso variabile, invece, emerge sempre fra quelle con mi-gliori condizioni, quella di “Sem-prelight” di IWBank, con una ratamensile di 498,56 euro e Taeg 1,07%. Non è così irrilevante la ri-cerca e il confronto fra mutui a condizioni vantaggiose, visto che,secondo le ultime analisi sul siste-ma creditizio realizzati dall’Agen-zia delle Entrate e dalla Banca d’Italia sui mutui prima e secondacasa, dato che quasi l’80% delle compravendite immobiliari di-pende proprio alla possibilità di accesso al finanziamento in ban-ca. Scelta quindi la strada “più conveniente”, c’è anche un secon-do criterio da valutare in terminidi vantaggi, e che mette a confron-to la prima e la seconda casa: si tratta dei diversi regimi di tassa-zione e di agevolazioni fiscali.

La definizione dello sconto

Partiamo dalla definizione di mu-tuo prima e seconda casa. Quandosi fa riferimento alla “prima casa”,si intende l’immobile in cui chi sottoscrive il contratto di mutuovive intende viverci abitualmente.In sostanza: il mutuo prima casaha come obiettivo prioritario di acquistare una unità immobiliareda adibire ad abitazione principa-le.

La “seconda casa”, al contrario,è considerato un immobile doveil proprietario non ha la residenzafissa: egli non è tenuto a registrarela propria residenza, operazioneche è invece prevista per la primacasa.

Guardano, quindi, alle agevola-zioni fiscali, la più evidente è la

detrazione Irpef relativa agli inte-ressi passivi del mutuo prima casa.La detrazione Irpef resta confer-mata al 19% e può essere applicatasu un importo massimo di 4.000euro, ma solo sul mutuo destina all’acquisto prima casa. Va anchesottolineato che a partire dal 1° gennaio 2014, le imposte relativeal trasferimento di immobili de-stinati all’utilizzo come prima ca-sa, sono state modificate propriocon l’obiettivo di diminuirne il pe-so fiscale. In sintesi, per la secondacasa, l’imposizione fiscale è mag-giore e prevede due diverse casi.

Ogni casa una imposta

Nel primo caso, se il venditore è unprivato, oppure un’impresa “noncostruttrice”, oppure un’impresa“costruttrice” (o di ristrutturazio-ne) che vende dopo 5 anni dalla data di ultimazione dei lavori sen-za assoggettare l’operazione a Iva,fra le agevolazioni fiscali spiccanol’esenzione Iva; un’imposta di re-gistro del 9%; l’imposta ipotecariaè fissata a 50 euro così come l’im-posta catastale sempre a 50 euro.

Nel secondo caso, se il vendito-re è un’impresa costruttrice (o diristrutturazione) che vende entro5 anni dall’ultimazione lavori, l’ Iva sale al 10%; l’imposta di regi-stro è fissata a 200 euro; l’impostaipotecaria fissa a 200 euro; l’impo-sta catastale è di 200 euro.

A queste agevolazioni possonoessere abbinate anche le detrazio-ni fiscali per ristrutturazione, age-volazione riconfermata anche peril 2018. Possono dunque richiede-re lo sconto fiscale non solo i pro-prietari, ma anche i locatari e co-modatari; i titolari della nuda pro-prietà; i detentori di diritti reali digodimento (come di superficie, abitazione, uso o usufrutto), gli imprenditori, società semplici, so-cietà in accomandita semplice o innome collettivo e i soci di coopera-tive.

La nuova fotografia

Le agevolazioni 2018Prima casa di un privato

Se il venditore è un privato che

vende dopo 5 anni dalla data di ul-

timazione dei lavori senza assog-

gettare l’operazione a Iva, spicca-

no l’esenzione Iva; un’imposta di

registro del 9%; l’imposta ipoteca-

ria è fissata a 50 euro così come

l’imposta catastale sempre a 50

euro.

Il beneficio sui mutuiLa detrazione ha un tetto

Fra le agevolazioni fiscali la più

evidente è la detrazione Irpef re-

lativa agli interessi passivi del

mutuo prima casa. La detrazione

Irpef resta confermata al 19% e

può essere applicata su un impor-

to massimo di 4.000 euro.

Il bonus ristrutturazioneAgevolazioni confermate

Agli sconti fiscali ordinari posso-

no essere abbinate anche le detra-

zioni fiscali per ristrutturazione,

agevolazione riconfermata anche

per il 2018. Possono dunque ri-

chiedere lo sconto fiscale non solo

i proprietari, ma anche i locatari e

comodatari.

+25%IMMOBILI PER IL TURISMO

Continua a salirela domandadi case da adibirea hosting stagionale

10%L’IVA DEL COSTRUTTORE

L’imposta si paga a regime agevolato se la casaè dell’impresa

Non soggetto Iva Non soggetto IvaDal costruttore - Valore casa (importi in euro)

Acquisto seconda casa

150.000

15.000

200

200

200

200.000

20.000

200

200

200

250.000

25.000

200

200

200

2

Iva al 10% (al 22% se immobile di lusso)

Imposta fissa di Registro

Imposta fissa ipotecaria

Imposta catastale

Iva al 10% (al 22% se immobile di lusso)

Imposta di Registro al 9%

Imposta fissa ipotecaria

Imposta catastale

Da privato - Valore casa (importi in euro)

150.000

esente

13.500

50

50

200.000

esente

18.000

50

50

250.000

esente

22.500

50

50

Mutui, Iva e tasseGli sconti sulla casafra prima e secondaI nuovi regimi. L’acquisto di un’abitazione può godere di riduzioni importanti anche nel casodi un immobile destinato a essere messo a reddito

I VANTAGGI DEL FISCO

Soggetto Iva Valore casa (importi in euro)

Acquisto prima casa dal costruttore

Non soggetto Iva Valore casa (importi in euro)

150.000

--

3.000

50

50

200.000

--

4.000

50

50

250.000

--

5.000

50

50

Non si paga Iva

Imposta fissa di Registro al 2%

Imposta fissa ipotecaria

Imposta catastale

Acquisto prima casa da privato

150.000

6.000

200

200

200

200.000

8.000

200

200

200

250.000

10.000

200

200

200

Iva al 4%

Imposta fissa di Registro

Imposta fissa ipotecaria

Imposta catastale

Focus Casa Le misure del credito e del fisco

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Economia 11LA PROVINCIA GIOVEDÌ 8 MARZO 2018

ci, dall’altra, Acsm Agam, assu-mendo il 75% del credito di impo-sta, aiuta i condomini a riqualifi-carsi e migliorare le proprie pre-stazioni energetiche, con l’ingres-so di nuovi clienti: «La nostra è un’azienda che ha radici sul terri-torio – spiega Giovanni Orsenigo,presidente di Acsm Agam – Que-sto Protocollo d’intesa è l’emble-ma di come si possa collaborare ainiziative proprio per questo terri-torio. Diamo ai condomini un be-nefit che nasce dall’incontro tra imprese energetiche e imprese dicostruzioni».

Si calcola che, a livello naziona-le, il mercato degli edifici da riqua-lificare sia pari a circa l’80% degliimmobili esistenti e anche per quanto riguarda la nostra provin-cia c’è molto da fare. Acsm Agame Ance Como sono già partiti conil coinvolgimento degli ammini-stratori di condominio per spiega-re loro l’opportunità creata dal-l’accordo siglato. Il sistema ap-prontato è quindi già avviato. Par-lando di tempistiche, ci sarà tem-po fino al 2021 per intervenire suicondomini sfruttando l’opportu-nità di detrazione offerta dall’ulti-ma legge di Bilancio.

za, un condominio che procederàa opere di riqualificazione energe-tica – dagli impianti, come le cal-daie, ai sistemi di isolamento ter-mico, come i cappotti – e che lo faràcon Acsm Agam e Ance, si vedrà fatturare il 100 dei lavori ma dovràsostenere solo il 25% delle speseperché il restante 75%, soggetto adetrazione fiscale, verrà ceduto adAcsm Agam come esecutore del piano di efficientamento.

Patrimonio edilizio da riqualificare

«Il Protocollo d’intesa tra AcsmAgam e Ance Como è molto im-portante – spiega Francesco Mol-teni, presidente di Ance Como –perché vede unite due entità signi-ficative del nostro territorio. Il pri-mo obiettivo è riqualificare il pa-trimonio edilizio, con efficienta-mento dal punto di vista energeti-co e minori emissioni di inquinan-ti. Il secondo aspetto riguarda l’op-portunità di creare lavoro per il territorio». Da una parte, Ance Como, con le imprese associate che intervengono sui condominidella nostra provincia con operedi riqualificazione, può dare unaspinta al settore edilizio comascocreando valore aggiunto agli edifi-

COMO

ELENA RODA

Riqualificare gli edifici,risparmiando. Un circolo virtuosoquello che mette in relazione i condomini di Como e provincia,Acsm Agam e Ance Como, asso-ciazione territoriale delle impreseedili. Attraverso un accordo appe-na firmato, infatti, Acsm Agam eAnce Como propongono, insieme,interventi di riqualificazione energetica per i condomini con lapossibilità, per questi ultimi, di risparmiare fino al 75% sul costodei lavori effettuati. Un’opportu-nità importante che dovrebbe da-re la spinta al settore dell’edilizia,nell’ambito della riqualificazionee dell’efficientamento energetico,con interventi significativi che ag-giungono valore agli edifici dellanostra provincia.

Come funziona

L’accordo, unico nel suo genere,nasce nell’ambito delle opportu-nità offerte dall’ultima legge di Bi-lancio che prevede detrazioni fi-scali per opere sulle parti comunidei condomini con la possibilità dicessione del credito ai fornitori che effettuano i lavori. In sostan-

Ecobonus per i condomini con Ance e Acsm

Giovanni Orsenigo, Acsm Agam, e Francesco Molteni, Ance Como BUTTI

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Como 17LA PROVINCIA GIOVEDÌ 8 MARZO 2018

Politeama, che sia lavolta buona? Da anni si susse-guono indiscrezioni su cordatedisposte a investire per recu-perare lo storico cine-teatro dipiazza Cacciatori delle Alpi. Inpassato ci sono stati anche di-versi sopralluoghi da parte direferenti di importanti realtà,per lo più straniere (un grupporusso e uno cinese per restarealle notizie più recenti), manulla si è mai concretizzato.

Ora a riaccendere le speran-ze è il sindaco Mario Landri-scina che, sulla scorta di unaserie di incontri tenuti nelleultime settimane, si dice otti-mista sulla possibilità che unanuova proposta vada in porto.Il primo cittadino non svelaquasi nulla, ma possiamo direcon certezza che nell’operazio-ne è coinvolto il Conservatorio“Giuseppe Verdi”, c’è già statoun confronto con il presidenteEnzo Fiano.

Ma non sarebbe l’unico pro-tagonista. Si parla infatti dicontatti con un importante en-te culturale italiano, un sogget-to molto autorevole che avreb-be avanzato una prima propo-sta ritenuta molto interessan-te. Un piano ancora da forma-lizzare, ma atteso a PalazzoCernezzi nell’arco di pochesettimane.

Il Politeama ovviamente re-sterà uno spazio destinato allacultura, l’intervento prospet-tato al sindaco prevede spazi

Nel 2004 il vecchio proprietario Alfredo Gaffuri morì e lasciò il teatro al Comune FOTO BUTTI

Il caso. Nuova proposta, il sindaco è ottimista. Coinvolto il ConservatorioTra le ipotesi l’accordo con un ente culturale italiano e un gruppo cinese

per la musica oltre a quello peril teatro. Il nome dei propo-nenti resta coperto dal massi-mo riserbo tanto che nemme-no gli assessori ne sono a cono-scenza (la delega alla Culturaè in capo al sindaco). Di certouna cordata di investitori cine-si si era fatta avanti e i referentiavevano chiesto di poter verifi-care di persona le condizionidell’immobile, poi non si erapiù saputo nulla.

Le opzioni, quindi, al mo-mento sono due: la cordata

“targata Cina” e l’accordo conun importante soggetto delmondo della cultura del nostroPaese (forse una fondazione).Nei prossimi giorni ne sapre-mo di più, anche perché alcuniconsiglieri sono decisi a chie-dere lumi in sede di commis-sione a Palazzo Cernezzi.

Il Politeama, chiuso da 13anni, è in condizioni a dir pocofatiscenti.

Inaugurato nel 1910, nel2000 venne ceduto al Comunedall’allora proprietario Alfre-

Politeama, c’è un progettoTeatro e spazi per la musica

n Il Comunefiduciosodopo i tanti contattiche non avevanodato frutti

n Un pianoè stato illustratoa LandriscinaPer ora non ancoraformalizzato

do Gaffuri. L’estate scorsa erastato transennato per una seriedi lavori di messa in sicurezza.La società Politeama (il Comu-ne detiene la quota di maggio-ranza con l’82%) aveva decisodi intervenire per evitare ildistacco di calcinacci dalla fac-ciata come era già avvenutonegli anni passati e a poco piùdi un anno di distanza dal cedi-mento del palco proprio du-rante un sopralluogo di poten-ziali investitori. M. Sad.

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28LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 MARZO 2018

Olgiate

OLGIATE COMASCO

MANUELA CLERICI

Entro aprile la Pro-vincia di Como consegnerà adAnas la progettazione esecu-tiva della tangenziale di Ol-giate, dopodiché via all’appal-to dell’opera. È la tempisticaindicata in consiglio comuna-le dal presidente della Pro-vincia di Como e assessore al-l’urbanistica, Maria Rita Li-vio, in risposta all’interpel-lanza presentata dai gruppi diminoranza per conoscere lostato di avanzamento del pri-mo lotto della variante allastatale Briantea.

«Il lavoro per la progetta-zione esecutiva della varianteprosegue ed è praticamenteormai alla conclusione, an-che se ci sono stati chiesti ul-teriori approfondimenti nontanto perché ci siano situa-zioni di particolare difficoltà,ma perché sono cambiate lenormative – ha spiegato Livio– Anas oggi interagisce contutti gli Enti seguendo unprotocollo molto meticoloso,persino sovrabbondante, che

Variante di Olgiate«Progetto prontoAdesso il cantiere»Il caso. Il presidente provinciale Livio detta i tempi«Per il 20 marzo arriveranno i dati mancantiSubito dopo il progetto andrà all’Anas per il bando»

è diventato più stringente do-po gli incidenti che sono av-venuti su diverse infrastrut-ture viarie in giro per l’Italia.Senza contare che adesso ab-biamo anche degli obblighi ingenerale, per quanto riguardal’urbanistica, circa la sismici-tà».

È stato avviato un confron-to sistematico con gli ufficitecnici di Anas per condivide-re i contenuti della progetta-zione esecutiva.

Le indagini

In particolar modo, come haprecisato Livio: «Relativa-mente alle caratteristiche ge-ometriche del tracciato e agliapprofondimenti geologici egeotecnici necessari al cor-retto dimensionamento del-l’opera. È stato definito il pro-getto delle indagini geologi-che aggiuntive richieste, sullabase del quale la Provincia hadato l’incarico alla societàbresciana Singea di eseguire isondaggi geognostici richie-sti. Queste indagini, che com-prendono anche una serie diprove di laboratorio sui mate-riali, si concluderanno entroil 20 marzo».

Ultimi approfondimentiprima di completare la pro-gettazione esecutiva.

«Se, come dovrebbe essere,tutto procederà senza inter-ruzioni e non sorgeranno im-previsti, si prevede di tra-

smettere ad Anas il progettoesecutivo dell’opera entro ilmese di aprile – ha aggiuntoLivio - Dopodiché Anas dovràindire la gara d’appalto».

Esperita la gara e assegna-to l’appalto, entreranno final-mente in azione le ruspe. Ilpresidente della Provincia sidichiara fiducioso dell’appro-vazione della progettazioneesecutiva, senza che venganoformulate osservazioni di pe-so da parte di Anas.

«Il continuo confrontoavuto con Anas dovrebbeaverci fatto guadagnare deltempo, nel senso che abbia-mo anticipato quelli che sa-rebbero stati gli esami pun-tuali che poi Anas avrebbefatto anche sul progetto ese-cutivo – ha concluso Livio –Quindi l’ultimo pezzo di que-sta storia dovrebbe svolgersisenza soluzione di continui-tà».

La competenza

Consegnato il progetto ese-cutivo ad Anas, si chiuderà laparte di competenza dellaProvincia. Le successive fasirelative all’approvazione delprogetto esecutivo, alle pro-cedure di affidamento del-l’opera e quindi alla esecuzio-ne dei lavori sono poste a ca-rico di Anas secondo quantostabilito nella convenzionesottoscritta nel 2016 tra Anase Provincia di Como.

n «Lavorandofianco a fiancodovremmoaver guadagnatosui tempi previsti»

In marrone la futura tangenziale di Olgiate, in giallo i tratti già esistenti, in blu l’attuale Briantea

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Giovedì 8 Marzo 2018 Corriere di Como2

Cineteatro Politeama, c’è una proposta di recuperoSarà formalizzata nelle prossime settimane da parte di un’autorevole istituzione

L’edificioCostruito all’iniziodel secolo scorso, suprogetto dell’i n g e g n e reFederico Frigerio,il Politeama (foto) erastato concepito comestruttura polifunzionale,dotata di un’ampiasala per cinemae teatro con platea,prima galleria, palchettie seconda galleria(1.200 posti totali),ma anche 10 cameredi albergo, dueappartamenti, un bar,una sala giochi e ungiardino esterno. IlPoliteama ha ospitatoartisti del calibrodi Duke Ellingtone Vittorio Gassman

La “Ticosa” culturale di Como,l’ex cineteatro Politeama di piaz-za Cacciatori delle Alpi, giunto ineredità al Comune nel 2005 e privodi un piano di recupero, potrebberinascere.

La novità all’orizzonte si è pro-filata martedì sera con una di-chiarazione del sindaco di Como,Mario Landriscina, in diretta suEspansione Tv, rispondendo du-rante il filo diretto settimanalecon i cittadini del capoluogo alladomanda di un telespettatore chechiedeva lumi sul futuro dello sto-rico cineteatro inaugurato nel1910.

«C’è una proposta molto inte-ressante, della quale per ora nonposso rivelare i dettagli - ha dettoil sindaco Landriscina - Posso so-lamente dire che arriva da un sog-getto autorevole, un’istituzione,che vuole ingaggiare una scom-messa importante. Ed è una pro-posta che mi piace: il consiglio co-munale ha deliberato che il Poli-teama resti un sito di cultura, el’iniziativa va in questa direzione.Il Politeama resterà un luogo dicultura, un teatro e uno spazio perle infinite attività musicali dellaprovincia. Credo che la propostaverrà formalizzata nelle prossimesettimane».

Negli anni scorsi era stata laproprietà del Teatro Sociale diComo, la Società dei Palchettisti,

a dichiararsi interessata a inter-venire ma ieri il suo presidenteFrancesco Peronese ha smentitoche l’identikit del «soggetto auto-revole» corrisponda al bicentena-rio palcoscenico di piazza Verdi.

Un’altra pista per individuare il“mister X”culturale porta ancoraa Giuseppe Verdi: è intitolato in-fatti al Cigno di Busseto il Conser-vatorio di via Cadorna, che nel2010 presentò un dettagliato pianodi ristrutturazione e gestione delTeatro Politeama, concertatocon il Politecnico, in chiave di“cittadella della musica”, in unacittà che peraltro ha sete di salepolifunzionali. Allora si proposedi chiedere al Miur (ministero del-l’Istruzione, dell’Università e del-la Ricerca finanziamenti per cir-ca 1,5 milioni di euro, circa unquarto dell’importo necessarioper l’intero progetto. Poi non sene fece nulla.

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Giovedì 8 Marzo 2018 Corriere di Como6 CRONACA

Un protocollo d’intesa fraAcsm Agam e Ance Como,l’associazione territorialedelle imprese edili, chepropone interventi di ri-qualificazione energeticaper i condomini con la pos-sibilità di cessione del cre-dito sino al 75% della spesada sostenere.

L’intesa, siglata neigiorni scorsi e presentataieri, combina le esecuzionidei costruttori sulle partistrutturali, al lavoro deitecnici della multiutilityche si occuperanno del-l’impiantistica e del com-plessivo miglioramentodell’edificio.

L’accordo offre concreteopportunità di risparmio.La legge di bilancio 2017,infatti, introduce sino al2021 detrazioni fiscali per leopere sulle parti comunidegli immobili condomi-niali, consentendo la ces-sione del credito di impo-sta che ne deriva.

Semplificando: il condo-minio si vedrà fatturare il

100 per cento dei lavori ese-guiti - come è stato spiega-to nella conferenza stampa- ma ne dovrà sostenere so-lo il 25%, poiché la restantequota, soggetta a detrazio-ne fiscale, verrà ceduta adAcsm Agam.

L’intesa presentata ieri -spiega una nota di Acsm

Agam - è destinata a incen-tivare i progetti di riquali-ficazione energetica ededilizia degli immobili conevidenti benefici per tuttoil territorio.

«È un protocollo che na-sce per la città e il territo-rio della provincia di Como- specifica Francesco Molte-

ni, presidente di Ance - eche speriamo si possa dif-fondere oltre il nostro ter-ritorio. Il dato fondamen-tale, che tengo a sottoli-neare, è che questo proto-collo serve alle nostre im-prese per creare a lavoro eper riqualificare gli edificidella zona».

«Da un punto di vista ge-nerale - sottolinea ancoraMolteni - la riqualificazio-ne di un edificio comportaun miglioramento d’im -magine per la località dovel’edificio è inserito, un ri-sparmio energetico com-plessivo e un vantaggio im-mobiliare, per l’aumento

del valore dell’immobile».«L’elemento principale

di questa intesa è il rispar-mio energetico - sostienedal canto suo Giovanni Or-senigo, presidente di Ac-sm-Agam - La certificazio-ne che ne deriverà premie-rà i condòmini con una se-rie di benefici fiscali».

Ieri la presentazione dell’accordo che, è stato spiegato, offre concrete opportunità di risparmio legate alla legge di bilancio 2017

Riqualificazione energetica, sottoscritta l’intesaIl protocollo è stato firmato da Acsm-Agam e Ance, il gruppo dei costruttori edili

A sinistra,un momentodella conferenzastampa in cuiè stato presentatoil protocollosottoscrittoda Acsm-Agame Ance, il gruppodei costruttori edili.A destra, dall’alto,Francesco Molteni,presidente dell’Ance,e Giovanni Orsenigo,suo omologoin Acsm-Agam(foto Tb)

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16 Economia

LA PROVINCIA SABATO 10 MARZO 2018

Ambrogio Taborelli, presidente della Camera di commercio

porto massimo di 5mila perazienda. Non molto ma un se-gnale concreto, prezioso so-prattutto per i piccoli.

Il bando era partito il 23 gen-naio e doveva concludersi il 28febbraio, ma ora è stato proro-gato alle 12 del 31 marzo. Appa-iandosi così a quello del turi-smo, che mette a disposizione105mila euro per aziende dellospecifico settore della ricettivi-tà: anch’esso scade a fine delmese ed è partito il primo mar-zo, collezionando già 12 richie-ste.

«Un settore che sta andandobene – osserva ancora il presi-dente Taborelli – Ma noi sap-piamo che c’è interesse da partedi tutte le aziende della nostraprovincia. Le associazioni ci de-vono lavorare». E la confermadell’attenzione delle impreseviene anche dall’aumento delle

gnale, anche questo, di quantoin questo periodo sia dinamicail settore dell’accoglienza e diquanto sia percepita l’impor-tanza della promozione digita-le.

La Camera di Commercio haideato lo scorso dicembre ilbando voucher digitali I4.0 ri-volto a tutte le tipologie di im-prese, con due misure specifi-che. Una prevede progetti indi-rizzati all’introduzione di tec-nologie per rafforzare la colla-borazione tra piccole impresee soggetti altamente qualificatinel campo dell’utilizzo delletecnologie.

L’altra riguarda la domandadi contributi per servizi di for-mazione e consulenza finalizza-ti all’introduzione di tecnolo-gie. Lo stanziamento è di200mila euro complessive e ivoucher potranno avere un im-

COMO

Sono 33 le domandedel bando per la digitalizzazio-ne presentato dalla Camera dicommercio di Como tra genna-io e febbraio e rilanciato in que-sti giorni. Aziende poco interes-sate a questa occasione?

«No, anzi – commenta il pre-sidente Ambrogio Taborelli -consideriamo che molte azien-de sono piccole e non hanno unaddetto dedicato a queste in-combenze, noi lo riteniamo unsuccesso guardando anche a ciòaccade in altre Camere e lo ri-lanciamo perché l’avevamo pre-sentato da poco». Occorre offri-re più tempo insomma.

Il turismo parte in quarta

Intanto il turismo parte inquarta: in una settimana, con ilsuo bando dedicato, ha già por-tato a casa 12 richieste. Un se-

Bando per il digitaleSoltanto 33 domandee scatta la proroga

richieste per le firme digitali,passaggio preliminare per poteraccedere.

Certo, hotel e strutture ricet-tive stanno correndo. AndreaCamesasca ha la delega del turi-smo nella giunta camerale: «Nelturismo siamo già a buon livellosul digitale, ma bisogna sempremigliorare la qualità dei servizi.E questo aspetto è importaneper noi, senza dimenticare maiil fattore umano che abbiamoapprofondito anche al TourismThink Tank il mese scorso aMilano».

Le soglie di spesa

Il bando per il turismo riguardal’acquisto di strumentazionihardware, accesso o acquisto distrumentazioni software e pac-chetti informatici, e ancora in-vestimenti in comunicazionesoprattutto online. Le spesenon possono essere inferiori a1.500 euro e dovranno esserefatturate a partire dalla data dipresentazione della domanda dicontributo (si tratta di un con-tributo a fondo perso pari al50% delle spese ammissibili perun massimo di 2.500 euro). An-che i tempi sono scanditi conprecisione: gli interventi do-vranno infatti concludersi en-tro il 30 giugno 2018. M. Lua.

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Economia 13LA PROVINCIA DOMENICA 11 MARZO 2018

Tra le aree in vetrina doveva esserci anche la Ticosa

Delusione al MipimPer Como niente fieradell’immobiliare

COMO

Como al Mipim saràper il prossimo anno. Nonun’alzata di spalle, ma un impe-gno preciso per il territorio acui bisogna lavorare da subito.Perché Ance tiene tantissimoalla partecipazione a questafiera determinante per il setto-re che si apre a Cannes martedì13 marzo. Una presenza di si-stema – come si era anticipatonelle scorse settimane –par-tendo da cinque carte per ilrilancio: Ticosa, ex Sant’Anna,San Martino, Politeama, ex Or-fanotrofio.

Un evento mondiale

La delusione per il mancatoraggiungimento dell’obiettivonon viene nascosta dal diretto-re di Ance Como Aster Rotondi.Fino al 16 marzo il Palais desFestivals e la Croisette ospite-ranno l’evento leader a livellomondiale del mercato immobi-liare, che richiama 24mila pro-fessionisti. Qui si traccia il fu-turo del real estate e delle città:una vetrina che vedrà concre-tizzarsi operazioni da centinaiadi milioni.

Quest’anno il tema è “Map-

Real Estate. Salta la partecipazione “di sistema”

dopo il no della Regione alla proposta del Comune

Ance spingeva per sbloccare il rilancio della città

ping world urbanity”, con lacrescita delle aree urbane chespinge a disegnare una carto-grafia mondiale e le città po-tranno giocare un ruolo chiave,tanto più considerano che as-sorbiranno il 60% della popola-zione.

Tra le metropoli decise asplendere – vista la sua fase dirifioritura – c’è Milano. E sa-rebbe stato significativo in unalogica di sistema, vedere altriterritori nella Regione, comequello di Como.

Per questo nei mesi scorsi cisi è dati da fare su spinta diAnce – che dedicò al tema l’as-semblea annuale la scorsa esta-te -, con il sostegno della Came-ra di commercio. Lo stesso Co-mune, tramite l’assessore Mar-co Butti, si diceva fiducioso sul-la possibilità di ottenere uno

spazio nello stand della Regio-ne e di avere l’attenzione deigrandi investitori.

La difficoltà si è annidataproprio a Milano. Da una partesulla sua ascesa si punta molto,dall’altra le elezioni hanno ral-lentato decisioni oltre l’ordina-ria amministrazione.

«A malincuore – osservaAster Rotondi – non è statopossibile aggregarci allo standregionale. Ma siamo d’accordocon il Comune e l’assessoreButti che una volta insediata lagiunta, andremo a bussare allaRegione con un anno di antici-po, quindi per la prossima edi-zione della fiera. Esserci già orasarebbe stata l’occasione dimetterci un piede, con una par-tecipazione che si può affina-re».

Il Bosco verticale

Dunque una presenza comascaci sarà, nei privati e anche inuna voce che racconteràun’operazione mirabile mila-nese, possibile grazie alla mae-stria di Como: Stefano Boeri eil Bosco Verticale. Ma nel 2018non potrà essere quella di siste-ma per cui si stava lavorando.

E per cui si vuole lavorare anco-ra,. Con una ulteriore sottoli-neatura da parte di Rotondi:«La Regione fa bene a cogliereil traino di Milano. Ma anchealtri territori meritano ugual-mente di essere valorizzati e laRegione ha numeri e compe-tenze per farlo». E il lago diComo, brand così apprezzato,

può giovare allo stesso capo-luogo lombardo. Dalla nostraprovincia partiranno aziende,come Majocchi e Guffanti. Alivello nazionale Ance si con-centrerà sulle riqualificazioniche puntano al recupero di in-teri quartieri, con un occhiorivolto anche al turismo. M. Lua.

n Da martedìla più granderassegna mondialeInvestitorida tutto il mondo

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Como 25LA PROVINCIA DOMENICA 11 MARZO 2018

Regione, la città invoca un posto in giuntaElezioni. Levata di scudi sul rischio di esclusione. Unindustria: «Una vera ingiustizia, Fontana ci ripensi»

Ance: «Il territorio è stato chiaro, un assessore serve». La Camera di Commercio: «Ce ne ricorderemo»

giorni indicano in Giulia Mar-tinelli (ex compagna di Mat-teo Salvini), nata a Como ma da tempo residente a Milano e non candidata alle elezioni, il nome “comasco” per l’esecuti-vo.

Il numero uno di Unindu-stria Fabio Porro usa la parola «ingiustizia» e fa un appello a Fontana: «Se non ci fosse l’as-sessre regionale comasco sa-rebbe un’ingiustizia. Già nelle ultime due legislature non c’è stato e credo che una città comeComo non si meriti un tratta-mento del genere. Qui ci sono persone che hanno fatto, giustoper non fare nomi mi riferisco al sottosegretario uscente Fer-mi che è stato molto attivo sul territorio ed è stato premiato dai cittadini, visto il numero di preferenze personali ottenu-te». E ancora: «Mi spiace moltoper quello che leggiamo, spero sia una svista. Essere il presi-dente di tutti vuol dire avere rappresentanti che contino di tutti i capoluoghi. Abbiamo bi-sogno di avere in giunta qualcu-no che sia vicino al territorio inmodo che porti de visu le nostreistanze. Speriamo che le cose sichiariscano».

Il presidente della Camera diCommercio Ambrogio Tabo-elli dice che «sicuramente, vistii numeri ottenuti qui, Como co-me minimo dovrebbe avere un assessore». E avverte: «Se così non sarà ce ne ricorderemo».

Duro anche il presidente del-l’Ance Francesco Molteni: «Il

territorio ha espresso con chia-rezza l’orientamento politico alpresidente e con altrettanta chiarezza il gradimento per i candidati comaschi e devo dire che non accogliamo con favore queste voci che vedrebbero Co-mo esclusa dalla giunta. Da troppo tempo siamo fuori dai giochi e questa mancanza di rappresentanza si vede anche dalle infrastrutture». E va oltre:«Abbiamo solo un pezzo di tan-genziale e dobbiamo pagare il pedaggio, sul secondo lotto ab-biamo due progetti e non si sa nulla, la Tremezzina deve pati-re. e va pagato, altro 2 progetti. Non è matematica l’equazione presenza in giunta uguale infra-strutture realizzate, ma negli ultimi dieci anni quanto non fatto è visibile a tutti. Senza contare la sanità smembrata: ecco probabilmente i territori con rappresentanze forti in giunta hanno risultati migliori rispetto ai nostri».

«Rappresentanza necessaria»

Chiede attenzione anche Enri-co Lironi, presidente di Svilup-po Como: «In questi anni comeparco tecnologico ci siamo li-mitati a coinvolgere tutti i con-siglieri del territorio, ma è chia-ro che è una forma alternativa emeno incidente rispetto all’ave-re una rappresentanza in giun-ta. Mi auguro che, al di là degli equilibri, Como possa avere un assessore per avere un collega-mento più stretto tra il territo-rio e il governo regionale».

GISELLA RONCORONI

Chi parla apertamen-te di «ingiustizia», chi dice «ce ne ricorderemo» e ancora chi dice che «il territorio si è espresso chiaramente e va ri-spettato».

L’appello a Fontana

È una levata di scudi da parte del mondo economico comascosul rischio - concreto - che il La-rio rimanga ancora una volta senza assessore regionale no-nostante nel Comasco il neo-presidente Attilio Fontana abbia ottenuto il miglior risul-tato a livello lombardo (è stato votato dal 56,22%), l’ex sottose-gretario forzista Alessandro Fermi sia il terzo più votato tragli azzurri di tutte le province (con 8.657 preferenze persona-li) e la Lega abbia aumentato inmodo considerevole la percen-tuale di voto (primo degli eletti Fabrizio Turba con 2.699 pre-ferenze).

Quattro posti per Forza Ita-lia sono “blindati” e se agli az-zurri andasse il quinto assesso-rato sarebbe per Fermi, ma nonè scontato. In casa Lega le quo-tazioni di Turba sono al ribassoe le indiscrezioni degli ultimi

n Il consigliereAlessandro Fermiè stato il terzopiù votatotra i forzisti lombardi

Il neopresidente Attilio Fontana tra Alessandro Fermi (a destra) e Fabrizio Turba (a sinistra)

Landriscina

Il sindaco«Serve almenoun assessore»

Un appello al neo governatore

Attilio Fontana affinché inserisca

nella sua giunta un assessore

comasco è arrivato in questi

giorni anche dal sindaco di Como

Mario Landriscina. Il primo citta-

dino ha auspicato che «il territo-

rio esprima, finalmente, almeno

un assessore regionale». Lo ha

fatto commentando il risultato

elettorale del centrodestra che,

proprio in provincia di Como, ha

ottenuto il risultato migliore

dell’intera Regione con il 56,22%

delle preferenze. Il sindaco ha

giudicato «molto positiva» l’ele-

zione del doppio di parlamentari

comaschi rispetto al passato.

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