copertina calendario 2013 - Causa Pia d'Adda1! Lunedì! 2! Martedì! 3! Mercoledì! 4! Giovedì! 5!...
Transcript of copertina calendario 2013 - Causa Pia d'Adda1! Lunedì! 2! Martedì! 3! Mercoledì! 4! Giovedì! 5!...
1 Martedì
2 Mercoledì 3 Giovedì 4 Venerdì 5 Sabato 6 Domenica 7 Lunedì 8 Martedì 9 Mercoledì 10 Giovedì 11 Venerdì 12 Sabato 13 Domenica 14 Lunedì 15 Martedì 16 Mercoledì 17 Giovedì 18 Venerdì 19 Sabato 20 Domenica 21 Lunedì 22 Martedì 23 Mercoledì 24 Giovedì 25 Venerdì 26 Sabato 27 Domenica 28 Lunedì 29 Martedì 30 Mercoledì 31 Giovedì
PIN PIN CAVALIN Pin pin cavalin sòtta al pè del tavolin pan poss pan frisch mi indovini che l’è proppri quest !
O te manget la minestra o te saltet la finestra
O mangi la minestra o salti la finestra Zucch e melon e la sua stagion
Zucca e melone alla loro stagione
Proverbi Milanesi
Cassoeula 1 kg di costine 3 carote 2 gambi di sedano 2 cipolle medie con centrato di pomodoro 2 verze che abbiano preso il gelo lardo di colonnata Rosolare carote, sedano, cipolla con dadini di lardo, dorare con una piccola aggiunta di concentrato di pomodoro e aggiungere le costine. Aggiungere le verze mondate e fatte a pezzi. Regolare di sale e pepe. Servire calda. Risotto alla milanese 350 g di riso Carnaroli -‐ 70 g di burro -‐ 40 g di parmigiano grattugiato -‐ 50 g di midollo di bue -‐ 1 cipolla bianca -‐ 1 bicchiere di vino bianco secco -‐ 1/5 di brodo di carne -‐ 1 bustina di zafferano
Tritare finemente la cipolla e farla appassire in un casseruola con burro e midollo di bue. Aggiungere il riso, tostarlo e bagnarlo con il vino; mescolare e lasciare evaporare. Versare un mestolo di brodo bollente e portare a cottura il riso. Quando il riso è quasi cotto sciogliere con un po’ di brodo lo zafferano e unirlo al risotto. Incorporare il burro e il parmigiano e servire.
Cotoletta alla milanese 4 costolette di vitello -‐ 2 uova -‐ pangrattato -‐ 100 g di burro -‐ sale e pepe -‐ 1 limone
Sbattere le uova e pepatela. Incidere le costolette lungo il bordo, poi immergerle nelle uova, quindi passarle nel pan grattato. Sciogliere il burro nella padella, quindi friggervi le cotolette, girandole una sola volta. Servirle con spicchi di limone.
Busecca 1 kg di trippa -‐ 1 cipolla -‐ 4 patate– sedano 100 g di lardo -‐ 50 g di conserva di pomodoro
Fate cuocere la trippa e tagliatela a listarelle in un litro d’acqua. Quindi aggiungere gli odori, il lardo e le patate tagliate a dadini. Quando la trippa è cotta, aggiungere la conserva e lasciar bollire piano. Servite con pane abbrustolito.
Tortelli di S. Antonio 300 g di farina – 2 uova – 2 cucchiai di zucchero -‐ 1 bustina di vanillina – 1 bustina di lievito – 1 pizzico di sale – 1 mela tagliata finemente -‐ latte
1 pizzico di sale – 1 mela tagliata finemente – latte q.b.
Rompere le uova in una bacinella e unire lo zucchero. Mescolare fino ad ottenere una crema morbida. Aggiungere la farina, la vanillina e il lievito e continuare a mescolare. Aggiungere il latte, quanto basta , affinché non si formino dei grumi. Al termine unire il sale e la mela. Quando l’impasto è ben omogeneo, scaldare l’olio per friggere. Prendere l’impasto a piccole dosi aiutandosi con un cucchiaino da caffè e friggere i tortelli.
O te manget la minestra o te saltet la finestra
O mangi la minestra o salti la finestra Zucch e melon a la sua stagion
Zucca e melone alla loro stagione
Proverbi Milanesi
1 Venerdì 2 Sabato 3 Domenica 4 Lunedì 5 Martedì 6 Mercoledì 7 Giovedì 8 Venerdì 9 Sabato 10 Domenica 11 Lunedì 12 Martedì 13 Mercoledì 14 Giovedì 15 Venerdì 16 Sabato 17 Domenica 18 Lunedì 19 Martedì 20 Mercoledì 21 Giovedì 22 Venerdì 23 Sabato 24 Domenica 25 Lunedì 26 Martedì 27 Mercoledì 28 Giovedì
Papa a la Huancaina Plato peruano realizado con el ajì amarillo, queso, leche, aceite, gal galletas saladas, sal huevo, aceituna, papas sancochadas Se sirve sobre una hoja de lechuga. Questo piatto peruviano è a base di una crema piccante fatta con la ricotta, il peperone giallo, latte, olio di oliva, cracker salati, sale, uovo, oliva e patata lessa. Si serve su una foglia di lattuga.
Pao de queijo 1 bicchiere di latte -‐ 1/2 di olio -‐ 1/2 kg di polvilho dolce -‐ 4 uova -‐ 300 gr di formaggio fresco con sale (ricotta) grattugiato -‐ q.b di formaggio grana grattugiato -‐ q.b di sale fino
In un pentolino mescolare il latte con l'olio e portare ad ebollizione. Mettere il polviglio in una ciottola. Dopo aver portato a bollore il latte, spargerlo sopra il polviglio, mescolare e lasciar raffreddare. Aggiungere le uova, il formaggio fresco, il grana e il sale e impastare. Fare delle palline con l'aiuto di un cucchiaio e una a una mettetele in fila in una terrina. Mettere nel forno preriscaldato a 180° fino alla doratura per circa 20 o 30 min.
Fruta rica em uma variedade de fitoquímicos e nutrientes, a polpa da manga é rica em prebióticos, fibras alimentares, vitamina C, polifenóis, carotenóides e provitamina A. Além disto, a fruta tem muitas propriedades benéficas para saúde, tais como: ajuda a purificar o sangue, diurético, combate a bronquite, tem efeito expectorante e combate a acidez estomacal. As mangueiras crescem em solo que esteja bem drenado e úmido. Preferem um ph que esteja entre 5,5 e 7,5, pois são pouco tolerantes a alcalinidade. No Brasil, a manga é cultivada em todas as regiões, com destaque para o Sudeste e para o Nordeste. No Nordeste, a manga é cultivada em todos os estados, em particular nas áreas irrigadas da região semi-‐árida, que apresentam excelentes condições para o desenvolvimento da cultura e obtenção de elevada produtividade e qualidade de frutos. Em 2007 o Brasil representava o 7º lugar no ranking de maiores produtores de manga do mundo, cuja Índia representava o 1º lugar.
Il mango è un frutto esotico, con la polpa dolce e succosa, che sa di pesca, arancio e ananas. Le qualità migliori sono le proprietà nutrizionali: assicura il 40% della vitamina A e il 15% della vitamina C. Viene coltivato in molti paesi tropicali e sub-tropicali. L'Asia è il continente che ne produce le maggiori quantità e l'India il più importante produttore. Normalmente i mango si trovano in primavera e in estate. Questo frutto è originario dei paesi dell'Asia sudorientale, come l'India, dove lo si coltiva da più di 4000 anni. Arrivò poi in Africa intorno al 1500 e, grazie alle navi portoghesi, giunse in Brasile nel 1700.
La manga
La primavera Cantan, cantan por los campos
primavera llega ya, por los campos viene riendo ja ja
riendo ja ja ja ja Primavera los campos florecen
las aves aparecen sale el sol.
Cantando cantando nei campi arriva la
primavera finalmente! Nei campi si tenta di ridere, ah, ah!
Ridere ah, ah, ah, ah. Primavera, i campi fioriscono
gli uccelli compaiono il sole esce.
Canzone brasiliana Ciranda , cirandinha, Vamos todos cirandar, Vamos dar a meia volta, Volta e meia vamos dar. O anel que tu me destes, Era vidro e se quebrou. O amor que tu me tinhas era pouco e se acabou. Rit.
Por isso dona rosa; entre dentro dessa roda; diga um verso bem bonito; diga adeus e vá embora! Rit.
Rit.
1 Venerdì
2 Sabato 3 Domenica 4 Lunedì 5 Martedì 6 Mercoledì 7 Giovedì 8 Venerdì 9 Sabato 10 Domenica 11 Lunedì 12 Martedì 13 Mercoledì 14 Giovedì 15 Venerdì 16 Sabato 17 Domenica 18 Lunedì 19 Martedì 20 Mercoledì 21 Giovedì 22 Venerdì 23 Sabato 24 Domenica 25 Lunedì 26 Martedì 27 Mercoledì 28 Giovedì 29 Venerdì 30 Sabato 31 Domenica
LA RAPA GIGANTE («Rèpka») -‐ Fiaba russa Посадил дед репку. (Un vecchio piantò una rapa:) Выросла репка большая-‐пребольшая. (La rapa crebbe dolce, forte e grande grande.) Пошел дед репку рвать: (Il vecchio andò per raccoglierle.) Тянет-‐потянет, вытянуть не может! (Tira e tira, ma non riuscì a estrarla!) Позвал дед бабку: (Il vecchio chiamò la vecchia.) Бабка за дедку, (La vecchia lo tirava per la cinta,) Дедка за репку. (E il vecchio tirava la rapa.) Тянут-‐потянут, вытянуть не могут! (Tirarono e tirarono, ma non ce la fecero.) Позвала бабка внучку: (La vecchia chiamò la nipote.) Внучка за бабку, (La nipote tirava per la cinta la nonna,) Бабка за дедку, (La vecchia tirava il vecchio,) Дедка за репку – (E il vecchio tirava la rapa.) Тянут-‐потянут, вытянуть не могут! (Tirarono e tirarono, ma non ce la fecero.) Позвала внучка Жучку: (La nipote chiamò il cane.) Жучка за внучку, (Il cane tirava la nipote,) Внучка за бабку, (La nipote tirava la nonna,) Бабка за дедку, (La vecchia tirava il vecchio,) Дедка за репку – (E il vecchio tirava la rapa.) Тянут-‐потянут, вытянуть не могут! (Tirarono e tirarono, ma non ce la fecero.) Позвала Жучка кошку: (Il cane chiamò il gatto.) Кошка за Жучку, (Il gatto tirava il cane,) Жучка за внучку, (Il cane tirava la nipote,) Внучка за бабку, (La nipote tirava la nonna,) Бабка за дедку, (La vecchia tirava il vecchio,) Дедка за репку – (E il vecchio tirava la rapa.) Тянут-‐потянут, вытянуть не могут! (Tirarono e tirarono, ma non ce la fecero.) Позвала кошка мышку: (Il gatto chiamò il topo.) Мышка за кошку, (Il topo tirava il gatto,) Кошка за Жучку, (Il gatto tirava il cane,) Жучка за внучку, (Il cane tirava la nipote,) Внучка за бабку, (La nipote tirava la nonna,) Бабка за дедку, (La vecchia tirava il vecchio,) Дедка за репку – (E il vecchio tirava la rapa.) Тянут-‐потянут,-‐ вытянули репку! (Tirarono e la rapa usci!)
Ciorbà de perisioare Per le polpette: 200 gr di carne macinata -‐ 1 cucchiaio di riso -‐ 1 uovo -‐ sale e pepe Per la minestra: carota – cipolla a cubetti – patata – sedano rapa – osso con carne – passata di pomodori – prezzemolo e sedano Preparare le polpette: in una scodella mettere la carne, il riso, l’uovo sbattuto, il sale e il pepe e, dopo aver impastato, formare delle piccole polpette. Preparare il brodo: acqua con cipolla, carota, sedano e l’osso con la carne. Quando il brodo è pronto, aggiungere le polpette e far bollire a fuoco basso per 20 min con il coperchio. Aggiungere la patata a cubetti, la passata di pomodori e il prezzemolo. Far bollire per altri 10-‐20 min.
O lume minunatà O lume minunata in care veti gasi
Numai copii O lume cu mult soare si mii de jucarii
Pentr-‐u copii In lumea cu povesti si flori veti intalni
Numai copii Si-‐o lume a inocentei pastratio orice
arfi Pentr-‐u copii
Ieri am fost si noi copii Dar timpul ne-‐a schimbat
In viata am pornit si vise am implinit Asa cum ne-‐am dorit
Ganduri bune cateam strans Si tot ce-‐am invatat
Copiilor sa dam iubirea ceo purtam Cei bun sa le aratam
Detto rumeno Sus pe cer sunt multe stele Jos sunt multe floriecele Dar nici una dintre ele Nu-‐s ca ochii mamei mele. Su in cielo ci sono tante stelle Giù ci sono tanti fiori Ma nessuno fra di loro
1 Lunedì 2 Martedì 3 Mercoledì 4 Giovedì 5 Venerdì 6 Sabato 7 Domenica 8 Lunedì 9 Martedì 10 Mercoledì 11 Giovedì 12 Venerdì 13 Sabato 14 Domenica 15 Lunedì 16 Martedì 17 Mercoledì 18 Giovedì 19 Venerdì 20 Sabato 21 Domenica 22 Lunedì 23 Martedì 24 Mercoledì 25 Giovedì 26 Venerdì 27 Sabato 28 Domenica 29 Lunedì 30 Martedì
Ricetta di AUBASO DI MILIO Ingredienti -‐ latte -‐ yogurt -‐ zucchero -‐ burro -‐ vanillina -‐ noci di cocco Impastare gli ingredienti fino ad ottenere una crema morbida ed omogenea da servire in coppette colorate.
RICETTA DELLA TORTA DELLE FESTE Ingredienti: -‐ uova -‐ olio -‐ farina -‐ latte -‐ lievito per dolci -‐ buccia di limone Impastare gli ingredienti in una ciotola, versare il composto in una terrina e infornare per 40 minuti a 180°. Buona festa!
COUS COUS Ingredienti: 1 melanzana, 1 peperone, 2 zucchine medie, mezza cipolla bianca, 2 pomodori rossi maturi, 1 ciuffo di prezzemolo, 2 foglie di basilico, 400 g di cous cous, sale, pepe e olio extravergine d'oliva
Mondate le verdure e tagliatele a dadini di 0,5 cm. Soffriggete, una verdura per volta ad esclusione dei pomodori, in una padella con un cucchiaio d'olio. Nella stessa padella, con un cucchiaio d'olio, soffriggete la cipolla tritata finemente, mettete i pomodori il basilico e il prezzemolo tritati grossolanamente, lasciate cuocere per 2 minuti a fiamma vivace. Aggiungete il resto delle verdure e lasciate insaporire per altri 5 minuti a fiamma dolce, aggiustate di sale. In un'altra padella con un cucchiaio d'olio, tostate per 2 minuti il cous cous. Aggiungete l'acqua che avrete messo a bollire, abbassate la fiamma, insaporite di sale e pepe, lasciate cuocere 5 minuti a fiamma dolcissima. Passato questo tempo unite le verdure e mantecate il tutto, servite a tavola, il cous cous
CANZONE Ne nal nal sea y wo malideifeba an nal sea Beta oukatarikefe tari salamafe tari boubakarife assa ouk abaseni kala nebodo ou kanoubakalouyan gonbe ni canoubaka tewa an nal sea. Ne nal nal sea y wo malideifeba ou an nal seaaa.
IL MAROCCO
NINNA NANNA Ninni ya nunnu ta itib
chana ila matab chana itib cha jiranna, ninni ya nunnu ta itib chana ila matab
chana itib cha jiranna…
1 Mercoledì 2 Giovedì 3 Venerdì 4 Sabato 5 Domenica 6 Lunedì 7 Martedì 8 Mercoledì 9 Giovedì 10 Venerdì 11 Sabato 12 Domenica 13 Lunedì 14 Martedì 15 Mercoledì 16 Giovedì 17 Venerdì 18 Sabato 19 Domenica 20 Lunedì 21 Martedì 22 Mercoledì 23 Giovedì 24 Venerdì 25 Sabato 26 Domenica 27 Lunedì 28 Martedì 29 Mercoledì 30 Giovedì 31 Venerdì
Bussoeai Ingredienti: -‐ 500 gr di farina -‐ 500 gr di zucchero -‐ 10 tuorli di uovo -‐ 1 albume -‐ 50 gr di burro -‐ 1 presa di sale -‐ 2 cucchiai da tavola di anice o mistrà -‐ scorza di limone grattugiata Impastare la farina, lo zucchero, i tuorli di uovo, l’albume, la presa di sale e il burro. Aggiungere l’anice e la scorza di limone. Lavorare per circa 15 min. Lasciar riposare per 30 min. in frigorifero. Formare dei piccoli filoncini e formare ciambelline. Infornare in forno già caldo a 180° per 15 min.
Rìva ‘l conte Rìva ‘l conte Co le braghe ònte Col capèl de pàja Conte canàja!
Piove, piovesìna Piove, piovesìna La gàta và in cusìna La rompe le scùdele La fa le tajadèle. Fàle bèn, fàle male, tùta l’acqua và in canàle.
Arriva il conte Arriva il conte Con i pantaloni sporchi Con il cappello di paglia Conte furbacchione!
Piove, pioggerellina Piove, pioggerellina La gatta va in cucina Rompe le scodelle Fa le tagliatelle Falle bene, falle male Tutta l’acqua va nel canale.
Canederli al burro Per i canederli: 500 g di pane raffermo, 150 g di speck a dadini, 300 g di latte, 4 uova, 50 g di grana, 3 cucchiai di farina, 40 g di burro, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, un pizzico di noce moscata, pangrattato, brodo di carne, sale e pepe. Per condire: 100 g di burro, 1 spicchio d’aglio, foglie di salvia, 50 g di parmigiano. Tagliare il pane a dadini ed immergerlo in due dita di latte per due ore, mescolandolo ogni tanto. Poi unire i dadini di speck e le uova sbattute. Mescolare e aggiungere la farina, il burro, il prezzemolo, la noce moscata, il grana, sale e pepe. Lasciare riposare l’impasto, coperto, per una trentina di minuti.
Con le mani infarinate o bagnate in acqua, ricavare delle palline di 4-‐8 cm di diametro. Passare i canederli nella farina e lasciarli asciugare su un canovaccio infarinato. Mettere, poi, a bollire l’acqua salata e, a bollore iniziato, immergere delicatamente i canederli. Lasciarli bollire a fuoco basso per 15 min. Appena saranno cotti, saliranno a galla. Sgocciolarli con un mestolo forato e versarli in una padella in cui è stato fatto sciogliere il burro con uno spicchio d’aglio e a qualche foglia di salvia. Cospargere, poi, i canederli di parmigiano grattugiato e servire.
Tagliare il pane a dadini ed immergerlo in due dita di latte per due ore, mescolandolo ogni tanto. Poi unire i dadini di speck e le uova sbattute. Mescolare e aggiungere la farina, il burro, il prezzemolo, la noce moscata, il grana, sale e pepe. Lasciare riposare l’impasto, coperto, per una trentina di minuti.
Se canta ‘l gal e la galina tut l dì ‘l piovesina.
Quando il gallo e la gallina cantano insieme, si avrà pioggia tutto il giorno.
Quando le ròndole le sfrisa la tera el piove de zerto.
Quando le rondini volano raso terra annunciano pioggia.
Nadal col Sol Pasqua col stizon.
Se a Natale splende il sole, a Pasqua farà freddo.
1 Sabato 2 Domenica 3 Lunedì 4 Martedì 5 Mercoledì 6 Giovedì 7 Venerdì 8 Sabato 9 Domenica 10 Lunedì 11 Martedì 12 Mercoledì 13 Giovedì 14 Venerdì 15 Sabato 16 Domenica 17 Lunedì 18 Martedì 19 Mercoledì 20 Giovedì 21 Venerdì 22 Sabato 23 Domenica 24 Lunedì 25 Martedì 26 Mercoledì 27 Giovedì 28 Venerdì 29 Sabato 30 Domenica
Twinkle twinkle little Star Twinkle twinkle little star how I wonder what you are up above the world so high like a diamond in the sky. (ninna nanna inglese) Brilla brilla stellina quanto mi chiedo che cosa sei la sopra il mondo così in alto come un diamante nel cielo.
VANILLEKIPFERLN 280 g Mehl 210 g Butter 100 g geriebene Haselnüsse 70 g Staubzucker 2 pkg Vanillezucker 100 g Staubzucker 1 Prise salz Mehl mit der Butter abbröseln, Zucker, Nüsse und Salz dazugeben, alles zu einem Glatten Teig verkneten 30 Minuten im Kühlschrank rasten lassen. Das Backröhr auf 180° C vorheizen, ein Backblech mit Backpapier belegen. Den Teig halbieren
GAZPACHO ANDALUZ ( para 4 vasos ) 1 kg de tomates bien maduros 1 pimiento verde tipo italiano 1 pepino 1 trozo de cebolla 1 diente de ajo 3 cucharadas de aceite de oliva vinagre de vino blanco 1 cuchara pequèna rasa col sal ½ manzana verde y agua frìa
Cuando todas las verduras del gazpacho estan en el vaso de la batidora ponemos èsta en funcionamiento (bien tapada) y dejamolas funzionando hasta que no quede ningùn trozo de verdura (el tiempo dependerà de la potencia de la batidora). Añade la sal, el aceite y tres cucharadas de vinagre. Rectifica de sal y vinagre a tu gusto. Por ùltimo añade la media manzana a cuadraditos pequeños y haz lo mismo con el pepino que tenìamos reservado. Mete en la nevera y sirve muy frìo !!!! 1 spicchio di cipolla - 1 spicchio di aglio - 3 cucchiai di aceto - 3 cucchiai di olio d’oliva - 1 Kg di pomodori - 1 peperone verde - 1 cetriolo - acqua - un pugnetto di sale – ½ mela verde Il procedimento è semplicissimo: basta mettere tutti gli ingredienti nel frullatore, ma per un maggiore digeribilità è consigliato sbucciarli prima. Regolare di acqua . Mettere il composto nel frigorifero e lasciare raffreddare.
und zwei Rollen formen, kleine Stücke abschneiden und Kipferln formen auf das Backblech setzen und 15 Minuten backen. Nach dem Ende der Backzeit Vanillezucker mit dem Staubzucker gut vermischen und die noch heißen Kipferln darin wälzen. 280 g farina 210 g burro 100 g noccioline tritate 100 g zucchero a velo un po’ di zucchero vanillina Miscelare burro e farina e con gli altri ingredienti formare una palla che verrà fatta riposare per 30 min. Formare dei piccoli cornetti e cuocere in forno per 15 min a 180° C. Ricoprire con zucchero a velo.
El baile de los pajaritos Parajitos a bailar
cuando acabas de nacer tu colita has de mover chiu, chiu, chiu, chiu,
para un parajito ser este baile has de bailar y a todo el mundo alegrar chiu, chiu, chiu, chiu.
1 Lunedì 2 Martedì 3 Mercoledì 4 Giovedì 5 Venerdì 6 Sabato 7 Domenica 8 Lunedì 9 Martedì 10 Mercoledì 11 Giovedì 12 Venerdì 13 Sabato 14 Domenica 15 Lunedì 16 Martedì 17 Mercoledì 18 Giovedì 19 Venerdì 20 Sabato 21 Domenica 22 Lunedì 23 Martedì 24 Mercoledì 25 Giovedì 26 Venerdì 27 Sabato 28 Domenica 29 Lunedì 30 Martedì 31 Mercoledì
Modo di dire ciociaro Le chiacchere so comme a le cerase, l’una tra l’ata. Le discussioni sono come le ciliegie, una tira l’altra.
Frittata alla nepetella Ingredienti 15 foglie di nepetella 4 uova Una noce di burro Olio di oliva 4 cucchiai di sale Lavare le foglie di nepetella, sbattere le uova in una terrina. Far scaldare l’olio e la noce di burro. Nel frattempo tagliare le foglie di nepetella in due parti e versare le uova e rigirare. Versare il contenuto nella padella e cuocere la frittata. Ogni fetta di frittata va mangiata tra due fette di pane casereccio.
Lo gnocco fritto Ingredienti 500 gr di farina 70 gr di strutto 1 pizzico di bicarbonato 1 pizzico di sale Impastare gli ingredienti con acqua o con il latte (che rende lo gnocco più elastico e morbido). Lavorare a lungo l’impasto e poi, dopo aver lasciato riposare per mezz’ora, tirarlo in una sfoglia sottile. Friggere lo gnocco nello strutto. Lo gnocco si mangia accompagnato con salumi, formaggi o marmellata.
Filastrocca La manèina maàta la pèccia chi la càta la càta al so padròun l’a-‐gh mòla du s’ciafòun nanèin nanèin fa la nàna al mè putèin nanèin cucàtta che la mama l’è andèe a Màssa al papa l’è andèe al marchèe al putèin l’è indurmintèe. La manina matta picchia chi la trova trova il suo padrone che gli da due schiaffoni piccolino piccolino fa la nanna mio bambino che la mamma è andata a Massa il babbo è andato al mercato il bimbo è addormentato.
Torta di mele Ingredienti 500 gr di farina 250 gr di burro fuso 3 uova 200 gr zucchero 1 bustina di lievito 1 cucchiaio di grappa alla mela 2 mele renette 1 vasetto di marmellata di albicocche Impastare in una terrina tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla morbida. Dividere la pasta a metà e stenderla come due dischi sulla carta da forno. Sul primo disco di pasta disporre le mele tagliate a fette sottili; poi mettere mezzo barattolo di marmellata. Adagiare sopra il secondo disco di pasta e stendere un velo di marmellata. Infornare a 180° per circa 45 minuti.
1 Giovedì 2 Venerdì 3 Sabato 4 Domenica 5 Lunedì 6 Martedì 7 Mercoledì 8 Giovedì 9 Venerdì 10 Sabato 11 Domenica 12 Lunedì 13 Martedì 14 Mercoledì 15 Giovedì 16 Venerdì 17 Sabato 18 Domenica 19 Lunedì 20 Martedì 21 Mercoledì 22 Giovedì 23 Venerdì 24 Sabato 25 Domenica 26 Lunedì 27 Martedì 28 Mercoledì 29 Giovedì 30 Venerdì 31 Sabato
La pignata taliata ‘un vugghi mai.
La pentola guardata non bolle mai.
Ogni cani è liuni a la so casa.
Ogni cane nella sua casa si sente un leone.
Padre Nostro Babbu nostru chi ses in chelu, siat santificadu su nomene tou, benzat su reinu tou, sìa fata sa voluntade tua comente in chelu ai in terra. Su pane nostru de dogna die donanos e perdona sos peccados nostros comenei nosateros perdonamos a sos depidores nostros. E nos non leses ruere in sa tentazione ma libera nos dae male.
‘A pasta chi sardi Mettete a bollire l’acqua dove cuocere la pasta con il finocchietto selvatico. Lavate e asciugate i filetti di sarda, pelate e tritate l’aglio e mettete in ammollo le uvette. Con un filo d’olio rosolate l’aglio e i pinoli, unite le sarde e mescolate. Aggiungete lo zafferano, le uvette ed estraete il finocchio. Salate l’acqua e buttate la pasta. Tagliate a dadini i pomodorini e aggiungeteli al sugo, infarinate e friggete le sarde di contorno in un padellino; fate rosolare il pane con due cucchiai di olio e un pizzico di sale. Colate la pasta e unitela al sugo assieme al pane tostate. Impiattate e sistemate le sarde sopra la pasta.
Filastrocca (accompagnata con un giochino con la mano) Custu è su proccu Custu d’ha mottu Custu d’adi abbruschiau Custu si d’ha pappau E a pittiringhinu non di d’adi abarrau
Questo è il maiale Questo l’ha ammazzato Questo l’ha arrostito Questo se l’è mangiato E al piccolino non ne è rimasto.
Malloreddus alla campidanese Ingredienti 500 g di malloreddus 300 g di salsiccia di suino aromatizzata con i semi di finocchio 1 dl di olio d’oliva 1 spicchio d’aglio 1 kg di pomodori pelati 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro un po’ di sale 1 foglia di alloro 3 foglie di basilico 120 g di formaggio pecorino stagionato Tagliare a tocchetti la salsiccia e farla rosolare in un tegame con un po’ di olio fino a che non è dorata. Togliere la salsiccia e soffriggere lo spicchio d’aglio; toglierlo quando si è ben dorato. Versare nel tegame i pomodori pelati , il concentrato di pomodoro, la foglia di alloro e le foglie di basilico. Salare. Coprire il tegame e lasciar sobbollire il sugo a fuoco lento, mescolando ogni tanto. Quando il sugo si è ben addensato, aggiungere la salsiccia precedentemente rosolata e mescolare. A parte in una pentola far bollire abbondante acqua salata e cuocere al dente i malloreddus, scolarli e condirli col sugo alla campidanese. Spolverare con pecorino.
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Le Cartellate di Nonna Maria Ingredienti: 1 kg di farina -‐ 200 gr di olio -‐ vino bianco tiepido q.b. – vino cotto q.b. Impastare la farina con l’olio e aggiungere il vino intiepidito. Quando la pasta è pronta coprirla con un panno. Stendere la pasta con un mattarello e tagliare delle strisce, piegarle in due e unirle con le dita. Friggere le cartellate in abbondante olio caldo, immergerle nel vincotto bollente per qualche minuto e spolverizzare con zucchero a velo. velo
Melanzane alla Parmigiana Tagliare a fette le melanzane e cospargerle di sale affinché perdano l’acqua amarognola. Poi lavarle, asciugarle e friggerle in abbondante olio. In una pirofila mettere della salsa di pomodoro e cominciare a fare un primo strato con le melanzane cosparse di parmigiano e fette di mozzarella. Proseguire con gli strati finché non sono terminati gli ingredienti. Infornare a 180 ° per mezz’ora
. Orecchiette con cime di Rapa Ingredienti: 400 g di orecchiette -‐ 400 g di cime di rapa – aglio -‐ sale -‐ olio d’oliva -‐ 100 g di parmigiano reggiano Mettete a bollire in acqua leggermente salata le cime di rapa. In un tegame rosolate a fuoco vivace le cime di rapa con l’olio e l’aglio. Cuocete al dente le orecchiette, scolatele e
versatele nel tegame con le cime di rapa e spolverizzatele con abbondante parmigiano.
1 Martedì 2 Mercoledì 3 Giovedì 4 Venerdì 5 Sabato 6 Domenica 7 Lunedì 8 Martedì 9 Mercoledì 10 Giovedì 11 Venerdì 12 Sabato 13 Domenica 14 Lunedì 15 Martedì 16 Mercoledì 17 Giovedì 18 Venerdì 19 Sabato 20 Domenica 21 Lunedì 22 Martedì 23 Mercoledì 24 Giovedì 25 Venerdì 26 Sabato 27 Domenica 28 Lunedì 29 Martedì 30 Mercoledì 31 Giovedì
Detto pugliese: C namasci sciamanin C nanamasci nanscimscem
Se ce ne dobbiamo andare andiamo, se non ce ne dobbiamo andare non ce ne andiamo.
La leggenda della Pastiera La leggenda racconta che la sirena Partenope, incantata dalla bellezza dl golfo, aveva fissato lì la sua dimora. Ogni primavera la bella sirena emergeva dalle acque per salutare la gente del posto, allietandola con canti d’amore e di gioia. Una volta la sua voce fu così melodiosa che gli abitanti rimasero affascinati e le offrirono quanto di più prezioso avessero: farina, ricotta, uova, grano tenero, spezie e zucchero. La sirena portò i doni agli Dei che mescolarono gli ingredienti trasformandoli nella prima Pastiera.
DETTO NAPOLETANO: Sega sega mastu ciccio, na panèlla e nu sacìccio; ‘a panèlla nce ‘a mangiammo e io sacìccionce ‘o stipàmmo; nce ‘o stipammo pè l’anno che vène, quanno vèneno e zampugnari, ‘nce facimmo ‘na veppeta e vino, visca ll’anema e zi’ Peppino. Sega sega mastro Ciccio, una patata e una salsiccia, la patata ce la mangiamo, la salsiccia la conserviamo, la conserviamo per l’anno che viene, quando vengono gli zampognari, ci facciamo una bevuta di vino in onore dell’anima di zio Peppino.
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