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Aeronautica Il periodico aerospaziale più diffuso in Italia edito dall’Associazione Arma Aeronautica n. 12 dicembre 2018 Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art.1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma - ISSN 0515-5215 IL FUTURO POGGIA SU TRADIZIONE E INNOVAZIONE

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AeronauticaAIl periodico aerospaziale più diffuso in Italia edito dall’Associazione Arma Aeronautica

n. 12dicembre 2018

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IL FUTURO POGGIASU TRADIZIONE E INNOVAZIONE

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Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica fondata nel 1956direttore editoriale: Giovanni Sciandradirettore responsabile: Alessandro Cornacchinidirettore amministrativo: Paolo Ciangolacapo redattore: Gregory Alegiin redazione: Massimo Sestilihanno collaborato a questo numero:Massimo Baldassini, Marco Buzziolo, Giovanni Colla,Santo Cucé, Emanuele Di Castro, Giancarlo Garello,Laura Gritti Pilotto, Nico Nanni..

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEvia Marcantonio Colonna, 23 - 00192 RomaTel. 06 3215145 - Tel. e Fax 06 3216882 C.F. 80248150585 - Partita IVA n. [email protected] c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Novara - Ag. 4 via dei Gracchi, 156 - 00192 RomaIBAN: IT17D0503403204000000136949Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cuialla L. 7/8/1990, n. 250Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degliautori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riserva-ta. Riproduzione, anche parziale, vietata senza previa au-torizzazione. Gli elaborati giunti in redazione si intendo-no inviati a titolo di liberalità e non si restituiscono anchese non pubblicati.Chiuso in tipografia il 12 dicembre 2018ISSN: 0515-5215REALIZZAZIONE GRAFICA E STAMPARaia srl - via Bruno Pontecorvo, snc00012 Guidonia Montecelio (RM)Tel. 06 66182286 - Fax 06 [email protected]

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Numero di copie stampate nel mese precedente: 27.150 Il periodico è inviato in omaggio ai “sostenitori” che versanoalmeno 21,00 € all’anno, se residenti in Italia. Per l’esteroprendere contatti con l’amministrazione.

In copertina: L’elicottero HH-212A del 21° Gruppo del9° Stormo con la spettacolare livrea tigrata applicataper il NATO Tiger Meet. (Giovanni Colla)

SOMMARIO AeronauticaADICEMBRE 2018ANNO LXIII

Il gen. Genta, decano dell’Aeronautica Militare e dell’AAA, ha chiuso le ali

Il 13 novembre 2018 ha chiuso le ali gen. s.a. Oreste Genta, socio onorario dellasezione di Roma. Appena pochi giorni prima, il 2 novembre, aveva compiuto 107anni. Entrato nella Regia Aeronautica con il corso Leone dell’Accademia, partecipòalla seconda guerra mondiale nelle file dei reparti da Ricognizione Marittima, me-ritando due medaglie d’argento e una di bronzo al Valor Militare. Dopo la fine delle ostilità, promosso colonnello assunse il comando del RepartoVolo della 46ª Aerobrigata, da generale b.a. quello della 36a Aerobrigata InterdizioneStrategica e successivamente da generale di s.a. il comando della III Regione Aereadi Bari. e. Dopo la fine della sua carriera militare fu per quattro anni presidentedell’Opera Nazionale Figli degli Aviatori (ONFA).

- Socio Giacomo Alessiato (nucleo di Vinovo della sezione di Tori-no)

- Socia Paola Barbera (sezione di Albenga)- 1° av. Giovanni Barchiesi (nucleo di Ciriè della sezione di Torino)- Socia Gabriella Bestonso (sezione di Torino)- 1° av. Alessio Bianchi (sezione di Cagliari)- Col. Pil. Sergio Borgato (sezione di Rovigo)- Ten. Domenico Boschini (sezione di Torino)- 1° av. Giovanni Bragion (sezione di Rovigo)- M.llo 1a cl. sc. Giuseppe Caprio (sezione di Foggia)- M.llo sc. Benito Castriotta (sezione di Cagliari)- Col. Pil. Carlo Cimino (sezione di Guidonia)- Av. Pietro Coppi (sezione di Tortona)- 1° av. Claudio Dal Pozzo (sezione di Vicenza)- Lgt. Raffaele D’Apuzzo (sezione di Marsala)- Av. sc. Francesco Demichelis (nucleo di Vinovo della sezione di To-rino)

- Av. sc. Gian Carlo Durando (nucleo di Susa della sezione di Torino)- Av. Sergio Ferrari (sezione di Albenga)- Av. Alessio Fragonara (sezione di Cameri)- Av. Giovanni Girelli (sezione del Sebino)- Av. Armando Gottard (nucleo di Cervignano del Friuli della sezionedi Udine)

- Socio Luigi Lanza (sezione di Bovolone)- Socio Fabrizio Lavino (nucleo di Valle Cervo della sezine di Biella)- Av. Loris Leonardi (nucleo di Ciriè della sezione di Torino)- Socia Carla Locatelli (sezione di Bergamo)

- Av. sc. Bruno Maggiolo (Nucleo di Postioma della Sezione di Treviso)- Socio Bruno Malizia (sezione di Loreto)- Socia Amalia Manfredi (sezione di Albenga)- Av. Giordano Merisi (nucleo di Casirate d’Adda della sezione di Tre-viglio)

- Av. Claudio Niccoli (sezione di Grosseto)- Av. Paolo Ornella (nucleo di Valvasone della sezione di Udine)- M.llo 1a cl. Pompeo Orsi (sezione di Foggia)- 1° av. Enzo Pavon (sezione di Manzano)- Socio Gianfranco Picchio (sezione di Pavia)- Socio Agostino Pigliacampo (sezione di Loreto)- Av. Giuseppe Pinzani (sezione di Udine)- Socia Bruna Polinelli (sezione di Piacenza)- Socia Anna Paola Prandini Ramelli (sezione di Modena)- Aiut. Domenico Rauso (sezione di S.Maria Capua Vetere)- Socio Giorgio Rossi (sezione di Pavia)- Av. sc. Domenico Rotondaro (nucleo di Romano di Lombardia dellasezione di Brescia)

- Av. Antonio Santi (nucleo di Vasanello della sezione di Viterbo)- Av. sc. Antonino Scavone (sezione di Torino)- Socio Pier Luigi Scrivano (sezione di Torino)- Av. Guido Soave (sezione di Cesano Maderno)- Cap. pil. Rino Socci (sezione di Grosseto)- Sten. Giovanni Surbone (nucleo di Susa della sezione di Torino)- Socio Giovanni Varalda (nucleo di Valle Elvo della Sezione di Biella)- Ten. col. Livio Vasini (sezione di Torino)- Socio Gianni Venturini (sezione di Como)

HANNO CHIUSO LE ALI

Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni ed aggregati che ci hanno lasciato, a nome proprio e di tutti i soci esprime ai fa-miliari degli scomparsi il più sentito cordoglio.

attualitÀ

Il futuro poggia su tradizione e innovazione02 di Gregory Alegi

Superiorità aerea e logistica, guerra psicologica, da fanti ad arditi07 di Massimo Sestili

La prima volta dell’F-3508 di Gregory Alegi

Il ruolo dell’Aeronautica Militare nelle Operazioni Speciali della Difesa10 di Massimo Sestili

StORia 

Pietro Vittone il motorista di Francesco Baracca12 di Marco Buzziolo

Ugo Zannier e il primo aliante in Friuli15 di Nico Nanni

RubRiche 

f-35 newS17 Gli F-35 italiani sono operativi

nOtizie dal mOndO18libRi24legiSlaziOne, penSiOniStica e 26 tRattamenti ecOnOmici

aaa nOtizie

aSSOciaziOne aRma aeROnautica27hannO chiuSO le ali41

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UN ANNO IMPORTANTE

Dicembre è un mese speciale, perché concentra le festivitàpiù importanti, dalla Madonna di Loreto al Natale. In più,è il momento per tracciare un bilancio dei giorni trascorsi

e guardare agli obiettivi del nuovo anno.Per l’Associazione Arma Aeronautica non c’è dubbio che il 2018sia stato segnato innanzi tutto dal 20° Raduno Nazionale, unevento che ha comportato un grande sforzo organizzativo e cheresterà nella memoria anche grazie al numero monografico dellanostra rivista e al CD che, come promesso, abbiamo realizzato.Meno visibile, ma altrettanto importante, è stato il rinnovo delDirettivo nazionale, che ha tra l’altro confermato la sua capacitàdi rappresentare la geografia e composizione dell’Associazione.Il vincolo ideale con la Forza Armata dalla quale proveniamo –ed alla quale tutti sentiamo di appartenere, anche se in congedo– ci porta a includere tra i momenti importanti anche il “doppiocambio in azzurro” che nelle settimane scorse ha ridisegnato ivertici della Difesa e dell’Aeronautica, con i quali ci auguriamodi continuare a collaborare in modo sempre più efficace per ilconseguimento dei rispettivi obiettivi.Guardando avanti, nel 2019 si svolgerà la decima edizione delPremio Letterario Aerospaziale, un’altra importante iniziativa chesta già impegnando l’AAA sotto il profilo della promozione edell’organizzazione. Una partecipazione ampia e qualificata è in-fatti garanzia della serietà dei risultati che saranno proclamati afine anno, quando sarà di nuovo tempo di bilanci.In questo percorso ci accompagnerà il nostro calendario asso-ciativo, un prodotto editoriale articolato su molti aspetti dellaNATO ai quali tutti noi abbiamo dato un importante contributodurante il servizio attivo.A ciascuno di voi, alle vostre famiglie e ai vostri cari giunganogli auguri più caldi e sinceri dell’Associazione e miei personali.

Gen. s.a. (c) Giovanni SciandraPresidente Nazionale

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«Sono orgoglioso ed emozio-nato di servire al cospettodella bandiera di guerra

dell’Aeronautica Militare», esordisce ilgen. s.a. Alberto Rosso, mentre ci accoglienel suo ufficio. «Sento tutto il peso e laresponsabilità di questa bandiera, di quel-lo che significa e rappresenta per ogniuomo o donna che ha vestito o veste l’u-niforme azzurra. Il nostro Tricolore rac-chiude in sé valori, motivazioni, sacrifici,coraggio ma anche serietà professionalee impegno che sono alla base di una scel-ta di vita impegnativa e non comune.Rappresenta la nostra storia, è il nostroDNA. Non possiamo non partire da quiper raccontare l’Aeronautica Militare dioggi.»«Ricordo ancora molto bene quando dagiovane sottotenente accoglievo gli an-ziani del 4° Stormo Caccia in visita aGrosseto. La prima cosa che chiedevanoera quella di poter salutare la bandierasotto la quale avevano servito e combat-tuto. Questo attaccamento alla bandiera

di guerra del loro reparto mi colpì molto,lo apprezzai immediatamente con granderispetto e ammirazione e non ci misi mol-to a comprenderlo e a condividerlo inpieno.»

Comandante, queste sue considerazionici suggeriscono la prima domanda. Lecito tre parole: storia, tradizione e in-novazione. Si conciliano davvero questeespressioni, che contribuiscono a deli-neare un’identità, quella dell’Aeronau-tica Militare?

«Certamente, c’è un filo conduttore chelega in un continuo divenire la nostrastoria fino a portarci al presente e aproiettarci nel futuro, una vocazione checi appartiene sin dai primi incerti voli del-l’aeroplano e dalla quale non possiamoprescindere.Chi non ricorda il passato e non lo vedenell’oggi, difficilmente riesce a pensare aldomani. Questo vale per l’AeronauticaMilitare, per la coscienza di una nazionee per la stessa natura umana. Bisognatrarre gli insegnamenti dalla storia, esser-ne orgogliosi e guardare a chi ci ha datoesempio di comportamento e rettitudine.Bisogna essere custodi gelosi delle nostretradizioni perché sono quelle che, purcambiando le tecnologie e la società,mantengono saldi quei valori e queiprincìpi, che sono i pilastri su cui poggia-no, come accennavo prima, le scelte dichi decide di servire il Paese con l’unifor-me dell’Aeronautica. Questo non vuol direessere nostalgici, tutt’altro, significa mi-surarsi con una tradizione, esserne all’al-tezza, significa rispetto e considerazionedell’impegno e del sacrificio di chi ci hapreceduto e rivolgersi al domani con se-renità e determinazione.»

Generale, nel suo discorso d’insedia-mento ha detto che il suo comando sarànel segno della continuità, ma che mol-to resta da fare.«Sì certo, lo confermo. È una mia saldaconvinzione quella di dare assoluta con-tinuità all’azione di comando e d’indiriz-zo, senza scossoni o cambi repentini dirotta che in assoluto non giovano mai aorganizzazioni complesse come la nostra.Difficilmente assimilabili, tra l’altro, astrutture apparentemente simili del mon-do della grande impresa. Per quanto miriguarda, poi, non c’è assoluta necessitàdi discostarsi dal recente passato: appro-vo pienamente l’operato del generaleVecciarelli, al quale mi lega oltre che unaprofonda amicizia anche una lunga e co-mune militanza sia presso il 4° StormoCaccia sia presso gli uffici di stato mag-giore dove abbiamo condiviso idee, opi-nioni e linee d’azione. Riconosco a lui eai suoi predecessori di aver consegnato alpresente un’Aeronautica, sebbene conte-nuta nei numeri, molto efficiente e pre-parata che può presentarsi a testa alta neiconsessi internazionali, nelle esercitazionicome nelle operazioni reali, svolgendobene la parte che le è richiesta ma nonsolo, fungendo da punto di riferimentoanche per le forze aeree alleate o amiche.Mi riferisco, solo per fare qualche esem-pio, ai recenti eccellenti risultati conse-guiti con l’F-35 o al nostro sistema di ad-destramento al volo davvero all’avan-guardia che ha nel T-346 la sua macchinadi punta, e anche alle capacità che stiamoconseguendo nei nuovi domini comequello cibernetico o la naturalezza concui ci stiamo proiettando in quello che ri-tengo il nostro ambiente naturale: l’ae-rospazio. Se guardo alle capacità e ai

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Il futuro poggia su tradizione e innovazione

di Gregory Alegi

«Grazie ai miei predecessorioggi guido una forza armatamoderna, efficiente, concapacità numericamentecontenute ma di assolutopregio. La continuità èmantenere quanto abbiamoacquistato e continuare aproiettarci verso il futuro.»

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Intervista al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare gen. s.a. Alberto Rosso

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mezzi di cui disponiamo oggi e penso aquando ero al reparto, c’è un abisso. Vo-lando con l’F-104 ero felicissimo dal pun-to di vista del volo romantico, della con-duzione della macchina, ma nelle eserci-tazioni internazionali il nostro ruolo e ilnostro apporto erano pressoché nulli. Era-vamo considerati come quelli che con unvelivolo storico volevano inserirsi in unoscenario moderno. Si faceva molta faticaa ottenere risultati appena sufficienti, glistessi che un qualsiasi pilota di altre forzeaeree, anche non molto esperto, ottenevasolo per il fatto di operare una macchinamoderna. Oggi tutto è cambiato, sono glialtri che guardano all’Aeronautica Milita-re con ammirazione e rispetto, perché ab-biamo mezzi moderni ma soprattuttopersonale addestrato per essere compe-tente, credibile, autorevole e capace divalorizzare al meglio la tecnologia a di-sposizione. Certo non ci dobbiamo ferma-re sui risultati raggiunti: dobbiamo lavo-rare, pensare in grande e molto in avantiperché il progresso aeronautico e spazia-le, quello tecnologico, procede, come sap-piamo, in modo estremamente veloce.Dobbiamo immaginare scenari futuri neinuovi ambienti senza porci limiti, studiareinnovative filosofie d’impiego del mezzoaerospaziale ed essere nel contempo mol-

to attenti e solleciti nei confronti della ri-sorsa più preziosa: gli uomini e le donnein azzurro, per comprenderne e valoriz-zarne le necessità e le legittime aspetta-tive e ambizioni.»

Molto di questo si è visto di recente,presso il 32° Stormo di Amendola nel-l’ambito delle attività legate al 4° corsodel 2018 del Tactical Leadership Pro-gramme (TLP) che ha visto coinvolte leforze aeree di dieci paesi NATO.

«Ad Amendola sono stato molto orgoglio-so di vedere che gli aeroplani più moder-ni, efficaci, innovativi portavano sulla fu-soliera e sulle ali la coccarda tricolore.

Durante questa esercitazione congiuntacon le altre forze aeree europee e NATOabbiamo conseguito un importante risul-tato, abbiamo reso possibile, per primi inEuropa, la concreta, efficace, integrazionetra sistemi di quarta e quinta generazionedi velivoli. Il TLP è stato un’importanteopportunità per incrementare e sviluppa-re le capacità tipiche che il potere aereodeve essere in grado di esprimere e lo ab-biamo fatto in un’integrazione perfettacon le forze aeree alleate. Inoltre abbia-mo anche avuto, con il conseguimentodella Initial Operational Capability (IOC))degli F-35, per primi in Europa, come ac-cennavo, la conferma dell’estrema versa-tilità di questo sistema. Un sistema ingrado di essere impiegato con grandissi-ma efficacia nelle operazioni aeree piùcomplesse e disparate. Abbiamo ancorauna volta avuto la riprova che questo si-stema rappresenta un salto culturale epo-cale dalle potenzialità spesso sorprenden-ti, che stiamo scoprendo giorno dopogiorno, nella quotidiana attività di volo.»

Il suo predecessore, il generale Veccia-relli, considerando i nuovi scenari concui anche l’Aeronautica è chiamata aconfrontarsi, valutando la nuova iden-tità di una minaccia non convenzionale,dai molti volti, spesso imprevedibilenelle sue azioni e negli strumenti utiliz-zati per colpire, decise di estendere lacapacità operativa di alcuni assetti adambiti d’impiego contigui. Qual è il suopensiero in proposito?

«Condivido totalmente la decisione del ge-nerale Vecciarelli di espandere i ruoli allecapacità adiacenti. È stata una decisionemolto intelligente e ritengo anche moltoefficace. L’obiettivo è sempre lo stesso, la

In apertura, Eurofighter italiani e tedeschi ad Amendola durante il TLP. Oggi la lineadell’Aeronautica Militare è numericamente ridotta ma qualitativamente ottima. (AeronauticaMilitare) Qui sopra il 12 novembre il generale Rosso, accompagnato dal gen. b.a. Mauro Lunardi,capo del suo Ufficio Generale, ha incontrato il COCER AM. Il personale è uno dei punti piùimportanti ai quali il nuovo capo di SMA rivolge la propria attenzione. (Aeronautica Militare)

Rosso ha svolto la propria carriera operativa interamente presso il 4° Stormo, in un’epoca nellaquale la vetustà delle macchine richiedeva agli equipaggi sforzi enormi per ottenere risultatiappena sufficienti. (Gabriele Brancaccio)

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tempestività di reagire al presentarsi di unaminaccia e neutralizzarla. Ci siamo resiconto che negli attuali scenari caratteriz-zati da una forte asimmetria, con un ap-proccio convenzionale avremmo potutonon essere così efficaci nel garantire la di-fesa dei nostri cieli a 360°. Lei consideri,solo per fare un paio di esempi, nel caso diutilizzo di velivoli ultraleggeri o addiritturadi piccoli droni, come avremmo potutocontrastarli solo con i caccia della difesaaerea, gli Eurofighter? Ora abbiamo inveceattivo un sistema che ci consente di man-dare in volo armati anche i velivoli in atti-vità addestrativa, come i Tornado e gliAMX, ad esempio, che in caso di necessitàpossono interrompere la missione origina-ria e convertirla in una di difesa aerea. Perquanto riguarda invece gli slow mover, ipiccoli e lenti velivoli che volano a bassaquota e a bassa velocità e hanno una scar-sa o nulla rilevabilità radar, si è ritenutopiù efficace integrare gli assetti tradizio-nali con gli elicotteri o con gli addestratoricome il T-339. E così via. La flessibilità èun’opportunità offerta da macchine mo-derne, quelle che impieghiamo oggi, ingrado di operare in più ruoli e in un siste-ma interconnesso che amplifica l’efficaciaed anche l’efficienza. Se a questo si ag-giunge l’alto livello di addestramento e diprofessionalità raggiunto dal personaledell’A.M. posso dire di ritenermi soddisfat-to di questo segmento d’impiego.»

Generale, facendo un discorso di ampiorespiro, di quale Aeronautica disponeoggi il Paese?

«Vede, al di là degli aspetti e dei discorsipiù settoriali legati a quella o all’altraspecialità, posso affermare senza ombradi dubbio che il Paese dispone oggi di unaforza aerea che ha raggiunto elevati livelli

di capacità nella quasi totalità dei suoiambiti d’impiego. Un’Aeronautica Militareequilibrata certamente più capace e reat-tiva rispetto al passato, proiettabile intempi rapidi al di fuori dei confini nazio-nali, certamente flessibile e in grado di la-vorare meglio che nel passato in armoniacon le altre istituzioni o agenzie delloStato o in modo davvero autorevole eproficuo nei consessi internazionali, met-tendo a disposizione le competenze rag-giunte nel suo specifico dominio, l’aero-spazio. Non voglio dire con questo chenon ci siano i problemi. Ci sono eccome esono quelli cronici legati alle risorse fi-nanziarie in continua diminuzione, all’ar-ruolamento, alla riduzione e al turn overdel personale. Io sono però confidente,vedo un patrimonio elevato a disposizio-ne del Paese e della comunità. Un patri-monio che passa innanzi tutto dall’ele-mento più prezioso della nostra organiz-zazione, il “fattore umano” gli uomini ele donne dell’Aeronautica Militare prepa-rati, professionali e motivati.»

Generale, qual è il suo punto di vista inmerito al concetto d’integrazione in-terforze? Era un tema di grande attua-lità al tempo del Libro Bianco e si con-tinua a parlarne spesso …

«L’integrazione e la cooperazione in-terforze sono una necessità impellente,non un punto di vista o un’opzione. E losaranno sempre di più a fronte di risorsefinanziarie carenti e d’impegni crescentiper le forze armate. Sia chiaro però cheinterforze significa mettere a disposizionedel sistema difesa le competenze ambien-tali specifiche di ciascuna forza armata ea fattor comune quanto è unificabile perottimizzare il comparto e renderlo piùagile, più efficiente ed economico, e non

una ridefinizione di ruoli e competenzené tantomeno un appiattimento privo dispecificità. Un incremento della sinergia,dell’armonizzazione delle capacità e diuna più unitaria azione di comando econtrollo.»

Quale futuro abbiamo di fronte? Il cit-tadino ha la percezione che siamo pros-simi a nuovi cambiamenti, che i grandigiochi potranno farsi in ambiti impen-sabili solo qualche anno fa. Mi riferiscoai nuovi domini in cui già si decide ildestino di individui, società e anche na-zioni: il mondo cyber e quello di inter-net in generale. L’Aeronautica Militarequale ruolo può giocare in questi am-bienti?

«L’Aeronautica è la forza armata più tec-nologica e innovativa, e in quanto tale na-turalmente portata a comprendere più fa-cilmente questi nuovi domini ed averemaggiore dimestichezza con la comples-sità di nuovi campi di azione. Per la partecyber abbiamo molto da dire, ovviamentenon da soli, questo è uno di quei campi incui tutto il Paese deve fare sistema. L’Ae-ronautica sta facendo la sua parte, ha per-sonale molto preparato e sistemi d’armache hanno già un peso importante nei do-mini di informatica ed elettronica. Mac-chine sofisticate come Eurofighter e F-35che ci hanno già portato a immaginare lesfide nelle nuove dimensioni come quelladel dominio cibernetico. Per noi quindi sitratta di una novità fino a un certo punto;stiamo esplorando e stiamo acquisendocompetenze in questi nuovi mondi. È solodi qualche mese fa, un’esercitazione, laVirtual Flag, condotta integralmente nelmondo del virtuale che ci ha consentitodi provare sul campo, del virtuale appunto,le capacità che abbiamo raggiunto in que-sto ambito. Non è un caso che i nostri in-gegneri e analisti che operano in questinuovi scenari siano molto apprezzati e de-siderati in Italia e all’estero.»

Nel nostro ambiente è ormai divenutodi uso comune, direi quasi familiare, iltermine potere aerospaziale, che soloqualche anno fa veniva scritto con lasottile distinzione lessicale con trattino:aero-spaziale. Generale, qual è la diffe-renza tra le versioni con e senza tratti-no?

«In precedenza si parlava di potere aero-spaziale con il trattino per indicare due

L’Aeronautica Militare guarda con attenzione al volo suborbitale e ipersonico, per il quale hapreso contatti anche con Virgin Galactic. (Virgin Galactic)

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mondi completamente diversi: la parteaerea, in cui operano gli aeroplani con-venzionali, fino ai 20 chilometri, e quellaspaziale, sopra i 100 chilometri, in cuioperano i satelliti. La fascia di mezzo,quella che va appunto dai 20 a 100 chi-lometri, veniva considerata semplicemen-te come zona di passaggio dall’uno all’al-tro ambiente. Oggi invece, grazie alle op-portunità offerte dalla tecnologia, ai pro-gressi fatti nello studio del volo ipersoni-co, si può pensare quest’area di mezzocome un ambiente in cui muoversi edesercitare potere aerospaziale che cam-bierà senz’altro i connotati delle opera-zioni condotte dalla nostra forza aerea,ma non solo, che rivoluzionerà anche ilmondo del trasporto aereo. Io consideroquest’area di cui stiamo parlando la na-turale proiezione dell’Aeronautica Milita-re. L’idea, insomma, è quella di vederenella parte di cielo sopra quella in cui vo-lano gli aeroplani convenzionali una na-turale estensione di un dominio che gra-zie alla tecnologia può essere sempre piùefficacemente utilizzato. In questo sensoil potere aerospaziale è senza trattino. Fi-nora la parte intermedia era usata, comedicevamo, solo come transito verso lospazio o come traiettoria di rientro perrottami spaziali. Oggi la tecnologia ciconsente di pensare questa fascia comeuna parte in continuità in cui è possibilesviluppare volo e quindi utilizzarla per fi-nalità commerciali, istituzionali equant’altro. Si giunge così al volo iperso-nico e suborbitale, che oggi si può esplo-

rare con una serie di esperimenti e pro-totipi e che l’Aeronautica vede come unanaturale evoluzione del proprio dominiocapacitivo.»

Con o senza pilota?«Secondo me, come sempre, non esisteun’opzione da preferire in assoluto rispet-to a un’altra. Non esiste il pilotato con-trapposto alla conduzione remota delmezzo, il drone contrapposto all’aeropla-no. Nel futuro si può immaginare un si-stema misto in funzione della situazioneche si deve affrontare, in funzione dellagravità e delle condizioni operative e am-bientali che si trovano. Quindi anche inquesta fascia ipersonico-suborbitale vedouna permeabilità tra due opportunitàd’impiego anche andando oltre la defini-zione di pilota in volo o a terra.»

Cosa cambia con la velocità?

«Operare in questa fascia significa anchevolare a velocità molto elevate, che con-sentono tempi estremamente ridotti perraggiungere ogni parte del mondo. Èchiaro che questo ha una valenza com-merciale fondamentale, perché consenteper esempio di andare in un’ora e mezzadall’Europa agli Stati Uniti o in due inqualsiasi parte del mondo, ma è indubbioche apra e amplifichi anche una serie discenari focali per la sicurezza e la difesadegli Stati. Poter essere presenti un dueore in ogni parte del mondo accresce inmodo considerevole caratteristiche tipi-che del potere aereo come velocità, pre-senza e persistenza. Con l’ipersonico lemoltiplichiamo a dismisura e si potràesprimere dunque potere aerospaziale in

A sinistra, il gen. s.a. Fantuzzi, a destra, con il gen. Rosso il 4 dicembre 2018, durante l’incontro con 110 comandanti di enti di COMLOG, delquale in passato Rosso è stato per un anno capo di stato maggiore. (Aeronautica Militare) A destra il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofaloriceve dal gen. s.a. Rosso il calendario dell’Aeronautica Militare nell’ambito dell’evento di presentazione svoltosi il 5 dicembre 2018. Fino allanomina a capo di SMA, Rosso è stato capo di gabinetto del ministro della Difesa, prima con l’on. Roberta Pinotti e quindi con la dr.ssa ElisabettaTrenta. (Aeronautica Militare)

Il 30 novembre il gen. s.a. Rosso ha ufficialmente proclamato la raggiunta capacità operativainiziale dell’F-35. Benché principalmente un cacciabombardiere, il nuovo aereo è utilmente in-serito nel sistema nazionale di difesa aerea. (Aeronautica Militare)

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qualsiasi parte del mondo, per scopi uma-nitari, per soccorsi nelle catastrofi e seserve per difesa o per proiezione di capa-cità militare.»

Si aprono prospettive impensabili soloqualche anno fa.«È un campo che sarà una nuova rivolu-zione, come il passaggio dal cavallo allamacchina a vapore, dalla macchina a va-pore al motore a pistoni, dai pistoni al jet.Sarà la possibilità di impiegare efficace-mente una fetta di cielo sinora assoluta-mente inutilizzata, offrendo nel contem-po una prospettiva fantastica di investi-menti e di ricerca e sviluppo per l’indu-stria aerospaziale non solo nazionale maeuropea e mondiale.»

Chi opererà in questo nuovo ambiente?«Credo, e lo ripeto, che l’Aeronautica vedain questa nuova fetta di spazio la natu-rale prosecuzione del proprio ambiente.Anche in quest’ottica si può leggere l’im-pegno dell’Aeronautica in questa materia,addestrando o facendo partecipare per-sonale ai primi passi del settore. Tramitel’Ufficio Generale Spazio stiamo verifi-cando se sia logico e di reciproco interes-se immaginare una presenza in uno deiprimi voli di Virgin Galactic, che ci con-senta di portare qualche esperimento e divalorizzare le nostre esperienze non soloingegneristiche ma, per esempio, aerome-diche, e dimostrare la naturale compe-tenza dell’Aeronautica nel settore conqualcosa di concreto.»

Stiamo parlando di una competenzaesclusiva?

«Non è un termine che mi appassiona. Di-rei di no, perché in senso generale consi-derare esclusivo qualcosa vuol dire porreanche dei limiti che decisamente nonvanno posti. In ogni caso, però, esistonoconsolidate competenze ambientali: sedovessi sviluppare un sistema navale osottomarino farei prevalentemente rife-rimento alla Marina Militare. Se mi occu-po quindi di un ambiente che ha una na-turale vicinanza con lo spazio aereo comelo conosciamo oggi, questo mi fa pensarea una maggior attitudine e competenzadell’Aeronautica ad approfondire questosettore. L’utilità che ne deriva va poi con-divisa con tutti. Come accade per lo stru-mento di difesa nazionale: ciascuna forzaarmata ha una competenza ambientalespecifica, che non tiene gelosamente persé ma mette a fattor comune per valoriz-zare in maniera unitaria l’intero apparatodi Difesa del Paese. Immagino che anchequesta evoluzione di cui stiamo parlandodebba seguire lo stesso modello. Penso siaquesto il senso vero della parola “in-terforze”.»

Generale, la riduzione numerica dellaforza armata si rispecchia inevitabil-mente sulle associazioni. Anche perquesto si pone con sempre maggiore in-sistenza la questione della loro unifica-zione. Cosa pensa in proposito?

«Non è un’invenzione nostra: tutto di-

scende da un’indicazione del Parlamento,che davanti a una pletora di associazionicon finalità sostanzialmente identichechiede di fare sinergia. In questo senso, lalogica della suddivisione dei fondi che hogestito nella mia precedente esperienzadi capo di gabinetto è in qualche modolegata all’unificazione delle funzioni, an-che nel senso che associazioni che nasco-no con funzioni non omogenee o comedoppioni di quelle esistenti non avrannomai fondi e che associazioni separate chehanno funzioni analoghe avranno menofondi che non se fossero unificate. Questesono le regole che la Difesa si è data. Purnon potendo imporre nulla, posso far no-tare che le associazioni separate vivrannomeno bene che se decidessero diversa-mente.»

L’unione fa la forza, quindi?

«C’è un secondo aspetto, anche questoereditato dal mio precedente incarico: icontributi non sono legati solo al numerodi soci, ma prevalentemente alle finalitàe ai “prodotti”. Avranno risorse quelle as-sociazioni in grado di proporre e promuo-vere progetti concreti e attività reali cheaiutano a valorizzare e a mantenere vivala tradizione dell’arma o delle specialitàche sostengono e che hanno un’attivitàvicina e di sostegno ai valori delle singoleforze armate.»

Quali potrebbero essere degli esempi diqueste attività di sostegno?

«Non spetta a me dirlo, ma potrebberoesserci il contribuire alla catalogazione dimateriale storico, la diffusione e promo-zione nelle scuole, il supporto e sostegnoalla manutenzione dei monumenti aero-nautici sul territorio, la promozione dicultura e tradizioni aeronautiche, un ser-vizio di guide presso un museo o nellestesse basi. Insomma, testimoniare i nostrivalori sul territorio in modi che spessonon richiedono risorse finanziare ma solodisponibilità.»

Si tratterebbe quindi di rendere siste-matiche alcune esperienze già speri-mentate in modo positivo.

«Si può andare anche più in là, immagi-nando un ruolo nel trasformare storia etradizioni in uno strumento di comunica-zione strategica verso la società. In que-sto ambito il solo limite è la nostra fan-tasia.»

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Seguendo un concetto introdotto dal gen. Vecciarelli, per l’Aeronautica Militare la flessibilitàsignifica ampliare le capacità ai ruoli adiacenti. Un elicottero SAR può dunque “sconfinare”verso la Personnel Recovery e persino contribuire alla difesa aerea come Slow Mover Interceptor.(AgustaWestland)

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IIl 20 novembre presso la Casa del-l’Aviatore si è svolta la conferenza“Verso la guerra futura, l’ultimo anno

della Grande Guerra” che chiude ideal-mente il ciclo di eventi CESMA per il cen-tenario del primo conflitto mondiale. Trai presenti, il sottocapo di Stato Maggioredell’Aeronautica, gen. s.a. Settimo Capu-to, il gen. b. Fulvio Poli, capo del 5° Re-parto SME, il col. Luigi Borzise, capo Uf-ficio Storico dell’Aeronautica Militare, in-sieme ai colleghi degli Uffici Storici dellealtre forze armate. La relazione del gen. isp. capo Basilio DiMartino ha sottolineato come il 1918 siastato caratterizzato da un cambio dimentalità, con il ritorno della “manovra”,dell’operare in campo aperto e non più sufronti statici. Definita da Giulio Douhet«una guerra di popoli e industrializzata,una sola, immensa e lunghissima batta-glia», la Prima guerra mondiale fu ancheuna battaglia di materiali e produzioneindustriale. E fu principalmente unaguerra di fanteria, a cui apparteneval’84% dei caduti: il fante, come scrivevaCarlo Delcroix, «difese tutte le fosse, con-quistò tutte le trincee, popolò tutti i cam-posanti». Condizione irrinunciabile era lasuperiorità aerea: sempre Douhet nel ro-

manzo di fantastoria del 1919 Come finìla Grande Guerra. La vittoria alata im-maginava la capitolazione degli ImperiCentrali sconfitti non su fronte terrestrebensì dall’offensiva strategica di una flot-ta aerea che colpiva le città nemiche,brutalmente e rapidamente, nei suoi cen-tri industriali, di comando e demografici.Se nei primi anni di guerra la mentalità eil modo di combattere erano ancora ot-tocenteschi, nel 1918 c’erano già le ca-ratteristiche della guerra moderna, salvoi problemi di comunicazione legati allamancanza della radio. L’Italia si fece no-tare anche per la superiorità logistica: gliingegneri italiani costruirono acquedottiper trasportare l’acqua per truppe e ani-mali. Per certi versi anche la guerra psi-cologica nacque in Italia: dopo il congres-so delle nazionalità oppresse che si tennea Roma nel 1918 nelle zone di guerra do-ve erano presenti reparti di tali nazioni“oppresse”, anche grazie a figure come ilgiornalista Ugo Ojetti, vennero lanciati 60milioni di manifesti di propaganda e novemilioni di giornali e pubblicazioni, tradot-ti nelle varie lingue dell’Impero. Tali mis-sioni aeree erano così importanti da es-sere di fatto equiparate a quelle di bom-bardamento.L’esercito del 1918 era molto diverso daquello del 1914: nacquero nuove figuredi combattenti, i reparti d’assalto, benaddestrati e fiduciosi nelle proprie capa-cità, legati ai loro comandanti da un rap-porto simile a quello delle compagnie di

ventura, addestrati per portare la mano-vra direttamente dentro le linee nemichecon bombe a mano, armi automatiche epugnali. Gli Arditi sono per certi versi gliantenati della moderna idea delle forzespeciali. Sono alcuni dei tanti vanti ita-liani nella Grande Guerra, secondo DiMartino offuscati da una certa filmogra-fia e da pubblicazioni denigratorie: scon-fitte, diserzioni ed esecuzioni furonocomparabili con quelle degli altri paesi,ma quando in Italia si parla del primoconflitto sembrano essere l’unica cosa ri-cordata. Per Di Martino, tuttavia, la lezio-ne sarebbe un’altra: «La prima GuerraMondiale fu il battesimo di una nazioneantica nell’età moderna, un mito di for-mazione, il momento in cui i confini geo-grafici coincisero con il sentirsi parte diuna nazione vera e propria. Ricordiamotutti i caduti senza volto di questa guer-ra: riprendiamoci la vittoria!».Nella seconda parte della serata, il gen. d.Giorgio Baldacci, capo del 5° RepartoSMA e il prof. Gregory Alegi hanno pre-sentato il libro La difesa aerea nellaGrande Guerra, scritto dal gen. Di Marti-no con il col. Filippo Cappellano. La con-ferenza del 20 novembre non sarà co-munque l’ultima sulla Prima guerra mon-diale in quanto, ha detto il presidente na-zionale AAA gen. s.a. Giovanni Sciandra,bisogna studiare le conseguenze della pa-ce di Versailles, in particolar modo perl’instabilità nel Medio Oriente e nell’EstEuropa.

Il presidente Sciandra ha annunciato la ne-cessità di un convegno sulle conseguenze del-la Grande Guerra. (foto Santo Cucè)

L’ultimo anno della Grande Guerra

di Massimo Sestili

Superiorità aerea e logistica, guerra psicologica, da fanti ad arditi

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Più domande di partecipazione cheposti disponibili: è questa la misu-ra più immediata del Tactical Lea-

dership Programme ospitato dall’Aero-nautica Militare sulla base di Amendola.Protagonista assoluto il caccia di quintagenerazione F-35A, al suo debutto nelTLP per rispondere alle domande che tut-te le aeronautiche militari si stanno po-nendo: cos’è, cosa fa ma soprattutto co-me il nuovo sistema incentrato sulla rac-colta, elaborazione e condivisione di datipuò operare con le macchine delle gene-razioni precedenti?La risposta dell’Aeronautica Militare, cheil 30 novembre è diventata la prima forzaaerea in Europa e la terza in assoluto adichiarare pronto al combattimento ilnuovo velivolo, è giunta puntuale e com-pleta. «Questo corso TLP», ha detto il gen.s.a. Alberto Rosso alla stampa, ha riscossointeresse proprio come «la prima concretaintegrazione tra sistemi d’arma di 4a e5a generazione ed una importante oppor-tunità per crescere e sviluppare insiemead altre nazioni le capacità essenziali cheil potere aero-spaziale deve essere in gra-do di esprimere a livello internazionale.»Anche se è facile confondersi, il TLP non

è un’esercitazione ma una struttura diformazione che ogni anno organizza ottodiversi tipi di corsi, dei quali i più noti so-no i flying courses (corsi di volo) che mi-rano a formare comandanti di missioneper operazioni aeree complesse nelle qua-li le forze aeree di più nazioni interagi-scono con quelle navali e terrestri. Il pri-mo flying course di quest’anno (18-1) siè svolto in gennaio-febbraio (vedi Aero-nautica, marzo 2018, pp. 4-5), il secondonon c’è stato, il 18-3 si è tenuto in set-tembre e il 18-4 è atterrato ad Amendolail 19 novembre per concludersi il 14 di-cembre. L’attività aerea ha compreso sce-

nari e manovre di combattimento aereo,svoltesi sulle aree addestrative dedicatesul Mar Ionio. Il tempo è stato general-mente buono, ma il 28 le condizioni me-teo avverse hanno bloccato quasi tuttal’attività di volo.La lunghezza del periodo è una prima in-dicazione della gravosità dell’impegno alquale l’Italia è stata chiamata come Paeseospitante; l’ampiezza e la qualità dellapartecipazione sono le altre. Oltre agli F-35A del 13° Gruppo del “padrone di ca-sa” 32° Stormo, l’Aeronautica Militare haschierato l’aereo-radar G550 CAEW e iltanker KC-767A del 14° Stormo (che han-

di Gregory Alegi

foto Aeronautica Militare

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In apertura, il nuovo F-35A è stato il protagonista assoluto del TLP 2018-4, incentrato sull’in-tegrazione tra i velivoli della quinta generazione con quelli precedenti, come il Tornado tedescoin secondo piano. Qui sopra, il briefing stampa ad Amendola

La prima volta dell’F-35

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no operato da Pratica di Mare), gli Euro-fighter F-2000A del 4°, 36° e 37° Stormo(rischierati), due T-346A del 61° Stormodi Lecce, il P-72A del 41° Stormo (da Si-gonella), gli aerei a pilotaggio remotoMQ-1C e MQ-9A (utilizzati di volta involta secondo la loro disponibilità), gli eli-cotteri HH-101 e HH-212 (quest’ultimo

da Gioia del Colle), più il sistema mobiledi comando e controllo IT-DARS, il siste-ma di difesa aerea Sirius e i controllori ditiro JTAC del 16° Stormo.La Marina Militare ha rischierato dalla vi-cina Grottaglie due AV-8B, mentre la NA-TO ha portato a Trapani un E-3A AWACS.Il Belgio ha inviato sei F-16AM, la Ger-

mania otto Eurofighter, due Tornado ECRe un Learjet 36A Jamkite da guerra elet-tronica, l’Olanda quattro F-16, l’USAF un-dici F-15C, un F-15D e una cisterna KC-135. In tutto una cinquantina di aereie saranno oltre 900 persone, dei quali piùdi 700 stranieri, da aggiungere natural-mente alle circa 1.200 che prestano ser-vizio ad Amendola.L’innesto degli aerei di quinta generazio-ne cambia, e ancor più cambierà in pro-spettiva, la natura delle operazioni com-plesse e, di conseguenza, ciò che è richie-sto ai loro comandanti per poterle gestire.In più, quarta e quinta generazione con-viveranno a lungo: secondo alcune stime,fino al 2030 due terzi delle forze aereeNATO sarà ancora costituite da macchinedi quarta. A conferma di questo interesse,nell’agosto 2018 Eurofighter e Hornetspagnoli si sono addestrati ad Albacetecon gli F-22A Raptor del 95° FighterSquadron del 325° Fighter Wing duranteil loro breve rischieramento in Germania.In parallelo al TLP, in novembre nei cieliinglesi si è svolta l’esercitazione PointBlank sugli stessi temi.L’edizione TLP 18-4 ha riscosso grandesuccesso anche presso gli appassionati,giunti in massa in Puglia per fotografaredecolli e atterraggi anche al di fuori dello“Spotter day” ufficiale.

L’aereo-radar G550 CAEW è stato un altro dei mezzi tecnologicamente avanzati che l’Aeronautica ha portato al TLP. Sullo sfondo, alcuni HarrierII+ della Marina Militare.

La storia del TLP

Il Tactical Leadership Programmeha festeggiato il 16 maggio i 40anni d’attività: è infatti nato in Ger-mania nel 1978, con la partecipa-zione di sei Paesi dell’AlleanzaAtlantica, ed è oggi il punto focaledelle forze aeree NATO per l’adde-stramento tattico e lo sviluppo del-la capacità di condurre operazioniaeree in scenari complessi L’Italiaha firmato l’accordo di partecipa-zione nel 1996 ed è oggi tra le na-zioni che lo gestiscono, assumen-do ruoli crescenti. Dopo aver svol-to 71 corsi e addestrato oltre2.000 piloti, nel 1989 il TLP si spo-stò a Florennes, in Belgio, per ap-prodare nel 2009 ad Albacete, inSpagna, dove rispetto all’Europa

settentrionale gli spazi aerei per addestrarsi sono più ampi e il meteo migliore. Neisuoi primi dieci anni di attività che un recente accordo ha prorogato fino al 2029,Albacete ha formato 624 piloti in 25 corsi di volo. La cifra sale a 2.100 contandotutti i corsi. Al TLP partecipano oggi Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia,Italia, Paesi Bassi, Spagna, Gran Bretagna e USA.

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Da sempre il subentrare di nuoveminacce, come quelle ibride asim-metriche e transnazionali che ca-

ratterizzano il nostro tempo, impone unarivoluzione e un adeguamento degli stru-menti militari atti a fronteggiarle. L’Italiain particolare ha una certa esperienzanell’adattarsi al cambiamento. L’ultimoanno della Prima guerra mondiale avevavisto il conflitto trasformarsi da ancoraottocentesco a sostanziale preludio allaguerra moderna. Per il nostro paese que-sto significò reagire in maniera innovati-va e pionieristica, diventando tra i primiad impiegare gli strumenti della guerrapsicologica, come il celebre volo su Vien-na, e reparti speciali come la fanteria de-gli Arditi. Furono costoro i primi esempidi corpi d’elite addestrati e specializzati,gli antenati delle moderne Forze Speciali,capaci di agire rapidamente e incisiva-mente.Cent’anni dopo quegli esordi, le forze ar-mate italiane, alla luce delle indicazionidel Libro Bianco e delle direttive del capodi Stato Maggiore della Difesa, gen. EnzoVecciarelli, dovranno sviluppare e poten-ziare in ottica interforze le unità dedicatealle Operazioni Speciali per proteggerecon efficacia gli interessi nazionali e sod-disfare gli impegni internazionali assunti.Per l’A.M., questo significa implementareil nuovo concetto di Special Operation Airto Land Integration (Integrazione Aria-Suolo nelle operazioni speciali, SOALI),

una sincronizzazione e integrazione si-nergica tra assetti aerei e di superficie, trapotere aereo e di terra. L’altro concetto acui aderire, il Suppression of Enemy AirPower (soppressione della Potenza AereaNemica, SEAP), è ben conosciuto dallaforza armata: si tratta di impedire al ne-mico di utilizzare il suo potere aereo e of-fensivo – in questo caso individuando eneutralizzando dall’alto velivoli o sistemiradar e antiaerei nemici a terra –, un fat-to già intuito da Giulio Douhet e ragiond’essere del Battaglione Arditi Distruttoridella Regia Aeronautica (ADRA, di cui èerede l’odierno 17° Stormo Incursori diFurbara).

Con lungimiranza riconosciuta dal Co-mando interforze per le Operazioni delleForze Speciali (COFS), l’Aeronautica Mili-tare si è dotata di assetti appositamentededicati alle operazioni speciali. Attual-mente il Comparto Operazioni Speciali(ComOS) A.M. è composto dalla 1a BrigataAerea Operazioni Speciali (BAOS) di stan-za a Cervia con il 15° Stormo, dal già ri-cordato 17° Stormo Incursori di Furbara,e dal 9° Stormo di Grazzanise, più il 16°Stormo di Martina Franca e la 46a BrigataAerea di Pisa. Il ComOS sarà presto com-pletamente ristrutturato. La 1a BAOSsarà totalmente dedicata alle operazionispeciali ed avrà una struttura più snella,

Il ruolo dell’Aeronautica Militare nelle Operazioni Speciali della Difesa

di Massimo Sestili

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In apertura, la missione principale dell’elicottero HH-101A Cesar è il supporto alle forze speciali.(AgustaWestland) Qui sopra, l’MC-27J Pretorian è la versione armata del C-27J Spartan, al mo-mento ferma allo stadio di dimostratore. (Gregory Alegi) Alla pagina accanto, in alto, imbarcodi personale del 17° Stormo su un HH-101A a Grazzanise durante l’esercitazione “Tende Scaglia2018”. (Aeronautica Militare)

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operativa e flessibile, con un polo con-centrato tra Vigna di Valle (dove sarà tra-sferito il comando della 1a BAOS con il17° Stormo Incursori) e Furbara (centrod’addestramento di eccellenza). Il 9° Stor-mo vedrà le capacità operative ridistri-buite al suo interno, con due gruppi divolo ad ala rotante situati a Grazzanise(21°) e Istrana (23°, recentemente ricosti-tuito a Cervia) e una squadriglia ad alafissa collocata a Pisa per il Supporto Ae-reo alle Operazioni Speciali (SAOS).L’Aeronautica Militare è costantementeimpegnata nello sviluppare nuovi sistemid’arma, cosiddetti “abilitanti”, a supportodelle Operazioni Speciali. I principali as-setti abilitanti sono al momento quattro.Il primo è l’elicottero HH-101A CAESAR,destinato a missioni per SAOS, SAR eCSAR: effettua missioni ad elevato raggiooperativo, può condividere dati e imma-gini con gli altri assetti coinvolti ed è do-tato di radar, suite per guerra elettronicae caschi con Helmet Display Tracking Sy-stem che permettono a ciascun pilota divedere ciò che vede l’altro. Il secondo è ilConformal Airborne Early Warning(CAEW), versione modificata del Gulf-stream G550 civile che integra e diffondeuna quantità elevata di informazioni, in-teragendo con un universo di attori neitre domini del joint battlespace sia in lineof sight (visione diretta, LOS), sia con col-legamenti satellitari, comunicazioni voce,radio e video. Gli ultimi due assetti sonoversioni speciali del C-27J Spartan, giànoto per le impressionanti prestazioni diatterraggio (300 metri) e la capacità didecollare anche da piste estremamentecorte o semi preparate. Si tratta dell’EC-27J JEDI (Jamming & Electronic DefenseInstrumentation) specializzato nelle con-tromisure elettroniche di disturbo dellecomunicazioni nemiche e del dimostrato-re MC-27J Praetorian, nato dall’esigenzadi dotare il comparto operazioni specialidi un velivolo dedicato dalle avanzate ca-pacità di Comando e Controllo, sorve-glianza, acquisizione/ingaggio target esupporto di fuoco. Ad oggi, la piena rea-lizzazione di tale velivolo specializzatoper le operazioni speciali resta sulla carta:il dimostratore deve ancora risponderepienamente alle reali esigenze della forzaarmata ma ha nondimeno mostrato otti-me capacità per addestrare il personalead avvalersi del potere aereo nelle Ope-razioni Speciali.

Il seminario CESMA sulle Operazioni Speciali

Il 27 novembre presso la Casa dell’Aviatore il CESMA ha organizzato un semi-nario sulle Operazioni Speciali, con particolare riguardo verso il coinvolgimentodell’Aeronautica Militare. Tra i relatori, il comandante del COFS gen. d. NicolaZanelli (a sinistra nella foto), il vice capo di stato maggiore del Comando Squa-dra Aerea gen. b.a. Achille Cazzaniga, il comandante del 17° Stormo col. GinoBartoli e il col. Cosimo De Luca del 4° Reparto SMA. Sono state prospettate ipotetiche future linee di sviluppo per le piattaforme, inparticolare il Praetorian, specificando come il comparto Operazioni Speciali ri-manga ancora un settore di nicchia, che pertanto dispone di un numero limitatodi sistemi abilitanti producibili e finanziabili. L’invito all’industria è quello di ac-cettare il rischio imprenditoriale raccogliendo la sfida di realizzare prodotti cherispondano alle esigenze nazionali e allo stesso tempo esportabili. Il generaleZanelli ha sottolineato come sia irrinunciabile una interoperabilità interforze,cercando di non ripetere gli errori del passato: è importante la diversificazionedei ruoli per evitare che “tutti facciano un po’ di tutto” in maniera approssimativa.Ogni reggimento deve essere specializzato in un singolo settore, evitando la ri-dondanza, le guerre interne su chi abbia più incursori o più ranger: l’efficienzadei corpi speciali dipende da tante diverse specializzazioni, dall’unione nella di-versità. Il seminario si è concluso con una tavola rotonda con il mondo dell’in-dustria presieduta dal gen. S.A. (r) Giuseppe Marani (a destra nella foto, accantoal presidente CESMA gen. isp. capo Pietro Finocchio). Presenti gli sponsor Vi-trociset, Leonardo ed Elettronica. (M.S.)

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STO

RIA

Ci sono oggetti all’interno dei qualiscorre potente, benché sotterraneo,il fiume della Storia.

Quando per ventura ti capitano fra le ma-ni, è come se una scossa elettrica partissedalla materia inerte di quegli oggetti, perpassare nelle fibre e nei nervi del tuo cor-po e, attraverso questi, raggiungere imeandri profondi della coscienza e dell’in-

telletto per lasciarvi un segno e consentirtidi rivivere con l’immaginazione le vicendedi cui fu protagonista colui al quale queglioggetti appartennero.Nel corso della mia carriera di giornalistaho avuto molte volte l’occasione di prova-re questa sensazione, fornitami da vari re-perti del passato più o meno remoto.Una di queste - fra le più emozionanti, de-vo dire - mi è giunta da tre cugini acquisitiai quali sono molto affezionato: Nando,Caterina e Paolo Vittone, proprietari delpassamontagna illustrato in queste pagineassieme ad altri cimeli di un tempo ormailontano, legato agli albori dell’aeronauticamilitare italiana.È il bianco passamontagna che l’Asso degliAssi dell’aviazione italiana, Francesco Ba-racca, di cui quest’anno si è celebrato ilcentenario della morte, ebbe in dono dallamadre che lo realizzò personalmente aduncinetto, come occhio femminile adde-strato può sicuramente notare, e che a suavolta egli donò al motorista Pietro Vittone,padre, appunto, di Nando, Caterina e Pao-lo.Di solito l’attenzione degli storici è pun-tata verso i piloti che si levavano corag-giosamente in volo per intercettare gli ae-roplani nemici, diventando protagonisti divicende epiche e tragiche al tempo stesso.Nessuno, però, presta molta attenzione acoloro senza i quali non ci sarebbero statiaviatori e combattimenti aerei, non ci sa-rebbero stati assi e neppure eroi dell’aria.Sono i motoristi, i meccanici e tutti coloroi quali garantivano l’efficienza dei mezzivolanti, la cui perizia ed il cui lavoro per-mettevano e permettono ancora oggi agliaeroplani di essere ciò che sono: macchine

volanti in grado di combattere.Ebbene, Pietro Vittone, la cui figura è sem-pre presente nel ricordo e nei racconti deimiei tre cugini fu uno di questi motoristi,testimoni di eventi consegnati alla storiad’Italia.Nato in Piemonte, precisamente a Monca-lieri, nel 1895, allo scoppio della GrandeGuerra fu arruolato come soldato sempliceper diventare motorista alla Scuola Bleriotdi Pau, in Francia: erano infatti d’ideazionefrancese gran parte degli aeroplani utiliz-zati dalla nostra neonata Aeronautica, al-l’epoca non ancora arma autonoma, inquanto sotto il controllo dell’Esercito.Vittone, concluso il corso, venne assegnatoalla Prima Squadriglia Nieuport (divenutain seguito 70a Squadriglia Caccia) con basea Campoformido, incaricata della difesadella città di Udine, che era sede del Co-mando Supremo e dunque bersaglio pa-gante per gli incursori aerei nemici. Fu lìche Pietro Vittone conobbe Francesco Ba-racca e divenne il suo motorista, garan-tendo l’efficienza del suo come degli altrivelivoli della gloriosa squadriglia, dallaquale nel maggio 1917 prese origine la 91a

Squadriglia degli “Assi”, nome che dice giàtutto.Al comando del capitano Guido Tacchini,la 91a, dotata di Spad VII e Nieuport 17,poteva contare su alcuni dei migliori pilotidell’epoca fra cui, appunto, il capitanoFrancesco Baracca, il tenente Fulco Ruffodi Calabria, il tenente Ferruccio Ranza, ilsottotenente Luigi Olivari, il sergente Gof-fredo Gorini.Il distintivo della squadriglia fu il “Grifo”dipinto su un lato della fusoliera, mentresul lato opposto ogni pilota dipinse il pro-

Pietro Vittoneil motorista di Francesco Baracca

di Marco Buzziolo

foto famiglia Vittone

In apertura, Vittone su un Nieuport 11, dellostesso tipo con il quale Baracca colse le sueprime vittorie. Qui sopra, il sergente Vittonecon la nuova divisa azzurra dell’Aeronauticafinalmente indipendente, davanti a uno degliultimi Spad in servizio.

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prio simbolo personale, così come all’epo-ca era consuetudine per i piloti di tutti glistati belligeranti. In omaggio al reggimen-to di provenienza, il “Piemonte Reale Ca-valleria”, Baracca scelse il Cavallino Ram-pante nero.Con Baracca, Pietro Vittone ebbe varie av-venture di volo una delle quali, mentre as-sieme provavano un velivolo biposto, ri-schiò di terminare tragicamente la carrieradi entrambi. Durante una manovra su Udi-ne l’aeroplano si mise in vite e Vittone, chenon era assicurato al sedile con la cinturadi sicurezza, per non essere sbalzato fuoridall’abitacolo fu costretto ad aggrapparsidisperatamente al tubo di rame che con-duceva la benzina al carburatore. Per for-tuna la perizia di Baracca consentì all’ae-reo di riprendere in extremis il normale as-setto di volo evitando di schiantarsi pro-prio sul cimitero urbano di San Vito. Cir-costanza sulla quale non è difficile imma-ginare che, a paura passata, i due abbianoscherzato scaramanticamente…Con la rotta di Caporetto, alla fine di ot-tobre del 1917, mentre i piloti della squa-driglia mettevano in salvo i velivoli, con glialtri meccanici e il personale Vittone do-vette ritirarsi a piedi, riuscendo dopo varietraversie a oltrepassare il fiume Taglia-mento e quindi il Piave prima che i pontivenissero fatti saltare, per riprendere ilproprio servizio ed il proprio lavoro neicampi di volo posti nel territorio non oc-cupato dal nemico.Fu così che assistette tecnicamente Barac-ca e gli altri piloti fino alla morte tragicadell’eroe, avvenuta il 19 giugno 1918 du-rante un’azione sul Montello, quando pre-cipitò in circostanze belliche ancora ogginon del tutto chiarite.Ma ormai la guerra era agli sgoccioli e, a

conclusione del conflitto, Vittone fu con-gedato. Rientrò però ben presto nei ranghimilitari, sempre come specialista motori-sta, non appena nacque la Regia Aeronau-tica come forza armata indipendente, ap-prodando al 1° Stormo, per poi essere tra-sferito al Centro Sperimentale di Monte-celio, nei pressi di Roma, e quindi al 50°Stormo d’Assalto, a Ciampino.Promosso ufficiale per meriti straordinari,durante la Seconda guerra mondiale Vit-tone ebbe una parentesi siciliana, rien-trando quindi al 1° Stormo, per concludereinfine le sue vicende belliche alla Direzio-ne Costruzioni Aeronautiche di Bologna.Alla fine del conflitto, con un Paese da ri-costruire e un’Aeronautica da riorganizza-re, Vittone fu inviato di nuovo in Friuli, de-stinato a diventare la sua residenza defi-nitiva anche dopo il ritorno alla vita civile.Dapprima fu ai CRDA di Monfalcone perdiventare, nel 1949, il primo comandanteitaliano dell’aeroporto di Rivolto. Un anno

dopo lasciò il servizio, ritirandosi a viverecon la famiglia a Udine. Morì nel 1971 inuno sfortunato incidente stradale.Di lui, oggi, restano il ricordo affettuosodei figli e numerose fotografie che lo ri-traggono in vari momenti della sua lungacarriera. I cimeli più importanti, tra cui,appunto, il passamontagna con cui abbia-mo iniziato questo racconto, custoditi ge-losamente prima dallo stesso Pietro Vitto-ne e poi dai suoi figli, sono stati da lorodonati al Museo Baracca di Lugo di Roma-gna dove oggi possono essere ammiratiassieme a molti altri che celebrano le gestadell’Asso detentore di un record di 34 vit-torie, destinato a rimanere imbattuto inItalia.Un personaggio, Pietro Vittone, che fu sol-dato, ufficiale e tecnico sapiente e cherappresenta idealmente tutti coloro che inguerra e in pace diedero alla Patria, purlontano dai riflettori, un contributo fon-damentale.

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Pietro Vittone, primo a sinistra, con un pistone in mano, insieme ai colleghi motoristi della 70a

Squadriglia con un rotativo LeRhone da 80 cv.

A sinistra, Vittone sdraiato sull’ala superiore del Brandeburg C.I austriaco che Baracca costrinse a scendere il 7 aprile 1916, cogliendo la primavittoria in combattimento aereo della caccia italiana. A destra, il passamontagna bianco realizzato da Paolina Biancoli per il figlio FrancescoBaracca, e da questi donato al proprio motorista Vittone. Il cimelio è oggi al Museo Baracca di Lugo.

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per rivivere il radunoper rivivere il radunoLa promessa è stata mantenuta!La mole di materiale, tra filmati e fotografie del nostro 20° Raduno Nazionale, pervenuta alla Presidenza Nazionale dell’AAA, è notevole e al di sopra delle aspettative.Poiché non è stato possibile pubblicare tutto il materiale sul periodico sociale “Aeronautica”, si è ritenuto di realizzare un CD che racchiude le foto e i filmati degli eventi e dei momenti più significativi, compreso l’apprezzatissimo spettacolo serale incentrato sul concerto della Banda Musicale dell’AM, in formato integrale, che permetterà a chi c’era e a chi non c’era di ricordare e/o apprezzare quel concerto tenuto presso il teatro“G. D’Annunzio” di Latina. Il CD potrà essere acquistato al costo di 2,50 euro a copiapiù spese di spedizione oppure, unitamente al calendario AAA 2019, al

costo di 8,50 euro a copia più spese di spedizione.

Ricordiamo che il solo calendario è acquistabile

al costo di 6,50 euro a copia più spese di

spedizione.

Richiedili a:Presidenza Nazionale - Direzione Amministrativa

Via Marcantonio Colonna 23/25 - 00192 - RomaRif.to: Aiut. M.llo Mario Trapanese

Tel. 06 3245145 int. 202 - [email protected]

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Friuli terra di aviazione e di aviatori.Dalla prima scuola di volo nata aiprimi del ‘900 in Comina a Porde-

none alla base aerea di Aviano, alle realtàdi Campoformido e soprattutto di Rivol-to, sede della Pattuglia Acrobatica Nazio-nale “Frecce Tricolori”, c’è tutto un fioriredi amore per il volo. Ma in Friuli c’è statoanche un giovane che grazie a tenacia etestardaggine (dote tipicamente friulana)riuscì a costruire il primo aliante in regio-ne, ovviamente battezzato “Friuli”.Parliamo di Ugo Zannier, nato nel 1913 aClauzetto (PN), dove è stato ricordato que-st’anno. La figura di Zannier è stata rico-struita da Annamaria Brovedani, il cui pa-dre Benvenuto ebbe un ruolo principalenella vicenda del giovane Ugo. Dopo lescuole elementari a Clauzetto, dove vienericordato come un «bambino vivace, ob-bediente e rispettoso», con un grande in-

teresse per gli aerei e per la musica, nel1924, a 11 anni, lo troviamo a Venezia nelCollegio Artigianelli dove frequenta il cor-so professionale di ebanisteria e dove si di-stingue nel disegno e nel lavoro. A Veneziaimpara anche a suonare la cornetta, masoprattutto a Sant’Elena vede i primi idro-volanti: qui un militare gli donò un’elica diaereo, che Ugo avrebbe conservato gelo-samente per tutta la sua breve vita. Già daqueste note emergono alcune caratteristi-che di fondo del personaggio: capacità co-me falegname e come disegnatore, granlavoratore, attratto dagli aerei. Tali carat-teristiche diverranno preziose e si concre-tizzeranno quando a 15 anni viene assuntocome disegnatore nell’ufficio tecnico ae-ronautico della Breda a Milano.Nel 1931 come premio frequenta un cor-so di volo a vela alla Scuola di Pavullo nelFrignano (MO) conseguendo brillante-mente a 18 anni il primo brevetto di pi-lota di aliante, ma la gioia per questo ri-sultato si infrange subito: gli viene ri-scontrato un problema cardiaco e ciò gliimpedisce di essere ammesso all’Accade-mia Aeronautica. A 19 anni Zannier lascia la Breda e ritornaa Clauzetto: decide di costruirsi da solo un

aereo senza motore. Così, aiutato da amicie parenti, lavora in un’aula della Scuola diDisegno di Meduno, messagli a disposizio-ne dal comune. Essendo lungo 4 metri econ un’apertura alare di 12, l’aereo infattinon avrebbe potuto essere costruito (siapure a moduli) in casa. La Scuola di Dise-gno era allora diretta dall’ing. BenvenutoBrovedani, clauzettano pure lui ma resi-dente con la famiglia a Meduno: fu lui asostenere Ugo moralmente e anche finan-ziariamente. Oggi si direbbe che ne fu losponsor! In questo periodo Ugo conosceanche Raffaello Scarton, ufficiale pilotadella Regia Aeronautica, istruttore di voloa vela a Udine, che lo aiuta con insegna-menti, consigli e lezione pratiche di volo.Ricorderà Scarton che «a lezione Zannierdimostrava non solo bravura, ma di esserenato con le ali».L’aliante realizzato da Ugo Zannier risultainnovativo in diversi elementi, tecnici edestetici, e pur rinforzato e reso adatto altraino, pesa solo 83 chili, meno di quelliallora esistenti. Le prime prove di volo sisvolgono il 31 luglio 1933 nella brughieradi Sequals, seguite da quelle di collaudoa Campoformido. Finalmente nel pome-riggio del 28 ottobre 1933 avviene il volo

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Ugo Zannier e il primo aliante in Friuli

di Nico Nanni

In apertura, Ugo Zannier seduto nell’alianteancora in costruzione e privo di rivestimento.L’impostazione è quella classica del tipo te-desco Zoegling, con l’aggiunta della carena-tura dell’abitacolo

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inaugurale e ufficiale. Ugo avrebbe volu-to lanciarsi dal Monte Pala per poter sor-volare il suo paese, ma il pericolo di venticontrari e di atterraggi in zone sconnesseconsigliò il lancio dal Monte Valinis, sopraMeduno. E qui ci si aggancia alla storiacontemporanea: con i suoi 1.103 metriMonte Valinis è divenuto una frequenta-tissima e ottima base di partenza per del-taplanisti, anche portatori di disabilità,provenienti da diversi Paesi europei ed èstato sede a fine aprile del campionatoitaliano, mentre nel 2019 ospiterà addi-rittura quello mondiale.Aiutato dagli allievi della Scuola di Dise-

gno, Ugo Zannier sale sul Valinis con ipezzi del suo aliante e lo monta mentrele donne che lavoravano lassù lo scongiu-rano di non lanciarsi. Il volo è perfetto:sorvola Meduno, Cavasso Nuovo e Orgne-se e atterra in un prato dalle parti di So-limbergo. Un successone salutato dallastampa dell’epoca.Intanto Zannier consegue il brevetto ci-vile di primo grado di pilota per aerei amotore e il 20 novembre 1933 c’è il se-condo volo con l’aliante, questa voltapartendo dal Monte Quarnan (1.372 me-tri) sopra Gemona (UD) con condizionimeteo difficili: non solo la fama del pilota

di Clauzetto aumenta, ma il volo a velainizia ad affermarsi anche in regione. L’a-liante “Friuli” viene acquistato dall’AeroClub di Campoformido, e Ugo usa il rica-vato per ripagare il debito contratto perconseguire il brevetto di civile. Zannier fu finalmente ammesso allaScuola di pilotaggio militare di Grottaglie(TA): evidentemente l’insufficienza car-diaca era sparita! Così nel 1934, a 21 anni,diventa pilota militare. Continua a volarefino al 1938 e studia per divenire ufficia-le, vola con la pattuglia acrobatica mili-tare del tempo ed eccelle per le sue ca-pacità. Il 15 agosto 1938 Zannier parteper la guerra di Spagna, partecipa a di-verse missioni, ma il 30 dicembre 1938, asoli 25 anni, muore eroicamente facendoscudo al proprio comandante. Per questogli viene conferita la medaglia d’oro alvalore militare. La scuola di volo a vela diUdine, oggi non più attiva, e la Scuola diDisegno di Meduno vengono a lui intito-late.Qui finisce il racconto dell’arch. Broveda-ni, basato su carte di famiglia e giornalidell’epoca e presentato nella Sala Consi-liare del Comune di Clauzetto, per inizia-tiva dell’associazione culturale “AnticaPieve d’Asio”. L’incontro ha visto la parte-cipazione anche dell’ufficiale pilota Ser-gio Marescutti, delle attrici Carla Manzone Claudia Brovedani, di Roberto Bassi,cultore di storia aeronautica, e del co-mandante Alberto Casamatti, Accounta-ble manager di Air Dolomiti.

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Zannier, al centro, con i baffi, al lavoro sul “Friuli”, probabilmente durante le prove di volo.

L’apprendistato come ebanista e l’esperienza di disegno tecnico aiutarono grandemente il giovane Zannier nella costruzione del proprio aliante.

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«Con il conseguimento della InitialOperational Capability dei nostriF-35 siamo in grado di esprime-

re – primi in Europa – una capacità operativareale con una macchina di 5a generazione,che vuol dire la capacità di un sistema costi-tuito da più velivoli, da equipaggi addestratiad impiegarli, da supporto manutentivo e lo-gistico sostenibile nel tempo.» Così, a margi-ne del Tactical Leadership Program in corsoad Amendola, il gen. s.a. Alberto Rosso haannunciato alla stampa il traguardo raggiun-to dal 32° Stormo, il cui 13° Gruppo è statoil primo reparto italiano a ricevere il nuovocaccia. L’obbiettivo, ha sottolineato Rosso, èstato raggiunto «addirittura in anticipo ri-

spetto a quanto previsto». «Se necessario»,ha detto Rosso davanti alle telecamere, l’ae-reo nasce «per poter esprimere capacità ae-rospaziale dove altri aerei oggi non sono ingrado di andare. In zone ad altissimo rischiole capacità di questa macchina consentonodi arrivare in sicurezza e svolgere il propriocompito militare.» Un discorso molto espli-cito, che segnala anche il mutamento del-l’approccio comunicativo rispetto al pro-gramma, sinora caratterizzato da un’opacitàche aveva impedito di valorizzare altri pri-mati raggiunti dall’Aeronautica Militare, apartire dalla prima traversata oceanica delprogramma. A metà novembre il Dipartimento della Di-

fesa USA ha compiuto il primo passo perl’acquisto in soluzione unica dei lotti 12, 13e 14, per un totale di 255 aerei, tra cui 89F-35A e B per i partner del programma (co-me l’Italia) e 60 per i clienti stranieri (comeIsraele). Le consegne di questi velivoli, pre-viste per il 2020-21, comprendono 17 F-35Bper la Gran Bretagna. Il lotto 14, con con-segne dal 2022, dovrebbe essere l’ultimo abasso ritmo di produzione (LRIP). Sul pianodei costi, il 28 novembre il sottosegretarioEllen Lord ha detto che i costi per ora di vo-lo dell’F-35 devono scendre al livello diquelli dei velivoli di quarta generazione eche la disponibilità media giornaliera devesalire all’80%.

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Gli F-35 italiani sono operativi

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IN BREVE

n Nei primi nove mesi del 2018 Leonardo ha consegnato 20 ali per l’F-35.n All’inizio di ottobre, un F-35B dei Marines ha scambiato dati di tiro con un lanciarazzi di

precisione HIMARS sul poligono di Yuma, in Arizona, che ha poi colpito e distrutto il ber-saglio indicato.

n Il 26 ottobre il governo canadese ha invitato cinque aziende a presentare offerte per lasostituzione dei vecchi CF-18A/B della Royal Canadian Air Force. Si tratta di LockheedMartin (la cui vittoria con l’F-35 è stata annullata nel 2015), Dassault, Saab, Airbus (inrappresentanza di Eurofighter) e Boeing. L’assegnazione del contratto è prevista perl’inverno 2021-22.

n Il 30 ottobre un F-35B dei Marines e il sistema di difesa missilistica di bordo della USSWasp hanno scambiato dati attraverso il Link 16 con la modifica Digital Air Control. Ilcollegamento dimostra la capacità dei velivoli di fungere da “occhi” delle navi.

n A metà novembre il Dipartimento della Difesa ha trasmesso al Congresso la propria va-lutazione delle implicazioni della vendita degli F-35 alla Turchia, resa problematica dallascelta di Ankara di acquistare i missili contraerei russi S-400. La Turchia ha ricevuto isuoi primi due F-35 negli USA, ai quali dovrebbero seguirne altri due nel marzo 2019.

n A fine novembre gli F-35B del 617° Squadron RAF hanno partecipato all’esercitazioniPoint Blank, operando sul mare del Nord insieme agli F-15 dell’USAF e ai Rafale francesi.

n Il 28 novembre il quotidiano giapponese Nikkei ha scritto che il governo si appresterebbea ordinare 100 F-35, in aggiunta ai 42 già previsti. Sarebbe inoltre in corso lo studio pertrasformare una portaelicotteri per accogliere gli F-35B.

In apertura, negli stessi giorni del TLP, gli F-35Bdella RAF si esercitavano con i Rafale francesi.(MoD) Sopra, il gen. Rosso annuncia il raggiun-gimento della capacità operativa iniziale degliF-35A italiani. (Aeronautica Militare)

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Cambi di comandoIl 13 novembre 2018 il col. Gianluca Chi-riatti ha assunto il comando del 41°Stormo Antisom, subentrando al pari-grado Francesco Frare. Il 29 novembre ilmagg. Gaetano Farina, ha assunto il co-mando delle Frecce Tricolori, subentran-do al ten. col. Mirco Caffelli.

Conclusa Trident Juncture2018Il 7 novembre si è conclusa Trident Junc-ture, la maggiore esercitazione NATO del2018 per verificare e addestrare la NATOResponse Force. Il contingente italiano,guidato dal col. Danilo Porrelli, ha opera-to con Eurofighter del 36° e 37° Stormo,Tornado del 6° Stormo, cisterne KC-767del 14° Stormo e l’aereo radar G550CAEW, sempre del 14°, supportati dai C-130J della 46a Brigata Aerea. Da segna-lare la partecipazione del 16° Stormo Fu-cilieri dell’Aria nel ruolo specialistico diJoint Terminal Attack Controller (control-lori di tiro, JTAC). Il 3° Stormo ha rischie-rato la mensa campale per sostenere lacomponente operativa e provare i nuovi

mezzi tra cui lo “shelter panificatore” da1800 prodotti per ciclo di produzione elo “shelter cucina” da 250 pasti a turno.La Trident Juncture è iniziata il 25 ottobreed è stata baricentrata per la parte aereasulla base norvegese di Bodo.

Medaglia USA per col. D’AndreaIl 29 ottobre 2018 il col. Maurizio D’An-drea, in servizio presso l’USCENTCOM diTampa ha ricevuto la Joint Service Com-mendation Medal. D’Andrea prestavaservizio nel Coalition Strategy and PlansGroup del J5 quale responsabile per laparte Assessment e di capo di statomaggiore per la pianificazione dell’ope-ration Inherent Resolve nella lotta con-tro l’ISI.

Olanda studia collaborazionicon Italia sui droniItalia e Olanda potrebbero collaborareper la certificazione e integrazione degliaerei a pilotaggio remoto MQ-9 Reapernegli spazi aerei civili. È quanto ha an-nunciato il governo olandese dopo la vi-sita del ministro della Difesa BarbaraVisser alla base di Amendola il 29 otto-bre. Secondo la Visser, l’accordo potreb-

be comprendere un programma adde-strativo in Italia per l’uso dei droni, chel’Olanda dovrebbere ricevere nel prossi-mo futuro.

DIFESADe Leverano nuovo sottocapoSMD, Serino al GabinettoIl gen. c.a. Luigi Francesco De Leveranoè il nuovo sottocapo di Stato Maggioredella Difesa. È subentrato al gen. s.a. Ro-berto Nordio, che ha lasciato l’incaricol’8 novembre. L’avvicendamento è statoimposto dalla nomina del gen. Enzo Vec-ciarelli a capo di SMD, per rispettare laconsuetudine che vuole capo e sottoca-po di SMD provenienti da forze armatediverse. Già comandante logistico del-l’Esercito, De Leverano era stato capodell’ufficio del CSMD nel 2011-2013. Inparallelo, il ministro della Difesa ha no-minato capo di gabinetto il gen. c.a. Pie-tro Serino, già capo dell’Ufficio GeneralePianificazione Programmazione e Bilan-cio dello Stato Maggiore Difesa, che so-stituisce il gen. s.a. Alberto Rosso dive-nuto capo di SMA.

SOCCORSOIn novembre l’Aeronautica Militare ha compiuto sette interventi di soccor-so, uno in meno rispetto a ottobre. Gli eventi doppi del 7 e 16 novembredimostrano l’impossibilità di prevedere le emergenze e confermano l’im-portanza della capacità della forza armata di intervenire in tutta Italia, atutte le ore, in ogni condizione meteo.• Il 2 novembre un Falcon 50 del 31° Stormo ha trasportato una bimba

di 13 anni da Firenze a Catania, per il successivo ricovero presso l’o-spedale Martino.

• Nella tarda serata del 2 novembre un HH-212A dell’80° Centro CSARha recuperato dalla nave da crociera Artania, in navigazione a circa180 km al largo di Arbatax, un membro dell’equipaggio colto da maloree in imminente pericolo di vita. L’uomo è stato trasportato all’ospedaleBrotzu di Cagliari. (Foto Aeronautica Militare)

• Nella notte del 4 novembre, un HH-139A dell’82a Gruppo CSAR ha ef-fettuato due missioni per complessive tre ore di volo per cercare di-spersi nel Palermitano colpito dal maltempo.

• Il 7 novembre un Airbus A319 del 31° Stormo ha trasportato in tarda mattinata una bimba di due mesi da Cagliari a Pisa,per il successivo ricovero all’ospedale San Michele di Massa.

• Nella notte del 7 novembre, un Falcon del 31° Stormo ha trasportato da Cagliari a Roma, in una speciale culla termica, unabimba di appena un mese.

• Il 16 novembre un Falcon 50 del 31° Stormo ha trasportato un bimbo nato da poche ore da Cagliari a Roma, per riceverecure specialistiche presso l’ospedale Bambino Gesù.

• Sempre il 16 novembre, un Falcon 900 del 31° Stormo ha portato da Lecce a Roma un uomo di 44 anni in imminente pericolodi vita, per il ricovero all’ospedale San Camillo.

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Servizi segreti: Vecchione alDIS, Carta all’AISEIl Comitato Interministeriale di Sicurezzadella Repubblica (CISR) ha nominato di-rettore del Dipartimento Informazioni perla Sicurezza il generale Gennaro Vecchio-ne, in sostituzione del prefetto AlessandroPansa, e direttore dell’AISE il generale Lu-ciano Carta, in sostituzione di AlbertoManenti, di cui era vice. Entrambi i gene-rali appartengono alla Guardia di Finanza.È stato confermato il direttore dell’AISIMario Parente.

Consiglio Supremo di DifesaIl 31 ottobre si è riunito il Consiglio Su-premo di Difesa, presieduto dal presidentedella Repubblica Sergio Mattarella. Se-condo il comunicato, la riunione ha sot-tolineato la stabilità della Libia comepriorità italiana e indispensabile per la si-curezza del Mediterraneo, nonché lapreoccupazione per la situazione nel tea-tro siro-iracheno, nel quale un aumentodella conflittualità avrebbe dirette riper-cussioni di carattere umanitario anche sulcontinente europeo. Si è trattato dell’ul-tima riunione del CSD con il gen. ClaudioGraziano, che ha lasciato l’incarico pochigiorni dopo, e della prima per il ministrodella Difesa Elisabetta Trenta e gli altrimembri del governo.

Trattato INF a rischioIl trattato sulle forze nucleari a medioraggio (INF), che nel 1987 vietò il dispie-gamento in Europa di armi con gittata da500 a 5.500 chilometri, è a rischio. L’an-nuncio del presidente Donald Trump divoler recedere dall’accordo ha infatti por-tato Vladimir Putin a dichiarare che qual-siasi rinforzo di armi INF americane in-

contrerebbe un’analoga mossa russa, inparticolare con i nuovi missili SSC-8, deiquali aveva in precedenza negato l’esi-stenza. Il segretario della NATO Jens Stol-tenberg ha chiesto alla Russia di conti-nuare a rispettare l’accordo, impegnandol’Alleanza a non schierare ulteriori ordigniin caso di abrogazione del trattato.

India verso acquisto missili russiDopo la Turchia, anche l’India sembra av-viarsi verso uno scontro con gli Stati Unitiper la decisione di acquistare i sistemimissilistici russi S-400, la cui integrazionepotrebbe compromettere la cessione al

paese di moderni armamenti americani,come il pattugliatore marittimo BoeingP-8I Poseidon.

Cile aggiorna F-16 e studiaacquisti

Il Cile intende aggiornare 36 F-16A exolandesi e acquistare 8-10 esemplari dinuova produzione allo standard Block 50.Gli aerei da ammodernare, giunti nel2006-2011, saranno dotati del radar ascansione elettronica degli attuali F-16VBlock 70, che potrebbe essere invece in-stallato sin dalla costruzione sui Block 50.

Salta Battiston, ASI commissariata

Il 6 novembre il governo ha rimosso Roberto Battiston, nella foto, dalla presidenza dell’A-genzia Spaziale Italiana e nominato commissario straordinario Piero Benvenuti, professoredi astrofisica dell’università di Padova, affiancato dall’avvocato Giovanni Cinque. L’improv-visa decisione, che ha suscitato polemiche, è stata motivata con irregolarità procedurale:la nomina di Battiston era stata fatta l’8 maggio dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli,quando il governo era in carica per la sola ordinaria amministrazione. La mancata nominadel nuovo consiglio di amministrazione indica però come fosse già in corso una riflessionesulla natura e gli indirizzi dell’ASI, da molti ritenuta debole in campo europeo e troppo con-centrata sulla ricerca pura. Il commissariamento, per il quale si era inizialmente fatto il no-me dell’ex capo di Stato Maggiore A.M. gen. s.a. Pasquale Preziosa, dovrebbe durare iltempo necessario per la nomina del nuovo presidente e cda. (Foto ESA)

RSV e Frecce Tricolori in Medio Oriente

Dal 10 al 22 novembre le Frecce Tricolori e il Reparto Sperimentale Volo hanno ef-fettuato una crociera in Qatar, Bahrein e Kuwait per promuovere i velivoli T-346A edEurofighter F-2000A. Proprio per questo l’iniziativa è sostenuta da Leonardo, che pro-duce entrambi i tipi. In particolare, l’11 novembre gli aerei italiani si sono esibiti aDoha con la Qatar Display Team; dal 14-16 hanno partecipato al Bahrain InternationalAir Show; il 18 si sono esibiti a Kuwait City, concludendo la 58a stagione della PAN.Grazie a un rifornimento con un KC-767A del 14° Stormo, l’addestratore avanzatoT-346A si è trasferito da Pratica di Mare ad Al Udeid, in Qatar, in sei ore, senza tappeintermedie. (Foto Aeronautica Militare)

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Corea del Nord proseguesviluppo missili

Nelle immagini riprese da satelliti civili sivedono sedici basi segrete sulle quali laCorea del Nord sta proseguendo il proprioprogramma di sviluppo di missili atomici.È quanto ha scritto il 12 novembre il NewYork Times, sottolineando come le evi-denze contraddicano le affermazioni delpresidente Donald Trump di aver neutra-lizzato la minaccia atomica del regimecoreano.

INDUSTRIA

Tecnam vende 30 aerei in Cina

Al salone di Zhuhai Tecnam ha annuncia-to di aver venduto trenta P2006T e P2010alla Anhui Lantian International FlightAcademy.

Primo volo per l’A330-800

Il 6 novembre a Blagnac ha compiuto ilprimo volo l’Airbus A330-800, la più re-cente versione del bireattore a doppiocorridoio. L’aereo, propulso da motoriRolls-Royce Trent 7000, ha volato perquattro ore. La certificazione è previstanel corso del 2019, dopo circa 300 ore divolo. Le due versioni 800 (257 posti) e900 (287) hanno sinora raccolto 224 or-dini.

Piaggio chiede amministrazionestraordinariaPiaggio Aerospace ha chiesto al Ministerodello Sviluppo Economico di essere am-messa all’amministrazione straordinaria.La decisione dell’a.d. Renato Vaghi, che siè contestualmente dimesso, è legata allamancata conferma dell’ordine per il dro-ne P.2HH, annunciato prima delle elezionidal ministro Roberta Pinotti ma ancoranon confermato dal nuovo esecutivo. LaPiaggio chiese l’amministrazione control-lata già negli anni Novanta, uscendone

grazie a un ordine statale per i P.180 suiquali sono basati sia il P.1HH sia il P.2HH.

Certificazione civile per il KC-390Il bireattore da trasporto militare EmbraerKC-390 ha ricevuto la certificazione civilebrasiliana il 23 ottobre 2018, dopo unprogramma di prove di oltre 1.900 ore. Il21 novembre l’aereo – che vanta 27 or-dini e 38 espressioni di interesse – ha su-perato le prove di sbarco ed evacuazionedelle truppe trasportate. La certificazionemilitare è prevista entro fine 2019.

Vola secondo Gripen EIl 26 novembre ha volato il secondo pro-totipo del Saab Gripen E. Pilotato dal col-laudatore Robin Nordlander, il caccia haeffettuato un volo di 33 minuti con de-collo e atterraggio da Linköping. In otto-bre il primo Gripen E aveva volato condue missili a medio raggio MBDA Meteora guida attiva, già in uso sui Gripen C eD. La prossima fase comprenderà le provedi sistemi e sensori.

SPAZIOCygnus arriva sula StazioneSpazialeIl 19 novembre le navicelle automatizzateCygnus e Progress hanno trasportatorifornimenti sulla Stazione Spaziale Inter-

GdF sceglie AW169M

Tra il 2019 e 2024 la Guardia di Finanza riceverà 22 elicotteri bimotori AW169M, inbase a un contratto da 280 milioni di euro che comprende anche addestramento esupporto, più opzioni per una futura estensione da ulteriori 100 milioni. La configu-razione comprende verricello di soccorso, galleggianti e battellino di salvataggio, ta-gliacavi, sistemi avanzati di prossimità con il suolo e anticollisione, abitacolo com-patibile con i visori notturni, autopilota ottimizzato per ricerca e soccorso, faro di ri-cerca, rilevatore della presenza di ghiaccio, sistema per la discesa rapida del perso-nale per operazioni speciali, comunicazioni satellitari. (Foto Leonardo)

Consegna numero 1500 per ATR

Il 29 novembre ATR ha festeggiato la consegna del 1500° esemplare dall’inizio delprogramma. Il biturbina era stato consegnato a Japan Air Commuter già a fine otto-bre. Nel 2018 il programma italo-francese ha raggiunto altri due traguardi simbolici,il 1000° ATR 72 in luglio e il 500° serie 600 in agosto. La società è oggi guidata dal-l’italiano Stefano Bortoli, che nell’occasione ha definito ATR «il punto di riferimentodell’aviazione regionale», soprattutto in riferimento alla quota di mercato del 75%conquistata dal 2010. (Foto ATR)

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nazionale. Tra gli esperimenti più interes-santi portati da Cygnus vi sono una stam-pante 3D integrata e un riciclatore pertrasformare materiali plastici di scarto infilamenti per stampanti di alta qualità percreare strumenti e materiali, una capacitàfondamentale per future missioni di lun-ga durata. Il modulo cargo della Cygnus,lanciato da Wallops Island il 17 novem-bre, è stato costruito in Italia da ThalesAlenia Space (33% Leonardo) e ha tra-sportato 3.350 chili. Finora sono stati lan-ciati nove Cygnus e altrettanti sono incostruzione.

Ariane taglia 2.300 postiEntro il 2022 la società spaziale franceseAriane Group taglierà i dipendenti da9.000 a 6.700. L’annuncio, dato il 20 no-vembre, riflette il crollo della domandaper i vettori pesanti Ariane 5 e il lento av-vio degli Ariane 6 destinati a sostituirli.Tra le cause vi sarebbero la forte concor-renza dei razzi SpaceX Falcon, la chiusuradi alcuni mercati e la riduzione delle di-mensioni medie dei satelliti, che si tradu-ce in una parallela riduzione dei vettori.La contrazione di Ariane, che è control-lata da Airbus e Safran, avverrà principal-mente non sostituendo il personale cheraggiunge l’età pensionabile.

Telespazio France e Govsat perla Difesa franceseTelespazio France e la società lussembur-ghese GovSat forniranno servizi satellitarialla Direzione Interforze delle Reti Infra-

strutturali e dei sistemi informativi dellaDifesa francese (DIRISI). Il contratto, an-nunciato l’8 novembre, metterà a dispo-sizione i canali di comunicazione sicuradi GovSat-1, realizzato insieme a SES elanciato all’inizio del 2018. GovSat-1opera sulle bande X e Ka militare.

Space Alliance investe inNorthStar La Space Alliance formata da Telespazio(Leonardo 67%, Thales 33%) e Thales Ale-nia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) haacquisito una quota di 52 milioni di dol-lari canadesi nella società canadeseNorthStar Earth and Space che sta svilup-pando una costellazione di 40 satelliti permonitorare l’ambiente terrestre e il nearspace e fornire servizi mappatura dei600.000 oggetti naturali e artificiali cheorbitano attorno alla Terra e geoinforma-zione. Telespazio sarà responsabile dellaprogettazione e sviluppo della piattafor-ma di servizi offerti ai clienti, mentre TASopererà principalmente nella progetta-zione e sviluppo dell’architettura di siste-ma e del segmento spaziale, compresi sa-telliti e carichi.

Asta record per cimeli NeilArmstrongIl 3 novembre è stata battuta all’asta lacollezione aerospaziale dell’astronautaNeil Armstrong, il primo uomo a scenderesulla luna. Tra i duemila pezzi venduti,una targhetta del modulo lunare Eagledella missione Apollo 11 ha toccato i

Aquile italiane per piloti francesi e kuwaitiani

Il 20 novembre sei allievi italiani, due fran-cesi e sette kuwaitiani hanno ricevuto leaquile del brevetto di pilota militare. La ce-rimonia, svoltasi presso il 61° Stormo allapresenza del sottosegretario alla DifesaAngelo Tofalo e del capo di Stato Maggio-re A.M. gen. s.a. Alberto Rosso. È la primavolta che ufficiali piloti francesi si brevet-tano in Italia su aerei italiani. Al momentopresso il 61° Stormo sono presenti allievie istruttori di otto paesi stranieri. I nuovi pi-loti frequenteranno a Lecce, presso il 212°Gruppo, anche la quarta fase addestrativa,propedeutica al passaggio alle linee aero-tattiche. (Foto Aeronautica Militare)

Inagurato l’anno accademicoa Pozzuoli

Il 23 novembre è stato inaugurato aPozzuoli l’anno accademico degli isti-tuti di formazione A.M. Alla cerimoniahanno preso parte il procuratore nazio-nale antimafia e antiterrorismo Federi-co Cafiero De Raho, il capo di StatoMaggiore gen. s.a. Alberto Rosso e ilcomandante delle Scuole e della 3a Re-gione Aerea, gen. s.a. Umberto Baldi.«È essenziale preparare uomini e don-ne ispirati da valori, morale ed eticaesemplari, testimoni fedeli del giura-mento di servizio alla Patria, professio-nisti capaci e autorevoli in un settorecosì avanzato come l’aero-spazio», hadetto Rosso. «La libertà, la dignità, lasolidarietà e l’uguaglianza devono es-sere, per tutti, valori non negoziabili. Lemafie sono forti quando la società èdebole e quando domina il silenzio», hadetto Cafiero de Raho, nella foto. (FotoAeronautica Militare)

Aeronautica | 12-2018 | 21

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22 | 12-2018 | Aeronautica

468.500 dollari, due pezzi del WrightFlyer andati sulla luna sono stati aggiu-dicati a $275.000 ciascuno e la tuta ori-ginale usata da Armstrong nella missioneGemini 8. Il valore complessivo dell’astaha sfiorato i 7,5 milioni.

TRASPORTO AEREOAlitalia verso Ferrovie?Il governo ha indicato nelle Ferrovie delloStato il nuovo socio pubblico di Alitalia,in amministrazione straordinaria dalmaggio 2017. Continua la ricerca di unpartner tecnico, per il quale circolano inomi di Easyjet e Lufthansa che però esi-tano ad assumere impegni formali. Inquesto quadro è stata prorogata per tremesi la cassa integrazione straordinaria ebisogna restituire il prestito-ponte di 900milioni. Intanto il 20 novembre Luigi Gu-bitosi ha formalizzato le dimissioni dacommissario straordinario di Alitalia, in-carico che rivestiva dal 2 maggio 2017. Il9 novembre il processo di appello per ildissesto della “vecchia” Alitalia si è con-cluso con la condanna di Giancarlo Cimoli(8 anni e 2 mesi), Francesco Mengozzi (4anni e 6 mesi), Pierluigi Ceschia (4 anni e2 mesi) e Gabriele Spazzadeschi (4 anni),

sia pure con pene ridotte per l’assoluzionesu alcuni capi d’accusa e la prescrizionedi altri.

ENAV: Maione sostituisceScaramellaNicola Maione è il nuovo presidente delcda di ENAV, in sostituzione di RobertoScaramella, dimessosi l’8 novembre peruna imprecisata «nuova esperienza pro-fessionale». Maione siede nel cda della so-cietà che gestisce il controllo del trafficoaereo italiano.

ENAC: morte prematura ing.CarrabbaIl 19 novembre è mancato improvvisa-mente Giuseppe Daniele Carrabba, Diret-tore Centrale Regolazione Aerea dell’E-NAC. Laureato in ingegneria aeronautica,aveva ricoperto numerosi incarichi nel-l’ente.

Terzo Boeing 787 per NeosIl 1° novembre la compagnia italianaNeos ha ricevuto il proprio terzo Boeing787. Il rinnovo della flotta prevede l’arri-vo nel 2019 di un quarto 787, noleggiatotramite Air Lease Corporation, e tre nuovi737 Max 8. Questo abbasserà l’età mediadella flotta da 16 a quattro anni.

L’incidente Lion Air e i dubbi sul737 MAXIl 29 ottobre il Boeing 737 Max PK-LQPdella Lion Air è caduto in mare davantiGiakarta, con la morte di 189 persone trapasseggeri ed equipaggio. La recente co-struzione del bireattore, collaudato daBoeing il 30 luglio 2018 e consegnato allacompagnia indonesiana due settimaneprima, ha contribuito ad attirare l’atten-zione sul caso, che sarebbe stato causatoda una picchiatta indotta dall’anomalocomportamento del sistema antistallo.Per la stampa vi sarebbero due spiegazio-ni, collegate rispettivamente alla rimessain linea dell’aereo nonostante i problemia un sensore d’assetto manifestati il gior-no prima e alla mancata descrizione nelmanuale del sistema MACWS introdottoproprio sul Max.

Tredicesimo successo per Vega

Alle 2.42 del 21 novembre (ora italiana)il razzo Vega ha effettuato il 13° lancioconsecutivo, mettendo in orbitaMohammed VI-B, satellte per il control-lo dell’ambiente e delle frontiere del re-gno del Marocco. Il razzo è stato lan-ciato dalla base francese di Kourou, eil satellite ha raggiunto l’orbita previstadopo meno di un’ora. Il vettore italiano,costruito da Avio a Colleferro, ha fattoil suo primo lancio nel 2012 e nel no-vembre 2017 aveva messo in orbitacon successo il Mohammed VI-A, ge-mello dell’attuale. (Foto ESA)

25 anni dall’incidente di Monte Galero

Il 18 novembre una delegazione del 6° Stormo ha ricordato, insieme ai familiari e aiVigili del Fuoco, la morte del capitano Carlo Ercolani e del maggiore Piero Giraldo,caduti sul Monte Galero, vicino Garessio (CN) durante un volo notturno con un Tor-nado del 155° Gruppo del 50° Stormo. La commemorazione si è svolta, come tuttigli anni, presso il cippo eretto sul punto di caduta dai primi volontari accorsi. (FotoLa Stampa) (Foto Aeronautica Militare)

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Aeronautica | 12-2018 | 23

Università USA ordina VulcanairV1.0È la Delaware State University il primocliente USA per il monomotore VulcanairV1.0, con dieci esemplari a partire da fine2018 e opzioni per almeno uno l’anno finoal 2027. Il costruttore aveva annunciato inottobre ordini americani per 10 aerei e 25opzioni, senza indicare il cliente.

Aereo Ryanair sequestrato inFranciaL’8 novembre un Boeing 737 della Ryanairè stato bloccato sull’aeroporto di Bor-deaux-Merignac dalle autorità francesi,che lamentavano la mancata restituzionedi sovvenzioni per 525.000 euro stabilitadai tribunali francesi e inutilmente appel-lata dalla compagnia irlandese fino allaCommissione Europea. In attesa che laRyanair pagasse la somma, 149 passeggeri

hanno dovuto attendere per cinque orel’arrivo di un aereo sostitutivo.

Ryanair licenzia equipaggio do-po protestaSei assistenti di volo Ryanair sono stati li-cenziati il 5 novembre dopo aver pubbli-cato immagini in cui dormivano per terranell’aeroporto di Malaga. Si è conclusacosì la singolare forma di protesta diquattro equipaggi, lasciati dalla compa-gnia senza alloggio, cibo o acqua a metàottobre quando il loro Boeing 737 si eratrovato impossibilitato a rientrare alla ba-se di partenza. Per risparmiare sui costi,Ryanair fa rientrare gli aerei alle propriebasi, permettendo così al personale didormire a casa. Quando il meccanismo siinceppa – denunciano i sindacati – lamancanza di assistenza può portare a si-tuazioni inconsuete. La low cost irlandese

sostiene di aver trovato poi alloggio alpersonale e di considerare perciò diffa-matoria la diffusione delle foto.

Bombardier cede linea Q400Bombardier ha completato l’uscita daivelivoli a turboelica, cedendo per 300 mi-lioni di dollari a Viking Air la linea Q400,che conta ancora 62 ordini inevasi. Lacessione segue quella della famiglia CSe-ries ad Airbus e lascia la società canadeseconcentrata sugli aerei executive. VikingAir aveva già acquisito i programmi TwinOtter e CL215/CL415. La produzione con-tinuerà nello stabilimento di Longviewper almeno due anni. In parallelo, il 24ottobre Bombardier ha intentato causa aMitsubishi, accusandola di essersi appro-priata di documentazione tecnica delBombardier CSeries per accelerare la cer-tificazione del proprio bireattore MRJ.

La Sonda InSight atterra su Marte

Il 26 novembre la sonda americana InSight è at-terrata su Marte, spiegando i pannelli solari e tra-smettando le prime conferme del proprio arrivo.Scopo della missione – che durerà un annomarziano, pari a due anni terrestri – è quello diraccogliere dati sulla struttura interna del piane-ta, utilizzando in particolare il sistema franceseSEIS per misurare le scosse dette Marsquakes(“martemoti”, in italiano). Nell’arco di due-tre me-si, un braccio meccanico collocherà al suolo al-cuni strumenti di misurazione. Nel frattempo lasonda raccoglierà dati ambientali e magnetici.

Dassault svela le forme del caccia franco-tedesco

Sarà senza impennaggi verticali il caccia franco-te-desco di sesta generazione. Dassault, che dovrebberealizzarlo insieme ad Airbus, ha svelato un modelloin scala 1:10 del proprio concetto NGF al salone pa-rigino Euronaval 2018. Tra i requisiti che la Franciaconsidera non trattabili vi sono la capacità di operareda portaerei e quella di portare armi atomiche. I duepaesi partner rischiano di dividersi sulle possibiliesportazioni (che la Germania vorrebbe gestire in ma-niera restrittiva, al contrario della più dinamica Fran-cia) e sulle responsabilità nella progettazione del cac-cia e del sistema di combattimento. La tempisticaprevede un dimostratore nel 2025-6, specifiche defi-nitive nel 2030 ed entrata in servizio nel 2040. Secon-do la stampa il concorrente britannico Tempest sa-rebbe già in trattative per arruolare la Svezia. (fotoDassault)

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24 | 12-2018 | Aeronautica

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RI Enzo Cartapati, Il gerarca aviatore,

Aristide Sarti (1917-1945). Mantova,Sometti, 2018. Cm 17 x 24, pp. 176.Euro 15. ISBN 978-88-7495-711-8.

La bella immagine di S.79 in volo nontragga in inganno: Aristide Sarti non fupilota di plurimotori, come il fratelloLuigi, ma di caccia. Entrambi caddero involo: l’uno disperso il 10 aprile 1943 aicomandi di un S.82 diretto in Tunisia,l’altro abbattuto su un Bf.109 dell’ANRil 2 aprile 1945 vicino Goito, con moda-lità che nel 1999 portarono la stampanazionale a interrogarsi su una morte dakamikaze. Cartapati, imbattutosi quasiper caso in Aristide per questioni di ter-ritorio, ha dedicato al pilota bolognesela propria tesi di laurea, nella quale le vi-cende famigliari e aeronautiche si me-scolano a quelle politiche. Diplomato inragioneria, divenne pilota di comple-mento e combatté con il 155° Gruppo inMediterraneo. Subito dopo l’armistizio,Sarti aderì alla RSI, fu federale di Bolo-gna e partecipò persino al congresso diVerona che avrebbe dovuto scrivere leregole del nuovo stato fascista. Delusodall’esperienza politica, Sarti completògli studi universitari e nel 1944 rientròin servizio con il 2° Gruppo Caccia. Se levicende aeronautiche ricalcano in largaparte quanto già noto, la dimensionepolitica – come sottolineano le due pre-fazioni di Marco Cuzzi e Gregory Alegi– apporta molte novità utili per la rico-struzione del contesto e della psicologiadei combattenti della ANR. (EDC)

Disponibile presso l’editore ([email protected]; Piazza Canossa 4a/4b, manto-va; 0376-322430).

Christopher Shores, Giovanni Massi-mello et al., A History of the Mediter-ranean Air War 1940-45. VolumeFour. Grub Street, Londra, 2018. Cm17,5 x 24,5, pp. 696. Lst 50. ISBN 978-1-911621-10-2.

Monumentale: si può definire così, conuna parola che ne definisce al tempostesso le dimensioni e l’ambizione, lacollana che Shores e Massimello portanoavanti per ricostruire le azioni di guerraaerea nel Mediterraneo durante il se-condo conflitto mondiale. Il quarto vo-lume della serie copre il periodo dall’at-tacco a Pantelleria (14 maggio 1943) fi-no alla liberazione di Roma (5 giugno1944), ad eccezione dell’offensiva stra-tegica dalle basi pugliesi, rinviata al se-sto volume. Lo schema, ormai consueto,è quello della descrizione cronologicadegli eventi, con elenchi di vittorie ri-vendicate e perdite accertate per le di-verse aviazioni coinvolte, lasciando agliutilizzatori il compito di abbinarle espiegarne le differenze. L’enorme moledi dati, alla cui raccolta hanno collabo-rato Russell Guest, Frank Olynyk, Win-fried Bock e Andy Thomas, rende questoquarto volume uno strumento di lavoroprezioso, tanto più in quanto le vicendetrattate si svolgono sul territorio italia-no e sono dunque di immediato interes-se per le ricerche di storia locale. Trat-tandosi in gran parte di elenchi, la lin-gua non è un ostacolo anche per i menoesperti. L’iconografia è limitata, ma conspunti di novità. Nel complesso, un librodestinato a divenire un classico.

Disponibile presso l’editore ([email protected]; Piazza Canossa 4a/4b. 0376-322430).

Mauro Antonellini e Rossano Novelli,Gli americani a Porto Corsini nellaGrande Guerra. Ravenna, Capit, 2018.Cm 17 x 24, pp. 182. Euro 18. ISBN978-88-89569-64-1.

Se durante la Prima guerra mondiale lapresenza americana in Italia più impor-tante sotto il profilo numerico fu l’ad-destramento dei piloti dell’esercito aFoggia, sotto il profilo operativo il pri-mato spetta a quelli dell’US Navy a Ra-venna. L’argomento, in passato quasisconosciuto, è stato riscoperto nell’am-bito della più generale ricostruzione del-le vicende di quel conflitto. Il nuovo li-bro si compone di due parti ben distinte.Nella prima Antonellini, già autore diuna storia di questa vicenda (Salvat ubilucet, 2008), ricostruisce l’attività ope-rativa, approfondendo le singole azionicon un buon corredo fotografico; nellaseconda Novelli tratta la difesa aerea enavale nel ravennate, dettagliando po-sizioni e postazioni d’artiglieria. Il volu-me è completato dalle schede degli idro-volanti FBA, M.5 e M.8, più una breveappendice documentaria. La qualità dicarta e stampa valorizza le numeroseimmagini che accompagnano il testo.Nel complesso si tratta dunque di uncompleto compendio di un episodio cir-coscritto ma di grande interesse per icultori di questo periodo storico.

Disponibile presso l’editore ([email protected]; Via Gradenigo 6, 48122 Raven-na; 0544-591715)

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Flavio Babini, Buon volo, maggiore. Inproprio, 2018. Cm 17 x 24, pp. 232. Eu-ro 15. ISBN 979-12-200-3427-2.

Storie di volo e di vita presso un gruppodi cacciabombardieri dell’Aeronautica Mi-litare negli anni Settanta: è questa l’am-bientazione delle due raccolte di raccontiscritti Flavio Babini sulla base della suaesperienza operativa presso il 101° Grup-po, dove per entrare meglio nella psico-logia dell’avversario i piloti usavano nomirussi. La prima raccolta, premiata nella VIIedizione del concorso letterario AAA, ri-torna ora in una nuova versione, arricchi-ta di un dodicesimo episodio (“MissioneJulius Caesar”, ambientato sul poligonosardo di Capo Frasca) ma soprattutto ri-vista nell’ambientazione. Babini ha infat-ti sostituito l’improbabile F-16 con il piùrealistico G.91Y. Questo gli ha consentitodi aggiungere 32 fotografie e una simpa-tica galleria di caricature dei piloti, a tut-to vantaggio della verosimiglianza, del-l’immedesimazione e dell’identificazionedei protagonisti: si scopre così che l’au-tore è Lenin. Le modifiche non toccano ilsapore del libro, che mantiene intattotutto il gusto e vivacità che ne avevanofatto apprezzare l’edizione originale.

Disponibile presso l’autore (www.flavio-babini.com) o in versione e-book suAmazon Kindle o Kombo/Mondadori.

Riccardo Niccoli, MB.326. Novara, RNPublishing, 2018. Cm 21x29,7, pp. 160.Euro 30,00. ISBN 978-88-95011-14-1.

Con 762 esemplari prodotti in Italia e trepaesi esteri, il Macchi MB.326 è senzadubbio tra i maggiori successi dell’indu-stria aeronautica italiana. Il lungo servizionella scuole di Lecce e nelle squadrigliecollegamenti lo ha reso molto caro a in-tere generazioni di piloti e specialisti.L’addestratore merita dunque il suo postonella collana di “speciali” dell’annuarioCoccarde Tricolori. La narrazione partedalla storia del programma per proseguirecon l’uso in Italia, il supporto tecnico-lo-gistico, le testimonianze di quattro diver-se categorie (istruttore, allievo, sperimen-tatore, manutentore), un’ampia galleriafotografica (interessante soprattutto neldocumentare la capillare diffusione dopol’uso addestrativo), la produzione in Au-stralia, Brasile Sud Africa, l’uso interna-zionale e civile (comprese Alitalia, lascuola americana NTPS e l’esemplare re-staurato da Renzo Catellani), disegni eprofili a colori, fotografie di dettagli a usomodellistico. Lodevole l’impegno nel re-perire nell’archivio Aermacchi (oggi Leo-nardo) immagini inedite o poco note,nonché nel sintetizzare in modo aggior-nato l’impiego estero. Nel complesso, unbuon prodotto commerciale che piaceràa molti.

Disponibile presso le librerie specializzateo l’editore (www.rnpublishing.com; ViaTorelli 31, 28100 Novara, 0321-455108).

53° Stormo Caccia 1967-1999 Memo-rie. Circolo del 53, s.i.l., 2018. Cm 23 x30, pp. 328.

Guidato dall’attivissimo generale GiulioMainini, il Circolo del 53 è una dellerealtà più dinamiche dell’associazionismoaeronautico italiano. L’iniziativa più re-cente è un imponente e illustratissimovolume rilegato con 62 ricordi-raccontidi 42 ex appartenenti al 53° Stormo e, piùin generale, ai reparti basati a Cameri.Concepito da Renzo Sacchetti per fare ilpaio con il precedente, più semplice, vo-lume di cronologia e foto del reparto,presenta un’amplissima selezione di epi-sodi di volo e temi raramente affrontati,come il ruolo dell’ufficiale alle Informa-zioni, le valutazioni tattiche, la chiusuradel 3° GEV, la nascita del 1° CMP (pubbli-cato per la prima volta su Aeronauticanel 2013), il controllo del traffico aereo,la dismissione dell’ADV e così via, fornen-do squarci importanti sul funzionamentodella macchina-stormo nella seconda fa-se della Guerra Fredda. Sotto questoaspetto il libro, molto ben stampato, pre-senta spunti di interesse che vanno al dilà del reparto trattato e meriterebbe per-tanto più ampia diffusione.

Disponibile presso l’editore (www.circo-lodel53.it; via Verbano 271, 28100 Nova-ra; tel 0321-475095 o 634253; [email protected])

Aeronautica | 12-2018 | 25

Scopo della rubrica non è fare pubblicità ai libri, ma aiutare i Soci a valutarne interesse e qualità. Pertanto, non si recensiscono opere non perve-nute in redazione o inviate solo come scheda o materiale promozionale. La redazione si riserva di stabilire l’ordine di pubblicazione per diversifi-care autori, editori e temi. I libri recensiti non sono in vendita presso la rivista, che non può quindi fornire informazioni aggiuntive a quellepubblicate. Quando la reperibilità non è indicata, vuol dire che non è presente nel libro o non è stata fornita alla redazione.

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26 | 12-2018 | Aeronautica

La posizione di Ausiliaria

Generalità

L’Ausiliaria è una particolare posizione di stato in cuipuò accedere il personale militare che cessa dal servizioattivo ed è collocato in congedo. È stata istituita dallalegge 113/1954 (Stato giuridico ufficiali) estesa poi aisottufficiali con la legge 212/1983. In tale posizione ri-mane a disposizione del Governo e può essere richia-mato/impiegato per eventuali esigenze del Ministerodella Difesa o delle altre amministrazioni pubblichenell’ambito del comune o provincia di residenza. Nonpuò assumere impieghi a qualsiasi titolo, né rivestire ca-riche presso imprese che hanno rapporti contrattualicon l’amministrazione militare. L’inosservanza di tale di-vieto comporta l’immediato collocamento nella posi-zione di Riserva e la perdita del trattamento di Ausilia-ria. In base al disposto dell’articolo 992 del decreto legisla-tivo n. 66/2010 del Codice Ordinamento Militare (COM),i Ruoli del personale militare collocato in Ausiliaria de-vono essere pubblicati annualmente sulla Gazzetta Uf-ficiale. Quest’anno la pubblicazione è avvenuta sulla G.U. n.214/2018, del 14 settembre 2018 (Supplemento Ordi-nario n. 41), con riferimento al personale in Ausiliariaalla data 31 luglio 2018.In tale circostanza il Ministro della Difesa ha evidenziatola possibilità degli enti pubblici/enti locali di poter uti-lizzare il personale collocato in Ausiliaria, senza costiaggiuntivi. Le eventuali richieste saranno gestite dallaDirezione Generale per il Personale Militare (PERSOMIL)e dovranno essere indirizzate, via e-mail([email protected] o [email protected]) o all’indirizzo postale (Viale dell’Esercito 186,00143 Roma).

Requisiti

In base alla normativa vigente possono essere collocatiin Ausiliaria - previa accertamento dell’idoneità fisica ela disponibilità degli interessati all’impiego - gli ufficialie i marescialli (e gradi corrispondenti) - al raggiungimento dei limiti di età previsti per il gra-

do e il ruolo di appartenenza;- a domanda (fino al 2024), in virtù del cosiddetto

“scivolo”, previsto dall’articolo 2229 del COM. Taledisposizione stabilisce che gli ufficiali e i sottufficialiche si trovino a 5 anni dal limite di età previsto peril grado rivestito, possono accedere alla posizione diAusiliaria entro i limiti del contingente annualmente

stabilito dalla Direzione Generale per il PersonaleMilitare. Per il 2018 il numero è stato fissato in 60ufficiali e 251 marescialli, per tutte e tre le forze ar-mate;

- a domanda, per gli Ufficiali in ARQ (aspettativa perriduzione dei quadri), qualora in possesso dei requi-siti anagrafici e contributivi per l’accesso alla pen-sione;

- a domanda (fino al 2024), al raggiungimento di 40anni di servizio effettivo.

La permanenza massima in tale posizione è stabilita in5 anni e non oltre il 65° anno di età (fino a 67 anni seil limite di età previsto per il collocamento in congedoè pari o superiore a 62 anni). Alla cessazione dall’Ausi-liaria il personale militare viene collocato nella posizio-ne di Riserva e vi rimane fino all’età di 73 anni se rivesteil grado di generale (e gradi corrispondenti), 70 anni seufficiale superiore o inferiore e 65 anni se Sottufficiale.Dopo viene posto in Congedo Assoluto.

Aspetti retributivi

Nella posizione di Ausiliaria il militare ha diritto - oltreal trattamento pensionistico provvisorio maturato alladata della cessazione del servizio - alla corresponsione“dell’indennità di ausiliaria” pari al 50% (70% fino al 31dicembre 2014) della differenza del trattamento eco-nomico del pari grado/anzianità in servizio e quello at-tribuito in pensione calcolata sulle voci retributive fissee continuative, quali: stipendio, indennità operative/ae-ronavigazioni, assegno pensionabile, parziale omoge-neizzazione o assegno funzionale, ecc. Il trattamentopensionistico (o assegno) di ausiliaria è soggetto a con-tributi previdenziali e assistenziali nella misura stabilitadalle norme vigenti (8,8% + 0,35% solo per gli ufficiali),con esclusione delle Indennità operative/aeronavigazio-ne. Sulla parte retributiva eccedente 46.630 euro (aggior-nata annualmente), a carico dell’amministrato, grava uncontributivo aggiuntivo dell’1%. Con la cessazione dellaposizione di Ausiliaria e il conseguente collocamentonella categoria della Riserva, all’interessato viene rili-quidato il trattamento pensionistico inglobando l’80%dell’indennità di ausiliaria e l’importo corrispondentiagli scatti stipendiali biennali del 2,5%, maturati in que-sta posizione, previsti dalla legge 417/1962. In caso dirichiamo in servizio per oltre un anno, al militare vieneriliquidato un nuovo trattamento di quiescenza calco-lato sulla base degli emolumenti attribuiti durante il ri-chiamo.

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Sono un socio anomalo, iscritto al-l’AAA, all’ANMI (Associazione Na-zionale Marinai d’Italia) e, per non

farmi mancare niente, anche all’ANPAN(Associazione Nazionale Personale Aero-Navigante). Questa mia sociomania derivada una carriera aviatoria molto sfaccet-tata: ufficiale di Marina e pilota antisom,passato all’aviazione commerciale.Ho letto con interesse le lettere del ge-nerale Sergio De Luca (Aeronautica, set-tembre 2017) e di Renzo Sacchetti (otto-bre 2018), e concordo con le loro rifles-sioni, ma penso che l’allontanamento deigiovani dalla vita associativa sia un feno-meno difficile da contrastare. Se può es-sere di consolazione, lo stesso problemasi presenta in altre realtà non troppo dis-simili alle nostre. Ho appena ricevuto ilperiodico degli aeronaviganti Debriefinge, guarda caso, l’editoriale del presidenteneoeletto dell’ANPAN puntualizza che èimportante pensare a una politica d’as-sociazione «rivolta soprattutto ai più gio-vani che ci garantisca una continuità eun rinnovamento generazionale». Proposte per intensificare le attività cul-turali o aumentare gli interscambi fra laForza Armata e l’Associazione se ne sonosentite tante ma non hanno portato agrandi rinnovamenti. Le adesioni scar-seggiano: nel quadriennio 2015-2018 laSezione AAA di Savona ha perso due

iscritti e ne ha accolti tre (uno è un uf-ficiale pilota in servizio), mentre il di-pendente Nucleo di Carretto-CairoMontenotte (il mio) è rimasto fermo. Mase si considerano i soci attivi bastano ledita di due mani: forse il nemico si na-sconde nell’ufficio anagrafe.Sacchetti tocca un punto dolente: fra levarie cause di allontanamento dei giovanic’è la “concorrenza” di altri sodalizi piùvivaci e aggreganti, come i citati Club“Frecce Tricolori” che raccolgono un grannumero di adesioni fra gli appassionati diaviazione ai quali fanno proposte allet-tanti, come il 137° Club che si presentacosì su sulla rete: “Ciao a tutti! Siamo ungruppo di amici appassionati dell’Aero-nautica Militare, del volo e delle nostreamate Frecce Tricolori !! Il nostro Club sipropone di organizzare incontri sul temaAeronautico, visite alle basi militari e nonper ultimo la collaborazione con Organiz-zazioni di beneficenza.” Esattamentequello che un giovane innamorato delvolo vuole sentirsi dire. Per restare in am-bito aeronautico, di recente si è costituitoil Club degli Antisom, nato per manteneresaldi i vincoli fra gli ex della Specialità eper tramandarne lo spirito e le tradizioni:le iscrizioni hanno conosciuto un boom,specialmente a Catania, e la chat è sem-pre molto trafficata. Il buon vecchio spi-rito di corpo, che forse nelle grandi asso-

ciazioni d’arma di livello nazionale si è unpo’ perso, è un forte invito alla parteci-pazione. Gli Alpini insegnano.Anche nell’ANMI si sono palesati – epersistono – dei movimenti centrifughi,specialmente da parte di specialità nellequali il senso di appartenenza è moltospiccato, come fra i fucilieri del S. Marcoo gli incursori di Comsubin. La dirigenzaha però fronteggiato questa sfida con ilricorso al “federalismo”, aggregandocioè le cinque componenti specialistiche– Incursori, Sommergibilisti, Dragaggio,Truppe Anfibie, Scuola Militare “Moro-sini” – sotto l’egida dell’ANMI. Non soquali siano state le dinamiche interneall’Associazione che hanno portato aquesta scelta, ma in occasione del 3° ra-duno nazionale della Componente Som-mergibili, che si è tenuto in ottobre aVenezia, dove risiedo, ho avuto la nettasensazione di un rapporto collaborativoautentico con la casa madre ANMI.Porto un altro esempio in ambito navale.Mia moglie è iscritta al club “Tre Emme”(Mogli Marina Militare), a tutt’oggi l’u-nica associazione italiana di mogli di mi-litari. Le “Tre Emme”, presenti a Roma ein quattro città marinare, fornisconoinformazioni e supporto alle famiglieche provengono da altre sedi in seguitoa trasferimenti, oltre ad occuparsi diopere benefiche per i figli e gli orfani deimarinai dell’Istituto Andrea Doria. An-che queste volenterose signore lamen-tano la scarsa partecipazione delle gio-vani spose, troppo prese fra i figli piccolie il lavoro. Una delle cause è che i CircoliUfficiali hanno cessato di essere un pun-to di riferimento per le famiglie, comesuccedeva ai miei tempi, grazie alla mi-gliorata disponibilità di alloggi nelle basimilitari (almeno per quanto riguarda laMarina), ma è anche cambiato il concet-to di “spirito di servizio”, che assomigliasempre più a una routine impiegatizia. In conclusione, i problemi che affrontia-mo come AAA non sono necessariamentelegati alla specificità di questa Associazio-ne ma sono comuni ad altre organizzazio-ni analoghe. Per lo stesso motivo, potreb-be essere utile un confronto su come ven-gono affrontati altrove e condividere imetodi che hanno avuto più successo.

La crisi delle Associazioni (d’arma e non)

Il gonfalone della sezione di Savona - Nucleo di Carretto Cairo Montenotte, in occasionedella mostra sugli aviatori savonesi nel palazzo della Regione di Savona qualche anno fa.Da sinistra i soci Giovanni Burzio, Giancarlo Garello, autore dell’intervento, e Giuseppe (Pip-po) Ottonello (Borea III), presidente della Sezione-Nucleo.

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Articolo 1. L’AAA, nell’ambito delle sue finalitàstatutarie ed in collaborazione con l’AeronauticaMilitare, bandisce il concorso in titolo aperto atutti gli autori di libri di divulgazione della culturaaeronautica e spaziale italiana in Italia ed all’este-ro.Articolo 2. Il concorso è presieduto dal PresidenteNazionale dell’AAA che si avvarrà dell’opera delCentro Studi Militari Aeronautici, di seguito CE-SMA, per la selezione e catalogazione delle operepervenute e di una Giuria, proposta dal CESMA,composta da sette membri titolari e tre supplentiscelti tra esperti civili e militari.La Giuria, a sua volta, per la valutazione delle ope-re di carattere Tecnico-Scientifico, dopo la defini-tiva classificazione dei testi nelle Sezioni di cui aisuccessivi artt. 5 e 6, potrà richiedere la consulen-za di un Comitato Tecnico, composto da almenotre membri tra civili e militari, che, al bisogno, saràcostituito dal Presidente dell’AAA.Articolo 3. Potranno partecipare al concorso leopere scritte o tradotte in lingua italiana che, sep-pur corredate da significative illustrazioni esplica-tive, abbiano un loro adeguato peso in contenuto,originalità e diffusione della cultura aerospazialee che:- siano state pubblicate dopo il 1° aprile 2016;- o anche edite precedentemente ma che non sia-no state presentate alla precedente edizione delpresente concorso;

- siano munite di codice ISBN “International Stan-dard Book Number”;

- abbiano una divulgazione appropriata.Le opere dovranno essere spedite con raccoman-data A/R o consegnate a mano entro le ore 12.00del 31 maggio 2019, nel numero minimo di 4(quattro) copie, presso l’Associazione Arma Aero-nautica - Centro Studi Militari Aeronautici (CE-SMA) - Via Marcantonio Colonna, 23/25 – 00192– ROMA indicando:- la Sezione per la quale intendono concorrere; - l’indirizzo postale e/o di posta elettronica ed il

numero telefonico della/e persona/e interessa-ta/e ad eventuali comunicazioni.

Per il temine di consegna delle opere farà fede ladata del timbro postale di spedizione e/o la rice-vuta rilasciata dalla Segreteria dell’AAA.In mancanza di indicazioni, la Sezione verrà asse-gnata insindacabilmente dalla Giuria e le comuni-cazioni saranno indirizzate all’Editore del libro.Le copie in concorso non verranno restituite: essesaranno ripartite tra la biblioteca dello S.M.A.,quella dell’AAA, quella dell’ONFA e quelle degliIstituti di formazione di F.A.. Articolo 4. Tutte le opere in concorso saranno va-lutate dalla Giuria per l’assegnazione di tutti i pre-mi con le modalità ed i tempi indicati dal Presi-dente dell’AAA.La Giuria procederà alle valutazioni delle opereavendo riguardo, in particolare:- dell’interesse complessivo e dell’originalità deltesto;

- della qualità della ricerca o della capacità d’idea-zione;

- dell’esposizione letteraria; - della veste grafica editoriale;- del contributo dato alla diffusione della culturaaeronautica e spaziale italiana.

Articolo 5. Il concorso prevede l’assegnazione di un:- “Premio Assoluto”, riservato all’opera con il piùcompleto possesso dei requisiti;

- “Premio di Sezione Storica, Narrativa e Dot-trinale“, riservato alle opere contenenti analisistoriche, alle opere di fantasia, di natura memo-rialistica di episodi biografici ed autobiograficied alle opere storico-dottrinali anche con even-tuali idee innovative;

- “Premio di Sezione Tecnico-Scientifica“, riser-vato alle opere che significativamente contri-buiscono ad accrescere nel lettore la cultura ae-rospaziale;

- “Premio della Giuria” riservato alle opere ascrit-te all’eventuale Sezione tematica individuatadalla Giuria di cui al successivo art. 6;

oltre a - “Riconoscimenti” e/o “Menzioni”, a discrezionedella Giuria, per meriti particolari posseduti daoperatori ed opere;

- “Attestati di partecipazione” per tutti i parte-cipanti.

Articolo 6. I premi, ad eccezione di quello dellaGiuria, sono in denaro.Qualora i testi di una Sezione fossero di numeroinferiore a cinque, il relativo premio non viene as-segnato. Il premio della “Sezione” cui dovesse appartenerel’opera meritevole del Premio Assoluto sarà asse-gnato alla seconda opera classificatasi in quellaSezione.Inoltre, qualora si verificassero le condizioni, laGiuria ha la facoltà di:- assegnare ad una diversa Sezione quelle opereche risultassero palesemente non ascrivibili allaSezione indicata all’atto della loro presentazio-ne;

- costituire una nuova Sezione, qualora risultassepossibile ascrivervi almeno cinque opere di unastessa tematica diversa da quelle previste nelpresente Bando;

- assegnare il “Premio di Giuria” ad un’opera dellaSezione di cui al precedente alinea;

- assegnare riconoscimenti o menzioni per operecon particolari meriti, ovvero,

- non assegnare uno o più premi tra quelli previstinel presente Bando, per mancanza di opere me-ritevoli. In tale circostanza l’ammontare dei pre-mi non assegnati sarà devoluto in beneficenzaad Enti morali militari e/o civili.

Articolo 7. I giudizi della Giuria sono insindacabilie la partecipazione al concorso implica l’accetta-zione integrale di quanto riportato nel presenteBando. Il luogo e la data della cerimonia di pre-miazione saranno resi noti con adeguato anticiposui siti www.assoaeronautica.it ewww.cesmaweb.org e, ove possibile, tramite postaelettronica.

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EDIZIONE

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ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Bando di concorso10° Premio Letterario

Aerospaziale AAA “Giulio Douhet"

L’Associazione Arma Aeronautica, di seguitoAAA, dedica il presente concorso a tutti coloroche, con il proprio impegno e con il proprio

sacrificio, hanno contribuito al progresso tecnico edumano del volo nelle sue applicazioni civili e militari.

CENTRO STUDI M I L I T A R IAERONAUTICIGIULIO DOUHET

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ATTIVITA DELLE SEZIONI

Commemorazione eccidio di Sutri

Il 17 novembre 1943 diciassette avieri sardi furono vittime di un rastrellamento delle SS nel territorio di Capranica, chein seguito ai tragici fatti dell’armistizio dell’8 settembre 1943 tentavano di tornare nella loro amata Sardegna. L’eccidiodi Sutri è tuttora fortemente sentito tanto da essere degnamente celebrato nel tempo. Quest’anno, sabato 17 novembre,

in occasione del settantacinquesimo anniversario della barbara esecuzione, i comuni di Sutri, Blera, Capranica, BassanoRomano e Ploaghe, cittadina della Sardegna di cui i diciassette soldati erano originari, hanno ricordato la strage, alla pre-senza delle massime autorità civili e militari, tra cui il capo del 5° Reparto SMA, gen. d. Giorgio Baldacci, il col. LeonardoMoroni, comandante della Scuola Allievi Marescialli di Viterbo, il gen. d. (r) Rinaldo Sestili, Segretario Generale dell’Asso-ciazione Arma Aeronautica, oltre ai sindaci locali, al primo cittadino di Ploaghe, e alle rappresentanze delle associazionid’arma e combattentistiche. Il programma visto la deposizione di una corona di fiori presso il monumento ai Caduti Sardipresso il cimitero di Sutri, al termine della quale una delegazione istituzionale si è recata al cippo sul luogo della strage,in località Monte Fosco. Nel pomeriggio le celebrazioni si sono spostate al Palazzo Doebbing dove si è tenuto un concertodella banda comunale di Ploaghe e una conferenza di Fabio Ceccarini sulla strage con proiezione del documentario “Imartiri di Sutri” di Simone Calcagni.

DALLA PRESIDENZA NAZIONALE

ABRUZZO

Sezione di Pescara e Sezione di VastoL’11 novembre presso il cinema-teatro Massimo di Pescara,ha avuto luogo la presentazione del libro dell’astronauta Sa-mantha Cristoforetti Diario di una Apprendista Astronauta.L’evento, pubblicizzato anche dalla sezione, ha avuto un’ec-cellente partecipazione di pubblico. Al termine della presen-tazione, il presidente della sezione, col. Domenico De Micoe il segretario della sezione di Vasto, Roberto Bruno, hannoconsegnato all’astronauta i crest delle due sezioni.

BASILICATA

Sezione di MelfiIl 4 novembre la sezione ha organizzato nella città di Atellauna solenne cerimonia in ricordo del centenario della fine

vittoriosa del primo conflitto mondiale, alla presenza delleautorità cittadine, delle associazioni d’arma locali e dellacittadinanza. Dopo la cerimonia coordinata dal presidente1° av. Luigi Lorusso, il sindaco ha consegnato ai familiaridell’artigliere Canio Summa, nativo di Atella, la piastrina diriconoscimento del parente disperso in Russia durante il se-condo conflitto mondiale.

CAMPANIA

Sezione di MarcianiseCorso di disostruzione pediatrica - “Bimbi sicuri”

Il corso di disostruzione pediatrica “Bimbi sicuri” si è svoltonella sede della sezione dell’Associazione Arma Aeronauticaed ha visto partecipare con entusiasmo numerose persone:nonni, genitori, insegnanti. Svolto dall’Associazione “I Battitidel Cuore”, il corso ha dato continuità al “PROGETTO VITA”presentato dall’Associazione Arma Aeronautica qualche mesefa attraverso l’organizzazione di un altro corso (BLS-D) e for-mando 18 persone all’utilizzo del defibrillatore. L’Associazio-

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ne “I Battiti del Cuore” ha come missione quella di formarepersonale altamente qualificato in grado di gestire situazionicritiche come l’arresto cardio-circolatorio eseguendo una cor-retta rianimazione e di saper procedere all’uso del defibrilla-tore (DAE). Inoltre organizza a titolo gratuito corsi di diso-struzione delle vie aeree rivolti alla salvaguardia di bambinilattanti e adulti e corsi di primo soccorso. Al termine del cor-so, davanti al labaro sociale, emblema dell’Associazione ArmaAeronautica, il presidente ten. Tommaso Iadicicco ha donatoil crest della sezione al cardiologo Antonio Di Patria, ed haringraziato il presidente dell’Associazione “I Battiti del Cuore”Giosuè Struffolino.

Il 3 novembre, presso la chiesa di San Carlo a Marcianise,con una folta partecipazione di fedeli, la sezione ha fattocelebrare una messa in suffragio dei suoi soci defunti.

La sezione ha partecipato il 1° ottobre alla cerimonia per il70° anniversario della scuola specialisti alla presenza dellepiù alte autorità civili e militari di Caserta e provincia, dei

gonfaloni della provincia e del comune di Caserta e dei la-bari delle associazioni combattentistiche e d’arma.

EMILIA E ROMAGNA

Sezione di Reggio EmiliaLa sezione ha visitato il Museo Caproni e il Nucleo ElicotteriVVFF di Trento.

Sezione di Parma60° anniversario della sezione di Parma

Il 6 ottobre la sezione di Parma ha dedicato il 60° anniver-sario della propria costituzione al cardinale Loris FrancescoCapovilla che 75 anni prima, proprio nel luogo dove si ètenuta la cerimonia, si era reso protagonista di un eroicoepisodio. L’8 settembre 1943, giorno dell’armistizio, l’alloradon Capovilla, era il cappellano militare del Regio Aeroportodi Parma, con il grado di tenente. L’aeroporto fu occupatodai tedeschi e gli ufficiali ed avieri presenti catturati. Perquei giovani uomini il destino era segnato: li aspettava latradotta piombata, destinazione la prigionia in Germania.Con coraggio e presenza di spirito, don Loris riuscì a farscappare sei avieri. Anche nei giorni successivi, rischiando

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la propria vita, si adoperò per far fuggire altri 10 avieri pri-gionieri che stavano per essere deportati. Alla fine dellaguerra la sua carriera ecclesiastica continuò brillantementefino a diventare il segretario particolare e primo consiglieredi Giovanni XXIII, che volle quel giovane e coraggioso preteaccanto a sé. Ordinato cardinale da Papa Francesco nel2014, nel 2016 tornò in pace e serenità alla casa del Padre.La sezione ha voluto commemorare il gesto coraggioso del“suo” Cappellano con un cippo realizzato a cura dei socicon il patrocinio del comune di Parma.

Sezione di Piacenza Nucleo di Lugagnano Val d’Arda

L’11 novembre, alla presenza del sindaco e di parlamentari,del comandante dell’aeroporto di San Damiano, del presi-dente regionale AAA dell’Emilia Romagna e dei rappresen-tanti di 12 sezioni e di due Nastri Azzurri, uno di Piacenzae l’altro di Parma, è stata inaugurata a Lugagnano Val d’Ar-da, sede del nucleo, una piazza dedicata ai Caduti dell’aria,sia in tempo di guerra, sia in tempo di pace, che hanno per-so la vita volando nell’azzurro cielo. Al centro della piazzaè stata posta la coda di un F-84F, donata dalla famiglia delcap. medico Francesco Romanelli, restaurata dal capo nu-cleo Giuseppe Vincini e dal m.llo Antonio Greci.

Sezione di Ferrara

Partecipazione alle celebrazioni per i 100 anni dell’aviazione(1918-2018) al COA di Poggio Renatico il 12 ottobre.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Sezione di Trieste, Istria, Fiume e DalmaziaIl 15-16 ottobre le sezioni di Trieste, Istria, Fiume e Dal-mazia e di Gorizia hanno visitato il Museo “Francesco Ba-racca” di Lugo di Romagna e il 15° Stormo di Cervia. Il 4novembre la Sezione ha partecipato, con il suo medagliere,in rappresentanza della Presidenza Nazionale, alla Giornatadell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ricordata a Trie-ste con particolare solennità per la ricorrenza del centenariodella fine della Prima guerra mondiale con la presenza delPresidente della Repubblica.

Sezione di MonfalconeSi è svolta a Monfalcone una cerimonia per ricordare i 100anni di ritorno di Monfalcone all’Italia. Presenti il coman-dante del Presidio aeronautico e del 2° Stormo di Udine-Rivolto Andrea Amadori, il comandante del 313° GruppoAcrobatico Nazionale Frecce Tricolori t. col. Mirco Caffelli,il presidente regionale AAA FVG col. Rino Romano, il sin-daco di Monfalcone, l’assessore alla Funzione Pubblica del-la Regione e diversi consiglieri regionali del FVG. Nutrita larappresentanza delle associazioni d’arma locali e regionali,con la presenza della fanfara della 1a regione Aerea che,

Visita della Sezione al 15° Stormo di Cervia il 18 ottobre.

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suonati gli inni di rito, al termine della cerimonia ha im-provvisato in piazza della Repubblica un concerto a fiancodell’MB 339 posizionato per essere visitato dai numerosicittadini che non avevano mai visto da vicino l’aereo delleFrecce Tricolori.

Sezione di GoriziaIl 16 novembre presso la Fondazione CaRiGO si è svolta laconferenza “La presenza dell’ONFA a Gorizia fino al 1943”,tenuta dal gen. s.a. Paolo Magro, che ha visto la presenzadegli ex allievi gen. Mario Bruno, Ennio Anticoli, già pilotadella PAN, del gen. Dovier, figlio di un ufficiale d’inqua-dramento dell’Istituto ed a sua volta allievo, nonchè di altrepersonalità provenienti dall’ambiente aeronautico.

LAZIO

Sezione di Cisterna di LatinaIl 21 ottobre la sezione, intitolata al cap. pil. Mauro Corselli,ha organizzato una cerimonia commemorativa presso lacappella del 70° Stormo alla presenza del comandante col.pil. Francesco Maresca in occasione del trentennale dell’in-cidente di volo, avvenuto nel territorio del comune di Pofi(Frosinone), in cui persero la vita i capitani Mauro Corsellie Armando Renzi. Durante la Santa Messa, celebrata dalcappellano militare don Atzeni, è stato benedetto il cippomarmoreo che sarà posto sul luogo dell’incidente. All’even-

to hanno partecipato, oltre ai familiari dei piloti caduti, icolleghi dei corsi Vulcano 3° e Turbine 3° e i rappresentantidel comune di Pofi.

Sezione di Ladispoli-CerveteriIl Comitato “Cento anni dalla Grande Guerra” ed il comunedi Cerveteri hanno organizzato, con il fattivo contributodei nostri associati, una serie di eventi per commemorarela conclusione della Prima guerra mondiale. Una conferenzaalla cittadinanza, una mostra documentale di due giorni el’inaugurazione di una fiamma perenne presso il monumen-to ai Caduti in occasione del 4 novembre 2018 sono stateal centro del programma. Si è inteso rinvigorire con tali ini-ziative la memoria del contributo del territorio allo sforzoper l’unità e la salvezza del Paese di cento anni or sono.

Sezione di Monterotondo-MentanaIl 16 ottobre una rappresentanza della sezione si è recatapresso l’ex aeroporto militare “Amerigo Sostegni” di Tar-quinia per partecipare alla cerimonia organizzata dall’am-basciata del Brasile in collaborazione con l’AAA Tarquinia,per commemorare il 74° anniversario dell’inizio delle ope-razioni aeree del 1° Gruppo Aviazione Caccia brasiliano cheinsieme agli Alleati partecipò alla liberazione dell’Italia. Allacerimonia, oltre al col. pil. Reginaldo Pontirolli, addetto perla Difesa e Aeronautica dell’Ambasciata del Brasile, hanno

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preso parte il vice commissario prefettizio, personalità po-litiche, civili, militari, associazioni combattentistiche e d’ar-ma e cittadini di Tarquinia.

Sezione di TarquiniaMostra documentaria di estratti di storia inedita

Dal 1 al 4 novembre si è tenuta la mostra organizzata dallasezione in occasione del 100° anniversario della GrandeGuerra: un momento importante per ricordarne non sol-tanto i tanti protagonisti ma anche coloro che hanno la-sciato un segno indelebile nella memoria della città, conparticolari storie di vita. Le sezioni della mostra erano ar-ricchite da testimonianze dell’epoca, video, documenti, og-getti per illustrare la nascita di quella che sarebbe divenutala Regia Aeronautica.

LIGURIA

Sezione di AlbengaIl 19 ottobre ad Albenga, nel centenario della fine della Pri-ma guerra mondiale la sezione, in collaborazione con il

108° Club Frecce Tricolori del Ponente Ligure, con la par-tecipazione delle associazioni d’arma albenganesi e col pa-trocinio del Comune, ha organizzato la Giornata del Ricor-do per rendere onore, presso tutti i monumenti cittadini, aicaduti militari e civili di entrambe le guerre mondiali. A ri-cordo dell’evento presso il monumento eretto dalla sezioneè stata inaugurata una targa per onorare tutti i caduti nellaGrande Guerra, presenti il sindaco di Albenga, la madrinaMaria Luisa Berta, il presidente del consiglio regionale dellaLiguria, il presidente della sezione Giuseppe “Stefano” Fe-noggio, oltre a numerose autorità civili e militari.

LOMBARDIA

Sezione di MilanoIn collaborazione con il Comando 1a Regione Aerea, nelquadro delle celebrazioni per il centenario della fine della1a Guerra Mondiale il 18 ottobre la sezione ha organizzatonella sala della Vittoria Atlantica del Palazzo Aeronauticadi Piazza Novelli la conferenza sul tema “Flavio TorelloBaracchini – Da fante a D’Artagnan dell’aria”. Il socio WalterRossi ha tratteggiato la vita e le gesta dell’asso, concluden-do con la lettura della motivazione della MOVM. Il 18 no-vembre i soci della sezione si sono riuniti per ricordare icolleghi scomparsi nell’eccidio di Kindu. L’appello dei Ca-duti, la deposizione di una corona d’alloro ai piedi della

SEZIONE DI ROVERBELLA

Visita di aggiornamento al 4° Stormo di Grosseto il 12settembre 2018.

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stele eretta dal Comune di Milano in piazza Guardi a pe-renne memoria dell’eroismo dei nostri aviatori e la benedi-zione della stele da parte del cappellano militare hannoconcluso la commemorazione.

Sezione di Desenzano sul GardaCommemorazione del Reparto Alta Velocità

Per commemorare il 90° anniversario della costituzione delReparto Alta Velocità, la sezione ha organizzato, con il pa-trocinio del Comune, la mostra “Epopea del Reparto AltaVelocità” che è rimasta aperta dal 29 settembre al 21 otto-bre, ed è stata visitata da circa 3.000 visitatori. Nello stessoperiodo sono state organizzate quattro conferenze: presen-tazione del libro Rosso corsa da parte dell’autore LuiginoCaliaro; “Il futurismo e l’aeropittura”, a cura di GabriellaBiasio; “D’Annunzio e il Reparto Alta Velocità”, a cura diGaetano Agnini; “Gli idrocorsa della Reparto Alta Velocità,a cura di Paolo Miana, presidente dell’associazione “ArchiviRitrovati. Il 21 ottobre è stata celebrata una cerimonia inmemoria degli Aviatori del Reparto Alta Velocità a cui han-no partecipato molti soci, la vice sindaco, l’assessore allacultura, rappresentanze del 6° Stormo di Ghedi, dei Cara-binieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, ilabari di varie sezioni della provincia di Brescia e il presi-dente regionale per la Lombardia Andrea Licciardello.

Sezione di GallarateIl 12-13 ottobre si è svolta a Volandia la seconda edizionedella Gara Internazionale Scuole Progettazione Aeronautica

(GISPA), ideata ed organizzata dall’Istituto Tecnico AndreaPonti di Gallarate. All’interno della manifestazione si è svol-ta la conferenza “Il pilota collaudatore...vivere per volare”,organizzata grazie alla collaborazione dei soci della sezionedi Gallarate presieduta dal col. (r) Michele Ciorra. I relatorihanno illustrato gli aspetti della vita del pilota collaudatoree le particolarità tecniche di pilotaggio del velivolo F-104Starfighter, prendendo spunto da episodi della vita opera-tiva del collaudatore Chuck Yeager, primo uomo a superarela barriera del suono.

Il 4 novembre la sezione ha deposto una corona d’alloro aricordo di tutti i Caduti presso il Monumento dei Caduti delVolo di Gallarate

Sezione di TreviglioFesta delle associazioni organizzata in città.

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Sezione di Seriate Nucleo di ScanzorosciateAlla presenza di ben 25 labari delle diverse sezioni e nucleidell’AAA della provincia di Bergamo, soci e simpatizzanticelebrato il 30° anniversario di fondazione del nucleo condeposizione di corona d’alloro al monumento dedicato aicaduti dell’AAA. La cerimonia si è conclusa con i discorsidel capo nucleo m.llo Cesare Bellotti, del consigliere nazio-nale AAA m.llo Giancarlo Milani e del sindaco. All’eventoerano presenti rappresentanti dell’amministrazione comu-nale con relativo gonfalone, rappresentanti delle associa-zioni d’arma dei Carabinieri e Alpini. Ha accompagnato ilcorteo la fanfara alpina di Scanzorosciate.

Sezione di DesenzanoLa sezione ha commemorato il centenario della fine dellaGrande Guerra presso il Sacrario, la torre ed il museo di S.Martino della Battaglia.

Sezione di Sarnicoll 21 ottobre la sezione ha celebrato la patrona Madonnadi Loreto alla presenza di autorità militari e civili tra cui isindaci di Sarnico e Viadanica e relativi assessori. Erano pre-senti varie sezioni della provincia di Bergamo e Brescia.

Sezione di Quinzano d’OglioCommemorazione del centenario della fine della GrandeGuerra.

Sezione di ComoVisita alla Avio Aero a Rivalta (TO) il 9 novembre.

Sezione di Treviglio - Nucleo di Fara Gera d’AddaIl 31 ottobre il nucleo, in collaborazione con l’Istituto Com-prensivo Scolastico di Fara Gera d’Adda, ha organizzato, perle tre classi terze della Scuola Secondaria di 1° Grado, unavisita all’aeroporto militare di Ghedi (BS) sede del 6° Stormo.

PUGLIA

L’AAA di Puglia e Basilicata al 3° Gruppo Manutenzione Autoveicoli

Si è svolta presso il 3° GMA di Mungivacca (BA) l’assembleadei presidenti delle sezioni e dei capi nucleo dell’Associa-zione Arma Aeronautica di Puglia e Basilicata. Dopo la re-lazione iniziale del presidente regionale, sono stati trattatitemi di carattere operativo fiscale ed economico e pensio-nistico all’ordine del giorno, l’esame del programma delleattività da svolgere per il 2019 da sezioni e nuclei, l’attivitàdi proselitismo, l’avvio della campagna associativa 2019 el’osservanza delle direttive e circolari emanate dalla presi-denza nazionale. Il brig. gen. Michele Mascia, responsabiledel settore previdenziale dell’AAA, dopo aver portato ai pre-senti il saluto del presidente nazionale, gen. s.a. GiovanniSciandra, ha esposto le problematiche previdenziali e pen-

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sionistiche del personale militare sia in servizio che in con-gedo, rispondendo esaurientemente alle numerose doman-de dei presenti.

Sezione di BrindisiIl 28 ottobre la sezione, con il supporto del DistaccamentoAeroportuale di Brindisi, nel 10° anniversario del tragico in-cidente in cui persero la vita gli otto aviatori appartenenti al15° Stormo di Cervia, ne ha commemorato il ricordo con lacelebrazione di una Santa Messa e la deposizione di una co-rona d’alloro. Alla sobria cerimonia hanno preso parte unarappresentanza dei familiari dei colleghi caduti, del personaledell’84° Gruppo CSAR di Gioia del Colle e del DistaccamentoAeroportuale di Brindisi, di ex appartenenti al gruppo di voloe, con i loro labari, le rappresentanze delle sezioni dell’Asso-ciazione Arma Aeronautica di Brindisi e San Vito dei Nor-manni, il Gruppo del Nastro Azzurro di San Vito dei Nor-manni e della Sezione Unione Nazionale Ufficiali in Congedodi Brindisi. Il 2 novembre la Sezione ha poi partecipato allacommemorazione dei caduti di tutte le guerre.

Sezione di LequileCelebrazione del 4 novembre, giornata dell’Unità Nazionalee delle FF.AA.

Sezione di BariLa sezione ha ricordato i caduti dell’A.M. ed i soci scomparsinel corso di una funzione religiosa loro dedicata, nella cap-pella aeroportuale di Bari Palese, alla presenza di iscritti eparenti dei defunti.

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SARDEGNASezione di AlgheroCelebrazione del 4 novembre, giornata dell’Unità Nazionalee delle FF.AA.

SICILIASezione di AcirealeLa sezione ha accolto la richiesta di collaborazione con l’AI-SM e ha dato il suo contributo raccogliendo fondi ad Aci-reale, a Piazza Duomo.

Sezione di SiracusaLa sezione ha organizzato, nella sala stampa del Comune diAcireale, una serata di cultura poetica intitolata allo scom-parso presidente onorario di sezione cav. Cusmano, uomo ecollega amante della cultura in genere. Alla presenza del sin-daco e della poetessa Maria Grazia Falsone, 20 poeti, ama-toriali e di mestiere, hanno declamato opere inedite con tanta

abilità tale da creare non poca difficoltà alla giuria nell’asse-gnare i premi previsti. Attestato a tutti i partecipanti e targaper il 1° premio a Graziella Torrisi con il suo inedito “Quannuvaddu u mari” e premio emozione a Gianni Seminara con“Ma cchi vita è”. Il 9 novembre a Cassibile (SR) ha avuto luo-go la cerimonia in ricordo del 75° anniversario della battagliadi Sicilia e della firma dell’armistizio, alla quale ha partecipatoil gruppo bandiera della sezione.

VENETO

Sezione di FonteInaugurata la sede del Nucleo AAA Fonte

Il 7 ottobre, alla presenza di numerose autorità, del gonfalonecittadino, del labaro della sezione di Bassano del Grappa dacui il nucleo dipende e di ulteriori labari e gagliardetti di varieassociazioni, è stata inaugurata la sede del nucleo. Dopo l’al-zabandiera e l’intervento di saluto da parte del sindaco e delcapo nucleo, gen. d.a. (r) Enrico Bassignano, si è procedutoalla benedizione della sede e al taglio del nastro tricolore.

Sezione di Bassano del GrappaL’11 ottobre la sezione e il nucleo di Fonte hanno effettuatouna visita al 51° Stormo di Istrana.

Sezione di ChioggiaIl 28 ottobre, in occasione della celebrazione del 18° anniver-sario della sezione, i componenti del consiglio direttivo hannovoluto ricordare l’avvenimento insieme al sirettore del 2° Re-parto Manutenzione Missili col. Marcello Portaccio, da una rap-presentanza dell’A.M. e della Guardia di Finanza, dal celebranteDon Pierangelo e dalle varie associazioni d’Arma presenti.

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PROMOZIONI- Il socio Giampiero Priori è stato promossoal grado di 1° luogotenente (sezione diGallarate)

SOCI CHE SI FANNO ONORE- Il socio Alberto Zaza D’Aulisio, designatodall’Ordine degli Avvocati di Santa MariaCapua Vetere, è stato proclamato membrodell’Organismo Congressuale Forense delDistretto della Corte d’Appello di Napoli(Sezione di Caserta)

- Il socio ten. Daniele Pitti ha conseguito laqualifica di Pilota Osservatore di elicotterodell’Aviazione dell’Esercito (Sezione diPalermo)

- Al socio Cesare Augusto Serafino è statoconferito il “Lumen et Magister” nell’am-bito del Premio Internazionale Scuola Me-dica Salernitana per il suo impegno a fa-vore della cultura (Nucleo di Spilimbergodella Sezione di Udine)

- Il col. pil. (r) Giulio Francillotti, PresidenteA.A.A. Regione Toscana, è stato nominato“docente” presso l’istituto Tecnico Aeronau-tico “Margaritone” di Arezzo per le materiedi “Struttura e conduzione del Mezzo Ae-reo” e “Logistica” (sezione di Cortona)

- Il socio 1° m.llo Manolo Tusciano ha ri-cevuto un pubblico encomio per aver pre-stato soccorso in un grave incidente stra-dale (sezione di S. Maria Capua Vetere)

LAUREEIn Ingegneria meccanica- Leonardo Sergio, figlio del socio RaffaeleSergio (sezione di Canosa)

CULLE- Il socio Daniele Allorto e la sig.ra Jessicaannunciano la nascita della figlia Rachele(nucleo di Cossato della sezione di Biella)

- Il socio Michele Scuccimarra annuncia lenascite dei suoi nipoti Francesco e Giu-seppe (Sezione Vasto)

- Il socio Vincenzo De Rosa annuncia la na-scita di sua figlia Anna (Sezione Vasto)

- Il socio Antonio De Serio annuncia la na-scita della nipote Giorgia Pia (sezione diManfredonia)

- Il socio Paolo Garofalo annuncia la nascitadella nipote Vittoria (sezione di Pordenone)

NOZZE D’OROle hanno felicemente festeggiate:- Il socio Umberto Bertotto con la sig.raMaria Grazia (sezione di Chioggia)

- Il socio Antonio Francesco Gallo con lasig.ra Annamaria (sezione di Foggia)

- Il socio Gaetano Gaudiano con la sig.raMaria (sezione di Foggia)

- Il socio Francesco Ortuso con la sig.ra Do-nata (sezione di Foggia)

- Il socio Antonio Palazzi con la sig.ra An-gela (sezione di Gioia del Colle)

- Il socio Arrigo Vianello con la sig.ra MariaLuisa (sezione di Chioggia)

NOZZE DI DIAMANTEle hanno felicemente festeggiate:- Il socio Pasquale Maietta con la sig.ra An-gela (sezione di La Spezia)

- Il socio Mario Presta con la sig.ra Nuccia(sezione di Cagliari)

RINNOVO CARICHE� Cassino

Presidente: aiut. Dario Vendittelli (teso-riere); Vicepresidenti: ten. Luciano Gen-tile e m.llo sc. Umberto D’Agostino;Consiglieri: t. col. Luigi Gentile, ten. Eli-gio Manganiello, lgt. Giuseppe Di Nota,1° av. Capo Chiara Todisco; Rappresen-tante dei Soci aggregati: socia Silvia Via-ni; Segretario: 1° m.llo Elio Del Greco.

� Caudina di RotondiVice Presidente: aiut. (c) Mario Perone.

� GrossetoRappresentante dei Soci aggregati: so-cio Daniele De Luca.

� MonterealePresidente: col. Renato Feliciani; Vice-

presidente: 1° av. Ubaldo De Vecchis;Consiglieri: av. sc. Domenico Pacifici,coaud. Giuliano Di Sabbatino; Rappre-sentante dei Soci aggregati: socio Mas-simo Gualtieri; Segretario: 1° av. NandoFeliciani; Tesoriere: av. Antonio Ceci.

� OriaPresidente: aiut. Giuseppe De Lucia;Consiglieri: lgt. Feliciano Ferretti, 1° av.Capo Sc. Luca De Lucia, lgt. FernandoCarbone, lgt. Vincenzo Carbone, aiut.Barsanofio Baldari, lgt. Giuseppe Sabba,lgt. Raffaele Furno; Rappresentante deiSoci aggregati: Anna Dilevrano.

� ViareggioPresidente: t.col. Antonio Lucchesi; Vi-cepresidenti: socia Grazia Lucioni e 1°av. Franco Mencacci; Consiglieri: m.lloPaolo Granucci, t. col. Fabrizio Grossi,sten. Antonio Guidoni, m.llo 2a cl. Al-berto Salvatori, socia Maria Grazia Ver-ga; rappresentante dei Soci aggregati:Giuseppe Gemignani; Segretario: serg.Pier luigi Innocenti; Tesoriere: m.lloPiero Bardi; Capo nucleo Forte dei Mar-mi: col. Giacomo Pieve.

� ViterboIl 27 ottobre 2018 è stato eletto presi-dente: brig. gen. (r) Roberto Bordo

SOSTENITORI- Angelo Santangelo € 25,00- Antonio Criscuolo € 30,00

PROMOZIONI Il socio Gaetano Gaudiano con la sig ra presidente: 1° av Ubaldo De Vecchis;

Avvenimenti sociali

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RADUNILa sezione di AAA di Pergine Valsugana ha intenzione di organizzare per il 2019 ilprimo raduno del 56° Corso Normale Allievi Ufficiali arruolati a Macerata il 10 no-vembre 1972. Per ulteriori informazioni e/o adesioni contattare i numeri392/5684249, 347/7257104 e 347/7535679

Il 25 ottobre 2018, alcuni ex allievi del 22° corso GArat AUC avvenuto a Firenze nel1968 si sono ritrovati presso il 310° Gruppo - PAN di Rivolto per festeggiare il 50°anniversario dall’arruolamento in A.M.

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ARGOMENTI

Aerei storiciGli aerei di una volta volano con HAG, 1/10-13A Volandia rinasce l’S.55X di Balbo 3/10-13

Aeronautica MilitareAlbacete, Spagna: i caccia della NATO a scuola

di tattiche 3/4-5Uno scudo fiammeggiante 3/6-795 anni di Aeronautica Militare: doppio anni-

versario a Firenze 4/4-5Cento anni dei quattro Venti 5/4-5Nascerà a Lecce la scuola caccia internazionale 7/6Con i Ghibli tra le torri di Cortina 7/12-13Innovazione a 360° 10/2-3Un Grifone sul Molise 10/4Gli Eurofighter tornano nei cieli islandesi 10/5Doppio cambio in azzurro 11/2-4100 anni di aviazione a Poggio Renatico 11/5Acrobati, arditi e incursori: 100 anni di aero-

porto a Furbara 11/8-10Parla il gen. Rosso 12/2-5La prima volta dell’F-35 al TLP 12/6-7Il ruolo dell’Aeronautica Militare nelle Opera-

zioni Speciali della Difesa 12/8-9Primi passi verso il volo suborbitale 12/10

Aerei (descrizioni/schede)Jona J.6 7/20-21Aero L-39NG, un jet trainer molto ambizioso

11/14

Aeromobili a pilotaggio remotoLa “dronite” 5/6-7

Associazione AAA e CESMA per un progetto sperimentale di

alternanza scuola-lavoro 3/34Considerazioni di un ex giovane socio 10/30-

31Gli 80 anni dell’aeroporto fantasma di Sciacca

10/32-33Riunione del Consiglio Direttivo Nazionale

11/29La crisi delle Associazioni (d’arma e non), 12/27Regolamento del 10° concorso letterario, 12/28 Rubrica 1/34-42, 2/34-42, 3/38-42, 4/31-42,

5/33-42, 6/31-41, 7/33-40, 10/34-40, 11/30-39, 12/29-38

AttualitàSotto il segno dell’efficienza 2/8-9La grande fiera degli airshow 3/14-15La Giornata Mondiale della Meteorologia 2018:

sfide e prospettive 4/6-7Le Frecce Tricolori al raduno nazionale (ma non

solo), 4/11Buon compleanno, FlyParty! 6/8-9

Lugo ricorda Francesco Baracca a 100 anni dal-la morte 6/12

Air&Space Heritage Italy: un convegno a Pado-va 6/13

Farnborough 2018: più piccolo non è più bello7/2-5

Un vertice NATO tra spaccature e intese 7/7-9“Valore tricolore”: l’airshow di tutte le forze ar-

mate, 7/10-11Per un’antropologia in azzurro 11/6-7

AviatoriGuido Polidori 3/35

Aviazione generale e sportivaAero 2018: un’edizione scialba 5/11-13

CESMAMilitary Metrology for Aerospace: un convegno

per misurare il supporto logistico 7/16-17L’ultimo anno della Grande Guerra 12/11

Controcorrente10/15

Difesa italianaLa Difesa prepara la cyber-sicurezza 1/14-15

DottrinaLo scudo e la spada, 2/6-7

Editoriale1/3, 2/3, 3/3, 4/3, 5/3, 6/3, 7/1, 8-9/1, 10/1, 11/1,

12/1

F-35 news1/23-24, 2/22-23, 3/21-23, 4/21-22, 5/22-23,

6/19-20, 7/22-23, 10/14-15, 11/20-21, 12/17

GeopoliticaCorea del Nord, crocevia strategico e minaccia

globale 1/7-9Turchia: nemico affidabile o alleato infedele

2/10-13

Hanno chiuso le ali Rubrica 1/43, 2/43, 3/43, 4/43, 5/43, 6/43, 7/41,

10/41, 11/41, 12/41Singoli Oreste Genta, 12/41

Legislazione, pensionistica e trattamenti eco-nomici

1/32-33, 2/32-33, 3/32-33, 4/30, 5/32, 6/30,7/32, 10/29, 12/26

Libri1/31, 2/30-31, 3/31, 4/29, 5/30-31, 6/28-29,

7/30-31, 10/26-27, 11/28, 12/24-25

Notizie dal mondo1/25-30, 2/24-29, 3/24-30, 4/23-28, 5/24-29,

6/21-27, 7/24-29, 10/18-25, 11/22-27,12/18-23

20° Raduno nazionaleLatina 2018: il XX raduno nazionale AAA 6/4-6La storia siamo noi: lo spettacolo della banda

musicale AM a Latina 6/7 2/35, 1/34, 3/36-37, 4/43, 8-9 (numero speciale)

SpazioSpazio, una legge per volare più alto, 1/4-6Sognando Marte: il Falcon Heavy lancia una

Tesla nello spazio 2/4-5Stratolaunch, Black Ice e i “baroni spaziali” 3/8-

9Agrospazio: l’importanza di coltivare lo spazio

6/10-11

Storia aeronauticaLa Casa dell’Aviatore, 1/18-19Non solo Foggia: gli audaci americani di Fur-

bara, 1/16-17Ho visto i sorci verdi, 2/17-19Una notte su Gibilterra, 2/20-21Le grandi ali di una regione di mare, 4/8-10Cosa ci insegna la triste fine del dirigibile “Ita-

lia”, 90 anni dopo 4/12-14I diavoli rossi non si arrendono mai ... 4/15-16Filippo Serafini dai Caproni alle auto d’epoca

5/14-17Maggio 1938: le manovre della Gefara 5/18-19Italo Accornero: un pilota di aerosiluranti 6/14-17Un italiano in aereo sulla Manica nel 1751: una

“fake news” del passato? 6/17-18Un museo per Bernacca, il colonnello che fece

scoprire la meteorologia agli italiani 7/14-15Un incidente finito bene, 7/18-19In volo per Vienna 10/6-9Un angelo in volo sopra Brema 10/10-13Tutte le carte del Comandante 11/15-17Rodolfo Calogero e il primo volo su Campobas-

so 11/18Pietro Vittone, il motorista di Francesco Barac-

ca 12/13-14Ugo Zannier e il primo aliante in Friuli 12/15-16

Sul filo dei ricordiUn sorvolo indimenticabile 3/19Come non volai con Peracchi, 4/17Ci troviamo a Grosseto, 4/18-19La notte di Natale 11/19

Trainer newsTrainer news, 1/20-22, 3/20, 4/20, 10/16-17,

11/11-13

Trasporto aereoQuo vadis, Alitalia? 5/8-10

VarieDall’idea al ricamo, 2/14-16L’armata s’agapò tra cinema, letteratura e fu-

turo 3/16-18

Indice dell’annata 2018

Aeronautica | 12-2018 | 39

Nel 2018 Aeronautica ha pubblicato 484 pagine, nelle quali oltre 41 autori hanno scritto un’ottantina di articoli e seirubriche su 27 temi diversi. Come nel 2017, anche quest’anno per rendere più agevole la consultazione del materiale abbiamopreparato un indice per argomenti e per autori. In entrambi i casi, la posizione dell’articolo è indicata con mese/pagina,quindi 10/6 indica il numero di ottobre (10) e la pagina 6.

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La grande bufala del MiG di Ustica, 5/20-21Calendario 2019: un anno sotto il segno della

NATO 10/28

AUTORI

Alegi, GregorySpazio, una legge per volare più alto, 1/4-6Sotto il segno dell’efficienza 2/8-9Quo vadis, Alitalia? 5/8-10Agrospazio: l’importanza di coltivare lo spazio

6/10-11La grande bufala del MiG di Ustica, 5/20-21Nascerà a Lecce la scuola caccia internazionale

7/6Jona J.6 7/20-21In volo per Vienna 10/6-9Doppio cambio in azzurro 11/2-4La prima volta dell’F-35 al TLP 12/6-9Parla il gen. Alberto Rosso 12/2-5F-35 news 1/23-24, 2/22-23, 3/21-23, 4/21-

22, 5/22-23, 6/19-20, 7/22-23, 10/14-15,11/20-21, 12/17

Libri 1/31, 2/30-31, 3/31, 4/29, 5/30-31, 6/28-29, 7/30-31, 10/26-27, 11/28, 12/24-25

Notizie dal mondo 1/25-30, 2/24-29, 3/24-30,4/23-28, 5/24-29, 6/21-27, 7/24-29, 10/18-25, 11/22-27, 12/18-23

Artoni, AndreaAero L-39NG, un jet trainer molto ambizioso

11/14

Baldassini, MassimoCon i Ghibli tra le torri di Cortina 7/12-13100 anni dopo, volantini sul Vittoriale 10/7100 anni di aviazione a Poggio Renatico 11/5

Bernardini, FaustoCi troviamo a Grosseto, 4/18-19La notte di Natale 11/19

Briganti, FrancoMaggio 1938: le manovre della Gefara 5/18-19Un incidente finito bene, 7/18-19

Bronchini, SilvanoCome non volai con Peracchi, 4/17

Buzziolo, MarcoPietro Vittone, il motorista di Francesco Ba-

racca 12/13-14

Catalanotto, BaldassareHo visto i sorci verdi, 2/17-19

Civoli, MassimoUna notte su Gibilterra, 2/20-21

Colucci, PaoloGli aerei di una volta volano con HAG, 1/10-13

De Rosa, AntonioL’armata s’agapò tra cinema, letteratura e fu-

turo 3/16-18

Di Antonio, FrancoGli 80 anni dell’aeroporto fantasma di Sciacca

10/32-33

Di Bella, FrancescoAAA e CESMA per un progetto sperimentale

di alternanza scuola-lavoro 3/34

Di Castro, EmanueleUno scudo fiammeggiante 3/6-7Le Frecce Tricolori al raduno nazionale (ma

non solo), 4/11Cento anni dei quattro Venti 5/4-5Buon compleanno, FlyParty! 6/8-9Un Grifone sul Molise 10/4Gli Eurofighter tornano nei cieli islandesi 10/5Calendario 2019: un anno sotto il segno della

NATO 10/28Tutte le carte del Comandante 11/15-17Primi passi verso il volo suborbitale 12/10

Donelli, EvaUn vertice NATO tra spaccature e intese 7/7-9

Farina, PaoloGuido Polidori 3/35

Farina Finzi, Luca100 anni dopo, un Finzi nel cielo di Vienna

10/9

Gagliano, SalvaLe grandi ali di una regione di mare, 4/8-10I diavoli rossi non si arrendono mai ... 4/15-16

Garello, GiancarloLa crisi delle Associazioni (d’arma e non),

12/27

Goni, LeonardoAir&Space Heritage Italy: un convegno a Pa-

dova 6/13

Gritti Pilotto, LauraLa Casa dell’Aviatore, 1/18-19

Lanza, MaurizioItalo Accornero: un pilota di aerosiluranti

6/14-17

Martini, StefanoLugo ricorda Francesco Baracca a 100 anni

dalla morte 6/12

Mascia, MichelePensionistica 1/32-33, 3/32-33, 4/30, 5/32,

6/30, 7/32, 10/29, 12/26

Meani, FilippoA Volandia rinasce l’S.55X di Balbo 3/10-13

Migliavacca, CarloUn angelo in volo sopra Brema 10/10-13

Nico, NanniUgo Zannier e il primo aliante in Friuli 12/15-

16

Panato, StefanoLo scudo e la spada, 2/6-7La “dronite” 5/6-7Per un’antropologia in azzurro 11/6-7

Pasetti, AndreaFilippo Serafini dai Caproni alle auto d’epoca

5/14-17

Pioppi, StefanoInnovazione a 360° 10/2-3

Rizzi, OrazioUn sorvolo indimenticabile 3/19

Roder, MauroDall’idea al ricamo, 2/14-16

Sacchetti, RenzoConsiderazioni di un ex giovane socio 10/30-

31

Sani, Luigi“Valore tricolore”: l’airshow di tutte le forze

armate, 7/10-11

Salvati, EmanueleCorea del Nord, crocevia strategico e minaccia

globale 1/7-9Turchia: nemico affidabile o alleato infedele

2/10-13Albacete, Spagna: i caccia della NATO a scuola

di tattiche 3/4-5

Sciandra, GiovanniEditoriale 6/3, 11/1

Sestili, MassimoLa Difesa prepara la cyber-sicurezza 1/14-15Sognando Marte: il Falcon Heavy lancia una

Tesla nello spazio 2/4-5Stratolaunch, Black Ice e i “baroni spaziali”

3/8-9La Giornata Mondiale della Meteorologia

2018: sfide e prospettive 4/6-795 anni di Aeronautica Militare: doppio anni-

versario a Firenze 4/4-5Cosa ci insegna la triste fine del dirigibile “Ita-

lia”, 90 anni dopo 4/12-14Latina 2018: il XX raduno nazionale AAA 6/4-6Un museo per Bernacca, il colonnello che fece

scoprire la meteorologia agli italiani 7/14-15

Military Metrology for Aerospace: un conve-gno per misurare il supporto logistico 7/16-17

La storia siamo noi: lo spettacolo della bandamusicale AM a Latina 6/7

Numero speciale raduno 8-9Acrobati, arditi e incursori: 100 anni di aero-

porto a Furbara 11/8-10Rodolfo Calogero e il primo volo su Campo-

basso 11/18Il ruolo dell’Aeronautica Militare nelle Opera-

zioni Speciali della Difesa 12/8-9L’ultimo anno della Grande Guerra 12/11Rubrica Associazione: 1/34-42, 2/34-42, 3/38-

42, 4/31-42, 5/33-42, 6/31-41, 7/33-40,10/34-40, 11/29-39, 12/29-38

Valdonio, FrancescaLa grande fiera degli airshow 3/14-15

Valdonio, Giulio CesareAero 2018: un’edizione scialba 5/11-13Farnborough 2018: più piccolo non è più bello

7/2-5Trainer news, 1/20-22, 3/20, 4/20, 10/16-17,

11/11-13

Vizioli, FrancescoNon solo Foggia: gli audaci americani di Fur-

bara, 1/16-17Un italiano in aereo sulla Manica nel 1751:

una “fake news” del passato? 6/17-18

AER_12_2018_2 parte.qxp_1a Parte 19/12/18 11:39 Pagina 40

Page 43: COPERTINA 12 dicembre 2018.qxp copertina AAA 19/12/18 ......nostra rivista e al CD che, come promesso, abbiamo realizzato. Meno visibile, ma altrettanto importante, è stato il rinnovo

Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica fondata nel 1956direttore editoriale: Giovanni Sciandradirettore responsabile: Alessandro Cornacchinidirettore amministrativo: Paolo Ciangolacapo redattore: Gregory Alegiin redazione: Massimo Sestilihanno collaborato a questo numero:Massimo Baldassini, Marco Buzziolo, Giovanni Colla,Santo Cucé, Emanuele Di Castro, Giancarlo Garello,Laura Gritti Pilotto, Nico Nanni..

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEvia Marcantonio Colonna, 23 - 00192 RomaTel. 06 3215145 - Tel. e Fax 06 3216882 C.F. 80248150585 - Partita IVA n. [email protected] c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Novara - Ag. 4 via dei Gracchi, 156 - 00192 RomaIBAN: IT17D0503403204000000136949Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cuialla L. 7/8/1990, n. 250Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degliautori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riserva-ta. Riproduzione, anche parziale, vietata senza previa au-torizzazione. Gli elaborati giunti in redazione si intendo-no inviati a titolo di liberalità e non si restituiscono anchese non pubblicati.Chiuso in tipografia il 12 dicembre 2018ISSN: 0515-5215REALIZZAZIONE GRAFICA E STAMPARaia srl - via Bruno Pontecorvo, snc00012 Guidonia Montecelio (RM)Tel. 06 66182286 - Fax 06 [email protected]

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Numero di copie stampate nel mese precedente: 27.150 Il periodico è inviato in omaggio ai “sostenitori” che versanoalmeno 21,00 € all’anno, se residenti in Italia. Per l’esteroprendere contatti con l’amministrazione.

In copertina: L’elicottero HH-212A del 21° Gruppo del9° Stormo con la spettacolare livrea tigrata applicataper il NATO Tiger Meet. (Giovanni Colla)

SOMMARIO AeronauticaDICEMBRE 2018ANNO LXIII

Il gen. Genta, decano dell’Aeronautica Militare e dell’AAA, ha chiuso le ali

Il 13 novembre 2018 ha chiuso le ali gen. s.a. Oreste Genta, socio onorario dellasezione di Roma. Appena pochi giorni prima, il 2 novembre, aveva compiuto 107anni. Entrato nella Regia Aeronautica con il corso Leone dell’Accademia, partecipòalla seconda guerra mondiale nelle file dei reparti da Ricognizione Marittima, me-ritando due medaglie d’argento e una di bronzo al Valor Militare. Dopo la fine delle ostilità, promosso colonnello assunse il comando del RepartoVolo della 46ª Aerobrigata, da generale b.a. quello della 36a Aerobrigata InterdizioneStrategica e successivamente da generale di s.a. il comando della III Regione Aereadi Bari. e. Dopo la fine della sua carriera militare fu per quattro anni presidentedell’Opera Nazionale Figli degli Aviatori (ONFA).

- Socio Giacomo Alessiato (nucleo di Vinovo della sezione di Tori-no)

- Socia Paola Barbera (sezione di Albenga)- 1° av. Giovanni Barchiesi (nucleo di Ciriè della sezione di Torino)- Socia Gabriella Bestonso (sezione di Torino)- 1° av. Alessio Bianchi (sezione di Cagliari)- Col. Pil. Sergio Borgato (sezione di Rovigo)- Ten. Domenico Boschini (sezione di Torino)- 1° av. Giovanni Bragion (sezione di Rovigo)- M.llo 1a cl. sc. Giuseppe Caprio (sezione di Foggia)- M.llo sc. Benito Castriotta (sezione di Cagliari)- Col. Pil. Carlo Cimino (sezione di Guidonia)- Av. Pietro Coppi (sezione di Tortona)- 1° av. Claudio Dal Pozzo (sezione di Vicenza)- Lgt. Raffaele D’Apuzzo (sezione di Marsala)- Av. sc. Francesco Demichelis (nucleo di Vinovo della sezione di To-rino)

- Av. sc. Gian Carlo Durando (nucleo di Susa della sezione di Torino)- Av. Sergio Ferrari (sezione di Albenga)- Av. Alessio Fragonara (sezione di Cameri)- Av. Giovanni Girelli (sezione del Sebino)- Av. Armando Gottard (nucleo di Cervignano del Friuli della sezionedi Udine)

- Socio Luigi Lanza (sezione di Bovolone)- Socio Fabrizio Lavino (nucleo di Valle Cervo della sezine di Biella)- Av. Loris Leonardi (nucleo di Ciriè della sezione di Torino)- Socia Carla Locatelli (sezione di Bergamo)

- Av. sc. Bruno Maggiolo (Nucleo di Postioma della Sezione di Treviso)- Socio Bruno Malizia (sezione di Loreto)- Socia Amalia Manfredi (sezione di Albenga)- Av. Giordano Merisi (nucleo di Casirate d’Adda della sezione di Tre-viglio)

- Av. Claudio Niccoli (sezione di Grosseto)- Av. Paolo Ornella (nucleo di Valvasone della sezione di Udine)- M.llo 1a cl. Pompeo Orsi (sezione di Foggia)- 1° av. Enzo Pavon (sezione di Manzano)- Socio Gianfranco Picchio (sezione di Pavia)- Socio Agostino Pigliacampo (sezione di Loreto)- Av. Giuseppe Pinzani (sezione di Udine)- Socia Bruna Polinelli (sezione di Piacenza)- Socia Anna Paola Prandini Ramelli (sezione di Modena)- Aiut. Domenico Rauso (sezione di S.Maria Capua Vetere)- Socio Giorgio Rossi (sezione di Pavia)- Av. sc. Domenico Rotondaro (nucleo di Romano di Lombardia dellasezione di Brescia)

- Av. Antonio Santi (nucleo di Vasanello della sezione di Viterbo)- Av. sc. Antonino Scavone (sezione di Torino)- Socio Pier Luigi Scrivano (sezione di Torino)- Av. Guido Soave (sezione di Cesano Maderno)- Cap. pil. Rino Socci (sezione di Grosseto)- Sten. Giovanni Surbone (nucleo di Susa della sezione di Torino)- Socio Giovanni Varalda (nucleo di Valle Elvo della Sezione di Biella)- Ten. col. Livio Vasini (sezione di Torino)- Socio Gianni Venturini (sezione di Como)

HANNO CHIUSO LE ALI

Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni ed aggregati che ci hanno lasciato, a nome proprio e di tutti i soci esprime ai fa-miliari degli scomparsi il più sentito cordoglio.

attualitÀ

Il futuro poggia su tradizione e innovazione02 di Gregory Alegi

Superiorità aerea e logistica, guerra psicologica, da fanti ad arditi07 di Massimo Sestili

La prima volta dell’F-3508 di Gregory Alegi

Il ruolo dell’Aeronautica Militare nelle Operazioni Speciali della Difesa10 di Massimo Sestili

StORia 

Pietro Vittone il motorista di Francesco Baracca12 di Marco Buzziolo

Ugo Zannier e il primo aliante in Friuli15 di Nico Nanni

RubRiche 

f-35 newS17 Gli F-35 italiani sono operativi

nOtizie dal mOndO18libRi24legiSlaziOne, penSiOniStica e 26 tRattamenti ecOnOmici

aaa nOtizie

aSSOciaziOne aRma aeROnautica27hannO chiuSO le ali41

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Page 44: COPERTINA 12 dicembre 2018.qxp copertina AAA 19/12/18 ......nostra rivista e al CD che, come promesso, abbiamo realizzato. Meno visibile, ma altrettanto importante, è stato il rinnovo

AeronauticaIl periodico aerospaziale più diffuso in Italia edito dall’Associazione Arma Aeronautica

n. 12dicembre 2018

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5-52

15

IL FUTURO POGGIASU TRADIZIONE E INNOVAZIONE

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