coordinamento di Andrea de Prisco Poco è bello · alla teoria dei circuiti, ... sio PF-6000,...

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--- -) ( di Raffaello De Masi Poco è bello coordinamento di Andrea de Prisco mercato da un poco di tempo, è molto economica (intorno alle centomila) e sembra costruita da uno scozzese con fondi di magazzino; la carta va inserita in un supporto a tamburo tipo quello del porta rotolo della carta igienica, e la carta ha uno strano aspetto argenteo. In verità la stampa è ottenuta facendo scoccare una scintilla da un aghetto che scorre sul- la carta; questa si brucia e il gioco, anzi la stampa è fatta. Ma la stampa rapidamente peggiora nel tem- po, proporzionalmente al baccano, che è davvero in- fernale. Meglio certamente fa l'Alphacom, una classica stampantina termica dalla buone prestazioni in ter- mini di qualità, che ha il difetto, peraltro abbastanza comune per l'epoca, di deformare le immagini in senso verticale. Decisamente la migliore è infine la Seikosha, quasi una stampante "vera", con la sua brava matrice di punti, la sua carta normale, e la sua conformazione con tanto di cupolina di plexi- glass. E passiamo alle rubriche. Quella dello Spectrum offre la prova dell'Hi-Soft Pascal, un Pasca I dalle prestazioni interessanti (sembra strano ma tanto era primitiva, a quei tempi la sezione hardware, tan- to era raffinata quella software, con pacchetti che strizzavano fino all'ultimo byte memoria e risorse delle piccole macchine disponibili), del costo di una cinquantina di migliaia di lire, e confrontabile con successo con la maggior parte degli idiomi disponi- bili su macchine ben più elevate. E sempre a livello di spremitura delle meningi, Francesco Petroni mo- stra come si tracciano finestre multiple in Basic su PC, e Pierluigi Panunzi affronta il mattone dell'As- sembler dello Z80. l'articolo di tal De Masi è inte- ressante soprattutto perché ospita, in una pagina, la pubblicità di una sensazionale macchina per scrivere elettronica che può essere interfacciata al computer (quale, non è dato di sapere) e pilotata con opportu- ne (e chissà come criptiche) combinazioni di ESC. Tommaso Pantuso, con pazienza· da certosino, inizia alla teoria dei circuiti, con tanto di lampadine accese e spente e il buon ADP svela i segreti della costru- zione di un buon database. Se avete voglia di farvi venire un bel mal di testa, a pagina 103 c'è proprio quello che fa per voi, vale a dire una pedante e mi- nuziosa elencazione delle variabili di sistema nella mappa dello Spectrum, e, ancora appresso, una completa dissertazione sull'RS-232 dei piccoli Com- modore e un'estesa inchiesta su cosa ci può mai essere nei sedici kappa della ROM del 64. Non mancano, ovviamente, una serie di giochi, da copiare pazientemente per giocare a duelli side- rali, macchina del tempo, scrabble, e scritte in mo- vimento. Un po' più seria è l'applicazione Math- Passate le vacanze, pare che il detto di rimettersi al lavoro stenti a farsi strada nella panoramica informatica. Il nume- ro di ottobre è un po' poverello, pur- troppo; le pagine sono lentamente au- mentate (adesso sono circa duecento), ma trovare del buon materiale da provare è ancora un'impresa talora frustrante. Se- gno ne è che giusto giusto abbiamo il Ca- sio PF-6000, affidato a Corrado, e una terna di stampanti per lo Spectrum; il resto è roba di ordinaria amministrazione, con tutto il ri- spetto per l'ingegno e l'inventiva di chi, allo- ra, mandava i suoi listatini e listatoni. Ma procediamo con ordine; gradevole la lette- ra di un ragazzino di Torino, tal Francesco Fab- bri (oggi sarà un gagliardo ventisettenne iper- nutrito; chissà se ci legge ancora), che chiede a Corrado di dargli un buon motivo da fornire al pa- dre per farsi comprare un computer. Pioggia di mostre a settembre, con lo SMAU, il SICOB a Pa- rigi, il DATA SHOW a Tokyo il SIM-HI.FI-IVES e il PCW Show. Dalle news apprendiamo che Erics- son lancia il suo (pregevolissimo e altamente co- stoso) PC, Basf un winchester con capacità di 12 MB, e che si è svolto il primo festiva I degli autori di software per il gioco. Guarda guarda, ecco comparire Symphony, un integrato mol- to piacevole della lotus, "beve" ben 380 KB, oggi nemmeno sufficienti per un giochino, ma allora grossi come una montagna. Po- tenza dei tempi, la Psion, sviluppatrice uf- ficiale di Sinclair, offre i suoi applicativi per Ql anche su altre macchine, come IBM e Apricot. Apricot, appunto presentava il suo portatile (stranamente simile, negli ingombri e nella forma, al Portable Mac di là da venire) dotato di un eccezionale, per i tempi, riconoscitore vocale dotato di circa 4.000 vo- caboli. la prova, dicevamo. Il Casio FP-6000 è una mac- china singolare. Adotta intelligentemente l'MS- DOS, è basato su1l'8086, ed è assolutamente mo- dulare. l'unità centrale costa tre milioni e mezzo, ma una configurazione decente (con monitor cro- matico e winchester da 10MB) supera abbondante- mente i dieci milioni (solo l'HD costa la metà; fate i debiti confronti con i nostri mostri da alcuni gigal. la macchina ha di serie 256K di RAM ed è fornita solo di sistema operativo. Ma ormai i pacchetti per MS- DOS si trovano già ad ogni angolo di strada. Segue la prova di tre stampanti per Spectrum. Accanto alla ZX di Sinclair vediamo l'Alphacom 32 e la Seikosha GP-50S. la prima è già presente sul 168 MCmicrocomputer n. 176 - settembre 1997

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--- -)( di Raffaello De Masi

Poco è bello

coordinamento di Andrea de Prisco

mercato da un poco di tempo, è molto economica(intorno alle centomila) e sembra costruita da unoscozzese con fondi di magazzino; la carta va inseritain un supporto a tamburo tipo quello del porta rotolodella carta igienica, e la carta ha uno strano aspettoargenteo. In verità la stampa è ottenuta facendoscoccare una scintilla da un aghetto che scorre sul-la carta; questa si brucia e il gioco, anzi la stampa èfatta. Ma la stampa rapidamente peggiora nel tem-po, proporzionalmente al baccano, che è davvero in-fernale.

Meglio certamente fa l'Alphacom, una classicastampantina termica dalla buone prestazioni in ter-mini di qualità, che ha il difetto, peraltro abbastanzacomune per l'epoca, di deformare le immagini insenso verticale. Decisamente la migliore è infine laSeikosha, quasi una stampante "vera", con la suabrava matrice di punti, la sua carta normale, e lasua conformazione con tanto di cupolina di plexi-glass.

E passiamo alle rubriche. Quella dello Spectrumoffre la prova dell'Hi-Soft Pascal, un Pasca I dalleprestazioni interessanti (sembra strano ma tantoera primitiva, a quei tempi la sezione hardware, tan-to era raffinata quella software, con pacchetti chestrizzavano fino all'ultimo byte memoria e risorsedelle piccole macchine disponibili), del costo di unacinquantina di migliaia di lire, e confrontabile consuccesso con la maggior parte degli idiomi disponi-bili su macchine ben più elevate. E sempre a livellodi spremitura delle meningi, Francesco Petroni mo-stra come si tracciano finestre multiple in Basic suPC, e Pierluigi Panunzi affronta il mattone dell'As-sembler dello Z80. l'articolo di tal De Masi è inte-ressante soprattutto perché ospita, in una pagina, lapubblicità di una sensazionale macchina per scrivereelettronica che può essere interfacciata al computer(quale, non è dato di sapere) e pilotata con opportu-ne (e chissà come criptiche) combinazioni di ESC.Tommaso Pantuso, con pazienza· da certosino, iniziaalla teoria dei circuiti, con tanto di lampadine accesee spente e il buon ADP svela i segreti della costru-zione di un buon database. Se avete voglia di farvivenire un bel mal di testa, a pagina 103 c'è proprioquello che fa per voi, vale a dire una pedante e mi-nuziosa elencazione delle variabili di sistema nellamappa dello Spectrum, e, ancora appresso, unacompleta dissertazione sull'RS-232 dei piccoli Com-modore e un'estesa inchiesta su cosa ci può maiessere nei sedici kappa della ROM del 64.

Non mancano, ovviamente, una serie di giochi,da copiare pazientemente per giocare a duelli side-rali, macchina del tempo, scrabble, e scritte in mo-vimento. Un po' più seria è l'applicazione Math-

Passate le vacanze, pare che il detto dirimettersi al lavoro stenti a farsi stradanella panoramica informatica. Il nume-ro di ottobre è un po' poverello, pur-troppo; le pagine sono lentamente au-

mentate (adesso sono circa duecento),ma trovare del buon materiale da provare

è ancora un'impresa talora frustrante. Se-gno ne è che giusto giusto abbiamo il Ca-

sio PF-6000, affidato a Corrado, e una ternadi stampanti per lo Spectrum; il resto è roba

di ordinaria amministrazione, con tutto il ri-spetto per l'ingegno e l'inventiva di chi, allo-ra, mandava i suoi listatini e listatoni.

Ma procediamo con ordine; gradevole la lette-ra di un ragazzino di Torino, tal Francesco Fab-

bri (oggi sarà un gagliardo ventisettenne iper-nutrito; chissà se ci legge ancora), che chiede a

Corrado di dargli un buon motivo da fornire al pa-dre per farsi comprare un computer. Pioggia dimostre a settembre, con lo SMAU, il SICOB a Pa-

rigi, il DATA SHOW a Tokyo il SIM-HI.FI-IVES e ilPCW Show. Dalle news apprendiamo che Erics-son lancia il suo (pregevolissimo e altamente co-stoso) PC, Basf un winchester con capacità di12 MB, e che si è svolto il primo festiva I degliautori di software per il gioco. Guarda guarda,ecco comparire Symphony, un integrato mol-to piacevole della lotus, "beve" ben 380 KB,oggi nemmeno sufficienti per un giochino,ma allora grossi come una montagna. Po-tenza dei tempi, la Psion, sviluppatrice uf-ficiale di Sinclair, offre i suoi applicativi perQl anche su altre macchine, come IBMe Apricot. Apricot, appunto presentava ilsuo portatile (stranamente simile, negliingombri e nella forma, al Portable Mac

di là da venire) dotato di un eccezionale, per itempi, riconoscitore vocale dotato di circa 4.000 vo-caboli.

la prova, dicevamo. Il Casio FP-6000 è una mac-china singolare. Adotta intelligentemente l'MS-DOS, è basato su1l'8086, ed è assolutamente mo-dulare. l'unità centrale costa tre milioni e mezzo,ma una configurazione decente (con monitor cro-matico e winchester da 10MB) supera abbondante-mente i dieci milioni (solo l'HD costa la metà; fate idebiti confronti con i nostri mostri da alcuni gigal. lamacchina ha di serie 256K di RAM ed è fornita solodi sistema operativo. Ma ormai i pacchetti per MS-DOS si trovano già ad ogni angolo di strada.

Segue la prova di tre stampanti per Spectrum.Accanto alla ZX di Sinclair vediamo l'Alphacom 32 ela Seikosha GP-50S. la prima è già presente sul

168 MCmicrocomputer n. 176 - settembre 1997

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mente la sua stessa salute; è infatti do-tata di un dispositivo di controllo delladissipazione del calore, per cui, se du-rante una lunga stampa, la temperaturainterna sale oltre un certo limite, essa"rallenta" la sua attività fino a che i bol-lori si riducano a valori accettabili.

Passiamo alle rubriche; viene presen-tato AnnA, un linguaggio per animazioneapprontato da Roberto Angeletti , capacedi girare su Apple Il e tavoletta MC, e di-sponibile, su cassetta, presso la redazio-ne di Me. ADP continua ad ammannircila teoria dei database, e Tommaso Pan-tuso ci spiega cosa sono e come funzio-nano RAM e ROM. Andrea, ancora lui, si

Il Casio FP-6000 era una macchina assai interessante: "CPU8086 a 8 MHz, 256K RAM espandibili a 768, grafica 600x400pixel singolarmente indirizzabili in 8 colori". Libidine!

(ALTRI lf[EMJ[P~)

Tris di stampanti per loZX Spectrum. Originale ascintilla, compatibile ter-mica o ad impatto.

struttori, ha per scopo la più asso-luta compatibilità tra le macchineche lo adottano. Basato sul pro-cessare Texas TMS 9929 (fratellosiamese del sempiterno Z80), HB, ad onta delle sue dimensioni,praticamente paragona bili a quelladelle piccole macchine di cui ab-biamo parlato nelle puntate prece-denti, ha un aspetto decisamenteprofessionale, con il suo colorenero e con le frecce cursore siste-mate a lati di un quadrato, disposi-zione questa che diverrà quasi unvessillo di questo standard.

Caratteristica che allora i co-struttori vollero standard per l'M-SX fu il suono, ma in questo HBanche la grafica, per i limiti dell'e-poca e del prezzo, ha la sua parte.Dotato di una risoluzione di256x192, il computerino offre nu-merosi e talvolta sofisticati co-mandi (in Basic e in linguaggiomacchina) per manipolare figure etratti; ma il vero fiore all'occhiellodi questa macchinetta è il PersonalData Bank, un pacchetto integratodi tre applicazioni, che hanno una strut-tura pressoché simile; c'è infatti un indi-rizzario, un'agenda, e un taccuino di ap-punti.

Presenti su ROM e quindi dotati diuna velocità rispettabile, essi si affidanoper la gestione e la conservazione deidati, a una Data Cartridge, un'originalememoria di massa RAM autoalimentatache va inserita nello slot delle cartucceROM e conserva i dati anche quandoviene rimossa. Il prezzo, prevedibilmen-te, sarà introno alle ottocentomilalire, po-co più di quanto io pagai per il mio Tl994/A, già cadavere da qualche mese.

La terza prova è quella di una stam-pante Seikosha BP-5420, una stampan-te a impatto profes-sionale dalle buonecaratteristiche diversatilità e robu-stezza. Costa bentre milioni, ma èpiacevolmente si-lenziosa, veloce,adattabile a moltemacchine, e dotatadi una curiosa car-tuccia con inchio-stratore integ rato.Estrema raffinatez-za, la stampantemonitora continua-

Incredibile, ma vero' Il primo Psion risale addiritturaal 1984. Prima d'allora la casa inglese era specializ-zata soprattutto in programmi per Sinclair OL.

Arrivano gli MSXIl numero di novembre è interessante

visto che ospita la prima prova di unamacchina MSX, standard che ebbe qual-che momento di gloria e che prolificò inuna serie di macchine di basso costo. Maprima di descriverlo notiamo qualche col-po di coda del CP/M, che viene imple-mentato su GL, Atmos offre in Italia glihome della Oric (ohibò, chi sono costo-ro!), E Osborne, giunta ormai al conteg-gio, tenta di rimettersi in piedi con unamacchina basata sull'8086, dal beneau-gurante nome di Encore. Sord, al Data-Show dell'anno, mostra un Sord che scri-ve in caratteri katakana, successivamen-te "traducibili" in ideogrammi, e Polaroidlancia il primo esemplare del Palette, cheavrà fortuna ancora oggi intatta.

Il vero pezzo forte del fascicolo è laprova di Toshiba T-300 basata anch'essasu1l'8088, espandibile fino a 512 Kb diRAM, dotata di M$-DOS e CP/M (giustoper non scontentare nessuno). Dotatadei soliti due floppy da 640 K, può esse-re equipaggiata da un costoso HO (prez-zo circa 5 milioni) dal solito nome we-stern e dalla capacità di un diecino. To-shiba propone, come degna compagnadella macchina, una stampante a impat-to che costa come oggi si può pagareuna laser di alto livello, e un monitor acolori, dello stesso salato prezzo. Lamacchina, secondo una scuola di pen-siero molto in voga allora, ha scopi" ge-stionali" ed è locata in una fascia di livel-lo medio alto.

E arriviamo al Sony HB-75P, caposti-pite di una lunga schiera di prodotti abasso prezzo basati su uno standard na-scente, e che presto invaderanno ancheil mercato europeo. L'MSX, proposto daMicrosoft e accettato da numerosi co-

111' "I II I , 'I

. l.. I,'

Package, girante su Sharp, e quella per ilcalcolo del fattoriale, implementato suSOA, ma facilmente trasformabile in altrilinguaggi.

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(ALTRllf[EM][P~)

L 'Osborne Encore era un portatile molto particolare. In posizione chiusa, da tra-sporto, poteva essere facilmente scambiato per una macchina da cucito.Dalla attuale regina dei portatili, Toshiba, in prova una macchina da tavolo com-patibile MS-DOS (foto in alto) con uno o due f10ppy 5.25" da 640 KB, CPU Intel8088 a 6 MHz, 192 K di RAM espandibili a 512. Che tempi ...

ficca in testa di creare ben 51 (che esa-gerazionel) comandi nuovi per il Com-modore 64, e tra locazioni di memoria eindirizza menti assoluti e relativi manda inneurologia un bel po' di persone con ilsuo ADP-Basic. Ovviamente non mancail solito listatone, ma stavolta non è unbanale listato Basic, ma una serie di va-lori, da disporre nelle opportune locazionidi memoria. E questa messe di numeriraggiunge l'astronomica cifra di un paiodi migliaia di numeri, che vannopazientemente e certosina-mente battuti alla tastiera.

Se volete discutere di giochi,c'è pane per i vostri denti; City-Land è un arcade realizzato perSharp MZ-700 , con la classicaastronave che va a bombardarei grattacieli. E poi c'è Simon,gioco anch'esso ben noto, sta-volta costruito sui panni del 64;lo ha realizzato Marco CasassaMonti, che però ha dimenticatodi indicare il suo indirizzo percui la redazione lo cerca perdargli le sue lirette di compen-so. Enorme, sempre per C64, è

il listato di un ipotetico bilancio familiare,mentre per il fratello minore VIC eccouna semplice routine per risolvere il clas-sico problema elettrotecnico di trasfor-mazione di un triangolo di resistenze inuna stella. Per Spectrum, ecco la Pirami-de di lunnuh (ma dove li prendevanoquesti nomi!) e per TI99 l'atmosfera Iu-dica è data da Morphy, una specie di ro-bottino che cammina imperterrito nellecaverne di Rocciascura.

La Seikosha BP-5420era una stampante perutilizzo professionale.Riusciva a stampare ben410 caratteri al secondosu carta a modulo conti-nuo.

Tra i vari compatibiliMSX provati in passatoda MCmicrocomputertroviamo anche un inte-ressante Sony con pro-gramma di Personal Da-ta Bank incorporato.

Dicembre, Natale,spendiamo qualcosa incomputer!

Dai, mettiamo mano alla tasca e com-priamoci un giocattoli no per Natale. E larivista si arricchisce di un maggior parco.prove e di un numero di pagine superioredi un 10%. La pubblicità comincia a farlada padrona, e Motorola presenta il primovero processore a 32 bit, il 68020 che poifarà la fortuna delle macchine Macintoshsuperiori. Appare, per la prima volta, sullenostre pagine, un articolo dedicato al-l'handicap, e Paolo Nuti annuncia unanuova tecnologia che, lui preannuncia, ri-voluzionerà le memorie di massa. Si trat-ta dei dischi ottici (c'è anche una foto diun driver delle dimensioni di una venti-quattrore). che stanno già facendo fortu-na nel campo musicale e che diverran-no, Paolo prevede, presto uno standard(ci vorrà ancora qualche annetto).

Valter Di Dio ci insegna a utilizzare lapresa SCART per collegare (facilmente,dice lui) il nostro computer a un televiso-re. Sul fronte MSX appare l'Amstrad CPC464, computerino di medio costo ade-rente a questo standard, che praticamen-te non si differenzia quasi per nulla daglialtri, tranne che per avere un pratico regi-stratorino incorporato e per disporre diun Basic particolarmente efficiente, dalsuggestivo nome di Locomotive Basic.Sempre sullo stesso fronte, ecco il Me-motech MTX 512; si tratta di una mac-china dal disegno sofisticato ed elegante,dotata anche di CP/M, a buon prezzo perlo standard (circa settecentomila). congrafica e suono di buon livello e dotata diun corredo hardware e di una serie diespansioni che lo possono rapidamentetrasformare in una macchina più potenteprofessionale. Ancora nelle prove, ecco

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Il futurodell'home computer

Oggi come oggi. a nessun possessore di Personal Computer verrebbe inmellte di chiedersi "e ora che ci/aecio?". Dopo qualche iniziale incertezza,i! Persottal ha infatti conquislOto una collocazione precisa: perftllamentt a

SIIO agio nelle applicazioni scientifiche e tecniche ed in quelle di HoffieeOIliomatio,," e manageriali come lo scriUura elellron;ca, le basi dati. le

lelecomlUlicazioni, le presemazioni grafiche. ; tabelloni e/turanici. olle siabbia l'accortezza di c/imensionar/o opporlunamenle, se la cava persino con

lo contabilitd.Molti ritengo"o che un ruolo fondamentale nella graduale definizione delleapplicazioni del personal computer sia stato svolto da quel gen'iale pezzo disoftware che è il Visicalc. Geniale perché, pur essendo esattamenle quello

che Ima larghissima fascia di utenli aveva sempre desideralo, prima diessere scritto per il personal, semplicemente, non esisteva. Più del calcolotecnico e scientifico. necessariamente utile ad una minoranza di ulenli, più·dell'elaborazione dei testi. per iquali già esistevano apposite macchine daufficio e che come applicazione a latere poteva interessare solo gli ulenlitecnici. pii; di qutllsiasi data base, lo cui ulilità è strettamente legata alle

dimensioni della memoria di massa, il foglio elettronico ha spinlo unagenerazione di utenti o mettere il computer sulla proprio scrivania.

L 'Home Computer sembro invece soffrire di una crisi di identità: anzichitendere ad wtQ classe di applicazioni proprie sembra assumere il ruolo difrtltello povero del personal. Di fatto, a parte lo collezione di giochi e

programmi yori. le principali applicazion" dell'Home Compuler ricalcanoquelle del Personal. L 'alluole software domestico (bilancio familiare, ricel/e

di cucina, diete, etc.) non riesce ad apparire realmente ulile e leapplicazioni del tipo "casa elel/ronica" (controllo centralizzato di lUI/i i

sistemi domestici. dalteleyisore all'anti/urlo, dal riscaldamento allalavastoviglie, dal telefono 01 giradischi). così come un eventuale soflwore

domestico multi-applicazione multi-utente. richiedono in reallà hardware diben altra consistenza di quella offerta dagli odierni Home Computer.

In alleso che il naturale progresso faccia ancora diminuire il costodell'hardware fino a rendere realmente realizzabile il sogno del computer

domestico (o del domestico computer). c'è però lo possibilità che. così comefu il Visicalc per il Personal. anche per l'Home Computer sia possibileinve"tare delle applicazioni complelamente nuove. E molli rilengono che

queste nuove applicazioni passino proprio attraverso le memorie di massa aletlllm ollica cui, in questo numero. dedichiamo un servizio introdutliyo.

Paolo Nuti

da ricopiare per aggiungere qualche mi-serello comando in più al loro Basic.

E per completare qualche curiosità,come al solito: c'è chi vende tastiereprofessionali per ZX, invitando chi chiedeinformazioni ad accludere un "bollo so-stanzioso" (sic!); e chi, per cinquantami-la lire insegna a togliere le protezioni daipacchetti HP. Michele, da Trento, è di-

sponibile a recarsi in tuttaItalia per mettere a puntomacchine di ogni tipo, eFrancesco, da Massa Ma-rittima, offre su abbona-mento, l'oroscopo setti-manale costruito con unprogramma "a tutta pro-va". Basta così, ci risentia-mo il mese prossimo!

Look quasi funereoper il MemotechMTX 512 provato neldicembre '84.In basso la primastampante provatada AOP. Naturalmen-te per il suo insepara-bile Commodore 641

(ALTRllr[EM[P~)microprocessore per uno Z80 piuttostosemplificato, con il dichiarato scopo di in-segnare l'assembler a neofiti e non. Val-ter Di Dio, ci introduce al mondo della si-mulazione, e Raffaello De Masi, ci inse-gna a parlare più Forth. ADP, imperterri-to, ci fa sapere, illustrando le tecniche didata base, che il nipote di Caino si chia-mava Irad e quello di Set (il terzo fratello,di cui le cronache giudiziarie dell'epocanon si interessarono e che finì a fare il bi-gliettaio sui tram) Kenan. Andrea ci sparaaltre tre o quattro migliaia di valori da al-locare per il suo Basic, e Pierluigi Panun-zi squarcia un altro velo dell'Assemblerdello Z80 e delle tecniche di gestione deifile in MBasic.

Qualche piccolo gioiello nelle rubrichededicate alle macchinette programmabili;in RPN ecco lo studio di una funzione, e,in esadecimale, le tecniche di gestionedegli AND e OR. In C64 ecco un bel gio-co, "The Dark Wood", con i soliti fossatipieni di coccodrilli, le paludi anofeliche, lacaverna del lupo mammone e così via.Pantuso, per non essere da meno di An-drea, estende il Basic di Vic 20 di qualchemigliaio di notazioni, manco a dirlo, an-ch'esse esadecimali e Adriano De Domi-nicis, di Lignano Sabbiadoro, in assenzadi turiste di cui andare a caccia, offre unostrano giochetto con omini che salgono escendono dall'ambulanza che li ha salvati.

Nella rubrica Spectrum Bergami pre-senta un programma per conti correntiche farebbe impallidire i pacchetti dellaBanca d'Italia, e proprio perché pare chesiamo al festiva I del linguaggio macchi-

na, le rubrichededicate al 99/4Ae al PC-1500 diSharp fanno a ga-ra nel presentarciliste pressochéinfinite di codici

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La presa SCART - questa sconosciuta - ovvero co-me collegare facilmente un TVcolor al computer.Erano tempi in cui un monitor a colori era proprio unlusso sfrenato'

la stampante Commodore MPS 802, dibasso costo ma di prestazioni più cheoneste, destinata alle macchine Commo-dore di classe più elevata. Interessanteanche L'Handic REL, aggeggi no per in-terfacciare VIC e 64 a macchine sterne(tanto che Tommaso Pantuso ci costrui-sce un'applicazione per aprire e chiuderele serrande o accendere luci e televiso-re). Dream Software offre un "machineCode for Beginners", simulatore di un

Nelle News del numero 36 troviamo anche questointeressantissimo Apricot portatile. Qualche attualelettore di MC l'ha mai visto in "carne ed ossa "?