cooperazione di credito - Federazione BCC Emilia Romagna · Conclusa a Bologna la quarta edizione...

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in Emilia Romagna HOUSE ORGAN DELLA FEDERAZIONE DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO Anno XXXV - n. 7 settembre-dicembre 2015 COOPERAZIONE DI CREDITO Modifica dello Statuto della Federazione Regionale ASSEMBLEA STRAORDINARIA Il tavolo della presidenza dell'Assemblea Straordinaria. Da destra: il Vice Presidente Secondo Ricci, i Vice Direttori Stefano Pollice e Valentino Cattani, il Presidente della Federazione Regionale Giulio Magagni, il Direttore Generale Daniele Quadrelli, il Responsabile Amministrativo Silvano Cazzola e il Notaio Alberto Valeriani. A sinistra i partecipanti all'Assemblea. N el corso dell’Assemblea straordi- naria dei Soci, svoltasi a Bologna, lo scorso 14 dicembre 2015, pres- so la Sede sociale è stato approvato il nuovo Statuto della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emi- lia Romagna. La revisione dello Statuto della Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna, in linea con gli orientamenti proposti da Federcasse, si è resa necessaria in virtù dell’evoluzio- ne del ruolo strategico della Federazione a supporto e tutela delle BCC socie. Gli obiettivi sottesi agli interventi realiz- zati fanno riferimento a: n Una migliore e più completa definizio- ne degli scopi, del ruolo e delle Funzioni della Federazione. n Una più aggiornata rappresentazione dell’oggetto sociale e una definizione puntuale delle attività che la Federazione può svolgere. n Il raccordo con i Fondi di Garanzia di Categoria. Lo “Statuto Sociale della Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna (14 dicembre 2015)” è consultabile e scaricabile (in for- mato Pdf) dal portale della Federazione regionale – www.fedemilia.bcc.it – dal “Menù generale”, alla voce “Statuto”. V edizione del Corso in “economia, identità e gestione del Credito Cooperativo” ALTA FORMAZIONE UNIVERSITARIA D opo i positivi riscontri ottenuti nelle precedenti edizioni, ha preso avvio il 4 dicembre scorso - presso la sala Giovanni Dalle Fabbriche della Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna - la V edizione del Corso in Economia, Identità e Gestione del Credito Cooperativo, alla presenza del Direttore della Filiale di Bologna della Banca d’Italia, Francesco Trimarchi, del Direttore Generale e del Vice Direttore Vicario della Federazione regionale, Daniele Quadrelli e Valentino Cattani, e del Direttore del Corso, Massimiliano Marzo. Il percorso formativo - che in que- sta edizione avrà la forma tecnica di Corso di Formazione Superiore Universitario - è realizzato in partnership e con il sostegno della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna, che si avvale, come nelle precedenti edizioni, della collaborazione del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna e di FAM (Fondazione Alma Mater). Tale percorso si sta sempre più affermando come Laboratorio di Sviluppo in sintonia con le strategie del Credito Cooperativo emiliano romagnolo, in coe- renza alle sue distintività peculiari, sia di tipo valoriale, che gestionale-organizzati- vo. Nella sua prolusione, il Direttore Generale Quadrelli ha illustrato i contenu- ti del Corso e gli scopi per cui è stato pensato e realizzato nel 2010, ricordando che il percorso formativo 2015-2016 intende sollecitare la riflessione sulle tematiche riguardanti in particolare l’As-

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in emilia romagnahoUSE oRgAn DEllA FEDERAzIonE DEllE BAnChE DI CREDITo CooPERATIVo

Anno XXXV - n. 7 settembre-dicembre 2015

cooperazionedi credito

Modifica dello Statutodella Federazione Regionale

assemblea straordinaria

Il tavolo della presidenza dell'Assemblea Straordinaria. Da destra: il Vice Presidente Secondo Ricci, i Vice Direttori Stefano Pollice e Valentino Cattani, il Presidente della Federazione Regionale Giulio Magagni, il Direttore Generale Daniele Quadrelli, il Responsabile Amministrativo Silvano Cazzola e il Notaio Alberto Valeriani. A sinistra i partecipanti all'Assemblea.

Nel corso dell’Assemblea straordi-naria dei Soci, svoltasi a Bologna, lo scorso 14 dicembre 2015, pres-

so la Sede sociale è stato approvato il nuovo Statuto della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emi-lia Romagna.La revisione dello Statuto della Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna, in linea con gli orientamenti proposti da Federcasse,

si è resa necessaria in virtù dell’evoluzio-ne del ruolo strategico della Federazione a supporto e tutela delle BCC socie.Gli obiettivi sottesi agli interventi realiz-zati fanno riferimento a: n Una migliore e più completa definizio-ne degli scopi, del ruolo e delle Funzioni della Federazione.n Una più aggiornata rappresentazione dell’oggetto sociale e una definizione puntuale delle attività che la Federazione può svolgere.n Il raccordo con i Fondi di Garanzia di Categoria.Lo “Statuto Sociale della Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna (14 dicembre 2015)” è consultabile e scaricabile (in for-mato Pdf) dal portale della Federazione regionale – www.fedemilia.bcc.it – dal “Menù generale”, alla voce “Statuto”.

V edizione del Corso in “economia, identitàe gestione del Credito Cooperativo”

alta formazione universitaria

Dopo i positivi riscontri ottenuti nelle precedenti edizioni, ha preso avvio il

4 dicembre scorso - presso la sala Giovanni Dalle Fabbriche della Federazione delle BCC dell’Emilia Romagna - la V edizione del Corso in Economia, Identità e Gestione del Credito Cooperativo, alla presenza del Direttore della Filiale di Bologna della Banca d’Italia, Francesco Trimarchi, del Direttore Generale e del Vice Direttore Vicario della Federazione regionale, Daniele Quadrelli e Valentino Cattani, e

del Direttore del Corso, Massimiliano Marzo. Il percorso formativo - che in que-sta edizione avrà la forma tecnica di Corso di Formazione Superiore Universitario - è realizzato in partnership e con il sostegno della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna, che si avvale, come nelle precedenti edizioni, della collaborazione del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna e di FAM (Fondazione Alma Mater). Tale percorso si sta sempre più

affermando come Laboratorio di Sviluppo in sintonia con le strategie del Credito Cooperativo emiliano romagnolo, in coe-renza alle sue distintività peculiari, sia di tipo valoriale, che gestionale-organizzati-vo. Nella sua prolusione, il Direttore Generale Quadrelli ha illustrato i contenu-ti del Corso e gli scopi per cui è stato pensato e realizzato nel 2010, ricordando che il percorso formativo 2015-2016 intende sollecitare la riflessione sulle tematiche riguardanti in particolare l’As-

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set Liability Management (ALM), il Risk Management, i Fondi Garanzia il sistema dei controlli, il recepimento delle normati-ve europee BRRD. L’obiettivo è fornire una formazione valoriale e tecnicooperati-va a occupati (dirigenti, quadri, funzionari e dipendenti) nella cooperazione di credi-to. Nella sua “lezione inaugurale” dal titolo “Il credito cooperativo prima, dopo (e oltre) la crisi”, il Direttore Trimarchi ha focalizzato l’attenzione inizialmente sulla situazione economica nazionale e regiona-le (prima e durante la crisi), analizzando le “debolezze” dell’economia nazionale e, di conseguenza, del sistema di relazioni ban-che-imprese, nonché i fattori preesistenti alla crisi e per lungo tempo sottovalutati (addirittura scambiandoli per punti di forza). “La miscela di questi fattori - ha detto Trimarchi - ha rallentato la crescita del nostro Paese e ha prodotto un equilibro precario nelle relazioni fra banche e impre-se (nanismo e imprese povere-imprendito-ri ricchi); dal canto loro, per molto tempo le banche locali hanno sottovalutato le minacce alla crescita e hanno ritenuto di prosperare in questo equilibrio precario giustificando tale atteggiamento con con-siderazioni del tipo ‘più le imprese sono piccole e familiari più c’è bisogno di ban-che locali’, ‘più le imprese sono sottocapi-talizzate e più opportunità vi sono di aumentare i prestiti (quindi i ricavi, quindi il patrimonio)’. Se la prima considerazio-ne è un dato di fatto, la seconda si è rive-lata inadeguata e la crisi lo ha rivelato in tutta la sua crudezza”.Trimarchi ha poi analizzato i vantaggi e gli svantaggi del “localismo”: a fronte di innegabili benefici - quali la miglior cono-scenza dei clienti e la creazione di relazio-

ni di lungo periodo (che permettono di rafforzare la fiducia reciproca, ampliare l’offerta di credito e stabilizzare i ricavi) - sconta alcuni pesanti fattori negativi: pres-sione per sostenere l’economia; conflitti di interesse; alta dipendenza da shock locali; molto campanilismo; rischio di cattura. Pertanto la ricetta ideale, in cinque punti, per garantirsi un futuro sicuro e stabile dovrebbe essere: 1) Ristrutturazione del sistema “riforma del Credito Cooperativo”; 2) Rendere sostenibile il modello di busi-ness; 3) Recuperare un sano rapporto con il territorio; 4) Migliorare il governo socie-

I numerosi partecipanti alla Conferenza Generale dei Direttori del 12 ottobre 2015.

tario; 5) Solida base etica. Ha concluso l’incontro il Vice Direttore Vicario Valentino Cattani il quale, dopo aver ricor-dato di essere stato “studente” della prima edizione del Master, ha sottolineato l’at-tualità dei temi e delle dinamiche econo-miche affrontate. Tra i prestigiosi docenti, ai quali si alterneranno esponenti del siste-ma BCC, segnaliamo i professori Stefano Zamagni, Massimiliano Marzo, Vera Negri Zamagni, Massimo Spisni, Flavio Delbono, Pier Giovanni Bresciani, Ranieri Razzante, Francesco Gennari e Everardo Minardi.

Procedure e metodologienelle BCC dell’Emilia Romagna

il nuovo srep

L a fase di profondo cambiamento e riassetto del sistema bancario italiano,

dovuta principalmente a forti mutamenti strutturali di mercato, i profondi muta-menti riguardanti la normativa di riferi-mento, nonché il resoconto dell’incontro, tenutosi il 30 settembre 2015, tra la Direzione della Federazione (Direttore Generale e Vice Direttori) e i rappresen-tanti della Banca d’Italia delle filiali di Bologna e Forlì, sono stati i principali argomenti affrontati nel corso della Conferenza Generale dei Direttori - allar-gata per l’occasione ai Risk Manager delle Associate - svoltasi presso la Federazione regionale lo scorso 12 otto-bre 2015. Nel corso dell’incontro il Direttore Generale Daniele Quadrelli, il Vice Direttore Vicario Valentino Cattani e il Vice Direttore Stefano Pollice, coadiu-vati dal responsabile Ufficio Pianificazione e Risk Management, Carlo Guiducci, e dalla collaboratrice Bianca Maria Parmeggiani, hanno illustrato i principali mutamenti strutturali di mercato - Sistema economico meno banco-centrico; Profonde modifiche dei modelli di busi-ness; Efficientamento dei metodi di valu-tazione del merito creditizio; Ridimensionamento del ruolo del margi-ne di interesse; Analisi della concentra-zione dei ricavi; Smobilizzo elevato dello stock di crediti deteriorati; Capacità deci-sionale (sia strategica che operativa) pon-derata ma rapida (assetto di governance, competenze professionali e composizione dei board); Costante ed idoneo controllo dei rischi - nonché i radicali mutamenti riguardanti la normativa di riferimento, in particolare dopo il conferimento alla BCE dei poteri di supervisore unico delle ban-

che dell’eurozona (SSM) e l’imminente applicazione - dal 1° gennaio 2016 - del processo di supervisione e valutazione prudenziale (guidelines on common pro-cedure and methodologies for the super-visory review and evaluation process – SREP). Di seguito sono stati riportati gli esiti dell’incontro con i rappresentanti della Banca d’Italia delle filiali di Bologna e Forli’, in particolare in merito alle “pro-cedure e metodologie adottate per la determinazione della “decisione sul capi-tale” a conclusione del processo di revi-sione prudenziale (SREP)”, e agli “indi-catori di rischiosità e ai livelli di coverage dei NPL, ai tassi di decadimento delle sofferenze regionali (e per provincia), alla distribuzione percentuale dei punteggi assegnati al termine del ciclo dello SREP e nel confronto con altre macro aree geo-grafiche”. (b.c.)

In alto, l'intervento del Direttore del Corso Prof. Massimiliano Marzo. Con lui nella foto da sinistra, il Vice Direttore Stefano Pollice, il Direttore Generale Daniele Quadrelli, il Direttore della Filiale di Bologna della Banca d'Italia Francesco Trimarchi e il Vice Direttore Vicario Valentino Cattani. Sotto, la “lezione inaugurale” del Direttore della Filiale di Bologna della Banca d'Italia Francesco Trimarchi.

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lità indiretta, che colpiscono le tasche dei contribuenti italiani, così come sulla necessità di revisione ad opera del Governo di parte dell’intervento e di allungamento dei tempi per favorire un ulteriore aumen-to del gettito di capitali dall’estero ed evi-tare che il minore riassorbimento di tali risorse venga coperto aumentando le acci-se. (e.p.)

Proroga per il rientro dei capitalivoluntary disclosure

In attesa della proroga governativa sul rientro dei capitali per le attività svolte

all’estero da parte delle imprese italiane interessate, la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna e la Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna, hanno organizzato un apposito convegno per approfondire la non facile normativa della Voluntary disclosure e dell’emersio-ne dei capitali, sia sotto l’aspetto tecnico e professionale, sia negli aspetti specifici per istituti bancari e società fiduciarie.Il seminario si è svolto il 12 settembre scorso presso la sede della Federazione regionale, con i qualificati interventi di Giuseppe Molinaro (responsabile fiscale di Federcasse), Raffaele Rizzardi (Comitato Fiscale Europeo CFE), Andrea Carinci (Università di Bologna), Renzo Parisotto (Commissione Tributaria Abi) e Fabrizio Vedana (Vicedirettore Generale dell’Unione Fiduciaria).Tutti i relatori hanno messo in evidenza aspetti positivi e criticità dell’intervento per il rientro dei capitali, in particolare sulle clausole di salvaguardia sulla fisca-

L'intervento di Raffaele Rizzardi del CFE, alla sua destra il Responsabile Fiscaledi Federcasse Giuseppe Molinaro.

Procedure e metodologienelle BCC dell’Emilia Romagna

il nuovo srep

Conclusa a Bologna la quarta edizione del Corsosull’applicazione della normativa antiriciclaggio

corso di alta formazione

Si è concluso il 18 dicembre a Bologna, presso la Scuola Superiore di Studi

Umanistici il quarto Corso di Alta Formazione Universitaria sull’“Applica-zione della normativa antiriciclaggio nel sistema economico nazionale e interna-zionale”, promosso dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia

dell’Università di Bologna in collabora-zione con la Segreteria di Stato Istruzione, Cultura e Università Repubblica di San Marino, l’Aira (Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio), Assofiducia-ria e con il determinante contributo della Federazione delle Bcc dell’Emilia Romagna.Il corso, che ha preso avvio il 6 novembre 2015, come nelle precedenti edizioni, è volto a fornire competenze in materia di disciplina antiriciclaggio a chi svolge attività ad essa inerenti all'interno di ban-che, finanziarie, società di leasing e fac-toring, trust companies, fiduciarie, socie-tà immobiliari, pubbliche amministrazio-ni e a chi presta consulenza a tali sogget-ti. Presenti all’evento inaugurale, sempre il 6 novembre 2015, il Prof. Luigi Filippo Paolucci (Direttore Scientifico del Corso), il Prof. Francesco Gennari (Direttore del Corso), la Prof.ssa Maria Alessandra Stefanelli (Direttore del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Università di

Bologna), il Prof. Ranieri Razzante (Coordinatore Didattico e Scientifico del Corso), il Dott. Valentino Cattani (Vice Direttore della Federazione BCC Emilia Romagna), l’Avv. Marco Bodellini (Segretario del Corso) e il Dott. Giuseppe Morganti (Segretario di Stato Istruzione e Università Repubblica di San Marino). I relatori, presentando l’edizione 2015 del Corso, hanno evidenziato la grande attualità degli obiettivi formativi perse-guiti e in particolare le specificità giuri-dico-normative in quanto incentrato sul rischio riciclaggio come reato e sul rap-porto tra banche e enti di controllo, in primo luogo la Banca d’Italia e gli altri regolatori, e sottolineando univocamente in modo particolare come il corso conti-nui ad essere un ottimo incentivo a poli-tiche universitarie sempre più orientate al rapporto con gli attori economici e con gli organismi di regolazione. La cerimo-nia di consegna degli attestati si svolgerà a San Marino il 25 gennaio 2016. (b.c.)

I prestigiosi relatori all'evento inaugurale. Da sinistra il Prof. Paolucci,il Prof. Gennari, la Prof.ssa Stefanelli,il Prof. Razzante, il Dott. Cattani,l'Avv. Bodellini e il Dott. Morganti.

Apertura all’EXPO di Milanoper il V Forum Giovani Soci BCC

Giovani soci bcc

Oltre 200 giovani soci delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali

(appartenenti a 50 delle circa 80 associa-zioni presenti a livello territoriale in altrettante BCC in tutta Italia e 14 Federazioni locali) si sono ritrovate dal 18 al 20 settembre a Milano per il “Quinto Forum nazionale dei Giovani soci” del Credito Cooperativo.Il Forum - organizzato da Federcasse in

collaborazione con la Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo -, che si è riunito il primo giorno all'EXPO, ha avuto quest’anno per tema: “QI Giovani - Qualità e Innovazione”, decli-nato sotto il profilo della qualità e dei

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Anno XXXVn. 7 settembredicembre2015

Direttore Responsabile: Daniele Quadrelli. A cura dell’Ufficio Stampa, Immagine e Comunicazione.

In redazione: Bruno Campri, Elio Pezzi.

Proprietà: Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia Romagna

Via Trattati Comunitari Europei 1957-2007, n. 17 - 40127 Bologna. Tel. 051/6314011 - www.fedemilia.bcc.it.

Grafica: Idea Pagina (Bologna). Stampa: Editografica (Bologna).

Registrazione: Tribunale di Bologna n. 4780 del 12.2.1980. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

cooperazione di credito in emilia romagna

Il 23 dicembre Federcasse, con la colla-borazione delle Federazioni regionali

delle BCC ha coordinato la pubblicazio-ne sui principali quotidiani nazionali e locali, della pagina-manifesto qui ripro-dotta. Il messaggio intende posizionare il Credito Cooperativo rispetto al dibat-tito pubblico sulle banche locali - conta-minato dalla vicenda delle 4 banche portate a risoluzione (nessuna delle quali era una BCC) - ricordando allo stesso tempo non solo i "numeri"delle BCC, ma anche la loro originale rete di protezione, la logica che presiede all'uti-lizzo e all'investimento del risparmio, la particolarità di non avere azionisti di riferimento da soddisfare a fine eserci-zio. Il messaggio ha avuto anche una diffusione attraverso i social network ed in particolare attraverso “Twitter” grazie all'hashtag #iostoconleBCC. Per l’Emi-lia Romagna la Federazione regionale ha coordinato la pubblicazione della pagina sulle seguenti testate macrore-gionali/locali: QN-Il Resto del Carlino (tutte le edizioni provinciali/locali); Corriere Romagna (tutte le edizioni: Forlì-Cesena; Ravenna-Imola; Rimini-San Marino); La Voce di Romagna (pagi-na regionale comune per tutte le edizio-ni: Forlì-Cesena; Ravenna; Rimini e San Marino); la Gazzetta di Reggio.

Io stocon le BCC

tempi di vita, della formazione, del lavo-ro. Alla tre giorni di lavori, aperti dal Presidente di Federcasse Alessandro Azzi, sono intervenuti - tra gli altri - Luigino Bruni (docente di storia del pensiero economico all’Università LUMSA di Roma), Angelo Carnemolla di Accademia BCC (la scuola di forma-zione nazionale del Credito Cooperativo),

Antonio Organtini, direttore dell’IPAB Sant’Alessio di Roma.Il Forum è stato anche occasione per presentare alcune esperienze italiane di innovazione nate o sviluppatesi con il contributo del Credito Cooperativo: la piattaforma di crowdfunding territoriale Ginger, realizzata grazie al finanziamen-to di Emilbanca, la “app” per il trasferi-

mento di denaro attraverso smartphone “Satispay”, frutto di una start-up parteci-pata dalla BCC Alpi Marittime (Carrù, Cuneo) e da Iccrea Banca, nonché la nuova “app” dei giovani soci del Credito Cooperativo, che permetterà di mettere in rete attività commerciali e professio-nali dei Giovani Soci e le eventuali offer-te di sconti e convenzioni. Una dozzina i Giovani Soci dall’Emilia Romagna in rappresentanza di cinque associazioni: Emilbanca, CC Ravennate Imolese, Banca di Forlì, Banca di Cesena e BCC Castenaso. (b.c.)