Cooperativa Sociale - Gruppo Arco · Le attività prevalenti sono rivolte a persone con problemi di...

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Cooperativa Sociale ONLUS Gestione di servizi Socio-sanitari, Assistenziali, Educativi

Dati dal 01/01/2007 al 31/12/2007

approvato in Assemblea dei Soci del 11.04.2008

Bilancio Sociale anno 2007 Gruppo Arco s.c.s 2

INDICE 1. LA POLITICA DEL BILANCIO SOCIALE........................................................................................................ 3 2. IDENTITA’ ........................................................................................................................................................... 4

2.1 ANAGRAFICA................................................................................................................................................. 4 2.2 ORGANIGRAMMA.......................................................................................................................................... 5 2.3.CONTESTO...................................................................................................................................................... 6 2.4. STORIA ........................................................................................................................................................... 8 2.5 MISSION E VALORI .......................................................................................................................................11 2.6 VISION............................................................................................................................................................12 2.7 ATTIVITA’......................................................................................................................................................13

2.7.1.Comunità Terapeutica................................................................................................................................13 2.7.2.Progetto Stabil – Mente: ............................................................................................................................15 2.7.3.Progetto Play Off:......................................................................................................................................17 2.7.4 Settore Famiglie AMA G.D.F .....................................................................................................................19 2.7.5. Comunità Casa Aurora: ............................................................................................................................20 2.7.6. Progetto “La Chiave Rosa” ......................................................................................................................22 2.7.7.Comunità Rondine: ....................................................................................................................................23 2.7.8. Progetto “Casa Mia”................................................................................................................................25

2.8 I VOLONTARI “ASSOCIAZIONE AMICI DEL GRUPPO ARCO” ..................................................................27 2.9 RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DEL 2007.....................................................................................................28 2.10 STRATEGIE ..................................................................................................................................................32 2.11 OBIETTIVI SPECIFICI..................................................................................................................................33

3. MAPPA DEI PORTATORI D’INTERESSE.......................................................................................................37 4. DATI DI CONTABILITÀ SOCIALE..................................................................................................................40

4.1. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE ........................................................................................................40 4.2. INDICATORE DEL BENESSERE OFFERTO “BENEFIT” AL PERSONALE: .....................................................................42 4.3. PARTECIPAZIONE E DEMOCRATICITÀ: ................................................................................................................43 4.4 COMUNICAZIONE E VERIFICA CON LA COMMITTENZA ......................................................................................44 4.5 SUPPORTO GESTIONALE “PERCENTUALE DELLE DONAZIONI SUI RICAVI TOTALI “ ............................................45

5. PIANIFICAZIONE E RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO AL..........................................46 VALORE AGGIUNTO............................................................................................................................................46 6. SVILUPPI E AMBITI DI MIGLIORAMENTO PER IL 2008...........................................................................50 7. CONCLUSIONI E SVILUPPI AL PROSSIMO BILANCIO SOCIALE............................................................51


1. LA POLITICA DEL BILANCIO SOCIALE Storicamente, si inizia a parlare di Bilancio Sociale durante il dibattito sulle funzioni e sulle responsabilità sociali delle imprese, in cui emerge la necessità di rendicontare l’impatto dei comportamenti agiti dalle stesse e le modalità “ organizzative” che stanno a monte. Questo significa collocare l’impresa nel suo “territorio di influenza” individuando i soggetti e gli spazi con cui questa entra in relazione. Già lo scorso anno la nostra Cooperativa si mosse in questa direzione elaborando il primo bilancio sociale. Con questa seconda edizione la cooperativa Sociale Gruppo Arco s.c.s., intende esplicare e rendere visibile il lavoro svolto nell’anno 2007 non solo sotto il profilo economico – contabile, ma integrandolo con indicatori descrittivi, quantitativi (numerici) ed economici (contabili) che diano il senso della valorizzazione anche sotto il profilo del patrimonio di rapporti, relazioni, pensiero che dentro e fuori la Cooperativa si è riusciti a sviluppare in questo anno. Questa seconda edizione rappresenta infatti la conferma che il Bilancio Sociale è per il Gruppo Arco un importante strumento di trasparenza e comunicazione, sia verso l’interno della cooperativa che verso ambiti economici e sociali esterni. Quest’anno abbiamo voluto inserire anche una parte descrittiva dell’operato che i volontari dell’Associazione Amici del Gruppo Arco svolgono all’interno della nostra cooperativa. L’Associazione di volontariato, infatti, pur nella sua autonomia, è parte integrante molto significativa dell’attività, sia per quanto riguarda lo svolgimento quotidiano delle attività a supporto degli utenti, sia per quanto riguarda l’aiuto economico. Le riflessioni e gli stimoli che si sono sviluppati intorno alla prima edizione hanno fatto sì che anche il contributo di alcuni Soci alla stesura del Bilancio Sociale sia stata più convinta, nella consapevolezza che anche il dare visibilità all’impegno quotidiano può rappresentare un momento forte di orgoglio e senso di appartenenza. L’attività che la Cooperativa svolge, infatti, investe la vita delle persone e della comunità all’interno della quale si colloca; le responsabilità non riguardano solo l’aspetto economico-finanziario, per questo bisogna rendere conto del proprio operato, ai portatori di interesse, in relazione al loro grado di coinvolgimento verso l’impresa. La modalità già adottata della passata edizione è stata di incaricare un gruppo di lavoro “tecnico” individuando un coordinatore di progetto all’interno del settore amministrativo, che ha costituito in équipe la bozza poi deliberata dal C.d.A. e presentata in sede di Assemblea Sociale contestualmente all’approvazione del Bilancio Economico 2007. Successivamente esso sarà depositato presso la Camera di Commercio di Torino. Il gruppo di lavoro interno incaricato rappresenta i tre settori principali, amministrativo, dipendenze e socio assistenziale. L’obiettivo anche di questa edizione è di portare a conoscenza in prima istanza alla base sociale il lavoro che la cooperativa svolge e che non tutti conoscono nella sua globalità e rilevanza.


Allo stesso tempo si ritiene importante la comunicazione e la trasparenza nei confronti degli interlocutori pubblici e privati con cui il Gruppo Arco interagisce. Inoltre riteniamo che questo Bilancio Sociale sia strumento gestionale utile alla programmazione ed alla verifica delle attività della Cooperativa. La Presidente (Elide Tisi)

La referente amministrativa (Milena Defilè)

2. IDENTITA’

2.1 ANAGRAFICA

La Cooperativa Sociale GRUPPO ARCO è una cooperativa di tipo “A” tutte le attività hanno

sede legale a Torino in Via Capriolo, 18; la compagine sociale, al 31.12.07, è composta da n. 25

soci lavoratori e volontari.

Il volume di affari della Cooperativa Gruppo Arco per l’anno 2007 ammonta a circa un milione

e cinquecentoventinovemila euro (1.529.000).

Le attività prevalenti sono rivolte a persone con problemi di dipendenza da sostanze

stupefacenti /alcoliche e da gioco d’azzardo, a minori stranieri non accompagnati ed a madri con

minori in disagio sociale.

La Cooperativa è iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative al N°A101622

Iscrizione alla C.C.I.A.A. al n. 247629/1997

Albo Regionale, sez. A determina n. 511/30.1/OS del 03.12.98 è Ente Ausiliario della Regione

Piemonte.

La Cooperativa è convenzionata con ASL TO 1 ed è accreditata con il Comune di Torino.

La Cooperativa aderisce a Confcooperative e FEDERSOLIDARIETA’ ed è membro della

F.I.C.T. Federazione Italiana Comunità Terapeutiche.


2.2 ORGANIGRAMMA

COORDINATORE GENERALE

Elide Tisi

RAPPORTI CURIA Giuseppe Zanoni

Giuseppe

RAPPORTI FSC Maurizio Teppati Losè

FORMAZIONE Guido Geninatti

TECNICO Nicola Pirera

Maurizio Teppati Losè

AREA DIPENDENZE Comunità

Inserimento A.A. & G.D.F.

Progetti

Felicetta De Benedictis

AREA FINANZIARIA e GESTIONE PERSONALE

Bilancio/Contabilità Personale

Servizi generali Acquisti e Manutenzioni

Progetti finanziari

Elide Tisi

AREA SOCIALE e NUOVE ATTIVITÀ

Casa Aurora Casa Rondine Servizio civile

Progetti

Marco Trabaldo

REVISORE UNICO dott.ssa Rosella Stella

ASSEMBLEA DEI SOCI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente: Elide Tisi Vicepresidente: Nicola Pirera

Consiglieri: Felicetta De Benedictis Guido Geninatti Maurizio Teppati Losè Marco Trabaldo Giuseppe Zanoni


2.3.CONTESTO Anche nel 2007 il contesto nel quale ci si è mossi è stato complesso ed articolato. Nell’ambito regionale, si sono avviate una serie di riflessioni nel merito a revisioni normative piuttosto significative per il nostro settore. In primis è partita la revisione della DGR 41 Del 2004 che definisce gli standard per i servizi per Minori, in base alla quale abbiamo nel 2006 avviato la sperimentazione, non priva di difficoltà della Casa Rondine. Malgrado la delibera sia relativamente recente si sente certamente il bisogno di una revisione sia sotto il profilo economico (le rette previste sono totalmente inadeguate, tant’è che già oggi i Comuni per l’accreditamento o l’acquisizione di servizi corrispondono rette più alte, che per l’eccessiva rigidità della delibera. Questo percorso iniziato nel 2007 dovrebbe concludersi entro l’estate del 2008 ed il tavolo concertativo vede la presenza anche della Cooperazione Sociale per il tramite delle Centrali Cooperative. Complessivamente registriamo un bisogno costante di strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati che abbiamo anche caratteristiche di contenimento ed educative e che non offrano soltanto soddisfacimento ai bisogni essenziali. Ancora irrisolta sul fronte nazionale sono le difficoltà acuite dalla Legge Bossi Fini che talvolta rischiano di vanificare percorsi anche molto interessanti di giovani che vogliono seriamente inserirsi nella società italiana. Inoltre è ancora troppo forte l’uso dei minori da parte della criminalità organizzata, in particolare spaccio, da cui uscire e difficilissimo pena ritorsioni e minacce. E’ necessario sempre più creare intorno a questi ragazzi un contesto non solo di accoglienza e affetto, ma anche di protezione che consenta loro di vivere serenamente. Per offrire maggiore continuità alla Casa Rondine nel novembre del 2007 nasce Il Progetto “Casa Mia” dalla necessità di garantire un sostegno ai ragazzi maggiorenni durante i primi tempi del loro processo di autonomia. Altrettanto dicasi relativamente alle mamme in difficoltà che rappresentano un bisogno crescente non solo sull’area metropolitana ma anche della Provincia di Torino. Questo è quanto emerge infatti sia dai Servizi Torinesi che di alcuni Consorzi Socio Assistenziali nei quali stanno emergendo in modo sempre più marcato le difficoltà delle famiglie e delle madri in particolare sia italiane che straniere che talvolta presentano disagi sociali o di incapacità genitoriale intrecciati con disturbi psichici. E’ anche per rispondere a questo crescente bisogno che per il Gruppo Arco è diventato prioritario l’intervento di ampliamento della Struttura. Ancora più complesso lo scenario relativamente alle normative tossicodipendenze. In questo caso infatti da anni si chiede con forza una revisione della DGR 49 del 2003 che ha di fatto impedito la nascita di nuovi servizi a causa della sostanziale inapplicabilità derivante da un’eccessiva discrezionalità interpretativa lasciata alle Commissioni di


vigilanza. Lo scenario è in questo caso ulteriormente complicato da una scarsa coesione dei soggetti del privato sociale che si occupano di dipendenze, troppo spesso più preoccupati di difendere il proprio orticello che a far crescere complessivamente il sistema. Anche il CEAPI (Coordinamento Enti Ausiliari del Piemonte) è risultato scarsamente efficace in questa direzione. La bozza proposta dalla Regione servirà solo in parte a dirimere alcune questioni, ma rischia di non rappresentare una vera possibilità di rilancio del settore, che necessita di flessibilità e innovazione per far fronte a bisogni in continua evoluzione. Questa situazione confusiva rischia di penalizzare profondamente questa area anche sotto il profilo della possibilità di creare o consolidare servizi nuovi o avviati (si pensi nel nostro caso alla incertezza di risorse per progetti quali Play Off o Stabil-Mente) e contrarre anche gli inserimenti nelle strutture comunitarie. La tipologia di inserimenti presenta sempre più situazioni di cronicizzazione accompagnata da stabilizzazione farmacologica che rende complicati i percorsi di reale inclusione sociale e lavorativa. Sempre più spesso (circa il 90 per cento) si è in presenza di “poliassuntori”, mentre l’eroinomane puro è ormai raro. La diversificazione della sostanza e delle motivazioni determinanti l’uso hanno notevolmente reso complesso l’approccio ed il percorso. Certamente anche la dipendenza senza sostanza è in costante aumento, per questo percorsi quali Play Off rappresentano una risposta importante per giocatori patologici. Complessivamente riteniamo che nel 2007 se da un lato si sono stabilizzati e perfezionati rapporti collaborativi con i Servizi, sia del SERT, che dei Comuni, ed anche il confronto politico con il mondo della Cooperazione ci pare trovi luoghi e spazi adeguati, non sono stati affrontati alcuni temi che per noi risultano fondamentali. Da un lato la questione della liquidità. Chi come noi rappresenta uno tra gli ultimi anelli della catena rischia di fare da anticipatore (tutti i mesi dobbiamo provvedere a pagare chi presta il proprio lavoro ed chi ci fornisce beni) ma i nostri Clienti Pubblici, soprattutto le ASL hanno tempi di pagamento che talvolta arrivano a 300 giorni. Per quanto potrà essere sostenuta questa situazione a fronte di un costo del denaro in crescita? L’altra questione l’IRAP. La Regione aveva avviato una saggia riduzione proprio per le Cooperative sociali che si è poi interrotta. Speriamo che questo possa essere riavviato anche per poter liberare qualche risorsa (visti i sempre risicati bilanci) per avviare anche nuove sperimentazioni.


2.4. STORIA

Il Gruppo Arco nasce, inizialmente come Associazione, dalla volontà e dall’entusiasmo dei Soci Fondatori che nel 1993, in stretta collaborazione con la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, decidono di avviare un’attività rivolta a persone in situazione di marginalità e disagio sociale derivante dall’uso di sostanze stupefacenti. Fin dall’inizio si avvia una stretta integrazione sia con l’ASL 2 di Torino con la quale viene stipulata una convenzione alla quale poi faranno riferimento gli altri Ser.T sia della Regione Piemonte che del territorio nazionale. Il 1° marzo1993 inizia ufficialmente l’attività terapeutica del Gruppo Arco con l’apertura dell’accoglienza semi-residenziale. Il 6 giugno viene aperta la Casa Famiglia ‘Arcobaleno’, una Comunità alloggio per utenti senza famiglia. Il 15 settembre viene aperta la comunità terapeutica residenziale. Il 31 maggio 1994, per gli utenti che hanno concluso il percorso terapeutico, viene avviata la Casa di Reinserimento residenziale. Parallelamente si sviluppa una vivace attività di volontariato, in particolare a favore dei familiari dei giovani inseriti nel percorso terapeutico, che fa capo alla Associazione di volontariato “Amici del Gruppo Arco”. Fin dall’inizio è intensa l’attività di prevenzione del disagio giovanile svolta, in particolare, in collaborazione con le Scuole del Quartiere, ma anche su tutto il territorio cittadino e rivolta prevalentemente ai genitori ed agli insegnanti degli studenti oltre che a questi ultimi. Nel 1997, il 21 maggio, nasce la Società Cooperativa Sociale Gruppo Arco: i venti soci fondatori della cooperativa intendono dare una nuova veste giuridica al GRUPPO ARCO che in questi anni è rapidamente cresciuto e necessita ora di una struttura organizzativa adeguata. Dal 1° gennaio 1999, dopo aver assolto a tutte le formalità burocratiche relative alla cessione del ramo d’azienda ed ai contratti in essere, e senza interrompere l’erogazione dei servizi, la Cooperativa sociale GRUPPO ARCO a.r.l., acquisisce tutta l’attività dell’Associazione Gruppo Arco, passando dal contratto di lavoro AGIDAE al CCNL delle Cooperative sociali mantenendo però tutte le condizioni di miglior favore ed i livelli occupazionali. Il 2000 è, per la Cooperativa Gruppo Arco, un anno tra i più difficili: grandi cambiamenti e nuove attività, ma anche approfondite riflessioni sul futuro; in particolare le scelte di contenimento dei costi della Sanità Regionale hanno prodotto una flessione nel numero dei giovani inseriti nelle strutture ponendo gravi interrogativi sul futuro degli stessi giovani. Il Gruppo Arco ha fatto fronte a queste difficoltà ampliando l’attività. In risposta ai ‘nuovi’ bisogni espressi dal territorio apre la “Casa Aurora”: nasce così un progetto rivolto alle mamme con problemi di abuso di sostanze stupefacenti e con bimbi in tenera età. Questo progetto ci porta a conoscere ed a collaborare con il Settore Minori della Città di Torino.


Parallelamente vede l'avvio il’Progetto Reinserimento, totalmente auto - finanziato: una rete di appartamenti esterni a sostegno del reinserimento sociale e abitativo di quanti hanno positivamente concluso il percorso terapeutico. Anche il 2001 è stato un anno difficile nonostante l’avvio delle nuove attività. Le difficoltà economiche della Sanità regionale hanno ulteriormente penalizzato il settore delle tossicodipendenze riducendo il già ridotto numero di utenti in programma. Nell’autunno del 2001, grazie ai contributi della Fondazione C.R.T. e della Compagnia di San Paolo, ed al comodato ad uso gratuito concesso dai Fratelli delle Scuole Cristiane proprietari dello stabile (relativamente al piano seminterrato) si è potuto ristrutturare il piano seminterrato dove è stato possibile creare, ad uso degli utenti, due laboratori manutenzione, una palestra e due sale polivalenti. Quest’ultime verranno utilizzata anche da altre Associazioni per corsi e attività formative. Sempre nell’autunno si è ottenuta l’assegnazione, dal Comune di Torino, di un appartamento in Corso Lecce, dove si è attivato il Progetto “La chiave rosa” per le mamme di “Casa Aurora“ che hanno terminato il loro percorso terapeutico in Comunità. Grazie ai contributi della Fondazione C.R.T. e della Compagnia di San Paolo si è proceduto alla ristrutturazione del quinto e del sesto per offrite un’adeguata sistemazione della zona notte della comunità e di tutto il Reinserimento. Nell’autunno sono stati presentati e finanziati alcuni Progetti sulla Legge 309/90: - Progetto “Specchio” per la prevenzione nelle scuole; - Progetto “Cometa” per il trattamento delle nuove dipendenze; Nell’anno 2003 - finalmente! - anche la Regione Piemonte recepisce l’Atto d’Intesa Stato Regioni relativo alla “determinazione di requisiti minimi di standard per l’autorizzazione al funzionamento e per l’accreditamento dei servizi privati di assistenza alle persone dipendenti da sostanze d’abuso”. Purtroppo la delibera regionale non è ancora pienamente operativa. Nel 2004 è iniziata una collaborazione con il Settore Minori Stranieri di Torino con l’obiettivo di studiare un progetto per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Sempre nel 2004 i Soci sono stati impegnati in un’approfondita revisione dello Statuto ai sensi delle nuove norme sul Diritto Societario, che ha portato, il 27 ottobre 2004, ad approvare un nuovo Statuto ai sensi delle nuove norme del diritto societario che ha visto la conseguente riformula della denominazione sociale, variando la dicitura da a.r.l. ed introducendo la forma siglata di detta denominazione in”GRUPPO ARCO s.c.s.” Nel gennaio 2006 è giunto il parere favorevole dalla Città di Torino per l’avvio del Progetto ‘Casa Rondine’. Inoltre sono stati approvati e finanziati, sulla Legge 309/90 tre Progetti: - il Progetto “Stabil-Mente” per il Reinserimento sociale e lavorativo con l’utilizzo degli

appartamenti di Corso Lecce e Via Brione; - il Progetto “Play off”, con il Ser.T dell’ASL 2, ora accorpatasi all’ ASL TO 1 sul gioco

d’azzardo; - il Progetto “Spazio Altro”, con il medesimo Ser.T, sulla cocaina. Sotto il profilo gestionale, vi è stato il rinnovo delle cariche sociali che, come previsto dal nuovo Statuto, ha visto all’interno del Consiglio di Amministrazione l’inserimento di tre consiglieri esterni e quattro interni, passando da cinque a sette componenti.

1 marzo 1993: inizio dell’attività Incontro con il Superiore dei Fratelli


Fratel Celestino Zanoni ha accettato il compito di Presidente che ha svolto ininterrottamente dalla fondazione del Gruppo Arco prima come Associazione e poi come Cooperativa - ma ha immediatamente posto il problema della ‘successione’. A più riprese il nuovo C.d.A ha affrontato il problema, nel corso del 2006, addivenendo alla scelta del Vice Presidente Elide Tisi, socio fondatore della Cooperativa, coordinatrice gestionale del GRUPPO ARCO e Presidente Regionale di Federsolidarietà CONFCOOPERATIVE e Segretaria Generale del FORUM del 3° settore. Il 2 ottobre 2006 il Consiglio di Amministrazione la elegge Presidente della Cooperativa Sociale Gruppo Arco. Nel mese di aprile 2007 viene avviato il nuovo Progetto “Casa Aurora” per madre-bambino in disagio sociale, si rileva una scelta strategica vincente poiché in pochi mesi il Progetto raggiunge la sua massima capienza (5 nuclei madre bambino per un totale di 13 soggetti inseriti), tanto da “spingere” il Gruppo Arco ad avviare il Progetto di ampliamento della struttura permettendo così l’incremento di un nucleo madre-bambino (vedi obiettivi anno 2008 pag. 33). Nel novembre 2007 a fronte della conferma del Progetto “Casa Rondine” e grazie anche all’acquisto dell’appartamento di Via Di Nanni a Torino, viene avviato il nuovo Progetto “Casa Mia”. Il Progetto “Casa Mia” nasce dalla necessità di garantire un sostegno ai ragazzi maggiorenni durante i primi tempi del loro processo di autonomia. Con la fine dell’anno 2007 il Gruppo Arco si dota di un sito internet, permettendo così una maggiore visibilità e accesso alle informazioni.


2.5 MISSION E VALORI

La Mission della Cooperativa si può riassumere in tre punti: Centralità della persona Legame con il territorio Capacita di “fare rete”

Di qui discende la necessità di: 1. “Offrire un percorso educativo mirato ad approfondire il comportamento

sociale di ogni persona, a condividere i propri sentimenti stimolando la comunicazione e i rapporti interpersonali, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e favorire l’integrazione positiva e dinamica fra individuo e ambiente.

2. Dare risposte personalizzate e integrate secondo i bisogni di ciascuno riconoscendo come valore spirituale fondante “l’alterità”, nella convinzione che l’uomo è quell’essere che prima di ogni fare o pensare è dedicato all’altro. Egli è strutturalmente in relazione e si realizza se sa “essere per” ed “essere con”. La presenza e il volto dell’altro è il dato originario che precede il singolo e che permette al singolo di darsi un’identità, un senso. E’ l’esistenza dell’altro che chiama ineludibilmente alla responsabilità personale verso la propria e l’altrui vita.

3. Definire la propria missione all’interno di un’area circoscritta sviluppandosi “sul territorio” cittadino, Regionale e Nazionale attraverso la collaborazione con gli Enti Pubblici e del privato sociale.

I valori a cui ci ispiriamo, si affinano nelle diverse attività di servizio ponendo l’Uomo al centro di un intervento multidisciplinare, accogliendolo nella sua fragilità e nel suo disagio esistenziale, che esprime nell’affrontare la quotidianità della vita. Scegliamo l’auto mutuo aiuto come l’atteggiamento irrinunciabile di ogni intervento educativo ed assistenziale sia personale che di gruppo. Per questo ci impegniamo a costruire relazioni che tendono a: rendere i partecipanti soggetti attivi con la loro storia, i loro bisogni, i loro vissuti, i

loro saperi e le loro speranze responsabilizzare le persone nel miglioramento di qualità della loro vita accogliere le persone senza pregiudizi e preclusioni accrescere la capacita delle persone nel costruire rapporti positivi e propositivi con

il proprio contesto sociale e/o familiare sviluppare le competenze lavorative, culturali e sociali avere attenzione al percorso complessivo dell’individuo oltre che ai singoli elementi

della sua storia


2.6 VISION

Due gli aspetti fondamentali:

1. Rendere i Soci più responsabili e consapevoli per “agire” in processi di cambiamento.

2. Lavorare perché non esplodano tensioni e conflitti gravi nei contesti sociali nei quali si è inseriti.

Consideriamo elementi essenziali ed imprescindibili i seguenti atteggiamenti. Stimolare l’attivazione dell’autonomia da parte delle persone che accogliamo,

l’accrescimento delle loro competenze relazionali e il reinserimento del territorio Promuovere la cultura della condivisione nella vita di comunità intesa come

ambiente familiare ed educativo che favorisce l’apprendimento sociale anche attraverso un sistema di “regole”

Avviare esperienze innovative mantenendo le caratteristiche della flessibilità delle risposte e richiedendo agli Operatori capacità di investimento e coinvolgimento

Promuovere e sostenere il rapporto con il Volontariato e tutte le realtà del Territorio con le quali creare sinergie e reti preziose.


2.7 ATTIVITA’

Le attività della cooperativa sono suddivise in tre macro-aree: L’area finanziaria e gestione del personale, che si occupa di: fund raising (raccolta fondi) bilancio, contabilità, segreteria, servizi generali quali: reception gestione mensa gestione pulizia, gestione spazi

comuni. Manutenzione Servizio civile L’ Area dipendenze è formata da: Comunità Terapeutica Gruppo Arco per il recupero ed il reinserimento di soggetti

tossicodipendenti. Progetto STABIL-MENTE Progetto Play-off Settore Famiglie: AMA (Auto mutuo aiuto) G.D.F (gruppo dinamiche famigliari) L’area sociale e nuove attività è formata dai seguenti servizi: Casa Aurora Progetto La Chiave Rosa Casa Rondine Progetto “Casa Mia”

Segue dettaglio delle attività:

2.7.1.Comunità Terapeutica

Comunità Arco: La Comunità nasce nel 1993 e opera mediante una Convenzione con ASL TO 1 di Via Monte Ortigara, 95 Torino, che è l’ASL territorialmente competente, inoltre offre i propri servizi anche ai Ser.T di tutta la Regione Piemonte e fuori Regione. Il programma ospita oggi ca. 30 utenti, l’equipe è formata da un responsabile di struttura 9 operatori qualificati, un consulente medico psichiatra, un consulente medico infettivologo ed un supervisore esterno. Il programma terapeutico riabilitativo proposto dal Gruppo Arco si ispira a Progetto Uomo. Offre un ambiente protetto per il periodo di disintossicazione e/o stabilizzazione farmacologica del soggetto. Propone un percorso che permette al soggetto di rielaborare i vissuti personali e di acquisire la consapevolezza delle proprie risorse e limiti, rinforzandolo in vista di un


reinserimento nella società. L’inserimento nelle strutture del Gruppo Arco avviene seguendo il seguente iter:

Invio da parte del Ser.T di appartenenza; Colloqui di conoscenza e valutazione con il referente del Gruppo Arco per

l’inserimento. Il programma terapeutico riabilitativo si rivolge a soggetti maggiorenni, maschi e femmine, che necessitano di trattamenti disassuefativi psicofisici da sostanze psicotrope, con o senza obblighi giudiziari, drug-free. Il programma si articola in un percorso personalizzato della durata massima complessiva di 18 mesi ed è suddiviso in due moduli. Questi gli obiettivi di ciascun modulo: Primo modulo: distacco dalle sostanze psicotrope ed elaborazione di un progetto personalizzato. Secondo modulo: rielaborazione delle problematiche personali in vista della riorganizzazione della propria vita e progettazione e sperimentazione della graduale autonomia lavorativa, abitativa e di risocializzazione. La personalizzazione del programma può anche prevedere una diversa modulazione e durata in considerazione di precedenti percorsi terapeutici del soggetto. Inoltre i ragazzi inseriti in programma, oltre alle attività terapeutiche hanno a disposizione attività culturali e ricreative, sportive e laboratori di informatica, lingua straniera, musica, a attività di bricolage garantite anche grazie all’aiuto dei volontari dell’Associazione Amici del Gruppo Arco. L’attività dell’anno 2007 tradotta in numeri

Attività dell’anno 2007 in cifre:

DESCRITTORI AL 31.12.2007

n° di colloqui 217

n° di inserimenti da colloqui 59

n° di utenti fine progetto 24

n° di utenti seguiti nel 2007 77

n° di abbandoni 33

n° di famiglie coinvolte nella gestione del

quotidiano

15

n° ore di formazione specifica degli operatori 306

n° ore di riunione d’equipe 286

n° ore di programmazione e verifica 730

n° operatori 10


Nell’anno 2007 si è voluto analizzare l’età degli utenti inseriti nel programma terapeutico. Ben il 51% degli utenti registra un età ricompresa tra i 30 e i 39 anni, questo dato dimostra che la maggior parte degli utenti ha un utilizzo prolungato della sostanza, cosa che aumenta la difficoltà del loro trattamento. L’età media risulta quindi in notevole aumento assestandosi intorno ai 38 anni.

ETA' DEGLI UTENTI

51%

25%

24%

Da 20 a 29 anni

Da 30 a 39 anni

Oltre i 40 anni

2.7.2.Progetto Stabil – Mente: Il Progetto Stabil-Mente si rivolge ad ex tossicodipendenti al termine del loro percorso terapeutico riabilitativo, offrendosi come strumento per l’integrazione e l’autonomia occupazionale e sociale. Il progetto non si propone necessariamente come completamento di un programma terapeutico, ma come un percorso educativo di reinserimento guidato, nella società e nel lavoro con obiettivi e strumenti propri. Esso propone: una soluzione abitativa agevolata con il supporto professionale quotidiano di operatori qualificati.

Un accompagnamento al lavoro con interventi di orientamento, tutoraggio, e consolidamento dell’attività lavorativa.

La possibilità di attivare dei tirocini lavorativi con finanziamento secondo la legge 309

Nel corso dell’anno 2007 le difficoltà incontrate nella gestione diretta dell’utenza inserita sono principalmente rivolte al coinvolgimento dei Servizi invianti durante il percorso di reinserimento verso l’autonomia dei soggetti inseriti. In quanto non vi è compartecipazione nel monitoraggio e verifica del percorso individuale al di la di un momento iniziale e in caso di esito positivo del progetto.



DESCRITTORI AL 31.12.2007 n° di colloqui 24 n° di inserimenti da colloqui 11 n° di utenti fine progetto 4 n° di utenti seguiti nel 2007 14 n° di abbandoni 3 n° di famiglie coinvolte 0 n° ore di formazione specifica degli operatori

10

n° gruppi di lavoro interni 104 n° ore di programmazione e verifica 20 n° operatori 2

I risultati acquisiti derivano dal consolidamento del Progetto avvenuto soprattutto in corso d’anno infatti sul totale degli utenti seguiti vi è stata un 21% di utenti che hanno abbandonato o sono stati allontanati dal Progetto mentre il 28% degli utenti ha terminato positivamente il Progetto raggiungendo gli obiettivo di autonomia sia abitativa che lavorativa, il restante 51% è a tutt’oggi inserito nel Progetto. Per quanto riguarda l’invio degli utenti si rileva che la maggioranza degli inserimenti è avvenuta dalla Comunità Gruppo Arco e solo il 28% da altre Comunità presenti sul territorio piemontese.

51%

28%

21%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

UTENTI PROGETTO STABIL - MENTE

N. UTENTIATTUALMENTEINSERITI

N. UTENTI FINEPROGETTO

N. UTENTIABBANDONO OALLONTANAMENTO

72%

28%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

COMUNITA' DI PROVENIENZA

COMUNITA'GRUPPO ARCOCOMUNITA' DELTERRITORIO


2.7.3.Progetto Play Off: Il Progetto Play off nasce dalla collaborazione tra il Gruppo Arco ed il Dipartimento di Patologia delle Dipendenze ASL TO 1, con l’intento di fornire un intervento specialistico in risposta alle problematiche legate alla dipendenza da gioco d’azzardo. Il progetto Play off si rivolge a coloro che hanno difficoltà di gestione e controllo dell’attività di gioco e ai loro familiari. Il programma terapeutico prevede uno specifico modulo di intervento della durata di tre mesi con l’obiettivo di promuovere la graduale acquisizione della capacità di mantenersi astinenti dall’attività di gioco e di riappropriarsi della gestione consapevole ed equilibrata del denaro e del tempo libero. L’intervento si articola nelle seguenti attività: Colloqui di accoglienza, psicodiagnosi, sostegno psicologico individuali,

consulenza familiare e di coppia. Gruppi tematici terapeutici psicoeducazionali e di sostegno per i familiari Consulenza medica e psicofarmacologica Consulenza individuale e di gruppo per la gestione del denaro, tutoraggio

economico, seminari informativi su tematiche inerenti al GAP. Da Novembre ’06 a Gennaio ’07 l’equipe ha lavorato alla strutturazione delle attività terapeutiche del progetto e parallelamente all’ideazione e realizzazione del sito internet e del materiale pubblicitario. A gennaio ‘07 è stata avviata la pubblicizzazione del progetto che ha riguardato: i Presidenti della IV Commissione delle Circoscrizioni 2 e 3, i Servizi Sociali, i Dipartimenti di Salute Mentale, le parrocchie, le farmacie, le banche/sportelli bancomat, gli ordini professionali (farmacisti, avvocati, psicologi e commercialisti), i servizi socio-assistenziali, la Società di San Vincenzo De Paoli, la Fondazione antiusura CRT, i supermercati e altri esercizi commerciali. Il primo modulo è iniziato il 16 luglio 2007 ed è terminato il 29 novembre 2007, i giocatori inseriti nel percorso terapeutico erano 4. Il gruppo si è rivelato eterogeneo in quanto ognuno dei quattro giocatori era dipendente da giochi diversi (casinò, lotto, scommesse ippiche e lot-machines), un giocatore attualmente è coniugato ma, due di loro sono separati, di cui uno convivente con la madre dei suoi tre figli e l’ultimo è celibe e non ha figli. Rispetto alle attività lavorative tre di loro sono operai e uno è un libero professionista; il più giovane ha 39 anni e il più anziano ne ha 52, un dato che li accomuna tutti è che sono supportati dalle proprie famiglie, soprattutto da quelle di origine e ogni giocatore ha un familiare che frequenta il “gruppo familiari” e si presta nell’attività di tutoraggio economico. Dopo il primo modulo di trattamento si è osservato che:

- tutti i giocatori per la durata del trattamento non hanno giocato - i pazienti hanno acquisito una maggior consapevolezza della complessità della loro

patologia


- riportano miglioramenti all’interno delle loro relazioni familiari - esperienza di socializzazione nel gruppo dei pari - incremento della capacità di gestione del denaro e consapevolezza del suo valore

Negli ultimi anni e più di recente i Dipartimenti di Patologia delle Dipendenze delle ASL della Regione Piemonte, hanno costituito un Coordinamento Regionale GAP, riconosciuto ufficialmente dall’Assessorato alla Sanità. Il Coordinamento Regionale GAP è costituito dai rappresentanti/dipendenti delle varie ASL della Regione Piemonte, che periodicamente organizzano incontri per confrontarsi sulle reciproche esperienze di trattamento di questa nuova dipendenza patologica e organizzare protocolli d’intervento o eventi culturali. Al Gruppo Arco, grazie alla partnership con il DPD ASL TO 1, è stata concessa l’opportunità dallo scorso anno di partecipare a tali incontri. Con il riconoscimento del Coordinamento Regionale Gap è stato costituito un tavolo di lavoro in Regione al quale il Gruppo Arco partecipa come rappresentante del Privato Sociale.


DESCRITTORI AL 31.12.2007 n.° di colloqui 78 n° di inserimenti nel modulo di trattamento 4 n° utenti accolti 7 n° utenti non idonei al trattamento 3 n° abbandoni 0 n° famiglie coinvolte 4 n° seminari 6 n° colloqui con i giocatori 78 n° colloqui con le famiglie 18 n° gruppi educativi per giocatori 50 n° gruppi terapeutici 16 n° gruppi famigliari 7 Ore consulenza legale fornita 8 Ore consulenza finanziaria fornita 10 n° operatori 5 Ore riunioni d’equipe 140 Ore di formazione operatori 115

50%

10%

40%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

50%

REPORT ANNUALE GIOCATORI

GIOCATORI INSERITIIN GRUPPO

GIOCATORITRATTATIINDIVIDUALMENTE

GIOCATORI NONIDONEI PER PLAYOFF


2.7.4 Settore Famiglie AMA G.D.F Il settore famiglie nasce per sostenere le famiglie e realizzare il coinvolgimento delle stesse nel programma degli utenti inseriti nel programma terapeutico, tale coinvolgimento è considerato parte essenziale del progetto. L’’attività si realizza in due momenti Sostegno alle famiglie attraverso i gruppi di auto mutuo aiuto con cadenza

settimanale, gestiti da due agevolatori formati. L’attività degli agevolatori viene seguita tramite incontro di preparazione e feed/back dall’operatore responsabile.

Gestione della singola famiglia attraverso gruppi di dinamiche famigliare (durante i quali viene fatta un anamnesi famigliare, il genogramma, il test del disegno della famiglia) e incontri tematici con la presenza degli utenti.

Parte importante e rilevante di questo settore sono i volontari organizzati in Associazione di volontariato “AMICI DEL GRUPPO ARCO” che prestano il loro operato per la realizzazione delle attività sopra citate. L’operato del settore Famiglie incontra sempre più spesso la difficoltà di contattare famiglie degli utenti inseriti nel programma di recupero dalla tossicodipendenza, sia perché l’età media degli utenti è alta (vedi pag. 15 ) sia perché sempre più la patologia si manifesta in forma cronica e ciò “prova” le famiglie che spesso per auto protezione si allontanano dal parente / figlio in difficoltà.


DESCRITTORI AL 31.12.2007 n° di contatti con le famiglie 30

n° di colloqui con famigliari e persone di

riferimento

65

n° di famiglie seguite 15

n° ore di formazione specifica degli operatori 10

n° gruppi di lavoro interni 120

n° operatori (insegnate comandata) 1

n° volontari 8


2.7.5. Comunità Casa Aurora:

Casa Aurora nasce nel novembre 2000 per accogliere madri tossicodipendenti con i loro figli. Nell’anno 2006 il calo delle presenza di inserimento in Casa Aurora ci ha indotto a rivedere profondamente i percorsi e le modalità di Casa Aurora ; la collaborazione con il Comune di Torino rilevava inoltre un emergente bisogno di strutture per mamme in situazione di disagio sociale. Si è prospettata quindi una “riconversione” di Casa Aurora (non più per mamme tossicodipendenti) che ha avuto compimento nella primavera del 2007. Contemporaneamente, si è prospettata la possibilità di ampliamento della struttura al fine di adeguarla alla normativa (6 nuclei contro i 5 attuali) consentendo maggiormente la sostenibilità economica. Nel mese di gennaio 2008 si sono avviati i lavori che termineranno nel maggio 2008. Come sempre, sono stati di fondamentale importanza gli aiuti della Fondazione C.R.T. che ha finanziato il progetto di ampliamento strutturale. Fondamentale è stato anche l’apporto economico della Compagnia di San Paolo che, mediante il contributo in conto gestione, ha permesso la continuità dell’attività. Oggi Casa Aurora è una struttura residenziale che accoglie donne in gestazione e coppie madre-bambino, con un progetto rivolto a due macrotipologie: 1. nuclei allontanati a causa di violenze o per ragioni contingenti collegate a problematiche socio - ambientali. 2. nuclei che presentano ragioni di protezione del minore e di sostegno alla madre (di tipo psicologico e/o pedagogico) oltre che di aiuto e di valutazione alla relazione madre-figlio. Vi sono inserite 5 madri e 8 bimbi ( è attualmente il numero massimo che la struttura può accogliere) e con l’ampliamento, potranno sono essere accolte fino 6 madri, ciascuna con uno o più bambini. Le mamme sono maggiorenni o prossime alla maggiore età, senza alcuna distinzione di etnia, nazionalità, credo politico e religioso delle stesse. Le finalità progettuali si articolano attorno ad alcuni punti cardine: Offerta di una base residenziale sicura nel momento di massima difficoltà, sostegno

nella progettualità di vita, valorizzazione delle risorse personali, familiari e sociali, costruzione dell’autonomia (nel massimo grado consentito dal tipo di problematicità) e ricerca lavoro;

Esperienza quotidiana di vita in un ambiente accettante e sostenitivo, che fornisca dei modelli relazionali positivi e degli spazi di riflessione, per favorire l’insorgere del necessario legame di attaccamento madre-bambino;


Intervento educativo a sostegno della genitorialità: appropriazione di competenze di accudimento verso il figlio, responsabilizzazione nel ruolo di madre;

Contenimento del disagio psicologico (attraverso il lavoro di rete con i servizi invianti o coinvolti successivamente);

Counseling familiare e di coppia genitoriale o solo madre-bambino.

L’intervento si articola nelle seguenti attività: Attività educative: Attività ricreative: Attività del quotidiano: Attività di “suivi” sociale

La cura della comunità e le attività domestiche rivestono un significato educativo in quanto le mamme dovranno, nel tempo, avviare un processo di autonomia che le porterà a vivere presso una abitazione propria, ciascuna madre si occupa personalmente della pulizia quotidiana e partecipa ai turni di pulizia degli spazi comuni. Analogamente, il bucato personale e dei bambini viene effettuato con una rotazione nell’utilizzo della lavanderia di casa. La preparazione dei cibi nella cucina della comunità, in sintonia con la DGR 41 del 15 marzo 2004 “costituisce all’interno della comunità un forte momento educativo….”, soprattutto in previsione dell’autonomia futura del nucleo. Per quanto riguarda i bambini, anch’essi, con richieste adatte alla loro età e compatibili alla loro storia, vengono coinvolti e responsabilizzati nella gestione della casa al fine di accrescere il senso di appartenenza e di luogo affettivo Le mamme vengono supportate a sviluppare le abilità sociali al fine di renderle autonome nel più breve tempo possibile e di reinserirsi nel tessuto sociale torinese. Vengono informate sulle funzioni delle varie agenzie statali che riguardano la loro particolare situazione (Ufficio Stranieri, Ufficio Minori, Servizio Sociale Territoriale, Tribunale per i Minorenni…) nonché sul mondo dei servizi pubblici e privati (ASL, FFOO, scuole, cooperative sociali, associazioni, agenzie di formazione-lavoro..).


DESCRITTORI AL 31.12.2007 n° di inserimenti 15 n° di utenti fine progetto 13 n° di utenti seguiti nel 2007 15 n° di abbandoni o allontanamenti 2 n° di famiglie coinvolte 6 n° ore di formazione specifica degli operatori 20 n° gruppi di lavoro interni 80 n° ore di programmazione e verifica 180 n° operatori (di cui 2 part-time) 6


2.7.6. Progetto “La Chiave Rosa” Nel luglio 2004 nasce un progetto complementare a quello di “Casa Aurora,” denominato “LA CHIAVE ROSA”, per il reinserimento della coppia madre/bambino non appena la madre a positivamente concluso il proprio percorso, entrambi vanno a vivere in un appartamento in Corso Lecce. 33 a Torino. Tale appartamento è stato concesso in locazione dall’ A.T.C. di Torino ad un costo molto ridotto. Questo progetto permette alla madre di iniziare la gestione famigliare completa, sviluppando anche la parte genitoriale sempre con l’ausilio di operatori che accompagnano sia il minore che la madre verso il conseguimento della piena autonomia. Inizialmente il progetto era auto - finanziato, in seguito si è ottenuto un “contributo a progetto” da parte dei servizi sociali per i minori del Comune. Ed un riconoscimento da parte dei Ser.T di un progetto di autonomia. Nell’anno 2007 il progetto vede l’inserimento di una coppia, madre padre con bambino, tale inserimento deriva ancora da una coppia di utenti inseriti prima nella fase della Comunità di Recupero e reinserimento Residenziale , che terminato il loro percorso di recupero avevano la necessità di “provare” la conduzione di una vita famigliare supportati però da una supervisione educativa. Dalla nascita il progetto a visto accompagnare verso una vera e propria vita famigliare due madri con bambini che attualmente conducono una vita regolare. Oggi il progetto vede inserita una coppia con un figlio. Il progetto è articolato in modo da garantire l’accompagnamento all’autonomia. E’ rivolto in prevalenza alle mamme che hanno fatto il loro percorso in Casa Aurora ma, anche alle mamme, che finiscono il programma di recupero reinserimento dalla tossicodipendenza presso la Comunità, alle quali viene data la possibilità di ricongiungersi con i figli.


DESCRITTORI AL 31.12.2007 n° di inserimenti 3 n° di utenti fine progetto 2 n° di utenti seguiti nel 2007 6 n° di abbandoni o allontanamenti 0 n° ore di supervisione specifica degli operatori 20 n° gruppi di lavoro interni 12 n° ore di programmazione e verifica 9 n° operatori 1


2.7.7.Comunità Rondine: L’attenzione ai bisogni emergenti ha spinto il Gruppo Arco a estendere il suo intervento educativo a favore di minori stranieri non accompagnati. L’essere nella clandestinità li rende facili prede di adulti senza scrupoli: la difficoltà ad inserirsi in attività lavorative “regolari” e stabili li spinge ad “arrangiarsi con attività illecite, anche legate allo spaccio, e sovente all’uso di sostanze stupefacenti. La giovane età, unita a una storia personale già ricca di vissuti difficili e a volte tragici, costituisce un ulteriore fattore di fragilità. La riflessione ed il confronto sul tema hanno condotto il Gruppo Arco ad elaborare un progetto innovativo che si è concretizzato nel maggio 2006, ristrutturando completamente la struttura, – grazie alla Legge Regionale 23/04 e al contributo della Fondazione C.R.T. che ha permesso anche di coprire una parte di avviamento. La Comunità si trova in Via Capriolo 20/a nello stabile principale del Gruppo Arco, di cui occupa parte del piano terra. Ha ottenuto l’Accreditamento con il Comune di Torino con i primi inserimento di ragazzi avvenuti nel mese di maggio 2006. Gli obiettivi del progetto sono: - creare una condizione abitativa serena nella quale sostenere lo sviluppo della personalità dell’adolescente e aiutarlo ad acquisire la consapevolezza delle proprie potenzialità. - supportare l’inserimento nel contesto sociale lavorativo ed amicale dell’adolescente, in situazione non marginalizzanti. - promuovere la condivisione e l’acquisizione di valori universalmente riconosciuti (il rispetto delle regole condivise, la legalità, l’onestà e la lealtà. Il rispetto delle diversità, l’educazione alla pace. Il Progetto si rivolge a 12 ragazzi extra-comunitari maschi non accompagnati di età compresa tra i 14 anni ed i 18 anni non compiuti, che abbiano intenzione di permanere in Italia, per i quali siano già stati attivati, o siano attivabili percorsi di integrazione sociale, scolastica e/o lavorativa. La formazione dell’équipe è avvenuta tenendo presenti le necessità dei ragazzi e della Struttura, pertanto vi è un Educatore Professionale responsabile dotato di competenze specifiche nella gestione di Comunità e nei percorsi educativi; un Educatore professionale, due Mediatori culturali con esperienza di lavoro nel campo dei minori; due Operatori Socio-Sanitari con esperienza nel lavoro di Comunità. Dall’inizio della propria attività il Progetto ha visto inseriti gradatamente i ragazzi, fino ad oggi i minori entrati nella comunità sono stati ventidue, inseriti tramite l’Ufficio Minori Stranieri di Torino, Consorzio CISS di Courgné e Consorzio CSSM di Mondovì. La nazionalità dei ragazzi è in prevalenza marocchina, ma nel corso del tempo sono stati ospitati alcuni ragazzi albanesi, afgani e rumeni.


Nel periodo di permanenza, che dura fino al compimento dei 18 anni, i ragazzi hanno la possibilità di approfondire i loro percorsi scolastici, frequentare corsi di formazione professionale, per essere poi inseriti nel mondo del lavoro. Ad oggi il 65% dei ragazzi usciti al momento della maggiore età hanno un lavoro. Vista la peculiarità dell’utenza del progetto Casa Rondine rispetto al settore dipendenze i descrittori e di conseguenza gli indicatori sono tarati su esigenze diverse con la finalità di fare emergere altri dati quali: PAESE D’ORIGINE DEI MINORI INSERITI

PERCORSI SCOLASTICI, FORMATIVI E LAVORATIVI SVOLTI NEL CORSO

DELLA PERMANENZA IN COMUNITA’

5%10%

13%62%

10%

Marocco

Albania

Afghanistan

Romania

Senegal

2

15

1

14

6

0

2

4

6

8

10

12

14

16

Scuole medie inferiori statali

C.T.P. (Centro TerritorialePermanente)Scuole medie superiori

Formazione professionale

Lavoro



DESCRITTORI AL 31.12.2007 n° di inserimenti da Ufficio Minori Stranieri Città di Torino

10

n° di inserimenti da C.I.S.S. Cuorgnè 1 n° di inserimenti da C..S.S.M Mondovì 1 n° di utenti fine progetto 4 n° di utenti seguiti nel 2007 17 n° di utenti inseriti presso altre strutture 2 n° di famiglie di origine coinvolte 10 n° ore di formazione specifica degli operatori

150

n° ore riunione d’equipe 624 n° ore di programmazione e verifica 126 n° ore di programmazione e verifica operatori e minori

108

n° operatori a tempo pieno 6

2.7.8. Progetto “Casa Mia” Il Progetto “Casa Mia” è attivo dal mese di novembre 2007, la scelta di attivare tale servizio è stata data dalla necessità di garantire un sostegno ai ragazzi maggiorenni che terminano il loro percorso in “Casa Rondine” o in altre Comunità, per accompagnarli durante i primi tempi del loro processo di autonomia. Per questo è stato acquistato un primo appartamento in Via Di Nanni 106 Torino. L’appartamento si trova in zona limitrofa alla sede del Gruppo Arco, è stato acquisito grazie all'aiuto dell'Associazione Gruppo Arco ed al finanziamento ottenuto tramite Legge Regionale 23/2004.


Il progetto “Casa Mia” consiste nella messa a disposizione, per un primo gruppi di giovani ultra diciottenni che hanno terminato il percorso in Comunità, di un appartamento di cui essi si rendano responsabili e attraverso cui comincino a sperimentare una forma più matura di autonomia, di adultità, condividendo e autogestendo la casa, le piccole incombenze quotidiane, la fatica del lavoro, ed anche per sviluppare un senso di realtà, tutto questo lo otterranno anche con una compartecipazione alle spese vive dell’appartamento, adeguate al loro reddito. Il Progetto vede a tutt’oggi due inserimenti avvenuti nel mese di novembre 2007, pertanto i descrittori sono molto ridotti. La vita nell’ appartamenti è inoltre “monitorata” da operatori qualificati.


DESCRITTORI AL 31.12.2007 n° di inserimenti derivati da “Casa Rondine”

2

n° di utenti fine progetto 0 n° di utenti seguiti nel 2007 2 n° ore di formazione specifica degli operatori

6

n° ore di programmazione e verifica 4 n° operatori a tempo parziale 1


2.8 I VOLONTARI “ASSOCIAZIONE AMICI DEL GRUPPO ARCO”

Parte importante e rilevante di questa cooperativa sono i volontari organizzati in Associazione di volontariato “AMICI DEL GRUPPO ARCO” che prestano il loro operato per la realizzazione delle attività sopra citate, offrono un sostegno economico direttamente agli utenti inseriti nel percorso di recupero dalla tossicodipendenza, i quali, non hanno supporto famigliare e purtroppo, sono in evidente aumento, rispetto agli anni precedenti. Pertanto essi non sono in grado di sostenere da soli i costi derivanti dalle necessità personali quali acquisto di sigarette, indumenti ecc., tutti costi che non sono compresi e riconosciuti dalle attuali rette. Un minore aiuto economico viene fornito agli utenti inseriti nel settore socio assistenziale (Casa Aurora e Casa Rondine) che invece hanno questi costi compresi nelle rette. Il gruppo dei volontari è formato da 25 persone. Nella seguente tabella si riepiloga il loro intervento suddiviso per struttura o servizio tradotto in ore. Viene anche indicato il sostegno economico dell’Associazione Amici Del Gruppo Arco nell’anno 2007 rivolto alle varie strutture.

Volontariato dell’anno 2007 in cifre:

DESCRITTORI N°

VOLONTARI ORE SVOLTE SOSTEGNO

ECONOMICO Reception e centralino 5 1350

Casa Aurora 3 480 € 188,50

Comunità Terapeutica 2 1480 € 10.513,00

Casa Rondine 5 348 € 990,00

Settore Amministrativo 2 144

AMA - G.D.F. 8 88


2.9 RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DEL 2007

Per il Gruppo Arco il 2007 è stato un altro anno complesso, di ricerca di percorsi, di cambiamenti e di nuove impostazioni, sia operative che di scenario che potessero consentire maggiore elasticità nell’adeguarsi ai mutati bisogni, ma anche ricco di prospettive e interessanti scenari che via via si vanno delineando anche a seguito dello sforzo, costante e quotidiano nella Cooperativa, non soltanto di garantire livelli di servizi efficienti ed efficaci, ma anche di dare letture sempre nuove dei mutati scenari di welfare nel nostro Paese e nella nostra Regione. Si riconferma sul piano politico-organizzativo la continuità di lavoro del Consiglio di Amministrazione che ha iniziato ad interrogarsi anche sulla necessità di far crescere anche sotto il profilo della capacità politico organizzativa, altre persone della Cooperativa che sappiano gradualmente assumersi maggiori responsabilità e maggiormente si coinvolgano anche negli aspetti decisionali. Sono stati peraltro calendarizzati nel corso dei lavori del Consiglio una serie di incontri con equipes di strutture o con i responsabili sia per cogliere direttamente e collegialmente gli aspetti di difficoltà di lavoro che per informare anche più direttamente dei lavori del consiglio. . La linea di contenuto e di valori del Gruppo Arco è stata riconfermata anche nell’impegno del Consiglio di Amministrazione e dei Coordinatori di Area, e nel coinvolgimento nelle varie organizzazioni cui il Gruppo Arco aderisce o con le quali collabora (FICT, Federsolidarietà, Congregazione Fratelli Scuole Cristiane) che contribuiscono ad alimentare l’identità cooperativa e valoriale. Sul piano più operativo, è stato consolidato l’impianto organizzativo per aree di lavoro (area Tossicodipendenze, area Sociale ed area Gestionale - Amministrativa) operando al fine di aumentare i livelli collaborativi tra i Coordinatori, avviando un percorso di armonizzazione delle modalità organizzative tra le aree al fine di creare maggior equità anche tra soci di aree diverse. A questo obiettivo occorrerà lavorare ancora perfezionandolo maggiormente. Sotto il profilo gestionale l’evento maggiormente rilevante è stata l’acquisizione di un immobile sito in Via Dia Nanni nel quale nel mese di novembre è partito il nuovo progetto “Casa Mia”, gruppo appartamento per un percorso di autonomia per giovani 18- 21enni stranieri, quale naturale continuazione di Casa Rondine. L’acquisto è stato possibile grazie al contributo dell’Associazione Gruppo Arco che ha devoluto € 140.000 alla Cooperativa. Inoltre anche per garantire maggiormente la liquidità necessaria alla Cooperativa è stato attivato un finanziamento utilizzando la Legge regionale 23 del 2004 che ha consentito di ottenere il 70% del finanziamento dalla Regione Piemonte a tasso 0. Tale operazione si è resa necessaria in quanto purtroppo la liquidità è sempre meno garantita dalla Committenza (in particolare le ASL) dove in taluni casi i pagamenti avvengono anche dopo 8 – 10 mesi. Sotto il profilo dei servizi è stata realizzata la riconversione di Casa Aurora che dapprima ha concluso i percorsi delle mamme tossicodipendenti presenti concordando con i servizi invianti i progetti, per poi “ripartire” con una nuova autorizzazione al funzionamento per


mamme in disagio sociale ed avviando un nuovo accreditamento con la Città di Torino. A fine 2007 Casa Aurora ospitava 13 persone (5 mamme e 8 bambini). Visto il crescente bisogno espresso dal territorio si è valutata l’ipotesi di ampliare la struttura portando a 6 nuclei la possibilità di accoglienza. E’ stato quindi presentato un progetto di ristrutturazione alla Fondazione CRT che l’ha finanziato per € 145.000,00.= contributo che si è sommato a quello di € 22.000,00.= già disponile della CARITAS. Con questo intervento, partito nel mese di dicembre, sarà possibile accogliere fino ad un massimo di 16 persone. Nel corso dell’anno si è consolidata l’attività ambulatoriale per giocatori d’azzardo (Progetto Play Off) e Cocainomani (Progetto Spazio Altro) con il Ser.T ASL TO 1, anche se permangono le difficoltà legate all’incertezza delle risorse dal giugno 2008 quando saranno definitivamente esaurite le risorse del progetto Legge 309 La Comunità ha stabilizzato l’unificazione dei percorsi”, avviato una nuova supervisione e raggiunto una stabilizzazione anche numerica raggiungendo il mantenimento della media dei 30 Utenti presenti nel corso dell’anno ed avvicinandosi così al pareggio di bilancio. Segnaliamo come permangano ancora, purtroppo, problemi interpretativi e attuativi dell’Atto d’Intesa recepito con D.G.R. n. 49-9325 del 12.05.2003, che impediscono un pieno sviluppo dell’attività delle dipendenze. Nel corso dell’anno ci siamo inoltre impegnati alla stesura all’interno del CEAPI e con la Regione Piemonte di un nuovo testo di DGR che però non ci vede pienamente concordi in quanto se da un lato chiarisce alcuni aspetti problematici del precedente atto normativo, in altri passaggi conferma la visione del settore delle dipendenze un po’ di serie B e soprattutto non accompagna alla ridefinizione dei nuovi standard la definizione delle rette. Ad tutt’oggi non vi è certezza comunque sul quando e con quali modalità la nuova delibera verrà approvata. Sotto il profilo della tipologia inserimenti nell’ambito della tossicodipendenza permane la multi - problematicità dei casi e la presenza di situazioni sempre più cronicizzate. La Comunità Rondine, nel 2007 ha mantenuto un significativo trend che l’ha mantenuta costantemente al massimo della capienza (12 ragazzi) salvo qualche breve periodo nel quale dopo l’uscita di un ragazzo sono stati necessari alcuni giorni prima che con i servizi si concordasse un nuovo inserimento. La media è comunque stata di circa 11,5 presenze. Il dato positivo è che non vi sono state fughe e che sono stati realizzati i primi due “sganci” di ragazzi diventati maggiorenni della struttura di autonomia “Casa Mia” supervisionata da un Operatore Inoltre, nel corso del 2007, si è stabilizzato il Progetto legato al reinserimento sociale e lavorativo realizzato utilizzando gli appartamenti di Via Brione (Progetto Stabil-Mente) che è risultato molto gradito ed utile anche ai Ser.T che hanno inserito persone anche oltre quelle che arrivano dal nostro percorso comunitario. Si sta affrontando il problema di come individuare finanziamenti che consentano al Progetto di continuare anche oltre la legge 309.,


Sotto il profilo gestionale/amministrativo, è proseguito il controllo di gestione, che ci ha consentito un costante monitoraggio delle spese e l’operatività nell’ambito del budget, con relative azioni “correttive”. Si è inoltre avviato un controllo per Centri di Costo, onde verificare l’effettiva redditività delle singole strutture e attività. Tra le difficoltà, da evidenziare c’è quella incontrata dal settore servizi generali e dal settore tecnico nel cercare di effettuare una adeguata conduzione e manutenzione dell’ immobile di Via Capriolo contenendo il più possibile i costi. Nel corso dell’anno 2007 sono continuate le seguenti collaborazioni:

Attività formative in collaborazione con Enti già presenti nel complesso di Corso Trapani (in particolare CSAO). Si stanno già realizzando laboratori di vario genere al servizio delle attività svolte all’interno della struttura. Ed inoltre L’Ente Formativo utilizza i nostri locali del seminterrato per realizzare i propri percorsi formativi;

Cooperativa Sociale Global Comunication, che si occupa di formazione nell’ambito del linguaggio dei segni e che occupa una sala al piano 2° piano della struttura, contribuendo ai costi di gestione;

Cooperativa Sociale Esserci, con spazi dedicati della struttura, per la realizzazione di laboratori per disabili psichici, per la costruzione di strumenti musicali e piccoli oggetti di falegnameria nei laboratori collocati al 2° piano della struttura. Anche con questa cooperativa, si è stipulata una scrittura al fine di contribuire ai costi di gestione;

Cooperativa Sociale Ergonauti (di tipo B), che si occupa della gestione della cucina servendo i pasti alle nostre Comunità, di effettuare pulizie relative all’immobile e di collaborare in progetti di inserimento lavorativo, soprattutto dei nostri utenti.

Consorzio KAIROS, per la acquisizione di competenze, in particolare per il progetto “Stabilmente” , nel campo dell’inserimento lavorativo

Da segnalare la costante e proficua collaborazione con la Circoscrizione 3 su iniziative varie e Progetti di territorio, come nel caso di “C’è un P’Arco per te”. Siamo inoltre entrati come partner in alcuni progetti Ministeriali ed in particolare il Progetto rivolto al fenomeno dei “Giovani e nuove droghe” e dell’uso di sostanze stupefacenti tra gli stranieri. L’aspetto formativo nel 2007 è stato rivolto prevalentemente all’interno delle equipe e la priorità è stata data alla supervisione anche attraverso l’individuazione di supervisori specifici per ogni struttura. In particolare è stata stipulata una convenzione con l’ASL TO 1 per la realizzazione di supervisione realizzata da esperto psicologo per Casa Rondine e Casa Aurora. Malgrado i grandi sforzi ed impegni il bilancio di pareggio non è ancora stato conseguito, anche se è evidente il miglioramento conseguito.


L’incremento del fatturato rispetto al 2006 è stato pari al 30,4%. ed al 2005 pari al 66% quale evidente segnale di vivacità e incremento dell’attività. Analizzando il Bilancio 2007 risulta ancora evidente, quanto siano stati “provvidenziali” gli aiuti che ci sono pervenuti dagli Enti, che in questi anni non ci hanno fatto mai mancare il loro sostegno nei momenti di difficoltà. In particolare segnaliamo: - La Compagnia di San Paolo ha erogato un contributo in conto gestione di € 250.000,00

quale sostegno della attività;

- La Fondazione C.R.T. ha erogato un contributo di € 49.464,53. per la copertura in particolare di borse lavoro destinate al progetto Via Brione

In miglioramento il rapporto debiti crediti che vede a fine anno un totale debiti ammontare a €. 465.740,00 di cui 275.892,00 verso fornitori mentre i crediti ammontano a € 785.799,00 di cui verso clienti 596.336,00. . Il confronto tra il budget ed il consuntivo 2007 conferma che le previsioni si sono rivelate coerenti con i risultati effettivi. A fronte di un crescendo di attività e di un sempre maggior impegno richiesto, la Cooperativa ha ritenuto di dover affrontare seriamente anche il problema che sempre più direttamente riguarda i Soci e lavoratori rappresentato dal diminuito potere di acquisto delle retribuzioni. Inoltre i ritardi verificati nell’avvio della trattativa per il rinnovo contrattuale, (la piattaforma è stata presentata dalle parti sindacali circa 20 mesi dopo la scadenza del precedente contratto) e l’attuale rottura del tavolo di trattativa, hanno reso improrogabile tale questione. Si è quindi ritenuto visto anche il risultato di bilancio di destinare una parte a ristorno ai Soci, pari a 17.177,00, da destinarsi parte a capitale sociale , parte da erogarsi direttamente. Inoltre si è ritenuto di accantonare una quota pari al tasso inflattivo al fondo futuri aumenti contrattuali, come peraltro previsto negli accordi con la Città di Torino, onde essere in grado, di far fronte alle maggiori spese che ne deriveranno. In ogni caso dal mese di novembre la Cooperativa ha provveduto ad erogare l’indennità di vacanza contrattuale così come previsto dagli accordi vigenti.


2.10 STRATEGIE Le strategie avviate nel corso del 2007 rappresentano linee di ampio respiro da realizzarsi nel medio periodo della durata del mandato del Consiglio e si possono sintetizzare nei seguenti punti.

Avviare approfondimenti ulteriori in particolare sull’area sociale e ricreativa, al fine di diversificare il più possibile l’attività uscendo dagli ambiti squisitamente assistenziali e/o sanitari e avviando anche attività più “leggere”;

Impostare una diversa strategia di gestione del personale ripristinando regole ed equità ed evidenziando possibili sviluppi di carriera all’interno;

sviluppare maggiormente il valore dell’essere organizzati in forma di Cooperativa condividendo il Codice Etico di Federsolidarietà;

Garantire una reale e attiva partecipazione alla vita Sociale dei Soci, la loro assunzione di responsabilità e parimenti la democraticità interna;

Prevedere strumenti che promuovano la trasparenza gestionale e di bilancio; Attivare iniziative sul territorio e per promuoverne i legami e la creazione di reti Collaborare con altre Cooperative al fine di mettere in rete risorse, sinergie ed

esperienze; Farsi parte attiva nella promozione e sviluppo di politiche sociali e sanitarie che

vengano incontro ai nuovi bisogni; Attivarsi al fine di garantire ai propri Soci il diritto ad una equa retribuzione in

primo rispettando gli accordi sottoscritti a livello nazionale e locale in tema di Contratti di Lavoro con le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative e laddove possibile realizzando una politica di ristorni;

Promuovere piani di formazione tesi non solo alla riqualifica ma anche ad un costante aggiornamento interno delle varie figure professionali.


2.11 OBIETTIVI SPECIFICI La ritraduzione delle strategie in obiettivi già per il 2007 ma anche per il 2008 ha determinato un prospetto di sintesi attraverso il quale si può agevolmente effettuare il monitoraggio della attività della Cooperativa. Dall’analisi effettuata nel Consiglio di Amministrazione si è registrato un raggiungimento degli obiettivi 2007 pari al 70%. Il mancato raggiungimento di alcuni obiettivi è stato determinato per lo più da situazioni di contesto normativo che ne hanno impedito la realizzazione o da slittamento di tempi. Pertanto alcuni obiettivi 2007 sono stati ripresi anche per il 2008 mentre altri sono stati introdotti. MACROOBIETTIVI AZIONI SPECIFICHE TEMPISTICA RUOLI ORGANI

PRINCIPALMENTE COINVOLTI

RAFFORZARZAMENTO ORGANIZZAZIONE DELLA COOPERATIVA GRUPPO ARCO

Elaborazione e Approvazione del Piano degli

Obiettivi

Marzo

Responsabili coordinatori

di area

Consiglio di

Amministrazione

1. messa a “regime”

dell’organizzazione

politica

Raccolta disponibilità dei soci da coinvolgere

maggiormente sulle tematiche cooperativistiche e

imprenditoriali nella direzione di creare una

nuova classe dirigente

Giugno

Presidente

2. Messa a regine

organizzazione tecnica

Definizione Obiettivi delle Aree Febbraio

Presidente

Formazione ai coordinatori di area

Corso alta Formazione

Formazione Responsabili di struttura

Formazione Equipe

Programma annuale da presentare in Assemblea

Febbraio

Presidente

Consigliere delegato

(Guido Geninatti)

3. Sviluppo della

conoscenza

Incontro quindicinale Presidente-

Coordinatori di Area

Incontro bi mensile Responsabili struttura –

Presidente- Coordinatori di area (marzo maggio

luglio settembre novembre)

Riunione annuale tutti lavoratori (dicembre)

costante Presidente


MACROOBIETTIVI AZIONI SPECIFICHE TEMPISTICA RUOLI ORGANI


Segue =3=

Piano di programmazione di Seminari e formazione interna sulle seguenti tematiche: MARGINALITA’/TOSSICODIPENDENZA LAVORO-FORMAZIONE-INSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO MINORI E FAMIGLIE TEMATICHE STRANIERI Promozione della diffusione delle buone prassi attraverso la conoscenza di altre esperienze presenti in altre Cooperative

Secondo programmazione Secondo

Programmazione

Coordinatori Marco Trabaldo Felicetta De Benedictis Presidente Coordinatori di Area

CONSOLIDARE

RAPPORTI CON ENTI E

FONDAZIONI ANCHE

AL FINE DI SVOLGERE

UN EFFICACE AZIONE

DI

“FOUND REASING”

CONSOLIDARE I

RAPPORTI CON ENTI

RELIGIOSI

Confronto valoriale e presenza collaborativi con

CONGREGAZIONE FRATELLI DELLE

SCUOLE CRISTIANE

Costante

Presidente

Consigliere delegato

(Maurizio Teppati Losè)

CONSOLIDARE

RAPPORTI CON

FONDAZIONI

BANCARIE

Confronto e iniziative comuni e costanti

relazioni con FONDAZIONI bancarie ed altre

(Fondazione Agnelli)

Costante

Presidente

CONSOLIDARE

RAPPORTI CON ALTRI

ENTI ED ORGANISMI

sviluppo contatti e relazioni anche al fine di

sviluppare iniziative comuni con organismi

quali:

REALE MUTUA ASSICURAZIONE

FONDAZIONE OLTRE - PAIDEA

AZIENDE PROFIT

Costante

Presidente


MACROOBIETTIVI AZIONI SPECIFICHE TEMPISTICA RUOLI ORGANI


CONSOLIDARE LA

PRESENZA SUL

TERRITORIO SIA COME

IMPRESA CHE COME

SOGGETTO POLITICO

IN GRADO DI

ELABORARE PROPOSTE

Approfondimento del

valore sociale del GRUPPO

ARCO

Elaborazione e discussione

Bilancio Sociale anno 2008

Marzo

Presidente- Coordinatore

di area

Consiglio di

Amministrazione

Consolidamento ruolo

politico

Relazioni con Circoscrizione, politici Regionali politici Provinciali e Comunali Realizzazione Progetti che consolidino rapporti Es Progetto Melograno; C’è un P’Arco per te Accompagnamento solidale. Consolidamento relazioni con Primari di SERT e Dirigenti Pubblici Presenza efficace nelle Organizzazioni di rappresentanza FEDERSOLIDARIETA’ FICT CEAPI

Partecipazione Rete Nazionale Volontari

Lasaliani

Permanente

Permanente

Permanente

Permanente

Presidente


Presidente e


Consigliere

Giuseppe Zanoni

Consolidamento ruolo

propositivo e visibilità

della Cooperativa Gruppo

Arco

Organizzazione almeno due eventi nel corso

2008

Inaugurazione - seminario Rondine

Seminario strutture ambulatoriali Play off

Spazio altro

Aprile

Maggio

Presidente


Riorganizzazione Comunità sulla base nuovi indirizzi regionali e raggiungimento ottimizzazione gestione con l’obiettivo di pareggio di bilancio

Settembre

Ricerca e consolidamento Play Offe Spazio Altro e costruzione condizioni per sviluppo futuro con il Ser.T di territorio

Luglio

Avvio emessa a regime(attivazione borse e tutoraggio) Via Brione e costruzione condizioni di convenzionamento con ASL

Luglio

monitoraggio costante settore famiglie permanente

SVILUPPO E

CONSOLIDAMENTO

ATTIVITA AREA

DIPENDENZE

Partecipazione e sviluppo Progetti Nazionali Giovani e nuove droghe Stranieri e uso di sostanze Monitoraggio risultati percorsi terapeutici

Gennaio/Dicembre

Coordinatore Dipendenze


MACROOBIETTIVI AZIONI SPECIFICHE TEMPISTICA RUOLI ORGANI PRINCIPALMENTE COINVOLTI

Consolidamento Casa Aurora a seguito ampliamento e raggiungimento pareggio di bilancio Inaugurazione ampliamento della comunità

settembre

Monitoraggio costante Casa Rondine permanente Avvio Progetto Rifugiati con FICT e possibile utilizzo del 6° piano

Dal mese di settembre

SVILUPPO E

CONSOLIDAMENTO

AREA SOCIALE

Consolidamento Progetto Casa Mia, stabilizzazione e ottenimento autorizzazione al funzionamento per 4 stranieri Inaugurazione Gruppo Appartamento

Maggio Ottobre

Coordinatore Area Socio - assistenziale

Ottimizzazione e riorganizzazione settore Tecnico

permanente Coordinatore Amm.vo Consigliere delegato

Realizzazione Bilancio Sociale Marzo Studio fattibilità realizzazione progetto servizi sanitari ambulatoriali da realizzarsi al primo piano

Aprile

Costituzione ATI con Cooperativa Esserci al fine di avviare CAD

giugno

SVILUPPO E

CONSOLIDAMENTO

AREA

AMMINISTRATIVA

Ulteriore perfezionamento centri di costo Aprile

Coordinatore Amministrativo

Riduzione spese generali (ogni Coordinatore

elaborerà proposta per il rispettivo settore)

I Coordinatori

OBIETTIVI ED

ATTIVITA’

INTERSETTORIALI Formazione e crescita Responsabili di struttura Costante I Coordinatori


3. MAPPA DEI PORTATORI D’INTERESSE I portatori di interesse sono persone o gruppi di persone società o Enti con interessi legittimi nelle attività della Cooperativa. Essi vengono identificati in base al loro legame con l’impresa. Ne consegue che tutti gli stakeholders hanno un valore intrinseco ossia meritano considerazione per se stessi in quanto tali e in quanto partecipano a diverso titolo alla gestione all’organizzazione, e come fruitori di un servizio. Il Gruppo Arco ha identificato attraverso una mappa gli stekholders, raggruppandoli come interni ed esterni in riferimento alla loro natura d’interesse e suddiviso il loro rapporto con la cooperativa tra sociale ed economico. Questo schema di principio verrà utilizzato per la determinazione del valore aggiunto e nello specifico per la destinazione della ricchezza.

Base Sociale

e Organi Sociali

Rete

Cooperative

Enti

Pubblici

Agenzie

Formative

Finanziatori

Rete

politica

GRUPPO

ARCO

Fornitori ordinari

Clienti

Terzo

Settore


Natura Sociale Stakeholders Interno Esterno Interesse

sociale

Interesse

Economico

Soci lavoratori X X X

BASE SOCIALE Soci volontari X X

C.d.A. X X X X Presidente X X X Vice - Presidente X X

ORGANI DIREZIONALI

Revisore Unico X X X Dipendenti X X X Professionisti X X X Consulenti sanitari X X X Servizio Civile X X Tirocinanti facoltà universitarie

X X

ALTRE RISORSE UMANE

Supervisori Terapeutico/educativi

X X X

Regione Piemonte X X X Provincia di Torino X X X A.S.L. Territorio Regione Piemonte

X X X

Comune di Torino X X X Consorzi Socio Assistenziali Piemontesi

X

X

X

Circoscrizione 3 Torino X X X Scuole Medie inferiori X X X Scuole Medie superiori X X X Centri di Formazione Professionale di Torino

X X

ENTE PUBBLICO

Centri di Formazione Permanente di Torino

X X

N. 19 ASL Territorio Regione Piemonte

X X X

N. 06 ASL Territorio Nazionale

X X X

N. 01 Comune di Torino X X X N. 04 Consorzi socio assistenziali del Piemonte

X X X

CLIENTI

Persone fisiche/Famiglie X Cooperativa Ergonauti X X X Cooperativa Global Comunication

X X X

Consorzio KAIROS X X X

RETE COOPERATIVE

Cooperativa Esserci X X X


Natura Sociale Stakeholders Interno Ester

no

Interesse

sociale

Interesse

Economico

Confcooperative

X X X

Federsolidarietà X X X F.I.C.T. X X X

RETE POLITICO SINDACALE

C.E.A.P.I. X X Amici del Gruppo Arco X X Associazione SOLE ONLUS

X X

Associazione Gruppo Arco

X X X

LYONS Club Torino X X Gruppi Volontariato Vincenziano

X X

Parrocchie e oratori X X Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane

X X X

TERZO SETTORE

Centro Sicurezza Applicata all’Organizzazione

X

X

Compagnia di San Paolo X X X Diocesi di Torino - Caritas X X X Fondazione C.R.T. X X X

FINANZIATORI CONTINUATIVI

Reale Mutua X X X Università degli studi Torino

X X

S.F.E.P. X X FONCOOP Torino X X IRECOOP Piemonte X X

AGENZIE FORMATIVE

I.P.U. Viterbo X X Euroware s.a.s. X X Art Edile X X Schinetti X X I.M.E.D. X X

FORNITORI SIGNIFICATIVI

Assicurazione Vogliotti X X


4. DATI DI CONTABILITÀ SOCIALE In questa parte del bilancio sociale si vanno ad analizzare alcuni indicatori che evidenzino rispetto ad alcuni stakeholders in particolare soci, committenti e finanziatori alcuni ambiti di indagine quali: la valorizzazione delle risorse umane la democraticità la trasparenza, la comunicazione e la gestione

4.1. Valorizzazione delle Risorse Umane Indicatore delle ore lavorate dal personale e dai consulenti specialisti esterni L’ indicatore individua il numero di ore lavorate dal personale in un anno complessivo, l’aumento è dovuto all’inserimento di personale a progetto. Si individuano inoltre le ore di malattia e le ore di infortunio sul lavoro. Dato rilevante la diminuzione delle ore di malattia ed infortunio. Si evidenziano infine le ore svolte dai professionisti/consulenti e la presenza di Volontari dell’Associazione Amici del Gruppo Arco, Volontari del Servizio Civile Nazionale. Per quanto si attiene i consulenti esterni sono state introdotte alcune variazioni. Non è più stata necessaria la figura del neuropsichiatra infantile in quanto si è fatto riferimento al Servizio Pubblico. La supervisione organizzativa della Comunità per tossicodipendenti è stata sostituita da una supervisione clinica. DESCRITTORE 2007 2006

N°. ore lavorate dal personale 58.779,39 54.202.94

N°. ore malattia del personale 2.048 2.710,15

N° ore infortunio sul lavoro 158 396,00

N° ore di formazione/supervisione 1100 1.300

N° ore erogate da consulenti specialisti esterni al

Centro

Medico infettivologo 21 22

Psichiatra 88 80

Neuropsichiatria Infantile X 10

Supervisione organizzativa X 16

Supervisione area socio- assistenziale 38 X

Supervisione area dipendenze (attiva per 2/12) 10 X

Medico del Lavoro 16 14

R.S.P.P. 42 40

Consulente tecnico (Architetto) 150 120

N° ore prestate dai volontari 3890 2700 ca.

N° volontari servizio civile nazionale 6 3


L’indicatore individua il numero di personale impiegato in cooperativa suddiviso per tipologia, si evidenzia la presenza maggioritaria del lavoro femminile pari al 68,7% trova ampia rappresentazione anche nei profili dei ruoli di coordinamento (66,7% di presenza femminile) Altro dato importante è l’assoluta prevalenza di lavoro a tempo indeterminato ( 90%), mentre il tempo determinato risulta essere perlopiù per situazioni di sostituzioni di maternità o malattia o specifici progetti.

Altro personale non dipendente

N° M F

Distacco (Ministero Pubblica Istruzione)

1 1

DESCRITTORE Elenco personale suddiviso per tipologia

N° Part -time

Full-time Tempo indeterminato

Tempo determinato

M F

Coordinatore Generale e coordinatore area finanziaria e gestione del personale

1

1 1 1

Coordinatore di Area Terapeutica

1 1 1 1

Coordinatore di Area Socio-assistenziale e tecnica

1 1 1 1

Educatori e/o titoli equipollenti

13 2 11 11 2 2 11

Psicologi 1 1 1 1

Operatori di Comunità 6 1 5 5 1 3 3

O.S.S. 4 4 4 2 2 Mediatori Culturali 2 2 2 1 1 Ammnistrativi e settore tecnico

3 2 1 3 1 2

CO. CO. PRO 3 3 2 1 TOTALE 35 11 24 29 3 11 24


4.2. Indicatore del benessere offerto “Benefit” al personale: La cooperativa offre la possibilità ai propri lavoratori di pranzare gratuitamente ed in orario di lavoro, si è pensato quindi di valorizzare questo “benefit” quale costo figurativo per la cooperativa. Inoltre con la riorganizzazione del cortile antistante la struttura di proprietà dei Fratelli delle Scuole Cristiane gli stessi hanno delimitato i posti auto richiedendo a chi interessato un contributo mensile per l’uso degli stessi, il Gruppo Arco ha provveduto a garantirsi alcuni posti auto mettendoli a disposizione a “costo zero” degli operatori in turno nelle strutture, garantendo pertanto un ulteriore vantaggio derivante dalla difficoltà di trovare parcheggi in zona.

DESCRITTORE N° COSTO MEDIO

COSTO TOTALE

pasti gratuiti erogati 4.060 € 4.90 € 19.894 ore lavorative retribuite durante la pausa pranzo 1.071 € 16 € 17.136 Posti auto a disposizione del personale in turno 8 € 30 € 720

Per il calcolo del pasto si è considerato una media di 15 operatori al giorno per 306 gg. medi lavorativi annui. Le ore lavorate sono state calcolate, considerando una media di 7 persone non in turno per 30 minuti ca. di pausa al giorno, per una media di 306 gg. lavorativi annui senza considerare gli operatori in turno. Per il costo del posto auto si è considerato la quota mensile richiesta dai Fratelli delle Scuole Cristiane.


4.3. Partecipazione e democraticità:

Indicatore della partecipazione alla attività sociale della cooperativa Questo indicatore vuole misurare il grado di partecipazione dei soci ai momenti della vita della cooperativa ed esprime il senso di appartenenza dei singoli all’impresa ed il livello di democraticità interna raggiunta.

La base sociale della cooperativa è così composta:

Descrittori 31.12.2007 N. soci in cooperativa 25 N. esclusioni 1 N. domande di recesso 2 N. domande di ammissione 4 N. soci cooperatori 19 N. soci volontari 6

La base sociale rimane stabile Si evidenzia un incremento dei Soci Lavoratori corrispondente ad un aumento del personale. Alcuni dipendenti hanno richiesto di entrare a far parte della compagine sociale, successivamente all’inizio del rapporto lavorativo con la cooperativa.

Assemblee Sociali Descrittore Descrittore

N° 3 Assemblee soci anno 2007 n° presenze 69

n° deleghe 11

n° assenze 4

Media presenze 23

Media deleghe 3

Partecipazione media 68%

25

1 24

19

6

0

5

10

15

20

25

30base sociale cooperativa

N. soci incooperativaN. Esclusioni

N. Domande direcessoN. Domande accolte

N. soci cooperatori

N. soci volontari


4.4 Comunicazione e verifica con la committenza L’indicatore presenta il numero di incontri con i servizi invianti le verifiche e relazioni annue inviate ai committenti quale rappresentazione alla trasparenza, suddivise per settore terapeutico e socio-assistenziale. I dati sono stati raccolti con l’ausilio di ogni referente di settore, tenendo conto di una media di relazioni e di incontri per gli utenti in carico durante l’anno: Settore Dipendenze: DESCRITTORE

Comunità Stabil-Mente Play off

n. incontri Ser.T e Servizi Sociali in sede

157 10 No

n. incontri Ser.T e Servizi Sociali fuori sede

32 6 No

n. relazioni inviate 146 16 No n. progetti stilati 73 14 5 n. utenti in carico 73 14 5 Media relazioni pro-capite 2 1 1 Settore Socio Assistenziale: DESCRITTORE

Casa Aurora Casa Rondine

N. relazioni inviate 60 52 N. progetti stilati 6 23 N. utenti in carico 15 29 Media relazione pro-capite 2 1,79


4.5 Supporto Gestionale “percentuale delle donazioni sui ricavi totali “ Il grafico evidenzia la percentuale delle donazioni sui ricavi totali con raffronto quadriennale, evidente l’aiuto che ci viene sempre dato dalle donazioni. L’anno 2007 evidenzia una diminuzione della percentuale di donazioni sui ricavi dovuto all’incremento dei ricavi totali avvenuto grazie al consolidamento del Progetto Rondine ed alla conversione del Progetto Casa Aurora in struttura per madre – bambino. La riduzione della percentuale delle donazioni denota sicuramente un crescente consolidamento è solidità dell’attività, infatti si registra una riduzione su base quadriennale del 7% .

26,39%

73,61%

32,80%

67,20%

23,76%

76,24%

19,39%

80,62%

0,00%

20,00%

40,00%

60,00%

80,00%

100,00%

2004 2005 2006 2007

Percentuali delle donazioni sui ricavi totali

Donazioni Ricavi


5. PIANIFICAZIONE E RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO AL VALORE AGGIUNTO La cooperativa pianifica il proprio lavoro attraverso un documento approvato in Assemblea ad inizio anno (unito al preventivo di gestione ed al piano degli obiettivi), attraverso il quale il C.d.A presente alla base sociale gli orientamenti programmatici dell’anno, i progetti in via di sviluppo e le azioni necessarie per il loro raggiungimento. La cooperativa è dotata di un Servizio Amministrativo e di una organizzazione per Centri di Costo. Questi dati confrontati trimestralmente con il Bilancio preventivo forniscono al C.d.A. dati importanti ed essenziali sull’andamento della gestione potendo così pianificare: Le strategie necessarie da attivare in cooperativa in collaborazione con i responsabili di aree Gli orientamenti gestionali ed organizzativi in collaborazione con i responsabili di

area, il coordinatore e l’amministrativo. Le azioni operative con i responsabili di ciascuna area.

Questo importante lavoro di confronto permette a ciascuna “funzione” di gestire direttamente o indirettamente il proprio budget di spesa e quindi il proprio centro di costo. Sui dati del Bilancio Economico Consuntivo si “innesta” la riclassificazione del Valore Aggiunto. Partendo infatti dai dati del Conto Economico è possibile riclassificarne le voci allo scopo di evidenziare la formazione del Valore Aggiunto e la sua distribuzione tra gli Stakeholders. Tecnicamente il valore aggiunto è la differenza tra il valori di beni e servizi acquisiti dall’ambiente (input) ed il valore di beni e servizi venduti al termine dell’attività produttiva (output). Il valore aggiunto rappresenta allora la ricchezza creata a vantaggio della collettività. Un punto di forza nell’identificazione del valore aggiunto è quello di rilevare in maniera sintetica dati e comportamenti dell’impresa favorendo il superamento della contrapposizione costi/ricavi del conto economico tradizionale. Per la determinazione del valore aggiunto identifichiamo due passaggi chiave: 1) La creazione della ricchezza: ossia la ricchezza conferita alla cooperativa in cambio di

servizi resi inclusi i contributi extracaratteristici. A conclusione di questa fase si ottiene il Valore aggiunto globale netto inteso come ricchezza distribuibile, la ricchezza generata dall’impresa a fronte della propria attività caratteristica ed extracaratteristica.

2) La distribuzione della ricchezza: ossia come la ricchezza complessiva conferita alla cooperativa viene distribuita ai diversi Stakeholders.


COSTRUZIONE DELLA RICCHEZZA

ANALISI DEL VALORE AGGIUNTO VALORE %sul valore

A) VALORE DELLA PRODUZIONE € 1.545.125,21 100 Ricavi da prestazioni € 1.143.738,35 74,02% RETTE RELATIVE SANITA' € 608.398,39 39,38% RETTE RELATIVE ENTE PUBBLIC € 535.356,00 34,65% RIBASSI E ABBUONI PASSIVI -€ 16,04 0,00% ALTRI RICAVI E PROVENTI € 101.922,33 6,60% PROVENTI DIVERSI € 39.867,15 2,58% OFFERTE DA PRIVATI € 9.020,00 0,58% CONTRIBUTO DA ENTE € 1.707,00 0,11% CONTRIBUTO IN C/CAPITALE RATEIZZ.NE € 2.100,00 0,14% CONTRIBUTO REGIONALE L.309 € 46.893,51 3,03% SOPRAVVENIENZA ATTIVA € 2.334,67 0,15% FINANZIATORI CONTINUATIVI € 299.464,53 19,38% FONDAZIONE C.R.T. SU PROGETTI € 49.464,53 3,20% CONTRIBUTO COMPAGNIA DI SAN PAOLO € 250.000,00 16,18%

DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO B) COSTI DA ECONOMIE ESTERNE valore % sul valore MATERIE PRIME SUSSIDIARIE E MERCI € 68.595,45 4,44% COSTI PER SERVIZI € 226.377,91 14,65% COSTI PER GODIMENTO DI BENI DI TERZI € 68.174,00 4,41% IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI € 2.224,54 0,14% IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI € 16.570,19 1,07% ACC.TO FONDO RISCHI PERSONALE € 30.000,00 1,94% ACC.TO ALTRI FONDI E SPESE € 27.000,00 1,75% ONERI DIVERSI DI GESTIONE € 30.847,14 2,00% Totale € 469.789,23 30,40% Valore aggiunto lordo (A-B) € 1.075.335,98 69,60% C) GESTIONE EXTRACARATTERISTICA INTERESSI ATTIVI BANCARI € 17.031,65 1,10% INTERESSI ED ALTRI ONERI FINANZIARI -€ 7,48 0,00% Totale € 17.024,17 1,10% Valore aggiunto netto € 1.058.311,81 68,49%

DISTRIBUZIONI DELLA RICCHEZZA Personale

RETRIBUZIONI € 733.908,78 69,35% COMPENSI PER BORSE LAVORO € 47.702,98 4,51% RISTORNO AI SOCI € 17.177,00 1,62% SPESE FORMAZIONE PROFESSIONALE € 1.951,33 0,18% RIMBORSI CHILOMETRICI € 808,14 0,08% RIMBORSI SPESE PERSONALE PIE DI LISTA € 504,38 0,05%


Sistema Cooperativo (acquisto servizi) Cooperativa ERGONAUTI € 191.521,06 18,10% Consorzio KAIROS € 11.248,67 1,06%

Rete politico sindacale Confcooperative € 995,00 0,13% F.I.C.T. € 1.550,00 0,18%

Consulenze CONSULENZE SANITARIE € 6.676,66 0,96% CONSULENZE TERAPEUTICHE € 1.200,00 0,11% SPESE SANITARIE € 11.690,33 0,79%

Imposte e tasse IRAP € 18.090,24 1,71% Imposte varie € 14.903,08 1,41% Risultato di esercizio € 15.408,33 1,46%

Anno 2007 percentuale dei ricavi per settore (% su valore produzione A) Da segnalare la percentuale dei ricavi da Rette che viene incrementata del 4,5% sul valore della produzione rispetto all’anno 2006, grazie al consolidamento del Progetto Rondine ed alla conversione della struttura Casa Aurora da mamme tossicodipendenti con minori a madre – bambino in disagio sociale settore (socio assistenziale) mentre restano stabili le rette derivanti dal settore dipendenze (Sanità)

39,38%34,65%

6,60%

19,38%

0,00%

5,00%

10,00%

15,00%

20,00%

25,00%

30,00%

35,00%

40,00%

VALORE DELLA PRODUZIONE

Rette SanitàRette Ente PubblicoAltri ricaviFinanziatori continuativi


Anno 2007 percentuale dei costi per settore (%sui costi di produzione B) Da segnalare l’aumento della distribuzione della ricchezza al sistema cooperativo (più o 3,67% rispetto all’anno 2006). In relazione al fatturato la percentuale dell’incidenza del costo del lavoro risulta il 53% in quanto l’incidenza delle donazioni (attività non caratteristica) ammonta a ca. € 299.000; tuttavia in relazione alla distribuzione del valore aggiunto (vedi tabella sopra) il dato registra un 76% ca. ( - 4% rispetto all’anno 2006).

4,44%

14,65%

4,41% 1,21% 2,00%

69,35%

3,69%

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

COSTI DELLA PRODUZIONE

materie prime sussidiarie e di mercicosti per servizicosti per godimento di beni e serviziammortamentioneri diversi di gestionecosto del personaleaccantonamento altri fondi


6. SVILUPPI E AMBITI DI MIGLIORAMENTO PER IL 2008 Di seguito individuiamo punti di forza e punti di debolezza di questa prima edizione per tentare di individuare gli sviluppi e gli ambiti di miglioramento per il 2008. Punti di forza:

Il bilancio è stato redatto da persone interne alla Cooperativa adeguatamente formate;

Affinamento dei dati esposti in termini di affidabilità e sistemi di raccolta Punti di debolezza:

I dati esposti non sono sempre facilmente collocabili all’interno del piano strategico della Cooperativa; questo può generare senso di staticità rispetto alla rapida dinamicità della nostra impresa.

Tendenza a “dare per scontato” alcuni aspetti, che non a tutti possono essere chiari; Mancanza coinvolgimento Stakholders nella stesura. Mancanza di incontri preliminari di discussione e condivisione e scarso

coinvolgimento dei soci al percorso. Emerge tuttavia l’orientamento alla trasparenza gestionale, una cultura organizzativa volta a favorire la crescita delle persone e l’importanza assegnata ai sistemi di rendicontazione e verifica. Infine una ulteriore opportunità di divulgazione dei Bilancio Sociale potrebbe essere l’organizzazione di un momento pubblico, in occasione dei 15 anni della costituzione della Cooperativa, per incontrare il maggior numero possibile di Stakholders per confrontarsi sui temi che in esso emergono.


7. CONCLUSIONI E SVILUPPI AL PROSSIMO BILANCIO SOCIALE In conclusione di questo bilancio sociale vorrei ringraziare il gruppo di lavoro che ha operato, raccolto dati, avviato riflessioni ed in particolare la Signora Defilè Milena che ha guidato il progetto. L’auspicio è che anche questa stesura del Bilancio Sociale sia un utile strumento per tutti quanti ci conoscono, Enti, Istituzioni, Fondazioni, Associazioni… , che con noi lavorano, ci sostengono moralmente e d economicamente, per poter meglio evidenziare il lavoro che al nostro interno svolgiamo, ma anche per tutti quanti operano all’interno, Volontari, Soci e Dipendenti, per sentire di più l’appartenenza al Gruppo Arco, alimentare sempre più la dimensione di socio disponibile ad investire nella propria impresa. Penso che un elemento determinante sarà la capacità della nostra cooperativa di ridistribuire ed aumentare la ricchezza fatta ricadere nel nostro territorio e comunità per lo sviluppo di nuove progettualità e di nuove imprese. Ciò potrebbe costituire una strategia di aumento della qualità del benessere del territorio e una “garanzia” di posizionamento della nostra cooperativa rispetto alla costruzione di politiche sociali. Penso infatti che il carattere ridistribuito vada inteso non solo verso i soci dell’impresa, ma allargato in termini attivati con gli stakohlder. Siamo sulla strada buona, e non dobbiamo diminuire l’attenzione verso i punti nevralgici della nostra organizzazione. La qualità del servizio rivolta alle persone e alle famiglie deve essere il nostro punto di riferimento costante innovando, ricercando e introducendo processi e procedure che ci consentano il miglioramento continuo, e in questo senso mi sembra che i dati sulla formazione, incontri d’equipe rappresentino un elemento di garanzia e di aspettative future che sicuramente puntano in alto. A questo proposito vorrei in particolare ricordare l’impegno “totalmente gratuito”dei componenti dei C.d.A, dei Coordinatori di Area e di Struttura e dei soci tutti che si impegnano quotidianamente talvolta superando fatiche e difficoltà per raggiungere obiettivi comuni. Un caro saluto

Cooperativa Sociale - Gruppo Arco · Le attività prevalenti sono rivolte a persone con problemi di...

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