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ITER TECH – ORANGE PROJECT TRASPORTO RIFIUTI & ADR NAPOLI 30.06.2012 1 Ica Sud srl Ica Sud srl CONVEGNO RIFIUTI PERICOLOSI Hotel Leonessa Via Raffaello Sanzio 80040 Volla (Na) PROGETTAZIONE, ALLESTIMENTO E MANUTENZIONE DI VEICOLI PER TRASPORTO MERCI PERICOLOSE E COSTRUZIONE DELLE RELATIVE CISTERNE. PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI TECNOLOGICI RELATIVI A DEPOSITI E DISTRIBUTORI CARBURANTE. ICA SUD S.r.l. VIA ARGINE, 504 - 80147 NAPOLI – P. IVA 06507500632 – C.C.I.A.A. n. 2043 – Tel 0815615744 – Fax 5612250 VIA DORANDO PEDRI - 80026 CASORIA (NA) VERIFICA PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI VOLUME MONTATI SU AUTOVEICOLI GI.MA. srl Consulenza ADR-RID-IMDG Sorveglianza sanitaria D.Lgs 81 Sistema Qualità M.Y.A. di Giannicola Antonietta Pratiche automobilistiche Corsi CFP Capacità Professionale “ADR 2011 E TRASPORTO DI RIFIUTI PERICOLOSI” NAPOLI - 30 GIUGNO 2012 Ing. Giandomenico VILLA Dott. Giovanni ADAMO ITER TECH S.r.l.

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1

Ica Sud srlIca Sud srl

CONVEGNO RIFIUTI PERICOLOSI

Hotel Leonessa Via Raffaello Sanzio

80040 Volla (Na)

PROGETTAZIONE, ALLESTIMENTO E MANUTENZIONE DIVEICOLI PER TRASPORTO MERCI PERICOLOSE E COSTRUZIONE

DELLE RELATIVE CISTERNE.

PROGETTAZIONE, INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DI IMPIANTI TECNOLOGICI RELATIVI A DEPOSITI E DISTRIBUTORI

CARBURANTE.

ICA SUD S.r.l. VIA ARGINE, 504 - 80147 NAPOLI – P. IVA 06507500632 – C.C.I.A.A. n. 2043 – Tel 0815615744 – Fax 5612250

VIA DORANDO PEDRI - 80026 CASORIA (NA)VERIFICA PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA DI VOLUME MONTATI SU AUTOVEICOLI

GI.MA. srlConsulenza ADR-RID-IMDG

Sorveglianza sanitaria D.Lgs 81Sistema Qualità

M.Y.A. di Giannicola Antonietta

Pratiche automobilisticheCorsi CFP

Capacità Professionale

“ADR 2011 E TRASPORTO DI RIFIUTI PERICOLOSI”

NAPOLI - 30 GIUGNO 2012

Ing. Giandomenico VILLADott. Giovanni ADAMO

ITER TECH S.r.l.

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IL QUADRO NORMATIVO DI

RIFERIMENTO

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La normativa di riferimento è costituita dalle

Raccomandazioni ONU per il trasporto di merci pericolose

(Regolamento tipo) che, salvo alcune eccezioni, è ripresa

quasi testualmente (per le parti comuni) nelle diverse

normative modali (ADR/RID/ADN, Codice IMDG, ICAO

T.I./IATA DGR)

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Lo scopo è quello di regolamentare il trasporto internazionale di merci pericolose:

1) Identificando le merci pericolose delle quali è vietato il trasporto via strada;

2) Prescrivendo specifiche condizioni per le merci il cui trasporto internazionale è autorizzato, concernenti:

a) La classificazione delle merci;

b) Le procedure di spedizione;

c) L’utilizzazione dei mezzi di trasporto

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Campo di applicazione è il trasporto di merci pericolose, definite come:

“Le materie ed oggetti il cui trasporto è vietato secondo l’ADR o è autorizzato unicamente alle condizioni ivi previste”

Più specificamente sono da considerarsi come tali:

1) Le materie specificamente individuate nella lista delle mercipericolose (Tabella A del cap. 3.2);

2) Le sostanze appartenenti ad una delle classi di pericolo indicatedall’ADR, in ragione delle loro proprietà o e/o caratteristiche dipericolo

8

Criteri e modalità di classificazione diversi da quelli del

trasporto per altri settori, quali:

protezione dei consumatori

sicurezza posto lavoro

pesticidi

attività alto rischio

rifiuti

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Criteri e modalità di classificazione

dell’ADR armonizzati col GHS

GHS basato su normativa trasporto

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Alcune classi e categorie di pericolo presenti nel GHS

non sono presenti nell’ADR sulla base del “building-

block approach”

Ad esempio:

� liquidi infiammabili - categoria 4

� tossicità acuta – categorie 4 e 5

� sensibilizzanti

� cancerogeni, mutageni

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Alcune classi presenti nell’ADR non sono presenti nel

GHS:

� Materie infettanti

� Materiali radioattivi

� Alcune materie pericolose diverse (ad esempio:

materie trasportate a caldo)

LE CLASSI DI PERICOLO ADR

E LA CLASSIFICAZIONE

DELLE SOSTANZE

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La responsabilità di classificare le merci pericolose è dello

speditore.

Paragrafo 1.4.2.1.1dell’ADR:

Lo speditore … deve in particolare:

Assicurarsi che le merci pericolose siano classificate ed

autorizzate al trasporto conformemente all’ADR;

Nota: naturalmente vale anche per i rifiuti pericolosi (ai sensi

dell’ ADR)

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Secondo l'ADR le classi di merci pericolose sono:Classe 1 Materie e oggetti esplosiviClasse 2 GasClasse 3 Liquidi infiammabili

Classe 4.1 Solidi infiammabili, materie autoreattive ed esplosivi solidi desensibilizzati

Classe 4.2 Materie soggette ad accensione spontanea

Classe 4.3 Materie che, a contatto con l'acqua, sviluppano gas infiammabili

Classe 5.1 Materie comburentiClasse 5.2 Perossidi organiciClasse 6.1 Materie tossicheClasse 6.2 Materie infettantiClasse 7 Materiali radioattiviClasse 8 Materie corrosiveClasse 9 Materie ed oggetti pericolosi

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L’ADR classifica le merci pericolose per il trasporto per mezzo

del Numero ONU (rubrica), assegnandole ad una classe di

pericolo corrispondente al pericolo principale presentato.

Tali indicazioni devono essere generalmente completate da

una delle seguenti ulteriori informazioni: classe, codice di

classificazione e gruppo di imballaggio.

UN 1546 ARSENIATO DI AMMONIO, 6.1, T5, II

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Ogni rubrica delle differenti classi è assegnata a un numero

ONU. I tipi di rubriche utilizzati sono i seguenti:

A. Rubriche individuali per materie e oggetti ben definiti, per

esempio:

N° ONU 1090 ACETONE

N° ONU 1203 BENZINA

N° ONU 1104 ACETATI DI AMILE

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B. Rubriche generiche per gruppi ben definiti di materie e oggetti,

che non siano rubriche n.a.s., per esempio:

N° ONU 1133 ADESIVI

N° ONU 1266 PRODOTTI PER PROFUMERIA

N° ONU 2757 PESTICIDA CARBAMMATO, SOLIDO, TOSSICO

N° ONU 3101 PEROSSIDO ORGANICO DI TIPO B, LIQUIDO.

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C. Rubriche n.a.s. specifiche riguardanti gruppi di materie e

oggetti aventi una natura chimica o tecnica particolare, non

altrimenti specificati, per esempio:

N° ONU 1477 NITRATI INORGANICI, N.A.S.

N° ONU 1987 ALCOLI N.A.S.

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D. Rubriche n.a.s. generiche riguardanti gruppi di materie e

oggetti aventi una o più proprietà pericolose, non altrimenti

specificati, per esempio:

N° ONU 1325 SOLIDO ORGANICO, INFIAMMABILE, N.A.S.

N° ONU 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S.

Le rubriche B, C e D sono definite come rubriche collettive.

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Scelta del Numero ONU

B) Rubriche generiche

C) Rubriche n.a.s. specifiche

D) Rubriche n.a.s. generali

UN 1090 Acetone

UN 1263 Pitture o materie affini alle pitture

UN 1224 Chetoni liquidi n.a.s.

UN 1993 Liquido infiammabile n.a.s.

A) Rubriche individuali

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Le classi diverse dalle 1, 2, 5.2, 6.2 e 7, e diverse dalle materie

autoreattive della classe 4.1 prevedono un’articolazione al loro

interno in relazione al diverso grado di pericolosità; tale

articolazione è espressa sotto forma di “Gruppo di imballaggio”,

secondo il seguente schema:

Gruppo d’imballaggio I: Materie molto pericolose

Gruppo d’imballaggio II: Materie mediamente pericolose

Gruppo d’imballaggio III: Materie debolmente pericolose

22

All’interno di ogni singola classe di pericolo (con alcune

eccezioni, come per esempio le materie della Classe 7) a

ciascuna materia viene generalmente assegnato un Codice di

classificazione che specifica quali sono le caratteristiche

(chimiche, fisiche, ecc.) della materia/oggetto.

Il codice di classificazione è composto da una o più lettere

maiuscole (singole oppure unite a gruppi di 2 o 3, spesso

seguite - o precedute - da numeri).

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Esempi di lettere maiuscole utilizzate per comporre il Codice di

classificazione delle merci pericolose sono i seguenti:

A = Asfissiante;

C = Corrosivo;

O = Comburente (Ossidante);

F = Infiammabile;

T = Tossico;

D = Esplosivo desensibilizzato;

SR = Materia autoreattiva;

S = Materia soggetta ad accensione spontanea;

W = Materia che, a contatto con l‟acqua, sviluppa gas infiammabili;

P = Perossido organico;

M = Materia con rischi diversi.

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Classificazione: primo passo

È noto il nome o sinonimo della materia

Consultare indice alfabetico (Parte 3, Capitolo 3.2, Tabella B ADR)

ove, per molte merci, è già data la classificazione (sotto forma di

numero ONU che identifica la rubrica)

Non è esaustivo

Nell’indice si trova:

Accumulatori elettrici ma non Batterie elettriche

Moduli per air bag ma non Air bag

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ES. BENZINA

Tabella B Capitolo 3.2 ADR

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Una volta identificata la rubrica (numero ONU), nella Lista

delle merci pericolose (Parte 3, Capitolo 3.2, Tabella A

dell’ADR) è riportata la classificazione:

BENZINA UN 1203

N° ONU Nome e descrizione

Classe Codice di classificazione

Gruppo di imballaggio

Etichette Disposizioni speciali

(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)

1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534

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Se la merce non è non nominativamente menzionata, ovvero non figura

come rubrica individuale nella Tabella A del capitolo 3.2, si deve assegnare

ad una rubrica sulla base delle caratteristiche di pericolosità.

In ogni caso, si deve scegliere, secondo la gerarchia indicata nel 2.1.1.2 ADR

dalle lettere B, C e D, la rubrica collettiva più specifica corrispondente alle

proprietà della materia o dell’oggetto.

Se la materia o l’oggetto non possono essere classificati sotto le rubriche di

tipo B o C, allora essi devono essere classificati sotto una rubrica di tipo D.

Esempio:Una vernice liquida infiammabile deve essere classificata come 1263

PITTURE (rubrica tipo B) e non come 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S.

(rubrica tipo D)

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N° ONU Nome e descrizione

Classe Codice di classificazione

Gruppo di imballaggio

Etichette Disposizioni speciali

(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)

1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534

Deve essere sempre utilizzata, come denominazione della

sostanza, la designazione ufficiale di trasporto indicata nella

colonna (2) della Lista delle merci pericolose

Esempio:

Non si deve usare “Metiletiletere”, ma “ETERE METILETILICO”

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N° ONU Nome e descrizione

Classe Codice di classificazione

Gruppo di imballaggio

Etichette Disposizioni speciali

(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)

1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534

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N° ONU Nome e descrizione

Classe Codice di classificazione

Gruppo di imballaggio

Etichette Disposizioni speciali

(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)

1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534

All’interno di ogni singola classe di pericolo (con alcune eccezioni, come

per esempio le materie della Classe 7) a ciascuna materia viene

generalmente assegnato un Codice di classificazione che specifica quali

sono le caratteristiche (chimiche, fisiche, ecc.) della materia/oggetto

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N° ONU Nome e descrizione

Classe Codice di classificazione

Gruppo di imballaggio

Etichette Disposizioni speciali

(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)

1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534

Per alcune rubriche generiche, in relazione alle caratteristiche dipericolosità, sono possibili più gruppi di imballaggio.

Esempi:UN 1268 DISTILLATI DI PETROLIO, N.A.S. può essere I, II o III gruppodi imballaggio

Un 1170 ETANOLO può essere II o III gruppo di imballaggio

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N° ONU Nome e descrizione

Classe Codice di classificazione

Gruppo di imballaggio

Etichette Disposizioni speciali

(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)

1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534

Le etichette sono riferite sia alla classe che ai rischi sussidiari

Esempio:

Per UN 2359 DIALLILAMMINA sono indicate le etichette 3 (classe), 6.1 e 8

(rischi sussidiari)

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N° ONU Nome e descrizione

Classe Codice di classificazione

Gruppo di imballaggio

Etichette Disposizioni speciali

(1) (2) (3a) (3b) (4) (5) (6)

1203 Benzina 3 F1 II 3 243 534

Disposizioni di vario tipo relative alla classificazione

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CRITERI DI CLASSIFICAZIONE (2.2.X.1)

2.2.1.1 Criteri per Classe 1 - Materie e oggetti esplosivi

2.2.2.1 Criteri per Classe 2 - Gas

2.2.3.1 Criteri per Classe 3 - Liquidi infiammabili

2.2.41.1 Criteri per Classe 4.1 - Solidi infiammabili, materie autoreattive e solidi esplosivi desensibilizzati

2.2.42.1 Criteri per Classe 4.2 - Materie soggette ad accensione spontanea

2.2.43.1 Criteri per Classe 4.3 - Materie che a contatto con l’acqua sviluppano gas infiammabili

2.2.51.1 Criteri per Classe 5.1 - Materie comburenti

2.2.52.1 Criteri per Classe 5.2 - Perossidi organici

2.2.61.1 Criteri per Classe 6.1 - Materie tossiche

2.2.62.1 Criteri per Classe 6.2 – Materie infettanti

2.2.7.1 Criteri per Classe 7 - Materie radioattive

2.2.8.1 Criteri per Classe 8 - Materie corrosive

2.2.9.1 Criteri per Classe 9 - Materie e articoli pericolosi diversi

Confronto fra classificazione dei rifiuti

pericolosi ai sensi della normativa sui

rifiuti e classificazione dei rifiuti

pericolosi ai sensi dell’ADR

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RIFIUTI PERICOLOSI - MERCI PERICOLOSE

“ADR”

NORMATIVA TRASPORTO

STRADALE MERCI PERICOLOSE

NORMATIVA AMBIENTALE PER RIFIUTI PERICOLOSI

Tra D. Lgs. 152/2006 e D.M. 04/09/1996 (introduzione dell’ADR nell’ordinamento nazionale sul trasporto di “Merci Pericolose”):

NON c’è coordinamento

38

CLASSIFICAZIONE dei Rifiuti Pericolosi

Le difficoltà nella trasposizione tra un Codice CER dei rifiuti

pericolosi e la sua Classificazione ONU come “Merce

pericolosa” ai fini del trasporto terrestre (ADR-strada; RID-

ferrovia) derivano dal fatto che i CRITERI che ne determinano la

pericolosità sono concettualmente differenti per i due sistemi

normativi.

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Nel caso dei RIFIUTI è prevalente il “rischio ambientale”, che

privilegia azioni di messa in sicurezza e di bonifica, mentre, per

quanto riguarda la normativa del trasporto delle merci

pericolose, trovano prevalenza considerazioni strettamente

tecniche, funzionali alla messa in campo di sistemi meccanici

“sicuri”, finalizzati a sostenere sollecitazioni da impatto violento in

caso di incidente senza dispersione del contenuto, e di strumenti di

prevenzione per un pronto intervento, tarati su effetti immediati o

a breve termine.

40

CLASSIFICAZIONE

Secondo l’ADR/RID: la classificazione si basa sui criteri ONU (GHS)

basati sul PERICOLO (non si tiene conto della probabilità/esposizione

prolungata)

Secondo D. Lgs. 152/2006: classificazione attualmente basata

sulle direttive 67/548/CE (sostanze) e 1999/45/CE per le miscele ai

fini dell’attribuzione delle frasi di RISCHIO e della relativa

classificazione del rifiuto come pericoloso (classificazione

armonizzata = Tabella 3.2 Allegato VI del Regolamento CLP, come

modificata dal Regolamento n. 790/2009).

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CARATTERISTICHE DI PERICOLO (Allegato III della Direttiva 91/689/CE)I rifiuti pericolosi ai sensi della Direttiva 91/689/CE, identificati con asterisco, si ritiene presentino una o piùdelle seguenti caratteristiche di pericoloCaratteristiche di pericolo

(D. Lgs. N. 22/1997)Classificazione CE (Etichettatura)

Frasi di rischio associabili

H1 - Esplosivo

H2 - Comburente

H3A – Facilmente infiammabile

H3B – Infiammabile

H4 – Irritante

H5 – Nocivo

H6 – Tossico

H7 – Cancerogeno

H8 – Corrosivo

H9 – Infettivo

H10 – Tossico per il ciclo riproduttivo

H11 – Mutageno

H12 – sostanze che a contatto con aria o acidi possono sviluppare gas tossico o molto tossico

H13 – sostanze che dopo eliminazione possono dare origine a composti pericolosi

H14 – Ecotossico

Esplosivo (E)

Comburente (C)

Facilmente infiammabile (F) Estremamente infiammabile (F+)

Infiammabile

Irritante (Xi)

Nocivo (Xn)

Tossico (T) – Molto tossico (T+)

Corrosivo (C)

Pericoloso per l’ambiente (N)

R10

R36-R37-R38-R41

R20-R21-R22-R65

R23-R24-R25-R26-R27-R28-R39-R48

R40-R45-R49

R34-R35

R60-R61-R62-R63

R46-R68

R50, R50/53, R51/53 R52-R53-R54-R55-R56-R57-R58-R59

R1-R2-R3-R6

R8-R9

R11-R12-R15-R17

R14-R29-R31-R32

La classificazione di pericolosità, di cui alla Direttiva 91/689/CE, non si applica ai rifiuti domestici

42

RIFIUTI PERICOLOSI

I rifiuti contrassegnati nell'elenco con un asterisco "*" sono

rifiuti pericolosi ai sensi della direttiva 2008/98/CE

Devono avere almeno una caratteristica di pericolo (Hxy)

Il concetto di rifiuto pericoloso solamente in base alla

provenienza senza l’attribuzione di nessuna caratteristica di

pericolo è ERRATA

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Classi di pericolosità/rischio DIFFERENTI

Per l’ADR sono pericolosi i rifiuti contenenti materie radioattive.

Ciò deriva dal fatto che, nella normativa sui rifiuti, tale

caratteristica di pericolosità non è presa in considerazione in

quanto regolamentata da altre normative.

44

Classi di pericolosità/rischio DIFFERENTI

Per l’ADR non sono pericolosi i rifiuti contenenti prodotti

irritanti, nocivi, cancerogeni, ecc.

Ciò deriva dal fatto che la normativa sul trasporto non prende

in considerazione le caratteristiche di pericolosità che

derivano da un’esposizione a lungo termine

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Classi di pericolosità/rischio SIMILI

Anche nei casi in cui sono previste le stesse caratteristiche

di pericolosità (infiammabilità, tossicità acuta, ecc.),

possono essere diversi i valori soglia che determinano la

classificazione

46

1) un rifiuto trasportato su strada avente punto di

infiammabilità ≤ 55 °C è pericoloso sia per l’ADR che per

il D. Lgs. n. 152/2006;

2) un rifiuto trasportato su strada avente punto di

infiammabilità di 59 °C è pericoloso per l’ADR, ma non è

pericoloso per il D. Lgs. n. 152/2006.

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24

47

Classe 3: LIQUIDI INFIAMMABILI

Ne fanno parte:

- liquidi con punto di infiammabilità ≤ 60 °C

- gasolio con punto di infiammabilità > 60°C e ≤ 100°C

- esplosivi liquidi desensibilizzati (in soluzione o in

sospensione con altri liquidi in modo che la miscela

non abbia più proprietà esplosive)

- materie trasportate allo stato fuso

48

RIFIUTI SOGGETTI ALL’ADR

Corrispondenza tra CER e numero ONU: generalmente impossibile, tranne

in pochissimi casi

Descrizione rifiuto pericoloso Classificazione ADR

10 04 03* arsenato di calcio UN 1573 ARSENIATO DI CALCIO, 6.1, II

06 01 02* acido cloridrico UN 1789 ACIDO CLORIDRICO, 8, II o III

06 01 03* acido fluoridrico UN 1790 1790 ACIDO FLUORIDRICO, 8 (6.1), I o II

13 03 01* oli isolanti e

termoconduttori, contenenti PCBUN 2315 POLICLORODIFENILI LIQUIDI, 9, II

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49

RIFIUTI NON SOGGETTI ALL’ADR

Descrizione rifiuto pericoloso Classificazione ADR

18 01 08* medicinali citotossici e citostatici

NO ADR

Disposizione Speciale

601

16 01 04* veicoli fuori uso NO ADR

06 02 01* idrossido di calcio NO ADR

50

RIFIUTI SECONDO L’ADR

2.1.3.5.5 Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione non

è esattamente conosciuta, la sua assegnazione a un numero ONU e a un

gruppo d’imballaggio conformemente a 2.1.3.5.2 può essere basata sulle

conoscenze del rifiuto che ha lo speditore, come pure su tutti i dati tecnici e

dati di sicurezza disponibili, richiesti dalla legislazione in vigore, relativa alla

sicurezza e all’ambiente.

2.1.3.5.2 Se questa determinazione non è possibile senza costi o prestazionisproporzionati (per esempio per alcuni rifiuti), la materia, soluzione omiscela deve essere classificata nella classe del componente che presenta ilpericolo preponderante.

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26

51

RIFIUTI SECONDO L’ADR

In caso di dubbio, deve essere scelto il grado di pericolo più elevato.

Se tuttavia, in base alle conoscenze della composizione del rifiuto e delle

proprietà fisiche e chimiche dei componenti identificati, è possibile

dimostrare che le proprietà del rifiuto non corrispondono alle proprietà

del gruppo d’imballaggio I, il rifiuto può essere classificato di “default”

sotto la più appropriata rubrica n.a.s. di gruppo d’imballaggio II.

Questa procedura non può essere utilizzata per i rifiuti contenenti

materie menzionate al 2.1.3.5.3, materie della classe 4.3, materie

menzionate al 2.1.3.7 o materie che non sono ammesse al trasporto

conformemente a 2.2.x.2.

52

Nella pratica, la classificazione ADR “tabellare” (seguendo i

criteri del 2.1.3, classificando la miscela nella classe del

componente che presenta il pericolo preponderante) delle

miscele e dei rifiuti può risultare eccessivamente

“conservativa”.

Si deve, infatti, considerare che tale approccio logico NON

tiene conto delle concentrazioni relative delle

sostanze/materie presenti nella miscela da classificare.

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53

H4 – Irritante

Criteri Allegato D al D.Lgs. 205/2010: definiti

Classificazione ADR Classificazione CE

NO ADR XiR41 se Conc.tot > 10 %

R36, R37, R38 se Conc.tot > 20 %

54

H5 – Nocivo

Criteri Allegato D al D.Lgs. 205/2010: definiti

Classificazione ADR Classificazione CE

NO ADR (*) Xn R20, R21,R22 se Conc.tot ≥ 25 %

(*) – Alcune possono appartenere al gruppo di imballaggio III della classe 6.1, in

base ai valori di DL50 (ingestione e/o contatto con la pelle) e/o CL50 (inalazione).

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55

H6 – Tossico

Criteri definiti nell’Allegato D al D.Lgs. 205/2010: definiti

Classificazione ADR Classificazione CE

Classe 6.1T R23, R25, R42, R39, R48 se Conc.tot ≥ 0,1 %

T+ R26, R27, R28, R39 se Conc.tot ≥ 3 %

56

H7 – Cancerogeno

Criteri definiti nell’Allegato D al D.Lgs. 205/2010: definiti

Classificazione ADR Classificazione CE

NO ADRXn R40 se Conc.tot ≥ 1 %

T R45, R49 se Conc.tot ≥ 0,1 %

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57

H14 – Ecotossico

Criteri Allegato D al D.Lgs. 205/2010: non definiti

Classificazione ADR Classificazione CE

Classe 9

UN 3082, UN 3077N R50, R50/53, R51/53

Secondo i criteri diclassificazione dellemiscele (dir. 1999/45/CE,D.Lgs. 65/2003)

NO ADR R52, R53, R52/53

NO ADR R54, R55, R56, R57,R58, R59

PRIMA dell’entrata in vigore della Legge n° 28 del 24/03/2012

58

H14 – Ecotossico

Criteri Allegato D al D.Lgs. 205/2010 come modificato dalla Legge n° 28 del24/03/2012

Classificazione ADR Classificazione CE

Classe 9

UN 3082, UN 3077N R50, R50/53,

R51/53

Secondo i criteri diclassificazione dellemiscele (dir. 1999/45/CE,D.Lgs. 65/2003)

NO ADR R52, R53, R52/53

NO ADR R54, R55, R56, R57,R58, R59

CON l’entrata in vigore della Legge n° 28 del 24/03/2012

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30

59

Classificazione ADR Classificazione CE Classificazione rifiuti

Classe 1 (esplosivi)E

R2, R3, R1, R4, R5, R6H1 – Esplosivo

Classe 5.1 (materie comburenti)Classe 5.2 (perossidi organici)Classe 2 (gas)

OR7, R8, R9

H2 – Comburente

Classe 3 (liquidi infiammabili)Classe 4.1 (solidi infiammabili)Classe 4.2 (materie soggette adaccensione spontanea)Classe 4.3 (materie che a contatto conacqua sviluppano gas infiammabili)Classe 2 (gas)

F, F+R11, R15, R17, R7, R14, R16, R18, R19, R30, R44

H3A – Facilmenteinfiammabile

Classe 3 (liquidi infiammabili) R10 H3B - InfiammabileNO ADR Xi H4 – IrritanteNO ADR (a) Xn H5 – NocivoClasse 6.1 (materie tossiche) T, T+ H6 – Tossico

NO ADRT, Xn

Carc. Cat. 1, 2 e 3H7 – Cancerogeno

Classe 8 (materie corrosive) (b) C H8 – Corrosivo

60

Classificazione ADR Classificazione CE Classificazione rifiutiClasse 6.2 (materieinfettanti)

Non prevista H9 – Infettivo

NO ADRT, Xn

Repr. Cat. 1, 2 e 3H10 - Teratogeno

NO ADRT, Xn

Muta. Cat. 1, 2 e 3H11 – Mutageno

Varie classi: 4.2, 4.3, 5.1,6.1, 8

R29, R31, R32H12 - Rifiuto che, a contatto con l'acqua,l'aria o un acido, sprigiona un gas tossicoo molto tossico

NO ADR R42, R43 H13 – Sensibilizzante

Classe 9(materie pericolose diverse:UN 3077 e UN 3082)

N R50, R50/53, R51/53

H14 – Ecotossico

Varie classi

H15 - Rifiuto suscettibile, dopol'eliminazione, di dare origine in qualchemodo ad un'altra sostanza, ad esempio aun prodotto di lisciviazione avente unadelle caratteristiche sopra elencate

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31

GLI INQUINANTI AMBIENTALI:

APPROFONDIMENTI E CRITICITÀ

62

Con l’ADR 2009 viene stabilito che le sostanze e le miscele

che non possono essere assegnate a rubriche della classe 9

diverse dai numeri ONU 3077 e 3082 o ad altre rubriche delle

classi da 1 a 8 e alle quali, ai sensi delle direttive europee per

la classificazione di sostanze e preparati sia assegnata la

lettera “N - pericoloso per l’ambiente” (R/50, R50/53,

R51/53) DEVONO essere assegnate ai numeri ONU 3077 o

3082 della classe 9, secondo il caso.

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32

63

ADR 2011

L’edizione 2011 dell’ADR prevede:

� una ulteriore revisione dei criteri di classificazione per le materie

pericolose per l’ambiente, basate sulla edizione 2009 del GHS, rev. 3

� la possibilità di far riferimento, ai fini della classificazione, al

Regolamento CLP o, qualora ancora pertinente conformemente al

citato Regolamento, alle Direttive 67/548/CEE o 1999/45/CE;

64

� l’eliminazione della norma transitoria prevista nell’ADR 2009 per

cui fino al 31 dicembre 2010 non era necessario procedere alla

classificazione come materie pericolose per l’ambiente per le

materie che comunque fossero già classificate come pericolose per

altre caratteristiche di pericolosità, dal momento che tale norma

transitoria è scaduta il 31 dicembre 2010;

� una nuova norma transitoria che consente di utilizzare, fino al 31

dicembre 2013, i criteri di classificazione definiti nell’edizione 2009

dell’ADR.

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33

65

NUOVI CRITERI GENERALI DI CLASSIFICAZIONE

Tossicità acuta per l’ambiente acquatico: proprietà intrinseca di una

sostanza di essere nociva ad un organismo acquatico nel corso di

un’esposizione di breve durata a quella sostanza nell’ambiente

acquatico.

Pericolo acuto (di breve durata): pericolo di un prodotto chimico che

deriva dalla sua tossicità acuta per un organismo nel corso di

un’esposizione di breve durata a quel prodotto chimico

nell’ambiente acquatico.

66

NUOVI CRITERI GENERALI DI CLASSIFICAZIONE

Tossicità cronica per l’ambiente acquatico: proprietà intrinseca di

una sostanza di essere nociva ad un organismo acquatico nel corso

di esposizioni nell’ambiente acquatico che sono determinate in

relazione con il ciclo di vita di questi organismi.

Pericolo di lunga durata: pericolo di un prodotto chimico che deriva

dalla sua tossicità cronica a seguito di un’esposizione di lunga durata

nell’ambiente acquatico (ai fini della classificazione).

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34

67

Applicazione dell’ADR 2011

Qualora non vi siano dati disponibili per classificare una

sostanza/miscela, si possono allora utilizzare i criteri del

Regolamento CLP (appartenenza alla categoria Acquatica Acuta 1,

Acquatica Cronica 1 o 2) oppure quelli delle direttive 67/548/CEE

(per le sostanze) o 1999/45/CE (per le miscele) attraverso

l’attribuzione delle frasi di rischio R50, R50/53 o R51/53.

68

2.2.9.1.10.5 Materie e miscele classificate come materie pericolose per l’ambiente

(ambiente acquatico) sulla base del Regolamento 1272/2008/CE.

Se non ci sono dati disponibili per la classificazione conformemente ai criteri del

2.2.9.1.10.3 e 2.2.9.1.10.4, una materia od una miscela:

(a) deve essere classificata come una materia pericolosa per l’ambiente (ambiente

acquatico) se gli devono essere attribuita/e la/e categoria/e “Acquatica Acuta 1”,

“Acquatica Cronica 1” o “Acquatica Cronica 2” conformemente al Regolamento

1272/2008/CE o, qualora ancora pertinente conformemente al citato Regolamento,

la/e frase/i di rischio R50, R50/53 o R51/53 conformemente alle Direttive

67/548/CEE o 1999/45/CE;

(b) può essere considerata come una materia non pericolosa per l’ambiente

(ambiente acquatico) se non gli deve essere attribuita una tale frase di rischio o

categoria conformemente alle citate Direttive o al Regolamento;

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35

69

70

ALLEGATO I

Caratteristiche di pericolo per i rifiuti

Note

1. L'attribuzione delle caratteristiche di pericolo «tossico» (e «molto tossico»),

«nocivo», «corrosivo» e «irritante» «cancerogeno», «tossico per la

riproduzione», «mutageno» ed «ecotossico» è effettuata secondo i criteri

stabiliti nell'allegato VI della direttiva 67/548/CEE del Consiglio, del 27 giugno

1967 e successive modifiche e integrazioni, concernente il ravvicinamento delle

disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative alla

classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose.

2. Ove pertinente si applicano i valori limite di cui agli allegati II e III della

direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 maggio 1999

concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed

amministrative degli Stati membri relative alla classificazione, all'imballaggio e

all'etichettatura dei preparati pericolosi.

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36

71

Frasi di rischio previste dalla Direttiva 67/548/CEE per le sostanze/miscele

pericolose per l’ambiente acquatico, associabili alla caratteristica di pericolo H14:

� R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici;

� R 51 Tossico per gli organismi acquatici;

� R 52 Nocivo per gli organismi acquatici;

� R 53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;

� R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a

lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;

� R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo

termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;

� R 52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo

termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.

72

Frasi di rischio previste dalla Direttiva 67/548/CEE per le sostanze/miscele

pericolose per l’ambiente acquatico, contrassegnate dalla lettera “N” e

considerate MATERIE PERICOLOSE PER L’AMBIENTE ai sensi dell’ADR:

� R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici;

� R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può

provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;

� R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo

termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.

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73

Legge n° 28 del 24/03/2012

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25

gennaio 2012, n. 2, recante misure straordinarie e urgenti in

materia ambientale.

74

L'articolo 3 è sostituito dal seguente:… omissis …

6. All'allegato D alla parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006, il punto 5 è sostituitodal seguente:

"5. Se un rifiuto è identificato come pericoloso mediante riferimento specifico o generico asostanze pericolose, esso è classificato come pericoloso solo se le sostanze raggiungonodeterminate concentrazioni (ad esempio, percentuale in peso), tali da conferire al rifiuto inquestione una o più delle proprietà di cui all'allegato I. Per le caratteristiche da H3 a H8,H10 e H11, di cui all'allegato I, si applica quanto previsto al punto 3.4 del presente allegato.Per le caratteristiche H1, H2, H9, H12, H13 e H14, di cui all'allegato I, la decisione2000/532/CE non prevede al momento alcuna specifica. Nelle more dell'adozione, da partedel Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di uno specifico decretoche stabilisca la procedura tecnica per l'attribuzione della caratteristica H14, sentito il parere

dell'ISPRA, tale caratteristica viene attribuita ai rifiuti secondo lemodalità dell'accordo ADR per la classe 9 - M6 e M7"».

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38

75

Le materie e gli oggetti della classe 9 sono suddivisi come segue:

M1 Materie che, inalate sotto forma di polvere fine, possono comportare un rischio

per la salute;

M2 Materie e apparecchi che, in caso d’incendio, possono formare diossine;

M3 Materie sviluppanti vapori infiammabili;

M4 Pile al litio;

M5 Dispositivi di salvataggio;

M6-M8 Materie pericolose per l’ambiente:

M6 Materie pericolose per l’ambiente acquatico, liquide;

M7 Materie pericolose per l’ambiente acquatico, solide;

M8 Microrganismi e organismi geneticamente modificati;

M9-M10 Materie trasportate a caldo:

M9 Liquide;

M10 Solide;

M11 Altre materie che presentano un pericolo durante il trasporto ma che non

corrispondono alle definizioni di nessun’altra classe.

76

2.2.9.1.10.6 Assegnazione delle materie e miscele classificate come

materie pericolose per l’ambiente (ambiente acquatico) conformemente

alle disposizioni del 2.2.9.1.10.3, 2.2.9.1.10.4 e 2.2.9.1.10.5.

Le materie e miscele pericolose classificate come materie pericolose per

l’ambiente (ambiente acquatico) non altrimenti classificate nell’ADR

devono essere designate come segue:

N° ONU 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S.,

oppure

N° ONU 3082 MATERIA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE, LIQUIDA, N.A.S.

Queste materie devono essere assegnate al gruppo d’imballaggio III.

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39

77

Frasi di rischio previste dalla Direttiva 67/548/CEE per le

sostanze/miscele pericolose per l’ambiente acquatico, contrassegnate

dalla lettera “N”, considerate MATERIE PERICOLOSE PER

L’AMBIENTE ai sensi dell’ADR e che prevedono l’attribuzione della

caratteristica di pericolo H14:

� R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici;

� R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può

provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;

� R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a

lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.

78

Frasi di rischio previste dalla Direttiva 67/548/CEE per le sostanze/miscele

pericolose per l’ambiente acquatico, associabili alla caratteristica di pericolo H14,

con l’entrata in vigore della Legge n° 28 del 24/03/2012:

� R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici;

� R 51 Tossico per gli organismi acquatici;

� R 52 Nocivo per gli organismi acquatici;

� R 53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;

� R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a

lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;

� R 51/53 Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo

termine effetti negativi per l'ambiente acquatico;

� R 52/53 Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo

termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.

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40

IMBALLAGGI CONTAMINATI DA

SOSTANZE PERICOLOSE

80

5.4.1.1.6.2.1 Per gli imballaggi vuoti, non ripuliti, contenenti residui di

merci pericolose diverse da quelle della classe 7, compresi i recipienti per

gas aventi una capacità non superiore a 1000 litri, le diciture da riportare

conformemente al 5.4.1.1.1 a), b), c), d), e) e f) sono sostituite da

“IMBALLAGGIO VUOTO”, “RECIPIENTE VUOTO”, “IBC VUOTO”, “GRANDE

IMBALLAGGIO VUOTO”, secondo il caso, seguita dalle informazioni relative

alle ultime merci caricate, come prescritto al 5.4.1.1.1 c).

Esempio:

“IMBALLAGGIO VUOTO, 6.1 (3)”

Inoltre, in questo caso, se le ultime merci caricate sono merci della classe 2,

le informazioni prescritte al 5.4.1.1.1 c) (modelli etichette) possono essere

sostituite dal numero della classe “2”.

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81

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42

83

Imballaggi che hanno contenuto sostanze/miscele pericolose classificate

come Nocive, Irritanti secondo la CE: NO ADR

H4 Irritante (R36, R37, R38, ecc.)

H5 Nocivo (R20, R21, R22, ecc.)

84

Imballaggi che hanno contenuto sostanze/miscele pericolose per

l’ambiente secondo la CE: ADR SI

H14 Ecotossico (è ADR e H14 solo per R50, R50/53 e R51/53)

In questo caso possiamo classificare il rifiuto come:

N° ONU 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S., o

IMBALLAGGIO VUOTO, 9

Cambia la categoria di trasporto (per UN 3077 è 3, per gli imballaggi vuoti

è 4) e quindi la quantità massima trasportabile in esenzione secondo

1.1.3.6

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85

Imballaggi che hanno contenuto sostanze/miscele pericolose classificate

come infiammabili secondo la CE:

H3 A Facilmente infiammabile (pi < 21°C) comprende anche i liquidi

estremamente infiammabili

H3 B Infiammabile (21°C < pi < 55°C)

Le caratteristiche di pericolo si riferiscono al rifiuto che è costituito

dall’imballaggio contaminato da sostanze/miscele infiammabili.

Esempio: fusto metallico che conteneva acetone … come si può

classificare tale rifiuto come infiammabile?

IL TRASPORTO DI RIFIUTI

PERICOLOSI IN COLLI, ALLA

RINFUSA, IN CISTERNA

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OBBLIGHI DELLO SPEDITORE/MITTENTE

Sintesi di 1.4.2.1 ADR

Assicurarsi che le merci pericolosesiano classificate ed autorizzate al trasportostradale conformemente all’ADR.

Utilizzare soltanto mezzi di contenimento(imballaggi, grandi imballaggi, IBC,Cisterne, veicoli-cisterna, container, ecc.)adatti al trasporto delle merci pericolosein questione, approvati e recantimarchi – etichette – iscrizioni prescritti dall’ADR

Fornire al trasportatore informazioni e dati,attraverso i Documenti di trasporto comerichiesto dalle disposizioni del Capitolo 5.4 ADR(Sezioni 5.4.1 - 5.4.2 - 5.4.3)

ADR

Documento di Trasporto DdT

Documenti (eventuali) allegati al DdTPer es.: Formulario tipo per trasporto multimodale

IL TRASPORTO

IN COLLI

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Il trasporto di merci pericolose in colli deve tenere conto di diversedisposizione applicabili, quali:

- Disposizioni generali sull’utilizzo degli imballaggi;

- Disposizioni particolari per le singole classi (1, 2, 4.1 e 5.2, 6.2, 7)

- Disposizioni specifiche per l’imballaggio delle diverse materie;

- Disposizioni relative alla costruzione e prova degli imballaggi;

- Disposizioni sulla segnalazione dei colli e delle unità di trasporto;

- Raccomandazioni per il caricamento sicuro delle unità di trasporto(per il trasporto marittimo)

89

Definizioni

Collo: indica il prodotto finale dell'operazione di imballaggio, checonsiste nell’imballaggio e nel suo contenuto preparati per iltrasporto

Imballaggio: uno o più recipienti e ogni altro elemento omateriale necessario per permettere ai recipienti di svolgere la lorofunzione di contenimento ed altre funzioni di sicurezza

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Imballaggio combinato: combinazione di imballaggi per iltrasporto, costituita da uno o più imballaggi interni sistemati in unimballaggio esterno come prescritto al 4.1.1.5 ADR-RID-IMDG

Imballaggio esterno: la protezione esterna di un imballaggiocomposito o di un imballaggio combinato, con i materialiassorbenti, di riempimento e ogni altro elemento necessario percontenere e proteggere i recipienti interni o gli imballaggi interni

Imballaggio interno: imballaggio che deve essere munito di unimballaggio esterno per il trasporto

91

Imballaggio composito: imballaggio costituiti da un imballaggioesterno e da un recipiente interno costruiti in modo tale che ilrecipiente interno e l’imballaggio esterno formino un imballaggiointegrale. Una volta assemblato, quest'imballaggio rimane unelemento indissociabile e come tale è riempito, immagazzinato,trasportato e vuotato

Imballaggio di soccorso: imballaggio speciale nel quale sonosistemati colli di merci pericolose che sono stati danneggiati, chepresentano difetti o che perdono, o merci pericolose che si sonosparse o disperse, per essere trasportati ai fini del loro recupero oeliminazione

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Indicati come imballaggi semplici, sono costituti da:Fusti, barili, taniche, casse (imballaggio secondario di unimballaggio combinato), sacchi, imballaggi compositi, bombole

93

93

IBC (Intermediate Bulk Container)

Contenitore intermedio per il trasporto alla rinfusa: imballaggitrasportabili rigidi o flessibili che:1.Hanno una capacità di:- Non più di 3 m³ (3000 litri), per solidi e liquidi dei PG II e III;- Non più di 1,5 m³, per solidi di PG I imballati in IBC flessibili, di

plastica rigida, compositi, di cartone o di legno;- Non più di 3 m³, per solidi di PG I imballati in IBC metallici;- Non più di 3 m³, per i materiali radioattivi della classe 7;

2.Progettati per una movimentazione meccanica, con strutturaidonea a resistere alle sollecitazioni prodotte durante lamovimentazione e il trasporto

3.Da sottoporre a Collaudo periodico ad intervalli stabiliti

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IBC (Intermediate Bulk Container)

Contenitore intermedio per il trasporto alla rinfusaRigidi e flessibili, per solidi o liquidi Metallo, plastica, cartone, legno, composito

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Disposizioni generali:

Le merci pericolose devono essere imballate in imballaggi di buonaqualità, sufficientemente solidi per resistere agli urti e allesollecitazioni che normalmente caratterizzano il trasporto, ivicompresi il trasbordo tra unità di trasporto o tra unità di trasporto edepositi, come pure la rimozione da un pallet o da unsovrimballaggio in previsione di un’ulteriore movimentazionemanuale o meccanica

Gli imballaggi devono essere costruiti e chiusi, quando preparati perla spedizione, in modo da escludere ogni perdita del contenuto chepossa essere causata, nelle normali condizioni di trasporto, davibrazioni o da variazioni di temperatura, di umidità o di pressione,e conformemente alle informazioni fornite dal fabbricante

97

Definite le disposizioni generali, ogni materia pericolosa deve esserepreparata per il trasporto conformemente alle indicazioni dellepertinenti istruzioni di imballaggio, ed eventuali disposizioni speciali,indicate, in corrispondenza di ogni specifica rubrica, nella Lista dellemerci pericolose

Le istruzioni di imballaggio sono identificate da un codice di tipoalfanumerico, in cui il primo carattere ha il seguente significato:

-P … si applica agli Imballaggi Semplici-IBC … si applica agli IBC-LP … si applica ai Grandi Imballaggi-R … si applica agli Imballaggi metallici leggeri, nel solo caso di

trasporti terrestri RID/ADR/ADN

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50

Struttura delle Istruzioni di imballaggio

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Struttura delle Istruzioni di imballaggio

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Struttura delle Istruzioni di imballaggio

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Struttura delle Istruzioni di imballaggio

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Fonte immagine SERPAC srlDisposizioni generale è altresì che, salvo disposizione contrarie,possono essere utilizzati soltanto imballaggi che siano conformi adun prototipo che abbia positivamente superato le prove prescritte,come applicabili, ossia sono ammessi al trasporto solo imballaggi ditipo omologato

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Fonte immagine SERPAC srl

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Ai fini della omologazione ogni prototipo di imballaggio deve esseresottoposto a prove specifiche, in relazione alle caratteristiche dipericolo ed al gruppo di imballaggio della materia pericolosa cheandrà a contenere

Le prove svolte sono di:- Caduta- Impilamento

In aggiunta, nel caso di liquidi:- Tenuta- Pressione

105

Ogni imballaggio conforme ad un prototipo che abbia positivamentesuperato tali prove deve essere marcato secondo la seguentesequenza:a) Simbolo ONU per gli imballaggi;b) Codice di identificazione del tipo di imballaggio;c) Codice composto di due parti:

i) Lettera (X – Y – Z) indicante il PG (I – II – III)ii) Densità relativa, nel caso di liquidi; oppureiii) Massa lorda massima in kg, per i solidi;

d) Lettera "S“ se l’imballaggio è per materie solide o imballaggiinterni; oppure

d) Pressione di prova idraulica in kPa per i liquidie) Anno di fabbricazioneg) Sigla dello Stato che autorizza l’attribuzione del marchio;h) Sigla / nome del fabbricante

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(a) (b) (c) (d) (e) (d) (e) (f) (g) (h)

Cassa cartone 4G Y 145 S 07 NL VL823 4G/Y145/S/07

NL/VL823

Cassa cartone 4G

X;Y;Z;

20;30;45;

S 07 NL ABC1234

4G/X20-Y30-Z45/S/07

NL/ABC1234

Fusto acciaio liquidi

1A1 Y 1.4 150 07 NL VL8241A1/Y1.4/150/0

7NL/VL824

Fusto acciaio solidi

1A2 Y 150 S 07 NL VL825 1A2/Y150/S/07NL/VL825

Cassa plastica equiv.

4HW Y 136 S 07 NL VL826 4HW/Y136/S/07

NL/VL826

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ESEMPI DI MARCATURA OMOLOGAZIONE CONTENITORI INTERME DI

11A/Y/02 99NL/Mulder 0075500/1500

un

Grande recipiente alla rinfusa di acciaio metallicoper materie solide con scarico per gravità/ perGruppo di Imballaggio II e III/ fabbricato nel mese difebbraio dell’anno 1999, omologato nei Paesi Bassi/fabbricato da Mulder secondo un prototipo al qualel’Autorità competente ha attribuito il numero di serie007/ massimo carico impilabile: 5500 kg/ massalorda massima: 1500 kg.

13H3/Z/03 01F/Meunier1713/0/1500

un

Grande recipiente alla rinfusa flessibile per materiesolide con scarico per gravità/ per Gruppo diImballaggio III/ fabbricato nel mese di marzodell’anno 2001, omologato in Francia/ fabbricato daMeunier secondo un prototipo al quale l’Autoritàcompetente ha attribuito il numero di serie 1713/ nonprogettato per essere impilato/ massa lordamassima: 1500 kg.

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Tuttavia è bene precisare che la marcatura non fornisce indicazioni:

1. Sulle modalità di utilizzo dell’imballaggio, ovvero sulle materietrasportabili, per le quali bisogna far riferimento alle Istruzioni diImballaggio;

2. Sulle tipologie di prove eseguite, per cui può risultare necessariofar ricorso al certificato di prova o ai processi verbali (adesempio per la compatibilità dei materiali di costruzione)

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MARCATURA ED

ETICHETTATURA

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Marcatura aggiuntiva Materia pericolosa per l’ambiente (Inquinante marino)Ad eccezione degli imballaggi semplici e degli imballaggi combinatiin cui gli imballaggi semplici o gli imballaggi interni diimballaggi combinati hanno:- Una quantità netta inferiore o uguale a 5 l per i liquidi-Una massa netta inferiore o uguale a 5 kg per i solidi

Frecce di orientamento- Imballaggi combinati contenenti liquidi- Singoli imballaggi muniti di sfiato- Recipienti criogenici per gas liquefatti refrigeratiLe frecce di orientamento devono essere apposte sui due lativerticali opposti del collo e puntare correttamente verso l’altoNon sono richieste se gli imballaggi interni sono di capacità massima di120 ml ed in presenza di materia assorbente sufficiente per assorbiretotalmente il contenuto liquido 115

Le etichette devono avere la forma di un quadrato posto sul verticecon dimensioni minime di 100x100 mm, salvo il caso di colli aventidimensioni tali da poter recare soltanto etichette più piccoleDevono recare una linea tracciata a 5 mm dal bordo e parallela adesso

I colli devono recare il numero ONU preceduto dalle lettere “UN” el’etichetta/e di pericolo della merce pericolosa contenuta, e glieventuali marchi aggiuntivi richiesti

I colli costituiti da IBC aventi una capacità superiore a 450 litri ed iGrandi Imballaggi devono recare il numero ONU preceduto dallelettere “UN” corrispondente alle merci contenute e l’etichetta/e dipericolo su due lati opposti

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Marcatura UN

4G/X03/S/09

Etichetta Pericolo “3”

Infiammabile

Etichetta: relativa al rischio primarioed eventualmente secondarioImballaggi esterni: vanno poste leetichette richieste per ogni materiacontenuta

Le etichette devono essere poste suuna superficie di colore contrastante peressere chiaramente visibili. Devonoessere poste l’una di fianco all’altraquelle relative a rischio primario esussidiario.

Sui colli va riportato il Numero ONUdella merce contenuta

Applicazione sui colli di rifiuti pericolosidi etichetta R (nera su fondo giallo)15x15 cm

Codice CER consigliato ma nonobbligatorio ai fini del trasporto

Frecce di

orientamento

Numero ONU 2045

Etichetta Rifiuto

pericoloso

Sovrimballaggio: un involucro utilizzato da uno stesso speditoreper contenere uno o più colli e farne una unità di più facilemovimentazione e stivaggio durante il trasportoPallet � i colli sono sistemati o impilati su un piatto di carico efissati mediante una striscia di plastica, una pellicola termoretraibileo stirabileCassa o gabbia � i colli sono posti all’interno di un imballaggioesterno di protezione

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Deve essere marcato con il termine “SOVRIMBALLAGGIO” –“OVERPACK”

Deve ripetere il numero ONU, le etichette ed i marchi di tutte lemerci pericolose contenute salvo che restino visibili quelli appostisui colli contenuti nel sovrimballaggio

Quando uno stesso numero ONU o una stessa etichetta sonorichiesti per differenti colli, devono essere applicati una voltasoltanto

119

CARICAMENTO

STIVAGGIO

SEGREGAZIONE

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Norme per la movimentazione ADR

I colli contenenti merci pericolose e oggetti pericolosi non imballatidevono essere stivati con mezzi capaci di trattenere le merci (comecinghie di fissaggio, traverse scorrevoli, supporti regolabili) nelveicolo o nel contenitore in modo da impedire, durante il trasporto,ogni movimento suscettibile di modificare l’orientamento dei colli odi danneggiarli

121

Norme per la movimentazione ADR

Si può impedire il movimento dei colli anche riempiendo i vuotimediante dispositivi di inzeppatura (cunei, ecc.) o di bloccaggio e distivaggio (cinghie, reggette, ecc.). Comunque, tali dispositivi nondevono essere troppo serrati per evitare di danneggiare odeformare i colli contenenti

122

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Norme per la movimentazione ADR

I colli non devono essere impilati, a meno che non siano progettatiper questo scopoQuando differenti tipi di colli progettati per essere impilati sonocaricati insieme, conviene tener conto della loro compatibilità perquanto concerne l’impilamento. Se necessario, si dovrannoutilizzare dispositivi portanti (pallet, gabbie, ecc) per impedire che icolli impilati su altri colli si danneggino reciprocamente

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Scopo delle disposizioni sullo stivaggio e la segregazione è diimpedire che merci pericolose considerate incompatibili vengano acontatto tra di loro, al fine di evitare che, in caso di incidente,perdita, spandimento, o eventi simili possano innescarsi pericolosereazioni chimiche

I colli muniti di etichette di pericolo differenti non devono esserecaricati in modo comune nello stesso veicolo o container, salvo se ilcarico in comune sia autorizzato secondo la seguente tabella, che sifonda sulle etichette di pericolo di cui i colli sono muniti

125

Orange Project - Ars - Iter Tech 126

Etichetta n. 1 1.4 1.5 1.6 2.1 2.2 2.3

3 4.1 4.1 + 1

4.2 4.3 5.1 5.2 5.2 + 1

6.1 6.2 7A B C

8 9

1 b

1.4 a a a a a a a a a a a a, b, c

1.5 b 1.6

Vedi 7.5.2.2

b 2.1, 2.2, 2.3 a X X X X X X X X X X X X 3 a X X X X X X X X X X X X 4.1 a X X X X X X X X X X X X 4.1 + 1 X 4.2 a X X X X X X X X X X X X 4.3 a X X X X X X X X X X X X 5.1 d a X X X X X X X X X X X X 5.2 a X X X X X X X X X X X X X 5.2 + 1 X X 6.1 a X X X X X X X X X X X X 6.2 a X X X X X X X X X X X X 7A, B, C a X X X X X X X X X X X X 8 a X X X X X X X X X X X X

9 b a, b, c b b X X X X X X X X X X X X

x Carico misto consentito

a Carico misto consentito con sostanze e articoli del tipo 1.4S

b Carico misto consentito tra merci di Classe 1 e di spositivi salvavita di Classe 9 (UN 2990, UN 3072 e UN 3268)

c Carico in comune autorizzato tra generatori di gas per airbag o moduli di airbag o retrattori di cinture di cinture di sicurezza della divisione 1.4, gruppo di compatibilità G (num ero UN 0503) e generatori di gas per airbag o retra ttori di cinture di sicurezza della classe 9 (numero UN 3268)

d Carico in comune ammesso tra gli esplosivi da mina (ad esclusione del numero UN 0083, per bri llamento, tipo C) e il nitrato di ammonio (numeri UN 1942 e 2067) e i nitrati di meta lli alcalini (per esempio numero UN 1486) e i nitra ti di metalli alcalino-terrosi (per esempio numero UN 1454) a condizione che l’insi eme sia considerato come formato da esplosivi della Classe 1 ai fini della etichettatura, segregazione, stivaggio e carico mass imo ammissibile

Tabella “Carico in comune” (7.5.2.1) – ADR

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IL TRASPORTO

IN CISTERNA

127

128

N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE

CISETERNEMOBILI (ONU) Cisterne ADR

VeicoloIstruzioni trasporto

Disp.Speciali

Codice Cisterna

(12)

Disp.Speciali

(13)1203 Benzina 3 T4 TP1 LGBF TU9 FL

1744Bromo o Bromo in Soluzione

8 T22TP2 TP10TP12

L21DH(+)

TU14TU33 TC5

TE21 TT2 TM3 TM5

AT

Esempi delle indicazioni che sono riportate nella Tabella A – Lista delle merci pericolose del Cap. 3.2 per due merci pericolose:

• Colonna 12 � Codice Cisterna• Colonna 13 � Disposizioni Speciali

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N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE

Cisterne ADRVeicolo(14)

Rinfusa(17)

Codice Cisterna

(12)

Disp.Speciali

(13)

3077

Materiapericolosa per

l’ambiente, solida, n.a.s.

9 SGAVLGBV ---- AT VV1

Esempi delle indicazioni che sono riportate nella Tabella A – Lista delle merci pericolose del Cap. 3.2 per due merci pericolose:

• Colonna 12 � Codice Cisterna• Colonna 13 � Disposizioni Speciali

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130

Parte Descrizione CODICE CISTERNA

1 Tipi di cisterna

L = cisterna per prodotti allo stato liquido (prodotti liquidi o materie solide ridotte allo stato fuso per il trasporto

S = cisterna per materie allo stato solido (polverulenti o granulari)

2 Pressione di calcolo

G = cisterna “atmosferica” (a gravità) oppure PRESSIONE MINIMA DI CALCOLO “X” (bar) per cisterne NON GAS: “X” = 1,5; 2,65; 4; 10; 15; 21 (bar)

3 Aperture

A = aperture in basso con 2 chiusure in serie B = aperture in basso con 3 chiusure in serie C = aperture in alto e solo con orifizi di lavaggio al di sotto

del livello del liquido D = aperture in alto, assenti sotto il livello del liquido

4 Valvole e/o dispositivi

di sicurezza

V = dispositivo d’aerazione, senza dispositivo di protezione contro la propagazione della fiamma

F = dispositivo d’aerazione munito di un dispositivo di protezione contro la propagazione della fiamma

N = valvola di sicurezza non chiusa ermeticamente, può essere dotata di valvole anti-depressione

H = cisterna chiusa ermeticamente

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131

Alcuni particolari del CODICE CISTERNA

Le Merci Pericolose per le quali figura il segno (+) nella colonna(12) della Tabella A del Capitolo 3.2 sono sottoposte aDisposizioni Speciali per il loro impiego:

- non è applicabile la “Gerarchia delle Cisterne”

Quindi, in questo caso, l’uso alternato di cisterne per altresostanze e gruppi di sostanze è permesso solo se specificato nelCERTIFICATO DI APPROVAZIONE di tipo di cisterna

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132

Alle cisterne operanti sotto vuoto per rifiuti liquidi (conformi al

Capitolo 6.10 ed equipaggiate con 2 chiusure) deve essere

assegnato il Codice Cisterna L4AH; invece, alle stesse cisterne

equipaggiate per il trasporto alternato di sostanze liquide e solide

deve essere assegnato il Codice Cisterna combinato L4AH + S4AH

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133

N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE

CISTERNEMOBILI (ONU) Cisterne ADR

VeicoloIstruzioni trasporto

Disp.Speciali

Codice Cisterna

(12)

Disp.Speciali

(13)

Il Codice Cisterna indicato nella colonna (12) si riferisce alleprescrizioni minime richieste dall’ADR-RID. Quindi, possono essereutilizzate cisterne di caratteristiche superiori ricorrendo allacosiddetta GERARCHIA DELLE CISTERNE.

Esempio dal 4.3.4.1.2 ADR:

Codice Cisterna indicato in colonna (12): L4BH

Altri Codici Cisterna autorizzati:

L4DH, L10BH, L10CH, L10DH, L15CH, L21DH

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134

La GERARCHIA consente la gestione della scelta diutilizzare cisterne con Codici Cisterna differenti da quelliindicati nella colonna (12) della Tabella A.

Possono essere utilizzate cisterne con Codice Cisterna diversopurché di caratteristiche non inferiori, cioè:

- qualsiasi elemento (numero o lettera) delle Parti 1,2, 3 e 4 dellostesso Codice corrisponda a un livello di sicurezza almenoequivalente a quello dello stesso elemento del CodiceCisterna minimo richiesto secondo i criteri riportati di seguito

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135

N.B.: elementi ordinati per Livello di sicurezza crescente

Parte 1 del Codice Cisterna: Tipi di cisternaS (per solidi) � L (per liquidi)

Parte 2: Pressione di calcolo (bar)G � 1,5 � 2,65 � 4 � 10 � 15 � 21

Parte 3: Aperture (e chiusure)A � B � C � D

Parte 4: Valvole/dispositivi di sicurezzaV � F � N � H

La GERARCHIA DELLE CISTERNE richiede il rispetto delleDisposizioni Speciali (TU, TC, TE, TA, TT, TM) applicabili

136

A ciascuna Merce Pericolosa, nella colonna (12) della Tabella A delCapitolo 3.2 viene indicato il CODICE CISTERNA richiestodall’ADR-RID per il trasporto

Nella colonna (13) della stessa Tabella A sono riportate leDISPOSIZIONI SPECIALI che integrano la descrizione dellacisterna richiesta per il trasporto in sicurezza della MercePericolosa (o del Rifiuto)

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N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE

CISTERNEMOBILI (ONU) Cisterne ADR

VeicoloIstruzioni trasporto

Disp.Speciali

Codice Cisterna

(12)

Disp.Speciali

(13)

TU Utilizzazione/Esercizio (Parte 4)------------------------------------------------------------------------------------

TC Costruzione (Cap. 6.8)

TE Accessori della cisterna (Cap. 6.8)

TA Approvazione del tipo (Cap. 6.8)

TT Prove (Test) (Cap. 6.8)

TM Marcatura (Cap. 6.8)

TP Norme per le prove di collaudo (Cap. 6.8)

138

CONTROLLI E PROVEI serbatoi e gli equipaggiamenti devono essere sottoposti, siainsieme che separatamente, ad un controllo iniziale prima dellaloro messa in servizioQuesto controllo comprende:- Verifica della conformità al prototipo approvato;- Verifica delle caratteristiche di costruzione;- Esame dello stato interno ed esterno;- Prova di pressione idraulica alla pressione di prova indicatasulla targa;- Prova di tenuta e una verifica del buon funzionamentodell’equipaggiamento

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Le CISTERNE inclusi i container-cisterna devono essere sottopostisuccessivamente a dei CONTROLLI PERIODICI secondo gliintervalli stabiliti dalle specifiche disposizioni del Cap. 6.8 ADR-RID� MARCATURE “P” o “L” sulla Targa Metallica

Prove Periodiche CisterneADR 6.8.2.4.2

Intervallo Esecuzione ProveCisterne Container - Cisterna

Esame interno ed esterno Max 6 anni Max 5 anni (60 mesi)

Pressione idraulica (Tipo P) Max 6 anni Max 5 anni (60 mesi)

Tenuta (Tipo L) Max 3 anni Max 2,5 anni (30 mesi)

140

Quando la sicurezza della cisterna o del suo equipaggiamento puòessere stata compromessa in seguito a riparazioni, modifiche oincidenti, deve essere effettuato un controllo eccezionale

Il controllo eccezionale può essere considerato come un controlloperiodico, ovvero come un controllo intermedio, se è statoeffettuato un controllo eccezionale soddisfacente le disposizionipertinenti

Le prove, i controlli e le verifiche devono essere effettuati da unesperto riconosciuto dall’autorità competente e devono essererilasciati certificati indicanti i risultati di queste operazioni

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IL TRASPORTO

ALLA RINFUSA

141

142

“Trasporto alla rinfusa”, il trasporto di materie solide o

d‟oggetti non imballati in veicoli o container. Questo

termine non si applica né alle merci che sono trasportate

come colli, né alle materie che sono trasportate in cisterne.

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Una merce non può essere trasportata alla rinfusa in container peril trasporto alla rinfusa, container o veicoli salvo se:

(a) È indicata nella colonna (10) della Tabella A del capitolo 3.2 unadisposizione speciale, identificata dal codice BK, che autorizza inmaniera esplicita questo tipo di trasporto

(b) È indicata nella colonna (17) della Tabella A del capitolo 3.2 unadisposizione speciale, identificata dal codice VV, che autorizza inmaniera esplicita questo tipo di trasporto

Tuttavia, gli imballaggi vuoti non ripuliti, possono essere trasportatialla rinfusa se questo modo di trasporto non è esplicitamentevietato da altre disposizioni dell’ADR

143

144

Quindi, il Trasporto “alla RINFUSA” (Bulk) di Rifiuti Pericolosinon può essere effettuato semplicemente basandosi sullaconstatazione del loro “stato fisico e/o di aggregazione”, masolo se espressamente previsto da ADR-RID e alle condizionistabilite in proposito.Per esempio:UN 3299 RIFIUTO Solido inorganico tossico n.a.s(contenente Piombo e Cromo), 6.1, IIPuò essere trasportato, “in colli”, “in cisterna” ma NON “allaRinfusa” anche se si trova nello stato di pulverulento.

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N. ONU NOME E DESCRIZIONE CLASSE

Cisterne mobiliRinfusa

(17)Codice

Cisterna(10)

Disp.Speciali

(11)

3077Materia pericolosa

per l’ambiente, solida, n.a.s.

9 BK1BK2 ---- VV1

BK1 è autorizzato il trasporto in container telonati

BK2 è autorizzato il trasporto in container chiusi

VV1 Il trasporto alla rinfusa è autorizzato in veicoli chiusi o telonati,in container chiusi o in grandi container telonati

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146

Contenitori “BK” per il trasporto alla rinfusa

Tipi previsti – Capitolo 6.11(Sono stati introdotti dall’ADR 2005)

Codice BK1 - Contenitore tendonato per il trasporto alla rinfusa

Codice BK2 - Contenitore chiuso per il trasporto alla rinfusa

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Contenitori “BK” per il trasporto alla rinfusa

Tra le disposizioni ADR-RID applicabili, si ricordano le seguenti:

Progettazione e costruzione:conformità alla norma ISO 1496-4:1991 relativa ai contenitori

Ispezioni e Controlli periodici Prova:- Conformità alla Convenzione Internazionale CSC- Controlli periodici ad intervalli regolari non maggiori di 30mesi, fatta eccezione per i contenitori nuovi per i qualil’intervallo tra data di costruzione e prima ispezione non puòsuperare i cinque anni.

148

Contenitori “BK” per il trasporto alla rinfusa

I contenitori per il trasporto alla rinfusa – Codice “BK” –

devono essere dotati di una specifica MARCATURA con una

TARGA DI APPROVAZIONE conforme alla CSC (Convenzione

internazionale della Sicurezza dei Contenitori), tenuta dall’IMO

di Londra oppure alle Fiches UIC (Unione Internazionale delle

Ferrovie) di Parigi

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149

Altri “Contenitori” per il trasporto alla rinfusa

Le comuni casse scarrabili (che sono “carrozzerie

intercambiabili con altre aventi le stesse caratteristiche” )

secondo la Circolare n. 4790-MOT2/C del 12/12/2001) tuttora

vigente, devono essere dotate di un apposito “Certificato

Integrativo” allegato alla carta di circolazione del veicolo e di

targhetta identificativa

150

Certificato Integrativodella cassa

scarrabile per merci pericolose,

dotata di targhetta

identificativa, da allegare alla

carta di circolazione del veicolo a cui è

stata “Abbinata”Circolare n. 4790-

MOT2/C del 12/12/2001)

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151

I veicoli per trasporto merci pericolose “alla Rinfusa” (anche in

contenitori BK) sono assoggettati a specifiche prescrizioni,

intermedie tra quelle del trasporto “in colli” e del trasporto “in

cisterna”:

- Non è richiesta l’approvazione ADR del veicolo, necessaria per i

veicoli cisterna, ma devono essere rispettate le Disposizioni

Speciali previste alle colonne (11) e (17) della Tabella A – del

tipo:

(VV4) … autorizzato in veicoli con cassa metallica, chiusi o

tendonati, e in contenitori metallici chiusi …..”

MARCATURA EPLACCATURA

CTU

152

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153

Le placche (grandi etichette) dei container e delle cisterne sonoconformi per colore e simboli alle etichette per i colli ma hannodimensioni più grandi: almeno 250x250 mm

Devono corrispondere alle etichette prescritte nella colonna (5) e,se il caso, nella colonna (6) della Tabella A del capitolo 3.2 per lemerci pericolose contenute

Devono essere apposte sulle pareti esterne dei container, CGEM,MEMU, container-cisterna, cisterne mobili, veicoli-cisterna e veicoliper trasporti alla rinfusa

154

Devono:- essere retroriflettenti;- avere altezza di 300 mm e larghezza di 400 mm- avere bordo perimetrale nero di 15 mmNota: Sono ammesse tolleranze per le dimensioni ± 10%

Tuttavia se la dimensione e la struttura del veicolo sono tali che la superficie disponibile è insufficiente, le loro dimensioni possono essere ridotte a:- 300 x 120 mm [base per altezza] - 10 mm per il riquadro neroIl materiale utilizzato deve essere resistente alle intemperie egarantire una segnalazione durevoleIl pannello arancio può essere separato da una linea neraorizzontale di 15 mm di spessore attraversante la segnalazione amezz’altezza

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155

Veicoli cisterna, veicoli batteria o unità di trasporto con una o piùcisterne trasportanti merci pericolose, ovvero materie soliderecanti un solo numero ONU, devono essere muniti di pannelliarancio recanti nella parte superiore il numero di pericolo(Kemler) e in quella inferiore il numero di identificazione dellamateria (ONU)

331090

156

Marcatura veicolo-cassonatoper il trasporto in colli

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157

Placcatura di container-cisterna e cisterne mobili

Unica merce pericolosa:

Le placche devono essere apposte sui due lati e ad ogni estremità

Più merci pericolose:

Le placche devono essere apposte sui due lati in corrispondenza dei compartimenti in questione e una placca, per ogni modello apposto su ogni lato, alle due estremità

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158

Le unità di trasporto devono avere:- Disposti su un piano verticale, due pannelli rettangolari di colorearancio senza numeri (neutri) fissati uno sul fronte e l’altro sulretro

- Sui lati della cisterna, in corrispondenza di ogni compartimento,pannelli di colore arancio di tipo numerato

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RETRO

Veicolo fronte, retro Veicolo cisterna sui 3 latiVeicolo cisterna su 2 lati

Veicolo fronte, retro

331203

1203

1203

33

3333

1203

Opzione 1Più merci pericolose

Opzione 2Unica mercePericolosa

160Orange Project - Ars - Iter Tech

Veicolo fronte, retro

Container-cisterna sui 4 lati

Container-cisterna sui 2 lati 661689

661689

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Rifiuto pericoloso ADR

DOCUMENTIETICHETTATURA/MARCATURA

COLLI CISTERNA VEICOLO CASSONATO

Formulario

DDT ADR

Istruzioni scritte

CFP Base x autisti

Etichetta 15 x 15

Etichetta 10 x 10

n. ONU

Targa metallica 40x40

Placca 25x25

Pannello numerato 40x30

Targa metallica 40x40

Pannello neutro 40x30

162

Rifiuto pericoloso NON ADR

DOCUMENTIETICHETTATURA/MARCATURA

COLLI CISTERNA VEICOLO CASSONATOFormulario Etichetta 15 x 15 Targa metallica

40x40Targa metallica 40x40

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(etichetta 25x25 cm)

(pannello 40x30 cm) (pannello numerato 40x30

cm) (1)

(°)

Davanti e dietro sul veicolo

Davanti e dietro sul veicolo

Davanti e dietro sul veicolo

Su due lati del veicolo o del contenitore

Su due lati e posteriormenteal veicolo o su quattro latidel contenitore (se non sonovisibili, analoghe etichettevanno apposte anche sui latie sulla parte posteriore delveicolo)

Sui quattro lati delcontenitore (se non sonovisibili, analoghe etichettevanno apposte anche sui latie sulla parte posteriore delveicolo). (2)

TRASPORTO IN COLLI(Veicolo cassonato)

TRASPORTO SOLIDI ALLA RINFUSA (Veicolo cassonato/contenitore)

TRASPORTO IN COLLI CON CONTENITORE (Veicolo cassonato)

(1) Veicoli trasportanti colli contenenti materie della Classe 1 e della Classe 7 devono riportare le placche sui latiposteriormente. Ciò vale per casse mobili caricate con colli, ad esclusione del trasporto combinato strada/ferrovia.

(2) Non si applica alle casse mobili diverse dalle casse mobili cisterna o da casse mobili viaggianti nel trasporto combinatostrada/ferrovia

(°) Etichetta 10x10 cm e numero ONU sui colli

33

1266

(etichetta 25x25 cm)

(pannello 40x30 cm) (pannello numerato 40x30

cm)

Davanti e dietro sul veicolo-cisterna

Davanti e dietro sul veicolo

Su due lati e posteriormenteal veicolo

Sui due lati incorrispondenza di ciascuncomparto e, una di ognitipo, posteriormente alveicolo (3)

TRASPORTO DI UNA SOLA MATERIA PERICOLOSA (LIQUIDO O GAS O POLVERE/GRANULI) IN

CISTERNA (Veicolo-cisterna, veicolo batteria e veicolo con

cisterne smontabili)

TRASPORTO DI MATERIE PERICOLOSE DIVERSE CON VEICOLO-CISTERNA O CISTERNA SMONTABILE A

COMPARTI MULTIPLI

Su due lati perciascuncompartimento delveicolo-cisterna

(3) Se tutti i comparti sono contrassegnati dalle stesse etichette, esse sono posizionate una volta soltanto sui due lati eposteriormente al veicolo.

33

1266

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(etichetta 25x25 cm)

(pannello 40x30 cm) (pannello numerato 40x30

cm)

Davanti e dietro sul veicolo

Sui due lati delcontenitore-cisterna,contenitore per larinfusa, CGEM,cisterna mobile ocisterna per iltrasporto alla rinfusa

Sui quattro lati delcontenitore-cisterna,contenitore per la rinfusa,CGEM, cisterna mobile ocisterna per il trasporto allarinfusa (se non sono visibili,analoghe etichette vannoapposte anche sui lati esulla parte posteriore delveicolo).

Sui due lati incorrispondenza di ciascuncomparto e, una di ognitipo, su entrambe leestremità (se non sonovisibili, analoghe etichettevanno apposte anche sui latie sulla parte posteriore delveicolo)

TRASPORTO DI UNA SOLA MATERIA PERICOLOSA (LIQUIDO O GAS O POLVERE/GRANULI) IN

CONTENITORE-CISTERNA, CONTENITORE PER LA RINFUSA, CGEM, CISTERNA-MOBILE, CISTERNE PER

IL TRASPORTO ALLA RINFUSA

TRASPORTO DI MATERIE PERICOLOSE DIVERSE IN CONTENITORE-CISTERNA, CISTERNA PORTATILE A

COMPARTI MULTIPLI

Su due lati perciascuncompartimento delcontenitore-cisterna

Davanti e dietro sul veicolo

33

1266

REQUISITI AMMINISTRATIVI

PER IL TRASPORTO DIMERCI PERICOLOSE

166

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Documenti di bordo

Oltre ai documenti richiesti da altri regolamenti, devono trovarsi a bordo i seguenti documenti:- Documenti di trasporto

- Istruzioni scritte

- Documento di identificazione che includa una fotografia per ogni membro dell’equipaggio

- Certificato di approvazione per ogni unità di trasporto o elemento di questa

- Certificato di formazione del conducente (CFP)

Membro dell’equipaggio:Un conducente o ogni altra persona accompagnante il conducente per motivi di sicurezza, di security, di formazione o di esercizio

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I veicoli (veicoli-portanti, veicoli trattori, semi-rimorchi o rimorchi)devono rispondere alle pertinenti prescrizioni della parte 9“Prescrizioni relative alla costruzione ed alla approvazione deiveicoli” relative al veicolo da utilizzare, come indicato nellacolonna (14) della Tabella A del cap.3.2I veicoli devono essere utilizzati come segue:- Quando è prescritto un veicolo FL, può essere utilizzato soltanto

un veicolo FL- Quando è prescritto un veicolo OX, può essere utilizzato

soltanto un veicolo OX- Quando è prescritto un veicolo AT, possono essere utilizzati i

veicoli AT, FL e OX

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169

A questo punto si deve prendere in considerazione quella chepresenta come la principale distinzione da applicare ai “VEICOLIin regime ADR” i quali, pur essendo tutti e comunqueassoggettati al rispetto di prescrizioni tecniche contenute nellaParte 9 dell’ADR, possono dividersi in due gruppi, in funzionedella necessità di avere o meno il “Certificato diApprovazione” richiesto da 9.1.3 ADR

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A) Veicoli per i quali è richiesta una specificaApprovazione ADR

- Tutti i Veicoli-Cisterna (Tipi FL - OX – AT)- Tutti i Veicoli per Trasporto di Esplosivi della classe 1 ADR(Tipi EX/II - EX/III)

B) Veicoli per i quali NON è richiesta una specificaApprovazione ADR

- Tutti gli altri veicoli per trasporto “in COLLI” ed “allaRINFUSA”

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Ciascun veicolo dell’Unità di Trasporto caricata con mercipericolose “in CISTERNA” è un VEICOLO-CISTERNA che deveessere riconosciuto idoneo dall’Autorità Competente attraverso ilrilascio del Certificato di Approvazione ADR contenente lapertinente indicazione tra quelle seguenti:

- Veicolo di Tipo “FL”

- Veicolo di Tipo “OX”

- Veicolo di Tipo “AT”secondo quanto richiesto nella colonna (14) della Tabella A perla merce pericolosa da trasportare e nel rispetto delle prescrizionidella Parte 9 ADR

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172Orange Project - Ars - Iter Tech

CERTIFICATO DI APPROVAZIONE PER I VEICOLI CHE TRASPORTANO ALCUNE MERCI PERICOLOSE

Questo certificato attesta che il veicolo qui di seguito indicato soddisfa le condizioni richieste dall'Accordo europeo relativo

al trasporto internazionale di merci pericolose per strada (ADR)

1. Certificato N°:

2. Costruttore del veicolo: 3. Nº di identificazione del veicolo:

4. N° di immatricolazione (all'occorrenza):

5. Nome e sede di esercizio del trasportatore, utilizzatore o proprietario: 6. Descrizione del veicolo: 1 7. Designazione o designazioni del veicolo secondo il 9.1.1.2 dell'ADR: 2 EX/II EX/III FL OX AT MEMU 8. Dispositivo di frenatura di rallentamento (rallentatore) di frenata: 3 □ Non applicabile □ L'efficacia secondo il 9.2.3.1.2 dell'ADR è sufficiente per una massa totale dell'unità di trasporto di __________t4 9. Descrizione della o delle cisterne fisse/del veicolo-batteria (all'occorrenza): 9.1 Costruttore della cisterna: 9.2 Numero di approvazione della cisterna/del veicolo-batteria: 9.3 Numero di serie di costruzione della cisterna /identificazione degli elementi del veicolo-batteria: 9.4 Anno di costruzione: 9.5 Codice-cisterna secondo il 4.3.3.1 o il 4.3.4.1 dell'ADR: 9.6 Disposizioni speciali TC e TE secondo il 6.8.4 dell'ADR (ove applicabile)6:

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174Orange Project - Ars - Iter Tech

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Ispezione tecnica annuale

I veicoli FL, OX, AT devono essere sottoposti nel loro paese diimmatricolazione ad una ispezione tecnica annuale per verificareche essi rispondano alle applicabili disposizioni della presenteparte e alle prescrizioni generali di sicurezza (freni, illuminazione,ecc.) della regolamentazione del loro paese di origine

La conformità dei veicoli deve essere certificata o medianteestensione della validità del certificato di approvazione, omediante il rilascio di un nuovo certificato, la cui validità siesaurirà, al più tardi, un anno dopo la data dell’ispezione tecnicadel veicolo che precede il rilascio del certificato

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176

Certificato di Approvazione per veicoli che

trasportano ALCUNE merci pericolose

In Italia: Modello DTT 306 noto come “barrato rosa”

(fronte)

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Certificato di Approvazione per veicoli che

trasportano ALCUNE merci pericolose

In Italia: Modello DTT 306 noto come “barrato rosa”

(retro)

DOCUMENTI DI

SPEDIZIONE

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DOCUMENTO DITRASPORTO ADR

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a) Numero di identificazione UN, preceduto dalle lettere UN;

b) Nome di spedizione appropriato (integrato, ove richiesto, dal nometecnico tra parentesi);

c) I numeri di modelli di etichette relative al rischio primario, che figuranonella colonna (5) della Tabella A del capitolo 3.2 o richiesti da unadisposizione specialea) I numeri di modelli di etichette relative ai rischi secondari, indicati

tra parentesi, se del casob) La classe per quelle materie per le quali non è indicato nessun

modello di etichetta nella colonna (5)

d) Gruppo di imballaggio (ove assegnato), che può essere preceduto dallelettere “G.I.” o “P.G.” in caso di trasporto internazionale

e) Numero e descrizione dei colli. I codici di imballaggio dell’ONU possonoessere utilizzati soltanto per completare la descrizione della natura delcollo: p.es. una cassa (4G);

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f) Quantità totale di merci pericolose differenziate per numero UN, designazione di trasporto o gruppo di imballaggio, ove applicabile (in volume o massa lorda o massa netta come appropriato)

g) Nome e indirizzo dello speditore;

h) Nome e indirizzo del/i destinatario/i;

i) Dichiarazione, ove prevista da accordi speciali;

k) Codice di restrizione in galleria, se del caso, come da colonna (15) della Tabella A del Capitolo 3.2, in lettere maiuscole e tra parentesi. Non è necessario indicare tale il codice quando si conosce in anticipo che il trasporto non passerà in una galleria soggetta a restrizioni al passaggio di veicoli trasportanti merci pericolose

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La sequenza delle informazioni richieste nel documento di trasporto è libera ad eccezione dei punti (a), (b), (c), (d) e (k) che devono riportate in tale ordine senza l’interposizione di altre informazioni

Esempio di descrizione:

“UN 1098 ALCOL ALLILICO, 6.1 (3), I, (C/D)” o“UN 1098, ALCOL ALLILICO, 6.1 (3), PG I, (C/D)”.

- Le informazioni richieste sul documento di trasporto devono essere leggibili. - Possono essere utilizzate liberamente lettere maiuscole o minuscole, ad eccezione del codice galleria che deve indicato con lettera maiuscola. - Il codice galleria è richiesto solo in caso di trasporto che attraversi gallerie classificate dall’Autorità competente

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Per le rubriche Non Altrimenti Specificate [N.A.S.], la designazione ufficiale di trasporto deve essere integrata con il NOME TECNICO della materiaNota: Il nome tecnico deve essere un nome chimico riconosciuto o un nome biologico significativo o un altro nome correntemente utilizzato in manuali, giornali e testi scientifici e tecnici.

I nomi tecnici devono essere indicati in parentesi immediatamente dopo la “designazione ufficiale di trasporto”

Possono anche essere utilizzati termini appropriati come “contiene” o “contenente”, altre parole qualificanti come “miscela”, “soluzione”, ecc e la percentuale del contenuto tecnico

Esempio:

“UN 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S. (contiene Xilene e Benzene), 3, II”

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Se viene applicata la disposizione, enunciata al 2.1.3.5.5, relativa ai rifiuti,

le seguenti indicazioni devono essere aggiunte alla designazione ufficiale:

“RIFIUTI CONFORMI AL 2.1.3.5.5”

Per esempio:

“UN 3264 LIQUIDO CORROSIVO INORGANICO ACIDO, N.A.S., 8, II, (E)

RIFIUTI CONFORMI AL 2.1.3.5.5”

Non è necessario, in questo caso, aggiungere il nome tecnico prescritto al

capitolo 3.3, disposizione speciale 274:

“RIFIUTO, UN 3264 LIQUIDO CORROSIVO INORGANICO ACIDO, N.A.S.

(acido solforico, acido cloridrico), 8, II, (E)”

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2.1.3.5.5 Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione nonè esattamente conosciuta, la sua assegnazione a un numero ONU e a ungruppo d‟imballaggio conformemente a 2.1.3.5.2 può essere basata sulleconoscenze del rifiuto che ha lo speditore, come pure su tutti i dati tecnici edati di sicurezza disponibili, richiesti dalla legislazione in vigore, relativa allasicurezza e all’ambiente.In caso di dubbio, deve essere scelto il grado di pericolo più elevato.

Se tuttavia, in base alle conoscenze della composizione del rifiuto e delleproprietà fisiche e chimiche dei componenti identificati, è possibiledimostrare che le proprietà del rifiuto non corrispondono alle proprietà delgruppo d’imballaggio I, il rifiuto può essere classificato di “default” sotto lapiù appropriata rubrica n.a.s. di gruppo d’imballaggio II.

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NOVITA’ ADR 2011

Parte 5 – Documento di Trasporto [Cap. 5.4]

RIFIUTI

È stata modificata la modalità di descrizione delle merci che dovrà ora rispettare questa sequenza:

UN 1230 RIFIUTO METANOLO, 3 (6.1), II (D/E)

e non più quella sottostante:

RIFIUTO, UN 1230, METANOLO, 3 (6.1), II (D/E)

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FORMULARIO IDENTIFICAZIONE RIFIUTI

Annotazioni:

UN 2810 RIFIUTO LIQUIDO ORGANICO TOSSICO, N.A.S. (cloroformio, diclorometano), 6.1, III

N. 12 Fusti in plastica da 60 lt (codifica 1H2)

Descrizione: sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorioCodice Europeo: 16 05 06*Stato fisico: liquido

Trasporto sottoposto a normativa ADR/RID: X (SI) (NO)

Nuovo paragrafo 5.1.1.18 ADR 2011 (Obbligo dal 1° luglio 2011)

Come già ricordato, per le materie marcate come “pericolose perl’ambiente” (escluso UN 3077 e 3082) il documento di trasportodeve recare l’indicazione supplementare “PERICOLOSO PERL’AMBIENTE”

Nel caso di una catena di trasporto che comporta un percorsomarittimo, è accettata in alternativa l’indicazione “INQUINANTEMARINO”, conformemente al Codice IMDG

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Nel caso di sistemi di contenimento vuoti non ripuliti, devono essereindicati prima o dopo il la designazione ufficiale di trasporto i termini:- “VUOTO, NON RIPULITO” oppure- “RESIDUO, CONTENUTO ANTECEDENTEMENTE”

In alternativa

“IMBALLAGGIO VUOTO”, “RECIPIENTE VUOTO”, “IBC VUOTO”, “GRANDEIMBALLAGGIO VUOTO”

come appropriato, e seguito dal numero del modello di etichetta/e relativoalle ultime merci caricate, ad esempio:

“IMBALLAGGIO VUOTO, 6.1 (3)”

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Istruzioni scritte

Le disposizioni della sezione 5.4.3, relative alle “Istruzioni scritte”

sono state radicalmente modificate a cominciare dalla profonda

innovazione rappresentata dal fatto che con l’ADR 2009 queste

devono essere consegnate dal trasportatore all’equipaggio del

veicolo (escludendo l’obbligo finora previsto a carico dello

speditore).

Inoltre non è più necessario consegnare istruzioni scritte in tutte le

lingue dei Paesi di partenza – transito – destino, ma è sufficiente

consegnarle nella lingua compresa dal conducente.

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Infatti, le nuove Istruzioni scritte sono state unificate e risultano

valide per tutte le classi e per tutti i numeri ONU; devono

corrispondere al nuovo modello in quattro pagine contenuto nel

nuovo paragrafo 5.4.3.4 nel quale sono riportate:

- le misure generali da prendere in caso di emergenza o di

incidente;

- in relazione alle diverse classi, le caratteristiche di

pericolo e le azioni specifiche da prendere in relazione alle

circostanze prevalenti;

- l’equipaggiamento di protezione generale e individuale

che deve essere a bordo del veicolo.

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ISTRUZIONI SCRITTE

Provvedimenti da adottare in situazioni di incidente o di emergenza

In ogni situazione di incidente o di emergenza che possa verificarsi durante il

trasporto, i membri dell’equipaggio devono adottare i seguenti provvedimenti,

quando ciò sia possibile e senza pericolo:

- attivare il sistema di frenatura, fermare il motore e disconnettere la batteria

attivando lo stacca batteria, ove presente;

- evitare ogni sorgente di accensione: in particolare non fumare e non attivare

alcuna apparecchiatura elettrica;

- informare i servizi di emergenza, fornendo il maggior numero di informazioni

possibile sull’incidente e sulle materie coinvolte;

- indossare l’indumento fluorescente e sistemare in maniera appropriata i segnali di

avvertimento autoportanti;

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- tenere a portata di mano i documenti di trasporto per metterli a disposizione delle

squadre di emergenza;

- non toccare e non camminare sulle perdite di materie fuoriuscite ed evitare,

rimanendo sopravento, di inalare esalazioni, fumi, polveri e vapori;

- quando sia appropriato e sicuro, utilizzare gli estintori per spegnere i principi di

incendio degli pneumatici, dei freni e del vano motore;

- non affrontare gli incendi della zona di carico;

- quando sia appropriato e sicuro, utilizzare l’equipaggiamento di bordo per prevenire

dispersioni in ambienti acquatici e nei sistemi fognari e per contenere le perdite;

- allontanarsi dal luogo dell’incidente o dell’emergenza, chiedere alle altre persone di

allontanarsi e seguire le indicazioni dei servizi di emergenza;

- dopo l’uso rimuovere gli indumenti ed i mezzi di protezione contaminati e smaltirli in

sicurezza.

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Ogni unità di trasporto, quale che sia il numero della etichetta di pericolo, deve

avere a bordo i seguenti equipaggiamenti:

- per ogni veicolo, un ceppo di dimensioni adeguate alla massa massima del

veicolo ed al diametro delle ruote;

- due segnali d’avvertimento autoportanti;

-liquido lavaocchi2; e

per ogni membro dell’equipaggio

- un indumento fluorescente (per esempio come quello descritto nella norma

europea EN 471);

- una lampada portatile conforme alle disposizioni della sezione 8.3.4;

- un paio di guanti di protezione;

-un mezzo di protezione degli occhi (per esempio occhiali protettivi).

Nota 2 Non richiesto per i numeri di etichetta di pericolo 1, 1.4, 1.5, 1.6, 2.1, 2.2 e 2.3

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L’ACCORDO MULTILATERALE

M222: DEROGHE AL TRASPORTO

DEI RIFIUTI IN REGIME ADR

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ACCORDO MULTILATERALE M 222

1. Introduzione

1.1 Questo Accordo si applica solo per la raccolta e il trasporto di rifiuti inlinea con la normativa applicabile in materia di rifiuti.

1.2 In deroga dalle disposizioni dell’ADR, il trasporto dei rifiuti che sonomerci pericolose o che contengono merci pericolose è ammesso allecondizioni indicate qui sotto nelle sezioni da 2 a 7.

L’accordo e le sue deroghe si applicano ai Rifiuti classificati pericolosi ai finidel trasporto su strada i quali, è bene tenerlo presente, non coincidono con i“Rifiuti pericolosi” come definiti nel D.Lgs. 152/2006 e successive modifiche(Codici CER con asterisco).

1.3 Questo Accordo non si applica ai rifiuti delle classi 1, 6.2 e 7.

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2. Classificazione

2.1 Assegnazione semplificata

L’assegnazione secondo il paragrafo 2.1.3.5.5 dell’ADR può essere applicata

anche a:

a) i rifiuti costituiti da generatori di aerosol (UN 1950)

b) classificazione come materia liquida, se non si può escludere lo sviluppo

di una fase liquida

La possibilità di classificare un rifiuto, la cui composizione non èesattamente conosciuta, sulla base delle conoscenze che ha lo speditore èestesa anche ai rifiuti costituiti da generatori di aerosol che finora eranoesclusi da tale possibilità (materie della classe 2 menzionate al 2.1.3.5.3).

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4. Trasporto alla rinfusa

Per il trasporto alla rinfusa si applicano le seguenti deroghe:

4.1 I rifiuti costituiti da generatori di aerosol (UN 1950), con esclusione di

quelli con perdite o con deformazioni significative, possono essere

trasportati alla rinfusa in veicoli chiusi o telonati, in container chiusi o in

grandi contenitori telonati.

Non è necessaria la protezione contro un rilascio inavvertito purché siano

prese misure atte a prevenire il crearsi di una pressione pericolosamente

elevata o pericolosa.

Ci si deve assicurare, con provvedimenti costruttivi o altre misure (come

l’utilizzo di materiali assorbenti o vassoi a prova di perdite) che non vi sia

perdita di liquido dal compartimento di carico del veicolo o del container

durante il trasporto.

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Prima del carico, il compartimento di carico del veicolo o del container,

compresi gli equipaggiamenti, deve essere ispezionato per verificare

l’assenza di danneggiamenti. I veicoli o i contenitori con compartimenti di

carico danneggiati non devono essere caricati. I compartimenti di carico

del veicolo o del container non devono essere caricati al di sopra delle

pareti laterali.

Viene introdotta la possibilità (non prevista dall’ADR) di trasportare allarinfusa i rifiuti costituiti da generatori di aerosol, in veicoli chiusi o telonati,in container chiusi o in grandi contenitori telonati, a condizione che icompartimenti di carico garantiscano contro le perdite di liquido (peresempio: cassoni e casse scarrabili con chiusure a tenuta stagna), nonsiano danneggiati e non siano caricati al di sopra delle pareti laterali

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4.2 I rifiuti di UN 3175 (*) possono essere trasportati alla rinfusa in

veicoli e contenitori chiusi con adeguata ventilazione.

I rifiuti costituiti da solidi con liquidi infiammabili possono esseretrasportati - privi di imballaggi - anche in veicoli e contenitori chiusi,purché ventilati. (per esempio: cassoni e casse scarrabili con chiusure atenuta stagna).

(*) - UN 3175 SOLIDI o miscele di solidi (come i preparati e i rifiuti) CONTENENTI

LIQUIDO INFIAMMABILE avente un punto di infiammabilità inferiore o uguale a

60°C , N.A.S.

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Trasporto alla rinfusa di UN 1950 – rifiuti costituiti da generatori

di aerosol

PROBLEMA: segnalazione del veicolo

Trasporto alla rinfusa: segnalazione del veicolo con pannelli arancio con

iscrizioni (numero di identificazione del pericolo e numero ONU)

anteriormente e posteriormente (unica merce pericolosa) ed

etichette/placche di pericolo posteriormente e sui lati.

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Trasporto alla rinfusa di UN 1950 – rifiuti costituiti da generatori

di aerosol

Per UN 1950 Non è previsto nessun numero di identificazione del

pericolo dall’ADR

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Trasporto alla rinfusa di UN 1950 – rifiuti costituiti da

generatori di aerosol

I veicoli chiusi o telonati, i container chiusi o i grandi contenitori

telonati trasportanti rifiuti costituiti da UN 1950 devono essere

segnalati come se il trasporto fosse in colli.

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5 Marcatura dei colli

Le disposizioni del capitolo 5.2 dell’ADR sulla marcatura dei colli si applicanocon le seguenti deroghe:

5.1 Le etichette possono essere apposte sul collo come prescritto alparagrafo 5.2.2.1.6 dell’ADR, ultima frase, anche quando i requisiti ivispecificati non sono rispettati.

Nel caso di colli di forma irregolare o di piccole dimensioni, l’etichetta puòessere sostituita da una targa o simile da attaccare al collo

5.2 Il marchio di materia pericolosa per l’ambiente non è richiesto.

Per i rifiuti sottoposti alle deroghe dell’Accordo M222 non è richiestal’applicazione del marchio “pericoloso per l’ambiente” di cui al 5.2.1.8.3 (10 x10 cm, per i colli) e al 5.3.6 (25 x 25 cm per le unità di trasporto in cisternaed alla rinfusa)

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6 Informazioni sul documento di trasporto

6.2 Per i mezzi di contenimento vuoti di cui al paragrafo 5.4.1.1.6 dell’ADR,

invece della descrizione prevista al paragrafo 5.4.1.1.1 (e) dell’ADR è

sufficiente una descrizione generale del carico pericoloso o della sua parte

in questione, senza precisare il numero dei colli

6.3 L’indicazione supplementare “pericoloso per l’ambiente” prevista dal

paragrafo 5.4.1.1.18 dell’ADR non è richiesta.

Coerentemente con la deroga dalla marcatura “pericoloso per l’ambiente”di cui al punto 5.2 dell’Accordo M222, i rifiuti che sono classificati, ai sensidell’ADR, come pericolosi per l’ambiente, non devono dunque riportare, suldocumento di trasporto, la scritta “pericoloso per l’ambiente”.

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5.4.1.1.18 Disposizioni speciali per il trasporto delle materie pericolose per

l’ambiente (ambiente acquatico)

Se una materia appartenente ad una delle classi da 1 a 9 soddisfa i criteri di

classificazione del 2.2.9.1.10 il documento di trasporto deve recare

l’indicazione supplementare “PERICOLOSO PER L’AMBIENTE”.

Questa prescrizione supplementare NON si applica ai numeri ONU 3077 e

3082 e alle esenzioni previste al 5.2.1.8.1.

L’indicazione “INQUINANTE MARINO” (conformemente al 5.4.1.4.3 del

Codice IMDG) invece di “PERICOLOSO PER L’AMBIENTE” è accettabile per

un trasporto in una catena di trasporto che comporta un percorso marittimo.

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Il trasporto di merci pericolose deve avvenire nel pieno rispetto delle

prescrizioni emanate dai singoli regolamenti modali vigenti (ADR, RID, ADN,

IMDG Code, ICAO T.I. – DGR) ma anche in conformità alle norme, nazionali

ed internazionali, di natura complementare, talora tipiche di alcuni settori,

che possono aggravare o derogare le prescrizioni applicabili.

In tale contesto il nostro servizio di audit nasce con lo scopo di verificare la

conformità al panorama normativo vigente, identificando le criticità, ma

soprattutto di assistere l’azienda elaborando un piano di implementazione e

di miglioramento delle operatività aziendali.

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Per gli abbonati al sito e per i partecipanti ai corsi sulla classificazione ADRdelle merci e dei rifiuti pericolosi, Orange Project ed Iter Tech Srlgarantiscono uno sconto del 20% sulle seguenti attività di formazione eservizi di consulenza:- Corsi in-house ADR/RID/ADN/ IMDG Code/ICAO T.I. – DGR- Audit ADR/RID/ADN- Audit ADR/RID/ADN/ IMDG Code/ICAO T.I. – DGR

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Ica Sud srlIca Sud srl

GI.MA. srl M.Y.A. di Giannicola Antonietta

RINGRAZIANO PER L’ATTENZIONE