3° CONVEGNO INTERREGIONALE CUN PUGLIA BASILICATA 16 novembre 2013
Convegno Istituzionale / 3 Novembre
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Transcript of Convegno Istituzionale / 3 Novembre
“Innovazione e competitività.Il ruolo di internet per le aziende italiane”.
A cura di:
Mattia Stuani
Convegno istituzionale,IAB FORUM – MARTEDÌ 3 NOVEMBRE 2009
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INTERNET, VOGLIO MA NON POSSO
� Sono oltre 23 milioni i navigatori attivi nel nostro Paese -
il 43% della popolazionE.
� Gli ultimi 3 anni:+ 8% della fascia di navigatori più
interessanti per le aziende, quella tra i 35 e i 54 anni, e + 4,5 punti percentuali di utenti donne.
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� La vastità e la qualità dei servizi disponibili attualmente online hanno influenzato la durata della permanenza
quotidiana:
-102 minuti al giorno
-50 ore mensili
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Advertising si è accorto del web?
� 2009 e 2010 continuano a confermare la tendenziale
crescita degli investimenti pubblicitari sia in Europa che in Italia.
� Gli investitori pubblicitari descrivono internet come il
medium irrinunciabile ed essenziale.
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Advertising Trend 2009
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La display advertising veicola traffico verso i siti oggetto
della campagna nel tempo (fino a quattro settimane dopo la
prima esposizione)
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La “torta” pubblicitaria e’ ancora troppo
sbilanciata su TV e Stampa
TELEVISIONE 51,5%
� STAMPA 38.4%
� INTERNET 7.0%
� DIRECT MAIL 5.7%
� RADIO 5.0%
� AFFISSIONI 2.0%
� TRANSIT 1.2%
� CINEMA 0.5%
� CARDS 0.1%
� OUT OF HOME TV 0.1%
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Perché in UK gli investimenti pubblicitari su
Internet hanno superato quelli sulla televisione?
� Crescita di nuovi formati display advertising: richmedia e video che generano più impatto e ricordo in un contesto interattivo e multimediale
� Crescita delle performance in termini di direct response
� Crescita dell’e-commerce e dell’offerta di prodotti e servizi online
� Banda larga disponibile al 92% degli internet users(+ veloce e –costosa) pari al 76% del totale popolazione UK
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E in Italia cosa si sta facendo concretamente?
Poco!
� Gli investimenti nel settore IT sono fra i più bassi in Europa, superiori solo a quelli del Portogallo e della
Grecia.
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Che fine hanno fatto gli 800 milioni promessi dal
governo?
� Il Governo continua a finanziare l’editoria stampa, radio, TV analogica e TV satellitare
� Web: tante promesse poche risposte.
� Gli 800 milioni dove sono finiti?
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Cosa fare?
� Sviluppo della domanda
� Sviluppo dell'offerta di contenuti e servizi
� Crescita della cultura e dell'utilizzo delle
tecnologie
� Dotazione infrastrutturale
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Quando accadrà ?
� La “tavola rotonda” dal titolo “Il futuro
dell’economia digitale in Italia” ha chiamato in causa istituzioni ed esperti del settore.
� Durante la discussione è stata sottolineata
l’importante assenza del Viceministro Romani
che avrebbe potuto definire con più precisione tale connotazione temporale.
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Onorevole Paolo Gentiloni
(commissione trasporti della camera)
� Ammette che il mondo politico si disinteressa della
Rete ma afferma che comincia a comprenderne l’importanza.
� Le Istituzioni hanno 3 compiti:
1. Possibilità di accedere al Web con banda larga entro 2011/2012.
2. Investire su reti di nuova generazione partendo da
selezionate aree metropolitane.
3. Lasciare libera espressione alla rete ma
regolamentazione.
� I fondi a carico del Cipe?
“Sono a palazzo Chigi, non al ministero
dell’economia.”
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Marco Pierani, responsabile Relazioni Esterne di
Altroconsumo
� Non bastano gli 800 Milioni per colmare il problema infrastrutturale.
� Il problema non riguarda solo la lentezza o la
copertura della banda larga.
� Il divario è culturale oltre che digitale
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Carlo Poss, Presidente di Assointernet
� Serve concretezza! Tre esempi:
1. Riduzione dell’Iva sul Web Adv. dal 20% al 4% come succede per gli altri Media.
2. Incentivare fiscalmente l’e-commerce.
3. Incompetenza e incapacità a livello
istituzionale (10 milioni per campagna promozionale del ministero del turismo in TV).
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Luigi Perissich, Direttore Generale di
Confindustria Servizi innovativi e tecnologici
� L’innovazione tecnologica è ancora poco associata allo sviluppo del business
Ritardo in PA, Scuola, Sanità, Impresa.
� L’innovazione digitale genera valore anche in termini di Pil.
� Urgono gli incentivi!
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Marco Vernocchi, ACCENTURE
Driver di crescita:
1. Innovazione dell’offerta commerciale
2. Disponibilità di competenze interne
3. Partnership e sviluppo di nuovi modelli di
business.
4. Tecnologia
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Gli ostacoli alla crescita:
1. Scenario economico-finanziario.
2. Scarsa conoscenza e cultura nei riguardi dei nuovi media.
3. Mancanza di standardizzazione nella filiera.
4. Mancanza di competenze interne
5. Complessità della misurazione del ROI delle campagne su Web.
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� Si assiste ad una trasformazione significativa del settore
dovuta al fatto che le aziende stanno tornando a concentrarsi sul proprio “core business”.
� Processo di concentrazione: negli ultimi 2 anni il 35% del
campione è stato parte di un processo di
fusione/acquisizione e circa il 63% prevede un tale processo nel prossimo anno.
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Tendenza: performance marketing
� La misurabilità dell’efficacia delle campagne di comunicazione rappresenta una delle principali
necessità espresse, ritenuta ad alto o altissimo valore dal 75% del campione.
� La ricerca mette in evidenza come la vera
frontiera dell’innovazione sia il performance
marketing perché “coloro che mettono i soldi nella filiera, gli investitori, vogliono essere sicuri
di raggiungere gli obiettivi che si sono posti”.
� Behavioral targeting.
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Randal Rothenberg, CEO IAB US
� Nell’adv. è sempre più importante il concetto di
interattività, di vicinanza al consumatore e di
misurabilità.
� L’82% degli investitori chiede al marketing su Web quello che gli altri media non possono dare:
informazioni dettagliate sulle necessità del cliente
� Previsione che entro un anno ci sarà la ripresa nel settore pubblicitario e che gli investimenti finiranno in
maggior misura ai media interattivi proprio per la
capacità di fornire informazioni dettagliate sul cliente.
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� E’ necessario rifocalizzare l’attenzione sulla creativitàperché negli ultimi anni si è pensato troppo alla tecnologia.
� Le nuove tecnologie e soprattutto i nuovi formati rich-media ci consentono di creare campagne senza precedenti e di fare in modo che tutti gli investitori possano trovare nel Web l’ideale mezzo per diffondere il proprio messaggio.
� La nuova via del marketing da ora in poi sarà il Web e le agenzie si stanno riorganizzando di conseguenza.
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Talk show: “L’Italia e la rete: quale squadra
mettere in campo per uscire dalla serie B e
vincere?”
Il moderatore Luca De Biase, caporedattore di Nova 24, ha posto l’accento sull’industria digitale in Italia.
� Paolo Ainio (Banzai): ”Il rischio che si corre investendo sul web e il sentire parlare male del proprio prodotto sono il valore da sfruttare per farsi conoscere”. L’imperativo è investire.
� Paolo Barberis (Dada): L’azienda deve rimanere flessibile e leggera. “Essere troppo grandi può portare a complicazioni sul mercato”. Bisogna sempre avere l’occhio alle critiche ed alle esigenze del consumatore.
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� Rich Riley (Yahoo!): Le figure leader sul mercato sono in continuo cambiamento. Le aziende hanno bisogno di
innovazione continua per non perdere terreno sulle
nuove realtà.
� Pietro Scott Jovane (Microsoft Italia):
Il miglioramento della tecnologia evolve per settori. La
rete è una grande scatola che dovrà essere in grado di pubblicizzare e di fare arrivare a tutti le novità sui nuovi
prodotti dei vari settori.
� Javier Zapatero (Google): Dobbiamo credere nella rivoluzione digitale, l’unica vera barriera è la conoscenza.