attualit~

orientamento al mercato procedo-no di pari passo; esse riscuotonosuccesso proprio perchè riescono aconiugare questi due aspetti.Infatti mettono a punto l'innova-zione, che soddisfa il cliente e lorende fedele, accompagnandolacon tutti i servizi ausiliari necessa-

ri. La maggior parte di questeimprese, soprattutto nel caso diquelle di piccole dimensioni, hauna proprietà di natura familiareed in esse l'importanza del leader èspesso superiore che altrove. I trat-ti di personalità maggiormentepresenti mettono in evidenza varielementi comuni: una forte identi-ficazione nell'azienda, una mentesingolarmente orientata al succes-

so, la disponibilità di energie eperseveranza e la capacità di moti-vare gli altri. Questi aspetti dellaleadership si manifestano in pre-senza di una forza lavoro ben sele-zionata, continuamente monitota-ta e motivata nei percorsi di car-riera. Naturalmente anche perqueste imprese - come pe-r legrandi - il futuro è denso di inter-rogativi. Il maggior rischio è che leposizioni di nicchia diventino piùcostose e siano attaccate dallo svi-

luppo delle caratteristiche dei pro-dotti di massa, pericolo di fronte alquale alcuni produttori potrebberotentare essi stessi la strada dientrare sui mercati a grossi volu-mi., da soli o attraverso un'allean-

za. Inoltre c'è chi sostiene che que-ste imprese manchino di attenzio-ne da parte del governo. E' veroche sono troppo piccole per poter-si confrontare alla pari con lemultinazionali; ma è altrettantovero che il loro ruolo ben definitoè molto importante nello sviluppodell'economia italiana.E tale ruolo dovrebbe essere uffi-cialmente riconosciuto anche nellascuola. Quest'ultima non ha anco-ra preso sufficiente coscienza deivalori positivi e del carattere inno-vativo della piccola e mediaimpresa: basti guardare allo scarsospazio che è dedicato all'economiadi mercato nei programmi scola-stici.

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Gli avvocati siinterrogano su

democraziae giustizia peruna maggioreefficacia delcambiamentopromesso dal

Governo con ilpacchetto Flick.

Convegnodella I.D.F.

sulla riformagiudizi aria

di Paola Ramadori

Il 5 luglio scorso si è tenuto nell'AulaMagna della Facoltà Valdese in Romaun convegno organizzato dalla I.D.F.Onizitiva democratica forense) sul tema"Giustizia: riforma o controriforma? La

posizione dell'avvocatura democratica".L'I.D.F. è un'associazione nata dall'ini-

ziativa di un gruppo di avvocati mossidalla volontà di superare lo stato dicrisi e di autentica paralisi della giusti-zia italiana. Una situazione difficile, lacui gravità è accentuata dal ruolo deltutto negativo assunto negli ultimi anni

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Gttualità ...........................................................-.--......--..........................................................................................................................

dagli organismi rappresentatividell'avvocatura. Tutto il settore è

ormai al collasso, in particolareper i tempi in cui viene data rispo-sta, in ogni campo (civile, ammini-strativo, penale), alla domanda digiustizia. La definizione di un giu-dizio dopo un decennio rappre-senta la negazione della stessa fun-zione giurisdizionale.Soprattutto l'avvocatura, così comerappresentata dai suoi organi isti-tuzionali, ha tenuto una condottache si è posta in conflitto, quasisempre ricercato e voluto, con glialtri poteri istituzionali. In parti-colare il metodo di lotta dell'avvo-

catura ha portato ad aggravare iproblemi già drammatici del setto-re ed ha finito con l'imporre,attraverso il ricatto configurantesinella paralisi dell'attività giurisdi-zionale, soluzioni gradite alle partipiù forti piuttosto che positive perla generalità degli interessati.L'I.D.F.è impegnata a proporre agliavvocati, e più in generale allasocietà ed all'opinione pubblica,iniziative che avviino almeno una

inversione di tendenza e ponganole premesse di una riforma delsistema della giustizia in tempi

rapidi, cercando con laMagistratura un confrontocostruttivo e finalizzato all'efficace

funzionamento dell'attività giuri-sdizionale. Il convegno tenutodall'I.D.F. si è appunto incentratosui temi fondamentali della indi-

pendenza e piena autonomia dellaMagistratura, nell'ambito di unariforma che assicuri veramente a

tutti i cittadini maggiore efficienzaper la tutela giurisdizionale deidiritti. Ha aperto i lavori l'avv.Giuseppe Ramadori, presidentedell'I.D.F., cui è seguito l'interventodell'avv. Filippo Lubrano, presi-dente dell'Ordine degli avvocati diRoma, e dell'avv. Franco Coccia, exparlamentare e già componentedel Consiglio superiore dellaMagistratura, il quale ultimo harelazionato sulla necessità di una

riforma della giustizia che ilParlamento dovrebbe affrontare inuna sessione straordinaria in cui

siano discussi ed approvati con leopportune modifiche i numerosiprogetti di legge ed il cosiddetto"pacchetto Flick" sulla giustizia.Sullo stesso tema sono intervenuti

il dotto Vittorio Borraccetti, segre-tario nazionale di Magistratura

democratica, il dotto Marco Pivetti,componente del Consiglio superio-re della Magistratura, ed il dott.Giovanni Cannella, pretore.In particolare sulla crisi della giu-stizia amministrativa è intervenuto

l'avv. Corrado Mauceri, legaledella C.G.I.L.-Funzione pubblica.L'avv. Luciano Ascoli ha poi rela-zionato sull'istituto del giudice dipace, facendo un bilancio di quan-to è stato finora fatto ed articolan-

do alcune possibili prospettive dipotenziamento di tale figura anchenell'ambito del procedimentopenale; l'avv. Silvia Manderino haillustrato la posizione ed i proble-mi relativi ai giudici onorari; gliavvocati Alfredo Galasso e GianniGiovannelli hanno riferito sullanormativa antimafia in relazionealla tutela della collettività ed ai

diritti del cittadino. Sul complessotema della posizione dell'avvoca-tura sono intervenuti inoltre gliavvocati Roberto Muggia, LuigiFicarra e Piero Panici.Quest'ultimo ha sottolineato l'im-portanza di dare al Paese le rifor-me e le risorse necessarie per l'ef-fettivo funzionamento dell'attività

giurisdizionale.

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