Contributo del MeetUp di Bruxelles in vista delle elezioni europee 20 dicembre 2013

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4 3. Un modesto contributo al Programma Europeo Andiamo al dunque. Per qualsiasi progetto elettorale è indispensabile avere un programma. E infatti il MoVimento si è di recente fatto avanti con “la modesta proposta di sette punti per l’Europa” (V-day di Genova, 1.12.2013), che naturalmente sottoscriviamo (ed evidenziamo nei nostri esempi, collocandoli nelle corrispondenti aree e punti di 3.2). In Belgio, dove la situazione è evidentemente diversa da quella italiana, crediamo necessario integrare questa proposta con una visione più generale che interpreti anche le priorità dei cittadini belgi interessati ad una nuova forma di politica partecipativa. Sviluppiamo la proposta in questa sezione: anzitutto, spieghiamo i criteri strategici con i quali abbiamo concepito il programma; in seguito, presentiamo le aree che crediamo indispensabili, e le relative linee di azione, che dovranno essere sviluppate con esempi e misure concrete. Questi esempi dovranno essere dibattuti e condivisi e non rappresentano una presa di posizione definitiva. 3.1 Concezione strategica Cerchiamo di definire un programma europeo di grandi linee (si veda 3.2), che possa motivare l'elettore (belga oppure italiano, o semplicemente europeo) a scommettere su una profonda trasformazione culturale. Attraverso la partecipazione dei cittadini, diventerà un programma definitivo. Cosa non vogliamo fare? Il MoVimento non vorrebbe limitarsi a formulare un programma a breve termine, sull'esempio della “vecchia politica”, per cercare di catturare l’attenzione, e il voto, con delle promesse spesso incoerenti, che l’elettore non potrà mai controllare. Pensiamo che questi “vecchi programmi” non abbiano più credibilità per il cittadino che vogliamo coinvolgere. Quel vecchio modo di fare politica ci sembra responsabile della crisi politica, culturale, economica in cui continuiamo a sprofondare. Il MoVimento si propone invece di guidare una trasformazione culturale con i cittadini e per i cittadini, una vera mutazione che ci conduca al di là degli schemi culturali, economici, politici oggi predominanti, e che richiederà forse un paio di generazioni. Per fare ciò, tale programma deve essere ambizioso e integrale; deve proporre i grandi principi in base ai quali organizzare questa trasformazione culturale. I cittadini, sostenendo questo programma, non scelgono “salvatori”, bensì si prendono delle responsabilità. Il futuro appartiene a loro: il ruolo dei loro rappresentanti e portavoci sarà quello di ascoltare e costruire la progressiva definizione ed esecuzione del programma. 3.2 Le grandi aree e le relative linee d'azione Abbiamo identificato cinque grandi aree di intervento, che si sviluppano in ventiquattro linee d’azione. Le esponiamo in schede individuali: Società ecosostenibile Lavoro e politiche sociali Relazioni internazionali Riforma Europea Economia e finanza.

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3. Un modesto contributo al Programma Europeo Andiamo al dunque. Per qualsiasi progetto elettorale è indispensabile avere un programma. E infatti il MoVimento si è di recente fatto avanti con “la modesta proposta di sette punti per l’Europa” (V-day di Genova, 1.12.2013), che naturalmente sottoscriviamo (ed evidenziamo nei nostri esempi, collocandoli nelle corrispondenti aree e punti di 3.2). In Belgio, dove la situazione è evidentemente diversa da quella italiana, crediamo necessario integrare questa proposta con una visione più generale che interpreti anche le priorità dei cittadini belgi interessati ad una nuova forma di politica partecipativa.

Sviluppiamo la proposta in questa sezione: anzitutto, spieghiamo i criteri strategici con i quali abbiamo concepito il programma; in seguito, presentiamo le aree che crediamo indispensabili, e le relative linee di azione, che dovranno essere sviluppate con esempi e misure concrete. Questi esempi dovranno essere dibattuti e condivisi e non rappresentano una presa di posizione definitiva.

3.1 Concezione strategica Cerchiamo di definire un programma europeo di grandi linee (si veda 3.2), che possa motivare l'elettore (belga oppure italiano, o semplicemente europeo) a scommettere su una profonda trasformazione culturale. Attraverso la partecipazione dei cittadini, diventerà un programma definitivo.

Cosa non vogliamo fare? Il MoVimento non vorrebbe limitarsi a formulare un programma a breve termine, sull'esempio della “vecchia politica”, per cercare di catturare l’attenzione, e il voto, con delle promesse spesso incoerenti, che l’elettore non potrà mai controllare. Pensiamo che questi “vecchi programmi” non abbiano più credibilità per il cittadino che vogliamo coinvolgere. Quel vecchio modo di fare politica ci sembra responsabile della crisi politica, culturale, economica in cui continuiamo a sprofondare.

Il MoVimento si propone invece di guidare una trasformazione culturale con i cittadini e per i cittadini, una vera mutazione che ci conduca al di là degli schemi culturali, economici, politici oggi predominanti, e che richiederà forse un paio di generazioni. Per fare ciò, tale programma deve essere ambizioso e integrale; deve proporre i grandi principi in base ai quali organizzare questa trasformazione culturale.

I cittadini, sostenendo questo programma, non scelgono “salvatori”, bensì si prendono delle responsabilità. Il futuro appartiene a loro: il ruolo dei loro rappresentanti e portavoci sarà quello di ascoltare e costruire la progressiva definizione ed esecuzione del programma.

3.2 Le grandi aree e le relative linee d'azione Abbiamo identificato cinque grandi aree di intervento, che si sviluppano in ventiquattro linee d’azione. Le esponiamo in schede individuali:

• Società ecosostenibile

• Lavoro e politiche sociali

• Relazioni internazionali

• Riforma Europea

• Economia e finanza.

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Società ecosostenibile La prima priorità dell'Europa è garantire il proprio futuro fisico. Per rendere possibile il futuro deve proteggere e recuperare la qualità dell’aria, delle acque, degli alimenti; il territorio; la biodiversità. Questa esigenza fondamentale di diventare compatibili con la Terra, e farlo a lungo termine tocca moltissimi punti. Abbiamo bisogno di strategie ambientali, energetiche, agricole, di protezione del territorio, di sviluppo urbano, di trasporto, di gestione dei rifiuti che siano coerenti e armoniche. Il Programma Europeo deve quindi prevedere misure nelle seguenti sei linee d’azione:

Linea d’azione Esempio* di misura politica

• Avviare una riorganizzazione sociale, politico-economica, scientifica, verso una società post-consumista, di bassi consumi (di energie, di risorse), che prediliga i cicli produttivi autosufficienti che favorisca connessione/accessibilità piuttosto che mobilità/velocità.

Standard di consumo energetico massimo (kWh/m2/anno) per abitazioni e uffici

• Passare ad un'economia non piú fondata sui combustibili fossili.

Sostituzione accelerata delle energie fossili con energie rinnovabili nei settori di l’industria, i trasporti, le edificazioni residenziali e pubbliche

• Recuperare l’autonomia alimentare soprattutto locale e regionale.

[PUNTO 6/7 GENOVA] Finanziamento per attività agricole finalizzate ai consumi nazionali interni

• Vietare ogni forma di distruzione antropica del territorio (urbana, industriale, infrastrutturale), e avviare urgenti ed ambiziosi interventi di bonifica.

Piani regionali e locali di recupero del territorio degradato, inquinato

• Implementare una politica di salute fondamentalmente preventiva.

Rinforzo del sistema sanitario preventivo

Educazione del cittadino

• Mitigare le inevitabili conseguenze del cambio climatico già avviato.

Piani di protezione territoriale (antiincendio, anti-inondazione) e rinforzo delle vulnerabilità

 

* Questi esempi dovranno essere dibattuti e condivisi e non rappresentano una presa di posizione definitiva.  

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Lavoro e politiche sociali La società europea deve essere organizzata attorno al lavoro di tutti i suoi abitanti. Il lavoro, specialmente per i giovani, è stato la grande vittima della crisi europea, a scapito di una finanza onnipotente e sovradimensionata. Senza un mercato del lavoro convergente non è possibile nessuna reale convergenza. Il MoVimento vuole ridargli la centralità che merita attraverso programmi a scala europea.

Linea d’azione Esempio* di misura politica

• Definire un nuovo patto sociale che riconosca il diritto ad un equilibrio paritario tra lavoro retribuito in base al proprio valore aggiunto; lavoro sociale per la collettività; lavoro investito in autoformazione.

Settimana lavorativa di 30 ore

• Ridare dignità al mercato del lavoro europeo, elevando progressivamente le condizioni sociali, stimolando la libera mobilità, lottando contro l’impiego in nero e il sottoimpiego, e la precarietà.

Salario minimo europeo

Contratto unico di lavoro europeo

Regolamentazione delle Intermediazioni nel mercato del lavoro

• Garantire a tutti i cittadini dell’Unione le vere infrastrutture necessarie per una dignitosa qualitá della vita: dignitosa abitazione in dignitoso tessuto urbano o ambiente rurale; sanità universale; giustizia equa, accessibile, veloce; educazione continua per tutti, secondo le proprie inclinazioni; sicurezza pubblica nel rispetto delle libertá individuali; spazio pubblico democratico che permetta la partecipazione di tutti, interconnesso, protetto da ogni tentazione di controllo.

Politica di abitazioni sociali che permetta l’acquisto di un’unità tipo ad ogni lavoratore, con un mutuo pubblico ad un massimo di 10 anni

• Rilocalizzare con decisione in Europa la produzione industriale e artigianale.

Sostegno a piccole e medie imprese

Recupero delle professionalità produttive, creando impiego di qualità nell’ambito locale

• Ridisegnare il tessuto produttivo attorno alle micro-, piccole e medie imprese.

Regolamentazione delle grandi imprese e limitazione della loro ipertrofia.

 

* Questi esempi dovranno essere dibattuti e condivisi e non rappresentano una presa di posizione definitiva.  

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Relazioni esterne, Commercio Internazionale e Cooperazione allo sviluppo L'Europa vivibile e produttiva deve assumere le sue responsabilità internazionali, orientando la sua attività sotto i principi di pace, di compatibilità con l’ambiente, di parità, rispetto ed equilibrio, di realismo geopolitico.

Pure in un mondo globalizzato, le priorità strategiche dell’Unione sono certamente di due tipi: da un lato, le regioni limitrofe (Atlantico Nord e Artico, bacino mediterraneo, l’Europa Orientale, Asia Minore/Medio Oriente e Caucaso); dall’altra, le regioni alle quali l’Europa è legata dal punto di vista storico e culturale (l’intera America, estese regioni dell’Africa, e di nuovo il bacino mediterraneo e l’Europa Orientale).

Linea d’azione Esempio* di misura politica

• La cooperazione allo sviluppo europea deve essere profondamente rivista per: garantire risultati e impatto reali sulle popolazioni alle quali é diretta, mettere fine a sprechi e non foraggiare più la casta della cooperazione

Disponibilità online dei database di progetti europei di cooperazione

Internalizzazione dell’assistenza tecnica ai progetti europei di cooperazione

• Giungere ad una politica comune europea di difesa, con la creazione di un reale sistema europeo di difesa, indispensabile per ragioni sia strategiche che di efficienza.

Forza comune di difesa europea e ridimensionamento delle singole spese nazionali.

• Stimolare una collaborazione internazionale sotto la direzione delle Nazioni Unite, per pacificare ogni conflitto locale o regionale, in quanto rischio inaccettabile.

Candidatura dell’Unione Europea a membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

• Sostenere costruttivamente le forme di associazione regionale e internazionale che abbiano principi democratici.

Condizionalità dell’aiuto al rispetto effettivo dei diritti umani

• Riequilibrare le relazioni regionali e internazionali, all'interno ed esterno dell'Unione e in particolare gli interconnessi flussi finanziari, commerciali, di sfruttamento delle risorse e di immigrazione. L’immigrazione, che tanto preoccupa eticamente e praticamente molti cittadini europei, deve essere analizzata e trattata come un sintomo dei presenti squilibri, non come un fenomeno isolato.

[PUNTO 4/7 GENOVA] Alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune finalizzata eventualmente all’adozione di un Euro 2 (parzialmente collegato)

Diritto di asilo europeo

Negoziati di libero scambio nel rispetto dei diritti umano e delle regole dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, validati dai cittadini

 

* Questi esempi dovranno essere dibattuti e condivisi e non rappresentano una presa di posizione definitiva.  

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Costruzione di una nuova Europa Per realizzare quest’altra Europa, altra nella sua convivenza interna, nella sue relazioni internazionali, un’Europa nella quale si materializzi la trasformazione culturale che il MoVimento persegue, un'Europa nella quale si abbia un'effettiva e non artificiale convergenza, il Programma Europeo deve svilupparsi su due linee principali d’azione:

Linea d’azione Esempio* di misura politica

• Riformare in profondità le Istituzioni Europee: rivedendo i Trattati, con un maggiore coinvolgimento attivo della cittadinanza, allo scopo di riequilibrare le Istituzioni, intensificando la parlamentarizzazione della democrazia europea, la separazione dei poteri, e il controllo cittadino dei medesimi; adeguandole alla geometria dell’Unione a ventotto stati; aumentando continuamente la loro efficienza e trasparenza; revisionando e controllando democraticamente ogni trasferimento di sovranità; dotando il progetto europeo di maggiori risorse proprie, che permettano una effettiva convergenza dei paesi europei.

[PUNTO 1/7 GENOVA] Referendum per la permanenza nell’euro

[PUNTO 2/7 GENOVA] Abolizione del Fiscal Compact

[PUNTO 3/7 GENOVA] Adozione degli Eurobond

[PUNTO 7/7 GENOVA] Abolizione del pareggio di bilancio

Referendum propositivo a livello europeo

Referendum per la ratifica di Nuovi Trattati

Mandato parlamentare per i ministri che partecipano ai Consigli e per il Primo Ministro per il Consiglio Europeo

• Rinforzare drasticamente la cittadinanza europea: dotandola di strumenti pratici , a complemento degli strumenti giuridici già sviluppati, che permettano la partecipazione attiva e diretta al processo legislativo europeo di cittadini e lavoratori; inserendola pienamente nel progetto democratico attraverso un’ambiziosa agenda digitale; garantendola attraverso il riconoscimento di un reddito di cittadinanza insieme a servizi sociali; creando per essa un effettivo spazio pubblico europeo, dove i cittadini dell’Unione possano dibattere democraticamente il proprio futuro.

Misure per garantire il movimento libero di cittadini e lavoratori mantenendo i diritti sociali.

Coinvolgimento dei cittadini tramite piattaforme che consentono la partecipazione alla presa di decisioni.

 

* Questi esempi dovranno essere dibattuti e condivisi e non rappresentano una presa di posizione definitiva.  

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Economia e finanza

Capovolgendo l’autodistruttiva e ingiustificata centralità della quale hanno goduto nel percorso verso la crisi epocale che attualmente affligge il continente, finanza ed economia devono essere strumenti al servizio dell’ambizioso progetto politico qui delineato. Per questa ragione le trattiamo alla fine di questo documento.

Anche se le implicazioni economiche delle priorità precedentemente segnalate sono plurime, consideriamo che il Programma Europeo debba svilupparsi su sei linee principali d’azione:

Linea d’azione Esempio di misura politica

• Recuperare il controllo della politica monetaria europea.

[PUNTO 1/7 GENOVA] Referendum per la permanenza nell’euro

[PUNTO 3/7 GENOVA] Adozione degli Eurobond

Mutualizzazione/rinegoziazione del debito

Riforma del mandato e governance della Banca Centrale Europea

• Regolamentare il settore finanziario. Separazione tra banche commerciali e banche d’affari

Riduzione del rischio sistemico bancario (too big to fail, troppo grandi per fallire)

Tassazione delle transazioni finanziarie

• Integrare le politiche fiscali al fine di una convergenza economica effettiva e generare risorse proprie per l’Unione.

[PUNTO 2/7 GENOVA] Abolizione del Fiscal Compact

[PUNTO 7/7 GENOVA] Abolizione del pareggio di bilancio

Lotta all'evasione fiscale e ai paradisi fiscali interni ed esterni alla UE.

Divieto delle “scatole cinesi”, società puramente finanziarie, partecipate a catena, che rendono impossibile di rintracciare la proprietà effettiva

Spostamento della tassazione e generazione di risorse proprie per un vero budget europeo.

Controllo frodi e sprechi del budget europeo

• Scoraggiare i flussi finanziari speculativi. Tassazione delle transazioni finanziarie

• Rilanciare la ricerca e innovazione come base per lo sviluppo economico europeo.

[PUNTO 5/7 GENOVA] Investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio

• Ridistribuire le risorse per una riduzione delle diseguaglianze di reddito ed una maggiore equità intergenerazionale

Limite massimo alla differenza tra gli stipendi di manager e lavoratori dipendenti

 

* Questi esempi dovranno essere dibattuti e condivisi e non rappresentano una presa di posizione definitiva.