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CONTRIBUTI STUDI MICROASIATICI

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CONTRIBUTI

STUDI MICROASIATICI

L'ACROPOLI DI AIGAI (ASIA)IN EPOCA TARDOANTICA EBIZANTINA

Alexander ZÀH

Introduzione

Con questo breve contributo si intraprende ilprimo tentativo, sulla base di osservazioni finora inedite, di effettuare una prima relazione suldestino di questa piccola polis dell'Asia sudoc-cidentale in epoca cristiana (fig. 1, 2). Abbastanza sorprendentemente si è finora trascuratodi indagare questo insediamento sulla base deisuoi resti - non solo di questa epoca - sebbeneda oltre 100 anni abbiano luogo indaginiarcheologiche nella vicina Pergamo.

Ciò si spiega da un lato con la tradizione diuna scienza dell'antichità, che si è posta comescopo non solo di indagare l'antichità "classica"e pagana, ma anche condurre lunghi studi il piùpossibile dipendenti dai luoghi classici. D'altrocanto vi è la falsa impostazione e un fondamentale errore, dei rappresentanti della così detta"archeologia cristiana", di credere di poterabbandonare o rinunciare a seconda dei punti divista, che si suppongono en vagite, alla ricercaessenziale di base, che consiste nell'acquisizione di novità dai monumenti, ricercache con le analisi tipologiche di questi avanza apassi lenti. La scienza archeologica non puòlasciarsi sedurre dal gusto del tempo, da modeo da "opinionmakers" '. Per questi motivi vorrei che fosse qui presentata la città dell'Asiaminore occidentale di Aigai. Rimane daeliminare il pregiudizio che Aigai in epocapaleocristiana e bizantina, a giudicare dai suoi

Quaderni Friulani di Archeologia XIV/2004

DIE AKROPOLIS VON AIGAI(ASIA) IN SPATANTIKER UNDBYZANTINISCHER ZEIT

Alexander ZÀH

Einleitung

Mit diesem kurzen Beitrag sei der ersteVersuch untemommen anhand bisher unbe-

kaimter Beobachtungen eine erste Aussage uberdas Schicksal dieser kleinen westkleinasìati-

schen Polis in christlicher Zeit zu treffen (Abb.I, 2). Erstauniich genug hat man es bis jetztunterlassen diese Siediung nach Relikten -nicht nur aus dieser Epoche - zu untersuchen,obwohi seit iiber 100 Jahren Ausgrabungen imnahe gelegenen Pergamon stattfinden.

Dies ist durch die Tradition einer einseitigausgerichteten Altertumswissenschaft zu erkla-ren, welche es sich zum Ziel gesetzt hat nichtnur ausschlieBlich das 'klassische' und heidni-sche Altertum zu erforschen sondem moglichstlange ortsgebundene Studien durchzufiihren.Andererseits ist es der falsche Ansatz und eingrundlegender Irrtum von Vertretem des Fachesder sogenannten "Christlichen Archaologie"glauben zu kònnen die wesentliche Grundlagen-forschung, die aus der Neugewinnung vonDenkmalem besteht, welche mit ihrer typologi-schen Analyse einhergeht, zu Gunsten von all-gemeinen Sichtweìsen auf - oder preisgeben zukònnen, die vermeintlich mehr en vogue sind.Die archàologische Wissenschaft darf sich nichtvon einem Zeitgeschmack, Moden oder Mei-nungsfiihrerschaften verleiten lassen '.Aus diesem Grunde mòge hier die westkleinasiatischePolis Aigai vorgestellt werden. Vorwegzuschi-

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A.ZÀH, L'acropoli di Aigai

monumenti ancora visibili al giorno d'oggi,abbia avuto una funzione solo subordinata. Rimane un fenomeno particolare la situazione dei rinvenimenti, generalmente nonbuona, degli edifìci sacri cristiani sul suolodell'Asia minore occidentale ^ così che aBlaundos in Lidia - nonostante un intensivo Survey attuale del Deutsches Archaolo-gischen Institut (1999-2002) - non si è potuta determinare ancora alcuna chiesa \ sebbenela città sia stata sede vescovile per un lungoperiodo, come provano i documenti, e sianotramandati propri vescovi *. Tuttavia dovrebbero essere esistiti anche a Blaundos edifìci ecclesiastici, che con i metodi attuali nonsi sono potuti determinare. Ad Aigai, al contrario, si è potuta individuare per ora la rovinadi una prima chiesa, del resto malamenteconservata. Altri luoghi di rinvenimento, dicui in seguito si parla brevemente, permettono tuttavia di poter supporre l'esistenza di altri resti di quest'epoca per Aigai. La tradizione esclusivamente tardoantica della serie deivescovi, documentata dal V sec., e la mancataelencazione del vescovado nelle NotitiaeEpiscopatuwn mediobizantine ' sembra qui corrispondere alla situazione dei monumenti, finoranon continuativa e malamente documentabileper tutta l'epoca cristiana. Ad Aizanoi in Frigia siè potuto sulla base degli .scavi archeologiciacquisire un'immagine molto migliore dello sviluppo della città del periodo paleocristianoOltre ai diffìcili indizi dell'architettura ecclesiastica s'incontra nell'Asia Minore una situazioneparimenti lacunosa di rinvenimenti per l'architettura civile. Resti in elevato di case di abitazione conservati in maniera pressoché "ideale"come quelli che si incontrano sulle coste dellaLicia o della Caria ^o che si sono indicati negliinsediamenti recentemente documentati diAkdren I & II a nord di Adana in Cilicia *, si cercano finora invano sull'acropoli di Aigai. Conciò si pone anche la questione se per Aigaiin questa epoca soprattutto si può parlare diun insediamento urbano - ovvero se Aigai

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cken bleibt der Eindruck, daB Aigai in fnihchri-stlicher und byzantinischer Zeit, seinen beutenoch sichtbaren Denkmalem nach, nur cineuntergeordnete Bedeutung gehabt zu habenscheint. Ein besonderes Phanomen bleibt dieallgemein schlechte Befundlage christlicherBaudenkmàler an der Oberflache im westlichenKleinasien ^ so konnte in Blaundos in Lydien -trotz eines intensiven aktuellen Surveys desDeutschen Archàologischen Instituts (1999-2002) - bisher keine einzige Kirchenruine fest-gestellt werden obwohl die Stadt nachweislichein lange Zeit existierendes Bistum war undetliche Bischòfe iiberliefert sind *. Dennochmùssen auch in Blaundos Kirchenbauten exi-stiert haben, die mit den bisherigen Methodenleider nicht ermittelt werden konnten. In Aigaihingegen konnte nun hingegen cine erste, aller-dings schlecht erhaltene, Kirchenruine festge-stellt werden. Weitere lokale Fundorte auf dieim Folgenden kurz eingegangen wird, erlaubenes, weitere Relikte fUr Aigai aus dieser Epocheannehmen zu diirfen. Die ausschlieBlich spatan-tike namentliche Uberlieferung von Bischòfen,belegt ab dem 5. Jh., und die fehlende Aufzah-lung in den mittelbyzantinischen Notitiae Epi-scopatuum als Bistum ', scheint hier mit dembisher nicht kontinuierlichen und schlechtbelegbaren Monumentenbefund fiir den gesam-ten christlichen Zeitraum iibereinzustimmen. InAizanoi in Phrygien hat man aufgrund archaolo-gischer Ausgrabungen ein bisher viel besseresBild der Stadtentwicklung der christlichenEpoche gewinnen kònnen Neben dem schwie-rigen Nachweis von Kirchenarchitektur tritt imwestlichen Kleinasien die ebenso mangelhafteBefundlage an Wohnarchitektur hinzu. Nahezu'ideal' erhaltene Oberflachenbefunde spàtan-tiker Wohnsiedlungsreste, wie diese an den kari-schen und lykischen Kiisten begegnen ' oderman diese in den jiingst dokumentierten Sied-lungen von Akòren I & II nòrdlich von Adana inKilikien nachgewiesen hat *, sucht man auf derAkropolis von Aigai bislang vergebens. Hiermitist auch die Frage aufgeworfen, ob Aigai in die-

piismoi

• «iSaEiUUpkOO

Fig. I. Carta di Aigui c del tenilorio circostante. / Uber-sichlskane zur Lage von Aigai.

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Fig. 2. Pianta della città di Aigai. da BOHN.SCHUCHHARDT 1889 con integrazioni / Erganztor.Stadtplaii von Aigai; nach; BOHN, SCHUCHHARDT1889.

A.ZÀH, L'acropoli di Aigai

per quanto riguarda la sua periodizzazionesia stata solo un piccolo insediamento tardo-antico, eventualmente anche con carattere monastico. Rimane pertanto ancora aperta la questione se il santuario di Apollo Chrèstèrios posto al di sotto della città verso Est nel "canion"del fiume, Koca C^yi. di cui rimangono i restidi un grande tempio periptero di ordine ionico, non sia stato trasformato ed eventualmente riutilizzato dall'inizio del V sec. in un contesto cristiano. Sorprendentemente, anchequesto fabbricato finora non è stato finorasostanzialmente indagato per quanto riguarda la sua storia edilizia È possibile che iltempio, impressionante, sua stato erettonel periodo tardorepubblicano, o più verosimilmente ancora nel periodo tardoelle-nistico

Topografia, storia eSTORIA DELLE RICERCHE

La città di Aigai fu eretta in epoca ellenistica su un ripido cono montuoso (fig. 2)e ricorda nella sua concezione planimetrica, con la disposizione di più terrazze agradini, su cui furono collocati edifici pubblici e templi, il progetto urbanistico di Pergamo Aigai dista in linea d'aria, ca. 13 kmdalla costa ed è collocata a circa 33 km a Suddi Pergamo; si trova in un'area storica del-l'Eolide e divenne più tardi una parte costitutiva essenziale della provincia romana dell'Asia (fig. 1), il cui territorio nella parteprincipale fu lasciato in testamento dal re Atta-10 in di Pergamo ai Romani nel 133 a. C. Perdi più vi furono nell'antichità altre poleis con11 medesimo nome, tra cui le più note sonoAigai in Macedonia e Aigai in CiliciaDopo che Aigai fu distrutta nel grande terremoto del 17 d. C. con undici altre grosse città dell'Asia minore occidentale e fu ricostruita dall'imperatore Tiberio (14-37) " sembra aver vissuto una particolare fioritura

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ser Epoche ùberhaupt als stàdtische Siedlungangesprochen werden darf - oder ob Aigai pha-senweise nur cine spàtantike Kleinsiedlung,moglicherweise sogar mit nur klòsterlichemCharakter gewesen ist. Ebenso bleibt bisher dieFrage offen, ob das unterhalb im Osten derStadt im FluB-Canon des Koca t^ayi gelegeneHeiligtum des Apollon Chrèstèrios mit derRuine eines groBen Peripteral-Tempels der ioni-schen Bauordnung, ab dem Beginn des 5. Jhs.nicht - im christlichen Kontext - baulich umge-staltet und moglicherweise weitergenutzt wurde.Erstaunlicherweise ist auch dieses Bauwerkbisher nicht grundlegend bauhistorisch untersu-cht worden Der beeindruckende Tempel istmoglicherweise in ròmisch-spàtrepublikanischerZeit, viel wahrscheinlicher aber noch in spàthel-lenistischer Zeit errichtet worden

Topographie, Geschichte undForschungsgeschichte

Die Polis Aigai wurde in hellenistischer Zeitauf einem steilen Bergkegel planmàBigangelegt(Abb. 2) und erinnert in der stadtplanerischenKonzeption mit der Anlage von mehren abge-stuften Terrassen, auf der diverse òffentlicheund sakrale Gebàude platziert wurden, an diePlanungsidee von Pergamon Aigai ist in Luft-linie ca. 13 km von der Kiiste entfemt und be-findet sich ca. 33 km slìdlich von Pergamon undlag in derhistorischen Landschaft der Àolisundwurde spater essentieller Bestandteil der ròmi-schen Provinz Asia (Abb. 1), deren Gebiet inwesentlichen Teilen durch Kònig Attalos III.von Pergamon 133 v. Chr. durch sein Testa-ment den Ròmem vererbt wurde. Zusàtzlich hates in der Antike weitere Poleis mit demselbenNamen gegeben, zu den bekanntesten anderenOrten mit demselben Namen zahlen Aigai inMakedonien und Aigai in Kilikien NachdemAigai im groBen Erdbeben des Jahres 17 mit elfweiteren groBeren Stàdten Westkleinasiens zer-stort wurde und durch Kaiser Tiberius (14-37)

in epoca imperiale romana. In quest'epocail teatro fu ingrandito e la città batté moneta propria fino al III sec. inoltrato tra l'altrocon coniazioni di Alessandro Severo (222-235,cfr. fig. 3a) e di sua madre Giulia MameaLa vivace produzione monetaria di questa polis termina, per le monete con il ritrattoimperiale, con l'imperatore Decio (248-251.cfr. fig. 3b) Dal tardoantico al periodo bizantino Aigai appartiene alla provincia (Epcir-clìici) dell'Asia, quindi più tardi al TlienuiThrakésión e alla provincia ecclesiasticadell'Asia, per la quale sono accertali più ditrenta episcopati Dal secondo concilio diNicca (787) la comunità di Aigui non fupiù rappresentata dal proprio vescovo, mada un sacerdote e un sostituto del vescovo. Costantino "... Ko>cn«vTÌ.vou jtpeoPutéood[òiaxóvou] xai TonoOiiyqTou..." cosa chea dire il vero non indica una perdita di importanza dell'insediamento, poiché esso nelle fonti .scritte compare nell'ultimo elencodei vescovi Nel successivo periodo mediobizantino non è tuttavia più dato di incontrare il nome della località nella lista deivescovadi della provincia ecclesiastica dell'Asia.

Fig. .^a. Coniazione della cilià di Aigai. l'imperatoreAlessandro Severo (222-23-S). da KRAFT 1972 /Stadlpriigung von Aigai. Kaiser Alexander Sevcnis (222-225); nach: KRAFT 1972.

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wieder aufgebaul wurde scheint es cinebesondere Biute in der rdmischen Kaiserzeiterlebt zu haben. In dieser Zeit wurde dasTheater erweitert ''' und es wiirden bis weit indas 3. Jh. hinein eigene MUnzen herausgegebenu. a. Pràgungen von Kaiser Alexander Severus(222-235, vgl. Abb. 3.a) und seiner Mutter luliaMamaea Der lebhaftc antikc Mùnzaus.sto6 "•

dieser Polis endet, fùr Miinzen mit Kaiser-bildnis mit Kaiser Decius (248-251. vgl. Abb.3.b) 'L Von der .Spatantike bis in die byzantini-sche Zeit gehòrt Aigai zur Provinz (Eparchie)Asia, spàter dann zum Thema Thrakésión undzur Kirchenprovinz Asia, fùr die immer weitùber 30 Bistumer nachweisbar sind Auf dem2. KonziI von Nikaia (787) wurde die Gemeindevon Aigai nicht durch ihren Bischof. sondemnur durch den Priester und Steilvertreter desBischofs. Kón.stantinos "... KtooTaviivouTryeopuTéQou [òiazóvov] v.ai TOvToOiionTou...",vertreten ''', was zwar nicht auf einen Bedeu-tungsverlust der Siedhmg hinweist, dieses dafùrallerdings die letzte Erwiihnung des Bistums inden Schriftquelien ist In der folgenden mit-telbyzantinischen Zeit ist der Ortsname jedochnicht mehr in den Bistùmerlisten fur dieKirchenprovinz Asia anzutreffcn.

Fig. .tb. Coniazione della città di Aigai. Fimperiitorc Decio(24S-251). da VON AULOCK 1959 / Stadtpragung vonAigai. Kaiser Decius (248-251); nacli; VON AULOCK1959.

A. ZAH. L acropoli di

v-''A^W

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l-ig. 4. Aigai. terrazze occidcmali. mun> "poligonale" (dai Vscc. a. C.) / Aigni. Wesiierrassen, •polyeotuir Mauenvcrk (ab5, Jh. V, Chr.).

La ricostruzione di un quadro di Aigai pre-ellenistica è slata finora un grande rompicapo, per gii archeologi classici, quadro chefinora sulla base dei modesti resti esattamente come la fase lardoantica e bizantinadella città finora documentala, solo in pochipunti si può documentare architettonicamente - eventualmente dal muro poligonale individuato dall'autoie nell'ambitodelie terrazze meridionali della città (figg.2. 4) -L Perciò indicazioni di massima peril perimetro della città in questo primo periodo, come per la esalta forma della città

GroBes Kopfzerbrechen bereitet den klassi-sclicn Archàologen bisher die Rekonstruktioneines Ersclieinungsbildcs der prà-hcllenisti-schen Existenz von Aigai. das sich bisher auf-grund bescheidencr Relikte •' genauso. wie dienun belegte spàtantike und byzantini.schenPhase der Sicdlung. architektonisch bisher nuran ganz wenigen Stellen nachweisen làsst - mò-glicherwcise etwa durch vom Vcrfasser festge-.stellles Polygonal-Maucrwerk im Bereich derWesttcrrassen der Stadi (vgl. Abb. 2. 4)Grundlegcnde Aussagen sind damit zumUmfang der Siedlung in dieser fi iihen Zeit. wie

nel periodo cristiano non sono ancora possibili. Aigai - detta popolarmente "NimrudKalesi" - fu visitata nel gennaio del 1881dal famoso archeologo cristiano britannicoe storico della geografia, Sir WilliamMitchell Ramsay (1851-1939) insieme conil non meno noto archeologo francese Salomon Reinach (1858-1932). Ramsay fu ilprimo che espresse una identificazione eun confronto di "Nimrud Kalesi" con AigaiLa rendevano possibile il corpus numismatico ed epigrafico così come la tradizione letteraria di diversi autori antichia cominciare da Erodoto. Il rapporto finoad oggi fondamentale seguì a opera degli archeologi tedeschi Richard Bohn eCari Schuchhard e fu pubblicato già nel1889 Poco tempo prima il francese M. Clercaveva intrapreso piccoli saggi di scavo,dal giugno 1882 Con ciò si è in brevesintetizzata la ricerca archeologica su Aigaifino ad oggi, e per di più è datenere in considerazione lo stato non soddisfacente della ricerca sul territorio diAigai. Già nel 1926 Victor Schultze osservava a proposito del sito che "i monumenti cristiani non sono noti", sebbeneAigai a motivo dei suoi vescovi del V sec.e della loro azione nota nei concili eccle

siastici sia compresa nella sua famosa edesemplare collana nel secondo volumededicato all'Asia Minore della sua'Altchristlichen Stàdte und Landschaften'L'estesa cristianizzazione del territorio

(la XftJQot) di Aigai è illustrata dal rinvenimento di un'iscrizione di patrocinio diuna chiesa di san Cirico (Quirico?) oCiri(a]co

I MONUMENTI

Basilica paleocristiana (figg. 2,5)

Aigai dispone di resti ben conservati di murimae.stri, in piedi ancor oggi, per lo meno di una

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zur genauen Gestalt der Siedlung in der christli-chen Zeit damit bisher noch nicht mòglich.Aigai - im Volksmund"Nimrud Kalesi" genannt- wurde im Januar 1881 vom beriihmten briti-schen christlichen Archaologen und histori-schen Geographen Sir William MitchellRamsay (1851-1939) zusammen mit dem nichtminder bekannten franzòsischen ArchaologenSalomon Reinach (1858-1932) besucht. Ramsay war der erste, der sich fur eine gesicherteIdentifizierung und Gleichsetzung von "NimrudKalesi" mit Aigai aussprach Das ermòglich-ten Mùnz- und Inschriftenfunde sowie die sch-riftliche Uberlieferung diverser antiker Autorenbeginnend mit Herodot. Die bis beute maB-gebliche Aufnahme der Stadt erfolgte durch diedeutschen Archaologen Richard Bohn und CariSchuchhard und wurde schon 1889 publiziertKurz zuvor batte der Franzose M. Clerc, ab Juni1882, kleinere Ausgrabungen in der Nekropoleunterhalb der Akropolis durchgefuhrt Damitsind die bisherigen wissenschaftlichen Unter-suchungen zu Aigai auch schon kurz referiertund nach wie vor ist zusàtziich die schlechteUntersuchung der nàheren Umgebung vonAigai als groBes Defizit zu betrachten. NochVictor Schultze notiert 1926 ùber den Ort:"christliche Denkmaler sind nicht bekannt",obwohl Aigai aufgrund seiner Bischòfe des 5.Jhs. und deren bekannten Wirken auf denKirchenkonzilien in seine beriihmte und vor-bildliche Buchreihe in den zweiten Kleinasien-band seiner 'Altchristlichen Stàdte und Landschaften' aufgenommen wurde Die weitereChristianisierung des Umlandes (der xdiea) vonAigai wird durch den Fund einer Patroziniums-Inschrift einer Kirche des Heiligen Kyrikosoder Kyri[a]kos illu.striert

Die DenkmalerFruhchristliche Basilika (Abb. 2,5)

Aigai verfiigt iiber eine beute nur noch inflach anstehenden Grundmauerwerk erhaltene

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A. ZÀH,L'acropoli di Aigai

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15 M

chiesa la cui pianta può essere completata comequella di una basilica paleocristiana, chiusa aEst da un'ampia abside semicircolare, del diametro di m 3,20 (fig. 5-6). La chiesa si trova unpoco più a Sud della porta urbica settentrionaledi Aigai sulla strada verso il mercato ellenisticodi forma allungata (Agorà). Altri ruderi che siincontrano in questo luogo, all'incirca frammenti di architrave e di colonne riusati, che provengono da edifici più antichi di Aigai, indicano una prima sistemazione a tre navate, che possedeva probabilmente un nartece o un atrio e lecui macerie si possono seguire per largo trattoverso Ovest. La pianta della chiesa, con la suaabside di dimensioni ridotte, fa pensare a unacostruzione molto antica, che molto probabilmente può essere sorta nel V sec. d. C., fatto chepotrebbe parimenti coincidere con la ridottaampiezza delle fonti storiche ed ecclesiastiche.Infatti i primi vescovi chiamati espressamenteper nome sono noti dalla metà del V sec. inquanto partecipanti ai concilii, in particolareCiriaco (nel 449 ad Efeso e parimenti nel 451 aCalcedonia) così come Rufino (nel 459 aCostantinopoli). Un altro vescovo Teodoro,secondo la tradizione, dovette essere attivo ad

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Fig.5. Chiesa paleocristiana, planimetria / FriibchristlicheKirche, GrundriB.

Ruine - mindestens - einer Kirche, derenGrundriB zu einer fruhchrìstlichen Basilikaergànzt werden kann, die mit einer groBen wei-ten auch nach aufien halbrunden Apsis(Durchmesser ca. 3,20 m) gegen Osten hinabschloB (Abb. 5-6). Die Kirche befindet sichwenig sùdiich des nòrdlichen Stadttores vonAigai am Weg zur lang gezogenen hellenisti-schen Markthalle (Agora). Weitere an dieserStelle anzutreffende Architekturtrùmmer, etwaSpolien-Fragmente von Architraven undSiiulen, die aus friiheren antiken Gebauden vonAigai stammen, deuten auf eine frùhe dreischif-fige Anlage hin, die mòglicherweise einenNarthex oder ein Atrium besaB und derenTrìimmerfeld sich noch weit nach Westenverfolgen laBt. Der GrundriB der Kirche (relativgeringer Durchmesser der Apsis) laBt auf einesehr friihe Anlage schlieBen, die sehr wahr-scheinlich im 5. Jh. entstanden sein mag, wassich ebenso mit der dichten kirchen-histori-schen Quellenlage decken kònnte. Denn dieersten namentlich bekannten Bischòfe lassen

sich ab der Mitte des 5. Jhs als Besucher vonKirchenkonzilien nachweisen, nàmiich Kyria-kos (449 in Ephesos und ebenso 451 in Chalkédon) sowie Ruphinos (459 in Konstantinqpel).Ein weiterer Bischof Theòdòros soli, der Ùber-

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Fig. 6, Chiesa paleocristiana, l'abside vista da Nord / Frùhchrisiliche Kirche.Apsis von Norden.

Aìficii parimenti nel V sec. La basilica diAigai trova eventualmente con le basiliche diAirai e Dinar (Apamea) e le chiese paleocristiano di Stimo ulteriori confronti contemporanei perquanto riguarda la storia dell'arte in questa ampia area geografica. Una basilica moltopiù grande del medesimo periodo fu costruitanello spazio deirr/grirà inferiore di Pergamo

"Torre" bizantina (fìgg. 2.7-10)

Un secondo grande edificio, che senza dubbio appartiene al periodo bizantino, si trova inun luogo rappresentativo visibile da lontano,nell'area sudoccideniale della città al di sotto

lieferung nach, ebenso im 5. Jh. in Aigaigewirkt haben Die Basilika von Aigoi fmdetmòglicherwcisc mit den Basiliken von Airaiiind" Dinar (Apameia) und frùhchristlichenKirchcn auf Samos weitcrc epochengleichekunsthistorische Vcrgleichsbcispiele in diesemgeographischen GroBraum. Eine viel groBcreBasilika desselben Zeitraums wurdc auf demHallenpiatz dcr untercn Agora von Fergamonerrichtet

Byzantinischì-r "Turm" (Abb. 2,7-10)

Ein weiteres groBes und bemerkenswerlesBauwerk, welches zwcifeLsohne der byzantini-

A. ZÀH.L'acropoli ili Mgai

. T.' .i

della collina dell'acropoli, nel luogo delle cosìdette "terrazze occidentali", su una lunga terrazza rettangolare (Hgg. 7. 8). Di questa chiesache al contrario di quelle ricordate sopra conserva resti murari aiti più di 5 m. co.struita conconci e con spoglie, hanno parlato i primi visitatori scientifici della località come di una"torre" attribuendola al periodo bizantino. Aun esame più attento l'edificio si rivela comeuna struttura semicircolare, simile a un'absidedel diametro di circa m 3.50 con una aperturaad arco centrale (finestra? Cfr. fig. 10), su cui ècollocato nella muratura estema un cornicione

F-ig. 7. Terrazza occitlenialc con la così tietia"lorrc bizantina" / Wesiicirusse mi!sogcnannicn•byzantinischem Turm'.

schen Periode angehòrig ist, befindet sich.vonweitem sichtbar und in rcpràsentativer Lage. imSud-westcn dcr Stadt unterhalb desAkropolisgipfcls, im Areal dcr sogenannten"Westtcrrasscn". auf einer langrechleckigenTettasse (Abb. 7. 8). Im Gegensatz zur obenangcsprochenen Kirche wird dieser. noch weitùber 5 m hoch anstehende Gebàuderesi. dcr ausBruchsteinen und Spolien errichtet wurde.schon von den ersten wissenschaftlichen

Bcsuchcrn des Ortes ais 'Turm' angesprochen '•und der byzantinischen Epoche zugeordnet. Beinàherem Betrachten weist sich das Bauwerk ais

halbrunde. einer Apsis àhniichen, Mauer-slruktur (Durchmesser ca. 3..50 m) mit einerzentralen Bogendffnung aus (Fenster?. vgl.Abb. 10). ubcr dem im iiuBeren Mauerwerk einhalbrundes Gesims aus wiedcr verwendeten

Rinn.stcin-Spolien angelegt ist (Abb. 11). DleseRinnsteine gehorten offenbar einst zìi einemBauwerk. das ùber Was.serleilungen vcrfùgte,wie ein Brunnenhaus oder cin Nymphàum.Weitere dieser Spolien sind im Innenraum aisoberer AbschluB dieser halbrunden Struktur, in

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Fis.8. La "torre bi/aiitina" nellatopografia dell'area, da BOHN.

_ V. ..--,, . SCHUCHHARDT 1889 / By-\v"^ zaniinischer "Turni'. Lagesiiua-

"on: 'W'-'h: BOHN. SCHUCH-HARDTI889,

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semicircolare formalo da elementi di spoglio gleicher Funktion. als Gesims - moglicherwei-tra cui un colatoio riutilizzato {fig. 11). Questi se filr das an dieser Stelle anzunehmendecolatoi appartenevano pale.semente in origine a Apsisgewolbe - verwendet worden (Abb. 12).un edificio che aveva a disposizione condotted'acqua, come un pozzo 0 un ninfeo. Altre spo-glie di questo genere furono usate all'interno ' ^come chiusura superiore di questa strutturasemicircolare, con la stessa funzione, come |

Fig. 9. "Torre bizantina", planinictria / Byzaininischcr"Tunn'.Grundrifi.

TtfifiASSE_ _ VI f

eheinaligarSlùfzDcgen

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Fig. IO, "Torre bizanlina". veduta da Est / Byzantiiiischer'Turm'.AnsIcht von OsCen.

cornicione - probabiimente per una volta absidale che nasceva qui (fig. 12). Ulteriormente degne di nota sono in questo semicerchio due piccole aperture quadrate che sonodisposte sopra Tarco. Sulla facciata esterna siriconoscono dei conci voltati, che servivanocome terminazione di un arco di sostegnoorientato in senso Est-Ovest (fig. I1).I! resto diedificio semicircolare appaitiene a un probabil-

m

Fig. 11. "Torre bi/aniina'", veduta da Nord con ln\ ilo dell'arco di sostegno e condotte riusate / Byzanlinischer"Turm". Ansichl von Norden: Bogenansaiz undSpoliengc.sims.

Weiter auffàllig sind in diesem Halbrund zweikleinc quadratische Maucròffnungen die iiberdcm Bogen angelegt sind. An der Aulknfassadesind Anwdlberbausteinc zu erkennen. die demAnschlub eincs nach Siid-Ostcn orientiertenStLìtzbogens dienten (Abb. 11). Der halbrundeGebaudercst gehdrte zu einer sich vcrmullichwelter nach Norden und Westcn ausdehnenden

Gesamlstruklur. was nur noch flach anstchende

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Fig. 12. "Torre hi/aniina", veduta dell'interni) con aperiura per una finc.sua (?) e colatoio di spoglio / Byzaiitiiiibclier"Tunn". [nnenansicht; Hensierbogen Spoliengcsims-

meiile più ampio complesso che si estendevaverso Nord ed Ovest, che ora si può porre vicino al corso dei muri ancora in piedi. La costruzione di un pilone di sostegno per lo scarico delpeso della volta parla a favore di una più grande costruzione in questo luogo e conferma l'ipotesi che un vero e proprio edificio debbaessersi esteso molto di più verso Nord oppureOvest. Al limile occidentale delia terrazza siriconoscono ancora strutture murarie, che probabilmente sono da interpretare come un vestibolo di un edificio prolobizantino non ancoradeterminato (chiesa principale con atrio e battistero verso Ovest? Terme?). A motivo dell'esi-

MauerverUiufe nahc legen mògen. DieErrichtung eines Stùtzpfeilers fùr das Abtragenvon Gewòlbelast spricht ftir cine gròBereArchitektur un dicscr Stelle und unlerstUtzt dieVermutung. daB das elgenlliche Gcbaude sicheben viel weiter nach Norden. bzw. We.stenausdehnt haben muB. Ganz im Westen derTerrasse sind weitere Mauerstrukluren zuerkcnnen. die niòglicherweise als cin Voihof.der bisher nicht weiter zu be.slimmendengroBeren fruhbyzantinischen Baustruktur(Hauptkirche mit Atrium und Bapti.stcrium imWesten ? Thermen ?) zu intcrpretieren wàren.Aufgrund des ehemaligen Stutzbogens und der

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è-: ?«^^iFig. 13. Ala Kili.sc 11, Caria. Intcnio deirabsidc, partenordorientale; parli del eoluioio in .siiti ! Ala Kilise li. Kurien - Apsisvon liinen. NO-l3ereich: Gesimsbaiisleine in sim.

stenza dell'antico arco di scarico e delle aperture per le finestre nonché del ridotto spessoredei muri a mio avviso non si deve qui pensarea una struttura difensiva o di guardia, nel sensodi una "torre". La tecnica di utilizzo delle spoglie e dei conci ricorda quanto è frequentemente atiestaio lungo le coste della Caria e dellaLicia e potrebbe perciò appartenere al VI sec. d.C. In modo mollo simile l'abside della seconda grande basilica. Ala Kilise II. nella baiadi Ala Kilise (Caria), conserva airinlemo di uncornicione di pietre di spoglio ancora due blocchi nella sua parte nordorientale (fig. 13) ".Solo le future ricerche archeologiche potranno

Fcnsteròffnung und der geringen Breite desMauerwerks ist m. E. hier niclit an eine Wehr-odcr Wachstruktur iin Sinnc cines 'Turms' zudenken. Die Art des Spolien- und Bruchstein-mauerwerks erinnert an das. welches an denkarischen und lykischen Kuslen htiufig bcleglist und kònnie damil mdglicherweise in das 6.Jh. gehoren ". In ganz iihnlicher Weise wurdedie Apsis der zvvciten grolien Basilika, AlaKilise II, in der Ala Kilise Bucht (Karien) innenvon einem Spoliengesims umlaufen. von demsich hier noch zwei Blòcke im nordcistlichcnBercich der Apsis erhalten haben (vgl. Abb.13) Erst zukiinflige archaologi.sche Unler-

chiarire a quale scopo possa essere servito l'edificio nel periodo tardoantico.

Il sito e la porta settentrionale(Demir Kapi)

La porta settentrionale di Aigai dispone oltre ad aggiunte e rifacimenti medievalidi un muro di conci, i cui tratti esistenti furono palesemente compresi in un unico momento non esattamente determinabile in unastruttura difensiva. Evidentemente nel periodotardobizantino fu qui mantenuto un posto diguardia e di controllo ciò che sembra confermato dai rinvenimenti di monete tardobizantine- i così detti Trachea di rame (fine XIII - inizioXIV sec.) - che gli abitanti di Ko.sscler Kòyil,posta sotto Tacropoli. secondo quanto si dice,vollero fossero fatti sull'acropoli stessa (fig.14)

Conclusione

I modesti resti bizantini sopravvissuti sull'acropoli di Aigai non permettono di attenderci qui alcun insediamento di una certa importanza. Si potrebbe credere che Aigai abbia avuto una sola fase nel VII sec. poiché dinuovo dopo la vittoria degli Arabi, che conquistarono nel 716 Pergamo, fino alla fine

Quaderni Friulani di Archeologia XIV/2fl04

suchungen werden dariiber AufschluB gebenkònnen.welchem wirklichen Zweck das ehema-lige Gebaude in der Spiitantike gedient habenmag.

Das Areal um das Nordtor

(Demir Kapi)

Das Nordtor von Aigai verfiigt Uber mittelal-terliche Auf- und Anbauten aus Bruchstein-mauerwerk. die anschlieBenden Mauerzuge sindofTenbar in derselben Epoche in cine momentannicht weiter definierbare Wehranlage miteinbc-zogen worden. Mbglicherweise wurde hier inspàtbyzantinischcr Zeit cine Art Wacht- oderKontrollposlen unterhalten dies scheint durchspatbyzantinische Munzfunde - sogenannteTrachea aus Kupfer (Ende 13. / .Anfang 14. Jh.)- bestiiligt zu sein, die Einwohner des unterhalbder Akropolis gelegen Kòsseler Kòyil angeblichauf der Akropolis gemachi haben wolien (vcl.Abb. 14)^

ScHLua

Die geringcn byzantinischen Ubeneste aufder Akropolis von Aigai lassen hier keine bedeu-tendere Siedlung erwartcn. Man mòchlc glaubenAigai sei nur phasenweisc bis in das 7. Jh., dannwieder nach der Uberwinduna der Araber. die

Fig. 14. Monete bizantine, imperatore Andronico II (1282-1332). da SEAR 1987 / Byzantinische Miinzc. KaiserAndronikos II (1282-1332). nach: SEAR 1987.

A. ZÀH,L'acropoli di Aigai

deirVIII o all'inizio del IX, sia stata abitata inmisura ridotta Nella descrizione del ThemaThrakèsiùn dell'imperatore Costantino VII.(913-959) Aigai non è più ricordata. L'ultima fase è evidentemente connessa con il riusodella torre nel periodo tardobizantino, primache l'intera area, e con essa verosimilmente anche Aigai - all'inizio del XIV sec. circanel 1313 - intomo all'anno della conquista diMagnesia al Sipìlo da parte della tribù turca deiSaruhan - cadesse nel dominio dei Saruhan, iquali verosimilmente occuparono anche gliimmediati dintorni di Aigai Questo può essere il piano delle future indagini sull'acropoli enel territorio di Aigai.

NOTE

* Tutte [e figure, salvo quanto diversamente indicato, sonodell'autore.' BRENK 2003, p. 1, "... Dopo che l'archeologia cristiana per decenni ha indirizzato il suo interesse sull'analisidell'azione reciproca traleprovince e i^ndi centri dielaborazione culturale e sulla tipologia edilizia sono da considerare altri fenomeni ovvero dar mano a un mutamentodei modi di vedere...". Espressioni come queste ignoranoi fondamenti della ricerca e non dovrebbero essere fatte inuna forma così polemica. Cfr. parimenti BRENK 2003, pp.150 e 169.- Su ciò si veda soprattutto RHEIDT 2003, p. 239.' FILGES 2003, pp. 46-48. Sono molto grato al dott.Axel Filges per la sua conferma scrìtta della circostanza.

' FEDALTO 1988. p. 182.' DARROUZÈS 1981.' Per la ricostruzione e la storia dello sviluppo di Aizainoitardoantica, attualmente ben indagata archeologicamente,cfr. in generale RHEIDT 2003.' ZÀH 2003d. pp. 175 segg.; RUGGIERI 2003, pp. 77segg. 155 segg. piante pieghevoli.' WULF 2003, pp. 299 segg.' FABRICIUS 1885; BOHN, SCHUCHHARDT 1889.pp. 46-49.'» ENGELMANN 1994; POHL 2002, pp. .57 , 97, figg.10.3,37.2, 38. Questo studio è acritico e non porta alcunnuovo contributo per Aigai e data gli edifìci, senza considerare ENGELMANN 1994, secondo BOHN. SCHUCH-

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noch im Jahre 716 Pergamon erobem konnten,bis gegen Ende des 8. oderAnfang des 9. Jhs. ingeringem MaBe besiedelt gewesen In derBeschreibung des Themas Thrakésión vonKaiser Konstantin VII. (913-959) wird Aigainicht mehr erwàhnt. Bine allerletzte Phase hangtoffenbar mit der Wiederbenutzung desNordtores in spàtbyzantinischerZeit zusammen,bevor die gesamte Gegend - und damit wahr-scheinlich auch Aigai - zu Beginn des 14. Jhs.,ca. 1313 - dem ungefàhren JaJir der Eroberungvon Magnèsia am Sipilos durch den Turkstammder Saruhan - an die Saruhan fiel - die wahr-scheinlich auch die nahere Umgebung von Aigaibesetzt hielten Die weitere Untersuchung derAkropolis und der Umgebung von Aigai istgeplant.

FUBNOTEN

* Bis auf die hier angegebenen stammen alle Abb. vomVerfasser.' BRENK 2003. 1, "... Nachdem die Christliche Archao-logie jahizehntelang ihr Interesse auf die Wcchselwirkungzwischen den Provinzen und den groGen Kunstzentren unddie Bautypologie gelenkt hat, ist es an der Zeit, anderePhiinomene in den Blick zu nehmen, bzw.eine Drehung amKaleidoskop der Sehweisen vorzunehmen [...]". Aussagenwie diese ignorieren die Grundiagenforschung und solitcnin einer solchen polemisierenden Form besser unterbleiben.Vgl. ebenso BRENK 2003,150,169.• Vgl. dazu besonders RHEIDT 2003,239.' FILGES 2003.46-48. Zusatziich bedanke ich mich beiHerm Dr. Axel Filges fiir eine schriftliche Bcstatigung desSachverhalts.* FEDALTO 1988, 182.' DARROUZÈS 1981." Zur Rekonstruktion und Entwicklungsgeschichtc desmittlerweile archiiologisch gut erforschten sp3tantikenAizanoi vgl. allgemein RHEIDT 2003.' ZÀH 2003b. 175 ff.; RUGGIERI 2003, 77 ff., 155 ff.,Faltplane." WULF 2003,299 ff.' FABRICIUS 1885; BOHN, SCHUCHHARDT 1889,46-49.

ENGELMANN 1994; POHL 2002,57, 197, Abb. 10.3,37.2,38. Diese Sludie ist unkritisch und erbringt filr Aigaikeine ncucn Erkenntnisse und datiert den Bau, ohneENGELMANN 1994 zu beriicksichtigen. nach: SCHU-

HARDT 1889, pp. 48 seg., nell'anno 46 a. C.. e perciò nella prima età romana. Secondo ENGELMANN1994 il tempio tuttavia non porta alcuna iscrizioneedilizia, bensì un testo di ringraziamento dì Aigai alproconsole romano, Publio Servilio Isaurico, che dal46-44 amministrò la provincia dell'Asia ed era statoconsole con Cesare nel 48 a. C. Un ulteriore argomentoper un terminuspost quem sarebbe il fatto che l'iscrizioneè posta in modo asimmetrico sull'architrave. Al contrarioper la storia dell'architettura ellenistica, e per la possibilecollocazione dell'edificio in questa, cfr. specialmenteSTAMPOLIDES 1990." RADT 1988; RADT 1991, p. 481. Per l'origine di questo concetto si veda, VON GERKAN 1924, pp. 28 segg.•' STEPHANOS di BISANZ. Eihnika (edizioneWESTERMANN A. 1839, p. 18) "Aivai, jióXeis noX),ai,KiXixia; MaxEÒoviag..." HIRSCHFELD in RE I (1892)944-945,s. V. Aigai;Der nette Pauìy 1 (1996)p. 313, s. v.Aigai; HAMMOND 1997, pp. 177 segg." Cfr. BOHN, SCHUCHHARDT 1889, pp. 59-60." BOHN, SCHUCHHARDT 1889, pp. 39-41." Ad es.: KRAFT 1972, tav. 3, I8a; 4, 24a; VONAULOCK 1959, 1600. Mi riesce incomprensibile lacritica fondamentale all'opera di KRAFT 1972; si vedasuciò,NOLLÉ 1997, p. 23 seg. il quale credeva di averriconosciuto il sistema delle coniazioni microasiatichecon le loro zecche. Anche per Aigai Kraft indica unachiara connessione, sulla base di un tempio con identica facciata, con altre città asiatiche, come Smyrna,Magnesia o Temnos. Cfr. KRAFT 1972, pp. 13-21; 111segg., tavv. 1,3,4. Si tratta qui principalmente del fenomeno di templi con identica facciata e non, come suggerisce Nollé, solo del loro lato posteriore. A questo proposito la questione è fino a che punto le singole città effettivamente abbiano coniato "indipendentemente" nelle proprie zecche. In questo quadro si potrebbero trarre delleconclusioni circa una comunanza di zecche anche dallapolitica di alleanze delle singole città microasìatiche nelperiodo imperiale, la co.s) detta 'homonoia' (concordia)che ebbe un ruolo importante. Si veda su questoKARPMANN 1996.'<• Cfr. ad es. HOUGHTON 1992." VON AULOCK 1959, p. 1601. Le monete della ciliciaAivai si distinguono facilmente per la legenda,"AirEAI".diversa da "AlFAE" oppure "AirAEQN" sulla monetedella città asiatica. Cfr. VON AULOCK 1981, p. 22. Sonoattestate altre monete di Aigai asiatica ancora sotto gliimperatori Valeriano (253-2^1) e Gallieno (253-268), cfr.LIMC VIII.l (1997) p. 504, s. v. Aigoi.(Th. Ganschow)." Al concilio di Calcedonia furono rappresentati 39vescovi della provincia Asia, cfr. OHME 1990, pp. 260-262.''' Per la storia della critica del testo accanto a óuixóvou ètramandato parimenti jieEoPutépou.A[ì|yóiis = Aivai. Cfr.su questo, MANSI 1766, p. 996; LAMBERZ 2004, p. 52

Quaderni Friulani dì Archeologia XIV/2004

CHARDT, BOHN 1889, 48 f., ins Jahr 46 v. Chr., unddamit in die friih-ròmische Epoche. Nach ENGEL-MANN 1994, tràgt der Tempcl allerdings keine Bauin-schrift .sondem nur cine Dankcsìnschrift von Aigai fUrden ròmischen Prokonsul Publius Servilius Isaurìcus,der von 46-44 die Provinz Asia verwaltete und im Jahre48 V. Chr. mit Ciisar Konsul war. Ein weitercs Aigumentftir einen Tennimts post quem sei die assymetrisch aufdem Architrav ausgefuhrte laschrift. Zur hellenistischenArchitekturgeschichte hingegen und zur mòglichenEìnordnung des Baus in dieses Umfeld, vgl. besonders;STAMPOLIDES 1990." RADT 1988; RADT 1991, 481. Zum Ursprung dieserPlanungsidee vgl. VON GERKAN 1924,28 ff.

STEPHANOS von BYZANZ, Ethnika (EditionWESTERMANN A. 1839, p. 18) "Aivai, Jióket? noXXai,KiXixias MaxsÒovia;..." HAMMOND i997, 177 ff. RE I(1892) 944-945, s. v. Aigai (Hirschfeld). Der Neue Pauly I( 1996) 313, s. V. Aigai." Vgl. BOHN, SCHUCHHARDT 1889,59-60.

BOHN, SCHUCHHARDT 1889,39-41." z. B.: KRAFT 1972. Taf. 3,18a; 4,24a. VON AULOCK1959,1600. Die grundlegende Kritik am Werk von KRAFT1972, vgl. dazu NOLLÉ 1997,23 f.,derfur Kleinasien einesystematische Miinzpràgung mit Werkstattzusammen-hàngen erkannt haben zu glaubte, erscheint mir unver-stàndlich. Auch fiir Aigai weist Kraft einen deutlichenZusammenhang, aufgrund identischer Vorderseitenstempel,mit andeien asiatischen Poleìs - wie Smyma, Magnesiaodcr Temnos nach. Vgl. KRAFT 1972,13-21; 111 ff.,Taf.1, 3, 4. Es geht hier hauptsàchlich um das Phànomcn dergleichen Voi^erseitenstempel und nicht, wie von Nollé sug-geriert, nur um deren Riickseiten. Die Frage in diesemZusammenhang lautet; Inwiefem die einzelnen Stàdtewirklich 'selbstandig' in eigenen Werkstàtten pragten. Indiesem Zusammenhang scheint auch die Biindnìspolitikeinzelner kleìnasiatischer Stadie wàhrend der ròmischen

Kaiserzeit, die sogenannte 'Homonoia' (Eintracht) einewichtige Rolle zu spielen, mit der man durchausRiickschlUsse auf gemein.same Werkstàtten ziehen kònnte.Vgl. dazu: KARPMANN 1996." Vgl. z. B. HOUGHTON 1992." VON AULOCK 1959, 1601. Die MUnzen des kiliki-schen Aivai sind durch die Munzlegende "AITEAI" imGegcnsatz zu "AITAE" bzw. "AITAEQN" auf denMilnzen fiir die asiatische Polis Icicht zu unterschciden.Vgl. VON AULOCK 1981,22. Weitere MUnzen des asiatischen Aigai sollen noch bis unter die Kaiser Valerianus(253-260) und Gallienus (253-268) nachgewiesen .sein,vgl. LIMC VIll.l (1997) 504, s. v. Aigai (Th. Ganschow)." Auf dem Konzil in Chalkèdon waren sogar 39 Bischofeder Provinz Asia vertretcn. Vgl. OHME 1990,260-262." Der textkritischen Oberlieferungsge.schichte nach, istneben óiaxóvou eben.so aeEopuTéoou uberlicfert. A(i]vàt];= Aivai. Vgl. dazu: LAMBERZ 2004,52 (mit Anm. 212).

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A. ZÀH,L'acropoli di Aigai

(e nota 212). Per le monete vedi stipra. In confronto con iconcili precedenti, in cui era sottorappresentata, con solopochi vescovi, la provincia dell'Asia interviene quasi alcompleto al concilio del 787 con 31 vescovi, cfr. OHME1990, pp. 254 e 260 seg.^ La località non è più menzionata nella de.scrizione delThemas Thrakèsiòn nell'opera Sui temi faepi twvOepdtwv), cap. Ili (edizione di A. PERTUSI 1952, pp. 67segg. 124 seg.) dell'imperatore Costantino VII (913-959).Una affermazione sbagliata, come se l'episcopato esistesse nel periodo medio e tardobizantino in Tiibinger Atlasdes Vorderen Orients (TAVO), Foglio B Vili 2 (1993),Vorderer Orienl. Das Christentum, vom 8. bis zum 14.Jahrhundert - Middle East Chrisiianityfrom the to the14* ceittiiiy.•' RADT 1991,tav.56." Questo tipo di muri poligonali greci inizia a partire dalV sec. a. C., SCRANTON 1941, pp. 45 segg. "PolygonalMasonry". I muri che compaiono ad Aigai appartengono altipo raramente documentato con superficie esterna liscia.Un muro ancora più antico corre intorno alla cima dell'acropoli, cfr. BOHN, SCHUCHHARDT 1889, pp. 8-9, fig.4.

RAMSAY 1881, pp. 292 segg.; REINACH 1881, p. 131(nota 1), p. 136, non potrebbe essere decisivo per una identificazione .sicura.Erronea localizzazione di Aigai presso ilsito di Ort San Qam in RADET, LECHAT 1887, in Notesde Géographie ancienne. La ville d'Aegae en Èolide,"BCH", 11, pp. 391 segg.; inoltre BURESCH 1898, p. 30seg.

" BOHN, SCHUCHHARDT 1889." CLERC 1886, p. 294; CLERC 1891, pp. 213 segg. Nelcorso di questi lavori, si presume che dal Clerc siano stateaperte 450 [!] tombe.=» SCHULTZE 1926, pp. 19-20.=' KEIL, VON PREMERSTEIN 1908, p. 98.=» SCHULTZE 1926. come sopra.

ZÀH 2003b,pp. 70-71." WREDE 1929, pp. 65 segg.; SCHNEIDER 1929, pp.108-109, p. 119seg.rig. 1." STRZYGOWSKI 1902, pp. 33-35, fig. 4. tav. 1, 2:RHEIDT 1991, p. 228.

RAMSAY 1881, p. 294 "At different places wc also sawa long gallery, arched and of the Roman period, and amediaeval tower". BOHN, SCHUCHHARDT 1889, p. 39"Die... Tcrrasse hot der Forschung keine, besondercnAnhaltspunkte; auf ihr ragt jetzt als ein Wahrzclchen einhalbrunder Turm, wohl aus byzantinischer Zeit stam-mend".

" RUGGIERI 2003,pp. 161 segg. A 14segg; ZÀH 200.3a,figg. 88-89,93-94." Su questa chiesa si veda anche RUGGIERI 2003, pp.181 segg.piante 25-31; ZÀH 2003a, p. 78 segg." Queste sopravvivenze edilizie erano evidentementeintomo al 1886 conservate ancor meglio di oggi, cfr.

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MANSI 1766, 996. Munzen, wie oben. Im Vergleich zurUnterreprasentierang der vergangenen Konzilien, mit nurwenigen Bischofen, ist die Provinz Asia beim Konzil von787 mit 31 teilnehmenden Bischofen wieder fast komplettvertreten.Vgl. OHME 1990,254,260 f." Keine Erwiihnung mehr findct der Ort in derBcschreibung des Themas Thrakèsiòn in der Schrift Uberdie Themen (tiegi tiòv OepÓTujv), Kap. Ili (Edition:PERTUSI A. 1952, 67 f., 124 f.) von Kaiser KonstantinVII. (913-959). Falsche Angabe als existierendes Bistumfiir dcn Zeitraum der mittel- und spatbyzantinischen Zeit:Tiibinger Atlas des VorderenOrients (TAVO), Blatt B Vili2 (1993), Vorderer Orient. Das Christentum vom 8. biszum 14. Jahrhundert - Middle Ea.st Christianityfrom the 8*to the 14* centurv." RADT 1991,Taf. 56." Diese Art von griechischen Polygonal - Mauem bege-gnen ab dem 5. Jh. v. Chr. SCRANTON 1941, 45 ff.,"Polygonal Masonry". Die in Aigai vorkommende Mauemgehdren zum selten belegtcn Typ mit flach abgearbeiteterFassade. Wohl noch friihcre Mauem umlaufen die Spitzeder Akiopolis, vgl. BOHN, SCHUCHHARDT 1889, 8-9,Abb. 4 ." RAMSAY 1881,292 ff. REINACH 1881,131 (Anm, 1),136, mochtc sich noch nicht fiir eine gesicherteIdentifiziemng entschliessen. Irrige Lokalisierung vonAigai beim Ort SanQam durch: RÀDET, LECHAT 1887,in: Notes de Géographie ancienne. La ville d'Aegaeen Èolide. "BCH", 11, 391 ff. Dazu: BURESCH 1898,30 f.« BOHN, SCHUCHHARDT 1889.

CLERC 1886, 294. CLERC 1891, 213 ff. Bei diescnArbeiten wurden von Clerc angeblich 450 Griiber jljgeoffnet.

SCHULTZE 1926, 19-20." KEIL, VON PREMERSTEIN 1908,98.=» SCHULTZE 1926, wie oben.

ZÀH 2003b, 70-71.^ WREDE 1929,65 ff. SCHNEIDER 1929,108-109,119f.,Abb. 1" RHEIDT 1991. 228. STRZYGOWSKI 1902, 33-35,Fig.4,Taf. 1,2." RAMSAY 1881, p. 294 "At different places wc also sawa long gallery, arched and of the Roman period, and amediaeval tower". BOHN, SCHUCHARDT 1889,39 "Die[...I Terrasse bot der Forschung keine besonderenAnhaltspunkte: auf ihr ragt jetzt als ein Wahrzeichen einhalbmnder Turm, wohl aus byzantinischer Zeit stam-mend"." RUGGIERI 2003,161 ff.,A 14ff.ZÀH 2003a,Abb.88-89,93-94." Zu dieser Kirche vgl. auch: RUGGIERI 2003, 181 ff.Pianta 25 & 31. ZÀH 2003a. 78 ff." Diese baulichcn Obcrreste waren offenbar um 1886noch weit besser erhalten als beute, vgl. CLERC 1886,277

CLERC 1886, p. 277 e specialmente p. 296, "De nom-breaux resles de constructions byzantines encore deboutsur l'acropole prouvent en effel que la ville d'Aegae a traverse une grande partie au moins du moyen-àge". Su altrefortificazioni occasionali e su altura del territorio pergamene in quest'epoca SCHUCHHARDT 1912. p. 81 seg.Cfr. sulle fortificazioni bizantine nella valle a Ovest delfiume Hermos (Gcdis, Qayi): FOSS 1979; sulla fortificazione bizantina di Pergamo, esemplare, ora. KLINKOTT2001." Come SEAR 1987. p. 450, n. 2348. Già allora aSalomon REINACH 1881. p. 136, fu presentata una moneta bizantina da parte dei contadini.•" Anche Pergamo fu presente in questo periodo di nuovocon il suo vescovo Basilio nel II concilio ecclesiastico diNicea (787) ed è menzionata nella lista dietro ad Aigai,LAMBERZ 2004, p. 54. Sull'importanza trascurabile diPergamo in quest'epoca, proprio come quella di Aigai,RHEIDT 1991. pp. 245 segg.; KLINKOTT 2001. p. 32.» FOSS 1979, p. 308; EF. 9 (1997), pp. 68-69. s. v. SarO-khàn (E. A. Zachariadou); El IV(I934), s. v. Sariikhàn.189-191 (J. H. Kramers). Per la conquista turca dell'AsiaMinore occidentale inquesta epoca, sintesi inZÀH 2003a.pp. 96-102. Immediatamente a nord confinava il territoriodel Sarùkbàn, che comprendeva quello della tribù turca deiKarasi e le città di Pergamon e Chiiara. KLINKOTT 2001.pp. 89 segg.; MORDTMANN 1911. p. 7.

Quaderni Friulani di Archeologia XIV/2004

und besonders 296. "De nombrcaux restes de constructionsbyzantines encore debout sur l'acropole prouvent eneffet que la ville d'Aegae a traverse une grande panie aumoins du moyen-àge". Zu weitcren Not- und Gipfel-befestigungen der pergamenischen Landschaft dieserEpwhe: SCHUCHHARDT 1912.81 f. Vgl. zu den byzan-tinìschen Festungen ini westlich gelegenen Tal desHermos-Flusses (Gedis Qayi): FOSS 1979; zur byzantini-.schen Befestigung von Pergamon. vorbildiich. nun:KLINKOTT 2001."• Wie: SEAR 1987, 450, Nr. 2348. Schon SalomonREINACH 1881. 136. wurde damals cine byzantiniscbeMiinze von der Akropolis von Bauem priisentiert." Auch Pergamon war zu dieser Zeit wieder mit .seinemBischof Basilios am 11.KirchenkonziI in Nikaia (787) ver-treten, wird in der Reihenfolge hinter Aigai aufgelistet.LAMBERZ 2004,54. Zum unbedeutenden Erscheinungs-bild Pergamons dieser Epoche, sicher àhniich dem vonAigai, KLINKOTT 2001.32. RHEIDT 1991.245 ff." FOSS 1979.308. EF 9 ( 1997), 68-69, s. v. Sarùkhan (E.A. Zachariadou). El 1V(1934), s. v. SarOkhan. 189-191 (J.H. Kramers). Zur turkischen Eroberung des westlichenKleinasien in dieser Epoche zusam- menfasscnd: ZAH2003a, 96-102. Unmitlelbar nordlich grenzte derHerrschaftsbereich der Sarflkhàn, an den des Turkstammesder Karasi. die Pergamon und Chiiara innehatten.KLINKOTT 2001.89 ff. MORDTMANN 1911.7.

BIBLIOGRAHA / BIBLIOGRAPHIE

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CORRIGENDA

Articolo / BeitragA. ZÀH,Zur Entwicklung byzantinischer Kiistensiedlungen imsiidwestlichen Kleinasien,

"Quaderni Friulanidi Archeologia", 13,2003, pp. 175-233.

p. 182 "Nikètas".Nota / FuBnote: 70: KIENAST H. J. 2002 - Zum dorischen Triglyphenfries, AM 117, pp. 53-68.Note / FuBnoten: 105=106, 106=107 etc.> 118=119.

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