Conto energia:
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Conto energia.Strumenti di
incentivazione per l’energia sostenibile.
Diversi tipi di celle solari: con Si monocristallino, policristallino, amorfo.
Cella modulo a 6 celle pannelli
Cella fotovoltaica
La tecnologia fotovoltaica consente la trasformazione diretta della luce solare in
energia elettrica utilizzando materiali semiconduttori (in particolare silicio).
CONTO ENERGIACONTO ENERGIA DL 387/2003 , DM28/07/2005,DL 387/2003 , DM28/07/2005,
delibera AEEG n. 28/06, DM 06/02/2006delibera AEEG n. 28/06, DM 06/02/2006
Conto energia, è l'unico incentivo che ti permette di guadagnare con il tuo impianto fotovoltaico
Conto energia è il nome comune assunto dal programma europeo di incentivazione in conto esercizio della produzione di elettricità da fonte solare mediante gli impianti fotovoltaici.
Che cos'è conto energia : Il conto energia è un incentivo statale nato per diffondere l'utilizzo degli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica pulita!
Come funziona il conto energia: Con conto energia puoi ricevere fino a 0,50 €uro per ogni kw di corrente elettrica prodotta dal tuo impianto fotovoltaico
Quanto guadagno e quanto risparmio con conto energia: Non pagherai più la bolletta! E ogni mese riceverai un corrispettivo in denaro in base alla dimensione dell'impianto che hai scelto!
Come richiedere conto energia: Per iniziare basta compilare un semplice modulo on line e avere accesso alle graduatorie nei tempi e modi previsti dal DM 6.2.2006
La COMUNITA’ EUROPEA, per La COMUNITA’ EUROPEA, per contrastarecontrastare gli effetti dei cambiamenti gli effetti dei cambiamenti climatici, climatici, si è posta gli obbiettivi dei si è posta gli obbiettivi dei
tre 20% al 2020 tre 20% al 2020
+ 20% DI ENERGIA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI (Solare,
Eolico, Biomassa, ecc.);+ 20% RISPARMIO E EFFICIENZA
ENERGETICA; - 20% DI EMISSIONE DI CO2.
Decreto 1Decreto 1 (certificati verdi)
- “Nuova individuazione degli obiettivi quantitativi “Nuova individuazione degli obiettivi quantitativi nazionali di nazionali di risparmio energetico e sviluppo delle fonti risparmio energetico e sviluppo delle fonti
rinnovabili,rinnovabili, di cui all'art. 16, comma 4, del decreto di cui all'art. 16, comma 4, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164”.legislativo 23 maggio 2000, n. 164”.
Decreto 2Decreto 2(certificati bianchi)
“Nuova individuazione degli obiettivi quantitativi per “Nuova individuazione degli obiettivi quantitativi per l'incremento l'incremento dell'efficienza energetica negli usi finali di dell'efficienza energetica negli usi finali di
energiaenergia, ai sensi dell'art. 9, comma 1, del decreto , ai sensi dell'art. 9, comma 1, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79”.legislativo 16 marzo 1999, n. 79”.
RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI PRINCIPALIPRINCIPALI
Tariffe incentivanti del FV per Tariffe incentivanti del FV per 20 anni 20 anni
( decreto attuativo febbraio 2007)( decreto attuativo febbraio 2007)
Impianti di potenza da 1 a 3 kW
Da 0,40 a 0,49 €/kWh
Impianti di potenza da 3 a 20 kW
Da 0,38 a 0,46 €/kWh
Impianti di potenza oltre 20 kW
Da 0,36 a 0,44 €/kWh
Quanto produce un impianto Quanto produce un impianto fotovoltaicofotovoltaico
Tetto FV da 1 kWp (circa 8 m2) a:
Energia elettrica generabile in un anno
Milano 1.100 kWh per kWp installato
Roma 1.300 kWh per kWp installato
Trapani 1.600 kWh per kWp installato
La durata di un impianto solare fotovoltaico è stimato intorno ai 30 anni
Esempio di calcolo semplificato di costo e Esempio di calcolo semplificato di costo e tempo di rientro economico con il conto tempo di rientro economico con il conto
energia energia (valore medio della tariffa per impianti da 1 a 3 kWp)(valore medio della tariffa per impianti da 1 a 3 kWp)
Produzione in Italia centrale(impianto di 2 kWp)
2600 kWh all’anno
Costo chiavi in mano (stima) € 14.000+10%IVA= € 15.400
Guadagno dalla vendita del kWh FV
2600 x 0,44 euro= 1144 €
Risparmio sul costo evitato dell’energia consumata. ( pari a quella prodotta dall’impianto FV su base annua)
2600 x 0,17*= 442 € anno* Costo medio dell’elettricità per le famiglie (in questo caso si pagheranno alla società elettrica effettivamente solo 400 kWh).
Vantaggio economico totale annuale
€ 1144 + € 442 = € 1586
Tempo di ritorno dell’impianto € 15400 : € 1.586 = 9.7 anni
Come attivare il Conto Come attivare il Conto Energia?Energia?
Entro sessanta giorni dall’entrata in funzione dell’impianto occorre inviare al gestore della rete:Documentazione di conformità dell’impianto alle norme CEI;
Scheda tecnica dell’impianto;Certificazione di collaudo;Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà autenticata
Come funziona il conto Come funziona il conto energia nella pratica?energia nella pratica?
•L'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico viene convertita dall'inverter e immessa nella rete locale a bassa tensione.•Il primo contatore ( contatore 1) posizionato dal gestore GRTN a valle dell'inverter, conteggia tutta l'energia prodotta dall'impianto, e riconosce al produttore, per venti anni, a seconda della classe di appartenenza definita in base alla potenza, delle tariffe incentivanti che variano al variare della tipologia di impianto e della potenza; in particolare vengono distinte le seguenti tipologie di impianto:•1. Impianto non integrato (es. impianto al suolo) •2. Impianto parzialmente integrato (es. impianti a tetto aderenti alla superficie della copertura)•3. Impianto integrato (es. pensiline con copertura costituita da moduli fotovoltaici)
1 ≤ P ≤ 3 0,4 0,44 0,49
3 < P ≤ 20 0,38 0,42 0,46
P > 20 0,36 0,4 0,44
Tipo Impianto
Potenza P (kW)
Non integrato
Parzialmente integrato
Integrato
La tabella di seguito sintetizza il valore dell’incentivazione riconosciuta al variare della potenza e della tipologia di impianto:
L’energia prodotta viene ceduta al gestore locale (solitamente ENEL) e conteggiata dal secondo contatore (contatore 2) che rileva i KWh immessi alla rete. Si può immaginare la rete nazionale come una batteria di capacità infinita dove il produttore immette l’energia prodotta e quando necessita la preleva. Il vantaggio enorme di tale soluzione e’ che la rete nazionale non necessita di manutenzione e costi aggiuntivi dovuti alle perdite di carica e scarica della batteria e la sua sostituzione che avviene ogni circa 10 anni.
Il terzo contatore (contatore 3) cioè il normale contatore che si ha normalmente in casa conteggia, il consumo energetico per i propri fabbisogni quando non vi è produzione di energia elettrica dall’impianto.
In sintesi il contatore 2 ha la caratteristica di misurare l’energia immessa nella rete Nazionale, mentre il contatore 3 quello di misurare il consumo.
Idealmente il secondo e terzo contatore dovrebbero essere condensati in uno unico dove l’energia immessa viene conteggiata a credito mentre se prelevata viene calcolata a debito. Per motivazioni puramente tecniche l’Enel sta optando per i due contatori distinti.
Le tariffe di cui allo schema precedente valgono per tutti quegli impianti che entreranno in funzione nel 2007, il decreto definisce altresì le tariffe che verranno applicate agli impianti che entreranno in produzione negli anni successivi al 2007 fino al 2010 compreso; in pratica ogni anno successivo al 2007 verranno applicate le tariffe dell’anno precedente ridotte del 2%.
Le tariffe specificate nel decreto possono essere ulteriormente maggiorate (fino ad un massimo del 30%) qualora l’impianto sia abbinato ad interventi di efficienza energetica; in particolare ad ogni riduzione del 10% del fabbisogno energetico di ogni unità abitativa (ottenuto attraverso interventi tesi alla riduzione delle perdite energetiche) farà seguito un aumento di pari entità della tariffa incentivante (fino, appunto, ad un massimo del 30%).
ESCOESCO ( Energy Service ( Energy Service Company )Company )
Soggetti che dovrebbero rivestire un ruolo fondamentale in un sistema energetico sostenibile. Si tratta di un “nuovo attore” in grado di incidere fortemente sul piano dell’efficienza. Esse intervengono in tutti i settori energetici, anche in quello domestico, offrendo servizi energetici completi ai loro clienti.
Propongono un piano costruito con un approccio sistemico, che comprende cioè sia interventi strutturali che la fornitura di impianti ed apparecchiature. Nel caso di piccoli clienti, come di singoli cittadini, i costi degli interventi previsti vengono anticipati dalla ESCO, che si ripaga incassando il capitale risparmiato dal minor uso di energia nel primo periodo di operatività dell’intervento. Successivamente il risparmio ottenuto sarà a vantaggio del cliente e la ESCO ne riceverà solo una percentuale per le attività di gestione e manutenzione.
Il nuovo mercato per il risparmio energetico e per la protezione
ambientale.
CERTIFICATI BIANCHI (TEE)CERTIFICATI BIANCHI (TEE)
A differenza dei certificati verdi, che agiscono sulle fonti di energia, i certificati bianchi hanno l’obiettivo di agire sull’uso dell’energia:
1. Sono un nuovo strumento di promozione del risparmio energetico: “certificati bianchi” o (Titoli di Efficienza Energetica);
2. sono anch’essi regolati da un mercato .
CERTIFICATI VERDICERTIFICATI VERDIL’art. 11 del D. Lgs. N. 79/1999 (“Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme
comuni per il mercato interno dell'energia elettrica”: il c.d Decreto Bersani che disciplina l’intera materia del mercato nazionale dell’energia elettrica) prevede il
superamento del sistema CIP 6 per passare ad un meccanismo di mercato competitivo basato sui “Certificati Verdi”, titoli annuali che attestano la
produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate.
1) L’incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dal sistema delle tariffe fisse agevolanti introdotto dal provvedimento CIP 6/92 ai “certificati verdi”;2) Il ruolo del Gestore della Rete di TrasmissioneNazionale (GRTN) nel nuovo sistema; 3) Il Gestore del Mercato Elettrico (GME): la piattaforma per la compravendita dei certificati verdi, la cosiddetta “Borsa dell’Energia); 4) Prezzo e volume degli scambi;5) Bancabilità dei certificati verdi;6) Riconoscimento dell’incentivo anche all’energia elettrica da fonti rinnovabili prodotta all’estero: condizioni e requisiti.
CERTIFICATI NERICERTIFICATI NERI(CO2, CH4 e gas climalteranti )(CO2, CH4 e gas climalteranti )
Con decorrenza dal 1° gennaio 2005, in recepimento della direttiva Emissions Trading in Italia: il D. Lgs. 4 aprile 2006, n. 216. tutti gli impianti che effettuano attività nel settore dell'energia, della produzione e della trasformazione dei metalli ferrosi, dell'industria minerale e della fabbricazione di carta e di cartone che emettono i gas a effetto serra in relazione a tali attività dovranno aver ottenuto un'apposita autorizzazione (“permit”) rilasciata dalle Autorità competenti. Permessi di inquinamento negoziabili: l’International Emissions Trading (IET) istituito all’art. 17 del Protocollo di Kyoto e la Direttiva 2003/87/CE.
Con benefici per le imprese e benefici ambientali derivanti dallo scambio di quote di emissione.
Regolato anche in questo caso da una borsa delle quote di emissioni. Con un prezzo delle quote di emissioni regolato dal mercato.
Il legame stretto esistente Il legame stretto esistente
Per certificati verdi: . risparmio prodotti combustibili tradizionali;. maggiore produzione di energia da fonti alternative;. minore dipendenza energetica.
Per certificati bianchi:. risparmio energetico su: edilizia, illuminotecnica,
sostituzione elettrodomestici, impianti fotovoltaici, motori ad alta efficienza, nuovi erogatori di acqua e rompigetto aerati ecc.ecc.
Per certificati neri:Con decorrenza dal 1° gennaio 2005, tutti gli impianti che effettuano attività nel settore dell'energia, della produzione e della trasformazione dei metalli ferrosi, dell'industria minerale e della fabbricazione di carta e di cartone che emettono i gas a effetto serra in relazione a tali attività dovranno aver ottenuto un'apposita autorizzazione (“permit”) rilasciata dalle Autorità competenti.