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1,10 euro N. 26 Venerdì 11 Luglio 2014 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 20 23 24 27 29 30 DIOCESI PERUGIA La Caritas propone esperienze estive “diverse” ai giovani DIOCESI CASTELLO Progetto Policoro: quando la Pastorale crea lavoro DIOCESI ORVIETO Il racconto del pellegrinaggio in Terra Santa NARNI Il novello vescovo mons. Piemontese incontra la città GUALDO TADINO L’“Herbario 2.0” dell’istituto Bambin Gesù GUBBIO Cento ramazze per ripulire il centro storico 11 Università L’ateneo non va in vacanza. Con “Lugliorienta” si fa conoscere alle future matricole, e già varie novità si profilano all’orizzonte 16 Giovani / Sport Forse non tutti sanno che è possi- bile fare il Servizio civile volontario anche presso il Centro sportivo ita- liano. Cosa offre Imbrattatori cultori del brutto e del degrado di Elio Bromuri ra le notizie che meriterebbero di essere commentate, in questa tarda sera dell’8 luglio in cui mi accingo a scrivere, come solito, queste poche righe a colloquio con i lettori, ce n’è una piccola piccola che riguarda una giovane straniera che ha scritto con un pennarello la sua firma e la data sul primo gradino della Fontana maggiore di Perugia. Una cosa da nulla, si dirà, ma che rientra in quella diffusa mania della setta degli “imbrattatori” che deturpano monumenti e pareti di qualsiasi edificio che venga loro sotto tiro. Talvolta, per sentirsi eroi e grandi protagonisti della storia schizzano le loro bombolette spray senza ritegno in posti difficili da raggiungere e talaltra con spirito sadico si scagliano su pareti appena licenziate dalla mano esperta del muratore e del pittore, con la vernice ancora fresca. Si dirà che in fondo il danno è solo superficiale ed estetico che non mette in pericolo la vita di nessuno: di fronte a certi delitti e a certe disgrazie questo è niente. In parte è vero. Proprio in questa stessa ora sento da una trasmissione radio di un ragazzo di 14 anni, Salvatore, morto schiacciato da una lastra di intonaco caduto dal soffitto della galleria Umberto I di Napoli. La parola che viene in mente è “degrado”. Si comincia con lo sfregio pittorico e si finisce con la fatiscenza dei monumenti. Tutto si tiene in una società che non ha rispetto per se stessa, in cui manca il senso della ”cura”, l’aver cura delle cose, dell’ambiente, di se stessi e degli altri. La mancanza del rispetto, del riconoscimento e valorizzazione della bellezza e verità delle cose e soprattutto delle persone. La violenza comincia piccola e poi finisce grande e la società è violenta non solo quando si spara, ma anche quando si deturpa, si avvilisce, si calpesta. Non mi piace in tv la ridicolizzazione degli animali che parlano, delle bottiglie che camminano, degli schifosi minuscoli folletti maligni che attaccano una parte del corpo umano. Tutte maniere per mettere sotto i piedi il buon gusto e il buon senso. Buttare tutto sul ridicolo, il grottesco, il mostruoso, l’orrido, magari divertire i bambini e farli dventare bamboccioni idioti che non sanno distinguere una farfalla da una zanzara. Questo è il peccato originale del degrado della società del nostro tempo. Una simile analisi si può fare per la lingua e il linguaggio. Le parole sono storpiate, tagliate, negate, i verbi allineati al presente indicativo senza sfumature, la parolaccia va di moda fino a diventare espressione corrente e titolo di identificazione politica. Persino le bestemmie vanno di moda in certi ambienti chic. Alcuni giorni fa una bella giovane donna al cellulare, con voce chiara e senza rabbia, come un normale modo di dire, ha tirato una bestemmia continuando scioltamente il discorso. Rimanendo legato al calendario, che ricorda per l’11 luglio la festa di san Benedetto patrono d’Europa, si può osservare che fu proprio dal monachesimo da cui ha preso l’ispirazione la nostra civiltà, che ci sono stati trasmessi alcuni criteri che fungono da antidoto al degrado sociale e che si possono tradurre in tre parole messe insieme da Agostino di Ippona, un africano morto nel 430: ordo, pondus et mensura, ordine, peso e misura, da applicare ad ogni attività umana. Con questi criteri sono state fatte innumerevoli opere che formano la ricchezza del nostro patrimonio di arte. Dovremmo fare dei monumenti all’artigiano anonimo che ha creato veri capolavori e gioielli senza preoccuparsi di firmare e spesso neppure di farsi pagare. Il gusto dell’opera perfetta, fatta a regola d’arte, era l’unico vanto. L’ultima battuta che ho avuto modo di sentire stasera è stata questa: “essere o non essere, questa è la questione”: si dovrebbe trasformare in “essere o non essere come ti pare”. Pirandello direbbe: “Cosi è se vi pare”. Purtroppo. T 2 - 6 Salutiamo mons. Nazzareno Marconi all’antivigilia della sua ordinazione episcopale e in prossimità della sua partenza per Macerata. E intanto “scopriamo tutto” di lui: i suoi trascorsi nella nostra e sua amata terra, il significato del suo stemma episcopale con relativo motto, del suo anello e del pastorale, nonché la “visione” che ha della Chiesa che si appresta a guidare. Leggeremo anche le parole che provengono dalla quintuplice diocesi marchigiana che lo attende. l’editoriale Il fatto 19 PAROLA A... Arrivato da pochissi- mo a Terni, mons. Giuseppe Piemontese saluta i lettori de La Voce con il suo primo intervento dalle nostre pagine. E come rimedio ai mali del presente propone la “perfetta letizia” del Poverello 11 CRONACA La tragedia di Ponte Valleceppi ci costringe a interrogarci su una società che appare sempre di più allo sbando. L’intervento del card. Bassetti: “Ritroviamo le nostre radici!” Festa per la Chiesa umbra e marchigiana

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1,10 euroCONTIENE I.P.

N. 26Venerdì

11 Luglio 2014Periodico settimanale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione inAbbonamento Postale -D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCBFil. di Perugia Uff. A/P

GIORNALE LOCALE ROC

20 23 24 27 29 30DIOCESI PERUGIA

La Caritas proponeesperienze estive“diverse” ai giovani

DIOCESI CASTELLO

Progetto Policoro:quando la Pastoralecrea lavoro

DIOCESI ORVIETOIl racconto delpellegrinaggio inTerra Santa

NARNI

Il novello vescovomons. Piemontese incontra la città

GUALDO TADINO

L’“Herbario 2.0”dell’istitutoBambin Gesù

GUBBIOCento ramazzeper ripulire ilcentro storico

11

UniversitàL’ateneo non va in vacanza. Con“Lugliorienta” si faconoscere alle futurematricole, e già varienovità si profilanoall’orizzonte 16

Giovani / SportForse non tuttisanno che è possi-bile fare il Serviziocivile volontarioanche presso ilCentro sportivo ita-liano. Cosa offre

Imbrattatori cultoridel brutto e del degrado

di Elio Bromuri

ra le notizie che meriterebbero di esserecommentate, in questa tarda sera dell’8 luglioin cui mi accingo a scrivere, come solito,

queste poche righe a colloquio con i lettori, ce n’èuna piccola piccola che riguarda una giovanestraniera che ha scritto con un pennarello la suafirma e la data sul primo gradino della Fontanamaggiore di Perugia. Una cosa da nulla, si dirà, mache rientra in quella diffusa mania della setta degli“imbrattatori” che deturpano monumenti e pareti diqualsiasi edificio che venga loro sotto tiro. Talvolta,per sentirsi eroi e grandi protagonisti della storiaschizzano le loro bombolette spray senza ritegno inposti difficili da raggiungere e talaltra con spiritosadico si scagliano su pareti appena licenziate dallamano esperta del muratore e del pittore, con lavernice ancora fresca. Si dirà che in fondo il danno èsolo superficiale ed estetico che non mette in pericolola vita di nessuno: di fronte a certi delitti e a certedisgrazie questo è niente. In parte è vero. Proprio inquesta stessa ora sento da una trasmissione radio diun ragazzo di 14 anni, Salvatore, morto schiacciato dauna lastra di intonaco caduto dal soffitto della galleriaUmberto I di Napoli. La parola che viene in mente è“degrado”. Si comincia con lo sfregio pittorico e sifinisce con la fatiscenza dei monumenti. Tutto si tienein una società che non ha rispetto per se stessa, in cuimanca il senso della ”cura”, l’aver cura delle cose,dell’ambiente, di se stessi e degli altri. La mancanzadel rispetto, del riconoscimento e valorizzazione dellabellezza e verità delle cose e soprattutto dellepersone. La violenza comincia piccola e poi finiscegrande e la società è violenta non solo quando sispara, ma anche quando si deturpa, si avvilisce, sicalpesta. Non mi piace in tv la ridicolizzazione deglianimali che parlano, delle bottiglie che camminano,degli schifosi minuscoli folletti maligni che attaccanouna parte del corpo umano. Tutte maniere permettere sotto i piedi il buon gusto e il buon senso.Buttare tutto sul ridicolo, il grottesco, il mostruoso,l’orrido, magari divertire i bambini e farli dventarebamboccioni idioti che non sanno distinguere unafarfalla da una zanzara. Questo è il peccato originaledel degrado della società del nostro tempo. Unasimile analisi si può fare per la lingua e il linguaggio.Le parole sono storpiate, tagliate, negate, i verbiallineati al presente indicativo senza sfumature, laparolaccia va di moda fino a diventare espressionecorrente e titolo di identificazione politica. Persino lebestemmie vanno di moda in certi ambienti chic.Alcuni giorni fa una bella giovane donna al cellulare,con voce chiara e senza rabbia, come un normalemodo di dire, ha tirato una bestemmia continuandoscioltamente il discorso. Rimanendo legato alcalendario, che ricorda per l’11 luglio la festa di sanBenedetto patrono d’Europa, si può osservare che fuproprio dal monachesimo da cui ha presol’ispirazione la nostra civiltà, che ci sono statitrasmessi alcuni criteri che fungono da antidoto aldegrado sociale e che si possono tradurre in treparole messe insieme da Agostino di Ippona, unafricano morto nel 430: ordo, pondus et mensura,ordine, peso e misura, da applicare ad ogni attivitàumana. Con questi criteri sono state fatteinnumerevoli opere che formano la ricchezza delnostro patrimonio di arte. Dovremmo fare deimonumenti all’artigiano anonimo che ha creato vericapolavori e gioielli senza preoccuparsi di firmare espesso neppure di farsi pagare. Il gusto dell’operaperfetta, fatta a regola d’arte, era l’unico vanto.L’ultima battuta che ho avuto modo di sentire staseraè stata questa: “essere o non essere, questa è laquestione”: si dovrebbe trasformare in “essere o nonessere come ti pare”. Pirandello direbbe: “Cosi è se vipare”. Purtroppo.

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2 - 6

Salutiamo mons. Nazzareno Marconiall’antivigilia della sua ordinazioneepiscopale e in prossimità della suapartenza per Macerata. E intanto“scopriamo tutto” di lui: i suoitrascorsi nella nostra e sua amataterra, il significato del suo stemmaepiscopale con relativo motto, del suoanello e del pastorale, nonché la“visione” che ha della Chiesa che siappresta a guidare. Leggeremoanche le parole che provengono dallaquintuplice diocesi marchigiana chelo attende.

l’editoriale Il fatto

19

PAROLA A...Arrivato da pochissi-mo a Terni, mons.Giuseppe Piemontesesaluta i lettori de LaVoce con il suo primointervento dallenostre pagine. E comerimedio ai mali delpresente propone la“perfetta letizia” delPoverello

11CRONACALa tragedia di Ponte Valleceppi ci costringe ainterrogarci su una società che appare sempredi più allo sbando. L’intervento del card. Bassetti: “Ritroviamo le nostre radici!”

Festa per laChiesa

umbra emarchigiana

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Prete e biblistasempre “in uscita”

VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

Anche a “La Voce”conosciamo molto bene mons.Nazzareno, e lostimiamo per tanti motivi

on Nazzareno Marconi, il pretecolto, biblista affermato, docentedi Sacra Scrittura, amato dai suoi

alunni, in tutti gli anni del suoministero non si è risparmiato. Hamolto lavorato, dedicandosi a tuttocampo nell’ambito della attivitàpastorale, non rifiutando inviti erichieste che gli sono venuti da tutte leparti, senza nulla togliere agliimportanti compiti che gli sono stati viavia assegnati. La sua caratteristica èstata quella di mettere insieme laspecializzazione dello studio biblico conla divulgazione della Parola attraversola lectio, le catechesi, le conferenze cheha tenuto in tantissimi luoghi e inmoltissime e varie occasioni. Non si èchiuso nella “cittadella” dellaspecializzazione, ma è stato un prete “inuscita”, come direbbe Papa Francesco.In questo suo dedicarsi all’incontro conle parrocchie e i movimenti, trainiziative varie di catechesi e diformazione, ha stretto molti legamidivenendo amico di molti, di tutti. Lasua amabilità e facilità di colloquio e diconfidenza lo ha reso popolare e beneaccolto. Prete e parroco in sensoproprio e pieno, senza remore epreclusioni. Anche nel ruolo di rettoredel Seminario regionale umbro ha resoil cammino di formazione un processodi crescita umana, oltre che spirituale,in un clima di serenità e amicizia. Lasua sincerità e schiettezza non gli

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hanno mai impedito di esprimereanche opinioni controcorrente, nonsenza un pizzico di umorismo e ironia.In questi tratti di umanità, più che nella“maschera” dello studioso, donNazzareno ha lasciato un segno e haarricchito quelli che lo hannoincontrato anche solo occasionalmente.Le ultime sue lezioni che ho apprezzatosono state la relazione - con relativoarticolo - sul simbolismo della croce esullo stile di vita dei preti. Lezioniveramente magistrali. La sua è unacomunicazione chiara e calda, cheparte dal cuore e si nutre della ampia

preparazione, riuscendo a fare sintesitra profondità del pensiero e facilità dellinguaggio. È un comunicatore inquanto rivela di essere un uomo vero,che non ha sotterfugi e non sfugge allesfide. Sarà un Pastore “con l’odore dellepecore”, sempre secondo il linguaggiodi Papa Francesco, e con la luce dellaParola; e molti si rallegreranno e losentiranno vicino, come alcuni - moltoprobabilmente - con la sua nomina avescovo sentiranno che si staallontanando da loro e avranno qualcherimpianto. Un particolare che fa onore a don

Nazzareno e che si combina con quantosopra descritto è la sua disponibilità ascrivere per questo settimanale, LaVoce. Non è raro il caso, infatti, chealcuni “intellettuali” o che siconsiderano tali, sia tra il clero che tra ilaici cattolici che si ritengono “cattolicidoc”, disdegnino la stampa cosiddettaminore, quella locale, e soprattuttoquella cattolica. Invece troviamo chedon Nazzareno per circa un anno dalnovembre 1984, lo stesso anno dellarinascita del settimanale, hacommentato il Vangelo della domenica,cosa che ha ripreso poi a distanza dianni nel triennio 1997 - 2000. L’ultimoVangelo commentato per noi è stato perla domenica della festa di Cristo Re. Uncommento rapido, stringente, che cosìconclude: “Il nostro mondo crede diraggiungere la verità a forza di parole,parole forti, gridate, violente. Gesù, nelmomento della verità, sulla croce hadetto solo sette parole. Parole didebolezza, di amore premuroso, diperdono e di affidamento al Padre. Poi ilsilenzio! A ricordare che la via dellaverità passa attraverso il silenzio piùche attraverso la chiacchiera e l’urlo.Chi segue Gesù ‘viene alla luce’, entranella vita nuova del Regno. La regalitàdi Cristo si attua aprendo a tutti questocammino”. Credo che già in questeparole si possa intravedere il segno diuno stile pastorale.

Elio Bromuri

Don Nazzareno in Kossovo

Non appartiene alla schiera di“intellettuali” e“cattolici doc” chedisdegnano lastampa cattolica...

LA VOCE MONS. MARCONI VESCOVO2

Con gli ex alunni del Seminario regionale

Relatore all’assemblea diocesana

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VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

“Il dono piùgrande - dice il novelloVescovo -ricevuto dallamia Chiesa edai miei preti è una fede che punta alconcreto, chesa essere auto-ironica, chenon diventamai ideologia,perché lepersonevalgonosempre piùdelle teorie”

omenica 13 luglio lacomunità cristiana di Cittàdi Castello ordina vescovo

un suo figlio: don NazzarenoMarconi, conosciuto e stimato nonsolo nella sua diocesi ma ancheoltre, in Umbria e in Italia e,possiamo dirlo, nel mondo. A 56anni, con 31 anni di sacerdoziospesi nel servizio pastorale inparrocchia, nell’insegnamentoteologico, nella responsabilità dellaformazione dei futuri preti alSeminario regionale umbro e tantialtri impegni, “don” Nazzareno (inrealtà è “cappellano di Sua Santità”dal 2005 ma gli amici non lochiamano “mons.”), lascia tutto perdedicarsi al nuovo servizio cui l’hadestinato il Papa.

Don Nazzareno, torniamo al gior-no della nomina. Che cosa ha pen-sato quando ha ricevuto la noti-zia?“Se devo essere sincero il primopensiero è stato: stavolta non l’hoscampata! Poi ho provato una stranaserenità, ho riflettuto che, se il Si-gnore ti chiede qualcosa che non tisei cercato, è obbligato moralmentea darti tutto l’aiuto necessario. Que-sto sentimento ancora resiste, e spe-ro vivamente che si conservi. Poi hopensato ai miei, la mamma, i fratel-li e soprattutto i nipotini: come spie-gare che proprio adesso che ero tor-nato a fare lo zio in maniera un po’più presente, sarei dovuto sparire dinuovo? Infine, al fatto che la mia vi-ta sarebbe cambiata. Ho lavorato intanti ambiti, ma mi sono sempre di-vertito di più stando dietro le quin-te che sul palcoscenico; ora sarà piùcomplicato stare dietro le quinte”.

Quanto ha pensato a suo zio, donEdoardo? Cosa le avrebbe detto sefosse stato in vita?“La pace che provo, ne sono certo, èanche un regalo suo. A un amicoche prevedeva un tale cambiamen-to nella mia vita, lo sentii risponde-re: ‘Speriamo che il Signore gli evi-ti una cosa del genere’. Il ‘don’ nonsi è mai fatto troppe illusioni sul fat-to che la ‘carriera’ potesse daregioia e serenità. Un giorno mi disse:‘Un proverbio africano dice che, piùla scimmia sale in alto, meglio le sivede il sedere!’… Chiaramente il te-sto originale in castellano era un po’diverso”.

Ci spiega il suo motto episcopale?“Il motto è tratto dal Primo libro deiRe 3,9: Dabis servo tuo cor docile,‘Concederai al tuo servo un cuoredocile’. È preso dalla preghiera delgiovane Salomone a Gabaon. Il nuo-vo re, dovendo iniziare a governareil popolo di Dio, chiede un cuoresaggio come dono più urgente eprezioso. Il testo ebraico recita ‘uncuore in ascolto’, un cuore che simette in ascolto, intendendo: in

D ascolto obbediente e contempora-neo sia di Dio che del suo popolo. Èl’atteggiamento con cui il vescovo sipresenta al suo popolo, ma anche ilprogetto pastorale che vuol attuare:aiutare tutti a crescere nella capaci-tà di porsi in ascolto obbediente diDio e in ascolto amichevole e com-passionevole delle ‘gioie e speran-ze, le tristezze e le angosce degli uo-mini d’oggi, dei poveri soprattutto edi tutti coloro che soffrono’ (GS1,1)”.

Andando a Macerata, lascia l’Um-bria e la chiesa di Città di Castel-lo. Di quali doni ricevuti qui rin-grazia il Signore? Di quali peccatigli chiede perdono?“Il dono più grande ricevuto dallamia Chiesa e dai miei preti è una fe-de che punta al concreto, che sa es-sere auto-ironica, che non diventamai ideologia, perché le personevalgono sempre più delle teorie.Chiedo scusa perché avrei potuto fa-re di più, ma quando penso cheavrei potuto fare anche danni piùgrandi, torno in pace”.

Umbria e Marche, due regioni vi-cine, ma lontane? Che idea si è fat-

to delle due regioni? “Che è solo questione della quota dacui si guarda. Da 1.000 metri di al-tezza si distinguono, ma da 50.000metri sono solo un pezzo moltoomogeneo dell’Italia centrale. For-se è ora che cominciamo a pensareda una quota un po’ più alta dei 30metri di un campanile”.

Ha già avuto modo di conoscere lasua nuova diocesi. Come ce la po-trebbe descrivere? “È un’unione, ormai abbastanza or-ganica, di cinque ex diocesi, attualiVicarie, con una popolazione di cir-ca 140.000 abitanti, 135 sacerdoti re-sidenti in diocesi e 22 missionari fi-dei donum in altre parti del mondo.Questi numeri sono dovuti alla pre-senza dal 1992 di un Seminario dio-cesano missionario ‘RedemptorisMater’ legato ai Neocatecumenali.Attualmente vi sono 40 seminaristiche, come i loro predecessori, sonomissionari in diocesi e in altre dio-cesi italiane e mondiali, ma princi-palmente sono indirizzati al-la missione in Cina. Nonbisognadimen-ticare

che Macerata è la patria di padreMatteo Ricci, il grande evangelizza-tore della Cina. Parto quindi per unadiocesi vicina all’Umbria, ma che, viassicuro, guarda molto lontano”.

Per il suo pastorale ha scelto il le-gno di ulivo, ma la particolarità èquella croce di Taizé che ha postoal centro del “riccio”. Da dove na-sce questa scelta?“Un’esperienza che ha caratterizza-to la mia formazione è stata certa-mente il fatto che dal 1980 al 1987,nei miei anni di studi teologici e bi-blici, ogni estate ho passato, conborse di studio o lavorando, un me-se all’estero per imparare un po’ lelingue moderne e conoscere altreculture e altre confessioni religiose.Sono stato in Francia, Inghilterra eGermania. Il lavoro era quello diguida turistica in luoghi religiosi ar-tistici quali la cattedrale di Canter-bury, o quella di Notre Dame a Pari-gi. Era fatto in collaborazione con

un’organizzazione ecumenicafrancese: C.A.S.A., Commu-

nautés d’Accueil dans les Si-tes Artistiques, vivendo elavorando insieme inpiccole comunità con

giovani cattolici,protestanti e or-

todossi. Holavorato co-sì anche inun oratorioestivo angli-cano vicinoa Brighton”.

E come èarrivato aTaizé?

“Queste esperienze estive le ho con-cluse sempre con alcuni giorni aTaizé. Un luogo che ho scoperto nel-l’estate del 1978 e che mi è rimastonel cuore. È una comunità ecume-nica protestante vicino a Lione, do-ve, sulle orme del fondatore FrèreRoger, si insegna ai giovani delmondo la bellezza e l’importanzadella preghiera, della vita comuni-taria, della gioia di condividere il po-co che si ha tra noi e con i poveri”.

Ha conosciuto personalmenteFrère Roger?“Gli incontri con lui, fino alla suamorte violenta [è stato assassinatoda una squilibrata il 16 agosto 2005,durante la preghiera serale davantia migliaia di giovani, ndr], che fu unvero martirio, e con gli altri monaci,mi hanno sempre nutrito profonda-mente. Taizé mi ha insegnato checiò che unisce i battezzati è enor-memente più grande di ciò che li di-vide, ma che le differenze vanno ri-spettate e stimate a vicenda, perchésono il dono delle nostre grandi tra-dizioni di fede”.

Francesco MariucciMaria Rita Valli

In partenza dallasua terra natia,mons. Nazzarenoracconta illegame affettivoche lo lega alterritorio e allagente tifernate,ma anchel’impulso aguardare lontano e in alto

Mons. NazzarenoMarconi, vescovo di

Macerata - Tolentino -Recanati - Cingoli -

Treia.

In basso: la Cattedraledi Città di Castello

LA VOCE MONS. MARCONI VESCOVO 3

omenica 13 luglio,alle ore 18 nellabasilica cattedrale di

Città di Castello il card.Gualtiero Bassetti,arcivescovo metropolita diPerugia - Città della Pieve epresidente della Conferenzaepiscopale umbra, conferiràl’ordinazione episcopale amons. Nazzareno Marconi,finora parroco solidale di SanDonato in Trestina, il 3giugno scorso eletto da PapaFrancesco vescovo diMacerata - Tolentino -Recanati - Cingoli - Treia. Inquesti ultimi giorni mons.Marconi si è ritirato inpreghiera in preparazioneall’ordinazione episcopale.Oltre al card. Bassetti, checonferirà il sacramento,concelebreranno il rito mons.Domenico Cancian, vescovodi Città di Castello, patria delneo-vescovo, e mons. ClaudioGiuliodori, suo predecessorea Macerata. Al rito, si contache parteciperanno circa1.200 persone tra fedeliumbri e marchigiani, autoritàpolitiche delle due Regioni,

una ventina di vescovi tra cuiquelli dell’Umbria e delleMarche ed anche due vescoviche sono stati alunni di donNazzareno quando eraeducatore al SeminarioRomano. Tra i preti oltre aiconfratelli della diocesitifernate ci saranno alcuni excompagni di seminario eanche preti che sono statiseminaristi quando Marconiera rettore al Seminarioregionale umbro. Saràpresente la famiglia delnuovo vescovo con in primafila il fratello Massimo e lasorella Tina con i 5 nipoti e 2piccoli bisnipoti. Verrannofedeli principalmente dalletre parrocchie in cui mons.Marconi ha operato, neiComuni di Citerna, SanGiustino e Trestina. DaMacerata confluiranno circa300 persone tra fedeli,autorità ed ecclesiastici. Perl’ingresso in duomo non sononecessari pass. Mons.Marconi ha voluto limitare almassimo i posti riservati alcoro e alle autorità perpermettere la massima

partecipazione dei fedeli.Anche la liturgia saràimprontata all’essenzialità ealla partecipazione dei fedeli.Sono stati scelti cantitradizionali accessibili a tutti.Unico canto nuovo sarà ilcanto d’ingresso con musicae parole (tratte dal capitolo 3del primo libro dei Re da cuiviene il motto episcopale“Dona al tuo servo un cuoredocile”) appositamentescritte da mons. MarcoFrisina, compagno di classedi mons. Marconi alSeminario Romano. Sono diFrisina anche le parti dellaMessa, con elaborazioni perCoro a 4 voci della Messadegli Angeli. La partitura fuun dono per l’ordinazionepresbiterale, ed oracompletata con il Gloria. Ilcoro sarà formato dai cantoridella corale “Abbatini” delDuomo di Città di Castello edella Corale cittadina“Marietta Alboni”.

M. R. Valli

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Verso tutticon cuoredocile

Tante persone attese in Duomo e per la liturgia“Messa degli Angeli” per coro a 4 voci, di Frisina

La messa di consacrazione

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VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

Quella croce,oltrepassata maancora visibile, èla presenza dellacroce nella nostravita. Non c’è vitacristiana senzacroce, ma la crocenon sbarra ilcammino di chiha fede, perché ilSignore è risorto:per questo la crocebrilla della stessaluce della stella

Lo stesso vescovo novello ci illustra il significato del suo stemma e motto episcopale

Sui colli di Nazareth, Citerna e Maceratao stemma, senza violaretroppo i principiaraldici, cerca di

illustrare la scena di Matteo28,5-7: “L’angelo disse alledonne: ‘Voi non abbiatepaura! So che cercate Gesù, ilcrocifisso. Non è qui. Èrisorto, infatti, come avevadetto; venite, guardate illuogo dove era stato deposto.Presto, andate a dire ai suoidiscepoli: È risorto dai morti,ed ecco, vi precede in Galilea;là lo vedrete’”. I discepoli siincamminano, oltrepassano lacroce verso le colline dellaGalilea, e la stella del mattinoindica loro la strada.

Come in ogni immagine, c’èperò molto di più di ciò cheappare. Quella croce,oltrepassata ma ancoravisibile, è la presenza dellacroce nella nostra vita. Nonc’è vita cristiana senza croce,ma la croce non sbarra ilcammino di chi ha fede,perché il Signore è risorto:per questo la croce brilla dellastessa luce della stella.

Le tre colline simboleggianoCiterna, il colle della miainfanzia, quello di Macerata,che sarà la mia nuova terra, equello di Nazareth in Galilea,di cui porto il nome. Perché lanostra fede non deve maidimenticare la testimonianzadi chi ci ha preceduto; siradica nella concretezza di

L

una terra con i suoi colori, isuoi profumi, il suo popolo;tende all’incontro con ilSignore che è l’inizio, il centroe la meta di tutta la nostravita.

La stella del mattino è Maria,stella del mattino e stella delmare, e Macerata è la CivitasMariae! Lei ci indica semprela via per seguire il Signore. Èrappresentata da una stella asette punte, perché prepara lavenuta dell’ottavo giorno, ilgiorno del Signore, quellodella resurrezione e della

salvezza. La stella è anchesimbolo della Parola di Dio:luce ai nostri passi e ricorda isette doni dello Spirito santo.Tutta l’immagine corrispondeanche ad uno sguardo voltoda Città di Castello verso laterra di Macerata, posta oltre imonti dell’Appennino,contornata dall’azzurro unitodel cielo e del mare.

Infine la Galilea rappresentanel Vangelo quelle “periferie”da cui pensiamo, sbagliando,che non può mai venire nulladi buono. Non dobbiamo

compiere l’errore diNatanaele, che dicendo:“Cosa vuoi che venga dibuono da Nazareth?” (Gv1,46), rischiava di nonriconoscere la salvezza, checon Gesù di Nazareth gliveniva incontro.

Lo stemma, che non èun’“arma” ma la lavagna delMaestro, ci invita ad andarecon coraggio verso leperiferie del mondo e leperiferie esistenziali. “Nonabbiate paura!”, diceva san Giovanni Paolo II, il cui

stemma è evocato nella formadella croce: il Signore risorto“vi precede in Galilea! Là lovedrete”. Nella forma dei tremonti è poi evocato lostemma di Paolo VI, PapaMontini, che si impegnò contutto se stesso per larealizzazione del Concilio, eche molto presto verràproclamato beato.

Il motto è tratto dal Primolibro dei Re 3,9: Dabis servotuo cor docile, “Concederai altuo servo un cuore docile”. Èpreso dalla preghiera delgiovane Salomone a Gabaon.Il nuovo re, dovendo iniziarea governare il popolo di Dio,chiede un cuore saggio comedono più urgente e prezioso.Il testo ebraico recita “uncuore in ascolto”, un cuoreche si mette in ascolto,intendendo: in ascoltoobbediente e contemporaneosia di Dio che del suo popolo.È l’atteggiamento con cui ilvescovo si presenta al suopopolo, ma anche il progettopastorale che vuol attuare:aiutare tutti a crescere nellacapacità di porsi in ascoltoobbediente di Dio e in ascoltoamichevole ecompassionevole delle “gioiee le speranze, le tristezze e leangosce degli uomini d’oggi,dei poveri soprattutto e di tutticoloro che soffrono” (GS 1,1).

DonNazzareno

LA VOCE MONS. MARCONI VESCOVO4

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VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

’anello ed il pastorale sono due doni della famiglia al nuovo ve-scovo, sono simbolicamente legati alla sua vita ed ai suoi valori.

L’anello era quello di fidanzamento del padre di don Nazzareno, mor-to quando lui aveva solo 5 anni. Un anello semplice donatogli da mam-ma Emiliana ed acquistato grazie ai suoi primi lavori da giovanissimasarta. Su questo è stata montata una medaglietta in oro con il volto diGesù, ricordo della ordinazione sacerdotale dello zio don Edoardo, cheha tenuto con sé fino alla morte. Così l’anello simboleggia i due amori,sponsale e consacrato, vissuti con fedeltà e passione fino alla morte, chehanno profondamente segnato la vita di don Nazzareno.

Il pastorale, è opera di un orafo amico, l’orafo Fegadoli di Città di Ca-stello. È realizzato in legno d’ulivo per ricordare questa pianta, simbo-lo di pace, e delle nostre colline umbre. La forma segue, senza stra-nezze, la linea classica dei pastorali dei vescovi che hanno trasmesso adon Nazzareno la fede e la passione per la Chiesa.Al centro del riccio c’è una croce in metallo argentato che rappresentala Colomba dello Spirito Santo. Questa immagine è nota come “la cro-ce di Taizé”. L’ha voluto perchè Taizé è una esperienza ecumenica cheha caratterizzato la sua formazione.

La Croce Pettorale è dono delle monache benedettine del monasterodi Citerna. L’ha richiesta lo stesso don Nazzareno perchè voleva, spie-ga, “un ricordo di una donna che mi ha insegnato grandi cose della vi-ta spirituale della grande tradizione monastica”. È la croce di Madre Il-degarde Sutto, la prima Abbadessa del monastero, inviata a Citerna dalmonastero di Santa Caterina di Perugia per fondare una nuova comu-nità. Il monastero è a cento metri dalla casa natale di don Nazzareno elo zio don Edoardo ne fu cappellano per 32 anni in quanto parroco delpaese. Anche don Nazzareno negli anni in cui fu parroco a Citerna ognimattina faceva con loro un’ora di celebrazione monastica.

M. R. V.

L

Il percorso formativo e poi rettore del Seminario

Vocazione giovane

nche l’Ottima Tempistica ha voluto essere presente alla festaper mons. Marconi. All’immediata vigilia della sua

ordinazione, ecco che esce, fresco di stampa, l’ultimo libro da luiscritto, Accompagnare all’incontro con Dio (Cittadella editrice, euro

12.50). Il sottotitolo è apparentemente dimesso,ma in realtà assai impegnativo, come del restoè nello stile dell’autore: Una introduzionesemplice ai fondamenti della vita nello Spirito.Come a dire, la vetta più alta a cui si possaaspirare! La capacità di lasciarsi guidare dalloSpirito è sempre stata considerata (dal Vangelodi Giovanni ai Padri della Chiesa, e avanti) iltratto distintivo del “perfetto” cristiano, micaun passatempo. “Questo libro - spiega donNazzareno - nasce come sintesi di uncammino di 30 anni di presbiterato e diinsegnamento della Sacra Scrittura, vissuti inUmbria e suddivisi in tre parti quasi ugualitra l’incarico di vice parroco, poi quello di

parroco e infine quello di rettore del Seminario regionale diAssisi... Senza grandi pretese di esattezza, cercherò di tracciarequesto percorso per offrire un aiuto a chi comincia un camminodi guida spirituale dei fratelli”, e ‘fuori onda’ aggiunge: “Senzadistinzioni - come a volte si fa - tra guida spirituale nei confrontidi uomini o donne”. Anche in quest’occasione, il novello Vescovonon fa mancare il suo humour: parlare di questi temi “comportaun doppio rischio: o apparire falsi o, peggio, essere reputati deisanti”. Che lo Spirito la accompagni, monsignore!

Dario Rivarossa

A

Fresco di stampa, il suo librosulla direzione spirituale

LA VOCE MONS. MARCONI VESCOVO 5

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L’anello, il pastorale e la croce

gennaio 1977, ore 11. Ladata è scolpita nella me-moria di mons. Nazzare-

no Marconi. È di quelle chenon si dimenticano perchè se-gna la svolta della sua vita,quella della vocazione. Inrealtà don Nazzareno fin dapiccolo diceva di voler diven-tare prete. Sarà stata la vici-nanza con lo zio don Edoardo,ma quel desiderio lo espressepoi anche da adolescente alpunto da far parte di un grup-po di giovani che lo stesso ve-scovo Cesare Pagani seguivanel loro discernimento voca-zionale. Aveva 19 anni e quel-l’anno doveva dare la maturitàal Liceo scientifico della città,e poi scegliere “cosa fare dagrande”. “Quella mattinamons. Pagani mi chiamò e midisse ‘ho già capito che tu dicidi volerti far prete, ma non nehai il coraggio, quindi è megliocambiare strada’. E io con tonodi sfida gli risposi ‘Sì che cel’ho!’. E lui ‘No che non cel’hai!’, per più volte, finchè midisse ‘Se davvero hai il corag-gio di fare questo per il Signo-re parti e vai in seminario!’”.Don Nazzareno pensava al Se-minario di Assisi, vicino a casa,tanto da poter tornare spesso.Ma Pagani no. Gli disse che sa-rebbe andato a Roma e non sa-rebbe tornato fino a Natale. Lasua, commenta don Nazzare-no, è una vocazione nata “pertigna”, per testardaggine”, aconferma che “il Signore percondurci a lui si serve anchedelle nostre debolezze quandonon può servirsi delle nostrevirtù”.Così don Nazzareno è entratoal Pontificio Seminario Roma-no Maggiore e ha conseguitoil Baccalaureato in Filosofia al-la Pontificia Università Latera-nense e in Teologia presso laPontificia Università Gregoria-na e il 2 luglio 1983 è stato or-dinato prete. Dopo l’ordinazio-ne ha completato gli studi conla Licenza in Sacra Scrittura alPontificio Istituto Biblico e ilDottorato in Teologia Biblicapresso la Pontificia Università

3 Urbaniana. Durante il periododegli studi è stato scelto per al-cuni anni come educatore alSeminario Romano. Dopo l’esperienza di vicepar-roco a San Giustino, nel set-tembre 1988 è stato nominatoparroco della parrocchia diSan Michele Arcangelo a Ci-terna, rimanendovi fino al2004. Dal 1988 insegna Esege-si dell’Antico Testamento all’I-stituto Teologico di Assisi. Dal2004 al 2012 è stato Rettore delSeminario regionale umbro“Pio XI”. Dal settembre 2013 èstato parroco della parrocchiadi San Donato in Trestina.In diocesi ha ricoperto nume-rosi incarichi, tra i quali quel-lo di direttore dell’Ufficio cate-chistico diocesano, e ha colla-borato a lungo con il Serviziodiocesano di pastorale giovani

e la Scuola diocesana di for-mazione teologica “Cesare Pa-gani”. Contemporaneamenteviene scelto come consulentereligioso e biblico per produ-zioni cinematografiche e mul-timediali della Rai-Radiotele-visone italiana.Come rettore del Pontificio se-minario regionale umbro diAssisi ha portato avanti unostile formativo basato su quat-tro elementi fondamentali: losviluppo di uno stile di pre-ghiera personale basato sullaliturgia e la Parola di Dio; l’at-tenzione allo studio e all’ag-giornamento; la maturazionedi uno stile di servizio, ancheattraverso esperienze nellaCaritas o in missione; la di-mensione regionale qualeorizzonte della pastorale.

M. R. Valli

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Il 3 giugno scorso,nella cattedrale di Macerata,mons.Claudio Giuliodori annunciava alla diocesi il nome vescovo

rande fermento nella dioce-si di Macerata-Tolentino-Re-canati-Cingoli e Treia per

l’imminente consacrazione delnuovo Pastore mons. NazzarenoMarconi e il suo successivo ingres-so nella nostra Chiesa locale, cheavverrà domenica 27 luglio.

Una diocesi in preghieraCome si prepara la comunità dio-cesana? Le varie Vicarie in questasettimana si riuniranno in preghie-ra per il nuovo Pastore su una trac-cia evangelica che mons. Marconiha proposto. La riflessione verte sulbrano del Vangelo di Luca che ri-guarda l’episodio dei due discepolidi Emmaus, dove sottolinea il tema:“Si avvicinò e camminava con lo-ro”. Nel commento al brano evangelico,sottolinea che “le prime parole diquesto compagno di viaggio sonotutto un programma: Che sono que-sti discorsi?”. È la domanda di chicammina vicino. Esprime lo stile diun Pastore che si avvicina ad unanuova realtà ecclesiale che ha unafisionomia particolare.

Una diocesi, cinque nomiAnzitutto è una diocesi che ha cin-que nomi. Non è un civetteria, main quelle cinque città c’è riassuntauna storia cristiana e culturale cheparla attraverso un territorio riccodi tradizioni, che si esprimono nonsolo nelle concattedrali ma in tanti

G altri monumenti religiosi che ricor-dano i santi locali. Nell’immediatopost-Concilio, alla diocesi di Mace-rata e Tolentino si sono unite sottol’unico vescovo di Macerata le altrediocesi.

In diretta, o via radioCome parteciperanno i maceratesialla consacrazione episcopale a Cit-tà di Castello? Sono 5 i pullman cheraggiungeranno la città umbra perquesto avvenimento, a cui si ag-giungeranno le personalità eccle-siastiche, civili e militari per un nu-mero complessivo di circa 300 uni-tà. Sono questi i permessi di acces-

so riservati ai maceratesi per darela precedenza, giustamente, ai con-diocesani del Vescovo eletto. La celebrazione di domenica 13 lu-glio sarà trasmessa in diretta daUmbria Radio, in streaming sul si-to www.diocesimacerata.it, su Ra-dionuova Macerata inBlu e su èTvMacerata (canale 605).

Le tappe dell’ingressoÈ in moto anche la macchina orga-

nizzativa per l’accoglienza in dio-cesi del vescovo Marconi che av-verrà domenica 27 luglio. Alle 16arriverà alla concattedrale di SanCatervo a Tolentino dove sarà atte-so da mons. Giuliodori, dal vicariogenerale mons. Pietro Spernanzonie dal sindaco di Tolentino GiuseppePezzanesi, in quanto primo Comu-ne della diocesi che incontra il nuo-vo Vescovo. Subito dopo si trasferi-sce al monastero del Corpus Domi-ni dove dal 2007 c’è l’esposizioneperpetua dell’eucarestia. Proseguendo verso la cattedrale diMacerata farà sosta in via Zara, do-ve incontrerà gli ospiti e i volontaridel Centro di ascolto e di prima ac-coglienza. Poi davanti al santuario della Ma-donna della Misericordia troverà adaccoglierlo il sindaco di Macerata,Romano Carancini, e il presidentedella Provincia Antonio Pettinari. Alle 18 inizierà la celebrazione eu-caristica in duomo concelebrata, ol-tre che da mons. Claudio Giuliodo-ri, anche da tutti i presbiteri dellacomunità diocesana. Al termine, in piazza Strambi saràservito un buffet a tutti i parteci-panti con il nuovo Vescovo che sa-luterà i presenti. Per esplicito desi-derio di mons. Marconi, le even-tuali offerte saranno devolute allefamiglie in difficoltà.

Luigi Talianidirettore di “Emmaus”, settimanaledella diocesi di Macerata

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Verrà e camminerà con noiLa diocesidi arrivo: storia,territorio,cifre

a diocesi di Macerata - Tolentino - Recanati - Cingoli -Treia fa parte della Conferenza episcopale marchigiana

ed è suffraganea dell’arcidiocesi di Fermo. Nascedall’unione delle cinque precedenti diocesi, avvenuta apartire dal 1976 nell’ambito del più generale riordino dellecircoscrizioni ecclesiastiche in Italia seguito al ConcilioVaticano II. L’11 febbraio 1976 mons. Francesco TarcisioCarboni venne nominato vescovo di tutte e cinque lediocesi, unite in persona episcopi; il 25 gennaio 1985Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia furono unite aeque principaliter e infine il 30 settembre 1986 è statastabilita la piena unione delle cinque diocesi e la nuovacircoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale.

Attualmente il suo territorio si estende su di una superficiein 745 kmq; conta 141.879 abitanti, distribuiti in 67parrocchie (raggruppate in 5 zone pastorali) con 111sacerdoti diocesani residenti in diocesi, 23 sacerdotidiocesani presenti in varie parti del mondo, 24 sacerdotinon diocesani residenti in diocesi e 13 diaconi permanenti. Le comunità religiose femminili sono 14, quelle maschili11; sono presenti anche l’Ordo virginum e un istitutosecolare femminile. Numerose sono anche le aggregazioniecclesiali presenti nel territorio diocesano.

Patrona della diocesi è la Madonna della Misericordia;patroni delle città sono i santi Giuliano e Vincenzo MariaStrambi (Macerata), Nicola e Catervo (Tolentino), Flaviano eVito (Recanati), Esuperanzio e Sperandia (Cingoli), Patrizio(Treia). Tra i santuari principali quello della Madonna dellaMisericordia in Macerata, di San Nicola a Tolentino e del Ss.Crocifisso a Treia.

L

La presenza a Castello di300 fedeli provenienti daMacerata - Tolentino -Recanati - Cingoli - Treia, e poi l’ingresso del nuovoVescovo in sede

Il programmadell’ingresso di mons.Marconi in diocesiil 27 luglio, due settimanedopo l’ordinazione

I sacerdoti di Città di Castello consacrati vescovi nell’ultimo secolo

opo sessant’anni, la basilicacattedrale di Città di Castellotornerà a ospitare una

consacrazione episcopale. L’ultima voltain cui ciò accadde fu il 3ottobre 1954, quandomons. Pietro Fiordellivenne consacrato vescovodi Prato. Nel XX secolo,però, i sacerdoti di Città diCastello eletti vescovosono stati ben cinque;mons. Marconi è il primosacerdote del clerotifernate a essere elettovescovo nel XXI secolo.

Bonaventura PortaBonaventura Portanacque a Massa Superiore (l’odiernaCastelmassa, in provincia di Rovigo) il 21ottobre 1866 e fu ordinato prete il 22marzo 1860. Fu chiamato a Città diCastello dal vescovo beato Carlo Livierocome rettore del Seminario vescovile nel1913, incarico che ricopriva il 22marzo1917, quando venne eletto vescovodi Pesaro. Fu consacrato a Città diCastello nel giugno 1917 dai vescovi CarloLiviero, Anselmo Rizzi di Adria e RomoloMolaroni di Macerata e Tolentino; il 28dicembre 1952 rinunciò alla sede e fucreato vescovo titolare di Ancusa. Morì il15 dicembre 1953.

D

Agostino MancinelliNacque il 4 luglio 1882 a Pontecorvo e fuordinato prete il 31 luglio 1905. Venne aCittà di Castello nel 1917 come rettore delSeminario vescovile e fu eletto vescovocoadiutore di Aquino, Sora e Pontecorvo il30 giugno 1931, con il titolo di vescovotitolare di Nazianzo. Fu consacrato a Cittàdi Castello il 6 settembre 1931 dai vescoviCarlo Liviero, Pompeo Ghezzi diSansepolcro e Bonaventura Porta diPesaro; il 5 dicembre 1933 divennevescovo di Aquino, Sora e Pontecorvo e il15 aprile 1962 fu trasferito alla sede

arcivescovile di Benevento. Morì il 1°gennaio 1962.

Pietro FiordelliNacque a Città di Castello il 9 gennaio1916 e fu ordinato prete il 6 novembre1938; eletto vescovo di Prato il 7 luglio1954, fu consacrato a Città di Castello dalvescovo Filippo Maria Cipriani, essendocon-consacranti principali i vescoviBeniamino Ubaldi di Gubbio e MarioLongo Dorni di Pistoia. Partecipò a tutte lesessioni del Concilio Vaticano II. Rinunciòalla sede il 7 dicembre 1991; morì a Pratoil 23 dicembre 2004.

Sergio GorettiNacque il 2 aprile 1929 a Città di Castelloe fu ordinato prete il 5 aprile 1953; elettovescovo delle diocesi di Assisi e di NoceraUmbra - Gualdo Tadino, fu consacrato aRoma, dal papa san Giovanni Paolo II, il 6gennaio 1981. Il 30 settembre 1986 fuconfermato vescovo della nuova diocesi diAssisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino,alla quale rinunciò il 19 novembre 2005.È venuto a mancare il 22 giugno 2012.

Ivo BaldiÈ nato a Città di Castello il 27 marzo 1947ed è stato ordinato prete il 9 ottobre 1971.Eletto vescovo di Huaraz (Perù) il 14dicembre 1999, ha ricevuto l’ordinazioneepiscopale dal papa san Giovanni II il 6gennaio 2000; il 4 febbraio 2004 è statonominato prelato di Huari (Perù),divenendo primo vescovo della nuovadiocesi di Huari il 2 aprile 2008.

Nazzareno MarconiÈ nato a Città di Castello il 12 febbraio1958 ed è stato ordinato prete il 2 luglio1983. Il 3 giugno 2014 Papa Francesco loha eletto vescovo di Macerata – Tolentino– Recanati – Cingoli – Treia e riceveràl’ordinazione episcopale il 13 luglioprossimo a Città di Castello. Il 27 lugliosuccessivo compirà l’ingresso in diocesi.

Andrea Czortek

L’ultima consacrazioneepiscopale in cattedrale aCittà di Castello era avvenutanel 1954 per mons. Fiordelli. Nel XX secolo,comunque, i sacerdotitifernati eletti vescovo sonostati ben cinque

Fiordelli

LA VOCE MONS. MARCONI VESCOVO6

Baldi Marconi

La cattedrale di Macerata

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Un anno dopo il suo viaggiosull’isola, il Papascrive al Vescovo di Agrigento che èanche presidentedella FondazioneMigrantes

Ricominciamo da Lampedusa

i reco ancora una voltaspiritualmente al largo delmare Mediterraneo per

piangere con quanti sono nel dolore eper gettare i fiori della preghiera disuffragio per le donne, gli uomini e ibambini che sono vittime di un drammache sembra senza fine”. L’8 luglio di unanno fa, Papa Francesco raggiungeval’isola di Lampedusa per piangere glioltre 20 mila morti, donne uomini ebambini, nella tomba del Mediterraneo.Il primo viaggio apostolico del nuovoPapa ha raggiunto quest’isola dellePelagie che, dal 2011, è diventataapprodo, casa, ponte per 75 milapersone in fuga da “drammi, povertà,guerre, spesso legati a politicheinternazionali” in Africa, nel MedioOriente in Asia.

A un anno di distanza, nella letterascritta all’arcivescovo di Agrigento epresidente della Migrantes, FrancescoMontenegro, il Papa spiega il senso diquella visita pastorale e la sua attualità.Anzitutto, ricorda il valore della“vicinanza”, della prossimità agliimmigrati. Oggi 232 milioni di persone,di cui oltre 50 milioni di profughi,rifugiati, richiedenti asilo, sono incammino e arrivano anche nelle nostrecittà, in Italia, in Europa: non si puòchiudere la porta, alzare nuovi muri,essere indifferenti, ma imparare dailampedusani la solidarietà e l’ospitalitàsemplice e familiare. Da qui la necessità,secondo Papa Francesco, di “risvegliare”le nostre coscienze, le istituzioni,“specialmente a livello europeo”, peruna responsabilità comune di fronte aidrammi dei migranti. Nessuno puòfingere anche oggi - mentre continuano i“viaggi della speranza” e, con essi, imorti nel Mediterraneo - di nonascoltare la domanda di Dio a Caino,ripetuta a Lampedusa un anno fa dal

M“

Santo Padre: “Dov’è tuo fratello?”.

Le comunità cristiane sono chiamatecontinuamente a custodire e ripetere,nella liturgia, nella catechesi e nei gestidi ospitalità, “con tenerezza ecomprensione”, che i migranti sononostri fratelli, partecipano all’“unicafamiglia umana”. Questa fraternitàimpegna a cammini e stili di vita apertialla condivisione, a politiche cheinvestano in solidarietà e sviluppo, nellaricerca della pace in Siria e in altri 19Paesi del mondo, perché “una pace chenon sorga come frutto dello sviluppointegrale di tutti, non avrà nemmenofuturo e sarà sempre seme di nuoviconflitti e di varie forme di violenza”,scrive Papa Francesco nell’esortazione Evangelii gaudium (n. 219). Come si può

parlare di “democrazia” quando ladignità di tante persone e famiglie ècalpestata, è dimenticata? L’Europa nonpuò fingere di essere fondata sullalibertà, sull’uguaglianza e sullafraternità, e mettere avanti costi‘insostenibili’ quando si tratta di salvarepersone, di fare posto dentro le nostrecittà ad alcune migliaia di persone. “Ladignità di ogni persona umana e il benecomune – scrive ancora il Papa nellaprima esortazione apostolica – sonoquestioni che dovrebbero strutturaretutta la politica economica, ma a voltesembrano appendici aggiunte all’esternoper completare un discorso politicosenza prospettive né programmi di verosviluppo integrale” (n. 203).

La visita del Papa a Lampedusa unanno dopo riporta al centro la necessitàdi ripartire dagli ultimi, dalla poveragente, per rileggere non solo i confinidell’Europa, dell’Italia, ma anche ilvalore di una civiltà europea fondatasulla tutela della dignità di ogni persona.In questo senso, il ritornare “al largo delmare Mediterraneo” a Lampedusa diPapa Francesco assume da una parte unchiaro valore politico e, dall’altra, indicanelle migrazioni oggi un luogo in cuiriconoscere la presenza di Dio nelfratello, un “sacramento”.

Giancarlo Peregodirettore generale Migrantes

Estate: tempo della politica, quellavera, non una campagna elettorale

on andrà in vacanza la politica, an-che quest’anno. Dovrebbe invecefinire, a credere al calendario,

quella “campagna elettorale permanente”che ormai da tempo domina la scena: nonci sono in vista elezioni di alcun genere,almeno a breve termine. Ci sarebbe allo-ra modo, spazio, tempo, insomma non peril rumore, ma per l’iniziativa della politica.Addirittura, prendendo a prestito un ter-mine antico (e assai ambiguo) si potrebbeaddirittura parlare di un nuovo, possibile“primato della politica”.Al netto di una inevitabile dose di retoricainfatti c’è proprio questo, al fondo delladenuncia della tecnocrazia, del sistemadelle banche e dell’alta finanza, del pote-re degli altri burocrati e del cattivo fun-zionamento della burocrazia, e ancora, delpotere dei sindacati. C’è, nel discorso pub-

N

blico, la denuncia di una situazione di stal-lo e il tentativo di interpretare in terminipolitici un appello pressante da parte dicittadini.Il passaggio è (molto) confuso. Sono que-ste le parole d’ordine di molti movimenticosiddetti “populisti”, ma sono anche i te-mi su cui ha ottenuto un largo consenso lostesso Renzi, con l’impegno di tradurre ladenuncia, chiara ed efficace, in politichedi riforma, non solo in Italia, ma a livellodell’Unione europea, per quel poco o tan-to che valga la presidenza semestrale. Hariaffermato Renzi, ormai insediato: “L’Eu-ropa non è la patria dei tecnocrati”.La politica insomma, primato o non pri-mato, cerca un proprio spazio nuovo, inuna situazione in cui le identità e le arti-colazioni degli schieramenti sono in com-plicato divenire. Molto bene: come ha ri-cordato lo stesso Papa Francesco in Mo-lise, la politica ha un ruolo decisivo, anchee soprattutto oggi. Ovviamente nel rispet-to degli standard etici, che purtroppo nonsono un optional e rilanciano - nella terzacome nelle altre Repubbliche - la questio-ne morale.Lo standard morale, su cui bisogna esse-

re sempre molto vigili, però, è una condi-zione necessaria ma non sufficiente.Il “primato della politica”, anche in questa“versione 2.0”, non può restare un discor-so. Deve necessariamente arrivare allaprova dei fatti, ovvero delle politiche pub-bliche: non le riforme fatte tanto per farlee poi lasciate a metà o non attuate, maquelle che rendono il sistema più giusto,più efficiente, più produttivo. E questo implica ritrovare, dopo la giustadenuncia e i necessari interventi, un rap-porto con gli interessi aggregati, le corpo-razioni, gli apparati: non come i famosi la-dri di Pisa, che di giorno, ovvero nella re-torica delle dichiarazioni, se le danno disanta ragione e poi di notte, ovvero nelchiuso delle segrete stanze, fanno affariinsieme.È il passaggio difficile, ma ormai necessa-rio di questa estate di lavoro, di questo se-mestre di passaggio. In termini più strut-turali, è per Matteo Renzi la sfida del con-solidamento della sua leadership in Italiae in Europa. E perché emerga in Europa,è necessario fare il lavoro difficile in Italia:presto e bene.

Francesco Bonini

La Camera deideputati

Nella foto inalto: PapaFrancescodurante lavisita aLampedusal’8 luglio 2013

L’Europa non può fingere diessere fondata sulla libertà,sull’uguaglianza e sullafraternità, e mettere avanti costi‘insostenibili’ quando si tratta di salvare persone, di fare postodentro le nostre città ad alcunemigliaia di persone

LA VOCE ATTUALITÀ 9

Hanno ragione loro, quelli chevivono con me, lo ammetto.Me lo rimproverano e hannoragione, non posso farci nien-te: quando si avvicina un tur-no elettorale, a qualsiasi livel-lo, che si tratti di consultazio-ni nazionali, regionali, provin-ciali (parlo del passato), diquartiere o di condominio(parlo del futuro), non impor-ta: in ogni caso, io entro in agi-tazione.E siccome sono un grafoma-ne, e in passato mi picco diaver avuto consuetudini nontrascurabili con certi non me-glio identificati teorici dellapolitica, tipo Aristotele di Sta-gira, Tommaso dei conti d’A-quino e Ser Niccolò de’ Mal-clavelli fiorentino, in generemi metto al pc, butto giù qual-che documento programmati-co, lo limo, l’alliscio, lo soppe-so, me ne compiaccio… poi lopubblico, con risultati sempredisastrosi.Nel 2001 Orfeo Goracci venneeletto sindaco di Gubbio, alballottaggio vinse in quasi tut-te le sezioni elettorali, otte-nendo ben 10.623 voti. Poi, nelcorso di quel suo primo man-dato, accanto a cose egregiefece anche cose che a mio pa-rere erano sbagliate, e lo scris-si nel momento in cui presiposizione contro la sua candi-datura per un secondo man-dato, nel 2006. “Cacciamo Go-racci!”: il mio appello era sultavolo di tutti i capifamigliadel Comune di Gubbio; e Go-racci, che al nostro primo in-contro mi avrebbe chiesto seper caso l’avevo preso per uncinghiale, ebbe oltre 11.000preferenze, e vinse non inquasi tutte, ma assolutamentein tutte le sezioni elettorali. Anche quest’anno, per le ele-zioni amministrative del 2014,il mio appello elettorale erasul tavolo di tutti i capifami-glia del Comune di Gubbio, einvitava a eleggere sindaco diGubbio Ennio Palazzari, unamico del quale conosco da vi-cino la grandissima probità esulla cui competenza in mate-ria economico-finanziaria (in-dispensabile oggi in un Co-mune come quello nostro, do-ve s’ènno venduti anche ’l buz-zo de l’ancolla) m’ero accura-tamente informato in sede re-gionale: Ennio ha governato laGepafin, la finanziaria dellaRegione Umbria, a lungo e intempi non sospetti. Tutto be-ne, tutto bene, tranne il risul-tato elettorale. Al ballottaggio,Ennio ha ottenuto solo il26,79% delle preferenze.La domenica successiva, acorso Garibaldi, mi sono avvi-cinato a diversi capannelli diamici o quasi amici: mi sbir-ciavano, pronti al cachinno.Risatine, mugolii vari. Ho al-zato la mano, nel gesto classi-co dell’imperatore OttavianoAugusto. Silenzio. “Se qualcu-no ha intenzione di perdere leelezioni, sa a chi rivolgersi”. Ilcachinno in pectore è partitosubito, fragoroso quanto ba-sta.È partito ed è arrivato, il ca-chinno. È partito ed è arrivato,ma non cambierà nulla. Altreelezioni, altra fibrillazione.Non ci posso fare niente. Sba-glio, o nel 2015 ci sono le re-gionali?

ABAT JOUR

Fibrillazione a tempo

A cura di Angelo M. Fanucci

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Dove trovare la mappaa cartografia di pericolosità sismica localeè pubblicata e scaricabile gratuitamente

sul sito web della Regione Umbria seguendoil percorso dall’home page: Paesaggio,territorio, urbanistica – Informazionegeologica – Carte pericolosità sismica localeper Google Earth (www.territorio.regione.um-bria.it/Static/PSismicaLocaleKmz/Index_kmz.htm) in cui è disponibile un quadro in cuipoter scegliere l’area interessata. È anchedisponibile una versione per l’utilizzo consmartphone o tablet seguendo il percorsoprecedente (e poi cliccando su www.territorio.regione.umbria.it/Static/PSismicaLocaleKmz/Index_kmzMobile.htm).

L

tero territorio regionale, e contiene del-le informazioni su ben 69.675 aree omo-genee a diversa pericolosità sismica lo-cale. Sono state distinte 13 diverse situazioniin cui localmente si possono verificarecondizioni di maggior impatto dei terre-moti. Un dato che emerge, per esempio,è che circa il 49% di tutto il territorio re-gionale è contraddistinto da situazioniche possono causare localmente un’am-plificazione delle forze sismiche gene-rate dai terremoti. Le carte di pericolosità sismica locale informato per Google Earth derivano daiprodotti vettoriali della Regione Umbria,anch’essi liberamente utilizzabili dal2013 nello specifico portale cartograficoregionale UmbriaGeo.

VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

Le Province restano nel limboe Province sono state rifor-mate, ma il loro futuro – an-che quello di Perugia e Ter-

ni – è ancora da definire. Si è riba-dito, più volte, che non ci sarannoproblemi per il personale dipen-dente ma per le funzioni c’è anco-ra tanto da fare, mentre il proble-ma più grave, al momento, è laprogressiva carenza di risorse inquesta fase di transizione, con lapossibilità di non assicurare, a bre-ve, alcuni servizi (come scuole,emergenza neve, manutenzionestradale). Si sta aspettando un decreto delPresidente del Consiglio dei mini-stri che avrebbe dovuto stabilire icriteri per individuare risorse fi-nanziarie e umane da trasferiresulla base della nuova ripartizionedelle funzioni (con Regioni e Co-muni). Intanto, anche in Umbria, si stapensando alle elezioni del prossi-mo 28 settembre, quando si vote-rà per i nuovi presidenti delle Pro-vince di Perugia e Terni. È statapubblicata lo scorso primo lugliola circolare che contiene le Lineeguida per lo svolgimento del pro-cedimento elettorale. Vale la pena di spiegare come funzionerà.I “comizi” per l’elezione dei Presidenti edei Consigli provinciali vengono convoca-ti con provvedimento del Presidente dellaProvincia o del commissario straordinarioentro il quarantesimo giorno antecedentequello della votazione (ad esempio, entroil 19 agosto nel caso ipotizzato di svolgi-mento delle elezioni il 28 settembre). Giàal momento della convocazione dei comi-zi elettorali, il presidente della Provincia oil commissario straordinario, con apposi-to provvedimento, può costituire un ufficio

L

elettorale, del quale siano chiamati a farparte dirigenti, funzionari e altri dipen-denti dell’Amministrazione provinciale. Il corpo elettorale è costituito dai sindacie dai consiglieri comunali in carica. Nonpossono, quindi, far parte del corpo elet-torale gli ex amministratori elettivi dei Co-muni, cioè i sindaci e i consiglieri comu-nali, nei casi in cui il Comune risulti esse-re commissariato. Sono eleggibili a consi-gliere provinciale i sindaci e i consiglieriin carica dei Comuni della provincia. Limitatamente alle prime elezioni di cia-

scun Presidente e Consiglio provinciale,sono eleggibili anche i consiglieri provin-ciali uscenti. Anche per l’elezione del pre-sidente della Provincia sono eleggibili, ol-tre ai sindaci il cui mandato scade non pri-ma di diciotto mesi dallo svolgimento del-l’elezione stessa, anche i consiglieri pro-vinciali uscenti. Le liste, inoltre, devonoessere corredate di un contrassegno elet-torale. Dal punto di vista politico, c’è molta in-certezza in Umbria sulla guida politicadelle Province, in particolare a Perugia,dopo l’esito delle ultime consultazioni am-ministrative che hanno rivoluzionato l’as-setto di forze in campo. Non c’è più la chia-ra supremazia del centrosinistra, il qualepotrebbe prevalere solo con un accordoblindato che, però, non sarà così facile daraggiungere.

E. Q.

REGIONE. On-line la cartografia della pericolosità sismica

La mappa delle aree a rischioa Regione dell’Umbria ha messo on line con Google Earth tutta lacartografia della pericolosità si-

smica del territorio: è consultabile sia alcomputer che con smartphone o tablet. Il Servizio geologico e sismico della Re-gione ha infatti realizzato, in collabora-

L zione con l’agenzia regionale Webred acui è stata affidata l’informatizzazione, lacarta di pericolosità sismica locale del-l’Umbria per Google Earth, mettendocosì a disposizione l’informazione convisualizzazione in 3D senza dover esse-re tecnici del settore. “La Regione Umbria - ha sottolineatol’assessore Stefano Vinti - è l’unica re-gione d’Italia che ha realizzato e resodisponibile per tutto il proprio territorioquesta cartografia. L’esigenza di fruibi-lità, anche attraverso l’impiego dellenuove tecnologie informatiche, non ri-guarda solo i database dell’Umbria, matutta la cartografia geologica, nazionalee regionale e proprio per questo la Re-gione Umbria ha da tempo stipulato unprotocollo d’intesa con altre tre Regionidell’Italia centrale (Emilia-Romagna,Marche e Toscana), che dispongono del-le informazioni geologiche per l’interoterritorio regionale di loro competenza”. L’intera cartografia di pericolosità si-smica locale informatizzata è suddivisanelle 265 sezioni di carta tecnica regio-nale alla scala 1:10.000, che ricoprono icirca 8.475 chilometri quadrati dell’in-

Si attende ancora il decreto delPresidente del Consiglio per iltrasferimento delle funzioni.Intanto vari servizi potrebberorimanere “sospesi”

ALLUVIONI. Il Governo nazionale approva lo “stato d’emergenza” per le aree colpite

l Consiglio del ministri, surichiesta della Regione Umbria,il 7 luglio ha dichiarato lo stato

d’emergenza (della durata di 180giorni) per i Comuni umbri colpitidagli eccezionali eventi alluvionali edai dissesti idrogeologici verificatisinel periodo da novembre 2013 afebbraio 2014. Il prossimo passosarà l’emanazione - da parte delcapo dipartimento della Protezionecivile Franco Gabrielli -dell’ordinanza con la quale verrà

I individuato il Commissario delegatoper la gestione dello statod’emergenza; sarà predisposto unpiano degli interventi da sottoporreall’approvazione del Dipartimentostesso, e saranno previste lenecessarie risorse per far fronte allespese connesse con la gestioneemergenziale. La delibera delConsiglio dei ministri fa seguitoall’ampio lavoro di ricognizione everifica condotto dagli ufficiregionali e ai controlli condotti dal

dipartimento della Protezionecivile, che ha portato alla richiestaavanzata nel marzo scorso dallapresidente Catiuscia Marini diinterventi di urgenza per circa 18

milioni di euro e segnalazione didanni per circa 80 milioni. Ilprovvedimento interessaprincipalmente i Comuni dellafascia appenninica colpiti daglieventi del mese di novembre 2013e febbraio 2014. “Attraverso lerisorse che verranno attribuiteall’Umbria - ha precisato lagovernatrice -, presumibilmentenon esaustive dell’interofabbisogno, dato il limitatostanziamento assegnato al Fondoper le emergenze nazionali pertutte le Regioni, sarà possibileaffrontare solo alcune dellemaggiori criticità”.

Il palazzo della Provincia di Perugia

La home page del sito per le cartografie

La frana a Gubbio

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

LADRO BLOCCATO TRE VOLTE IN 16 ORE

C’è un “made in Italy” che va forte all’estero:quello della Giustizia, che richiama tanti di-sperati con la certezza di fare un po’ di soldicon furti, scippi e spaccio di droga restandosostanzialmente impuniti. Uno dei casi piùrecenti è un tunisino senza fissa dimora chein 16 ore a Perugia è stato bloccato dalla po-lizia per tre volte subito dopo avere com-piuto altrettanti furti. Di notte si era intro-dotto in un garage e era stato fermato pocodopo con alcuni oggetti rubati. È stato por-tato in questura, denunciato per furto e poirilasciato. Alle 7 di mattina era libero. Dueore dopo è stato nuovamente bloccato men-tre stava rubando in un’automobile. Questavolta è stato arrestato per rapina per avereaggredito i poliziotti che lo avevano sorpre-so. Qualche ora dopo però era di nuovo li-bero. Processato per direttissima, aveva pat-teggiato una pena irrisoria e era stato scar-cerato. E così si è rimesso al “lavoro”: altrofurto per strada in una Mercedes, nuovo in-tervento della polizia e nuovo arresto. Nonconosciamo il seguito di questa storia, unadelle tante di “guardie e ladri” che si svolgo-no ogni giorno per le strade di Perugia...

OMICIDA RESTA IN CARCERE... 48 ORE

Del funzionamento della “giustizia made inItaly” sono stati sicuramente ben informatianche in Romania per una brutta storia av-venuta a Terni. La storia di un romeno resi-dente nella Città dell’acciaio e ucciso da unamico italiano, che lo aveva poi portato in unbosco e sotterrato dopo avere coperto il ca-davere con la calce per farlo sparire prima.L’assassino, dopo mesi di indagini della po-lizia, ha confessato e fatto ritrovare il cada-vere. Arrestato, dopo due giorni era già a ca-sa, agli arresti domiciliari. A Terni, come aPerugia nel caso del tunisino, i magistrati si-curamente hanno applicato la “legge”. Diuna giustizia la quale in Italia evidentemen-te si preoccupa di più delle “garanzie” sa-crosante per gli imputati che dei diritti, al-trettanto sacrosanti, di tutti i cittadini.

A PERUGIA MANCANO AULE PER I PROCESSI

Tra i diritti dei cittadini c’è anche quello diuna Stato che tuteli la loro sicurezza. Benedunque ha fatto il nuovo sindaco di PerugiaAndrea Romizi, che tra i suoi primi impegniha voluto incontrare il ministro degli InterniAngelino Alfano per discutere di uno deiproblemi al centro delle suo programmaelettorale: rendere la città più sicura. Forsearriveranno più poliziotti, ma non basta, sela giustizia funziona male. E a Perugia c’è an-che un altro problema: ci sono processi, contempi già troppo lunghi, che rischiano di sal-tare per la mancanza di aule. Con la recenteriforma sono stati cancellati alcuni tribuna-li e sedi distaccate, ed è così aumentato l’af-flusso di procedimenti a Perugia. Dove peròmancano aule e uffici adeguati. Nei localisotterranei della sezione di via XIV Settembrealcune udienze sono saltate per malori inaula. Il presidente della sezione GaetanoMautone e il presidente del tribunale AldoCriscuolo sono da tempo alla ricerca di unaqualche soluzione. Altrimenti - hanno fattosapere - si rischia di bloccare tutta l’attivitàgiurisdizionale. Dunque un’altra bella gra-na per il nuovo Sindaco e la sua Giunta.

APPALTI: LA REGIONE CHIEDE AIUTO ALLA GDF

La Regione intanto chiede aiuto alla Guardiadi finanza per scongiurare cattive sorpresenella gare per appalti pubblici di lavori e ser-vizi per importi superiori a 100.000 euro. L’assessore Stefano Vinti e il comandante re-gionale della Guardia di finanza CristianoZaccagnini hanno firmato un protocollod’intesa in base al quale tutti i dati in pos-sesso della Regione potranno essere esami-nati dalle fiamme gialle per controllare me-glio sul corretto impiego dei soldi pubblici.

10 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Il palazzo della Provincia di Terni

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❖ ECOLOGIAProgetto per salvareanimali e automobiliSalvare uomini e bestie. E mezzi. È l’obiettivodel progetto “Life Strade” per la riduzione dellaperdita di biodiversità causata da incidentistradali, coordinato dalla Regione Umbria. Lasperimentazione sulle strade umbre di uninnovativo sistema di dissuasionedell’attraversamento della fauna selvatica, giàin essere dal dicembre scorso in provincia diTerni lungo la SR 74 Maremmana, viene orainstallato lungo la SR 3 Flaminia nel trattocompreso tra i Comuni di Fossato di Vico eScheggia-Pascelupo, uno dei tratti a maggior

rischio dicollisione fraveicoli e faunaselvaticaindividuatoattraversol’analisi degliincidenti stradaliregistrati da più

di quindici anni dall’Osservatorio faunisticodella Regione. “Lo scopo è duplice - ha dettol’assessore regionale alle Politiche agricole,Fernanda Cecchini -: salvaguardare l’incolumitàdella fauna e degli automobilisti, ma ancherisparmiare sui due milioni di euro all’annopagati per le assicurazioni stipulate al fine digarantire i risarcimenti dei danni”.

VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

Al via i corsi diorientamento per lematricole. Intanto partononuovi servizi per glistudenti, e si sta risolvendoil nodo delle Segreterie

er l’Università degli studi diPerugia di vacanze, almenoper il momento, non se ne

parla. Sono, anzi, questi i mesi“caldi” per intercettare desideri eprospettive delle future matricoleappena uscite dall’esame dimaturità. Come? Secondo ilrettore Moriconi, unendo alladidattica tutta una serie di servizia favore degli studenti.

I nuovi servizi“Gli studenti hanno bisogno dipunti di ritrovo, di luoghi dovestudiare, ma anche dove intessererelazioni umane. La Bibliotecaumanistica di piazza Morlacchi,con il suo enorme afflussoquotidiano di studenti, ne è unesempio”. Le parole del pro-rettore dell’ateneo, FabrizioFigorilli, chiariscono la filosofiache sta dietro alla decisione delSenato accademico di dare intotale gestione agli studentialcune aule studio dell’Università.Il primo spazio autogestito haaperto a Terni a Medicina, mentrea Perugia sarà a Chimica; irappresentanti degli studenti sonogià al lavoro per decidere orari diapertura/chiusura, attività e turnidei “controllori”, i qualiriceveranno in cambio creditiformativi. “Stiamo poirecuperando - aggiunge Figorilli -ulteriori spazi nella zona del

P

centro storico, anche incollaborazione con altreistituzioni della città come laCuria o le biblioteche, e studiandola possibilità di allungare gli oraridi chiusura delle biblioteche”. Pergli studenti c’è poi la possibilità diusufruire di sconti sui trasportipubblici e, per i fuorisede,dell’assistenza sanitaria (tema dicui La Voce ha già dato conto neinumeri precedenti), grazie a unaconvenzione con la Usl Umbria 1che prevede ai ragazzi di fruire divisite, ambulatoriali o domiciliari,e di relative prescrizioni difarmaci o prestazionispecialistiche nei periodi di

residenza a Perugia.

Le SegreterieAltra comodità “ritrovata” per gliuniversitari dell’ateneo peruginosono le Segreterie didattiche, chenelle ultime settimane stannotornando nei rispettividipartimenti. Già operative quelledi Agraria, Veterinaria eGiurisprudenza a cui, via via,seguiranno tutte le altre. Restaancora aperto – ammette il pro-rettore – il destino dell’ex Fiat invia Pallotta, acquistato dall’ateneonel 2003, poi ristrutturato concirca un milione di euro perospitare le Segreterie e, infine,

chiuso nel 2009 per mancanzadelle caratteristiche anti-sismichecon relativo trasloco delle attivitàal polo ospedaliero Santa Mariadella Misericordia. “L’idea -spiega ancora - è quella diriportarci parte delle Segreterie”,probabilmente il Puntoimmatricolazioni, “e parte del

carico dell’Archivio d’ateneo”. Mail rettore Moriconi pensa anche aspazi da destinare alla formazionea distanza, all’e-learning e unservizio di tutoraggio dedicato aglistudenti fuoricorso “per capire dicosa hanno bisogno e comepoterli aiutare. Senza dimenticarela volontà di risistemare l’area diScienze motorie, a oggi fatiscente,per costruire una Cittadella dellosport”, sottolinea Figorilli. Tanteipotesi, quindi, tutte però ancorasulla carta e in fase di studio.

L’orientamentoPronti a partiresono, invece, gliannualiappuntamenti diorientamento delLugliorienta,indirizzati allefuture matricoledei corsi a numeroprogrammatodell’area medico-sanitaria,scientifica,umanistica egiurisprudenza, icui corsi, pur nonpresentando untest d’ingresso,prenderanno il viaai primi disettembre (pertutti gli altri corsiad accesso libero

l’appuntamento è a settembre).Dal 14 al 18 luglio i docenti e iricercatori dei Dipartimenti diriferimento incontreranno gliaspiranti universitari permostrare spazi, percorsi formativie rispondere a eventualidomande.

Laura Lana

IN BREVE

❖ CEM MONDIALITÀ A TREVIIl 53° convegno nazionale sulla educazione interculturale

EM Mondialità, movimento educativointerculturale, promuove per il prossimomese di agosto il suo tradizionale convegno

annuale, giunto quest’anno alla 53° edizione.L’iniziativa, rivolta in particolare al mondo deglieducatori, della scuola e dell’associazionismo, avràper titolo Amare questo tempo. alfabeti per la curadelle relazioni, si svolgerà presso l’Hotel DellaTorre a Trevi (Pg) dal 27 al 31 agosto e comprendeun ricco programma di relatori, laboratori diricerca, tavole rotonde e serate a tema. Il convegnooffre ai partecipanti cinque giorni di formazione,aggiornamento e convivialità. I convegnistiscegliendo entro giovedì 31 luglio tra i settelaboratori e i tre workshop potranno esplorare iltema del convegno e indagare molteplici aspettidell’educazione interculturale attraverso unapluralità di linguaggi e metodologie interattive. Ilconvegno è specificatamente ideato per consentireil massimo coinvolgimento dei partecipanti, chesaranno chiamati ad esserne i reali protagonisti.Iniziativa realizzata nell’ambito del protocollod’intesa tra il Miur e Csam/Cem Mondialità, siglatoin data 10 gennaio 2013. Per maggioriinformazioni: CEM Mondialità Tel. 030.3772780 [email protected] -cem.saverianibrescia.it

CDa Norcia a Montecassinosulle orme di san Benedetto

La cripta della basilica di San Benedetto

Un cammino e un libro-guida di Simone Frignani La presentazione a Monteleone di Spoleto

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

Le date di Lugliorienta14 luglio: corso di Lingue e culture straniere(ore 9.30); Scienze della formazione primaria eSciente e tecniche psicologiche dei processimentali (ore 11)15 luglio: Farmacia, Chimica e Tecnologiafarmaceutica (ore 9.30)16 luglio: Scienze biologiche e Biotecnologie(ore 9.30).17 luglio: Giurisprudenza e Funzionariogiudiziario e amministrativo (ore 9.30).18 luglio: Professioni sanitarie e Scienzemotorie e sportive (ore 9.30)Per partecipare agli incontri si pregacomunicare la propria adesione all’Ufficioorientamento universitario che è adisposizione anche per ulteriori informazioni(tel. 075 5737542 - 075 5852190; [email protected])

11LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

❖ SCUOLEDa Roma i fondiper l’ediliziaIl Piano di edilizia scolasticaapprovato nei giorni scorsi dalConsiglio dei ministri prevede perl’Umbria investimenti per 8 milionie mezzo nell’arco del biennio 2014-2015. “Il programma per rinnovarele scuole si è messo in moto e puòcontare su significative risorseliberate dai vincoli del Patto distabilità e finanziamenti del Fondoper lo sviluppo e la coesione”,sottolinea la vice presidente della

Giunta regionale e assessoreall’Istruzione Carla Casciari. InUmbria “sulla base delle necessitàevidenziate dai Comuni dopol’invito del Presidente del Consiglioa segnalare gli interventiimmediatamente cantierabili, sipotranno realizzare lavori in 87istituti scolastici, 46 in provincia diPerugia e 41 in quella di Terni”, haaggiunto Casciari ricordando che laRegione ha destinato 4 milioni dieuro alla qualificazione delpatrimonio scolastico nel Pianotriennale per il diritto allo studio.“La maggior parte, con investimentiper circa 6 milioni e mezzo di euro -

spiega l’assessore -, consentirannodi aumentare la sicurezza degliedifici scolastici, mentre quasi 1milione e 400 mila euro potràessere impiegato dal Comune diTodi per il filone ‘scuole nuove’.Oltre 600 mila euro, inoltre,serviranno per opere di piccolamanutenzione e il decoro dellescuole”. Per il futuro, in assessoratosono già pronti a trasferire - entro il1° dicembre - i dati dell’Anagrafedell’edilizia scolastica al ministerodell’Istruzione, che così avrà “unquadro completo in cui individuarele priorità d’intervento e indirizzareal meglio le risorse disponibili”.

n cammino sulle orme di SanBenedetto. È quello intrapresoqualche anno fa da Simone Fri-

gnani e che è poi confluito in una guida Il cammino di San Benedetto edito daTerre di Mezzo nel 2012 (due le edizio-ni pubblicate in italiano e un’altra in te-desco) e in un portale internet(www.camminodibenedetto.it). Un per-corso di 300 chilometri, da percorrere in16 giorni, da Norcia (dove Benedettonacque). (Nella foto la cripta della basi-lica di San Benedetto dove la tradizionevuole che sia nato insieme alla sorellaScolastica) a Subiaco (dove pose le ba-

U

si della Regola), fino a Cassino (dovevisse gli ultimi anni), attraversando iluoghi più significativi della vita delSanto. Percorrendo sentieri, carrarecce e stra-de poco trafficate tra l’Umbria e il Lazio,a piedi o in bicicletta, il cammino daràl’opportunità di visitare alcuni tra i piùimportanti monasteri benedettini d’Ita-lia. In occasione della Fiera di San Feliceche si terrà a Monteleone di Spoleto dal18 al 20 luglio Simone Frignani verrà apresentare il cammino (20 luglio, Tea-tro comunale, ore 10.30), per sensibi-lizzare - spiega - le amministrazioni co-munali dell’Umbria a indicare il per-corso con tabelle appropriate, come giàè stato fatto nel Lazio e a promuoverlo.Nel Lazio è nata ad esempio l’associa-zione “Amici del cammino di san Bene-detto”. “Ad oggi abbiamo avuto circa2.000 adesioni ricavate dal numero del-le credenziali richieste al nostro sito, do-ve è possibile trovare varie informazio-

ni, - continua - ma probabilmente sonomolte di più se consideriamo chi per-corre autonomamente il cammino”. Simone Frignani, 43 anni, è nato a Ma-ranello, nel modenese. Laureato inscienze biologiche, successivamente haintrapreso studi teologici e attualmentesta laureandosi in Scienze religiose. Dadue anni insegna religione cattolica nel-le scuole primarie e secondarie. “Lamia formazione è quella scout - rac-conta - ed è da lì che è maturata la miapassione per il Cammino (quello che ingergo scout si chiama la “route”) e chemi ha poi portato ad interessarmi alcammino di san Benedetto. Una ricercache è durata tre anni, consultando map-pe, immagini da satellite, percorrendotante strade e conoscendo tanta gentedel luogo che mi ha dato delle informa-zioni”. Un percorso che è in primis uncammino di fede, spirituale - conclude- ma anche naturalistico, culturale e sto-rico.

Manuela Acito

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ono fatti che non si commentano perché non hanno un sensocompiuto, e bloccano la mente in una specie di scacco matto. IlVescovo, nel suo intervento (vedi qui a lato) dice che non si

riesce neppure a pregare. Come si può sparare in faccia a unadonna e a un bimbo di due anni? Vi sono pittori che non osanoneppure dipingere i volti tanto sono sacri, cioè inviolabili.Emmanuel Lévinas, filosofo contemporaneo ebreo, ha fatto del“volto” una categoria per la definizione della persona umana, uncriterio di riferimento per la sua dignità, per la solidarietà, per lapace. Come è possibile, come è stato possibile violare questabarriera della vita umana? L’altra riflessione incompiuta, mapressante, riguarda la persona dell’assassino: chi è? Spesso si indicacon strane fantasie un personaggio scuro, lontano dai nostri schemiformali, sul quale poniamo una specie di maschera tenebrosa,mentre si tratta di un bravo ragazzo, uno di noi, che è cresciuto e hafrequentato gli ambienti della normale gente perbene, lui stesso unragazzo perbene, laborioso, socievole. La devastazione operatasembra sproporzionata rispetto all’autore e alla sua storia. Nonvogliamo evocare entità soprannaturali, per non servirci discorciatoie impraticabii, mentre sarebbe il caso di riflettere suimeccanismi psicologici delle passioni, sull’educazione deisentimenti che possono essere devastanti se non conosciuti edominati. Un tema che risale a Platone e a Omero. Il sentimentodell’abbandono e del rifiuto totale, per alcuni, ha la forzadirompente della pena di morte e dell’annullamento del proprioessere, dal quale si è travolti come in un gorgo se non si èaggrappati a una tavola di salvezza e non si è allenati a resistere alnaufragio. Ci si deve allenare a dirsi dei “no”, e ciò è necessariooggi più che mai per evitare che la violenza delle passioni devastil’esistenza propria e altrui. Bassetti ha detto vi sono delle soglieinvalicabili. Attenti a distruggere la distinzione tra bene e male, checomporta, secondo la Bibbia, vita o morte (Deuteronomio 30,15.19).

E. B.

SSe ‘uno di noi’ sceglie il male

VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

mati figli di Perugia, cre-denti, e voi tutti uomini edonne di buona volontà,

sono tornato ieri sera dal repar-to di Rianimazione del nostroospedale di Santa Maria dellaMisericordia, dove ho rivissutosulla mia persona il drammache ha colpito la nostra città: unuomo e una donna che lottanofra la vita e la morte, un angio-letto di due anni a cui sono sta-te mozzate le ali e un’altra crea-tura gravemente ferita.Sono ancora scosso, resta perfi-no difficile pregare, perché l’e-mozione ti sconvolge. “Perché,Signore? Signore, perché?”.Una cosa è certa: ormai da tem-po stiamo respirando troppi ve-leni, che come un potente in-setticida ci stanno distruggen-do la vita. Stanno infatti venen-do meno quei valori su cui la fa-miglia umana e l’intera societàsi fondano: la vita, il rispettodella persona, la famiglia. Non basta più provare orrore, eforse anche pietà per tanti fattiche ormai sono accaduti e chele cronache hanno evidenziato.Occorre da parte di tutti assu-mere una forte presa di co-scienza. I figli devono essereeducati e guidati, gli anziani ri-spettati e ascoltati di più, il la-voro garantito a tutti, la vitapropria e altrui custodita e dife-sa.In questa tragedia non intendopuntare il dito contro nessuno.Lascio il giudizio a Dio; ma lanostra Umbria, terra di san Be-nedetto, di san Francesco, disanta Rita e della beata MadreSperanza, deve ritrovare le sueprofonde radici cristiane, chehanno, nel corso dei secoliumanizzato le nostre popola-zioni.Ci sono delle soglie invalicabi-li, oltre le quali c’è solo una spi-rale di morte. Siamo di fronte afamiglie in crisi di valori e ab-bandonate a se stesse, con rap-

A porti sempre più fragili e con-flittuali. Persone in preda a pas-sioni inaudite e sconvolgenti,che sfociano in gesti di racca-pricciante violenza.Unisco la mia debole voce aquella forte di Papa Francescoperché Perugia torni a rivivere,ai nostri giorni, quella che èsempre stata la sua vocazione emissione storica, una storia disolidarietà, di accoglienza e dirispetto per tutti.Carissimi figli di Perugia, ab-biate un sussulto di sano orgo-glio per questa nostra bellissi-ma e amata città, e in particola-re gli uomini e le donne cre-denti volgano il loro sguardoverso colui che solo può salvar-

ci, il Signore Gesù, e ritorninofiduciosi sotto il manto dellaMadonna delle Grazie.Per le quattro persone grave-mente ferite e per i loro fami-liari che fin da ora, nell’attesadi poterli incontrare, abbraccionel Signore, assicuro la miapreghiera... Chiedo alle comu-nità parrocchiali, all’Azione cat-tolica e a tutti i movimenti egruppi ecclesiali, alle confra-ternite e alle Misericordie e atutti i consacrati dell’arcidioce-si momenti di riflessione e dipreghiera.

† Gualtiero card. Bassettiarcivescovo di Perugia-Cittàdella Pieve (Nota diffusa il 7luglio)

CRONACA NERA. Il messaggio del card. Bassettiall’indomani della sparatoria di Ponte Valleceppi

Non basta provare orroreRitroviamo le nostre radici!

IL FATTOdi domenica 6 luglio

omenica mattina a Ponte Valleceppi Riccardo Bazzurri,carrozziere 31enne, dopo una discussione, ha sparato al

figlio di due anni, alla ex compagna 24enne e all’amica di lei,per poi rivolgere la pistola contro se stesso. Il diverbio - secondole indagini condotte dai carabinieri - è sorto mentre le duedonne, con il bambino, erano salite in auto per recarsi inpiscina. A quel punto l’uomo ha sparato quattro colpi di pistola,ferendole gravemente. Ha quindi rivolto l’arma (una Berettacalibro 9 semiautomatica regolarmente denunciata) contro lapropria testa, facendo di nuovo fuoco e tentando il suicidio. Allabase di questa ennesima tragedia familiare, probabilmente ilfatto che l’uomo non aveva accettato la fine della sua relazione,ma anche problemi legati al mantenimento del piccolo. Subitodopo la sparatoria, i tre adulti sono stati trasportati all’ospedaleSanta Maria della Misericordia di Perugia, mentre il piccolo èstato portato al “Meyer” di Firenze. Bazzurri si è spento lunedì e isuoi organi sono stati donati. Restano molto gravi le condizionidell’ex compagna e del piccolo. Potrebbe invece essere dimessanel giro di una settimana l’amica della donna, ricoverata nelreparto di Otorinolaringoiatria dopo esser stata raggiunta allamascella da uno dei colpi. Secondo le dichiarazioni dei medici,la donna non avrà conseguenze. Nei giorni scorsi ha ricevutoanche la visita del sindaco di Perugia, Andrea Romizi.

Laura Lana

D

12 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Altra tragedia familiare

a ceramica umbra si rinnova, traendoispirazione dalla sua secolare

tradizione artistica alla luce di unasensibilità (estetica e funzionale)contemporanea, per rivolgersi al mercatoglobale. È questo il messaggio che arrivadalla collezione dedicata al “Banchettocontemporaneo” realizzata nell’ambitodel progetto della Regione “Ceramica made in Umbria”, allestita da mercoledìnello “Spazio Umbria” all’interno delcomplesso dell’ex Fatebenefratelli aPerugia, dove accompagna la mostra“Sensational Umbria” del fotografo SteveMcCurry. La sfida è quella di creare solide

L

basi per un rilancio promozionale dellaceramica artistica. “La realizzazione dellacollezione - ha rilevato l’assessoreregionale allo Sviluppo economicoVincenzo Riommi -, nell’ambito delprogetto regionale che ha aggregato 21imprese, rappresenta una modalitàinnovativa di supporto all’innovazione diprodotto in un settore che si caratterizzaper i forti contenuti di coerenza con latradizione e la cultura dell’Umbria”. Acreare coppe, piatti, fiaschi, bacili e glialtri articoli - 45 i pezzi che compongonola collezione, reinterpretando gli oggettidel passato - sono state le aziende Bizzirri;G&P di Gialletti e Pimpinelli; UbaldoGrazia maioliche; L’Antica Deruta; Mod;Peccetti; Sambuco; Sberna; Torretti;Vecchia Deruta; Carini; Mastro Giorgio;Passeri; Pericoli Graziano; Pimpinelli;Spigarelli; Biagioli; Caff; Fumanti Aldo;Rampini; Rometti. La proprietà deiprototipi appartiene alla Regione Umbria,ma alle imprese è stata concessa la facoltàdi produrre e di vendere le riproduzionisenza alcun obbligo di royalty neiconfronti del progettista originario.

CERAMICA UMBRA. Iniziativa della Regione

In mostra insieme a McCurryper un rilancio internazionale

I quattro Comuni ricicloni

egambiente premia i Comuni diUmbertide, Giano dell’Umbria, Tor-giano e Monte Castello di Vibio. So-

no i “Comuni ricicloni 2014”, dove l’Um-bria si qualifica tra i migliori sistemi digestione dei rifiuti addirittura a livellonazionale. Tutti e quattro i Comuni umbripremiati si avvalgono dei servizi di igie-ne ambientale di Gest - gruppo Gesenu.L’evento conclusivo della manifestazionepromossa da Legambiente - con il coin-volgimento di Anci, Fise Assoambiente,Federambiente, Conai, Comieco, Coreve,Cial, Corepla, Rilegno, Consorzio italia-no compostatori, Centro di coordina-mento Raee e Assobioplastiche - si è svol-to il 9 luglio presso l’hotel Quirinale a Ro-ma. “Comuni Ricicloni”, alla sua 21a edi-zione, premia ogni anno le comunità lo-cali, gli amministratori e i cittadini cheabbiano ottenuto risultati significativi conla gestione di raccolte differenziate av-

L

viate a riciclaggio che abbiano raggiuntoil valore minimo percentuale del 65%, econ gli acquisti di beni, servizi e opereche abbiano valorizzato i materiali recu-perati.La validazione dei risultati ottenuti si av-vale della collaborazione della giuria tec-nica che ha riportato i seguenti dati: Tor-giano, abitanti 6.698, raccolta differen-ziata 71,7%; Umbertide, abitanti 16.748,raccolta differenziata 71,6%; Giano del-l’Umbria, abitanti 3.815, raccolta diffe-renziata 70,1%; Monte Castello di Vibio,abitanti 1.610, raccolta differenziata65,6%.Sono tre le categorie dei premi per i “Co-muni ricicloni”: miglior raccolta diffe-renziata (definita attraverso il punteggioraggiunto sulla base dell’indice di gestio-ne), maggior percentuale di raccolta dif-ferenziata complessiva (costituita dallasomma di quelle relative ai diversi mate-riali), e miglior raccolta differenziata del-le singole frazioni merceologiche, ogget-to di raccolte separate. La distribuzionedei riconoscimenti è effettuata per classidi grandezza demografica dei Comuni esulla base di macro-fasce geografiche:Nord, Centro e Sud.

Legambiente premiaUmbertide, Giano, Torgiano,Monte Castello di Vibio

Curiosi e forze dell’ordine in strada a Ponte Valleceppi

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VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

BREVI

❖ UMBRIA JAZZMostra di istantaneedi 6 grandi fotografi

Resta aperta fino al 20 luglio a Perugia a palazzoOddi - Marini Clarelli (via dei Priori 84) la mostra“6 per il Jazz?”. In esposizione, decine dimagnifici scatti, opera di sei fotografi sia deiquotidiani umbri sia internazionali (MatteoCrocchioni, Tom Dickeson,“Fuji”, MarcoGiugliarelli, Adriano Scognamillo, Oreste Testa),dedicati a Umbria Jazz e ai grandi protagonistidel jazz in generale, immortalti durante i concertio dietro le quinte. Orario: 9.30 - 12.30 e 16-18;ingresso libero.

❖ ACCADEMIA /1Pittori in erbacrescono al CerpÈ in corso al Cerp, lo spazio espositivo della Roccapaolina, la mostra Première delle opere “prime”di giovani artisti, studenti di Pittura del Bienniospecialistico dell’Accademia di Belle Arti” diPerugia. Alla mostra, organizzata dall’Accademiadi Belle Arti ‘Pietro Vannucci’ (cattedra di Pitturaprof. Renzogallo) gli studenti, già diplomati neltriennio o provenienti da differenti esperienzeitaliane o straniere, hanno progettato, definito emisurato le proprie opere in rapporto agli spaziespositivi. L’esposizione diviene importantemessa a punto del proprio linguaggio formale,meta finale di un processo speculativo che li vedestavolta pubblici protagonisti e prova nella qualelo studente si assume nuove responsabilità difronte agli occhi dell’osservatore pubblico.

❖ ACCADEMIA/2Incisioni di maestri cinesidialogano con quelle italianeVerrà inaugurata il 17 luglio presso il Museodell’Accademia di Belle arti a Perugia, la mostradi incisioni contemporanee “Dialog of Etchings.Xu Hui Art Museum & Accademia di Belle Arti“Pietro Vannucci”. L’esposizione, nell’intenzionedell’Accademia di aprirsi alle esperienzeinternazionali, e in particolare a quelle dellaCina, presenta una serie di incisioni (acqueforti)di maestri cinesi provenienti dallo Xu Hui ArtMuseum di Shanghai che dialogano con alcuneopere di artisti italiani che hanno esposto inmolte delle più importanti rassegne nazionali einternazionali e fanno parte della collezionegrafica dell’Accademia. Le opere sono costituiteda 30 realizzazioni cinesi e dieci incisioni italiane.

UMBRIA JAZZ. Programma e novità dell’edizione 2014 Jazz e i suoi fratelli

opo oltre 40 anni di suc-cesso, anche l’edizione2014 di Umbria Jazz si

prepara a raccogliere plateeimmense e tanto gradimento.Gli artisti che si esibirannoporteranno per le vie, le piazzee i locali più prestigiosi di Pe-rugia ritmi e melodie di grandespessore artistico. I musicistisono tutti di fama internazio-nale e si esibiranno dall’11 al20 luglio con un programmafatto non solo di musica jazz. Ci saranno personaggi del cali-bro di Herbie Hancock e W.Shorter, maestri della musica funk come Dr. John, le grandivoci di Al Jarreau, Mario Bion-di, Natalie Cole, Fiorella Man-noia, grandi pianisti come Mi-chel Camilo e Hiromi e il gran-de jazz italiano di Stefano Bol-lani, Paolo Fresu, Danilo Rea etanti altri.L’edizione di quest’anno porta con sé al-cuni progetti inediti: un vero e proprio “fe-stival nel festival” con la serata-nottata daltitolo Techno-logical Dance Music Festival,con il meglio della musica dance e il con-certo in esclusiva italiana dei Roots, grup-po icona della musica rap e hip hop. Nonsolo musica, ma anche storia e approfon-dimenti. Il 20 luglio, giorno di chiusura della ma-nifestazione, la giornata sarà dedicata aljazz italiano con un convegno sulla situa-zione del jazz nazionale, che precederà lospeciale tributo al maestro Armando Tro-vajoli a un anno dalla sua scomparsa. Dal punto di vista logistico, i luoghi delleesibizioni non subiranno variazioni ri-spetto al passato. Punto di riferimento ri-mane l’arena Santa Giuliana dove suone-ranno i grandi nomi della musica e dove

D

saranno installati i maxi-schermi per as-sistere alle finali del Mondiale di calcio. Il teatro Morlacchi e la sala Podiani dellaGalleria nazionale dell’Umbria, che tornadopo alcuni anni a ospitare i concerti delfestival, saranno i luoghi di riferimentoper il jazz più classico e d’autore, sia ita-liano che internazionale, dove si intrec-ceranno le note di musicisti affermati conquelle dei giovani artisti promettenti. Cisono infine gli spazi all’aperto tradizio-nalmente dedicati ai concerti gratuiti:

piazza IV Novembre e i giardini Carduc-ci.Anche la scuola di specializzazione cono-sciuta come Umbria Jazz Clinics si rin-nova. Viene ridotto infatti il numero mas-simo degli studenti ammessi, in modo daavere un “livello superiore dei parteci-panti”, ed è stato modificato il program-ma di canto: oltre a confermare la pre-senza di tre insegnanti di altissimo livel-lo, una su tutti Donna McElroy, ogni in-segnante tratterà alcuni argomenti fon-damentali sullo stile, la tecnica, la teoriae la performance vocale. Umbria Jazz 2014 rappresenta la conti-nuità con il passato e un omaggio dove-roso a una formula che ha creato il “ca-so” Umbria Jazz nel mondo dello spetta-colo.

Andrea Coli

Un “evento nell’evento”sarà il Techno-logicalDance Music Festival.Riprenderanno i concertialla Galleria nazionale

Dal 6 al 14 settembre la Sagra musicale umbra canta la libertà con undici concerti

l tema della Libertà declinatonei diversi significati sacri eprofani. Questo il leit motiv della

69a edizione della Sagra musicaleumbra (6 - 14 settembre) presentatamartedì 8 luglio dal direttoreartistico Alberto Batisti. Anchequest’anno un cartellone di altoprofilo, funestato però da difficoltàfinanziarie pregresse, da addebitarealla precedente gestionedell’Associazione Sagra musicalerisalente a 12 anni fa e di cui oggi sitrova a pagarne le conseguenzel’attuale Fondazione Perugia musicaclassica, presieduta da AnnaCalabro. “Stiamo facendo i conti conuna eredità pesante - ha precisatoCalabro - di cui non avevamo una

I esatta percezione, ma che oggidobbiamo sanare. Per questo i soldistanziati per questa edizione dalleistituzioni pubbliche in parte sonoserviti a pagare Equitalia”. Laconseguenza è stata che aprogramma ormai definitivo si èdovuto ridurlo, cancellando dueconcerti. L’alto livello dellaprogrammazione è stato comunquemantenuto. Due le suggestioni -come ha tenuto a precisare ildirettore Alberto Batisti - che hannoispirato il tema: la prima provienedal Pater noster, il testo sceltodal card. Gianfranco Ravasi perla II edizione del Concorso dicomposizione per opere sacreinedite intitolato a Francesco

Siciliani. Le ultime paroledella preghiera recitano“Libera nos a malo”. Laseconda deriva da unanniversario, il 25° dallacaduta del muro di Berlino,quando un vento di libertàspazzò via dall’Europa gliultimi tiranni. Undici i concertiin programma: quello diapertura del 6 settembre saràeseguito all’aperto, in piazza della

Repubblica a Perugia conl’“Ensamble di fiati” delConservatorio Morlacchi di Perugia eil coro “Stagione armonica” direttida Claudio Paradiso, con canti emusiche della Rivoluzione francesedi Cherubini, Gossec e lorocontemporanei per un inno allalibertà. La sera al teatro Morlacchisarà eseguito il Ratto del serraglio diMozart eseguito dalla “Akademie furAlte Musik Berlin” e dalla “StagioneArmonica” diretti da René Jacobs.Sabato 13 settembre il card. Ravasiterrà all’Università per Stranieri una lectio magistralis sul tema “Liberanos a malo - La libertà”. In serata altermine del concerto di chiusura allabasilica Superiore di San Francesco ilcard. Ravasi premierà il vincitore delconcorso per opera sacra “F.Siciliani”.

M. A.

Un dettaglio della mostra

René Jacobs

LA VOCE CULTURA 13

Gerardo Dottori a Londra.Mostra antologica all’Estorick

er Gerardo Dottori questo è vera-mente un anno fortunato. È ancora incorso al Guggenheim di New York,

fino al 1° settembre, la mostra “Italian Fu-turism”, dove nella rosa delle opere espo-ste c’è anche “Il trittico della velocità” delmaestro futurista, concessa dal Museo diarte contemporanea di Palazzo Penna diPerugia. A Santa Maria degli Angeli, al Mu-seo della Porziuncola fino al 31 agosto, lamostra “Santo Francesco” raccoglie le ope-re realizzate da Dottori sul Poverello di As-sisi. Martedì 8 luglio scorso l’inaugurazione al-l’Estorick Collection of Modern Italian Artdi Londra di una antologica su “GerardoDottori. The futurism wiev” che per la pri-ma volta sbarca oltremanica con una cin-quantina di opere, tra dipinti e disegni, (diproprietà sia privata che pubblica) checomprendono non solo le ormai note aero-pitture, ma anche opere della fase giovani-le divisionista (Fanciulla nel bosco, 1908,Trittico degli alberi, 1909-10), di quella fu-turista (Primavera, 1912, Incendio città,1926, Forme ascensionali, 1930) e astratto- futurista. La mostra è realizzata in colla-borazione con gli Archivi Dottori, il Comu-

P

ne di Perugia (Museo di arte contempora-nea di palazzo Penna), Regione Umbria eFondazione Cassa di risparmio di Perugia.“All’inaugurazione - racconta MassimoDuranti, curatore della mostra (in collabo-razione con Francesca Duranti e AndreaBaffoni) appena tornato da Londra - eranopresenti la direttrice del museo RobertaCremoncini, l’addetto culturale dell’Amba-sciata d’Italia a Londra, il primo consiglie-re Nicola Todaro Marescotti ed un pubbli-co numeroso composto anche da uomini dicultura, artisti e giornalisti specializzati. La mostra, che ha avuto il patrocinio delMinistero per i Beni culturali - spiega - è

stata particolarmente ap-prezzata, un’occasione uni-ca per comprendere bene l’i-tinerario estetico del futuri-sta umbro. Le opere sonostate disposte nei due salonidel piano terra del museodove nei piani superiori sonoconservati capolavori futuri-sti di Boccioni (Idolo moder-no), Balla (Il violinista), Se-verini (Promenade) e Carrà(Uscita da teatro) che i visitatori hanno po-tuto così contestualizzare con le opere co-eve di Dottori”. Duranti non si è lasciato sfuggire l’occa-sione per polemizzare con la stampa sulmancato prestito da parte della Tate Gal-lery di Londra dell’opera “Esplosione dirosso su verde”, il capolavoro che Dottoridonò al famoso museo inglese nel 1972 (fuproprio Duranti, insieme al compianto Al-

fredo De Poi, a consegnarlo) che non è sta-to prestato perché non richiesto nove mesiprima: “C’è più burocrazia a Londra che inItalia!” - sottolinea - il che ha impedito lavisione simultanea di opere dei primi anniDieci e una corretta datazione della stessa“Esplosione”. La serata è stata allietata daprodotti tipici umbri di Ferretti e cioccola-tini Sandri.

Manuela Acito

Dal 9 al 7 settembre 50 opere delmaestro futurista, tra dipinti e disegni,dalla fase giovanile divisionista aquella futurista e astratto - futurista

Duranti con i giovani collaboratori e Roberta Cremoncini

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rispettosa dell’umano, devefornirgli ciò che può capire inquel momento, deve mettere inazione e formare la coscienzasempre di più e meglio.Indicazione fondamentale pertutta la nostra società, non soloper genitori e comunitàcristiana; ci sembra infatti che,soprattutto nei confronti deipiù piccoli, si stia cercando dibruciare le tappe per farlicrescere il più velocementepossibile, proponendo loroargomenti che difficilmenteriescono a capire bene,generando così confusione eincomprensione.

La seconda parte del testoprende il via dalla domandadei discepoli. Porsi dellequestioni, porgerle al Signore,produce, nel testo e nella vitadi ognuno di noi, unapprofondimento di quantoabbiamo compreso. Sono ledomande a cui cerchiamo didare risposta che portano acompimento i processieducativi: questo dovrebbe

farci rifletteresu cosaproponiamo inmolti nostriincontri che,più chesuscitaredomande,cercano diammaliare,facendo ricorsoa discorsi chepuntano inmisuraesageratasull’aspettoemotivo.

VENERDÌ 11 LUGLIO 2014LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

La comunità uscì a seminare Vangelon quel giorno Gesù, uscito di casa, si mise a sedere pressoil mare; e una grande folla si radunò intorno a lui;cosicché egli, salito su una barca, vi sedette; e tutta la

folla stava sulla riva. Egli insegnò loro molte cose inparabole, dicendo: “Il seminatore uscì a seminare. Mentreseminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gliuccelli vennero e la mangiarono. Un’altra cadde in luoghirocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perchénon aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata;e, non avendo radice, inaridì. Un’altra cadde tra le spine; ele spine crebbero e la soffocarono. Un’altra cadde nellabuona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trentaper uno. Chi ha orecchi oda”. Allora i discepoli siavvicinarono e gli dissero: “Perché parli loro in parabole?”.Egli rispose loro: “Perché a voi è dato di conoscere i misteridel regno dei cieli; ma a loro non è dato. Perché a chiunqueha sarà dato, e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non hasarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro inparabole, perché, vedendo, non vedono; e udendo, non odononé comprendono”.

I

Commento alla liturgia della Domenica

PAPA FRANCESCO. L’incontro e la messacon persone che hannosubìto violenze daparte del clero

“Mai più questi abusi!”

“Davanti a Dio e al Suopopolo - ha affermato -sono profondamenteaddolorato, e umilmentechiedo perdono”

14

La parabola delseminatore offreimportantiindicazioni per glieducatori, chesiano la famigliao le parrocchie,associazioni, ecc.

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADal Libro del profeta Isaia 55,10-11

SALMO RESPONSORIALESalmo 64

SECONDA LETTURADalla Lettera di Paolo ai Romani 8,18-23

VANGELODal Vangelo secondo Matteo 13,1-23

XV DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO A

l Vangelo di questa XVdomenica ci presenta laprima delle “parabole del

regno” del testo di Matteo. Lalettura che daremo di questobrano sarà molto influenzatasia dalla nostra esperienzacome genitori che dal servizioche facciamo alla Chiesaattraverso l’Azione cattolica.Entrambe queste esperienzehanno l’educazione e laformazione come compitifondamentali, perciò l’aspettoeducativo sarà il punto di vistada cui analizzeremo il brano. Ilracconto si sviluppa in treparti: nella prima, dal versetto3 al 9, Gesù narra la parabola emette al centro dellanarrazione il seme; nellaseconda, dal versetto 10 al 17,risponde alla domanda deidiscepoli sul perché egli parliin parabole; nella terza, dalversetto 18 al 23, Gesù spiega ilracconto mettendo al centrodell’attenzione il terreno su cuiil seme cade.

Nei primi versetti del raccontoviene presentato unseminatore che potrebbesembrare disattento a dovegetta il seme, sembra anzi cheabbia diviso in parti la sementeper gettarne volutamente unpo’ in ogni tipo di terreno,anche nel suolo che non dàgaranzie di portare frutto. Laparabola invita i genitori, maanche le nostre comunità, anon fermarsi nel loro compitoeducativo-formativo ogni voltache sembra che manchino lecondizioni. Quante volteomettiamo di seminare perché“con questi ragazzi / queste

I

famiglie è tempo perso”?Anche quel seme che potrebbesembrare sprecato ilseminatore lo getta comunque,come del resto fa Gesù quandoparla a un uditorio che noncomprenderà i misteri delRegno (Mt 13,11) ma restaoggetto della predicazione delSignore. La speranza che ungiorno qualcuno possa capire èsempre presente e giustificaquesto “spreco”. L’attoeducativo che Gesù operaattraverso la parabola ci indicauna seconda attenzione:l’educazione deve essere

La terza sezione del nostrobrano mette al centro il terrenoe il motivo per cui esso puòportare o non portare frutto. Iterreni, ovvero le persone, chenon educhiamo alla profondità(strada e sassi) non riescono afar attecchire la pianta; chi nonformiamo a discernerel’essenziale (rovi) farà nascere- insieme alla pianta buona -anche quelle cattive, chefiniranno per soffocarla. Alterreno buono è chiesto undinamismo: accogliere nelprofondo il seme della Parola ecustodirlo. Non esiste paragonemigliore per la dinamicaeducativa. Una volta seminato,viene il tempo della cura edell’attesa per il seminatore(comunità o genitori), chepotrà aiutare a togliere qualcherovo e avere fiducia che, altempo opportuno, anche se perlungo tempo non si vedranno

spuntare piantine, il semegermoglierà e porterà frutto.La parabola ci aiuta anche amettere a tema la verificapastorale di quanto facciamonelle nostre comunità /associazioni. Sembra che,alcune volte, ci troviamodavanti a terreni / proposte chehanno poca profondità, chepuntano tanto sull’emozionale,che danno frutti che nondurano nel tempo; altri sonocosì preoccupati da tante coseche soffocano la parte buona,facendo crescere tanto altro;ma ci sono anche molti terrenibuoni. Questo non significa chedobbiamo smettere diseminare sui primi due terreni,ma che dobbiamolavorare per farlidiventare terrenomigliore.

Rita Pileri Stefano Sereni

Manifestanti in Australia contro le violenza da parte del clero (foto theage.com.au)

apa Francesco chiede che “la Chie-sa pianga e ripari per i suoi figli e fi-glie che hanno tradito la loro mis-

sione, che hanno abusato persone inno-centi con i loro abusi”. Comincia così l’o-melia della messa pronunciata lunedì aSanta Marta, di fronte a sei persone adul-te vittime di abusi, provenienti da Ger-mania, Irlanda e Regno Unito, che poiFrancesco incontrerà personalmente, in-trattenendosi una mezz’ora con ciascuno. Nell’intensa omelia - la prima dedicataesclusivamente al dramma della pedofilia- il Papa alterna i toni della denuncia aquelli della misericordia, definendo quel-lo delle persone abusate il “nostro per-corso di guarigione” e chiedendo perdo-no “per i peccati e i gravi crimini di abu-so sessuale commessi da membri del cle-ro”, ma anche per “i peccati di omissione”commessi da parte di chi nella Chiesanon ha denunciato. “Non c’è posto nel ministero della Chiesaper coloro che commettono abusi sessua-li”, afferma Francesco, impegnandosi “anon tollerare il danno recato a un mino-re da parte di chiunque, indipendente-mente dal suo stato clericale”. “I peccati di abuso sessuale contro mino-ri da parte di membri del clero - aggiun-ge - hanno un effetto dirompente sulla fe-de e la speranza in Dio”, sono “un cultosacrilego” che lascia nei bambini “cica-trici per tutta la vita”, una “terribile oscu-rità” che deve far chiedere alla Chiesa “lagrazia della vergogna”.“Davanti a Dio e al Suo popolo - ha pro-seguito - sono profondamente addolorato

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per i peccati e i gravi crimini di abuso ses-suale commessi da membri del clero neivostri confronti, e umilmente chiedo per-dono”. Nel mea culpa, ha chiesto perdonoanche per i peccati di omissione, fonte di“una sofferenza ulteriore” per chi è statoabusato, oltre che di “pericolo per altriminori che si trovavano in situazione dirischio”. E ancora: “Tutti i vescovi devo-no esercitare il loro servizio di Pastori consomma cura per salvaguardare la prote-

zione dei minori e renderanno conto diquesta responsabilità”. “Per tutti noi vale il consiglio che Gesù dàa coloro che danno scandalo: la macinada mulino e il mare”, ha ammonito il Pa-pa, assicurando che “continueremo a vi-gilare sulla preparazione al sacerdozio.Conto sui membri della Pontificia com-missione per la protezione dei minori; tut-ti i minori, a qualsiasi religione appar-tengono, sono i piccoli che il Signoreguarda con amore”, ha aggiunto, auspi-cando che i membri della Commissione -da lui istituita - “mi aiutino a far sì chepossiamo disporre delle migliori politichee procedimenti nella Chiesa universaleper la protezione dei minori e per la for-mazione di personale della Chiesa nelportare avanti tali politiche e procedi-menti”.

“Dobbiamo fare tutto il possibile per assi-curare che tali peccati non si ripetano piùnella Chiesa”. Molto più che “atti depre-cabili”, gli abusi sono “un culto sacrilego,perché questi bambini e bambine eranostati affidati al carisma sacerdotale percondurli a Dio, ed essi li hanno sacrifica-ti all’idolo della loro concupiscenza”.Quindi, parole durissime: “Hanno profa-nato la stessa immagine di Dio alla cuiimmagine siamo stati creati”, perché“l’infanzia è un tesoro”.“Dipendenza, seri disturbi nelle relazionicon genitori, coniugi e figli”: il Papa nonchiude gli occhi di fronte alle conseguen-ze a lungo termine degli abusi sulle per-sone che li subiscono. “Ferite” che “sonouna fonte di profonda e spesso implaca-bile pena emotiva e spirituale e anche didisperazione”, come quella di chi ha do-vuto assistere alla “terribile tragedia delsuicidio di una persona cara”. “La mortedi questi amati figli di Dio pesa sul cuoree sulla mia coscienza e di quella di tuttala Chiesa”, ha detto il Papa, offrendo aqueste famiglie i suoi “sentimenti di amo-re e di dolore”.“La vostra presenza qui - ha concluso -parla del miracolo della speranza che hail sopravvento sulla più profonda oscuri-tà... Senza dubbio, è un segno della mise-ricordia di Dio che noi abbiamo oggi l’op-portunità di incontrarci, di adorare il Si-gnore, di guardarci negli occhi e cercarela grazia della riconciliazione. Voi e tutticoloro che hanno subito abusi da parte dimembri del clero siete amati da Dio”.

M. Michela Nicolais

Il Papa ha chiesto alla Pontificiacommissione per la protezione deiminori - da lui creata - di “disporre dellemigliori politiche e procedimenti per laformazione di personale della Chiesa”

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VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

11 luglio, proprio nelladata di questo numerode La Voce, ricorre la fe-

sta liturgica di san Benedetto. Inverità, quella più lungamente fe-steggiata, e tuttora ricordata nel-le comunità monastiche bene-dettine, è quella del 21 marzo,inizio di primavera. Un prover-bio, che con il cambiamento del-le stagioni e le bizzarrie del tem-po ormai “non ridice più”, suo-nava: “San Benedetto, la rondinesotto il tetto”.

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Quest’anno la memoria di sanBenedetto Patrono d’Europa as-sume un significato particolar-mente attuale per la situazionedell’Ue, che deve affrontare se-rie difficoltà nel processo unita-rio dei 28 Paesi che ne fanno par-te, contrastato dai partiti cosid-detti “euroscettici”, oltre che dal-le difficoltà oggettive proprie ditutti i Paesi europei, chi più chimeno, quali, tra tante altre, ladisoccupazione e il fenomenodell’immigrazione. C’è un motivo contingente, manon secondario per gli italiani: siè appena avviato il semestre dipresidenza italiana del Consigliodell’Ue, con la chiara intenzionedi dare impulso positivo allo svi-

luppo del processo unitario. La festa inoltre cade quest’annonel 50° anniversario della pro-clamazione del santo di Norcia aPatrono primario dell’Europa de-cretato con “breve” pontificio daPaolo VI (24 ottobre 1964). È in-teressante notare che il docu-mento di Paolo VI è datato nelgiorno in cui lo stesso Ponteficeconsacrò il tempio dell’abbazia diMontecassino al termine della ri-costruzione resasi necessaria aseguito dei bombardamenti sub-iti durante l’ultimo periodo dellaSeconda guerra mondiale. Questa storia è molto significati-va anche per l’apprezzamentoche si deve al grande disegnodell’Unione europea, destinato a

evitare le tragiche guerre chehanno insanguinato il Continen-te e il mondo nel crudele XX se-colo. Nel “breve” di Paolo VI si ri-corda che la civiltà europea è sta-ta costruita dai monaci seguendotre simboli, tuttora validi: la cro-ce, il libro e l’aratro, che sono co-me la scansione del motto ora etlabora, le due mani che costrui-scono la vita degli uomini e del-le comunità, la mano di Dio chedona la Natura e la mano del-l’uomo che la trasforma.Per gli umbri, il ricordo di sanBenedetto dovrebbe essere con-siderato un inevitabile e insosti-tuibile punto di riferimento perogni discorso religioso, storico eculturale.

CHIESA E SOCIETà. Dopo la scomunica dei mafiosi da parte di Papa Francesco in Calabria. Le possibili conseguenze

Si spezza l’asse tra esseremafiosi e “buoni cristiani”

La festa di san Benedetto haun valore in più quest’anno

Celebriamo ilPatrono d’Europamentre l’Italiaassume lapresidenzasemestraledell’Unioneeuropea

e parole di PapaFrancesco contro la mafia,pronunciate in Calabria,

non cessano di suscitare reazionipositive nell’opinione pubblica,insieme a segnali di insofferenzada parte di chi difende lamentalità mafiosa. Su questotema abbiamoraccolto leriflessioni di GiuseppeCreazzo,procuratore dellaRepubblica diFirenze, giàprocuratore capodi Palmi.

A che punto si ècon le iniziative dicontrasto alla’ndrangheta?“È chiaro che ilfenomeno mafiosonella societàcalabrese è moltorilevante.L’atteggiamentodella Chiesacalabrese ormai daqualche anno èassolutamenterisoluto e chiaronel definire l’affiliazione alla’ndrangheta comeassolutamente incompatibile colVangelo. Nei fatti, però, non tuttii Pastori si sono semprecomportati coerentemente conquesti insegnamenti, per tuttauna serie di motivi, compresatalvolta la tendenza a dareun’interpretazione ambigua ededulcorata dei documenti stessi.Evidentemente le cose stannocambiando in meglio, nel sensodi una progressiva presa dicoscienza che la lotta alla’ndrangheta non più esseredelegata solo ai soggettiistituzionali, ma riguarda laresponsabilità di ciascuno, anchenell’ambito della Chiesa”.

Come uomo dello Stato e dellaLegge, che valore riconoscealla forte presa di posizione diPapa Francesco in Calabria,

L culminata con la scomunicadei mafiosi?“La presa di posizione chiara,netta di Papa Francesco,esattamente a vent’anni didistanza dall’anatema controCosa nostra che Papa GiovanniPaolo II lanciò ad Agrigento nel

’93, non tollerapiù di essereequivocamenteinterpretata dachicchessia. Ilfenomenomafioso è unproblema che, daora in avanti,anche glioperatori dellaChiesa nonpossono piùtrascurare.Evidentemente,rimane compitodei Pastori tentareil recupero dellesingole anime,compresi imafiosi. Però,secondo me, dopotanta chiarezza,nessunrappresentantedella Chiesa potrà

più avere atteggiamenti morbidi,ambigui, o comunque di‘comprensione’ nei confronti delfenomeno mafioso nel suoinsieme”.

Come commenta l’episodio diOppido Mamertina, l’omaggioriservato all’anziano bossGiuseppe Mazzagatti mediante“l’inchino” della statua dellaMadonna durante unaprocessione?“Era ora che episodi del genere,già accaduti in passato,trovassero ampia risonanzasuscitando clamore e sdegnocollettivo. È sempre bene chetali comportamenti da parte deiprepotenti, che spessoconducono le manifestazionireligiose, introducendosi neicomitati organizzatori o magariproponendosi come finanziatorigenerosi degli eventi stessi,

vengano finalmente denunciaticon chiarezza. Solo cosìl’ipocrisia, che ha permesso dispacciare quel gesto come ungesto di attenzione verso unanziano malato - anche se è unboss condannato all’ergastoloper mafia in via definitiva - vienefinalmente smascherata: non sitratta di un gesto religioso ocaritatevole, si trattadell’omaggio di una interacomunità al boss del paese, e perdi più in una dellemanifestazioni più alte di popoloqual è quella di una solenneprocessione religiosa. Chequeste cose vengano denunciatepubblicamente, diventinofenomeno nazionale e suscitinopubblica riprovazione inchioda ipromotori alle lororesponsabilità, rendendo piùdifficile la loro reiterazione”.

Nel carcere di Larino, inMolise, un gruppo di detenutiper mafia sta portando avantiuna sorta di “sciopero” aoltranza rifiutandosi dipartecipare alla messa, nonpotendo dopo la scomunica delPapa accostarsi ai sacramenti...“A mio parere, le proteste deimafiosi nel carcere di Larinovanno interpretate in questosenso: ci si oppone alla svoltadella inconciliabilità, ormaiconclamata, fra l’essere mafiosoappartenente a ‘mamma’ndrangheta’ econtemporaneamente ilprofessarsi credente. Questainconciliabilità, soprattutto dopole parole di Papa Francesco, nonè più equivocabile, e questostride fortemente con lamentalità pseudo-religiosa delmafioso. Inoltre,nell’approvazione generale dellacondanna del Papa,probabilmente la mafia ha coltoun segnale di rottura chepotrebbe comportare l’iniziodella fine, perché, se perdeconsenso sociale, la mafia nonesiste più”.

C’è il rischio concreto che la

mafia calabrese, sentendosisotto pressione mediaticaanche per le prese di posizionedella Chiesa, possa alzare il tirocontro Stato e Chiesa,colpendo i suoi uomini piùimpegnati?“Questo rischio è tanto più altoquanto rimane isolato chi lottaconcretamente contro la’ndrangheta da posizioni diresponsabilità. Fare frontecomune, con tutte le componentisociali, abbatte di molto questorischio. Ad esempio, nel 1993don Pino Puglisi è morto perchéCosa nostra lo ha consideratopericoloso, in quanto soggettoche rompeva gli schemi dicomportamento dei suoiconfratelli - che, evidentemente,non davano così tanto fastidio, ehanno lasciato don Pino isolatonel suo impegno pastorale ecivile. Questo succedenell’ambito della Chiesa, dellamagistratura, delle forzedell’ordine: quando sei solo,rischi di più”.

Cosa potrebbe e dovrebbe fareancora la Chiesa in Calabria

per contribuiresignificativamente alla lottacontro la mafia?“Niente di diverso dall’esserecoerente con i suoipronunciamenti di condannadella mafia e, ovviamente,tradurre questa coerenza nellaquotidianità dei comportamenticoncreti, relativamente allapropria missione pastorale ededucativa. Purtroppo, questo nonè sempre avvenuto. Fino aqualche mese fa, mi è toccatoassistere a sacerdoti chevenivano citati dalle difese degliimputati nei maxiprocessi controle cosche di ’ndrangheta dellaPiana di Gioia Tauro, i qualivenivano nelle udienze non atestimoniare su fatti, ma aconvalidare le patenti di ‘bravepersone’ date agli imputati; cosache, oltre che processualmenteinammissibile, non mi parecoerente con i dettami delVangelo. Qualcosa però stacambiando. Penso che si possa esi debba essere ottimisti,soprattutto dopo la visita delPapa in Calabria”.

Maurizio Calipari

La processione della Madonna a Oppido Mamertina

La statua di San Benedetto con le bandiere dei paesi europei

15LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Ora la Chiesa -afferma ilprocuratore Giuseppe Creazzo -dovrà “esserecoerente con i suoipronunciamenti dicondanna.Purtroppo, questonon è sempreavvenuto. Ma pensoche si possa e sidebba essereottimisti, soprattuttodopo la visita delPapa in Calabria”

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Una delle squadre premiate

VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

BREVI DAL CSI

❖ CSI ITALIAFinali Top Junior / OpenIn programma a Montecatini Terme (Pt), dal9 al 13 luglio, le finali dei Campionatinazionali di sport di squadra Top Junior /Open del Centro sportivo italiano. A cacciadei 12 scudetti arancio-blu nel basket, nelvolley e nel calcio saranno ben 80 squadre.Mille atleti in campo (di cui 100 delle isolemaggiori) nelle diverse categorie ediscipline. Sono 16 le regioni presenti inToscana. La Lombardia schiera 17 squadre,11 il Piemonte, 9 l’Emilia Romagna. IlVeneto ha 7 pretendenti al titolo, l’Umbriaschiera i “Painters Marsciano” per lapallacanestro e per il calcio a sette il “BarSette Valli”, Lazio e Sicilia ne hanno 6 infinale. In bocca al lupo a tutti!

❖ CSI PERUGIAErrata corrigeIl prossimo 14 luglio è fissato il Consiglio diprogrammazione del Csi Perugia (non delCsi regionale, come erroneamente indicatonel numero scorso); si svolgerà a Perugia,nella sede Csi in strada Bellocchio S.Faustino. Nel Consiglio verrà stabilita lacomposizione delle Commissioni sportive(per le discipline Csi di calcio, pallavolo,pallacanestro) e verrà riprogrammata granparte dell’attività sportiva per il nuovo annosportivo; verranno inoltre valutate leproposte per le variazioni dei componentidelle Commissioni proposte dai varicoordinatori.

❖ CENTRI ESTIVICe n’è uno nuovoDa poco è stato attivato un nuovo centroestivo Csi: a Sant’Egidio (Perugia) con uscitesettimanali anche presso gli impiantisportivi dei giardini Thebris. Il centro èaperto tutti i giorni dal lunedì al venerdìdalle ore 8 alle 14. Per informazioni e per leiscrizioni è possibile contattare la segreteriadel Csi Perugia al numero 075 5003584.

❖ MISSIONE HAITIPreparazione e sito webÈ terminato l’ultimo weekend diformazione per i volontari che il 27 lugliopartiranno per Haiti. Due giorni di lavorointenso con vita comunitaria per conoscersisempre di più e per prepararsi per questaesperienza. Alla fine saranno 40 i volontariche partiranno per stare ad Haiti tresettimane. Sul link https://www.facebook.com/CsiPerHaiti daiprossimi giorni saranno caricati video,interviste, news e foto relative alla nuovamissione del Csi per Haiti.

❖ GIORNATA PAPAPer rivederla on-line

Da qualche giorno è attivo sul sito Csi www.csi-net.it il banner relativo all’eventodel 7 giugno in piazza San Pietro a Roma (adestra in home page). Cliccandolo èpossibile accedere al sito interamentededicato all’appuntamento che ha vistoprotagoniste le società sportive insieme aPapa Francesco. Lì è possibile trovare lefoto, le testimonianze, tutti i momenti e ivideo della straordinaria giornata vissuta inpiazza San Pietro, e accedere inoltre aiprofili social dell’evento ricchi di contenutied immagini. Per non dimenticare quellache è “la nostra strada”, la strada del Csi.

S. M. In Campis di ritorno dalle Finali di calcio a 5

Al Csi si può fare Servizio civile

Un’opportunitàche non èconosciutacomemeriterebbe da parte deigiovani. Comeè nata, e checosa può offrire

16 LA VOCE SPAZIOCSI

utti o quasi sanno che lo sportitaliano vive e progredisce grazie aun esercito di centinaia di migliaia

di volontari. Ciò che non tutti sanno èche fare volontariato nello sport offreuna straordinaria occasione ai giovaniche hanno un’età compresa tra i 18 e i 28anni, l’età in cui ci si può “arruolare” nelServizio civile nazionale. Il serviziocivile, infatti, si può prestare anche nellefila di una piccola società sportiva, diquartiere o di parrocchia che sia.

Come ci si è arrivati? Facciamo un passoindietro. Nel 1972 il Governo di alloraapprovò la legge 772 che sanciva ildiritto all’obiezione di coscienza permotivi religiosi, morali, filosofici eistituiva il servizio civile sostitutivo diquello militare di leva. Negli anni ’80l’adesione al servizio civile giàcoinvolgeva decine di migliaia digiovani. Nel 1989 la Corte costituzionaleparificò la durata del servizio civile aquella del servizio militare. Nel 1999 siregistravano 110 mila domande perprestare servizio in 2.000 associazionidel terzo settore, in 3.500 Comuni, in 200

T Unità sanitarie locali e in decine diUniversità.

Due anni dopo, nel 2001, nacque conuna legge il Servizio civile nazionale“moderno”, a base esclusivamentevolontaria a partire dal 2006. In pratica sidiceva ai giovani: “Te la senti di dedicareun anno della tua vita a servire il Paesenon difendendone i confini matestimoniandone i valori più profondi?”.L’adesione fu progressiva: nel 2001presentarono domanda appena 181giovani in tutta Italia, nel 2009 erano piùdi 99 mila, un piccolo esercito impegnatoin 7.500 progetti presentati da 3.700 entiriconosciuti dalla Presidenza delConsiglio dei ministri. Tra gli entiriconosciuti c’era anche il Csi.

Ora vogliamo lanciare e rilanciare conforza la proposta di prestare il serviziocivile volontario nei nostri Comitati enelle nostre società sportive, proprioperché non tutti i giovani conosconoquesta possibilità. Bisogna dire loro diinformarsi e di riflettere su una sceltache renderà più vera la loro vita. Lo

sport, oltre a offrire innumerevolioccasioni di incontro e di confronto,svolge una concreta azione sociale sulterritorio, molto più di quanto siimmagini e di quanto si racconti. Losport, una volta pura attività di tempolibero, è oggi anche un efficacestrumento di promozione sociale, chenel Csi non esita a lavorare perfino nellezone dell’estrema emarginazione, comela disabilità o le carceri.

Le difficoltà attualmente incontrate, perdiversi motivi, dal Servizio civilerischiano di indebolirne il gradimento,che già risente della scarsa conoscenzagiovanile delle opportunità offerte.L’invito ai giovani è di monitorare e dimettersi in relazione con le istituzioni,affinché resti intatto il significatoprofondo del servizio. Il Csi quindi lanciaun semplice appello a tutti i giovani:“Vuoi vivere un’esperienza bella, che ticambia la vita? Scegli di fare il serviziocivile nazionale come volontario nellosport del Csi”.

Massimo Achinipresidente nazionale Csi

ientrano a casa soddisfatti gli atletidella squadra S. M. In Campis, re-duci da 5 giorni passati a Lignano

Sabbiadoro (Ud) per le Finali nazionaliCsi di calcio a 5 juniores. I ragazzi, ac-compagnati dal vice presidente del Csi,Roberto di Salvo, hanno partecipato per laprima volta a un Campionato nazionaledel Csi, piazzandosi al sesto posto.Così descriverei l’evento, in qualità di ca-pitano della squadra: queste Finali nazio-nali sono state belle e intense, organizza-te alla perfezione. Il Csi ha fatto un lavo-ro di organizzazione immenso, visto il co-involgimento di tante squadre di sport di-versi e di atleti di tutte le età. Tutte le so-cietà e tutti i giocatori hanno messo ilcuore in ogni singolo incontro, come mee i miei compagni di squadra. Oggigiorno,in un mondo in cui i valori sono quasiscomparsi e l’educazione e il rispetto delprossimo vengono meno, è bello vedereche questi valori ancora esistono. Per quanto riguarda la preparazione at-letica, abbiamo trovato squadre molto più

R preparate di noi, altre realtà nel mondodello sport sano e competitivo. Abbiamocomunque dato sempre il massimo ognivolta che siamo entrati nel rettangolo digioco, e ci siamo anche stupiti nel notaredegli allenatori e responsabili gentili ecortesi, che si discostano da certe realtàche viviamo ogni giorno. A prescindere dal risultato, è stata un’e-sperienza di crescita come giocatori, ca-pendo l’importanza dell’allenamento as-siduo: se vogliamo competere anche ilprossimo anno, dobbiamo prepararci adovere. Ma siamo anche cresciuti inte-riormente, acquisendo fiducia in noi stes-si e capendo l’importanza dello stare in-sieme e del divertimento, e questo graziealle varie conoscenze, ai legami di amici-zia stretti con tutti gli altri atleti, non so-lo del calcio, ma anche della pallavolo. È stata una bellissima avventura: vederequanto è grande il Csi in tutta Italia fa ve-ramente impressione. Ringraziamo dav-vero tanto il presidente del Csi GiovanniNoli per averci sostenuto e per aver cre-

duto in noi. Un ringraziamento speciale aRoberto di Salvo per averci accompagna-to e per i bellissimi giorni passati in suacompagnia, e per la disponibilità e genti-lezza dimostrata. Grazie anche al presi-dente regionale Carlo Moretti e alla Re-gione Umbria per averci permesso di vi-vere questo sogno da vicino.Chiudo dicendo che alla fine non impor-ta da dove arrivi, se sei più bravo, se vin-ci o perdi; alla fine ciò che ci unisce, an-che se pratichiamo sport diversi, è l’amo-re per il gioco.

Giulio Piancatelli

Gli atleti della squadra S.M.In CampisIl Csi da Papa Francesco

CSI FOLIGNO. L’esito del Torneo del Sagrantino a Foligno

i è conclusa con successo l’11aedizione del Torneo del Sagran-tino, organizzato dall’associazio-

ne di promozione sociale - grupposportivo Torre di Montefalco, in colla-borazione con il Csi di Foligno.Il torneo ha avuto il suo epilogo do-menica 29 giugno, dopo le finali emo-zionanti che hanno consacrato duesquadre vincitrici: una nel girone

S “oro” e una nel girone “argento”.Le prime squadre a scendere in cam-po sono state Real Spello e TropicalBar; a vincere la finale del girone “ar-gento” è stato il Real Spello, che si èimposto per 3 a 2, siglando la rete del-la vittoria a pochi minuti dalla fine.Successivamente il campo di Torre diMontefalco ha ospitato lo spettacoloatletico e calcistico di Legatoria Um-

bra e Gubbiotti Cave; a spuntarla è sta-ta quest’ultima, terminando l’emo-zionante incontro per 5 a 3, consa-crandosi campione del girone “oro”.Al termine dei due incontri ci sono sta-

te le premiazioni per tutte le societàpartecipanti che hanno ottenuto di-versi riconoscimenti, come la migliordifesa o il miglio attacco, e terminan-do infine con le due squadre vincitriciche hanno alzato l’ambito trofeo, da-vanti ad un suggestivo panorama of-ferto da Torre di Montefalco.Una soddisfazione per tutto lo staff or-ganizzativo, che ha impiegato dedi-zione e parte del proprio tempo perconseguire questo torneo, basato sul-la competitività, ma anche impronta-to al divertimento.

Federigo Noli

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VENERDÌ 11 LUGLIO 2014 LA VOCE EVENTI IN UMBRIA 17

MONTONE

Dal 10 al 13 luglio è in corso aMontone la diciottesima edizionedell’Umbria film festival. Ilcartellone offre tre anteprimeitaliane, cortometraggiinternazionali, gli“Umbriametraggi” realizzati dai“videomaker” umbri, incontri con ilpubblico. Per l’edizione 2014 lascelta è stata ancora quella di farconoscere i giovani talenti. Vengonoinfatti presentati pregevoli film diregisti e produttori di Argentina,Australia, Stati Uniti, Francia eTurchia. Tra questi la commedia Only in New York- Peace aftermarriage sui rapporti tra palestinesied ebrei, del regista, sceneggiatore eattore Ghazi Albuliwi, che saràpresente al festival. Venerdì 11 siapre alle 15.30 con la tavola rotondanell’ambito della sezione “Migranti”del festival, alla cui organizzazionecontribuiscono la Regione Umbria el’Agenzia Umbria Ricerche, su“Politiche migratorie e investimentonel capitale umano: la migliorestrategia di politica industriale perun Paese avanzato”, in cui si parleràdi come valorizzare i giovani talentie arrestare la “fuga di cervelli”. Info umbriafilmfestival.com

FRATTA TODINA

Dal 19 al 20 luglio, a Stazione diFratta Todina, nell’area verde,l’associazione Acli locale haorganizzato la Rievocazione dellatrebbiatura. L’intenzione è quella diricreare e mantenere ancora vivo ilricordo di tutte quelle attività deinostri padri e dei nostri nonni chehanno caratterizzato nello scorsosecolo la civiltà contadina delterritorio.

ASSISI

Dal 14 al 26 luglio si tiene nella cittàserafica “Assisi suono sacro” ilfestival dedicato ad indagare irapporti fra le arti, in particolare ilrapporto tra musica e spiritualità.L’edizione di quest’anno, che sisnoderà attraverso concerti,masterclass, convegni, mostre edincontri, ha come titoloemblematico “Contemplum” cherimanda ad una pausa di riflessione.Un festival che l’ideatore eorganizzatore, Andrea Ceccomori,ha definito come portatore di fortitratti di spiritualità ed, al contempo,laico, ricco, inoltre, nei contenuti,ma essenziale e volutamente poveronegli aspetti di fondo, come avrebbevoluto san Francesco. Tra le tantegiornate-evento ricordiamo ilconcerto inaugurale del 14 lugliocon Frate Alessandro e l’EnsembleAssisi Suono Sacro (cattedrale di SanRufino, ore 21), il recital del sopranorusso Irina Rindzuner del 16 luglio(ore 21 sala San Gregorio) e laconferenza sulla “Harmonia Mundi:la sezione aurea in musica e ladivina proporzione”, di MichaelVezzuto in programma il 24 luglio(ore 18, sala della Conciliazione).Dal 14 al 25 luglio sono previstianche seminari e masterclass che sisvolgeranno nella sala San Gregorio.Per info e [email protected], ufficioturistico di Assisi 075.8138680.

ACQUASPARTA

È in corso da giovedì 3 luglio, adAcquasparta “Estate a palazzo”, duemesi (luglio e agosto) di eventi fravisite guidate, laboratori ludico -didattici, mostre incontri edegustazioni gastronomiche percelebrare la riapertura estiva diPalazzo Cesi (Tr), dimora del ducaFederico Cesi e prima sededell’Accademia dei Lincei, la piùantica società scientifica del mondo,da lui fondata nel 1603. A PalazzoCesi e nell’ex-convento di SanFrancesco sono organizzate anchevisite guidate e attività organizzatedall’associazione Naiadi.

SAN GEMINI

Ha preso il via giovedì 3 luglio il“Festival San Gemini Classic” che sipresenta con un programmaartistico vario, mirato a soddisfareun pubblico eterogeneo. Dopo ilconcerto di apertura con Greg andthe Frigidaries, una vera Doo-Wopband, venerdì 18 luglio alle ore21.30 spazio a Pagine d’opera, unviaggio nel mondo della musicalirica, tra opera buffa e opera seria,attraverso i capolavori dei grandioperisti italiani tra ‘800 e ‘900. Nellastessa serata si potrà visitare nellesale del Museo Calori la “Rassegnadi bozzetti di costumi-dal teatro allatelevisione”, curata dal dott.Fabrizio Campili, specializzato alDams di Bologna, che ci racconterài costumi dietro le quinte delleopere teatrali e televisive; la mostrasarà realizzata grazie allacollezione deiIsabella Monaco.Lunedì 28 luglio ore 21.30 pressopiazza Duomo chiuderà il festival“Racconti senza parole” conRamberto Ciammarughi e piccoloensemble Nova Musica.

Filmmusicae arte

Ad Acquaspartariaperto per l’estatePalazzo Cesi con visiteguidate e attività. A San Gemini musicalirica e opera buffa. Ad “Assisi suono sacro”tra musica e spiritualità

Umbria film festivalPalazzo Cesi ad Acquasparta

Rievocazione della trebbiatura

“Assisi suono sacro”

San Gemini

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18 LA VOCE LETTERE&OPINIONI VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

Un lampo di luce,poi riecco il buio

uando il Papa, pochesettimane fa, ha riunito inVaticano il Capo di Stato di

Israele e quello dei Territoripalestinesi, ho scritto che, al di làdelle buone intenzioni, né l’unané l’altra di quelle due degnepersone aveva realmente il poteredi impegnarsi per la conclusionedella pace. Questo perché nellerispettive nazioni hanno semprela meglio le correnti votate alloscontro. Non immaginavo che neavremmo avuto la conferma cosìpresto e in modo così duro: inpochi giorni si sono consumatibrutali assassinii da una parte edall’altra e poi, martedì 8, unbombardamento israeliano suGaza con venti, forse trenta morti.Il primo fatto potrebbe sembrare -ma non è - una manifestazione didelinquenza privata; il secondo è,a tutti gli effetti, un atto di guerra.Come usa adesso: con obiettivimilitari (dicono) ma con vittimecivili. È vero che Gaza è ormai unpiccolo Stato a sé, dominato dairibelli di Hamas, in rivolta controle autorità ufficiali palestinesi; mail movimento di Hamas èpresente anche altrove, e loscontro armato contro gliisraeliani gli serve per accrescereil suo prestigio e la sua influenzasu tutto il popolo palestinese, eanche negli altri Stati arabi dellazona. I “falchi” israeliani, sicapisce, non si tirano indietro.Intanto, fuori della Palestinaavvengono fatti gravissimi: anchein Iraq gli estremisti islamici sisono impossessati di un’interaregione e hanno proclamato ilritorno del Califfato; un po’ comese qualcuno in Europaproclamasse il ritorno del SacroRomano Impero, ma questasarebbe solo una pagliacciata,mentre il Califfato è una cosaseria, perché risponde alleaspettative e agli istinti del mondoislamico più fanatico efondamentalista. È l’ultimaconseguenza, per ora, dellasciagurata guerra di George W.Bush contro l’Iraq. Anche il Papadi allora si era spesodisperatamente per evitare quellaguerra. Ora, il neo-proclamatocaliffo di Mosul è cento volte piùpericoloso di Saddam Hussein.Scenari molto foschi. Il gestoprofetico di Papa Francesco èstato un lampo di luce nelletenebre; ma poi sono tornate letenebre.

Pier Giorgio Lignani

Q

IL PUNTO L’utopia comunistanon esiste più, ma...

entile don Elio,è vero che l’utopia comunista

di creare un mondo senza Dio nonha più sostenitori, però al suoposto abbiamo, sempre da sinistra,la pretesa di conferire potestà dimatrimonio ove esso non ha senso,l’ostilità alla famiglia naturale, lanegazione delle radici cristianed’Europa e d’Occidente, l’ostilitàalle scuole paritarie, l’ostilità aun’ora di Religione a scuola,l’aborto, tipi di fecondazioneartificiale non rispettosi dellapersona, l’eugenetica, i sofismisulla droga, l’eutanasia, lapropaganda omosessualista, ilrelativismo, l’equiparazionedell’ateismo alla ragione e dellareligione alla superstizione, lapretesa di non riconoscere all’uomoil primato sulla natura, l’incuranzase non il compiacimento per ilmartirio di moltissimi cristiani inAfrica e Asia. Mi pare dunque che lacontraddizione da me rilevata nonsia stata sciolta.

Luigi FressoiaPerugia

Mentre la ringrazio perl’attenzione che presta a tuttociò che scriviamo in questogiornale - e ha anchel’attitudine al dialogo e alconfronto, cosa che, perpigrizia o altro, molti nonhanno -, le faccio osservareche ho già scritto nellarisposta alla sua precedentelettera che si sta affermandonel mondo un’ideologiadevastante che vuole abbattereogni criterio morale divalutazione deicomportamenti umani, dandospazio alla libertà diespressione e manifestazionedi ogni desiderio, difeso comediritto di scelta della libertàindividuale. Ma tutto ciò nonc’entra con il comunismo e lasinistra: appartiene al filonedella cultura radicale diispirazione liberale, che ètrasversale rispetto agli

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schieramenti politici. Sulversante opposto, purtroppo siannidano vari tipi difondamentalismo (non soloquello islamico), che non sonomeno preoccuanti per il futurodella società.

Le idee bizzarredi Beppe Grillo

aro don Elio,mi trovo in un periodo di

convalescenza e ho più tempo perleggere la stampa. Tra i varicommenti alla morte di GiorgioFaletti, mi ha sconcertato quellodel M5s rivolto al Presidente dellaRepubblica: “Se ne è andatoGiorgio, quello sbagliato”.Napolitano prenderà questa offesacon ironica scaramanziapartenopea; certe cose, si dice a

C

Napoli, allungano la vita. Che lavita si allunghi sembra invece nonpiacere a Grillo che con le suebizzarre scelte alimenta la“lottaanagrafica”. La dialettica destra /sinistra (la “mitica lotta di classe”)va sostituita con la “lottaanagrafica”, questa è la tesi diGrillo, che di recente ha ripetuto:“L’Italia è un Paese di pensionatiche non hanno voglia di cambiare,di pensare un po’ ai loro nipoti, ailoro figli, ma preferiscono starecosì”. Ciò richiama idee bizzarre,già espresse quando disse:“Propongo il voto a punti, in trescaglioni: dai 18 anni ai 45 vale 2punti, dai 46 ai 65 vale 1, e da 66anni vale 0. I vecchi tornerebbero afare i vecchi e a occuparsi deinipotini e si inizierebbe a ragionaredi futuro. In Italia il confrontosociale è tra generazioni: la

generazione con la pensionegarantita, e quella dei ragazzi a 800euro lordi al mese, i più fortunati.La generazione politica collusa conle mafie, la massoneria, gliintrallazzi locali e la generazionesenza partiti, senza voce, senzagiornali, senza televisioni, senzalavoro che si è formata su internetnegli ultimi 5-10 anni. La politica,si dice, è un’attività importante,complessa, difficile. È quindiopportuno vietarla a chiunqueabbia compiuto i 65 anni: dopouna certa età ci si indebolisce,qualche volta ci si rincoglionisce.L’anziano ha diritto a un periodo diriposo prima di quello eterno, e igiovani a non averlo tra i piedi pertutta la vita”(www.beppegrillo.it/2010/il voto apunti.html). Indubbiamente ilproblema del “conflitto anagrafico”esiste, ma per Grillo diventa unabrutale dichiarazione di guerra ai“vecchi”, descritti come scrocconi ocome “materiale di scarto”. Ma cosìnon è: moltissimi svolgono il ruolodi “ammortizzatore sociale”, siimpegnano in compiti domesticiper assicurare a figli e nipoti queiservizi che le istituzioni nongarantiscono; tanti inoltre operanogenerosamente nel volontariato e afavore dei soggetti più deboli. Altrabizzarria di Grillo (autodefinitosipersona democratica e di sinistra) èla sua scelta di collocarsi all’internodel Parlamento europeo in ungruppo parlamentare denso dirazzisti, xenofobi e nazionalisti nelsenso peggiore del termine. Ciòlascia davvero senza parole.

Pier Luigi GalassiPerugia

Pare che qualcosa stiaavvenendo. Si spera che leforze politiche siano piùriflessive e concrete e menochiassose e rissose, e che sipreoccupino dei veri problemidella società vista nel suoinsieme, non mettendosi gliuni contro gli altri, comefanno i ciarlatani di piazza,ma cercando insieme direalizzare al maggior gradopossibile il bene comune.

Perché il 1° luglio cadeva la festa del Preziosissimo Sangueradizionalmente, per anticadevozione il mese di luglio è

consacrato al “Preziosissimo Sanguedi Cristo” la cui scadenza canonicaera il primo giorno del mese. Questadevozione, che nella Chiesa deiprimi secoli ebbe forte impulso, siandò sviluppando durante ilMedioevo con la nascita deimovimenti religiosi, tra i qualil’Ordine dei Francescani, contribuì aporre in grande risalto l’umanitàsofferente del Redentore che “ci haredenti con il suo sangue prezioso”(quos pretioso sanguine redemisti).San Gaspare del Bufalo che fondò lacongregazione del PreziosissimoSangue, fu il primo a domandareufficialmente alla Congregazione deiriti il nulla osta per la celebrazionedella festa del Preziosissimo Sangue,

T e ottenne di poterla celebrare laprima domenica di luglio, ma solocome privilegio per la suacongregazione. Sarà un suosuccessore, don Giovanni Merliniche - durante l’esilio di Pio IX aGaeta a seguito dei Moti del 1848 -vaticinerà al Pontefice esiliato ilritorno nella Città santa se egliavesse esteso la festa delPreziosissimo Sangue a tutta laChiesa. Papa Mastai Ferretti deciseche così avrebbe fatto,comunicandolo per lettera alvenerabile don Merlini il 30 giugno1849; e il giorno seguente,domenica primo luglio, irivoluzionari furono costretti alasciare Roma. Il 10 agosto 1849 PioIX decretava che la festa delPreziosissimo Sangue di Cristo

venisse estesa a tutta la Chiesa e chesi celebrasse la prima domenica diluglio a ricordo perenne delprodigio compiuto. San Pio X nefissò definitivamente la data al 1°luglio. Benedetto XV fece inserirel’invocazione “benedetto il suopreziosissimo sangue” nellepreghiere che si recitano dopo labenedizione eucaristica “inriparazione delle bestemmie”. PapaRatti, Pio XI, nel 1934, in occasionedel Giubileo del XIX centenario dellaRedenzione, innalzò la festa a ritodoppio di prima classe, secondo icanoni liturgici di quel tempo. PaoloVI, sulla scia delle riforme introdottedal Concilio Vaticano II (con nonpoche semplificazioni liturgiche), il14 febbraio 1969 abbinò la festa delPreziosissimo Sangue a quella del

Corpus Domini, mantenendo però ilprivilegio per gli istituti sotto il titolodel Preziosissimo Sangue, di poternecelebrare la festa il primo giorno delmese di luglio.

Umberto BeniniPassignano sul Trasimeno

Grazie dell’informazione.Leggendo, mi è venuta inmente un’espressione di unfamoso canto gregoriano,“Adoro te devote”, in cui aproposito del sangue versatoda Gesù, nella penultima strofasi canta: “Cuius una stillasalvum facere totum mundumquit ab omni scelere”, ossia “dicui (di quel sangue) una solagoccia può salvare tutto ilmondo dal suo peccato”.

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a questo angolo didialogo, rivolgo il mioprimo saluto da vescovo

ai lettori de La Voce, ai cristianie a tutti i cittadini dell’Umbria.Ho ancora vivi davanti agliocchi e nel cuore i volti di tantiamici che si sono uniti allapreghiera per la miaordinazione episcopale,esperienza indimenticabile perme e per i cristiani della Chiesadi Terni - Narni - Amelia. Laterra di san Francesco,accogliendomi, mi è diventata,per dono del Signore, sorella emadre, e mi ha aggregato a unpopolo antico, nobile elaborioso. D’ora in poi, le gioiee le speranze di ognunofaranno parte della sfera delmio mondo e delle mie mete.Noto che in molti uomini edonne di questo mio popolo la“riserva di speranza” sta peresaurirsi a causa delladisoccupazione, speciegiovanile, e per colpa di unsistema economico opprimentee a volte disumano, di politichelocali e generali che generanomeccanismi iniqui che pococonsiderano la centralità dellapersona umana e le esigenze diun sistema di solidarietàglobalizzata. Le nubiall’orizzonte della mia Terninon aiutano in effetti arincuorarsi. Non è certo solo il

D

tema del lavoro aimpoverire lasperanza. Sono venutemeno troppe ragioni divita: umane, morali,spirituali e culturali…Troppi bisogni edesigenze indotticonfondono eallontanano il “ben essere” cuitutti aspiriamo. I giovani, inperenne ‘connessione’, sono itestimoni di un desiderio direlazione permanente e di unanovità che li appaghi; novitàmai arrivata e continuamenterinviata a ulteriori Giga diconnessione, che si rivelanosempre più insufficienti.Francesco d’Assisi proponevauna relazione e connessione ditipo diverso, in verticale e inorizzontale. Annunciava la pacedel Signore, la gioia cheproviene dalla convivenza econtemplazione delle creaturedel cielo, della terra, esoprattutto da un impegno dipiena realizzazione di sénell’altezza degli ideali e nella

semplicità e sobrietàdei mezzi. “Lo stessoAltissimo mi rivelò chedovevo vivere secondola forma del santoVangelo” (FF 116). Ilbiografo del Santoannotò: “Francescosubito, esultante di

Spirito Santo, esclamò: Questovoglio, questo chiedo, questobramo di fare con tutto ilcuore!” (FF 356). “Egli infattinon era mai stato unascoltatore sordo del Vangelo,ma, affidando a unaencomiabile memoria tuttoquello che ascoltava, cercavacon ogni diligenza di eseguirloalla lettera” (FF 357). È questoil segreto alla base della suavicenda umana e cristiana, èquesta l’indicazione che aiuteràsingoli e comunità civili edecclesiali a raggiungere lastessa “perfetta letizia” diFrancesco d’Assisi. PapaFrancesco ci ripete lo stessoconcetto nella Evangeliigaudium, e pone la gioia del

Vangelo come premessa,risposta e metodo peraccrescere la riserva disperanza. “La gioia del Vangeloriempie il cuore e la vita interadi coloro che si incontrano conGesù. Coloro che si lascianosalvare da Lui sono liberati dalpeccato, dalla tristezza, dalvuoto interiore, dall’isolamento.Con Gesù Cristo sempre nascee rinasce la gioia” (EG 1).Quanti uomini e donne,mamme e padri di famiglia,anziani e giovani, specie poveri,hanno posto le basi per una vita

serena e gioiosa, avendo nelcuore la persona di Gesù elasciandosi guidare dallaprovvidenza di Dio! Mentreauguro a ciascuno ditrascorrere un periodo di riposoe distensione fisica e mentale,suggerisco di ritornare ognigiorno alla fonte del Vangelo,leggendone una pagina algiorno: in casa, al mare e inmontagna. È la formula piùsicura per sperimentare la“perfetta letizia”. * Vescovo di Terni - Narni -Amelia

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Vivere in perfetta letiziain un difficile oggi† Giuseppe Piemontese, ofm Conv*

VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

San Francesco legge il Vangelo,scena tratta dal film “San Francesco” di M.Soavi

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agli anziani e agli ammalati, ai giovani,alle famiglie, ai lavoratori, in modo spe-ciale agli agricoltori, l’amore e la devo-zione alla Madonna delle Grazie e a san-ta Rita da Cascia”. La comunità parrocchiale di Castellodelle Forme ha promosso incontri dipreghiera dedicati a don Mario a partiredalla serata del 30 giugno, con la recitadel rosario e meditazione. Il 4 luglio, primo venerdì del mese, è sta-ta celebrata la messa in memoria del Sa-cro Cuore e il giorno successivo, altracelebrazione eucaristica. Infine, dome-nica 6 luglio la comunità parrocchiale siè ritrovata per la preghiera e la celebra-zione eucaristica nella chiesa di San Pie-tro, luogo di culto tanto amato e caro adon Mario.

VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

BREVI

❖ LIBROPresentato a Firenze“Pinocchio m perugino”

Si è tenuta presso la Sala Galilei, alla Bibliotecanazionale centrale di Firenze, la presentazionedella versione in lingua perugina del capolavorocollodiano “Le avventure di Pinocchio”, a cura diSandro Allegrini, Morlacchi editore. Inprogramma la relazione della direttrice MariaLetizia Sebastiani, l’intervento del criticoletterario Claudio Brancaleoni, docente allaBangor University del Regno Unito, edell’onorevole (già senatrice ed eurodeputata)Monica Baldi, presidente dell’Associazionenazionale Pinocchio di Carlo Lorenzini.Entusiasmante il riscontro per l’opera. È seguitaun’intervista al traduttore e la presentazione,nelle preziose bacheche, delle tavole originali deldisegnatore perugino Claudio Ferracci (Bibliotecadelle Nuvole). Spettacolo in perugino della“Companìa de Pinocchio” con gli attori FaustaBennati, Valentina Chiatti, Leandro Corbucci eGian Franco Zampetti. Nel pomeriggio, nelquadro del “Pinocchio: Forum fra diritti edoveri”, esibizione musicale del maestro flautistaperugino Andrea Ceccomori.

❖ MOSTRAL’artista Giuseppe Fioroni espone a FirenzeQuaranta opere del pittore perugino GiuseppeFioroni saranno esposte da sabato 5 fino al 28luglio nelle sale di uno dei palazzi più suggestividel rinascimento fiorentino, Palazzo MediciRiccardi. Titolo della mostra, curata da FabrizioFabbri: “Onirica. Dreamlike”. In mostra opere cheraccontano gli sviluppi più recenti della ricercapittorica di Fioroni, una pittura al tempo stessoenergica e nostalgica, sempre coinvolgente e cheracconta mondi paralleli, vitali e, al contempo,pervasi da nostalgia. Opere che provengonodall’ultima fase della produzione artistica, unafase che può essere definita, per alcuni aspetti,espressionista. Presenti anche alcuni lavori inceramica. Accompagna la mostra il catalogo editoda Fabrizio Fabbri Editore.

❖ LAGO TRASIMENOArriva La Golettadei laghi di LegambienteFa tappa in Umbria il viaggio della Goletta deiLaghi, la campagna nazionale di Legambienteper il monitoraggio dello stato di salute deibacini lacustri italiani, realizzata con il contributodel Coou (Consorzio obbligatorio oli usati) e diNovamont. Il 9 e 10 luglio la Goletta accenderà iriflettori sui laghi Trasimeno e di Piediluco perindividuare le criticità che minaccianol’ecosistema lacustre, anche grazie allesegnalazioni ricevute dai cittadini tramite ilservizio Sos Goletta per indicare le situazioni arischio (mail a [email protected] o sms /mms al 346.007.4114).

❖ LUTTOLa famigliaAndidero ringraziaÈ difficile trovare le parole per comunicare ipropri sentimenti quando viene a mancare lapersona con la quale si è condiviso 50 anni divita. Il 4 luglio scorso, a Perugia, ha lasciatoquesta casa, per far ritorno alla casa del Padre,Demetrio Andidero. È stato accompagnato datanti amici, il loro affetto, la loro presenza ci èstata di grande conforto, pertanto vogliamoringraziare: Compartimento Polizia stradaleUmbria; Associazione Cuor di Leone;Riabilitazione cardiologia Grocco; Colleghi dilavoro e di politica di Demetrio; Colleghi dilavoro di Rosetta; Responsabili e colleghidell’Amministrazione Provinciale; Collegio Peritiindustriali; Amici e parenti tutti. (La Famiglia)

CARITAS. Esperienze rivolte aigiovani, in diocesi e in Kosovo Un’estate-segno

utto l’anno è possi-bile vivere un’espe-rienza di volonta-

riato nelle opere-segno,le strutture di accoglienzadella Caritas diocesanache danno ospitalità a piùdi 250 persone in gravidifficoltà: mamme e papàsoli con bambini, giovanie adulti disagiati, anzianisenza una famiglia, auto-sufficienti e non. La Caritas perugina, inestate, offre soprattutto aigiovani, dopo un anno diimpegni scolastici e uni-versitari, l’opportunità divivere un’esperienza divita in una delle sue ope-re-segno: “Alle querce diMamre” a Cenerente,fondata dal servo di DioVittorio Trancanelli, il“Villaggio della carità -Sorella Provvidenza” a Perugia, “Il Ca-solare” a Sanfatucchio di Castiglione delLago, il “Villaggio Santa Caterina” a Sol-fagnano-Parlesca, il santuario della Ma-donna del Bagno a Casalina di Deruta eper finire, in Kosovo, presso il “campo -missione” a Klina.L’obiettivo non è solo di far conoscerequeste realtà caritative, ma mettere inpratica la “pedagogia della carità” rivol-ta a giovani come anche a intere fami-glie, che decidono di trascorrervi un pe-riodo di almeno una settimana.“Quasi tutte le nostre opere diocesane -evidenzia Daniela Monni, direttricedella Caritas diocesana - poggiano su fa-miglie che con fede e carità cercano diessere ogni giorno quel luogo in cui chiè arrivato naufrago, dal mare in tempe-sta o dalla vita, possa trovare un ristoro,

T

una speranza. Auguro al gruppo che sirecherà nei prossimi giorni in Kosovo,accompagnato dal neo sacerdote don Pi-no Cappellato, di riportare il desideriodi una missione permanente tra i giova-ni della nostra Perugia”.“Auguro a tutti - aggiunge -, anche sen-za andare a fare volontariato lontano, dipoter vivere in estate gesti di attenzionenei confronti delle persone che, anchevicine, rischiamo di non vedere. Le pe-riferie non sono solo un luogo fisico ma

anche dell’anima. Alla sofferenza di tan-ti che hanno perso il lavoro, dei malati,possiamo cercare di rispondere con ge-sti semplici ma concreti, forse rivoluzio-nari nella misura in cui non parlano di volontari, ma di persone che sanno do-narsi, con il proprio tempo, con le pro-prie risorse, spinte dall’amore di Dio”.“Proprio in questi giorni Papa Francesco– conclude Daniela Monni – ha invitatoi giovani a sognare un mondo più giusto:questo sogno è la carità, che dona la pos-sibilità di percorrere il mondo porgendoun sorriso, un bicchiere d’acqua, pren-dendosi cura di un bambino, di prepa-rare una cena... ma soprattutto condivi-dendo una strada, che nell’andare in-contro agli altri, cerca di andare incon-tro a Dio”.

R. L.

Castello delle Forme. La scomparsa di don Mario Rabica

Un prete che “odorava di terra”tornato alla casa del Padre don Mario Rabica, che per oltre mez-zo secolo ha guidato la parrocchia

di San Costanzo in Castello delle Forme.Era nato a Magione il 4 novembre 1931;ordinato presbitero il 31 ottobre 1954,era stato per lunghi anni assistente spi-rituale della Coldiretti regionale umbra.L’arcivescovo cardinale Gualtiero Bas-setti ha celebrato, insieme a molti altrisacerdoti, lunedì 30 giugno scorso, lamessa funebre in una chiesa gremita difedeli. È stata una celebrazione moltoraccolta e intensa anche per la parteci-pazione della corale che ha accompa-gnato la liturgia con canti appropriati eben eseguiti. Mons. Bassetti ha ricorda-to il suo incontro con don Mario pocoprima che morisse e come abbia ricevu-to con un sorriso l’unzione dei malati.Lo stesso arcivescovo ha descritto alcu-ni tratti della vita di don Mario che, ha ri-cordato, è stato il primo prete della dio-cesi a fargli visita appena arrivato a Pe-rugia, per presentargli i problemi dellaColdiretti. Ne ha descritto la vita di pre-te in mezzo a popolo al quale dona i sa-cramenti in tutto l’arco della vita ed an-

È che l’amicizia e il consiglio con una pre-senza assidua e affettuosa. Don Mario Pomara, successore di donRabica alla guida della parrocchia, cosìlo ricorda: “Prendendo in prestito le pa-role di Benedetto XVI, don Mario era unumile lavoratore della Vigna del Signo-re. Lui non odorava ‘di pecora’ ma di ter-ra. Ha fatto il prete agricoltore in mezzoa gente dedita all’agricoltura. Sua spe-cialità era la vigna... e sapeva fare delbuon vino”. “Don Mario - ricorda donPomara - ha vissuto il dramma del ter-remoto del 1997 con la chiusura dellachiesa parrocchiale e della casa canoni-ca. Con l’aiuto di amici è riuscito a otte-nere i fondi necessari per la ricostruzio-ne, portata a termine dieci anni dopo. Fuproprio lui ad avere l’onore e la gioia diriaprire la chiesa l’8 settembre 2007, fe-sta della Natività della Madonna. Sareb-bero tante le cose e i ricordi, gli aneddotisu don Mario; basti dire che era umile,semplice e laborioso. Fa memoria delsuo servizio generoso e instancabile al-la causa del Vangelo, il suo ministero sa-cerdotale a favore dei fanciulli e dei ra-gazzi preparati all’iniziazione cristiana,

Esperienze di solidarietàaccanto a genitori soli conbambini, anziani, personedisagiate di ogni età

BENEDETTINE. Festa speciale per il 50°anniversario del Patrono d’Europa

e Benedettine del monasterodi “Santa Caterina” diPerugia (corso Garibaldi 179)

celebrano la festa liturgica di sanBenedetto con una particolaresolennità dovuta al 50°anniversario (1964-2014) dellaproclamazione di san Benedettoa Patrono d’Europa, avvenuta conla lettera apostolica Pacis nunciusdi Paolo VI del 24 ottobre 1964.L’appuntamento è per venerdì 11luglio alle ore 18 per una breve

L lezione del medievalista FrancoMezzanotte su “L’Europa deimonaci: l’influsso delmonachesimo nella formazionedell’Europa”. Seguirà alle 18.30 lacelebrazione eucaristica dellafesta, con i canti propri e le partidella messa in gregoriano,presieduta dal card. GualtieroBassetti. “La presenza epresidenza del Cardinale -commenta mons. Elio Bromuri,vicario episcopale per la cultura e

cappellano festivo del monastero- rende questa celebrazioneparticolarmente solenne ecostituisce, in questo momentodifficile, un forte richiamo a ‘non

voltare le spalle’ all’Europa perquello che rappresenta comeprogetto di collaborazione e dipace tra i popoli”. La madrebadessa suor Caterina e la suacomunità monastica invitano apartecipare alla festa tutti i fedeliperugini, in particolare agliabitanti del quartiere di PortaSant’Angelo - corso Garibaldi,dove questa comunità religiosa èpresente fin dalla metà del secoloXVII quando le Benedettine vi sitrasferirono dal monastero diSanta Caterina detto “Vecchio”(sec. XIII), che sorgeva nellevicinanze di Monteripido.

La “Compagnia de Pinocchio”

L’abbadessa suor Caterina

20 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

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VENERDÌ 11 LUGLIO 2014 21LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

Sacerdote vicino alla gentee che dà valore al laicato

l 29 giugno, festa dei Ss. Pietro e Pao-lo, è stato festeggiato nella parroc-chia di Corciano, Taverne, Terrioli e

Valmarino il 50° anniversario dell’ordi-nazione sacerdotale di don Mario Tac-coni, pievano di Corciano.Alle ore 11, messa solenne officiata dalcard. Gualtiero Bassetti nel-la chiesa di S. Maria Assunta,e nel pomeriggio l’incontrodi don Mario con i suoi fede-li di Corciano e con rappre-sentanti delle parrocchie diS. Apollinare, Castiglionedella Valle, S. Biagio dellaValle e S. Mariano Girasole,dove il festeggiato ha svoltoil suo ministero sacerdotale.A conclusione della giornatadi festa vi è stato il rinfrescoin piazza.Moltissimi sono stati gli in-terventi che hanno ricordatola missione di don Mario nel-le parrocchie di cui è statoPastore; sia le riflessioni profonde delCardinale sia quelle degli altri interve-nuti hanno provocato momenti di com-mozione, oltre che meritati applausi.Particolarmente significativo è stato l’in-contro - colloquio tra i fedeli della par-rocchia di San Biagio della Valle e donMario, che in 26 anni di apostolato, nelpieno della sua gioventù, ha lasciato,

I

con le sue brillanti iniziative, un segnoindelibile in quella pur piccola comuni-tà.Don Mario, con il ministero sacerdota-le, dopo aver lasciato la sua famiglia diorigine - che in questi 50 anni lo ha sem-pre sostenuto e incoraggiato con grandeaffetto - ha “adottato” un’altra famiglia,ben più numerosa, costituita dalla co-

munità parrocchiale, con tutto il caricodi difficoltà, ansie, paure, tragedie checaratterizzano la società attuale, cer-cando di essere il punto di riferimento,la speranza per tutta la sua comunità,specialmente per gli ultimi, che sonostati sempre in cima ai suoi pensieri.Negli ultimi sei anni don Mario, a Cor-ciano, ha partecipato con slancio aglieventi culturali-religiosi quali il prese-pio e la processione dell’Assunta duran-te l’Agosto corcianese, e ha seguito conattenzione le tradizioni della comunitàdi Taverne, aiutato nella sua missioneda collaboratori di prim’ordine quali ilConsiglio parrocchiale, catechisti, can-tori, musicisti, fioristi, ecc.Vi è stata anche a Corciano e nelle par-rocchie sopra ricordate quella parteci-pazione dei laici alla “gestione” dellaChiesa, impensabile fino a qualche de-cennio fa, sviluppatasi dopo il ConcilioVaticano II e per l’impulso degli ultimiPapi, che, in una mirabile sinergia, hadato frutti copiosi per tutti i fedeli.A sorpresa vi è stata anche l’esibizione

dei tre cori di San Biagio della Valle, SanMariano Girasole e Corciano che hannoeseguito molti brani, prima separata-mente poi congiuntamente. Don Marioha sempre favorito e incoraggiato la co-stituzione di cori e in generale di qual-siasi tipo di attività musicale, convintoche l’armonia delle voci sia anche l’ar-monia degli animi. A ciò si aggiunga chesa stare in mezzo alla gente per parlare,ragionare discutere, e, perché no, perdire qualche battuta, passando dalle fa-cezie alle cose serie. Prima di concludere, vanno ricordati idoni a don Mario da parte dei fedeli e daparte del sindaco di Corciano, presentealla cerimonia (unitamente ai coman-danti dei carabinieri e della polizia mu-nicipale), nonché il dono di don Mario alcard. Bassetti: una preziosissima stam-pa di san Sebastiano e un libro di mons.Brunelli, nonché i doni di don Mario al-la parrocchia: un angelo dorato e il mo-tore dell’organo della Chiesa.Possiamo quindi concludere in manieramolto semplice con l’augurio che si fa aun sacerdote: che possa seguitare admultos annos nel suo apostolato, sorret-to da una buona salute, con l’appoggio“esterno” dei suoi familiari, con la pre-senza continua e costante dei suoi col-laboratori, e con la vicinanza sia fisicache spirituale di tutti i suoi parrocchia-ni.

CORCIANO. Il 50° di ordinazione di don Mario Tacconi

Bassetti mostra la Targa donata dal Sindaco a don Tacconi

BREVI

❖ EMERGENZA CALOREApprovato Piano comunale.I numeri utili da contattareLa Giunta del Comune di Perugia haapprovato il Piano comunale di Gestioneemergenza calore 2014, redatto sulla basedell’esperienza sviluppata negli anni scorsi edi quanto stabilito nelle Linee di indirizzoregionali per la prevenzione e la gestionedegli effetti del caldo sulla salute elaboratedalla Regione Umbria e le Prefetture diPerugia e Terni. Il Piano, sulla base deibollettini meteo del dipartimento dellaProtezione civile, individua quattro livelli diattivazione, da “Normale” a “Emergenza” ecomprende anche l’elenco dei numeri ditelefono di tutte le strutture pubbliche che sipossono contattare in caso di necessità:Numero Unico: 075 075075; gli Uffici dellaCittadinanza“Berioli” (Madonna Alta) tel.075/5772990, “Tevere” (Ponte San Giovanni)tel. 075/ 5772997, “Fiume” (Ponte Felcino) tel.075/ 5772995, “Le Fonti” (Perugia) tel.075/5773544, “Pievaiola” (Castel del Piano) tel.075/5773540; il Servizio di pronto interventosociale: numero verde 3401780004 (attivo 24ore su 24) e i numeri dell’Auser per laricezione di segnalazioni di soccorso (tel. 0755005666) e dell’Anteas– L’Altra Umbria diPerugia che mette a disposizione il Centro diascolto telefonico “Telefono solidale anziani”(tel. 075-5067426; numero verde 800-050064).

❖ PROGETTO “PENELOPE”Presentati i risultati diformazione nel settore tessileSi svolgerà sabato 12 luglio alle ore 10.30l’evento conclusivo del progetto ”Penelope-competenze moderne nella tradizione tessile”che la Cooperativa Frontiera Lavoro haattivato e realizzato nell’Ambito territorialedel Trasimeno coinvolgendo aziende deicomuni che circondano il lago. L’evento siterrà a Magione presso la Torre dei Lambardi esarà l’occasione per disseminare i risultati delprogetto, conferire gli attestati agli allievi deidiversi corsi attivati e per un confronto sulvalore e sulle prospettive della formazionedegli adulti in questo particolare e delicatomomento. Il progetto ha previsto 10 percorsiformativi per il potenziamento dellecompetenze professionali dei destinatari,afferenti ai seguenti profili professionali delsettore tessile: modellista dell’abbigliamento,operatore delle confezioni, operatore dellamaglieria. Il progetto è stato rivolto a 124allievi, di cui il 86% di sesso femminile e il 14%di sesso maschile, con età compresa tra i 25 e i64 anni residenti nella Provincia di Perugia.Sul totale dei partecipanti, l’89% è risultatoessere in stato di disoccupazione.

PONTE SANGIOVANNI. I vincitori della14a edizione di “Saremo al Centro”

Tra musica e testimonianza

i è conclusa con tre sera-te all’insegna della musi-ca giovane la 14a edizione

di Saremo al Centro. Da vener-dì 4 a domenica 6 luglio i 35 fi-nalisti, tra gruppi e singoli can-tanti, si sono esibiti di fronte adun pubblico numeroso al parcoBellini di Ponte San Giovanni.L’evento, diventato a dimensio-ne diocesana, è stato trasmessoanche in streaming in tutta Ita-lia sulle frequenze di UmbriaRadio, col commento di MartaCarloni. Anche quest’anno l’ac-compagnamento offerto dall’orchestra“Musica sull’acqua” di Magione, direttadal maestro Lucio Canu, ha regalato allamanifestazione un’emozione in più. Domenica 6 luglio, serata finale, a pre-sentare sul palco gli ultimi finalisti c’era-no Roberto Castellini, accompagnato daChiara Casagrande e dalle gemelle Marti-na e Valentina Sforna. Bella musica e vociinteressanti, tra sketch del duo Andrea edEnrico e gli intermezzi da musical di Ro-berto e Chiara. L’orchestra, composta dagiovani dai 14 ai 25 anni, ha regalato deibei momenti musicali. In conclusione di serata è intervenuto ilneo sindaco Andrea Romizi per un brevesaluto. È poi seguito, come è ormai tradi-zione della manifestazione, il momentodella testimonianza. Luana e il marito

S

Alex hanno raccontato la loro scelta diportare a termine la gravidanza dopo averscoperto la malformazione del figlio. Unamalformazione che nel corso dei mesi si èin gran parte risolta grazie anche ad unintervento eseguito dopo la nascita. A tarda notte la giuria, composta da Mau-ro Formica (bassista), Roberto Forlini (bat-terista), Paolo Brancaleoni (cantautore) eCarlotta (cantante) ha decretato i vincito-ri delle tre categorie. Per la categoria co-ver live 1° il gruppo Estraneo, 2° Equili-brìo, 3° The Red Lady and Johnson Cano-va. Per la categoria cantautore 1° SaverioMariani, 2° Simone Sabatino, 3° il gruppoAltrove. Categoria interpreti, 1° EricaSposini, 2° Selene Capitanucci, 3° Lan-drea. Il premio consisteva in 20 ore di re-gistrazione per le prime due categorie e

10 ore di registrazione per la terza cate-goria. Il premio intitolato a “Don Annibale Va-ligi” è andato invece a Niccolò Bravi delgruppo Equilibrìo che ha vinto una borsadi studio alla Hope Music School (la scuo-la di musica della Cei a Roma). Il premioper il miglior testo è andato a Simone Sa-batino, per l’impatto sul pubblico a Lan-drea, come miglior voce a Marlene. Ottima riuscita dunque anche per questaedizione. C’è stato chi vociferava che peril futuro la manifestazione cambiasse loca-tion. Dal palco, a nome delle associazionidel territorio, si è ribadita la ferma richie-sta di lasciarla dov’è sempre stata, dove ècresciuta grazie al lavoro di tanti volonta-ri.

Manuela Acito

PERUGIA. La scelta “sofferta” del presidente delConsiglio comunale. Eletto Leonardo Varasano

eonardo Varasano, esponente diForza Italia, lunedì è stato elettopresidente del Consiglio comunale

di Perugia in seconda votazione con 20voti, 9 schede bianche e 2 nulle. Vicepresidenti Lorena Pittola di Fratellid’Italia (19 voti) e Sarah Bistocchi (Pd)con 9 voti. Un’elezione caratterizzata datoni tutt’altro che pacati, con agitazionie nervosismo tra maggioranza eopposizione, ma anche all’interno dellostesso centrodestra. Ne sono prova ledue interruzioni della seduta richieste

L prima da Carlo Castori (FI) per potercondividere anche con i rappresentantidell’opposizione il nome del futuropresidente, e poi da Otello Numerini(Romizi sindaco), questa volta perriunirsi tra le file del centrodestra.Dall’opposizione non sono mancate lecritiche. Cristina Rosetti dei 5 stelle hasubito parlato di “una presa in giro perl’intera comunità comunale”, mentre ilcapogruppo Diego Mencaroni e ilsocialista Nilo Arcudi hannosottolineato come il centrosinistra

avrebbe voluto condividere la sceltadella presidenza con intervalli di tempopiù ampi. Nei fatti, il Pd ha scelto lastrada del dissenso tramite schedabianca. A calmare gli animi è statoproprio il neoeletto Varasano. “Cercherò- ha detto - di esercitare questo nuovoruolo al meglio, con equilibrio e buonsenso. Come diceva Chiara Lubich, ilpolitico è colui che abbraccia ledivisioni, le ferite della propria gente,per trovare soluzioni. Il premio delpolitico è diventare orgoglio della suagente. Ed è questo l’augurio che iorivolgo a voi e a me: diventiamol’orgoglio della nostra gente”.

Laura Lana

Il palco allestito per la manifestazione con a sinistra l’orchestra “Musica sull’acqua”

Leonardo Varasano

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responsabile in casamadre, portava lesuore a fare giornatedi preghiera e disvago in luoghi belli,adatti a ricreare ilcorpo e lo spirito. Purimpegnata nelleopere dellacongregazione,manteneva un vivo

rapporto con la sua famigliad’origine, della quale eraorgogliosa. A loro e alle consorellevanno le condoglianze della nostraredazione.

lei che Veronica ricevetterole stigmate, anche se Floridachiese al Signore di non ren-derle visibili tali piaghe eper tutta la vita il suo corpofu coperto da una malattiadella pelle invece dei segnitradizionali della passionedi Gesù. A Florida, infine, sideve anche la realizzazionedi un monastero nella casanatale di santa Veronica, aMercatello sul Metauro”.

Francesco Orlandini

prossimo”. “I suoi 50 anni di vita clau-strale sono così diventati 50anni di relazione intima conil Signore: uno sposalizio. Inquesta unione, al centro c’èsempre stato l’amore, che si

è aperto versoDio e versoogni uomo.Veronica hapregato, ama-to ed è stataamata; hacompreso cheil modo mi-gliore per pre-gare per gli al-tri è quello divivere la pas-sione di Ge-sù”.“L’incapacità

di amare - ha proseguito - èuna delle cause della nostrafragilità. Oggi molti, se vabene, sostengono di avereuna ‘relazione privata’ con ilSignore. Nel momento in cuici rendiamo conto che Dioama pazzamente ciascuno dinoi, però, viviamo con Lui eimpariamo a ricambiare ilSuo amore, nei suoi con-fronti e nei confronti deglialtri”.Nel corso della novena, il 4luglio, è stata celebrata an-che una messa per la beataFlorida Cevoli. A riguardopadre Luigi ha spiegato:“Florida e Veronica condivi-devano la stessa spiritualitàe lo stesso modo di amareDio. Anche per Florida laconversione dei peccatori èstata a fondamento della suaspiritualità. Non a caso, sia

ome da tradizione, ifesteggiamenti in oc-casione della festa li-

turgica per santa VeronicaGiuliani sono culminati loscorso mercoledì 9 luglio.Nel pomeriggio, all’internodel chiostro delmonastero è statoil vescovo Dome-nico Cancian apresiedere il pon-tificale, concele-brato assieme alclero diocesano eanimato dalla co-rale “Anton MariaAbbatini”. Nei giorni prece-denti padre LuigiRuggiero, delconvento dei fratiCappuccini diPoppi (Ar), ha invece guida-to la novena di preparazionealla ricorrenza, quest’annoincentrata sullo “Spirito mis-sionario di santa Veronica”.“La missionarietà di Veroni-ca è una chiamata da partedi Dio. Lei l’ha scopertagiorno dopo giorno e, par-tendo da questa, ha dedicatotutta la sua vita per la con-versione dei peccatori” haaffermato, in un’intervista,padre Ruggiero, che haquindi aggiunto: “Il Signoreha attratto Veronica semprepiù verso il Suo modo diamare: un amore universa-le, ma capace anche di arri-vare a ciascuno di noi nellasua unicità. Veronica si èscoperta amata dal Signoree ha capito di non poter te-nere per sé questo amore,ma di dover riversarlo sul

C

Santa Veronicaanta Veronica Giulianinacque a Mercatello sul

Metauro nel 1660. Entrata inconvento a 17 anni, prestoiniziò a sperimentare visionied estasi e con queste ascrivere il suo diario di22.000 pagine, terminatonell’aprile del 1727, a pochimesi dalla morte.L’importanza di questa Santaè dovuta al rapporto misticoche ebbe con Gesù Cristo e alsuo farsi “mezzana” tra ilSignore e i peccatori. Il grannumero di fedeli che ognianno partecipano allecelebrazioni del 9 lugliotestimonia in modoindicativo l’importanza disanta Veronica e della suaspiritualità per la Chiesa.

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❖ DIOCESI/1Ordinazione episcopaledi mons. MarconiDomenica 13 luglio conferirà l’ordinazioneepiscopale a mons. Nazzareno Marconi, incattedrale, il card. Gualtiero Bassetti,arcivescovo di Perugia – Città della Pieve epresidente della Conferenza episcopale umbra.Concelebranti, mons. Domenico Cancian,vescovo di Città di Castello, patria del neo-vescovo, e mons. Claudio Giuliodori, suopredecessore a Macerata. Al rito, si conta cheparteciperanno circa 1.200 persone tra fedeliumbri e marchigiani, autorità politiche delledue Regioni, ecclesiastici da tutta Italia – tra cuiuna ventina di vescovi – e la famiglia del nuovovescovo. Verranno fedeli principalmente dalletre parrocchie in cui mons. Marconi ha operato,nei Comuni di Citerna, San Giustino e Trestina.Da Macerata confluiranno circa 300 persone trafedeli, autorità ed ecclesiastici. (Nelle pagineregionali speciale sull’ordinazione da pag. 2a 6).

❖ DIOCESI/2Il 50° di ordinazionedi don Gino CapacciNon potevo mancare, il 29 giugno, alla festa del50° di don Gino! Con lui ho condiviso tanti annidi vita sacerdotale e di servizio pastorale inparrocchia. Don Gino, prete autentico, è“straordinario”; ha sempre testimoniato la suavocazione nella vita ordinaria in diverseparrocchie. Il sacerdote è l’uomo che Dio sceglieper servire il suo popolo; don Gino lo ha vissutoin pieno, non si è mai tirato indietro, con unservizio umile e instancabile verso tutti. Hapartecipato sempre con serenità e fedeltà allavita presbiterale sia in diocesi sia nella zonapastorale. Quanti ricordi: incontri, riunioni, cenecon l’immancabile partita, con tutti gli amicidella nostra zona pastorale. La casa di Pitigliano,sempre aperta, risuona ancora delle belle egioiose serata trascorse insieme. Infine non sipuò dimenticare la sua bontà che attira tantagente e tanta stima. “Ci vorrebbero tanti pretibuoni” come don Gino - ho sentito ripeterequella sera da tante persone: preti che come luisanno avvicinare, farsi amare, ispirare stima,fiducia, amicizia, per favorire l’incontro con ilSignore. Termino con gli auguri: si dice che“nella vita è meglio sbagliare con dolcezza chefare miracoli con durezza”. Senza esagerare, pernon offendere il suo stile di vita riservato eintelligente, don Gino, è vero, ha fatto tantobene, ma ancora… non i miracoli. Tuttaviarinnovo a don Gino l’augurio di continuare,nonostante l’età e qualche acciacco, a seminaretanta bontà con tanta dolcezza nel suosilenzioso e generoso servizio quotidiano. (DonTonino)

❖ CONCERTIDel coro Abbatiniogni sabato di luglio“Al suono dell’angelo” è la manifestazioneorganizzata dalla schola cantorum “A. M.Abbatini” con concerti che hanno luogo ogni

sabato delmese di luglioe cheterminano,dopol’esecuzionemusicale, conla recitadell’AngelusDomini. Ilprimoconcerto si è

tenuto, il 5 scorso, nella chiesa di San Francescocon un programma di brani per organo e flauto.All’organo il maestro Alessandro Bianconi, cheha eseguito con la consueta profondità diintepretazione il primo brano, un Corale diJohann Sebastian Bach. Ha fatto seguito una Sonata di Benedetto Marcello per flauto econtinuo: flautista apprezzata, Marta Gustinucci.Poi, ancora un Corale di Bach e infine una Sonata in Sol maggiore di Georg FriedrichHaendel; flautista qui, non meno apprezzato,Riccardo Zangarelli. La manifestazione, che siripete ormai per il terzo anno, ha un altogradimento, ma non è forse adeguatamentedivulgata. Per quanti amano la musica sacra, ilprossimo concerto sabato 12 luglio, alle 11.30,nella chiesa di San Francesco.

Sussidi per Grest, catechesi e storie di conversione

Sposalizioper Amore

DIOCESI. Celebrazioniper santaVeronica. Leriflessioni dipadre LuigiRuggiero

Alessandro Bianconi

22 LA VOCE Città di Castello

organizzazione delle attività esti-ve da qualche mese ha a dispo-sizione un sussidio in più. Cura-

to da Animagiovane, è uscito in libreria Fuori di tenda (Elledici, euro 29). Si trat-ta di un cofanetto contenente alcune pub-blicazioni che forniscono un valido sus-sidio per l’animazione educativa di Cen-tri estivi e Campi scuola, utilizzabile an-che nella catechesi di bambini e ragazzi.Raccoglie dieci tappe con tre percorsi di-versi che toccano la spiritualità, la scrit-tura e la teologia. Il tutto, evidente, a mi-sura di ragazzi. Il cofanetto contiene i trefascicoli del sussidio e il libretto di pre-ghiera e formazione per gli animatori.Anche il volumetto di Bruno Ferrero, Lavita secondo l’aurora (Elledici, pag. 80,euro 5) si presenta come un utile sussidioper la meditazione o per animare attivi-tà giovanili e di catechesi. Raccoglie 39

’L racconti e qualche pensiero: tutti sonominuscole compresse di saggezza spiri-tuale.Nell’estate dei Mondiali non guasta leg-gere il libro di Lorenzo Galliani intitola-to Un assist dal Cielo (Elledici, pag. 96,euro 9). L’autore è un giornalista che rac-conta la storia di campioni che hannoabbandonato la carriera per seguire lavocazione religiosa, riscoprendo nei va-lori dello sport i punti cardinali grazie aiquali orientare la nuova vita di consa-crati. Tra loro l’umbro padre Stefano Al-banesi. Sono pure raccolte le testimo-nianze di chi ha scoperto il professioni-smo già da religioso, e gli interventi digrandi protagonisti del mondo dello sport(Sara Simeoni, David Rudisha, OsvaldoBagnoli e Davide Ballardini) che hannoconosciuto alcuni dei ragazzi raccontatinel libro.

Il cantante e regista Maximo de Marcoracconta la sua intima esperienza di con-versione nel libro A Medjugorie la Ma-donna mi ha guardato (Elledici, pag. 160,euro 13.90). L’autore lancia un messag-gio soprattutto al mondo dei più giovani:l’incontro con Maria ti cambia radical-mente la vita.Di volo, presentiamo altre due novità bi-bliografiche della casa editrice salesiana:il libro di Roberto Benotti I love Francesco(pag. 168, euro 9) è una simpatica pre-sentazione del Successore di Pietro con145 vignette che parlano del suo servi-zio. La rivista Il mondo della Bibbia dedi-ca l’ultima monografia - uscita con il nu-mero 122 (euro 9.80) - a “Gesù, guarito-re ed esorcista”. Dell’attività taumaturgi-ca del Signore beneficano le persone, maanche la natura.

Francesco Mariucci

opo una lunga malattia, il1° luglio è morta suor suor Maria Clara Cagnoni delle

Piccole Ancelle del Sacro Cuore. Eranata a Città di Castello, sulla collinadi Fraccano, nel 1945. Era entratain congregazione all’età di 16 annie si è dedicata soprattutto all’operaeducativa. (nella foto la scuolaprimaria paritaria “Sacro Cuore”gestita dalle Piccole Ancelle) SuorClara per numerosi anni è stata aCittà di Castello, dove ha svoltodiverse mansioni sia in Seminario

D che in casa madre comeresponsabile di comunità. È statapoi a Tavazzano, in Lombardia, e aGrosseto. Uno dei suoi sogni eraindubbiamente quello di arricchirela famiglia religiosa fondata dalbeato Carlo Liviero con qualcheesperienza apostolica nuova.Questo sogno si avverò soprattuttoquando nel 1998 suor Clara feceparte della nuova comunità apertaa Plug in Albania, che, a motivodella malattia, ha dovuto lasciarenel settembre del 2002. In tanti se

la ricordano come amante dellanatura; aveva conservato il ricordodei suoi boschi di Fraccano dove dabambina spesso si ritirava acontemplare il creato. Quando era

PICCOLE ANCELLE. La scomparsa di suor Clara

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❖ ANSA DEL TEVERENuova pista ciclabile A maggio i Comuni di Città di Castello,Umbertide e Pietralunga avevano adottatouna specifica convenzione “in formaassociata”; ora quello tifernate, nella suaqualità di capofila, ha avviato il processoamministrativo vero e proprio perl’approvazione del progetto preliminare perla realizzazione di una pista ciclo-pedonalelungo l’Ansa del Tevere. Progetto ches’inserisce nell’obiettivo strategico perseguitodalla Regione di “completamento della pistaciclopedonale che attraversa tutto il territorioumbro lungo il corso del Tevere” e checoncorrerà per l’intero investimentoipotizzato in 200.000 euro al finanziamentodei fondi Psr.

❖ SCUOLEIscrizioni mensa/busIl Comune di Città di Castello comunica chesono aperte le nuove iscrizioni ai serviziscolastici (mensa, trasporti) per l’anno 2014-15. Le adesioni vanno inoltrate entro ilprossimo 7 agosto al servizio Istruzione –educazione dello stesso Comune tifernate cheresta a disposizione per informazioni nellasua sede del centro “Le Grazie” in piazza Servidi Maria. Il modello di domanda è scaricabiledal sito comunale www.cdcnet.net.

❖ ALTOTEVERE S. F.Festival della solidarietà“La lentezza salverà il mondo”. Ne sonoconvinti i ragazzi di Altotevere senzafrontiere, che hanno deciso di dedicare aquesta tematica il prossimo Festival dellasolidarietà (dal 18 al 20 luglio - parco“Alexander Langer”). Alla presentazioneufficiale della quarta edizione del Festivalhanno preso parte i rappresentanti delleistituzioni locali, della Caritas e di altreassociazioni di volontariato del territorio. Il2014 vedrà importanti novità. Tre giorni dipace, musica e solidarietà caratterizzati daconcerti, mostre, conferenze divulgative eanche con la presenza di oltre una ventina diassociazioni del volontariato. Per la primavolta, quest’anno ci sarà anche un tema,appunto “La lentezza salverà il mondo”.Lentezza che non significa andarelentamente, ma dare il giusto tempo alle cosein un mondo, quello attuale, che è semprepiù dominato dalla frenesia.

❖ BIBLIOTECAPresto il trasferimentoSi sono avviate le procedure di trasferimentodella Biblioteca comunale a palazzo Vitelli aSan Giacomo. La vecchia sede di via delleGiulianelle per tutto il mese di luglio resteràaperta al pubblico solo nelle giornate dimartedì e giovedì dalle ore 11.30 alle ore 13 edalle ore 17 alle ore 19 esclusivamente per larestituzione prestiti. Per la consultazionearchivi occorre, invece, prendereappuntamento.

❖ MONTONETutti in bici (elettrica)In giro per il borgo in bicicletta; ovviamenteelettrica, viste le salite che presenta ilterritorio di Montone. Quello di dotare ilpaese di Braccio Fortebraccio di biciclette eelettriche è uno dei cinque progetti finanziatidal Gal (Gruppo azione locale) dell’AltaUmbria relativamente al bando“Valorizzazione di itinerari tematici” giuntoalla terza edizione. L’ammontare complessivodei contributi da parte del Gal, relativo al100% della spesa prevista, è di 74 mila euro,parte dei quali - 11.230 euro - sono statidestinati a Montone per la creazione di unservizio innovativo di bike-sharing percittadini e turisti, tramite l’utilizzo dibiciclette elettriche a pedalata assistita, conapposizione sul territorio di colonnine diricarica. Il bando, dedicato agli itinerarituristici, ha finanziato altri quattro progettiper altrettanti Comuni dell’Alta Umbria,progetti che prevedono, per la maggioreparte dei casi, interventi incentrati sullaqualificazione dell’informazione turistica.

Le iniziative delprogetto pastoralea favoredell’impiegogiovanile, presentea Castello cosìcome in tante aree d’Italia

Policoro contro la disoccupazione

on esistono formulemagiche per crearelavoro. Occorre

investire nell’intelligenza e nelcuore delle persone” dichiaravadon Mario Operti, già direttoredell’Ufficio nazionale per iproblemi sociali e il lavoro dellaCei, deceduto nel giugno 2001.Questa idea ha guidato don Marionella realizzazione di un grande progettochiamato Policoro, che oggi è diffuso inmolte diocesi italiane, compresa Città diCastello, con lo scopo di dare unarisposta al problema delladisoccupazione. Il progetto nasce il 14dicembre 1995 quando nella cittadina diPolicoro (Mt) l’Ufficio nazionale per iproblemi sociali e il lavoro, il Servizionazionale di pastorale giovanile e laCaritas italiana incontrano irappresentanti diocesani di Basilicata,Calabria e Puglia per riflettere sulproblema della disoccupazionegiovanile, proponendosi la creazione dipiccole imprese all’insegna della legalitàtra i giovani del Sud Italia. Da allora ilprogetto si è diffuso in quasi tutto ilPaese: l’obiettivo è creare una retevirtuosa di collaborazione tra i diversi

N“

soggetti presenti nel territorio (ecclesiali,associativi e istituzionali) perpromuovere un autentico sviluppobasato sulla solidarietà ed esprimereattraverso gesti concreti ideeimprenditoriali. Il progetto è affidato agli“animatori di comunità”, laiciresponsabili che, in profonda sintoniacon le tre Pastorali, agiscono perun’adeguata promozione del progettonella diocesi. Veronica Lazzari èanimatore di comunità per la diocesi diCittà di Castello; è impegnata nelcollegare gli uffici della diocesi con igiovani, le associazioni di volontariato ele istituzioni pubbliche e private, ancheattraverso la gestione di uno sportelloinformativo. Nella diocesi tifernate èstato anche attivato, nell’ambito delprogetto Policoro, uno Sportello

dell’economia civile, dove l’animatore dicomunità accoglie le persone che hannobisogno di consulenza nell’ambito dellavoro. La peculiarità di questo luogoconsiste nel fatto che l’animatore, conspirito evangelico, accoglie i giovanidella diocesi e con competenza li aiuta aintraprendere la strada della propriavocazione professionale, facilitando lacreazione di contatti e l’individuazionedei bisogni del territorio. Tra le iniziativesvolte a Città di Castello ricordiamoanche l’Happy Hour del Lavoro, incontridi animazione territoriale sul temalavoro, promosso da Caritas, Pastoraledei problemi sociali del lavoro, Pastoralegiovanile, in collaborazione con coop. “IlFiore verde”, coop. “Il Sicomoro”Altotevere onlus e Comune tifernate.

Eleonora Corgiolu

VILLA MONTESCA. Progetto di apprendimentomontessoriano rivolto alla fascia di età adulta

stato presentato il 25 giugno ilconcorso di idee bandito dal Cen-tro studi Villa Montesca in colla-

borazione con l’Ordine architetti del-l’Umbria e da Architetti Alto Tevere - li-bera associazione. Si tratta del proget-to di un’aula montessoriana per adultiche troverà posto nella stessa VillaMontesca. Lì quindici alunni potrannosvolgere attività di formazione per laquale si studieranno - come ha detto ilconsigliere Rosario Salvato - gli ele-menti del pensiero montessoriano da

È poter trasporre nel mondo dell’adultoin situazione di svantaggio e di emar-ginazione. Un progetto particolarmente apprez-zato nell’ambito comunitario. Il Sinda-co ha osservato che agli inizi del Nove-cento vi era l’esigenza di includere varicittadini nella vita pubblica dando lorovoce e strumenti; ancora oggi ci sonoadulti che necessitano di strumenti perentrare nel ciclo produttivo con un’i-struzione adeguata alle esigenze attua-li.

Il direttore del Centro studi, FabrizioBoldrini, additando come probabileaula da utilizzare la Sala rosa, ha ancheosservato che il vincitore del concorsoavrà un premio simbolico, ma i lavori diquanti parteciperanno saranno ogget-to di mostre reali e virtuali per dare re-spiro al concorso anche fuori dell’am-bito nazionale. Il presidente dell’Ordi-ne architetti dell’Umbria, Paolo Vinti,ha affermato che per la rigenerazioneurbana il tema scuola è di grande im-portanza e, al di là del concorso, il pro-getto assume grande rilevanza sotto ilprofilo culturale. Il bando scade il 30settembre.

Eleonora Rose

l Comitato di Città di Castellodella fondazione “Aiutiamoli avivere” anche quest’anno ren-

de possibile il soggiorno in Alto-tevere di un gruppo di bambinibielorussi provenienti dalle zonecontaminate dal disastro nuclea-re di Chernobyl. La comitiva è at-terrata il 7 luglio all’aeroporto diFiumicino e nel pomeriggio haraggiunto la frazione tifernate diSanta Lucia, dove in serata è sta-ta presso il circolo Acli. I 13 bam-bini e i loro accompagnatori sifermeranno in Altotevere fino al 4agosto, ospiti di altrettante fami-glie di Città di Castello, San Giu-stino, Anghiari, Sansepolcro, Pe-rugia e Umbertide. Il Comitato evidenzia con soddi-sfazione il fatto che, rispetto alloscorso anno, è aumentato sia ilnumero di ragazzi sia quello del-le famiglie altotiberine (2 dellequali alla prima esperienza) chesi sono rese disponibili ad acco-glierli. Nel corso del soggiorno ibambini saranno sottoposti a visi-

I te pediatriche per accertare le lo-ro condizioni di salute: analoghicontrolli medici verranno effet-tuati prima del rientro in patria, alfine di valutare i benefici effettidella permanenza in un ambien-te non contaminato.Durante la permanenza gli stessipotranno usufruire dell’impiantonatatorio di Città di Castello e sa-ranno inoltre protagonisti di unaserie di iniziative di carattere lu-dico, aggregativo e sportivo. Giàdefinite la cena di benvenuto or-ganizzata in collaborazione conla Pro loco di Lerchi (12 lugliopresso il centro sportivo) e quel-la di arrivederci organizzata incollaborazione con il circolo Aclie la Pro loco di Santa Lucia che siterrà il 26 luglio presso il Cva del-la frazione. Tra le altre iniziative, la tradizio-nale sfida calcistica Italia-Bielo-russia che si disputerà presso ilcampo sportivo di Santa Lucia eche sarà seguita da una riunioneconviviale all’aperto.

ALTOTEVERE. Solidarietà con i bambini di Chernobyl

Soggiorno ‘incontaminato’❖ CANILE LERCHIAppello a chi sta cercandoun amico a quattro zampe

ai bisogno di un amico?”. Se a quattro zampe, cercalosu Facebook, dove sono pubblicate foto e

caratteristiche dei cani e gatti ospitidel canile di Mezzavia di Lerchi. Lacampagna di adozione “Hai bisognodi un amico?” è stata presentatadall’assessore alle Politicheambientali di Città di Castello LucaSecondi, dal coordinatore della

Comunità montana Alta Umbria Mauro Severini, da Rita Lepri,presidente dell’Enpa, che gestisce il canile e responsabile dellastruttura, da Chiara Burzigotti, autrice delle foto dellacampagna e Beatrice Borrani, veterinario che ha condivisol’idea della campagna, aiutandone la realizzazione. “Se fino aqualche tempo fa - ha detto Luca Secondi - era lacompassione, il senso civico, la vanità a spingere versol’adozione di un cane, oggi le cose sono cambiate. La scienza el’attenzione agli stili di vita dimostrano che un cane è prima ditutto qualcosa di bello per noi, che ci aiuta a vivere meglio asentire meno la solitudine. Per questo, in tempi di ristrettezzeeconomiche, proponiamo di acquistare qualcosa che il denaronon compra: l’amicizia di un cane o di un gatto conpeculiarità che si adattino al carattere del potenziale padrone.Nella pagina Facebook presentiamo la foto, con i datianagrafici e una breve descrizione dell’indole, dellepreferenze, della sua vicenda. Questo permetterà adozionimirate e una scrematura dei candidati non compatibili.Facebook inoltre è un veicolo di trasmissione velocissimo,permettendo di estendere il raggio di azione”.

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23LA VOCE Città di Castello @[email protected]

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❖ DUNAROBBATre feste per don Mancini

La piccola comunità sacerdotale che si ècostituita due anni fa presso la parrocchiadi Dunarobba, da un po’ di tempo, haaccolto anche l’anziano don GiacomoMancini che dal 1995, dopo una malattiache ha compromesso la sua attivitàmotoria, lasciò la parrocchia diAcqualoreto per tornare nella casapaterna ad Avigliano assistito dalla sorella.Don Giacomo, classe 1920, è il sacerdotepiù anziano della diocesi e in questo mesevive tre ricorrenze: il compleanno (2luglio), i 69 anni di ordinazione (8 luglio) e

l’onomastico (25 luglio). Dopo la malattianon si è mai arreso: nonostante la paresidella gamba e del braccio destro, ha unalucidità mentale straordinaria e una forzadi volontà insuperabile. Ha imparato ascrivere con la sinistra, recita il breviario ecelebra quotidianamente la messa incasa. Si interessa degli avvenimentipolitici; assiduo lettore de La Voce e dialtre riviste. È contento di ritrovarsi atavola con i sacerdoti e, dopo pranzo,intraprende con loro dibattiti anche dicarattere filosofico. A don Giacomo i piùcari auguri per la triplice festa... e chissàche per il 70° di sacerdozio non si riesca afare un salto da Papa Francesco per unsaluto e una benedizione speciale?

❖ BOLSENASanta Maria Giuliani

Il 9 luglio la diocesi, e in modoparticolare Bolsena fa memoria disanta Maria della Pace, religiosa emartire. Marianna Giuliani nacquea L’Aquila il 13 dicembre 1875. Findalla tenera età seguì i genitori aBolsena; nel 1892 entrò tra leMissionarie Francescane di Maria.Inviata missionaria in Cina, subì ilmartirio il 9 luglio 1900 durante larivoluzione detta “dei Boxer”. Èstata canonizzata da san GiovanniPaolo II nell’anno giubilare 2000.

❖ TODI/2Festa dei Grest

Sabato 12 luglio a Todi si svolge la“Fest Grest” di alcuni gruppiparrocchiali. L’appuntamento èper le ore 16.30, quando i ragazzisaranno accolti nel parco dellaRocca. Alle ore 16.45 sono previstigiochi per i più piccoli e visitaguidata alla città per i genitori.Alle ore 19 celebrazione dellamessa in duomo; seguirà unacena nei locali a piano terra delvescovado. Alle ore 21.30 giocofinale e saluti.

Spinti dalla Parola

DIOCESI. Diritorno dalpellegrinaggio inTerra Santa

Nel gruppo deifedeli era presenteil vescovo mons.Benedetto Tuzia

n grande senso di reve-renza è il sentimento cheaccompagna qualsiasi

viaggio nella terra dove è vissu-to il Signore Gesù; a questo si ag-giunge lo stupore, soprattuttoper chi ci va per la prima volta.Due elementi che, uniti, metto-no in moto quel meccanismoche rende un simile viaggio nonun semplice giro turistico ma unvero e proprio pellegrinaggio,scoprendo, con gli occhi della fe-de, un Vangelo più naturale e vi-cino, per saziare quella curiosi-tà che attanaglia chiunque, nel-la propria vita e a suo modo, ri-cerca il Signore.Il nostro pellegrinaggio diocesa-no, guidato per i vari luoghi dapadre Sergio Prina Cerai, si èconcluso il 7 luglio. Partiti il 30giugno, in 29, un po’ di tutte leetà, con quattro sacerdoti, duereligiosi e il nostro vescovo,mons. Benedetto Tuzia, a pre-siedere il pellegrinaggio.“È straordinario camminare suquesti luoghi, spinti dalla Parola,dai racconti evangelici che cifanno toccare geograficamente,non solo con la memoria, i luo-ghi del Signore”. Sono le parolecon cui il Vescovo ha sostanzial-mente inaugurato il pellegrinag-gio, a Nazareth, dove abbiamovisitato i luoghi della sacra Fa-miglia di Gesù: la basilica del-l’Annunciazione e i luoghi di

U

Maria e di Giuseppe. Posti belli e fondamentali deiprimi due giorni sono stati Na-zareth, il monte Tabor, luogodella Trasfigurazione, dove, du-rante la messa nella cripta pic-cola e raccolta, la commozioneha toccato molti; Cana – dove, ri-cordando l’episodio delle nozze,sono state benedette tutte le fa-miglie presenti – e i luoghi in-torno al lago di Tiberiade, vale adire la chiesa delle Beatitudini,Tabga (luogo della moltiplica-zione dei pani e del primato diPietro), Cafarnao (la casa di Pie-tro e la sinagoga dove ha inse-gnato Gesù) e la traversata del

lago in battello.Il giovedì, a Qasr El Yahud, sulfiume Giordano, sono state rin-novate le promesse battesimali,per poi raggiungere la depres-sione del Mar Morto, oltre 400 msotto il livello del mare. Prima,però, una sosta è stata fatta pervisitare gli scavi della comunitàessena di Qumran, a pochi passidalle grotte dove sono stati ritro-vati i famosi “rotoli del Mar Mor-to”, documenti preziosi della so-cietà dei tempi di Gesù. La gior-nata si è conclusa a Betlemme,all’ombra della basilica della Na-tività.I luoghi dell’infanzia di Gesù li

abbiamo visitati il giorno dopo,celebrando poi in una delle cap-pelle prossime alla grotta dellaNatività, anch’essa allestita inun’insenatura della roccia.Grande è stato il rispetto nel-l’entrare nel luogo dove il Verboè diventato uomo, baciare il suo-lo che lo ha accolto e venerare illuogo della mangiatoia, pensan-do che duemila anni fa, in quelluogo, cielo e terra si sono toc-cati.La chiesa della Madonna delLatte, luogo nascosto dove le re-ligioni si incontrano: donneebree, musulmane e cristianevanno a venerare Maria per pro-

blemi di gravidanza. E le grottedove i pastori hanno ricevutol’annuncio dell’angelo. Un au-tentico tuffo nei primi giorni divita di Gesù in terra.Un momento del tutto particola-re è la sosta nel deserto, lungola Gerusalemme-Gerico, la stra-da dove Gesù ambienta la para-bola del buon samaritano. Non èun caso che la geografia siachiamata il “quinto Vangelo”: èinnegabile che riflettere su queiluoghi fa ampliare gli orizzontie comprendere molto più a fon-do il messaggio del Vangelo.Gerusalemme è stato il puntod’arrivo, con tutti i luoghi dellaPassione e della Resurrezione.Verrebbe da fare come gli ebreiche, nei loro pellegrinaggi, arri-vati alla Città santa, si inginoc-chiavano davanti a una città cheracchiude un tesoro così grandeper la nostra fede.Concludo questo excursus - im-possibile trascrivere tutto ciòche ci si porta a casa da un luo-go simile - con le parole del no-stro Vescovo durante la messa alCenacolo: “Solo per amore sipuò donare, e in quel momentoci ha donato l’eucaristia. Noi cinutriamo di tanti pani (cultura,lavoro, studio…). Nessuno vatrascurato, ma solo l’eucaristiaci trasforma. Signore, rendici pa-ne spezzato come hai fatto Tu”.

Don Emanuele Frenguelli

IN BREVELa Madonna di Fatima pellegrinaa Fabro Scaloe nel territorio

❖ ORVIETOProgetto europeosulla via Romea Il 27 giugno si è svolto a Orvieto, presso lasede della Fondazione Cassa di risparmio,nell’ambito del progetto di valorizzazionedella via Romea proveniente dallaGermania, un incontro che ha visto lapartecipazione dell’ente Cassa dirisparmio di Firenze, delle Fondazionidelle Casse di risparmio di Cesena, Forlì,Perugia, Orvieto e Viterbo, dei Comuniumbri e dell’alto Lazio, della Provincia diTerni, dell’Associazione europea delle vieFrancigene, del Consiglio d’Europa,nonché di diverse associazioni cheoperano sul territorio. Il progetto hal’obiettivo, grazie al coinvolgimento delleistituzioni locali e regionali, di riscoprire evalorizzare l’antico percorso della viaTeutonica, rendendo così fruibili i nostriterritori ai “pellegrini del nuovomillennio”, attraverso una rete di percorsie itinerari. I firmatari della dichiarazionedi intenti si ritroveranno a Venezia per lafine di settembre per procedere, fral’altro, alla nomina del Comitatoconsultivo storico-scientifico e delComitato operativo.

F. C.

Il gruppo dei pellegrini in Terra santa

24 LA VOCE Orvieto.Todi❖ TODI/1Campo mobile scout

Il gruppo scout Todi 1 organizza uncampo mobile con gruppi provenientidalla Lombardia e dal Veneto, per poiconcludersi con la Route nazionale aSan Rossore (Pi). Il 1° agostol’appuntamento è a Carsulae, poi lapartenza per Casteldelmonte, AcquaCanale, Madonna del Fosco pergiungere ad Assisi il 5 agosto, il tutto apiedi e con lo zaino in spalla. Dallacittà di san Francesco, i giovani intreno o in autobus raggiungeranno lalocalità di San Rossore.

’immagine della santa Vergine,concessa dal rettore delsantuario di Fatima, partita

dalla cappellina delle Apparizioni, èstata consegnata al movimentomariano “Messaggio di Fatima inItalia”, ed è giunta all’aeroporto diRoma-Fiumicino il 1° maggio scorso.Dopo aver visitato diverse comunitàparrocchiali, è arrivata a Fabro Scalodomenica 29 giugno. Al popolo deinostri paesi della Vicaria delle BeateAngelina e Vanna, chenumerosissimo è accorso adaccoglierla, è stata presentata dalcard. Monteiro de Castro, che fuincaricato da san Giovanni Paolo II dinumerose “missioni impossibili” nelmondo. Accanto al Cardinale,sacerdoti e diaconi, i Cavalieri delSanto Sepolcro, i volontari delleMisericordie e di altre confraternite eassociazioni, le autorità civili e

Lmilitari, e poi catechisti, membriCaritas, bambini della primacomunione, banda musicale…Palpabile l’emozione cheprocessionalmente tutti ha guidatoalla chiesa del Sacro Cuore allamessa dei santi Pietro e Paolo,durante la quale il Cardinale haricordato come l’eucaristia,preparata con la preghiera semplicedel rosario, diventa fonte reale diunione fraterna. La sacra statua èsalita poi a Fabro paese, a Ficulle, aMontegabbione e a Parrano. Sonostati affidati al Signore, attraversoMaria, problemi esistenziali,

raccomandazioni, invocazioni esperanze, con particolare riguardoalle famiglie, agli anziani e infermi,ai fanciulli e ai giovani, al suffragiodei defunti. Sabato 12 luglio saràmons. Tuzia, il nostro vescovodiocesano, a presiedere l’eucaristia,al termine della quale è previstaun’imponente fiaccolatainterparrocchiale per le vie di FabroScalo. La Madonna “missionaria” diFatima ripartirà domenica, dopo lamessa celebrata da mons. FabioFabene, sottosegretario del Sinododei vescovi.

C. A.

Page 25: CONTIENE I.P. 20 23 24 27 29 30 - lavoce.it · L’“Herbario 2.0 ... proprio dal monachesimo da cui ha preso l’ispirazione la nostra civiltà, che ci sono stati trasmessi alcuni

rte in Campo” di cui siparla in questi giorni èun concorso nazionale

aperto alla partecipazione diartisti esperti in manipolazionedel verde e in Land Art, promossodall’istituto agrario “Ciuffelli” diTodi per ricordare i 150 anni dellasua istituzione e per portare l’artenelle campagne del Tuderte. Gli

artisti sono stati invitati apresentare opere di impattopaesaggistico da realizzare su uncampo di due ettari dell’Istitutoagrario, nei pressi del cimiterovecchio di Todi. Dodici i progettipervenuti da tutta Italia, tra iquali una apposita commissioneha selezionato quello dell’artistaveneziana Paola Volpato,

A“

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BREVI

❖ MASSA MARTANACampagna di scavi a Santa Maria in Pantano A conclusione del settimo ciclo di scavi, duratocinque settimane e condotto come in passato daun gruppo di studiosi della Drew University ofMadison del New Jersey, sono stati presentati irisultati della campagna archeologica in corsonei pressi della chiesa di Santa Maria in Pantano,a Massa Martana, dove sta prendendo forma,anno dopo anno, un sito di notevole rilevanzastorica, tra i più importanti della regione, conun’estensione di circa 7 ettari. Nel 2014, nel sito Vicus ad Martis, lungo la via Flaminia, ècontinuata l’indagine presso l’edificio absidato,individuato già nel 2012, che getta nuova lucesulla parte meridionale dell’insediamento. Lastruttura sembra databile tra il IV e il V secolod.C. e presenta dimensioni considerevoli, circa10 metri di larghezza per 20 di lunghezza, conl’abside avente diametro di circa 6 metri.

❖ TODILa Consolazione trai Luoghi del cuore FaiCon oltre 1.100 voti espressi a favore, il tempiodella Consolazione di Todi è al 17° posto nellaclassifica provvisoria della settima edizione de i“Luoghi del cuore” del Fai, nell’ambito delcensimento dei luoghi italiani da tutelare evalorizzare. Le votazioni proseguiranno ancoraper qualche mese, fino a novembre, quandoverrà stilata la classifica definitiva. I primi tre“Luoghi del cuore” più votati in assolutoimpegneranno il Fai nell’adozione di unprogetto per la tutela e la valorizzazione, graziea un contributo che, in accordo con il ministerodella Cultura e del turismo, il gruppo Intesa SanPaolo lega al progetto. A sostegno dellaConsolazione cresce la mobilitazione di singolicittadini, istituzioni e associazioni, con inviti alvoto sia tramite internet che firmando i modulicartacei. Per votare: http://iluoghidelcuore.it/luoghi/perugia/todi/chiesa-di-santa-maria-della-consolazione/9016.

❖ ORVIETOL’agricoltura socialeaiuta i soggetti più deboliSta prendendo il via, grazie alla collaborazionedel Comune di Orvieto (che ha dato inconcessione alla cooperativa sociale OasiAgricola di Orvieto un terreno e annesso stabiledi proprietà comunale) il progetto di agricolturasociale con attività socio-riabilitative per soggettisvantaggiati promosso dalla cooperativa stessa.Il progetto che la cooperativa Oasi Agricolaattiverà su quel terreno ha una significativavalenza sociale, dal momento che tra le finalitàvi sono il miglioramento della biodiversità,l’inclusione sociale, l’attività terapeutica e dididattica creativa e la creazione di attivitàoccupazionali per favorire i percorsi diautonomia di giovani in condizione di disagio odi svantaggio sociale.

L’opera vincitrice del concorso dell’Agrario di Todicontraddistinto dal titolo Anfiteatro vegetale. Frattanto ilCampo ospita un’opera realizzatadall’artista Volpato con lacollaborazione di alunni di alcuneclassi dell’istituto Ciuffelli: unagrande meridiana che si affacciasulla Valle del Tevere con sullosfondo il profilo della città di Todi;l’opera rimarrà visibile per alcunesettimane. Seguirà larealizzazione di un anfiteatrotutto costruito con balle di paglia,nel quale potranno essere ospitatieventi culturali, alcuni giàcalendarizzati, il cui valore saràenfatizzato da un contestonaturalistico di grande effetto.“L’anfiteatro vegetale – spiegal’autrice Paola Volpato – èun’opera che si trasforma neicolori e nelle forme, seguendo ilciclo del cereale seminato. Vuole

portare il cittadino all’interno delcampo, per avvicinarlo allabellezza, ai colori e ai profumigenerati dal lavoro agricolo”.L’opera non è semplicemente unafigura riportata nel paesaggio, èun percorso completo di seduteideato per fruire di iniziativeculturali. Infatti sull’area inferiore,dopo la mietitura, verrà realizzatoun proscenio di paglia, adisposizione di tutti per tuttal’estate fino all’autunno inoltrato.Sui restanti livelli resteranno isolchi a formare i corridoid’accesso, dando formaall’anfiteatro con un richiamo alrosone del duomo. Gli elementiestetici e simbolici del territorio edella città di Todi si ritrovano,infatti, anche nel legame con lanostra civiltà antica.

An. Co.

DAL PASSATO AL FUTURO. Che problemi si trova afronteggiare ilcristianesimo quando, sulfinire del IV secolo, diventauna religione di massa

Il sito di Carsulae lungo la via Flaminia completamente abbandonato dopo l’arrivo dei barbari

San Venanzo saluta Saverio,volato alla vita eterna a 19 anni

a comunità di San Venanzo, loscorso 25 giugno, haaccompagnato Saverio

Marinelli per l’ultima volta. Saverioè morto il 23 giugno a Roma,all’ospedale “Bambino Gesù”, all’etàdi 19 anni dopo unalunga malattia.Affetto da sindromedi Duchenne, èstato il primoragazzo al mondo aricevere, quattroanni fa, un cuoreartificialecompletamenteimpiantabile. Negliultimi cinque anniaveva frequentato illiceo scientifico diMarsciano e, conalti voti, era stato ammesso agliesami di maturità. Dopo una graveinfezione polmonare che hadebilitato il suo organismo, giàprovato dalla progressione dellamalattia, il suo cuore, neanche ventigiorni fa, si è fermato. La notizia

L

della morte di Saverio si è subitodiffusa sui social network, doveinnumerevoli messaggi sono statiscritti in ricordo del giovane. Unragazzo speciale, un sorrisostupendo, un grande esempio, cometestimoniano tutti coloro che hanno

avuto la fortuna di incontrarlo e diconoscerlo. Appassionato della vita,una volta Saverio, in una intervistaaveva detto: “Ho sofferto finora, masono felice. La vita è sempre un donomeraviglioso”. Ecco perché il giornodel funerale a tutta la comunità di

San Venanzo, paese dove era nato edove viveva con la sua famiglia, sisono unite tantissime altre persone -tra cui i compagni di classe - giuntedai paesi vicini. Nella messa, don Giuseppe Petrangeli, parroco di SanVenanzo, ha subito voluto citare leprime parole - “Siamo sereni” -dettegli dal papà di Saverio, e haquindi aggiunto che “questo non èun funerale ma la Pasqua, ilpassaggio dalla morte alla vita”. Altermine della celebrazione, animatanel canto dai cori di San Venanzo,Ripalvella e Collelungo, le campane,come desiderato dalla famiglia,hanno suonato a festa. Nonostantel’inevitabile dolore per la morte, SanVenanzo ha vissuto una significativaesperienza di fede e comunità; laforza e la serenità che sempre sonostate manifestate da Saverio hannotoccato ancora una volta il cuore ditutti. Al papà, alla mamma e alfratello di Saverio vanno l’abbraccioe la preghiera da parte dellaredazione de La Voce.

Michela Massaro

Affetto da una rara egrave malattia,sottoposto a unintervento chirurgicod’avanguardia, hatrasmesso a tutti finoall’ultimo la sua serenitàspirituale

25LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

on ci può essere identificazionetra “Chiesa” e “struttura”. Una ta-le impostazione porterebbe la

Chiesa a diventare una realtà più socio-logica che un’ispirazione vivente, anchese le strutture sono una mediazione ne-cessaria perché il Vangelo possa inse-rirsi nel tessuto umano. La Chiesa hadovuto rispondere a diverse esigenzepastorali e darsi continuamente nuovimodi di presenza nel territorio. Con l’imperatore Teodosio (380 d.C.),molti si convertono anche nei vici, e nei pagi (villaggi) si creano gruppi di cre-denti. I vescovi iniziano a inviare, a que-sto embrione di quello che saranno leparrocchie, dei “presbiteri visitatori”,come si comprende da una lettera di pa-pa Innocenzo (anno 400) a Decenzio,vescovo di Gubbio. Non tutto funziona perfettamente, nonsempre si trovano presbiteri sufficienti eadatti a questo genere di ministero cherichiedeva spostamenti difficili e sot-traeva il tempo al lavoro (i presbiterispesso avevano famiglia e si mantene-vano con le proprie mani). Comunque èun periodo in cui le Chiese si espando-no anche nelle campagne ed emergonofigure di vescovi molto attivi e presenti,come Cresconio di Todi. L’ingresso di molti nella Chiesa e il con-seguente calo della qualità, con il peri-colo della mondanità, ora che lo Statoprotegge e favorisce la fede cristiana, fanascere in alcuni il desiderio di una vi-

N

ta più elevata, di una fede più pura: è l’i-nizio del monachesimo. Le sante Degnae Romana, che hanno il loro sepolcro aTodi, sono le antesignane di un movi-mento che svilupperà nel futuro. Nel VIsecolo quelle strade che erano state per-corse dai primi cristiani divennero le viepercorse dai barbari; la guerra greco-gotica fa scomparire le diocesi nate lun-go la strade consolari, oggetto di facileconquista. Scompare il Vicus ad Martislungo la Flaminia, e con l’invasione pri-ma dei Visigoti e poi dei Longobardi ter-mina anche la diocesi di Bolsena. La romana Volsinii, posta lungo la viaCassia, aveva una comunità cristianaformatasi con molte conversioni anchedi persone ragguardevoli, come ci testi-

moniano le inscrizioni delle catacombesorte intorno al sepolcro della martireCristina. Il vescovo Candido trasferiscela sede episcopale a Orvieto, luogo mu-nito di difese naturali. A Todi durante laguerra gotica il vescovo san Fortunato èl’autorità di riferimento per le popola-zioni stremate e decimate. Oltre le guer-re ci sono anche problemi ecclesiali:mancanza di vocazioni, dissidi interni elunghe “vacanze” delle sedi vescovili.Le diocesi in crisi sono affidate ai ve-scovi “viciniori” come visitatori; il feno-meno, iniziato nel sec. VI, termina defi-nitivamente tra il sec. VIII e IX con ilcompleto inglobamento di queste dio-cesi in altre realtà diocesane.

Marcello Cruciani

La scomparsa dellevecchie diocesi

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BREVI

❖ UNIVERSITÀBorse di studio“Giulio Viscione”Finalmente una bella iniziativa per ricordareGiulio Viscione, artista e promotore culturale,ma anche di riconoscenza per il ruolo che hasvolto prima come docente e poi comedirigente scolastico, per la positività che hatrasmesso ai giovani incitandoli allo studio eall’impegno dedicando tempo ed attenzione.L’associazione culturale “Per Terni cittàuniversitaria” ha deciso di istituire delleborse di studio alla memoria di GiulioViscione, tra l’altro consigliere fondatoredell’associazione. “Le borse – spiegano ipromotori - sono assegnate per favorire ilproseguimento e il completamento dellaformazione dei giovani più promettenti chehanno terminato il percorso di studisecondario di secondo grado del Liceoartistico di Terni. Le borse di studio sonoriservate ai cittadini italiani o stranieri, inpossesso della maturità conseguita nell’annoscolastico in corso”. Due sono le tipologie diborse di studio: tipo A, da 3.000 euro, per ilgiovane che ha ottenuto il massimo dei voti,la lode e una media nell’arco degli ultimi treanni pari a 9 e comunque nessunavalutazione inferiore all’8; in caso di paritàsarà valutata la valutazione ottenuta nelbiennio; le borse di studio di tipo B sarannoattivate solo nel caso in cui non ci sianogiovani di tipo A. In questo caso la borsa saràsuddivisa in tre parti e sarà assegnata aigiovani più meritevoli scelti in modoinsindacabile dal Direttivo dell’associazione“Per Terni città universitaria” esaminando ilvoto d’esame e la media dei voti che gli sonostati attribuiti negli ultimi tre anni. Laconsegna avverrà durante lo svolgimento diun convegno, che quest’anno si intitola“L’educazione al Bello”. (Claudia Sensi)

❖ SCUOLA/LAVOROStage formativi inaziende internazionaliNell’ambito dell’iniziativa di sistema delleCamere di commercio italiane per programmidi stage ed esperienze formative in contestilavorativi internazionali, la Camera dicommercio ha finanziato l’attivazione di 12tirocini ad altrettanti studenti del nostroterritorio. Gli studenti provenientidall’Università degli studi di Perugia - Poloscientifico e didattico di Terni, dall’istitutoomnicomprensivo di Amelia, dai licei statalilinguistico - musicale - scienze umane “F.Angeloni” e dal liceo classico statale “G. C.Tacito” saranno ospitati, per tre settimane, daaziende della provincia che operano incontesti internazionali, dal sistema dellecamere di Commercio italiane all’estero e daenti nazionali di caratura internazionale. Inparticolare, i tirocini si svolgeranno presso leCamere di commercio estere di Londra,Madrid, Atene oltre al Cern di Ginevra (il piùgrande laboratorio al mondo di fisica delleparticelle) e presso aziende del territorio enon operanti in contesti internazionali, tracui Tarkett spa, Italeaf spa e Asm Terni spa.

❖ CESVOLProrogati i terminiper i corsi di formazioneSono stati prorogati fino al 24 luglio i terminiper presentare le domande di partecipazioneagli otto corsi di formazione promossi dalCesvol della provincia di Terni, incollaborazione con l’ente attuatore Apiform erealizzati in partenariato con Enaip Terni. Icorsi riguardano: contabilità e controllo digestione; found raising e people raising;project management: ideare, progettare egestire; gestione della segreteria Ict per lestrutture operanti nel sociale; rapporti conl’utenza e i diritti del malato; costituzione egestione di un gruppo di lavoro; creazioned’impresa nei servizi sociali. I corsi, gratuiti,rientrano nel progetto-quadro “Competenzeavanzate per il management nel sociale”finanziato dalla provincia di Terni. Tutticoloro che presenteranno domandasosterranno un colloquio motivazionale voltoa selezionare i partecipanti. Per informazioni:Cesvol, tel. numero 0744 812786 (interno 5) oall’indirizzo mail [email protected]. (Be.Ri.)

Nuovo, inatteso cambio alla Ast

Ci si aspetta molto dal nuovo governo Di Girolamo

❖ TERNI“Frescaestate” perpersone anziane

ome ogni anno, il Comune diTerni attiva il servizioFrescaestate per fronteggiare i

disagi che le ondate di calorepossono causare alle persone piùesposte, in particolare agli anziani.Frescaestate consente di trascorrerele ore più calde della giornata incompagnia, presso centri socialiclimatizzati, dove è possibile svolgereattività di socializzazione, culturali ericreative, grazie anche al preziosocontributo di volontari civici, iPortieri sociali. Il servizio sarà fruibiledal 21 luglio all’8 agosto, tutti igiorni, presso il centro sociale“Gabelletta”, con una accessibilitànella fascia oraria che va dalle ore 9alle ore 17.

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Amelia, i 500 anni di palazzo Farrattiniel periodo estivo, mol-te sono le iniziativeper celebrare i 500 an-

ni di palazzo Farrattini diAmelia, una tra le opere piùrappresentative ma meno co-nosciute del Rinascimentoumbro.Voluto dal vescovo Bartolo-meo II Farrattini, che lo com-missionò ad Antonio da San-gallo il Giovane nella primametà del Cinquecento, l’edifi-cio già dai suoi contempora-nei venne considerato un ca-polavoro. È ricordato infattianche nelle Vite del Vasari co-me contemporaneo del pa-lazzo Farnese a Roma. Il disegno originale firmatodal Sangallo è oggi deposita-

to negli archivi degli Uffizi aFirenze. Utilizzato da alcunianni come Residenza d’epo-ca, il palazzo di Amelia offreintatto tutto il fascino dell’ar-chitettura rinascimentale coni suoi pavimenti originali, isuoi affreschi e i maestosi sof-fitti a cassettoni. Nell’edificioè presente anche un caminomonumentale che va riferitoallo stesso Sangallo per laparte inferiore, poi rimoder-nato dallo scultore orvietanoIppolito Scalza. Per ricordare l’importanza diquesto palazzi, nell’atrio èstata allestita un’esposizionedi manifesti, ordinanze pub-bliche e quotidiani riguar-danti Amelia e provenienti

dalla collezione privata con-servata nel palazzo (epoca ca.1840-1940). All’interno delsalone del Sangallo, tra gli ar-redi originali dell’edificio so-no esposti invece ritratti e al-beri genealogici della fami-glia. Sono inoltre in mostradocumenti originali relativialla storia del palazzo prove-nienti dall’Archivio di Stato diTerni. In collaborazione con l’asso-ciazione “Oltre il visibile” il 18 e 19 luglio si terranno dueconferenze sugli affreschi esulla lettura dei dipinti tenu-te da Paola Mangia ed EnricoOrti. A seguire, proiezione difilm sul tema.

Benedetta Rinaldi

N

Dà le dimissionil’amministratore delegatoMarco Pucci, gli subentraLucia Morselli

Veduta panoramica dell’area delle Acciaierie di Terni

26 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

a Giunta comunale di Terninominata dal sindaco DiGirolamo al suo secondo

mandato rappresenta una veranovità: quattro su nove assessorisono donne, la vice-sindaco èdonna, quattro su nove non sonostati indicati dai partiti ma sonodi scelta propria del Sindaco,secondo legge, valutandocompetenze, professionalità,attitudini e apprezzamento incittà. Giudizio positivo daribadire, ma che carica diresponsabilità ulteriori la nuovaGiunta e suscita nuove attese esperanze fra i cittadini. Al lavorodunque, con lena; c’è molto,molto da fare, vuoi per lacongiuntura generale che perproblematiche specifiche di Ternie territorio. Ogni assessorato hauna sventagliata di problemi da

L risolvere, fra i quali non resta chescegliere a partire dalle priorità,tenendo conto della nota scarsitàdi risorse finanziarie adisposizione. Però non è solo laGiunta a dover lavorare, maanche l’intero Consigliocomunale, specie la maggioranzaperché a quest’ultima incombel’obbligo di dare sostegno esupporto deciso al programmadel Sindaco. È una“obbligazione” (ricorrendo ad unlinguaggio giuridico) contrattacon il voto ricevuto da parte dicoloro che hanno votato per ilcandidato che poi è diventatosindaco. Non va dimenticato chealla fine, al ballottaggio, si èvotato scegliendo tra due un solonome. Questo non è senza unsignificato: significa che icittadini hanno votato inseme il

“nome”, cioè la persona, e il“suo” programma. Questo èdestinato ad essere realizzato.Sindaco, Giunta e maggioranza diConsiglio hanno il medesimoobiettivo da raggiungere, equesto lo diciamo a ragionveduta. Non dimentichiamo chenella consiliatura passata ilSindaco ha avuto diversedifficoltà, tanto che una volta èdovuto anche giungere a dare ledimissioni, poi ritirate.Auspichiamo che ciò non debbaripetersi nella consiliaturaappena iniziata. Ambizionipersonali di questo o quelpersonaggio che non ha trovatosoddisfazione alle sueaspirazioni, pur se legittime,debbono cedere il passo al benecomune. Il lavoro, urgente enecessario, non può subire

ritardi e ostacoli per motivazionipersonalistiche; si possonochiedere correzioni o variazionirispetto al programma prefissatoe votato dai cittadini, propornela discussione, pronti però adaccettare la soluzione che nescaturirà. Auspichiamo, quindi,alla maggioranza massimacoesione; alla minoranzachiediamo di essere di stimolo edi critica, aspra quanto si vuole,di incalzare anche duramente lamaggioranza e la Giunta, didenunciare ogni cosa che non va,ma sempre in vista del benecomune. Si prospettano tempiduri, basti pensare all’Ast; ma lasperanza e il conseguenteimpegno perché si aprano tempinuovi e migliori non deve maiabbandonarci.

Nicola Molè

erremoto ai vertici dell’Acciai spe-ciali Terni con le dimissioni di Marco Pucci, amministratore de-

legato, e la nomina dei due nuovi mem-bri del Consiglio di amministrazione: Lucia Morselli, che assume anche ilruolo di amministratore delegato Ast, e Torsten Schlüter a cui è stato affidato ilsettore commerciale e marketing. Ma-thias Rist e Antonio Bufalini sono staticonfermati consiglieri delegati della so-cietà.Un cambio al timone dell’acciaieria diTerni inaspettato, e che apre nuovi sce-nari per l’industria ternana in attesa delpiano industriale. Piano che una notadell’Ast spiega essere in dirittura d’arri-vo “dopo mesi di intenso lavoro, duran-te i quali sono stati approfonditamenteesaminati anche i vari fattori di criticitàe le opportunità per un positivo futuro diAst”. Ora “è intenzione della società pre-sentare il nuovo piano industriale in lu-glio ai dipendenti, alle organizzazionisindacali e alle istituzioni nazionali, re-gionali e locali”.È certo che ci si trova in una fase ditransizione estremamente difficile perl’acciaieria, che ha cercato di mantene-re livelli produttivi elevati, pur in una si-tuazione di crisi generalizzata, e in par-ticolare per le vicende dei passaggi diproprietà che da oltre due anni tengonosulle spine la fabbrica ternana. Lavoratori e sindacati hanno espresso la

T

loro preoccupazione in un breve comu-nicato congiunto dei segretari generalidi Cgil, Cisl e Uil, Mario Bravi, Ulderi-co Sbarra e Claudio Bendini, ribadendoche “il futuro dell’Ast è una priorità pertutta l’Umbria ed è una questione di ca-rattere nazionale”. Chiedono perciò“una incisiva azione istituzionale che ri-metta al centro la funzione del sito ter-nano. Sollecitiamo il Governo a preten-dere la conoscenza del piano industria-le della multinazionale. È più che mainecessaria una accelerazione nei tempirispetto al confronto con la multinazio-nale tedesca, per evitare sorprese chepotrebbero indebolire il tessuto indu-

striale ternano e umbro”. Marco Pucci, ingegnere ternano allaguida dell’acciaieria, ha vissuto in pri-ma persona questa fase difficile nellaquale la Ast è stata prima ceduta alla fin-landese Outokumpu, messa in vendita,sottoposta al vaglio della Commissioneantitrust europea e poi tornata in manodella multinazionale tedesca Thyssen-Krupp. Oggi si ipotizza una riduzionedella produzione e dell’occupazione, laperdita di una linea a caldo e la possibi-lità di vedere ridimensionate le produ-zioni delle società controllate, come laSocietà delle fucine.

E. L.

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VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

alorosa accoglienza a Nar-ni per il nuovo vescovo pa-dre Giuseppe Piemonte-

se, che nella festività di san Cas-sio, co-patrono della città, ha fat-to il suo ingresso ufficiale nellaseconda città della diocesi. La visita di mons. Piemontese ècominciata all’ospedale di Narnidove ha visitato i vari reparti delnosocomio, salutando i malati e iloro familiari. A piazza dei Prioriè stato salutato dal sindaco Fran-cesco De Rebotti, dai rappresen-tanti dell’Amministrazione comu-nale, dal presidente dell’EnteCorsa, dei Terzieri, dai figurantidel corteo storico che al suono deitamburi hanno accompagnato ilVescovo in corteo fino alla catte-drale dove si è svolto il rito reli-gioso, al quale hanno preso partei canonici della Cattedrale, i sa-cerdoti del comprensorio narneseed ex parroci di Narni, il sindacodi Narni e il vice sindaco di Calvidell’Umbria e numerosi fedeli. È stato il sindaco Francesco DeRebotti a salutare il Vescovo anome di tutta la comunità e delleistituzioni del territorio, ricor-dando le straordinarie figure deisanti Giovenale e Cassio e i Pro-tomartiri francescani “che abbia-mo avuto occasione di riscopriree in questi ultimi anni, ma chedanno il senso della vocazione deinostri territorio alla fratellanza,alla pace. Territori di uomini edonne forti che sanno affrontarecrisi come quella che stiamo at-traversando”. Mons. Piemontese ha ringraziatoper l’accoglienza: “Siamo una co-

C munità cristiana e umana - hadetto - che sperimenta l’amore diGesù in varie forme. Innanzi tut-to attraverso il dono di Gesù stes-so, che ha dato la vita per noi e ciha posto in una condizione di fi-gliolanza, in una condizione difraternità, e ci ha dato la grazianecessaria per affrontare la no-stra esistenza e il nostro cammi-no nella gioia e nella piena rea-lizzazione di noi stessi.

Qui aleggia ancora una storiastraordinaria di santità, di espe-rienza di fede e di cammino delpopolo di Dio. Questa sera speri-mentiamo e siamo abbracciatidall’amore di Dio, e siamo qui perguardare avanti, a partire da que-sto territorio, verso il tempo e lastoria che il Signore pone davan-ti a noi e affida alla nostra espe-rienza. L’inizio del ministero di un ve-

scovo pone la comunità cristianain una situazione di speciale pre-dilezione e grazia. C’è una novitàche il Signore riserva a tutti noi, eche a noi sta riconoscere e co-struire. Tutto questo insieme co-me Chiesa, come comunità in co-munione. A volte ci lasciamo cor-rompere dal clima d’individuali-smo che ci circonda, da questanostra società. Occorre che, conla grazia di Dio, possiamo far

emergere la nostra volontà di co-munione nell’unica Chiesa, di co-munione con il vescovo e il Papa.È la prima sfida che oggi siamochiamati a vivere e portare avan-ti. Senza la comunione non c’èmissione, anzi la comunione è es-sa stessa missione. Se riusciamo adare questa testimonianza, avre-mo compiuto la metà del manda-to che il Signore ci ha affidato. All’inizio di questo ministeroognuno dovrebbe fare un propo-sito che è quello di collaboraresecondo il suo ministero e cari-sma al bene spirituale e materia-le di questo luogo. Voglio invitarei sacerdoti a quella testimonianzadi comunione a cui accennavoprima. La comunione va costrui-ta tutti i giorni, con il nuovo ve-scovo e con gli antichi sacerdoti,ciascuno rispettando e accoglien-do le diversità e i doni dell’altro.Altrimenti credo che il popolo diDio ne soffrirà. Con la grazia del Signore, riusci-remo a rispondere e a rinnovarela nostra evangelizzazione nelnome di Dio. Anche noi siamo es-sere umani deboli e portiamo ‘te-sori in vasi di creta’, ma proprioquesto deve indurci a una mag-giore umiltà e una maggiorecomprensione dei fratelli e di co-loro che ci sono intorno. Partiamo allora dal dono grandedell’amore di Dio per noi, da ciòche i Santi di questa comunità cihanno lasciato, e rilanciamolo inun modo intelligente nella socie-tà in cui la Provvidenza ci ha chia-mato a vivere”.

Elisabetta Lomoro

tornato ad Assisi da vescovo, padre Giuseppe Piemontese, a quindici giornidall’ordinazione episcopale, facendosi

pellegrino sulla tomba di san Francesco, accoltodalla comunità dei confratelli francescani cheha guidato come custode del Sacro Conventodal 2009 al 2013. “Sono trascorsi pochi giorni -ha esordito padre Piemontese - dalla miaordinazione episcopale e dall’inizio del mioministero di Pastore della Chiesa di Terni-Narni-Amelia. I primi passi sono stati veloci esolleciti nell’incontrare i fedeli di alcune localitàperiferiche della diocesi, gli ospedali, la mensadei poveri, le strutture della Caritas”. Facendopoi riferimento al ministero episcopale haricordato come “alcune parole del SeraficoPadre sono risuonate in maniera contrastantenella mia mente. Francesco, al vescovo Ugolino,che voleva che alcuni frati diventassero vescovi,disse senza esitazione: ‘Signore, i miei fratiproprio per questo sono stati chiamati Minori,perché non presumano di diventare maggiori. Ilnome stesso insegna loro a rimanere in basso e

È a seguire le orme dell’umiltà di Cristo, peressere alla fine innalzati più degli altri alcospetto dei Santi. Se volete – continuò – cheportino frutto nella Chiesa di Dio, manteneteli econservateli nello stato della loro vocazione, eriportateli in basso anche contro loro volontà’.L’ordinazione - ha aggiunto - è stata una svoltanella mia vocazione. Staccato dalla mia terra,dalla fraternità francescana, devo abituarmi auna ‘solitudine pastorale’, a volte anche nellapreghiera, per sentire l’alito di una comunitàche comunque è presente. La ministerialitàepiscopale è veramente totale spogliazione ditutto, e rinuncia persino a se stessi, secondo ilcomando di Gesù. La mia missione ecclesiale, lasvolgerò da francescano: andare da tutti e a tuttiannunciare Gesù. A ricordarmi la miacondizione di francescano è lo stemma: lebraccia incrociate, l’abbandono a san Michelearcangelo e ai santi patroni Valentino,Giovenale e Fermina; su tutto è guida la stella diMaria”.

E. L.

Padre Piemontese torna per un giorno nella “sua” Assisi a pregare sulla tomba di Francesco

Facciamo comunità in comunione

Il novellovescovomons.GiuseppePiemon-tese invisita allacomunitàe alla cittàdi Narni

Un momento dell’accoglienza a Narni per il nuovo vescovo padre Giuseppe Piemontese insiema ai figuranti del corteo storico

I luoghi francescani in diocesi INCONTRI IN DIOCESI

SABATO 12 E DOMENICA 13 LUGLIO,pellegrinaggio notturno da Polino aCascia, partenza ore 22, arrivo emessa ore 8.30 a Cascia.

MARTEDÌ 15 LUGLIO, ore 18, Terni,monastero dei Santi Giuseppe eTeresa a Macchia di Bussone, visitadel vescovo Giuseppe Piemontese allacomunità delle monache CarmelitaneScalze.

MERCOLEDÌ 16 LUGLIO, ore 18.30, Terni,chiesa San Valentino, celebrazionepresieduta dal Vescovo per la festadella Madonna del Carmelo.

DAL 15 AL 20 LUGLIO, Amelia, campoestivo per i ragazzi dei gruppiEmmaus a Casteldelmonte.

GIOVEDÌ 24 LUGLIO, Porchiano delMonte (Amelia), ore 18, celebrazionein onore della patrona santa Cristinacon il Vescovo.

Speco di sant’Urbano di Narni

LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 27

el periodo delle vacanze estive molti sono iluoghi da visitare per ritemprare il corpo e lospirito. Nella diocesi i tanti segni francesca-

ni costituiscono un interessante itinerario da rivive-re, a cominciare dello Speco di sant’Urbano di Nar-ni, immerso nel lussureggiante e verde bosco a 600metri di altezza, posto lungo il cammino che con-duce nella valle reatina e in particolare a Greccio. Tipico eremo francescano, luogo di pace e silenzio,

N

di invito alla contemplazione e tranquillità, dove leantiche mura della piccola chiesina, ma anche lastessa natura e i sentieri fanno rivivere la parola delSanto. Proprio a ridosso della montagna vi è unagrotta che fu scelta da san Francesco come dimora.Inoltre ancora si può ammirare il grande castagnoche, secondo la leggenda, nacque quando il Santopiantò per terra il suo bastone e che ancora si pre-senta vigoroso, quasi ad attestare la perenne lezio-ne d’amore di Francesco per la natura. Nella vicina Stroncone all’inizio del 1200 sorse unpiccolo romitorio, costruito accanto all’edicola sacradella Madonna. L’ambiente, specie nel convento, cheancora conserva intatto il refettorio così intriso di ri-cordi, permette al pellegrino di percepire lo spiritodi san Francesco con il suo messaggio di pace e be-ne che è sempre attuale per l’uomo di oggi. E poi a Piediluco, meta della predicazione e dei mi-racoli di san Francesco soprattutto del suo amoreper la natura e gli animali. Caratteristica della chie-

sa eretta in memoria del Santo è l’imponente scali-nata che anticamente lambiva le acque del lago. Og-gi santuario francescano, conserva le linee architet-toniche originali, le finestre ogivali e il portale scol-pito da Pier Damiano di Assisi nel 1373 con raffigu-razioni di antichi attrezzi da pesca. Le nicchie late-rali conservano gli affreschi quattrocenteschi, e alcentro dell’abside campeggia un bellissimo edespressivo Crocifisso ligneo del XV sec. Al fianco del-la chiesa sorge il convento dei Frati minori. A san Francesco è legata anche la storia dei Proto-martiri francescani, originari del territorio di Terni.La Passione di questi Protomartiri è stata riunita perla prima volta in un unico volume insieme a tutte lefonti agiografiche inerenti sant’Antonio di Padova: Fonti agiografiche dell’Ordine francescano, EditriciFrancescane, Padova 2014. Un volume prezioso perapprofondire il patrimonio artistico, culturale, na-turale, storico e francescano dell’Umbria meridio-nale in gran parte ancora da riscoprire.

“Qui - ha dettoil Vescovo -aleggiaancora unastoriastraordinaria di santità, di esperienzadi fede e di camminodel popolo di Dio. Siamo qui per guardareavanti”

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BREVI

❖ CASTELNUOVOFesta della lavandaSul finire di giugno, ha riscosso pieno successola Festa della lavanda, giunta alla sua quintaedizione per merito dell’azienda florovivaistica“Il Lavandeto di Assisi” che si è avvalsa dellacollaborazione delle confinanti “Dimore di SanCrispino” e del Maneggio di Rivotorto, fornitoredei pony che hanno fatto la gioia dei numerosibambini intervenuti. Quanti hanno sceltoquesta “full immersion” nella natura hannopotuto ammirare i filari policromi (viola, blu,bianco rosa) delle coltivazioni e gustare iprofumi intensi delle salvie ornamentali e delleerbe aromatiche. L’offerta di corsi e laboratoriha consentito di assistere alle fasi delladistillazione ed estrazione degli oli essenziali edi apprezzare la preparazione di tisane edecotti utili alla salute. (PDG)

❖ CAPODACQUAUna magnifica birraFondato nel 2011, il birrificio “La birradell’eremo di Capodacqua” ha impiegato pocotempo per raggiungere le vette più alte dellaclassifica della bevanda. Il merito è tutto deititolari dell’azienda produttrice (Enrico Ciani eGeltrude Salvatori Franchi) specializzata inbirra ad alta fermentazione alla quale è statodato il nome “Magnifica” che si è rivelato dibuon auspicio. Il premio più recente, dopoquello ottenuto a Rimini Fiera nello scorsomese di marzo, è stato consegnato a Deruta,dall’assessore regionale Fernanda Cecchini, altermine di un affollato concorso che ha fattoregistrare la partecipazione di 91 espositori. (PDG)

❖ FRANA IVANCICProtesta per i ritardiUna vibrante protesta si è levata dal Comitatodegli abitanti (circa 2000) coinvolti dalmovimento franoso della zona Ivancic in Assisi,il cui cantiere resta inspiegabilmente chiusomalgrado siano disponibili 2,5 milioni di euroe sia stata individuata la ditta che dovràeseguire i lavori del secondo stralcio, progettatiper dotare la zona degli indispensabili dreni dicaptazione dell’acqua sotterranea che èall’origine del dissesto. Il presidente delComitato, Riccardo Sannella, che segue lasituazione con esemplare sensibilità civica, èintenzionato a porre in essere ogni utile formadi protesta contro le pastoie della burocraziache ancora impediscono di ottenere unrisultato conclusivo per una zona cheappartiene al sito Unesco e quindi meriterebbeuna maggiore attenzione. Mancherebberosolamente alcune firme: per questo il sindacoRicci ha rivolto un ennesimo sollecito allaPresidenza del Consiglio e al commissario diGoverno per i dissesti idrogeologici. Sono inmolti ad attendersi una risposta esaustiva dal“Governo del fare” perché nel frattempo glistrumenti hanno documentato per l’interamassa franosa un preoccupante scivolamento avalle di un centimetro per anno. (PDG)

❖ ECUMENISMOPastore valdeseSi accinge a raggiungere Perugia il pastore diorigini polacche Pawel Gajewski, per assumerela guida della comunità valdese del capoluogoe metodista di Terni. Nel commentare questanuova destinazione ha affermato di ritenere lavicinanza con Assisi presupposto di un proficuodialogo per le analogie con la predicazione difrate Francesco e del suo quasi coetaneo Valdodi Lione (1140-1206), entrambiparticolarmente attenti, nel loro tempo e negliideali dei rispettivi seguaci, alle condizioni deipoveri verso i quali orientare l’apostolato. (PDG)

❖ BASTIANuovi orari BibliotecaLa Biblioteca comunale di Bastia riformula gliorari di apertura. Fino al 30 di agosto lastruttura di viale Umbria rimarrà aperta dalunedì a venerdì la mattina dalle ore 8.30 alle13.30; solo il mercoledì anche di pomeriggio,dalle 15.30 alle 18.30. È previsto inoltreperiodo di chiusura totale di due settimane,dall’11 al 24 agosto.

ASSISI. Sarannolunghi i lavori diadeguamentodell’impiantoolimpionico. Non èperò tramontato ilprogetto Villaggiosportivo

Un’estate senza piscina

on è problema del tuttomarginale, la mancatariapertura della piscina

olimpionica di Assisi, tanto piùse si considera che la crisi im-pedisce a varie famiglie ancheuna “scappata” al mare. Sulproblema, che ha suscitato la-mentele e proteste, l’assessorecon specifica delega allo Sport Francesco Mignani si è resodisponibile a fornire alcune risposte.

Per quali motivi la piscina non è piùfruibile?“La piscina non ha subìto nel tempo un’a-deguata ristrutturazione, e non ha apertoper problemi strutturali e igienico-sanita-ri”. Quali ragioni hanno impedito un pre-ventivo adeguamento?“Cause croniche: da oltre trent’anni lastruttura necessita di seri adeguamenti.Non c’è stato mai un interesse vero al-l’impiantistica sportiva, se non rivolta alcalcio”. A quanto ammontano i fondi per ga-rantire la riapertura?“Abbiamo trovato risorse certe per 200 mi-la euro, già ascritte a bilancio. Ma un con-

N

to è volere, un altro è volare. Questi soldisono sufficienti per un primo adegua-mento: quello del piano vasca, dei filtri eparte degli spogliatoi. Sicuramente occor-rono più risorse”. Quando cittadini e turisti potranno dinuovo usufruire dell’impianto?“Non sono un progettista, però ritengo cheper la prossima estate dovrebbero essereultimati i lavori. I numerosi amanti delnuoto possono comunque rivolgersi anchealle strutture natatorie del territorio. Ri-tengo comunque che, per fare attività fisi-ca e stare in forma, esistono numerosissi-me alternative, basta avere fantasia”. Il progetto di un Villaggio sportivo ètramontato?“Unitamente all’interesse comunale, esi-stono anche dei privati che guardano con

attenzione alla gestione dell’intero com-plesso; il quale ovviamente, per giustifica-re gli investimenti, deve avere un ritornoin servizi e un ritorno economico. Il Vil-laggio sportivo mi sembra l’unica stradain tal senso”. Come va affrontata la questione deiparcheggi?“Il futuro gestore potrebbe mettere a dis-posizione un pulmino elettrico e/o incen-tivare la presenza con un sistema di no-leggio di biciclette elettriche. Ci sono spa-zi limitrofi alla piscina che possono esse-re recuperati per un potenziale di circa 40auto. Esiste poi il servizio di linea. Chi neusufruirebbe, potrebbe aver diritto a unariduzione del biglietto di ingresso all’im-pianto”.

Francesco Frascarelli

GUALDO TADINO. Due iniziative per ridare “lustro” alla prestigiosa ceramica locale

essant’anni fa, nel 1954, nasceval’associazione turistica ProTadino, per decenni l’unico ente

gualdese in grado di fareconcretamente cultura e promozioneterritoriale e in grado, dal 1959 al2009, di organizzare il Concorsointernazionale della ceramica d’arte,una delle più prestigiose rassegne diquesto genere a livello mondiale. Percelebrare questa ricorrenza, venerdìscorso, 4 luglio, presso la chiesamonumentale di san Francesco a

S Gualdo è stata inaugurata“Francescanesimo e pace”, mostraantologica dei capolavori oggi ancorain possesso della Pro Tadino e che daanni si cerca inutilmente di inserirestabilmente in qualche contenitoreculturale. Si tratta di undici opere,tratte dai concorsi dedicati alfrancescanesimo e al misticismoumbro, alcune delle quali, oltre che digrande bellezza, anche d’inestimabilevalore. Sempre il 4 luglio, stavolta allaRocca Flea, è stata inaugurata la

mostra personale “Di diversa natura”di Riccardo Monachesi che, nel 1990,figurò fra i vincitori del Concorsointernazionale della ceramica d’arte,in quell’anno dedicato a “Il trofeo”. Lapersonale comprende decine di opere,in gran parte in ceramica smaltatapolicroma, eseguite con diversetecniche, dalle più classiche fino aquelle più innovative e d’avanguardia.Due eventi, quindi, legati fra loro cheintendono riproporre e rilanciare unconcorso prestigioso, morto permancanza di fondi, la sua preziosaraccolta e l’ente organizzatore, ancoroggi in difficoltà economiche.

Pierluigi Gioia

al 14 al 26 luglio si svolge-rà la 2a edizione di AssisiSuono Sacro, il festival -

ideato e diretto dal flautista An-drea Ceccomori - dedicato a in-dagare i rapporti fra le arti, in par-ticolare il rapporto fra musica espiritualità. Contemplum è il titolodato a questa edizione che propo-ne concerti, masterclass, conve-gni, mostre ed incontri. La manifestazione si aprirà il 14luglio con il concerto presso la cat-tedrale di San Rufino; si esibirannofrate Alessandro, l’Ensemble Assi-si Suono Sacro, i ragazzi dell’Acca-demia Scena Muta di Ivan Raga-nato, i soprano Felicia Bongiovan-ni e Lu Ye. Alcune date del festivalsono dedicate ai cinque sensi del-l’arte: appuntamenti musicali eperformance destinate a sollecita-re i nostri cinque sensi. Si partecon la vista (15 luglio, Bosco di sanFrancesco) con uno spettacolo didanze sacre. Il 20 luglio (San Gre-gorio) sarà dedicato all’olfatto conl’installazione di Claudio Maccari

D che diffonderà il profumo di rosa.Previsto anche il concerto di im-provvisazione “Kenosis: sentierisacri di spoliazione”. Il 16 luglio (sala San Gregorio) siterrà un recital del soprano russoIrina Rindzuner, al pianoforte Na-talia Mogilevskaia. Segnaliamo poiil convegno “Per un suono povero:tempio musica spazio” (20 luglio,sala Pinacoteca). Il 18 luglio (basi-lica di S. Maria degli Angeli), l’En-semble giovanile di flauti e arpe diAssisi Suono Sacro interpreterà as-sieme agli artisti Carlo Carnevali eFerruccio Ramadori un dipintoraffigurante putti musicanti. La se-ra del 19 luglio, presso la Pinaco-teca, si terrà il convegno “Am-biente sano, ambiente sacro” suambiente, urbanistica e architet-tura. Il festival si concluderà il 26 lugliocon il “Concerto di Silenzio” cheavrà luogo al Fai - Bosco di sanFrancesco: un format che vedeprotagonista proprio il silenzio.

R. B.

ASSISI. Seconda edizione del festival Suono Sacro

Musica e spiritualità❖ GUALDO TADINOMa siamo territoriolongobardo o bizantino?

a l’ultima Gualdo è una città longobarda obizantina? Due iniziative apparentemente

contrastantiripropongono,senzarisolverlo,l’annosodilemma legatoalle vicende delmunicipium di

Tadino, dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente.La prima è il Luglio longobardo 2014, che si è svolto il 5 e6 luglio a Nocera Umbra. In due interventi, di ElenaPercivaldi e Laura Paladino, è stato creato uno strettolegame fra san Michele, secondo patrono di GualdoTadino, e i longobardi che, secondo testimonianze storiche(in parte contraddette dai recenti scavi), conquistarono lacittà nel 590 e vi risedettero stabilmente, viste le trenecropoli longobarde rinvenute nella zona. È di originegermanica, del resto, anche il nome della città (Wald). Male cose potrebbero essere andate diversamente. Losostiene nel saggio Ellade d’Appennino, di imminentepubblicazione, lo storico gualdese Valerio Anderlini, chedimostra l’esistenza di decine di termini topograficiderivanti dalla lingua greco-bizantina. L’estate, dunque, èdestinata a riaprire un dibattito che potrebbe finalmentefar luce, insieme con la ripresa degli scavi di Tadinum, suun periodo storico così carico di dubbi.

Pie. Gio.

M

La piscina comunale di Assisi

Gualdo Tadino

28 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

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istituto Bambin Gesù di GualdoTadino, mostrandosi attento allenuove metodologie didattiche,

ha realizzato per l’anno scolastico 2013-2014 il progetto Herbario nuovo 2.0coinvolgendo la scuola dell’infanzia, lascuola primaria, la scuola secondaria diprimo grado e il liceo dellacomunicazione. L’idea che ha portato aredigere il progetto è nata dallaconsiderazione del contesto territorialee culturale in cui s’inserisce l’istitutoscolastico, collocato in un ambientenaturale di pregio, ricco di speciebotaniche. Per cui, diffondere laconoscenza del patrimonio vegetale hal’obiettivo di favorire la comunicazionedel mondo della scuola con altri settoridella società, quali scienza, tecnologia ericerca. Il progetto ha volutopromuovere e favorire la diffusione dellacultura tecnico-scientifica, mirando adavvicinare sempre più i giovani di oggial mondo delle scienze attraversoattività di tipo laboratoriali, supportatedalle nuove tecnologie multimediali, perpromuovere la loro conoscenzascientifica e l’interesse verso il territorioin cui vivono, e per diffondere tra lapopolazione l’importanza dellaconoscenza del patrimonio naturalelocale. Abbiamo incontrato suor MariaAssunta, referente per la scuolamaterna, la quale con grandeentusiasmo ha spiegato il progettofacendo riferimento all’opera educativadella fondatrice dell’istituto, madre AnnaMoroni, che, insieme a padre CosimoBerlinsani, fondò la congregazione conl’obiettivo di contribuire alla formazioneintegrale della persona. A fondamentodell’educazione sono stati posti:imparare a vivere insieme, imparare aconoscere, imparare a fare e imparare aessere. Con questo progetto si è cercatodi sperimentare nuove forme di didattica

’L

Il monumento

Attività estive della parrocchia bastiola di S. Marco

VENERDÌ 11 LUGLIO 2014

BREVI

❖ ASSISITurismo in aumentoCon il consuntivo statistico del mese di maggio,Assisi ha evidenziato un confortante segnale dicrescita pari a un +14% negli arrivi e un +3,50nelle presenze (ovvero pernottamenti). Si trattadella principale risorsa del territorio,strettamente legata alla cultura dell’accoglienza,che merita di svilupparsi come patrimoniocondiviso dell’intera comunità, non solamentein quella direttamente impegnata nel settorespecifico. (PDG)

❖ BASTIA Differenziata a quota 70%Gli ultimi dati resi noti dalla Regioneconfermano che Bastia è tra i quattro Comuniumbri con oltre 15mila abitanti che nel 2013sono riusciti a superare il 50% nella raccoltadifferenziata dei rifiuti. È evidentementesoddisfatto il riconfermato assessoreall’Ambiente (nonché vice sindaco) FrancescoFratellini. “Nei primi sei mesi di quest’anno - hasottolineato - abbiamo fatto un ulteriore passoavanti portando la differenziata oltre il 70%, conun’oscillazione fino al 73%”. Determinante alsalto oltre il 50% è stata l’introduzione del“porta a porta” con i mastelli.

❖ GUALDO TADINOStatuto dell’ente GiochiL’ente Giochi de le Porte ha una nuova veste:uno Statuto moderno, efficace per quelle chesono le esigenze e gli obblighi attualidell’associazione. Soddisfazione per ilpresidente prof. Antonio Pieretti e per ilgonfaloniere Roberto Cambiotti. L’ente Giochide le Porte sarà un organismo autonomo eindipendente rispetto alla Porte diappartenenza. Ciò è garantito da unasuddivisione di competenze ben marcataall’interno dello Statuto e dalla creazione dinuovi organismi che ne faranno parteintegrante. Sono previsti più poteri eresponsabilità in capo alle figure del presidentee del gonfaloniere, tanto che il presidentenell’esercizio delle sue funzioni potrà avvalersidi un vice presidente così come il gonfalonierepotrà avvalersi di un nuovo organismo, ilConsiglio dei Priori. Altra novità riguardal’allargamento della base sociale dell’Ente, cheprevede nei propri organismi esecutivi lapresenza di un rappresentantedell’Amministrazione comunale. (M. G.)

❖ COLLE DI NOCERA Il 400° della chiesaLa parrocchia dei Ss. Gregorio e Romano a Colledi Nocera Umbra, in occasione del suo 400°anno di consacrazione, ha organizzato unpellegrinaggio delle reliquie di sant’Antonio. Il 9c’è stata l’accoglienza delle reliquie, il 10 lagiornata eucaristica, venerdì 11 in mattinatal’incontro con i bambini e serata dellariconciliazione. Sabato giornata dei malati edelle famiglia, alle 17.30 messa e unzione degliinfermi; domenica ore 11.30 messa solenne ealle 18 saluto e partenza delle reliquie.(M. G.)

❖ GAIFANALa fiera del tartufoIl 19 e il 20 luglio a Gaifana, ridente frazione acavallo tra i Comuni di Nocera Umbra e GualdoTadino, si terrà la manifestazione “Sulla stradadel tartufo scorzone estivo”. Una rassegna suiprofumi, sapori e colori di questo particolareangolo della bella Umbria. Saranno in mostra imezzi della filiera del tartufo, le attrezzature el’abbigliamento. Nel ricco programma ancheuna passeggiata guidata presso “i luoghi deltartufo” in collaborazione con la sezione Cai diGualdo Tadino e una gara di ricerca del preziosotubero che vedrà premiata l’associazione piùnumerosa e il cavatore più lontano. Lamanifestazione si concluderà con un’asta deltartufo cui seguirà una serata danzante.Interessante conoscere anche la storia di questapiccola frazione, che nei secoli ha subìto larivalità tra i Comuni di Nocera Umbra e GualdoTadino che ne rivendicavano il possesso.Diatriba superata dal Vescovo nocerino e dalLegato gualdese che ne sancirono la spartizionetra i due Comuni secondo le modalità chetuttora la caratterizzano. (M. B.)

GUALDO TADINO. Il 1° lugliodiventa festa cittadinaa ricorrenza del 1° luglio sarà istituzionalizzata e in-serita nei Regolamenti comunali, prevedendo l’usci-ta del Gonfaloniere al pari delle altre feste e ricorren-

ze cittadine. Con queste parole, accogliendo l’invito di Ga-briele Pedana, uno dei sopravvissuti all’eccidio nazista diquel 1° luglio 1944, il sindaco di Gualdo Tadino Massimi-liano Presciutti ha concluso la prima parte della giorna-ta: “Gualdo Tadino ricorda i Martiri della libertà, a cui nonsaremo mai grati abbastanza. Gualdo non dimentica i suoifigli, Gualdo ha memoria e tiene in vita il ricordo degli eroidella libertà” ha sottolineato, annunciando l’istituzionaliz-

L

zazione del 1° luglio come “momento del ricordo”.Giornata in cui, accanto ai quattro gualdesi fucilati in quel-la che oggi è piazza Martiri della libertà – Corradino Ana-stasi, Riccardo Travaglia, Alessandrino Busetto e GiuseppeIacopetti – sono stati ricordati tutti i caduti nel periodo del-la Resistenza. Al ricordo hanno partecipato autorità civili e religiose, rap-presentanti delle forze dell’ordine del territorio, nonché leassociazioni combattentistiche. Don Giambattista Bru-netti, parroco della cattedrale di San Benedetto dove è sta-ta celebrata una messa in ricordo dei Caduti, ha detto du-rante l’omelia: “Fare memoria di questi fatti è indispensa-bile, specialmente in una società dell’effimero che dimen-tica tutto in fretta”.

M. G.

L’erbario nell’Era digitaleGUALDO TADINO. Progetto educativoinnovativo all’istitutoBambin Gesù

della scienza e della storia della scienza,con l’insegnante che assume la funzionedi guida; promuovere la divulgazionescientifica e storico-scientifica;promuovere la cultura scientifica e

tecnico-scientifica; acquisirepadronanza nell’uso delle tecnologiemultimediali e di conseguenzamigliorare le competenze informatiche;favorire una didattica innovativa e lacomunicazione con il territorio.L’aspetto innovativo del progetto,affermano dall’istituto, è legato allastruttura multimediale, ossia allapossibilità di una rapida divulgazione alarga scala del prodotto finito: l’Herbario2.0 potrà essere consultato a livellomondiale sfruttando le potenzialità delWeb.

Marta Ginettelli

Suor Maria Assunta con l’alunna Vittoriapresentano il progetto Herbario nuovo 2.0

Il precedenteastore Durante (Gualdo Tadino,1529 - Viterbo, 1590) fu un medico,

botanico e poeta italiano delRinascimento. Si laureò in Medicina aPerugia nel 1576, e divenne medico aGualdo. A Roma insegnò pressol’Archiginnasio della Sapienza e, susegnalazione del card. Rusticucci, vennenominato “archiatra” (capo medico) allacorte di papa Sisto V. Tra le sue opera siricorda l’Herbario, che fu pubblicato nel1585 a Roma: una collezione di piantemedicinali dell’Europa e delle IndieOrientali e “Occidentali” (America).

C

29LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

Bastia Umbra, nella parrocchia diS. Marco Evangelista la comunitàecclesiale si è ritrovata a vivere

insieme importantiesperienze difraternità e momentidi festa. Ne abbiamoparlato con ilparroco, don Francesco Santini.

Quali sono stati imomenti piùsignificativi che havissuto la comunità

parrocchiale in questo ultimo periodo?“Come in ogni anno, al termine dell’annopastorale vengono celebrati i sacramenticome cammino dei ragazzi con lapartecipazione delle loro famiglie perchéquesti momenti sono soprattutto la festa

A della famiglia cristiana. Per cui abbiamocelebrato la confessione, che ha coinvolto50 ragazzi nella chiesa di S. Lorenzo,seguita da un momento conviviale - lafesta del perdono - come il ritorno delfigliol prodigo. Nella domenica della festadel Corpus Domini, altrettanti bambinihanno ricevuto il sacramento della primacomunione nella chiesa di S. MicheleArcangelo, questo per dare senso e valorea questa solennità in cui tutta la Chiesa siritrova intorno a vivere il Misterodell’eucarestia”. Quali sono le attività estive previstedalla parrocchia?“Sono programmate esperienzeformative, tra cui il ritiro spirituale di unasettimana che si terrà a Bagni di NoceraUmbra, tra la fine di luglio e gli inizi diagosto, che è rivolto ai ragazzi chericeveranno il sacramento della cresima

nel mese di settembre. Il ritiro èimportante perché si tratta di unmomento di comunione e di crescita per iragazzi. Questi, suddivisi in due gruppi,riceveranno la confermazione in duedomeniche: il 14 e il 21 settembre, alleore 10.30, presso la chiesa di S. Lorenzo.Dopo il percorso della catechesi per lacresima, si propone ai ragazzi uncammino diversificato: è importante chevivano esperienze forti, oltre che inparrocchia, anche in diocesi, come iRagazzi missionari (Ram). La parrocchiadi S. Marco, inoltre, promuove unpellegrinaggio a Medjugorje, che si terràtra la fine di agosto e l’inizio disettembre: è un’esperienza di fortespiritualità che, certamente, favorisce ilcammino di fede e di testimonianza dellacomunità”.

O. S.

Don Santini

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BREVI

❖ UMBERTIDE“Masslo” chiuso per lavoriIl Centro Jerry Masslo è stato chiuso in viatemporanea per consentire alcuniinterventi di manutenzione straordinaria,non più rinviabili. Il centro Jerry Masslo ènato e deve continuare a funzionare comecentro di prima accoglienza, finalizzato adaiutare le persone in situazione diemergenza e per un periodo limitato ditempo. (F. C.)

❖ FONDO SOLIDARIETÀRaccolta diocesanaLa colletta diocesana del Fondo disolidarietà delle Chiese umbre ha permessodi raccogliere 3.572 euro. Hanno aderito lecomunità parrocchiali di S. Secondo,Camporeggiano, Costacciaro e S. Agostino;sono arrivate offerte anche dalle chiese diS. Maria al Corso, S. Francesco e dallabasilica di S. Ubaldo. Il Fondo dal 2009 aoggi ha permesso di sostenere oltre 2.000famiglie in grave difficoltà per la crisieconomica. Chi volesse contribuire puòcontattare la Caritas diocesana (0759221202) o effettuare il versamento sulconto bancario del Fondo: Casse dirisparmio dell’Umbria - agenzia di Perugia,via Martiri dei Lager, codice Iban: IT 18 F06315 03000 000000081040 intestato aRegione ecclesiastica Umbria “Fondo disolidarietà delle Chiese umbre”.

❖ SCUOLAAiuto per acquistare i libri“Libri senza prezzo” è un’iniziativacondivisa dalla Caritas diocesana e dallaBiblioteca Sperelliana per sostenere lefamiglie che fanno fatica a far fronte allaspesa per l’acquisto dei libri scolastici per ifigli. Chi desidera donare testi di scuolamedia o del biennio della scuola secondariadi secondo grado (scuola superiore) puòportarli presso la Biblioteca Sperelliana (viaFonte Avellana 8, dal lunedì al sabato, ore9-13). I libri saranno disponibili – in modototalmente gratuito – per le famiglie che, apartire dal 14 luglio, ne avranno fattorichiesta al Centro di ascolto della Caritasdiocesana (piazza S. Pietro 7, dal lunedì alvenerdì, ore 9-12).

❖ GUBBIOGiorni di GrestPartirà lunedì prossimo, 14 luglio, fino avenerdì 17, il Grest, una settimana intensivadi attività all’interno delle sale dell’oratorio“Don Bosco” di via Massarelli. Rientra tra leiniziative della Girandola e Girandolina,centro estivo del Don Bosco. I bambinipotranno partecipare, fianco a fianco conanimatori ed educatori, figure esperte,responsabili, creative e professionali, a unaserie di iniziative ludico-ricreative, diriflessione, preghiera, didattica. Il Grest èrivolto ai bambini della stessa fascia d’etàche partecipano già alla Girandola. Saràaperto dalle ore 8 alle 17, pranzo incluso,necessaria un’iscrizione. Info: Angela (3382042627), Giorgia (329 6929164), Aurora(331 2954223). Intanto proseguono, fino afine agosto, tutte le mattine dalle 8 alle 13,le attività del centro estivo Girandola (6-12anni) e Girandolina (3-5 anni), sempre nellesale di via Masserelli, in collaborazione conoratorio San Martino e Csi. (Ben. Pi.)

❖ MOSTRAInternazionaleRimarrà aperta fino al 27 luglio la mostra“International Art Expo Città di Gubbio”,allestita tra la sede del Museo diocesano invia Federico da Montefeltro e la chiesa diSanta Maria dei Laici. Espongono: SiomaraAlmeida, Alessandro Capuzzo, Nino Carè,Adriano Cipolletti, Claudio Della Rocca,Adriano Desarlo, Rino Devoti, FrancoLonghi, Ariedo Lorenzone, Pietro Maga,Donatella Marraoni, Antonio Pais, GiuseppeParrello, Marilena Pasquadibisceglie, OliviaPassinatti, Marilisa Serra, Baronessa Solares,Marta von Ziedler. Per informazioni: [email protected] o 075 9142445.

GUBBIO. Un gruppo di cittadini “scende in strada” contro il degrado del centro

GUBBIO. Il Vescovo torna a far suonare le campane il 9 luglio. Perché? Era il 1796...

opo la rievocazione delbombardamento di BorgoSan Giovanni del 25 aprile

1944 e la commemorazione deglieccidi di Serra Partucci ePenetola attraverso la Marcia perla pace di domenica 29 giugno,Umbertide ha ricordato un’altraimportante pagina della suastoria. Sono infatti passati 70 anniesatti da quel 5 luglio del 1944quando la città, dopo anni diguerra e di miseria, conl’ingresso degli Alleati, fu liberatadalle truppe tedesche. Losmantellamento delle postazionimilitari era iniziato già nei primigiorni di luglio, e la mattina delgiorno 5 arrivarono i fucilieridell’Ottava Armata britannica chesancirono di fatto la finedell’occupazione nazista.L’apparato politico eamministrativo del commissariofascista Luigi Ramaccioni sidileguò; lo stesso 5 luglio, undicicittadini umbertidesi, mossi daspirito di alto civismo e totale

D abnegazione, si riunirono in casadi Raul Bonucci e costituirono unComitato di salute pubblica, cheprese subito contatti con ilComitato di liberazione nazionaleprovinciale di Perugia al fine dicostituire una sezione dello stessoComitato a Umbertide. Il 23luglio, diciotto giorni dopo la suanascita, il Comitato di salutepubblica si sciolse lasciandospazio al locale Comitato diliberazione nazionale; nelfrattempo, era stato formalmentenominato dal governatoremilitare alleato il primo sindacodi una Umbertide finalmenteliberata. Il 5 luglio 1944 è quindiuna data fondamentale dellastoria democratica comunale,opportunamente sottolineata dauna solenne cerimonia dicommemorazione per ricordareciò che accadde 70 anni fa eonorare la memoria di quanti sisono battuti per restituire libertàe democrazia.

F. C.

UMBERTIDE. Anniversario della Liberazione

Liberi da settant’anniUmbertide

Campeggi estividelle parrocchie

l via i campeggi estivi delleparrocchie umbertidesi, improntati alsano divertimento e alla riflessione.

Cristo Risorto,comeconfermano glianimatori emons. LuigiLupini, porterà iragazzi della I -II - III media nelbel paesaggiomontano di

Montanaldo, dove saranno ospitati nellacasa parrocchiale dal 21 al 27 luglio;inoltre, dal 26 luglio al 1° agosto, i ragazzidel biennio delle scuole superiori (dai 14 ai16 anni) arriveranno fino al lago di Comoper ritemprare mente e spirito in unpellegrinaggio diocesano che sipreannuncia pieno di attese. A Santa Maria,invece, sarà organizzato un bel “Camp014”, dal 3 al 10 agosto, per i ragazzi dellaII e III media, al “Villaggio San Francesco”di Badia Prataglia (Ar). Buon divertimentoe buone vacanze intelligenti!

F. C.

A

30 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

della Porta, via Baldassini”. Il primo appuntamento è inPiazza grande per le ore 8.30di domenica 13 luglio. “Lesensazioni sono positive - pro-segue Bei - e stanno arrivandosostegni anche da parte di in-dustrie e imprese”. Iniziativa meritoria, da nonmandare però delusa proprioda parte delle istituzioni. Ilgruppo è lo stesso che a mag-gio aveva ripulito l’ingresso di

la sfera pubblica. Lo scatto diGavirati da piazza QuarantaMartiri propone immaginisufficientemente esplicative,che non hanno bisogno di par-ticolari commenti. Di sicuro lacrisi economica influisce suiservizi pubblici, ma la sensa-zione è anche quella di unaminor attenzione rispetto alpassato, quasi di un lasciarperdere sperando che sianogli “altri” a risolvere preoccu-pazioni e problemi. È questo il quadro nel quale èmaturato lo scatto di orgogliodi alcuni eugubini che hannovarato l’associazione, fiducio-si di mobilitare con l’esempioe la “provocazione” altri con-cittadini pronti a condividereun ideale nobile: una città pu-lita grazie al volontariato. La proposta-provocazione ar-riva, manco a dirla, dal quar-tiere di San Martino. “Insiemea Carlo Rogari, Laura Ciarapi-ca, Elisa Neri - racconta Mas-simo Bei - preoccupati dallostato di manutenzione delcentro, dopo una serie di in-contri nel salone della parroc-chia, abbiamo deciso di lan-ciare un appello alle personepiù sensibili: ripulire tombinie griglie della parte alta dellacittà, ossia via XX Settembre,corso Garibaldi, via Savelli

n antico proverbio re-cita più o meno così:“Se terrai pulito davan-

ti casa tua, tutta la città saràpulita”. Sembra quello cui sisono ispirati alcuni eugubini,

convinti che l’amore per lapropria città si possa esprime-re in mille modi, compresoquello di sporcarsi le mani,come si dice oggi, in questocaso non solo in senso figura-to. Hanno infatti dato vita al-l’associazione “Cento ramaz-ze”, un nome che da solo ne il-lustra motivazioni e scopi. Basta guardarsi intorno, attra-versare i vicoli e percorrere lestrade del centro storico e del-la immediata periferia per ac-corgersi che c’è stato un calonelle cura e nella manuten-zione di quanto appartiene al-

U

parco Ranghiasci – alle presecon un degrado sempre piùpreoccupante - rinnovandoanche i “sacchi” dei cestiniportarifiuti. Era il 12 maggio.Purtroppo, da allora nessunoha pensato di sostituire quelliormai strapieni; in questo ca-so non è questione di soldi,ma di pura e semplice atten-zione da parte del serviziopubblico.

Giampiero Bedini

Cento ramazze!

La proposta arriva - nonper la prima volta - dalquartiere San Martino. Il primo appuntamentoper i volenterosi è in Piazza grande per leore 8.30 di questadomenica

iproposta un’antica tradizione:il suono delle campane alleore 9 del 9 luglio. Ne spiega

origini e significato il vescovo Mario Ceccobelli: “La mattina del 9luglio del 1796, presso la chiesa deiBianchi di Gubbio – ricorda ilpresule - ebbe inizio in cittàun’ondata di prodigi mariani. La statua di Maria, ancora oggivisibile presso l’altare maggiore,iniziò a ‘prendere vita’ muovendogli occhi, cambiando espressione ecolore del volto e perfino ad alzare e

R abbassare le braccia. Il movimentocontinuò per mesi alla presenza dinumerosi testimoni, tra cui ilvescovo mons. Ottavio Angelelli(1785 - 1808). Nei giorni successivi anche altreimmagini sacre cominciaronomisteriosamente a muoversi; allafine se ne contarono ben quindici.Mons. Angelelli predispose unaminuziosa inchiesta, i cuidocumenti sono conservatinell’archivio vescovile della diocesi. Alla presenza del notaio Guido

Ubaldo Rosselli, numerosi testimonideposero sotto giuramento quelloche stava accadendo davanti ai loroocchi. Si verificarono anchenumerose guarigioni”. La città per anni ricordò l’eventocon il suono delle campanecittadine. “Vorrei che la tradizionefosse ripresa - prosegue il Vescovo -e per questo invito i parroci dellacittà a programmare il suono a festadelle campane alle ore 9 del 9luglio”. Per la cronaca, un secolodopo, nel 1896, nella chiesa di SanFrancesco molte persone videromuovere gli occhi alla immaginedella Madonna della Misericordia.

G. B.

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BREVI

❖ COLFIORITOCibi e sapori antichiDomenica 13 luglio, dalle ore 16, ilMuseo archeologico di Colfiorito (Mac)propone l’evento “Cibi e saporidall’antichità ai giorni nostri”. Attraversol’analisi delle fonti storiche si ricostruiràl’arte del banchetto nel mondo plestino.Per concludere breve excursus sulleattuali produzioni agricole dell’Altopianocon degustazione, esposizione edosservazione di prodotti tipici presso unagriturismo del luogo. Iniziativa gratuitacon prenotazione obbligatoria. Per info eprenotazioni Mac 0742/681198 PalazzoTrinci (Foligno) 0742/330584.

❖ LEX SPOLETINAA Carla FendiIl Consiglio direttivo dell’AssociazioneAmici di Spoleto, attraverso l’appositoComitato, su proposta dei Soci e inaccordo con il Comune di Spoleto, haattribuito la “Lex Spoletina” a CarlaFendi, mecenate delle arti e dellacultura, presidente onorario dellaFondazione Festival dei Due Mondi. Ilriconoscimento verrà consegnata a CarlaFendi dal presidente dell’AssociazioneAmici di Spoleto, Dario Pompili, nelcorso di una cerimonia che si terràdomenica 13, alle ore 11, al Teatro CaioMelisso Spazio Carla Fendi di Spoleto.L’Associazione “Amici di Spoleto” hafatto, ormai da tempo, dellariproduzione della Lex Spoletina (il cippodi pietra conservato presso il Museoarcheologico statale di Spoleto, risalenteal II secolo a. C., su cui è inciso il testo diuna legge di protezione per i boschisacri) un riconoscimento a personefisiche o giuridiche che abbianocontribuito alla concreta difesa delpatrimonio storico, culturale eambientale, alla conoscenza della cittàed allo sviluppo della sua economia.

❖ PREMIOAl giovane Dario FalconeIl secondo Concorso giovani compositoriFondazione Monini 2014, dedicato allamemoria di Giancarlo Menotti, è andatoa Dario Falcone, veneziano, di soli 13anni per il suo talento pianistico. Laconsegna del premio è avvenuta lunedì 7luglio al Teatro San Nicolò nel giorno delcompleanno del fondatore del Festivaldei 2Mondi - nato il 7 luglio del 1911 -alla presenza di Maria Flora Monini,presidente della Fondazione omonima,che così spiega l’iniziativa: ”Con questoconcorso abbiamo voluto riempire di‘note giovani’ Casa Menotti nello spiritodel progetto che ci ha portato nel 2011ad aprirla al pubblico come Centro didocumentazione sul Festival e sull’operadel Maestro, continuando poi con l’invitoa giovani musicisti a suonare sulpianoforte che era di Menotti el’assegnazione a una giovane promessapresente al Festival del premio speciale“Una finestra sui 2 Mondi”.

❖ NORCIA / PREMIOAll’istit. “A. De Gasperi”L’istituto comprensivo “A. De Gasperi” diNorcia è tra i vincitori della IV Edizionedel Concorso nazionale “Progettal’Energia!”, bandito dal Consorzio perl’energia Cev e dal Miur (Ministerodell’Istruzione, dell’Università e dellaRicerca). L’Istituto si è classificato al 3°posto, aggiudicandosi un premio delvalore di euro 1.000 in materialescolastico informatico messo adisposizione dal Consorzio Cev, che hacontribuito alle necessità della scuolainviando due videoproiettori. Gli studentidelle classi 5A e 5B hanno presentatouna strategia di comunicazione peravvicinare grandi e bambini alletematiche del risparmio e del riciclo.L’elaborato si è distinto per la coerenzacon le tematiche proposte dal bando,l’originalità e, non ultima, la suapotenziale realizzazione pratica.

MONTELEONE DI SPOLETO.Dal 18 al 20 luglio alla Fieradi San Felice tante proposteinteressanti

oto soprattutto per il farro dop,nonché per il particolare contestoambientale e rurale, il borgo di

Monteleone di Spoleto torna protagonistacon la “Fiera di San Felice”. La mostramercato del bestiame, dei cereali e deiprodotti tipici locali che animerà l’anticocentro della Valnerina dal 18 al 20 luglio,proporrà un programma denso di iniziati-ve che si farà vetrina delle eccellenzeagroalimentari e zootecniche regionali,per esaltare le migliori produzioni legateall’ambiente e alla cultura. La formula – èstato detto nella conferenza stampa di pre-sentazione della Fiera, a cui hanno parte-cipato il sindaco di Monteleone di SpoletoMarisa Angelini e l’assessore regionale al-l’agricoltura Fernanda Cecchini, presentianche Augusto Ancillotti, Luigi Carbonet-ti e Marilena Badolato principali attori dialcune iniziative in programma – è quelladi far conoscere le produzioni tipiche lo-cali, accompagnando i visitatori in un per-corso che mette insieme e promuove pro-dotti e territorio, a cominciare dal farro,unico cereale la cui denominazione è pro-tetta in Europa e che verrà presentato nelpadiglione cereali di Expo 2015. Il programma è denso e comprende con-vegni, presentazione di libri, trekking delgusto con il farro dop, “educazional” suiformaggi della Valnerina, raduno eque-stre, visite guidate al borgo medievale,escursioni a piedi e a cavallo, mostre d’ar-te e intrattenimento per tutte le età. “La manifestazione è cresciuta nel tempo

N

– ha detto il sindaco Marisa Angelini. So-no stati oltre ottomila i visitatori che loscorso anno hanno visitato la Fiera e perquesta edizione sono previsti cinquantastandisti accuratamente selezionati conprodotti ‘dop’, ‘igp’ e ‘doc’ che esporrannole loro produzioni agricole di pregio”. Trale tante proposte in programma un con-vegno su “In principio fu il farro. Il cibo tracura e nutrimento. Il farro di Monteleonedi Spoleto dop, da Ildegarda di Bingen al-l’Expo 2015” (sabato 19 luglio, ore 11, Tea-tro comunale), nel corso del quale inter-verranno la dott.ssa Paola Rosaspina, me-dico nutrizionista, Sabrina Melino, chimi-co farmaceutico erborista, Francesca Ser-ra, antropologa, coordinerà il dott. Ivo Pul-

cini, medico dello Sport e nutrizionista. Lapresentazione dei libri Pane di farro. Il li-bro seppellito con l’arca di Numa di Augu-sto Ancillotti (18 luglio, ore 16.30, Teatrocomunale) e La biga di Monteleone di Spo-leto. Il trafugamento nei carteggi segreti tramenzogne e verità di Luigi Carbonetti. (19luglio, ore 16 Teatro comunale). Si presenta interessante anche il percorsodel “Trekking del gusto - Farro dop” condegustazioni guidate di farro, a cura dellagiornalista enogastronomica Marilena Ba-dolato, come l’educational “I sapori deiformaggi della Valnerina” a cura del con-sorzio Bin di Cascia e condotto dal gour-met Renzo Fantucci dell’Università dei sa-pori di Perugia.Domenica 20 luglio (ore 10.30, teatro co-munale) ci sarà la presentazione del pro-getto “Il cammino di san Benedetto” 300Km da Norcia a Subiaco, fino a Montecas-sino passando per Monteleone di Spoleto(a cura di Simone Frignani, ideatore delpercorso).

Manuela Acito

Degustazioni, convegni,trekking gastronomici,presentazioni di libri e mostramercato agroalimentare e dizootecnia

al 1 luglio scorso si èricostituito a Norcia il“Comitato Pro Nursia”. La

formazione del nuovo gruppo dipromozione turistica locale è stataufficializzata nel corso di un incontrotenuto presso la Sala dei Quarantadel Comune di Norcia, alla presenzadell’assessore comunale al turismoPietro Luigi Altavilla. Il presidentedel neo Comitato è Domenico Rossi,il suo vice Claudio Millefiorini, ilsegretario Alessia Brandimarte e iconsiglieri Nicolas Maria Novelli eAlto Taschetti, quest’ultimo anche

D

presidente del Consiglio comunaledei Giovani. “Il Comitato – annuncial’assessore Altavilla – è da subitooperativo e, nell’immediato, sioccuperà della gestione degli eventidell’estate nursina. A dicembrelavorerà invece allaprogrammazione e alla definizionedel cartellone degli eventi natalizi”. “Secondo un’armonica logica disviluppo turistico – aggiungeAltavilla – il neo Comitato ‘ProNursia’ sarà una struttura snella enon burocratica, vicina al territorio,in grado di confrontarsi, interagire ecollaborare con le tante associazionipresenti e i vari attori che operanolocalmente. Il suo ruolo saràpropositivo anche nellavalorizzazione di tutte le nostrerisorse culturali, ambientali egastronomiche”. Nei prossimi giorniil Comitato presenterà il programmadell’estate, “un programma – dicono– realizzato in pochissimo tempo econ pochi fondi a disposizione”.

Già si lavora per gli eventi dell’estate nursina

A Norcia lo sviluppo turistico riparte dal Comitato “Pro Nursia”

Alla scoperta del Coscerno

I piccoli gioiellidella Valnerina

ue giorni, dal 12 al 13 luglio, pervalorizzare le tradizioni del territoriodella Valnerina, alla riscoperta delle vie

della transumanza suisentieri del monteCoscerno. L’iniziativacoinvolge alcuni deiborghi tra i più belli delterritorio, Vallo di Nera,Poggiodomo eSant’Anatolia di Narco, pervalorizzare di ognuna le

diverse peculiarità culturali, ambientali, storichee gastronomiche. Saranno organizzate visiteguidati ai beni storico artisitici, salite sul monteCoscerno (con il Cai), educational sui sapori deiformaggi della Valnerina, degustazione deiprodotti tipici, serate musicali. Escursioni inmountain - bike intorno al Coscerno, giro deicasali, percorsi lungo il Nera. E poi visite guidatelungo la via degli antichi mulini del torrenteTissino e l’Eremo della Madonna della Stella. ASant’Anatolia di narco animazione, visita guidataall’affresco di jacopo Siculo, chiesa di sanGiovanni e Serata della canapa con cena e visitasensoriale al museo della canapa.

D

Il farro e le eccellenze gastronomiche

Uno degli stand della fiera di san Felice

Panorama di NorciaPoggiodomo

31LA VOCE Spoleto / Norcia / Foligno @[email protected]

quasi diciassette annidal terremoto che hascosso la montagna

folignate, sabato 5 luglio lacomunità parrocchiale diSant’Ansovino in Casenoveha fatto ritorno a “casa”. Ilrito, semplice e suggestivo, èstato presieduto dal vescovo,mons. Gualtiero Sigismondi,alla presenza del parroco donGianluca Antonelli, di moltisacerdoti che si sono

A succeduti alla guida dellacomunità e del sindacoNando Mismettiaccompagnato dall’assessoreEmiliano Belmonte. Lacomunità si è riunita nellachiesa di Serrone, da dove lastatua della Madonna delRosario e la reliquia disant’Ansovino hannosimbolicamente fatto ritornoa Casenove, entrando nellachiesa ancora buia. Le luci si

sono accese dopol’aspersione del popolo,dell’altare e delle pareti dellachiesa con l’acqua benedetta,facendo ammirare ainumerosi convenuti la bella

“casa” dellacomunità orarestituita al culto.All’idea della “casa”hanno fattoriferimento sia ilvescovo, sia ilparroco, che hannosottolineato come lafine dell’“esilio”post-sismico debba

ora lasciare spazio alla vitaordinaria della comunità,quella che “restaura le paretidel cuore degli uomini con lamitezza e l’umiltà di Cristo”.

Fabio Massimo Mattoni

Casenove di Foligno. La comunità torna a casadopo la riapertura della chiesa di Sant’Ansovino

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