CONTEMPLARE I COLORI - Fonema.org · Esso era percepito con una coscienza di sogno. ... ameno, dei...

137
CONTEMPLARE I COLORI DI LIANE COLLOT D’HERBOIS Questo libro contiene 8 conferenze che Lian Collot d’Herbois tenne per un gruppo di lavoro di pittura curativa durante l’inverno 1982/83. Queste conferenze sono state raccolte per poter permetterne lo studio ai partecipanti di questo gruppo di lavoro e a tutti quelli che si aggiunsero nel corso degli anni 1983/84. ****************************************** Siete tra quelli che hanno iniziato una esperienza pratica con esercizi di chiaro scuro e di colori secondo l’insegnamento di Bernardet Hegù . E’ attraverso tale esperienza pratica che Lian Collot d’Herboit si propone, con questo gruppo, di trasmettere le nozioni qui riportate e augura l’evoluzione dell’insieme di questa ricerca secondo le elaborazioni personali di ciascuno. Questo opuscolo vi é affidato personalmente facendo appello al vostro massimo rispetto per i valori spirituali che vi sono rivelati e alla vostra fiducia in essi. E’ bene, inoltre, che conosciate l’accoglienza ricevuta da questo lavoro in ambiente medico, testimoniata da questo estratto della rivista “DAS GOETHEANUM “ del 16 APRILE 1989 - Dott.ssa Michaela Glokkler. “Si tratta di una pubblicazione che riveste un’importanza particolare per l’impulso terapeutico artistico dell’antroposofia; abbiamo il dovere in futuro di stampare un’edizione tedesca in modo che questo lavoro possa essere utilizzato anche in questa lingua”

Transcript of CONTEMPLARE I COLORI - Fonema.org · Esso era percepito con una coscienza di sogno. ... ameno, dei...

CONTEMPLARE I COLORI

DI LIANE COLLOT D’HERBOIS

Questo libro contiene 8 conferenze che Lian Collot

d’Herbois tenne per un gruppo di lavoro di pittura curativa

durante l’inverno 1982/83. Queste conferenze sono state

raccolte per poter permetterne lo studio ai partecipanti di

questo gruppo di lavoro e a tutti quelli che si aggiunsero

nel corso degli anni 1983/84.

******************************************

Siete tra quelli che hanno iniziato una esperienza pratica

con esercizi di chiaro scuro e di colori secondo

l’insegnamento di Bernardet Hegù . E’ attraverso tale

esperienza pratica che Lian Collot d’Herboit si propone,

con questo gruppo, di trasmettere le nozioni qui riportate

e augura l’evoluzione dell’insieme di questa ricerca

secondo le elaborazioni personali di ciascuno.

Questo opuscolo vi é affidato personalmente facendo

appello al vostro massimo rispetto per i valori spirituali

che vi sono rivelati e alla vostra fiducia in essi. E’ bene,

inoltre, che conosciate l’accoglienza ricevuta da questo

lavoro in ambiente medico, testimoniata da questo

estratto della rivista “DAS GOETHEANUM “ del 16

APRILE 1989 - Dott.ssa Michaela Glokkler.

“Si tratta di una pubblicazione che riveste un’importanza

particolare per l’impulso terapeutico artistico

dell’antroposofia; abbiamo il dovere in futuro di stampare

un’edizione tedesca in modo che questo lavoro possa

essere utilizzato anche in questa lingua”

INDICE

I colori davanti alla luce (22 MAGGIO 1982)

Aspetti del verde (2 ottobre 1982)

I periodi di cultura:

L’india antica

La Persia antica

L’Egitto

Creta

La Grecia

La Cina

I colori dietro la luce( 23 ottobre 1982)

Bisanzio

Il blu cobalto e il blu di Prussia

Il turchese e il blu cobalto (12 novembre 1982)

L’indaco ( 8 gennaio 1983)

L’indaco e il violetto (22 gennaio 1983)

Il violetto e il vermiglione(12 febbraio 1983)

La terra di Siena e l’arancio (19 marzo 1983)

I COLORI DAVANTI ALLA LUCE (22 MAGGIO 1982)

Oggi parleremo di tre colori: il magenta, il carminio e il

rosso scarlatto.

Questi colori sono strettamente collegati all’oscurità.

MAGENTA (Il periodo dell’India antica)

Il magenta fu il primo colore osservato nel mondo

esterno. Esso era percepito con una coscienza di sogno.

In quel magenta c’era una sola gradazione tra la luce e

l’oscurità. L’arcobaleno era visto come un arco di luce.

Non c’erano ombre, non esistevano ancora gli altri colori.

C’era quasi una riflessione diretta della seconda

dimensione.

Immaginatevi svegliandovi una mattina di non poter più

percepire i contorni definiti di nessuna realtà. Immaginate

i vostri occhi più grandi, tutto il vostro corpo più molle,

la terra stessa più molle di quanto non sia ora. R. Steiner

né parò a Tintagel: il livello del mare era più alto e la terra

più molle. Si viveva in un mondo di cui non si aveva

coscienza: un sogno,la terra stessa era un sogno.

C’erano solamente delle differenti gradazioni di luce od

oscurità e non molto definite. Si viveva in uno stato

d’animo crepuscolare: si sapeva di aver sognato e si

presagiva una realtà misteriosa. In questa realtà diffusa,

in questa assenza di forma, in questo sogno, gli uomini

sapevano dell’esistenza della Luce ma non attraverso una

coscienza odierna (non con la testa, a quell’epoca non si

utilizzava la testa come si fa oggi ). Si sperimentava di

esser sostenuti dal creato; si sentiva di essere avvolti in

un mantello di misericordia.

Ci si affidava più o meno alle cure degli esseri di misericordia .

Si possedeva qualcosa che oggi è impossibile provare

come allora, perché allora si percepiva qualcosa che

trovava origine nelle nostre stesse membra e che più

corrispondere oggi giorno con quello che potremmo

indicare con il termine “speranza”.

la mattina ci si svegliava pieni di speranza. Perfino ancora

oggi, tutte le mattine si è pieni di speranza, non possiamo

farne a meno.

Fine a quando saremo nel corpo fisico, non potremo

dimenticare e sentiremo una grande nostalgia

dell’oscurità.

La speranza diffusa , la conoscenza attraverso il cuore e

la volontà dell’esistenza della luce, si avvicina allo stato

d’animo, guardando con semplicità a quell’epoca.

Una grande espirazione all’interno della quale ci si sentiva

sostenuti, protetti.

Può capitarvi una persona molto melanconica che si e’

coperta di un caput mortuum molto scuro (e’ un magenta molto scuro , un ossido di ferro scuro) . Si può ripulire un

paziente di questo tipo dandogli un magenta puro sottoforma di ombra leggera, meglio di tutto con vari

passaggi. In seguito il carminio puro di Windsor e di

Newton. Il rosa madera e’ quello che funziona meglio per

il colore piu’ chiaro. Sono delle sostanze pure: l’una

proviene da un piccolo insetto che vive sui cactus e l’altra

dalle piante.

CARMINIO (Il periodo della cultura dell’antica Persia)

Come ho appena detto l’essere umano e’ stato sostenuto,

nutrito, guidato. Viveva in un mondo d’espirazione. Poi

avvenne un cambiamento: prima di tutto nell’anima.

La coscienza, durante l’epoca persiana, é diversa da

quella esistente nell’antica India ed anche il corpo

cambia.

L’uomo a questo punto comincia ad avere un legame con

la terra. Per gli uomini di quel tempo la terra é più o meno

una scoperta. Gli uomini non vivono più come in un sogno

profondo, cominciano a cambiare. Divengono quasi umani, ma non più ancora darsi uno scopo. L’uomo e’

cambiato ma vive per volontà degli dei. Grazie ai

sacerdoti egli può per la prima volta legarsi alla terra .La

sua relazione con la terra si intensifica e di conseguenza

aumenta anche la sua coscienza.

Egli non si sente ancora separato come accade oggi.

L’uomo non esprime pensieri personali (individualizzati

nel cervello), ma piuttosto una coscienza del cuore.

Questo pensiero essenzialmente umano ha un ruolo

molto importante nell’antica Persia. Immaginate un cielo

magenta nelle tonalità più chiare o più scure .La terra è

forse nelle sfumature del carminio. Si possono percepire

dei movimenti perché qua e là la luce indebolisce

l’oscurità. Dove c’é solamente l’oscurata non si può

percepire il movimento. Al minimo raggio di luce appare

anche il movimento lo vediamo attraverso la luce e

l’oscurità, ma il movimento viene dall’oscurità. Le tenebre

reagiscono alla luce. Esse amano la luce. Il colore

carmino si innalza con amore verso la luce. Ci si schiera

espandendosi.

Tenete presente che il magenta é, a questo punto , come

una lontana eco di quello che era prima. Il carminio

apporta qualcosa, anche oggi, che l’essere umano può

facilmente perdere “il senso di Sé”, ma non solamente

questo .

Quando si dipinge insieme ad un paziente con questo

colore, questo agisce in un modo del tutto differente dagli

altri colori. Esso porta la salute e se da una parte

armonizza il corpo fisico con quello eterico, dall’altra ha lo

stesso effetto tra il corpo astrale e l’IO.

Esso produce il massimo dell’armonia in quello spazio

intermedio in cui hanno origine molte malattie, perché

questo fatto é strettamente connesso all’oscurità come si

presenta e vive nel nostro sistema metabolico (non

avremmo sistema metabolico senza oscurità.

Il carminio mette in movimento il sangue. E’ un colore

che può nutrire il cuore . Esso può dare una immagine

chiara di quello che l’amore umano potrebbe essere.

Nell’oscurità c’é calore, “espirazione”, nutrimento per

quello che prima era speranza. Ora all’improvviso c’é un

sentimento di certezza. Non si tratta più di speranza (nella

quale si può essere incerti) ma un sentimento di

fermezza. Tutto é centrato intorno all’immagine che

l’oscurità da dell’umano (non possiamo dire ancora

“essere umano”). Quest’immagine è prodotta dall’attività

dell’IO e così come ha detto R. Steiner, anche in questo

momento il nostro IO é nel panorama dell’antico Saturno.

Ciò non è qualcosa di lontano o passato: non c’e’ piu’ ne’

passato ne’ futuro. Questo calore, questo stimolo al

movimento, l’intensità stessa del carminio costituiscono

nell’insieme qualcosa di veramente speciale per il

paziente. Quando ci si trova malati in una situazione di

carminio decaduto, allora si é realmente malati di una

pesantezza sia interiore che esteriore. In questa

situazione l’oscurità ha un altra valenza simbolica. Non e’

piu’ l’oscurità creatrice, ma è qualcosa che non respira

più. Questi pazienti non riescono a respirare. Essi

mangiano invece che respirare. Il loro cervello é pesante.

Per essi tutto è pesante. Ma ci si può sollevare con un

carminio puro leggero (con del carminio puro perché

essi hanno un carminio sporco). In questo modo si

riesce a dar loro la capacità di sentire ciò che é

essenzialmente umano in relazione con la realtà stessa

della terra. In seguito gli si può dare dello scarlatto. Lo

scarlatto é il colore del mirtillo , non é la stessa cosa del

vermiglione. Si può anche pensare al frutto delle rose

canine: molte bacche hanno questo colore.

ROSSO SCARLATTO

A questo punto passiamo ad affrontare

qualcosa di completamente differente. Con il

carminio l’uomo (nel suo rapporto con la terra)

si sente sostenuto. Prima ancora egli era nutrito,

avvolto. Nel carminio l’uomo é sostenuto e di

conseguenza acquisisce il senso della certezza:

si sente strettamente collegato alla terra. Ma a

questo punto sopravviene qualcosa di

differente: siamo alla fine dell’epoca persiana e

appena prima dell’epoca egiziana. L’uomo

comincia a distinguersi dal suo ambiente. Prima

egli era l’erba, era l’albero; ora é separato dal

mondo esterno. Così si ritrova a vivere in un

mondo a tre colori: ciò che è lontano, che é più

chiaro é magenta; e’ a’ che si ritrova quando

dorme. Conosce poi bene il carminio e

comincia ad essere felice di avere sotto i piedi

del carminio. Con lo scarlatto percepisce (e

questo non é né pensato né visto, ma sentito

con il cuore) che si sta cominciando a staccarsi

dalla terra e dal suo ambiente.

Egli non vive piu’ in una bolla , non dipende piu’

dagli esseri divini , sperimenta un altro sonno.

Prima i suoi sogni erano magenta, ora

all’improvviso comincia a dormire : dorme nel

magenta. La sua coscienza da sveglio cresce.

Aumenta la sua capacita’ di osservare sia il

mondo esterno che interno. Per la prima volta

egli ha una nozione del rapporto interno/

esterno. Nell’epoca persiana l’uomo era tutt’uno

con quello che vedeva, ora con lo scarlatto , egli

comincia a separarsi dal suo ambiente e di

conseguenza il suo sonno non e’ piu’ cosi’ in

armonia come una volta. La sua coscienza

diminuisce.

Le immagini dei sogni sono differenti da quelle

di un tempo. Il suo corpo fisico cambia come

conseguenza del cambiamento della sua anima.

Avviene dunque un distacco tra l’interno e

l’esterno, tra il sonno e il sentire( non parliamo

di pensare) . I suoi stati di coscienza diventano

piu’ confusi . Egli comincia a fare l’esperienza

della separazione e del distacco. Ricordatevi

che egli e’ incosciente . Dal momento che ora

possiede speranza e fermezza si puo’

manifestare il primo baluginare di un nuovo

sentire: “ questa luce.....e me” “ questo.......e

me” . Un sentimento di differenziazione. Per la

prima volta compare il sentimento di possedere

qualcosa. E’ molto interessante constatare che

l’essere umano percepisce di possedere un Me

nel momento in cui possiede qualcosa. Noi non

potevamo possedere la terra prima dell’epoca

romana. Non siamo stati padroni dei nostri

pensieri che alla fine dell’epoca greca. Che cosa

si possedeva prima? Gli uomini di oggi fanno

dipendere il loro Ego (Io) dalle cose che

possiedono. Quando si possiede un luogo

ameno, dei mobili, delle terre, e del denaro ci si

puo’ appendere il proprio Ego e pensare che va

tutto bene. In altri tempi questo non esisteva.

Era la situazione inversa del possedere ; gli

uomini vivevano in un mondo di espirazione.

. Era assolutamente impossibile possedere dei

beni come conseguenza dell'intensificazione

della percezione dell'interno e dell'esterno e

della percezione del sonno e del sogno succede

che il corpo fisico può ammalarsi. Prima il corpo

poteva essere malato ma ciò non significava

nulla era solo il corpo fisico che era malato. Gli

uomini potevano soffrire di gravi malattie ma

questo per lui non voleva dire nulla, perché non

ne era sufficientemente cosciente. E a questo

punto che cominciano le vere malattie.

Vi dico questo perché si sa che nella Cina

antica le persone avevano delle malattie fisiche

moderne (attuali), ma questo non significava

che essi sentissero e sapessero. Il corpo fisico

faceva parte della terra. All'inizio dell'epoca

egizia la separazione interno - esterno portò

all'inizio delle malattie.

Nel carminio c'è un'armonia perfetta fra i

differenti corpi dell'essere umano. Nello

scarlatto c'è una intensificazione della volontà.

Lo scarlatto è il colore del sangue. Naturalmente

il sangue ha colori differenti, può essere

differente per ogni persona ma come semplice

immagine (icona), in realtà è scarlatto. Quando

qualcuno ha il sangue troppo spesso voi lo

dovete far tornare verso il magenta con il

carminio. Utilizzate un carminio leggerissimo.

Bisogna partire del sentimento dell'interiorità,

dal sentimento di essere incarnati, di cui si fa

l'esperienza nella zona del cuore e ricondurla

grazie alla luce carminio verso il magenta.

Questo calma e alleggerisce la pesantezza

presente nel sangue. Immaginatevi che il vostro

sangue si trasformi all'improvviso in vapore; voi

potreste fare dei buchi nella pelle per farlo

uscire ma questo non sarebbe né carminio né

scarlatto, sarebbe piuttosto magenta. Quando

qualcuno ha il sangue troppo pesante ciò non

vuol dire che si tratti della pesantezza e

l'immobilità del carminio; si tratta di qualcuno

per cui il sangue affluisce troppo veloce. Voi

dovete un po’ alleggerirlo, dargli aria, in qualche

modo scioglierlo. Queste persone non espirano

abbastanza.

Quale colore scegliereste con qualcuno per il

quale il mondo dei sentimenti è immerso

direttamente nella volontà per cominciare a

dissociare sentimento e volontà?

Prendete uno scarlatto puro, leggero e così

potrete ricondurre questa persona verso la luce.

Lasciatela a lungo nel carminio leggero, dato da

questo genera armonia fra i differenti corpi e in

seguito lasciatela nel magenta. Nel magenta c'è

rilassamento, uno sciogliersi, c'è sollievo

(pacificazione); può sopravvenienza una grande

espirazione. Quando il sangue circola troppo

rapidamente e il sentimento scivola troppo

velocemente nella volontà questo può

provocare una malattia come la scarlattina.

Domanda: intende dire che lo volontà lavora con

troppa intensità nell'elemento terra o piuttosto

che lo spirito scende troppo nel calore della

volontà?

Risposta: no, tutto ciò non deriva dallo spirito. Il

colore viene dall'oscurità. Se ciò derivasse dallo

spirito allora verrebbe piuttosto dalla testa e non

sarebbe così disordinato, così selvaggio. Tutto

ciò arriva dall'oscurità stessa e oggi come oggi

ha a che fare con il Me dell'essere umano.

Domanda: prima ha parlato del sangue troppo

pesante, poi del sangue che si muove troppo. E'

la stessa cosa?

Risposta: nel carminio c'è il contrario del

movimento.

Domanda: ma per i due casi noi indicate la

stessa terapia.

Risposta: si è lo stesso nei due casi. In un

secondo momento passate direttamente al

magenta. In queste malattie si va direttamente

nel blu, nel cobalto forte, un salto troppo grande

(importante). Si può fare questo genere di

intervento quando si lavora con la luce perché

con la luce si è più mobili. Ma quando si tratta di

sostanza come nel caso del sangue, è

preferibile che l'anima sia preparata. Se voi

andate direttamente al blu questo porta spesso

complicazioni. Le persone vedono il blu sul

foglio o nel cielo ma potete capire che l'occhio

può esser stupido. Così voi potete guardare il

blu e questo non vi dice niente. Il processo

troppo scarlatto va addolcito. Voi potete farlo

andando dolcemente dal carminio leggero al

magenta e in seguito potrete passare al cobalto.

Nelle malattie legate alla luce voi non avete

bisogno di questo passaggio. Voi potete

passare agevolmente e direttamente dall'indaco

al verde - giallo. Nel caso attuale abbiamo a che

fare con la sostanza, con l'oscurità. Tutto è

nell'anima, ma in questo caso ciò che è

nell'anima va a ledere velocissimamente il corpo

fisico. Perché questo riguarda la volontà e il

sentimento. Mentre nella testa noi siamo più

oggettivi, le cose non si muovono con tutte

queste difficoltà (complicazioni) esse si

muovono più lentamente.

Domanda: queste malattie che hanno a che fare

con il sangue sia troppo pesante sia troppo

rapido sono l'ipertensione e l'ipertiroidismo?

Risposta: no, anche se l'ipertiroidismo non ne è

molto lontano. Si trova questa corrente troppo

forte nel sangue di persone che hanno una

pseudo - angina di petto. In quel caso noi

incontriamo una circolazione troppo rapida del

sangue. La tensione può essere leggermente

troppo alta ma non è veramente

dell'ipertensione. E' piuttosto un impulso più che

una tensione.

Prima esso era l'erba, era l'albero; ora è

separato dal mondo esterno. Così si ritrova a

vivere in un mondo a tre colori: ciò che è

lontano che è più chiaro è magenta, in questo

colore si ritrova quando dorme. Conosce bene il

carminio e comincia ad essere felice di avere

sotto i piedi del carminio. Con lo scarlatto esso

percepisce (e questo non è né pensato né visto

ma sentito con il cuore) che sta cominciando a

staccarsi dalla terra, dal suo ambiente. Non vive

più protetto (in una balla), non dipende più dagli

essere divini, sperimenta un nuovo modo di

sognare. Prima il suoi sogni erano magenta,

ora all'improvviso comincia a dormire: dorme nel

magenta, la sua coscienza da sveglio cresce,

acuisce l'osservazione sia del mondo esteriore

sia di quello interno. Per la prima volta ha una

nozione del rapporto interno/esterno. Nell'epoca

persiana l'uomo era tutt'uno con quello che

vedeva; ora con lo scarlatto comincia a

separarsi del suo ambiente e da ciò e risulta che

il suo sonno non è più così in armonia come una

volta, la sua coscienza diminuisce, vede. Le

immagini dei sogni sono differenti da quelle di

un tempo. Il suo corpo fisico cambia come

conseguenza del cambiamento della sua anima.

Avviene dunque un distacco fra l'interiore e

l'esterno, fra il sonno e il sentire (io non). I suoi

stati di coscienza diventano più confusi,

comincia a fare l'esperienza della separazione

del distacco. Ricordatevi che esso è

incosciente. Dal momento che ora passione,

speranza e fermezza si può manifestare il prima

baluginare di un nuovo sentire: " questa

luce….e me". "questo e me". Un sentimento di

differenziazione. Per la prima volta compare il

sentimento di possedere qualcosa.

E' molto interessante constatare che l'essere

umano percepisce di possedere un io nel

momento in cui possiede qualcosa. Noi non

potevamo possedere la terra prima dell'epoca

romana. Noi non siamo stati padroni dei nostri

pensieri che dalla fine dell'epoca greca. Prima di

queste epoche che cosa si possedeva prima?

Gli uomini d'oggi fanno dipendere il loro Io dalle

cose che possiedono. Quando si possiede un

posto piacevole, dei mobili e delle terre e

naturalmente del denaro a tutto ciò si può

sospendere il proprio io e pensare che così tutto

va bene. Un tempo ciò non esisteva c'era una

situazione esattamente contraria a quella del

possesso; si viveva in un mondo di espirazione.

L'uomo poteva nel suo ambiente più movimenti.

Era assolutamente impossibile possedere dei

beni come conseguenza dell'intensificazione

della percezione dell'interno e dell'esterno e

della percezione del sonno e del sogno succede

che il corpo fisico può ammalarsi. Prima il corpo

poteva essere malato ma ciò non significava

nulla era solo il corpo fisico che era malato. Gli

uomini potevano soffrire di gravi malattie ma

questo per lui non voleva dire nulla, perché non

ne era sufficientemente cosciente. E a questo

punto che cominciano le vere malattie.

Vi dico questo perché si sa che nella Cina

antica le persone avevano delle malattie fisiche

moderne (attuali), ma questo non significava

che essi sentissero e sapessero. Il corpo fisico

faceva parte della terra. All'inizio dell'epoca

egizia la separazione interno - esterno portò

all'inizio delle malattie.

Nel carminio c'è un'armonia perfetta fra i

differenti corpi dell'essere umano. Nello

scarlatto c'è una intensificazione della volontà.

Lo scarlatto è il colore del sangue. Naturalmente

il sangue ha colori differenti, può essere

differente per ogni persona ma come semplice

immagine (icona), in realtà è scarlatto. Quando

qualcuno ha il sangue troppo spesso voi lo

dovete far tornare verso il magenta con il

carminio. Utilizzate un carminio leggerissimo.

Bisogna partire del sentimento dell'interiorità,

dal sentimento di essere incarnati, di cui si fa

l'esperienza nella zona del cuore e ricondurla

grazie alla luce carminio verso il magenta.

Questo calma e alleggerisce la pesantezza

presente nel sangue. Immaginatevi che il vostro

sangue si trasformi all'improvviso in vapore; voi

potreste fare dei buchi nella pelle per farlo

uscire ma questo non sarebbe né carminio né

scarlatto, sarebbe piuttosto magenta. Quando

qualcuno ha il sangue troppo pesante ciò non

vuol dire che si tratti della pesantezza e

l'immobilità del carminio; si tratta di qualcuno

per cui il sangue affluisce troppo veloce. Voi

dovete un po’ alleggerirlo, dargli aria, in qualche

modo scioglierlo. Queste persone non espirano

abbastanza.

Quale colore scegliereste con qualcuno per il

quale il mondo dei sentimenti è immerso

direttamente nella volontà per cominciare a

dissociare sentimento e volontà?

Prendete uno scarlatto puro, leggero e così

potrete ricondurre questa persona verso la luce.

Lasciatela a lungo nel carminio leggero, dato da

questo genera armonia fra i differenti corpi e in

seguito lasciatela nel magenta. Nel magenta c'è

rilassamento, uno sciogliersi, c'è sollievo

(pacificazione); può sopravvenienza una grande

espirazione. Quando il sangue circola troppo

rapidamente e il sentimento scivola troppo

velocemente nella volontà questo può

provocare una malattia come la scarlattina.

Domanda: intende dire che lo volontà lavora con

troppa intensità nell'elemento terra o piuttosto

che lo spirito scende troppo nel calore della

volontà?

Risposta: no, tutto ciò non deriva dallo spirito. Il

colore viene dall'oscurità. Se ciò derivasse dallo

spirito allora verrebbe piuttosto dalla testa e non

sarebbe così disordinato, così selvaggio. Tutto

ciò arriva dall'oscurità stessa e oggi come oggi

ha a che fare con il Me dell'essere umano.

Domanda: prima ha parlato del sangue troppo

pesante, poi del sangue che si muove troppo. E'

la stessa cosa?

Risposta: nel carminio c'è il contrario del

movimento.

Domanda: ma per i due casi noi indicate la

stessa terapia.

Risposta: si è lo stesso nei due casi. In un

secondo momento passate direttamente al

magenta. In queste malattie si va direttamente

nel blu, nel cobalto forte, un salto troppo grande

(importante). Si può fare questo genere di

intervento quando si lavora con la luce perché

con la luce si è più mobili. Ma quando si tratta di

sostanza come nel caso del sangue, è

preferibile che l'anima sia preparata. Se voi

andate direttamente al blu questo porta spesso

complicazioni. Le persone vedono il blu sul

foglio o nel cielo ma potete capire che l'occhio

può esser stupido. Così voi potete guardare il

blu e questo non vi dice niente. Il processo

troppo scarlatto va addolcito. Voi potete farlo

andando dolcemente dal carminio leggero al

magenta e in seguito potrete passare al cobalto.

Nelle malattie legate alla luce voi non avete

bisogno di questo passaggio. Voi potete

passare agevolmente e direttamente dall'indaco

al verde - giallo. Nel caso attuale abbiamo a che

fare con la sostanza, con l'oscurità. Tutto è

nell'anima, ma in questo caso ciò che è

nell'anima va a ledere velocissimamente il corpo

fisico. Perché questo riguarda la volontà e il

sentimento. Mentre nella testa noi siamo più

oggettivi, le cose non si muovono con tutte

queste difficoltà (complicazioni) esse si

muovono più lentamente.

Domanda: queste malattie che hanno a che fare

con il sangue sia troppo pesante sia troppo

rapido sono l'ipertensione e l'ipertiroidismo?

Risposta: no, anche se l'ipertiroidismo non ne è

molto lontano. Si trova questa corrente troppo

forte nel sangue di persone che hanno una

pseudo - angina di petto. In quel caso noi

incontriamo una circolazione troppo rapida del

sangue. La tensione può essere leggermente

troppo alta ma non è veramente

dell'ipertensione. E' piuttosto un impulso più che

una tensione.

Le malattie sono ancora funzionali. Nel caso

dell’ipertensione non c’e’’ reazione al

trattamento medico abituale. Si tratta

probabilmente di una situazione in cui tutto

l’astrale si e’ svincolato dal Me. L’astrale lavora

autonomamente ed influisce sul sangue senza

l’intervento del me che dovrebbe armonizzare il

movimento. Non si puo’ parlare di

Ipertiroidismo, ne’ di ipertensione; si tratta di

qualcosa che sta in mezzo alle due patologie:

Questo fenomeno oggi capita molto spesso.

Domanda: c’e’ un’altra domanda riguardo ala

sangue troppo spesso. Voi intendete dire che il

sangue contiene troppi globuli rossi? Risposta ;

Si naturalmente il sangue puo’ essere sciolto.

La pesantezza (che e’ nel’anima) e’ una cosa

straordinaria. Il tutto proviene da un falso Me

che e’ il corpo astrale. Il corpo astrale si nutre di

piacere. Su cosa si basa il suo piacere?

Pensate alle persone con sangue spesso che

avete conosciuto. Spesso esse sono molto

soddisfatte di se stesse, sono esteriorizzate.

Esse approfittano con avidita’ di tutte le

esperienze di vita. Questo non vuol dire che a

loro volta non danno , anche questo fa parte del

loro piacere. Esse si impadroniscono della loro

esperienza (e questa e’ una forma di possesso)

esse amano la compagnia, non amano stare da

sole. E come se esse si nutrissero di ogni

singola esperienza . Esse si ingozzano

continuamente. E’ una sorta di avidita’ di

rimpinzamento di tutto cio’ che e’ terrestre.

Domanda: In questo modo tutto cio’ che e’ stato

derivato dai sensi entra troppo profondamene

nel corpo? Risposta: Si nell’antica Persia questo

non poteva succedere. Alla fine dell’epoca

Persiana il sentimento precipitava troppo

velocemente nella volonta’, ma ora e’ proprio un

rimpinzarsi . Dr. W. S. “ E questi pazienti sono

ostinatamente attaccati alle loro proprieta’.

Hanno troppi globuli rossi perche’ queste cellule

non fanno in tempo a morire. E’ il fenomeno

chiamato poliglobulia. Essi si sentono densi

ingozzati. E “ paradossalmente” si ha

l’impressione che questa overdose di globuli

rossi non porti abbastanza ossigeno da riuscire

a mantenere in vita l’organismo. Messi a

confronto con altra gente questi pazienti non

hanno abbastanza ossigeno. Spesso sono

persone tarchiate e ben piantate. In questo caso

il corpo astrale si incarna troppo profondamente.

Tutto il corpo astrale ha un’influenza troppo forte

sul corpo fisico. Queste persone raccolgono,

immagazzinano tutto all’interno della pelle.

Questo non ha niente a che vedere con l’infarto.

Il Me apre improvvisamente un varco “spezza il

cuore” . Queste persone che fanno troppo

perche’ debbono farlo o pensano di doverlo fare

perche’ non possono lasciare agli altri la cura di

farlo vivono in una forma di aggressione che

provoca un buco nell’organismo . Tutto questo

non ha a che fare neppure con il processo di

coagulazione: E’ una cosa differente. Il sangue

denso per cui si prescrive un anticoagulante mi

sembra un processo nel quale il fisico si

imprime troppo profondamente nel sangue e di

conseguenza il corpo eterico non puo’

mantenerlo in movimento. Allora si ha un

fenomeno di precipitazione e di coagulazione e

le vene si chiudono. E’ un processo

completamente differente. Io credo che questo

fenomeno appartenga alle malattie blu.

Passiamo ora a d approfondire la questione

dell’utilizzo del carminio per creare l’armonia tra

i differenti corpi: In particolare la relazione tra

cielo e terra, tra i pianeti e l’essere umano. Oggi

giorno questa relazione si e’ allargata verso

l’interno e verso l’esterno ; non c’e’ piu’ la stessa

armonia ma in sua vece c’e’ una coscienza(

nessuna traccia di speranza, ne’ di certezza) ma

l’esser umano e’ per la prima volta leggermente

egocentrato. Non si tratta di egocentrismo come

noi lo concepiamo attualmente, ma piuttosto di

un tirarsi un po’ da parte rispetto al mondo

esterno. E’ cio’ che puo’ fare lo scarlatto: si e’

sempre partecipi della speranza e della

certezza, ma si comincia a contare su se stessi

nella misura in cui ci si sente separati. Certe

malattie diventano per l’uomo piu’ coscienti. Nel

caso di qualcuno che e’ completamente in

disparte e che vive esclusivamente per se

stesso ( noi possiamo alla odierna concezione

di coscienza) che e’ felice solamente quando e’

solo che riflette molto (normalmente su se

stesso) allora lo scarlatto e’ molto efficace. Nel

caso che voi gli diate del magenta, questo

potrebbe fargli piacere, questo colore gli ricorda

la notte, i sogni ed e’ proprio quello che non

deve succedere. Nello scarlatto comincia

un’attivita’ interiore che lavora verso l’esterno.

Con il magenta tutto veniva dall’esterno; l’uomo

era sostenuto. Nel carminio si ritrova l’armonia

tra l’alto e il basso: un armonia in tutte le

direzioni. Con lo scarlatto si ha il contrario del

magenta: il magenta era un mondo che

respirava, mentre nello scarlatto e’ l’uomo che

respira. E’ un processo lentissimo. L’esser

umano entra in una regione sconosciuta, la

certezza si allontana(certezza presene nel

carminio) Nel suo sentire egli e’ cosciente che le

cse sono cambiate. Prima c’era una certezza

del proprio legame con il cielo e la terra, molto

piu’ forte di quella di sentire i propri piedi o il

proprio cuore o la malattia. Nel magenta l’uomo

non ha alcuna coscienza di se stesso. Nello

scarlatto in cui comincia il rapporto interno

esterno si trova per la prima volta quello che piu’

tardi diventera’ la paura ; in quanto esseri umani

bisogna aere paura: bisogna ricevere tutto da

DIO PADRE. A questo punto dobbiamo

cominciare ad avere paura o per meglio dire ad

avere timore. Oggi siamo piu’ vicini alla paura.

Cosi’ nello scarlatto l’uomo si allontana dalla

certezza di essere parte integrante della

creazione ( con la terra e il cielo) .Adesso

l’uomo diventa incerto perché si ritira un po’ in

se stesso. Nel vermiglione tutto questo risalta

ancora piu’ chiaramente.

Domanda: Questo si puo’ applicare alle persone

che non entrano nel modo giusto nella fase dei

42 anni? Risposta : Si esse diventano incerte:

esse vanno verso l’esperienza del Dio padre.

Quando voi avete qualcuno di immutabile ,

assolutamente sicuro di se stesso, che non fa

errori, non si sbaglia mai, questa grande

certezza conduce ad una inalterabilità’ interiore.

E questo significa che il suo sangue deve

essere messo in movimento. Un po’ di

incertezza rispetto alla vita fa bene! Ma in

questa ipotesi c’’e’ una estrema

autosoddisfazione che e’ l’immutabilita’ e questo

portera’ ad una malattia. Domanda: Nel

tentativo di vedere tutto cio' un piano piu’ basso,

potremmo dire che questo va nella direzione

della epilessia? Che questa situazione si

colloca tra il me e il corpo astrale? Risposta: Si’

per spiegarci perfettamente si tratta di portare

con dolcezza del movimento tra l’interiore e

l’esterno. Le persone che vivono da sole per

esempio molto soddisfatte di se stesse, che

hanno verso la vita un’atteggiamento rigido e

che sanno tutto , quelle che sono chiuse in una

falsa immagine di se stesse hanno bisogno di

incertezza e di dubbio . Esse devono sentire

che ad un erto punto c’e’ qualcosa di cui non

debbono avere paura ma sentire che c’e’ e che

non sanno cosa fare. Questo non fa male a

nessuno, ma anzi mette il sangue in movimento

e provoca un’apertura un rilassamento . Lo

scarlatto porta all’anima una sorta di tentativo

inizio di pelle, una frontiera un confine tra

l’interno e l’esterno e questo va bene per le

persone che hanno dei problemi relazionali con

le persone del proprio ambiente(il carminio va

verso il senso del Me) . Cosi’ noi abbiamo tre

tipi di rosso differenti che vivono nella regione

dell’oscurita’. Da una parte il magenta che

spande ed apre l’anima : fa espirare la persona.

Da un’altra parte c’e’ lo scarlatto che e’

assolutamente all’opposto. C’e’ una

leggerissima interiorizzazione che si confronta

con la esteriorizzazione del magenta. Nello

scarlatto c’e’ l’inizio della creazione di una pelle,

c’e’ un interiore ed un esterno. Questa pelle e’

abbastanza morbida fine e calda da poter

permettere l’incontro con l’esterno.

ARANCIO OCRA E ORO

Il periodo della cultura egiziana.

Alla fine dell’epoca egizia noi incontriamo

Akhenaton . Il colore del paesaggio era arancio

ocra e dorato. Il colore della violacciocca dei

muri che al’epoca era un fiore sacro. Ogni cosa

aveva il colore di queste violacciocche. Come

potevano gli uomini di quel tempo sapere che il

sole era tramontato o che era sorto

Immaginatevi di svegliarvi la mattina e di

trovarvi in una spessa nebbia di aria colorata.

Quest’ aria colorata e’ terra di Siena , arancio ,

gialla. Qualcosa di simile a quello che potete

vedere in una tempesta nel deserto, una

tempesta di sabbia. Il sole si alza attraverso

questa spessa nebbia. Ogni cosa e’ di questo

unico colore e il sole e’ in questo periodo molto

differente. Ci sono il carminio , il magenta, tutti i

colori delle violacciocche e a questo punto c’e’

anche il sole: c’e’ la luce. Il fiume e’ arancio,

l’aria e’ terra di Siena. La sera la’ dove c’era il

sole c’e’ del carminio e dello scarlatto. Ma gli

egiziani non avevano una luce come la nostra o

come quella dei greci. Quando Akhenaton vide il

sole per la prima volta fu per gli egiziani un

avvenimento di immensa portata. Essi

disegnarono il sole con i raggi e talvolta con

delle mani all’estremita’ di questi raggi. Prima

essi vedevano attraverso quest’aria spessa e

pesante: l’aria stessa era colore. Oggi noi

vediamo nell’aria cose colorate ma l’aia in se

stessa non ha per noi alcun colore. Cosa che

invece capitava agli egiziani. Gli individui del

tipo scarlatto percepivano una luce velata. E

solamente in Grecia che si e’ potuto veramente

vedere la luce. Dunque quando dovete con una

certa delicatezza portare le persone ad avere

delle migliori relazioni con gli altri voli dovete

ammorbidire cio’ che e’ troppo fermo nella pelle

della loro anima. Lo scarlatto puo’ aiutare e

quello di Schmincke e’ molto efficace?

Lo scarlatto puo’ essere unna terapia efficace

per la psoriasi la malattia dell’indurimento della

pelle?

Risposta: Il verde da un certo punto di vista e’

l’immagine ideale della pelle.

Ma ci sono delle sfumature. Dipende da dove

viene questa malattia della pelle. ?

Dottor W.S. : due fatti sono legati alla pelle;

essa vive e muore contemporaneamente . Nel

caso della psoriasi i due processi sono troppo

evidenti , non c’e’ via di mezzo. Il fenomeno si

produce su differenti piccole parti del corpo , ma

non sulle palme delle mani o sotto i piedi ne’ sul

cuoio capelluto. Tra queste zone malate la pelle

e’ sana. Ma questa parte sana si indurisce

spesso sotto l’influsso dei rimedi medicinali. Le

pomate rendono secca la pelle. C’e’ un tipo di

psoriasi che al sole peggiora, l’altra in genere

migliora. Per molti di questi pazienti risultano

terapeutici i bagni nell’acqua salata del Mar

morto. Anche alcuni raggi ultravioletti sono

efficaci . Tutte e due le cure sono nella polarita’

formativa. Non e’ in questo caso il calore che

guarisce . Domanda: E’ il verde che ci aiuta ad

ottenere lo stato di forma? Si potrebbe

immaginare in un caso che questa malattia e’

quasi vulcanica e nell’altro e’ esattamente il

contrario; ma essenzialmente c’e’ una

mancanza di equilibrio . La pelle corrisponde

veramente ai pianeti, tutti i pianeti; ed e’ quella

nel mezzo che e’ malata.

Dottor W.S. : Spesso la soluzione migliore e’ un

unguento d’oro, a volte l’oro a volte l’antimonio .

con molti pazienti si puo’ osservare una specie

di luce vibrante sul piano dell’anima: essi sono

come dei fuochi fatui luciferini agitatissimi.

Risposta: in certi casi quelli dove c’e’ una

eruzione vulcanica, io utilizzerei il verde, ma in

questo caso andrei dal verde all’indaco; l’indaco

appartiene alla pelle. L’aspetto vulcanico e’ cosi’

delineato. Se volete rendere piu’ resistente la

pelle esterna, andate verso l’indaco; se sperate

invece di rinforzare la pelle interna allora dovete

andare verso il viola.(la pelle interna e’ la parte

viva della pelle quella da cui cresce e si forma)

Noi abbiamo in noi questo viola, all’esterno

verso il mondo dei sensi noi abbiamo il verde. Il

confine del mondo dei sensi e’ anche quello

verde. Al di la’ di questo verde c’e’ un magenta

viola. Da una parte c’e’ lo spazio tra noi e la

luna, dalla parte di questo spazio la nostra pelle

e’ verde. L’interno e’ viola. Quando noi usiamo

uno sguardo spirituale allora c’e’ il viola. Il verde

sta per cosi’ dire in mezzo e di conseguenza in

un caso utilizzero’ il verde e il violetto e nell’altro

per creare una pelle vera il verde e l’indaco.

Domanda: Io ho lavorato con una signora

anziana che era agitatissima ma che si calmo’

quando dipinse con il verde. Risposta ; Il verde

fa questo , calma. E’ una esperienza nel tempo.

Voi dovete calmare i pazienti in modo che la vita

possa andare e venire, le guerre possano

cominciare e finire , le nazioni prosperare ed

andare in declino senza che questo le disturbi.

Ci sono persone che vanno sempre di fretta e

che dicono continuamente: “ io non ho tempo!” .

Abbiamo sempre il tempo che serve! Bisogna

far loro dipingere con il verde. Essi dicono di

avere tante cose da fare, ma non se ne possano

fare in un giorno piu’ di quante se ne possano

fare. Allora non affrettatevi. Il verde e’ la terapia

per queste persone.

I colori a olio non respirano. Quando voi

dipingete per strati trasparenti si puo vedere una

prospettiva d’anima uno spazio animico. Non si

puo’ vedere questo spazio animico con gli occhi

fisici ma con un’altra parte del vostro essere. L a

stessa parte con cui vedete i colori e il corpo

astrale. Quando si dipinge per strati trasparenti

attraverso i colori si ottiene automaticamente la

prospettiva. Domanda: questo riguarda il senso

del movimento? Risposta Si’ nella pittura ad olio

non si puo’ vedere questa prospettiva, non si

puo’ guardarla nello stesso modo. E’ dunque

molto importante per il paziente che deve

mettere il corpo astrale in movimento dipingere

per strati. Si potrebbe anche farlo in modo

differente ma piu’ si lavora nel modo che adesso

stiamo insegnando con la luce le tenebre ecc e

meglio e’. Domanda: io ho una paziente che ha

una vista molto deteriorata che puo’ vedere piu’

colori quando dipinge per strati che quando

dipinge su carta bagnata. Risposta : Ci sono

degli esercizi specifici per le persone che non

vedono bene , che non possono vedere che il

blu ed altri colori. Si puo’ cominciare a parlar

loro del fumo di un fuoco all’aria aperta, che e’

blu davanti ad un fondo scuro e rosso bruno o

bruno giallo davanti alla luce. Se ci si potesse

tenere in piedi nel fumo guardando verso la

luce, si vedrebbe per primo l’arancio, poi del

rosso dello scarlatto del carminio e via di

seguito. Mantenendosi al centro e guardando

verso la luce si vedrebbe del magenta: Si

potrebbero anche vedere i colori menzionati

prima ma si sarebbe principalmente circondati

da magenta. Se ci si mettesse su di una collina

in una atmosfera chiara si vedrebbe tutto intorno

del blu cobalto perche’ si guarderebbe

nell’oscurita’ attraverso la luce. Nell’altro caso al

centro del fumo si resterebbe nell’oscurità’

guardando verso la luce. Cosi’ si puo’ spiegare

al paziente che ci si trova al centro del fumo e

che si vede dappertutto del magenta. Ora sui tre

quarti del foglio fate un disegno con lavis

colorato di magenta. Con delle linee se questo

puo’ aiutare. Poi passate uno strato di carminio

in una zona piu’ piccola e in altre parti del

disegno e cosi’ procedete verso il vermiglione,

l’arancio, il giallo e il verde. Poi in un’altra pittura

fate l’inverso. Adesso noi stiamo nella luce e ci

dirigiamo verso l’oscurita’ cosi’ voi andate dal

blu al verde all’arancio0 al rosso al magenta. . In

velatura con delle linee dure ma questo non

deve essere come un caleidoscopio su tutta la

superficie. Il magenta deve stare in una zona, il

carminio un po’ piu’ in basso ma lasciate che gli

strati si sovrappongano per meta’ o per un

quarto in modo da avere la sensazione (io

posso guardare dentro”. Il paziente deve vedere

tutto questo e voi dovete coltivare in lui questo

facolta’ di prospettiva dell’anima. C’e’ un

esercizio che potete fare con i pazienti che

vengono molto spesso da voi e che sono

stupidi. Essi possono avere un orecchio

musicale ma per quanto riguarda una visione

viva essi sono del tutto incapaci. Essi non

ricordano alcun colore. Di notte dicono che il

tetto e’ rosso e che l’albero e;’ verde essi non

possono vedere perche’ non guardano . la loro

testa detta loro tutto. Queste persone in modo

particolare si ammalano rapidamente di cancro .

E’ uno dei loro pericoli. Quello che esse dicono

di vedere non e’ reale perche’ non guardano

mai. Anche se lo facessero esse non

vedrebbero in ogni modo. Voi dovete insegnare

loro a vedere. Uno dei modi di evitare il cancro e

di nutrire questo movimento del corpo astrale. E’

qualcosa che bisogna fare con tutti i pazienti.

Anche con le persone che non vogliono

dipingere. Quando una persona puo’ spalmare

del burro su di una fette di pane puo’ anche

posare un velo di colore su di un foglio di carta.

Ma MOLTI DICONO DI NON POTERLO FARE

E SI PRECIPITANO A DIPINGERE SULLA

CARTA BAGNATA PENSANDO “ Poveri!

Dobbiamo occuparci della loro anima con

gentilezza” . Ma non fatelo, provate gli esercizi

qui descritti . Durante il mese che gli avete in

clinica potete in questo spazio di tempo

cambiarli completamente. Queste persone

vivranno in modo completamente differente da

prima. Voi avrete fatto molto quando saranno

riuscite a vedere realmente almeno una volta.

ASPETTI DEL VERDE 2 ottobre 1982

Introduzione i periodi della cultura

L’India Antica

Immaginatevi che qualcuno che possieda

ancora la coscienza de” l’India antica” cominci

a dipingere luce e tenebra. Questo vuol dire che

voi dipingete con qualcuno che non e’ affatto

padrone della luce e che ci restituisce un foglio

grigio uniforme, con un po’ di luce, ma

pochissima, Ricordatevi che all’epoca dell’India

antica anche la luce per gli uomini era in un’altra

sfera ed essi la guardavano e ne facevano

l’esperienza attraverso il loro corpo eterico.

Succedeva cosi’: essi percepivano grazie alla

concentrazione interiore. Il corpo eterico non era

prigioniero del corpo fisico cosi’ come ora .La

situazione e’ rimasta la stessa all’epoca della

Persia e dell’Egitto Antico. Voi dunque potete

comprendere che essi dormivano in modo

diverso e anche morivano in modo diverso dal

nostro. Il loro mondo dei sensi era diverso dal

nostro e vivevano in un mondo di sogni: c’era la

terra e tutto era maggenga. Tutto era una

immensa unita’, l’aria,

l’atmosfera.....naturalmente c’erano delle

sfumature di colore ma assolutamente non era

questione di luce e tenebre: La luce del mondo

eterico era una; essa non produceva ne’

interiore ne’ esterno, essa non proiettava ambra

.......Era una luce avvolgente che si spandeva

dappertutto. C’era questo magenta e verso la

fine dell’epoca indiana per la prima volta gli

uomini hanno avuto la possibilita’ di veder un

arco di luce. Era un......interiore da l’esperienza

globale del mondo della seconda dimensione ( Il

mondo eterico) al mondo come lo conosciamo .

Cosi’ .........

La Persia antica .

Allora sopravvenne l’epoca persiana e con essa

un’enorme cambiamento nel corpo fisico>

Bisogna ricordare assolutamente che tutti questi

cambiamenti sono accompagnati da grandi

metamorfosi nel corpo fisico come la chiusura di

quel grande organo di percezione che si trovava

alla sommita’ della testa e piu’ tardi la

convergenza dell’occhio a quant’altro.

Nell’epoca della persia c’e’ stato una sorta di

grande duello fra il magenta e il carminio

.L’uomo era a questo punto capace di vedere e

sperimentare il mondo spirituale attraverso il

proprio corpo astrale che a sua volta era

catturato dalla organizzazione del Me. A questo

punto il me poteva lavorare sul corpo astrale >

per un persiano antico c’era un contrasto

immenso fra il magenta e il carminio e fra

l’interno e l’esterno. Egli dirigeva lo sguardo

principalmente verso il mondo esterno e in un

sogno piu’ cosciente vedeva una differenza fra il

carminio e il magenta e un separazione fra la

terra e il cielo. Egli vedeva che c’era una

superficie ed entrava in relazione con le piante e

gli animali. E tutto cio’ avveniva nel carminio e il

magenta. L’uomo dell’epoca persiana dormiva

per.....nel magenta e sognava nel carminio . Egli

era cosciente sia nel sogno che sulla terra. Ma

egli dormiva in modo differente .C’era una

separazione fra l’astrale e il corpo eterico.

Benche’ il corpo astrale se ne andasse durante

il sonno per il persiano il corpo astrale era un

organo di percezione del mondo spirituale. Egli

vedeva e sperimentava ......nel mondo esterno

ed aveva lui un mondo di luce. E questo

carminio galleggiava con il magenta. C’era un

perpetuo cambiamento , un intreccio: talvolta

egli sognava , talaltra era sveglio. Egli non

vedeva le cose con la stessa nostra chiarezza.

Secondo il momento egli poteva avere una

visione momentanea , una vaga suggestione

che ci fosse li’ una mucca, ma appena un attimo

dopo appariva la vera immagine di una mucca

eterica. Questo processo entrava ed usciva

quasi con il suo respiro. Anche la sua

espirazione era molto differente dalla nostra.

L’Egitto

Nell’epoca egiziana la coscienza dell’anima

ebbe un ruolo primitivo. Si era immersi in un

arancio particolare , in un terra di siena e piu’

tardi in un giallo. Gli Egiziani non vedevano

come noi il tramonto ne’ la luce: per essi la luce

era qualcosa che appariva e scompariva. I

sacerdoti dei templi potevano vedere piu’ luce di

un essere umano normale e questa ed altre

capacita’ affini venivano coltivate segretamente

nei templi dove a queste ...venivano trovati dei

nomi. L’esperienza della luce che il persiano

aveva interiormente si avvicinava a questo giallo

che appariva e scompariva .i fiumi, la terra le

piante tutto era immerso in questo colore

dorato. Era veramente dell’oro. Poi si fece un

salto verso il periodo greco. Voi dovete

ricordarvi che abbiamo molto a che fare con gli

Egiziani. Il nostro amore per le cose immerse

nella luce dorata: noi non ameremmo tanto

Rembrant se non fosse per la sua luce dorata.

C’e’ stato un momento in cui noi stessi eravamo

immersi in questa luce dorata: l’epoca egiziana

che con tutto l’astrale che proveniva da

quell’epoca, era una ripetizione della

denuncia.....All’epoca della Persia antica ci fu

per la prima volta una dualita’. Questo fatto

costituisce la grande differenza fra l’India Antica

e la Persia Antica. All’epoca egiziana tutto era

molto piu’ armonioso. Gli Egiziani erano

coscienti di cosa fossero la luce interiore e

quella esterna, ma la loro era un’epoca che

aveva una certa pesantezza. Per gli egiziani lo

spazio prendeva forma e questo si vede in tutto

cio’ che deriva dalle stelle: in un mondo di forme

che i persiani non avevano affatto nel loro

mondo carminio. Dai persiani sorsero due

correnti: i caldei che andarono piu’ a nord e

un’altra corrente che era piu’ “veggente”. I

Caldei si diressero piu’ verso lo spirito. Ora,

dopo questo periodo durante il quale lo spazio

prese forma voi potete immaginare quale

rivelazione fu per Akhenatos il vedere una luce

piu’ grande , il vedere il sole. Il colore del sole

era arancio a quei tempi , un arancio chiaro.

Questo avvenimento naturalmente arrivo’ in

anticipo rispetto allo sviluppo della

.........................

Creta

Ma noi ora non parleremo degli Ebrei. Noi

andremo a Creta. Li’ succede all’improvviso

qualcosa che e’ quasi all’opposto dell’epoca

egiziana (benche’ i cretesi studiassero i misteri

egiziani. A Creta arrivo’ inaspettatamente una

sorta di leggerezza, di gioia. I cretesi volevano

fare con il loro corpo tutto quello che volevano:

potevano lanciarsi in tutte le direzioni. Non

c’erano limiti al modo in cui essi erano sostenuti.

Non erano dei lottatori, ma piuttosto die

danzatori. Voi potete vederlo sulle loro pitture

murali. L’elemento che li sosteneva era il verde-

giallo. Il sole per essi era verde-giallo. Essi

vivevano in una luce gialla. . Dovete ricordarvi

che una delle proprieta’ della luce e’ quella che

trionfa sulla pesantezza. Questi abitanti di Creta

avevano la facolta’ di vivere nella luce anche

con il loro corpo fisico, con un sole verde-giallo.

All’epoca egizia gli individui potevano

ammalarsi; e questo e’ vero anche per la fine

dell’epoca persiana. Per i cretesi tutto era

radioso. Essi potevano vedere il giallo , la terra

di siena , i fiori rossi e il magenta la sera e al

mattino. Ed era un fatto straordinario :

immaginatevi di vedere una nuvola magenta su

di un fondo giallo...guardate com’e’ dolce questo

magenta sopra il giallo raggiante. Sentite la

leggerezza che questo produce sulla

pesantezza. La gente di allora viveva questo. ,

questo superamento della pesantezza. Ed era

questo che si poteva trovare in questa

esplosione del giallo-verde. Nei piccoli di giallo

verde non c’e’ tipo di ambra. Poi si passo’

dall’epoca cretese a quella greca. Ma questo

splendore (non era piu’ il dorato, era il giallo

assoluto) era abitato . I cretesi potevano

guardarsi dentro. Non c’erano colori

complementari. Non esistevano. I loro colori

complementari si trovavano nel mondo spirituale

in cui essi potevano ancora guardare. Ma

immaginiamo di piu’ un paesaggio ed ad una

certa distanza una luce verde giallo che irraggia

apportando una immensa leggerezza il principio

...del giallo ma non in modo cui facevano

esperienza gli Egiziani. Per i cretesi era

qualcosa che sosteneva. E quando questo giallo

diveniva scuro non riusciva naturalmente a

sostenere nello stesso modo. E molto utile e

buono dipingere per il proprio piacere cose cosi’

e d ottenere quest’ambiente . Potreste averne

bisogno con i pazienti. Pensate al verde giallo

pesante che essi dipingono a volte la sua

opacita’ invece della sua radianza piena di

Luce.

LA GRECIA

E cosi’ noi arriviamo ora all’epoca greca.

All’inizio e’ una rivoluzione dell’epoca cretese.

(e’ la stessa leggerezza, la stessa radianza, la

stessa brillantezza su tutto:

Il cielo era adesso virato verso un giallo

verdastro I greci lo chiamavano colore del miele.

I Greci si trovavano sempre in un mondo pieno

di esseri ad essi visibili nei veli dell’oscurita’

davanti alla luce. Nel giallo essi vedevano

…esseri che nel carminio o il Magenta. Ma essi

vedevano sempre le Furie essi vedevano i

propri pensieri. Ma in un breve lasso di tempo si

produsse un cambiamento¸essi non videro piu’

le Furie ne’ i pensieri e le immagini; essi

cominciarono a vedere i contorni della realtà , il

mondo esterno, il mondo dei sensi in modo piu’

stabile /sicuro . A questo punto il mondo e’ visto

come un sole verde una luce verde, una aria e

una atmosfera verde- gialla. Fu un

cambiamento immenso: di colpo l’uomo divenne

piu’ cosciente del mondo interiore e dell’esterno.

Ci fu un cambiamento radicale. Per esempio la

coscienza umana passò ad appartenere al

mondo interiore dell’uomo e non era piu’

contenuta negli esseri intorno a lui. Fu il primo

passo della separazione dell’interiore

dall’esterno, qualcosa di impossibile se non in

questo mondo tre dimensioni. A quest’epoca

all’improvviso gli uomini hanno cominciato ad

amare il mondo a tre dimensioni; era una

avventura, una scoperta. Essi erano sempre

sostenuti dalla leggerezza della situazione di

Creta, si può comprendere che per essi era

come vivere in Iperborea .

Immaginatevi di svegliarvi un giorno e che tutto

sia come nella Grecia Antica. Voi non sareste

affatto sorpresi che ad un certo momento

dell’anno ci sia della luce che viene dalla terra.

In Iperborea il sole era nella terra. E ci erano

nell’atmosfera luce ed amore. Adesso

immaginatevi di risvegliarvi e che si sia un

chiarore luminoso che viene proprio dalla terra.

Sicuramente non cammineremmo come

camminiamo oggi . Bisogna ricordarsi che il sole

non solamente irradia il principio creativo

dell’antipatia, ma che fa anche il contrario, che

esso attira. Cosi’ sulla terra si poteva avere un

verde- giallo con al di sopra un sole verde

pallido. I Greci non hanno potuto vedere il verde

prima di poter pensare interiormente. Quelli che

vedevano le Furie non vedevano il verde attuale

. La visione del verde attuale venne quando il

mondo esterno passò ad essere interiore. Allora

si poté vedere il verde. Si poté divenire coscienti

del proprio “Io” (ego) . Cosa si sarebbe potuto

vedere se si fosse guardato in lontananza.?

Naturalmente si sarebbe potuto veder e il mare

colore del vino e i cavalli colore giacinto.

Lentamente si sarebbe arrivasti a vedere il nero

(prima non si sarebbe potuto vedere tanto nero)

Si sarebbe potuto vedere il blu come se fosse

nero. Forse ora possiamo immaginarci quale

guarigione può costituire per un paziente avere

un’immagine di questo verde. Immaginiamo una

leggera bruma verde con pochissimo giallo. Non

era un verde freddo, non era fatto come il verde

che vediamo oggi. Il passaggio attraverso il

verde ed attraverso il giallo e’ un passaggio

dolce non duro. Il giallo ha una densità ed e’

una atmosfera piu’ spessa . Per i Greci

l’atmosfera divenne improvvisamente tenue ed

essi poterono vedere in lontananza. Gli Egiziani

non potevano veder cosi’ lontano nello spazio: Il

loro mondo era piccolo comparato a quello dei

greci. Il greco vide subito lontano e pote’ vedere

fino al verde. La cosa piu’ lontana che poté

vedere era il magnifico verde giada che e’ molto

dolce, e i suoi spazi erano pieni di questo

colore. Immaginiamo un verde giada su di un

mare color del vino e nel punto in cui i due colori

si incontrano fondendosi uno nell’altro siamo

semplicemente circondati di luce. Questo

sentimento che avevano, questa gioia immensa

e’ qualcosa a cui dobbiamo tornare. E non si

tratta di possedere il mondo come fu nel caso

dei Romani, ma di essere al mondo. Era una

ricchezza che non finiva mai. E in questo modo

si produsse lentamente l’attuale osservazione

dei differenti verdi: dal verde-giallo al verde, dal

verde colore del miele al verde unito al giallo a

quello unito all’arancio, al vermiglione, al

carminio e al verde unito al magenta. E cosi’ si

aveva al piu’ lontano orizzonte il sospiro di un

grigio che conteneva il futuro blu. C’erano molti

tipi di verde, ma un certo tipo non esisteva : il

Verde della tavola da biliardo. Essi non

vedevano il verde scuro. Essi vedevano il verde

come luce .Tutti gli altri verdi che noi oggi

vediamo sono delle astrazioni , non sono veri>

Noi siamo capaci di vedere il piu’ nero dei verdi.

All’inizio le persone avevano una “mezza anima”

noi abbiamo un’anima intera; noi abbiamo tutti i

colori , quelli dietro la luce e quelli davanti alla

luce e tutti i sentimenti che a questi

corrispondono. Essi non avevano tutto cio’

come noi l’abbiamo; essi avevano solamente i

sentimenti corrispondenti ai colori fino al verde .

Fino a quel punto la loro anima era cosciente.

Paragonati a noi essi avevano una” mezza

anima” ; l’altra parte della loro anima non era

affatto in essi. Anche la loro espirazione era

differente: essi avevano delle lunghe ispirazioni

(il mondo esterno che inspira e l’essere umano

che espira). Con la metà di un’anima essi

respiravano in modo diverso. Essi non

trattenevano il fiato nello stesso nostro modo

che e’ quello per cui non sappiamo che siamo

respirando. Il greco non sarebbe potuto arrivare

ad una situazione tale da non sapere che

respirava. I greci andavano a combattere. Essi

amavano lottare perché per essi era un modo di

superare lo spazio. Essi lottavano non tanto

contro un’altra persona, quanto piuttosto per

riconoscere il proprio Me nello spazio. I Greci

avevano la metà dell’anima incarnata, ma

avevano un’anima intera nel mondo spirituale.

Anche oggi le persone possono avere una

mezza anima , la nostra civiltà ci può portare a

questo talvolta, ma ciò ‘ succede in modo

diverso da quello dei greci. Succede talvolta che

in determinate persone l’interiore e l’esterno si

separino. Quando vi capitasse di poter dipingere

con simili persone in questo verde particolare e

descrivere un tale paesaggio questo farà loro

bene. Ricordatevi che colori e sentimenti sono

la stessa cosa! All’epoca dei Greci non

esistevano cose come la frustrazione e

l’esperienza della limitazione che possiamo

avere noi. I Greci erano portati dalla luce: essi

camminavano in modo differente e respiravano

in modo differente Lottare (come ho già detto)

era per essi qualcosa di differente,una certa

esperienza del Me nello spazio. Se voleste far

passare un paziente per questa esperienza voi

naturalmente non potete mandarlo in strada per

azzuffarsi, dovete dargli questa immagine

dell’irraggiamento, del rapimento(estasi) della

brillantezza che c’era nell’atmosfera. Dovete

fargli percepire che l’aria stessa era composta in

modo diverso da quella di oggi. Quella

chiarezza(trasparenza) quella qualità di

brillantezza i greci la respiravano in se stessi.

Come in iperborea si respirava il fuoco cosi’ piu’

tardi si respirò il colore. Quello che i greci

respiravano erano quasi dei cristalli , cristalli

liquidi. Era tutto cosi’ trasparente e cosi’ chiaro!

Oggi non possiamo piu’ avere questa qualità se

non nel lontano Nord in qualche luogo sul

granito. Sul calcare, sul gesso e tutte le rocce

similari voi non potete avere un’aria simile.

Benché la Grecia sia soprattutto calcarea,

anche cosi’ i greci facevano l’esperienza di

quest’aria e questa atmosfera particolari. E da

questo voi potete capire quanto la loro

respirazione fosse differente. Essi espiravano

piu’ di quanto noi facciamo causa di quello che

inspiravano. Essi non avevano bisogno di molto

perché tutto ciò era loro regalato. E tutto ciò era

inerente a questo colore particolare . Il verde.

LA CINA

Noi osserveremmo adesso la Cina che e’ un

resto di Atlantide. Durante tutto il primo periodo

della Cina gli uomini erano capaci di vedere

questo verde particolare di cui sto parlando.

Molti dei loro colori sono di una tonalità minore.

Essi potevano vedere il nero centinaia di anni

prima di Cristo(come dice R. Steiner) perché

essi erano capaci di riflettere in ciò che era

chiuso . Questa chiusura del loro essere

degenerò anch’essa e scivolò obliquamente.

Non ci fu piu’ evoluzione. Essi non andarono dal

blu cobalto all’indaco, non arrivarono all’anima

della coscienza; al contrario essi andarono

verso una degenerazione completa. E’

interessante vedere che a causa di questa

chiusura il loro verde divenne nero ed essi

poterono vedere il nero. Essi potevano vedere

circa dodici differenti specie di nero. Noi diciamo

che il loro inchiostro e’ nero, ma non bisogna

credere che fosse nero anche per loro. C’era

tutta una gamma di colori differenti che noi non

possiamo vedere. D’altra parte si potrebbe dire

che l’anima di coscienza fu proietta e trascinata

verso il basso o esercitata secoli piu’ tardi dagli

arabi. Ma diciamo questo en passant. Io voglio

solamente collocare qui la Cina come un

esempio di una intera nazione che si e’ chiusa

in se stessa quasi come una sorta di cancro. I

cinesi avevano un’altra forma di coscienza: A

quei tempi essi pensavano a sentivano di vivere

nel mondo spirituale e di conseguenza non

potevano avere Dei. Essi non ne avevano

bisogno. Essi non avevano degli dei nella vera

accezione del termine ,ma avevano degli esseri,

dei grandi esseri della casa, dell’albero, della

montagna o del paesaggio.

Tutto era abitato da esseri spirituali, ma degli

dei come ne abbiamo noi che intraprendono

questa evoluzione di colore non ne avevano.

Molto piu’ tardi nella storia cinese ne’ arrivò

qualcuno, ma non erano degli dei molto elevati.

IL VERDE

Si può ora vedere piu’ chiaramente quanto

questo verde puo’ essere utile come strada

verso qualcosa che conduce a qualcosa che

ritorna – verde molto chiaro .

Domanda: “ intendete dire rimandando indietro

la luce che viene dalla terra?

Risposta: Ad un dato momento gli uomini

vivevano molto nelle forze di antigravita’ essi

possedevano una “leggerezza” le persone

superiori ne possedevano di piu’ perche’ essi ne

possedevano addirittura nel loro corpo: ma il

greco medio l’aveva nell’ anima.Nel medioevo la

“leggerezza” era una virtu’ e noi l’abbiamo

persa. Bisogna ricordare che per i Greci

l’atmosfera era colorata. Essi non vedevano le

nuvole come noi le vediamo. Addirittura la gente

del 12/13 seolo non vedeva una nuvola come la

vediamo noi. Essi la vedevano con molti colori

iridati. E i Greci vedevano le loro nuvole nello

stesso modo; ma essi non vedevano affatto i

contorni della realta’ anche se essi hanno

descritto i paesaggi e le loro esistenze. Cosi’ voi

potete in certi casi avere un’immagine di un

verde duro ed in altri quella di un verde dolce,

dipende dalla persona che descrive. Il magenta

non apre, esso mischia ed ammassa. Quello

che apre non e’ il rosso e’ il verde che apre

qualcosa. I greci non vedevano il mondo delle

piante come noi lo vediamo oggi, in verde scuro.

Essi vedevano le piante da quando esse

diventavano un po’ gialle. Bisogna ricordarsi che

tutto cio’ che era vivente portava luce: quegli

uomini potevano ancora vederla.

Il dottor W.S. : “ mi ricordo che il dottor Mees ha

raccontato una volta come R. Steiner ad un

certo momento si mise a studiare una pianta e

disse parlandone:” e’ una struttura ammirevole”

e che il dottor Mees concluse che R. Steiner

non stava guardando la pianta fisica ma il

principio formatore che l’avvolgeva(il principio

che le dava forma tutto intorno) . La pianta va

dall’ambiente terra verso il sole e il dottor Mees

non aveva subito capito l’osservazione di R.

Steiner: ma riflettendoci egli realizzo’ che la

pianta cresce verso l’alto mentre la sua plastica

dalle parti periferiche. Era la forza plastica

eterica che lavorava e suscitava alla vita la

pianta fisica. E questa fora e la luce

naturalmente e i greci la vedevano. Le persone

possono avere le piaghe piu’ tremende sulla

loro pelle spesso sulle gambe e non si puo’

pulirle. Bisogna avere qualche idea della loro

provenienza interna: ma per la pulizia il verde e’

ottimo. Non c’e’ il minimo compromesso nel

verde. Nel blu c’e’ ne’ , ma il verde e’

implacabile, e’ senza pieta’. Non e’ qualcosa

che fa paura e’ qualcosa che si puo’ utilizzare.

E’ talvolta come l’apertura di una finestra. Le

persone non lo amano perche’ e’ oggettivo. Il

verde ha una qualita’ spirituale in piu’ di una

qualita’ d’anima. Gli altri colori sono

un’esperienza dell’anima, l verde e’ oggettivo.

Esso manca di compromessi e possiede anche

una grande armonia. E’ pure un’esperienza del

tempo. L’esperienza piu’ vicina che noi abbiamo

del tempo e’ nel nostro verde. Questa

esperienza del tempo che noi possiamo avere

grazie al verde, passa attraverso noi. Mente il

verde in quanto colore nel mondo dei sensi non

ha solamente una qualita’ d’anima ma anche

una qualita’ spirituale. Esso non e’ freddo , non

e’ caldo ed e’ assolutamente ed interamente

oggettivo. Ed e’ proprio quello che le persone

non amano nel verde. Cosi’ si puo’ capire che

esso abbia una tale relazione con la nostra

colonna vertebrale, perche’ esso scende

perpendicolarmente. Noi non avremmo

verticalita’ verso il verde; noi non saremmo

umani. Un paziente che si lamenta della sua

schiena puo’ essere un po’ aiutato dal verde.

Quando delle persone sono a disagio con altre

c’e’e sicuramente la meditazione sul blu cobalto

che le puo’ aiutare. Immaginiamo che abbiate

bisogno di qualcosa di piu’, che siate in un

ambiente con degli avversari dei nemici molto

ostili e che abbiate bisogno di un certo sostegno

interiore; con il blu siete attorniati sostenuti. Ma

ora avete bisogno di un vero sostegno per

reggervi interamente da soli con il vostro proprio

Me. Pensate di fare un passo indietro in una

colonna di verde e lasciatela sostenervi. Allora

tutto diventa molto piu’ facile. E’ un grande aiuto

per riprendersi interiormente. Perche’ quello che

voi pensate a proposito del colore e’ una realta’

assoluta come tutti i nostri pensieri sono delle

realta’. I pensieri lavorano. Il pensare die colori

lavora addirittura piu’ di un concetto formato. Il

concetto formato non ha la luce o la realta’ che

ha il colore. Pensare e colore sono strettamente

legati; Tutti e due hanno a che fare con gli

angeli con le gerarchie. Si puo’ avere un

pensare molto colorato. Ma si puo’ immaginare

che quando un essere umano pensa il colore e’

una sostanza molto piu’ viva di qualsiasi

stramba idea io possa evocare.

Ogni volta che voi parlate di pittura e colore voi

dovete vedere i colore di cui parlate, allora si

tratta di una realta’ vivente. Pensare al viola

puo’ essere dato come nutrimento ai defunti. I

defunti sono intimamente legati alla nostra

azione di pensare i colori. Pensare i colori puo’

essere un mezzo che puo’ venire utilizzato

quando pensate con coscienza e

concentrazione . Il colore e’ un sentimento

cosmico. Oggi spesso capita che le persone

non possano ricordarsi dei colori. O non siano

capaci di visualizzarli: E’ l’inizio di una malattia.

Voi potete fare con queste persone questo

esercizio: prendete un certo numero di fiori e

fate un bouquet degli stessi fiori in un’altra

stanza, poi scegliete un fiore e chiedete”

portatemi dall’altra stanza un fiore di questo

colore” . E’ un esercizio molto semplice. Non

vediamo tutti i colori porpora , la nostra anima e’

cosi’ atrofizzata che abbiamo perso tutte le

qualita’ di entusiasmo, di coraggio, di fuoco,

ecc.

E” solo una questione di tempo. Perche’ si arrivi

a perdere la percezione di questi colori. Noi

abbiamo perduto delle capacita’ ma possiamo

facilmente esercitarci a recuperarle. Guardate i

passaggi da un rosso all’altro e ancora un altro.

E ricordate. Farlo e’ una questione di volonta’.

Quando un paziente non riesce a farlo voi

sapete che si tratta di un sintomo che riguarda il

suo mondo dei sentimenti. Puo’ succedere che

tutto cio’ affiori in una malattia. Quando una

persona non ha entusiasmo non e’ felice, non e’

soddisfatta allora voi dovete fare attenzione al

suo respiro(particolarmente se e’ un bambino)

Voi potrete risvegliare in lui l’entusiasmo

facendogli guardare tutti i rossi. Voi sapete a

quali malattie puo’ portare questa freddezza

quando il colore interno se ne e’ andato. Da un

certo punto di vista e’ la nostra anima che fa

nascere il colore. La nostra anima contiene i

dodici colori dello zodiaco. Con il vermiglione si

puo’ avere dell’entusiasmo ma dall’altra parte

dietro la luce, e’ la situazione opposta, c’e’ la

devozione del blu. E tutte le qualita’ dell’anima

umana sono come messe in mostra dai colori.

L’arancio e’ veramente il coraggio. Ma quando

vi concentrate sul viola vedetevelo davanti fuori

di voi, voi fate l’esperienza di qualcosa di sacro.

Voi lo mantenete cosi’ per due minuti e a questo

punto voi entrate in questo viola diventate

questo viola. Allora non esiste piu’ niente ne’

famiglia, ne’ razza, ne’ tempo, ne’ luogo. C’e’e

solamente questo viola e voi ci siete dentro.

Quando ne uscite voi non siete piu’ la stessa

persona. R. Steiner dice che a quel punto voi

avete del coraggio “MUT”. Ma questo succede

solo quando siete divenuti quel viola ed e’

un’altra cosa che guardarlo . Cosi’ i colori si

completano l’un l’altro . Nell’arancio c’e’ una

certa tranquillita’. Quando voi passate attraverso

l’arancio voi arrivate dalla parte opposta. I colori

si chiamano fra di loro in un modo specifico. Ma

questo modo e’ la nostra anima. Quando una

persona manca di vermiglione dall’altro lato gli

manchera’ il turchese. Il turchese si appoggia un

pochino sul verde e porta il senso morale: il

senso umano della moralita’. Quando il

vermiglione e’ andato anche l’opposto se ne va.

L’entusiasmo e’ finito e lentamente anche l’altro

si estingue. I Greci furono i primi sulla terra a

vedere i colori complementari. Prima nessuno

mai aveva potuto vedere i colori complementari.

Intendo dire noi . In Grecia noi potevamo vedere

innalzarsi il magenta e il verde . Il verde era

avvolto da veli magenta. Nel caso di una luce

verde voi percepite intorno un’aura (non

semplicemente il colore complementare) cosi’

voi potete immaginare che quando i greci

vedevano il sole essi potevano vedere intorno il

magenta. Quando essi guardavano le piante

essi potevano vedere la luce magenta. Ma era

anche la prima volta che essi potevano veder i

colori complementari. Dopo che essi aevano

guardatio quel verde e chiuso gli occhi essi

potevano vedere il magenta. Nessuno prima

avrebbe potuto farlo. R.Steiner dice che cio’

poteva accadere perche’ i greci avevano negli

occhi un riicordo della Lemuria. Che noi

portiamo i colori con noi negli occhi. Che se noi

vediamo perfettamente i colori complementari e’

perche’ noi portiamo un resto della lemuria nei

nostri occhi.I cinesi quando desideravano

formare i propri allievi li facevano scendere

velocemente nella strada, li facevano guardare

nel negozio di pesce e poi e poi tornare a

disegnare tutto quello che avevano visto nella

bottega. Questo di imparare a disegnare a

memoria fa parte della formazione alla pittura.

Voi dovete essere capaci di disegnare qualsiasi

cosa a memoria . Lasciate scomparire il ricordo

e quello ritornera’ . Esercitatevi ; non dovete mai

stare in un posto o sedervi da qualche parte

senza guardare con coscienza. Questo aiuta

per un’altra incarnazione.

Domanda: Si puo’ dire che quando il Me entra

nello spazio , l’essere umano

Comincia a vedere i colori complementari?

Risposta ; Si

Domanda: e con i bambini? Quelli che lavorano

con i bambini hanno differenti opinioni. Alcuni

dicono all'eta’ di sette anni, altri a 10 ecc.

Risposta: al momento in cui il bambino dice ”Io”

egli puo’ cominciare a vedere i colori

complementari. A volte i bambini non dicono “Io”

prima dei 5 anni. Oggi abbiamo dei bambini che

dicono Io prima ancora di poter camminare.

Essi si sono incarnati troppo presto. Essi

vedono i colori complementari come noi in un

modo piu’ intenso. Tutte le volte che voi avete

una traduzione di Omero che parla del cielo blu,

sappiate che non e’ vero . Egli non usa la parola

blu. Lo si seppe all’inizio del secolo. Il primo

ministro inglese Gladstone ha scritto a proposito

di questo e R. Steiner ne ha parlato. Ora il

mondo e’ arrivato a questa conclusione (si parla

dell’America, ma e’ mondo anche quello) che le

razze differenti vedono differenti gamme di

colori: alcune vedono solo 5 colori, altre

solamente 3 come gli abitanti della giugla per

esempio ed e’ cosi’ che noi eravamo un tempo.

Ci sono sempre persone che sono ancora cosi’.

Quando per esempio voi avete un sud

americano che dice di vedere solamente 5

colori e’ del tutto normale. Cio’ non vuol dire che

la sua anima e’ malata.

I COLORI DIETRO LA LUCE 23 ottobre 1982

Introduzione

Come abbiamo gia’ visto prima della dualita’

carminio Magenta apparve ad un certo

momento dell’evoluzione. Il carminio e’ il colore

legato alla missione dell’uomo sulla terra. Nel

carminio l’essere umano e’ per cosi’ dire per la

prima volta cosciente dei suoi piedi. Egli

cammina sulla terra ed anche se questo puo’

sembrare ridicolo si puo’ dire che egli puo’

pregare con i suoi piedi. Questa relazione

dell’essere umano con la terra alla quale deve

gran parte della sua umanita’ , gli ha permesso

di tenersi in piedi e di camminare . il fatto che

l’uomo possa tenersi dritto sui suoi piedi . e’ il

fondamento della sua umanita’ e tutto questo fu

osservato dalle nostre coscienze che si trovano

allora nel carminio e depositato in esse.

IL passo seguente avvenne a passaggio

dall’epoca persina aall’epoca egiziana. Durante

quest’ultima apparvero nelle nostre coscienze

l’arancio, il giallo, il colore delle violacciocche

dei muri, d anche la terra di Siena. Ma anche

qualche altra cosa si produsse per l’attivita’ dei

colori. I colori erano e sono degli esseri essi non

vedevano la luce come la vediamo oggi. Niente

era chiaro. Tutto era intriso in una nebbia

dorata. L’aria era colore. E’ a questo punto che

avvenne il periodo di transizione del verde giallo

a Creta . Fu il periodo di preparazione alla

nostra coscienza della forma. Per la nostra

coscienza di oggi le forme sono “vuote di

divinita’”(abbandonate dagli Dei) , ma a quel

tempo esse contenevano i resti di qualcosa di

divino nella misura in cui ci si poteva vedere le

evoluzioni. Durante questo periodo(questo

succedeva prima di Troia) l’essere umano

danzava” I persiani, facevano molte esperienze

attraverso i piedi. Non avevano fibre nervose in

quel periodo. In Egitto la luce, questo giallo (ha

detto R. Steiner) scorreva lungo i nervi del

corpo e da cio’ derivava che le danze erano

qualcosa di sentito nel corpo; e’ cosi’ che gli

uomini si incarnavano in quell’epoca . I primi

Egiziani non potevano fare le esperienze che

noi facciamo attraverso i nostri sensi. Non

potevano provare il dolore nello stesso nostro

modo. E’ a Creta che avemmo i primi rudimenti

di un sistema nervoso. Cosi’ nacque nel gioco

tra la pesantezza e i cieli il cervello , la funzione

del cervello. Nel sotterraneo del Minotauro il

cervello in quanto tale compiva la sua

digestione. All’epoca greca , il cervello era piuì o

meno finito. La testa era formata e noi avevamo

la possibilita’ piu’ o meno completata di

osservare i nostri pensieri in immagini. Avevamo

una coscienza di immagini incosciente (oggi

dobbiamo avere una coscienza immaginativa

cosciente) . Immaginatevi cosa succederebbe

se vedeste i vostri pensieri. I vostri pensieri non

sarebbero dentro di voi, ma intorno a voi e voi

potreste slanciarvi verso di essi per cosi’ dire. E’

così che succedeva durante il periodo cretese.

Durante il periodo greco si produsse un passo

gigantesco con il passaggio dal primo verde, il

verde giallo, al verde chiaro. Quest’ultimo porto’

la nascita del pensiero logico non ancora

riflesso. Quest’ultimo pensiero , quello riflesso,

venne molto piu’ tardi. Le nostre etste erano piu’

morbide, questo a molto a che foare con

l’incarnazione del Me.

IL TURCHESE BISANZIO

Ed ora tratteremo un altro periodo ed un altro

colore. Approfondiremo in che modo si possa

comprendere quale siano la funzione e l’azione

di questo colore, come ha formato le nostre

anime e trasformato i nostri corpi. Questo colore

e’ il turchese . questo succedeva due o tre

secoli dopo Cristo e fino a sette ottocento anni

dopo di lui. Quest’epoca fu segnata da un

intenso sentimento religioso. Erano i tempi di

Alessandria , deli gnostici, di Clemente

d’Origine, di Filo, dei neoplatonici. Essi

possedevano una forma di pensiero particolare

legato al cristianesimo. C’erano anche altre

forme di opensiero in quell’epoca : piu’ tardi

sopravvennero le grandi lotte tra Ariano e

Anastasio, che si estesero a partire da

Alessandria su tute le scuole dell’ovest, sui

conventi scc. C’era anche Costantinpoli , l’antica

Bisanzio . Bisanzio era considerata con

disprezzo a causa del Concilio di Nicea. Ma

essa non era destinata ad essere per sempre

considerata male. Bisanzio era la culla di una

grande civilita’ del tutto differente da quella di

Alessandria. Alessandria aveva accademie m

una popolazione cosmopolita, delle

meravigliose biblioteche ineguagliabili nel

mondo intero. Vi devo parlare di tutto cio’ per

darvi un altro pujto di vista su un altro aspetto

del turchese. Bisanzio era differente. La’ uin

quella citta’ la meta’ della popolazione poteva

aver fatto voto alla Chisa. Ogni essere umano ,

tutta la natura era controllata dalla Chiesa.

Questo succedeva alla fine di quest’epoca

perche’ all’inizio , l’isitutzione della Chiesa non

era altrettanto potente. Dalla nascita alla morte

gli individui provavano un sentimento religioso

verso qualsiasi cosa. Poteva accadere per

esempio che il sacerdote si recasse ad una

sorgente accompagnato da tutto il villaggio(non

so quante volte) per benedirla. Cosi’ ogni cosa

faceva parte piu’ o meno della Chiesa; le

sorgenti, i fiori le nuvole. La Chiesa degenero’

perche’ divenne una istituzione romana nel

momento stesso in cui si separava da Roma. Ed

e’ allora che accadde la grande tragedia.di

quell’epoca. Ma gli abitanti vivevano per lo

sviluppo della propria anima e ci si dedicavano.

Disputavano per sapere se bisognasse o non

avere delle pitture a carattere religioso. Tutto

cio’ che facevano era controllato dalla religione

e coinvolto da essa. In Grecia questo

sentimento religioso era differente. Per la

coscienza greca la filosofia religiosa di

Alessandria non esisteva. Essa sopravvenne

con il cristianesimo e san Paolo. Gli gnostici

vivevano sotto una corazza turchese (per cosi’

dire) che degenero’ in un verde scuro , quando

subi’ una drastica romanizzazione, una rigidita’ ,

quasi una tomba, l’ortodossia completa come il

carapace di un granchio o di un insetto. Ma al di

sotto vivevano i piu’ disparati movimenti: gli

gnostici, i manichei, i bogomili e cosi’ via.

In che modo all’epoca essi sentivano la

religione? Ricordatevi che la loro anima si

trovava al di fuori di essi . all’improvviso essi

reagirono a questo turchese con i nervi essi

poterono sentire con le eestremita’ dei loro

nervi. Essi non avevano uno sguardo cosciente

come il nostro di oggi. In questa coscienza di

immagini non cosciente essi in realta’ vivevano

al di fuori di se stessi. Per essi una stella era

molto di piu’ che una stella. Ricordatevi che gli

gnostici non potevano accettare che il Cristo si

fosse incarnato in un essere umano. Tutto

doveva essere nel mondo celesteed essi stessi

dovevano andarvi. Una stella ea per essi molto

piu’ brillante e celestiale che per noi oggi. l’aria

stessa possedeva una brillantezza che non

possiede ai giorni d’oggi. quando voi legete i

primi scritti dei Padri della Chiesa russa (

Crisostomo, Antonio e tutti gli altri, ) voi poete

riceverne un debole chiarimento. R. Steinerha

detto che essi hanno apportato nei loro scritti la

qualita’ di luce di prima della nascita. E cio’

duro’ fino al V secolo . ma in seguito cambio’

molto rapidamente e il turchese acquisi’ la sua

qualita’ di frazionamento , di cristallizzazione e

di chiarezza. Ed e’ anche dopo il V secolo che

avvenne una scissione alla base della Chiesa

russa. “Filocalia” che vuol dire “ io amo’ la

belta?2 e’ uno dei libri scritti dai Padri della

Chiesa nel quale ci si puo’ avvicinare

all’atteggiamento di queste persone verso il loro

ambiente. Non solamente quello degli gnostici ,

dei manichei e degli altri movimenti del

cristianesimo esoterico, am anche quello dei

padri della Chiesa russa. Ricordatevi che si

trattava allora di un vastissimo movimento. La

Chiesa Copta se ne separo’ . nell’Ortodossia si

puo’pecepire qusto verde scuro ma anche la

qualita’ di scissione del turchese. Gli uomini di

quell’epoca non avevano visto mai prima il blu

o qualcosa che si avvicinasse alla qualita’d el

blu. Per loro il blu ea qualcosa di dato. La

devozione e la venerazione si riversavano in

essi dall’esterno. In seguito quando

affronteremmo il blu e l’indaco noi

constateremmo che all’inizio questi uomini si

preoccupavano dello spirito non con la loro

anima , ma con il loro spirito e piu’ di quanto noi

facciamo oggi. ed e’ in questo modo che la loro

anima si riversava piu’ o meno dall’esterno in

essi. A quell’epoca l’anima non era ancra in noi,

era un organo di eprcezioen differente da

quello di oggi (piu’ tardi , nel blu cobalto, l’anima

e’ all’interno dell’essere umano con tutte le sue

qualita’ di devozione) non si poteva avere uno

sguardo convergente, la visione si formava

come se partisse da un punto esterno della

testa, fuori di se’. In seguito attraverso la

mediazione dell’aria e della luce si pote’ fare per

la prima volta il primo passo verso l’acquisizione

di un’anima in no. Cosi’ ogni periodo ci ha fatto

raggiungere una tappa , noi abiamo prima

ricevuto il nostro sistema nervoso poi il nostro

cervello ed ora noi riceviamo qualcosa altro. E’

l’inizio di un altro rapporto con la nostra volonta’.

A quell’epoca noi ci trovammo bruscamente

nella luce davanti all’oscurita’. Noi andavamo

verso l’oscurita’ (la luce era dietro di noi) verso il

futuro. Noi eravamo orientati in modo differente

sulla terra. il nostro sistema nervoso comincio’

ad affinarsi. La chiesa ortodossa greca si

oppose fortemente a questo mutamento, quella

chiesa era all’epoca molto differente dalla

Chiesa Russa. D’altro canto era l’epoca in cui

compare la cultura araba e in cui si incarna

Maometto.Alessandria scomparve cosiì come

Antiochia e tutte le citta’ famose. Resto’ solo

Bisanzio esi concretizzo’ un grande indurimento

. nel turchese si puo’ essere crudeli . ricordatevi

che esso possiede una grandissima freddezza ,

se la vostra anima fosse piena esclusivamente

di turchese voi avreste un pensiero tagliente.

Voi avreste la possibilita’ di essere crudeli ( so

molto bene che la crudelta’ puo’ venire anche

dal processo di preponderanza di un organo si

di un altro). Nell’ambito del pensiero

questiuomini potevan essere estremamente

crudeli, avere la freddezza e la qualita’ tagliente

di un coltello. Essi non sentivano la crudelta’ di

un’altra persona come possiamo farlo oggi. oggi

noi possiamo sentire la crudelta’ in un’altra

persona. Essi non avevano il sentimento

mediano quello della regione del cuore per

percepire. Anche alla fine dell’epoca bizantina

per essi uccidere qualcuno non singinificava

niente. A partire da cio’ voi potete percepire le

qualita’ del turchese: una qualita’ cristallina che

si appoggia sul me, grandi possibilita’

geometriche, quasi matematiche che si

potevano trovare ad Alessandria , un assenza

totale di compromesso e delle cose spinte al

loro estremo che cominciavano a scindersi in

questo colore. In Egitto ad Alessandria i monaci

si affollavano nel eserto epr diventare buoni. Ed

essi lo facevano sedendo su di una colonna e

potevano restare seduti fino a gelare come il

ghiaccio ed uscirne vivi. O altrimenti essi vi

restavano seduti (voi restavate seduti) per

essere scaldati dal sole dell’estate. Essi erano

spinti dall’intenso desiderio di sfuggire alla terra

, di abbandonare in toto l’evoluzione. Questo

elemento li spinse piu’ tardi nei conventi. E

c’erano tanti monaci che vivevano nel deserto

cosi’ esaltati che capito’ che essi si

impadronirono di Hypazia , la misero su di un

altare e la fecero a pezzi. Potete vedere a quali

estremi essi fossero capaci di arrivare. Ma

questo non aveva per essi lo stesso significato

di oggi. essi avevano questa inclinazione a voler

abbandonare la terra e non aspiravano a niente

altro che allo spirito. Voi vedete anche qui queta

capacita’ di scisisone del turche. D’altra parte

se voi pensate aòlla loro arte - ed essa puo’

ancora parlarci oggi eprche’ proviene d auna

religione cosmica che san Paolo aveva

cominciato a riversare in essi perche’ le loro

anime potessero piu’ tardi avere una relazione

cosciente con la volonta’. – un’icona bizantina

puo’ ancora emozionarci quando la guardiamo

perche’ e’ un ortale cosmico non e’ umano. IL

turchese e’ anche questo. Lo spirito li chiamava

continuamente , ma d’altro canto c’era una

estrema ortodossia , una estrema crudelta’. Io

credo che in qualche modo essi avessero anche

un sentimento del vuoto; ci sono persone per le

quali il sentimento dle vuoto e’ necessario per le

quali il sangue e’ per cosi’ dire troppo denso e di

cui l’anima esplode sotto ‘effetto delle cose non

digerite . quando fate un’esperienza sgradevole

come quella di un incidente con il treno per

esempio, e voi guardate questa esperienza

coscientemente alla lunga voi potete

metabolizzarla. Ma se voi non la guardate che

inconsciamente, allora essa vi ritorna sempre e

sempre nel corso della vita. Voi sentite

interiormente un troppo pieno , voi siete

sovraccarichi di esperienza. Un turchese puo’

allora pulire le cose; esso le rende trasparenti e

cosi’ ci si puo’ guardare attraverso. Questo

intenso sentimento religioso era dunque

depositato nell’ambiente terrestre di quell’epoca

a partire dal cosmo. Il cielo era qualche volta

verde-giallo, qualche volta verde, qualche volta

turchese, variava secondo lo stato di coscienza

della gente. Esi poterono vedere per la prima

volta i colori complementari e li vedevano

chiaramente. In ognuna delle loro pitture appare

un turchese. Adesso e’ diventato nero ed e’ epr

qusto che non lo si puo’ vedere nelle icone, ma

voi lo trovate ancora nei mosaici. Si puo’ anche

vedere su dei magnifici avori scolpiti che essi

ascoltavano con le mani(la mano e’ alzata vicino

al viso con la palma aperta per catturare le

vibrazioni che vengono da lontano) come se

essi avessero questo sentimento: non qui nel

mio orecchio , ma laggiu’ nelle lontananze io

posso ascoltare.

BLU COBALTO Ed ora bruscamente riempiti di contenuto! Avere il

sentimento religioso, la chiarezza di pensiero dei

primi Padri della Chiesa, eventualmente entrare

nella scolastica ed ins seguito svegliarsi e prendere

coscienza di un rapporto interiore-esteriore. “Questo

e me, questo colore e me”. In Grecia acquisimmo

per la prima volta le nozioni di interiore ed esterno.

Prima noi non avevamo che un mondo esterno e

bruscamente la nostra anima fece un passo in avanti

e fummo capaci di dire “me” in quanto “essere

separato dal mondo”. I Bizantini non potevano dirlo.

Nel cobalto noi potemmo dire “Me e i cieli” . l’uomo

turchese era nei cieli. Esso non era incarnato sulla

terra nello stesso modo dell’uomo cobalto. e’

solamente nel cobalto che l’uomo pote’ dire”il blu e’

la’ ed io sono qua”. Si produsse una metamorfosi

dlela testa. L’uomo incrocio’ gli occhi per la prima

volta ed il suo cranio si chiuse. Immaginate che

l’uomo turchese aveva il cranio aperto e che i suoi

organi di epcezione raggiungevano i confini piu’

lontani e che all’improvviso alla fine di questa epoca

la testa comincio’ a chiudersi fino a far arrivare

l’uomo al blu cobalto in cui esso e’ in se stesso.

Allora la sua testa si chiuse e tutto divenne differente

da come era prima. L’anima si trovava piu’ all’interno

“Io sono qui” (nella regione del cuore.” L’uomo

turchese non diceva affatto cio’. L’uomo cobalto era

piu’ incarnato e possedeva la sua anima. L’uomo

turchese non possedeva affatto la sua anima. Ne

consegue che quando egli era crudele o qualcosa

del genere egli poteva velocemente liberarsene.

All’epoca di Bisanzio gli uomini sentivano il

sentimento religioso come esterno ad essi. Cosi’ e’

un altro salto immenso che si fece quando l’uomo

entro’ nel blu cobalto., fu un salto straordinario nella

coscienza degli esseri umani(ricordatevi come

Perceval dovette attraversare la valle dell’umilta’

prima di poter raggiungere il Castello del Gral. E

tuttavia l’uomo poteva sognare egli non percepiva

ancora la differenza tra la veglia e il sogno. Cosi’ la

verita’ era per lui (cioe’ per noi) qualcosa di

fluttuante. Gli uomini del Nord furono piu’ lenti in

questo processo. Essi videro il turchese molto piu’ a

lungo degli europei del sud. Tutto cio’ ha a che fare

con l’incarnazione e il calore. Quando voi dipingete

con dei bambini che non si incarnano abbastanza

velocemente e che sono troppo lenti ad incarnarsi ,

voi potete portarli dal turchese al blu cobalto, perche’

e ‘ la strada che essi debbono prendere. L’uomo

cobalto pote’ avere per la prima volta un calore

interiore. L’uomo turchese non possedeva questo

calore interno e di conseguenza poteva essere

quello che noi diciamo crudele, ma per lui non si

trattava di crudelta’. Il calore interno e’ portato nella

qualita’, nell’essere del blu cobalto. tutti i movimenti

di incarnazione sono legati al calore. E noi possiamo

provare una certa’ pieta’ perche’ essere bizantino

non era sempre cosi’ facile. Ma il bizantino era

sostenuto da una forma religiosa che noi non

abbiamo . egli era sostenuto dall’esterno

esattamente come “il turchese si appoggia sul

verde”. L’uomo turchese guardava verso lo spirito

verde. Nel blu non poteva piu’ avvenire. L’uomo

poteva augurarsi di essere solo. Era la prima volta

che appariva il desiderio di essere solo. Di essere

solo per riflettere . si poteva avere una vita interiore

ed averne coscienza. Prima non si poteva. Il cielo

divenne blu per la prima volta. Ricordatevi che la

convergenza non arrivo’ tutta insieme:la

convergenza fu come una sorta di respiro prima di

diventare quella che e’ in noi oggi. Si vedeva in una

“non chiarezza”, poi in una chiarezza , di nuovo in

una non –chiarezza e cosi’ di seguito. La

convergenza arrivava, se ne andava e ritornava di

nuovo: netto, sfuocato,netto..dovete sapere che il

nostro organismo cambia ogni volta che noi

acquisiamo la percezione di un nuovo colore. Ed e’ il

colore che lavora su di noi. Quale potrebbe esere

l’organo piu’ influenzato dal blu cobalto?Ricordatevi

che noi avanziamo verso l’esperienza

cosciente(eventualmente) della volonta’. Prima noi

eravamo nella volonta’ e noi vivevamo nell’ oscurita’.

Noi potevamo avere coscienza dei processi divini,

del divino. Alla fine dell’epoca bizantina qualcuno

parlo’ in modo umoristico di un fantasma che

appariva nel tempio di Efeso. Probabilmente era

qualcosa di serio, ma con la coscienza di allora

quell’uomo parlo’ di un fantasma che “appariva”.

Quando leggete “le lettere di Michael” di R. Steiner,

voi potete vedere come tutto cio’ si sviluppo’ passo

dopo passo verso la coscienza di oggi. in un

turchese equilibrato si trovano delle grandi qaulita’

morali. Il turchese porta qualcosa che il verde non

ha: voi potete darlo a persone che hanno dei

problemi di colonna vertebrale o ad un bambino che

non puo’ tenersi dritto , che si appoggia sempre

contro un muro o ad un adulto che non puo’ stare

sempre in piedi . il turchese apporta il primo chiarore

di luce della moralita’. Non e’ la moralita’ di cui

l’anima fa l’esperienza nell’universo intero, cosi’

come forza vivente nell’universo. Come ha detto R.

Steine: dietro ai 4 mondi o sfere eteriche non c’e’

che la moralita’. Per l’uomo turchese la seconda

dimensione non era cosi’ lontana come essa non lo

e’ per noi. Di la’ il suo desiderio di religione. L’uomo

turchese sentiva che la moralita’ era la sola cosa

che poteva mantenerlo di fronte a quella grande

luce. Vedete se voi aveste troppo turchese , voi

potreste svenire. Esso e’ trasparente e ciaro come

un ghiacciaio (senza impurita’), quando il sole brilla

attraverso di esso. Voi avete bisogno di questa

qualita’ turchese, della sua forma,della sua purezza,

della sua qualita’ di moralita’ verticale.oggi con i

nostri blu e i nostri nervi noi camminiamo in un

mondo di illusioni.interiormente noi ci allontaniamo

da questo mondo, noi andiamo verso una volonta’

piu’ cosciente nel tempo. Il blu e’ il grande passo

verso “l’essere contenuti in se’”.d’altra parte noi

abbiamo perduto molto. Tante persone perdono la

possibilita’ di vedere i colori!che succede allora?

L’anima si atrofizza. Noi non possiamo piu’ prendere

i colori in noi. Quando l’anima diventa cosi’

atrofizzata e morta che noi non possiamo piu’

vedere i colori pur vivendo in un mondo di colori

significa che noi non facciamo niente per dare anima

alla luce. Quando il mondo sara’ dventato grigio noi

vedremo sempre piu’ la qualita’ morta delle cose. E’

qualcosa che accadra’. Non siamo troppo nella luce

oggi, il nostro sistema nervoso e’ troppo brillante.

Troppo sovraccarico.noi siamo in una tale quantita’

di luce! Ma e’ una falsa luce. Noi dobbiamo creare i

nostri propri colori. Non si tratta solamente di dare

anima alla luce..un giorno dovremmo dare l’anima

anche ai colori. I colori ci sono. Piu’ voi pensate ai

colori, piu’ voi diventate coscienti. Non guardate

solamente , ma guardate e vedete i colori. Siate

sempre coscienti dei colori. Oltre alle vostre

mediatazioni e al lavoro interiore concernenete i

colori perche’ cosi’ voi fate qualcosa per tutta

l’atmosfera e per tutto l’ambiente. Io ho parlato dei

periodi di evoluzione perche’ questo puo’ darvi un

altro punto di vista di questo colore in particolare e di

cio’ che e’ in questo colore. Perche’ noi abbiamo a

che fare con i colori e il loro lavoro sull’organismo

umano. Certe persone hanno perso la possibilita’ di

vedere i rossi, ed e’ terribile. Se essi non vedessero

il blu e l’indaco potrebbero ancora svilupparsi perché

sono comparsi più tardi nel tempo. Alcune persone

detestano il blu ed il blu cobalto. L’anima di un

individuo che prova fastidio nel vedere i blu può

essere considerata come un’anima ritardataria che

non si é ancora sufficientemente interiorizzata. Essa

può possedere particolari capacità di percezione

come quella di sapere che cosa succede nella

stanza accanto per una chiaroveggenza atavica e

soffrire d’isteria che può curare proprio con l’uso

dell’indaco e del blu cobalto.

Quando si pensa all’uomo turchese

invece si può parlare di un uomo

“esposto”. Oggi noi possiamo

proteggerci, noi possiamo rinchiuderci

in noi stessi mentre lui non poteva

farlo. Da un certo punto di vista, il

turchese si può mettere in relazione

alla colonna vertebrale umana. Il

verde invece ha a che fare con un

percorso di incarnazione, una

cammino interiore. Il turchese può

inclinarsi quasi fino all’orizzontale e

possiede qualcosa che il verde non

ha affatto: immaginate che verso la

fine dell’epoca greca l’essere umano

si volti e guardi verso un mondo

nuovo, un mondo di luce. Immaginate

che esso debba fare il primo passo

verso l’oscurità (quello che noi stiamo

facendo attualmente). Il primo passo

verso l’oscurità é pericoloso se avete

vissuto nella luce. Quando avete

conosciuto la gioia e la leggerezza e

sperimentate l’incarnazione all’interno

del vostro corpo (non solamente in

lotta con altre persone ma anche con

il vostro pensiero) quale shock allora

é per voi sentire che avete perduto

un poco di ciò che possedevate e che

siete ora soli (solo oggi si può fare

l’esperienza di essere interamente

soli) e che voi dovete trovare la vostra

strada verso e nell’oscurità. La luce

ha a che vedere con il passato ed é

dietro di voi. Da questo deriva che voi

dovete cercare un senso religioso. Gli

uomini turchese sapevano che Cristo

si sarebbe incarnato e la loro certezza

li colmava. Per essa vivevano e

combattevano. La qualità guaritrice

del turchese può riguardare una certa

moralità. Io non direi una religione, un

sentimento religioso, perché il grande

sentimento religioso venne con il blu

cobalto, ma di senso dell’Io percepito

nella regione del cuore. Con il

turchese non si tratta dell’intensità del

sentimento nell’essere umano, ma del

fatto che questo sentimento e’ più o

meno portato dall’esterno. C’erano

delle regole morali nel mondo e

l’essere umano ne prendeva parte. Da

questo deriva che il turchese ha

l’effetto di moralizzare una persona

che non ha affatto moralità. La

moralità dell’isterico abitualmente

quella dei maschi, perché é

nell’oscurità, quando ci si dirige verso

questa futura soglia, che si incontra la

moralità. Bisogna capire che il povero

uomo di Bisanzio non posava i piedi

sulla terra con la nostra stessa

coscienza, Egli poteva “vacillare assai

facilmente” ed uccidere una persona o

due senza preoccuparsene.

Domanda:

si può dire che il turchese ha a che

fare con le ossa e il cobalto con il

midollo?

Che da un lato si avrebbe il midollo e

dall’altro la milza? Tutte e due si

trovano al punto di equilibrio tra la vita

e la morte e l’elemento calore riveste

un ruolo importante nei due organi.

Risposta:

naturalmente il cervello poté cambiare

quando sopravvenne il blu, i nervi

erano completati; essi indurirono

semplicemente. E ciò accadde nel

turchese. E’ a questo punto che il

cervello s’indurì e si trasformò, la

parte posteriore della testa divenne

meno ampia. Può darsi che il turchese

abbia molto partecipato

all’indurimento delle ossa ed anche

del cranio, il turchese ha lavorato

all’indurimento della parte posteriore

del cranio; più tardi invece il cobalto

indurì la volta del cranio.

In un certo modo quello che dite é

vero dal momento che una nuova vita

viene dall’interno delle ossa. C’é

l’indaco che deve venire, e forma

delle ossa che sono veramente delle

ossa. L’indaco e il turchese hanno

una grande affinità voi potete

constatare che in un’atmosfera chiara

i colori vanno direttamente dal

turchese all’oltremare e che in

un’atmosfera densa i colori vanno dal

cobalto all’indaco. Questo succede in

sfere completamente differenti.

Nell’atmosfera densa c’é il calore.

L’atmosfera in cui appare il cobalto é

completamente differente da quella

fredda e vuota del turchese nella

quale voi potete guardare senza fine

e in cui voi potete andare dalla

trasparenza degli sfondi alla chiara

atmosfera del turchese e

dell’oltremare. Pensate allora al

contrasto fra questo cobalto che é

quasi polveroso come velluto e

l’indaco nel quale esso penetra. Essi

possiedono tutti e due un gran calore:

l’indaco del calore all’interno del suo

centro (un piccolo punto da qualche

parte bisogna solamente trovarlo)

mentre nel cobalto il calore é

evidente. E voi potete comprendere

che la freddezza del turchese si

rifletta nell’oltremare.

Domanda:

un giorno in aereo ha potuto vedere

l‘alba. Molto in lontananza il cielo era

turchese ma nell’ombra della terra

(era prima dell’alzarsi del Sole) c’era

un oltremare intenso. Essi erano uno

accanto all’altro.

Risposta:

anche nello spettro dei colori si può

vedere come nel passaggio dal

turchese all’indaco e al violetto si può

trovare il cobalto. La qualità di vuoto,

di freddezza, questa oggettività

questa geometria divina dalle quali il

movimento e l’immobilità delle stelle

sono ordinate, tutto questo é

turchese. Il turchese é colui che porta

da un certo punto di vista la forma

finita. Il verde non é sempre portatore

di forme finite, il turchese lo é. E’ da

notare che l’epoca bizantina sia

l’epoca dei grandi mosaici che

agiscono come riflettori colorati.

Pensate che ora noi abbiamo

acquisito il cobalto collegato al midollo

all’interno delle ossa. In noi stessi

marciamo verso l’oscurità.

Domanda:

questo può essere uno dei due aspetti

di saturno? Nel turchese la prima fase

di saturno che fa un movimento verso

il basso e termina nella morte. Il

secondo aspetto di saturno é la

resurrezione la vita il calore, un

movimento verso l’alto. Questo

movimento noi potremmo metterlo in

rapporto con il blu cobalto. La c’é un

calore differente da quello del rosso

Risposta:

noi potremo anche guardare il

turchese come luce, il cobalto come

aria e l’oltremare come acqua;

l’indaco potrebbe allora essere terra

anche questo sarebbe vero. Rudolf

Steiner ha parlato di colori in relazione

con il periodo egiziano ma del blu egli

ne ha parlato per quanto io ne sappia

(a parte la qualità di devozione che

esso può darci) a proposito della

possibilità di riflettere abitualmente

questo é accompagnato da un

cambiamento organico.

Domanda:

nella pittura del primo Goetheanum,

R. Steiner dipinse lo scheletro in

indaco con il “ICH” sopra.

Risposta:

io penso che nell’insieme l’indaco ha

a che fare con le ossa e l’interno delle

ossa. Esse induriscono

definitivamente in questo periodo e in

ogni caso in parte, almeno per quanto

concerne le popolazioni del sud. La

testa si chiuse; la sommità della

nostra testa era molto più aperta

prima. Ricordatevi che noi

camminavano attraverso la luce,

verso l’oscurità con la luce in

diminuzione. Erano i nostri passi

interiori verso l’eventuale soglia.

Questo mondo del turchese era un

mondo nuovo, un mondo che noi

abbiamo dimenticato. E tuttavia molte

persone amano il turchese. Il turchese

era é un grande amico del Magenta. Il

turchese e il Magenta hanno profonde

conversazioni e vanno molto bene

insieme. Il turchese é naturalmente

molto vicino al verde, ma da questa

possibilità di frazionamento,di

scissione.

Pensate a quello che può essere:

molto scuro con del nero dentro.

Immaginatevi che cosa può essere

stato per le persone di quest’epoca:

quello che avevano visto nero

divenne improvvisamente luce,

divenne blu. Prima del verde essi

vedevano il blu come nero e

all’improvviso quello che avevano

visto nero non era più nero per niente.

Ci fu una luce davanti al nero e

divenne blu. Che evoluzione, che

salto noi facemmo allora, noi

schiarimmo quel nero, quell’oscurità.

BLU DI PRUSSIA

Domanda:

Potete dire qualcosa a proposito del

blu di Prussica? E’ talmente utilizzato.

Risposta:

E’ un turchese decaduto, non era

molto utilizzato e non esisteva prima

della fine del secolo scorso. Quando

non si amava un altro paese si diceva

questo blu di quel paese. In Francia lo

si chiamava il blu di Berlino, in

Germania divenne il blu di Parigi, in

Olanda il blu di Anversa …….Fu il

primo colore che fu fabbricato a

partire dal carbone. E in effetti fu la

più terribile delle invenzioni perché

porta a tutta un epoca di colori che

sono semplicemente colori

“complementari” (gegenfarben) e’

quello che vi vedere intorno: i calzini

dei bambini, i vestiti delle persone che

lavorano in strada …..sono

dappertutto. Ede essi uccidono. Un

giorno non saremmo più capaci del

tutto di vere i colori. Il blu di Prussica

fu il primo di una serie di colori a

subire la metamorfosi di un

arcobaleno elettrico. E’ veramente la

stessa sostanza degli esplosivi, gli

esplosivi moderni, le sete “dette”

artistiche (kunstseide) e tutti i tipi di

cose. Ma i peggiori di tutti sono i colori

detti artistici (kunstfarben) essi sono

poco cari e per questo fatto sono

diventati popolari. In natura non si

vede quasi mai il blu di Prussia. Io

non posso immaginare un luogo dove

si possa vederlo in natura e

nell’atmosfera. Non compare mai. In

realtà é del veleno. E’ il primo colore

che ha una aura di freddezza. Tutti i

colori sintetici portano un’aura un po’

blu di Prussica. Quando Shiva ingoiò

il veleno del mondo divenne di questo

colore. Ed adesso si da’ un mantello

di questo colore a tante povere

madonne al posto del blu cobalto (che

é così caro!) quando voi distruggete

una pianta, quando la si uccide – non

voglio dire lasciarla morire ed

appassire, ma veramente ucciderla,

come può essere fatto da ruote

cerchiate di ferro di una vecchia

carretta che rotola sull’erba – allora

voi vedere un lungo segno di blu di

Prussica, non un blu di Prussia puro,

ma un blu di Prussica verdastro.

Questo succede quando la pianta é

uccisa e non la si é lasciata morire. Ci

sono dei funghi di questo colore e

sono velenosi. L’idea di scurire la

parte inferiore della foglia con il blu di

Prussica é criminale particolarmente

quando é scuro. Non fate una cosa

del genere. Prendete piuttosto un

carminio profondo quasi nero,

prendete se volete, una terra di Siena

profonda, quasi bruna. Il bruno é mille

volte meglio del blu di Prussia.

Immaginatevi di stare in piedi su del

blu dei Prussia solamente un blu di

Prussia spesso fino alle ginocchia …

come vi sentireste? Voi non potreste

mai più muovervi sarebbe la più

terribile delle esperienze. Io so molto

bene che il blu di Prussica é utilizzato

come una grande risorsa per la vita

sulla terra. E’ così facile perché così si

può fare del verde. Prendete del

verde, non fate del verde, non è mai

verde è giusto uno dei differenti tipi di

verde. Prendete l’ossido di cromo

verde ordinario. Quando volete

dipingere delle piante, voi potete

utilizzarlo con un po’ di giallo o di

bruno o di terra di Siena o quello che

vi pare. Altrimenti potete utilizzare il

turchese e il giallo. Il blu di Prussia é

utilizzato nelle scuole Waldorf, in tutti

gli istituti di pedagogia curativa,

dappertutto. Dipingete per voi stessi

un quadro con del blu di Prussica

pesante in basso e poi lo stesso

quadro con una terra di Siena scura

che avverso il bruno ed addirittura un

carminio e vedete la differenza.

Quando si utilizza il blu di Prussia in

tonalità così pesanti si può avere un

terribile mal di testa o si é costipati.

NB Liane parla di tutti questi colori

nati dall’industria con la coscienza che

mette l’accento sul confronto delle

nostre percezioni con le sostanze

artificiali ed eventualmente con gli

indebolimenti delle nostre sensazioni

(B. Hegu’)

IL TURCHESE E IL BLU COBALTO

(12 NOVEMBRE 1982)

Ultimamente noi abbiamo parlato del

vuoto del turchese. Ricordatevi che é

una forza distruttrice.

Quando delle sostanze organiche tipo

il pane raggiungono un certo grado di

decomposizione, si coprono di

turchese, di una polvere leggera di

questo colore. E’ uno degli aspetti del

turchese: non c’é altro colore che

venga a coprire con tanta regolarità e

costanza qualcosa che deve morire.

Quando ogni tipo di vita é venuta a

mancare appare del “verdastro”. Ma

proprio un attimo prima quando la vita

é ancora là ma tende a disparire si ha

del turchese. Quando avrete

compreso questo fatto voi saprete

come utilizzarlo. Il turchese e’ molto

utili si é in presenza di un tumore e si

auspica di portare qualcosa di

decisivo o qualcosa di freddo. Il

turchese ha una grande affinità con la

luce. Quando si avvicina ad

un’atmosfera dorata per i Greci, il

turchese cominciò ad emergere per i

bizantini. Ricordatevi come questi

ultimi erano fuori di se stessi. Fu

allora che si produsse un movimento

uno scambio tra il dorato del cielo e il

turchese che stava appena

emergendo. Ricordatevi che le mani

di questi individui erano quasi degli

organi di percezione, di ascolto. I

bizantini avevano una grande

coscienza di ciò che sono la sinistra e

la destra. Essi percepivano un mondo

a due dimensioni. Essi non

conoscevano la prospettiva. La

sinistra e la destra rivestivano per loro

un ruolo molto importante e per

esempio, era molto importante la

posizione scelta per i loro gioielli. Essi

parlavano di forza della sinistra e della

destra. Tolomeo ha anche lui parlato

di queste cose. Il loro spazio non era

uno spazio di percezione,ma una

percezione a due dimensioni. Nel

dodicesimo secolo questa forma di

coscienza cominciò a sparire, ma non

capitò da un giorno all’altro: fu il lungo

processo di chiusura definitiva della

fontanella e la nascita della

convergenza – con la convergenza

l’essere umano proietta fuori di se

stesso la sua concezione dello spazio

– prima qualcosa viene dall’essere

umano poi con la trasformazione del

suo organismo egli proietta il suo

concetto e la sua visione dello spazio

nel mondo. Non é qualcosa che viene

dal mondo, ma qualcosa che viene da

noi, L’idea che lo spazio sia là e ce

questo non abbia niente a che fare

con noi é tipica dell’indaco. Ci sono

certamente sempre persone che

vivono nella coscienza a due

dimensioni. Questo concetto globale

dello spazio, che da un certo punto di

vista é una illusione, proviene da noi.

Gli individui del terzo e quarto secolo

vivevano in un mondo fluttuante a due

dimensioni: quella dello spazio

(pienamente sveglio) e quello della

coscienza di sogno con la quale,

attraverso il sentire, loro erano capaci

ci comprendere ciò che succedeva al

di là del confine della conoscenza. Noi

lo facciamo ancora , noi lo facciamo

sempre, ma a quell’epoca era molto

più frequente. L’essere umano oggi

può Prussia incontrare delle

condizioni di vita e di malattia in cui lo

spazio in quanto tale scompare. Egli

vede allora qualsiasi cosa in uno

spazio a due dimensioni come

quando a per esempio la febbre. Ora

immaginatevi una persona che ha una

strana relazione con i blu cobalto

voglio dire qualcuno che abbia una

percezione falsata dello spazio. Come

se lo specchio non solamente lo

specchio del fondo dell’occhio, ma

anche quello dell’anima fosse falsato.

I nostri corpi (non il se) sono dei

riflettori: il nostro corpo fisico é un

riflettore, il corpo eterico, il corpo

astrale anche riflettono; il corpo

astrale riflette il mondo delle stelle, ma

per questo individuo qualcosa é stato

deformato, e vive nell’illusione, una

specie di spazio inesistente. Potete

riscontrarlo oggi tra gli artisti: talvolta

essi provano a deformare tutto e

questo procura loro un immenso

piacere. Questo é voluto

coscientemente ed apporta

naturalmente un’alterazione nel

sangue. Questo mondo illusorio (non

solamente quello provocato da una

malattia dell’occhio) é tipico di un blu

cobalto troppo chiaro. Queste

persone vogliono sparire nell’illusione.

E’ una fuga. Esse non possono avere

una certezza assoluta di ciò che é la

verità e la realtà. Esse non hanno

assolutamente nessuna relazione con

il loro sistema metabolico. Esse

auspicano di crearsi il loro proprio

mondo. Si potrebbe dire che il

turchese é luce; esso può dare un

sentimento di vuoto ma questo

proviene dall’essere umano. Perché

l’uomo blu cobalto é quello che crea lo

spazio, che proietta più o meno fuori

di se il concetto di spazio – come il

gesto “E” in euritmia che l’uomo

esprime al di fuori. Da ciò deriva che é

lui che crea questa illusione delle

spazio, che sia spazio interiore o non

sia. Questa organizzazione del

concetto di esperienza di spazio, è

qualcosa che ci è dato ed é sostenuto

del blu cobalto che per poterci

incarnare e collegarci alla terra. E da

questo deriva il suo amore per il

carminio. Che cosa succederebbe se

voi viveste nella stessa coscienza di

un egiziano? Certo voi non potreste

avere una visione convergente perché

questo non é possibile senza il blu

cobalto. E’ solamente quando si é

avvolti curati, sostenuti che si forma

un confine. E’ la qualità blu del nostro

mondo. Se non si ha questa

limitazione dello spazio non si può

avere uno sguardo convergente. La

qualità del blu é necessaria per

questo perché la sua attività é

(tenendo da parte il fatto che riempie

la nostra anima fino ad un dato

punto). Di darci la nostra coscienza

del giorno senza il blu cobalto. Voi

potete utilizzare il blu cobalto quando

avete un paziente che non vuole

svegliarsi e che sogna sempre, che

aspira a sognare dovunque sia, che

non può tenersi dritto (in questo caso

il turchese aiuta) che a veramente

bisogno di uno shock per svegliarsi

tutte le mattine (che forse non ha

relazione né con il passato né con il

futuro). Ma non imprigionate

completamente il blu cobalto. Blu

cobalto e carminio lavorati insieme

possono essere di grande aiuto. Il blu

cobalto comporta anche un altro

aspetto: i nostri sentimenti hanno la

loro “contropartita” nelle ghiandole,

sulle quali essi hanno un influenza

diretta. Naturalmente tutti i colori

lavorano sulle ghiandole e le nutrono,

ma quello che dona loro la maggiore

vitalità e il più grande calore interno e’

il blu cobalto. Quando voi avete fato

vostro il blu cobalto, vi siete

impadroniti della volontà cosmica

trasformata. E’ il sentimento cosmico

che porta in esso la volontà. E questo

sentimento e’ nello stesso tempo

portatore di devozione. Nessun altro

colore irradia e dona altrettanta

devozione e questa devozione

interiore che da’ un nutrimento

supplementare alle nostre ghiandole.

Noi siamo fatti al 90% di acqua. E’ il

momento di ricordarsi che tutti i

movimenti di acqua senza colore ed e’

in particolare il blu cobalto che ci

rende permeabili alla devozione. Il

dott. Wegmar diceva spesso che uno

dei modi per incoraggiare alla vita era

la devozione, che non ha alcuna

facoltà di devozione e che ha una

strana relazione con la luce. In tal

caso il calore può mancare.

Ricordatevi che tutto quello che ha a

che fare con il blu ha a che vedere

con la temperatura: la freddezza,

l’esattezza la risoluzione, l’oggettività

del turchese; il calore nascosto, il

calore intenso che può esserci

nell’indaco che guarda il suo ben

amato vermiglione. E’ qualcosa di

completamente differente dal calore

d’anima equilibrato del blu cobalto,

adesso immaginate c una persona

che prende solo la luce del blu

cobalto e non il suo calore. Che ha

una relazione particolare con la luce e

di cui l’essere intimo é praticamente

nell’ombra. Ciò dove non può

trasformare la luce (noi in qualche

modo prendiamo la luce e la

trasformiamo, la mangiamo e la

digeriamo per così dire ed abbiamo

così una luce interiore) questa

persona é automaticamente portata

ad avere la tubercolosi; é un blu

grigio, un blu cobalto decaduto.

Potete immaginare che questa

persona viva interiormente in

un’ombra. La luce non e’ digerita, non

è trasformata e questa persona può

oscillare tra l’isteria e la tubercolosi

come fece Chopin.

Domanda:

Potete spiegare la deformazione della

coscienza dello spazio?

Risposta:

Molte persone vedono tutte le cose

storte (ma potrebbe essere una

malattia degli occhi) per essi tutto é

deformato anche nel mondo esterno.

E’ una distorsione della loro anima.

Un processo che tocca il blu cobalto.

Tutti i colori possiedono una forza

creatrice. Attraverso il cobalto noi

abbiamo la possibilità prima nella

nostra anima e poi nei nostri concetti

di essere coscienti di un mondo da tre

dimensioni. Ci sono persone che non

possono farlo.

Domanda:

quando prima avete parlato del blu

cobalto avere menzionato il gesto “E”

in euritmia…..

Risposta:

grazie a questo noi facciamo

l’esperienza del nostro proprio se e di

conseguenza del mondo esterno.

Mentre nel turchese avevamo

solamente la sinistra e la destra e non

ancora la facoltà di incrociarle. E’ con

il processo di chiusura della testa

dell’uomo che noi potemmo fare

l’esperienza dello spazio a tre

dimensioni.

Domanda: ho avuto l’occasione di

avere una paziente con una visione

deformata dello spazio e che non

convergeva correttamente. I suoi

occhi non smettevano di andare da

una parte all’altra, essa aveva

un’avversione per il blu cobalto.

Qualche tempo dopo i suoi occhi si

stabilizzarono poterono convergere….

Risposta:

questo succede spesso agli artisti

moderni; nelle scuole d’arte si dice

loro che bisogna essere malati per

dare una immagine verosimile della

nostra epoca (questo succedeva in

una scuola d’arte a Londra). Gli artisti

si ammalano espressamente; escono

un po’ da se stessi e la se stessi e la

distorsione sopravviene poiché lo

spazio a tre dimensioni non li

abbandona completamente. Uno

schizofrenico che dipinge può andar

meglio dopo aver utilizzato il blu. Tutto

ciò che porta a un’illusione, a una non

verità, a una “dispersione” ha sempre

in una maniera o in un’atra a che fare

con la luce. La schizofrenia é una

malattia della luce. Voi potete dare a

questa persona del blu cobalto puro

perché abbia una giusta relazione con

la terra. In seguito potreste utilizzare

del carminio con il blu cobalto. La

distorsione ha sede nell’anima e

diventa organica , ed è spesso una

grande aspirazione verso la luce; lo

schizofrenico non vuole l’oscurità e

questo é contrario alla verità. Il blu

cobalto ha una forte relazione con la

tubercolosi che é una malattia del blu.

R. Steiner dice che é la luce che

uccide i bacilli della tubercolosi. I

pazienti non possono farlo essi stessi

in quanto non possono far entrare la

luce esterna in se stessi e

trasformarla. Così nella loro anima

essi vivono in qualche modo in un

mondo d’ombra. Hanno anche un

legame con una falsa luce e cadono

facilmente nell’isteria. La tubercolosi

può prendere delle forme molto

differenti e raggiungere diversi luoghi

del corpo; é importante anche l’età

delle persone, ma per darvi un

esempio diciamo che é una malattia

che ha sede nei polmoni. Ricordatevi

che in questo luogo non c’e’ luce,

Bisogna portarcela la luce. In questo

caso io potrei scegliere il turchese

perché é formatore e possiede una

certa freddezza e poi andare dal

turchese al blu cobalto che potranno

anche essere consistenti. Il malato di

tubercolosi può possedere una certa

freddezza. Con il blu cobalto bisogna

portare il calore. Il blu cobalto é

l’equilibrio tra il freddo del malato e il

calore dell’indaco (dietro l’indaco c’é

un calore, un fuoco) Il blu cobalto

porta equilibrio nel mondo della

temperatura così come il calore

d’anima che i malati di tubercolosi

spesse volte non hanno.

W.S. Noi dobbiamo innanzitutto

distinguere la fase durante la quale il

processo é catarrale e nella quale la

struttura dell’organo é deteriorata.

Questa fase é accompagnata da

pensieri e sentimenti illusori ed é per

questa ragione che il blu cobalto può

portare la guarigione. A proposito del

metabolismo della luce mi sembra di

ricordare che in questo caso luce ed

aria non sono bene equilibrati e di

conseguenza la luce si ritira dal resto

del corpo . e’ una conversione che si

fa con le ghiandole surrenali . ma

esse non funzionano. Nel

metabolismo il processo carbonio

deve essere convertito in luce e io’

non succede. Presso questo pazienti

il calore non viene dal Me ma viene

dall’astrale “dal mondo inferiore” che

e’ piu’ calorico che caldo.e’ un calore

che si consuma , che non si da’ , che

utilizza l’altra persona come

combustibile. La sete d’amore che

abita i tubercolotici puo’ essere una

realta’ ma essa ha una grande

colorazione biologica. In contrasto noi

possiamo guardare un’altra fase della

tubercolosi, quella in cui si produce

l’indurimento, in cui il paziente si

asciuga.: i suoi pensieri diventano

compulsivi

R. in questo caso niente turchese. Andate

direttamente al blu cobalto. E’ il colore che

bisogna dare alle persone nella fase secca. Di

tutti i colori il blu cobalto e’ quello che da’ la piu’

grande quantita’ d’acqua. Ricordatevi che

questo colore e’ quello che dura piu’ nel tempo,

che si allarga di piu’ nello spazio e che possiede

un grande calore d’anima- e della devozione!- il

tubercolotico vive dietro la luce. Esso ama la

luce, ma non e’ la vera luce che esso aama.

Ricordatvi che esso puo’ essere molto

intellettuale; la testa scende troppo in basso.

Egli puo’ dipingere un blu cobalto molto denso.

Immaginatelo vivente nell’ombra, egli non puo’

fare altro che cercare questa luce nel posto

sbagliato . la sua luce e’ illusione. Egli vive

nell’ombra. La vita della sua anima e’

“imprigionata nell’ombra”. Ci sono molte

distorsioni in relazione allo spazio: le persone

vedono cio’ che e’ lontano molto vicino e nello

stesso modo vedono tutte le ose inclinate. Ma

voi potete aiutarli nella seguente maniera.

Ricordatevi che il vostro occhio e il sole sono le

due estremita’ di un solo e medesimo bastone.

Ma anche il vostro cuore appartiene al sole. Nei

tubercolotici il calore del cuore non e’ grande e

bisogna lavorare in modo da fare appello al loro

cuore. Alle persone che hanno questa forma di

distorsione date del blu cobalto, ma portate loro

anche tutti gli altri colori. Del blu cobalto per un

periodo, poi tutti gli altri colori e ritornate in

seguito al blu cobalto. Perche’ la loro anima e’

fredda e vuota e il loro cuore non e’ organizzato

come dovrebbe esserlo. In un certo modo gli

organi si riflettono nel cuore, come il sole riflette

i pianeti e le stelle. E in queste persone il cuore

non riflette, non brilla. Cio’ deriva veramente da

una mancanza di devozione, forse non di

questa incarnazione, ma di un'altra. Essi hanno

bisogno di avere devozione. Bisogna in tutti i

modi possibili fare appello alle loro qualita’ di

cuore. Il sole del loro cuore non da’ loro luce.

Cosi’ bisogna e si puo’ riempirli di colori, di puri

colori. Da un lato si ha questa distorsione dello

spazio e dall’altro il tipo del tubercolotico

decaduto che vive nell’ombra e deve estrarre la

luce dall’interno di se stessi. Si ha allora un blu

cobalto decaduto.

D: le persone che non riescono a passare dalla

coscienza della seconda dimensione a quella

della terza, non si svegliano mai in modo

corretto essi non passano attraverso la

mutazione del risveglio . io penso che nella loro

esperienza dello spazio essi guardino ancora

dalla periferia verso il centro durante il loro stato

di coscienza diurno. Ed essi riempiono la loro

coscienza di ogni sorta di cose bizzarre.

R ricordatevi che la testa anche riflette- essa

riflette il mondo dei nostri organi. In se stessa la

testa non puo’ ammalarsi. La distorsione viene

dal sistema metabolico.

Dott. W.S. io ho avuto un paziente in altri tempi

che aveva questa coscienza rovesciata e che

spesso si sbagliava sulle persone e le

situazioni. Di conseguenza io ho curato ill suo

cuore. Una bella immagine per il blu cobalto e’ il

blu del centro di una fiamma della candela. E’ la

parte piu’ calda della fiamma. . il blu porta

sempre la vita in se. Ogni volta che qualcosa e’

seppellito nell’oscurita’ un seme e addirittura la

terra stessa – quando un frutto e’ circondato di

blu c’e’ un seme in lui – ogni volta che c’e’ del

blu c’e’ un seme di vita nascosto all’interno. E’

quello che volevo dire quando ho detto che fra

tutti i colori il blu e’ il colore che ha la facolta’ di

portare la vita,irraggiando attraverso un

rovesciamento nel nostro mondo dei sentimenti

. E questa vita e’ curata eportata dalla qualita’

della devozione. Ed e’ evidente cio’ di cui tutte

le persone che soffrono di una malattia blu

hanno bisogno. Con il blu potete anche

incontrare altre malattie e in modo particolare

con il blu decaduto, il flemma anormale in cui le

ghiandole son completamente incontrollate.

Delle persone di questo tipo possono guardarvi

semplicemente e pensare che voi siete una

persona per bene e mettersi a piangere.

D quando le persone detestano il blu e’ perche’

essi dovrebbero creare del giallo o dell’arancio

nel loro corpo astrale e perche’ non amano

questa attivita’ interiore?

R questo puo’ succedere ai bambini piccoli non

ad un adulto. Costui detestera’ il blu perche’il

blu esige qualcosa da lui. Qual’e’ la qualita’

negativa del blu? Esso circonda e puo’

diventare una prigione. Questo puo’ dare alle

persone della claustrofobia e di conseguenza

essi detestano il blu. Questo e’ tipico delle

persone che ahnno una tendenza alla

claustrofobia. Esse non possono sopportare

questa azione del blu esse lo guardano come

un nemico che li imprigiona. Ci sono delle

persone che sono malate e non possono

respirare o dormire se la finestra non e’ aperta.

Si potrebbe dire che c’e’ un bisogno di ossigeno

, ma nella misura in cui l’anima e’ coinvolta dai

colori , c’e’e gia’ un enorme crampo, una

enorme contrazione. Molte situazioni di crampi

hanno la loro origine in un turchese o in un blu

cobalto decaduti. Ricordatevi che dietro la luce il

turchese e’ il primo crampo, la prima creazione

di forma, il primo respiro del crampo che

inseguito si intensifica in un blu decaduto.

Questo elemento di chiusura puo’ dare un

terribile sentimento di pressione. E di

conseguenza semplicemente il blu cobalto

spaventa le persone. E’ l’inizio della paura, un

mondo di paura che si esprime all’infuori. La

nostra testa ha paura. Il nostro cuore non

conosce la paura. E’ la mia testa che mi dice

che e’ terrificante. Quando voi camminate in

montagna e state sul punto di cadere e che fate

qualcosa perche’ cio’ non succeda , quando in

seguito voi guardate questa azione e vi mettete

a pensarci allora tremate di paura. Non e’ il

cuore, e’ sempre la testa che ha paura. E cosi’

l’origine della paura che cola come una corrente

di luce arriva al blu cobalto e alcune persone ne

possono essere terrificate. Questa paura puo’

addirittura ucciderle perche’ essa tocca il cuore.

E’ il prolungamento di una specie di crampo che

viene con il blu decaduto. Il cobalto sporco. Cio’

puo’ dare loro dei crampi al cuore. IBisogna

cacciare via la paura perche’ essa cola nel

sottosuolo continuamente nel turchese

decaduto, nel blu decaduto, nell’indaco

decaduto, nel viola decaduto e – diventa

sempre piu’ paura –. Prima di tutto bisogna

sbarazzarsi di questa paura.

Cominciare con del blu cobalto, pulirlo un po’

durante tre giorni. Poi prendere del carminio e

della terra di Siena. Queste persone devono

sentirsi accolte sulla terra , sentire il calore della

terra. Un calore terrestre (e’ nella regione

dell’anima, ma e’ ancora un calore terrestre) che

proviene dall’Essere della terra e queste

persone devono sentire la loro relazione di

uomini con questo Essere. Queste persone

sentono che le altre sperano qualcosa da loro e

si sentono imprigionate. Esse provano una forte

antipatia perche’ questa situazione e’ per loro

spaventosa . esse devono sbarazzarsi di questa

paura . e’ umano sentire un legame con la terra.

Dr. W.S: la terra ha due tipi dii eteri nel piu’

basso , quello dell’antica luna ecc, si ha questa

specie di antiluce. Mentre noi abbiamo la vera

luce e i colori che provengono dal sole e dai

pianeti.

R i due si congiungono. Cio’ succede la notte

quando si dorme.

D quando in una pittura il blu cobalto e’ troppo

denso non si puo’ respirare e’ soffocante.

R e’ soffocante e questo puo’ creare un crampo

. vedetelo come un’immagine: la corrente di

paura e’ dietro a tutto cio’ e bisogna toglierla. Si

puo’anche utilizzare un po’ di arancio. Questo

arancio dovrebbe essere un terra di Siena piu’

chiaro. Il blu cobalto e’ aria, e’ un’atmosfera.

Esso dona l’aria. Il turchese anche . il turchese

puisce fa il vuoto. Con il turchese voi potete

respirare di nuovo come se vi trovaste su una

montagna innevata una sera d’inverno. C’e’ una

freschezza, e’ come qualcosa che non e’ ancora

nata.

D alle persone che hanno questa distorsione nel

loro giudizio dareste del turchese prima di tutto?

R all’inizio si, altrimenti si puo’ andare dal blu

cobalto al turchese. Il turchese ha una grande

obiettivit’ ed un rigore severo. Non e’ un colore

gradevole. Ci sono persone che non l’amano

per niente. Esso nonsi dona come fa il blu.

Cercate di vedere in immagine quello che dico e

riuscirete ad avere una comprensione personale

. e quando poi incontrerete i pazienti voi avrete

delle buone idee perche’ essi portano tutto con

se. Perche’ e come avviene il movimento dei

colori? Che cosa si vede nella mescolanza dei

colori? E’ veramente la forza dell’amore. Dietro i

colori non c’e’ solamente del calore, c’e’e

dell’amore, e’ una forza, una forza cosmica.

Quando p

ensate ai colori o lavorate con i vostri pazienti,

ricordatevi che nel mondo dei colori c’e’ l’Amore.

Non in modo sentimentale ma in quanto attivita’

cosmica che e’ presente quando voi siete con i

vostri pazienti ed avete uno sguardo su essi.

Bisogna immaginare questi colori. Sono degli

Esseri. E’ il movimento degli angeli ed e’

l’azione degli esseri piu’ elevati e di altri ancora

piu’ elevati ed e’ con queste forze che noi

lavoriamo.

L’INDACO (8 gennaio 1983)

Ricordatevi che la strada di incarnazione

dell’essere umano non e’ sempre stata il verde:

nell’epoca egiziana era il giallo. R. steiner

descrive il percorso di incarnazione come

ruscellante di luce lungo i nervi. Cosi’ l’essere

umano poteva sentire il progredire della luce nel

suo corpo. Questa evoluzione continuo’ e in

seguito si ebbe una grande metamorfosi in

Grecia. In Egitto la testa eterica ed il corpo

eterico tutto intero erano piu’ alto e piu’ largo del

corpo fisico. Era molto grande . da questo fatto

gli egiziani avevano tratto una particolare

relazione con la scoperta dello spazio.

Nell’epoca greca la coscienza cambio’: quello

che era esteriore divenne interiore e la testa

eterica divenne piu’ simile a quella che e’

adesso. A causa della lenta metamorfosi della

testa eterica i greci videro il verde., lentamente

apparve loro. Per essi il verde non era un

percorso di distruzione, era un percorso di

armonia e di equilibrio. Nel verde che

sperimentavano e lungo il quale si incarnavano

c’era un po’ di giallo. In questo si differenzia

quel verde da quello di oggi. Fu allora che

sopravvenne una nuova evoluzione che si

potrebbe chiamare la verticalita’ piu’ in rapporto

con la colonna vertebrale. In Lemuria noi fummo

capaci di tenerci dritti perche’ la luna

abbandono’ la terra.. all’epoca greca la maniera

di pensare il portamento della testa e tutte

queste cose subirono una speciale metamorfosi

e cosi’ l’evoluzione continuo’. Potete

immaginarvi che una persona del 15 o del 17

secolo possa avere paura dell’oscurita’?

certamente no. Queste persone avevano

candele, torce e fuochi e la notte erano la loro

sola luce. Ma essi non avevano questa paura

dell’oscurita’ che possiamo avere oggi. La

maggior parte degli individui possedeva una

devozione innata che noi non abbiamo in alcun

modo piu’ oggi. Questo sopravvenne in quel blu

cobalto particolare . e la devozione allontano’ da

essi la paura dll’oscurita’. Essi si entirono tagliati

fuori dal mondo spirituale. La sommita’ della

tetsa eterica si era gia’ chiusa e i loro occhi

potevano convergere. Oggi giorno l’umanita’ fa

un passo in piu’:nell’indaco. Nell’indaco ci si

puo’ sentire tagliati fuori non solament dal

mondo spirituale ma anche dagli altri esseri

umani. Notate tutto il rumore che si fa ai nostri

giorni su questo soggetto: l’essere sociale.!

L’isolamento che questo periodo puo’ portare

puo’ essere riempito di antipatia. Con il blu il

cranio si chiuse e subito ci fu una delimitazione .

ma ora i limiti si sono riavvicinati e c’e’ qualcosa

d’altro che corre il pericolo di chiudersi: il cuore.

La nostra<relazione con il mondo esteriore puo’

chiudersi. Noi non espiriamo. Pensate a quello

che succede nel sangue quando noi andiamo

qua e la’ non espirando. Noi diventiamo

differenti. Cio’ andra’ cosi’ lontano che non si

prendera’ piu’ niente dal mondo esteriore, ne’

aria ne’ nutrimento. Rifiuteremo di mangiare e

non respireremo piu’. Questi sintomi sono tipici

dell’anima di coscienza . dal punto di vista

terapeutico si puo’ dire che tutte le persone che

si incontrano, a meno che non siano ritardatarie

e non vivano troppo in condizioni di vita

anteriori, tendono ad avere il cuore chiuso. E dal

mondo dei sentimenti l’antipatia si ammassa

all’interno e si ammassa anche la paura .non

sempre attraverso la scappatoia dei pensieri ,

ma per il fatto di non annodare legami con il

mondo sia non espirando sia non coltivando la

devozione e lo stupore. Il cuore si chiude e

subito succede qualcosa. Qualcosa che

dovrebbe normalmente venire dall’esterno , ma

passa per il tramite del nostro sistema ritmico e

dei nostri sentimenti; questa cosa e’ quasi come

un mondo di antipatia ghiacciata, un mondo di

paura. E questa paura lavora. E dunque

guardate i dipinti di queste persone quando la

loro malattia si e’ esteriorizzata. Non e’ sempre

possibile di vedere con esattezza cio’ che

succde nella loro anima. L’anima e’ in quel

momento per cosi’ dire liberata dalla

malattia.quello che vedete sul foglio non

corrisponde sempre a cio’ che e’ nella loro

anima. Cosi’ con tutti i pazienti che vengono da

voi dovete per prima cosa notare come essi

espirano: trattengono il loro respiro parlando?

Sono capaci di cantare? E’ un segno preciso

sapete che tante persone oggi non sappiano

cantare. La facolta’ di cantare e’ scomparsa. Si

ascoltano dei gemiti, un’espressione di

sofferenza. Un altro sentimento di sofferenza e’

ora presente. Una piu’ grande sensibilita’ al

dolore al quale non eravamo abituati. Io credo

che si provi il dolore molto piu’ intensamente di

quanto non lo si facesse centinaia di anni fa.

Quando leggete quello che quelle genti subirono

a quei tempi, sappiate che cio’ non voleva dire

gran cosa per essi. E nello stesso modo che

questa sensibilita’ e’ differente dalla nostra in

altre parti del mondo ed in altre razze. La

costipazione e’ piuttosto una malattia moderna

che una malattia antica. Semplicemente perche’

la comunicazione con il lmondo esterno sta per

scomparire . ci si crea il proprio mondo di

illusione. Non e’ un mondo reale. In questo

periodo l’illusione cresce piu’ che mai. Forse

potete capire che allora c’e’ bisogno del

Magenta. Educatevi a vedere quale e’ il colore

della persona, la sostanza di base della sua

anima.(noi possiamo tutti vedere un dramma di

Shakespeare o ascoltare un pezzo di musica a

colori, solament e non lo sappiamo.) quando voi

avete l’impressione che si tratti di giallo allora e’

il colore con il quale potete cominciare e tentare

di portarlo dal verde al blu in modo che

eventualmente il suo sfondo sia indaco, al fine

che questa persona appartenga al suo tempo.

Io ho gia’ evocato le qualita’ negative che sono

portate nel nostro tempo attraverso la porta

dell’indaco. Il tempo presente vive un immenso

dramma . l’essere umano ha delle possibilita’

che non ha mai avuto prima. Piu’ che mai esso

puo’ elevarsi nei mondi spirituali e discendere

nelle profondita’. E questo e’ il lato positivo che

porta l’indaco. Questa possibilita’di raggiungere

le altezze dell’essere umano , R. Steiner ce le

ha portata grazie agli esercizi di controllo del

pensiero in cui il nostro pensare puo’ essere

eventualmente un triplo essere umano poiche’ il

pensiero e’ fatto cosi’. Ed e’ qualcosa che in altri

tempi non c’era e non era cosi’. Da un altro lato

noi possiamo avere una maggiore coscienza

dlle profondita’ del buono e del cattivo

dell’oscurita’. Quest’epoca e’ quella in cui

ognuno puo’ essere cosciente del male che c’e’

in se stessi. Il seme del male in noi si trova sotto

l’antico sole ,ma la sua evoluzione sotto l’antica

luna e’ legato al suo rimedio, la sua redenzione,

ed e’ il colore. Colore e male erano piu’ o meno

legati insieme durante il quarto periodo

dell’antica luna. Per quanto riguarda le

profondita’ che noi dobbiamo attraversare il

nostro interesse verso l’oscurita’ ( non se ne

puo’ scappare) e’ legato ai colori. Questo

percorso attraverso o nell’oscurita’ che l’indaco

ci puo’ dsre dipende dalla nostra moralita’,

dipende da noi naturalmente, ma puo’ rivelarsi

come un arcobaleno portatore di tutti i colori.

Potete vedere questo in immagine? L’indaco

puro: ricordatevi che c’e’ in esso una sorta di

minaccia, ma se si passa attraverso e si

riconosce cio’ che c’e’ a destra e cio’ che c’e’ a

sinistra allora si puo’ con la conoscenza del

male, passare attraverso l’indaco e d esso si

rivela, allora, costituito da tutti i colori. E’ quasi il

rovesciamento di cio’ che era successo

sull’antica luna. L’indaco e’ molto dolce(

guardate le nuvole, guardate la cenere.

Ricordatevi la coscienza che voi potete avere, il

sentimento potrei dire , di avere degli esseri

intorno a voi. Ricordatevi che voi siete in un

mondo indaco in cui la tendenza e’

all’isolamento, ma quando voi siete veramente

nell’indaco allora voi potete avere questa

esperienza che tutto il vostro corpo e’ come un

organo sensibile e che cosi’ voi potete diventare

coscienti di esseri che vi sono intorno e vi

sostengono .ma non si sa se si tratta di una

minaccia o di un presagio. Se potete avere

questa esperienza e’ una buona cosa.perche’ i

colori sono degli esseri. E questo “essere

indaco” se voi vi unite a lui, puo’ andare tanto

lontano quanto puo’ fino a diventare quasi

“materno”questo colore si sacrifica per mettere

in risalto la bellezza di tutti gli altri colori ed ha

un legame particolare con le nostre ossa con

cio’ che era alle origini. Il suo calore e’ differente

da quello del blu cobalto. L’indaco richiede

un’altra forma di coscienza . e’ il colore che ha a

che fare con il nostro viaggio nell’oscurita’.

Anche a causa del male dentro di noi.

Ricordatevi che tutto e cambiato dopo il Mistro

del Golgota. Immaginate una persona che

possa essere cosciente solo fino ad un certo

punto. Questa coscienza avrebbe origine

piuttosto dal suo sistema metabolico piuttosto

che dal suo sentimento o dal suo sistema

ritmico. Ci sono persone che hanno

presentimenti e questo succede quasi

interamente nell’incoscienza. Essi si proteggono

e diventano autistici . essi creano un mondo

unicamente centrato su se stessi. Tutto cio’ che

e’intorno a loro e’ oggetto. Non si parla di

moralita’ poiche’ potete avere della moralita’

rispetto ad una spazzola o una matita? Nei loro

disegni a carboncino voi vedete una luce

offuscata nella parte superiore dle foglio e piu’ in

basso ancora della luce chiusa: la loro luce. E’

una cosa separata dalla luce. Queste persone

vivono in un mondo creato da se stessi con un

confine fortemente segnato e con la loro propria

luce, una luce di cui il bambino fa l’esperienza

prima della nascita. Essi possono essere fra le

persone piu’ gradevoli. Quando incontrate

questi pazienti voi dovete naturalemente iniziare

con un esercizio di luce e tenebra. Bisogna

creare il legame con questa luce confusa che

puo’ essere in qualche parte dell’immagine . voi

dovrete trovare quando cominciate a dipingere

se questa persona desidera che la luce sia blu o

verde. Se la persona desidera che la luce sia

blu allora, da un certo punto di vista voi potete

essere contenti perche’ vuol dire che essa

possiede un po’ di devozione. Potete sapere

molto grazie al colore che i pazienti scelgono

come luce. Essi non hanno bisogno del giallo,

cio’ va verso una regione piu’ spirituale. Essi

hanno bisogno del verde. Prenderei per essi

anche del turchese . essi devono mantenere il

blu , la devozione. Poiche’ e’ un percorso nel

quale essi possono aprirsi. Quando voi vedete

un indaco leggero e sporco voi dovete

immediatamente fare un esercizio di carboncino

per trovare di che si tratta, se c’e’ dell’autismo o

e’ una cosa piu’ organica. Io indico solamente la

tendenza generale. Ricordatevi che l’indaco

forma una pelle, l’autistico e’ completamente

chiuso in se stesso, quando l’indaco e’troppo

scuro sull’anima si forma una pelle e la persona

e’ bloccata prigioniera. Questa persona diventa

interiormente troppo condizionata. Troppo

passiva; c’e’e troppa apatia. L’apatia e’ la cosa

piu’ terribile che ci sia. L’antipatia e’ bene; la si

puo’ mutare, quando c’e’e l’apatia non c’e’niente

e questa e’ una delle cose piu’ pesanti e piu’

difficili da trattare. Questi “blocchi” che cercano

un conforto interiore. Gli apatici non si muovono,

diventano piu’ pesanti, il cuore si chiude e cio’

termina in un cancro. Ma non solamente con un

cancro.

Ci sono diverse ragioni strettamente legate le

une alle altre per elaborare un cancro. Noi

sappiamo che noi abbiamo qui l’autismo e dil

cancro come risultato di un’estrema mancanza

di attivita’, di una apatia. Si cade dentro una

massa e di conseguenza ci si sente protetti

dalla notte. In una conferenza a Londra R.

Steiner ha parlato di questi esseri che venivano

verso di lui la notte, delle entita’ ahrimaniane

che venivano da pianeti ed altri luoghi e che lo

attaccavano di notte. Con il cancro ci si puo’

proteggere da questi esseri. E’ la vera ragione

della paura del cancro. Voi sapete che nel

carmino ci puo’ essere un immenso sentimento

di pressione e che le persone possono divenirne

folli. Quando si mette una persona in una stanza

con il soffitto basso completamente ricoperta di

carminio brillante, questa persona prova un

sentimento di pressione tae che essa ne diventa

folle. E’ terribile. Essa e’ disorientata e non puo’

avere la stessa relazione di sempre con il suo

Me. adesso immaginiamo qualcuno vanitoso

che e’ soddisfatto di se stesso e che si e’ creato

il suo proprio mondo intessuto di astrazioni –

particolarmente in pittura. Questa persona puo’

avere dei problemi di cuore e di circolazione del

sangue. Essa sara’ completamente gnostica –

non ha bisogno di Dio. C’e’anche la possibilita’

di una sorta di paranoia da un estremo all’altro:

queste persone possano eventualmente soffrire

di depressione. Esse sono depresse. Esse

hanno un sentimento di pressione, di grande

pressione e questa pressione le conduce in un

Magenta molto sporco. Come sapete, il

Magenta non ha quasi ne’ centro ne’ periferia.

Ma quando e’ sporco scuro allora si crea una

certa struttura, una densita’ qualcosa di

concreto che e’ interamente all’opposto

delle’essere del Magenta. La mia domanda e’

ora questa: puo’ una qualche forma di cancro

emergere da questa situazione? Un cancro

aperto, un cancro galoppante. Esiste un cancro

aperto. Fate del vostro meglio per pulirlo.

All’inizio con del puro Magenta, poi con del

viola e infone con un blu cobalto assolutamente

chiaro e puro. Queste persone si ammalano per

mancanza di devozione, esse non si

meravigliano, esse non provano riconoscenza,

niente di tutto questo , e’ una terribile malattia

che si sviluppa molto spesso ai nostri giorni. Si

puo’ trovare una certa relazione tra il carminio e

l’indaco cosi’ come tra il carminio e il

vermiglione. . da un lato il Magenta e’ la prima

rivelazione della luce nell’oscurita’, nell’oscurita’

davanti alla luce. Dall’altra parte il viola e’

l’ultimo vestigio di luce davanti all’oscurita’.

L’indaco e’ piu’ luce davanti all’oscurita’ e il

carminio e’ un’oscurita’ piu’ debole davanti alla

luce. Cosi’ essi sono come due tappe ciascuno

dal suo lato. E voi potete capire che essi sono in

una certa relazione nel mondo dell’oscurita’.

L’indaco puo’ essere utilizzato in caso di

debolezza della pelle esterna, la’ dove la pelle si

apre. Esso puo’ essere anche utilizzato per le

ossa.voi potete dare del puro indaco a qualcuno

che non puo’ concentrasi. Perche’ spesso la

possibilita’ di concentrarsi puo’ anche aiutare

alla guarigione. Ma anche non si puo’

attraversare l’indaco senza devozione. Voi

avete gia’ coltivato al devozione nel blu cobalto.

Parsifal ha dovuto attraverso la valle della

devozione prima di arrivare al castello del Graal.

La devozione e’ un percorso che il blu cobalto

puo’ darvi. Quando su questo percorso il blu

cobalto diventa indaco, questo vuol dire che

siete arrivati davanti ad un ponte, un ponte che

non c’e’. ed e’ solamente grazie alla devozione

che si puo’ traversare l’abisso. Ma quando voi

avrete traversato il mondo dell’indaco allora voi

arrivate nel mondo del viola. Ed e’ una

esperienza religiosa. E’ la religione di cui il

malato ha bisogno – Magenta troppo chiaro- e’ il

viola. Questo puo’ essergli portato sul percorso

del viola. Ricordatevi cio’ che c’e’ dietro a

questa esperienza globale dell’indaco. Quando

vi ricorderete dell’importanza delle altezze e

delle profondita’ dell’indaco allora potete

immaginarvi cosa possono essere le altezze e

le profondita’ del viola.

L’INDACO E IL VIOLA ( 22 GENNAIO 1983)

L’INDACO

L’indaco e’ in rapporto con i problemi della

nostra epoca. Cosi’ noi ci prenderemmo il nostro

tempo per studiarlo. Noi abbiamo associato il

cancro all’indaco decaduto. Ma il cancro non e’

la sola malattia a farne parte. Numerose altre

malattie della nostra epoca sono intimamente

legate all’incarnazione del Me. lo scheletro per

esempio, e’ utilizzato dal Me. lo scheletro e’

qualcosa di finito che vive in un organismo

vivente. Ma in se non bisogna considerarlo

come finito. Il Me ha dato al statura e il corpo

astrale ha dato le sostanze. Tutti e due

l’utilizzano nella misura in cui ha a che fare con

la verticalita’ con la facolta’ di pensare e non

solamente con il camminare e il parlare – tutte

attivita’ del Me. Il Me e’ portato, avvolto si

muove, vive lavora crea nel calore. E’ un essere

di calore. La pelle e le ossa sono naturalmente

in stretta relazione. Tali ossa tale pelle. L’indaco

e’ intimaente legato sia allo scheletro che alla

pelle, che sia la pelle del cervello o la pelle

esterna o qualsivogli altro tipo di pelle. L’indaco

lavora per il Me nella isura in cui quest’ultima

contiene la forma di tutte le nostre ossa. Con

l’intermediario dell’indaco il Me mantiene il

nostro scheletro e questo ha un legame con il

calore. Un calore molto particolare che io ho

menzionato l’ultima volta. C’e’ il calore che si

disperde piu’ o meno nella luce e l’aria e c’e’ il

calore che cade nella concentrazione del nostro

sistema metabolico. Il primo, il calore originale,

lavora nella parte superiore dell’essere umano

(testa e spalle) con la luce e l’aria . la nostra

colonna vertebrale dipende dalle differenti

regioni del corpo ed influisce sul corpo intero.

L’indaco e’ quello che manitiene un equlibrio

respiratorio fra la concentrazione di calore del

sistema metabolico e l’emisisone di calore

intorno alla testa. E’ grazie all’intermediario

dell’indaco che queste due cose possono

mantenere la loro forma intera senza essere

strappate in due. Questa parte mediatrice si

situa nella parte mediana della colonna

vertebrale ed essa mantiene la forma tra questi

due aspetti del calore.uno degli aspetti del

calore e’ la formazone dlele sostanze: nel

sistema metabolico il calore originale si rivela

nella concentrazione di sostanza, di materia.

Dall’altro polo, quello della testa, esso si rivela

al contrario nella dispersione. L’indaco sostiene

continuamente e da forma al verde. Poiche’

senza il verde noi non potremmo tenerci in

piedi. Ricordatevi che qusesta verticalita’

sopravvenne in Lemuria. Il verde e’ uno dei

primi colori ad esercitare la sua attivita’

sull’essere umano ed anche uno dei primi a

anascere sull’antica luna. Ed ora immaginate

che il Me , per una ragione qualsiasi(l’eta o

principalmente a causa di una freddezza

interiore, non c’e’ bisogno che sia

necessariamente una freddezza esteriore) si

ritiri in modo che il corpo astrale abbia la

possibilita’ di creare piu’ sostanza. Nel calore

originale c’e’ una tendenza alla concentrazione ,

la concentrazione nella materia dle sistema

metabolico, ma, d’altra parte, anche il corpo

astrale e’ in qualche modo collegato a questa

sostanza. Quando il Me si disincarna, il corpo

astrale cfea delle piccole teste in tutta la

sostanza organica.- delle piccole ossa, come

dei crani per così dire – questa e’ una forma di

sclerosi. Le vene anche possono cadere sotto il

colpo esse si induriscono e diventano dei piccoli

blocchi duri. Tutto cio’ e’ il risultato di una

mancanza di entusiasmo interiore, di una

assenza di una messa in pratica di ideali

interiori, di una mancanza di ardore dello spirito,

di una mancanza di scopo(questo potrebbe

essere la devozione per il mondo spirituale) voi

capirete che con questa freddezza interiore, la

parte superiore della colonna vertebrale possa

scostarsi e cadere . la statura si cancella, le

forze formatrici improvvisamente si piegano, si

accasciano. L’indaco diventa pesante. Notate

che quando qualcosa si abbatte c’e’ sempre un

residuo. Quando c’e’ una pressione c’e’ sempre

una contro pressione, quando c’e’ un

indurimento una freddezza puo’ prodursi una

infiammazione. Quando c’e’ vita c’e’ sempre

polarita’. Quando si produce questa

degenerazione della colonna vertebrale per cui

la forma scompare e forse anche forma e

sostanza scompaiono allora si puo’ usare

l’indaco come base per mantener la colonna

vertebrale. Questo vuol dire dipingere, su un

grande foglio, in piedi , con dell’indaco da tutte e

due i lati verso il basso. Al centro voi potete

avere la vostra cascata, un albero o una

colonna o quello che volete in verde. Il verde

puo’ anche essere sotto poiche’ la persona

soffre di troppa astrazione. Puo’ darsi che essa

abbia dei pensieri accettabili e buoni ma essi

sono stretti duri, freddi, delle mezze verita’.

Allora, al di sotto potrebbe esserci un albero

terra di Siena; questa influisce piuttosto sulla

parte bassa della colonna vertebrale dove

c’e’normalemente piu’ blu. La persona ha

bisogno di fuoco di un calore speciale che e’

legato alla parte inferiore della colonna

vertebrale. L’indaco puo’ essere una base per

una parte dell’attivita’ del Me. naturalmente noi

possiamo avere l’inverso. Questa malattia puo’

da un lato diventare una pesantezza dell’indaco.

Voi potete vederlo nei dipinti dei pazienti: essi

dipingono con un movimento ondulato, mai con

dei movimenti dritti. Essi seguono i movimenti

del corpo astrale. Quando vedete cio’ voi sapete

naturalmente cosa avete ncontrato. Cio’ non ha

bisogno di essere espresso. Questi pazienti

possono avere un dolore cronico nella colonna

vertebrale ma questo dolore non e’

sufficientemente importate da fargli parlare con

il loro medico perche’ essi pensano che non si

tratti di una malattia. E straordinario come

l’indaco scuro e dil cancro hanno questo modo

speciale di separarsi dal calore. Ma la maggior

parte delle malattie hanno questa modalita’. Ma

questa particolarmente. E’ una malattia fredda.

Dott W.S. nella maggior parte dei casi si’. Ma

ultimamente ci si e’ accorti che non si poteva

dirlo in maiera cosi’ categorica. Si ha

l’impressione che il calore che e’ presente qui

proviene prima dal corpo astrale e non

dall’organizzazione del Me.

R ed e’ una forma di calore, la stessa di quella

che si trova nelle ossa. Nell’indebolimento

dell’attivita’ del me c’e ‘ naturalmente una

freddezza ,delle funzioni di freddo, ma da un

altro lato cio’ puo’ produrre un calore fisico, una

infiammazione da qualche parte in altri punti. Il

corpo astrale e’ un corpo d’aria. Non c’e’

movimento d’aria in noi che non si possa trovare

in natura. Non c’e’ movimento d’acqua in noi

che non si possa trovare in natura. Ma il Me,

non si puo’ trovarlo in natura. Questo corpo

d’aria che noi possediamo, questo corpo astrale

non lavora solo dando una certa sostanza.

(sostanza nel senso di una pianta che e’ cava.

La sostanza che e’ nella parte cava ha a che

fare con questa sorta di aria speciale che crea

la sostanza. In un certo modo, la colonna

vertebrale, e’ piena di una tale sostanza , anche

essa e’ cava.Allora voi potete immaginare che e’

veramente un piacere per il corpo astrale

giocare con due qualita’ di calore. (warmth and

heath) quando un calore si produce con

dell’acqua e dell’aria c’e’ un guazzabuglio . il

corpo astrale puo’ fare un guazzabuglio di

liquido. La funzione del corpo astrale e’ quella

che da un’altra parte concentra le sostanze nel

sistema metabolico. Esso puo’ facilmente

diventare come un forno surriscaldato .

ricordatevi che sostanza e calore hanno una

grande relazione. Cosi esistono delle malattie in

cui tutto si disaggrega e colpisce addirittura la

colonna vertebrale in cui anche le ossa possono

disaggregarsi. La disaggregazione delle ossa e’

anche una malattia dell’indaco. Questo lavoro

selvaggio dell’elemento aria che si trasforma

rapidamente in indaco o che si disaggrega

come liquido incontrollato! L’aria puo’ girare su

se stessa, si puo’ addirittura avere un turbine

d’aria. Anche nel corpo umano esistono dei

piccoli turbini d’aria. L’aria puo’ elevarsi in turbini

verso l’alto di una montagna ed intorno a

qualsiasi cosa. Essa puo’ anche farlo quando in

noi incontra dei piccoli ostacoli. Quando la

qualita’ colorata dell’indaco possiede tutte le sue

proprieta’’ si puo’ ottenere l’equilibrio fra la

sovraconcentrazione o costruzione delle ossa ,

la’ dove questo non dovrebbe succedere ( nelle

vene ecc) e la disaggregazione , accompagnata

o no da un troppo pieno di liquido( pensate alle

ghiandole) . c’e’ una grande differenza tra

l’indaco troppo pallido e l’indaco troppo scuro.

L’indaco scuro e’ questa forte concentrazione

che si manifesta contemporaneamente nella

costruzione superflua di ossa e nell’indurimento

dovuto alla freddezza interiore. Da un lato c’e’

questo calore incontrollato che proviene dal

corpo astrale e dall’altro la dissoluzione, nella

quale non si trova il potere formatore del Me: la

disaggregazione. Fra la dissoluzione da un lato

e l’indurimento dall’latro l’indaco e’ la base della

guarigione, poiche’ l’indaco contine calore, un

calore particolare. Dietro il colore c’e’ chiarezza,

forza. Ci fu un tempo in cui c’era la vita nelle

ossa. La conchiglia madre delle perle era calda,

vivente, c’era della vita. Nella cenere ci fu del

fuoco. Dovete sapere che l’indaco e’ un sipario

un velo di vita, di forza di calore. E quando

questo succede c’e’ dissoluzione di cio’ che fu

creato o per cosi’ dire c’e’ sovra concentrazione

di osso-indurimento. Nella sua purezza, l’indaco

puo’ avere una qualita’ d’aria calmante e

rinfrescante per il corpo astrale. E porta con se

una certa moderazione del calore tra il caldo e il

freddo. Ricordatevi sempre che dietro l’indaco

c’e’ una grande attivita’ di calore, ne’ caldo ne’

freddo, ma di calore. E’ il colore del basalto , del

piombo quando si ossida un po’ . ricordatevi che

la pelle ha un legame con l’indaco, la pelle si

trova tra l’interiore e l’esteriore, quasi come un

ponte tra l’interire e l’esteriore; in qualsiasi punto

essa sia essa ha la qualita’ di essere fra due

cose. Anche le ossa sono situate fra una parte

vuota e cio’ che e’ all’esterno. Con l’indaco voi

dovete(se lo potete perche’ non potete farlo con

tutti i pazienti) creare nei pazienti

l’immaginazione della tenerezza e del calore,

della dolcezza e della qualita’ avvolgente

dell’indaco. Cercate di spiegare che in un certo

modo in questo mondo di luce e di tenebre in

cui noi viviamo dovunque ci sia della luce, c’e’

un confine. La luce ha sempre una periferia e

questa periferia ci sostiene continuamente.

Essa ci ripara e ci protegge. Dovunque noi

andiamo e’ cosi’. Ma con l’indaco e’ come se si

avesse una doppia protezione ,un doppio

calore. I pazienti devono avere l’immaginazione

che questo blu della periferia lontana si avvicini

sempre di piu’ per proteggerli e sostenerli per

dare loro una sfera protettrice nella quale essi

possono respirare. Che la’ essi sono a casa

loro. Non e’ una cantina, e’ uno spazio aperto si

puo’ dire che essi sono sostenuti dall’indaco,

non e’ il movimento del blu , agisce

particolarmente in modo efficace sulla persona

se essa puo’ percepirlo come una nebbia di

fumo. Quando un paziente non puo’

concentrarsi , e’ sbadato , non e’ presente a se

stesso voi potete con l’indaco dargli una

maggiore protezione fra interno ed esterno.

L’indaco e’ un ricettacolo, anche il verde, da un

certo punto di vista, ma l’indaco riceve di piu’ .

cosi’ potete capire che l’indaco e’ un aiuto alla

concentrazione. Quello che noi abbiamo perso

e’ il calore interiore ed io penso che per ogni

paziente che viene da voi c’e’ naturalmente la

questione dell’equilibrio del sistema ritmico, ma

in ogni modo dietro a questo equlibrio ci deve

essere calore, un calore d’anima. Questo calore

d’anima lo si puo’ trovare occupandosi

dell’indaco. Ma esso vi e’ nascosto. Ci sono dei

sipari, dopo sipari di indaco fra noi e la realta’

dietro il mondo dei sensi. da un lato ci si puo’

penetrare con il puro pensiero ma anche con i

pensieri del cuore, il pensiero del cuore e’ la

strada dei colori. L’indaco e’ quasi una sorta di

conglomerato di colori. E come se fosse la

madre dei colori. Se delle persone sono

iperspaventate , ipersensibili, mostrate loro

l’indaco nelle conchiglie di madreperla: li’ voi

potete vedere tutti i colori giocare e vivere sopra

l’indaco. Allora queste persone potranno

provare amore per questo colore. Per molte

persone e’ necessario avere questa relazione

con l’indaco. Lo si deve, bisogna sentirlo nel

nostro mondo , nei nostri tempi. L’indaco e’ uno

dei colori piu’ dolci – non l’indaco che esce dal

tubo che e’ troppo duro , ma l’indaco che voi

mescolate con il blu cobalto e il grigio.

IL VIOLA

Il viola ci porta in un mondo completamente

differente . immaginate il grande sfondo viola. Il

viola non e’ cosi’ inaccessibile come il blu

cobalto . il viola puo’ discendere su voi ma puo’

anche elevarsi. E’ un colore che si sollevera’ da

una grandissima profondita’. La sera al tramonto

in un giardino in montagna. Ricordatevi che e’

un colore che ha a che fare con la pace. Intendo

l’acquietamento del rumore. Il verde ha a che

fare con l’acquietamento del movimento; il viola

si stende come un’atmosfera su tutta la natura:

una tranquilita’ una calma, l’unita’ del grande

sfondo che si alza dalla terra stessa…quando

un colore si avvicina ad un altro tutti e due

cambiano… che del Magenta si avvicini al blu o

che del vermiglione si avvicini al turchese, tutti e

due i colori cambieranno, ma se un colore si

avvicina al viola esso puo’ cambiare, il viola no.

Questo colore rimane intatto. Esso e’ la grande

base . adesso cercate di immaginare questa

grande trasparenza. Ricordatevi che la gravita’

e’ un suono, “la grande sonorita’ tranquilla” ha

detto R. Steiner. Una profondita’. In risposta a

questa grande profondita’ trasparente del viola e

a causa della luce, si innalza qualcosa che si

muove davanti ad esso e che non puo’ e non si

deve spostare . ed e’ piu’ o meno uno slancio,

un respiro piu’ leggero che il viola, un

movimento leggero. Ma e’ dolce

semitrasparente, e si innalza nell’atmosfera che

proviene dal viola. Cosi’ quando dipingete del

viola e’ molto dolce non ci sono linee

dure..quando diventa piu’ leggero naturalmente

il movimento aumenta. Ricordatevi che la luce

odia la tenebra. Cosi’ l’indaco puo’ essere

trascinato verso l’alto (il sole l’aspira): Esso non

si tiene dritto da solo, potra’ fare dei movimenti

incerti diventando piu’ leggero, e diventera’

ancora piu’ leggero. Ma il suo sfondo e’ viola.

(ogni volta che voi utilizzate il viola o l’indaco o

ne parlate dovete avere questa immagine

davanti a voi) il blu cobalto si piazza davanti

all’indaco quando si avvicina alla luce. Esso non

gli si avvicina direttamente e l’indaco non lo fa

mai. Esso puo’ muoversi verso il dietro un po’ ,

poi davanti e diventa eventualmente blu cobalto.

Il blu cobalto tende a creare una circonferenza.

Quando dipingerete il blu cobalto la parte

interna sara’ piu’ chiara con un certo movimento

perche’ voi non vedrete contorni. Questi colori

sono dolci all’esterno. Anche l’indaco puo’

essere chiaro all’intero(proprio come la nostra

colonna vertebrale). Anche l’indaco ha un po’ di

luce dovunque appaia; ed e’ molto dolce

all’esterno. Questa dolcezza puo’ arrivare al

turchese- ed allora e’ duro da una parte e dolce

dall’altra. Tutto quello che ho appena detto

riguarda una funzione , un processo del corpo

umano. Le ossa sono portatrici del Me:

ricordatevi il dipinto di R. Steiner nella piccola

cupola del Goetheanum, in cui la parola “Ich”(io)

si trova al di sopra di uno scheletro : cio’

conduce alla morte , verso un’altra conoscenza

del Me. Cosi’ si arriva al viola. Per adesso il

viola e’ un colore che a noi esseri umani crea

delle difficolta’. Questo colore possiede delle

proprieta’ di condensazione e disintegrazione.

L’equilibrio tra le due e’ per noi difficile da

percepire. Molte persone non possono

percepire veramente qual’e’ l’equilibrio tra il

viola chiaro e il viola scuro. Certe nazioni non lo

amano: l’Inghilterra e la Germania lo

considerano orrendo. Il viola ha una coscienza

di sogno. I cinesi e i francesi pensano che sia

bello almeno i francesi ne avevano l’abitudine,

ma essi non lo pensano piu’. Quando ero

bambina tutte le anziane signore portavano del

nero e del viola. Come se fosse un costume

nazionale. Esse portavano anche del Magenta ,

ma il viola era naturalmente piu’ opportuno. Noi

dobbiamo veramente arrivare ad una

comprensione vera e totale del viola,ma non e’

possibile farlo al grado di coscienza in cui siamo

attualmente. Nel passato, in altre incarnazioni

noi abbiamo avuto molti nomi e ne avremmo

ancora molti altri nel futuro. Il viola non

appartiene a cio’ che si puo’ nominare . esso

appartiene unicamente al “Senza Nome”.

Immaginate ora il viola, un puro viola medio nel

quale voi non potete uscire troppo da voi stessi

ne’ entrare troppo profondamente in voi come

potete fare nel viola scuro, un viola medio.

Nell’indaco c’e’ l’inizio del sacrificio di se’, del

sacrificio del proprio calore. Nel viola ciò

succederà in maniera tale che in un futuro

lontano noi non faremo nello stesso modo con

un vero viola , l’esperienza della nostra

personalità con un nome e tutto cio’ che si

raccorda a quello. Da ciò R. Steiner ha dato

questo colore alle infermiere nelle cliniche

perche’ provoca la scomparsa del normale

egoismo. Il viola e’ un legame con quella parte

di noi stessi nella quale possiamo avere

coscienza dell “’Io”, ma questa coscienza non e’

l’”Io” stesso, esso ha a che fare , esso porta ad

una sorta di resurrezione nel coraggio con il

coraggio. Esso non e’ per tutti i pazienti perche’

e’ troppo serio. Esso vi dona una responsabilita’

troppo grande verso il mondo spirituale. Ed e’

troppo duro da portare..e’ troppo per molte

persone. E’ un colore nel quale voi potete

completamente uscire da voi stessi. Ed e’ per

questo che certe persone anziane lo amano. Ma

solo le persone che hanno una certa relazione

con ipensieri spirituali amano questo colore.

Con questo non intendo solamente il bene , ma

anche il male – ogni forma di attivita’ umana in

rapporto con qualsivoglia forma di spiritualita’ ha

una affinita’ con il viola. , con il viola chiaro.

Ricordatevi che i veli di indaco si sono strappati.

Si ha la certezza che si puo’ camminare sopra

l’abisso. E quando si cammina sopra l’abisso si

e’ ricevuti da un colore che e’ un ponte, un

passaggio verso i mondi spirituali. Nell’oscurita’

se voi preferite chiamarlo cosi’. Ed ora quale

relazione ha questo colore con noi.esso non e’

in relazione con le nostre ossa ne’, con cio’ che

e’ finito. Con quale parte di noi il viola puo’

avere dunque un legame? Esso e’ legato a cio’

che cresce e puo’ crescere secondo la nostra

luce interiore. Vi ho detto che nell’indaco

troviamo per la prima volta la possibilita’ di

raggiunger edelle altezze e delle profondita’ mai

raggiunte prima.Cio’ e’ dato dal viola. Ma cio’

dipende dalla nostra volonta’ , dallo sviuluppo

della nostra volonta’ verso la religione. Con lo

sviluppo di questa volonta’ religiosa i nostri

organi in un avvenire lontano evolveranno: una

grande parte del lato destro scomparira’, il lato

sinistro crescera’ ecc….non pensate che noi

avremmo sempre un corpo come quello di oggi.

Noi avremmo una piu’ grande percezione della

santita’ della terra, legata al nostro Me e da cio’

con il “Senza Nome”. L’indaco puo’ essere un

ricettacolo , puo’ quasi ricevere cio’ che il verde

portera’. Ma allora sara’ il viola il portatore, esso

passera’ veramente attraverso. Se ci si pensa

sufficientemente a lungo ed in un certo modo.

All’inizio voi vedete il viola nel suo equlibrio. Non

nel viola chiaro nel quale noi ci disincarniamo,

non nel viola scuro nel quale noi possiamo

aentrare troppo profondamente in noi stessi, ma

in un viola puro. E se voi lo tenete davanti a voi

stessi due minuti ed anche piu’ se potete, voi

vedrete l’infinito…..chiamatelo “sfera” : Non diro’

spazio . con il blu cobalto noi siamo entrati nello

spazio, ma a questo punto qui noi ne usciamo e

possiamo chiamarlo “sfera” e non spazio.

Ricordatevi che , guardando in questa profonda

trasparenza , si ha a questo punto un’ altra

capacita’ di ascolto e la pienezza di qualcosa

che esige qualcosa da voi in quanto essere

umano E’ come se il nostro Me ci fosse stato

prestato. Cosi’ con il tempo noi diventiamo

questo colore. E diventando questo colore noi

siamo riempiti di serieta’ e devozione davanti

all’altare del mondo, l’altare della Terra stessa.

E nello stesso tempo da questa tranquillita’ che

ci sostiene. Ed allora alla fine sia ha la pace.

Allora sopravviene un’altra tappa in cui si perde

la coscienza del proprio Me. questo non vuol

dire che si diventa incoscienti ma si diventa

incoscienti di questa personalita’. E voi lasciate

questo colore pieni del coraggio che si ottiene

dalle piu grandi profondita’ della terra in quanto

stella tra le stelle. E questo nel viola. Ora voi

potete capire che quando avrete da dipingere

con delle persone che mentono, che sono

malate a forza di mentire, che hanno paura di

dire la verita’ e vogliono proteggersi, voi potete

fargli dipingere il viola equilibrato. Supponete

che voi incontrate un ateo. Un ateo che

possieda quella estrema vanita’ che si trova nel

Magenta, quella sufficienza e con quella fredda

precisione la cui gioia e’ di provare che non

esiste Dio. Egli e’ per cosi’ dire Dio lui stesso,

l’esattezza delle semi verità. Da un altro lato ci

sono persone che contano sul fatto che c’e’ Dio,

ma che lo negano. Essi dicono “Dio non esiste”

come potete parlare di qualcosa che non

esiste? Essi parlano di qualcosa che e’. . In

questo tipo di malattie voi potete capre che c’e’

un terribile indebolimento dle corpo eterico. Essi

rifiutano , il loro corpo semplicemente non può

più assorbire nulla. Quando anche fossero

sdraiati in un bagno nutriente di limone e miele,

non succederebbe niente. Essi diventano come

ombre, perché essi hanno spesso odiato. Non e’

un odio aggressivo, ma proprio dell’odio. A

questo punto ci si avvicina molto a persone che

si occupano di occultismo grigio. Essi divengono

spiritualisti (ciò porta verso il viola pallido

naturalmente). Ci sono altre persone che amano

torturare gli animali, che provano piacere ad

essere crudeli. Io non so a che punto ciò

precipiti nel corpo fisico. Spesso essi hanno

molta difficoltà a morire. Essi non possono

morire; é per essi un immenso combattimento,

un agonia e un combattimento terrificante. Se é

nel vostro destino di lavorare con tali persone

sappiate che questo colore é l’intermediario tra

questo mondo e quello che si trova

immediatamente dietro il mondo dei sensi.

queste persone sono piu’ o meno imprigionate e

non possono scappare. Quando esse muoiono

esse sono sempre in prigione e non possono

andare piu’ lontano.

C’e’ una meditazione sul viola. Questo colore e’

così intimamente legato a tutto ciò che é sacro e

con le profondità. R. Steiner ha dato questa

immagine : l’Ovest del nostro continente sarà in

un rosso ardente (un rosso di fuoco), l’est del

nostro continente in un blu profondo, fra di due ,

del verde. Quando si può con un’altra forma di

coscienza percepire ciò si vede il viola che si

eleva sulla regione che noi chiamiamo

“Palestina”. E questo viola , nella sua bellezza e

nella sua purezza in tutto ciò che può portare (e’

per cosi’ dire un messaggio) si innalza dalla

terra e si trasforma in una visione di color dorato

simile a la Gerusalemme futura. Il viola e’ il

colore che può farci attraversare la morte e

anche portarci fuori dalla spazio. Per il medium

del viola i defunti possono avvicinarsi a noi. Noi

possiamo dar loro nutrimento mettendo

l’immagine di questo colore ( come ha fatto R.

Steiner) davanti ad essi. Che i colori sono

sostanza, una sostanza spirituale di cui i defunti

hanno bisogno e’ vero per tutti i colori. E’ cosi’

dobbiamo imparare a pensare a colori senza

parole. Ora quando voi dovrete dipingere con

tali persone voi saprete cosa c’e’ dietro il viola e

questo può aiutarvi un po’ perché ciò ha molto a

che fare con tutto ciò che sta morendo.

IL VIOLA E IL VERMIGLIONE(12 FEBBRAIO

1983)

Noi parleremo adesso dell’altro aspetto del

viola:il viola molto chiaro o lilla come viene

chiamato. In questa qualità del viola chiaro c’e’

piu’ o meno un processo di disincarnazione. Ma

e’ piu’ che questo. Questo colore ha le proprietà

di una immensa abnegazione. Dico questo nella

migliore accezione del termine. Quando

pensiamo a questo colore o quando lo

meditiamo bisogna fare attenzione a non

allontanarsi troppo. questo colore e’ molto

frequente nell’atmosfera. E’ veramente il colore

dell’aria, un colore che la macchina fotografica

non può rendere, l’aria stessa e’ in realtà viola.

Questo colore si espande molto e riempie

l’atmosfera. Quando una persona ha una

coscienza troppo profonda sia interiore che

esteriore(può succedere!) e da un lato essa si

occupa troppo profondamente di se stessa

mentre dall’altro si perde nell’osservazione

stessa si produce allora un movimento

incessante tra l’interno e l’esterno e il confine tra

i due può essere percepito intensamente .

questo si produce a volte nel caso del cancro in

ci l’indaco lavora troppo intensamente. In questo

caso non solo il Magenta ma anche il viola

molto pallido possono essere dei rimedi. E in

questo caso bisogna conoscere la differenza tra

il Magenta ed un viola molto pallido. Il Magenta

si trova nel punto in cui l’oscurità si riversa

costantemente e l’oscurità, questa oscurità, é

dietro di esso; il viola è costantemente accolto

dal grande sfondo. Esso scompare nell’oscurità.

Mentre il Magenta nasce ,per così dire, sorge

dall’oscurità. Cercate di immaginare una

persona alla quale voi non vi augurereste di

dare del Magenta perché essa diventerebbe

troppo leggera nei suoi movimenti. Diciamo che

voi vi augurereste che questa persona possa

trovare un percorso verso dei sentimenti piu’

intensi. Ricordatevi che il corpo astrale e’ molto

piu’ coinvolto dai colori che il corpo eterico.

Cerchiamo di trovare la maniera in cui questa

persona potrebbe incarnarsi. Naturalmente si

potrebbe farlo con il verde che rappresenta il

percorso normale. Ma si tratta di qualcuno che

non si augura di incarnarsi ma di restare nel

cielo per sempre. Tutto questo può andare

talmente oltre che il Me può separarsi dai nervi

e dai sensi, perché a quel punto c’è divorzio. A

una tale persona voi non potete dare troppo

rapidamente gli esercizi di luce e tenebra o il

lavoro del verde e non di meno nello stesso

tempo voi dovreste portarcela. Cominciate allora

dal lato opposto:con un viola molto pallido.

Questa persona ne copra un foglio intero e che

essa lo intensifichi per incarnarsi veramente

nella terza dimensione davanti l’oscurità. Si

tratta di un modo di condurla lentamente(quasi

dalla porta posteriore, dato che il verde e’ la

porta davanti) nella qualità di volontà della terra

stessa. Questo genere di persona disprezza il

fisico, il lavoro, le azioni della volontà come

quella di dare sostanza a tutte queste cose.

Esse non si augurano di fare ciò, esse lo

percepiscono come un dolore. Vedete e’ una

maniera di incarnarsi. Non quella dell’egoismo

come noi lo amiamo e lo apprezziamo (in tal

caso utilizzate il verde) , questa porta di dietro e’

un altro aspetto del nostro me. Voi venite dalla

luce verde(l’altruismo totale ed assoluto ) per

creare un equilibrio e evolvere verso un aspetto

piu’ spirituale della terra stessa. Ma voi non

potete fare entrare questa persona attraverso la

porta davanti , la porta del verde e farla

scendere verso la terra di Siena e altri colori.

Essa percepisce che essa e’ discesa sulla terra

in questo modo ma essa e’ sempre in una sfera

spirituale e questo essa deve ora percepirlo

attraverso i colori e non attraverso le parole.

Cosi’ se avete un paziente che rifiuta di

incarnarsi che ha una breccia fra il Me e il

sistema nervoso allora fatela entrare da quella

che io chiamo la porta posteriore. Nutritela tanto

quanto potete. Queste persone non hanno il

senso dell’umorismo. Il color lilla porta in se

alcune qualità. E un colore prezioso per l’essere

umano. R. Steiner l’ha utilizzato molto. Esso

può arrivare fino all’abnegazione totale e la

devozione sapendo che ciò che e’ in alto e

anche ciò che é in basso e che la nostra intera

esistenza e’ basata su questa legge. Oggi come

oggi noi non possiamo essere buoni se non

abbiamo sperimentato il contrario. E’ qualcosa

che affluisce in tutta la Natura . e in questo lilla

chiaro , in questa abnegazione , in questa

coscienza del Me a d altissimo livello si può

provare della devozione per questa legge . ciò é

espresso nell’immagine della “lavanda dei

piedi”. R. Steiner ha detto che e’ questo il

significato di questa immagine. Egli ha

addirittura detto che se noi meditiamo su questa

immagine noi potremmo farne l’esperienza nei

nostri sogni. Egli non ha detto che questo deve

essere nel viola chiaro ma io credo che

l’essenza di questo colore sia contenuta nella

sostanza del viola chiaro. Dall’esterno si può

osservare qualcosa di molto interessante. Il

viola chiaro (si può chiamare cobalto viola) non

e’ freddo e possiede un calore interiore. E

dunque quando voi utilizzate il viola chiaro fate

attenzione a non prendere un colore anilina

perche’ e’ freddo. Non e’ vero che questo viola

e’ freddo. Prendete piuttosto un cobalto viola.

Adesso immaginate di guardare una nebbia che

si alza su un prato coperto di neve. Il sole si

alza, il prato e’ in discesa e voi siete nel punto

piu’ basso. Voi potete guardare questo campo

sotto la nebbia. Nella nebbia voi vedete una

lunga striscia di viola leggero ed alto che

diventa piu’ scuro là dove la nebbia si

ammassa. Ricordatevi che in un simile

fenomeno c’é riflessione e rifrazione . quando la

luce e’ passata attraverso una oscurità semi

trasparente(come quella della nebbia) essa si

irradia interiormente si riflette in se stessa. Si

tratta allora di un processo di rifrazione appunto.

Anche l’arcobaleno si rifrange se no voi non

vedreste colori. E questa rifrazione in qualche

modo si concentra in un luogo sotto il violetto

sulla neve(naturalmente ciò dipende dalla

posizione dell’occhio umano ) e in quel punto

voi vedete un leggerissimo vermiglione perché il

colore rifratto e’ totalmente differente da quello

che rifrange. Nello stesso modo in cui il

turchese viene fuori da una luce arancio nella

carta spiegazzata , sgualcita che si trova

davanti a voi. Tutte le pieghe sono piene di

turchese. Da dove viene il turchese? Esso vi e’

proiettato dentro: prima c’é l’oscurità e poi

appare il colore l’oscurità può anche essere un

ostacolo fisico o meglio una nebbia sotto una

forte luce. Quando vedete una nube davanti ad

una montagna essa e’ brillantemente argentata.

Anche una nube che si trova leggermente sotto

il sole e’ piu’ chiara che lo sfondo. Essa sembra

essere quasi piu’ chiara del sole e questo fatto

può anche avviare un processo di rifrazione. Ma

si può vederla anche in un altro modo : prendete

un vetro smerigliato all’antica (un’opalina) e

poggiatelo in modo che la luce del sole formi

con esso un piccolo angolo(piu’ il sole e’ alto e

meglio e’). Esso si insinua quasi lungo i vetro

smerigliato . voi potrete osservare come a

partire dal cobalto violetto il colore si addensa in

un vermiglione. E’ una legge che appare in

qualsiasi luogo in cui l’atmosfera e’ densa e in

cui la luce si trova molto alta al di sopra …non

dietro! In questo caso voi vi trovate con una luce

molto alta in una atmosfera densa. E’ una

condizione precisa. E’ bene ricordarsi che c’e’un

passaggio ,non solamente dal viola pallido al

viola scuro , ma anche dal viola pallido al

vermiglione. e’ un movimento che può essere

usato in pittura per qualcuno che non e’ troppo

lontano che in alcuni momenti dice “si” e che

vuole dirigersi verso la porta di davanti .

IL VERMIGLIONE

Ed adesso esaminiamo da vicino il vermiglione.

Non e’ un colore del mattino. Esso e’ piuttosto il

contrario. Noi possiamo trovare questo colore

dappertutto; ci sono deserti di questo colore,

rocce di questo colore, delle scogliere ed anche

l’arenaria rossa tagliata da poco , in un clima

secco quando questo non si trasformi così

rapidamente , come accade qui, in brunastro o

verdastro. Non ci da fastidio camminare su del

vermiglione, é assolutamente piacevole e

normale. Questo non ci tocca interiormente

neanche la età di quello che potremmo pensare

se noi camminassimo su di un deserto blu di

Prussia questo ci danneggerebbe rapidamente.

Noi troviamo nel vermiglione qualcosa che ci

permette di osservarlo e di metterlo un pò di

lato . il vermiglione non può intaccarci con la

sua sostanza. Al contrario il vermiglione e’ un

colore che ci influenza moltissimo quando si

trova in una nube; allora lo si nota e ci si

reagisce. Piu’ esso diviene imponderabile e piu’

esso ci colpisce. Così potrete capire che

quando pensiamo al vermiglione esso ci tocca

intensamente . voi potete leggere da soli le

descrizioni che R. Steiner ha fatto di questo

colore e non le ripeterò qui. Con questo colore

appare per la prima volta il concetto di moralità

cosa che non si è mai prodotto in questa

maniera nello sviluppo interiore dell’uomo. Ed

questo accade sempre in questo colore, da

quando noi ci troviamo nel giudizio di Dio. c’e’

qualcosa di lunare nel vermiglione. Pensate la

papavero. Questo colore può facilmente far

parte dell’arcobaleno lunare anche se quando

l’aria é densa , si tratta piuttosto della terra di

Siena. Quando la luna si alza in una atmosfera

molto chiara voi potete vedere il vermiglione.

Esso possiede in se qualcosa i lunare che vuol

dire che esso ha anche la possibilità di riflettere.

Ricordatevi che tutto il vecchio testamento era

intriso di vermiglione. Gli ebrei avevano nel

sangue la possibilità di riflettere la totalità della

saggezza di tutte le razze intorno ad essi.

Questa e’ una qualità quasi lunare. Ricordatevi

che le prime razze non consideravano che la

moralità e il fisico erano separati come noi

facciamo che siano al giorno d’oggi. Noi

pensiamo che la moralità e il fisico siano molto

lontani l’uno dall’altro, ma per le razze antiche il

fisico era divino. Queste razze non

conoscevano questa rottura tra ciò che é morale

e ciò che è fisico. Neanche gli ebrei. La

differenza tra la saggezza e la guarigione non

esisteva: si dava la saggezza come rimedio nei

misteri e in altri luoghi. E il vermiglione ha nello

stesso tempo questo legame con ciò che e’

morale, con ciò che e’ collegato alla luce della

luna e con ciò che ha una qualità di

riflessione(riflesso). Ma esso ha una grande

qualità forse la piu’ grande di tutte ed essa

risiede nel processo di ciò che in altri tempi era

insieme morale e fisico. Questo colore ha

questo desiderio per la sostanza. E’ ciò a cui

(questo essere) aspira. E’ ciò che esso ama . e’

il colore piu’ sostanziale, il piu’ pesante dei

colori. Esso ha quasi la possibilità di digerire e

trasformare, di aggiungere sostanza, ma anche

di aggiungere imponderabile a ciò che e’

ponderabile. Il vermiglione riesce a fare questo.

Cosi’ quando voi incontrare qualcuno che e’

troppo pesante che ha troppa sostanza potete in

modo da liberarlo, cominciare a farlo dipingere

dal vermiglione e portarlo a del vermiglione

sempre piu’ chiaro. E’ del movimento tra ciò che

‘ ponderabile e ciò che é imponderabile. In

seguito voi potete ritornare da ciò che é

ponderabile a ciò che é imponderabile: il viola. E

di nuovo potete ritornare fino a che l’equilibrio

sia ritrovato. Il vermiglione e’ anche un colore

aggressivo, esigente. Non quando voi ci

camminate sopra nel deserto , ma quando ci

pensate o quando siete in una nube di questo

colore. Interiormente questo colore può elevarvi

vivamente e gettarvi a terra nello stesso tempo.

Io spero di darvi una immagine di qualcosa che

e’ di questo colore (solamente come

suggestione). Noi abbiamo parlato del lilla in

rapporto con la “lavanda dei piedi”, nello stesso

modo noi possiamo parlare del vermiglione in

rapporto alla Flagellazione – la seconda

stazione del cristianesimo esoterico – che si

trova nel territorio del vermiglione. Questo

colore e’ nello stesso tempo un rinforzo per

l’anima. Quando lo si può sopportare esso vi

porta verso una via piu’ elevata esattamente

come vi può condurre verso ciò che e’

imponderabile. Esso può apportare una vita piu’

intensa ai nostri pensieri, perché il vermiglione

lavora piu’ fortemente nella nostra

immaginazione di quanto non lo faccia nel

deserto. Inoltre esso può condurci ad un piu’

grande equilibrio che ci permette di restare in

piedi sotto la Flagellazione. E comunque

ciascuno deve cercare di ottenerlo perché voi

sarete flagellati sulla Soglia che lo vogliate o

non lo vogliate. E questo colore e’ la piu’ grande

benedizione per l’umanità. Di che ha paura la

gente quando non lo sopportano ? Si ha paura

della collera di Dio. Ci sono molto persone che

hanno un troppo forte sentimento di colpa. Il

pericolo é che (e questo é il lato negativo del

vermiglione) questo senso di colpa significa che

si é troppo preoccupati di se stessi. E’ un

continuo sguardo indietro verso il sedicente

pentirsi che e’ un’attività luciferina. Non bisogna

lasciare queste persone troppo a lungo nel

vermiglione, perché c’é quest’altro aspetto del

vermiglione che e’ luciferino e che non cessa di

correre intorno a voi puntando il mignolo

dicendo: sei malvagio! Noi sappiamo

perfettamente ciò e dobbiamo dire: Prussia via

vattene! E’ un ammonimento che queste

persone devono raggiungere un altro concetto

del vermiglione che le faccia uscire dal

vermiglione e naturalmente questo e’ il

Magenta, il rosso blu come lo ha chiamato R.

Steiner. Questo permette loro di comprendere il

concetto di misericordia. Ma essi possono

anche dirigersi verso il viola pallido. C’e’

solamente una leggerissima differenza tra i due

colori. Se qualcuno ha questo senso di colpa

esagerato esso lo ama anche intensamente. In

realtà solo gli esseri umani fanno ciò che amano

e desiderano fare. E’ una intensa luce rossa

sporca senza amore fredda. Che non è veritiera

e questo dà gusto alla colpa, non è difficile

uscirne. La costipazione appare con l’indaco

scuro, il blu di Prussia scuro e si ha un rosso

brillante che attraverso il foglio da parte a parte.

Se vedete tutto questo nella parte alta

dell’immagine indica una brutta emicrania.

Quando lo vedete in basso all’immagine e’

indice di una intensa costipazione. Il rosso

conduce le cose nell’imponderabile, ma esso

può condurre anche fuori dall’imponderabile e

così può aiutare ad uscire dalla costipazione.

Da questo stato di intensa pesantezza deriva

una certa passività. Fateli dipingere questo e

guardate. C’e’ forse qualcosa di organico che

provoca la costipazione. La vescicola biliare per

esempio. Ma prima di tutto questa situazione

comincia con una mancanza impercettibile di

movimento della funzione di un organo e di

conseguenza i piu’ terribile sono naturalmente

l’indaco scuro e il blu di prussica scuro. Sono i

piu’ terribili. In questo modo voi potete vedere la

situazione in cui si trova il paziente. Adesso

dipingete con lui. Prendete del vermiglione puro.

Parlategli di questo rosso, del numero infinito di

fiori , di uccelli e di pesci che hanno questo

colore. Esso é sparso nel mondo intero (prima

di utilizzarlo dovete assicurarvi che il paziente

non abbia problemi di cuore). E’ uno dei colori

più pieni di sostanza e contemporaneamente

uno dei piu’ concentrati e il piu’ caldo di tutti i

colori. Parlate della sua aggressività del suo

movimento rapido ed intenso. Fategli fare

l’esperienza di una collera interiore, una

decisione interiore, di un movimento interiore.

Non deve essere qualcosa di esterno che lo

debba eccitare deve provenire da lui. Il

vermiglione deve per così dire essere

depositato nel suo corpo. Ben inteso tutto ciò

affatica molto e dunque il paziente si deve

sdraiare. Non fate quindi ciò troppo a lungo, un

quarto d’ora basta e avanza. La volta seguente

prendete un vermiglione piu’ chiaro,

parlategliene e ditegli che questo vermiglione ha

un desiderio ardente. L’altro vermiglione era

troppo bruciante. Questo nuovo vermiglione non

ha solamente un desiderio di sostanza e di peso

, ma aspira anche alla freschezza, ad una certa

tranquillità di movimento ed ad una certa

possibilità di riflessione. Fategli anche dipingere

un turchese scuro. Potete addirittura mostrargli

che l’ombra che cade attraverso il vetro

smerigliato e’ un bellissimo turchese chiaro e là

dove l’ombra cade in questo mondo di viola che

entra in un vermiglione brillante,là, nell’oscurità

dell’ombra , un turchese egli viene incontro.

Allora voi ottenete il lavoro fra questo

vermiglione e il turchese equilibrato. Fra i due

verrà un giallo verdastro, ma sarà la tappa

finale. Bisogna continuare con questa persona.

Dovete restare nel vermiglione perché questa

persona ha bisogno di movimento. Essa non

deve mai rilassarsi. Voi non dovete dargli

immagini senza vermiglione perché questo lo

farebbe tornare indietro, ricadere. Per

riassumere: andate da un vermiglione intenso

ad una tonalità più chiara di questo stesso

colore e in seguito verso il viola, poi ritornate dal

viola al vermiglione medio. Fate andare a

questo il turchese e là dove il turchese incontra

il vermiglione medio fate apparire il verde –

giallo. Con questo accorgimento la leggerezza é

rinforzata nel movimento dato che con queste

persone non bisogna assolutamente in nessun

caso perdere il movimento. Quando voi lo

riterrete meglio potete allora mettere del verde

giallo tra il turchese e il vermiglione là dove esso

appare spontaneamente. Ma non c’è alcuna

ragione per non metterlo anche in un altro

posto. Questo processo intero occupa circa due

o tre mesi é un movimento di colore che potete

studiare per voi stessi , piu’ tardi voi potete

andare verso l’arancio.

Domande

Cosa vuol dire quando qualcuno dipinge un

globo in vermiglione come fosse un vaso per

pesci pieno d’acqua ?

In realtà sta dipingendo del blu. Il rosso non può

avere mai un contorno. Il blu può. A causa

dell’attenuazione della luce alla periferia che e’

caratteristica dei colori dietro la luce. Di

conseguenza e’ normale in un’immagine blu che

l’accento sia messo alla periferia. Ma in

un’immagine rossa e’ l’inverso: tutti colori che si

trovano davanti alla luce si mantengono contro

la luce e si concentrano nel loro centro. Intorno

tutto diventa piu’ chiaro . quando un paziente

dipinge un rosso come un blu vuol dire molte

cose: una leggera infiammazione della testa-

questo può derivare anche dal sistema

metabolico,una infiammazione in una cisti in un

tumore che non é necessariamente canceroso.

Valutate la densità del colore, il suo grado di

oscurità. Il paziente lo fa sempre cosi’? il blu

non é al suo posto. E’ il movimento del blu ma il

colore é rosso. Se il rosso é forte indica un

processo infiammatorio ma esso e’ molto

piu’compatto che quando si ha una lieve

infiammazione. Il rosso forte porta ad un

processo testa????? Ed ad una forma di

infiammazione in quell’organo. Non e’una reale

pressione ma una zona di infiammazione. E

questo si situa in un ambiente blu e da ciò io

penso alla testa. Bisogna sempre essere attenti

a fare la differenza il movimento del colore dal

colore stesso. Il paziente li separa. Guardate

quale e’ il piu’ forte – il colore(il rosso in questo

caso) o il movimento (il blu) . quando ciò

succede solamente alla periferia il processo del

blu é il più forte , quando il cerchio e’ pieno di

rosso, il processo del blu é più debole. Ma

quando il rosso é più scuro alla periferia é

sempre un movimento di blu.

Domanda:

Quando un paziente dipinge il rosso in un

movimento di blu é l’indicazione di un pre

cancro?

Può darsi e soprattutto se non ci fosse che una

periferia, c’e’una leggera infiammazione che

l’accompagna dietro la testa, che tocca i nervi.

Questo paziente ha avuto una paralisi infantile

qualche anno fa esso attraversa dei momenti di

stress e di paura e il suo stomaco si gonfia.

Risposta:

il suo corpo astrale lede il so stomaco egli non si

può controllare la pittura é uno dei mezzi per

liberare il corpo astrale da una eccessiva attività

quale ella sia. Si tratta di qualcuno che ha

bisogno di dipingere tutti i giorni Come sta il suo

cuore. La regione del cuore e’ il centro del

movimento. Quando il cuore e’ buono voi potete

metterlo in movimento quando la persona è

stanca e vuole ancora il suo vermiglione

prendete dell’arancio e del Magenta: una mano

di arancio e d una di Magenta – e da questo

essa ottiene del vermiglione, del vermiglione

che non la stanca. Il rosso e’ esigente ma

lavorato in questo modo non gli impedirà di

respirare.

Domanda:

Questo paziente aveva l’abitudine di dipingere i

blu totalmente pieni

Risposta:

Dunque l’opposto di come doveva essere.

Quando fa questo fategli subito dopo dipingere

l’inverso una parte di lui e’ prigioniera, un’altra

non lo è la polarità nel suo astrale è troppo forte

e di conseguenza fategli fare degli esercizi

inversi. C’e’ un rovesciamento tra la testa e la

regione mediana e questi esercizi porteranno un

equilibrio piu’ armonioso nel suo organismo

.potreste fare una volta questo che vi sto per

dire: egli ha separato il movimento da quello del

colore. Fategli fare l’opposto e sarà la cosa

giusta. Fategli dipingere un turchese scuro con il

movimento del vermiglione, poi l’inverso in

modo che il vermiglione sia al centro là dove

deve essere. E’ il solo errore che egli possa fare

con buona sorte…perché non fare l’inverso?

Perché grazie a questo accorgimento voi potete

portare le due estremità a riavvicinarsi un poco

e voi potete utilizzare un verde giallo non un

verde perché non gli farebbe troppo bene

Domanda:

egli dipinge un verde molto spesso con del blu

di Prussia ?

Risposta:

E’ a causa della paralisi delle sue gambe li lui

e’ prigioniero e di conseguenza egli ama il verde

denso. Non dovrebbe essere così, ciò peggiora

la sua prigionia ed accentua la sua tendenza .

Dott. W.S. nella paralisi infantile il paziente

entra troppo profondamente nel sistema

nervoso. L’organizzazione dell’ io e’ compressa

dentro e ciò ha provocato la paralisi

Risposta:

Quando egli dipinge a casa sua egli può

dipingere l’arcobaleno a colori trasparenti e

dopo ciò i due arcobaleni , l’arcobaleno

interiore, poi una striscia d’oscurità e a causa di

questa oscurità l’arcobaleno esteriore che e’

l’inverso del primo. Dunque prima l’arcobaleno,

poi un ‘arcobaleno con una luce all’interno ed un

‘oscurità all’esterno e dopo di ciò due arcobaleni

di cui uno é rovesciato è oscurità tra i due.

Spiegategli che questo arcobaleno e’ composto

di luce ed oscurità .l’interno dell’arcobaleno (in

cielo) e’ molto piu’ chiaro che dappertutto

altrove. L’esterno di questo arcobaleno é scuro.

L’arcobaleno è composto di riflessione e

rifrazione e nasce dalla luce e dalle tenebre:la

luce all’interno, l’oscurità all’esterno. Il secondo

arcobaleno é invertito a causa della fascia di

oscurità. Se noi potessimo vedere u terzo

arcobaleno al centro della luce(cosa che non

possiamo mai vedere) sarebbe un arcobaleno

interamente di riflessione e sarebbe di nuovo

all’inverso. Fategli dipingere queste cose in

modo che le veda quando guarda un

arcobaleno un’altra volta egli può dipingere una

porzione di arcobaleno da una montagna alla

valle e ci può essere dell’acqua in basso. La

pittura deve fare parte della sua vita quotidiana,

può farla tutte le sere per un quarto d’ora. E’ il

centro che egli non possiede, l’arcobaleno

stesso. Credo che egli dipinga i rossi in questa

maniera perché aspira a portare calore e

movimento alle sue gambe. Egli le sente come

un peso immenso come un impedimento ; ciò é

anche vero ma é anche possibile quello che

abbiamo detto all’inizio. Tenuto conto del

sentimento di frustrazione egli potrebbe

dipingere i rossi come dei rossi, ma non lo fa ;

egli li dipinge come dei blu e lì si situa la sua

malattia.

TERRA DI SIENA E ARANCIO(12 MARZO

1989)

Noi abbiamo cominciato a parlare della luce e

delle tenebre del movimento e della forma. In

realtà, degli Esseri della Seconda Gerarchia! In

altri tempi il disegno era sacro. Voi lo

realizzavate al servizio degli dei così come la

scrittura e se era mal fatto vi si poteva mettete a

morte. Esso trovava la sua sorgente nella

ispirazione divina: in Egitto succedeva questo.

Ma quel tempo é definitivamente passato. In

seguito apparve la possibilità di un’osservazione

del mondo esteriore avente origine nel corpo

eterico: quella che dominò in Grecia. A Bisanzio

i simbolo rappresentavano ancora una realtà

spirituale ed ai suoi esordi la pittura era al

servizio della Chiesa. A Roma si ebbe una

osservazione dl mondo esteriore che non aveva

la sua sorgente nel mondo eterico come in

Grecia ma che semplicemente si spostava

verso una osservazione pura. Naturalmente

questa coscienza no arrivava all’altezza di

quella del XIV secolo : In quel periodo avvenne

un grande cambiamento, agli albori dell’anima di

coscienza: l’affrancarsi in Europa del Nord,

soprattutto in Olanda, dalle regole

aristocratiche. Qui in Olanda , si sviluppò il vero

simbolo della borghesia , un’altra forma di vita

sociale, l’Olanda rappresentava in quel periodo

ciò che sarebbe successo nel futuro. La

borghesia olandese era la struttura sociale piu’

perfetta di quell’epoca. Rembrand nacque in

questo clima. Questa borghesia, questa

struttura sociale fra persone dello stesso rango

rivela una notevole assenza di rigidità

TERRA DI SIENA

A quell’epoca in pittura i colori si liberano della

forma. L’accento viene messo sulla luce,

l’oscurità e l’atmosfera. Considerate tutti i

paesaggi con il loro cielo olandese, tutti i dipinti

di Rembrandt; apparve in quell’epoca qualcosa

di nuovo, qualcosa di completamente nuovo.

L’’atmosfera di Rembrandt; oro e terra di Siena.

Quella di El Greco: indaco ed ocra , indaco e

viola. Nella pittura di El Greco non troviamo

l’atmosfera ma il dramma. In Rembrandt

l’atmosfera e’ piena e brilla. Per gli stati del Nord

l’affrancamento dalle antiche regole

aristocratiche del sud dell’Europa si compì nella

terra di Siena. La popolazione del Delta, gli

olandesi di allora, subì uno sviluppo grazie al

“verzet” (la resistenza; essa diede agli olandesi

oppressi la forza di resistere, si amarono tra di

loro e trovarono l’accordo! ) questa spinta

permise loro di acquisire un’altra forma di

coscienza che si e’ potuta vedere nella struttura

sociale, nella sostanza della classe borghese.

Non era una gerarchia che prevedeva una

persona al vertice e tutti gli altri al di sotto di lei .

era qualcosa che non aveva mia preso questa

forma prima. Gli olandesi si sentivano a casa

propria sulla terra – noi non siamo come quegli

olandesi !- essi sentivano che la terra era loro.

L’avevano creata essi stessi. Dio creo’ il Cielo e

la Terra e gli olandesi crearono l’Olanda.

Aggiungo questo alle descrizioni che ho fatto del

terra di Siena nel mio primo libro. Gli egiziani,

anche loro un popolo del Delta furono i primi

materialisti. Essi avevano una relazione

particolare con la terra e anche un intenso

legame con il calore irradiante del terra di Siena

– l’accettazione dell’Essere della Terra nei

nostri riguardi . gli olandesi erano immersi in

questa atmosfera ai tempi in cui Rembrandt

dipingeva. Egli dipinse le atmosfere illuminando

l’ambiente . anche le persone erano illuminate

dall’atmosfera dorata e terra di Siena . egli non

avrebbe potuto farlo senza lo sfondo del chiaro

scuro. Voi non potreste vedere il tessuto di

questo colore senza il movimento luce tenebra

dietro di esso. Questo colore riveste un ruolo

importante nell’evoluzione. L’amore per la terra,

per tutti questi piccoli vasi, questi piatti, per i

legumi e le frutta. Un’osservazione magnifica e

perfetta delle cose esteriori cosi’ piena d’amore!

Tutto ciò faceva parte dell’anima di coscienza.

Voi capirete che questo colore ha la possibilità

di portare e contenere una sorta di colore

nutriente ; esso suscita l’amore per il mondo

esteriore nelle persone che non possono

incarnarsi. Il terra di Siena non ha un grande

movimento apparente. La sera quando questo

colore si alza dalla terra diviene piu’ chiaro.

Naturalmente può divenire più scuro a seconda

del modo in cui dipingete con il paziente. Ne “la

missione cosmica dell’arte” (Dornach 1923) R.

Steiner ha parlato della luce in quanto

rivelazione dello spirito: “……..noi non sentiamo

queste verità in modo corretto ed artistico se ci

fermiamo a ciò che io ho appena detto. si sente

da artisti solamente nel momento in cui si crea

ispirati dal rosso, dal blu dalla luce vivendo

interiormente questo mondo che e’ la luce nel

suo rapporto con i colori e l’oscurità come un

mondo a parte.: l’uomo moderno non fa opera di

pittura se riproduce dei personaggi con l’aiuto di

un qualche disegno e se riporta poi in seguito il

colore sulla tela. Quello che si ottiene sono delle

superfici colorate e non dipinte, non e’ qualche

cosa che nasce dal colore dalla luce e dalle

tenebre. Certamente bisogna evitare ogni sorta

di malinteso. Quando qualcuno, pieno di ardore

manipola i colori posandoli gli uni accanto agli

altri e credendo di aver fatto quello che io

chiamo superare il grafismo, si sbaglia. Perché

superare il grafismo non significa sopprimere il

disegno del tutto, si tratta di far uscire le linee

dal colore, di farle nascere dal colore; il colore

produrrà il disegno. Bisognerà semplicemente

sapere come vivere nel colore”. Vi dico questo

perché allora si é capaci di apprendere la forma,

la suggestione della forma a partire dal colore. E

per questo voi dovete disegnare - questo e’ un

discorso a parte in rapporto al valore –guaritore

dei colori puri.

L’ARANCIO

L’arancio e’ il colore situato nella tredicesima

sfera di oscurità davanti alla luce. Quando

spinge lontano in una direzione, allora l’oscurità

aumenta e possiamo avere sentimenti di paura .

quando va troppo lontano in direzione della

luce, del giallo si va verso l’opposto ci si

allontana dall’ansia. E’ un colore che possiede

due aspetti. C’équi una particolarità, come

anche nell’indaco, dove non possiamo dire che

l’oscurità prenda il sopravvento sulla luce né

che la luce l’abbia sulle tenebre. L’oscurità si

alza. In ogni modo il giallo è un oscuramento

della luce. L’oscurità è l’elemento che porta il

movimento che da’ impulso al movimento. Cosi’

c’e’ una continua emergenza dell’oscurità verso

la luce e questa incontra degli ostacoli. Si

potrebbe chiamare questo colore anche :

“equilibrio”. Infatti la luce dall’alto suscita

sempre forme , scaricando sempre meno la

propria sostanza e dando sempre meno forma

fino al punto in cui essa incontra l’oscurità e

l’equilibrio nell’arancio. Non é l’equilibrio che noi

possiamo trovare nel verde. Nel verde c’é un

equilibrio senza movimento. Nell’arancio non

c’e’e equilibrio senza movimento. E’ un

movimento che va e viene. Esso si solleva e

ricade e di nuovo si solleva e ricade

esattamente come il seme cade nella terra, nel

caos e si innalza di nuovo nella pianta. Questo

gesto sarà forse più facile da comprendere se

noi lo compariamo a quello dell’umidità

nell’atmosfera: l’umidità si innalza ed incontra

ciò che viene da cosmo, si riempie di nutrimento

per la terra e ricade nelle gocce di pioggia. Il

vapore si innalza di nuovo si riempie di

nutrimento e poi ricade nuovamente.

Se essa non fosse nutrita essa non conterrebbe

la vita che essa dona alla terra. Io vi do questo

come immagine del movimento dal caos al

cosmo e dal cosmo al caos. C’e’ in tutto questo

n ritmo. L’arancio e’ un continuo movimento.

Non e’ un luogo di incontro immobile, per ciò

che viene dall’alto e dal basso e per ciò che e’

piu’ avanti o leggermente piu’ dietro la pressione

dal basso é più grande così noi abbiamo un

luogo di incontro che si innalza e ridiscende in

un movimento ondulatorio – dato che l’oscurità

si eleva con forza dal basso e dall’alto – scende

la pressione della luce con i suoi raggi donatori

di forma. L’arancio emerge verso l’alto; la forma

si accentua in alto la’ dove le forze formatrici

della luce incontrano le tenebre. La forma non si

estende su un piano orizzontale. L’orizzontale e’

immobile senza vita. Immaginatevi la luminosità

del colore che all’improvviso comincia ad avere

un certo peso , un peso spirituale. Anche in

questo colore la concentrazione ‘ situata in alto;

poi esso si dissolve in lontananza; un raggio di

luce al tramonto che irradia e pulisce. Nel

vermiglione l’accento e’ piu’ basso, in mezzo.

Nel carminio l’intensità del peso, il nucleo e’ piu’

vicina ancora al basso. C’e’una aspirazione a

controllare il movimento. Nel vermiglione il

movimento non e’ controllato ma nel l’arancio, il

movimento e’ controllato. E’ un movimento che

si può fare da soli interiormente. Quando

scende si indebolisce, diventa ombrato. Dovete

sempre comprendere esattamente perché nel

movimento appare, e che l’utilizzazione di

questo movimento uscito dal chiaro scuro ha le

stesse proprietà guaritrice del colore. Voi avete

per esempio il movimento dell’arancio. Si sa

che esso e’ piu’ forte in alto come un velo

davanti alla luce, un velo davanti alla saggezza,

il velo davanti ad Iside. Questo colore riporta

un’aspirazione alla saggezza. Non si può

sempre aspirare alla saggezza, si può aspirare

anche alla forma. Se non si avesse una

aspirazione alla forma non ci si potrebbe

incarnare. Non pensate che l’arancio sia

qualcosa di piatto. Tutto ciò é sferico. Se voi

pensate giusto ad un velo questo e’ un po’

troppo piatto. Pensate che c’e’ una certa

profondità in tutto questo ed anche un

movimento e che questo movimento pulsa in se

stesso da dietro in avanti. Si può creare questo

movimento per se stessi interiormente. La

luminosità del colore si allontana quando la

tonalità si indebolisce. Esso diviene brillante

nella sua lotta tra luce e tenebra ; e ha quel

punto che il colore s’incendia. Poi esso può di

nuovo addolcirsi e grazie a ciò il colore può

cambiare poiché quando esso si schiarisce

appare un’altra qualità d’arancio, quando esso

si scurisce esso cambia di nuovo e diventa

ombra. A partire da oggi esercitati a

concentrarvi sul movimento dei colori. Quando

voi dipingete dell’arancio potete permettervi una

linea dura, perché la luce colpisce e forma

questo colore. E’ un mondo di equilibrio in

movimento. Da un lato questo colore vi da’

coraggio, dall’altro dell’ansia. (piu’ in basso

ancora voi potreste avere paura). E vicino al

giallo voi potete arrivare fino alla rigidità che e’

molto peggio. In realtà si tratta

contemporaneamente di movimento e forma. La

parte superiore dell’arancio prende forma piu’

rapidamente del vermiglione. Il vermiglione ha

un movimento incontrollato; non caotico,

solamente incontrollato. Il vermiglione non

raggiunge la forma cosi’ rapidamente come

l’arancio nella sua parte superiore. Quando voi

dipingete con l’arancio, voi potete cominciare

con una linea dura e una prima passata di

colore. Poi dipingete un altro strato che incrocia

il primo . cosi’ voi tessete il colore. Le persone

che hanno bisogno di coraggio che non hanno

certezza delle loro decisioni , che possono

essere delle persone molto gradevoli ma che

non hanno alcun movimento di qualsivoglia tipo,

nei loro pensieri hanno bisogno dell’arancio.

Questo colore da calore ai pensieri..

Entusiasmo. Questo colore non può rinchiuso

da nulla a causa del suo movimento