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~ ~ Uno sguardo sul mercato del pellet da un punto di vista nazionale ed internazionale. Editoriale Il paese dei campanelli di Ruben Palazzetti A giugno scattò prepotentemente l’allarme nucleare, prontamente intervenne lo Stato con un inusitato spiegamento di forze, per bloccare, in tutta Italia, il carico di circa duecento autotreni di pellet “radioattivo” nei depositi dei rivenditori: l’elenco di questi inquinatori, di questi novelli “untori” del 2000 fu pubblicato nell’ordinanza di sequestro della procura di Aosta. Le motivazioni furono chiare, inequivocabili: “Stante la estrema pericolosità… Reato di delitti contro la incolumità pubblica…” Procura della Repubblica di Aosta, N. 725/09 – 13.06.2009. Contemporaneamente tutti i media ne parlano molto, nonostante la calda stagione: una domenica mattina un serissimo giornalista piemontese, su RAI 1, descrisse, meticolosamente, istante per istante, la morte da inquinamento nucleare: ci volevano un paio di giorni, ma non c’era scampo,… Se per caso qualcuno avesse avvertito quei precisi sintomi avrebbe ancora potuto trovare il tempo di occuparsi delle ultime cosucce (l’affidamento del cane, un paio di bollette da pagare, due righe di testamento) prima dell’inevitabile decesso. I centralini di noi produttori furono subissati di telefonate allarmate, molti gli ordini disdettati e valutati in parecchie migliaia gli interventi dei vigili del fuoco, probabilmente non propri specialisti sul tema, però indicati dalle autorità come i referenti in questo frangente… Per un paio di settimane tutti si scatenarono sull’argomento. L’ultimo intervento che si ricordi è di poco più di un mese fa in occasione della nota “Fiera del Levante”, a Bari: venne scovato qualche sacco di materiale incriminato nello stand di un improvvido espositore, lo spazio fu immediatamente recintato e chiuso al pubblico con immediata denuncia penale per tentato danno alla comunità. Qualche giorno dopo, un altro inconveniente: un noto produttore di pellet italiano viene “inquisito” per motivi sostanzialmente solo fiscali, in deposito gli trovano scarti di varie cornici (non verniciate, quindi non tossiche) con cui vengono realizzate porte, finestre e, perché no?, anche le bare… continua a pag. 15 continua a pag. 12 continua a pag. 2 continua a pag. 19 Attualità Spettacolo Rakos e Paniz. Musica Aida: la nuova stufa a caldaia stagna. ~ Made in Italy since 1954 ~ Palazzetti Pellet Technology. Dicembre 2009 Anno I - Num. 1 CONSULENZA PREVENDITA CONSULENZA POST VENDITA e Warm Street Journal LA SOLUZIONE ERA NELL’ARIA E CI HA TROVATI SVEGLI!

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Uno sguardo sul mercato del pellet da un punto di vista nazionale ed internazionale.

Editoriale

Il paese deicampanelli

di Ruben Palazzetti

A giugno scattò prepotentemente l ’allarme nucleare, prontamente intervenne lo Stato con un inusitato spiegamento di forze, per bloccare, in tutta Italia, il carico di circa duecento autotreni di pellet “radioattivo” nei depositi dei rivenditori: l ’elenco di questi inquinatori, di questi novelli “untori” del 2000 fu pubblicato nell ’ordinanza di sequestro della procura di Aosta. Le motivazioni furono chiare, inequivocabili: “Stante la estrema pericolosità… Reato di delitti contro la incolumità pubblica…” Procura della Repubblica di Aosta, N. 725/09 – 13.06.2009. Contemporaneamente tutti i media ne parlano molto, nonostante la calda stagione: una domenica mattina un serissimo giornalista piemontese, su RAI 1, descrisse, meticolosamente, istante per istante, la morte da inquinamento nucleare: ci volevano un paio di giorni, ma non c’era scampo,… Se per caso qualcuno avesse avvertito quei precisi sintomi avrebbe ancora potuto trovare il tempo di occuparsi delle ultime cosucce (l ’affidamento del cane, un paio di bollette da pagare, due righe di testamento) prima dell ’inevitabile decesso. I centralini di noi produttori furono subissati di telefonate allarmate, molti gli ordini disdettati e valutati in parecchie migliaia gli interventi dei vigili del fuoco, probabilmente non propri specialisti sul tema, però indicati dalle autorità come i referenti in questo frangente…Per un paio di settimane tutti si scatenarono sull ’argomento. L’ultimo intervento che si ricordi è di poco più di un mese fa in occasione della nota “Fiera del Levante”, a Bari: venne scovato qualche sacco di materiale incriminato nello stand di un improvvido espositore, lo spazio fu immediatamente recintato e chiuso al pubblico con immediata denuncia penale per tentato danno alla comunità. Qualche giorno dopo, un altro inconveniente: un noto produttore di pellet italiano viene “inquisito” per motivi sostanzialmente solo fiscali, in deposito gli trovano scarti di varie cornici (non verniciate, quindi non tossiche) con cui vengono realizzate porte, finestre e, perché no?, anche le bare…

continua a pag. 15continua a pag. 12continua a pag. 2continua a pag. 19

Attualità Spettacolo

Rakos e Paniz.

Musica

Aida: la nuova stufa a caldaia stagna.

~ Made in Italy since 1954 ~

Palazzetti Pellet Technology.

Dicembre 2009Anno I - Num. 1

CONSULENZAPREVENDITA

CONSULENZAPOST VENDITAThe

Warm Street JournalLA SOLUZIONE ERA NELL’ARIA

E CI HA TROVATI SVEGLI!

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| Attualità | | Attualità |

. L’opinione di Christian Rakos . ProPellets Austria

. Ce ne parla Annalisa Paniz - AIEL .

Qual è oggi l’andamento del mercato internazionale del pellet?Lo sviluppo internazionale del settore del pellet è attualmente in forte espansione e risulta immune alla crisi economica in corso. Per quanto concerne la richiesta di pellet, l’Italia, con un fattore di crescita media annua superiore al 40%, insieme alla Germania, è uno dei mercati Europei di settore in maggiore incremento. Seguono l’Austria, con il 30%, e i paesi scandinavi, con il 10-20%.

Il settore del pellet, inoltre, potrà contare sempre più sull’appoggio della politica europea in materia di energie rinnovabili…è vero, la nuova normativa europea, particolarmente restrittiva e vincolante, contribuirà sicuramente allo sviluppo del mercato. Mentre i governi nazionali in passato hanno puntato soprattutto sul sostegno all’utilizzo di energia elettrica di derivazione “ecologica”, nei prossimi anni verrà incentivato l’utilizzo di biocombustibili per il settore del riscaldamento. Infatti, se si utilizzano combustibili di origine legnosa

per riscaldare, si produce energia termica con un efficienza media che va dall’80% al 90% (a seconda del generatore). Se invece la biomassa legnosa viene bruciata nelle grandi centrali per produrre solo energia elettrica, l’efficienza scende al di sotto del 30%: così facendo fino al 60% della biomassa viene sprecato! Inoltre, incentivare l’utilizzo della biomassa per il riscaldamento costa meno al Paese che incentivare la produzione di energia elettrica “ecologica”. Una stufa a pellet può, infatti, produrre in 15 anni ca. 150 MWh. Se lo Stato sovvenzionasse l’acquisto della stufa con 500,00 Euro, ciò implicherebbe un costo/MWh di 3,3 Euro contro i 60 Euro/MWh, che è il costo che sosteniamo oggi per finanziare le centrali che producono energia elettrica da biomassa.

Anche gli incentivi possono essere un valido strumento per lo sviluppo del mercato del pellet?Certamente, soprattutto gli incentivi legati a criteri di qualità garantita. In Austria, ad esempio, nel 2008 il numero degli impianti di riscaldamento a pellet è triplicato grazie all’introduzione di incentivi a favore di caldaie dotate del marchio ambientale “Umweltzeichen” e lo stesso accade in Germania con incentivi che vanno dai 500 ai 1000 Euro per stufe che rispondono alle severe direttive ambientali in vigore.

La qualità come obiettivo primario dunque…Assolutamente sì, nel 2010 addirittura verrà posta una pietra miliare per l’unificazione dello standard qualitativo in Europa, con l’introduzione di una nuova norma europea in materia di qualità del pellet e l’affermarsi di un nuovo certificato di qualità del pellet “EN Plus”. Quali prospettive per il futuro del pellet?Personalmente credo che entro i prossimi 10 anni il pellet si affermerà come uno dei vettori energetici più importanti per il riscaldamento. L’utilizzo del pellet per il riscaldamento domestico rappresenta oggi l’impiego di bioenergia più efficiente e meno inquinante. Una buona stufa a pellet può trasformare più del 90% dell’energia contenuta nei pellet in riscaldamento. Un’ulteriore crescita del settore, dunque, a vantaggio sia dei produttori di stufe italiani, sia delle regioni rurali, dove si produrrà la materia prima necessaria per fare il pellet. Ma sarà soprattutto il consumatore finale ad approfittare dello sviluppo di questo settore. Una stufa a pellet, infatti, è un prodotto per il riscaldamento comodo, confortevole, economico ed ecocompatibile.

Quali sono le tendenze e glisviluppi nel mercato italiano del pellet?

In Italia il consumo finale per il riscaldamento nel 2007 è stato pari a 144,1 Mtep. Il 30,1% è impiegato nel settore domestico ed uffici (44,8 Mtep). Di tale quota il 69%, pari a 30

Mtep, è assorbita dal settore residenziale, di cui l’83% (25 Mtep) dal solo riscaldamento. Gli apparecchi termici presenti nel nostro paese sono prevalentemente vecchi, caratterizzati da bassa efficienza ed elevate emissioni. Anche per stufe e caminetti lo scenario non è più roseo. Se è vero che nel 2007 oltre 4,4 milioni di abitazioni erano dotate di stufe o caminetti, solo il 16% di tali apparecchi è rappresentato da moderne stufe automatiche a pellet. Nel 48% dei casi si tratta di caminetti aperti con

bassa efficienza termica ed emissioni elevate (fonte: CECED-ENEA – elaborazione A. Paniz). 740.000 sono le stufe a pellet installate nel nostro paese, di cui il 70% al Nord (stima 2008). Fluttuante appare anche la vendita degli apparecchi termici negli ultimi anni. Il 2006 è stato l’anno in cui si è verificato il boom delle vendite, con circa 260.000 unità. Nel 2007 si è verificata una contrazione di circa il 50%, nel 2008 c’è stata invece una ripresa della domanda, confermata nel 2009.

Figura 1: fonte dati CECED Italia

PRODUZIONE DI PICCOLI APPARECCHI A PELLET

300.000

2003 2004 2005 2006 2007 2008

250.000

150.000

50.000

200.000

100.000

0

Stufe a pellet

Inserti a pellet

IL MERCATO IN ITALIAPELLET IN ITALY

CHI VINCERÀ?QUESTIONE DI PELLET

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Terminologia~ ~

| Attualità |

148,47

23,82

34,42

38,30

49,65

70,00

82,85

Figura 2: fonte CCIAA Padova e AIEL elaboraz. dati A. Paniz

Cippato M30

Legna da ardere

Pellet in sacchi

Gasolio da riscaldamento

Pellet sfuso

Metano

GPL0 30 60 90 120 150

Settembre 2009 €/MWh

Poiché nell’acquisto il consumatore deve assicurarsi che il prodotto combustibile sia idoneo al proprio apparecchio termico è importante che il prodotto sia dotato di una certificazione di qualità di parte seconda o terza.

Quanto pellet utilizziamo? E quanto ne produciamo e importiamo?

800.000 t. è la stima della produzione di pellet per il 2009, di poco superiore al 2008. La produzione reale rappresenta all’incirca il 50% della capacità produttiva degli impianti. Ciò significa che i siti produttivi sono, molto spesso, sovradimensionati rispetto alle reali disponibilità di materia prima da convogliare alla produzione, che da sola non è sufficiente a far fronte alla domanda interna, superiore ad 1 milione di tonnellate annue, e che

La qualità del pellet: quali sono le diverse tipologie e quali le certificazioni?

In Italia, Pellet Gold (www.pelletgold.net) è l’unico sistema di attestazione della qualità del pellet per apparecchi termici domestici, prevalentemente stufe. Al di sopra delle parti e basato su precise regole di funzionamento, ha l’obiettivo di garantire che il prodotto soddisfi i requisiti indicati nei documenti di riferimento e si basa sulle normative prEN 14961-2, ÖNORM M 7135 e sul protocollo DINplus. è il solo sistema di garanzia della qualità del pellet che prevede l’analisi sia del contenuto di formaldeide (HCHO), fondamentale per rilevare l’eventuale presenza di materiali pericolosi per la salute (colle e vernici), che della radioattività. Il legno vergine non contaminato, che abbia subito esclusivamente trattamento meccanico, è l’unica tipologia di materia prima che in Italia può essere impiegata come combustibile (D.Lgs. n. 152/06). In base alla prEN 14961-2:2009 le materie prime impiegabili sono:• piante intere;• tronchi;• residui di lavorazione;• residui legnosi non trattati chimicamente.

viene parzialmente soddisfatta da pellet di produzione estera. Dal momento che i canali di importazione sono molteplici, frammentati e fortemente diversificati, non è semplice disporre di un quadro completo e veritiero sui quantitativi di combustibile annualmente importati. Uno dei principali fornitori di pellet per il nostro mercato è l’Austria, che nel 2008 ha esportato, solo in Italia, circa 250.000 t. Tuttavia, data la forte crisi dell’industria di prima lavorazione del legno è probabile che per la stagione termica 2009-2010 non si verifichino flussi di esportazione così consistenti.

Quali sono le aree di miglioramento del mercato italiano? Siamo i maggiori acquirenti di stufe a pellet e allo stesso tempo i minori produttori di pellet, nonché i meno tutelati.

Il mercato italiano, con oltre 1 Milione di tonnellate di consumo di pellet, rappresenta uno dei principali mercati europei per il segmento riscaldamento domestico (il totale in Europa è di ca. 3 milioni). Tuttavia la scarsa trasparenza e l’instabilità lo rendono non ancora perfettamente maturo. La mancanza di normative che disciplinino le caratteristiche

del pellet, la sua commercializzazione e il suo utilizzo, rende difficile fare previsioni per il futuro, per quanto concerne domanda e offerta.

Quali prospettive e quali chances per il futuro?

In un paese come l’Italia, in cui manca una politica energetica volta al raggiungimento degli obiettivi fissati a livello europeo, può essere molto difficile fare prospettive rosee

per il mercato dei combustibili legnosi. I margini di miglioramento si possono ottenere solo dotando il mercato di alcuni strumenti essenziali per il suo rafforzamento (come ad esempio un Osservatorio stabile sui prezzi del pellet) e attraverso azioni volte a: • diffondere la “cultura” della certificazione della qualità del combustibile • organizzare e strutturare delle stabili e

capillari reti distributive • rendere obbligatoria la certificazione degli apparecchi termici• avviare un monitoraggio continuo del mercato• incrementare le collaborazioni e i contatti con altri paesi europei.

PELLETIl legno in pellet è un combustibile ricavato dalla segatura vergine essiccata (residuo della lavorazione del legno), compressa ad altissima temperatura in modo da ottenere piccoli cilindri di misura regolare (diametro: circa 6 mm; lunghezza: circa 3 cm).La capacità legante della lignina, naturalmente contenuta nel legno, permette di ottenere un prodotto compatto senza l’aggiunta di additivi chimici o collanti. Combustibile non inquinante e CO2 neutro, il pellet brucia completamente, lasciando ceneri residue minime, che possono essere utilizzate come fertilizzante per il giardino.Privo di umidità residua, il pellet garantisce una resa termica pari a circa 5 kWh/kg. Pratico da reperire e da dosare, viene normalmente commercializzato in sacchi da 15 kg ed è quindi facilmentetrasportabile ed immagazzinabile.

MTEPMilioni di Tonnellate Equivalenti di Petrolio. Unità di misura utilizzata a scopi statistico-comparativi che esprime il contenuto di energia di una tonnellata di petrolio greggio.

CECED Italiaè l’Associazione Nazionale dei Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali, socia diretta di Confindustria e associazione di settore di ANIE Federazione. Appartiene al network europeo di CECED - Comitato Europeo dei Costruttori di Apparecchi Domestici - ed EFCEM - Federazione Europea dei Costruttori di Apparecchiature per la Ristorazione Professionale e Collettiva - con sede a Bruxelles.

ENEAEnte Nazionale Energie Alternative. ENEA è finalizzata alla ricerca e all’innovazione

tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell’energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello sviluppo economico sostenibile.

AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali.AIEL ha come fine la promozione e la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili di origine agricola e forestale, nonché lo sviluppo del loro utilizzo energetico per fini civili ed industriali.

PROPELLETS AustriaPropellets Austria è un’associazione dedicata a favorire l’utilizzo del pellet come combustibile da riscaldamento. I membri dell’associazione sono aziende attive nell’industria del pellet.

| Attualità |

IL COSTO DELL’ENERGIA PRIMARIA PRODOTTA CON IL PELLET RISULTA SENSIbILMENTE INfERIORE RISPETTO AI COMbUSTIbILI fOSSILI.

Figura 3: A. Paniz, 2009

2003 2004 2005 2006 2007 2008

1.200.000

1.000.000

600.000

20.000

800.000

400.000

0

Produzione

Importazione

t/an

no

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| The Warm Street Journal |

Il sole e le piante, grazie al perfetto meccanismo della fotosintesi clorofilliana, assicurano la giusta ed essenziale proporzione di ossigeno all’aria che respiriamo. Come funziona lo sappiamo tutti: le piante assorbono l’anidride carbonica dall’atmosfera (1), recuperando così il carbonio utile per la loro crescita e intanto restituiscono l’ossigeno indispensabile alla nostra vita e a quella del pianeta (2). Perché

bruciare allora proprio le piante, al posto dei consueti combustibili fossili? Semplice, perché il legno degli alberi è un prodotto della fotosintesi, è fatto di carbonio (3), durante una corretta combustione (la doppia combustione Palazzetti), il carbonio combinato con l’ossigeno dell’aria produce l’esatta quantità di anidride carbonica assorbita dall’albero nel suo ciclo vitale (4). Quindi si restituisce

in atmosfera nulla più di quanto era già stato assorbito: ecco realizzarsi una condizione di perfetto equilibrio. Ciò non accade con i combustibili fossili che bruciando sviluppano l’anidride carbonica accumulata nei millenni, immettendola in atmosfera e contribuendo così a creare quello che viene comunemente definito effetto serra (5).

Legenda:

carbonio (legna) ossigeno anidride carbonica

monossido di carbonio

La combustione è il processo che sta alla base di tutti i sistemi di riscaldamento. Ma, mentre la combustione tradizionale è solitamente poco efficiente ed inquinante, la doppia combustione Palazzetti non solo produce

più calore, ma rilascia meno emissioni nocive. Il risultato è dunque un calore più sano, che rientra perfettamente nel ciclo della natura.

La doppia combustione è una reazione chimico-fisica che avviene nei focolari Palazzetti attraverso varie fasi ed è provocata dall’immissione dell’ossigeno nel focolare:

1. Una parte dell’ossigeno immesso va ad alimentare subito la combustione primaria (la fiamma).

2. Un’altra parte dell’ossigeno invece viene preriscaldato attraverso uno speciale circuito.

3. La combustione primaria produce calore, anidride carbonica e monossido di carbonio.

4. L’ossigeno preriscaldato, incontrando il monossido di carbonio prodotto dalla prima fiamma, dà vita alla seconda combustione, che libera ulteriore calore e una quantità di anidride carbonica in equilibrio con il ciclo della natura.

Ecco perché un focolare con la doppia combustione ha un maggiore rendimento e un minore impatto ambientale.

La fotosintesi clorofilliana: le foglie assorbono

dall ’atmosfera l ’anidride carbonica...

...recuperano il carbonio, loro nutrimento per vivere e crescere e

sprigionano ossigeno indispensabile per la nostra vita.

A differenza di quanto avviene quando si bruciano i combustibili fossili, si può parlare di impatto

ambientale zero. La CO2 emessa dal camino è uguale alla CO2 assorbita dall ’albero nell ’arco della sua vita.

Quando bruci la legna in un nostro focolare, grazie al sistema della doppia combustione

Palazzetti, il carbonio della legna si combina con l ’ossigeno e si sprigiona la stessa quantità di anidride carbonica che l ’albero aveva sottratto

all ’atmosfera per produrre il legno. Ed è anche la stessa quantità che la legna emetterebbe se fosse

lasciata nell ’ambiente a decomporsi.

La legna che ricaviamo dagli alberi è un prodotto della fotosintesi, ed è

composta da carbonio.

5

by

Pal

azze

tti

by

Pal

azze

tti

| The Warm Street Journal |

| Ambiente |

IL CICLO DELLA NATURA| Ambiente |

DOPPIA COMbUSTIONE PALAZZETTI

DOPPIAMENTE CONVENIENTE: CONVIENE A TE, CONVIENE ALL’AMbIENTE

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Glossario~ ~

Potere CalorificoKg/h(Kcal/Kg)

Potenza Termica Resaall’ambiente

o al fluido.

Potenza Termica Resaall’ambiente

o al fluido.

Rendimento

50%

Rendimento

80%

4.022 (Kcal/Kg)

Pioppo

4.588 (Kcal/Kg)

Abete

4.548 (Kcal/Kg)

Quercia

4.660 (Kcal/Kg)

frassino

4.731 (Kcal/Kg)

Castagno

4.557 (Kcal/Kg)

Pino

4.578 (Kcal/Kg)

faggio

4.800 (Kcal/Kg)

betulla

| The Warm Street Journal | | The Warm Street Journal |

Fate attenzione a chi vi induce a fare un confronto sulla POTENZA TERMICA BRUCIATA. Questa, infatti, rappresenta l’energia che è in grado di sviluppare la legna quando brucia e non il calore che il focolare è in grado di cedere all’ambiente! Quindi, per poter fare un confronto valido, è necessario valutare la POTENZA TERMICA RESA.Potete verificare, con un semplice calcolo, che ci sia una corrispondenza tra:• la quantità di legna/pellet che il focolare è in grado di bruciare,• il rendimento,• la potenza sviluppata.

Facciamo un esempio!Vogliamo comprare una stufa che:1- può bruciare al massimo 3 kg di legna all’ora 2- ha un rendimento del 75%

Ipotizziamo di utilizzare un tipo di legna medio, con una certa quantità di umidità, con un potere calorifico di 3.850 kcal/h.

La POTENZA TERMICA RESA della stufa non potrà essere superiore a: ( 3 x 3.850 ) x 0.75 = 8.660 kcal/hOvvero: Il potere calorifico della legna va moltiplicato per i kilogrammi di legna che si possono bruciare in un’ora, il risultato va moltiplicato per il rendimento del focolare.

A questo punto avrete un dato importantissimo che saprà guidarvi nella scelta e che potrete verificare da soli e in qualsiasi momento!

C’è, poi, una semplice conversione che potete fare quando vi indicano la capacità del serbatoio di pellet in litri invece che in

kilogrammi (Attenzione: 1 litro di pellet non corrisponde ad 1 kg di pellet!). Il fattore di conversione, infatti, è circa 0,65 (valore medio) e l’operazione da fare è semplice: litri x 0,65 = kg

Ecco un esempio:Dobbiamo scegliere tra due stufe, una ha il serbatoio da 15 litri, l’altra da 10 kg: quale ci garantisce una capienza maggiore? La seconda! 15 litri x 0,65 = 9,75 kg (contro i 10 Kg).

Potere Calorifico: quantità massima di calore che si può ricavare dalla combustione completa di 1 kg di sostanza combustibile. Si misura in Joule su chilogrammo ( J/kg) o in kilocalorie su chilogrammo (kcal/kg).

Potenza bruciata: (o potenza al focolare) quantità di calore sviluppata nell’unità di tempo all’interno della camera di combustione.

Potenza termica globale (resa): (o potenza utile) è la quantità di calore che viene realmente ceduta dal focolare all’ambiente che si vuole riscaldare, nell’unità di tempo.

Potenza termica resa al fluido: è una parte della potenza termica globale, ed esattamente quella che viene ceduta all’ambiente (per convezione) attraverso un fluido (aria o acqua).

Rendimento: la capacità del focolare di trasformare in potenza utile la potenza bruciata. Essendo il rapporto tra due potenze, è un numero adimensionale e viene espresso in percentuale. Quanto più è alto, tanto più il focolare sarà efficiente.

Aria pulizia vetro: è l’ingresso di un flusso d’aria che, lambendo la superficie del vetro, vi aderisce creando un velo d’aria capace di contrastare il

deposito di fuliggine e cenere. In questo modo i vetri dei focolari resteranno puliti più a lungo.

Ecofire: stufe a pellet di Palazzetti. Possono essere sia ad aria (canalizzabili e non) che ad acqua. Tra le ultime novità anche le versioni da rivestimento.

Multifire: è un particolare focolare di Palazzetti in grado di riscaldare sia a legna sia a pellet. Esiste sia nella versione ad aria sia ad acqua.

Potere Calorifico della legna

(priva di umidità)

Per noi la lealtà nella competizione

sul mercato è un valore. Ma la regola

non sempre vale per tutti. Basta dare

un’occhiata ai dati sulla Potenza Termica

Bruciata spacciati per Potenza Termica

Resa, presenti in molti cataloghi

in circolazione, rendimenti non

certificati oppure certificazioni

non credibili.

by

Pal

azze

tti

by Palazzetti

| Sport | | Sport |

ATTENTI ALLE TRAPPOLE!

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Lanciare sul mercato tecnologie sempre più avanzate ed innovative. è questo l’ambizioso obiettivo del progetto PPT, Palazzetti Pellet Technology, un progetto di ricerca in continua evoluzione, che mira a potenziare la resa delle stufe, migliorandone le prestazioni, la funzionalità e la praticità di utilizzo. Il coinvolgimento all’interno del progetto PPT di competenze come la meccanica (la componentistica) e l’elettronica delle stufe, ha consentito di sviluppare tecnologie davvero all’avanguardia.A cominciare dal rivoluzionario sistema a stella per il caricamento del pellet, che assicura vantaggi reali sia in termini di resa che di facilità di manutenzione.Se fino a ieri la diversa pezzatura del pellet comportava nelle tecnologie tradizionali un flusso incostante di biomassa all’interno del braciere, adesso con il sistema a stella viene garantito un dosaggio costante di combustibile, determinando una combustione regolare che migliora la resa e riduce le emissioni.Il sistema a stella, inoltre, con la sua rotazione consente di bruciare completamente nel braciere anche le eventuali polveri di pellet che normalmente si accumulavano sul fondo del serbatoio, mantenendolo sempre pulito. Compattezza e silenziosità assicurano poi il giusto comfort.Anche la pulizia della stufa è stata considerevolmente semplificata grazie al nuovo sistema di girofumi e gestione di

pulizia delle ceneri. Un girofumi di nuova concezione, completamente ridisegnato, che si mantiene sempre pulito eliminando così gli interventi di manutenzione straordinaria. Il braciere sospeso, infatti, garantisce che tutte le ceneri cadano direttamente ed esclusivamente nel cassetto cenere sottostante. Per tenerlo pulito basterà quindi estrarlo e svuotarlo. Inoltre, dal vano che ospita il cassetto è possibile accedere facilmente al girofumi per eseguire le operazioni di pulizia con l’aspiracenere, garantendo così il perfetto e costante funzionamento della stufa nel tempo.Ma il progetto di ricerca non si è fermato qui, sviluppando un nuovo software che permette di gestire e di tenere sotto costante controllo i principali parametri di funzionamento della stufa.Una serie di sensori rilevano tutte le possibili variabili e attivano di conseguenza in tempo reale le azioni correttive necessarie al perfetto funzionamento della stufa. Il software può quindi intervenire immediatamente sul controllo del combustibile e dell’aria di combustione, per mantenere il giusto equilibrio fra questi parametri ed avere sempre il massimo rendimento nelle più diverse condizioni di funzionamento, con il risultato di una stufa perfettamente funzionante e in grado di avvisare al minimo accenno di mal funzionamento.

Tante le nuove funzionalità introdotte:• Funzione stand-by: consente alla stufa di andare in autospegnimento quando rileva che la temperatura nell’ambiente ha raggiunto quella desiderata. Si riaccenderà da sola quando la temperatura scende al di sotto di un certo valore impostato dall’utente.• Funzione notte: la stufa si accende da sola quando la temperatura in ambiente scende oltre un certo valore. • Termostato ambiente: consente di programmare e mantenere la temperatura desiderata.• Funzione economy: consente di impostare una potenza massima raggiungibile dalla stufa quando lavora in automatico. • Restart automatico: in caso di breve interruzione di corrente.• Blocco tasti: evita che vengano cambiate le impostazioni della stufa.• Contatore ore di funzionamento: visualizza il numero di ore di funzionamento e il numero di ore residue prima del periodico check-up.• Funzione reset: per riportare la stufa nello stato iniziale.Un progetto pensato per consentire sempre il massimo del comfort e del risparmio, sia in termini di denaro che di energia, una tecnologia che fa bene a tutti quindi, anche all’ambiente.

SISTEMA A STELLA

A. Dosaggio costanteIl pellet viene raccolto tra i raggi del sistema a stella che, ruotando, consente di portare in combustione sempre la stessa quantità di combustibile.B. Combustione regolare Il flusso costante di biomassa all’interno del braciere determina una combustione regolare che migliora la resa della stufa.C. Serbatoio sempre pulitoLa rotazione del sistema a stella consente di bruciare anche le polveri di pellet che di solito si accumulano sul fondo del serbatoio. D. Silenziositàè garantita dall’estrema compattezza del sistema, il cui cuore è costituito da un pezzo meccanico di precisione ottenuto da un unico blocco d’acciaio.

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RIDUZIONE DELLE EMISSIONI

Doppia Combustione: (o anche post combustione) è la combustione del monossido di carbonio prodotto dalla prima combustione. Attraverso l’iniezione di ossigeno ad alta temperatura si bruciano i fumi incombusti (CO). Questo dà origine ad una seconda fiamma che produrrà CO2, e quindi fumi all’uscita più puliti, alti rendimenti e minori consumi. Perché ciò avvenga, è necessario che i focolari siano opportunamente progettati.

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RISPARMIO ECONOMICO

Tra efficienza e risparmio c’è una stretta relazione: più la stufa funziona bene, cioè migliore è la resa, minori saranno i consumi. Ma il risparmio non finisce qui. Infatti anche la manutenzione ordinaria della stufa viene ridotta. Niente più interventi al sistema di caricamento, perché, grazie al sistema a stella, non vi è traccia di polveri e frammenti di pellet, tutto il combustibile viene veicolato nel braciere e combusto senza residui.

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fACILITÀ DI PULIZIA 5

CONTROLLO E GESTIONE ELETTRONICA

Prevede il controllo costante di tutti i principali parametri di funzionamento della stufa. Una serie di sensori permette la rilevazione precisa

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è sufficiente estrarre e svuotare dalle ceneri il cassetto sottostante il braciere flottante, mentre dal vano che ospita il cassetto si accede facilmente al girofumi con l’aspiracenere.

e tempestiva di tutte le possibili variabili che vengono analizzate e verificate in tempo reale per attivare le azioni correttive necessarie al perfetto funzionamento della stufa. Il software può quindi intervenire immediatamente sul controllo del combustibile e dell’aria di combustione, per mantenere sempre il giusto equilibrio fra questi parametri. Questo garantisce il massimo rendimento nelle più diverse condizioni di funzionamento.Risultato: la vostra stufa a pellet Palazzetti funziona sempre perfettamente e vi avvisa al minimo accenno di mal funzionamento che possa compromettere la resa.

by Palazzetti

| Spettacolo | | Spettacolo |

. Combustione bilanciata .

è NATA UNA STELLAPALAZZETTI PELLET TECHNOLOGY

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Sei domande a Marco Palazzetti~ ~

è nata Aida. Tecnologicamente avanzata, confortevole e rispettosa dell’ambiente.Aida ha in dotazione il meglio della tecnologia sviluppata nell’ambito del progetto PPT. La sua unicità sta nella sua completa ermeticità rispetto all’ambiente in cui è installata, che si traduce in notevoli vantaggi per l’utente. Aida ha la caratteristica di prelevare l’aria necessaria alla combustione direttamente dall’esterno, grazie ad una canalizzazione dedicata ed ermetica.Questo è un notevole vantaggio perché normalmente le stufe prendono l’aria dalla stanza, che a sua volta dispone di una presa esterna. è chiaro che l’ingresso di aria fredda in questo caso abbassa la temperatura con un conseguente spreco di energia.

L’ideaLa creazione di Aida ha origine da due diverse esigenze:• la prima è relativa alla possibilità di installare una stufa a pellet all’interno di una casa passiva; • la seconda è conseguenza dei lavori di

scrittura di una nuova norma, elaborata dal gruppo europeo di normazione CEN, che si riunisce per definire le specifiche delle stufe stagne.

Il designAida è una stufa a pellet dal gusto moderno, innovativo ed essenziale. è grintosa, con linee sobrie ed eleganti. è disponibile nei colori rosso, nero e avorio.

I plusLa stufa racchiude in sé tutte le particolari caratteristiche tecnologiche elaborate all’interno del progetto PPT: • il caricamento del pellet con dosatore a stella;• il P.A.C. (Primary Air Circuit);• silenziosità;• il capiente cassetto cenere;• la facile pulizia del girofumi dall’interno del vano cenere.Inoltre, nuove funzioni elettroniche:• lo stand-by;• la funzione notte;

• il cronotermostato;• la funzione economy;• il restart in caso di black-out;• la funzione reset;• la gestione della stufa a distanza mediante GSM.

Aida è una stufa completamente ermetica.Il raggiungimento dell’obiettivo di ermeticità non è stato semplice: le prove devono essere sempre fatte in ambiente a pressione controllata, per verificare le eventuali infiltrazioni di aria. è per questo motivo che Aida è anche dotata di particolari sensori che segnalano quando si verificano delle condizioni diverse da quelle di funzionamento standard. Il coperchio del serbatoio è stato dotato di un’ulteriore sicurezza: un micro-switch monitorerà costantemente la sua corretta chiusura e fornirà un segnale di allert qualora il coperchio venga aperto durante il funzionamento.

dispersioni. Quando in una stanza si installa una stufa a pellet, è necessario che nel locale in cui viene posizionata venga anche praticato un foro per l’areazione (Normalmente, per rendere possibile il processo di combustione, la stufa deve prelevare dall’ambiente una certa quantità di aria. Questa, perché la stanza non vada in depressione, deve essere compensata da una stessa quantità di aria che arriva dall’esterno tramite un foro aperto verso l’esterno). è logico che da tale foro entri aria fredda e che la stufa bruci aria calda presa dall’ambiente. Per quanto la stufa sia in grado di scaldare molto di più rispetto alla diminuzione di temperatura creata dall’ingresso di aria dall’esterno, questo aspetto rappresentava un’area di miglioramento su cui lavorare. Inoltre, nelle case passive o di classe A con trattamento dell’aria, le stufe a pellet tradizionali sarebbero state inutilizzabili.

6. Che futuro vede per questa nuova tecnologia?Le nostre stufe a pellet, già sicuramente all’avanguardia grazie alle nuove tecnologie introdotte dalla PPT (sistema a stella, girofumi e gestione di pulizia delle ceneri, controllo elettronico…) potrebbero, in un prossimo futuro, essere dotate del P.A.C.

1. Ing. Palazzetti, cos’è la Palazzetti Pellet Technology? La Palazzetti Pellet Technology (PPT) è un team di lavoro che ricerca continuamente nuove tecnologie da applicare alle nostre stufe a pellet, in modo da renderle sempre più efficienti e in linea con l’evoluzione delle esigenze del mercato.

2. Per quale motivo avete sentito l’esigenza di avere la PPT?Siamo stati la prima azienda italiana a proporre e sviluppare in Italia la tecnologia della combustione del pellet e, per poter portare avanti questo progetto, era necessaria tutta l’attenzione di un team trasversale di figure motivate a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi nell’ottica del miglioramento delle prestazioni, della sicurezza e del comfort.

3. Qual è l’ultima novità creata da questo gruppo di ricercatori?La nostra consolidata esperienza e la continua ricerca attuata dalla PPT ci ha permesso di

creare P.A.C. (Primary Air Circuit), l’esclusivo circuito di adduzione combinata di aria comburente e pulizia vetro che rende la stufa indipendente dall’aria dell’ambiente: a camera stagna. Siamo in grado, quindi, di presentare al mercato italiano AIDA: la nostra prima stufa a pellet che racchiude in sé un dispositivo in grado di renderla completamente ermetica rispetto all’ambiente in cui è installata. Possiamo dire che rappresenta il massimo risultato ottenuto, ad oggi, dalla PPT e il massimo della tecnologia esistente sul mercato.

4. Perché la necessità di una stufa a pellet a camera stagna?L’esigenza è nata da una specifica richiesta di alcuni mercati esteri (in particolare Austria, Germania, Francia e Nord America). L’esperienza accumulata in questo lavoro di ricerca e sviluppo del prodotto, in un contesto internazionale, ci ha permesso di migliorare, in modo sempre più dettagliato, questa nuova generazione di stufe a pellet. P.A.C. è il frutto di questo lavoro.

5. Quali sono i vantaggi rispetto ad una stufa non stagna?Innanzitutto il risparmio energetico e l’efficienza. Mi spiego meglio: le nuove abitazioni vengono studiate in modo da poter garantire un elevato risparmio energetico, fondamentalmente riducendo al massimo le

L’INNOVAZIONE è DI CASA L’INGRESSO TRIONfALE DI AIDA| Tecnologia | | Musica |

. La leggerezza e la forza dell ’ultima nata in casa Palazzetti .

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1 I PERCHé DELLA fORZA DI UN MARCHIOIl marchio Palazzetti vuol dire esperienza, trasparenza, imprenditorialità responsabile.

Da oltre 50 anni diamo certezze, non a parole, ma con i fatti. Per questo scegliere Palazzetti vuol dire stare dalla parte del futuro sostenibile.

IL NOSTRO PRIMO PUNTO DI fORZA: LA RICERCASappiamo che la qualità del futuro dipende dalla ricerca di oggi.

Investiamo ogni anno notevoli risorse umane ed economiche nella ricerca e sviluppo, per sviluppare nuove tecnologie e perfezionare quelle già esistenti, avviare progetti per ottimizzare il rendimento del combustibile (e diminuire ulteriormente l ’emissione di gas nocivi), eseguire test sugli standard qualitativi e tecnologici delle stufe e dei caminetti. Tutto questo per ottenere una migliore qualità della vita.

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3 GARANZIA ESCLUSIVA PALAZZETTI: 7 ANNI DI SERENITÀPalazzetti: un acquisto sicuro più a lungo.

Con l ’esclusiva garanzia Long Life Caldaia, Palazzetti prolunga di ben 5 anni il periodo di garanzia previsto dalla legge sulla caldaia di tutti i prodotti Idro. E senza nessuna spesa aggiuntiva per i nostri clienti. Una vera garanzia, quindi!

4 CONSULENZA PRIMA, DOPO E DURANTE L’ACQUISTOOgni volta che hai un’esigenza, Palazzetti c’è.

Perché abbiamo ben 1200 punti vendita e 250 centri assistenza. Nei nostri punti vendita vi aspetta personale altamente qualificato, formato direttamente da noi in azienda, a vostra disposizione per una consulenza prevendita meticolosa e approfondita. I nostri centri assistenza sono preparati a risolvere ogni inconveniente e a svolgere una regolare manutenzione in modo efficace, rapido e professionale, preparati e costantemente aggiornati in sede, profondi conoscitori dei nostri prodotti. E per essere ancora più vicini ai nostri clienti, sono attivi il numero verde Palazzetti, destinato alla consulenza prevendita e, 24 ore su 24, il numero rosso per tutti gli interventi post-vendita e assistenza. In più, nel web, potete accedere al blog (news, info, riflessioni e orientamenti aziendali da condividere in tempo reale) e al nostro forum: un luogo dove chiedere, raccontare, esprimere dubbi, cercare soluzioni ed ottenere risposte. Il luogo del dialogo franco e costruttivo, su prodotti, azienda, servizi, ecologia, ricerca... Così saprete sempre dove e come trovarci.

LA GAMMA PIù COMPLETA CHE AbbIATE MAI VISTOLa più vasta collezione europea di camini e stufe più un servizio su misura flessibile e creativo.

Ogni nostro cliente ha esigenze diverse: solo un’offerta ampia e articolata come la nostra può accontentare tutti, anche soddisfacendo le più personali scelte estetiche e integrando diverse fonti energetiche, creando un prodotto unico e su misura.

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MADE IN ITALYScegliendo un prodotto Palazzetti date valore al Made in Italy.

Da sempre abbiamo deciso di privilegiare la progettazione, la qualità e il design italiani, mantenendo tutto il lavoro nelle nostre sedi nazionali. Produrre in Italia significa assicurare ai nostri clienti standard di qualità elevati e costanti, quotidianamente verificati. Vuol dire formare e conservare la nostra forza lavoro, un patrimonio insostituibile di cultura, esperienza, continuità e passione.

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| Costume & Società | | Costume & Società |

PALAZZETTI

HA fATTO 13! I TREDICI MOTIVI CHE fANNO LA DIffERENZA.

“...essere sempre all ’avanguardia nella ricerca e sviluppo di nuovi prodottipensati per durare nel tempo e garantire al cliente le migliori prestazioni, tutto in armonia con la natura e l ’ambiente che ci circonda. Pensiamo al

benessere dell ’uomo in un ambiente sano e in equilibrio...”

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SICUREZZA E AffIDAbILITÀ REALMENTE CERTIfICATEIl cliente Palazzetti ha sempre la certezza che i prodotti siano realmente certificati.

Tutti i nostri prodotti sono testati e certificati secondo le più severe normative internazionali. L’esposizione del marchio e del numero di certificazione garantisce che il prodotto acquistato sia stato controllato e omologato in conformità agli standard qualitativi più rigorosi.

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8 fUNZIONALITÀ E SICUREZZA NEL TEMPOQualità di progetto e del design, dei materiali e della realizzazione, in altre parole qualità a 360°.

Per garantire nel tempo la qualità dei nostri prodotti, ogni modello viene sottoposto a estenuanti prove“di resistenza”.

9 RICAMbI SEMPRE DISPONIbILI NEGLI ANNILa certezza di un prodotto sempre assistito.

Chi acquista Palazzetti ha la certezza di avere sempre, anche dopo molti anni, la disponibilità di ogni pezzo di ricambio per tutti i modelli di stufa o caminetto, anche fuori produzione.

IL VERO RISPARMIO è NELLE PRESTAZIONI OTTIMALI COSTANTI NEL TEMPOAlti rendimenti e bassi consumi per sempre: un acquisto per la vita, un risparmio che non si riduce mai.

L’efficienza e le alte prestazioni dei nostri prodotti durano nel tempo per generare un vero risparmio. Manutenzioni e pulizie sono semplici. La tecnologia e l ’esperienza Palazzetti non temono la prova degli anni: i nostri prodotti sono progettati e costruiti per durare e dare sempre il massimo.

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11 SOLUZIONI PER L’AMbIENTEL’impegno Palazzetti per limitare i consumi: inquinare meno, proteggendo l’ambiente ed elevando il comfort.

I nostri clienti sanno che, scegliendo Palazzetti, rendono più bella la loro casa, risparmiano, aumentano il comfort e fanno un regalo alle generazioni future, grazie alle bassissime emissioni.

12 LA fORMAZIONE: IL VERO PATRIMONIO DELL’AZIENDASulle persone contiamo molto, come spiega l’intensa attività di formazione tecnica e commerciale che rivolgiamo ai nostri partner, rivenditori, tecnici e installatori.

Tutto per garantirvi competenza e professionalità, una consulenza puntuale e la capacità di consigliarvisempre al meglio.

13 PRODOTTI fISCALMENTE DEDUCIbILIIl risparmio inizia con il 36% o il 55% di detrazioni.

Tutti i focolari Palazzetti, grazie alle loro caratteristiche di resa e ai minimi consumi certificati, rientrano nei benefici della detrazione fiscale per gli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica della propria casa.

Editoriale di Ruben Palazzettisegue dalla prima pagina

Apriti cielo: è ovvio che il forse non incolpevole simpatico birbaccione non voleva fare del male a nessuno, ma, nell ’immaginario collettivo, la notizia riportata sui giornali fece passare a tutti un brivido nella schiena: “Oddio, non ci sarà anche il fratello di mio nonno, morto sul Carso, nella cenere che tolgo stamane dalla stufa?...” anche in questo caso, ingiunzioni e sequestri a tappeto intimidirono centinaia di rivenditori. Poi, le ferie d’agosto hanno fatto dimenticare tutto, fino a fine ottobre, quando, senza essere resa pubblica e quindi non evidenziata da alcuna TV o giornale, esce l ’ordinanza della procura di Varese che recita: “visto l ’esito delle indagini dell ’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) si dà atto della non rilevanza radiologica dei valori

riscontrati e dunque della non pericolosità per la salute pubblica…” ma come, e l ’estrema “pericolosità”, i “delitti contro la pubblica incolumità”, dove sono? In pratica la Questura sta cercando ora l ’inquinatore dell ’unico sacco “incriminato”, peraltro aperto, e consegnato ai vigili da Aosta (chi sarà mai?...).Facciamo un passo indietro: eppure noi, nel nostro piccolo, già 48 ore dopo la notizia avevamo fatto fare le prime analisi sul prodotto, diventate parecchie decine, quasi un centinaio, dopo soltanto due settimane.Analisi tutte positive, nel senso che scagionavano il combustibile “pellet”, e regolarmente pubblicate nel nostro sito. Lo stesso fecero molte ARPA locali. Perché, allora, ci sono voluti 4 mesi per (non) pubblicare la smentita? Perché tanto accanimento contro le biomasse,

contro il combustibile pulito che viene dagli alberi? Perché nessuno vuole ricordare che un ettaro piantumato regolarmente produce mediamente l ’equivalente in calore di 4.600 litri di gasolio ogni anno e, in più, ripulisce l ’aria dalla CO2 e i terreni dalle schifezze che gli abbiamo propinato negli ultimi 50 anni.Il legno non paga accise o tangenti, si sa, e certo è fiscalmente poco interessante, però da millenni tiene la terra in equilibrio con le sue esigenze di riscaldamento sostenibile.È il momento che tutti, ma tutti gli operatori del settore e insieme i rappresentanti dei consumatori prendano una forte posizione coerente a difesa di questo regalo della natura, di questo caldo dono della terra. Le occasioni non mancheranno!

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Per un futuro sostenibile,scegli la nuova stufa Aida Ariapura.

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Aida Ariapura è la nuova stufa Palazzetti. È una stufa

stagna, cioè utilizza solo l’aria che viene dall’esterno

senza prelevare ossigeno dall‘ambiente interno, per

regalare più comfort alla tua casa. E grazie all’innovativa

Palazzetti Pellet Technology, incrementa il tuo risparmio sul riscaldamento e riduce

l’impatto ambientale. Per dare più futuro al nostro futuro.

PIÙ RISPARMIO: Aida Ariapura è una stufa stagna e quindi la combustione risulta ancora più performante, con una resa maggiore e un minor consumo di combustibile.

PIÙ ATTENZIONE ALL’AMBIENTE: combustione ottimalee altissima resa, quindi minori emissioni in atmosfera.

PIÙ COMFORT:tutta l’aria comburente viene prelevata dall’esterno,senza sottrarre ossigeno all’ambiente interno.

Via Roveredo, 103 - 33080 Porcia (PN) - Tel. +39 0434 922922