CONSIGLIO REGIONALE DEL...

100
CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE SEDUTA DEL 19 OTTOBRE 2012 RESOCONTO INTEGRALE DEFINITIVO

Transcript of CONSIGLIO REGIONALE DEL...

Page 1: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE

SEDUTA DEL 19 OTTOBRE 2012

RESOCONTO INTEGRALE DEFINITIVO

Page 2: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

1

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

ELENCO DEGLI ATTI E DEGLI INTERVENTI

Atto n. 212 – APERTURA DELLA SEDUTA. APPROVAZIONE DEL PROCESSO

VERBALE DELLA SEDUTA PRECEDENTE E COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA.

PAG. 6

Atto n. 213 – INTERVENTO MODIFICATIVO AI SENSI DELL’ARTICOLO 17-BIS DELLA

LEGGE REGIONALE 24 OTTOBRE 2005, N. 36, COME INTEGRATA E MODIFICATA

DALLA LEGGE REGIONALE 30 MARZO 2012, N. 7, CONCERNENTE: <<MODIFICHE

ALLO STATUTO DELLA REGIONE MOLISE, APPROVATO CON PRIMA

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 184 DEL 19 LUGLIO 2010 E CON

SECONDA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 35 DEL 22 FEBBRAIO

2011>>” PRIMA DELIBERAZIONE. APPROVAZIONE. PAG. 26

BIZZARRO PAG. 27

DE BERNARDO “ 31 – 68 – 78

CHIERCHIA “ 34 – 35 – 63 – 68 – 78 – 83 –

90

MONACO “ 37

PETRAROIA “ 38 – 64 – 65 – 72 – 80 – 83 –

84 – 88 – 90

DI DONATO “ 41 – 45 – 75

CIOCCA “ 45 – 72

PARPIGLIA “ 46 – 79

NIRO “ 47 – 48 – 52 – 60 – 67 – 80

IORIO “ 35 – 53 – 83

SABUSCO “ 52 – 63

CAVALIERE “ 52 – 61 – 77

LEVA “ 62 – 70 – 81

Page 3: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

2

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

TAMBURRO PAG. 63

ROMANO “ 65 – 66 – 69 – 80 – 84

DI PIETRO “ 71

TEDESCHI “ 74

SCASSERRA “ 76

Atto n. 214 – ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALL’APPROVAZIONE, CON PRIMA

DELIBERAZIONE, DELL’INTERVENTO MODIFICATIVO AI SENSI DELL’ARTICOLO

17-BIS DELLA LEGGE REGIONALE 24 OTTOBRE 2005, N. 36, COME INTEGRATA E

MODIFICATA DALLA LEGGE REGIONALE 30 MARZO 2012, N. 7, CONCERNENTE:

<<MODIFICHE ALLO STATUTO DELLA REGIONE MOLISE, APPROVATO CON PRIMA

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 184 DEL 19 LUGLIO 2010 E CON

SECONDA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 35 DEL 22 FEBBRAIO

2011>>, CHE FA VOTI AFFINCHÈ NEL REGOLAMENTO INTERNO VENGA PREVISTA

ESPRESSA NORMA CHE GARANTISCA LA COSTITUZIONE DI GRUPPI CONSILIARI

PER CIASCUNA LISTA CHE ABBIA ELETTO RAPPRESENTANTI IN CONSIGLIO.

APPROVAZIONE. PAG. 93

Atto n. 215 – ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALL’APPROVAZIONE, CON PRIMA

DELIBERAZIONE, DELL’INTERVENTO MODIFICATIVO AI SENSI DELL’ARTICOLO

17-BIS DELLA LEGGE REGIONALE 24 OTTOBRE 2005, N. 36, COME INTEGRATA E

MODIFICATA DALLA LEGGE REGIONALE 30 MARZO 2012, N. 7, CONCERNENTE:

<<MODIFICHE ALLO STATUTO DELLA REGIONE MOLISE, APPROVATO CON PRIMA

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 184 DEL 19 LUGLIO 2010 E CON

SECONDA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 35 DEL 22 FEBBRAIO

2011>>, CHE INVITA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE A NON METTERE

IN ESSERE IN QUESTA FASE ALCUNA INIZIATIVA RELATIVA ALL’INDIZIONE DEL

REFERENDUM CONFERMATIVO. APPROVAZIONE. PAG. 95

Page 4: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

3

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Atto n. 216 – ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALL’APPROVAZIONE, CON PRIMA

DELIBERAZIONE, DELL’INTERVENTO MODIFICATIVO AI SENSI DELL’ARTICOLO

17-BIS DELLA LEGGE REGIONALE 24 OTTOBRE 2005, N. 36, COME INTEGRATA E

MODIFICATA DALLA LEGGE REGIONALE 30 MARZO 2012, N. 7, CONCERNENTE:

<<MODIFICHE ALLO STATUTO DELLA REGIONE MOLISE, APPROVATO CON PRIMA

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 184 DEL 19 LUGLIO 2010 E CON

SECONDA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 35 DEL 22 FEBBRAIO

2011>>, CHE IMPEGNA IL CONSIGLIO REGIONALE A VARARE LE NORME

ATTUATIVE DEI REFERENDUM ABROGATIVO E CONSULTIVO PREVISTI DAL

NUOVO STATUTO, PARTENDO DALLA PROPOSTA DI LEGGE “DISCIPLINA DEGLI

ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE ALLE FUNZIONI DELLE ISTITUZIONI REGIONALI

(INIZIATIVA LEGISLATIVA E REFERENDARIA, DIRITTO DI PETIZIONE E

CONSULTAZIONE). APPROVAZIONE. PAG. 96

DI PIETRO PAG. 96

Atto n. 217 – ISCRIZIONE DI NUOVO ARGOMENTO ALL’ORDINE DEL GIORNO DEI

LAVORI DELL’ASSEMBLEA. APPROVAZIONE. PAG. 98

Atto n. 218 – PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI DELL’ASSEMBLEA -

AGGIORNAMENTO DEI LAVORI E CHIUSURA DELLA SEDUTA.

PAG. 99

Page 5: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

4

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

X LEGISLATURA

SEDUTA DEL 19 OTTOBRE 2012

PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE MARINELLI

- Ore 10:10 -

VICE PRESIDENTE MARINELLI:

Il Consiglio regionale è aggiornato alle ore 12:00.

Page 6: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

5

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

RIPRESA DEL CONSIGLIO

- ORE 12:08 -

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRACUPA

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Il Consiglio è aggiornato alle ore 12:15.

Page 7: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

6

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

RIPRESA DELLA SEDUTA

- ORE 12:28 -

APERTURA DELLA SEDUTA. APPROVAZIONE DEL PROCESSO VE RBALE DELLA

SEDUTA PRECEDENTE E COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENZA.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Dichiaro aperta la seduta. Sottopongo all’Assemblea, per l’approvazione, il processo verbale

della seduta del 13 ottobre 2012; chiedo che il citato processo verbale sia dato per letto.

Ai sensi dell’articolo 38 del regolamento interno, il processo verbale della seduta del 13 ottobre

2012 – che si dà per letto – si intende approvato.

Comunico che è pervenuta la proposta di legge n. 53, d’iniziativa del Consigliere d’Aimmo,

concernente: <<Riorganizzazione del sistema dei Consorzi per lo sviluppo industriale>>.

Comunico, inoltre, che sono pervenute:

- interrogazione, con risposta orale e scritta, a firma del Consigliere Di Pietro, registrata in

partenza al protocollo del Consiglio regionale con il n. 6818 del 22 agosto 2012, pervenuta a

conoscenza del Servizio Assistenza all’Assemblea in data 15 ottobre 2012, riguardante la

collocazione del debito in derivati; senza polemizzare, c’è stato un disguido per la trasmissione

perché è la prima volta che si verifica da quando siamo qui;

- interrogazione con risposta orale e scritta, a firma dei Consiglieri Di Laura Frattura,

Ciocca, Di Pietro e Parpiglia per avere chiarimenti sull’operato dell’Azienda Sanitaria Regione

Molise relativamente a contratti di attribuzione incarichi, comandi, compensi forfettari per la

triade aziendale, incentivi all’esodo;

- interrogazione, con risposta orale e scritta, a firma del Consigliere Petraroia, sul settore

della forestazione, della cantieristica e dei vivai e sulle prospettive occupazionali 2014 – 2020

per gli addetti impegnati;

- risposta scritta del Presidente della Giunta, Iorio, all’interrogazione con risposta scritta, a

firma dei Consiglieri Di Laura Frattura e Ciocca, relativa alla determinazione del direttore

Page 8: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

7

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

generale dell’Agenzia regionale di Protezione Civile del 2 maggio 2012 n. 1/PS concernente i

contratti di consulenza stipulati il 12 giugno 2012 e i contratti a tempo determinato stipulati il 21

giugno 2012;

(segue documento)

Page 9: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

8

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 10: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

9

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 11: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

10

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 12: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

11

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 13: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

12

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 14: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

13

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

- risposta scritta del Presidente della Giunta, Iorio, all’interrogazione con risposta orale e

scritta, a firma del Consigliere Romano, riferita alla rassegna stampa della Giunta regionale del 4

settembre 2012;

(segue documento)

Page 15: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

14

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 16: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

15

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 17: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

16

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 18: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

17

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

- risposta scritta dell’Assessore Velardi all’interrogazione con risposta scritta, a firma del

Consigliere Di Pietro, sul Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in

locazione;

(segue documento)

Page 19: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

18

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 20: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

19

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 21: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

20

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

- risposta scritta del Presidente della Giunta, Iorio, all’interrogazione, con risposta orale e

scritta, a firma del Consigliere Di Pietro, riguardante la collocazione del debito in derivati;

(segue documento)

Page 22: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

21

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 23: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

22

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 24: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

23

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 25: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

24

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Page 26: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

25

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

- mozione, a firma del Consigliere Romano, per impegnare il Presidente della Giunta

regionale e la Giunta regionale a procedere, ove ricorrano i presupposti, al recupero di

finanziamenti pubblici erogati.

Comunico, infine, che hanno chiesto congedo per la seduta odierna il Consigliere Di Laura

Frattura per motivi istituzionali, i Consiglieri d’Aimmo e Totaro per motivi di salute, il

Consigliere Niro ha comunicato che, per motivi istituzionali, parteciperà con un po’ di ritardo al

Consiglio. Devo fare una comunicazione importante: il rinvio, come avete potuto capire, si è

determinato perché era necessario riunire il CAL. Il Presidente mi ha chiesto di poterlo fare qui

in Consiglio proprio per accelerare i tempi, quindi il rinvio tecnico è stato determinato

dall’insediamento del Comitato delle Autonomie Locali in considerazione di quello che sarà il

ruolo importante che poi dovrà svolgere nel prosieguo.

Page 27: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

26

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

INTERVENTO MODIFICATIVO AI SENSI DELL’ARTICOLO 17-B IS DELLA LEGGE

REGIONALE 24 OTTOBRE 2005, N. 36, COME INTEGRATA E MODIFICATA

DALLA LEGGE REGIONALE 30 MARZO 2012, N. 7, CONCERNE NTE:

<<MODIFICHE ALLO STATUTO DELLA REGIONE MOLISE, APPR OVATO CON

PRIMA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE N. 184 DEL 19 LUGLIO

2010 E CON SECONDA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGI ONALE N. 35 DEL

22 FEBBRAIO 2011>>” PRIMA DELIBERAZIONE. APPROVAZI ONE.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

All’ordine del giorno abbiamo, di comune accordo, iscritto una serie di argomenti per poter

essere pronti anche negli eventuali aggiornamenti, ma anche nell’intesa che oggi l’obiettivo era

quello di discutere il primo punto all’ordine del giorno che è la proposta di legge numero 47

avente a oggetto “Proposta di intervento modificativo ai sensi dell’articolo 17 bis della legge

regionale 24 ottobre 2005”, quindi modifica allo Statuto così come approvato in prima

deliberazione. È relatore il Consigliere Bizzarro. Il Presidente mi ha chiesto di voler essere

presente alla relazione perché sta sottoscrivendo gli atti formali del CAL.

(Il Consiglio è sospeso alle ore 12:37).

Page 28: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

27

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

RIPRESA DEL CONSIGLIO

- ORE 12:41 -

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Il Presidente conferma che è in arrivo. Ribadisco che la seduta oggi, come era stato concordato, è

focalizzata sul primo punto all’ordine del giorno, il resto dell’ordine del giorno è stato in effetti

predisposto anche per i successivi aggiornamenti. Siccome ci sono alcuni ordini del giorno

collegati, qualche mozione anche abbastanza urgente, (a fine seduta la valuteremo ed

eventualmente la iscriveremo per trovarla già pronta), tutto ciò che non è relativo alla

discussione, per il momento non viene preso in considerazione. Il Presidente ha completato tutti

gli adempimenti amministrativi, sta arrivando, quindi possiamo iniziare l’illustrazione. Prego,

Consigliere Bizzarro, può esporre la relazione.

CONSIGLIERE BIZZARRO:

La legge che noi oggi discutiamo e che è stata presentata da Lei, Presidente, introduce un

procedimento di modificazione del nuovo Statuto regionale nel testo già approvato dal Consiglio

secondo le modalità previste dall’articolo 123 della Costituzione, Statuto che non è ancora

promulgato. La fattispecie procedurale che si andrebbe ad attuare, è stata introdotta nella legge

regionale numero 36 del 2005 mediante le modifiche e le integrazioni recentemente apportate

dalla legge regionale numero 7 del 2012. Essa consente di intervenire a modifica della legge

statutaria già approvata anche dopo la sua pubblicazione notiziale e, ovviamente, prima della sua

promulgazione e pubblicazione ai fini dell’entrata in vigore. Nelle attuali circostanze il ricorso a

tale modalità di intervento appare più che opportuno in quanto consentirebbe di allineare le

nuove disposizioni a quelle dello Stato intervenute medio termine, contenenti principi vincolanti

per le Regioni, evitando di dover procedere agli ineludibili adeguamenti quando ormai lo Statuto

fosse già entrato in vigore. Inoltre, sempre ai sensi della legge 36 del 2005, come modificata

dalla legge 7 del 2012, l’intervento renderebbe “nuova legge” la legge statutaria già approvata

con l’effetto che si determinerebbe una nuova pubblicazione notiziale e la cessazione del

procedimento referendario attualmente in corso. L’iniziativa presente muove esclusivamente

Page 29: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

28

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

dalle considerazioni che precedono e, pertanto, è libera da ogni finalità o intonazione politica. La

celerità della sua concretizzazione in un atto statutario che possa diventare tempestivamente

operativo è l’unico suo obiettivo, tant’è vero che si è rinunciato al progetto di revisione profonda

del testo statutario che è alla base della proposta di legge regionale numero 15/2012, sulla quale

sicuramente si accenderebbe un dibattito politico complesso e di lunga durata. Viceversa, nel

testo che noi oggi esaminiamo sono contemplate principalmente le modifiche occorrenti a

rendere lo Statuto compatibile con l’articolo 14 del Decreto Legge numero 138 del 2011 nelle

parti in cui questo dispone in ordine al numero massimo dei Consiglieri regionali e dei

componenti della Giunta regionale nonché in ordine all’obbligo di istituzione del Collegio dei

revisori dei conti a composizione tecnica e con la soppressione di parte delle Province, disposta

dal decreto legge numero 95 del 2012, che per il Molise comporterebbe la malaugurata perdita

della Provincia di Isernia, nonché la soppressione delle Comunità Montane. Con l’occasione è

sembrato doveroso proporre altre essenziali disposizioni che mirano a predisporre le norme

statutarie alla compatibilità con il nuovo ordinamento della contabilità e della finanza pubblica.

Brevemente riassumo cosa prevedono gli 11 articoli che compongono la legge: l’articolo 1 della

proposta modifica l’articolo 1 dello Statuto nella disposizione che, tra gli elementi identificativi

della Regione Molise, annovera la comunità e il territorio della Provincia di Isernia e ha adottato

una formulazione più generica evitando la menzione espressa delle singole attuali Province.

L’articolo 2 modifica l’articolo 15 dello Statuto riducendo il numero dei Consiglieri da 31 a 20.

L’articolo 3 modifica l’articolo 33 dello Statuto abrogandone il comma 3 che istituisce la figura

del Sottosegretario. L’articolo 4 modifica in due sue parti l’articolo 34 dello Statuto, riducendo

il numero massimo dei componenti della Giunta regionale da otto a quattro ed eliminando i

riferimenti al Sottosegretario. L’articolo 5 sostituisce l’articolo 54 dello Statuto e riformula i

principi in materia di autonomia finanziaria della Regione rendendoli più funzionali

all’armonizzazione con i nuovi principi costituzionali in materia di equilibrio dei bilanci e di

sostenibilità del debito pubblico. L’articolo 6 sostituisce l’articolo 56 dello Statuto limitando

l’individuazione espressa degli strumenti di programmazione finanziaria al solo bilancio annuale

e pluriennale, così che con la nuova legge di contabilità regionale si potrà, senza vincoli statutari

Page 30: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

29

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

possibilmente dissonanti, completare la disciplina di settore conformemente alle indicazioni della

legge dello Stato numero 196 del 2009. Conseguentemente alla riformulazione dell’articolo 56

dello Statuto, negli articoli 7 e 8 della proposta è disposta l’abrogazione degli articoli 57 e 58

dello Statuto stesso che continuano a prevedere, quali strumenti della programmazione, il DPEF

e la legge finanziaria annuale secondo eccezioni ormai superate dalla riforma della contabilità

pubblica. L’articolo 9 sostituisce l’articolo 61 dello Statuto introducendo la previsione del

Collegio dei revisori dei conti a composizione tecnica, quindi non ci saranno più i revisori dei

conti nominati dal Consiglio regionale, secondo i principi enunciati dall’articolo 14 del decreto

legge numero 138/2009 e rinviando a successiva legge attuativa che dovrà disciplinare

l’esercizio delle funzioni dell’organo, i requisiti dei Revisori e le modalità della loro nomina,

ovviamente sempre in conformità con la legge dello Stato. L’articolo 10, modificando l’articolo

66 dello Statuto e considerando l’intervenuta soppressione delle Comunità montane, introduce

un aggiornato schema compositivo del Consiglio delle Autonomie Locali, orientato a valorizzare

le componenti rappresentative dei Comuni e delle loro forme associative. Quanto alla necessaria

presenza nell’organo del livello di governo provinciale, nella nuova formulazione si fa

riferimento in forma generica ai Presidenti delle Province, senza indicare i nomi delle Province,

che in fase attuativa della norma, potranno anche risultare ridotti a uno. L’articolo 11, infine,

modifica le disposizioni transitorie di cui all’articolo 71 del testo statutario meglio adeguandole

alle nuove disposizioni sugli organi regionali ed endoconsiliari. La presente legge è stata

discussa molto ampiamente in due sedute della Prima Commissione ed è stata poi approvata

nell’insieme all’unanimità. La Commissione si è dissociata soltanto su due articoli: su un

emendamento del Consigliere Cavaliere e del Consigliere De Bernardo che prevedeva di

aggiungere al testo che prevedeva che gli Assessori sono quattro, che gli Assessori devono essere

solo Consiglieri regionali. La proposta è stata bocciata con il voto contrario di tutti gli altri

componenti della Commissione ed ognuno ha fatto una dichiarazione di espressione del voto

contrario. Il secondo punto che ci ha diviso è stata la proposta presentata bipartisan da

Consiglieri di maggioranza e di minoranza per quanto riguarda la soppressione di una parte

dell’articolo 2 bis - io mi sono astenuto su questa proposta - che prevede la soppressione al

Page 31: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

30

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

comma 2 dell’articolo 2 bis delle parole “garantendo comunque il diritto di costituire un Gruppo

per ciascuna lista che abbia espresso almeno un Consigliere alle elezioni regionali”. Su questa

proposta presentata sia dai Consiglieri di maggioranza che dai Consiglieri di minoranza,

precisamente da Leva, Di Laura Frattura, Cavaliere, Sabusco e Marinelli, ci siamo astenuti io, il

Consigliere De Bernardo e il Consigliere Romano, ma comunque la proposta è passata a

maggioranza. Nel suo complesso la legge è stata approvata all’unanimità di tutti i Consiglieri.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ringrazio innanzitutto il Consigliere Bizzarro e l’intera Commissione e devo dire tutti i

Consiglieri perché hanno partecipato non solo i componenti della Commissione, ma tutti hanno

partecipato proficuamente licenziando rapidamente questa proposta. Se mi consentite vorrei

dare, però, un contributo che poi è dettato dalle ultime novità, infatti il Presidente faceva

riferimento a qualcosa che sta avvenendo. La proposta di Statuto è una proposta neutra, non

politica, una proposta tecnica, io nel rispetto di tutti gli emendamenti che dovessero pervenire, vi

inviterei a riflettere su qualcosa. La prossima settimana noi non potremo essere impegnati in

Consiglio, ve lo anticipo già da ora, perché da martedì per tutta la settimana ci saranno le

Conferenze dei Presidenti delle Giunte e dei Consigli riuniti per determinare quelli che sono i

cosiddetti tagli da apportare sulla base del decreto legge e della delega conferita dal Governo alla

Conferenza dei Presidenti, perché entro il 30 ottobre le Conferenze riunite dovranno individuare

i percorsi applicativi del decreto legge di taglio. Allora io vi inviterei, avendo apprezzato anche

questo grande senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto tutti in quest’ultimo periodo,

ad essere attenti ad inserire norme che se diventano statutarie e dovessero andare in contrasto con

quanto si stabilirà nel decreto, comporteranno un’ulteriore revisione dello Statuto, il che

significherebbe - oltre al danno la beffa - dopo dieci anni rimettere in discussione tutto, perché il

decreto prevede che l’applicazione delle norme dovrà poi essere attuata attraverso regolamenti o

norme statutarie. Quanto più è neutro, è un vantaggio per noi perché eventuali richiami che

vengono in qualche maniera sollecitati… Per esempio il discorso del Gruppo monocellulare: il

problema del Gruppo monocellulare nello stesso decreto non è stato mai messo in discussione,

cioè i Gruppi monocellulari derivanti dalle elezioni, non sono stati mai messi in discussione. Il

Page 32: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

31

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

problema probabilmente è quello relativo al costo degli stessi, ma anche noi - lo diciamo anche

alla stampa perché ne ho sentito parlare molto poco - questa norma l’abbiamo sterilizzata

completamente nella finanziaria del 2010 dove il riferimento era al numero dei Consiglieri. Da

una prima bozza che è circolata e molto anche secretata, vorrei anche dire che per quanto

riguarda il costo dei Gruppi - è opportuno che si sappia -: “Attenzione, molti dati sono

mistificati”, ed è vero. Nelle Conferenze dei Presidenti è venuto fuori questo perché chi ha

fornito tutto quanto il dato del costo ha individuato quello che era il costo complessivo, molte

Regioni hanno fornito il dato del contributo concesso senza fare riferimento al personale

impegnato nei Gruppi, che comunque è costo. Infatti, nella tabella riepilogativa quello che

dovrebbe essere il punto di riferimento sembra che si avvicini molto al costo attuale, anche se poi

quello dovrà essere tagliato secondo il principio del 50%, ma il nostro - vi assicuro - è in media

con la situazione nazionale considerando l’incidenza dei costi del personale che qui non si è mai

nascosta, ma si è sempre chiarita con tutti, sia con la stampa e anche con la Conferenza che ha

pubblicato i dati ufficiali. Perdonatemi questo intervento, era doveroso perché dobbiamo fare

attenzione se vogliamo arrivare a compimento. Riflettiamoci se c’è qualcosa che può vanificare

il percorso che stiamo mettendo in atto. Ha chiesto la parola il Consigliere De Bernardo. Ne ha

facoltà.

CONSIGLIERE DE BERNARDO:

Innanzitutto mi volevo congratulare per la tempestività con la quale lei stesso ha presentato

questa proposta di legge e colgo anche l’occasione per complimentarmi con il sostituto del

Presidente della Prima Commissione perché ha saputo ben tenere l’argomento e portarlo a

conclusione in breve durata. Quindi, un plauso anche ai Commissari della Prima Commissione.

Detto questo, io sono stato uno di quelli favorevoli a tante cose che il Presidente Pietracupa ha

proposto, quale la riduzione del numero dei Consiglieri da 30 a 20, la composizione tecnica del

Collegio dei revisori, la composizione delle Autonomie Locali, qualche perplessità, onestamente,

io l’ho avuta relativamente all’abrogazione della figura del Sottosegretario. Credo, per quella

breve esperienza che sto facendo in questi mesi, che questa figura sia necessaria come figura di

raccordo tra la Giunta, tra l’Esecutivo e il Consiglio. Si poteva in qualche maniera continuare a

Page 33: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

32

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

tenere questa figura, casomai specificando che l’aspetto economico rispetto ad un Consigliere, a

un Presidente, non portava variazioni nel bilancio regionale, ma la figura io ritengo ancora che

sia necessario inserirla. Comunque, su questo, mi sono attenuto, per dovere di maggioranza, a

quello che gli altri miei colleghi hanno proposto e così ho votato a favore. Sono stato favorevole

anche alla riduzione del numero degli Assessori da otto a quattro. Mi trovo molto, ma molto

contrario sulla possibilità di nomina dei quattro Assessori come degli esterni. Intanto voglio

sgomberare subito il campo perché mi aspetto che qualcuno possa giustificare questa presa di

posizione dicendo che ci sia un problema di incostituzionalità: è una bufala, non diciamo

fesserie, diciamo le verità, quindi se c’è un problema di incostituzionalità si dimostri questa cosa.

Io credo che non sia così. Così pure ho sentito parlare da parte delle opposizioni di opportunità

politica per nominare degli Assessori esterni: sinceramente questo termine, “opportunità

politica”, non mi appartiene e non riesco nemmeno a decifrarlo. Ho cercato anche di fare degli

approfondimenti su internet, su Google, non ho trovato un significato che corrispondesse a

qualcosa che mi appartiene, cioè alla concretezza, alle risposte che noi vogliamo dare ai cittadini.

L’opportunità politica che cosa significa, poi me lo spiegheranno quelli dell’opposizione, è un

argomento che io non capisco e non condivido. Come pure qualcun altro ha parlato di coerenza

istituzionale, volendo dire che i Sindaci, i Presidenti delle Province, il Governo stesso può

nominare gli Assessori esterni. Io credo, invece, che noi ci dobbiamo differenziare da tutto

quello che c’è in questo momento e che c’è stato. Abbiamo intrapreso un percorso virtuoso in

questa Regione, grazie all’impegno del Presidente del Consiglio, grazie al Presidente della

Giunta, degli Assessori e di tutti i Consiglieri, di maggioranza e di opposizione. L’abbiamo

intrapreso anche con le difficoltà che ci sono quando si propongono determinati argomenti che

vanno a toccare un po’ tutti quanti noi, ma l’abbiamo fatto con schiettezza, con forza, con

determinazione e con una volontà precisa di dare un segnale ai cittadini che ci stanno osservando

in tutte le nostre manifestazioni e allora, se abbiamo intrapreso questo percorso virtuoso, perché

a un certo punto del nostro percorso vogliamo mettere la freccia e ritornare su strade tortuose e

che sono facilmente attaccabili? Sapete benissimo, quanti di voi mi conoscono, non faccio

demagogia, non faccio populismo, non alimento l’antipolitica. Sono una persona, come del resto

Page 34: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

33

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

tutti quanti voi, leale, corretta, coerente e mi piace seguire questo percorso. Quello che ci deve

illuminare sono le cose che noi abbiamo detto e abbiamo fatto soprattutto in questo ultimo

periodo: aver ridotto il numero dei Consiglieri da 30 a 20, aver abolito i vitalizi, aver ridotto del

10 – 20% quelle che sono le indennità…

Intervento fuori microfono del Consigliere Tedeschi.

CONSIGLIERE DE BERNARDO:

Non credo che sia importante in questo momento stare a rivendicare se i neo eletti subiscono un

danno economico maggiore rispetto a coloro che ci hanno preceduto, il dato di fatto è che questa

maggioranza all’unanimità, se non erro, ha approvato l’abolizione dei vitalizi, quindi va dato atto

a tutti coloro i quali hanno inteso percorrere questa strada. Questo percorso virtuoso l’abbiamo

intrapreso e quindi io mi appello soprattutto a coloro i quali rappresentano i maggiori partiti

affinché loro possano rivedere questa posizione precostituita, cioè quella della nomina degli

Assessori esterni. Io sono contrario anche perché le esperienze che ci sono state in questa

Regione di Assessori esterni, non sono state proprio esaltanti. Soprattutto in alcuni particolari

settori quali quello della sanità, abbiamo avuto persone, e non mi riferisco al Senatore Di

Giacomo - assolutamente non a lui - però abbiamo avuto Assessori persone di cultura, persone

nobili, gentiluomini, tutte le caratteristiche immaginabili che possiamo dire, ma che non hanno

lasciato alcuna traccia nei documenti presso l’Assessorato alla Sanità. Se poi queste cose servono

per compensare altri equilibri, io personalmente non ci sto e il mio voto non lo do, lo dico a

chiare lettere e invito le persone libere e di buon senso a fare la stessa cosa. Questo io sentivo di

dirlo, l’ho detto, lo ribadisco e aggiungo ancora qualche altra cosa. Tale possibilità, cioè la

nomina di Assessori esterni, è innanzitutto in controtendenza rispetto ai dettami di austerità verso

cui il Governo ci indirizza, ma che ancor prima la nostra moralità ci impone. Dobbiamo

rispondere alla nostra moralità, alla nostra etica. Facciamolo, siamo nelle condizioni di farlo. Gli

elettori ci hanno votato per fare questo e aspettano segnali anche da queste cose. La scelta di un

Assessore esterno è da escludere, inoltre, perché trascende la volontà degli elettori che già nelle

urne hanno indicato il loro rappresentante. Un giusto principio di collegialità verrebbe così

sopraffatto da decisioni di casta – quindi ve ne assumete le responsabilità - e partitiche, logiche

Page 35: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

34

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

oggi quanto mai anacronistiche e che fino al più recente passato sono state alla base di un

impoverimento del senso più alto della politica. I tempi che viviamo ci impongono un

cambiamento: lo chiedono i cittadini, la gente che quotidianamente ci partecipa le proprie

difficoltà. È per tutti loro che il senso del dovere ci impone un vero segnale di rinnovamento.

Dopo i proclami sul taglio dei componenti di questo Consiglio, giustamente condiviso dalla

quasi totalità dei Consiglieri, non è ammissibile derubricare tale atto meritorio, sottolineato come

tale anche dalla stampa nazionale, a un mero provvedimento di facciata. Prevedere l’ingresso in

Giunta di Assessori esterni potrebbe comportare un allargamento del Consiglio fino a 24

componenti e in definitiva determinare un significativo aumento dei costi della politica.

Ugualmente esecrabile è la motivazione che ci sarebbe alla base di tale eventuale allargamento,

vale a dire la collocazione delle giuste professionalità all’interno dell’Organo Esecutivo. Sono

convinto, invece, che la ricerca di intelligenze e di professionalità debba avvenire sin dal

momento della compilazione delle liste elettorali - mi riferisco soprattutto ai segretari di partito,

Danilo Leva, Massimo Romano, Frattura, Teresio Di Pietro - privilegiando finalmente le

capacità umane e professionali dei rappresentanti anziché scelte operate esclusivamente sulla

base delle capacità di catalizzare voti. Chiedo pertanto ai colleghi Consiglieri di condividere

l’emendamento presentato a titolo personale dal sottoscritto, da Nicola Cavaliere, da Felice Di

Donato, da Monaco e Chierchia - ripeto a titolo personale da parte del Consigliere Cavaliere e a

titolo personale dal sottoscritto - segnando così, con una tangibile svolta, la storia politica di

questa legislatura. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Chierchia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE CHIERCHIA:

Voglio fare un appello al Presidente della Giunta, al Presidente del Consiglio e a tutti i colleghi:

l’appello è quello di scrivere delle regole che siano espressione della volontà del popolo, non ce

ne dimentichiamo. Il mio è un appello accorato. Viviamo un momento particolare e stiamo

scrivendo la Carta costituzionale. Devo fare i complimenti al Presidente della Giunta che io

Page 36: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

35

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

spesso pubblicamente ho criticato, però pochi giorni fa ho letto una sua frase stupenda. Questa

frase, non so se poi lei ce la confermerà…

PRESIDENTE DELLA GIUNTA IORIO (interloquisce fuori microfono):

Speriamo che è interpretata bene.

CONSIGLIERE CHIERCHIA:

Io ho letto quello che ha battuto una agenzia nel sottotitolo che scorreva, può darsi che mi sia

sbagliato, però il Presidente della Giunta ha dichiarato qualche giorno fa: “Da oggi nulla sarà

come prima, comunque vada il ricorso al Consiglio di Stato”. Vorrei sapere se poi confermerà

questa frase. Il Presidente ha detto: “Nulla sarà come prima”. Lei conferma questa dichiarazione?

È una frase bellissima detta dall’uomo che ha il potere della Regione e io la interpreto come un

segnale di cambiamento forte, per questo le faccio i complimenti. Io non sono psicologo, però la

interpreto anche come un piccolo esame di coscienza, poi ce lo confermerà lei, su qualche errore

perché una persona che ha tante responsabilità, per tanti anni in maniera continuativa, e che ha

avuto tante collaborazioni, può darsi che a volte si sia circondata di qualche persona sbagliata,

l’uomo nero o chi altro, oppure può darsi che anche qualche consiglio dato in buona fede poi si

sia rilevato inappropriato. L’appello che faccio al Presidente del Consiglio e ai colleghi è quello

di rispettare la volontà popolare e su una cosa mi soffermo in particolare, sugli Assessori esterni,

come diceva il collega De Bernardo. Io non voglio neanche parlare dei Gruppi monocellulari

perché se viene eletta una sola persona che è del Movimento Sociale Italiano, un fascista duro e

puro, non credo perché lo si debba obbligare a confluire nel Gruppo dei Comunisti che ne hanno

eletti sette. Per me è una cosa assurda che viola tutte le norme costituzionali, ma la volontà

popolare sugli Assessori esterni - Presidente della Giunta, io faccio un appello a lei - è un fatto

gravissimo. Chiedetevi se l’Assessore esterno rispetta o no la volontà popolare: a mio giudizio e

a giudizio dei colleghi che hanno firmato l’emendamento, assolutamente no e spiego il perché.

La prego, Presidente, lei confermi che nulla è più come prima. Lei ha nominato nella scorsa

legislatura diversi Assessori esterni, oggi non si può fare più perché il popolo gli Assessori

esterni non li vuole. Perché non li vuole gli Assessori esterni? Ci sono quattro motivi principali.

Il primo: siamo in un momento di tagli alla spesa, ben diceva il Presidente del Consiglio, si

Page 37: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

36

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

riuniscono i Presidenti dei Consigli regionali e i Presidenti delle Giunte di tutta Italia per tagliare

i costi, ed è giusto, e noi l’abbiamo dimostrato in questa Aula, che vengano tagliati i costi della

politica e noi sullo Statuto ufficializziamo un aumento dei costi della politica. Attenzione

colleghi, è un’offesa al popolo, stiamo attenti. Vi invito a riflettere. Secondo: mi si fa l’esempio

delle Province e dei Comuni che per legge hanno gli Assessori esterni, cioè il Consigliere

comunale o il Consigliere provinciale che viene nominato Assessore, si deve dimettere perché

per legge nazionale diventa esterno. Io la rispetto quella legge, ma sono anni che critico quella

legge, perché non è giusto ed è successo al Comune di Campobasso, al Comune di Termoli, alla

Provincia di Isernia e succede in tutta Italia, Giunte di destra, di sinistra, “Grillini” o quant’altro,

che il primo degli eletti Consigliere comunale, il primo rispetto alla volontà popolare, viene

nominato in Giunta e il giorno dopo l’uomo solo al comando dice: “Grazie tante, te ne puoi

andare a casa”. È un’offesa alla volontà popolare perché il popolo ha scelto quella persona e

l’uomo solo al comando, chiunque esso sia, di destra o di sinistra, è sempre pericoloso. Io che

sono nato e morirò antifascista e antimussoliniano, dico che l’uomo solo al comando, di destra,

di sinistra, di centro, è pericoloso perché è un’offesa alla volontà del popolo. Terzo motivo

fondamentale: sulla nomina degli Assessori esterni c’è il vincolo della parentela. Non si possono

nominare parenti in Giunta entro il quarto grado. Secondo voi perché c’è quella norma? Perché

l’Assessore esterno è pericolosissimo, si vieta di nominare il figlio, il nipote, il cugino, però la

norma nulla dice e nulla può contro le 'comparizie, commare e commarelle', come si dice in

dialetto campobassano, non c’è scritto che non può essere nominato il compare e noi sullo

Statuto andiamo a scrivere che il Presidente eletto, prossimo - qui non stiamo parlando di

Michele Iorio - si può nominare il proprio testimone di nozze come Assessore. Attenzione prima

di scrivere una cosa di questo tipo, è pericolosissima! E chi viene difeso così? Certamente non

viene difeso con l’Assessore esterno il popolo, soprattutto quelle fasce più deboli che io mi

onoro di rappresentare, perché io mi batto sempre per le fasce più deboli della popolazione. Chi

tutela gli interessi delle fasce più deboli della popolazione? Non l’Assessore esterno perché il

disoccupato, l’anziano ha una sola arma: un voto ogni cinque anni e basta, dopo di che il

disoccupato, l’anziano viene preso e viene relegato lì. Quel voto che il disoccupato, l’anziano o

Page 38: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

37

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

altre categorie, il disabile, dà ogni cinque anni, deve essere tutelato e noi se mettiamo gli

Assessori esterni rischiamo di mandarlo al macero. Ultimo motivo: qualcuno mi dice “ma ci

potrebbe essere il grande professore, il grande esperto che risolve tutti i problemi di Governo e

quello deve essere nominato come Assessore esterno”. Prima di tutto è stato smentito dai fatti:

abbiamo avuto anche Ministri della Repubblica esterni, addirittura i Ministri attuali non sono

politici, non sono eletti, mi sembra che sono tutti quanti esterni, è stato Ministro della Salute

Veronesi, non c’è stata alcuna differenza tra i Ministri che erano deputati eletti con le preferenze,

non nominati come ora, e gli esperti. Quando è stato nominato lo scienziato, il professore, le cose

sono andate come prima, anzi la nostra esperienza qui nella Regione Molise, ci dice che gli

Assessori esterni piuttosto hanno fatto danni e ancora continuano a farne, perché qualcuno per

essere ricompensato della mancata nomina assessorile, cioè non gli è stata rinnovata la delega, è

stato gratificato con posti di primo tipo, di prima qualità: Direttore Molise Cultura, Direttore là,

Commissario là, etc. Questa veramente è una vergogna sulla vergogna. Faccio appello al

Presidente della Giunta perché è l’unico che può cercare di riunire la maggioranza e orientare un

voto in tal senso e faccio appello alle coscienze, alla sua, Presidente, e a quelle dei colleghi,

anche quelli di minoranza perché so che anche molti colleghi di minoranza non si trovano

d’accordo su questo. Vi anticipo che su questo io farò una battaglia anche fuori perché scrivere

l’Assessorato esterno sullo Statuto lo ritengo vergognoso. Presidente, tenga fede a quella frase

che Lei ha detto: “Nulla sarà come prima”, per la quale ha avuto i miei complimenti e le anticipo

già da ora che sarò al suo fianco, quindi mi espongo pubblicamente, anche in questo momento di

difficoltà se Lei dimostrerà con i fatti che nulla sarà più come prima. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Monaco. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE MONACO:

Grazie, Presidente. Soltanto per ribadire il concetto che i miei colleghi hanno illustrato in

maniera egregia, sia il collega De Bernardo che il collega Chierchia. Noi siamo convinti che gli

Assessori debbano essere necessariamente interni. Siamo in un momento difficilissimo, abbiamo

iniziato a dare dei segnali importanti e credo che questi segnali debbano continuare ad essere

Page 39: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

38

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

dati. Voglio entrare anche nello specifico: io non credo che si possa delegare una persona,

seppure un professionista, una persona di una certa levatura culturale per gestire un mandato

elettorale, per avere una delega. Le deleghe vanno assegnate a chi è stato demandato dal popolo,

perché deve rispondere necessariamente al popolo. Io credo che i Governi tecnici lasciano il

tempo che trovano e possono fare soltanto gli interventi quando c’è un momento di particolare

criticità. In questo momento io credo che nella Regione Molise il segnale che bisogna dare è

quello dell’Assessorato interno, perché la delega deve essere data dal popolo. Se serve il tecnico,

io credo che il tecnico possa essere assunto come dirigente per supportare l’indirizzo politico che

l’Assessore e il Consiglio debbono necessariamente dare. È ora che la politica riprenda la dignità

di cui ha bisogno in questo momento e che ha perso, per cui sono estremamente contrario agli

Assessori esterni.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Grazie per l’intervento. Il Consigliere Ciocca chiedeva di sospendere l’ordine del giorno che

aveva presentato sugli esodati per le iniziative legislative. Ne prendiamo atto al punto cinque. Ha

chiesto la parola il Consigliere Petraroia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Grazie. Semplicemente per esplicitare un concetto e una preoccupazione. Bene ha fatto l’Ufficio

di Presidenza, la Conferenza dei Capigruppo, la Prima Commissione a licenziare con rapidità

questo testo e credo che sia estremamente utile e importante approvarlo in prima lettura e

adoperarsi per approvarlo anche in seconda lettura in modo tale che come Regione Molise

possiamo stare al passo con le variazioni che sono intervenute con la legge 148 e possiamo anche

anticipare parte delle norme che sono contenute nell’ultimo decreto legge 174 del 10 ottobre,

quello che sarà oggetto dei confronti della prossima settimana nelle Conferenze dei Presidenti

delle Regioni, dei Presidenti delle assemblee regionali. Su questo aspetto c’è stata anche una

confusione a livello di comunicazione, perché la materia è complessa: noi abbiamo approvato il

primo ottobre il recepimento della legge 148 - lo dico anche a chi sta seguendo questi aspetti

come stampa - che riduce a venti il numero dei Consiglieri e quel recepimento di per sé è un

indirizzo che serve ad evitare anche eventuali contestazioni da parte del Governo sul taglio delle

Page 40: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

39

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

attribuzioni delle risorse. Voi sapete che Tremonti aveva inserito come sanzione quella che nel

momento in cui non ci fosse stato il recepimento, si poteva andare anche incontro, per le Regioni

inadempienti, al taglio delle risorse. Altra cosa è il disposto statutario. Il disposto statutario è

l’operazione che stiamo facendo adesso: lo dico perché ci sia contezza, è una fase turbolenta, ma

anche per i giornalisti che comunicano le attività che fa il Consiglio, se noi inseriremo la

modifica sulla riduzione dei Consiglieri all’interno del nuovo Statuto, si andrà a votare con venti

Consiglieri, altrimenti sussiste un dubbio interpretativo. Poi, è chiaro che il Governo con il

decreto legge 174, andando anche oltre la 148 del 2011, è stato più chiaro, più fermo e anche

rispetto ad altre Regioni, ad esempio il Lazio, dove si deve tornare a votare, sta dando l’indirizzo

di votare già con il numero più basso contemplato all’interno della legge 148, ma per stare sereni

ed evitare sorprese… Lo dico altrimenti sembrerebbe che l’impegno della Commissione

consiliare e l’adozione di questo provvedimento che stiamo facendo rappresenti un esercizio

accademico in attesa della sentenza che deve arrivare dal Consiglio di Stato. Non stiamo riuniti

qua per fare un esercizio accademico, stiamo qui per eliminare ogni dubbio interpretativo e ogni

eventuale ostacolo a che nella prossima tornata si voti con venti Consiglieri e poiché questa

norma è una norma che deve essere inserita all’interno dello Statuto, l’operazione che si sta

facendo stamattina in prima lettura è di inserirla all’interno dello Statuto. Dico questo in maniera

inequivoca perché ciascuno poi si assume le proprie responsabilità nel senso che, dovendo

adottare queste modifiche perché siano valide anche in seconda lettura a distanza di due mesi,

noi siamo, anche in caso di scioglimento, nella condizione di poter rispettare questa tempistica.

Lo dico perché tra persone leali e tra persone corrette, al di là degli schieramenti o di chi opera

negli organi di stampa, dobbiamo distinguere la tifoseria dalla verità. Allora la verità è che

soltanto con la legge di recepimento era una legge ordinaria, c’è un decreto legge che va

convertito, c’è una modifica statutaria che è in capo al Consiglio regionale che, qualora venisse

sciolto dalla sentenza del Consiglio di Stato, continua ad operare in base alla legge 2 del 2002 e

che nell’arco temporale dei due mesi, che comunque rientra nella tempistica che è propedeutica

alle nuove elezioni regionali, se ci saranno, noi possiamo mettere a posto lo Statuto, non solo per

la parte che riguarda il numero dei Consiglieri, degli Assessori, eliminando il Sottosegretario ed

Page 41: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

40

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

adeguando anche alcuni principi contabili che sono inseriti all’interno del decreto legge 174 del

10 ottobre nella parte in cui il Collegio dei revisori non è più rappresentato da Consiglieri

regionali, ma da professionisti esterni. Ho voluto ricondurre il confronto in maniera puntuale su

quello che stiamo facendo con l’auspicio che l’Assemblea dei Presidenti del Consiglio, la

Conferenza Stato - Regione in qualche modo possano contemperare quello che stiamo facendo

oggi. Mi pare che questo elemento di affinamento tecnico e giuridico sia stato già attenzionato:

io do per scontato, non faccio parte della Prima Commissione, che i colleghi insieme alla

struttura dell’ufficio legislativo abbiano verificato il rapporto tra il decreto legge 174 e la bozza

che noi stiamo votando stamattina, questo lavoro lo do per acquisito in modo tale che non ci

troviamo di fronte all’eventuale sorpresa di cui parlava il Presidente Pietracupa. Se facciamo

questa operazione, la facciamo anche in maniera rapida e agevole, a mio avviso facciamo

un’opera utile per le istituzioni e va al di là delle appartenenze e dei schieramenti. Per quello che

mi riguarda, al di là di quella che sarà l’evoluzione, ho presentato semplicemente due

emendamenti: il primo, al di là di chi sarà maggioranza e minoranza, l’ho fatto semplicemente

come interpretazione, è all’articolo 53 dello Statuto laddove la vigilanza degli enti sub regionali,

agenzie e istituti, io reputo che debba rimanere nelle mani del Consiglio e non della Giunta.

Il secondo emendamento è alla composizione del Consiglio delle Autonomie Locali

immaginando di inserire nel Consiglio di Autonomie Locali i Sindaci di Campobasso, Isernia e

Termoli. Per come sta scritta quella proposta, c’è il rischio che i Sindaci dei Comuni più grandi

si ritrovino fuori dal Consiglio delle Autonomie Locali che è l’organo di pianificazione e

programmazione. Con tutto il rispetto per gli altri Comuni di questo territorio, immaginare che

va a compimento la cancellazione della Provincia di Isernia e il Sindaco di Isernia non è

nemmeno componente del Consiglio delle Autonomie Locali perché tre Sindaci di piccoli

Comuni di un qualsiasi luogo sono più numerosi, perché il voto è uno, di quelli dei Comuni più

grandi, a mio avviso priverebbe in quel caso la città di Isernia, ma vale per la città di

Campobasso e per la città di Termoli, della rappresentanza in un organo perché i Sindaci di

queste tre città rappresentano un terzo degli abitanti del Molise ed è giusto, specie se resti una

sola Provincia, che nel Consiglio delle Autonomie Locali possano portare la voce di un terzo dei

Page 42: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

41

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

cittadini molisani. Questa cosa non danneggia gli altri Sindaci perché io ho tolto 5, 5, ho detto 4

con meno di mille abitanti e 4 etc., in modo tale che ci sia una presenza dei Comuni con meno di

mille abitanti che sono circa la metà di quelli totali, 4 con più di mille abitanti, dopo di che il

Presidente della Provincia e i Sindaci di Campobasso, Termoli e Isernia. Questi sono gli unici

due emendamenti che ho presentato con l’auspicio che possano essere accolti.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Grazie. Per poter poi essere certi che lo Statuto vada a compimento, chiaramente in seconda

lettura non devono esserci modifiche. Allora se qualche riflessione deve essere fatta, questa mi

sembra una riflessione sulle quale credo che sia importante soffermarci, dobbiamo essere sereni

su questo percorso, perché dopo dieci anni produrre uno Statuto che poi andiamo a modificare

tra due mesi, non ci qualificherebbe, quindi confrontiamoci anche sulle situazioni controverse.

Inoltre inviterei tutti a trovare una sintesi, insieme, tutti insieme, non faccio nessuna differenza.

Questa riflessione mi sembra una riflessione importante perché è stato approntato in un momento

in cui non c’era nemmeno certezza delle Province, oggi che, invece, sembra che si delinei

sempre più, purtroppo, questa strada, è bene garantire alcune rappresentanze. Grazie Consigliere

Petraroia. Ha chiesto la parola il Consigliere Di Donato. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE DI DONATO:

Come ribadivo nel precedente intervento che ha riguardato l’excursus storico, oggi siamo riuniti

in una seduta che sicuramente è di grandissima importanza storica perché si va a riscrivere lo

Statuto di una autonomia regionale. Visto che ci sono tutta una serie di situazioni o di voci, ma

anche forse di qualche atto più che concreto che sta arrivando dal potere centrale che va a minare

la nostra autonomia regionale, credo che in questa situazione bisogna fare un atto non solo di

coraggio, ma anche avere la possibilità di esprimere fino in fondo quali sono le capacità e quali

sono le risorse che questa terra ha e quali sono le proposte serie che può fare per dare degli

indirizzi anche a livello nazionale. Dobbiamo smetterla di essere solo effettori o bracci di

situazioni che vengono dal potere centrale. Dobbiamo, a mio giudizio, riprendere un po’ quella

che è la nostra autonomia statutaria del vecchio Statuto, ma cercare di innovarlo al passo con i

tempi. Per innovarlo al passo con i tempi, dobbiamo fare non solo un atto di revisione di tutte

Page 43: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

42

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

quelle che sono state le situazioni che poi ci hanno portato a questa perdita di dignità anche di

autonomia a livello nazionale - io penso che questo sia un dato molto negativo - e partendo dal

primo punto che è quello da cui poi scaturiscono gli altri interventi, il primo passo forte è la

presa d’atto della diminuzione del numero dei Consiglieri. Io ho votato favorevolmente in

maniera convinta, però nel mio intervento c’era un passaggio molto importante che riguardava lo

Statuto e la conseguente legge elettorale. Questi sono i passaggi fondamentali per una Regione e

se della diminuzione del numero dei Consiglieri regionali che riguarda soprattutto delle norme

economiche - finanziarie che pervadono e attraversano tutta l’Italia, noi ne prendiamo atto e

siamo convinti che la riduzione sia importante per questa Regione, però a questo si devono

aggiungere anche delle situazioni che devono metterci in condizioni di collimare questa scelta e

di renderla successiva ed ecco che lo Statuto è l’elemento importante, portante di come

amministrare nei prossimi anni la Regione. Io vorrei dire due cose importanti in questo mio

primo intervento: io ho sottoscritto convintamente che gli Assessori non fossero assolutamente

esterni. Le motivazioni le hanno dette in maniera egregia anche i colleghi che mi hanno

preceduto: penso che gli Assessori debbano essere eletti dal popolo, in questo modo riusciremo a

colmare quella che è una sorta di gap, una sorta di distacco che c’è tra il Paese reale e la

cosiddetta casta a cui penso che né io né i colleghi che sono in quest’Aula appartengono. In

questa ultima fase si è generalizzato molto, si è buttato fango sulle istituzioni, su coloro che

rappresentano le istituzioni, ma io penso che dei distinguo bisogna farli in maniera molto chiara,

altrimenti restiamo impantanati in questa situazione che ci mette in grande difficoltà e noi

dobbiamo dare, come diceva Lei nel suo intervento, delle notizie certe. Anche gli organi di

stampa, a mio avviso, hanno dato notizie distorte che sono legate a faziosità o a situazioni che

non appartengono alla realtà, ma detto questo, ci sono poi i modi e i tempi perché queste cose

che dico possono essere verificate. Io nel passato ho avuto da semplice osservatore la possibilità

di verificare quello che prima diceva anche il collega Chierchia: non penso che la presenza di

Assessori esterni possa essere qualificante per il nostro Consiglio regionale, a meno che, come si

diceva, ci siano delle persone di grande statura dal punto di vista culturale, ma a quel punto

coloro i quali saranno i prossimi Assessori regionali, possono avvalersi della loro consulenza non

Page 44: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

43

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

facendo cassa sui soldi della collettività, ma se uno ha un impegno istituzionale, sa che deve

affrontare un problema, perché poi dobbiamo avere anche la capacità di non essere dei tuttologi,

coloro i quali pensano di sapere tutto di tutto, ma poi alla fine vanno naufragando. Se questo è il

concetto, se c’è bisogno di persone che hanno una statura dal punto di vista professionale in un

determinato campo, a quel punto l’Assessore o coloro i quali vorranno, potranno avvalersi della

sua consulenza, ma pagandoli di persona, non gravando sulle casse della Regione Molise. Su

questo poi potremo fare qualsiasi altro tipo considerazione, anche perché le esperienze passate ci

hanno dato dal punto di vista personale delle persone per bene che sicuramente hanno cercato di

fare il loro dovere come Assessori esterni, ma poi si sono rilevati dei boomerang, perché alla fine

è successo che queste persone, dopo che hanno finito il loro impegno dal punto di vista

assessorile, sono stati riciclati in posti che tuttora ricoprono, ma non danno nessun segnale né di

innovazione né di novità, ma soprattutto di proposte serie in quei campi in cui sono stati relegati.

Allora il problema è questo: se la nomina di un Assessore esterno deve essere relegata solamente

a persone di alto profilo, io penso che non ce ne sia bisogno e probabilmente coloro i quali

pensano che bisogna avvalersi degli Assessori esterni, pensano verosimilmente – io penso di

interpretare il loro pensiero - a quello che può essere il funzionamento del Consiglio regionale,

cioè nel momento in cui c’è la nomina solo di quattro Assessori, allora è verosimile che le

Commissioni e il funzionamento del Consiglio regionale possa risentirne. A quel punto una

proposta potrebbe essere quella di diminuire il numero dei componenti delle Commissioni in

modo tale da dare giusta rappresentanza alla maggioranza e all’opposizione e in modo tale da

consentire il funzionamento delle Commissioni, quindi evitando il numero che tuttora è da

Statuto e quindi dando la possibilità all’intero Consiglio regionale a una rappresentanza nelle

Commissioni permanenti regionali. Sono d’accordo, anche questo volevo dire, mi ha anticipato il

collega Petraroia nel suo intervento molto puntuale e preciso anche dal punto di vista dei

riferimenti giuridici, che nel Consiglio delle Autonomie Locali manca - penso e mi auguro che

sia stato fatto in buona fede - la rappresentanza delle città più grandi o delle città che

rappresentano un punto di riferimento nel territorio, per cui io penso che i Sindaci di Isernia, di

Termoli e di Campobasso debbano essere a giusto titolo rappresentativi del territorio e nel

Page 45: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

44

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

momento in cui ci si avvia, almeno da tutto quello che si sta muovendo a livello nazionale, alla

scomparsa della Provincia di Isernia - questo è un dato molto negativo - penso che una

rappresentanza giusta ci debba essere e chi lo può fare meglio dei Sindaci di queste città che

hanno un maggior numero di abitanti e che quindi rappresentano anche in termini di consenso,

ma anche in termini locali, i giusti riferimenti? Ci devono essere anche i Sindaci rappresentativi

di realtà che hanno un numero di abitanti minore per dare pluralismo dal punto di vista del

Consiglio delle Autonomie Locali e anche su questo invito l’Aula ed i colleghi Consiglieri a fare

una forte riflessione. Su queste cose, ma anche su altre cose, io penso che una maggiore

attenzione e una maggiore riflessione ci debba essere in modo tale che abbiamo la possibilità,

come diceva Lei, non solo di dare uno Statuto che sia degno dei tempi di questa nostra Regione,

ma che poi abbia la possibilità di essere uno Statuto che sia attuativo in tutte le sue parti, quindi

già in questa fase di prima lettura ci deve essere un maggior approfondimento. La Commissione

sicuramente ha svolto un lavoro egregio, probabilmente non ha approfondito, ma come è giusto

che sia, in maniera esaustiva tutti i termini che sono in campo, ma io penso che la sede è quella

del Consiglio, qui ci deve essere una maggiore discussione, un maggiore approfondimento su

argomenti che poi saranno la linea portante, la colonna vertebrale di tutto quello che poi ci sarà

nei futuri Consigli regionali. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Grazie a lei. Un contributo per quanto riguarda la valutazione sulle città che devono essere

rappresentate: tenete conto che questa è una modifica che viene da lontano, da gennaio quando

ancora si davano per scontati alcuni passaggi. Posso assicurare perfetta buona fede, anzi devo

dire che personalmente sono assolutamente favorevole a quella modifica perché non è che ci

cambia la vita il numero dei rappresentanti, ma credo che sia importante in una regione dove tre

città rappresentano un terzo del territorio e forse qualcosa in più, che siano rappresentate, perché

c’è il rischio oggi, più di prima, della soppressione della Provincia. Prima lo vedevamo un po’

difficile, oggi sembra che si stia andando molto avanti e non so che cosa succederà, quindi anche

su quello non ci sono problemi. Ha chiesto la parola il Consigliere Ciocca. Ne ha facoltà.

Page 46: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

45

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

CONSIGLIERE CIOCCA:

Grazie, Presidente. Purtroppo devo ripetere quanto già detto l’altra volta e non perché voglio

sminuire questo…

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Mi perdoni, una precisazione che volevo fare al Consigliere Di Donato: il suo richiamo alle

norme da attuare dopo, mi sembra più che corretto perché è chiaro che diventerebbe un atto

monco questo, ma per quanto riguarda le Commissioni dove la valutazione è obiettiva e va fatta,

è comunque altra competenza, riguarda il regolamento. Sicuramente le Commissioni con quei

numeri non potranno essere quattro, altrimenti si rischierebbe di avere davvero tre persone.

CONSIGLIERE DI DONATO (interloquisce fuori microfon o):

È consequenziale.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Assolutamente consequenziale. Mi perdoni, Consigliere Ciocca.

CONSIGLIERE CIOCCA:

Non è che voglio fare il salmone che va contro corrente, però devo ribadire quanto già espresso:

io non voterò questa riduzione numerica semplicemente perché, come già detto, è una riduzione,

a parer mio, di rappresentanza e democrazia. Indipendentemente da ogni scelta del Governo,

indipendentemente da ogni buon proposito, indipendentemente da tutto quello che si vuole, è

demagogico il fatto che di colpo sembra che abbiano avvelenato i pozzi, quindi se ridurre le

spese, significa ridurre la partecipazione e la democrazia, noi non ci stiamo a questa cosa.

Ribadisco: si poteva lasciare un numero diverso, ma farlo costare molto bene. Non è che voglio

apparire come quello che per forza vuole restare qui, non è importante il nominativo di chi sta

qui dentro, ma è importante che ci siano le idee di tutti e le idee di tutti non ci saranno più nel

momento in cui questo numero diventerà così esiguo. Io confermo il mio voto contrario che non

è solo il mio personale, ma è il voto conseguente a ragionamenti fatti da partiti come il mio, i

Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista. Mi dispiace che si sia arrivati a questa conclusione

semplicemente perché c’è un’imposizione legislativa da parte del Governo e non è frutto di un

Page 47: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

46

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

ragionamento che, invece, doveva nascere prima e andava a vagliare altre possibilità. Quindi,

anche come dichiarazione di voto, preannuncio il voto contrario.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Parpiglia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE PARPIGLIA:

Io personalmente, parlando naturalmente anche a nome dei miei colleghi dell’Italia dei Valori,

sono favorevole alle modifiche dello Statuto, perché vogliamo allineare le nuove disposizioni

statutarie ai principi emanati dallo Stato che sono vincolanti per le Regioni e fanno riferimento in

modo particolare all’articolo 14 del decreto legge 38 del 2011. Vogliamo andare anche incontro

a quelle indicazioni, a quei suggerimenti con i quali il Prefetto di Campobasso, attraverso una

nota pervenuta a tutti noi Consiglieri, ci invitava a provvedere attraverso un atto urgente e

indifferibile a modificare lo Statuto soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei costi della

politica e quindi, per recepire questo invito, ritengo che questo atto, questo provvedimento di

modifica dello Statuto sia necessario, dovuto e con grande tempestività portato all’attenzione

prima della Commissione e poi del Consiglio regionale da parte del Presidente del Consiglio.

Noi siamo favorevoli soprattutto perché si va a ridurre ancora una volta il costo della politica. Si

riduce da trenta a venti il numero dei Consiglieri e da otto a quattro quello degli Assessori. Io su

questo punto volevo soffermarmi: questo Consiglio in pochi mesi di consiliatura ha già preso dei

provvedimenti che vanno in questa direzione. C’è molta enfasi in questi giorni a livello di

stampa nazionale e anche locale sulla spesa folle, spregiudicata, in alcuni casi delinquenziale da

parte di Consiglieri regionali, molta enfasi soprattutto sulla situazione dei Gruppi, sulle pezze di

appoggio, su storie strane che probabilmente non ci riguardano, almeno per quanto riguarda il

nostro Gruppo, ma probabilmente l’intero Consiglio regionale, però poca enfasi è stata data ad

alcuni atti importanti che questo Consiglio ha preso. L’aveva già accennato un collega, lo

ribadisco io: dodici Consiglieri in modo trasversale, di centro - destra e di centro – sinistra,

hanno eliminato il vitalizio e l’abbiamo fatto da subito, anzi da ieri, contrariamente a tutte le altre

Regioni, di destra, di sinistra, dove risiedono anche i “Grillini” per essere chiari, che non sono

andate incontro a questa decisione. Non voglio enfasi, ma quantomeno che questo

Page 48: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

47

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

provvedimento reale, vero in qualche modo venga anche evidenziato. Ci sono altri punti

importanti, come quello che riguarda i Revisori dei Conti che sono finalmente esterni

all’Amministrazione e alla politica, per garantire in questo modo la bontà del bilancio o

comunque delle azioni che riguardano aspetti economici - finanziari della nostra Regione, quindi

penso che sia un provvedimento necessario, dovuto ed importante. Ci sono alcune norme che

rendono ancora più stringenti i vincoli in materia di pareggio di bilancio, di sostenibilità del

debito, sempre rispettando l’autonomia finanziaria delle Regione. Anche questo penso che sia un

provvedimento molto importante. Un altro aspetto che va incontro alla riduzione così sentita,

così giusta dei costi della politica riguarda l’eliminazione dell’istituto del Sottosegretario alla

Presidenza. Inoltre è anche importante il fatto di valorizzare le Autonomie Locali. C’è un nuovo

schema che riguarda le Autonomie Locali dopo la soppressione delle Comunità montane e della

Provincia di Isernia e su questo punto sono favorevole all’emendamento che il Consigliere

Petraroia presenterà e che riguarda la possibilità che i Comuni più importanti e quindi i Sindaci

dei Comuni più importanti possano partecipare all’interno del Consiglio delle Autonomie Locali,

quindi esprimo già da adesso il voto favorevole mio personale e dei miei colleghi.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Grazie. Ribadisco che quel passaggio è pienamente condiviso perché partiva da altri presupposti

che avrebbero garantito a Termoli di essere presente e i due capoluoghi di Provincia, quindi è

preferibile, essendo una norma statutaria, riflettere, anzi un apprezzamento a chi ha fatto questa

considerazione. Riteniamo chiusa la fase degli emendamenti, perché poi dobbiamo fermarci per

valutare che incidenza abbiano gli stessi. Gli ordini del giorno collegati non incidono sul testo,

per cui l’ordine del giorno è acquisito, comunque è iscritto, lo discutiamo dopo l’approvazione

della legge anche perché, se non si approva la legge, non finisce il Consiglio. Ha chiesto la

parola il Consigliere Niro. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE NIRO:

Cercherò di essere breve e nella mia brevità voglio innanzitutto ringraziare tutti i colleghi della

Prima Commissione che hanno inteso accelerare quanto più possibile…

Page 49: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

48

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Mi scusi, Consigliere Niro. Lo Statuto va approvato a maggioranza assoluta e se ne prende atto,

ci sono altre valutazioni sugli emendamenti che stanno facendo i colleghi fuori, ma hanno la

linea in diretta, quindi ci ascoltano, non è che l’Aula è vuota.

CONSIGLIERE NIRO:

Ringrazio i colleghi della Prima Commissione che hanno dato un ulteriore impulso di velocità ad

approvare queste modifiche statutarie di ordine tecnico. Tali modifiche statutarie che ci

accingiamo ad approvare oggi, a mio avviso, rappresentano un altro tassello che questa

legislatura appone proprio nell’ambito di un processo di adeguamento, di adattamento

dell’ordinamento politico, io aggiungerei istituzionale e amministrativo regionale, proprio a quei

dictat che ci sono stati imposti per buona parte dallo Stato centrale. Si tratta di correttivi di

natura tecnica quanto mai opportuni in questo momento in quanto strumentali ad evitare di dover

nuovamente intervenire sullo Statuto quando ormai lo stesso, allo scadere del termine per la

richiesta di referendum, fosse già definitivamente entrato in vigore. Questa occasione, però, ci

consente di fare delle riflessioni sull’intero sistema regionale che sta subendo un cambiamento

che definirei epocale. Certamente la famigerata riduzione del numero dei Consiglieri regionali,

quello degli Assessori benché abbia, a mio avviso, rappresentato una cassa di risonanza

mediatica di queste riforme, non può essere considerata la chiave di volta di questa stagione

riformatrice. I correttivi apportati oggi sono da un lato necessari a rendere lo Statuto compatibile

con l’articolo 14 del decreto legge 138 del 2011 e dall’altro lato sono anche urgenti come

rimarcato nella nota prefettizia dello scorso settembre, in considerazione del possibile ritorno alle

urne. Così come degne di approvazione sono le disposizioni relative alla previsione statutaria dei

nuovi principi sull’ordinamento contabile e dei principi costituzionali in materia di pareggio di

bilancio. Tuttavia, cari colleghi, è mia premura rimarcare in questa sede oggi un concetto che io

ho già espresso proprio in fase di discussione in Commissione e poi successivamente, della

famigerata proposta di legge regionale numero 30 e cioè che occorre concentrare tutti gli sforzi

per mettere mano ad una rivisitazione organica dell’intera impalcatura istituzionale regionale.

Non basta, a mio avviso, intervenire soltanto per ridurre il numero dei Consiglieri; non basta, a

Page 50: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

49

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

mio avviso, intervenire soltanto per ridurre il numero degli Assessori, ma occorre intervenire

nella globalità di tutto quanto è previsto all’interno di quell’articolo 14 del decreto legge 138 del

2011. Bisogna, quindi, intervenire su tutta l’impalcatura istituzionale della nostra Regione,

perché la definizione di questa Carta fondamentale della nostra comunità regionale, a mio

avviso, rappresenta solo un segmento di percorso che sicuramente è molto più complesso e che è

lungi proprio dall’essersi concluso con alcuni di questi passaggi fondamentali, che sono sì

considerati fondamentali, ma io credo che bisogna ampliare il cerchio ed arrivare ad una

complessiva rivisitazione di tutta la macchina istituzionale regionale. Per noi è un onore e anche

un onere che abbiamo di portarlo a compimento pur in questa fase particolare della legislatura.

Lo dico come Consigliere regionale, ma lo dico anche come Presidente della Prima

Commissione in quanto è la sede deputata ad affrontare molte delle materie specifiche da

trattare. Da Consigliere preannuncio, facendo anche una dichiarazione di voto, il mio voto

favorevole, salvo, come dirò in conclusione, un mio emendamento, il numero 5 che ha

modificato l’articolo 21. Alle modifiche statutarie che stiamo discutendo oggi io sono fortemente

favorevole, sostenendo ancora una volta, e qui sottolineo per coerenza morale, uno Statuto

rispetto al quale tuttora nutro qualche riserva mentale circa la parte relativa alla forma di

Governo prescelta come sistema elettorale. È noto a tutti che la mia posizione in fase sia di

preparazione della riforma statutaria e sia in fase di approvazione è stata una posizione di volontà

assembleare, di elezione assembleare, di gestione assembleare di questa assemblea. Ma noi

dobbiamo andare oltre, dobbiamo cercare di dare di più e quanto più in fretta possibile, ma con la

qualità del lavoro che ci contraddistingue, dobbiamo completare il mosaico. Mi riferisco alla

legge elettorale e al regolamento interno del Consiglio regionale. Da parte mia c’è stato tutto

l’impegno possibile e necessario anche se da qualcuno è stato equivocato come salto in avanti,

come corsa in avanti. Io ho inteso come partito proporre all’attenzione degli organi di

informazione e all’attenzione dei partiti e dei movimenti presenti in questa Regione, ai quali ho

notificato ai segretari di partito e ho notificato ai Capigruppo presenti in questo Consiglio

regionale, una mia proposta di legge elettorale regionale con un mio modello, mio nel senso

come partito, che non è esaustiva perché debba essere approvata così come presentata. È un

Page 51: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

50

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

elemento di partenza, deve essere discussa, di fatti agli atti del Consiglio regionale non risulta

nemmeno presentata, perché è un atto politico che va discusso come atto politico. Su quella base

la mia volontà come partito è stata quella di presentare una proposta che sia considerata come

base di lavoro, come modello di inizio di una discussione, perché credo che la semplice

approvazione della riduzione del numero dei Consiglieri e le altre modifiche tecniche resterebbe

un percorso monco. Questo, proprio per i nostri elettori, lo dobbiamo fare il più in fretta possibile

perché a loro deve essere dato un Governo che sia posto nelle condizioni di lavorare nel migliore

dei modi: anche questo è un modo per riaccendere quella fiducia nella classe dirigente che la

gente oggi sembra aver perso. È una possibilità - mi piace ricordarlo - che noi abbiamo proprio

grazie a quel bistrattato articolo 32 del nostro Statuto che proroga sino alla prima riunione del

nuovo Consiglio, i poteri del Consiglio regionale in carica anche nei casi di scioglimento

anticipato come previsto dal primo comma dell’articolo 126 della Costituzione, compreso il caso

di annullamento delle elezioni, benché con poteri un po’ limitati, agli adempimenti urgenti ed

indifferibili. Questo è stato rimarcato più volte all’interno di quest’Aula, per cui noi abbiamo il

dovere di camminare spediti per completare questo mosaico di riforma istituzionale. Io credo che

possano, anzi debbano senz’altro essere considerati urgenti e indifferibili tutti quegli

adempimenti finalizzati a dare quelle risposte concrete ai bisogni di riassetto e razionalizzazione

degli apparati pubblici. Del resto noi abbiamo una buona base di partenza: abbiamo un nuovo

Statuto regionale che ha concluso positivamente il suo iter procedurale e a seguito di

impugnativa ministeriale è stato esaminato e ritenuto legittimo dalla Corte Costituzionale e

questa è stata la prima vittoria di quest’Aula. Lo Statuto è stato emendato nei punti necessari a

renderlo compatibile con l’articolo 14 del decreto legge 138 del 2011, ora si deve andare oltre e

lavorare, a mio avviso, senza indugio con priorità per la legge elettorale. Concludo con l’invito

rivolto a tutti i miei colleghi a puntare all’unico vero interesse: quello dell’intera comunità

regionale guardando oltre il voto di oggi. Un’ultima considerazione e un ultimo minuto voglio

rubare a quest’Aula solo per esprimere una condivisione all’emendamento presentato dai

colleghi De Bernardo, Cavaliere e altri per quanto attiene gli Assessori esterni. Io sono contrario,

l’ho già dichiarato nelle diverse sedute sulla materia dello Statuto che abbiamo affrontato, agli

Page 52: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

51

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Assessori esterni perché ritengo che chi si presenta all’elettorato abbia tutti i requisiti e le qualità

necessarie per poter rivestire quel ruolo. Un ultimissimo minuto solo per dare una delucidazione

in merito al mio voto contrario, anche se non l’ho potuto esprimere, ma alla mia considerazione

in negativo all’emendamento approvato in Commissione che elimina la previsione statutaria

della possibilità per le liste che abbiano almeno espresso un Consigliere regionale di costituirsi in

Gruppo. Questo argomento, che è stato discusso più volte nella precedente legislatura prima

dell’approvazione in seconda lettura, fu demandato al regolamento, ma non veniva cancellata la

possibilità, qualora un Gruppo, una lista o un movimento si fosse presentato all’attenzione degli

elettori e avesse avuto un numero tale da poter avere riconosciuta l’elezione di un rappresentante

in Consiglio regionale, di poter vedere quel simbolo rappresentato all’interno del Consiglio

regionale. Mi sembra veramente una cosa poco democratica aver cancellato questa previsione: su

questo aspetto mi dichiaro profondamente contrario perché si cancella la possibilità di poter

vedere quel simbolo rappresentato all’interno del Consiglio regionale in una nuova elezione

soprattutto con una riduzione del numero dei Consiglieri da trenta a venti, il che significa che il

rischio di avere la possibilità che qualche partito o movimento possa avere un solo eletto è molto

più alta rispetto ad oggi e allora, cari colleghi, io voglio aprire un altro punto di riflessione sulle

diverse norme, sulle diverse leggi che sono state approvate in quest’Aula a partire proprio dalle

modifiche di quell’articolo della legge istitutiva e di funzionamento dei Gruppi consiliari, la

numero 20 del ’91. Il primo intervento è stato fatto con la numero 4 del 2005 e da ultimo credo

che sia intervenuta la 19 del 2009 laddove la costituzione di un Gruppo che viene fuori

dall’elezione di un monocellulare, come vogliamo definirlo, non porta assolutamente nessun tipo

di aggravio di costi perché ad ogni Consigliere gli è stata disciplinata, credo con l’ultima legge,

la possibilità, laddove non si riconosce in quel Gruppo, di aderire al Gruppo misto e all’interno

del Gruppo misto essere trattato come fosse un Gruppo monocellulare. Allora la domanda che

faccio all’Aula è: qual è la differenza se si cancella la possibilità per un Gruppo che prende dieci

mila preferenze di veder rappresentato quel simbolo all’interno di una assemblea legislativa?

Qual è il danno? È diverso dal danno che uno cerca di fare all’indomani delle elezioni – qui sì

che va messo il divieto – costituendo altri nuovi Gruppi monocellulari. Laddove è intervenuta

Page 53: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

52

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

una elezione e un partito o un movimento elegge un solo rappresentante, ha il diritto di vedersi

rappresentato in Consiglio regionale. Diverso, invece, è costituire nuovi Gruppi all’indomani di

una elezione, allora lì dobbiamo mettere il vincolo che non si possono costituire nuovi Gruppi se

non partecipano almeno due componenti o tre componenti, tre rappresentanti. Ma non ha senso

cancellare una rappresentanza democratica molto significativa proprio nella considerazione delle

nuove percentuali che occorre prendere in una riduzione così forte del numero dei Consiglieri

regionali. Perdonatemi questo accalorato sfogo, ma credo e sono convinto che oggi…

CONSIGLIERE SABUSCO (interloquisce fuori microfono):

L’emendamento che abbiamo fatto è in quest’ottica.

CONSIGLIERE NIRO:

No, l’emendamento ha cancellato la possibilità di poter disciplinare con regolamento, che è una

cosa ben diversa.

CONSIGLIERE CAVALIERE (interloquisce fuori microfon o):

È proprio il contrario. Demanda al regolamento.

CONSIGLIERE NIRO:

L’importante è che sia chiara questa mia posizione che sono fortemente determinato a portare

avanti, come porto avanti in maniera determinata il voto favorevole al negare la possibilità di

poter fare nomine esterne per gli Assessori della Giunta. Quindi, cari colleghi, mi auguro che il

tutto sia un rinvio al regolamento interno al Consiglio regionale che va a disciplinare

specificatamente in ordine alla previsione del numero minimo per la costituzione dei Gruppi.

Ritengo che sia comunque necessario garantire la rappresentanza, vietare però la costituzione di

nuovi Gruppi monocellulari. Si tratta di principi sacrosanti della nostra democrazia che

garantiscono la rappresentanza di ogni minoranza ove regolarmente eletta. Ricordo a tutti che è

proprio attraverso i Gruppi che i partiti si fanno istituzione, partecipano alla formazione del

lavoro delle Commissioni ed è attraverso la consultazione dei Gruppi che il Presidente del

Consiglio e il Presidente della Regione comunica con i partiti e ne conosce anche gli umori

politici. È attraverso i Gruppi che i partiti possono difendere le proprie prerogative contro

eventuali invadenze di una maggioranza o una minoranza di Governo. Quasi tutte le Regioni nei

Page 54: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

53

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

propri Statuti hanno tutelato questa prerogativa di equità, credo che sia giusto che anche noi

tuteliamo la prerogativa della rappresentanza del Gruppo monocellulare. Io credo di non dover

aggiungere altro se non ringraziare l’Aula per l’attenzione che ha prestato e soprattutto

ringraziare tutti perché questo argomento sia oggi licenziato, approvato, ringraziando di nuovo la

Commissione e l’Ufficio legislativo che con il suo lavoro ha molto contribuito alla stesura di

queste modifiche tecniche. Mi auguro che da subito e qui dichiaro la mia più ampia disponibilità,

anzi preannuncio che nella prossima settimana, vorrò fare un incontro - ovviamente prima con i

rappresentanti dei partiti a livello di segreterie regionali e poi a cascata, così anche con il

coinvolgimento di tutti i Gruppi consiliari - sulla mia proposta di legge elettorale che renderò

pubblica, condivisa o non condivisa, ma noi abbiamo un obiettivo che è quello di collegare a

questa riforma statutaria - che è una delle riforme epocali che mi auguro vada a compimento

proprio al fine di evitare l’avvio di un referendum che costerebbe alle casse regionali non meno

di tre milioni di euro, soprattutto in questo particolare momento delicato - la legge elettorale.

Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Se non ci sono altri interventi, il Presidente ha chiesto la parola. Ne ha facoltà.

PRESIDENTE DELLA GIUNTA IORIO:

Io intervengo su alcune questioni che ritengo di fondamentale importanza, ma la cosa più

importante è sottolineare che noi siamo in una fase di revisione dello Statuto veramente

determinata da situazioni contingenti, non ultimo il ricorso presso il Consiglio di Stato che ha

accelerato la necessità di alcune decisioni che sicuramente ci consentirebbero di operare meglio e

di inserire delle variazioni rispetto, per esempio, al numero dei Consiglieri che darebbero più

forza alla decisione che questo Consiglio ha già assunto. Dico questo perché dobbiamo essere

tutti consapevoli del fatto che stiamo approvando in prima lettura lo Statuto tenendo ben presente

che di fronte a noi ci sono delle scadenze precise e soprattutto tenendo ben presente che è

incombente, anzi direi è già in atto o dovrebbe essere già in atto, la consultazione referendaria

come conseguenza della vicenda positiva della validità del nostro Statuto in sede di Corte

Costituzionale. Ci troviamo, quindi, in un ingorgo legislativo importante che può determinare

Page 55: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

54

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

delle disfunzioni economiche e anche democratiche molto particolari. Intanto è necessario

approvare con rapidità questa prima lettura dello Statuto con alcune correzioni tecniche e non

andrei a rivedere, invece, il concetto sulla base del quale è stato approvato lo Statuto perché

indubbiamente meriterebbe una riflessione politica di più vasta portata, per esempio gli Assessori

esterni, per esempio il sistema di Governo e quant’altro. Io credo che tutto questo possa essere

rinviato ad un momento diverso, perché su questo abbiamo delle idee diverse. Sicuramente

avremo e avrete anche voi delle idee diverse che meritano riflessione, che non devono essere

determinate né sotto la spinta della necessità temporale di intervenire con rapidità per via del

referendum che è incombente né sotto la spinta della necessità temporale che questo Consiglio

regionale ha ancora fino a questo momento, per cui io non credo ci siano spazi per dibattiti

culturali e politici di grandi dimensioni. Personalmente ritengo che la fase politica che stiamo

attraversando meriti anch’essa di essere giudicata secondo una tipologia dei parametri che

sicuramente sono diversi da prima e questo riguarda il sistema dei partiti, riguarda il sistema

delle elezioni, le funzioni di Governo, riguardano tanti argomenti che sarebbe molto più

opportuno rinviare a una discussione più complessiva. Per quanto mi riguarda, e lo anticipo più

per cronaca che per altro, io credo che perfino il numero dei Consiglieri sia un numero

determinato sull’onda della riduzione delle spese che ha poco a che vedere con la funzionalità

delle istituzioni, però abbiamo l’obbligo e la necessità giuridica di farlo in questa fase storica che

potrebbe non essere la stessa fase storica del prossimo anno, per esempio, e degli anni futuri. Io

sono perfettamente convinto del fatto che c’è la necessità di ridurre le spese della politica e sono

tanto convinto per aver portato avanti, e lo farò anche a livello nazionale, una proposta che

riduca alla base la questione dei costi della politica e non la abbandoni o la releghi a cronaca

scandalistica dei vari quotidiani diversamente interessati nel nostro Paese. Voi avrete visto che

c’è stata una fase in cui il Parlamento era al centro di questa attenzione, poi c’è stata l’esigenza

della riduzione della spesa e soprattutto della problematicità che riguardava le Regioni e allora

l’onda nazionale si è spostata sulle Regioni fino a determinare un dibattito che ne prevede

addirittura l’abolizione. In questa logica io credo che sia difficile ragionare in termini politici

reali: io ho sentito molti interventi, alcuni condivisibili, altri no, ma comunque interventi che

Page 56: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

55

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

meriterebbero un dibattito molto più approfondito. Ho dei dubbi rispetto al fatto che

un’Assemblea legislativa, e lo ripeto legislativa, sia pure di una piccola regione, possa essere

paragonata a quella di un Comune o a quella di una Provincia perché il sistema democratico ha

bisogno di una rappresentatività più diffusa e direi anche più numerosa di singole persone per

esprimere delle iniziative di carattere legislativo. Parliamo di leggi che determinano delle

ricadute sul territorio e sul popolo amministrato di notevole interesse, leggi che dovrebbero

essere decise in un’Assemblea di venti, tolti gli Assessori, soprattutto se obbligatoriamente scelti

tra i Consiglieri regionali e tolta qualche assenza giustificata, qui ci sarà un’Assemblea dove

basta un solo Consigliere - non è solo l’Assessore o il Presidente portatore di ipotesi di interessi

poco obiettivi o poco condivisibili - e non ha importanza se è maggioranza o opposizione, per

determinare una scelta anziché un’altra, se poi sono due, diventano addirittura condizionanti per

tutte le scelte che si devono fare. Non credo che questo sia il concetto di un’Assemblea

legislativa. Allora si potrebbe tranquillamente affrontare, definiti i parametri dei costi

condivisibili della politica, il discorso che agli stessi costi vale la pena di avere un’assemblea che

sia più garantita dal punto di vista della maggioranza e della sua funzionalità, ma tutto questo

oggi non è possibile realizzarlo sia per i tempi - parlo del numero dei Consiglieri - sia per la

situazione contingente che abbiamo noi e sia, perché no, per il dibattito politico che sta

avvenendo nel nostro Paese piuttosto confuso e piuttosto non inerente l’approfondimento di

questi discorsi che oggi obiettivamente l’opinione pubblica, la gente, come si dice di solito, in

genere non vuole ascoltare. Io per esempio sono del parere che si potrebbero benissimo eliminare

le indennità in senso assoluto e, invece, sul piano del rimborso dell’attività politica e sul piano

della partecipazione democratica garantita a tutti i cittadini si potrebbe arrivare a una forma che

abolisca l’idea della politica intesa come lavoro e che l’indennità diventi l’occasione o lo

strumento per delegittimare anche le funzioni istituzionali. Credo che questo discorso ci

porterebbe molto lontano e andrebbe riservato ad altri momenti e ad altre sedi. Io sono dell’idea

che, invece, la via che abbiamo scelto, quella cioè di attuare dal punto di vista statutario la

riforma che vogliamo fare sul numero dei Consiglieri regionali, sia quella che mette tranquilli

noi, la politica e soprattutto i cittadini sulla reale volontà che si ha di rispettare questo impegno e

Page 57: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

56

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

la possibilità che io come Presidente sia messo nelle condizioni di non dover promulgare un

referendum, è un’altra possibilità importante che finora ho garantito solo per senso di

responsabilità e, come al solito, assumendomene anche le responsabilità, perché avrei già dovuto

promulgare il referendum, ma ritengo che la ragione, la logica, la responsabilità, quella vera, mi

abbia suggerito di prendere del tempo e soprattutto contare sulla volontà del Consiglio regionale

di modificare rapidamente lo Statuto, perché fare un referendum del costo di due o tre milioni di

euro in una fase come questa in cui c’è in ballo persino il ritorno al voto del Consiglio regionale,

ci sono le elezioni politiche, ci sono le prossime elezioni amministrative, significava davvero

fare un danno reale a questa Regione. Ho preso atto anche che, a proposito di questo, c’è un

ordine del giorno che successivamente possiamo sicuramente condividere dopo aver approvato la

modifica statutaria. Per cui io pregherei di non insistere sui campi del modello statutario perché,

condiviso o no, il fatto della previsione costituzionale che affida al Presidente della Regione il

compito di nominare gli Assessori, è una norma pesante nel nostro Statuto che è difficilmente

anche modificabile attraverso l’approvazione dello stesso perché va ad incidere su un modello di

Regione costituzionalmente previsto che viene, peraltro, molto avvalorato dal sistema elettorale

in corso. Ricordiamo che il sistema elettorale che noi abbiamo, è un sistema elettorale con il voto

disgiunto, voi lo sapete meglio di me. Il voto disgiunto è un sistema elettorale che è il massimo

della democrazia diretta possibile, non mediata né da partiti né da altri ragionamenti, che realizza

due elezioni: una il Presidente e l’altra il Consiglio regionale, non si possono poi a valle di

questo discorso ricongiungere le due questioni come se nulla fosse, quanto meno si deve

ragionare e si deve discutere sull’opportunità. Se fosse stato eletto in prima battuta Frattura,

sicuramente Frattura sarebbe stato portatore di interessi elettorali che riguardavano una larga

parte del centro - destra che lui rappresentava attraverso il voto disgiunto, cioè il voto avuto

insieme al voto di un Consigliere regionale eletto in maggioranza e con una espressione di voto

nei confronti del Presidente di un’altra coalizione, quindi lui avrebbe dovuto rispondere a questa

delega ricevuta e non alla delega della propria maggioranza. Se non ci fosse il voto disgiunto,

sicuramente tutto il ragionamento della forma di Governo sarebbe adeguato al ragionamento del

voto che si deve dare e della rispondenza tra il Presidente che è eletto insieme alla sua

Page 58: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

57

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

maggioranza, non indipendentemente dalla sua maggioranza. Sono ragionamenti che andrebbero

calati all’interno di uno Statuto che in qualche modo tenga presente tutta una serie di fattori.

Voler discutere con un’idea una questione, gli Assessori esterni, rinunciando a non guardare tutto

il resto in maniera consequenziale, significa mettere delle toppe a dei problemi che rischiano di

complicare ancor di più le cose. Per non farla lunga perché su questo ci sarebbe molto da

discutere, per quanto mi riguarda – credo di parlare a nome della maggioranza che su queste cose

ha presentato anche degli emendamenti - con una ulteriore dose, chiamiamola così, di

disponibilità ad affrontare questa questione come una questione enucleata dal dibattito generale,

nulla toglie a questo Consiglio regionale, questo o quale altro ci sarà, di riaffrontare con

tranquillità il tema, magari io dico anche il tema del numero, perché io sono convinto,

intimamente convinto - do ragione a Ciocca e a chi ha sostenuto queste cose - che una assemblea

legislativa di venti persone non sia un’assemblea che ha l’autorevolezza necessaria per poter

garantire una decisione realmente democratica, ma voi immaginate se oggi il Consiglio regionale

approvasse uno Statuto che prevede l’aumento da venti a trenta, ci sarebbe proprio il linciaggio

fisico. Rendiamoci conto di quello che stiamo facendo oggi: stiamo portando i venti Consiglieri

dentro lo Statuto - e questo credo che vada a vantaggio di questo Consiglio regionale - per

rendere quanto più efficace possibile, anche se già lo è dal punto di vista legislativo, ma questa

volta nessuno può avere il dubbio che qualcuno ha voluto giocare per chissà quali ragioni, che le

prossime elezioni quando ci saranno, saranno di venti Consiglieri regionali. Credo che questa

Regione possa portare con sé il merito di aver ridotto notevolmente comunque da subito, da

quando ci saranno le elezioni, il costo della politica insieme a tutte le altre cose che dovremo fare

successivamente. Poi ci sono degli emendamenti tecnici: quello delle Autonomie Locali mi

sembra che sia condivisibile. Il fatto che partecipino i Comuni maggiori, aggiunge un valore di

rappresentatività, soprattutto calato in un momento in cui non sappiamo se saranno due le

Province, se sarà una, anzi con l’occasione voglio chiedere al Presidente del Consiglio di

prevedere comunque una seduta prima della scadenza del 24 e quindi non più tardi del 23 - sarà

il Presidente con i Capigruppo a definire quando può esserci questo Consiglio - perché il CAL si

è riunito, ha elaborato una sua proposta e credo che questo Consiglio ne debba prendere atto,

Page 59: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

58

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

discuterla, approvarla o meno, per poterla inviare rapidamente al Governo prima del 24, al

massimo entro il 23, anche se mi sono preoccupato di inviare in pre-lettura il risultato del CAL

al Ministro perché ci sia la possibilità almeno di leggere le nostre o le loro ragioni e quindi

definire in Consiglio regionale la proposta per quanto riguarda le Province, però obiettivamente

siamo nella condizione di poter immaginare che ci sarà una sola Provincia se le cose andranno in

un certo verso, quindi aggiungere la rappresentanza dei Comuni mi sembra assolutamente logico.

Se poi saranno due, nulla toglie alla presenza dei Sindaci dei Comuni maggiori. Così se ci sono

altri aspetti tecnici che riguardano alcune funzioni da chiarire meglio, non ci sono ostacoli a mio

giudizio da parte di nessuno a recepirli. Sulla questione degli Assessori esterni, credo che il

dibattito vada rinviato a momenti migliori in cui si potrà definire meglio la questione e si potrà

riaffrontare questo ragionamento. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Grazie, Presidente. Per procedere in maniera ordinata, io proporrei, se siete d’accordo, visto che

gli emendamenti sono quattro, di consentire ai proponenti di illustrarli brevemente e poi

procediamo alla votazione. Dichiaro chiusa la discussione. Gli emendamenti sono già proposti.

C’è un emendamento tecnico del Consigliere Tamburro che elimina il riferimento all’entrata in

vigore della prossima legislatura, ma è l’esatto contrario di quello che pensiamo. In effetti, cioè,

almeno dalle valutazioni giuridiche che sono state fatte, in riferimento alla prossima legislatura,

in caso di annullamento di questo, vanificherebbe le modifiche che noi abbiamo apportato.

È ovvio che non si può modificare, nella legislatura in corso non può esserci una modifica. Noi

siamo stati eletti, mi sembra evidente, non è che entra in vigore uno Statuto e modifica una

situazione già conclamata. Se invece scriviamo che entra dalla prossima, l’eventuale

annullamento annulla questa legislatura, quindi significherebbe che la prossima, ovvero quella

dove si rivota, è la scorsa, non è la prossima. E’ la decima, non è l’undicesima, già si è verificato,

infatti noi siamo indietro di una legislatura. Quando si è annullata la nona legislatura, non si è

votato per la decima, si è votato per la nona.

(Il Consiglio è sospeso alle ore 14:35)

Page 60: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

59

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

RIPRESA DEL CONSIGLIO

- ORE 14:45 -

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Per evitare di mettere in atto comunque situazioni contingenti, ragionando in maniera anche

lucida, credo che debba esserci a momenti la sentenza che chiarisce il percorso di questa

legislatura. Se si scioglie, il problema non si pone perché è evidente che si applica dalla

successiva; resta il dubbio se, invece, non si scioglie il Consiglio e resta in carica. Noi abbiamo

tempo nella seconda lettura eventualmente di poter apportare la modifica, ovvero ci conviene

porre agli atti una richiesta, specifica eventualmente, per quanto riguarda l’applicabilità della

norma, visto che ci è venuto il dubbio, in modo che abbiamo il tempo di poterla risolvere da qui

alla seconda lettura. Sulle norme statutarie io credo che bisogna essere attenti. Il fatto

dell’applicazione della norma non lo indichiamo proprio perché è automatica l’applicazione,

però poniamo un quesito. Non inseriamola, se dovessimo commettere l’errore, ma credo che non

sia un errore. Convinciamoci che è così, però anche convincendocene, io dico, a garanzia

dell’Assemblea, comunque di porre un quesito su questo passaggio. Procediamo con

l’approvazione della legge di modifica. Articolo 1 non ci sono emendamenti. Pongo ai voti

l’articolo 1.

(Il Consiglio approva)

Con il solo voto contrario del Consigliere Ciocca è approvato l’articolo 1. Pongo ai voti

l’articolo 2.

(Il Consiglio approva)

Con il solo voto contrario del Consigliere Ciocca è approvato l’articolo 2. All’articolo 2 bis, il

Consigliere Niro aveva fatto una osservazione: nel decreto legge 174 è garantito il principio dei

Gruppi. Il problema si poneva per i monocellulari. L’articolo 2 bis garantisce comunque di

costituire un Gruppo. Ha chiesto la parola il Consigliere Niro. Ne ha facoltà.

Page 61: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

60

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

CONSIGLIERE NIRO:

Io non vorrei essere ripetitivo, Presidente, però vorrei richiamare l’attenzione dell’Aula sulla

seconda lettura…

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Chiedo scusa. In effetti questo problema si è posto in un momento temporale in cui non si capiva

nel decreto legge che cosa si volesse disciplinare. C’era un riferimento, un attacco ai Gruppi

monocellulari, però poi, nel leggere il testo del decreto, è venuto fuori che in effetti il problema

dei Gruppi monocellulari si poneva per quelli non presenti… anzi addirittura nel decreto legge è

ribadito: “E’ possibile la costituzione di Gruppi monocellulari soltanto se conseguenti alle

elezioni”. Il problema più serio non è tanto quello, ma è quello del finanziamento.

CONSIGLIERE NIRO:

Presidente, io capisco che i partiti maggiori tentano invece a sopprimere, a far scomparire questo

principio perché probabilmente pensano di trarne un beneficio, ma ne avevamo già discusso in

questa Aula, è una discussione che ci portavamo dietro da nove anni, oggi che abbiamo

raggiunto un risultato dove la garanzia di rappresentanza, una volta eletto dal popolo, non si può

cassare con un colpo. Io credo che invece vada mantenuta la possibilità di garantire la

rappresentanza al Gruppo monocellulare purché sia scaturente dal risultato elettorale. Va vietata

probabilmente la costituzione successiva, come in tanti altri Enti locali e in tante altre Assemblee

legislative hanno disciplinato questo effetto, l’effetto della costituzione del dopo elezione dei

Gruppi monocellulari perché è lì che si va in abuso nei confronti del popolo - corpo elettorale.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Siamo in dichiarazioni di voto, lei propone praticamente di...

CONSIGLIERE NIRO:

Io chiedo all’Aula di far rimanere il testo come era nella sua versione della seconda lettura. Sono

contro l’articolo 2 bis. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere. Ne ha facoltà.

Page 62: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

61

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

CONSIGLIERE CAVALIERE:

Grazie, Presidente, io non volevo intervenire, ma sull’intervento del collega Niro credo che, oltre

a rispondere, sia necessario far rimanere agli atti di questa Aula quello che effettivamente la

Commissione ha votato e quindi di non creare un probabile incidente di percorso nei confronti

del collega Niro o di altri colleghi. Non c’è stato nessun cattivo pensiero o strumentalizzazione,

da parte di chi rappresenta i partiti grandi in Commissione, di cassare o di creare situazioni di

limitazione a coloro i quali rappresentano i piccoli partiti. Rispetto a questa situazione, abbiamo

deciso, in maniera leale e sul piano anche politico, di cassare la seconda parte, come diceva il

collega Niro, dal punto in poi alla frase, ma di rinviare l’argomento al regolamento per poi

confrontarci e ragionare in maniera serena. Questa è la verità dei fatti, è giusto che resti agli atti e

quindi io credo che sia opportuno votare il testo così come licenziato dalla Commissione, senza

nessuna riserva mentale e senza che si possa immaginare, già da oggi, quello che succederà

domani. Quello che succederà domani, lo stabiliranno, come sempre hanno fatto, la

Commissione e l’Aula.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Sospendiamo cinque minuti.

(Il Consiglio è sospeso alle ore 14:55)

Page 63: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

62

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

RIPRESA DEL CONSIGLIO

- ORE 15:00 -

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Leva. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE LEVA:

Grazie, Presidente. Io volevo fare una considerazione stimolata dall’intervento del Consigliere

Niro. Credo che il problema della eccessiva frammentazione, che viviamo ormai da qualche

tempo in Consiglio regionale, sia molto più legato alla legge elettorale e non ad una norma

statutaria. Su questo mettiamoci d’accordo. Se ci stanno 17 Gruppi consiliari è perché c’è una

legge elettorale che in questo momento consente una eccessiva frammentazione. Quindi credo

che un ragionamento condiviso vada fatto nel momento in cui andremo a ragionare sulla legge

elettorale. Perché in Commissione è venuto fuori questo testo? Perché è un testo che non

preclude nulla. Da parte nostra c’è l’impegno, così come sancito durante la discussione in

Commissione, che in sede di regolamento riproporremo il problema. Io faccio un ragionamento

di tecnica legislativa pura. Credo che la consistenza numerica dei Gruppi sia più opportuno, da

un punto di vista di stesura dello Statuto, rimandarla al regolamento dove non c’è nessuna

difficoltà a legare la presenza di Gruppi alle liste e ai contrassegni elettorali. Facciamolo nel

regolamento ed affrontiamo un dibattito molto più stringente. Io sono contrario ai Gruppi

monocellulari, credo che vadano rispettate le sensibilità di tutti. Si sta discutendo delle regole e

queste sono le regole del gioco. Anche in Parlamento, se non c’è un numero minimo, non si

formano i Gruppi. Non significa negare la rappresentanza democratica; si potrebbero benissimo

disciplinare le componenti politiche del Gruppo misto, come già avviene anche in altre Regioni.

Mi rendo conto che questa posizione potrebbe, in sede di discussione dello Statuto, non mettere

tutti d’accordo. Per questo vi dico di rimandare al regolamento. Consentiamoci una formula dello

Statuto, che è figlio sempre di mediazioni nel momento in cui si condivide un percorso, e

rimandiamo il dibattito e la discussione in sede di regolamento. Poi là ci confronteremo. Magari

a quell’epoca ci sarà anche in corso una discussione sulla legge elettorale, ma credo che oggi,

Page 64: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

63

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

rispettando le sensibilità di tutti, possiamo semplicemente procrastinare il dibattito e la

discussione sulla consistenza numerica dei Gruppi consiliari.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Poi magari vi do la mia interpretazione procedurale. Ha chiesto la parola il Consigliere

Chierchia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE CHIERCHIA:

Grazie, Presidente. Ricordo che non stiamo scrivendo uno Statuto per noi. Stiamo scrivendo uno

Statuto per quelli che verranno. Noi passiamo; le idee restano. Ma perché volete costringere da

oggi le idee di quelli che verranno? Ma se fra dieci anni il PD elegge un solo Consigliere

regionale, voi oggi, su una Carta di principio, state scrivendo che il PD dovrà confluire in un

altro Gruppo! È una vergogna! È assurdo. Rispondo al collega Leva che nello Statuto vanno i

principi, nel regolamento vanno le norme di funzionamento. Noi oggi stiamo approvando la

Carta delle idee, dei principi e delle libertà. State forzando, obbligando, chi ha una idea, fra dieci

anni, ad essere di un altro. È uno scempio. Io voto contro.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Io vorrei invece proporre una cosa, se siete d’accordo: considerando che stiamo approvando uno

Statuto e che oggi il problema dei Gruppi comunque è sulla bocca di tutti, a prescindere dalle

ragioni dell’uno o dell’altro, vi inviterei a fermarci cinque minuti perché su questa norma non

vorrei che ci dividessimo, ma che trovassimo un raccordo per uscirne fuori.

CONSIGLIERE SABUSCO (interloquisce fuori microfono):

L’abbiamo già trovato un accordo, siamo tutti d’accordo, ritiriamo l’articolo 2 bis.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Non mi sembra che ci sia questo accordo. Completiamo la discussione.

Ha chiesto la parola il Consigliere Tamburro. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE TAMBURRO:

Grazie, Presidente. Senza appassionarmi più di tanto a chi è favorevole o non favorevole

all’articolo così come è stato predisposto, direi che i momenti da considerare sono due: il primo,

immediatamente a valle delle elezioni, in cui può succedere che una lista abbia eletto un

Page 65: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

64

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

rappresentante, un Consigliere, per cui sembra naturale la costituzione di quel Gruppo politico

consiliare che si riferisce alla lista che ha partecipato alle elezioni. E questo è un primo diritto

che è all’interno dello Statuto vigente e rimane nello Statuto anche se noi approviamo il 2 bis.

Che cosa escluderebbe il 2 bis? Escluderebbe la formazione, in un momento successivo, di un

Gruppo che alle elezioni abbia eletto un Consigliere. Mi spiego meglio: un partito, a valle delle

elezioni, elegge un Consigliere, forma un Gruppo monocellulare; in un momento successivo

capitano tante cose, il Gruppo viene sciolto perché magari quel Consigliere intende aderire a

qualche altra formazione. Questo Gruppo, se noi cancelliamo il 2 bis, non può più rivivere in un

secondo momento perché qualcun altro decide di farlo rivivere. Questa è l’unica differenza, ma il

diritto a costituire un Gruppo a valle delle elezioni, è un diritto che viene mantenuto. Poi ci

dobbiamo ricordare che stiamo modificando l’articolo 21. L’articolo 21 dice che la disciplina è

rimandata al regolamento regionale. E’ un diritto costituzionale. Se una lista ha partecipato ad

una competizione, è chiaro…

Interloquisce fuori microfono il Consigliere Niro.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Come è scritto attualmente l’articolo, non consente di costituire una lista se non viene fuori dalle

elezioni. Questo l’abbiamo già affrontato nella scorsa legislatura abbondantemente.

Ha chiesto la parola il Consigliere Petraroia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Credo che noi dobbiamo fare una distinzione. Poiché sono stati invocati anche gli ideali, i

principi, la Carta costituzionale, nel 1971 è stato approvato uno Statuto in cui, all’articolo 11,

non si menzionano i Gruppi monocellulari. Sono 41 anni che qui ci sono i Gruppi monocellulari.

Dopo di che è stato portato nel regolamento l’articolo 16 e non si menzionano i Gruppi

monocellulari. Sono 41 anni che ci sono i Gruppi monocellulari. Se prendiamo lo Statuto, non

potremmo avere 17 Gruppi di cui una decina monocellulari. Posto che non stiamo discutendo né

della salvaguardia delle idee, né degli schieramenti, né dei partiti, stiamo semplicemente

cercando di approntare un modulo che possa andare bene, che non violi i diritti di nessuno e che

si inserisca anche nella logica del decreto legge 174, tenendo conto che in questo momento c’è

Page 66: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

65

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

una discussione che travalica i nostri confini. Quindi non inserire questo elemento, quando

questo elemento non c’è già in questo Statuto vigente, non toglie nulla.

PRESIDENTE PIETRACUPA

Leggo l’articolo 11: “I Consiglieri si costituiscono in Gruppi, ognuno dei quali è formato dagli

eletti delle liste aventi…”, può essere anche un eletto.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Infatti non lo nega. Nell’articolo 21 dello Statuto che stiamo approvando si può riportare una

dicitura esattamente identica, se volete, se c’è necessità di questa ulteriore puntualizzazione, ma

a me sembrava, non appassionandomi, che già il comma 1 dell’articolo 21, laddove demandava

all’eventuale regolamento, esercitasse una garanzia sufficiente. Se la si vuole consolidare,

riportiamo la dicitura dell’articolo 11 vigente, ma non stiamo ad accapigliarci su un aspetto che

di ideale ha molto poco.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Romano. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE ROMANO:

Voglio solo accogliere un invito o formularlo - poi decidano i colleghi - a non soffermarci, a

fossilizzarci su una parte che è oggettivamente marginale nell’assetto normativo di uno Statuto

regionale. E’ un dibattito che risente di altri problemi che nulla hanno a che vedere con la

cosiddetta “dignità” del Gruppo consiliare. Le motivazioni sono due, gli argomenti che si

portano sono due: l’uno è quello che fa riferimento alle dotazioni finanziarie dei Gruppi perché

credo che non scandalizzi nessuno che esista un Gruppo rappresentativo di un componente

laddove viene eletto alle elezioni un solo componente. Il problema può essere la dotazione

finanziaria. Ma il problema della dotazione finanziaria, per lo meno a legislazione vigente, è

stato superato dalla normativa regionale che è stata modificata nel 2009, nella parte in cui ha

assegnato le risorse non più in funzione del numero dei componenti, ma in funzione

dell’assegnazione procapite...

PRESIDENTE PIETRACUPA:

… E sarà ulteriormente modificata da quella che verrà attuata.

Page 67: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

66

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

CONSIGLIERE ROMANO:

Posto questo, io capisco anche l’ansia di quanti oggi vogliono scaricare, su questa norma

statutaria dei monocellulari, la pressione per modificare la legge elettorale in senso

maggioritario. E questo evidentemente risponde ad una logica che con lo Statuto non ha nulla a

che spartire. Ma si sta dicendo, traducendo dai paroloni aulici: “Mettiamo in discussione la

dignità del Gruppo monocellulare al fine di creare una legge elettorale che contempla una soglia

di sbarramento alta da sterilizzare la rappresentanza eventuale di quei partiti o movimenti che

esprimono un solo componente”. Posto che a mio avviso sbaglia indirizzo chi pensa di

indirizzare il dibattito in questa direzione, non perché lo dica io ma perché, con i tempi che

corrono, credo che ci sia un errore concettuale nel pensare che ci siano delle posizioni di rendita

più o meno simili a quello che è accaduto sei mesi fa o a un anno fa, e che quindi è del tutto

sbagliato, lo è sempre, ma lo è tanto più oggi, pensare di orientare il dibattito sullo Statuto su

delle contingenze politiche elettorali immediate. La mia proposta è quella di fare come è stato

detto in sede di Commissione e cioè rinviare la trattazione alla norma regolamentare in modo tale

che poi sarà il regolamento a disporre. Precludere la possibilità che il regolamento preveda i

monocellulari probabilmente è una forzatura; scriverlo già nello Statuto potrebbe esserlo

altrettanto. Rinviamolo a norma regolamentare e fondamentalmente credo che possiamo

procedere speditamente ad approvare lo Statuto e non a soffermarci su una micro questione

all’interno di un macro argomento.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Potremmo formulare un ordine del giorno che impegna a prevedere, o che rimanda al

regolamento interno, di non ledere il diritto alla costituzione dei Gruppi monocellulari.

Sospendiamo due minuti.

(Il Consiglio è sospeso alle ore 15:15).

Page 68: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

67

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

RIPRESA DEL CONSIGLIO

- ORE 15:34 -

PRESIDENTE PIETRACUPA:

C’è la dichiarazione di voto del Consigliere Niro. Sono intervenuti tutti i Consiglieri. Non vorrei

che non si fosse capito che procediamo alla votazione e non alla discussione. Avevamo sospeso

per cercare di trovare una soluzione, ma non perché ci appassionasse più di tanto l’argomento.

Intanto vorrei preannunciare il mio voto di astensione proprio per evitare qualsiasi tipo di

influenza su questo articolo, avendo dichiarato che il mio era un intervento tecnico all’origine,

essendoci stata una modifica, ma senza per questo condizionare alcuno.

Ha chiesto la parola il Consigliere Niro. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE NIRO:

Presidente grazie, colleghi grazie. Su questo argomento, che non ci appassiona, mi pare che con

tutti i colleghi che siedono in questa Aula e che oggi sono portatori di rappresentanza del popolo

molisano, che ha scelto un simbolo e ha scelto di eleggere queste persone, partiti o movimenti

che sono, c’è una condivisione di poter approvare il testo così come è scaturito dalla

Commissione, magari con qualche precisazione che farò appena mi concederà i due minuti di

sospensione che le sto chiedendo. Nel frattempo si sta scrivendo l’ordine del giorno. Ma mi pare

che c’è una condivisione, anche a sentire l’espressione del rappresentante del Partito

Democratico. C’è una volontà di voler assicurare la partecipazione democratica, in una futura

assemblea legislativa, in future elezioni, del Gruppo che elegge almeno un Consigliere regionale.

E credo che questa sia una garanzia. Come lo possiamo fare? Lo dobbiamo rimandare, non è da

stabilire all’interno dello Statuto perché credo che lo Statuto affronta materie di principio. Lo

affronteremo in una materia regolamentare, ma purché questa Aula si faccia carico di voler

assicurare, nella scrittura del regolamento, in termini di funzionamento e di rappresentanza, il

ruolo dell’eletto che scaturisce dalle elezioni. È chiaro che dovremmo evitare, magari nello

stesso ordine del giorno, il proliferare della costituzione di Gruppi monocellulari all’indomani

Page 69: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

68

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

del risultato elettorale. Quindi due minuti di sospensione, se è consentito, così completiamo la

scrittura dell’ordine del giorno.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Io partirei dal testo. Le premesse non ci interessano tanto, ci interessa il testo. Le premesse le

articoliamo dopo, ci interessa capire la soluzione così facciamo prima e poi le riempiamo di

contenuti. Se il Consigliere Tamburro ha già predisposto il dispositivo… essendo un ordine del

giorno, va discusso dopo l’approvazione della legge. Quindi c’è una proposta che prevede un

ordine del giorno che garantisca questo principio. A questo punto si ritorna sulla discussione

della legge. Lei ritira la sua richiesta. Bisogna votare a favore o contro l’articolo 2 bis. Pongo ai

voti l’articolo 2 bis.

(Il Consiglio approva)

E’ contrario il Consigliere Ciocca; astenuti i Consiglieri Romano e Pietracupa.

Pongo ai voti l’articolo 3.

(Il Consiglio approva)

E’ contrario il Consigliere Ciocca.

Sull’emendamento all’articolo 4, ha chiesto la parola il Consigliere De Bernardo. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE DE BERNARDO:

Soltanto per inserire le parole “gli Assessori sono Consiglieri regionali”. Ho già spiegato le

motivazioni.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Chierchia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE CHIERCHIA:

Nell’annunciare il mio voto favorevole all’emendamento, qualora non venisse approvato,

preannuncio che voterò contro l’articolo 4, contro lo Statuto e mi farò promotore di una

iniziativa referendaria per l’aumento mascherato dei Consiglieri da 20 a 24.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Romano. Ne ha facoltà.

Page 70: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

69

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

CONSIGLIERE ROMANO:

Come ho dichiarato in sede di Commissione, invece sono favorevole a non precludere la

possibilità che il Presidente della Regione nomini degli Assessori esterni, con tutto il rispetto per

la posizione di quanti colleghi ritengono che gli Assessori debbano essere Consiglieri. Io credo

che, per come è impostato il sistema elettorale dell’elezione diretta del Presidente della Regione,

sia giusto lasciare la facoltà al Presidente della Regione di potersi avvalere, anche all’interno

della Giunta, di componenti che non siano legittimati dal voto popolare, proprio in base ad un

principio cardine dell’ordinamento costituzionale italiano, e regionale in particolare, in base al

quale la rappresentatività democratica è rappresentata dall’assemblea legislativa, e quindi chi si

candida e ha il consenso popolare è giusto che rappresenti la collettività e i cittadini all’interno

dell’Aula istituzionale dotata delle potestà e delle prerogative legislative e di controllo. Per

quanto riguarda invece l’esecutivo, non ha peculiarità rappresentative della volontà popolare

perché le funzioni che la Costituzione e la legge attribuiscono alla Giunta regionale non

contemplano anche quelle della rappresentatività, ma contemplano o dovrebbero contemplare

quelle di essere in possesso di qualità tecniche, professionali, comunque di competenze, tali per

cui il soggetto nominato debba essere all’altezza della delega che ricopre. Ed allora ci possono

essere, e probabilmente sono più i casi in cui lo sono che quelli in cui non lo siano, non sempre

chi è dotato di un consenso elettorale ampio ha anche quelle prerogative di competenze tali da

poter gestire la delega assessorile e quindi da poter governare un assessorato dal punto di vista

amministrativo. Lo dico perché, proprio in quanto lo Statuto deve avere un respiro più alto della

contingenza, io credo che in questi anni, in particolare in Molise ma anche in altre realtà,

l’utilizzo degli Assessori esterni è stato utilizzato – ha ragione il collega Chierchia - per

mascherare e quindi per consentire un aumento del numero di “stipendi” o per garantire una serie

di assetti e di equilibri di carattere politico che nulla avevano a che vedere con il principio della

rappresentatività, ovvero del principio della competenza e della tecnicalità. Ti garantisci,

esercitando con la schiena dritta, il potere di Consigliere regionale. Sono convinto che se il

Consiglio regionale, invece, esercitasse nei confronti del Presidente della Regione una forma di

controllo diverso da quello che la prassi ci ha consegnato, o la storia ci ha consegnato, se un

Page 71: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

70

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Presidente di Regione si circonda o nomina degli Assessori che non sono graditi al Consiglio, il

Consiglio lo minaccia fino addirittura al punto dell’invocare le dimissioni perché il peso e il

contrappeso, che è comunque già presente oggi in Costituzione e nello Statuto che approviamo,

attribuisce al Consiglio regionale il potere di mandare a casa il Governatore, esattamente come

consente al Governatore di dimettersi mandando a casa il Consiglio. Se ci fosse un rapporto

paritario non tra i singoli componenti del Consiglio, ma tra l’organo Consiglio e l’organo

Presidente della Regione, probabilmente questo rapporto potrebbe riequilibrarsi. Se poi

evidentemente i Consiglieri regionali o il Consiglio regionale è debolissimo nei confronti del

Presidente della Regione, vuoi per capacità del Presidente della Regione, vuoi per pavidità, in

senso politico, del Consiglio regionale, è chiaro che questo rapporto si sfalsa. Ma sarebbe,

secondo me, controproducente e anche proprio incoerente dal punto di vista delle regole, se un

Sindaco di un Comune può nominare un Assessore esterno e il Presidente della Regione, magari

su comparti strategici e delicatissimi come il bilancio o come le partecipate o come la stessa

sanità, dovrebbe attenersi esclusivamente a ciò che la rappresentatività democratica gli

attribuisce. Quindi, da questo punto di vista io credo che sia sbagliato vietare la possibilità di

nominarlo e sia invece corretto lasciarla come facoltà, ma attribuirla alla dialettica politica e non

invece ad una preclusione di carattere statutario, fermo restando che sono convinto della buona

fede dei colleghi che hanno proposto questo emendamento e sono anche convinto del fatto che

questo principio ha subito tali distorsioni da pregiudicare anche il principio sano che c’era alla

base.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Leva. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE LEVA:

Molto rapidamente, fermo restando il rispetto per i colleghi che hanno presentato

l’emendamento, io credo e penso che non possiamo confondere una scelta politica con quelle che

sono le regole del gioco. Scegliere un Assessore interno o esterno credo debba essere una facoltà

del Presidente eletto direttamente dalla Giunta regionale. È una scelta politica. Io sono contrario

agli Assessori esterni e chiederò alla mia coalizione, nel caso di ritorno alle urne o quando si

Page 72: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

71

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

andrà a votare, di non ricorrere agli Assessori esterni. È un elemento cardine, dovrà essere un

elemento cardine della mia coalizione, ma è una scelta politica. Consacrare quella che è una

scelta politica in un impianto istituzionale come quello dello Statuto, credo che sia un errore, alla

luce anche delle normative nazionali, costituzionali, elettorali che ci sono in questo momento nel

nostro Paese. Lo Statuto, così come è venuto fuori questo articolo dalla Commissione, ancora

una volta non preclude nulla. Non è che determina, con tutto il rispetto, Consigliere Chierchia,

l’aumento da 20 a 24, non è così. Io sono d’accordo con il Presidente Iorio di fare una legge

regionale in cui si vanno a rimodulare le indennità dei Consiglieri, degli Assessori e del

Presidente. Insieme al collega Romano e ad altri colleghi, nella scorsa legislatura, siamo stati

promotori di una proposta di legge, che è rimasta però nel cassetto, che andava a rimodulare il

trattamento indennitario dei Consiglieri regionali. Non confondiamo i piani perché se no non

arriviamo più. Oggi si parla dello Statuto. Lo Statuto fondamentalmente consacra quelli che sono

i principi, anche la forma di governo. Se siamo, come noi siamo, e il Partito Democratico è per la

elezione diretta del Presidente della Giunta regionale, è ovvio che all’interno dello Statuto non si

possono scrivere delle aberrazioni. Dopo di che rimane alla scelta e alla volontà politica. Io ho

detto come la penso. Quindi è su questo che ci si confronta davanti agli elettori, su grandi

opzioni politiche. Questo Statuto non dice che devono essere per forza esterni, così come non

dice che devono essere per forza interni. Rimanda alla volontà e alla politica. Se lasciamo le cose

così come sono uscite dalla Commissione, anche per questo articolo, non sbaglieremo.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Di Pietro. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE DI PIETRO:

Grazie, Presidente. Sarò breve perché i miei colleghi sono stati più che esaustivi anche a livello

tecnico. Anche noi dell’Italia dei Valori riteniamo che un Presidente debba avere la facoltà di

poter scegliere gli Assessori, esterni o interni; non gli va precluso nessun percorso. Possono

esserci dei momenti storici in cui un Presidente decide di prendere persone con profilo diverso da

quelle che ci sono all’interno del Consiglio. A venti Consiglieri può darsi che saremo tutti e venti

uomini qui dentro. Adesso abbiamo la fortuna di avere la collega Fusco che ci rappresenta in

Page 73: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

72

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Giunta anche come quota rosa, ma su venti Consiglieri, se siamo venti uomini, visto che siamo

una Regione così innovativa, bruciamo tutti sul tempo, è vero che è prevista la quota rosa

solamente per i Comuni e per le Province, ma credo che anche noi in Giunta, se tenessimo

sempre presente anche una donna tra i quattro Assessori, sarebbe la cosa migliore. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Grazie Consigliere Di Pietro. Ha chiesto la parola il Consigliere Ciocca. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE CIOCCA:

Grazie, Presidente. Chiaramente resta immutato il mio approccio, a livello sostanziale, sull’intero

provvedimento per i motivi già detti più volte, però io personalmente sono contrario allorquando

si chiudono delle porte che magari potrebbero avere uno sbocco diverso. Perché precludere la

possibilità, non l’obbligo, di utilizzare professionalità anche esterne? Immaginiamo che i

prossimi venti, se saranno venti, sono tutti medici; magari avremo tutti potenziali Assessori alla

Sanità, ma di bilancio o di altro chi se ne potrebbe occupare? Io ritengo, per quanto sia valida la

mia posizione, che non precludere non significa che poi le scelte non siano in quell’altra

direzione; poi la coscienza, la professionalità ed anche la contingenza, come ha detto bene Di

Pietro, potrebbe determinare momento per momento quelle che sono le necessità.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Petraroia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

È proprio vero che la politica ha una capacità di cambiamento di posizione che è straordinaria.

Nella precedente legislatura tutto il centro - sinistra ha presentato un emendamento allo Statuto

per chiedere che gli Assessori fossero interni. Dovevano essere sei e tutti e sei interni. Io

ovviamente non intendo mettermi in contrasto né con il centro - sinistra né con il Segretario del

mio partito, per questa ragione mi asterrò su questo articolo, però non sono abituato a

rimodificare delle valutazioni che stavano dentro una impostazione di che cosa è la democrazia

rappresentativa. La democrazia rappresentativa presuppone che ci sono dei cittadini che si

presentano al vaglio della popolazione ed hanno la delega per governare perché hanno delle

competenze che gli vengono riconosciute attraverso il voto per governare, per amministrare. Ciò

Page 74: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

73

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

non toglie che la Bassanini, che ha prodotto tanti guasti, già da quindici anni, stabilisce, anche in

questo nuovo meccanismo di governo delle autonomie regionali, di potersi avvalere, a livello

tecnico, di staff, di esperti, di dirigenti. Nessuno impedisce né al Presidente della Giunta né al

singolo Assessore… che deve avere una validazione popolare, è uno che deve rendere conto e

deve essere una persona che deve avere anche una capacità di contrattazione. Io sto

semplicemente riproponendo gli argomenti che nella precedente legislatura portarono tutto il

centro - sinistra a stare su questa posizione. Praticamente eravamo sostenitori di questa tesi: se

l’Assessore è esterno, il Presidente lo può revocare in qualsiasi momento; se l’Assessore è un

Consigliere che si è dimesso, il suo potere di negoziazione sui singoli provvedimenti scompare.

La Giunta non è più un organo ma diventa uno staff del Presidente. Lo staff del Presidente è cosa

diversa. Allora se si vuole coinvolgere competenze e saperi tecnici che sulle materie della sanità,

anziché altre materie, possono dare un contributo, noi abbiamo sia la selezione dei dirigenti, sia

la individuazione di consulenti ed esperti che potrebbero aiutare chi governa nel cercare di

offrire delle risposte. Altra cosa è che si rimane con questa impostazione di una Giunta che

sostanzialmente ha un potere molto modesto. Se invece l’Assessore è anche Consigliere, nella

eventualità che nasca una diversità di opinione con il Presidente, il Presidente gli può revocare la

carica di Assessore, ma non la carica di Consigliere. E quindi in termini di battaglia politica,

specie quando i numeri non saranno poca cosa, 20, quella persona avrà… perché il Presidente

non vorrà mettere a repentaglio gli equilibri fragili perché saremo 12 a 8. 12 a 8 significa che se

un Assessore viene revocato ed entra in un clima di contenzioso, automaticamente là anche uno

o due voti possono determinare la maggioranza o la minoranza in Consiglio. Attraverso questo

espediente, si potrebbe restituire valenza a tutti gli eletti e all’organo Consiglio come vero

contrappeso nei confronti di una legge che ha concentrato il 90% dei poteri nelle mani del solo

Presidente della Giunta, se noi praticamente vogliamo fare una ricostruzione. Riprendo parte

delle elaborazioni dell’Assessore Chieffo che, nella precedente legislatura, è ripetutamente

intervenuto su questi argomenti anche nel dibattito sullo Statuto e l’ha fatto con onestà e lealtà,

anche rispetto alla sua collocazione in maggioranza. A dire la verità sarei un po’ più prudente,

cioè confermare un impianto tutto quanto giocato sul maggioritario spinto e sulla funzione di un

Page 75: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

74

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

organo monocratico che è il Presidente che concentra nelle proprie mani il 90% del potere, a mio

avviso è un errore di democrazia perché svuota il Consiglio e svilisce le funzioni della Giunta.

Ribadisco, nella mia dichiarazione di voto, di astenermi perché non intendo né mettermi in

contrasto con il segretario del mio partito e né tanto meno con il centro - sinistra, ma ho voluto

ricordare che su questo noi abbiamo fatto l’emendamento dove dicemmo sei Assessori e non otto

e tutti e sei interni.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Tedeschi. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE TEDESCHI:

Grazie, Presidente. Io in questa situazione in effetti ho voluto chiarire e quindi esplicitare anche

una posizione mia personale che si allinea a quella del Gruppo dell’Italia dei Valori, ma ho il

dovere in questa Aula di chiarire alcuni aspetti. Intanto, la materia è molto delicata, e mi rifaccio

a quello che è successo nella passata legislatura. Nella passata legislatura abbiamo, con giuste

cause, condannato l’esborso di denaro pubblico che c’è stato in più rispetto agli otto Assessori

esterni, otto Assessori rispetto alle dimissioni dei Consiglieri interni. Siamo arrivati, nella passata

legislatura, ad avere 40 o 38 persone che stavano in questa Aula. Effettivamente, Presidente, mi

sono sembrati una cifra, rispetto alla crisi economica, non giustificabile perché poi la quantizzai,

in parecchi comunicati stampa, in 12 milioni e mezzo di euro. 12 milioni e mezzo di euro erano

una cifra astronomica ed una cifra non giustificabile né allora e né adesso. Nell’allinearmi in una

posizione politica e nel non voler danneggiare la mia regione perché oggi mi trovo, e condivido

le parole che in precedenza sono state dette, a dover decidere in un momento difficile della vita

politica ed economica della Regione, prendere una decisione adesso in cinque minuti oppure

averla ragionata in pochi giorni, non è corretto per le persone, per le menti e le professionalità

che potrebbero arrivare successivamente. Nel momento in cui noi ci troviamo, per forza di cose,

a dover esprimere con un voto rispetto a questa situazione, la difficoltà sicuramente c’è, ma mi

voglio tranquillamente comportare nel rispetto di quello che il nostro partito ha deciso per non

danneggiare la regione e quindi votare a favore di una eventuale professionalità che potrebbe

essere chiamata all’esterno per dare una mano a questa Regione. Non voglio creare un danno nel

Page 76: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

75

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

momento in cui, per esempio, abbiamo bisogno nella sanità, nelle finanze, in un settore

particolare, nel momento in cui non viene eletto un Consigliere regionale che ha determinate

competenze, come si va ad affrontare un problema del genere, non lo so! Ma voglio riportarlo

anche a livello governativo e nazionale perché la nostra nazione ne ha fatto tanto uso e devo dire

con giustissime ragioni perché i Governi tante volte hanno preso alcune personalità per far fronte

a delle emergenze oppure a dei settori dove i parlamentari non erano presenti. E con questi

risultati l’Italia negli anni passati ha avuto grossi risultati. Con queste motivazioni, voglio

ricordare che noi comunque saremo attenti alle spese che questa Regione potrà affrontare nel

momento in cui voglia nominare eventuali professionalità esterne. Questo può essere fatto

tranquillamente con delle proposte che successivamente vanno nella direzione di dire che se

dovessimo aumentare una unità, due unità, per avere professionalità che ci devono aiutare, gli

stipendi rimarranno uguali, le spese per la politica rimarranno uguali, dovendole poi dividere per

tutti i presenti in questo Consiglio. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Di Donato. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE DI DONATO:

Io non volevo intervenire per la seconda volta su questo argomento, ma sono costretto a farlo

anche perché ho sentito i colleghi ed ho sentito delle parole aberranti. Ho sentito il Consigliere

Leva che parla di aberrazione. Aberrante significa al di fuori della norma. Il problema è che nel

corso degli ultimi anni, non me ne voglia il Presidente Iorio, la Regione Molise si è avvalsa di

Assessori esterni. Se la norma è stata quella, se questa è una norma aberrante, allora il

problema… voglio chiarire questo passaggio. Nel momento in cui si vanno a nominare quattro

Assessori esterni, il Consigliere Tedeschi diceva prima: “Ma se sono delle professionalità”, se

sono delle professionalità, coloro i quali stanno in Giunta si nominano i consulenti, se li pagano

di tasca propria, non vanno ad aggravare sul bilancio regionale e continuano a fare il loro

compito istituzionale. Bisogna richiamare alla memoria, anche a qualche collega presente in

Aula: probabilmente qualche anno fa c’era la scelta degli Assessori, fatti anche in altri Enti

istituzionali, addirittura per concorso; si portava la domanda e poi si vedevano quali erano gli

Page 77: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

76

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

aspiranti che avevano maggiore capacità per essere nominati in Giunta. Io penso che stiamo

facendo delle discussioni che, a mio giudizio, devono avere maggiore senso logico. In una

situazione come questa attuale in cui ci sono delle situazioni contingenti, andare a fare la nomina

di Assessori esterni, secondo me, non ha nessun senso logico. Io preannuncio fin d’ora il mio

voto favorevole a questo emendamento, ringrazio il primo proponente Consigliere De Bernardo

di non averlo ritirato e chiaramente dal voto che ci sarà in Aula prenderò anche le opportune

decisioni.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola l’Assessore Scasserra. Ne ha facoltà.

ASSESSORE SCASSERRA:

Grazie, Presidente. Voglio soltanto sottolineare piccoli argomenti ma di fondamentale

importanza. Innanzitutto mi sembra che il dibattito di quest’oggi su questo articolo, su questa

norma che, come ha ricordato qualcuno, credo il Consigliere Leva, va a decidere quelle che

saranno le sorti dei prossimi Consigli regionali, non di quello di oggi, quindi è importante che il

Consiglio si esprima, che ogni Consigliere esprima la propria valutazione al di là di

schieramenti, di appartenenze o di altro; non riguarda un atto del momento, riguarda un atto che

dovrà generare il Governo della nostra Regione nelle legislature a venire, sperando che ce ne

saranno e ce ne saranno tante. Personalmente credo nella buona fede e nella convinzione,

nell’alta convinzione di ognuno di noi al di là di quelle che siano le tesi sostenute. Sono

pienamente consapevole e convinto che il collega De Bernardo abbia delle motivazioni

importanti, delle motivazioni di cui è fortemente convinto, così come gli altri e così come io

personalmente ho le mie. Ci tenevo a precisarle. Io credo che la possibilità degli Assessori

esterni non debba e non possa essere preclusa andando con un Consiglio regionale a venti, è stato

l’uso distorto, probabilmente, che nel passato, in alcuni casi, c’è stato degli Assessorati esterni

che servivano a far dimettere per far entrare altri in Consiglio regionale. Questa era la realtà

precedente dove per Assessore esterno non si deve intendere la nomina di un Assessore eletto

che poi si dimette per far posto al primo dei non eletti. Se è successo, è stata – questa -

probabilmente una stortura, ma noi dobbiamo pensare al futuro e non al presente o al passato. Il

Page 78: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

77

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

presente è una legislatura composta da Assessori interni, a nessuno è stato chiesto di dimettersi,

non sappiamo quello che succederà domani. Personalmente credo che la norma che abbia

favorito un utilizzo anche distorto di questo sia stata l’equiparazione, anche in termini di

stipendio e di status, tra l’Assessore e il Consigliere, al di là del fatto che l’Assessore fosse stato

o meno eletto dal popolo. Se noi limitassimo l’indennità assessorile, oltre a ridurre quella dei

Consiglieri regionali laddove si dovesse rendere necessario, credo che sia opportuno ed

importante non precludere, soprattutto con una Giunta contenuta a quattro Assessori più il

Presidente, la possibilità di scegliere e di far ricadere la scelta su materie tecniche strategiche su

persone anche esterne al Consiglio, anche esterne alla politica, anche persone non candidate che

potrebbero prestare la propria professionalità al riguardo. Credo che sia giusto e soprattutto credo

che parlando del futuro sia più corretto lasciare la possibilità di scelta anziché precluderla oggi.

Se noi andassimo a votare questo emendamento, andremo a precludere questa possibilità. Un

domani, invece, lasciando la possibilità degli Assessori esterni, starà alla sensibilità del

Presidente eletto e alla sensibilità della maggioranza che lo sostiene, oltre che dell’intero

Consiglio, condividere o meno questa scelta, cercando poi di trarre le opportune conclusioni.

Non è una questione di stare da una parte o dall’altra, di pensarla diversamente in maniera netta,

è soltanto una espressione personale, come ognuno di noi bene ha fatto a fare, nella piena

consapevolezza che ognuno ha delle giuste argomentazioni, dei giusti convincimenti, soprattutto

una buona ed un’ottima fede nel mantenere ferma la propria idea. Questa era la mia, ci tenevo a

dirla e sono convinto che la possibilità vada mantenuta.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Cavaliere. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE CAVALIERE:

Grazie, Presidente. Io sono uno dei firmatari dell’emendamento. Resto convinto che in un

momento del genere doveva essere dato un segnale forte, ma mi trovo nella stessa situazione del

collega Petraroia. Essendo appartenente ad un Gruppo della maggioranza ed essendo io anche il

Capogruppo, comunico il mio voto di astensione alla votazione.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Page 79: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

78

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Ha chiesto la parola il Consigliere De Bernardo. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE DE BERNARDO:

Per dichiarazione di voto: a questo punto mi ritengo fortunato a non appartenere ad un partito

politico, ma, essendo un uomo libero, confermo quanto già detto al momento della presentazione

dell’emendamento. Abbiamo imboccato un percorso virtuoso tutti quanti insieme ed io intendo

proseguirlo. Si assume la responsabilità chi vota sapendo che sta dando la possibilità di

aumentare di quattro Consiglieri regionali che graveranno sul bilancio regionale prossimo.

Io questa responsabilità non me la prendo, sono rispettoso della maggioranza e dei miei colleghi,

però non rinuncio alle mie idee.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Se non ci sono altri interventi, possiamo procedere alla votazione. Pongo ai voti l’emendamento

proposto dal primo firmatario Consigliere De Bernardo.

(Il Consiglio non approva)

È respinto l’emendamento, con il voto favorevole dei Consiglieri De Bernardo, Niro, Chierchia,

Di Donato, e l’astensione dei Consiglieri Cavaliere, Petraroia, Pietracupa.

Articolo 4. Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Chierchia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE CHIERCHIA:

Grazie, Presidente. Ho visto la scelta, che io rispetto e non condivido, del Consiglio regionale di

camuffare l’aumento mascherato dei costi della politica da 20 a 24. Io sono il primo che cambia

idea, molte volte cambio idea, lo riconosco perché secondo me solo gli stupidi non cambiano

idea. Mi fa piacere che gli amici dell’Italia dei Valori hanno cambiato idea questa volta perché

l’altra volta hanno fatto una battaglia contraria agli Assessori esterni. Io da domani comincerò

una campagna tra la gente e, qualora lo Statuto venga approvato in seconda lettura così, mi farò

portavoce - lo ribadisco - di un’iniziativa referendaria perché la gente deve sapere che sono stati

aumentati i costi della politica perché non lo faranno gratis i quattro Assessori esterni. E ben

diceva il Consigliere Petraroia che, se non ci sono le professionalità, non Michele Iorio, perché

qui non stiamo parlando di Iorio o di Frattura, stiamo parlando delle generazioni dei Molisani

futuri, chi sarà il Presidente tra dieci o venti anni nominerà i consulenti che vuole e avrà tutti gli

Page 80: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

79

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

scienziati che vuole come collaboratori. Quindi, annuncio il mio voto contrario all’articolo 4, a

tutti gli articoli seguenti dello Statuto e voto contro lo Statuto.

Mi dispiace perché io sono un mediatore nato e volevo condividere con voi l’approvazione dello

Statuto, ma così non si può. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Parpiglia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE PARPIGLIA:

Onestamente non avevo proprio intenzione di parlare, però alcune dichiarazioni mi fanno

scattare, quindi non posso non partecipare alla discussione e alla riflessione. Non ce la faccio più

con questi populismi da parte di destra, di sinistra, delle strumentalizzazioni. Sono proprio al

limite. Orgogliosamente voto contro quell’emendamento, spiego anche la motivazione con un

aneddoto: io sono stato eletto la prima volta al Consiglio comunale con il sindaco Augusto

Massa; ha messo sei Assessori esterni, quindi c’è stata una mortificazione personale

assolutamente alta perché evidentemente avevo avuto il consenso del popolo, della gente, ma

non solo io, anche gli altri esponenti. Evidentemente là è chiaro che c’è un abuso, naturalmente

non dal punto di vista penale o altro. Dal punto di vista politico c’è stato un abuso evidente di

Assessori esterni. Però, al contrario non si può precludere la possibilità al Presidente, ad una

maggioranza di poter scegliere delle personalità di alto profilo che possono essere determinanti,

che possono far bene alla Regione, ai Comuni, alle Province o alla nostra nazione. Per

concludere, non mi sembra di aver cambiato assolutamente idea. Quando uno parla, deve stare

attento ad utilizzare anche i termini giusti ed adeguati. Né io né i miei colleghi dell’Italia dei

Valori abbiamo mai cambiato idea. Siamo convinti di questo non perché bisogna aumentare i

costi, anche perché, in modo chiaro, non sono assolutamente favorevole eventualmente che un

Presidente della Regione o una maggioranza possa inserire quattro Assessori esterni. Rispetto

alla mia sensibilità non vorrei che fosse così. E’ evidente, però, che qualche personalità, anche

qualche donna, a cui ha fatto riferimento Di Pietro… Se non dovesse essere eletta alcuna donna,

che facciamo? In Giunta la quota rosa non deve essere rispettata? Non si può precludere una

Page 81: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

80

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

possibilità ed una scelta che va nell’indirizzo della qualità, della professionalità e della

competenza. Quindi, basta con questi populismi perché non ce la faccio più.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Niro. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE NIRO:

Presidente, io ho fatto già l’intervento per dichiarazione di voto, quindi la mia dichiarazione resta

la stessa. Per quanto riguarda le quote rosa, potrebbero essere le quote celesti. Non parliamo di

quote rose e quote celesti perché nella competizione elettorale ci sono mille modi per poter

scrivere… la preferenza di genere assicura ad entrambi i sessi la rappresentanza, non assicura

solo ad un sesso la rappresentanza. Io volevo far rimanere agli atti una mia comunicazione: per

motivi personali mi devo assentare dall’Aula, purtroppo devo andare via, quindi voglio che resti

agli atti che alle ore 16:20 io esco dall’Aula.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Petraroia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Confermo il voto di astensione su tutto l’articolo 4 e per rivendicare, con grande rispetto nei

confronti delle opinioni di ciascuno, che, come centro - sinistra abbiamo fatto cinque anni di

campagna elettorale contro Michele Iorio e contro gli Assessori esterni. Io credo che nella vita e

in politica la coerenza debba tornare ad essere un valore.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Romano. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE ROMANO:

Grazie, Presidente. Io confermo il voto favorevole sull’articolo 4 in questione. Per quanto

riguarda la coerenza, personalmente non ho partecipato al voto dello Statuto precedente e,

avendo ricoperto, avendo avuto l’onere di ricoprire il ruolo di Presidente della Commissione

Statuto per i primi cinque mesi di vigenza di quella Commissione, cioè da gennaio 2007 fino a

luglio del 2007, ricordo bene il dibattito che caratterizzò quella fase anche molto edificante, sia

come esperienza culturale personale e sia come momento istituzionale. E si disse che per tutti

Page 82: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

81

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

coloro i quali legittimamente rivendicavano una maggiore dignità del Consiglio regionale portata

alle estreme conseguenze, l’ordinamento consentiva di optare per il modello assembleare, cioè di

elezione del Presidente della Regione tra i Consiglieri regionali in seconda battuta rispetto

all’elezione del Consiglio regionale. Si disse ancora, coadiuvati e supportati anche da ben più

autorevoli di me opinionisti e giuristi, che per il caso in cui si acceda al meccanismo

dell’elezione diretta, per ragioni di logica e di coerenza, fondamentalmente non si può precludere

al Presidente della Regione la possibilità di avvalersi anche di Assessori esterni, fermo restando

che il contrappeso istituzionale sta nel fatto che il Consiglio regionale ben può imporre, in via

politica, le dimissioni di Assessori sgraditi o non all’altezza, ovvero dello stesso Presidente. Non

vorrei che anche questa volta si scambiassero lucciole per lanterne, confondendo quello che è un

piano di dialettica istituzionale con piani che attengono più alla dialettica politica. Sicuramente

non si può prendere a modello la scelta che è stata fatta nella scorsa legislatura di “imporre” le

dimissioni degli Assessori dalla carica di Consiglieri al momento di entrare in Giunta con un

principio che è valido e non può essere messo in discussione dalla contingenza. Dico questo

perché rispetto le opinioni di chi ritiene e di chi in qualche modo legittimamente propone che gli

Assessori siano anche Consiglieri, ma non credo che sia una operazione corretta quella di

attribuire ad altri di aver cambiato idea allorquando probabilmente non è così e allorquando

addirittura, se oggi ci troviamo a votare per 20 Consiglieri, ci sono Consiglieri regionali che non

più tardi di un anno fa hanno votato per l’estensione a 32 Consiglieri regionali. Questo lo dico

giusto per ripristinare la verità anche nei confronti di chi non perde occasione per manifestare

opinioni diametralmente opposte. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Leva. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE LEVA:

Preannuncio il voto favorevole all’articolo in discussione. Rivendico la coerenza sia in questa

fase che nella fase precedente dove noi approvammo un articolo simile con il voto favorevole del

Partito Democratico. Io sono contrario agli Assessori esterni. Rivendico, con un po’ di orgoglio,

un po’ di competenze giuridiche perché altrimenti sembra che stiamo discutendo di altro. Un

Page 83: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

82

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

conto è la politica, e politicamente uno può essere d’accordo o contrario agli Assessori esterni, se

n’è fatto un abuso nella scorsa legislatura; quella battaglia l’abbiamo condotta, la ricondurrei

oggi e la ricondurrei domani. Però un conto è la battaglia politica ed un conto è quando uno

scrive le regole. Siamo in Italia dove alla Provincia è consentito, al Comune è consentito,

sarebbe una forzatura giuridica unica in Italia, unica nel Paese, farlo per Statuto ed imporre per

Statuto che un Presidente della Giunta, eletto direttamente dai cittadini, non può scegliere un

Assessore esterno. Di questo stiamo ragionando. Non consento a nessuno strumentalizzazioni

politiche in un momento come questo che lasciano lo spazio alla demagogia che fa male alla

politica tutta e si continua sempre su questo crinale perché c’è sempre qualcuno che deve fare il

primo della classe. Non funziona! Siamo classe dirigente tutti, né chi più né chi meno. E quando

si parla delle regole del gioco, sono regole che non vanno piegate a logiche di parte o a logiche

di bottega perché siamo alla vigilia della campagna elettorale. O siamo capaci tutti di fare uno

scatto di orgoglio o è meglio che ce ne andiamo tutti quanti a casa perché così non funziona e il

sistema non regge. E allora, scusate, di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di uno Statuto

che lascia al Presidente della Giunta regionale l’opzione di farli interni o di farli esterni. E’ la

politica che poi sceglie. Se vinciamo le elezioni noi, se vince il centro - sinistra, li farà tutti

quanti interni, tutti. Mi assumo la responsabilità come Segretario della principale forza politica,

l’ho detto nell’intervento di prima e lo ribadisco adesso. Lo Statuto, che lascia questa porta

aperta, non fa altro che confermare un orientamento giuridico, un orientamento anche se volete

giurisprudenziale che negli anni si è venuto a creare. Dobbiamo tornare ad assumere una veste di

legislatori perché altrimenti sembra che qui veniamo forse per giocare a carte. Siccome siamo dei

legislatori, siccome stiamo per approvare uno Statuto dopo anni, e questo è un passaggio

fondamentale nella vita di una comunità, dobbiamo metterci tutti in questi panni, non in quelli di

chi invece tira la corda e la tira a favore della propria parte politica, altrimenti siamo tutti quanti

bravi a fare così. Confermo il voto favorevole a questo articolo per le ragioni che ho esposto.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Non ci sono altri interventi. Pongo ai voti l’articolo 4.

(Il Consiglio approva)

Page 84: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

83

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Con il voto contrario del Consigliere Chierchia e l’astensione dei Consiglieri Ciocca, Petraroia e

Cavaliere, è approvato l’articolo 4.

Dopo l’articolo 4 c’è un emendamento del Consigliere Petraroia che chiede all’articolo 53,

comma 3, dello Statuto di sostituire la parola “Giunta” con la parola “Consiglio”, riguarda il

controllo sulle società partecipate. Ha chiesto la parola il Consigliere Petraroia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

L’articolo 53 dello Statuto contempla la possibilità che la vigilanza sugli organi sub regionali,

che oggi è nelle mani del Consiglio, possa essere avocata nelle mani della Giunta. Con

l’emendamento si ripristina che il ruolo di vigilanza sugli enti strumentali, sulle agenzie e gli

istituti resti di competenza del Consiglio regionale. Quindi, chi vota a favore dell’emendamento

vota a favore di un ruolo del Consiglio regionale.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Chierchia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE CHIERCHIA:

Bravo Petraroia.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Presidente Iorio. Ne ha facoltà.

PRESIDENTE DELLA GIUNTA IORIO:

Io non sono d’accordo su questo perché credo che nello Statuto questa questione non è proprio…

potrebbe avere anche ragione di entrare, però allontana la capacità di controllo e anche di

immediatezza per quanto riguarda la questione delle società partecipate e quanto altro che è una

competenza gestionale ed è anche, purtroppo, una responsabilità gestionale. Io credo che una

Assemblea come quella del Consiglio regionale non potrebbe dedicarsi ad attività di controllo se

non dotarsi degli strumenti necessari per poterlo fare, ma con una individuazione di

responsabilità tanto diffuse da rimanere anche molto confuse sulla reale possibilità che il

Consiglio ha di controllare l’attività delle società partecipate o quanto altro. Diverso è il

controllo generale sui bilanci, come già avviene, ed altre questioni. Ritengo che questo sarebbe

di difficile applicazione e potrebbe comportare anche una deresponsabilizzazione complessiva

Page 85: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

84

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

del sistema rispetto ad una attività che può essere una prerogativa della Giunta, ma ne costituisce

anche la sua specifica responsabilità.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Romano. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE ROMANO:

Presidente, proprio in termini istituzionali, io invece credo che sia corretta l’impostazione dei

proponenti dell’emendamento di ricondurre al Consiglio il potere su quella partita di potere

pubblico. E vorrei ricordare al Presidente, brevemente e senza polemica, che intanto oggi è

annoverata sotto il controllo del Presidente della Giunta regionale la gestione delle partecipate

per una scelta che non è statutaria e non è legislativa, ma è una scelta in qualche modo politica,

che io contesto, che è da attribuire al Presidente della Regione, cioè quella di attribuirsi il potere

di effettuare le nomine degli organi sociali di governo delle società partecipate, contravvenendo

anche ad una tradizione precedente che voleva che fosse il Consiglio regionale a nominare, con

criterio paritario, i rappresentanti all’interno degli organi sociali. Quindi, mi verrebbe da dire

“chi è causa del suo mal pianga se stesso”, ma visto che siamo in un dibattito più ampio a livello

statutario, aggiungerei che, secondo me, questa è l’occasione per rimediare anche al sovraccarico

di responsabilità in capo ad una sola persona.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Petraroia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Io sono rammaricato della posizione della Giunta perché l’articolo 53 svuota completamente le

funzioni del Consiglio. Stabilisce al comma 3: “La Giunta regionale approva gli atti

fondamentali degli enti, esercita l’indirizzo e la vigilanza e, quando la legge lo prevede, ne

nomina e ne revoca gli organi”. Dopo di che al comma 5 dice che le agenzie sono tutte strutture

regionali che si muovono nell’ambito degli indirizzi definiti dalla Giunta regionale. In pratica,

qui c’è una confusione di attribuzioni perché un conto è la programmazione, il ruolo di

pianificazione e controllo anche dei bilanci che sono propri del Consiglio regionale - sto facendo

un ragionamento che vale evidentemente per le future legislature, mi spiace che su questo

Page 86: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

85

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

emendamento non ci sia lo stesso calore e la passione di quelli dove si tratta di allargare i numeri

- qui parliamo di competenze degli organi istituzionali, se si vuole ragionare di competenze

istituzionali. Se il Consiglio regionale, in quanto Organo, viene sostanzialmente messo da parte,

anche in occasione della valutazione sui bilanci degli enti sub regionali, è evidente che il

Consiglio regionale a quel punto ha un ruolo monco perché quando dovrà misurarsi sul bilancio

della Regione mancheranno i bilanci di tutti gli enti, di tutte le società partecipate. Le

Commissioni consiliari che oggi assolvono alcune funzioni - penso in particolare alla

Commissione bilancio che ha la possibilità di convocare audizioni, di chiedere conto

dell’andamento anche della gestione degli enti, istituti, agenzie e delle società partecipate - nel

momento in cui lo Statuto assegna questa funzione alla Giunta, che è un Organo Esecutivo e che

dovrebbe curare la parte attuativa, cioè approvati i bilanci degli enti che sono di competenza del

Consiglio, è evidente che poi la gestione materiale degli enti e il raccordo non può che

intervenire con il Governo regionale. Ma se si stabilisce che anche competenze che sono del

Consiglio vengono esercitate dalla Giunta, il Consiglio viene tagliato fuori in maniera definitiva

ed in maniera istituzionale da ogni possibilità di sapere quello che accade nelle società

partecipate, nelle agenzie, negli istituti, nei consorzi, etc. Questo ci andrà ad indebolire

complessivamente come macchina Regione perché noi stiamo immaginando un assetto con un

Presidente, quattro Assessori che dovranno non soltanto assicurare la gestione delle attività che

sono deputate all’Esecutivo, alla Giunta, ma dovranno concentrare su di sé tutti i controlli, le

azioni di vigilanza, di tutte le società partecipate e di tutti gli enti sub regionali, con una sorta di

dicotomia perché dall’altra parte il Consiglio, su gran parte di quella che è la necessità, quello

che accade anche oggi, si troverebbe statutariamente esautorato. Tu per Statuto non potresti poi

chiedere che cosa succede all’Arsiam, cosa succede all’altra agenzia. C’è scritto, Presidente,

articolo 3: “La Giunta approva gli atti fondamentali degli enti”, gli atti fondamentali sono i

bilanci; “esercita l’indirizzo e la vigilanza e, quando la legge lo prevede, ne nomina e ne

revoca…”. Tutti gli atti di tutti gli enti…

Interloquisce fuori microfono il Presidente Iorio.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Page 87: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

86

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Ma non c’è scritto da nessuna parte. Presidente, l’articolo 53 della bozza di Statuto su cui noi

siamo chiamati a votare è composto da cinque commi. In nessuno dei cinque commi viene

richiamata mezza funzione in capo al Consiglio regionale, mentre nell’attuale Statuto ci sono una

serie di rimandi, di articoli dove alcune competenze si prefigurano che siano del Consiglio

regionale. Oggi noi quando agiamo, agiamo perché nello Statuto per quelle funzioni c’è una

competenza formale del Consiglio e delle Commissioni. Oggi l’articolo 53 parla di enti, agenzie,

aziende e società regionali composto da cinque commi, in nessuno comma è riportato un solo

compito assegnato al Consiglio regionale. Quindi significa che il futuro Consiglio regionale, al di

là delle collocazioni, al di là di chi sarà amministratore, sarà impossibilitato per Statuto di

svolgere una funzione perché la funzione non è ricondotta a competenze. In precedenza c’era una

separazione. I rendiconti si approvano insieme al bilancio della Regione e c’è una competenza.

Quella competenza ti permette di esercitare anche il controllo in corso d’anno rispetto

all’esercizio delle attività che fanno le società partecipate. Se invece la competenza del bilancio

viene ricondotta nelle mani della Giunta, il Consiglio in base a quale appiglio giuridico potrebbe

sollecitare di svolgere una funzione di vigilanza, se anche gli atti fondamentali… qua non stiamo

parlando di gestione, non stiamo parlando che una società o un Presidente di un ente, di una

agenzia si deve raccordare con l’Assessore che ha quella delega. Questo è dato per scontato, è

acquisito. Ma qui vengono spuntate tutte le possibilità per il ruolo del Consiglio regionale.

Reputo, in generale, che questa sia una cosa sbagliata al di là di chi sta da una parte e di chi sta

dall’altra perché materialmente noi avremo il Consiglio che non ha gli strumenti e la Giunta che

si ritroverebbe sovraccaricata di responsabilità. Pensiamo a tutte le società partecipate che ci

stanno oggi. Le società partecipate di oggi fanno per davvero tremare i polsi. Ammesso e non

concesso che c’è un provvedimento da portare in Consiglio, in base a quale articolo dello Statuto

della Regione, il Consiglio verrebbe coinvolto rispetto ad una scelta che fa una società

partecipata se lo Statuto esautora il Consiglio e non ne attribuisce nemmeno in maniera indiretta

e nemmeno sugli atti fondamentali alcuna tipologia di competenza? Alcune cose che sono state

fatte nel corso degli anni passati e che hanno visto, almeno a livello informale e qualche volta

anche in termini sostanziali, con un pronunciamento del Consiglio… il Consiglio ha potuto

Page 88: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

87

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

almeno dare gli indirizzi, penso alla filiera del tessile, la filiera alimentare, il Consiglio ha dato

un indirizzo e la Giunta l’ha messo in esecuzione. Le società partecipate hanno potuto fare

determinate scelte. In questo modo il Consiglio nell’articolo 53 non viene menzionato. Siamo

completamente esautorati, anzi saranno coloro che faranno i Consiglieri regionali completamente

esautorati. Mi permetto di chiedere, se si ritiene di prestare attenzione a questo problema, anche

un minuto di sospensione per immaginare, su qualcuno dei cinque commi, almeno sugli atti

fondamentali, che ci sia un ruolo del Consiglio regionale.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Leggo il comma 3: “La Giunta regionale approva gli atti fondamentali degli enti, esercita

l’indirizzo e la vigilanza e, quando la legge lo prevede, nomina e revoca gli organi degli enti”.

L’articolo genericamente fa riferimento a enti, agenzie, aziende e società, però sul discorso

dell’esercizio dell’indirizzo e della vigilanza è riferito, per come lo leggo io, se non leggo male,

agli enti, non alle società. Non vorrei sbagliare. Stiamo parlando dello Statuto approvato già in

doppia lettura, non è che ci sia una modifica attualmente. Solo per rileggerlo: “La Giunta

approva gli atti fondamentali degli enti”, atti degli enti che vengono istituiti con legge regionale.

Quindi, è sugli enti che esercita l’attività di indirizzo e vigilanza, quelli che la legge regionale

prevede, istituisce e ne determina anche le competenze per quanto riguarda le nomine, se sono

previste dalla legge. Non mi sembra che faccia riferimento alle società… forse era stato già

affrontato l’altra volta. Io apprezzo l’indicazione, però credo che sulle società regionali

l’esercizio di controllo del Consiglio resti immutato, almeno come è espresso. Mi sembra solo

sugli enti, lo stavo rileggendo perché all’inizio mi ero posto lo stesso problema, in effetti era

molto ampio il passaggio. “La Regione può istituire”, la Regione quindi il Consiglio regionale e

“la legge regionale autorizza la partecipazione a società costituite. Le aziende sono enti pubblici

economici e quindi godono di autonomia imprenditoriale… per questo la Giunta approva gli atti

fondamentali degli enti”, non delle società, non sono citati e non fa riferimento in nessun altro

passaggio… perché poi l’istituzione di enti, aziende, agenzie e società… “tenuto conto dei

principi di sussidiarietà e proporzionalità”, cosa che avviene attraverso il Consiglio. Io credo che

forse si sia andato un po’… se non ricordo male questa valutazione era stata già fatta nella lettura

Page 89: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

88

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

dell’altro Statuto. Io credo che sia abbastanza chiaro, possiamo procedere, se lei intende ritirare

l’emendamento…

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Io ho controllato anche l’articolo del bilancio. Non c’è nell’articolo del bilancio, come è scritto

oggi, che quando la Regione approva il bilancio lo approva compresi i rendiconti degli enti, etc.

E’ stato tolto.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ma è stato tolto già all’epoca.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Ho capito che è stato tolto, ma significa sostanzialmente che noi, che oggi abbiamo un quadro

d’insieme come Consiglio e come Commissione bilancio… mi dispiace che non c’è il Presidente

Niro…

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ma c’è l’obbligo addirittura di allegare il rendiconto attualmente ai Gruppi.

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Adesso c’è perché c’è lo Statuto e dallo Statuto poi c’è la legge di contabilità. Con questa nuova

norma, il Consiglio non potrà più nemmeno esaminare i bilanci degli enti collegati.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Non credo sia così. “…comprensivo dei bilanci degli enti” è la nuova norma di contabilità. Lei

propone la votazione dell’emendamento. Pongo ai voti l’emendamento. del Consigliere

Petraroia.

(Il Consiglio non approva)

È respinto l’emendamento.

Pongo ai voti l’articolo 5.

(Il Consiglio approva)

E’ approvato l’articolo 5 con il voto contrario dei Consiglieri Ciocca e Chierchia

Pongo ai voti l’articolo 6.

(Il Consiglio approva)

Page 90: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

89

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

E’ approvato l’articolo 6 con il voto contrario dei Consiglieri Ciocca e Chierchia e con

l’astensione del Consigliere Petraroia.

Pongo ai voti l’articolo 7.

(Il Consiglio approva)

E’ approvato l’articolo 7 con il voto contrario dei Consiglieri Ciocca e Chierchia, astenuto il

Consigliere Petraroia.

Pongo ai voti l’articolo 8.

(Il Consiglio approva)

E’ approvato l’articolo 8 con il voto contrario dei Consiglieri Ciocca e Chierchia, astenuto il

Consigliere Petraroia.

Pongo ai voti l’articolo 9.

(Il Consiglio approva)

E’ approvato l’articolo 9 con il voto contrario dei Consiglieri Ciocca e Chierchia, astenuto il

Consigliere Petraroia.

All’articolo 10 c’è un emendamento per quanto riguarda la partecipazione del Consiglio alle

autonomie locali. Mi sembra che su questo è stato chiarito che siamo d’accordo tutti quanti,

abbiamo già trovato condivisione. Pongo ai voti l’emendamento.

(Il Consiglio approva)

E’ approvato con l’astensione del Consigliere Chierchia.

Pongo ai voti l’articolo 10 così come emendato.

(Il Consiglio approva)

E’ approvato l’articolo 10 con il voto contrario dei Consiglieri Ciocca e Chierchia.

All’articolo 11 c’è un emendamento sostitutivo, era quella discussione che abbiamo fatto

all’inizio sugli emendamenti, abbiamo già chiarito, emendamento di Tamburro dove noi

chiederemo anche il conforto di una interpretazione legislativa. Quindi l’articolo 11 diventa

quello emendato dal Consigliere Tamburro. Pongo ai voti l’articolo sostituivo.

(Il Consiglio approva)

Page 91: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

90

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

E’ approvato con il voto contrario dei Consiglieri Ciocca e Chierchia, astenuto il Consigliere

Petraroia.

Procediamo con lo Statuto. Ha chiesto la parola il Consigliere Chierchia. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE CHIERCHIA:

Per dichiarazione di voto, dico soltanto che abbiamo “ingoiato tanti rospi in silenzio”, io ed il

collega Niro che adesso non c’è, siamo degli assemblearisti, abbiamo votato per rispetto e per

l’unanimità all’Aula una forma di governo che non condividiamo e che è quella presidenziale.

Abbiamo ingoiato un rospo, abbiamo ingoiato un rospo sul maggioritario falso. Personalmente

ricordo che ho cambiato idea, proprio per rispetto, quindi di fatto ho votato in modo favorevole

all’articolo 2 bis. Presenterò un emendamento al regolamento per abolire i Gruppi monocellulari,

però l’ultimo rospo sugli Assessori esterni è quello che ci è arrivato fin sopra l’esofago. E’ un

aumento camuffato da 20 a 24. Questo proprio non ce l’abbiamo fatto ad ingoiarlo e quindi il

mio voto è contrario.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Ha chiesto la parola il Consigliere Petraroia. Ne ha facoltà

CONSIGLIERE PETRAROIA:

Preannuncio un voto di astensione sullo Statuto perché ritengo che l’articolo 53 è stato

sottovalutato dai colleghi, dalla Giunta e me ne dispiaccio perché, nello spirito di costruire, per la

prospettiva, un assetto istituzionale anche in linea con le innovazioni che stanno emergendo a

livello nazionale dove si sta ipotizzando una sorta di riconsiderazione del potere assegnato alle

Assemblee legislative, per temperare quello che è stato fatto nel corso di questi 20 anni con un

eccesso di potere consegnato nelle mani degli Organi monocratici, immaginare di esautorare

l’organo Consiglio regionale che viene eletto alla pari del Presidente della Giunta regionale da

ogni attività di vigilanza e controllo che attiene al sistema Regione in termini più ampi,

rappresenti un vulnus per quello che mi riguarda. Io ho esplicitato la mia opinione anche sugli

altri temi e probabilmente sarebbe stato opportuno dare un segnale anche di contenimento della

spesa pubblica. Ma quello che mi rattrista, d in qualche modo mi fa stare preoccupato, è che se il

futuro Consiglio regionale dovrà approvare un bilancio di 200 o 300 milioni di euro, che è il

Page 92: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

91

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

margine, e non si può occupare di centinaia di milioni di euro e di tutte le società e tutto ciò che

ruota intorno alla Regione Molise, io credo che una amputazione di competenze che non ha fatto

nessun Consiglio regionale di Italia… guardate che questa è una cosa grave. Io mi appello al

vostro senso di responsabilità se riusciamo ancora a riprendere un filo di ragionamento su questo

aspetto. In nessun Consiglio regionale di Italia ci si è privati della possibilità di controllare quello

che accade negli enti che nascono per volontà della Regione, enti, agenzie, istituti. Ho letto

anche l’articolo del bilancio. Se prendiamo l’articolo del bilancio della Regione, non c’è scritto

che gli enti devono dare i rendiconti al Consiglio regionale. La legge finanziaria è una legge

ordinaria. La legge ordinaria non può prevaricare… qui ci sono autorevolissimi studiosi, io sono

un modestissimo apprendista perché sono circondato da docenti, avvocati e soggetti brillanti, ma

secondo la gerarchia delle fonti lo Statuto, che viene approvato non per nulla in doppia lettura e

deve essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ha una preminenza rispetto ad una legge

regionale ordinaria. Quindi, se per legge regionale ordinaria decidiamo o abbiamo deciso in

passato che su una società partecipata o su una agenzia, un istituto o un consorzio c’era un

vigilanza esercitata dal Consiglio, nel momento in cui nella Carta fondamentale andiamo a

stabilire che le competenze sono attribuite alla Giunta e non c’è alcun cenno, alcun riferimento al

ruolo del Consiglio nemmeno sugli atti fondamentali, io vorrei capire come fa un domani il

Consiglio ad approvare una legge che va contro lo Statuto di quella Regione. Ci mettiamo a

rischio di impugnativa in qualsiasi momento. Basterebbe semplicemente che in uno dei cinque

commi dell’articolo 53, almeno sugli atti fondamentali che sono il bilancio preventivo e il

bilancio consuntivo, si facesse cenno ad una potestà statutaria del Consiglio. Lo dico anche come

ausilio all’attività che dovrà svolgere la futura Giunta regionale.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Procediamo alla votazione. Pongo ai voti la proposta di legge numero 47 avente ad oggetto:

“Proposta di intervento modificativo ai sensi dell’articolo 17 bis della legge regionale 24 ottobre

2005 n. 36, come integrata e modificata dalla legge regionale 30 marzo 2012 n. 7, concernente:

<<Modifiche allo Statuto della Regione Molise approvato con prima deliberazione del Consiglio

Page 93: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

92

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione del Consiglio regionale n. 35 del

22 febbraio 2011>>.

(Il Consiglio approva)

Con due voti contrari e tre astenuti, la proposta di legge è approvata a maggioranza assoluta.

Page 94: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

93

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALL’APPROVAZIONE, CON P RIMA

DELIBERAZIONE, DELL’INTERVENTO MODIFICATIVO AI SENS I

DELL’ARTICOLO 17-BIS DELLA LEGGE REGIONALE 24 OTTOB RE 2005, N. 36,

COME INTEGRATA E MODIFICATA DALLA LEGGE REGIONALE 3 0 MARZO

2012, N. 7, CONCERNENTE: <<MODIFICHE ALLO STATUTO D ELLA REGIONE

MOLISE, APPROVATO CON PRIMA DELIBERAZIONE DEL CONSI GLIO

REGIONALE N. 184 DEL 19 LUGLIO 2010 E CON SECONDA DELIBERAZIONE DEL

CONSIGLIO REGIONALE N. 35 DEL 22 FEBBRAIO 2011>>, CHE FA VOTI

AFFINCHÈ NEL REGOLAMENTO INTERNO VENGA PREVISTA ESP RESSA

NORMA CHE GARANTISCA LA COSTITUZIONE DI GRUPPI CONS ILIARI PER

CIASCUNA LISTA CHE ABBIA ELETTO RAPPRESENTANTI IN C ONSIGLIO.

APPROVAZIONE.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Abbiamo tre ordini del giorno collegati.

Il Presidente ci chiedeva la disponibilità a discutere sul deliberato del CAL perché c’è una

emergenza proprio su tempi che sono ristrettissimi. Credo che sia possibile fare il Consiglio

lunedì, altrimenti negli altri giorni ci sono le Commissioni dei Presidenti impegnati tutti a Roma.

L’Assessore ha già dato disposizione di fotocopiare il deliberato, il documento approvato dal

CAL, così lo leggiamo nel fine settimana. Penso che sia interesse di tutti doverne discutere. C’è

il lavoro delle Commissioni, delle Conferenze dei Presidenti in settimana proprio per lavorare sul

decreto legge. Martedì siamo impegnati, non solo io, il Presidente Iorio, l’Assessore Vitagliano e

probabilmente servirà l’apporto di qualche Assessore perché c’è una Conferenza congiunta,

allargata anche agli Assessori proprio per il discorso dei tagli. Quindi, è convocato lunedì il

Consiglio.

Abbiamo un ordine del giorno condiviso, conseguente alla rettifica fatta all’articolo 2 bis, che fa

voti stabilendo che nel Regolamento interno venga prevista espressa norma che garantisca la

costituzione di Gruppi consiliari per ciascuna lista che abbia eletto rappresentanti in Consiglio.

Page 95: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

94

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Pongo ai voti l’ordine del giorno.

Favorevoli all’ordine del giorno? Contrari? Astenuti?

Contrari… nessuno; astenuti… nessuno. È approvato l’ordine del giorno.

(Il Consiglio approva)

Page 96: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

95

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALL’APPROVAZIONE, CON P RIMA

DELIBERAZIONE, DELL’INTERVENTO MODIFICATIVO AI SENS I

DELL’ARTICOLO 17-BIS DELLA LEGGE REGIONALE 24 OTTOB RE 2005, N. 36,

COME INTEGRATA E MODIFICATA DALLA LEGGE REGIONALE 3 0 MARZO

2012, N. 7, CONCERNENTE: <<MODIFICHE ALLO STATUTO D ELLA REGIONE

MOLISE, APPROVATO CON PRIMA DELIBERAZIONE DEL CONSI GLIO

REGIONALE N. 184 DEL 19 LUGLIO 2010 E CON SECONDA DELIBERAZIONE DEL

CONSIGLIO REGIONALE N. 35 DEL 22 FEBBRAIO 2011>>, CHE INVITA IL

PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE A NON METTERE IN ESSERE IN

QUESTA FASE ALCUNA INIZIATIVA RELATIVA ALL’INDIZION E DEL

REFERENDUM CONFERMATIVO. APPROVAZIONE.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Abbiamo un altro ordine del giorno con più firme, che concerne l’eventualità del referendum,

quindi, questo ordine del giorno, in considerazione del fatto che è stata approvata la legge di

modifica dello Statuto, invita il signor Presidente della Giunta regionale a non mettere in essere

la fase referendaria perché quelle che erano le criticità sono state superate di fatto

dall’approvazione di questa legge.

Pongo ai voti l’ordine del giorno.

Favorevoli all’ordine del giorno? Contrari… Astenuti… Nessuno.

(Il Consiglio approva)

Page 97: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

96

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

ORDINE DEL GIORNO COLLEGATO ALL’APPROVAZIONE, CON P RIMA

DELIBERAZIONE, DELL’INTERVENTO MODIFICATIVO AI SENS I

DELL’ARTICOLO 17-BIS DELLA LEGGE REGIONALE 24 OTTOB RE 2005, N. 36,

COME INTEGRATA E MODIFICATA DALLA LEGGE REGIONALE 3 0 MARZO

2012, N. 7, CONCERNENTE: <<MODIFICHE ALLO STATUTO D ELLA REGIONE

MOLISE, APPROVATO CON PRIMA DELIBERAZIONE DEL CONSI GLIO

REGIONALE N. 184 DEL 19 LUGLIO 2010 E CON SECONDA DELIBERAZIONE DEL

CONSIGLIO REGIONALE N. 35 DEL 22 FEBBRAIO 2011>>, CHE IMPEGNA IL

CONSIGLIO REGIONALE A VARARE LE NORME ATTUATIVE DEI REFERENDUM

ABROGATIVO E CONSULTIVO PREVISTI DAL NUOVO STATUTO, PARTENDO

DALLA PROPOSTA DI LEGGE “DISCIPLINA DEGLI ISTITUTI DI

PARTECIPAZIONE ALLE FUNZIONI DELLE ISTITUZIONI REGI ONALI

(INIZIATIVA LEGISLATIVA E REFERENDARIA, DIRITTO DI PETIZIONE E

CONSULTAZIONE). APPROVAZIONE.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

C’è un ordine del giorno dell’Italia dei Valori che fa riferimento all’istituto referendario, legge

attuativa dell’istituto referendario. E’ previsto dallo Statuto il referendum, ma non disciplinato.

Ha chiesto la parola il Consigliere Di Pietro. Ne ha facoltà.

CONSIGLIERE DI PIETRO:

E’ perfetto quello che ha detto, anche per dare la possibilità al collega Chierchia di poter fare il

referendum su ciò che abbiamo approvato. Noi abbiamo previsto nello Statuto il referendum, ma

non abbiamo le norme attuative, allora impegnare tutti gli Organi competenti che entro trenta

giorni dalla divulgazione dello Statuto si approvino le norme attuative, partendo da una base

presentata in Prima Commissione. Grazie.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Soltanto sul termine. “Entro sessanta”, “trenta” mi sembrano pochi.

CONSIGLIERE DI PIETRO:

Page 98: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

97

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

Sì, va bene.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

Pongo ai voti l’ordine del giorno.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

(Il Consiglio approva)

Il Consiglio è aggiornato alle ore 10:00 di lunedì.

Page 99: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

98

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

ISCRIZIONE DI NUOVO ARGOMENTO ALL’ORDINE DEL GIORNO DEI LAVORI

DELL’ASSEMBLEA. APPROVAZIONE.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

C’è una mozione relativa all’ambiente firmata dai Consiglieri Izzi, Romano e diversi Consiglieri

e un ordine del giorno consegnato dal Consigliere Petraroia, ma ho detto che oggi era una seduta

monotematica. Chiedete l’iscrizione di quell’ordine del giorno, resta residuale tutto ciò che è

previsto in seduta, in coda l’ordine del giorno proposto dal Consigliere Petraroia.

Pongo ai voti l’iscrizione.

Favorevoli? Contrari… Astenuti…Nessuno!

(Il Consiglio approva)

È iscritto in coda.

Page 100: CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISEwebfiles.regione.molise.it/sedute/integrali/19.10.2012-Def.pdfdeliberazione del consiglio regionale n. 184 del 19 luglio 2010 e con seconda deliberazione

Consiglio Regionale del Molise

99

Seduta del 19 ottobre 2012 Coop. C.I.STE.RE.MO.

PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI DELL’ASSEMBLEA - AGGIORNA MENTO DEI

LAVORI E CHIUSURA DELLA SEDUTA.

PRESIDENTE PIETRACUPA:

E’ iscritta in coda anche la mozione finalizzata a rimuovere l’attuazione di quanto previsto dalla

legge 16/2011 in materia di zonizzazione del territorio e classificazione delle zone in funzione

dei livelli di inquinamento riscontrati. Poiché mi era stato chiesto di sottoporlo all’attenzione di

tutti i Consiglieri per vedere chi voleva sottoscriverla, io ve la mando via e-email. Chi vuole

sottoscriverla, poiché l’originale viene trattenuto in segreteria, va a firmarlo, poi eventualmente

la iscriviamo al prossimo Consiglio. Valutatela prima e poi vedremo l’iscrizione.

Le mozioni vengono inviate tutte quante all’assistenza per la Conferenza dei Capigruppo, poi chi

vorrà eventualmente alla prossima seduta ne chiederà l’iscrizione e si discuterà in Consiglio.

Il Consiglio è aggiornato a lunedì ore 10:00, è monotematico, unico argomento è “Ordinamento

delle Province di Campobasso e Isernia”.

(La seduta è sciolta alle ore 17:04)