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CONSIGLIO DI QUARTIERE SAN POLO CIMABUE
Periodico semestrale di informazione - Editore Comune di Brescia—Direttore Responsabile Gaudino Giulia Registrato presso il Tribunale di Brescia con autorizzazione n° 6/2017 del 31/03/2017
Stampato in proprio presso il Centro Stampa del Comune di Brescia
Sono passati poco più di 2 anni dall’insedia-
mento dei nuovi organismi di partecipazione
ed un’altra novità arricchisce la presenza degli
stessi all’interno della comunità che rappre-
sentano. Si tratta del nuovo periodico che
state tenendo fra le mani, voluto dagli stessi
Consigli di Quartiere e realizzato all’interno
della stamperia degli uffici comunali per una
spesa esigua di circa € 2.000, che potrebbe
addirittura essere pari a zero visti gli spazi
dedicati a sponsor ed attività commerciali che
decideranno di pubblicizzare la loro attività.
La tiratura è di circa 50.000 copie su tutto il
territorio comunale e per tutti e 33 i quartieri.
Per quello che riguarda il nostro quartiere,
per la prima uscita, prevista a fine maggio,
l’altra sarà a novembre, la distribuzione av-
verrà in punti strategici, pubblici esercizi, edi-
cole, farmacie, parrocchie, uffici pubblici, ed
un certo quantitativo verrà messo a disposi-
zione del Consiglio che potrà decidere come
distribuirlo o diffonderlo ai cittadini. Le varie
edizioni verranno pubblicate anche sul sito
del Comune e sulla pagina facebook del Quar-
tiere “San Polo Cimabue”. Nel corso dei mesi
verrà valutato se prevedere ulteriori edizioni
o un’articolazione diversa. Il nuovo strumento
di informazione ha l’obiettivo di far conoscere
le attività in cui si sta impegnando il Consiglio
di Quartiere e di quelli che potrebbero essere
i futuri progetti che lo stesso si accinge ad
intraprendere. Ci sarà anche uno spazio infor-
mativo dell’Amministrazione comunale su
temi specifici del quartiere. Non sarà facile
per dei “volontari” che dedicano il proprio
tempo libero nei nuovi organismi di parteci-
pazione, scrivere e preparare gli articoli da
inserire nel periodico, ma con lo stesso impe-
gno profuso in questi due anni da tutti i consi-
glieri, ciascuno con i propri impegni lavorativi
e familiari, ma anche dalle indicazioni e solle-
citazioni che perverranno dai cittadini, il nuo-
vo strumento si rivelerà un valido canale di
comunicazione. Lo stesso si inserisce nell’at-
tuale contesto, quello dei social e del mondo
digitale in genere, che da soli non possono
coprire le diverse sfaccettature della nostra
società. Certo la pagina facebook del Consi-
glio di Quartiere, gestita dalla preziosa colla-
borazione di alcuni consiglieri, risulta essere
di giorno in giorno sempre più seguita. Sono
diverse centinaia le visualizzazioni delle noti-
zie che periodicamente vengono pubblicate,
riguardanti sia il quartiere sia la città. Sulla
stessa è possibile anche inviare segnalazioni
che, una volta verificate ed ulteriormente
dettagliate con fotografie da parte del Consi-
glio, verranno inviate con cadenza mensile
all’Amministrazione Comunale. Quest’ultima,
insieme all’e-mail sono gli strumenti principali
di comunicazione con la cittadinanza, in atte-
sa che vengano ripristinate le bacheche divel-
te o che vengano accolte quelle di nuova col-
locazione. Per l’attività del Consiglio sono di
fondamentale importanza. Concludendo un
altro strumento volto a superare o quanto
meno a contenere l’individualismo tipico della
nostra società che può essere contrastato dal
confronto e dal libero scambio di opinioni ed
esperienze. Partecipazione, Partecipiamo,
Partecipate.
(Fabio Basile)
COMPOSIZIONE DEL CDQ
Presidente BASILE FABIO ANTONIO
Consiglieri ABBIATICO MARIA MANUELA BOCCONI AZADINHO ENRICO CASSINI STEFANO COLETTO ANDREA FERRARI PATRIZIA MANTELLI CLAUDIA OTERI PAOLO MONGELLI GIUSEPPE
MAIL: [email protected]
La forza dell'unirsi ed essere un tramite per
creare qualcosa di utile per tutti ha sviluppa-
to, nel mese di marzo di quest'anno, un ciclo
di eventi aggregativi e multiculturali per valo-
rizzare le risorse umane "al femminile" pre-
senti nel territorio e far conoscere a tutti "la
peculiarità dell'essere donna".
Il progetto "Donne e Quartiere", promosso
dal Gruppo Donne Circolo ACLI di San Polo
con la partecipazione del Consiglio di Quartie-
re e di altre Associazioni "al femminile" pre-
senti nella nostra zona, ha organizzato sei
incontri aperti a tutti.
Ci sono stati momenti di aggregazione dove
ogni donna o gruppi di etnie diverse han po-
tuto esprimere la loro unicità attraverso il
ballo, il cibo, la testimonianza di esperienza di
vita o la presentazione della loro cultura.
Ci sono stati momenti culturali come la serata
con la giornalista Flavia Bolis o la giornata or-
ganizzata con gli studenti delle Scuole Medie
di San Polo.
Ci son stati momenti dedicati alla "coppia"
per ritrovare la bella essenza della condivisio-
ne.
La sfida è stata quella di unire le forze per
creare un quartiere più vissuto, più consape-
vole e di conseguenza per dar ancora più va-
lore al rispetto reciproco e soprattutto al ri-
spetto della donna.
(Patrizia Ferrari)
COME COMUNICARE CON IL
CONSIGLIO DI QUARTIERE Se vuoi seguire l'attività del Consiglio di
Quartiere consulta le bacheche presenti sul
territorio
• Via Lonati (pista ciclabile)
• Via San Polo (di fronte alla Questura)
• Via Allegri (area verde di fronte PT)
• Via del Verrocchio (entrata scuole)
Il Consiglio di Quartiere si riunisce il secondo
giovedì del mese, dalle 20.45 alle 23,
nei locali della Casa delle Associazioni di
Via Cimabue, 16;
Sono attivi tre gruppi di lavoro
(commissioni) che trattano le seguenti
tematiche:
• Cultura e Sociale
• Ambiente e salute
• Territorio e Sicurezza
che si riuniscono a richiesta dei componenti o
del Presidente nello stesso luogo.
Per rendere più puntuale ed efficace
l'azione del Consiglio di Quartiere
puoi segnalare eventuali criticità e
formulare le tue proposte a
I Consigli di Quartiere offrono un esempio
positivo ed efficace di partecipazione. Dopo
l’abolizione delle circoscrizioni, hanno conqui-
stato un ruolo fondamentale, diventando per
l’Amministrazione comunale un prezioso stru-
mento di ascolto e di vicinanza al territorio.
Questa nuova sfida non è sempre facile o line-
are, ma ha dimostrato in più occasioni di es-
sere una scommessa vincente.
Per capire i bisogni e le esigenze dei quartieri,
infatti, cosa può essere più valido del confron-
to con i cittadini stessi? In questo i Consigli di
Quartiere offrono un grande aiuto, promuo-
vendo un modello di partecipazione attiva e
favorendo l’individuazione e l’approfondi-
mento di varie tematiche, che stanno a cuore
sia ai cittadini sia agli amministratori pubblici.
Coinvolgere tutti gli abitanti in un laboratorio
è un importante stimolo per la democrazia. Si
permette così a chi vive i luoghi di essere pro-
tagonista della loro trasformazione, in un arti-
colato processo di organizzazione e di analisi
del territorio, ricoprendo un ruolo costruttivo
e propositivo.
Ai Consigli di Quartiere allora la sfida di man-
tenere vivo e costante il dialogo tra Ammini-
strazione e cittadinanza, invogliando i brescia-
ni a essere artefici di un cambiamento in atto
che parte, innanzitutto, da loro.
Emilio Del Bono
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UN NUOVO STRUMENTO DI
INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
INSIEME E’ PIU’ BELLO
Parchi:
Castelli, Jan Palach, Corridoni, Casazza
(zona nord)
Ducos, Dei Popoli (zona est)
Tarello, Pescheto, Giardini via Sardegna
(zona sud)
Frugoni (zona ovest)
Lavecchia (zona centro)
Attività proposte:
Pilates, Ginnastica adulti/anziani, Tai Chi,
Nordic Walking, Avviamento corsa, Yoga.
Partecipazione gratuita.
Per informazioni
contattare uffici di Zona.
.
Per inserzioni pubblicitarie in questo spazio contattare 030/2978272
IL SINDACO PARTECIPA
Giunto a conoscenza dell’intenzione dell’Am-
ministrazione comunale di pedonalizzare cor-
so Zanardelli proibendo il passaggio anche ai
mezzi pubblici, il Consiglio di Quartiere, per
rispondere alle esigenze di quanti hanno biso-
gno di recarsi in centro, ma che per vari moti-
vi (età, salute, distanza dalla stazione, etcete-
ra) sono impossibilitati a usare la metropolita-
na, si è attivato per trovare insieme all’Ammi-
nistrazione una soluzione al problema.
La discussione è stata allargata ad altri quar-
tieri attraversati dalla linea 12 - San Polo Par-
co, Viale Venezia, Primo Maggio e Fiumicello -
i quali hanno prontamente fatto causa comu-
ne con noi, in quanto a loro volta aventi gli
stessi problemi.
Il risultato è stato il raggiungimento di una
soluzione di compromesso.
Lungo la tratta via Verrocchio – Fiumicello
l’autobus segue il percorso che in precedenza
era del sabato, cioè si muove lungo via Vitto-
rio Emanuele II per poi svoltare all’altezza del
Cavalcavia Kennedy e dirigersi verso la Stazio-
ne FS.
Quando viaggia in senso opposto, l’autobus
percorre le vie Romanino e XX Settembre per
poi svoltare in via San Martino e, quindi, in
Corso Magenta.
Così facendo, nel caso della prima tratta è
stata comunque garantita una discreta acces-
sibilità al centro storico, dal momento che il
percorso è ad esso tangente, mentre, relati-
vamente a quella inversa, l’unica soluzione
possibile è stata individuata in un percorso
alternativo attraverso il centro, giacché le
strade esterne, a causa dei sensi di marcia,
risultano tutte piuttosto distanti.
(Andrea Coletto)
Molto si è discusso, scritto e dibattuto negli
ultimi anni a riguardo della torre Tintoretto,
simbolo eletto del degrado e della “cattiva”
architettura, senza giungere in un modo o
nell’altro ad una conclusione. Chiusa da più di
un lustro, la torre prima destinata alla ricon-
versione, poi alla demolizione per poi essere
di nuovo riqualificata pare non riuscire a tro-
vare la strada del suo futuro. Vorrei cogliere
questa occasione, dopo i tanti incontri tenuti
nel quartiere (sempre molto partecipati) e
con l’Amministrazione, per vedere il proble-
ma “Tintoretto” da un punto di vista più urba-
no-sociale. Punto fermo del problema, secon-
do tutti, è sempre stato il progetto di Benevo-
lo (recentemente venuto a mancare) visto
come la causa generatrice della situazione
attuale; da architetto ingegnere devo spezza-
re una lancia a favore del grande urbanista,
che con il suo piano cercò di realizzare una
nuova visione di città in un momento di gran-
de espansione del tessuto urbano cittadino,
ispirandosi alle città giardino del nord Europa
e alle idee di Le Corbusier. Nessun progetto, o
programma urbanistico così innovativo è per-
fetto, lo stesso Benevolo rivide e aggiornò in
corsa la sua idea ma certi “vizi” non riuscì a
sistemarli. Le torri sono un tipico esempio di
ciò: pensate per essere delle comunità verti-
cali, fornite di negozi, servizi pubblici e sociali,
presentano alcuni grossi errori progettuali (la
rigidità della struttura portante, la mancanza
di balconi, i lunghi corridoi ecc.) i quali venne-
ro accentuati dagli errori della politica, che
andò a concentrare in esse tutte le criticità
sociali della città.
Per quanto riguarda le strategie di intervento,
un’idea sbagliata riguardo i complessi edilizi è
quella che essi siano appunto dei “complessi”,
distinti e separati dalla città. Bisognerebbe
invece far sì che il corpo estraneo venisse
reintegrato nel tessuto urbano: i complessi di
social housing sono quelli che oggi hanno più
urgenza di essere recuperati. I grandi investi-
menti pubblici dell’edilizia non si possono
considerare perduti, soprattutto in tempi di
crisi, e per far ciò li si deve trasformare in oc-
casioni positive per la vita delle persone e
della città. L’errore più grave e diffuso pur-
troppo sta nel correggere duplicando i com-
plessi edilizi “sbagliati” e di trasferirvi gli abi-
tanti di quest’ultimo. Oltre alla riqualificazio-
ne vera e propria della struttura, che è fonda-
mentale, l’auto risanamento può avvenire
solo quando essi riescono a trattenere per
libera scelta i suoi residenti, poiché si sono
affezionati al luogo, creando senso di appar-
tenenza e di comunità: per questo è fonda-
mentale dissociare il diritto alla casa dal red-
dito. Finché ciò non avverrà, coloro che a-
vranno avuto “successo” saranno costretti ad
andarsene mentre tutti gli altri inquilini si au-
to identificheranno come “falliti” o “di pas-
saggio”.
L’ affitto dovrà poter crescere in relazione
all’aumento del reddito, fino ad arrivare al
livello di mercato e quando possibile renderlo
acquistabile, inserendolo dunque nel mercato
“sano” dell’abitazione nuovi alloggi e garan-
tendo il mix abitativo e sociale che è l’unica
vera soluzione alla formazione dei ghetti. Ad
oggi l’unica proposta pervenuta e “fattibile”
in tempi brevi, risulta quella di Investire, che
prevede la demolizione della torre e la costru-
zione sul sedime di appartamenti di edilizia
convenzionata e non più di social housing
(tutti gli ex inquilini sono stati ridistribuiti al-
l’interno dei confini del Comune), che però
resta in attesa della valutazione del valore
dell’immobile da parte di un ente terzo; Inve-
stire procederà all’investimento infatti solo se
potrà comprare la torre ad una cifra simbolica
che però a detta di molti risulta molto lontana
dal valore reale.
Il 29 aprile si è tenuta la seconda edizione di
“Su le mani-che”. Questo evento nacque il 28
maggio scorso come risposta del Consiglio di
Quartiere San Polo Cimabue agli atti vandalici
che in quel periodo avevano colpito più zone
del nostro quartiere. Pienamente convinti che
tali atti, perpetrati da gruppi di ragazzi molto
giovani, rappresentassero “un’emergenza
educativa” piuttosto che la normale condizio-
ne di San Polo, il Consiglio maturò l’idea di
lanciare un messaggio chiaro: così come alcu-
ni ragazzi distruggono il patrimonio di tutti, ce
ne sono molti di più che hanno a cuore il
“bene comune”.
Grazie a “Su le mani-che”, un gruppo compo-
sto soprattutto da giovani di San Polo si è im-
pegnato nella sistemazione dell’area verde
tra via del Verrocchio e via Palladio/
Bramante. In tale occasione infatti le panchi-
ne sono state scartavetrate e ritinteggiate dai
nostri volontari giovani e meno giovani, grazie
agli strumenti forniti dal Comune e alla colla-
borazione della Centrale del Latte.
Il successo e il significato di questo atto volon-
tario hanno spinto il Consiglio di Quartiere a
riproporre l’evento anche quest’anno. Stavol-
ta l’area interessata è stata l’ingresso princi-
pale del Parco Ducos 2, un simbolo dello spiri-
to ecologico del quartiere da tempo bisogno-
so di manutenzione. Anche in quest’occasio-
ne tutto è stato possibile grazie ai volontari
della nostra comunità e alla collaborazione
del Comune di Brescia, ai quali si è aggiunto il
prezioso e gentile contributo di Aprica, Cen-
trale del Latte, Polosalus, Ecodental.
Il Consiglio di quartiere, con tale proposta,
non vuole sostituirsi all’Amministrazione, ma
desidera dare inizio a un cambio di passo, che
coinvolga tutti. Rivolgersi anche ai più giovani
è pertanto necessario, perché toccherà a loro
in futuro occuparsi del bene della comunità.
(Stefano Cassini)
Fotografie del primo appuntamento “Su le
mani-che” - Maggio 2016
Non sembra del tutto realistico affermare che
il Consiglio di Quartiere San Polo Cimabue in
questi due anni di attività sia stato occupato a
tempo pieno in merito al tema sicurezza nel
quartiere.
Sembra invece più vero dire che ci sono stati
momenti in cui si è discusso di comuni atti
vandalici che si sono certamente verificati, ma
in misura più o meno uguale a quanto riscon-
trato in altri quartieri della città.
È ormai di dominio comune, soprattutto tra
gli abitanti (e su questo il Consiglio di Quartie-
re ne è perfettamente consapevole ), l’idea
che il nostro quartiere sia un luogo vivibile,
sicuro e a misura d’uomo, a dispetto di quan-
to purtroppo qualcuno possa pensare senza
ragione.
Alcuni episodi delinquenziali si sono sicura-
mente verificati ed è bene comunque pren-
derne atto, per potere in futuro porvi rimedio
e possibilmente anche per poterne prevenire
altri in futuro.
Sono freschi nella memoria gli atti distruttivi
della pensilina nei pressi della fermata della
metro e la distruzione delle vetrate della fer-
mata stessa, così come gli atti vandalici com-
messi a danno dell’oratorio S. Angela Merici,
la distruzione di alcuni cassonetti o di
panchine nei diversi parchi del quartiere.
C’è da considerare che il più delle volte gli
autori di simili atti sono stati individuati grazie
al fattivo intervento delle forze dell’ordine
locali di cui il Consiglio è ovviamente a cono-
scenza entro i limiti della propria competenza
istituzionale.
Quello che invece ha attirato l’interesse del
Consiglio è stata la valutazione di proposte
concernenti l’ individuazione delle modalità di
segnalazione da parte del cittadino di tali fat-
tispecie criminose e la veicolazione di simili
informazioni alle autorità competenti.
È stato interpellato a tal proposito l’Assessore
alla Sicurezza del Comune di Brescia, il quale
è anche intervenuto in occasione di un’As-
semblea di Quartiere, sostanzialmente evi-
denziando che il primo mezzo per poter inter-
venire al cospetto di tali occasioni di vandali-
smo è da ravvisare soprattutto nella parteci-
pazione e nella collaborazione dei cittadini,
anche tramite il Consiglio di Quartiere.
Non irrilevante nelle discussioni del Consiglio
è stato anche il dibattuto fenomeno del di-
sturbo notturno procurato agli abitanti delle
villette nei pressi dei parchi, dovuto soprat-
tutto a gruppi di persone (in genere ragazzi)
che sovente si soffermano fino a tarda ora
con schiamazzi e rumori di vario genere, spe-
cialmente nel periodo primaverile ed estivo.
I componenti del Consiglio hanno deliberato,
dopo alcuni incontri, di sottoporre la questio-
ne in particolare all’ attenzione delle Autorità
addette all’ordine pubblico con l’aggiunta che
sarebbe forse il caso di prestare maggiore
impegno nella ricerca di risoluzioni impronta-
te alla corretta convivenza.
Ogni proposta è stata ovviamente attenta
anche alla tutela della libertà di chiunque di
poter fruire delle strutture pubbliche (parchi,
panchine, giochi, ecc.), sempre nel rispetto
delle esigenze altrui.
Ultimamente il Consiglio sta pensando di fo-
calizzare il proprio interesse sulla prevenzione
di queste situazioni.
In particolare il Consiglio si sta concentrando
su eventi di sensibilizzazione e di coinvolgi-
mento di volontari e di singole associazioni
attive nel quartiere, per dar vita, in collabora-
zione con il Comune, a dei punti di incontro
ricreativi e/o culturali o alle variegate attività
rivolte soprattutto ai giovani del Quartiere.
(Pino Mongelli)
NOVITA’ PER LA
LINEA 12
IL RECUPERO DEI COMPLESSI
EDILIZI: IL CASO DELLA
TORRE TINTORETTO
IL PROGETTO
“SU LE MANI-CHE”
QUESTIONE
SICUREZZA