Consiglio Comunale di Cesena - 23 luglio 2009

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Consiglio Comunale 23/07/2009 1 CONSIGLIO COMUNALE SEDUTA DEL 23 LUGLIO 2009 1) Comunicazioni del Presidente del Consiglio Comunale PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI: inizierei con due comunicazioni molto veloci, la prima più che una comunicazione è un ringraziamento. Ringrazierei il Sig. Carlo Beccato che anche oggi è qui con noi per le riprese tramite telecamera della nostra seduta e un altro ringraziamento farei al Dirigente del CED, il dott. Maraldi, che oggi ha provveduto a consegnare a tutti i consiglieri la chiave per consentire l’accesso ad Internet a tutti i consiglieri come avevamo anticipato a seguito della nomina dei consiglieri, oggi è avvenuta questa consegna in tempi molto celeri e questo ci consente di avere la possibilità di accedere al sito e scaricare tutto il materiale utile per le sedute del consiglio comunale e delle commissioni, quindi li ringrazio molto per la celerità con la quale sono riusciti a fornirci di questo materiale. LLE/CONS13

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Verbale del Consiglio Comunale di Cesena tenutosi il 23 luglio 2009

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CONSIGLIO COMUNALE

SEDUTA DEL 23 LUGLIO 2009 1) Comunicazioni del Presidente del Consiglio Comun ale

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : inizierei con due comunicazioni molto veloci, la prima più che una

comunicazione è un ringraziamento. Ringrazierei il Sig. Carlo Beccato che anche oggi è qui con noi per le riprese tramite telecamera della nostra seduta e un altro ringraziamento farei al Dirigente del CED, il dott. Maraldi, che oggi ha provveduto a consegnare a tutti i consiglieri la chiave per consentire l’accesso ad Internet a tutti i consiglieri come avevamo anticipato a seguito della nomina dei consiglieri, oggi è avvenuta questa consegna in tempi molto celeri e questo ci consente di avere la possibilità di accedere al sito e scaricare tutto il materiale utile per le sedute del consiglio comunale e delle commissioni, quindi li ringrazio molto per la celerità con la quale sono riusciti a fornirci di questo materiale.

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : Comunicazioni del Sindaco, mi pare che non ci siano, procediamo, come

avevamo stabilito in conferenza dei capigruppo con la nomina prima di tutto degli scrutatori, se ci sono volontari, due del gruppo di maggioranza e uno del gruppo di minoranza, se non ci sono volontari, Turchi, Balzoni, mi manca un terzo scrutatore, Cappelli, grazie mille.

Abbiamo costituito il nucleo degli scrutatori e quindi dicevo, come avevamo stabilito nella conferenza dei capigruppo, iniziamo i lavori del nostro consiglio con una interpellanza urgente presentata dal Gruppo consiliare Repubblicano, al quale verrà poi data risposta. Chiederei a Luigi Di Placido, firmatario dell’interpellanza, di presentarla nei tempi stabiliti dal nostro Regolamento che sono cinque minuti comprensivi della replica, grazie.

CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : Presidente, grazie. Io ho inteso presentare quest’interpellanza urgente prima

della sospensione estiva dei lavori di questo consiglio comunale, perché i cittadini coinvolti in questa vicenda stanno vivendo delle settimane, dei mesi molto tribolati e ho voluto che se ne discutesse adesso perché sono già partite delle ingiunzioni che avranno il loro effetto nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, per cui ritenevo opportuno cercare di chiarire quanto prima la situazione in maniera tale che questi cittadini potessero avere qualche certezza in più, ammesso che la possano ottenere.

Questa è una vicenda che è stata esposta anche dai giornali qualche mese fa e che, francamente, ha dell’incredibile. Non ripercorrerò le tappe, anche per una questione di tempi e perché, purtroppo, ormai li conosciamo tutti, però sintetizzando molto, forse troppo, perché ci sarebbe bisogno anche di dovizia di particolari in casi come questi, però ai dei cittadini ai quali era stato rilasciato e concesso un permesso per demolizione e ricostruzione di fabbricato di civile abitazione, dopo un anno questo permesso è stato revocato quasi con un semplice “scusateci, ci siamo sbagliati”, purtroppo questo ha fatto sì che i lavori fossero già andati avanti fino a un certo punto, ma soprattutto questo ha fatto sì, sempre in soldoni in maniera molto sintetica, che si sia aperto oltre che un procedimento amministrativo anche un procedimento penale nei confronti di questi cittadini che oltre tutto sono tenuti a pagare una sanzione stabilita dal Comune di euro 218.000.

Credo che l’assessore, il Sindaco e noi consiglieri, ma qualsiasi cittadino di questa città di medio buon senso capisca la gravità della vicenda, perché dopo un anno, non si può dire a un cittadino “ci siamo sbagliati” senza assumersi nessun tipo di responsabilità conseguente da questo gravissimo errore. Perché se è vero che il permesso è stato revocato in quanto si è addivenuti alla presa di coscienza che l’immobile insiste su un’area di tutela paesaggistica nella quale non era possibile costruire, allora questo non essendo una regola da poco e un vincolo da poco, doveva essere verificato in fase di esperimento della richiesta e non un anno dopo la concessione.

Io quindi sono qui a chiedere al Sindaco e all’assessore competente perché ci sia voluto un anno per revocare questa concessione con tutta la gravità che si è aggiunta da questo lasso di tempo esagerato che ripeto ha portato la

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costruzione già allo stato grezzo, se siano state ravvisate delle responsabilità all’interno dell’amministrazione comunale e quali azioni siano state eventualmente intraprese in conseguenza di queste responsabilità ravvisate, per quale motivo non siano state utilizzate le assicurazioni che coprono il Comune di Cesena in eventualità come queste, almeno per quanto ci consta e per quanto ci risulta e non ultima, come intenda comportarsi l’amministrazione comunale nei confronti dell’azione penale che è stata intrapresa, quindi oltre al danno anche la beffa e l’ulteriore danno e poi tra il danno e il danno ci verrebbe dare dire in questo caso nei confronti dei cittadini.

E’ una vicenda questa che segnala che alcuni problemi a livello di funzionamento della macchina burocratica comunale che noi, peraltro, sottolineiamo da tempo; non vogliamo gettare la croce addosso a nessuno ma crediamo che, come in qualsiasi azienda, anche nella macchina comunale, chi eventualmente si copre di responsabilità debba pagarne le conseguenze e soprattutto in casi eclatanti come questi. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Di Placido. La parola per la risposta all’assessore Moretti. ASSESSORE MORETTI: è evidente che parliamo di un fatto oltre che increscioso anche datato,

perché, praticamente, dal giugno 2006 sono passati più di tre anni. Faccio una brevissima premessa rispetto all’interpellanza di Di Placido per

precisare, non per correggere, ma solo per precisare rispetto alla sua esposizione che la sanzione non è comminata in seguito all’azione amministrativa e penale avviata dal Comune, ma è conseguenza di una richiesta di sanatoria che le persone interessate si sono trovate costrette a presentare, dopo aver esperito qualche altro tentativo di risolvere il problema. Appare una cosa forse da poco ma, alla fine, si capirà che non è proprio una differenza ininfluente.

Per quanto riguarda le risposte, la revoca del permesso a costruire sostanzialmente avviene in seguito alla volturazione dell’intestazione, cioè dopo circa un anno, dopo aver ritirato il permesso e avviato i lavori, viene volturata la proprietà, in buona sostanza, si tratta di un passaggio da padre a figlie e in seguito a queste operazioni e anche alla presentazione di una piccola modifica di lavori, cioè una classica variante in corso d’opera, cioè nel luglio 2007, nel fare la seconda istruttoria, gli uffici si accorgono che il permesso è stato rilasciato, pur essendo il fabbricato che deve essere costruito e che è già a metà dei lavori, in un ambito di tutela paesaggistica previsto dal piano regolatore del nostro Comune, quindi, in sostanza, viene rilevato un anno dopo quello che in fase istruttoria, un anno prima, non si è riusciti a constatare.

Per quanto riguarda le responsabilità e le azioni eventualmente intraprese nei confronti dei dipendenti o dei tecnici che hanno istruito questa pratica, diciamo che non è sufficiente, come dire ma va bene dirlo, rendere noto che il progettista che ha presentato la pratica ha presentato un certificato di conformità del progetto rispetto alle norme, perché normalmente deve asseverare quanto presenta e questo ovviamente non giustifica il fatto di non avere valutato che c’era questo tipo di problema, ma probabilmente ha tratto

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inizialmente in inganno gli istruttori che non hanno visto il problema che avevano davanti.

Allo stato, non è stata intrapresa, nonostante sia passato molto tempo, alcun’azione dal punto di vista della conduzione disciplinare nei confronti di alcun dipendente e per quanto ci riguarda, parlo ovviamente in questo caso della nuova amministrazione, abbiamo trascorso le prime settimane da quando ci siamo insediati più dedicandoci al tentativo di risolvere il problema piuttosto che ad andare a verificare quali possono essere le eventuali ripercussioni interne che questo può provocare, quindi, il primo mese di insediamento, il Sindaco e anch’io, in qualche modo, abbiamo dedicarlo al tentativo di risolvere un problema piuttosto che a risolvere i problemi in casa che valuteremo come risolvere.

Per quanto riguarda il mancato uso delle assicurazioni, ecco qui io mi permetto di non condividere molto, di avere molti dubbi sull’affermazione che viene fatta nell’interpellanza, secondo la quale quello sarebbe stato il modo per evitare il grave disagio ai cittadini coinvolti che pure è stato arrecato.

Perché dico che questa modalità non mi convince, lo dico perché il Comune ha inoltrato la richiesta di danni che è stata presentata dagli interessati alle assicurazioni, dico alle, perché è stato fatto sia nei confronti dell’assicurazione generica che l’amministrazione comunale ha, sia a quella puntuale che molti funzionari, molti dipendenti hanno e in entrambi casi, come è ovvio che fosse, la risposta è abbastanza classica, cioè quella che un’eventuale valutazione e riconoscimento dei danni sarebbe stata riconosciuta dalle assicurazioni solo a fronte di una sentenza, o di una condanna o di un riconoscimento di danni e quindi questo non è escluso che possa avvenire ma avverrà, molto probabilmente, se avverrà, fra qualche tempo e quindi in questo modo il disaggio rimane tutto, ecco perché mi permetto di dire che questa è un’operazione che è già in corso ma che non è risolutiva del problema perché non c’è corrispondenza temporale fra lo stato di necessità e l’eventuale soluzione che l’assicurazione può dare, che non escludiamo possa dare, quando la sentenza ci sarà e eventualmente riconoscerà i danni che sono stati arrecati.

Ritengo che possa essere plausibile un riconoscimento di danni, ma non c’è una corrispondenza dei tempi, quindi il disaggio non si evita in questo modo ma, tanto è vero, che rimane tutto.

Dal punto di vista dell’azione penale, che è un po’ il quarto interrogativo che ci viene posto, ora, noi è evidente che non abbiamo nessuna intenzione di continuare un’azione penale nei confronti della famiglia coinvolta, non abbiamo nessuna intenzione persecutoria, anche perché oltre ad essere stato avviato un procedimento che ha un suo iter e quindi non distingue l’azione amministrativa dall’azione penale, fortunatamente, la modalità che è stata assunta, e cioè quella della richiesta di una concessione sanatoria estingue, come molti sanno, sia il reato amministrativo, sia il reato penale e quindi non avremo nessuna necessità di inseguire e perseguire questa famiglia che è certamente la vittima di quest’errore e non è certamente la causa di quest’errore.

Per concludere, anche per dare prospettiva a questa vicenda, perché, fino adesso, abbiamo parlato di cronaca, per quanto riguarda le prospettive, che credo siano quelle che interessano di più i diretti interessati ma anche

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l’amministrazione stessa che ha seguito questa vicenda sulla stampa, proprio nella consapevolezza di avere creato un disaggio dal luglio dello scorso anno e anche perché dal luglio dello scorso anno siamo in situazione di stallo, cioè da un anno non si fa altro che prorogare questa richiesta di contributo senza arrivare a nessun tipo di soluzione, quindi fin dai primi giorni il Sindaco e il sottoscritto ci siamo adoperati, abbiamo incontrati gli interessati, l’ultimo incontro è avvenuto il 26 di giugno e il 9 di luglio abbiamo sottoposto a loro un accordo che sostanzialmente verte su tre questioni; è abbastanza articolato ma prende in considerazione tre punti fondamentali del problema.

Il primo, il pagamento della sanzione in forma dilazionata, e cioè rendere questi 218 mila euro in un percorso più agevole rispetto a doverli pagare tutti insieme; il secondo riguarda che questo contemporaneamente consente lo sblocco del cantiere e quindi la possibilità di riprendere i lavori e di ultimarli; il terzo, la garanzia ovviamente che l’amministrazione deve mantenere tramite fideiussioni assicurative bancarie per gli eventuali mancati pagamenti nel caso l’accordo non fosse rispettato quindi ovviamente a tutela dell’amministrazione.

Ovviamente si tratta di una modalità straordinaria che la giunta si sente di percorrere proprio perché siamo davanti a un evento, riteniamo, straordinario e non normale. Siamo in attesa di una risposta che deve comunque arrivare e ci auguriamo positiva, nell’incontro l’impressione che abbiamo avuto è che questa modalità sia l’unica perseguibile in maniera piuttosto convinta, anche gli interessati ci sono sembrati a loro volta interessati a portare avanti questo tipo di ipotesi; del resto, come diceva il capogruppo del Gruppo Repubblicano, sono probabilmente costretti alla vendita, è evidente che la vendita può essere agevolata nel momento in cui un compratore ha la certezza in quanto deve pagare, ma anche di poter ultimare i lavori, perché, altrimenti, senza questa certezza sarebbe meno agevole anche la vendita pur dolorosa.

Noi abbiamo prorogato per la terza volta e quindi, dopo più di un anno, siamo alla terza proroga, questa scade il 31 dicembre, riteniamo che entro il 31 dicembre possa essere sottoscritto quest’accordo per vedere, non dico, di dare un finale piacevole a questa vicenda che è e rimarrà spiacevole, ma quanto meno uno sbocco positivo dopo tre anni in cui non si riusciva a trovare il bandolo della matassa.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie assessore Moretti, la materia è complessa e il tempo è stato un po’

dilazionato. Al consigliere Di Placido due minuti per la replica. CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : grazie Presidente, ma io non ricordavo che fosse così contingentata la

replica di soddisfazione o meno dell’interpellanza, ma non è questo il problema. Io ringrazio l’assessore e ringrazio anche il Sindaco perché da contatti che abbiamo avuto in queste settimane, ovviamente, si sono presi in carico questo problema che non può essere in maniera specifica addossato a loro e probabilmente è per questo che la risposta dell’assessore è io credo parziale interlocutoria, ma questo non suoni polemico insomma, credo sia un dato di fatto.

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Il dato di fatto vero è che queste due cittadine che volevano realizzare uno dei sogni della loro vita, cioè quello di ricostruire la casa del loro padre per poterci vivere con le proprie famiglie, saranno obbligate a vendere questa casa per fare fronte alla sanzione che devono pagare per un errore commesso dal Comune di Cesena. Questo è il dato. Perché purtroppo per loro non hanno 218 mila euro a disposizione per far fronte così tout court seppur in maniera dilazionata con interessi, credo assessore, quindi dilazionata ma con interessi, alla sanzione.

Allora, pagheranno questa sanzione e devo dire francamente che fa sorridere ma non perché lo dice lei, assessore, ma perché questo è un dato di fatto, fa sorridere per non dire fa piangere, il fatto che pagheranno la sanzione che a fronte di quella verrà sbloccato il permesso di costruire che non sfrutteranno i legittimi proprietari della casa, perché quel permesso di costruire sarà di qualcun altro che avrà comprato quella casa a chi ha bisogno di realizzare per pagare la sanzione pecuniaria. Questo è lo stato dell’arte.

Vorrei anche ricordare che c’erano stati contatti tra l’amministrazione e il legale di queste famiglie perché all’interno di varianti che sono state discusse e approvate nel corso della scorsa legislatura si potesse inserire anche questo specifico problema soprattutto perché esistendo già un piccolo centro edificato, l’amministrazione aveva necessità di realizzare un parcheggio per dotare quella comunità degli standard necessari e quella variante sarebbe tornata utile per trovare gli standard necessari per quel parcheggio. Ora, a memoria, per le cose che abbiamo fatto passare nelle ultime varianti che abbiamo approvato nella scorsa legislatura, devo dire che nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo se anche questa fosse stata inserita soprattutto perché il Comune avrebbe, seppur tardivamente, rimediato a un errore che rimane evidente.

La cosa che più mi preoccupa della risposta dell’assessore è che queste assicurazioni pagheranno, se pagheranno, quando il dato principale e cioè che le due famiglie si sono dovute disfare di quella casa, ormai sarà fatto e su quello non si potrà recuperare, ma la cosa più preoccupante che ancora una volta seppure in un caso così evidente, non è colpa di nessuno, anzi, mi correggo, è colpa dei cittadini che hanno avuto l’errore di ricevere un permesso dal Comune e a seguito del permesso che diceva puoi costruire, cominciare a costruire, questo è stato l’errore che hanno commesso queste due cittadine di Cesena.

Allora io credo che buon senso vorrebbe ma credo anche etica amministrativa vorrebbe che la nuova amministrazione andasse un po’ più a fondo su questo, e che non si giustificasse con il fatto che siccome è stato richiesta una piccola variante in corso d’opera ci si è accorti in quel momento, perché questo mi fa pensare che se non ci fosse stata quella piccola variante in corso d’opera, quando se ne sarebbe accorta l’amministrazione, quando magari l’immobile era già finito? E questo che cosa avrebbe comportato? ulteriori danni e ulteriore beffa? Abbiamo bisogno che ci sia una richiesta di variante in corso d’opera per accorgersi che abbiamo concesso un permessa in area di tutela paesaggistica? Allora errare è umano, per carità, errare è umano, però, almeno che l’amministrazione di fronte a questi cittadini riconosca di aver commesso un errore e che questo errore, ma con questo non voglio colpevolizzare nessuno, abbia dei nomi e dei cognomi, se non in maniera

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pubblica, ma che abbia, almeno per l’amministrazione, dei nomi e dei cognomi, perché altrimenti questo è un esempio che lascia sbigottiti e che sicuramente non favorisce la fiducia dei cittadini nei confronti dell’amministrazione, per cui noi siamo ancora fiduciosi che l’amministrazione in qualche maniera possa trovare qualche tipo di soluzione che non è certamente la dilazione del pagamento e che rimane comunque la conclusione che questa amministrazione, cioè la passata, ma intendo come amministrazione gli uffici del Comune di Cesena, non hanno reso il loro servizio ai cittadini che ne avevano diritto.

Questa è la conclusione, grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : ringrazio il consigliere Di Placido, è stata una lunga replica…certamente,

purtroppo, l’assessore non può fare ulteriori repliche. Procediamo, scusate, colleghi scusate.

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3) Commissione Comunale per l’aggiornamento degli A lbi dei Giudici Popolari : nomina

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : procediamo con il nostro ordine del giorno. andiamo al punto 3 dell’ordine del

giorno che prevede un adempimento a seguito delle elezioni amministrative recentemente svolte, l’elezione della commissione comunale per l’aggiornamento degli albi dei giudici popolari; in questo caso, noi dobbiamo costituire questa commissione che è presieduta dal Sindaco o un suo delegato e in questa sede dobbiamo eleggere e anche questa volta con scrutinio segreto due consiglieri, uno di maggioranza e uno di minoranza che andranno a fare parte di questa commissione che si occupa dell’aggiornamento degli albi dei giudici popolari per la Corte d’Assise e la Corte d’Appello.

Darei la parola ai consiglieri se ci sono indicazione di disponibilità di nominativi che vadano a far parte di questa commissione.

Consigliere Landi prego. CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : per la maggioranza, noi indichiamo Alen Balzoni. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Landi. Ci sono indicazioni per quel che riguarda un

nominativo di minoranza che vada a fare parte di questa commissione? Non vedo qualcuno che mi chieda la parola, posso continuare a richiedere se c’è l’indicazione di un nominativo e intanto vi comunico che la votazione avviene per scrutino segreto, facciamo un’unica votazione, si esprime un nominativo, quindi i nominativi che riceveranno il maggior numero di voti saranno quelli che andranno a comporre questa commissione. La votazione è unica.

Nel frattempo, se c’è qualche indicazione, se qualche consigliere mi chiede la parola altrimenti le schede sono state distribuite, procediamo con la votazione.

Prego consigliere Cappelli. CONSIGLIERE CAPPELLI (PdL) : il PdL propone Gustavo Baronio come nominativo. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Cappelli. Una volta espletato il voto, chiederei ai scrutatori

di avvicinarsi al tavolo per lo scrutino delle schede. Fatto lo scrutino, do lettura dell’esito di questa votazione a scrutino segreto:

Balzoni Alen ottiene 16 voti, Baronio Gustavo 5, Prati 1, schede bianche 3, quindi componenti della commissione per l’aggiornamento degli albi per i giudici popolari insieme al Sindaco che la presiede, fanno parte Balzoni Alen e Baronio Gustavo.

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4) Determinazione stanziamento a disposizione dei g ruppi consiliari destinati ad attività istituzionali anno 2009 2^ se mestre

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : passiamo, colleghi, al punto 4 all’ordine del giorno dei lavori della nostra

seduta che riguarda la determinazione di stanziamento a disposizione dei gruppi consiliari destinati ad attività istituzionali anno 2009, secondo semestre.

Questa delibera è passata in conferenza dei capigruppo il 16 luglio e viene in consiglio per il voto, quindi chiederei ai colleghi consiglieri :

chi è favorevole a questa delibera di alzare la mano: Sinistra per Cesena, Italia dei Valori, Partito Democratico, Partito Repubblicano, Lega Nord, PdL, direi che c’è un voto unanime.

Facciamo la controprova: chi è contrario: nessuno chi si astiene: nessuno quindi è approvata alla unanimità. LLE/CONS13

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5) Approvazione modifiche al “Regolamento per la re alizzazione delle opere di urbanizzazione e la relativa cessione”

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : passiamo al punto 5 dell’ordine del giorno che riguarda l’approvazione delle

modifiche al Regolamento per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e la relativa cessione; questa delibera è passata in seconda commissione il 21 luglio e viene in consiglio per il voto, quindi anche in questo caso chiederei ai consiglieri :

chi è a favore di questa delibera alzi la mano: Sinistra per Cesena, Italia dei Valori, Partito Democratico, Cesena 5 Stelle, PdL, Partito Repubblicano, UDC non ho visto, a favore, perfetto

chi è contrario: nessuno chi si astiene: Lega Nord perfetto. Chiedo il voto anche per la immediata esecutività: chi vota a favore dell’immediata esecutività alza la mano: si ripete la

votazione precedente chi è contrario: nessuno chi si astiene: Lega Nord LLE/CONS13

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6) Proposta di ordine del giorno consigliera M. G. Zittignani (Sinistra per Cesena) relativa a disegno di legge in materia di sicurezza

7) Proposta di ordine del giorno Gruppo Lega Nord R omagna relativa a

disegno di legge in materia di sicurezza PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : bene. Colleghi, possiamo procedere con gli ordini del giorno che sono stati

presentati. Il primo ordine del giorno, veramente ne abbiamo due che riguardano lo stesso argomento e li discuteremo insieme; c’era un ordine del giorno presentato da Sinistra per Cesena che avete visto negli allegati all’ordine del giorno di questo consiglio. Quest’ordine del giorno è stato emendato e presentato in conferenza dei capigruppo ed è diventato un ordine del giorno sottoscritto dalla maggioranza.

Sempre sullo stesso argomento, abbiamo un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord, dal momento che li discutiamo insieme chiederei che vengano presentati prima i due ordini del giorno, dopodiché apriamo la discussione.

Procediamo con la presentazione. Ordine del giorno di maggioranza, chi lo presenta? Consigliera Zittignani prego.

CONSIGLIERA ZITTIGNANI (Sinistra per Cesena) : Presidente, le chiedo se lo devo leggere dal momento che è molto diverso da

quello che è scritto nel libro o lo si presenta e basta senza la lettura? PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : io credo che sia stata distribuita, datemi conferma consiglieri, copia ai

consiglieri. CONSIGLIERA ZITTIGNANI : molto bene, lo diamo per letto. Bene, quest’ordine del giorno viene

presentato in seguito all’approvazione definitiva avvenuta il 2 luglio scorso di quella legge che è conosciuta come Pacchetto Sicurezza. Una legge che, a nostro parere, non può passare senza come minimo che il consiglio comunale ci rifletta e ne discuta, perché introduce una rivoluzione, usare questa parola mi sembra quasi blasfema, un azzeramento dei principi che sono alla base della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nonché della Costituzione, infatti, introduce il reato di clandestinità. Diciamo che una persona solo perché è clandestina, non per quello che ha fatto, viene considerata uguale a un criminale potenziale. Introduce le ronde fatte da persone, da volontari, in questo modo, lo Stato rinuncia a una sua prerogativa, a una sua funzione soprattutto dà la sensazione netta e precisa che con questa legge si voglia in qualche modo dare meno valore al lavoro delle Forze di Polizia.

Si reintroduce l’oltraggio al pubblico ufficiale del 99 mi sembra era stato eliminato dal nostro Ordinamento proprio per una questione di incostituzionalità dal momento che il pubblico ufficiale veniva considerato in modo diverso da quello di qualunque altro cittadino.

Si introduce per la prima volta, dopo sessanta anni, la schedatura di persone semplicemente perché non hanno la fissa dimora, non hanno una casa.

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A chi sostiene questa cosa, io darei un consiglio di andare a vedere nel nostro ufficio dei Servizi Demografici, le schede degli Ebrei a Cesena con la stampigliatura di razza ebraica e poi chiederei loro che tipo di emozione provano davanti a una cosa del genere.

Le conseguenze dicevo sono molto pesanti, intanto, questa legge, l’ho già anticipato, stravolge dei principi che sono nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani in perfetta sintonia con la nostra Costituzione, dei principi che sono il fondamento della convivenza pacifica delle nazioni e degli esseri umani, cioè il fondamento di questa convivenza pacifica è il riconoscimento della pace o meglio del diritto alla dignità di ogni appartenente alla famiglia umana dei Diritti alla pace, all’uguaglianza, alla giustizia per tutti gli esseri umani. Qui non si parla di bontà d’animo quando si parla di queste cose, anzi, oggi si usa dire di qualcuno che ha questi sentimenti anche di generosità e di altruismo, si parla di buonismo per screditare questi sentimenti, no, qui si tratta di diritti e di giustizia.

Aumentare le disuguaglianze, non credo che sia quello che noi vogliamo, nel mondo la fame viete vittime tutti i giorni e basta pensare che ogni giorno 30mila bambini sotto i cinque anni muoiono di fame, ci sono più di 50 guerre dimenticate, non se ne parla, perché non si tratta di petrolio. Da questi paesi dove la fame, la guerra, la persecuzione mietono vittime tutti i giorni fuggono le persone che vengono nel nostro paese, rischiando la morte e muoiono effettivamente, perché, da quando se ne tiene conto, solo nel canale di Sicilia 4099 sono annegati, non contiamo tutti quelli che sono morti nell’Egeo e in tutto il Mediterraneo, non contiamo tutti quelli che passano non dal mare anche perché dal mare ne passa solo una piccola parte, ma attraversano le montagne, guadano i fiumi, oppure muoiono assiderati nei carrelli degli aerei o sotto i camion, ci siamo dimenticati il ragazzino afgano che abbiamo seppellito a Mont’Aguzzo un anno e mezzo fa, che era morto sotto un camion e percorrono un cammino della speranza che dovrebbe ricordarci qualcosa, quando emigrante eravamo noi.

Basta leggere una relazione dell’Ispettorato dell’emigrazione presentata al Congresso degli Stati Uniti nel secolo scorso, 1912, che descrive i nostri emigranti negli Stati Uniti per capire come il mondo non è cambiato sotto questo aspetto, l’intolleranza e la discriminazione non sono solo dalle nostre parti ma erano anche lì. Gli italiani venivano dipinti come sporchi, senza voglia di lavorare, dediti al furto, allo stupro delle donne americane, mandavano i figli a chiedere l’elemosina, si presentavano in due per prendere in affitto un appartamento poi dopo un po’ ci stavano in dieci, a me sembra di leggere le cronache dei nostri giorni, quando parlano degli immigrati nel nostro paese.

Noi facciamo queste cose, noi che abbiamo vinto alla lotteria biologica che senza il nostro merito ci ha fatto nascere da questa parte del mondo, in questa epoca, abbiamo un debito verso quelli che invece la lotteria biologica l’hanno perduta perché sono nati in un’altra parte del mondo, dove c’è più povertà, dovremo comunque ripagarli e come li paghiamo? Non con la sicurezza che sarebbe quella di cui hanno necessità che è quella della giustizia sociale, no, non con quella, invece di dare a loro la garanzia di alimentazione, istruzione, salute, li diamo questa legge che li discrimina. Si garantire queste cose, qualcuno mi dirà che non si possono garantire queste cose a tutti, perché non ci sono le risorse e allora io vi domando, che diritto è quello cheè subordinato alle

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risorse, diventa un privilegio è in questo paese che noi vogliamo vivere? In un paese dove è privilegio mangiare tutti i giorni tre volte al giorno, vestirsi, mandare i figli a scuola, avere la salute garantita? Garantire tutti è un’utopia?

Io non credo, perché il bilancio lo facciamo tutti, noi stiamo in un ente locale e sappiamo bene che fare il bilancio significa fare delle scelte, le risorse si trovano per le cose che si vogliono fare.

Ho già finito? PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : si, sono già passati 5 minuti, le chiederei di avviarsi velocemente a

conclusione della presentazione Consigliera Zittignani : bene, lo lascio per la discussione dopo, dico solo questo che questa legge

sarà inefficace perché non andrà per niente a scalfire le cause per cui queste persone emigrano e soprattutto oltre a essere inefficace, sicuramente danneggerà in modo irreparabile la coesione sociale che nel nostro paese, soprattutto nella nostra regione, è stato per noi un vanto.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Zittignani. Darei lo stesso tempo, cioè 6 minuti, alla

consigliera Celletti per la presentazione dell’ordine del giorno sullo stesso argomento.

CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord Romagna) : la ringrazio Presidente. L’illustrazione che ha fatto la collega Zittignani

dell’ordine del giorno cosiddetto della maggioranza, non ha evidentemente seguito il testo dell’ordine del giorno che è stato presentato in maniera estemporanea durante i capigruppo, parte con un errore che io ho chiarito nell’incipit della proposta di ordine del giorno che ha presentato la Lega Nord, e cioè che il Pacchetto Sicurezza non è la legge che è stata appena approvata il 2 luglio, licenziata dal Senato il 2 luglio 2009, ci sono anche direi al consigliere Landi alcuni errori nella vostra come datazione, dopo magari provvedete a correggerli, perché il Pacchetto Sicurezza è molto più vasto e dopo quando reinterverrò, se avrò tempo, ci vorrebbe mezzora per indicare tutti i provvedimenti che riguardano il Pacchetto Sicurezza che non è assolutamente questa legge, ma questa legge è la chiusura finale del cerchio.

Quindi la collega Zittignani ha parlato esclusivamente in maniera molto ideologica, come al solito, ormai la conosciamo, conosciamo i suoi discorsi di immigrazione, ma questa legge tratta l’emigrazione in una parte molto limitata, questa legge è uno dei primi documenti onnicomprensivi, perché va a toccare e va a favorire anche l’immigrazione regolare, soprattutto colpendo chi fa il lavoro nero, cioè le persone che danno da lavorare agli immigrati, lavoro nero, va colpire chi gli affitta delle abitazioni che non sono salubri, ma colpisce anche la criminalità organizzata, la mafia, dà delle nuove podestà ai sindaci, va a colpire il degrado della città dove non c’entra niente l’immigrazione, dove c’entra invece quella criminalità diffusa, quel degrado diffuso, quel degrado diffuso che c’è in tutt’Italia, questa legge non parla di Cesena, parla dell’Italia, di tutto il paese, di

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zone talmente degradate anche dall’immigrazione irregolare, parla di città amministrate soprattutto dalla sinistra, ma da una certa sinistra, che sono state lasciate allo sbando, poi ci sono i Zanonato che costruiscono i muri e ricordiamoci che Zanonato è un sostenitore tra l’altro di Bersani per cui proprio PD di quello …eppure Zanonato sappiamo quello che ha fatto,altro che ronde!, altro che ronde, ha costruito un muro!

Quindi questa legge è una legge enorme, è onnicomprensivo e mi dispiace probabilmente la consigliera Zittignani, forse anche qualcun altro, non l’hanno neanche minimamente analizzata, neanche minimamente letta, ma si sono semplicemente cullare da questa forma ideologica, da questo polverone che è stato sollevato senza entrare nel merito e poi dopo quando reinterverrò, vi dirò nel merito, smonterò riga per riga, smonterò riga per riga l’assunto dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza, quindi diciamo che questo provvedimento potenzia le funzioni del Sindaco, contiene delle norme che collegate fra loro riescono veramente ad aiutare i sindaci, gli amministratori locali, regionali, nel contrasto a quello che è il degrado, la criminalità perché degrado non è solo criminalità, degrado, lo abbiamo detto tutti, in campagna elettorale tante volte e ribadisco il concetto, se poi si è pensato di fare l’assessorato alla sicurezza non è perché uno si è svegliato la mattina e ha detto: ah, che bello voglio fare anche l’assessorato alla sicurezza, ma perché si è avvertita l’esigenza della cittadinanza di avere un punto focale di dire sì, l’amministrazione comunale di sinistra pensa anche a questo versante, allora non è così tranquilla la situazione, allora dei problemi ci sono e allora un governo responsabile che ha promesso in campagna elettorale di intervenire ed è intervenuto nel giro di un anno con 15 provvedimenti, 15 provvedimenti sulla sicurezza, allora bisogna dire che questo governo, che questo esecutivo nazionale ha risposto positivamente agli elettori che gli hanno dato il voto, in un anno ha fatto quello che tutti i precedenti anni, da quando c’è questa situazione in Italia, che non sono mille anni, ma diciamo dagli anni 92-93, nessuno aveva fatto.

Allora contesto anche la questione e la contesterò anche dopo delle persone che non hanno fissa dimora, ma è chiaro che non è per quello per delle specie di leggi razziali come io spero che se la rimangi la consigliera Zittignani, ma è perché queste persone nessuno sa dove vanno a finire, nessuno sa chi sono, nessuno chi sono queste persone, neanche voi lo sapete, perché Cesena transitano decine di persone di cui voi non avete neanche l’idea, perché io, nella scorsa legislatura, quando vi chiedevo ma quante persone senza fissa dimora, quanti immigrati regolari ci sono, boh, ma, non lo sappiamo, è questo il governo del territorio? è questo? io spero che questa nuova maggioranza si distacchi dall’irresponsabilità della passata che ha presentato in fretta e furia un pacchettino sicurezza alla fine è ridicolo e poi dopo dirò anche il perché.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : chiedo scusa consigliera Celletti, le chiederei di avviarsi al termine Consigliera Celletti : per quanto riguarda il nostro documento, al contrario del precedente, chiede

di esprimere il plauso al ministro degli Interni perché non solo ha lavorato in

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maniera encomiabile facendo trattati anche con la Libia, poi approvando il trattato di Prüm che non era mai stato dall’Italia accolto, questo è un plauso che dobbiamo fare anche per il suo senso di responsabilità nell’accogliere suggerimenti che sono venuti da altri ambienti su certi ponti che erano ritenuti nodali. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti. Possiamo aprire il dibattito sui due ordini del

giorno presentati. I consiglieri che intendono intervenire mi fanno cenno e di seguito posso dargli la parola.

Chiedo scusa, ricordo i tempi che ci siamo dati di intervento, 15 minuti per i gruppi numerosi, 10 minuti per i gruppi medi, 5 minuti per i mono-gruppi, più 5 minuti per la dichiarazione di voto.

Prego consigliera Zittignani. CONSIGLIERA ZITTIGNANI (La Sinistra di Cesena) : stavo dicendo quando mi sono dovuta interrompere perché avevo finito il

tempo che si tratta di una legge inefficace perché rimangono inalterate le cause per cui questo fenomeno migratorio è in atto, le cause che riguardano la situazione dei paesi di provenienza degli emigrati e soprattutto perché non c’è nessuna legge per quanto rigida e ben fatta che sia che possa fermare un fenomeno di questo tipo quando è la fame e la necessità di sopravivere e di procurarsi un futuro per se e i propri figli a spingere le persone a muoversi. Abbiamo visto negli Stati Uniti d’America che c’è una legge contro l’emigrazione clandestina veramente severa che in tutti modi cercano di applicare dove ci sono migliaia e migliaia di clandestini, non solo ci sono, sono tollerati da tutti, basta andare in California e si vede nei campi tanti Latinos che lavorano nei campi e sono clandestini, tollerati perché costano poco e se i proprietari terrieri si vedono portare via una manodopera a basso costo protestano e non solo, ma devono aumentare il prezzo degli ortaggi. Questo è il mondo, ma anche in Italia, senza andare al di là dell’Oceano, fa molto comodo una manodopera a basso salario e ricattabili come sono i clandestini, per cui sicuramente questo fenomeno non si ferma e poi c’è un’altra cosa, un piccolo particolare che quando parliamo di clandestini, clandestini non significa stranieri, perché sono stranieri anche i comunitari, per esempio i Rom, i rumeni, quelli sono cittadini comunitari che non hanno bisogno di permesso di soggiorno, non sono clandestini ma sono stranieri e stanno sotto i ponti delle nostre città, quelle che disturbano tanto e che da loro si pensa che arriva tutto il male possibile.

È una legge, dicevo, che è scarsamente efficace ma soprattutto farà dei danni incredibili, penso ai figli degli emigrati clandestini. I figli degli emigrati clandestini se verranno dichiarati all’anagrafe causeranno l’espulsione della loro madre dopo sei mesi, se non vengono dichiarati perché la madre va all’ospedale, partorisce e dice che non vuole essere nominata perché abbandona il bambino, quel bambino verrà dato in affidamento a qualcuno o in adozione, questo non è successo nemmeno nelle leggi razziali del 38 che alle mamme ebree nessuno ha portato via i figli, oppure questi bambini diventeranno dei fantasmi chiusi in casa come i tanti bambini figli di italiani nella Svizzera degli anni 60 - 70, si parla che siano stati più di 30 mila i bambini che

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non si potevano muovere durante il giorno, chiusi in casa, quando i genitori erano al lavoro, perché i vicini non dovevano scoprire che in quella casa abitavano dei bambini.

Si tratta di una legge razzista e xenofoba, perché traccia una linea di demarcazione tra noi e loro e di separazione, noi che abbiamo tutti i diritti, loro, i clandestini, criminali potenziali, che dobbiamo emarginare anche se il nostro benessere, in parte, ci viene da loro.

È una legge razzista che peggiorerà la nostra posizione rispetto alle altre nazioni, già l’ONU ci ha censurato, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha detto che il nostro è un paese razzista ed ha richiamato il nostro governo ad attivarsi in modo efficace perché non ci siano e non continuano ad esserci persecuzioni, discriminazioni verso i lavoratori senza permesso di soggiorno e soprattutto verso i Rumeni e i Rom, di questo non è innocente nessuno, nemmeno il governo Prodi che ha tentato di mandarli via, non è solamente questo governo, ma questo governo sta toccando veramente il fondo, oddio, il peggio non è mai morto, ho il timore che questa non sia l’ultima cosa orribile che vivremo.

Io credo che dovremo fare tutto quello che è in nostro potere non solo mandare a dire al ministro Maroni che siamo indignati per questa cosa, ma dovremo fare tutto quello che è in nostro potere perché non dilaghi nel nostro paese l’atteggiamento discriminatorio verso queste persone, perché dalla discriminazione alla persecuzione il passo è brevissimo e degli episodi di violenza contro gli immigrati li abbiamo già visti, addirittura proprio due tre giorni dopo l’approvazione di questa legge, mi ricordo bene che anche i telegiornali ne hanno dato conto, un cittadino nero a Roma è stato aggredito da tre italiani che lo hanno chiamato “sporco negro” e poi gli hanno detto che questo loro atteggiamento era semplicemente l’attuazione di quello che il governo voleva, lo ha dichiarato il poveretto pieno di cerotti davanti…

-consigliera Celletti, io le voglio ricordare solo una cosa che lei non deve dire che io dico delle menzogne solo perché dico delle opinioni diverse dalle sue, si chiamano opinioni, non menzogne, in questo paese questo non è ancora il paese del pensiero unico, ancora, anche se qualcuno questo lo vorrebbe, fino a che si può dire io dirò quello che penso e non sono menzogne e sono le mie opinioni, le mie e spero di molti altri, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Zittignani. Se ci sono altri interventi? Prego Pagni. CONSIGLIERA PAGNI (Italia dei Valori) : allora, volevo rispondere alla consigliera Celletti che io conosco tutto il

Pacchetto, l’ho letto, l’ho studiato, ma non credo di essere qui a fare un esamino e dover ora elencare, come ha detto lei, tutto, però, se vuole sono disponibile anche a questo, anch’io mi trovo impreparata, non ho portato il materiale, ma piacevolmente potrei iniziare un dibattito con lei su questo, dico di più, molti, parte di quel Pacchetto io li condivido, li condivido, tanti, vorrei dire anche tantissimi, però, come sempre, questo governo ha il vizietto di inserire all’interno dei decreti che presenta proposte non accettabili, non accettabili dalla cultura di questo paese.

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E è una strategia, non è che ha usato questa volta e basta, la usa continuamente. La Bossi-Fini doveva essere la legge risolutiva, almeno così come ce la era stata presentata, ma come ha detto lei e come vede ci troviamo molto d’accordo, questo governo ha avuto la necessità di proporre provvedimenti, 15 come ha detto lei, per affrontare questo problema e continua a non risolvere il problema, se continua così, proporrà altri 15 emendamenti, altri 15 decreti, non risolve il problema semplicemente perché lo affronta nella modalità sbagliata, in una modalità per uscire nei giornali ma non nella modalità per la risoluzione del problema.

Per quanto riguarda l’assessorato alla Sicurezza, che trova tutta la mia approvazione all’esistenza di questo assessorato, non era la dimostrazione di criminalità di questo territorio, era semplicemente una riconferma politica del patto sociale che ci deve essere fra cittadini. La presenza di un assessorato di questo tipo voleva riconfermare il patto sociale fra i cittadini fondamentale.

Ha usato anche un altro termine: il degrado. Il degrado non è solo criminalità lei ha detto e anche qui sono d’accordo con lei, il degrado può essere anche culturale storico. Io sono d’accordo nel richiedere al Sindaco un’attenzione riguardo alle ronde, alla predisposizione delle ronde, chiedo al Sindaco che non ci faccia cadere nell’imbarazzo culturale storico delle ronde, perché prima o poi la storia affronterà anche questi anni.

Io sono anche critica con le Forze dell’Ordine, mi riferisco per esempio al G8 di Genova, credo che sia stata una dimostrazione forse un’interruzione momentanea di democrazia in Italia, sono critica ma non cado nel trabocchetto che altri devono difendere la mia sicurezza. Io do fiducia alle Forze dell’Ordine, altro è il compito dei cittadini, eventualmente possiamo e qui questo è vero riproporre una sensibilità ai cittadini, perché non dobbiamo sentirci soli neanche in mezzo agli altri, risposte individuali, omertose rispetto a richieste di aiuto dei nostri vicini non devono succedere ma è questo il compito dei cittadini, non il pattugliamento del territorio. Il compito dei cittadini si deve limitare a questo!

Io ho concluso. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Pagni. Se non ci sono altri interventi, chiedo se ci sono

dichiarazioni di voto. Consigliere Prati prego. CONSIGLIERE PRATI (Unione di Centro) : Signor Presidente, come intervento PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : come intervento, va benissimo. Consigliere Prati : per quanto ci riguarda, la nostra posizione su questi temi, credo sia

abbastanza chiaro, che si è evidenziata pure in sede di approvazione di questa legge che riguarda la sicurezza pubblica.

Noi, prima di tutto, diciamo che nell’iter in cui si è sviluppata questa legge, che è andata all’approvazione, in particolare, con l’utilizzo del voto di fiducia da parte del governo, si è persa un’occasione, secondo noi, perché in questa

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legge, ci sono parti che sono condivisibili. Il discorso del voto di fiducia poi ha creato delle difficoltà in quanto che, come tutti sappiamo, prendere o lasciare e ci sono oltre alle cose anche positive che ci sono in questa legge, non sto qui ad elencarle, ci sono anche secondo noi delle cose che potevano essere senz’altro migliorate.

Uno di questi discorsi riguarda per esempio il discorso del reato di clandestinità. Questo è un punto che lo ha fatto presente anche il Presidente della Repubblica Napolitano nell’approvazione della legge assieme al discorso delle ronde in cui ha richiamato il governo a rivedere questi due aspetti della legge.

Ecco, perché questo? perché il discorso in particolare il reato di immigrazione nella sostanza cosa produrrà? Produrrà un aggravio anziché una semplificazione, nei tempi stessi dell’espulsione, perché purtroppo sappiamo come funziona e come va la giustizia nel nostro paese, quindi per subire un processo passano anni e quindi solo da quel momento si avrà la possibilità di espellere un immigrato che sia clandestino, così come anche l’allungamento dei tempi di permanenza nei posti di identificazione, di riconoscimento allungato come è stato, anche questo creerà ulteriore intasamento nella questione, quindi, secondo noi, su questo fatto in particolare, la situazione non potrà altro che peggiorare stante la situazione giudiziaria del nostro paese.

Un altro punto è quello che riguarda l’istituzione delle ronde. Su questo, noi siamo stati sempre molto chiari, cioè secondo noi ognuno deve fare il proprio mestiere, quindi l’ordine pubblico è demandato alle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia, anche la Polizia Municipale e quindi ognuno di questi corpi deve essere dotato dei mezzi per potere svolgere fino in fondo la loro missione, il loro lavoro. Questo, ultimamente, purtroppo i mezzi non sono stati dati a sufficienza, le difficoltà che ci sono, sono difficoltà reali, non è che siano difficoltà inventate, la questione economica e quindi il bilancio, le entrate e quant’altro diminuiscono e quindi a questo punto difficoltà ce ne sono e bisogna anche, proprio nei momenti di difficoltà, sapere scegliere quindi se il discorso dell’ordine pubblico è una priorità, secondo noi deve essere visto con coerenza e quindi darci anche le risorse che sono necessarie.

Altri problemi che poi sono venuti fuori nei giorni successivi dalla stessa maggioranza che ha approvato questi provvedimenti, il discorso delle colf, il discorso delle badanti, il discorso dei lavoratori cassa integrati, sempre provenienti da altre nazioni, extra-comunitari che nel periodo magari vengono messi in cassa integrazione e quindi si trovano con il permesso di soggiorno scoperto nel momento in cui sono in cassa integrazione, quindi ci sono diverse problematiche che, come dicevo prima, sono state evidenziate da alcuni componenti della stessa maggioranza.

Il richiamo del Presidente della Repubblica che ha fatto al governo alcuni esponenti hanno detto che se ne farà carico il governo per risolverli, però il ministro Maroni ha detto che adesso la legge va applicata poi ne parleremo. Io mi auguro che prevalga, come sempre, non dico il buonismo, ma prevalga la saggezza e che quindi si ponga rimedio ai problemi che questa legge ha anche creato e dal documento di programmazione economica, mi sembra che alcune di queste cose siano state portate all’ordine del giorno.

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Ecco quindi, pur non essendo d’accordo con quanto si diceva prima che questa legge creerà dei grandi problemi, certamente alcuni problemi ci sono, prima i problemi dell’emigrazione c’è comunque, cioè per dire che non è che oggi si possa imputare questa legge cose che c’erano già e che quindi non è che le risolviamo, però noi siamo anche dell’avviso che non si possa comunque accogliere tutti, che quindi l’immigrazione, la necessità che noi abbiamo in alcuni settori in particolare di persone che vengono anche dai paesi extracomunitari, questi flussi debbono essere concordati e quindi possiamo accogliere quelle persone a cui possiamo dare una permanenza nel nostro paese in modo dignitoso, cioè non credo che sia dignitoso cose che abbiamo visto anche nella nostra città di gente che non ha un’abitazione, non ha un giaciglio su cui dormire, vanno sotto i ponti e da altre parti, per non parlare delle cose più eclatanti che abbiamo visto a Roma e via di questo genere, senza contare che poi molti di questi clandestini vanno ad ingrossare quelle che sono le file della malavita, ci sono anche tutti questi fatti, quindi direi che l’immigrazione va bene, noi dobbiamo accogliere, però accogliere quelli che possiamo accogliere, non è che possiamo accogliere tutti indiscriminatamente.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Prati. Io non ho altri iscritti a parlare. Prego Ferrini. CONSIGLIERE FERRINI (Gruppo PRI) : grazie Presidente per la parola. Innanzitutto il mio cappello introduttivo

consentitemi di sottolineare che come purtroppo accade molto spesso in questo consiglio comunale, si tralascia forse quello che dovrebbe essere l’argomento principale se non altro dei nostri lavori e cioè i problemi della nostra città e si affronta come fossimo un piccolo Parlamentino in miniatura problemi di grande elevatura e ci permettiamo addirittura di criticare analiticamente delle leggi dello Stato, però, così è, è una inveterata abitudine, probabilmente ci confronteremo ancora con questo problema, ma credo che sia giusto sottolineare che la mia speranza e credo quella del mio gruppo sia quella di occuparci sempre di più di cose più vicine a noi.

Veda, consigliera Zittignani, lei aveva presentato un ordine del giorno che poi si è trasformato in questa proposta di ordine del giorno complessiva dei gruppi che compongono la maggioranza nel quale ordine del giorno i toni erano sicuramente più forti, più accesi e c’erano dei riferimenti anche ulteriori a censure che lei muoveva all’intervento del governo. Tutto sommato, la lettura di questo ordine del giorno presentato è una lettura che, se fatta con attenzione, mi pare che come al solito cerchi di dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte e che non risolva e non faccia mai e poi mai capire non solo quale sia la posizione del Partito Democratico e dei suoi alleati, ma che non dia sostanzialmente delle soluzioni, perché è questo il problema di questa sinistra del nostro paese.

Il problema dell’immigrazione è sentito da tutti, i cittadini lo sottolineano, qui non si fa altro che censurare un determinato comportamento ma io, Signori presentatori di questo documento, non vedo nella vostra proposta una sola idea che sia una di come si possa risolvere il problema dell’immigrazione clandestina, o mi dite come dice la consigliera Zittignani ma non credo che sia

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l’opinione di tutti, anche se tutti l’avete sottoscritto, che l’immigrazione clandestina o meno è comunque un qualcosa al quale noi dobbiamo fare fronte in una certa maniera che io definisco, me lo consenta consigliera Zittignani, buonista, e allora tutto deve essere accettato, l’integrazione al di sopra di tutto, dobbiamo ricordarci dei nostri emigranti, dobbiamo considerare tutto con questo buonismo che io mi permetto di definire in questa maniera.

Mi lasci dire, lei dice le sue opinioni, io dico le mie, io dico che invece vorrei vivere, spero di poter vivere in un paese che faccia rispettare le regole e se ci sono delle regole che riguardano anche come si entra in questo paese, devono essere rispettate anche quelle regole, questo è il mio modo di ragionare sul problema, poi dopo possiamo dibattere io e lei se doveva diventare reato, se doveva rimanere una violazione amministrativa, fatto sta che seriamente non si è mai combattuta l’immigrazione clandestina in questo paese. La prima volta che siamo riusciti a liberare quelle carceri a cielo aperto contro le quali lei si batte, è stato proprio con questo governo, cara consigliera Zittignani, perché con il governo a cui lei prestava la sua fiducia, invece certe carceri a ciel aperto rimanevano piene di immigrati clandestini, questi invece sono stati rimpatriati nel loro paese. Allora lei mi dirà non è la soluzione giusta, ma la pensano tutti così quelli della sua maggioranza, perché, signori, quando voi affermate nel vostro ordine del giorno, con quella sottile ipocrisia politica che sempre vi contraddistingue, io trovo questa frase emblematica che fa capire che ancora una volta non avete un’idea comune tra di voi di quello che volete veramente, come volete veramente risolvere questo problema, visto che forse anche voi considerate un problema l’immigrazione clandestina e sottolineo clandestina., perché quando trovo io nella seconda pagina là dove si comincia e si esordisce con “convinto che”, quindi è un convincimento che state esprimendo, e il vostro convincimento sarebbe il seguente: il fenomeno emigratorio non deve essere criminalizzato in quanto tale – e chi lo dice questo? chi lo ha mai sottolineato che l’immigrazione in quanto tale sia da criminalizzare, è l’immigrazione clandestina semmai che può essere criminalizzata- ma vado avanti, questa è la frase emblematica del vostro ordine del giorno, quella che dovrebbe dare la soluzione per il futuro, che l’immigrazione clandestina deve trovare una risposta, e su questo chi è che si permette di dissentire, ma che cosa? mediante l’aumento di risorse economiche ed organizzative per reprimere non l’emigrazione clandestina ma le criminalità organizzate, allora voi mi dovete rispondere però, mi dovete dare una risposta, non potete solamente e costantemente limitarvi a sottolineare errori altrui, voi mi dovete dire se siete d’accordo tutti sul metodo per risolvere questo problema, se l’emigrato clandestino deve essere rimpatriato oppure no, quali sono gli strumenti che voi prevedete, quali sono i tempi che voi prevedete, quali sono le risorse che voi volete stanziare a questi fini, perché dire che volete combattere la criminalità organizzata non vuol dire assolutamente niente in termini politici e allora, consigliera Zittignani, io avrei preferito, lo dico proprio sinceramente, la chiarezza del suo ordine del giorno, perché il suo ordine del giorno consigliera Zittignani prendeva una posizione che io non condivido ma che almeno aveva una elevatura e una caratura politica, un’affermazione di questo genere non dice assolutamente nulla ed è il solito patteggiamento tra le varie anime di questa maggioranza che ci porta a dire assolutamente cose o scontate oppure

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a non trovare una posizione comune che abbia una proposta politica, perché questa non ce l’ha, c’è soltanto una sottolineatura che questa trova d’accordo tutti, che l’operato del governo va censurata, ma non basta consigliera Celletti, chiedo scusa, consigliera Zittignani.

Concludo, cari colleghi, anche perché anche utilizzare questi toni così decisi, così forti, così corposi anche dal punto di vista terminologico, io non credo che vi faccia onore, perché poi se un domani, forse, quando qualcuno di voi, forse qualcuno a Roma avesse l’onore e l’onere di guidare il paese, si troverebbe a rispondere a questi problemi, allora quando voi scrivete che sono state introdotte norme che hanno esclusivamente, utilizzando questo avverbio che pare dire che l’unico intento del governo sia stato quello quale quello di demonizzare e criminalizzare lo straniero in quanto tale, non è assolutamente vero, può darsi che qualcuno abbia avuto questa impostazione, ma perché dovete assolutamente dare questa etichetta sempre e comunque, io vi ricordo che anche esponenti del centrosinistra che anche attualmente si trovano in posizione di vertice nella nostra Repubblica sono stati i primi o forse i secondi dopo la legge Martelli a introdurre invece delle leggi di massimo rigore per la criminalità e per l’emigrazione clandestina, questo voi ve lo dimenticate troppo spesso, perché quando lo fa una parte politica, diventa una scelta politica per risolvere un problema, quando lo fa un’altra parte politica diventa invece esclusivamente uno stratagemma per demonizzare lo straniero in quanto tale. Ma da cosa traete questo convincimento, sono delle norme che poi dal punto di vista tecnico io posso anche avere dei dubbi e discutere anche per come verranno realizzate, ma questo è un discorso che fa un tecnico operatore del settore, per esempio affidare al giudice di pace la discussione in termini di reato di clandestinità, secondo me, creerà dei problemi e concludo soltanto Presidente su questo.

Mi fa anche così, sempre per vedere le cose che forse sono state tolte, consigliera Zittignani, dal suo ordine del giorno, qui, non si fa più riferimento al fatto che darebbe fastidio la reintroduzione dell’oltraggio, lei lo veda inserito, penso abbia notato che in questo nuovo ordine del giorno non c’è, probabilmente la risposta si trova in qualche componente di questa maggioranza che forse con le Forze dell’Ordine ha un riferimento di un certo tipo e allora perché patteggiare queste piccole cose? Perché arrivare a queste piccole ipocrisie politiche? Lasciamo perdere.

Anche quando vi rivolgete alle sicurezze, cosa vuol dire le sicurezze? Mi ricorda un pochino quando il Segretario di Rifondazione Comunista ci parlava delle destre, perché si diceva che non c’era una destra ma c’erano più destre, non c’è una sicurezza che sono le sicurezze, beh, amici, non gli ha portato tanta fortuna dal punto di vista elettorale, spero che anche a voi porti altrettanta sfortuna e comunque come ho promesso di concludere quale sia la decisione e in qualunque modo … Morgagni si deve dimettere dalla presidenza di ACER.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Ferrini, chiedo scusa, ha tenuto fede a quello che ci ha

detto nel primo consiglio. Chiedo se ci sono altri interventi, io non ho altri iscritti a parlare al momento, se non ci sono iscritti a parlare, Baronio prego.

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CONSIGLIERE BARONIO (PdL) : anche noi siamo stati un po’ balestrati un attimo dal ritiro dell’ordine del

giorno della Zittignani o, comunque, dalla sua modifica come abbiamo visto in commissione, anche perché avevamo preparato un intervento su quell’ordine del giorno, ora, invece, un quarto d’ora fa ci è stato presentato un nuovo ordine del giorno di tre pagine che fortunatamente è stato un po’ inficiato dall’intervento della consigliera Zittignani la quale, a mio avviso, ha ricalcato il vero spirito che ha dato il “la” a quest’ordine del giorno, era quella di un chiara presa di posizione e su questo la ringrazio perché ci ha messo subito in un clima vivace del consiglio, perché noi crediamo che pur con rispetto reciproco, ci sia sempre bisogno di avere chiare le parti; l’ordine del giorno invece così trasformato, anche il consigliere Ferrini diceva si, dice tutto e il contrario di tutto, quindi ci lascia un po’ balestrati.

Questa legge, a nostro avviso, è molto importante e perché non si parla solo di emigrazione clandestina, anche se dobbiamo dire che è un tema che gli italiani, i cittadini, le persone, le famiglie ci chiedono di prendere e di valutare; si parla anche di sicurezza stradale, di decoro urbano, di criminalità mafiosa, di inasprimento del carcere duro, di aggressione al patrimonio delle famiglie mafiose, di allargamento dei poteri all’antimafia, di interventi diffusi contro l’infiltrazione di poteri mafiosi, contro la collusione tra mafia ed economia, tra mafia e …territoriali, contro il riciclaggio, contro il racket, di maggiori poteri ai prefetti, ai sindaci, lo abbiamo appena sentito, obbligo di denuncia del pizzo, di lotta all’omertà.

Su questi temi il governo sperava di avere il sostegno delle opposizioni in toto, invece, abbiamo visto che c’è stata una differenziazione, a mio avviso invece è stata ideologica. C’è amarezza per una non corretta valutazione dell’importante passo che il Parlamento ha fatto con queste misure. Spiace solo che per motivi essenzialmente politici, di pregiudizio ideologico, l’opposizione abbia deciso di contrastare norme che sono molte dure contro la criminalità organizzata e si inseriscono in un lavoro che in corso da trent’anni, partito con La Torre, a cui hanno contribuito le intuizioni anche di Giovanni Falcone.

Venendo comunque al tema trattato questa sera, noi crediamo che al di là del …ideologico legittimo, ripetiamo legittimo, un obiettivo esame del testo a mio avviso chiederebbe una più corretta valutazione. La sicurezza è un obiettivo che autorizza l’adozione di misure preventive e repressive dirette al mantenimento dell’ordine pubblico inteso come il complesso dei beni giuridici fondamentali sui quali si regge l’ordinata e civile convivenza nonché la sicurezza delle istituzioni, dei cittadini e dei beni. Si accetta di essere cittadini e di rispettare le leggi a condizione che lo Stato sia in grado di assicurare protezione e sicurezza, in particolare ai più deboli.

All’opposizione, abbiamo visto che questa legge non piace, soprattutto perché comporta un inasprimento delle azioni rivolte all’espulsione dei clandestini, ma non per questo è, a nostro avviso, anticostituzionale, abbiamo visto che il Presidente della Repubblica ha fatto alcuni rilievi ma ha detto che questa legge era da firmare. Possono soggiornare nel territorio dello Stato gli stranieri entrati regolarmente ai sensi dell’articolo 4 che siano muniti di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno rilasciati in corso di validità a norma del presente testo unico o che siano in possesso di permesso di soggiorno.

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L’espulsione è disposta dal prefetto quando lo straniero: a) è entrato nel territorio dello Stato sottraendosi ai controlli di frontiera e non è stato respinto ai sensi dell’art. 10; b) si è trattenuto nel territorio dello Stato in assenza della comunicazione di cui all’art. 27, comma 1 bis o senza avere richiesto il permesso di soggiorno nei termini prescritti, salvo che il ritardo sia dipeso da forze maggiore ovvero quando il permesso di soggiorno è stato revocato, annullato, ovvero scaduto, da più di 60 giorni e non è stato richiesto il rinnovo.

Questo è non l’ultimo provvedimento fatto, questo è ancora il decreto approvato dal governo Prodi, ministri Ciampi, Napolitano, Bersani, Bindi, quindi questo è un decreto che ancora vale dal 98. Io credo che questi principi che sono stati fatti da un governo di sinistra e che siano condivisi ancora, ci portano a far sì di completamente accettare il decreto con il quale invece si vuole proporre quest’ordine del giorno. La sentenza della Corte Costituzionale recentissima, 21/2009, chiarisce che il fenomeno come quello dei flussi clandestini è legittimamente contrastabile, in quanto rilevante proprio ai fini della tutela della sicurezza dell’ordine pubblico ed è difficile negare che l’emigrazione clandestina contribuisca in modo decisivo ad alimentare i bacini dell’illegalità, la legge nella sua rigorosa deterrenza contro la clandestinità contiene norme durissime contro il commercio della carne umana, siamo tutti d’accordo, spero, che si sta facendo sulla pelle dei più poveri, andando per questo incontro all’Unione Europea che chiede agli Stati membri di provvedere il quadro penale per la repressione di questa palese irregolarità. Mi chiedo peraltro se il modo per aiutare veramente questa gente qui sia farli permanere sine die come irregolari sotto il cappio dell’espulsione che rimane, che non è stato deciso da questo governo, in una sorta di terra grigia, terra di nessuno, dove non dovrebbero trovarsi, una sorta di esistenza come nuovi …della nostra società opulenta.

Noi riteniamo che questa sia una legge necessaria, è una legge dolorosamente necessaria, d’altra parte le leggi vanno costruite tenendo presente i due contenuti essenziali, la giustizia e la prudenza, quella che San Tommaso chiamava la auriga vitutorum, cioè cocchiera della virtù, oggi potremo tradurre con realismo, la virtù della prudenza, dunque, l’attenzione ai poveri non può dimenticare che oggi troviamo di fronte la non-immigrazione, cioè un fenomeno come quello che portò gli italiani in America, è stato citato prima, anche noi siamo stati emigranti, ma questa non è emigrazione, ci si trova di fronte a una grande emigrazione, allo spostamento di interi popoli, qualcosa che accade una due volte in un millennio, questa non è emigrazione di quello che prende la valigia, va sulla nave e va a cercare fortuna dove è accettato. Oggi non è possibile spalancare le porte a tutti, noi vorremo, noi vorremo che ci fosse un mondo che potesse fare una cosa del genere, ma noi non possiamo, questa è una legge dolorosamente necessaria.

E’ necessario invece cercare di governare il fenomeno tenendosi lontani dalla demagogia, purtroppo, negli ultimi decenni è accaduto più volte che la doverosa ed evangelica attenzione ai bisognosi sia scivolata in quella demagogia tipica dell’ideologia post-sessantottina che produce frasi ad effetto e attenzione di bontà e rischia in qualche modo di diventare disastrosa per le stesse persone che vorrebbero aiutare. Un partito come il nostro, amico della

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libertà, è amico della verità ed è contrario all’ipocrisia come quella che ricordava … l’omaggio che il vizio renda la virtù.

Io, comunque, consigliera Zittignani, la voglio ancora ringraziare perché non ha strumentalizzato delle affermazioni di qualche prelato della Chiesa che a differenza di molti altri assumono come affermazione di tutta la Chiesa e le cavalcano come più fa comodo a prescindere dal contesto. Il suo intervento è stato un intervento politico e noi per questo lo accettiamo. Non possiamo però accettare l’ordine del giorno invece della maggioranza che, a nostro avviso, si nasconde dietro a delle frasi e che non affronta il vero problema, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Baronio, lei ha esaurito il tempo a disposizione del gruppo,

così come, non l’ho detto, ma anche il consigliere Ferrini precedentemente. Chiedo ai colleghi se ci sono altri interventi su questi due ordini del giorno? prego consigliera Celletti.

CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord Romagna) : visto che il PD aspetta me, così gli faccio un piacere, abbiamo già detto

prima che questo documento che il collega Ferrini ha, nella sua verve, interpretato molto bene, allora, vediamo un po’ questo documento del PD, il mio è molto chiaro e quello che ho voluto dire lo posso esplicitare anche analizzando questo documento.

Innanzitutto, abbiamo detto che la legge votata il 2 luglio dal Senato che diventerà poi legge una volta pubblicata sul Gazzettino Ufficiale, e poi ci saranno i decreti attuativi, non è il Pacchetto Sicurezza. Il Pacchetto Sicurezza comprende altri decreti legge, comprende il decreto legislativo per fare un esempio sui rifugiati politici, comprende il decreto legislativo sui ricongiungimenti familiari, comprende il decreto legislativo sullo stanziamento dei cittadini comunitari, comprende la ratifica esecuzione del trattato di amicizia con la grande Giameria Araba libica, contiene la condivisione adesione al trattato di Prüm che ricordiamolo è un trattato proprio di sette paesi, Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica d’Austria che ha grande importanza sulla questione dell’emigrazione illegale. Si chiama trattato di Prüm, sottoscritto nel 2005 dagli altri paesi e noi lo abbiamo sottoscritto nel giugno di quest’anno. Poi ci sono le misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e contrasto alla violenza sessuale, anche questo fa parte del Pacchetto Sicurezza, quindi il Pacchetto Sicurezza è una cosa molto, molto più vasta che non la semplice legge che è appena stata votata.

Secondo, la legge in oggetto tratta di emigrazione ma la tratta in maniera vorrei dire quasi marginale perché di che cosa parla? Parla si di immigrazione clandestina e ricordiamoci anche se lo toccate dopo, il reato di ingresso e soggiorno clandestino negli altri paesi europei, noi sappiamo che c’è da moltissimi anni, c’è in Francia, c’è in Germania, c’è in Grecia, c’è in Gran Bretagna e c’è in Spagna, in Spagna solo quest’anno e la Spagna, Zapatero, davanti a Zapatero tutti si alzano in piedi ha respinto 400 mila nel 2009, 400 mila immigrati irregolari, se non ci credete vi faccio leggere l’articolo che magari avete già letto naturalmente, quindi il reato di ingresso clandestino non è l’Italia, il paese razzista, introduce il reato di immigrazione clandestina, ma è una cosa

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normalissima, non voglio poi citarvi il reato di clandestino in altri paesi dove c’è non solo la galera per anni tot, ma ci può essere anche la pena di morte ma non trattiamo di paesi non democratici noi, trattiamo di paesi democratici, quei pochi che ci sono al mondo. Bene.

Allora parliamo del disegno di legge da voi tanto vituperato, di che cosa tratta? Tratta di emigrazione clandestina, tratta di permesso di soggiorno ma tratta anche di incentivi all’occupazione, tratta anche di integrazione, tratta anche di condizioni di vita degli emigrati, poi tratta di criminalità organizzata, io spero che voi non siate così ostili a colpire la mafia negli interessi economici per esempio, colpire i racket, perché tanti articoli di questa legge, che è composta di 69 articoli, tratta di questa materia, di contrasto al racket, io non credo che voi siate contrari al contrasto al racket, poi parla di maggiore rigore sull’infiltrazione mafiosa nei consigli comunali e io credo che voi non siate contrari a questo, perché se siete contrari a questo, ce lo dovete spiegare, e poi c’è il contrasto al terrorismo, anche con questo non siete d’accordo con il contrasto al terrorismo? e poi la criminalità diffusa, cioè quella che tanti sindaci, la stragrande maggioranza dei sindaci di centri piccoli e grandi hanno lamentato durante questi anni, perché i cittadini stessi li hanno sollecitati. E i sindaci allora vi ricordo possono avvalersi nel caso lo ritengano importante e interessante quindi non è un obbligo ma se i sindaci vorranno farlo, potranno avvalersi di associazioni di cittadini non armati per il presidio del territorio, cittadini che preferibilmente, io penso che voi non abbiate letto neanche il decreto attuativo presumo, però, il ministro Maroni ha detto che preferibilmente questi gruppi di cittadini, associazioni di cittadini non armati, dovranno essere preferibilmente ex appartenenti alle forze dell’ordine, persone al di sopra di ogni possibile sospetto di, preferibilmente saranno queste e saranno iscritte in un apposito elenco e regolamentate con decreto ministeriale, cioè io lo so che voi sulla stampa, i vostri partiti hanno parlato di ronde, di pistoleri armati con addirittura camice brune, non si sa bene che cosa, in realtà, sono cose che nella Bologna rossa sono esistite dal 1986 credo, ci sono le pattuglie che fino al 1986, andatevi a documentare, erano addirittura armate, e sono state disarmate dieci anni fa a Bologna, non parlo di New York, parlo di Bologna che notoriamente è a parte l’intermezzo Guazzalochiano, è per definizione la città rossa, e allora questi che cosa erano? Erano non so angeli, personaggi che noi non riusciamo ad individuare? E allora ci sono due pesi, due misure? Questo io vi chiedo e i city angels per esempio, tutti gli altri che ci sono sempre stati solo adesso voi vi svegliate e dite oddio, oddio ci sono le ronde? Ma chi obbliga il Sindaco Lucchi a fare le ronde se non le vuole fare? nessuno, però ci sono dei territori dove evidentemente c’è bisogno e qui tornerò su questo argomento.

E poi c’è la tutela delle fasce più deboli, la tutela del domicilio, altre misure di contrasto della criminalità, sicurezza stradale con maggiori risorse e poi infine il decoro urbano, anche questo viene in aiuto dei sindaci prevedendo sanzioni per i vandali, per chi imbratta i muri, per chi getta rifiuti, in caso di occupazione abusiva di suolo pubblico.

Insomma, un provvedimento che non tratta solo di immigrazione, però, nell’ideologia, come qualcuno l’ha chiamata, l’intossicazione ideologica che c’è in Italia in una certa parte politica, ha voluto sollevare il polverone dicendo: ah, questa iniziativa razzista. Ma il discorso di queste cosiddette ronde,

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associazioni di cittadini non vogliono assolutamente prendere il posto delle Forze dell’Ordine e io sono contenta che voi adesso difendiate le Forze dell’Ordine quando avete sempre parlato di militarizzazione delle città in passato, quando c’era il sostegno del centrodestra all’opera della Polizia, all’opera dei Carabinieri, all’opera anche dell’Esercito nelle città, militarizzazione, io mi ricordo che quando qui dicevo bisogna mettere più forze dell’ordine sul territorio durante la scorsa legislatura, dicevate vuole militarizzare Cesena, c’è perfino un articolo del Sindaco Conti, la Celletti, cattiva, vuole militarizzare Cesena e adesso ho piacere che voi difendiate le Forze dell’Ordine perché io le ho sempre difese e perché questo governo le sostiene e voglio dire a chi ha esteso questo documento che forse non ha letto la finanziaria del governo Berlusconi, perché, mentre la finanziaria 2008 del governo Prodi stanziava 7 miliardi e 100 milioni di euro, questo governo, pur nelle ristrettezze in cui si trova, pur con la crisi, per le Forze dell’Ordine e si può andare a vedere nel sito del ministero, dà 8 miliardi e 320 milioni di euro, cioè un miliardo e 200 mila euro in più, basta andare a vedere, basta andare a leggere, basta vedere quello che è stato stanziato, Lattuca per favore non mi interrompa…

Allora parliamo dei CIE, cioè dei Centri di identificazione di espulsione, per quale motivo, secondo voi, si è passati da 18 mesi a 60 giorni, perché non sono d’accordo neppure con il collega Ferrini quando parla di carceri a cielo aperto, perché io spero che voi siate andati a vedere che cosa sono questi CIE, che cosa vuol dire essere lì dentro con la scelta di tre pasti al giorno, con i soldi per poter telefonare, con dentro il cinema, con dentro le palestre, con dentro la possibilità di comunicare con chi si vuole, perché io spero che li abbiate visti quelli che sono in Emilia Romagna, ebbene, questi giorni servono in più perché semplicemente è impossibile per le Forze dell’Ordine poter identificare queste persone che non danno mai le generalità giuste e perché i loro paesi non li rivogliono indietro, è impossibile in 60 giorni, per cui quando escono dopo 60 giorni, tornano sul territorio e compiono reati, è questo che noi vogliamo imporre alla nostra gente? Però lo dovete dire chiaramente, poi domani sul giornale dovete dire a noi sta bene così, a noi sta bene che gli immigrati irregolari scorrazzino sul territorio, a noi sta bene che rimanga questa situazione perché noi non abbiamo nessun provvedimento, nessuna idea su questa cosa, non vogliamo ideologicamente prendere provvedimenti, dire quello che vogliamo fare, però critichiamo invece chi fa.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : consigliera Celletti, le chiedo di avviarsi a conclusione… Consigliera Celletti : tutto questo documento qui, ribadisco, anche dopo quando comincia con la

tiritera ideologica, è constatabile in toto, ho già contestato i dati, è contestabile anche questo; io credo che una maggioranza seria avrebbe sì contestato nel merito però nel merito, conoscendo i dati e avrebbe, come dice giustamente il consigliere Ferrini, dato delle alternative, qui alternative non se ne danno e allora io capisco perché gli italiani preferiscono il governo del centrodestra, almeno prende delle decisioni. Grazie.

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti, lei è andata oltre il tempo consentito concordato.

Chiedo chi vuole intervenire? Prego consigliere Lattuca. CONSIGLIERE LATTUCA (Gruppo PD) : grazie Presidente. Cari colleghi, questo decreto legge è razzista e fatto solo

per prendere voti, contiene norme disumane e xenofobe, oltre ad essere disumane e xenofobe, saranno anche inutili e difficili da applicare, perché creeranno tutta una serie di problemi, queste non sono dichiarazioni lette nel Manifesto ma sono dichiarazioni pubblicate in Famiglia Cristiana. Vado avanti, una legge sbilanciata e persecutoria, con concretissimi rischi di conseguenze inaccettabili, giudizi di un editoriale dell’Avvenire, la Caricatas: è un Pacchetto Insicurezza.

Allora, io chiedo al consigliere Baronio se questi sono i risultati di un 68 all’interno del mondo cattolico che ci era sconosciuto, chiedo alla consigliera Celletti che, spesso, si fa paladina della cristianità a Cesena e della difesa delle radici cristiane contro questa fantomatica islamizzazione del territorio, se si sente rappresentata da queste autorevoli voci della cristianità, qui c’è qualcuno che non è in linea con la cristianità, questo non è buonismo, questo è umanità e per chi ci crede cristianità.

Detto questo, prendiamo in esame alcune delle norme che sono riportate nell’ordine del giorno e che sono oggetto del decreto in questione. Una precisazione, sulle norme contro le organizzazioni mafiose per l’espatrio del patrimonio, siamo tutti d’accordo, alziamo le mani, non abbiamo altro da dire, non credo che la questione si ponga anche, però, c’è un contenuto di questo decreto che è tutt’altro dal contrasto delle organizzazioni mafiose, per non parlare del bellissimo decreto sulle intercettazioni che è un grandissimo favore alla criminalità.

Le ronde, veniva detto prima, sono una rinuncia dello Stato ad esperire il proprio potere, sono una delega di potere ma io voglio contestare una cosa delle ronde, oltre al carattere pericoloso che hanno, sono inutili, le ronde sperimentate in questi mesi in un Comune della Lombardia è successo che in un parco una macchina non segnalata come macchina della Polizia, sia stata avvistata da queste ronde leghiste che hanno telefonato alla Polizia, due volanti della Polizia sono accorse al parco per bloccare questa macchina e hanno scoperto che era la terza volante della Polizia in borghese, questo è il risultato delle ronde! In altre parti le ronde sono andate a scontrarsi e a creare problemi di ordine pubblico perché la Polizia è dovuta intervenire sottraendosi a tutti gli altri compiti che ha per sedare i litigi tra quelli delle ronde che erano per strada.

Il reato di clandestinità, viene punito uno stato di fatto più che un comportamento, questo è stato detto, ma qui consigliere Ferrini non è tanto il problema, come diceva lei, sanzione amministrativa o sanzione penale, è un primo problema, perché è un assurdo del nostro sistema giuridico, ma c’è un altro problema, quale è la legge in Italia per cui viene determinato lo status di clandestino? Glielo dico io, è la legge Bossi-Fini e ricordo un’altra cosa dal 2001 al 2009, in questi otto anni, per sei anni, per sei anni su otto con l’esclusione di una parentesi di 18 mesi, questo paese è stato governato dal centrodestra e dalla Lega Nord che non ha fatto niente evidentemente se siamo arrivati

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all’emergenza sulla sicurezza e sull’emigrazione, che cosa avete fatto in questi sei anni di governo? Perché avete fatto una legge, la Bossi-Fini, che invece di favorire l’emigrazione regolare, favorisce l’emigrazione clandestina, perché come è spiegabile altrimenti che 500 mila badanti in questo paese sono irregolari e clandestine? Come è spiegabile? Sono delle badanti criminali? O sono venute qui e non ci sono le condizioni per regolarizzarle perché costa alle famiglie in cui le badanti lavorano una cifra assurda a fare questa regolarizzazione?

Diceva Ferrini quale è la proposta? Ma veramente ce lo dovrebbe dire la destra quale è la proposta visto che sono al governo loro per cambiare la Bossi-Fini, io una proposta la faccio, la legge Turco-Napolitano era molto meglio della Bossi-Fini e lo dicono tutti gli operatori del settore.

Prolungare i tempi di permanenza nei centri di identificazione dopo aver appena scoperto che sono assolutamente molto più accogliente del nostro sistema alberghiero della Riviera Romagnola, perché ci sono palestra, forse danno anche la chiavetta come a noi consiglieri per collegarsi a Internet

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : chiedo per favore di non interrompere, per favore, chiedo di non interrompere

chi sta parlando, prego consigliere Lattuca. Consigliere Lattuca : grazie Presidente, vorrei ricordare che l’articolo 2 della nostra Costituzione

parla di diritti inviolabili della persona e per persona non viene escluso qualcuno per il colore della pelle, vorrei ricordare anche la libertà di culto visto che già in questa sede si è discusso tanto della questione Moschea, io credo che ad alcuni esponenti di questa opposizione che è maggioranza del paese, servirebbe un bel ripasso della Costituzione e consiglio di tenerla, in particolare alla consigliera Celletti, una copia della Costituzione Repubblicana sul tavolino, i primi dodici articoli sono molto brevi, se li rilegga ogni sera che le farà bene.

Aumentare i costi per il permesso di soggiorno, una misura meschina per speculare sulla condizione di chi è obbligato a fare la pratica per avere il permesso di soggiorno perché non avrebbe nessuna convenienza e si troverebbe in una situazione che la consigliera Zittignani aveva già sottolineato prima disastrata nel ritornare nel proprio paese.

Ma veniamo al punto, i tagli alle Forze dell’Ordine e l’atteggiamento del governo verso l’autorità giudiziaria, cioè io non credo ai dati della Celletti, perché, semplicemente ho visto e ho sentito interviste di tutti i sindacai delle Forze dell’Ordine, quello che emerge è che c’è una situazione disastrosa, il governo Prodi che ha tagliato su queste cose, ha pagato questi tagli, il governo Berlusconi che sta mantenendo gli stessi tagli e che non sta certamente facendo quella rivoluzione, non sta pagando, anzi, sembra che sia questa fantomatica innovazione sulla sicurezza.

Diceva il consigliere Ferrini questo provvedimento non c’entra nulla con Cesena, come non c’entra nulla? Questo documento si conclude con un impegno per il Sindaco a non applicare il sistema delle ronde a Cesena, cioè non lasciamo la discrezionalità, noi chiediamo e impegniamo la giunta a non fare una cosa che questa legge, che non condividiamo, permetterebbe di fare.

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Poi, noi abbiamo una nostra idea di sicurezza, si faceva prima riferimento all’assessorato istituito alle sicurezze, è vero ci sono tante sicurezze, noi, molto spesso, sotto la lente dei media, c’è solo la sicurezza data dalla criminalità, ma vogliamo parlare della sicurezza sui luoghi di lavoro piuttosto che sicurezza nelle case, sicurezza stradale, ci sono molti più morti in Italia per incidenti stradali o per bombole di gas e caldaie che esplodono che per atti di terrorismo, non dimentichiamocelo. La nostra idea di sicurezza non è certo nella prospettiva sicuritaria, repressiva e regressiva della destra, ma nella forma rigorosa del diritto del cittadino alla sicurezza, una sicurezza a tutto tondo, non una caccia indiscriminata allo straniero.

Questa idea di sicurezza e rappresentata dall’istituzione di questo nuovo assessorato, diamo tempo alla giunta di lavorare e vedrete che sarà così, da Cesena può partire un modello di sicurezza partendo da una situazione che non è di emergenza come qualcuno ha voluto sostenere in campagna elettorale, può partire un modello di sicurezza alternativo a questo repressivo e inutile e inefficace del centrodestra.

Noi abbiamo anche un’idea di governance dei fenomeni migratori diversa da quella manichea del centrodestra, noi siamo perché l’emigrato regolare acquisisca i diritti e i doveri della cittadinanza, lo diceva anche Fini Gianfranco questa cosa, non mi sembra qualcosa di assolutamente sovversivo…no, no, ho detto regolare, attenzione regolare e ho già spiegato, se qualcuno, il consigliere Ferrini mi avrà capito sicuramente che la definizione regolare o irregolare non è per nascita o per condotta, è perché c’è una legge…c’è semplicemente una legge la Bossi-Fini che rende irregolari persone che in altri contesti avrebbero tutti i requisiti per essere regolari, perché le 500 mila badanti irregolari che ci sono in Italia hanno tutti i requisiti con una legge fatta in modo appropriato con la reintroduzione della figura dello sponsor e di altre cose, di essere regolari comportandosi nello stesso modo.

Allora, noi siamo perché l’emigrato regolare acquisisca i diritti e i doveri della cittadinanza e vogliamo accompagnare quel processo secondo i principi di solidarietà, di umanità che deve prevalere comunque sopra ogni altra cosa. ma non dimentichiamo mai che se c’è un disordine e approssimazione nella regolazione dei flussi migratori, quel disordine e quella approssimazione si scaricano sulla parte più debole della popolazione, noi non ce la vogliamo dimenticare, non potremo lamentarci del diffondersi di queste idee vostre regressive se non prendiamo carico, e qui a Cesena vogliamo farlo, di questo aspetto dell’emigrazione che colpisce soprattutto se non regolate e monitorate bene, le fasce più deboli della popolazione.

C’è un impatto del fenomeno migratorio da distribuire meglio, perchè non ci può essere qualcuno che ci guadagna facendo lavorare in nero nei cantieri, piuttosto che nei campi, a tre euro all’ora gli stranieri e qualcuno invece che si trova in altre situazioni.

Poi vorrei parlare del degrado. Chiariamo una volta per tutte che cosa è questo degrado. Perché se degrado è vedere le persone per strada straniere, mi sembra che siamo sulla xenofobia, perché se il degrado è solo vederli in faccia,

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : chiedo per favore di non interrompere, consigliera Celletti, le sarà dato tempo

successivamente, chiedo per favore che il consigliere Lattuca possa terminare il suo intervento e do la parola al consigliere Lattuca.

Consigliere Lattuca : io sono al primo intervento in questo consiglio comunale, mi auguro di poter

continuare anche in futuro con un clima un pochino più sereno… Stavo dicendo questo impatto da distribuire meglio, il degrado, allora noi non

possiamo pretendere che le persone che vengono qui a lavorare la sera scompaiano, per cui non le vediamo per strada e in viale Carducci non ci siano più, questo non è degrado, è la presenza dei lavoratori che finito l’orario di lavoro, vivono la città, cioè tutto il resto non è degrado trovarsi, faccio un esempio a caso, trovarsi in palestra con una persona con il colore diverso dal nostro che si allena di fianco a noi, questo non è degrado, siccome c’è qualcuno che intende il degrado in questa maniera seduto nei banchi dell’opposizione, vorrei sottolinearlo …

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : scusate consiglieri, se possiamo fargli portare a termine l’intervento, chiedo

al consigliere Lattuca di proseguire con il suo intervento cercando di limitare … Consigliere Lattuca : io sto solo dicendo la mia opinione… PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : prego Consigliere Lattuca : Presidente, grazie. Torno all’ordine del giorno, noi, con quest’ordine del

giorno, vogliamo stigmatizzare un modello di sicurezza che non è compatibile con i nostri valori e che sono i valori della Costituzione Repubblicana, lo ripeto e che sono i valori, lo dico ai colleghi del Partito Repubblicano che Mazzini definiva come la fratellanza della nazione e dell’unità, oggi nel fatto negata dal genere umano, questo è Mazzini, non è altro, se voi vi dimenticate di questo, se noi ci dimentichiamo dei valori di solidarietà sociale e anche di quelle cose che venivano ricordate prima, l’emigrazione verso l’estero degli italiani, ma anche l’emigrazione all’interno del nostro paese, ci sono diversi consiglieri che probabilmente lo sanno perché l’hanno vissuta questa cosa, una volta, nella Padania, i clandestini erano quelli che venivano da sud di Roma, questo non dobbiamo dimenticarlo, allora, questi valori, i nostri, la solidarietà sociale, la coesione sociale, l’uguaglianza nei diritti e il rigore nel rispetto delle regole e dei doveri, sono alla base di un modello di sicurezza che è totalmente diverso da quello proposto dal governo nazionale.

Noi chiediamo, pertanto, alla giunta di non applicare la possibilità delle ronde a Cesena e di proseguire, partendo da quel Pacchetto Sicurezza che fu presentato negli ultimi giorni della passata legislatura, ma che è solo un primo passo, quindi continuare su questa strada, attraverso soprattutto l’assessorato

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alle sicurezze, per creare un modello di sicurezza che sia compatibile con quei valori in cui ci riconosciamo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Lattuca, lei ha utilizzato 13,5 minuti, quindi è rimasto 1,5

minuto al gruppo per l’intervento più la dichiarazione di voto. Ci sono altri interventi da parte dei consiglieri? Do la parola al Sindaco che

ha chiesto di intervenire. SINDACO: pochi minuti per rimanere nell’ambito delle questioni amministrative che sono

contenute all’interno dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza, mi limito a questo, anche se devo dire che, con tutta probabilità, sarebbe particolarmente interessante intervenire nel merito del dibattito che si è sviluppato nel corso della serata.

Ritengo che le consigliere Pagni, Zittignani, il consigliere Lattuca, abbiano dal punto di vista politico ben presentato le posizioni che sono contenute all’interno dei valori che stanno nella coalizione del centrosinistra che governa questa città, potrei anche aggiungere qualche ragionamento sul fatto che il governo nel corso del primo anno ha fatto addirittura 15 provvedimenti come si ricordava nel corso del dibattito, ma a dir il vero, le insicurezze che sono ormai proprie di molti cittadini di questo paese non sono certo diminuite, potrei anche ricordare, lo dico “che si è detto prima che dal 93 ad oggi, nessuno aveva fatto provvedimenti”, voglio ricordare che il Presidente del consiglio di questo governo sta governando per la terza volta e quindi evidentemente è stato assolutamente poco impegnato nelle politiche che vengono indicate in questo provvedimento governativo sino ad oggi, forse se n’è dimenticato, potrei ricordare, lo ha già fatto benissimo la consigliera Pagni, che la legge Bossi-Fini è quella che si è utilizzata come riferimento sino ad oggi e che si chiama legge Bossi-Fini e non casualmente, evito di farlo, perché, dicevo prima, a me rimane in particolare di parlare di questioni di carattere amministrativo alle quali si rifaceva proprio ora il consigliere Lattuca nel suo intervento e poiché l’ordine del giorno della maggioranza impegna la giunta su alcune cose, su queste voglio dire quel che faremo.

Lavoreremo attorno a quello che veniva definito impropriamente, che viene definito all’interno del documento Pacchetto Sicurezza, facendo alcune cose concrete, l’aumento dell’organico della Polizia Municipale del quale si parlava all’interno di quel provvedimento, diventerà un fatto poiché entro il mese di novembre assumeremo in conseguenza di un accordo sottoscritto nei mesi scorsi con la regione Emilia Romagna, 7 nuovi vigili da aggiungere al nostro corpo di Polizia Municipale. Il provvedimento ha una durata di carattere quadriennale al termine del quale il nostro corpo di Polizia Municipale arriverà ad avere un totale di 97 componenti grazie al quale raggiungeremo il numero che ci è consentito e permesso dalle normative che corrisponde esattamente ai numeri previsti per la nostra città.

Lavoreremo attorno alla dotazione di video-sorveglianza che già in questa città è particolarmente corposa, voglio informare il consiglio di come si sia previsto un progetto presentato nei giorni scorsi alla nostra prefettura in

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collaborazione con l’assessore Piraccini attraverso il quale parteciperemo al bando nazionale che si occupa esattamente di questo, cioè dei temi della sicurezza; voglio far notare che il bando nazionale mette in palio, utilizzo impropriamente questo termine di nuovo, circa 70 milioni di euro e che solo nella nostra provincia sono previsti nei Comuni che hanno partecipato che sono molti, interventi particolarmente corposi che superano i 4 milioni di euro.

Continueremo a lavorare su una strumentazione generale che la nostra città mette assieme i centri di ascolto tutto ciò che sta all’interno dei servizi sociali, gli assistenti civici che operano in questa città da moltissimi anni e devo dire che in questo caso siamo in una condizione che ci mette in una posizione di assoluta avanguardia a livello nazionale e che già in termini di rapporto con l’intera città e di strutturazione dei nostri servizi sociali stiamo già lavorando molto ma partendo da una situazione di assoluta solidità.

Rafforzeremo le politiche di integrazione, quelle che abbiamo fatto costantemente nel corso di questi anni utilizzando i quartieri, utilizzando la scuola come la matrice del dialogo tra persone nate in luoghi diversi e in questo caso tenderemo costantemente a far sì che le politiche di integrazione siano vissute, percorse attraverso esperienze concrete di lavoro nella nostra città.

La conseguenza naturale di questo percorso, avviatosi nel corso degli anni, che rafforzeremo nei prossimi anni, sarà un’integrazione costante del lavoro dell’assessorato alle politiche sociali della nostra città e l’assessorato alle sicurezze che voglio ricordare, anche in questo caso, è frutto di una continuazione naturale di un percorso avviato dalla precedente amministrazione, non è casuale l’utilizzo del termine Sicurezze, lo voglio ricordare a chi fa ironia rispetto a questo, perché i termini vanno conosciuti nella loro interezza, quando parliamo di Sicurezze, poiché abbiamo in testa un progetto di città e non solo la risoluzione di emergenze che, in qualche caso, vengono costruite ad arte, facciamo riferimento alle sicurezze nei cantieri di lavoro, è un tema che ci sta particolarmente a cuore, nel quale la passata amministrazione, grazie al lavoro di Maria Grazia Zittignani, ha prodotto risultati che ci mettono in testa delle classifiche di impegno regionali.

Lavoreremo attorno alle sicurezze stradali, perché di questo si tratta e di questo in una città come la nostra, che è cresciuta nella percezione dei cittadini e che ha raggiunto su questo risultati concreti di fortissima riduzione degli incidenti, è necessario avere una politica che prosegue, lavoreremo attorno alla sicurezza in generale della città, sapendo bene che le sicurezze dei cittadini passano attraverso insicurezze, percezione di insicurezze che in qualche caso sono determinate da fattori esterni e i fattori esterni sono spesso informazioni di carattere nazionale che descrivono questo paese come se fosse un paese in grave difficoltà fortemente a rischio, quando i Cesenati sanno benissimo che Cesena ha un’altra condizione, che disegnare caricature come quelle che si sono prodotte nel corso di questi anni, significa disegnare una situazione ben diversa da quella che Cesena vive e sono assolutamente felice che l’ordine del giorno chieda al Sindaco testualmente: “di esercitare ogni facoltà per non autorizzare le cosiddette ronde o altre forme di associazioni organizzate”.

Io non avrei autorizzato comunque ronde, così come è consentito dal decreto, non intendo avvalermi di cittadini non armati per il presidio del territorio, per la precisione, poiché questa è la definizione contenuta all’interno

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della normativa, perché c’è già chi lo fa, chi presiede il territorio, sono i cittadini, sono le forme organizzate con un numero altissimo di associazioni, con forme di volontariato diffusissimo su questo territorio, perché abbiamo gli assistenti civici che lavorano da moltissimi anni e perché, per fortuna, in questa città, il rapporto con le Forze dell’Ordine, tra le Forze dell’Ordine funziona bene e quelle che sono indirizzate per legge a svolgere quella funzione la svolgono in una maniera migliore a mio parere. Sono naturalmente disponibile a ragionare di quanto questo corrisponda al vero.

Vorrei però che, quando si parla di assistenti di cittadini non armati per il presidio del territorio, si facesse riferimento al nostro e si dicesse che se quelli servono, significa che si esprime allora un giudizio negativo su ciò che si è fatto sino ad oggi e su ciò che hanno fatto le Forze dell’Ordine che sono in campo in questo momento. Io credo che sarebbe un giudizio assolutamente sbagliato oltre che ingeneroso nei loro confronti.

Il nostro anticorpo, l’anticorpo di questa città sono i cittadini, gli assistenti civici, le forme di volontariato, le forme di associazionismo, le Forze dell’Ordine che fanno il loro mestiere.

Sono, quindi, felice che l’ordine del giorno impegni la giunta e il Sindaco in questa direzione perché credo che sia una questione di civiltà rispetto alla quale questa città deve perseguire un percorso che si è già costruito nel corso degli anni.

Lo dico al consigliere Ferrini, che è fuori, quando prima parlava di fortuna, e glielo riferirò appena entrerà, e faceva riferimento a fortune possibili di coloro che hanno avuto risultati elettorali negativi nel corso degli anni, vorrei ricordargli che neppure le posizioni forzate che nel corso della scorsa campagna elettorale hanno provato all’interno del centrodestra, all’interno delle varie forze del centrodestra a descrivere questa come una città pericolosa, difficile, brutta, hanno portato fortuna al centrodestra. Non a caso sta ancora governando il centrosinistra che ha evitato di descrivere una caricatura della città, che ha dialogato con i cittadini, si è assunto impegni, non ha negato i problemi, la fortuna nel quadro politico di questa città è possibile ricavarla ed è possibile costruirsela se, con un po’ di coerenza, senza posizioni esclusivamente ideologiche, ragionando di strumenti concreti ed amministrativi, si prova a fare il mestiere per il quale i cittadini ci hanno impegnato, che si stia in maggioranza o si stia in opposizione e il mestiere per il quale ci hanno impegnato è quello che ci deve portare a dare risposte concrete a questa città.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie Sindaco. Richiamiamo un attimo il fatto del discorso personale che è

previsto all’articolo 34 del nostro Regolamento. Qui si dice che il fatto personale sussiste quando un consigliere sia censurato per la propria condotta o gli siano state attribuite opinioni diverse da quelle espresse. Non è ammesso con il pretesto del fatto personale ritornare su una discussione chiusa, facendo, un attimo, fare apprezzamento su voti del consiglio o comunque discuterli, per cui la richiamo, io le do la parola per il fatto personale, cioè sollecitandola a intervenire limitatamente a quello che lei ritiene essere stato un fatto personale, prego.

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CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord Romagna) : allora innanzitutto ringrazio per avermi dato la parola, io voglio censurare il

consigliere Lattuca perché ha espresso delle opinioni personali sulla sottoscritta attribuendo evidentemente in maniera surrettizia delle parole che non sono mai state dette e questo per me indica censura perché, a questo punto, se vuole continuare su questo piano, io non ho paura di niente, per cui possiamo continuare ad libitum.

La seconda cosa, vorrei fare una domanda a questo punto istituzionale invece, io vorrei sapere se l’intervento del Sindaco, che è chiaramente un intervento politico di parte insomma, perché e non istituzionale, perché gli ricordo che lui è sindaco con il 51,86% non solo della maggioranza di sinistra, ma è sindaco anche di tutta quella parte di popolazione che non condivide le esposizioni della maggioranza, quindi io capisco che lui sia assolutamente d’accordo con l’ordine del giorno dalla maggioranza, però, lui è sindaco anche di tutti quei cittadini che, invece, non lo condividono. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : la ringrazio consigliera Celletti. A questo punto, direi che possiamo passare

alle dichiarazioni di voto. Se qualcuno chiede la parola per dichiarazione di voto, gliela cedo, se nessuno chiede la parola per la dichiarazione di voto, c’è qualcuno che si sta preparando, alza la mano, consigliere Baronio prego.

Ricordo, dichiarazione di voto, cinque minuti. CONSIGLIERE BARONIO (GdL) : bene. allora, diciamo che come avevo previsto il dibattito è stato

spumeggiante, la Zittignani ha, ancora una volta, colto un argomento che ha fatto uscire tutte quelle che sono le sensibilità che ci sono in questo consiglio comunale.

Effettivamente ascoltando gli interventi che ci sono stati, io ho colto delle posizioni di buon senso, delle posizioni di concretezza e di voler arrivare a delle soluzioni però ho colto anche delle posizioni, a mio avviso, che esprimono soltanto un atteggiamento dettato da un antagonismo a priori, da una sorta di dire: ah, ma tanto siccome lo fate voi, è sbagliato; io credo che anche in quel discorso del Sindaco, che ho apprezzato che, anche lui abbia colto, anche negli altri discorsi, non solo dei tre esponenti della maggioranza che sono intervenuti, la volontà di voler cercare di fare una città migliore; io credo che noi siamo qui, cioè abbiamo fatto un ordine del giorno su una legge nazionale che, però, per forza di cose, ha sempre delle ripercussioni sul nostro centro storico, sulle persone che ci girano, su quelli che arrivano, su quelli che vanno, tutti noi stiamo continuamente a contatto professionalmente o per situazioni familiari ecc. con l’emigrazione, clandestina o meno, io non credo che a Cesena ci sia qualche cesenate “così temerario”, abbiamo qua dei rappresentanti del mondo agricolo, da tenere degli clandestini nei campi, da sfruttare, io penso che non si riduce certo il prezzo delle pesche tenendo degli extracomunitari clandestini, perché nessun imprenditore serio cesenate, mi auguro, farebbe mai una cosa del genere, quindi vogliamo arrivare a delle conclusioni.

Dicevo prima che ho apprezzato la consigliera Zittignani che non ha citato Famiglia Cristiana, cosa che invece è successa nel PD, io devo ammettere che

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se voi non lo sapete Cristo è stato condannato dai preti, non è stato condannato dagli atei, quindi non prendiamo proprio tutti gli interventi che ci sono su Famiglia Cristiana o su l’Avvenire come lo specchio del Verbo, della verità, diciamo che è stata molto più elegante la Zittignani a non citarli quegli interventi lì che io non condivido. Io invece condivido un approccio, come ho sentito anche nelle parole dell’intervento del PD, un approccio che vuole arrivare a dei risultati, quello sì, quando noi vogliamo arrivare a dei risultati è chiaro che dobbiamo avere degli argomenti; io non metto in dubbio la preparazione della consigliera Celletti sui 400 mila quelli respinti da Zapatero, però, devo ammettere, io vi chiedo se non è vero che l’accordo di respingimento con la Libia non ha alleggerito la situazione, ditemi se mi sto sbagliando, allora, noi stiamo facendo una legge che avrà delle storture, che avrà delle spinte anche politiche dettate da quello, quell’altro partito, senz’altro, si poteva migliorare, ma ben volentieri si poteva migliorare. Noi speravamo che in Parlamento l’opposizione la migliorasse.

Prendo proprio con notevole soddisfazione gli argomenti che la capogruppo Pagni poneva nell’ordine pubblico, come alcune cose dell’ordine pubblico siano condivisibili e altre migliorabili, siamo d’accordo, però, come qui noi parliamo con voi per dirvi cosa non andava bene in quest’ordine del giorno, stiamo facendo l’opposizione, così a Roma il vostro compito dell’opposizione è quello di migliorare quello che era una legge.

Io credo che si sia perso una grande occasione facendo …e lasciando il governo, il Parlamento solo, la maggioranza sola a fare questa legge che è perfettibile, ma io penso che se, alla fine dell’anno, avremo avuto dei risultati che mi auguro che non siano quelli catastrofici di razzismo, di ricordare ancore la Shoha ecc., credo che vada dato atto che questa legge è servita, se poi non sarà servita alla fine dell’anno, vedremo di farne un’altra ancora migliore, perché, come è stata fatta la legge che ho citato prima da Prodi, Ciampi, Napolitano, Bersani e Bindi che ha posto i primi paletti per l’emigrazione, è stata fatta la Bossi-Fini, adesso è stata questa e questa non è che un aspetto del Pacchetto Sicurezza che credo gli italiani ci abbiano chiesto a gran voce. Ben venga, Signor Sindaco che a Cesena non siamo in emergenza, ben venga, ma noi vogliamo bene a Cesena ma non si accontenti se Cesena non ha delle situazioni di degrado come invece hanno altre città, le daremo sempre una mano per fare questo noi che abbiamo il 48,2, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Baronio. Prego consigliere Landi. CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : per dichiarazione di voto, intanto ringrazio il consigliere Baronio per la lezione

sui vangeli, ringrazio, è sempre apprezzato perché ha sempre un certo smalto quando dice certe cose, io vorrei ricordare, parto dalla dichiarazione fatta da Baronio che il dialogo non si è avuto all’interno del Parlamento perché il governo ha messo la fiducia, quindi non giochiamo al gioco delle tre carte, non cerchiamo di girare le carte in tavola, messa la fiducia vuol dire che non c’era nessuna voglia di parlare con la minoranza parlamentare, questo è riportato nel nostro ordine del giorno, è riportato perché secondo noi con un dialogo ampio e

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con una maggiore attenzione anche a quello che proponeva la minoranza, si sarebbe potuto arrivare a una legge migliore, una legge migliore sotto il profilo, chiamiamole così, di quelle che sono le norme relative “all’emigrazione”, è questo che noi stiamo contestando, è questo di cui si parla all’interno dei nostri ordini del giorno, è di questo che noi abbiamo discusso, tutto il resto è aria fritta, è aria fritta.

Vogliamo parlare delle modifiche alle norme del codice di procedura penale? Vogliamo parlare di questo? no, non stiamo parlando di questo, perché al momento non hanno la rilevanza politica come le norme sul pacchetto Emigrazione.

Detto questo, noi, e ribadisco e confermo quello che è stato espresso dai consiglieri, dai capigruppo degli altri partiti di maggioranza e dal consigliere Lattuca, ci sono delle profonde divergenze sotto il profilo principalmente di principi che sono alla base di queste scelte, sono principi fondamentali, per noi, lo diceva bene il consigliere Lattuca, sono principi che derivano dalla Costituzione, e per noi sono imprescindibili, cioè le citazioni dell’Avvenire e di altre voci della Chiesa stessa, era soltanto per ribadire perché non si può tutte le volte stigmatizzare nella Padova rossa, nella Bologna rossa hanno fatto questo, voi invece, Zapatero di qua e di là, voi potete fare, noi non possiamo farlo, non possiamo farlo? Noi, nel senso, guarda mi metto nei panni di Enzo Lattuca per la sua esperienza politica, detto questo, no, …ce ne sono parecchi di …, non ti preoccupare Baronio, pensa per te.

Detto questo, io vorrei entrare nel merito dell’ordine del giorno, intanto mi fa piacere che il Sindaco abbia colto con favore la nostra proposta, e vorrei replicare al collega Ferrini che ho visto che se n’è andato con la borsa, quindi probabilmente non rientrerà, cioè come si fa a sostenere che quest’ordine del giorno non integra l’ordine del giorno presentato dalla collega Zittignani? Quest’ordine del giorno, oltre che a integrarlo nel profondo, lo cala nella realtà locale, ha detto bene il Sindaco, stiamo parlando del nostro territorio, negli interventi dell’opposizione, si è sempre soltanto fatto riferimento a concetti di carattere generale e così estemporanei a problemi che magari in questa città non sono emersi come sono emersi da altre parti o, comunque, vanno affrontati in un’altra maniera, perché c’è un tessuto di tipo sociale diverso qui da noi, forse c’è anche che le nostre amministrazioni hanno gestito bene il territorio e il tessuto sociale in questi anni, forse anche questo; forse che la cultura civile e democratica della nostra Cesena è una buona cultura, un buon punto di partenza, noi riteniamo questo.

Sostenere che il nostro ordine del giorno non sia pregnante, vuol dire non accorgersi dei due impegni che noi abbiamo rivolto alla giunta e che se votati all’interno del consiglio comunale, è il consiglio comunale che impegna il Sindaco a non costituire le ronde, senza entrare del perché, del per come, delle ronde e del fatto perché non le vogliamo, perché sono entrati gli altri, questo qui è forte per noi, quindi una differenza di metodo, dei principi di base diversi da quelli tenuti in considerazione dal governo e dal Parlamento nazione e nello stesso tempo un ricercare una soluzione, comunque di calare un ordine del giorno all’interno della nostra realtà, parliamo di Cesena, del nostro territorio e forse è uno dei pochi ordini del giorno che ho visto anche nella precedente

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legislatura che riescono a cercare di conciliare un provvedimento nazionale con quelle che sono le politiche locali.

Proprio per questo il nostro voto sarà favorevole. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Landi. Prego consigliera Zittignani. CONSIGLIERA ZITTIGNANI (La Sinistra per Cesena) : una breve dichiarazione di voto, perché ho sentito delle cose che mi

sollecitano una risposta. Si è detto che la maggioranza non ha una proposta per risolvere, io credo di averla detta nella presentazione dell’ordine del giorno, è stato detto anche da altri, ma io lo ripeto, forse non sono stata abbastanza chiara, il problema che riguarda la questione sociale mai risolta nel nostro paese, purtroppo neanche in molti altri che è quella delle disuguaglianze, quello di fare in modo che anche le fasce sociali più deboli come minimo partano dalla stessa situazione di tutti, possano avere il minimo per vivere, non sopravivere, vivere dignitosamente, ripeto si chiama: questioni sociali da risolvere. Si è detto non ci sono abbastanza risorse, è velleitario, è utopistico, il consigliere Prati ma non si sono i soldi, ripeto, i soldi si trovano quando si vogliono trovare. La politica di redistribuzione del reddito serve a questo, il governo ha scelto di comprare i caccia bombardieri, benissimo, ha fatto già una scelta, significa che di occuparsi di questioni sociali l’interessa molto meno, preferisce spendere i soldi per le forze armate per fare la guerra dato che nella nostra Costituzione all’articolo 11 si dice che l’Italia ripudia la guerra, d’altra parte, non è la prima volta che nonostante ci dica che vuol rappresentare il popolo italiano e poi fa esattamente il contrario.

Non sarei nemmeno tanto tranquilla a dire che queste sono le cose che ci ha chiesto il popolo e che vogliamo fare, noi dobbiamo governare così perché ce lo ha chiesto il popolo, essere in maggioranza e avere la maggioranza non significa avere ragione, vi voglio ricordare che i regimi autoritari non hanno preso il potere con la forza ma con le elezioni, l’esempio che mi viene in mente così subito è quello nazista, Hitler ha vinto le elezioni, aveva ragione anche se aveva la maggioranza dalla sua parte.

Ultimo appello al Sindaco, che non c’è, ma spero che senta lo stesso, poi comunque c’è la registrazione, al Sindaco quest’ordine del giorno non chiedo solo di non fare le ronde, lo sapevamo che non le avrebbe fatte, ma chiede anche di farsi interprete presso il ministro degli Interni, il ministro Maroni, del sentimento di ingiustizia che questo consiglio sente di fronte a queste norme che violano i diritti della persona e come ho già detto, lo ripeto, sono provvedimenti razzisti, xenofobi che sicuramente porteranno persecuzione e violenza contro gli emigrati. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Zittignani. Ci sono altre richieste di intervento per

dichiarazione di voto? Prego Pagni.

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CONSIGLIERA PAGNI (Italia dei Valori) : dichiarazione brevissima, a maggior ragione, a seguito delle parole del

Sindaco, che mi sembra che non necessitano di aggiunte, volevo solamente rispondere al consigliere Baronio che forse la richiesta di fiducia non era neanche tanto quella di non motivo alla minoranza di discutere ma neppure alla maggioranza, non è stata data neppure alla maggioranza la possibilità di discutere questo Pacchetto, molto probabilmente perché all’interno della maggioranza c’erano gli autori di questi articoli, anche di riviste cattoliche ed altro.

Per quanto mi riguarda, anche a seguito delle parole del Sindaco, l’Italia dei Valori condivide la posizione e lo ringrazia.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Pagni. Prego consigliere Prati. CONSIGLIERE PRATI (Unione di Centro) : credo che se ce ne fosse stato bisogno quello che diceva Ferrini nel suo

intervento poi puntualmente si è verificato, che si sta riproponendo dei limiti di quello che è un consiglio comunale come questo, le posizioni politiche che sono seguite alla discussione del provvedimento in Parlamento, quindi anche al di là dei buoni propositi, di cose condivisibili che possono essere contenute nei due ordini del giorno, poi alla fine viene fuori sempre il fatto politico che abbiamo sentito anche nelle ultime dichiarazioni di voto sugli stessi documenti. Del resto, diventa inevitabile quando poi documenti vengono presentati sulla scia delle polemiche che sono state in Parlamento sull’approvazione del documento.

Io ritengo che, come dicevo prima, alcune cose possono intravedersi sia in un ordine del giorno o nell’altro, però, così come sono stati esposti, così come recitano, e anche nell’intento con cui sono stati presentati quindi il mio voto sarà un voto contrario sia sull’uno che l’altro ordine del giorno.

Nel nostro Comune va tutto bene, io avrei qualche dubbio, cioè non è solo questione di campagna elettorale, se gli abitanti del nuovo quartiere Zuccherificio si sono sollevati in modo abbastanza forte creando anche un comitato, non credo che se lo siano inventati, qualche problema credo che ci sia. Dalle cronache e dalle statistiche che Cesena sia uno dei centri della Romagna in cui c’è il maggior spaccio di droga, credo che non siano cose inventate, ma siano cose reali. Che negli ultimi tempi, nel giro di pochi mesi ci siano stati due incendi dolosi nel nostro Comune, anche queste non sono cose inventate, sono cose che ci sono, mi permetto di entrare nel merito di queste cose e di come sono avvenute, mi limito a osservare quello che la stampa ha riportato, quindi che ci sia certamente tranquillità più che in altre zone senz’altro, ma che siamo al di là e al di sopra di ogni sospetto per quanto riguarda questioni di ordine pubblico, credo che materia per lavorare ci sia, quindi anche quando il Sindaco diceva che si vuole portare avanti una certa politica anche di … va bene, però dire che nel nostro Comune non ci sono questi problemi, mi sembra un po’ troppo, come anche mi sentirei di dire qualcosa su queste cose che sono emerse poi alla fine quando Baronio ha ringraziato la Zittignani perché non ha tirato in balle esponenti cattolici, io credo che le questioni che riguardano in particolare questi tipi di problemi che

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riguardano la religione cattolica che è quella più diffusa ancora nel nostro paese, poi vedremo, sia difficile tirarla da una parte o dall’altra, qui non siamo in una campagna elettorale che dobbiamo fare progetti, credo che ognuno di noi abbia la sua formazione, io sono un cattolico e quindi faccio riferimento alle autorità della Chiesa riconosciuta, alle encicliche che il Papa ogni tanto emana, quindi credo che non ci sia bisogno di attirare la simpatia dell’uno o dell’altro in questo modo, questo è un parere mio personale, credo ognuno di noi anche quelli più giovani abbiano una loro maturità, una loro idea e che quindi non ci sia questa necessità di strumentalizzare alcune posizioni che vengono esposte sulla stampa.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Prati. Se non ci sono altre richieste per le dichiarazioni di

voto, prego. CONSIGLIERA GUIDUZZI (Gruppo Cesena 5 Stelle) : io mi sono tenuta fuori dal dibattito perché il mio partito non è rappresentato

a Roma e qui mi sembrava che la discussione venisse da molto lontano, venisse, appunto da Roma, di quello che è successo in Parlamento, di come i partiti che in questa sala rappresentano l’opposizione siano, in realtà, a Roma quelli che ci governano. Mi sono tenuta fuori per questo motivo appunto, perché mi piaceva vedere quello che “vi siete detti”.

Volevo però dire una cosa, da grande sognatrice come sono sempre stata, ancora mi illudo che in un paese disgraziato come il nostro ci sia qualcuno che provi indignazione per una legge vergognosa come questa, che discrimina le persone per quello che sono e non per quello che hanno fatto, accolgo quindi con favore la proposta della consigliera Zittignani e accolgo ancora più favorevolmente le dichiarazioni del Sindaco di non istituire a Cesena le ronde che sono come diceva lui una forza non controllabile e come diceva il consigliere Lattuca possono portare veramente a delle situazioni pericolose se vogliamo.

Noi, della lista civica Cesena 5 Stelle, siamo per un rafforzamento delle forze pubbliche, Polizia e Carabinieri e non all’istituzione delle ronde nel modo più assoluto.

Volevo dire, consigliere Baronio, scusate se lo tiro in causa, non voglio fare l’avvocato del PD, ma l’amministrazione Berlusconi sta procedendo nel suo governo a colpi di fiducia ed è veramente difficile fare opposizione con un governo che ha in Parlamento i due terzi dei deputati.

Un’altra cosa, che Cristo sia stato messo in croce dai preti, è una sua libera interpretazione a questo proposito.

Premesse le dichiarazioni fatte prima, voterò a favore della proposta della consigliera Zittignani.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : forse fa riferimento a quella emendata, alla proposta di ordine del giorno Consigliera Guiduzzi : assolutamente quella emendata, a quella che ci è pervenuta oggi.

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : perfetto, grazie mille. Se non ci sono altre richieste per le dichiarazioni di

voto, chiedo ai consiglieri, che non sono in sala, se vogliono partecipare al voto di entrare in sale, perché ci accingiamo alla votazione di questi due ordini del giorno.

Procediamo mettendo ai voti l’ordine del giorno emendato e presentato oggi, l’ordine del giorno presentato inizialmente dalla consigliera Zittignani, emendato e divenuto ordine del giorno condiviso dalla maggioranza:

chi è favorevole alza la mano: Gruppo PD, Sinistra per Cesena, Italia dei Valori, Cesena 5 Stelle

chi vota contro: Lega Nord, PdL, UDC chi si astiene: nessuno l’ordine del giorno passa a maggioranza. A questo punto, metto ai voti la proposta di ordine del giorno del gruppo Lega

Nord Romagna relativo al disegno di legge in materia di sicurezza: chi vota a favore alza la mano: Lega Nord, PdL chi vota contro: Gruppo PD, Sinistra per Cesena, Italia dei Valori, Cesena 5

Stelle, UDC chi si astiene: nessuno questo ordine del giorno non passa. LLE/CONS13

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8) Proposta di ordine del giorno del Gruppo PD sull ’Ortofrutta PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : bene, colleghi, abbiamo al nostro ordine del giorno altri due punti che sono

altri due ordini del giorno, procediamo ora con l’ordine del giorno sull’ortofrutta presentato dal Gruppo PD di cui si è parlato in conferenza dei capigruppo e che viene in questa seduta con dichiarazione di voto.

Chiedo chi si candida per la presentazione, prego consigliere Pullini per i cinque minuti di presentazione dell’ordine del giorno.

CONSIGLIERE PULLINI (Gruppo PD) : anche meno, grazie Presidente. Il nostro territorio è storicamente votato

all’attività agricola, principalmente quella dell’ortofrutticola, attraverso la naturale conformazione del terreno, la passione e il lavoro dei nostri agricoltori, ha garantito negli anni una certezza lavorativa e una conservazione attenta alla cura delle aree coltivate e del territorio in genere.

Ora, questo settore sta attraversando un momento di forte crisi, globale, non solo agricola, ma in questo caso parliamo del settore ortofrutticolo, e nonostante la grande evoluzione tecnica che ha migliorato sia la qualità di vita di chi opera nel settore e anche la qualità della produzione che ne proviene, è controbattuta da un’involuzione dovuta dal mercato globale e in particolare questa involuzione procura una difficile trasparenza di rapporto tra la produzione e il consumo per eliminare quelle sacche speculative che ancora oggi si annidano nella filiera e consentire ai produttori reddito equo e al consumatore un prezzo sostenibile.

Oggi, noi, con quest’ordine del giorno, vogliamo dare piena solidarietà ai produttori ortofrutticoli che sono impegnati in questa profonda crisi per cercare di risollevare le loro aziende e quindi mantenere e garantire quello che nei secoli è stato garantito tramandando soprattutto di famiglia in famiglia queste centinaia di aziende medio-piccole che abbiamo nel nostro territorio e proprio per questo invitiamo tutte le componenti professionali associative del mondo agricolo a far sì che trovino un grado di unità per denunciare sia le difficoltà ma anche per proporre iniziative che possono essere efficaci alla difesa della nostra ortofrutticoltura.

E per questo chiediamo anche al Sindaco di sostenere in tutte le sedi politiche, provinciale, regionale, nazionale, europea, tutte quelle iniziative ritenute utili a superare l’attuale situazione di crisi e avviare quel auspicato processo di riforma di tutto il settore ortofrutticolo nazionale e ovviamente principalmente il nostro locale. grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Pullini. A questo punto, chi vuole intervenire per

dichiarazione di voto? Ricordo che per la dichiarazione di voto il tempo disponibile per i gruppi è di cinque minuti.

Prego consigliere Macchini.

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CONSIGLIERE MACCHINI (Gruppo PD) : grazie Presidente per avermi concesso l’opportunità di esprimere la mia

opinione. Sicuramente in questo momento di difficoltà che stanno attraversando le aziende agricole nel comparto ortofrutticolo, vede coinvolto soprattutto una parte di aziende più strutturate, quelle che fanno investimenti, quelle che cercano di stare o vogliono stare al passo con i tempi per potere garantire ai consumatori un prodotto salutistico, un prodotto sano e quindi cercare di fare reddito non solo per se stessi, ma per tutto quello che ne consegue l’indotto al quale si appoggiano per poter produrre.

E’ chiaro che per poter fare questo, servono ulteriori strumenti o possibilità che il Comune potrebbe o comunque potrebbe cercare di dare come opportunità e mi riferisco all’opportunità di quelle aziende che hanno voglia di vendere il proprio prodotto, i cosiddetti “farmer market” ai consumatori mettendoci in prima persona la faccia, quindi cercando di creare un rapporto di fiducia con il consumatore che, allo stesso tempo, ritiene di dovere fare questa scelta, quindi andando ad acquistare quei prodotti che a un certo punto gli danno garanzia di salubrità, gli possono dare un riscontro economico nel senso che possono permettersi di spendere qualcosa in meno e, allo stesso tempo, dare una risposta alle aziende che in qualche modo intendono percorrere questa strada.

Altre cose che mi viene da pensare è che in questo momento così particolare della stagione dove le temperature mi sembrano al di sopra della norma, si potrebbe ipotizzare di pubblicizzare un attimo anche il consumo di quei prodotti che aiuterebbero le aziende con un consumo maggiore a vendere il suo prodotto e quindi si potrebbe sfruttare l’utile al dilettevole, nel senso che sicuramente una buona frutta è molto più salutistica di qualsiasi altra bibita pubblicizzata in questo periodo soprattutto faccio riferimento a integratori o compagnie varie, che costano senz’altro di più e forse sono meno remunerativi e meno efficaci.

Altro aspetto che si può cercare di vedere, di trovare soluzioni con la grande distribuzione che in questi ultimi anni si è insediata nel nostro territorio cercando, non dico di imporre, ma di proporre quanto meno la possibilità di acquisto di prodotto locale in una percentuale ragionevole facendo in modo che comunque quello che viene consumato e quello che viene speso rimanga all’interno del Comune o comunque del paese.

Altro aspetto che mi viene da sottolineare è che, in questo momento soprattutto di crisi, si accentuano ancora di più quelli che sono stati i maggiori costi che le imprese agricole hanno dovuto sostenere in questi ultimi anni, frutto dell’aumento soprattutto del gasolio, quindi ha portato ad aumentare quelli che sono i mezzi tecnici che a sua volta il consumatore comunque ha pagato però al produttore non viene riconosciuto questo maggiore costo.

Mi viene da pensare anche al discorso della sicurezza sul nostro lavoro che giustamente noi viviamo in un ambiente dove l’infortunio, forse, accade più facilmente rispetto ad altri settori dove si è cercato di fare leva in modo che questo sulla sicurezza, cercando di mettere un po’ a norma tutte le cose che hanno movimentato i costi per le aziende agricole, perché nel giro di poco tempo hanno dovuto spendere soldi per mettere a norma quelle che sono tutta una serie di sicurezze che vengono richieste.

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Un altro aspetto che è sempre dovuto all’aumento dei costi e mi riferisco al fondo di solidarietà nazionale che più volte è stato comunicato che sarebbe stato rifinanziato e che se questo non avvenisse andrebbe nuovamente ad aumentare i costi a quelle aziende che per tutelarsi, visto che siamo in un’impresa a cielo aperto, contro quelle calamità dove in passato lo Stato ha speso molto di più e che alle aziende agricole non ha mai dato risposte concrete. In questo momento, questo sistema che era stato attuato in questi ultimi anni, mi riferisco alla legge 102 del 2004, ha permesso alle aziende di assicurare il loro reddito, non tanto la produzione, ma la possibilità di assicurare il reddito per poter continuare a svolgere il loro mestiere.

Ecco perché chiediamo che il Comune in qualche modo si faccia carico o quanto meno dia una mano per cercare di dare le risposte migliori e quelle di sua competenza per far sì che le imprese, soprattutto giovani e più strutturate, possano continuare a fare il loro mestiere nel migliore dei modi. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Macchini. Prego consigliere Prati. CONSIGLIERE PRATI (UDC) : ma che ci sia una crisi non solo nel settore ortofrutticolo ma nell’agricoltura in

generale, credo che, in questi ultimi anni, sia noto a tutti; qui non si tratta di avere dei redditi, si tratta di coprire i costi come diceva anche prima il collega Macchini, quindi l’ordine del giorno in se e per se come è presentato, sì, è un atto di solidarietà che non si può non sottoscrivere, però, credo che dato l’importanza dell’agricoltura nel nostro Comune con tutto l’indotto che mette in movimento, ecco forse sarebbe stato bene anche poter avere una discussione più approfondita e questo non toglie che in consiglio comunale si possa fare.

Io condivido molte cose di quelle che diceva Macchini, cioè il discorso dei “farmer market”, anche qui piccoli mercati degli agricoltori detto in italiano, senza mutuare sempre parole dell’America, dicevo questo è un problema che riguarda il Comune. Io so che c’era una iniziativa del precedente assessore che però ancora non è andata a termine e cioè la possibilità che i produttori in alcuni giorni stabiliti della settimana vengano in città a vendere i loro prodotti, era stato individuato anche un’area, ben specifica, però il problema non è andato avanti, cioè, se non è andato avanti in questo tempo, credo che arriveremo per la prossima campagna, quindi per il 2009 non se ne fa più niente. Ma anche altre cose che possono essere incentivate da parte del Comune, per quanto riguarda le fattorie didattiche, l’agriturismo, la così detta filiera corta, chilometro zero, vendita diretta dei prodotti in azienda.

Poi ci sono altre cose che riguardano problemi più ad alto livello e quindi sta bene il discorso di intervenire, che il consiglio impegna il Sindaco a intervenire in sede politiche provinciale, regionale, nazionale ed europee, come diceva anche Macchini, qui piove sul bagnato, perché per quel che riguarda coloro che hanno assicurato il loro prodotto, come diceva lui, le promesse del governo ci sono però i soldi no, il fondo di solidarietà che lui richiamava della vecchia legge 364, per il 2008 ha 100 milioni, ne dovrebbe stanziare altri 100 per coprire il costo però fino ad oggi ancora non c’è niente. Per il 2009 ce ne voglio 200 milioni e non si vede ancora una lira, questi sono costi che poi per gli agricoltori

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che hanno sottoscritto polizze assicurative ricadono direttamente sul produttore e vanno ad aumentare quelli che sono i costi di produzione.

Io farei una richiesta, se è possibile, piccolo emendamento all’ordine del giorno che è stato presentato, nel momento in cui il consiglio comunale impegna il Sindaco, aperta parentesi : ad attuare tutti i mezzi possibili di cui il Comune è competente, per favorire le cose che dicevo prima, cioè la realizzazione dei “farmer market” in particolare che è un punto che sapevo che era già stato preso in considerazione e poi a sostenere in tutte le sedi politiche, quello che segue, mettere questo inciso, se è possibile. Grazie. Quindi il mio voto sarà senz’altro favorevole.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : arrivo subito, le do subito la parola consigliera Zittignani, volevo capire

meglio quale era la proposta di emendamento perché poi è chiaro questa va accolta o meno, valutata dal proponente

Consigliere Prati : il consiglio comunale impegna il Sindaco ad attuare, in pratica le cose che

sono di sua competenza, di competenza del Comune PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : si, dobbiamo proprio formalizzarlo in maniera molto precisa … di attuare tutti mezzi, vediamo un po’ adesso come formulare PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : intanto diamo la parola all’assessore… consigliera Zittignani CONSIGLIERA ZITTIGNANI (La Sinistra per Cesena) : lapsus…, grazie Presidente, in effetti questo è un argomento così importante

per Cesena che rischia di essere mortificato, ridotto a una discussione anche tra l’altro mi sembra poco seguita dai colleghi, di una discussione dell’ordine del giorno, io do atto che l’ordine del giorno ha sollevato un problema che è molto importante.

Io farei una proposta, intanto aspetto la formalizzazione dell’emendamento del consigliere Prati che, da come l’ha esposta, mi sembrerebbe di condividere, ma soprattutto farei una sollecitazione alla commissione competente, non mi ricordo quale è, di dedicare una seduta a questo tema per vedere insieme quali sono le proposte che possiamo fare e che si possono poi attuare in sede locale, cioè nel Comune di Cesena, perché ripeto mi sembra un po’ poco dare la solidarietà agli agricoltori che è impossibile non dargliela, sappiamo tutti in quale situazione versano, ma mi sembra che sia nostro compito, nostro dovere soprattutto proporre qualcosa di efficace che serva a dare sollievo a quella parte importante dell’economia della nostra città che traina anche molte altre branche della nostra economia, grazie.

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Zittignani. Ci sono altre richieste? Prego, vedo due mani

alzate, vedo Guiduzzi, prego Guiduzzi. CONSIGLIERA GUIDUZZI (Gruppo Cesena 5 Stelle) : la proposta della maggioranza è molto vaga, ammirabile l’intenzione di dare

solidarietà a un settore in crisi, ma la proposta non si può chiamare tale, perché non ci sono reali proposte in queste righe.

Quello che si può chiedere all’amministrazione è un impegno molto più concreto sul fronte dell’agricoltura al fine di portare in consiglio regionale e a Roma un progetto che consenta agli agricoltori di godere di un prezzo minimo garantito sui raccolti, che sia calcolato in base ai costi di produzione, più un congruo guadagno per gli imprenditori.

E’ assolutamente inequivocabile che sia in Italia che in Romagna i cittadini abbiano fondato sull’agricoltura buona parte della loro economia la quale ha dato sostegno in questi anni a gran parte della popolazione. Se le aziende saranno costrette a chiudere come stanno in effetti annunciando, questo si ripercuoterà inevitabilmente sull’economia della città e dell’intera regione.

Urge una soluzione veloce che consenta alle aziende di continuare a lavorare con la garanzia di non andare in perdita come succede adesso.

Annuncio che noi della lista civica stiamo lavorando a un progetto sull’agricoltura che presenteremo al Sindaco e all’amministrazione nelle prossime settimane.

L’idea di dare solidarietà al settore in crisi, come diceva la Zittignani, è assolutamente accoglibile e anch’io voterò a favore della proposta.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Guiduzzi. Aveva chiesto la parola il consigliere Manzo. CONSIGLIERE MANZO (PdL) : grazie Presidente. L’andamento dei prezzi, mi riferisco soprattutto alle

pesche che sono al momento nell’occhio del ciclone, ha sempre avuto un percorso altalenante; ad un anno della tenuta del prezzo. come quello che è stato l’anno scorso, segue un anno deprimente sotto il profilo renumerativo.

Questa instabilità notevole crea incertezza e quindi non invoglia le aziende agricole in questo contesto agli investimenti, cosa questa che limita lo sviluppo delle stesse aziende.

Il problema dei prezzi, da sempre un problema del settore, basti pensare che a fronte di una contrazione del 10% della domanda, si assiste a un ribasso sul prezzo al produttore di circa 50%, cosa che non varia invece sui prezzi nei supermercati che comunque mantengono prezzi non inferiori a quelli dell’anno scorso.

Una recente indagine di AgriSole afferma che il 52% dell’ortofrutta è acquistata presso la grande distribuzione e spesso i rapporti con i vari Iper non sono sempre facili; basti pensare che per la Coop Italia ad esempio c’è una sola persona che effettua gli acquisti per tutte le Coop d’Italia, ogni mattina telefona, spesso all’estero, …del prezzo e decidono dove acquistare il prodotto. A questo punto fa convogliare il prodotto nelle diverse piattaforme sparse in tutta Italia e

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da lì ai vari supermercati. Spesso è facile riscontrare che una pesca raccolta a Gambettola sia magari mandata prima ad Ascoli Piceno e poi ce le ritroviamo sui bancali di Cesena, alla faccia dell’eco sostenibile e dell’effetto serra!

Queste grandi catene di distribuzione tolgono molto al territorio, pensiamo all’urbanizzazione che generano, ai piccoli negozianti che chiudono ma anche al traffico cittadino che creano, dovrebbe esistere una perequazione a questo intervento.

Il sottosegretario all’agricoltura Bonfiglio nel corso dell’ultimo intervento durante la nostra campagna elettorale, ha ricordato che non sarebbe male per queste grandi catene porre in essere convenzioni con cooperative associazioni di produttori affinché venga sempre destinato sugli scafali uno spazio per i prodotti del territorio. Si dovrebbe tentare di fare dialogare le grandi distribuzioni con le aziende agricole in modo costruttivo e non come succede adesso che quando le richieste da parte dei produttori si fanno troppo incisive, tutte le porte vengono serrate.

L’amministrazione deve cercare di colmare questo divario tra iper dominanza e mondo agricolo, d’altro canto è la stessa amministrazione che ha facilitato la creazione della grande distribuzione e quindi ora deve cercare di equiparare la sua presenza rispetto alle altre forze economiche del nostro territorio.

Notizia di ieri che l’assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni, ha proposto un accordo con la grande distribuzione organizzata che si può tradurre in questi termini, supermercati Conad, Coop, S lunga, Auchan, venderanno le pesche a 1,20 al kg per aumentare i consumi e verranno garantiti 0,40- 0,45 centesimi ai produttori esclusivamente per coprire i costi. Oggi percepiscono solamente 20 centesimi al chilo.

Trattasi comunque di un provvedimento straordinario sul quale nulla si ha a ridire negli intenti teorici anche se sarà necessario verificarne l’effettiva attuazione. Molti agricoltori, contattati telefonicamente, hanno espresso apprezzamento per la mozione e anche se temono che poi la grande distribuzione, fra le pieghe dell’accordo, finisca per non rispettare il patto. Infatti, non si conosce né la durata dell’intervento e l’impegno in parte è stato detto, è stato preso solo per una parte della produzione, quella riferita al calibro A, perché le pesche sono, come molti sanno, catalogate in calibri. Sarà poi rispettato tutto questo nei vari punti di vendita? Questo non è stato riportato.

Ora, questi sono gli impegni ma è necessario verificare fra una ventina di giorni gli esiti dell’intervento. Noi chiediamo che il Sindaco segua con attenzione il rispetto dell’accordo e che il consiglio comunale torni sull’argomento quanto prima per valutarne gli effetti benefici eventuali conseguenti.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Manzo. Prego consigliera Pagni. CONSIGLIERA PAGNI (Italia dei Valori) : non sono un’esperta dell’argomento sull’ortofrutta, ma vorrei comunque

intervenire, ritengo che sia un problema legato alla distribuzione, alla grande distribuzione, alla distribuzione in generale, ritengo che non sia una problematica legata a quest’anno di crisi, ma che sia un problema degli ultimi dieci, quindici anni in Italia.

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A mio avviso, la richiesta dei prodotti ortofrutticoli locali c’è, quindi c’è la domanda, è proprio un problema di prezzo e di distribuzione. Io che sono di Siena, ogni volta che sanno che devo ritornare a casa d’estate, ho tutti i vicini che mi chiedono come merce rarissima e preziosa una cassa di pesche nettarine, ma veramente ricevo le telefonate… quindi la domanda c’è, a Siena, le nettarine sono una merce rarissima, in tutta Siena ho fatto così un’indagine, un solo negozio piccolo vende le nettarine, a Firenze, dove stanno altri miei parenti, è piena, è coperta di nettarine, non c’è nessun problema; il problema è semplicemente la distribuzione, perché ritengo che la domanda, le persone, i cittadini ci sia questa richiesta.

Cosa dire? dicono che a me piacciono le persone, le agenzie che dialogano, piacciono i lavoratori che dialogano, piacciono la distribuzione che si chiami piccolo o grande che dialoga, sicuramente la grande distribuzione ha sempre meno voglia di dialogare con le amministrazioni. E’ un potere che si è preso, non so se qualcuno glielo ha dato, però è un potere che si è preso, che qualcuno deve ridimensionare, sarà veramente difficile, però è un tentativo che la politica deve comunque percorrere.

Quindi sono favorevole a questo punto dell’ordine del giorno, quindi esprimo come dichiarazione di voto, un voto favorevole e anch’io esorto il Sindaco a seguire, se non altro, appunto, questa capacità e voglia di dialogo della distribuzione e delle associazioni, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie a lei consigliera Pagni. Ha chiesto la parola per la dichiarazione di

voto il consigliere Di Placido. CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : Presidente grazie. Io devo dire che esprime apprezzamento sull’ordine del

giorno presentato dal Gruppo PD perché lo ritengo opportuno in una fase di estrema criticità del mondo dell’agricoltura del nostro territorio che sappiamo tutti essere una delle spine dorsali della nostra economia, per cui premetto subito che noi voteremo quest’ordine del giorno.

Detto questo, però, vorrei fare qualche considerazione aggiuntiva perché non vorrei che, come rischio che si corre spesso, anche nella nostra aula, noi rimanessimo solamente a livello di intenzioni generiche senza poi intraprendere le strade che possano portare veramente alle soluzioni del problema o per lo meno dei tentativi di soluzioni.

Quando in campagna elettorale noi insistevamo sulla necessità di dare vita a un assessorato all’agricoltura, non era perché non sapessimo quali erano le scarse possibilità di manovra che un’amministrazione comunale ha a riguardo al tema dell’agricoltura, che è molto più di competenza regionale, nazionale ed addirittura per molti aspetti comunitaria, ma perché intendevamo con quello dare un segnale concreto di attenzione nei confronti di quel mondo che già da qualche anno ci sta manifestando una serie di insofferenze, per cui, secondo me, l’errore che non dobbiamo fare in questo momento è quello di considerare questo problema come un problema a se stante che è contingente sicuramente ma che in realtà non fa parte di una problematica generale dell’agricoltura che noi abbiamo già da alcuni anni sotto i nostri occhi e penso all’invecchiamento

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dei proprietari, penso ai problemi legati alla maglia poderale, penso anche a molte discussioni che noi abbiamo avuto riguardo alla possibilità di sgravare per esempio per quello che riguarda le aliquote ICI i terreni agricoli, segnali che, in qualche maniera, possono denotare un’attenzione che l’amministrazione comunale, nel suo piccolo, manifesta nei confronti del mondo dell’agricoltura.

Ora, siamo arrivati in una situazione nella quale non possiamo più chiuderci gli occhi ammesso che ce li siamo chiusi negli anni passati, io credo che seppure in minima parte questo è successo, allora c’è un primo problema che è quello di un’attenzione politica alla filiera ortofrutticola del nostro territorio, perché, anche in questo documento, benché tra le righe, viene detto in maniera più esplicita nei documenti che sono stati pubblicati dalla stampa in questi ultimi giorni, queste ultime settimane, la nostra filiera agro-industriale ha dei problemi di eccessivi passaggi che aumentano a dismisura il costo finale e fanno sì che il costo finale per non essere esageratamente alto e troppo fuori mercato, debba per forza partire da un prezzo iniziale bassissimo, perché diversamente non si riesce ad arrivare a un prezzo che sta sul mercato.

Allora questo è un problema certamente di mercato, globalizzazione, le pesche argentine, tutto quello che volete, ma è un problema anche politico perché se è vero che ci vantiamo sempre della grande capacità che hanno avuto le strutture cooperative nel nostro territorio di creare business e se è altrettanto vero che le strutture cooperative in questo momento raccolgono la stragrande maggioranza della produzione della filiera agro-industriale del nostro territorio, ora bisogna che con queste cooperative, con la GDO e con tutti gli attori ci sia un confronto chiaro e serrato.

Il mio invito al Sindaco è quello, speriamo che non sia troppo tardi, è meglio tardi che mai comunque visto che le vacanze estive incombono, di convocare una riunione che sia di commissione o che sia un consiglio comunale aperto, con i rappresentanti del mondo dell’agricoltura per conoscere meglio tutti noi le problematiche nel loro specifico ancora più di quello che non abbiamo percepito leggendo i giornali, con i nostri contatti personali, ma che manifestino anche un interesse reale e concreto.

Detto questo, voglio fare un ultimo accenno, non è una proposta di modifica e di emendamento all’ordine del giorno, lo lascio agli atti, quindi dichiaro che avrei voluto che nell’ordine del giorno ci fosse anche questo e mi dispiace che nell’ordine del giorno non colga una sollecitazione opportuna e interessante che il Sindaco ha fatto sui giornali qualche giorno fa e cioè che il problema della filiera agro-industriale del nostro territorio non può essere scisso dal problema della logistica del nostro territorio e se noi pensiamo di poter mantenere la nostra filiera agro-industriale ai livelli alti di eccellenza che ci siamo garantiti in questi ultimi decenni, non aggiornando la nostra struttura logistica, noi commettiamo un grande errore ed è questo forse il male peggiore che potremo fare alla nostra filiera agro-industriale, perché la nostra filiera agro-industriale soffre anche di una diminuita capacità di concorrenza sui mercati internazionali anche per una aumentata difficoltà per quello che riguarda anche le capacità ricettive anche di distribuzione, perché vivendo in un mondo globalizzato, io credo non ci si debba scandalizzare nell’affermare che una nuova piattaforma logistica vocata all’ortofrutta, ma non solo, debba anche prevedere, perché no, che merci straniere dell’ortofrutta possano transitare in un polo logistico

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cesenate per poi essere distribuite, se arrivano dall’Africa nel nord Europa, se arrivano da altri paesi in altre zone del mondo, senza che questo ci debba fare paura per quello che riguarda l’eccellenza e la capacità di penetrazione dei nostri prodotti sul mercato, perché quel polo logistico aiuterebbe sì le merci straniere a transitare verso gli altri mercati, ma questo aiuterebbe innanzitutto le nostre merci della nostra filiera ortofrutticola a potersi direzionare meglio in tutte le parti del mondo.

Allora, la garanzia che noi dobbiamo dare, visto che anche il Sindaco più volte ha ribadito come cominceremo a ragionare di un nuovo piano regolatore di qui a pochi mesi, allora una garanzia che noi dovremo dare al mondo dell’ortofrutta è quella che metteremo in grado il medesimo mondo dell’ortofrutta, il prima possibile, di poter competere ad armi pari anche sul tema della logistica sfruttando il nuovo piano regolatore, garantendo sin da oggi che ci sarà un’attenzione in questo nuovo piano regolatore proprio per quelle scelte che dovessero incrociare la nuova logistica con gli sviluppi della filiera agro-industriale. Possiamo pensare che il problema si limiti solamente alla strozzatura che la GDO provoca nei confronti del produttore iniziale, possiamo pensare che sia questo. E’ sicuramente un problema per carità ma questo problema se viene risolto è un palliativo rispetto ai problemi più complessivi che ha la nostra agricoltura e che noi dovremo cercare di affrontare il prima possibile.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Di Placido. Se non ci sono altri interventi, prego consigliera

Celletti. CONSIGLIERA CELLETTI (Lega Nord Romagna) : grazie Presidente, quest’ordine del giorno, un po’ tardivo, il problema è

conosciuto e fa riferimento a diverse cause, quest’anno come abbiamo avuto modo di leggere anche dagli articoli di giornale, ci sono state delle concause, la stagione e altre motivazioni per cui c’è stata la concomitanza della maturazione di certi nostri prodotti con prodotti esteri che costano meno e che quindi sono diventati assolutamente concorrenziali con i nostri prodotti d’eccellenza.

Ma questo secondo me è un problema più generale, che sicuramente questo governo e il ministro Zaia in particolare ha affrontato in maniera pesante, ma dovendo andare incontro una prassi anche di politiche europee dove l’Italia non ha mai inciso in maniera grave, non ha mai avuto una voce in capitolo sulla questione delle nostre esportazioni, cioè la nostra industria utilizza preferibilmente un prodotto magari scadente che arriva dall’estero e che costa pochissimo e questo non ce lo dobbiamo scordare. La protesta degli allevatori al Brennero come a Bologna, non so se l’abbiamo fatta anche qui a Cesena, comunque a Bologna c’è stata e al Brennero altrettanto, penso anche a Cesena, a Cesenatico sicuramente perché l’ho letta, è sacrosanta. Quando noi abbiamo un prodotto di qualità e la grossa industria di trasformazione utilizza per fare mozzarelle, latticini ecc., un prodotto che viene dall’estero scadente, per poi nella grande distribuzione, nelle Coop, nelle Conad troviamo un prodotto italiano perché obbiettivamente è stato realizzato qui in Italia ma con prodotto estero scadente e i nostri allevatori devono vendere a pochissimo e le stalle

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non industriali devono chiudere, allora il problema è lo stesso dei nostri agricoltori della filiera dell’ortofrutta e questo problema quest’anno si è andato a intensificare e giustamente gli agricoltori hanno preoccupazione.

Si è svolto il 26 giugno al MIPAF un tavolo tecnico sulla filiera ortofrutticola tra le regioni, il ministro Zaia e gli operatori della filiera ortofrutticola con un accordo che aveva avuto il plauso di essere una grande innovazione perché metteva a punto una strategia nazionale del settore che dovrà poi essere approvata dalla conferenza Stato - regioni per entrare in vigore nel 2010, però, le difficoltà ci sono e soprattutto, in questo caso, vediamo che la nostra agricoltura, le nostre pesche hanno questa crisi.

Ma io vi voglio anche dire questo, quando un agricoltore prende come tu abbia voluto dire 45 centesimi per un quantitativo di pesche che poi noi troviamo alla Coop di Bologna che ne costa 3,20 per esempio, ma è questo il problema del passaggio che cosa succede nel frattempo e questo nessuno ha mai cercato di mettere dei correttivi, troviamo a Bari i pomodorini per la strada che te li vendono i pacchini te li vendono a 1 euro un chilo, se li andate a comprare nella grande distribuzione, sono come i gioielli, allora vuol dire che c’è qualcosa di malato nei passaggi che ci sono tra il produttore e la grande distribuzione, insomma il problema è quello di mettere le mani in una situazione dell’agricoltura e poi della vendita di questi prodotti, della vendita della produzione andando incontro naturalmente agli agricoltori, c’è da metterci le mani pesantemente.

Per questo dico che quest’ordine del giorno, che noi voteremo peraltro, perché il problema dell’agricoltura per noi è fondamentale, è il mantenimento, però è molto timido e anche la questione della regione, la regione è intervenuta tardissimo su questo tema e sull’agricoltura, debbo dire la verità, che a mio avviso, questa regione fa veramente poco per tutelare gli agricoltori delle nostre zone, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Celletti. Prego consigliere Manzo. CONSIGLIERE MANZO (PdL) : una precisazione, noi come PdL voteremo a favore di quest’ordine del

giorno, perché sembra condivisibile anche se un po’ troppo generico. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie, lei era già intervenuto però in sede di dichiarazione di voto e non

aveva esplicitato, perfetto. Chiederei al consigliere Prati se vuole precisare meglio l’emendamento che aveva proposta precedentemente.

CONSIGLIERE PRATI (UDC) : la parte finale: il consiglio comunale impegna il Sindaco ad attivare tutti gli

strumenti di competenza del Comune di Cesena a sostenere in tutte le sedi politiche, provinciali, regionali, nazionali ed europee quelle iniziative ritenute utili per il nostro territorio a superare l’attuale situazione di crisi ed avviare quell’auspicato processo di riforma di tutto il settore ortofrutticolo nazionale,

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quindi in pratica si tratta di aggiungere il discorso del Comune e ritenute utili per il nostro territorio.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : perfetto, grazie mille. Mi sembra sia sufficientemente chiaro, Segretario,

quest’emendamento. Prego consigliere Landi. CONSIGLIERE LANDI (Gruppo PD) : noi accettiamo l’emendamento proposto dal consigliere Prati, quindi va bene

il testo così come viene modificato con l’emendamento letto adesso dal collega. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : perfetto, grazie mille. Chiedo una consulenza al Segretario, noi dobbiamo

votare prima l’emendamento? Perfetto, quindi possiamo mettere al voto l’ordine del giorno così come integrato con questa ultima parte che è stata letta:

chi è favorevole a quest’ordine del giorno alza la mano: Gruppo PD, Sinistra per Cesena, Italia dei Valori, Lega Nord, mi pare ci sia una unanimità

facciamo la controprova: chi è contrario: nessuno chi si astiene: nessuno perfetto, l’ordine del giorno è approvato alla unanimità. LLE/CONS13

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9) Proposta di ordine del giorno dei gruppi di magg ioranza relativa al nucleare

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : carissimi colleghi, ci accingiamo all’ultimo punto all’ordine del giorno, è la

proposta di ordine del giorno dei gruppi di maggioranza relativo al nucleare. Chi chiede…perfetto, consigliere Venturi, cinque minuti per la presentazione di quest’ordine del giorno.

CONSIGLIERE VENTURI (Gruppo PD) : la ringrazio Presidente. A nome di tutto il gruppo di maggioranza e preso atto

che nel disegno di legge che è stato recentemente approvato in via definitiva, ci sono contenuti degli elementi per il ritorno all’utilizzo anche dell’energia nucleare e che all’interno dello stesso disegno è prevista anche una successiva fase di localizzazione dei siti dove costruire le eventuali centrali nucleari, appunto, come gruppo dichiariamo la nostra totale indisponibilità del Comune di Cesena ad accogliere tale centrale nel nostro territorio e quindi impegniamo il Sindaco a rendere nota la nostra indisponibilità alla Presidenza dei ministri e al ministero dello sviluppo economico.

Credo sia in maniera importante e molto breve dichiarare che la proposta di ritorno al nucleare sia quanto meno in una visione di assolutamente corto respiro, credo che sia un approccio decisamente sbagliato anche a fronte di una osservazione piuttosto banale, se è vero che l’energia nucleare ha di per se determinati vantaggi perché abbatte quasi totalmente quella che è la produzione di anidride carbonica e probabilmente renderebbe molto meno vincolata al petrolio, quindi al carbone e forse un pochino più stabile la posizione anche economica del nostro paese, è altresì vero che l’uranio è una risorsa esauribile e stando ai dati che abbiamo in possesso che si esaurirà probabilmente nel corso dei prossimi 50 anni, con questa affermazione possiamo anche aggiungere il fatto che l’energia nucleare è oltretutto costosa, investimenti fatti anche per la ricerca e lo studio per lo smaltimento delle scorie hanno portato a spese di miliardi di euro, senza ottenere alcun risultato tangibile. E’ importante distinguere quello che è lo smaltimento da quello che è lo stoccaggio, ad oggi non esiste la possibilità di smaltire le scorie di tipo radioattivo, ma solo stoccarle nonostante i miliardi di euro che sono stati investiti in questa direzione.

Possiamo avere energie di tipo rinnovabili, facilmente reperibili, dal sole all’eolico, noi che siamo anche nella costa, alle risorse idriche che possiamo ottenere, e quindi a nome del gruppo sottolineiamo questa che è la nostra ferma volontà, ci dichiariamo indisponibili alla realizzazione di tali centrali nel nostro territorio. grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Venturi. Ha chiesto la parola, Di Placido e poi Cappelli,

prego Di Placido.

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CONSIGLIERE DI PLACIDO (Gruppo PRI) : Presidente, grazie, io ho chiesto di poter intervenire per primo, perché

purtroppo mi dovrò assentare, per cui farò una dichiarazione di voto senza poi esplicitare fisicamente le conseguenze.

Io devo dire non siamo nuovi a discussioni di questo tipo che, molte volte, hanno il sapore del sesso degli angeli perché poi se ci vogliamo in qualche maniera gloriare di dichiararci indisponibili e per qualche cosa sulla quale non abbiamo praticamente nessun potere di decisione, può in qualche maniera soddisfare, io vorrei innanzitutto ricordare che probabilmente più che alla presidenza del consiglio dei ministri, al ministero dello sviluppo economico, l’indisponibilità bisognerebbe comunicarla al Presidente della regione Emilia Romagna perché a seguito della riforma costituzionale del 2001 le politiche in materia energetiche ambientali sono di competenza delle regioni.

Ma, al di là di questo, quello che devo dire mi lascia un po’ perplesso di quest’ordine del giorno è che, coprendosi dietro al fatto di dichiarare l’indisponibilità a collocare futuribili centrali nucleari nel territorio cesenate, premetto che io sono uno di quelli che ha sempre avuto l’urticaria nel leggere sotto al cartello del proprio Comune la scritta “Comune Denuclearizzato”, perché francamente non capivo che cosa volesse dire, anche perché io sono stato tra quei 20% di italiani che votò a favore del nucleare nel 1987, ancora adesso ne vado orgoglioso e credo che la storia del nostro paese avrebbe altri indirizzi se quel referendum fosse andato in maniera diversa, però dicevo quello che mi lascia un po’ perplesso di quest’ordine del giorno è che dietro la dichiarazione di indisponibilità ad accogliere le centrali nel territorio del Comune di Cesena, oltre a questo, non si fa seguito a quello che poi il consigliere in maniera più trasparente ha enunciato nella sua presentazione e cioè che qui non è un problema di dichiarare la propria indisponibilità a costruire una centrale nucleare nel territorio cesenate, perché questo in se non manifesta una contrarietà alla scelta nucleare di un paese, quello che ha detto invece il consigliere è diverso e cioè che il gruppo consiliare del PD ritiene la scelta del nucleare per l’Italia sbagliata, e questo è tutt’altra cosa dal non volere una localizzazione che io credo sarebbe difficile, visto anche la conformazione morfologica e territoriale della nostra zona, ma questo verrebbe comunque dopo.

Allora, ripeto, è un po’ stancante continuare a parlare sempre del sesso degli angeli, però, qualche considerazione la voglio fare. Posto che non avrei votato, dico non avrei votato, perché non ci sarò fisicamente, quest’ordine del giorno perché non mi interessa la localizzazione delle centrali nucleari, io vorrei che prima arrivassimo in questo paese alla scelta che pare per fortuna definitiva adesso che si costruiranno delle centrali nucleari perché partire dal dove senza prima decidere se si o se no, mi sembra quanto meno una forzatura, allora, siccome pare che finalmente, io dico finalmente in questo paese si sia deciso di costruire delle centrali nucleari, io vorrei solamente sviluppare qualche velocissima considerazione.

Il 62% dei paesi europei sviluppa energia con il carbone, con il nucleare, noi sviluppiamo il 62% della nostra energia con il petrolio e con il gas. Vorrei ricordare che compriamo ogni anno l’85% dell’energia che ci abbisogna come sistema paese, buonissima parte della quale prodotta da centrali nucleari.

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Vorrei ricordare che uno dei paesi europei che maggiormente ha sviluppato nelle politiche nucleari è la Francia con la quale noi paradossalmente come Stato italiano abbiamo avviato delle collaborazioni sul nucleare in progetti europei. Vorrei ricordare allora che dovremo chiedere a gran voce al Presidente e al consiglio di amministrazione dell’ENEL di uscire dal 67% che ha comprato della Compagnia di Energia della Repubblica Ceca che ha come principale obiettivo del business-plan dei prossimi anni la realizzazione e la messa in opera di centrali nucleari nel territorio della Repubblica Ceca, perché uno dei paradossi di questo paese è che l’ente nazionale energia elettrica, perchè questo vuol dire ENEL, compra quote di enti nazionali di energia di altri paesi e ci costruisce il nucleare quando nel suo paese non lo può fare, di più, quando si preoccupa del costo dello smaltimento delle eventuali scorie, quando il ministro Bersani, ma questo è solamente un caso, per bloccare la costruzione di Caorso e di Trino Vercellese, il contribuente italiano ha speso 7700 miliardi di lire, conti approssimativi, per bloccare una tecnologia sulla quale vorrei ricordare eravamo all’avanguardia in Europa, da Rubia in poi.

Allora, è ovvio che qui nessuno dice che il nucleare è la panacea di tutti i mali e che i problemi dell’energia si risolvono con il nucleare, tra parentesi, vorrei anche dire che quando succedono periodi di crisi mondiali come questa, avere un costo dell’energia che costa mediamente tre volte quella dei paesi europei, qualcosa incide, qualcosa incide, la bolletta energetica, quando c’è crisi, incide parecchio, soprattutto quando è spropositamente più alta tipo quella italiana, allora è chiaro che il nucleare non risolve ed è per quello che bisogna parlare di piano energetico nazionale, che preveda certamente l’energia rinnovabile, che prevede i rigassificatori, che preveda le pale eoliche, smettendo di dire che le pale eoliche non vanno fatte perché deturpano il paesaggio, che i rigassificatori non possono essere fatti in mare aperto perché deviano le correnti o impediscono il flusso dei pesci in quell’area o che anche l’eolico non va bene, alle volte non si capisce bene, il solare altrettanto, per cui i biocarburanti, me li sono segnati tutti, questo è il piano energetico nazionale, però pensare che vada bene tutto il resto, e che un piano energetico nazionale non possa anzi non debba considerare al suo interno una percentuale che poi vedremo di energia nucleare, dal nostro punto di vista è un gravissimo errore sopratutto perché, ripeto, noi con il nucleare ci lavoriamo tutti i giorni, l’ENEL fa business con il nucleare, quindi è incomprensibile questo strabismo che il nostro paese continua ad avere, perché la scelta contro il nucleare è stata una scelta spesso ideologica dettata da componenti del governo molte volte che erano pregiudizialmente contrarie, quando le nostre aziende lavorano sul nucleare e quando le centrali francesi lavorano anche grazie alla collaborazione che il governo italiano ha con il governo francese per lo sviluppo di nuove tecnologie.

Allora, il nucleare di quarta generazione, ovviamente, può evitare matematicamente una Cernobyl? No, no, vorrei però ricordare che abbiamo a corona delle Alpi una serie di centrali nucleari nel territorio francese che non ci dovrebbero lasciare tranquilli e che però dobbiamo ringraziare perché da loro compriamo l’energia elettrica, guarda caso, esattamente al doppio del prezzo al quale lo comprano le aziende francesi, cioè 3 euro chilowatt /ora, al doppio.

Allora bisogna uscire da questa contraddizione o si decide che il nucleare non è niente per l’Italia e quindi si fa tabula rasa anche di tutti i progetti, le

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partecipazioni che ci sono, oppure si tiene conto che siccome probabilmente abbiamo una tecnologia, una esperienza tale per cui anche all’estero ci richiedono, è quanto meno paradossale che noi lavoriamo all’estero perchè le nostre competenze vengono riconosciute e non lavoriamo nel nostro paese pensando che la corona delle Alpi ci possa difendere da tutto quello che eventualmente, malauguratamente, dovesse succedere sul territorio europeo e oltre.

Allora, qui non è un problema di collocazione, magari ci trovassimo a discutere veramente in questo consiglio comunale se collocare una centrale nucleare nel territorio di Cesena o meno, non perché io la voglia o meno, magari perché vorrebbe dire che siamo già arrivati, a qualcuno è già arrivata la decisione che in questo paese si faranno le centrali nucleari, magari, purtroppo non siamo a quel momento e quindi credo che un ordine del giorno di questo genere sia quanto meno inutile.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Di Placido. Prego consigliere Cappelli CONSIGLIERE CAPPELLI (PdL) : grazie Presidente. Io credo che per affrontare in modo serio il tema proposto

da quest’ordine del giorno, ovvero la possibilità, assai remota, dell’installazione di una centrale nucleare nel nostro territorio, occorra analizzare e partire da quello che è il contesto energetico nel nostro paese si muove e per cui le ragioni che hanno portato il governo italiano recentemente a decidere di intraprendere di nuovo la strada del nucleare.

Sappiamo tutti che in tema di approvvigionamento energetico, sono tre le esigenze che il nostro paese, così come gli altri paesi europei, devono e dovranno affrontare nei prossimi anni, e, in particolare, mi riferisco alla necessità di un approvvigionamento sicuro e quindi sappiamo tutti che attualmente l’Italia ma anche molti paesi europei importano una quota elevatissima di energia da paesi caratterizzati da elevata instabilità politica e quindi c’è un rischio geo-politico notevole.

L’altra necessità che l’Italia ha è quello di un approvvigionamento energetico che sia economico, ricordava prima il collega Di Placido che l’Italia paga fino al doppio, a volte anche il triplo l’energia rispetto ai suoi competitors europei e poi questo ovviamente si ripercuote su tutte le fasi della catena produttiva fino a scaricarsi sul consumatore finale.

L’altro tema importante che l’Italia e gli altri paesi europei devono affrontare è quello dell’approvvigionamento energetico compatibile con l’ambiente, sappiamo che recentemente il nostro paese, ad esempio durante il G8, ha preso degli impegni direi abbastanza significativi e importanti in tema di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, ma già qualche anno fa, l’Unione Europea si era impegnata in tal senso decidendo di ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica.

Ecco noi riteniamo come Popolo della Libertà che questi tre obiettivi, quindi quello di un approvvigionamento energetico sicuro, economico e compatibile con l’ambiente siano raggiungibili solo con un approccio integrato che consideri e si impegni sul versante dell’efficienza energetica, sul versante delle energie

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rinnovabili ma anche soprattutto sulla diversificazione delle fonti energetiche, fonti energetiche tra cui il nucleare.

Sappiamo che il nucleare in Italia, negli ultimi vent’anni, è stato considerato un po’ come un tabù in seguito all’onda emotiva che si era scatenata dopo i tragici eventi del 26 aprile del 86, di Cernobyl, oggi però riteniamo che l’energia nucleare, in questo siamo supportati da una serie di studi e statistiche recenti siano fonte energetica disponibile in quantità abbondante a un costo contenuto e soprattutto con zero emissioni di tipo ambientale.

È ovvio che questi aspetti sono supportati dal fatto che attualmente nel mondo sono attivi più di 430 reattori nucleari, 102 sono attualmente in progettazione e di questi 32 sono in fase di costruzione. Parliamo di paesi assolutamente civili e avanzati come la Francia, la Svezia, la Finlandia, la Germania e gli Stati Uniti.

Quindi io vorrei porre due domande a chi critica in modo così plateale e direi anche ideologico l’energia nucleare, la prima domanda è: perché se nel mondo sono stati costruiti tanti reattori, e attualmente ve ne sono in costruzione 34, perché l’Italia non ha partecipato recentemente a questi progetti?

La seconda domanda è: quale vantaggio ha ottenuto l’Italia rinunciando all’energia nucleare? Io penso che se tutti rispondessimo a queste due domande in modo obiettivo e non ideologico, probabilmente molte delle obbiezioni a cui stiamo assistendo cadrebbero automaticamente.

Bene ha fatto quindi il governo a decidere di intraprendere questa strada che peraltro come risulta leggendo la legge sviluppo appena approvato dal Senato avrà comunque un percorso complesso, importante e lungo perché come è ovvio che sia verranno coinvolti anche gli enti locali tra cui i comuni, le province e le regioni.

Possiamo dire che quest’ordine del giorno presentato dalla maggioranza si pone in modo un po’ demagogico su un tema che è invece complesso, importante, ovvero il tema dell’approvvigionamento energetico, tema che meriterebbe invece, a nostro avviso, un confronto più aperto e non ideologico, qui, invece, con quest’ordine del giorno ci sembra di assistere al trionfo dell’individualismo, un individualismo che, però, in questo caso, è fuori luogo perché sappiamo bene, come diceva Di Placido, che le centrali nucleari sono dislocate anche lungo i nostri confini con la Francia, con la Slovenia, quindi in caso assai remoto, per fortuna, di incidente, gran parte degli effetti negativi ricadrebbero sul nostro territorio. la stessa ENEL per decisione del ex ministro Bersani partecipa in molti paesi europei a programmi nucleari, quindi è paradossale che a Cesena continuiamo a seguire la logica del non nel mio giardino quando invece c’è un contesto europeo ben più complesso.

Quest’ordine del giorno della maggioranza oltre a essere, a nostro avviso, demagogico, crea anche degli allarmismi inutili nella popolazione perché la possibilità che una centrale nucleare venga realizzata nel nostro Comune è estremamente remota in quanto i criteri per la realizzazione di una centrale, come tutti sappiamo, tiene conto della densità della popolazione, della sismicità di un territorio e della possibilità di approvvigionamento idrico in quantità elevata, quindi, di fronte a un ordine del giorno che ci sembra un po’ da politichina del proprio orticello, il nostro gruppo non può fare altro che esprimere il nostro voto contrario auspicando che, in futuro, questo consiglio comunale

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vorrà affrontare il tema dell’approvvigionamento energetico in modo serio e costruttivo e non solo ponendo dei no.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Cappelli. Aveva chiesto la parola il consigliere Marchi. CONSIGLIERE MARCHI (Gruppo PD) : grazie Presidente. In premessa vorrei fare due brevissime repliche prima al

consigliere Di Placido e poi al consigliere Cappelli che mi hanno preceduto; il consigliere Di Placido ha affermato come, di fatto, quest’ordine del giorno non prenda posizione, se non per voce di chi lo ha presentato, il collega Venturi, su quella che è la posizione del Gruppo del Partito Democratico sul tema del nucleare. Il consigliere Di Placido sa benissimo come questo gruppo si sia più volte espresso sul tema nella passata legislatura e non essendo un gruppo estraneo a quello che sedeva su questi banchi non più di un paio di mesi fa, evidentemente la posizione è quella. Era una posizione, scusa se controbatto in modo così diretto, che non ha nulla di ideologico o di settario, in quanto argomentata su ragioni che esulavano completamente dal tema della sicurezza, perché sarebbe alquanto infantile pensare che con le centrali nucleari al di là delle Alpi, il tema sicurezza non si porrebbe solo tenendolo in Italia, ma arriva anche una seconda replica, sulle due domande poste, allora sul perché l’Italia negli ultimi vent’anni non abbia partecipato a progetti nucleari, scusa l’ingenuità, ma mi pare di ricordare che un referendum l’abbia deciso, sul perché è molto semplice; sul perché comunque non si sia dato seguito a questa manna come viene più volta dipinta, io replico con una seconda domanda, anzi con due domande, come mai negli ultimi quindici anni sono solo due le centrali nucleari costruite a livello mondiale, tolti i paesi emergenti? Secondo domanda: come mai nell’ultima amministrazione statunitense, perché sono i dati che si hanno, non per altre ragioni, non c‘è stato un bando per costruzione di centrali nucleari che non sia andato deserto?

Evidentemente tutta questa convenienza e questi erano i motivi che allora ci spinsero a entrare nel merito sul nucleare si, sul nucleare no, evidentemente tutta questa convenienza non è così acclamata, non è così acclamata anche in virtù del fatto che si è sempre detto in questo stesso consiglio che il grosso problema italiano è la dipendenza dall’estero. A quanto mi risulta, giacimenti di uranio in Italia non ce ne sono, quindi la dipendenza dall’estero rimarrebbe in toto.

Vengo però all’ordine del giorno. L’ordine del giorno non nasce così da una voglia di essere ideologici e demagogici per usare parole non mie, ma nasce dal fatto di voler dar seguito a un indirizzo ben preciso che questo consiglio comunale ha votato non più di un mese fa al suo insediamento, è quindi un atto di coerenza politica legata al fatto che questa città nei prossimi cinque anni si è data l’obiettivo per bocca della sua amministrazione eletta il 6-7 giugno di avviarsi verso il percorso dell’autosufficienza energetica, di avviarsi verso il percorso della città in transizione che è un concetto completamente diverso e distaccato di quello del nucleare.

Ora, quest’ordine del giorno non vuole creare allarmismi, non vuole certamente porsi nel solco di chi dice: oddio abbiamo la centrale nucleare a

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Cesena! Ma assolutamente no! si tratta di dare coerenza a chi avendo votato un certo tipo di linee di indirizzo molte chiare e nette sul tema energetico, non poteva non dichiararsi indisponibile alla luce di una scelta, legittima, della maggioranza di governo di questo paese, di reintrodurre il nucleare in Italia. Punto. potremo poi discutere mesi, perché intanto le opinioni diverse ci sono, gli stessi scienziati hanno visioni diverse sulla lungimiranza di questa tecnologia e di questo sistema di approvvigionamento energetico, ma il punto base di quest’ordine del giorno che è anche fondamento della sua stessa stringatezza, è la coerenza con le linee di indirizzo che nemmeno un mese fa noi ci siamo dati.

Noi abbiamo votato e essendo stati noi promotori di quelle linee di indirizzo sulla base del programma della campagna elettorale e successivamente il Sindaco, sulla base delle sue linee programmatiche e di mandato, non potevamo non prendere posizione da questo punto di vista. Si tratta di un atto essenzialmente politico, che non vuole certamente tornare sul discorso tecnologico, ideale e quant’altro, ma che vuole mettere in qualche modo un ulteriore segnale su quelle che vogliono essere le linee ambientali e quindi prima di tutto energetiche di questa città nei prossimi cinque anni ma come impostazione che vadano oltre, che non siano finalizzate ad arrivare soltanto al 2014 ma che vadano a denotare una nuova impostazione e un nuovo modo di pensare energeticamente le nostre città.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Marchi. C’è la consigliera Pagni che si era prenotata

prego. CONSIGLIERA PAGNI (Italia dei Valori) : accolgo l’invito a un confronto più aperto, presuppongo che un confronto più

aperto sia in presenza di molte persone, non so, è difficile fare un confronto aperto, anzi ringrazio i presenti e parlerò anche ai giornalisti, al pubblico che mi ascolta, perché io trovo disdicevole che su un argomento del genere che affronta un argomento a seguito di un referendum, ci sia, non parlo neanche di responsabilità, non mi interessa, ci sia comunque un comportamento istituzionale di questo tipo e che quando guardo spesso al telegiornale il Parlamento mi rendo conto di quel che succede, e mi rendo conto perché questo paese sta facendo la fine che sta facendo.

Allora, io da un punto di vista energetico, sono un personaggio laico in tanti settori anche su questo per cui ritengo di dover prendere in considerazione tanti aspetti tra cui anche il nucleare, perché no? però ritengo di dover tener presente l’esistenza di un personaggio che si chiama Obama che, guarda caso, il Presidente degli Stati Uniti che ha proposto una sfida tecnologica all’Europa, al mondo e quando uno Stato propone una sfida tecnologica, gli esiti di questa sfida sono sempre di un cambiamento evoluzionistico dell’intero mondo, indipendentemente dall’esito finale della sfida. Quando gli Stati Uniti hanno iniziato la sfida aero-spaziale, obiettivo che poi hanno raggiunto, non importa tanto l’importanza di essere andati sulla luna, il 90% di quella tecnologia è servito a tutta una serie di industrie, quando Nixon ha dichiarato guerra al cancro, l’obiettivo quello non è stato raggiunto, ma è stato raggiunto l’obiettivo

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scientifico, quegli studi e quelle risorse che sono state utilizzate per una lotta che non è stata vincente, sono state utilizzate per guarire e affrontare cure … Obama, gli Stati Uniti, in questo momento stanno affrontando un’altra sfida, stanno proponendo all’Europa e ritengo che l’Europa nei secoli, tranne l’ultimo, era lei che proponeva le sfide, sta proponendo Obama una sfida, Obama non rifiuta il nucleare, solamente che non lo include in questa sfida, partiamo da pannelli solari, partiamo dall’esistente, sviluppiamo attraverso la scienza una tecnologia che noi non sappiamo neppure adesso ciò che ci porterà, è una sfida di cultura, una sfida di conoscenze. Io ho sentito il dato che il nucleare di quarta generazione, è vero, è un nucleare avanzato di quarta generazione all’interno di un periodo che si chiama rivoluzione industriale. Noi non siamo più da vent’anni all’interno di un periodo che si chiama rivoluzione industriale. Siamo all’interno di una rivoluzione che si chiama rivoluzione della conoscenza, tanto è vero che Obama che fa? Investe in conoscenza, l’Europa, tutta l’Europa che fa? Investe in conoscenza e questo è un settore, è una occasione che questa crisi, anche energetica, ci propone per investire in conoscenza e gli esiti di queste ricerche saranno utilizzati non solo da un punto di vista energetico da tutte le imprese, sarà un cambiamento di nuovo epocale, cambiamento che ha sempre visto in primis l’Europa e anche l’Italia.

Noi, credo che siamo veramente un popolo impaurito, non lo so, credo che la scelta di ritornare al nucleare sia una scelta dettata dalla paura; ho letto in alcuni articoli che chi è contro il nucleare è perché ha paura del nucleare, io la vedo al contrario, è la scelta del nucleare, è la scelta di chi ha paura, di che cosa ha paura? Ha paura della scienza, ha paura della conoscenza, ha paura della tecnologia, ha paura della modernità, ha paura dell’intelligenza degli italiani. E’ la scelta di un governo debole, che non sa sfidare al pari di altri Stati e non sa confrontarsi con ricercatori e scienziati europei, degli Stati Uniti, orientali, asiatici, sud America, non solo, ricollegandomi anche al punto precedente, siamo l’unico Stato che ha una normativa proibizionistica per far entrare i ricercatori europei in Italia.

C‘è una burocrazia totale, quindi io non dico no al nucleare, dico no a questa forma di chiusura proprio culturale, storica che ci tiene fuori da qualsiasi possibilità di sviluppo, di sperimentazione, di innovazione che sicuramente la natura ci può offrire e che gli scienziati sapranno comprendere e utilizzare.

Con la scelta del nucleare noi siamo fuori da tutto questo. Già siamo indietro di vent’anni, causate da scelte politiche, molto probabilmente non adatte a quel tempo, ma accettare il nucleare adesso significa tornare indietro di 60 anni, per cui io chiedo il no al nucleare anche se so che questa richiesta del Sindaco di non dare disponibilità del territorio è una richiesta che in termini pratici serve poco, perché sicuramente lo Stato, quando avrà individuato se non ha già individuato le località, definirà quei luoghi come luoghi di rilevanza nazionale e strategica e quindi saranno non più sotto il controllo delle decisioni del sindaco e del presidente, quindi è sicuramente, la nostra, una dichiarazione simbolica, che è una dichiarazione esattamente no al nucleare, ma non per paura, per coraggio, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Pagni. Prego consigliera Zittignani.

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CONSIGLIERA ZITTIGNANI (La Sinistra per Cesena) : dopo la Cinzia Pagni, non ho più niente da dire quasi, salvo due

sottolineature, la prima, ci siamo dimenticati forse che noi ci siamo presentati ai cittadini, agli elettori poco tempo fa con un programma, quello della maggioranza, che ci dava come prospettiva l’autosufficienza energetica, non certamente per domani, ma probabilmente per dopodomani e l’autosufficienza energetica non prevedeva certamente l’installazione di una centrale nucleare, non solo perché non avremo mai i soldi, infatti le centrali nucleari sono costosissime oltretutto, qualcuno dice anche anti-economico, perché il costo poi di ammortamento di queste centrali farebbe lievitare il costo unitario dell’energia a prezzi sicuramente non competitivi, a differenza di quello che qualcun altro diceva. Come vedete, le opinioni sono veramente diverse, non esiste un’unica opinione, non è sicuro che il nucleare sia la soluzione o anche parziale del nostro bisogno di ricerca di fonte energetica.

Diceva bene Cinzia Pagni poco fa, è una scelta di retroguardia, è una scelta che non vuole approfondire la conoscenza, la scienza, forse non ci riflettiamo abbastanza, ma anche le cose che stiamo usando adesso, quelle che diciamo di nuova tecnologia, i telefonini, e tutta la comunicazione, ci sembra una cosa moderna di oggi, probabilmente non tutti sanno che queste tecnologie sono nate o prendono il fondamento di quella loro tecnologia proprio dalla scienza che ha studiato i voli nello spazio, la conquista della luna, la conquista della luna è stata uno dei momenti più importanti per la scienza in generale, perché di lì sono poi nate tutte le branche della tecnologia che oggi ci portano a questo livello di evoluzione.

I costi. I costi, leggevo ancora recentemente di una ricerca fatta da un giornale di Padova, cioè la riportava un giornale di Padova, Il Mattino, e diceva che una ricercava dava questi dati: per produrre solamente il 25% dell’energia necessaria al nostro paese, servono 24 centrali nucleari, una cosa enorme come investimento, ma chi ci dà i soldi per fare tutte queste cose?

E poi voglio finire solo con una cosa che mi sembra la più stupefacente, quella su cui quasi tutti, soprattutto quelli della minoranza qui dentro ma della maggioranza in Parlamento, ma stiamo passando sopra una cosa importante, voi che dite che siete il popolo, il popolo della libertà, ma il popolo ha approvato, lo ha detto anche prima Di Placido, con l’80% dei voti il no al nucleare, ma ve lo siete dimenticato? E perché adesso fatte finta che non esiste questo responso delle urne perché vi dà fastidio? Il popolo lo ascoltate solo quando vi fa comodo?

Io credo che questa sia la cosa ancora più enorme, c’è un referendum, i cittadini di questo paese si esprimono in un modo e poi, dopo un po’ di anni come se non ci fosse mai stato.., io credo che questo dovrebbe indignare la coscienza di tutti quanti credono nella democrazia.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Zittignani. Io non ho altri iscritti a parlare. Prego consigliere

Prati.

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CONSIGLIERE PRATI (UDC) : ma come ha ricordato qualcuno, non è che qui stiamo facendo un dibattito

sull’approvvigionamento energetico del nostro paese, perché altrimenti di cose da dire ce ne sarebbero tante, cioè siamo di fronte a un ordine del giorno che, preso alla lettera come ha detto il collega Di Placido, in pratica, ammette il nucleare, perché parla solo di dislocazione, quindi che siamo contrari a dire, la totale indisponibilità del Comune di Cesena ad accogliere tali centrali nel territorio di propria pertinenza.

Allora io non è che voglio dilungarmi anche perché l’ora è tarda e l’attenzione è quella che è dopo tante ore che siamo qui, quindi c’è fra il pubblico uno sparuto gruppetto che ci sta assistendo, comunque, io voglio dire questo che la nostra posizione è chiara ed è una posizione nazionale, noi siamo per la pluralità delle sorgenti energetiche, quindi questo non toglie che utilizzando anche il nucleare venga escluso quant’altro, vorrei anche ricordare che nella ripresa del nucleare, in pratica, si acquistano tecnologie in questo caso dalla Francia, perché vent’anni fa è stato abbandonato la nostra tecnologia, i nostri studi e via dicendo di ricerca che erano all’avanguardia, così come quando la collega precedente, dell’Italia dei Valori, che in America stanno investendo molto su nuove tecnologie, a noi credo che non debba fare altro che piacere, perché? perché noi, come paese, non abbiamo le risorse per fare questo tipo di sperimentazione e quindi quando i costi saranno molto inferiori da quelli che sono attuali, perché oggi, come oggi, l’energia alternativa, in particolare dei pannelli solari dal punto di vista economico facendo i conti della serva è antieconomico, quindi anche per questo non c’è una grande divulgazione, se noi vediamo nel nostro territorio coloro che hanno fatto impianti di questo tipo, chi sono? sono aziende che l’hanno fatto per l’immagine, non per la convenienza economica, noi facciamo mente locale, andiamo a vedere chi l’ha fatto sono grandi aziende che l’hanno fatto come fatto di immagine, perché? perché i costi sono estremamente alti e allora se non abbiamo tecnologie diverse che non utilizzano più il silicio per i pannelli solari e quant’altro, io credo che, nel momento in cui gli stanziamenti che Obama sta facendo per questo settore, noi li potremo utilizzare perché, come dicevo prima, noi come Stato non abbiamo i soldi per fare questo tipo di ricerca avanzata, quindi in un discorso di pluralità di forme, perché credo che nessuno di noi possa negare che la dipendenza che oggi abbiamo forte dall’approvvigionamento esterno del gas metano che ci ha messo in difficoltà diverse volte e basta che un paese in cui attraversano le tubazioni dice no per problemi che hanno e l’abbiamo con la Georgia, Russia e quant’altro, lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle poi alla fine… quindi una pluralità di sorgenti energetiche credo che sia una politica giusta che il nostro paese debba portare avanti.

Quindi, secondo me, il discorso dell’ordine del giorno di non avere a Cesena la centrale, a parte il fatto che non ci sarà per tanti altri motivi, per la densità di popolazione e tutto quello che vogliamo, non è che risolva il pericolo dell’inquinamento, perché questo lo abbiamo visto con Cernobyl, adesso chi è più giovane sono problemi che non li ha vissuti, ma chi ha la mia età quei problemi li ha vissuti.

Il problema è quello, qualcuno ha detto: è in coerenza con il programma che è stato presentato, certamente, è stato presentato un programma, è stato

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sostenuto, ecco io ho qualche dubbio che si possa arrivare all’autosufficienza energetica senza avere nel nostro territorio termovalorizzatori e altre fonti energetiche, quindi avere solo fonti alternative.

Certamente, è bene che si vada su questa strada, ma, secondo me, è un utopico che il Comune di Cesena possa essere autosufficiente dal punto di vista energetico nel giro di vent’anni, perché? perché non è ipotizzabile una soluzione di questo genere con quelle che sono le conoscenze attuali e via dicendo.

Quindi, io ritengo che una politica diversificata per l’approvvigionamento energetico sia una politica da seguire, non come diceva la collega che mi ha preceduto che per coprire il fabbisogno italiano si deve fare 20 centrali, non è questo il problema, basta arrivare a una diversificazione come dicevo prima, ad una percentuale anche del nucleare come di tutte le altre fonti, quindi il mio voto sarà contrario a quest’ordine del giorno.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliere Prati. Prego consigliera Guiduzzi. CONSIGLIERA GUIDUZZI (Gruppo Cesena 5 Stelle) : sarò brevissima come lo sono di solito. Io mi ero preparata un discorso che

non leggerò perché ripete molte delle cose che sono già state dette, volevo anch’io sottolineare il fatto che questa proposta è molto vaga e anche diciamo “molto inutile”, perché ho sott’occhio, poi se volete consiglieri, potete vederlo, i dodici siti dove il governo prevede possa essere costruita una centrale nucleare e in questi siti compaiono città molto vicine a noi, che citerò solo queste, che sono Ravenna e Chioggia, che sono Chioggia è la più lontana a meno di 100 km in linea d’aria, quindi in caso di incidente noi saremo i primi ad avere gli effetti devastanti delle radiazioni.

Ricordo per quelli che sono a favore del nucleare che l’ultimo incidente nucleare è stato in America nel 2004, quindi meno di cinque anni fa e uno dei più grandi impianti nucleari del mondo costruito in Giappone è stato chiuso il 16 luglio 2007 a causa dei danni irreparabili che aveva causato un terremoto, ricordo quindi a tal proposito che l’Italia è un paese altamente sismico, e quindi sarebbe più auspicabile chiedere al Sindaco di fare pressione sul nostro governo affinché fermi questa proliferazione nucleare.

Aggiungo anche un’altra cosa, la tanto citata Francia che è stata citata dal consigliere Di Placido che ora se n’è andato, però io ora lo dico, sta continuando ad usare centrali nucleari che ha costruito vent’anni fa e le sta continuando ad usare solo per rientrare nei grandissimi costi di produzione che ha avuto nell’allestimento, sta continuando ad usarle perché deve rientrare nei costi di gestione e deve rientrare nei costi che avrà per lo smaltimento di quelle centrali nucleari.

In un momento di crisi così forte come c’è nel nostro paese che senso ha costruire una centrale nucleare ? quando in Finlandia se ne sta costruendo una che è all’80% del suo completamento e è già costata quattro volte la stima che si era data all’inizio, dico quattro volte, adesso in questo momento non ho i dati, ma si è passati da tipo 40 miliardi di euro a una cosa come 160 miliardi di euro, probabilmente non entrerà mai in funzione, perché la Finlandia sta, come molti

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altri paesi nel mondo, portandosi verso le energie rinnovabili, quindi io chiedo veramente all’amministrazione un impegno per fare leva sui consiglieri regionali e sui consigli per poi arrivare a Roma per fermare immediatamente questa corsa al nucleare che è assurda.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : grazie consigliera Guiduzzi. Io non ho altri interventi prenotati. Il dibattito è

presumo concluso. Se ci sono dichiarazioni di voto, altrimenti passiamo…prego consigliere Venturi.

CONSIGLIERE VENTURI (Gruppo PD) : perdonate la linea light che ho tenuto prima ma, un po’ l’inesperienza e il

primo intervento e un po’ di emozione hanno giocato un pochino a mio sfavore, siccome sono stato tacciato di ideologismo e di demagogismo, approfitto per citare quelli che sono una serie di dati che ho alla mano, non ho mai detto che la costruzione di una centrale nucleare, il primo pensiero è quello della paura di un eventuale incidente, il problema è che costruire una centrale nucleare oggi sull’intero suolo nazionale, non sul nostro territorio, è assolutamente antieconomico. E’ stata citata anche dalla consigliera Guiduzzi la Francia che è la quintessenza dell’energia atomica, allora mi permetto di dire che quello che la gente non sa è che per raffreddare i reattori nucleari la Francia spende il 40% del totale dell’acqua nazionale. Qualche anno fa, adesso non mi ricordo bene, chiedo scusa, non so se nel 2003 o 2004, durante un’ondata di caldo notevole, non se se vi ricordate, c’è stata una moria di anziani notevole proprio in Francia per un motivo molto triste e molto banale, morirono durante l’estate perché e qui leggo, l’aria condizionata era scarsa, quello che però non è stato detto è che non ci fu abbastanza acqua per raffreddare i reattori nucleari e quindi dovettero ridurre la loro produzione di elettricità. Se poi questo lo sommiamo a quello che è il problema assolutamente economico, sappiamo che l’Italia non è proprio un fulmine di guerra in termini decisionali e sapendo che una centrale nucleare ha detti tempi di costruzione dai 10 ai 15 anni e come detto prima, sapendo anche che l’uranio è esauribile ed è previsto che nelle 339 centrali nucleari che sono adesso esistenti nel mondo e che se quella che viene chiamata come la terza rivoluzione industriale dovesse prendere proprio la piega del nucleare, accelererebbe prima di tutto l’esaurimento dell’uranio e quindi avremo un sostanziale problema di non ritorno sull’investimento fatto, cioè sarebbe una gravissima perdita economica, il nostro simpaticissimo ministro Scaiola, qui cito, dice che questo ha dei forti impatti sulla riduzione della bolletta energetica, è una emerita sciocchezza, perché questo lo si ottiene solo se uno Stato è sufficientemente forte e si fa carico prima di tutto della sicurezza, della ricerca e degli inconvenienti di gestione che può avere una centrale nucleare ma soprattutto se si fa carico delle spese delle scorie dello smantellamento una volta finito il ciclo di vita della centrale stessa, qui sono dati alla mano, se volete li metto a disposizione, non li sto a citare, probabilmente per i prossimi 15-20 anni se venissero installate le famose 24 centrali nucleari sul suolo italiano, avremo bollette decisamente più salate e quindi avremo l’esatto contrario di quello che è stato citato prima dai nostri colleghi della minoranza.

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Consiglio Comunale 23/07/2009

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Oltretutto quello che viene definito come costo fisso dell’uranio è definito molto basso, è aumentato di sei volte, qui ci sono sempre i dati, è passato da 20 dollari a 120 dollari ed è previsto che salirà perché nel momento in cui i giacimenti vanno a terminare, chiaramente ci sarà una corsa a quelli che saranno gli approvvigionamenti energetici, chiedo scusa e qui termino, quindi un incremento del costo della materia prima.

E’ assolutamente, ripeto, antieconomico ed è assolutamente uno sbaglio continuare a ragionare su questo sistema energetico che è tutt’altro che moderno e qui concludo, grazie…ovviamente favorevole all’ordine del giorno.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE RICCI : infatti, dicevo è sottintesa la dichiarazione di voto. Bene. vi ringrazio colleghi.

Ci sono altre dichiarazioni di voto? Altrimenti procediamo al voto di quest’ordine del giorno. Votiamo la proposta di ordine del giorno dei gruppi di maggioranza relativa al nucleare :

chi è favorevole alza la mano: Sinistra per Cesena, Italia dei Valori, Partito Democratico

chi è contrario: UDC, PdL chi si astiene: Cesena 5 Stelle Benissimo. I nostri lavori per oggi sono conclusi, vi ringrazio molto per la

collaborazione, arrivederci alla prossima occasione. LLE/CONS13