Conseguenze dell’apprezzamento del franco e reazioni delle imprese

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Inchiesta sul tasso di cambio: Conseguenze dell’apprezzamento del franco e reazioni delle imprese Relazioni economiche regionali della BNS Rapporto di sintesi sottoposto alla Direzione generale della Banca nazionale svizzera per la valutazione trimestrale della situazione del settembre 2011 Terzo trimestre 2011 Nel quadro dell’indagine congiunturale del terzo trimestre, condotta nei mesi di luglio e agosto 2011, i delegati alle relazioni economiche regionali hanno nuovamente interpellato in modo sistematico le imprese sulla situazione del tasso di cambio, al fine di quantificare le conseguenze dell’apprezzamento del franco. All’inchiesta hanno preso parte 164 imprese. La scelta delle aziende intervistate, le quali possono variare da un trimestre all’altro, avviene in base a un modello che rispecchia la struttura produttiva della Svizzera. La grandezza di riferimento è il PIL con esclusione dell’agricoltura e dei servizi pubblici. Regioni Delegati/e Ginevra Marco Föllmi Mittelland Martin Wyss Hans-Ueli Hunziker (ad interim) Svizzera centrale Walter Näf Svizzera di lingua italiana Mauro Picchi Svizzera nord-occidentale Markus Zimmerli (ad interim) Svizzera orientale Jean-Pierre Jetzer Vaud-Vallese Aline Chabloz Zurigo Markus Zimmerli BNS 38 Estratto dal «Bulletin trimestriel 3/2011»

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Rapporto di sintesi sottoposto alla Direzione generale della Banca nazionale svizzera per la valutazione trimestrale della situazione del settembre 2011 Terzo trimestre 2011 Nel quadro dell’indagine congiunturale del terzo trimestre, condotta nei mesi di luglio e agosto 2011, i delegati alle relazioni economiche regionali hanno nuovamente interpellato in modo sistematico le imprese sulla situazione del tasso di cambio, al fine di quantificare le conseguenze dell’apprezzamento del franco. All’inchiesta hanno preso parte 164 imprese. La scelta delle aziende intervistate, le quali possono variare da un trimestre all’altro, avviene in base a un modello che rispecchia la struttura produttiva della Svizzera. La grandezza di riferimento è il PIL con esclusione dell’agricoltura e dei servizi pubblici.

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Inchiesta sul tasso di cambio: Conseguenze dell’apprezzamento del franco e reazioni delle imprese Relazioni economiche regionali della BNS

Rapporto di sintesi sottoposto alla Direzione generale della Banca nazionalesvizzera per la valutazione trimestrale della situazione del settembre 2011

Terzo trimestre 2011Nel quadro dell’indagine congiunturale del terzo trimestre, condotta nei mesidi luglio e agosto 2011, i delegati alle relazioni economiche regionali hannonuovamente interpellato in modo sistematico le imprese sulla situazione del tasso di cambio, al fine di quantificare le conseguenze dell’apprezzamentodel franco. All’inchiesta hanno preso parte 164 imprese. La scelta delleaziende intervistate, le quali possono variare da un trimestre all’altro, avvienein base a un modello che rispecchia la struttura produttiva della Svizzera. La grandezza di riferimento è il PIL con esclusione dell’agricoltura e deiservizi pubblici.

Regioni Delegati/e

Ginevra Marco FöllmiMittelland Martin Wyss

Hans-Ueli Hunziker (ad interim) Svizzera centrale Walter NäfSvizzera di lingua italiana Mauro PicchiSvizzera nord-occidentale Markus Zimmerli (ad interim)Svizzera orientale Jean-Pierre JetzerVaud-Vallese Aline ChablozZurigo Markus Zimmerli

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1 Risultato complessivo dell’inchiestaA livello dell’intera economia, in linea con

l’ulteriore accentuarsi della forza del franco, ilrisultato evidenzia un sensibile deterioramentorispetto al trimestre precedente. Il 58% delleimprese interpellate (48% nel secondo trimestre) haaffermato di risentire negativamente dell’apprezza-mento del franco (35% con effetti nettamentenegativi; 23% con effetti leggermente negativi). Per contro, il 31% delle imprese (37%) non ha con-statato alcun impatto significativo sull’andamentodella propria attività. Come mostra il grafico 2, sitratta per lo più di imprese che non sono esposte aimovimenti di cambio, oppure che riescono a neutra-lizzarli mediante strategie di copertura o grazie a fattori compensativi. La maggioranza di questeaziende non si attende pertanto conseguenze dirilievo neanche nel prossimo futuro (grafico 3).Nondimeno, la loro percentuale si è nettamenteridotta rispetto all’ultima inchiesta. Qualora irapporti di cambio dovessero restare invariati visarebbe pertanto da attendersi un nuovo peggiora-mento dei risultati nel prossimo trimestre.

Per il restante 10% delle imprese intervistate(15%) l’apprezzamento del franco ha avuto ripercus-sioni positive.

Nell’industria manifatturiera la quota delleimprese che hanno subito effetti nettamentenegativi è ancora salita, dal 58% al 64%. Si èparimenti ampliata la percentuale delle aziende chelamentano effetti leggermente negativi, dal 15% al20%. Anche nel settore dei servizi, diversamente daitrimestri passati, la maggioranza delle aziende(56%) segnala ora di subire conseguenze negative

dalla forza del franco. Mentre la quota delle aziendecolpite leggermente (circa 30%) è rimasta pratica-mente immutata, è invece raddoppiata, salendo a quasi il 30%, quella delle imprese esposte a effettinettamente negativi. Nel settore delle costruzioni lasituazione è rimasta stazionaria, con circa due terzidegli intervistati che continuano a non risentire dell’apprezzamento del franco. La proporzione delleaziende influenzate in modo positivo è risultataessere del 29%. Va tuttavia rilevato che un certonumero di imprese collegate all’attività di costruzio-ne rientra nel settore dell’industria manifatturiera. Di conseguenza, le eventuali ripercussioni negativeda esse subite a causa della più forte concorrenzaestera non influenzano i risultati relativi al settoredelle costruzioni.

2 Conseguenze negative: dove e come?In totale 96 imprese hanno accusato effetti

leggermente o nettamente negativi legati all’apprez-zamento del franco. Il grafico 4 illustra su qualemercato e in quale forma si sono potuti osservare taliimpulsi sfavorevoli. Com’era prevedibile, la piùcolpita continua a essere l’attività di esportazione.Nella maggior parte dei casi le imprese influenzatenegativamente hanno dovuto accettare sui mercatiesteri di sbocco minori margini di guadagno (quasidue terzi degli intervistati), un calo del volume dellevendite (43%) e più bassi prezzi in termini di franchisvizzeri (49%). Il numero di casi in cui si lamentanoprezzi di vendita insoddisfacenti è risultato superiorea quello del trimestre precedente, il che fa supporreche solo una parte degli esportatori svizzeri ha

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100%

Effetti dell’apprezzamento, per settori164 imprese

Industria

Costruzioni

Servizi

Totale

nettamente negativi leggermente negativi nessun effetto leggermente positivi nettamente positivi

Fonte: BNS

Grafico 1

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potuto spuntare prezzi più elevati in valuta estera così da compensare in qualche misural’apprezzamento del franco. È altresì evidente che uncerto numero di imprese perde ordinativi a causadella sfavorevole situazione concorrenziale. Anchesul mercato interno un maggior numero di impresesegnala riduzioni dei margini, dei prezzi di vendita e del fatturato reale.

Accanto agli effetti diretti sull’economia diesportazione sono state altresì notificate riper-cussioni indirette (si veda la parte inferiore delgrafico 4). Queste riguardano i subfornitori diimprese orientate all’esportazione. Come si puònotare, anche tali effetti negativi indiretti sonoleggermente aumentati.

Le ripercussioni negative dell’apprezzamentosono state particolarmente gravose per l’industria

chimica, farmaceutica e metallurgica, per i produttoridi componenti elettronici e strumenti di precisione,nonché per l’industria delle macchine e l’industriatessile e dell’abbigliamento. Rispetto al trimestreprecedente appaiono peggiorati i risultati per ilsettore alberghiero. Su un totale di 15 esercizi inter-pellati 5 hanno segnalato effetti leggermentenegativi e 5 effetti nettamente negativi; i restanti 5hanno dichiarato di non constatare alcun impatto. Ilturismo urbano continua ad apparire in posizioneassai migliore di quello nelle regioni montane. Nelcommercio al dettaglio il quadro si è nettamentedeteriorato su base trimestrale. Mentre tre mesi fa lasituazione appariva eterogenea, ora praticamentetutti gli esercizi commerciali intervistati lamentanoeffetti negativi connessi con la forza del franco. Ilfenomeno del turismo degli acquisti nei paesi

Imprese non influenzate: aspettative a tassi di cambio invariati51 imprese

Effetti nettamente negativi

Effetti leggermente negativi

Ulteriore assenza di effetti

Effetti leggermente positivi

Effetti nettamente positivi

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100%Fonte: BNS

Grafico 3

Imprese non influenzate: spiegazioni51 imprese; possibili risposte plurime

Nessuna esposizione ai tassi di cambio

Operazioni di copertura primadell’apprezzamento

Natural hedging

Effetti negativi/positivi si bilanciano

Altri motivi

senza resposta

Grafico 2

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limitrofi si è accentuato, ed è ora rilevabile anche inregioni non frontaliere. La situazione è peggioratanotevolmente anche nella distribuzione all’ingrosso,dove ormai si segnalano in prevalenza effetti legger-mente o fortemente negativi. Le banche lamentanoparimenti ripercussioni negative.

Effetti nulli o positivi sono in generale notifi-cati dai rappresentanti della gestione e intermedia-zione immobiliare, nonché dalle società fiduciarie edai servizi di ristorazione.

3 Conseguenze negative: come reagiscono le imprese? Alle imprese è stato inoltre chiesto di indicare le

misure già attuate per fronteggiare l’apprezzamentodel franco. Nel grafico 5 è riportato il ventaglio dellereazioni. In complesso i risultati sono rimasti stabilirispetto a quelli del trimestre precedente. La grandemaggioranza delle imprese ha già adottato provvedi-menti. Questi consistono soprattutto in misure voltea comprimere i costi di produzione. In particolare,gli oneri di manodopera vengono ridotti principal-mente mediante tagli del personale, la rinuncia a nuove assunzioni o, da ultimo, un allungamentodell’orario di lavoro a salario invariato. La quotadelle aziende che pensano di ridurre il livello

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100%

Nessuna reazionePrezzi:

aumento dei prezzi all’esteroaumento dei prezzi in Svizzera

Misure di risparmio in Svizzera:riduzione del personale

riduzione di salari/indennitàriduzione di altri costi interni

Altre reazioni:delocalizzazione all’esterodiversificazione valutaria

natural hedgingfinancial hedging

riflessioni strategichesenza risposta

Imprese influenzate negativamente: reazioni all’apprezzamento96 imprese; possibili risposte plurime

Fonte: BNS

Grafico 5

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100%

Imprese influenzate negativamente: effetti dell’apprezzamento96 imprese; possibili risposte plurime

Vendite all’estero:riduzione dei margini

riduzione dei prezzi in CHFriduzione del volume

Vendite in Svizzera:riduzione dei margini

riduzione dei prezzi interniriduzione del volume

Effetti indiretti:riduzione dei marginiriduzione dei prezzi riduzione del volume

Fonte: BNS

Grafico 4

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0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100%

Imprese influenzate positivamente: reazione all’apprezzamento17 imprese; possibili risposte plurime

Nessuna reazione

Riduzione dei prezzi in Svizzera

Investimenti in impianti/R&S

Aumento di salari/partecipazioni agli utili

Altre reazioni

Senza risposta

Fonte: BNS

Grafico 7

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100%

Imprese influenzate positivamente: effetti dell’apprezzamento17 imprese; possibili risposte plurime

Riduzione dei costi

Aumento del volume delle vendite

Aumento/ripristino dei margini

Investimenti/R&S più favorevoli

Altri effetti

Fonte: BNS

Grafico 6

dell’organico è salita al 26% circa, allorché si situavanettamente al disotto del 20% nel secondotrimestre. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, lemisure di risparmio continuano a riguardare altricosti operativi. Diffuso è il ricorso a strategie dicopertura, specie sotto forma di «natural hedging».Alcune imprese cercano di accrescere il contenuto di valore aggiunto delle proprie linee di prodotti e servizi. Circa un quarto delle imprese influenzatenegativamente afferma tuttavia di essere indottoanche a riflessioni strategiche di fondo sul futurodell’azienda.

4 Conseguenze positive: dove e come?Fra le imprese intervistate, 17 (pari circa al

10% del totale, contro il 15% del trimestre preceden-te) hanno beneficiato di effetti leggermente positivio addirittura nettamente positivi legati all’apprezza-mento del franco. Come si può osservare nel grafico6 l’impatto favorevole si è manifestato prevalente-mente sotto forma di minori costi degli input (65%circa dei casi) e/o di più ampi margini di guadagno(30% dei casi). La proporzione delle aziende che ha potuto migliorare i propri margini è pertanto for-temente diminuita rispetto al secondo trimestre(78%). Un quarto degli interlocutori ha inoltre

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Aspettative: fatturato, personale e investimenti

imprese influenzate negativamente tutte le altre impreseSaldo netto1

Fatturato reale Livello del personale Investimenti1 Quota ponderata delle imprese che prevedono un aumento delle grandezze indicate, meno quota ponderata delle imprese che neprevedono un calo, nei 6 mesi (per fatturato e occupazione) ovvero nei 12 mesi (per gli investimenti) successivi.Fonte: BNS

Grafico 8

segnalato condizioni più propizie per gli investimentie l’attività di ricerca e sviluppo. Anche questa percentuale risulta però calata rispetto all’ultimainchiesta (34%). Come evidenzia il grafico 7, lemigliorate condizioni operative dovrebbero tradursisoprattutto in una riduzione dei prezzi di vendita inSvizzera. Il 41% delle aziende influenzate positiva-mente ha indicato di reagire in questo modo. Talepercentuale risulta pertanto quasi raddoppiata inconfronto al trimestre precedente. In minor misura le condizioni operative più propizie hanno altresìindotto a investire maggiormente in beni strumentalie nell’attività di ricerca e sviluppo, nonché adaumentare le retribuzioni e le partecipazioni agliutili.

5 Deterioramento delle aspettative

Nel quadro dell’inchiesta le imprese sono stateinoltre interpellate sulle loro aspettative riguardoall’evoluzione attesa del fatturato reale, del livellodel personale e degli investimenti nei prossimi 6–12 mesi. Le risposte sono ordinate secondo unascala che va da «nettamente in aumento» a «netta-mente in calo». Sulla base di tali informazioni è possibile costruire un indice sottraendo le valuta-zioni negative dalle valutazioni positive («saldo»).Alle valutazioni nettamente positive e nettamentenegative è attribuita una ponderazione maggiore

rispetto alle valutazioni solo leggermente positive o negative. L’indice è costruito in modo che essoassuma un valore compreso fra +100 e –100. Unvalore positivo dell’indice riflette in termini di saldoil prevalere di attese positive; un valore negativoindica il prevalere di attese negative.

L’elaborazione è compiuta per due sottogruppi:da un lato, le imprese influenzate negativamentedall’apprezzamento del franco; dall’altro, tutte lerestanti imprese. Rispetto al secondo trimestre la situazione si è modificata sensibilmente. Come si evince dal grafico 8, in termini di saldo le valuta-zioni delle imprese indicano che queste si attendonoancora un aumento reale del fatturato. Tuttavia, igiudizi espressi nel terzo trimestre nei due sotto-gruppi appaiono assai più differenziati. Mentre leimprese influenzate negativamente prevedono intermini di saldo un incremento solo esiguo delfatturato, il valore per tutte le altre imprese rimaneal medesimo livello elevato. Per quanto concernel’andamento dell’occupazione, le aziende influenzatenegativamente – in contrasto con quelle che nonhanno subito effetti negativi – si attendono addirit-tura una riduzione del personale. Sul piano degliinvestimenti progettati emerge che in termini disaldo questi tenderanno praticamente a ristagnare inentrambi i sottogruppi. Nel complesso le valutazioniespresse in merito a questi tre aspetti sono quindichiaramente peggiorate in confronto all’inchiesta deltrimestre precedente.

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