CONOSCERE LAMBIENTE IL MARE EMANUELA LICCARDI. DEFINIZIONE DI MARE (Wikipedia) Il mare è una vasta...
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CONOSCERE L’AMBIENTE
IL MARE
EMANUELA LICCARDI

DEFINIZIONE DI MARE (Wikipedia)
Il mare è una vasta distesa di acqua salata a ridosso dei continenti e connessa con un oceano (si pensi al mar Mediterraneo, connesso all’oceano Atlantico dallo stretto di Gibilterra). Lo stesso termine è alle volte usato per indicare laghi, normalmente salati, che però non hanno sbocchi sull’oceano (si pensi al mar Caspio e al mar Morto). Il confine tra acqua e terra è denominato costa o litorale. Il mare è interessato da movimenti quali: le onde, le maree e le correnti marine.

KHALIL GIBRAN
Ho conosciuto il mare
meditando
su una goccia di rugiada

PAESAGGIO MARINO

IPPOLITO NIEVO: La scoperta del mareda “Le confessioni di un italiano” (1858)
“ Ma più in là ancora l’occhio mio non poteva indovinare che cosa fosse quello spazio infinito d’azzurro, che mi pareva un pezzo di cielo caduto e schiacciatosi in terra: un azzurro trasparente e svariato da strisce d’argento, che si congiungeva lontano lontano con l’azzurro meno colorito dell’aria. Era l’ultima ora del giorno; da ciò m’accorsi che io dovevo aver camminato assai…”.

MARE E CIELO

SANDRO PENNA: Il mare è tutto azzurroda “Tutte le poesie” (1970)
Il mare è azzurro.
Il mare è tutto calmo.
Nel cuore è quasi un urlo
di gioia. E tutto è calmo.

GIUSEPPE UNGARETTIUniverso (1916)
Col mare
mi sono fatto
una bara
di freschezza

ALCMANE: Il cerilo (VII sec. A. C.)
O fanciulle, che il dolce suono seguite
con soave voce,
non più le membra ho docili.
Fossi il cerilo che con le alcioni
passa sereno sul fiore dell’onda,
uccello di primavera,
colore delle conchiglie!
N. B.: L’alcione è un uccello simile al gabbiano e il cerilo è il maschio dell’alcione. Il vecchio poeta, in compagnia di alcune fanciulle, si sente come un cerilo tra le alcioni.

IL CERILO O GABBIANO

GIOVANNI VERGA: Il mare in tempestada “I Malavoglia” (1881)
Dopo la mezzanotte il vento s’era messo a fare il diavolo (come se sul tetto ci fossero tutti i gatti del paese) e a scuotere le imposte. Il mare si udiva muggire attorno ai faraglioni (che pareva ci fosse riunita una mandria di buoi) e il giorno era apparso nero peggio dell’anima di Giuda.
Insomma una brutta domenica di settembre…

GIOVANNI VERGA: Il mare in tempestada “I Malavoglia” (1881)
SEGUITO
Le barche del villaggio erano tirate sulla spiaggia; perciò i monelli si divertivano a vociare e fischiare quando si vedeva passare in lontananza qualche vela sbrindellata, in mezzo al vento e alla nebbia, che pareva ci avesse il diavolo in poppa; le donne invece si facevano la croce, quasi vedessero cogli occhi la povera gente che vi era dentro.

UNA TEMPESTA IN MARE

CHARLES BAUDELAIRE: L’uomo e il mareda “I fiori del male” (1857)
STROFA I
Uomo libero, sempre tu amerai il mare!
Il mare è il tuo specchio; puoi contemplare
la tua anima
nell’infinito svolgersi delle sue onde,
e non è meno amaro l’abisso del tuo spirito.

SECONDA STROFA
Quanto godi a tuffarti in seno alla tua
immagine!
Come l’abbracci con gli occhi e con le
braccia!
Il cuore si distrae a volte dal suo stesso
battito
Al fragore di quel lamento indomito e
selvaggio.

TERZA STROFA
Siete tutti e due tenebrosi e discreti:
Uomo, nessuno mai è sceso al fondo
del tuo abisso;
Mare, nessuno conosce le tue ricchezze
intime:
Tanto siete gelosi di custodire i vostri segreti!

QUARTA STROFA
Eppure ecco che da infiniti secoli
Vi combattete senza pietà né rimorso,
Talmente amate la strage e la morte,
Lottatori eterni, fratelli implacabili!

UN’ONDA …

ENRICO RUGGERI:Il mare d’inverno (canzone)
Il mare d’inverno è un concetto che il pensiero non considera;è poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera.Alberghi chiusi, manifesti già sbiaditi di pubblicità; macchine tracciano solchi su stradedove d’estate la pioggia non cadeE io che non riesco nemmeno a parlare con te.

ENRICO RUGGERI:Il mare d’inverno (seguito)
Mare, mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via.Mare, mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia.Mare, mare, non ti posso guardare così perchéQuesto vento agita anche meQuesto vento agita anche me.

Mare e spiaggia

GINO PAOLI Sapore di mare (canzone)
Sapore di sale, sapore di mare,che hai sulla pelle, che hai sulle labbra,quando esci dall’acqua e ti vieni a sdraiarevicino a me, vicino a me.Sapore di sale, sapore di mare,un gusto un po’ amaro di cose perdutedi cose lasciate lontano da noidove il mondo è diverso, diverso da qui…

IL MARE DEL NOSTRO GOLFO:CAPRI

SPUNTI PER LAVORARE IN GRUPPO (I)
• Cercate in wikipedia e ricopiate in un file word le definizioni dei seguenti termini: mare, oceano, lago, stagno, acquitrino, pozzanghera, onda, marea, uragano, tromba marina;
• Cercate in rete aforismi, citazioni e proverbi sul mare (come quello di Gibran) e ricopiateli nello stesso file;
• Preparate un powerpoint sul mare che contenga solo immagini e didascalie.

SPUNTI PER LAVORARE IN GRUPPO (II)
• Cercate in wikipedia informazioni e immagini sui seguenti oceani e mari e preparate un powerpoint: O. Atlantico, O. Pacifico, O. Indiano, M. Mediterraneo, M. Nero, M. Baltico, M. Caspio, M. Morto;
• Cercate in rete notizie su attività legate al mare, come la pesca, gli sport acquatici, il turismo, la navigazione ecc... e collegatele in una mappa concettuale.

SPUNTI PER LAVORARE IN GRUPPO (III)
• Cercate in rete i testi integrali delle canzoni di Ruggeri e di Paoli e trascriveteli in un file word;
• Sullo stesso file trascrivete altri testi di canzoni napoletane o italiane in cui si parli del mare;
• Preparate un powerpoint che contenga osservazioni, pensieri, poesie, pagine in prosa, fotografie sul mare, frutto della vostra creatività.

VIVERE IL MARE: UN DELFINO