Conoscere i tessuti - delcontesrl.com · Conoscere i tessuti ... Una introduzione semplificata...

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1 Conoscere i tessuti Per poterli decorare e stampare Nelle schede degli inchiostri o dei film per la decorazione dei tessuti che vendiamo trovate le indicazioni per farne un uso ottimale, se rimangono dubbi contattateci, ma se non sapete su quale tessuto dovete lavorare tutto questo diventa inutile. Non contentatevi di risposte tipo; è cotone che bisogno c’è, non sai cosa è il cotone? Si d’accordo, a parte il fatto che per l’eventuale smaltimento ci penserà chi è preposto, ma quante differenti lavorazioni e trattamenti subiscono i tessuti prima e dopo la confezione? Quante fibre vengono mischiate in percentuali più o meno importanti per ottenere prestazioni tecniche diverse o solo per contenere i costi? Questo loro comportamento vi mette nella condizione di sentirvi deficitarii, ora non possiamo certo chiedere schede tecniche per una t-shirt acquistata in negozio e che fa presumere un uso personale, ma voi dovete fare delle lavorazioni e acquisterete partite più o meno importanti, a vostra volta dovrete dare delle garanzie ai vostri clienti. Se la Del Conte srl anche per la vendita di un solo kg di inchiostro vi deve fornire indicazioni d’uso e la scheda di sicurezza perché non chiedete le informazioni necessarie dove acquistate gli indumenti da lavorare? Almeno vorrete sapere se è cotone o misto cotone, con quale fibra il cotone è mischiato e in quale proporzione, sapere se è stampabile e con quali inchiostri o tecnologia. Un aiuto importante per la decorazione con i termo trasferibili viene dalle etichette che consigliano la manutenzione degli indumenti, sono importanti e già fanno capire a che tipologia di tessuto ci troviamo dinanzi, quando viene consigliato di lavare a mano in acqua fredda volete farvi venire il dubbio che il trasferimento a 150°C può danneggiare l’indumento? Conoscere veramente i tessuti è una professione, non è la nostra e comunque occorre una formazione specifica, per fortuna oggi non mancano i mezzi per informarsi e il più facile da consultare è il web. Gli indumenti di provenienza legale devono riportare con veridicità oltre alla etichetta per la manutenzione anche quella che permette l’identificazione delle fibre usate e delle percentuali rispettive. Possono essere riportate per esteso o per mezzo di una sigla, nell’ultima pagina sono riportate alcune delle sigle più conosciute. A vostra volta darete delle assicurazioni ai vostri clienti, diventa utile conoscere queste proprietà da chi ha fornito i prodotti in lavorazione. La suddivisione in tipologie delle fibre tessili viene fatta in base alla materia prima da cui sono ricavate. I tessuti a seconda della fibra e dei trattamenti possono essere o non essere adatti alla stampa e alla decorazione, le fibre naturali sono meglio stampabili e decorabili, vengono poi le fibre artificiali in genere ben utilizzabili e le fibre sintetiche che contano sia tessuti utilizzabili che poco o per nulla stampabili e decorabili. Conoscendo le fibre e le percentuali presenti nel tessuto si può stimare il grado di difficoltà che incontreremo. Purtroppo resterà sempre la lacuna dei trattamenti fatti al tessuto, alcune volte sono operazioni non divulgate e tenute segrete. Chiedete sempre una dichiarazione sulla stampabilità degli indumenti e ogni altra indicazione che possono darvi. Quando il tessuto è stampabile con gli inchiostri a base acqua o plastisol solitamente si possono fare anche le decorazioni, se invece i tessuti devono essere stampati con inchiostri al solvente o UV in alcuni casi possono essere decorati adottando le opportune precauzioni. Viste tutte le particolarità e in genere la scarsità di informazioni capirete che è imprescindibile prima di iniziare una qualsiasi produzione eseguire dei test, la nostra ditta non può garantire i risultati su ogni tessuto, garantiamo invece che i prodotti venduti siano entro la qualità standard promessa.

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Conoscere i tessuti Per poterli decorare e stampare

Nelle schede degli inchiostri o dei film per la decorazione dei tessuti che vendiamo trovate le indicazioni per farne un uso ottimale, se rimangono dubbi contattateci, ma se non sapete su quale tessuto dovete lavorare tutto questo diventa inutile. Non contentatevi di risposte tipo; è cotone che bisogno c’è, non sai cosa è il cotone? Si d’accordo, a parte il fatto che per l’eventuale smaltimento ci penserà chi è preposto, ma quante differenti lavorazioni e trattamenti subiscono i tessuti prima e dopo la confezione? Quante fibre vengono mischiate in percentuali più o meno importanti per ottenere prestazioni tecniche diverse o solo per contenere i costi? Questo loro comportamento vi mette nella condizione di sentirvi deficitarii, ora non possiamo certo chiedere schede tecniche per una t-shirt acquistata in negozio e che fa presumere un uso personale, ma voi dovete fare delle lavorazioni e acquisterete partite più o meno importanti, a vostra volta dovrete dare delle garanzie ai vostri clienti. Se la Del Conte srl anche per la vendita di un solo kg di inchiostro vi deve fornire indicazioni d’uso e la scheda di sicurezza perché non chiedete le informazioni necessarie dove acquistate gli indumenti da lavorare? Almeno vorrete sapere se è cotone o misto cotone, con quale fibra il cotone è mischiato e in quale proporzione, sapere se è stampabile e con quali inchiostri o tecnologia. Un aiuto importante per la decorazione con i termo trasferibili viene dalle etichette che consigliano la manutenzione degli indumenti, sono importanti e già fanno capire a che tipologia di tessuto ci troviamo dinanzi, quando viene consigliato di lavare a mano in acqua fredda volete farvi venire il dubbio che il trasferimento a 150°C può danneggiare l’indumento? Conoscere veramente i tessuti è una professione, non è la nostra e comunque occorre una formazione specifica, per fortuna oggi non mancano i mezzi per informarsi e il più facile da consultare è il web. Gli indumenti di provenienza legale devono riportare con veridicità oltre alla etichetta per la manutenzione anche quella che permette l’identificazione delle fibre usate e delle percentuali rispettive. Possono essere riportate per esteso o per mezzo di una sigla, nell’ultima pagina sono riportate alcune delle sigle più conosciute. A vostra volta darete delle assicurazioni ai vostri clienti, diventa utile conoscere queste proprietà da chi ha fornito i prodotti in lavorazione. La suddivisione in tipologie delle fibre tessili viene fatta in base alla materia prima da cui sono ricavate. I tessuti a seconda della fibra e dei trattamenti possono essere o non essere adatti alla stampa e alla decorazione, le fibre naturali sono meglio stampabili e decorabili, vengono poi le fibre artificiali in genere ben utilizzabili e le fibre sintetiche che contano sia tessuti utilizzabili che poco o per nulla stampabili e decorabili. Conoscendo le fibre e le percentuali presenti nel tessuto si può stimare il grado di difficoltà che incontreremo. Purtroppo resterà sempre la lacuna dei trattamenti fatti al tessuto, alcune volte sono operazioni non divulgate e tenute segrete. Chiedete sempre una dichiarazione sulla stampabilità degli indumenti e ogni altra indicazione che possono darvi. Quando il tessuto è stampabile con gli inchiostri a base acqua o plastisol solitamente si possono fare anche le decorazioni, se invece i tessuti devono essere stampati con inchiostri al solvente o UV in alcuni casi possono essere decorati adottando le opportune precauzioni. Viste tutte le particolarità e in genere la scarsità di informazioni capirete che è imprescindibile prima di iniziare una qualsiasi produzione eseguire dei test, la nostra ditta non può garantire i risultati su ogni tessuto, garantiamo invece che i prodotti venduti siano entro la qualità standard promessa.

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Una introduzione semplificata della classificazione delle fibre

Fibre naturali Sono le prime fibre che l’uomo ebbe a disposizione fin da tempi remoti, sono ricavate da lavorazioni meccaniche che non modificano la struttura, la coltivazione intensiva e gli allevamenti industriali possono causare impatti ambientali negativi al pari della fabbricazione di altre fibre. L’origine delle fibre naturali può essere:

ANIMALE Lana e tessuti dal pelo di:

Leporidi Angora

Ovini Agnello Merinos e razze dei diversi continenti

Camellidi Cammello Dromedario Huanaco Vigogna Lama Alpaca

Bovini Yak

Caprini Mohair Cashmere

Seta – Seta selvatica: Dalla secrezione di lepidotteri

Seta Dalla secrezione del lepidottero conosciuto col nome di baco da seta, la sua dieta è composta da foglie di gelso

Seta Selvatica Il lepidottero si nutre delle foglie di piante diverse, i bossoli hanno colori e sfumature diverse

VEGETALE Le fibre sono ricavate dall’intero vegetale o da alcune parti; dai semi come il cotone, dai baccelli, dal frutto, dallo stelo, dalla corteccia, dalle foglie, dal lattice come il caucciù

Dai semi Cotone

Dal frutto Cocco Kapok

Dal fusto (o stelo) Lino – Canapa – Juta – Ginestra – Bamboo –Ibisco -Ramié (urticacea di

origine asiatica)

Dalle foglie Sisal (Agavaceae, Messico)

Abaca (canapa di Manila)

Alfa (dalla foglia della Stipa

graminacea, mediterranea)

Rafia

MINERALE (inorganiche)

Amianto, Asbesto, Lana di vetro, i silicati, metalli che possono essere ridotti in fili sottilissimi, carbonio, ceramiche, ecc.

Fibre create dall’uomo Sono prodotte con processi fisico-chimici seguiti da filatura per estrusione, sono dette anche “Fibre da Filiera” si possono dividere in:

ARTIFICIALI Sono ricavate partendo da macromolecole naturali cellulosiche (da vegetali) o proteiche (da animali; caseina, lana o vegetali; soia), polimeri organici che vengono resi solubili con procedimenti chimici (reagenti) che non cambiano l’essenza stessa della molecola, la massa viene fatta coagulare e poi filtrata attraverso il passaggio da fori piccolissimi per ottenere delle fibre tessili in filo continuo o discontinuo (in fiocco) seguono altre lavorazioni e la tessitura. Prima produzione industriale in Francia presentata in occasione della mostra internazionale a Parigi (anno inaugurazione torre Eiffel, 1889) il tessuto detto “seta artificiale” il Rayon.

Cellulosiche Proteiche

Acetato di cellulosa - Raion Viscosa -Cuprammonio – Bemberg - Triacetato di cellulosa – Modal – Lyocell ecc.

Lanital - Ardil – Vicara – Azlon ecc.

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SINTETICHE Fibre ricavate da sostanze organiche di sintesi (polimeri), dalla polimerizzazione (processi fisico-chimici) si ottengono delle macromolecole (per es. dal petrolio per via chimica tramite reazioni di sintesi) quindi la massa viene filtrata attraverso la filiera termoplastica o a umido se la massa e dispersa in solvente non volatile, si ottengono fibre tessili in filo continuo o discontinuo (in fiocco) seguono altre lavorazioni e la tessitura. (Anni 1930, il nylon)

Catena con atomi di Carbonio Catena con altri atomi

Olefiniche Polietilene – Courlene Polipropilene – Meraklon Polidieniche – Gomme sintetiche ecc.

Da Policondensazione Poliesteri Polietilentereftalato – Terital - Dacron, Ortalion ecc.

Acriliche Poliacrilonitrile – Orlon – Leacril - Dralon Modacriliche (modificato per resistere alla fiamma) – Dynel ecc.

Poliammidi Poliammide 6.6 – Nylon Poliammide 6 – Lilion Poliammide 11 – Rilsan Poliarammidi – Kevlar ecc.

Alogenate Cloroviniliche – Poliviniliche – Movil – Rhovil ecc. Clorovinilideniche – Saran Fluoroetileniche – Teflon – Gore-Tex ecc.

Da Poliaddizione Poliuretaniche – Lycra – Elastam ecc.

E non è finita qui! Dopo il settore dell’alimentazione il settore degli indumenti è quello che genera maggiori movimenti finanziari costanti e per questo la ricerca è sempre attenta e propone nuove fibre o tecnologie di lavoro, tessuti tecnici per impieghi aereonautici, per la difesa e altri, ma restiamo su quello che ci interessa. Segue nella pagina successiva un elenco delle sigle per identificare le fibre tessili presenti nei tessuti.

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CODICI DELLE FIBRE

Codice della Fibra Nome della Fibra AC ACETATO DI CELLULOSA

AL ALFA fibra ricavata dalla graminacea Stipa Tenacissima

CA CANAPA dalla Cannabis Sativa

CO COTONE

CS CAPRA FINE

EA ELASTAN fibra esomericada massa poliuretanica doti elasticità

JU JUTA dalla pianta genere Corchorus

LI LINO dal linum usitatissimum

LY LYCRA

ME *LUREX – METALLO

PA POLIAMMIDE tessuto artificiale polimero (nylon)

PE POLIETILENICA macromolecole sature di alifatici

PC ACRILICA

PL POLIESTERE

PP POLIPROPILENICA

PU POLIURETANICA

SE SETA fibra naturale proteica di origine animale

SI SISAL fibra ricavata dalla fibra di agave sisalana

VI VISCOSA

WA ANGORA ricavata da leporide

WB CASTORO

WG VIGOGNA

WK CAMMELLO

WL LAMA

WM MOHAIR

WO LANA

WP ALPACA

WS CASHEMERE dal pelo della capra hircus

WV LANA VERGINE

YK YAK

*Nome del filato inventato dalla Dow Badische Company, aspetto metallico, fibre sintetiche rivestite con uno strato

di alluminio vaporizzato, il termine METALLICO invece si può riferire a tessuti di filo interamente metallico.

Le sigle citate sono un esempio delle fibre utilizzate nel settore tessile, potete trovare altre indicazioni sul sito della Confindustria, su Wikipedia, o su altri siti professionali ed altre enciclopedie sul web.