Conoscere i linguaggi social. Modulo N.2

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CARATTERISTICHE PECULIARI

DEI SOCIAL NETWORK

- PERSISTENZA

durata nel tempo dei contenuti pubblicati

- VISIBILITÀ

audience potenziale che può assistere a ciò che facciamo

on line

- VELOCITÀ DI DIFFUSIONE

facilità con cui i contenuti possono essere condivisi

- RICERCABILITÀ

abilità dei contenuti nell’essere individuati anche tramite

motori di ricerca

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• Facebook è un canale di

massa.

• La comunicazione può

essere semplificata.

• I Post possono essere più

didascalici.

• Su Twitter la comunicazione

è estremamente diretta e

sincopata.

• Il Pubblico è più selezionato.

• Si parla e si può essere

osservati da tutti con il

giusto hashtag.

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• In media ciascuno di noi quando entra in Facebook ha un

potenziale di storie da visualizzare pari a 1500 (chi ha

molti amici si può trovare anche 15,000 post).

• Amici e pagine che seguiamo su cui abbiamo espresso

Like moltiplicano i contenuti potenziali

• E’ anche sempre più facile produrre post e corredarli di

immagini da condividere grazie agli smart phone

FACEBOOK

VISIBILITÀ VS RIDONDANZA INFORMATIVA

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«Chi scrive connesso sa in anticipo che il suo frammento

finirà in un diluvio di segni senza memoria.

Un tweet si incanala nel qui e ora della timeline e, salvo

rare, memorabili (!) eccezioni non sopravvive al primo

scroll del dito di chi lo legge.

Vogliamo, possiamo, dobbiamo convivere con questa

strana impermanenza del segno digitale.

La conseguenza di tutto ciò è che ogni volta che pubblichi

un frammento (un tweet) hai una sola possibilità di

infiggerti nell’immaginario di chi ti legge. Devi colpirlo alla

testa, incoccare la sua fantasia. Oppure rassegnarti

all’oblio.

È anche liberatorio, tutto sommato”.

Mike Schroepfer CTO Facebook

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Densità, ridondanza, flusso continuo

Piattaforme, Informazioni, interazioni,

sollecitazioni, messaggi, like, post, utenti

ecc

Vs

Engagement (coinvolgimento) e quindi

Attenzione e Visibilità

LE FORZE IN GIOCO NEL SISTEMA

WEB/SOCIAL CHE AGISCONO SU OGNI

SOGGETTO

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slides, paper e lavori possono essere

«socializzabili» sulle giuste piattaforme.

Ad esempio Slideshare

Fosse anche solo una repository (archivio), è un

bel modo per comunicare trasparenza e

consapevolezza.

IL WEB VIVE DI CONTENUTI

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Postare ‘inviare un post in Internet’,

Messaggio inviato a un gruppo di discussione

in Internet’( Zingarelli 2008)

L’aggiornamento di stato di Facebook è un

POST

TWEET «cinguettio»: è un Post di 140

caratteri (120-125 per lasciare spazio ad

hashtag e citazioni)

PIC Immagine. Ma è anche il Linguaggio

specifico di Instagram o Pinterest

POST

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l simbolo cancelletto, conosciuto come hashtag, viene

utilizzato per categorizzare gli argomenti.

Si sviluppa a partire da Twitter per categorizzare in modo

pubblico i contenuti «postati» su uno specifico

argomento (topic)

Se gli utenti si concentrano su un argomento l’hashtag

relativo entra nei #TT o Trend Topics, ovvero gli argomenti

di cui tutti parlano in quel determinato momento.

Cominciamo con un Hashtag per il nostro laboratorio

#Fapisocial

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TONO E STILE DELLA

COMUNICAZIONE SOCIAL

Il tono della comunicazione o è un fatto personale o è

una scelta editoriale

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LE IMMAGINI CONTANO/1

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LE IMMAGINI CONTANO/2

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Osservatori (Lurkers), in maggioranza con più di 55 anni (40%),

non postano se non occasionalmente max una volta a settimana

su Facebook. Osservano e navigano soprattutto temi di costume.

Occasionali (Dabblers) postano da 2 a 4 volte a settimana. Età

prevalente tra 18 e 54, controlla Facebook quotidianamente l’89%

e il 42% usa mobile per comportamanti collegati all’acquisto.

Entusiasti, più del 60% sono donne. Il gruppo (30% del totale)

controlla Facebook più volte al giorno e posta almeno 5 volte a

settimana. Oltre 1/3 acquista on line o sulla base di una

valutazione fatta on line. La metà usa mobile.

Fonte : http://blog.paper.li/2014/12/22/creating-more-opportunities-engagement-

2015/#sthash.eVy3d4dc.dpuf

TIPOLOGIA DI UTENZA DEI SOCIAL

NETWORK

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Alcuni utenti hanno maggiore influenza di altri.

Oltre il 50% dei contenuti condivisi sui social

media è infatti creato da appena il 5% degli

utenti, quindi occorre parlare con quel 5% per

entrare nel flusso (Oppure comprando

direttamente inserzioni)

Ma vale anche la legge Paretiana del 20 - 80

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• Solo il 5% dei giornalisti blogger influencer è interessato ai

comunicati stampa

• L’85% dei giornalisti digitali apre la mail in relazione al titolo

prima ancora che al mittente.

• Cercano novità, ricerche esclusive e nuovi dati (40%)

• Contenuti partecipati guadagnano consenso.

• Gli articoli (contenuti in forma testuale) contano sempre,

anche se immagini, infografiche, video, data visualization sono

sempre più apprezzati (35%).

Fonte : http://blog.paper.li/2014/12/22/creating-more-opportunities-engagement-

2015/#sthash.eVy3d4dc.dpuf

COSA SI ASPETTANO I REDATTORI DELLE

PRINCIPALI PUBBLICAZIONI DIGITALI DA

CHI CREA CONTENUTI O FA DIGITAL PR

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• Il titolo altamente descrittivo deve richiamare l’attenzione sul

contenuto e dovrebbe essere di circa 6 -10 parole

• Stabilire un contatto diretto sui social networks o altri canali e

blog è ritenuto importante (64%) prima ancora di inviare il

contenuto

• Email non ha perso rilevanza (81% si aspetta lanci e contenuti in

Casella)

• Sinteticità e concisione sono decisivi Il lancio di un contenuto

in forma ideale dovrebbe contenere al massimo 200 parole con

un sintetico ma descrittivo titolo

• Correttezza grammaticale e sintattica. L’80% di chi riceve note

da pubblicare le cestina se il contenuto è scritto in modo

sgrammaticato. La forma prevale sul contenuto.

STRATEGIE SUGGERITE PER SUPERARE

IL RUMORE DI FONDO

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Il Sistema News Feed è disegnato per mostrare a

ciascun utente quei contenuti che sembrano essere

più rilevantii per lui. Delle 1.500+ storie ne

compaiono in realtà approssimativamente 300.

“Our goal is to show the right content to the right

people at the right time so they don’t miss the

stories that are important to them”

FACEBOOK FILTRA I CONTENUTI

CHE CI PROPONE

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a tutti piace sentirsi raccontare quello che si ritiene giusto e

vero

Visibilità dei contenuti per Affinità: più siamo amici (inteso

come tempo speso nell’interazione o nel controllo di un

profilo) più vediamo i suoi contenuti

TEMPO: i post più recenti sono più rilevanti

CONTENUTI: i video appariranno con maggiore frequenza e in

una posizione di rilievo nel News Feed degli utenti. Sono

invece penalizzati i post automatici come quelli di Spotify,

Shazam, ecc. Saranno penalizzati dalla piattaforma anche le

modalità di “click-baiting“, ed i link condivisi senza url.

Nell’algoritmo di Edgerank entreranno anche le varibili: tempo

di permanenza delle persone sui post che puntano fuori da

Facebook e le interazioni con il contenuto, dopo aver cliccato

il link

L’ALGORITMO DI EDGERANK

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Questione: Se l’algoritmo ci fa incontrare esattamente

ciò che cerchiamo, non avremo modo di deviare dalla

traiettoria.

I filtri e gli algoritmi delle piattaforme che frequentiamo

online ci costringono solo alle relazioni più strette.

L’esclusione di incontri fuori dalla bolla sono un freno

all’accumulo di Capitale Sociale.

SIAMO IN UNA BOLLA

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L’80% del pubblico leggerà solo il titolo. Il Titolo del post

è qundi l’elemento chiave da valorizzare per produrre

attenzione e coinvolgimento.

Primi 11 Caratteri e le prime 3 parole sono le parti in

ordine più lette

Upworthy ha reso molto popolare uno stile distintivo di

titoli costruiti su due frasi che oggi si riscontra in

numerosi altri siti basati su una promessa emozionale

La gente clicca e legge si parla di «Clickbait»

letteralmente «esche da click»

STRATEGIE DI COINVOLGIMENTO:

LAVORARE SUL TITOLO

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RARISSIMAMENTE IL NOSTRO TESTO

SARÀ LETTO PER INTERO.

Può anche capitare di leggere tutto, ma è l'eccezione, non la

regola, e questo avviene quando la motivazione è

particolarmente forte.

Spariscono i contenuti a bassa qualità (Like-baiting). Si

depotenziano contenuti facili e ad alta frequenza. Restano i

contenuti di maggior «qualità» che interessano a ciascun

utente. Quali sono?

Ma anche il contenuto a cui si rimanda è essenziale per

costruire fiducia e autorevolezza

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La formula linguistica che coinvolge il lettore con un appello

diretto e con una domanda viene considerata più efficace di

una clausola lineare apodittica.

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I redattori di Upworthy devono compilare

25 titoli diversi per ogni pezzo generato

dalla piattaforma;

le formule vengono sottoposte al test di

selezione di Google A/B e passa solo

quella che raccoglie sul campo il maggior

numero di clic

COME NASCE UN CONTENUTO

MOLTO SCARICATO E CONDIVISO

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QUADRATO SEMIOTICO

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LEGAME TRA TEMPO SPESO E PROBABILITÀ

DI RITORNO SULLA RISORSA ON LINE

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Si cerca di capire al volo quali parti della pagina

leggeremo, quali salteremo, quali guarderemo

velocemente, quali ignoreremo totalmente. Il tutto in

pochissimi secondi.

Se il testo passa questo primo esame, è più probabile

che leggeremo almeno alcune parti in maniera più

tranquilla e profonda, che stamperemo la pagina per

appuntarla e sottolinearla.

LA LETTURA IN RETE È SOPRATTUTTO

ESPLORAZIONE

Non si esplora a caso, anzi esploriamo seguendo

strategie ben precise.

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Quando il testo è un muro di parole, fitto fitto, con le

righe troppo lunghe, l'interlinea insufficiente, nessuna

andata a capo, senza stili del carattere variati.

La modalità con cui abbordiamo questo tipo di testi è

nota: la forma a F

JACOB NIELSEN

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SUI SOCIAL LA LETTURA E’ SCOMPOSTA

Si legge per intero l'incipit, il primo capoverso, per capire di cosa

si parla. Man mano che si procede, si tende a leggere solo l'inizio

dei capoversi e in misura sempre minore, fino ad abbandonare la

lettura.

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• titoli

• grassetti e corsivi

• link

• numeri in cifre

• parole tra virgolette o tra parentesi

• parole lunghe (l'avremmo mai detto?)

• parole con iniziale maiuscola

• parole in colore

• simboli

• parole vicine ai link.

DI SPOT IN SPOT

La strategia di lettura spotting privilegia la forma del testo.

In questo caso, siamo attirati da tutto ciò che "stacca"

visivamente:

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Le parole più importanti devono stare all'inizio.

Nel titolo, perché aiuta l'occhio, la mente e anche il motore

di ricerca.

Dopo il titolo il primo capoverso, spesso è l'unico che si

legge per intero.

Il primo capoverso è quindi decisivo. Il crollo della lettura

avviene tra il terzo e quarto: l'81% degli utenti legge il

primo capoverso, il 71% il secondo, il 63% il terzo, solo il

32% il quarto.

SCRITTURA A SPOT

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• La lunghezza ottimale di un tweet è di 71-100 caratteri

• La lunghezza ottimale di un Hashtag è 6 caratteri ed il numero

ottimale di hashtag per tweet è due

• Per diffondere il Tweet di qualcuno verso i tuoi follower basta

semplicemente utilizzare il pulsante Retweet.

• Se voglio menzionare qualcuno in un nostro tweet pubblico

basta inserire il suo nome (preceduto dal simbolo @) nel testo

del messaggio

• Per inviare un messaggio diretto (MD), ossia, un messaggio

privato che solo tu ed il tuo destinatario potete visualizzare, si

deve iniziare il Tweet con le lettere MD «MD @joesmith234»

• Una @risposta è un Tweet pubblicato in risposta al messaggio di

un altro utente. Questa azione viene in genere eseguita

cliccando sul pulsante “rispondi” nel Tweet dell’utente.

Le @risposte iniziano sempre con il simbolo “@”, seguito dal

nome utente.

IL LINGUAGGIO TWITTER

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