frattamaggiore ei suoi uomini illustri l'evoluzione sociale e culturale ...
CON L’EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO Istituto Capofila I.S.I.S. “Gaetano Filangieri”...
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CON L’EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO
Istituto Capofila
I.S.I.S. “Gaetano Filangieri”
Frattamaggiore - Napoli
“RE….AZIONE A CATENA”F-3-FSE04_POR_CAMPANIA-2013-182
LA RETE
IL PUNTO DI PARTENZA
MONDO DELLA SCUOLA
MONDO DELLE
PROFESSIONI
TERZO SETTORE
Realizzare un intervento innovativo ed efficace che “promuova il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale”
ed integri le figure del territorio
“RE…AZIONE A CATENA”: COSTRUZIONE DI UN LINGUAGGIO COMUNE
DOCENTI + ESPERTI del SETTORE = TEAM MULTIDISCIPLINARE
AGREED LANGUAGE
capace di integrare diverse metodologie a supporto delle diverse situazioni di criticità emerse
per individuare, condividere, sperimentare e diffondere
metodologie attive a supporto di un “laboratorio didattico
metodologico sperimentale” che, in continuità con le attività
didattiche curriculari, realizzi un ambiente di apprendimento
sperimentale
“RE…AZIONE A CATENA”: LA DIDATTICA DEL FARE
Definizione di azioni a supporto dell’ orientamento
Definizione di modalità e luoghi di lavoro
Raccolta di tutto il lavoro svolto da ogni singolo alunno (Portfolio)
Realizzazione di un percorso “reale” improntato sulla “didattica del fare” calato “nel territorio” attraverso il “sapere con il saper fare”, curando i rapporti “personali” in modo individualizzato
HA CONTRIBUITO A “CREARE” UN PERCORSO DIVENTANDO
PARTE ATTIVA DEL PATTO FORMATIVO
HA CONDIVISO ATTIVAMENTE TUTTI I MOMENTI DELLA
FORMAZIONE
HA CONTRIBUITO ALL’INDIVIDUAZIONE DELLE
TEMATICHE DA TRATTARE NEI MODULI E NELLE UNITÀ DI
APPRENDIMENTO
È STATO COINVOLTO NELL’INDIVIDUAZIONE DELLE MODALITÀ DI VERIFICA E DI
VALUTAZIONE
L’ALUNNO A RISCHIO FORMATIVO
“RE…AZIONE A CATENA”:IL COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
ATTENTE AZIONI DI
SENSIBILIZZAZIONE E DI
INFORMAZIONE
AZIONI A SUPPORTO DELLA GENITORIALITÀ:
SPORTELLO D’ASCOLTO
COINVOLGIMENTO ATTIVO DELLE
FAMIGLIE
IL CUORE DELLE ATTIVITÀ
LA DIDATTICA DEL FARE
LA
RE
LA
ZIO
NE
• CONDIVISIONE E COOPERAZIONE
• Tra le discipline
• Tra gli esperti
• Tra esperti ed
allievi
L’A
SCO
LT
O
• LEADERSHIP TRASFORMAZIONALE DA PARTEE DEI DOCENTI
L’O
RG
AN
IZZ
AZ
ION
E
• LEARNING FLEXIBILITY: organizzazione del curricolo attraverso l’utilizzo delle quote di autonomia
LA DIDATTICA DEL FARE: un affare complesso ...
Quotidiano Scolastico
Discipline
Scienze cognitive
Costruttivismo
Tecnologie
MODELLI MENTALI:• MAPPA CONCETTUALE• FRAME• SCRIPT
• DOCENTE GUIDA• METODO GRUPPO, DISCUSSIONE• STUDENTE COSTRUTTORE DI SENSO• SCOPERTA, PARTECIPAZIONE GUIDATA, RIFLESSIVITÀ• METACOGNIZIONE
AMBIENTI INTERATTIVI
E COLLABORATIVI
Percorso “LABORIANDO”
CLASSE SPERIMENTALE D’ISTRUZIONEClasse I sez. O a.s. 2013/14
“Dall’organizzazione che istruisce all’organizzazione che educa ed orienta”
“LABORIANDO”: caratteristiche strutturali
Programmazione didattico – educativa secondo il Regolamento dell’Autonomia
(DPR 8 marzo 1999 n. 275): utilizzo quota del 20% del monte ore curriculare
“LABORIANDO”Attività di apprendistato svolte secondo esperienze delle “botteghe – scuola”
LA FUCINA OPERATIVA DEL PROGETTO: IL PERCORSO “LABORIANDO”
• Il Percorso Sperimentale d’Istruzione è stato articolato in Assi, Moduli e Unità di Apprendimento.
• I contenuti individuati nell’ambito dei moduli disciplinari, hanno garantito l’acquisizione dei “saperi minimi indispensabili” attraverso l’applicazione del “saper fare” garantendo in tal modo l’acquisizione delle competenze definite a livello nazionale, relativamente agli ASSI CULTURALI.
GLI ASSI CULTURALI
• ASSE STORICO - SOCIALE
• ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO
• ASSE MATEMATICO
• ASSE DEI LINGUAGGI
MODULO DI ITALIANO
MODULO DI INGLESE
MODULO DI FRANCESE
MODULO DI MATEMATI
CA E LABORATO
RIO
MODULO ECONOMIA
MODULO DI STORIA
MODULO DI
DIRITTO
MODULO DI
SCIENZE
MODULO DI
INFORMATICA
UNA PROGETTAZIONE AD HOC!
Processi metodologici
interdisciplinari
Moduli e Unità di apprendimento
acquisizione delle competenze trasversali
Centro di interesse e
formazioneRealizzazione di esperienze
“botteghe –scuola”
acquisizione delle competenze non
formali ed informali
……UN PICCOLISSIMO ESEMPIO …
DENOMINAZIONE DELL’AMBITO
PROGETTUALE:
LA SICUREZZA IN AMBITO INFORMATICO E MEDIALE
Unità di apprendimento: Un occhio alla Rete
Competenze Attese/mirate: Individuare comportamenti positivi che favoriscono la sicurezza in rete e comportamenti negativi che possono compromettere la dignità personale e altruiEducare alla responsabilità personale esercitata nel rispetto delle regole quotidiane (a scuola, in famiglia, con gli altri)
Compito Autentico: Creazione di un prodotto multimediale da presentare agli studenti della Secondaria di primo grado e alle famiglie
“LABORIANDO”: obiettivi del percorso
Favorire l’acquisizione unitaria delle:
-competenze di base (relative all’asse dei linguaggi, all’asse matematico,all’asse scientifico/tecnologico e all’asse storico/sociale)
- competenze tecnico-professionali comuni (riferite agli ambiti della qualità, della sicurezza, della tutela della salute e dell’ambiente)
- competenze tecnico-professionali specifiche (riferite al settore professionale di riferimento)
Supportare azioni utili alla “DIMENSIONE ORIENTATIVA”:
rafforzare le competenze coerenti con le attitudini e con le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro
• sostenere la costruzione dell’identità personale, il processo di scelta e decisione, il riconoscimento di attitudini
• favorire il successo nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione dei giovani in uscita dalla scuola media, rendere efficace ed adeguato l’orientamento alle scelte di formazione
• assicurare pari opportunità di raggiungimento dei livelli culturali in situazioni socio-economiche deprivate
• rafforzare le competenze coerenti con le attitudini e con le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro
• offrire un più ampio ventaglio di possibilità di percorsi di crescita e di apprendimento in grado di rafforzare le potenzialità e le competenze di ciascuno
• realizzare azioni tese alla valorizzazione del sapere e dell’apprendere (saper fare)
• motivare i giovani a rischio dispersione verso un apprendimento “personalizzato”, realizzando un processo pedagogico più appropriata e meglio rispondente alle diverse aspirazioni di occupazione
• fornire una possibilità di formazione professionalizzante, mirata ad immediato collocamento nel mercato del lavoro.
“LABORIANDO”: articolazione del percorso I. Azione di orientamento finalizzata, oltreché a presentare le diverse
opportunità di integrazione offerte dal territorio, ad accrescere la motivazione allo studio dei giovani, supportandoli nella scoperta delle vocazioni individuali e nell’elaborazione di un proprio progetto di vita
II. Introdurre metodologie didattiche laboratoriali, a forte carattere formativo, centrate sull’applicazione di attività pratiche finalizzate a recuperare le diverse abilità
III. Offrire la possibilità di apprendere in contesti operativi reali, introducendo esperienze di “botteghe scuola”
IV. Realizzare interventi di “formazione in situazione” presso aziende e botteghe artigiane , durante le quali gli alunni interagiscono con operatori specialisti (tutor aziendali) secondo metodologia di “scaffolding”
Fase di informazione, sensibilizzazione e pubblicità
Nel mese di Maggio 2013, nelle scuole medie di I° appartenenti alla Rete e nell’istituto superiore capofila, sono stati distribuiti materiali informativi utili alla diffusione e alla divulgazione delle attività previste dal Percorso “Laboriando” da realizzare nel corso dall’anno scolastico 2013/14; sono stati organizzati incontri con le famiglie degli alunni, che hanno mostrato interesse per l’offerta d’istruzione sperimentale, illustrata dettagliatamente nelle sue fasi operative e nelle modalità di attuazione.
Fase di divulgazione accoglienza e di condivisione del percorso
A decorre dall’inizio di Giugno del 2013 sono stati realizzati i primi incontri del Modulo di Accoglienza “Orientiamoci”, destinato agli alunni che, a seguito di segnalazione da parte dei Consigli di Classe, in relazione agli indicatori di Percorso (interruzione di frequenza, percentuale di assenza, percentuale di prove di verifica a cui lo studente non si è presentato e numero di contatti di persona con la famiglia) e di concerto con le famiglie, sono stati individuati come destinatari di un percorso di orientamento più mirato e volto al recupero alla frequenza al fine di evitarne la fuoriuscita dal percorso formativo scolastico. Le attività del modulo, curate da esperto di settore, hanno inizialmente visto coinvolti gli alunni nella rilevazione dell’analisi dei bisogni, nella condivisione degli obiettivi.
Fase di divulgazione, di accoglienza e di condivisione del percorso
A cura degli esperti e dei docenti tutor il percorso sperimentale è stato largamente condiviso, dedicando molta attenzione alle famiglie degli alunni destinatari. A partire da Settembre 2013, gli alunni sono stati coinvolti in brevi seminari con maestri artigiani e con i rappresentanti delle piccole e medie aziende presenti sul territorio. Questa fase di orientamento “professionale” è stata largamente condivisa attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie che hanno avuto la possibilità di accompagnare i giovani durante gli incontri. Al fine di diffondere le attività di orientamento, sono stati previsti incontri destinati anche agli alunni frequentanti la terza secondaria di I grado delle scuole appartenenti alla Rete, in qualità di osservatori: è risultato fondamentale condividere il percorso orientativo con tutti i giovani che, in uscita dalla scuola secondaria di I grado non abbiano ancora chiaro il percorso formativo futuro.
Il Modulo di Accoglienza si è snodato per tutta la durata del Percorso “Laboriando” e i tutor hanno incontrato e seguito gli alunni coinvolti.
Attività di “BOTTEGHE –SCUOLA”
• Nell’ottica di una politica di coesione territoriale, il processo realizzato è stato, quanto più possibile, “radicato” nel territorio: l’integrazione realizzata, ha infatti visto coinvolti tutti i partner di Rete territoriali quali i centri di formazione, le strutture locali, quali il Comune di Frattamaggire e ASL di riferimento e le aziende del territorio.
• L’azione sinergica così realizzata, tra i diversi partner, ha favorito la creazione di un “centro di interesse e di formazione” che collegando concretamente l’istruzione alla formazione ha, potenziato l’azione formativa della Rete, favorito il raccordo tra i diversi soggetti presenti sul territorio coinvolgendoli direttamente nella formazione dei giovani a rischio dispersione.
Attività di “BOTTEGHE – SCUOLA”
Attività di apprendistato svolte secondo esperienze delle “botteghe – scuola”
Alunni seguiti dal “maestro artigiano” (tutor aziendale) e dal tutor di modulo posti “in situazione di apprendimento”
Il laboratorio guidato dal maestro artigiano diventa così un ambiente di “formazione in situazione”
Realizzazione di un processo di inculturazione realizzato
non dall’accumulo di contenuti e concetti astratti, bensì dall’utilizzo di strumenti
concreti gli studenti posti di fronte ad attività autentiche e reali, hanno appreso “senza accorgersene”, attraverso «pratiche ordinarie della
cultura».
Attività di ISTRUZIONE
Il percorso didattico di istruzione è stato articolato in termini di apprendimento per competenze, coerentemente con quanto definito nel Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto capofila. Le attività didattiche curriculari sono state strutturate dall’intero Consiglio di Classe che ha progettato ed attuato un percorso disciplinare strumentale al raggiungimento dell’obiettivo principale: realizzare un processo di auto-orientamento e di auto-apprendimento, volto non solo all’acquisizione delle competenze di base e delle competenze chiave, ma capace anche di stimolare e sviluppare l’autonomia dei giovani favorendo l’integrazione nel contesto sociale e lavorativo.
Le attività didattiche laboratoriali sono state articolate in Unità di Apprendimento, indispensabili per acquisire le competenze di base, le competenze trasversali e le competenze chiave centrate sull’operatività in situazione di apprendimento reale (didattica del fare: l’aula scolastica diventa un “laboratorio” di apprendimento.
ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
FASE DI ORIENTAMENTO
A supporto delle attività previste dal Modulo di Accoglienza “Orientiamoci”, la prima parte dell’anno scolastico è stata dedicata ad una capillare azione di orientamento attraverso:
• una stretta collaborazione e condivisione delle strategie da realizzare tra le figure della Rete (esperti e tutor degli enti partner e delle aziende coinvolte)
• il coinvolgimento attivo delle famiglie e degli stessi studenti, con particolare attenzione a situazioni di precarietà e di criticità (svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche)
• una programmazione didattica flessibile centrata sui processi e sugli stili di apprendimento, misurata sui livelli di ingresso e sui diversi ritmi e stili cognitivi degli studenti, comprendendo attività dedicate al recupero di ogni tipo di svantaggio senza trascurare la promozione delle eccellenze presenti.
ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE :FASE DI RINFORZO DEI PREREQUISITI
• Al fine di favorire l’inserimento/reinserimento nella realtà scolastica sono state dedicate attività a sostegno, a recupero e a rinforzo dei prerequisiti, non acquisiti durante il percorso scolastico precedente, e che risultano essere indispensabili per il raggiungimento delle competenze di cittadinanza.
ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE : MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Le attività di monitoraggio sono state realizzate attraverso la registrazione periodica degli indicatori di Percorso:
• numero di assenze• numero di prove di verifica a cui lo studente si è sottratto• numero di incontri con la famiglia• la verifica dei risultati dell’apprendimento progressivamente
raggiunti• il riscontro operativo periodico delle competenze acquisite
attraverso un’azione di monitoraggio in itinere delle attività proposte ed una continua alternanza di attività teoriche e pratiche svolte anche in diversi contesti.
A conclusione del percorso agli alunni è stata rilasciata:• la Certificazione delle Competenze, relative
all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, per gli alunni che hanno superato i 16 anni, D. M. n. 9 del 27/01/10;
• la certificazione delle competenze che tenga conto, oltre che delle competenze formali, anche di quelle informali e non formali, nel rispetto della Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea, al riconoscimento e alla convalida degli apprendimenti e delle competenze ECVET (The European Credit system for Vocational Education and Training) del 5/9/2012.
• il “portfolio delle competenze” redatto secondo le indicazioni di sistema
ASPETTI STRATEGICI DELL’AZIONE PROGETTUALE
monitoraggio continuo e costante della frequenza degli alunni “a rischio dispersione”
supporto offerto ai genitori
continuo passaggio di informazioni fra il curriculare e l’extracurriclare
carattere fortemente laboratoriale dei percorsi progettati, volti a sperimentare e ad implementare una didattica innovativa
PUNTI DI FORZA
Promozione di un’azione didattica innovativa attraverso l’implementazione di
un’educazione all’imprenditorialità
Promozione di una “Rete Scolastica Territoriale”
Partnership con le aziende
Interprofessionalità tra scuola, associazioni territoriali, mondo
del lavoro
Realizzazione di sportelli d’ascolto a supporto alla genitorialità
PUNTI DI DEBOLEZZA
Scarsa conoscenza delle modalità di implementazione
dell’educazione all’imprenditorialità
Utilizzo di un codice comunicativo non comune fra i diversi partner
Scarsa sensibilizzazione delle aziende locali ad azioni di partenariato con le scuole
Comunicazione ancora non fluida
Difficoltà di coinvolgimento dei genitori
Processo di Autovalutazione
Il processo di Autovalutazione di Rete ha misurato il raggiungimento degli “obiettivi di miglioramento” definiti dall’intero progetto relativamente a:
I risultati di performance raggiunti in relazione
al miglioramento dei destinatari primari
Efficienza organizzativa della Rete
“indicatori quantitativi di risultato” (INDIRE)
“indicatori di processo” (autodiagnosi dei punti di forza
e di debolezza).
Valutazione Percorso “Laboriando”
56%
44%
Indicatore: numero di contatti con le famiglie
Numero di contatti nel target Numero di contatti al di sotto del target
44%
56%
Indicatore: percentuale di assenzaDati al di sopra del target Dati nel target
14%
86%
Indicatore: Percentuale di prove di verifica a cui lo studente non si è presentato
Percentuale NON nel target Percentuale nel target
56%
44%
Indicatore: numero di contatti con le famiglie
Numero di contatti nel target Numero di contatti al di sotto del target
Percorso “Tutti in opera”
11%
89%
Indicatore: percentuale di assenze
Percentuali di assenze superiori al target Percentuali di assenze nel target
7%
93%
Indicatore: Percentuale di prove di verifica a cui lo studente non si è presentato
Dati al di sopra del target Dati nel target
87%
13%
Indicatore: Votazione curriculare in italiano
Votazione curriculare in italiano al di sotto del target Votazione curriculare in italiano nel target
74%
26%
Indicatore: Votazione curriculare in matematica
Media votazione curriculare in matematica nel target Media votazione curriculare in matematicaal di sotto del target
Percorso “Regoliamoci”
4%
96%
Indicatore: percentuale di ritardiPercentuale di ritardi al di sopra del targetPercentuale di ritardi nel target
4%
96%
Indicatore: Percentuale di prove di verifica a cui lo studente non si è presentato
Percentuale di prove di verifica a cui lo studente non si è presentato al di sopra del targetPercentuale di prove di verifica a cui lo studente non si è presentato nel target
35%
65%
Indicatore: numero di contatti di persona con le famiglie
Numero di contatti di persona con la famiglia nel targetNumero di contatti di persona con la famiglia al di sotto del target
4%
96%
Indicatore: percentuale assenze
Percentuale di assenze al di sopra del targetPercentuale di assenze nel target