Con la domotica la vita è bella - Ated - ICT Ticino...la vita è bella Molte persone anziane non...

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TM Ottobre 2018 · 65 64 · TM Ottobre 2018 economia / digital / the opinioner C on la domotica la vita è bella. È la frase che Francesco, pen- sionato di sessantacinque an- ni, ripete ogni giorno ai suoi amici del bar. Il ritrovo è sempre lo stesso, la ‘bettola’ sotto casa, dove Francesco è solito prendere il caffè, fare un po’ di pet- tegolezzi sulla politica locale e raccontare ai suoi coetanei quanto sia bello vivere in una casa in cui la maggior parte delle at- tività le controlli da uno smartphone. I suoi amici non hanno grande dimestichez- za con la tecnologia, anzi, sono decisa- mente restii a utilizzarla, ma questo è pro- prio il motivo per cui Francesco insiste ogni giorno. La sua missione è far cono- scere, con un po’ di sana spavalderia, che la sua qualità di vita con il passare degli anni migliora invece di peggiorare. E non perde mai occasione per dimostralo con esercizi pratici, dalle flessioni sulle gambe ai movimenti circolari delle braccia, per la gioia degli amici che un po’ invidiosi si chiedono dove trovi le forze per farlo. Lui questo lo sa bene, ecco perché ogni volta attende felice la fatidica domanda: ma come fai? Per loro la giornata ha de- cisamente un altro ritmo e prevede altre attività, spesso a scapito delle poche risorse fisiche che il corpo mette loro a disposi- zione. Anche il cameriere del bar osserva divertito Francesco durante i suoi show mattutini, un vero spasso. Ma anche lui, come gli altri, sente ogni mattina Fran- cesco canticchiare la stessa frase: “con la domotica la vita è bella!”. Francesco di lavoro faceva il ferroviere, e di computer, tablet e smartphone non ne ha mai utilizzati nella sua vita. Li ha sempre tenuti a debita distanza, ritenendoli aggeggi informatici per giovani genera- zioni. I suoi nipoti ne hanno moltissimi. A un certo punto però le cose cambiano. Smette con il lavoro e il tempo libero gli consente di partecipare a una fiera de- dicata alla casa domotica, un tema di cui ha sempre sentito parlare ma che non ha mai approfondito. Si tratta un’esposizione annuale in cui i maggiori imprenditori del Cantone Ticino espongono le ultime in- novazioni tecnologiche da installare in ca- sa, per renderla più confortevole, sicura e vicina alle necessità fisiologiche delle persone che la abitano. Francesco non credeva ai suoi occhi. Non avrebbe mai immaginato che tra le mura domestiche si potesse disporre di dispositivi elettronici a cui delegare con facilità molte attività quotidiane, soprattutto per un signore an- ziano come lui da poco in pensione. Viene rapito da questo nuovo mondo affascinan- te, e in particolare ha l’occasione di co- noscere da vicino un’azienda leader in Cantone Ticino in questo settore emer- gente, la OmniBus Engineering Sa di Ta- verne. La curiosità di Francesco è tale da catalizzare completamente i suoi rappre- sentanti presenti alla fiera, ponendo mol- tissime domande. Desidera sapere in che modo la domotica potrebbe aiutarlo den- tro casa, spiegando il genere di disturbi fisici con cui il suo corpo deve convivere giorno dopo giorno. A questo scopo gli vengono fatte delle dimostrazioni pratiche, durante la fiera, affinché possa capire nel migliore dei modi di cosa si tratta. In par- ticolare, gli vengono presentati alcuni dei moduli che effettivamente potrebbero mi- gliorare la sua qualità di vita, non essendo più al pieno delle forze. Per esempio, tutto ciò che riguarda il controllo semplice e automatizzato dell’accensione, regolazione e spegnimento delle luci domestiche, delle tende, delle serrande, della televisione, del montascale elettrico, del letto, del vi- deocitofono e delle simulazioni di presenza in casa programmate come deterrente per i ladri. È bastata una carrellata delle reali opportunità che la domotica offre, per convincerlo che quel tipo di tecnologia avrebbe fatto al caso suo. Fino a quel momento per Francesco erano scene da film di fantascienza. Non credeva che uno smartphone potesse aiu- tarlo a svolgere numerose attività casalin- ghe, sempre più impegnative per le sue gambe stanche e gonfie a causa dei dolori reumatici. Già si vedeva felicemente seduto sul divano a comandare l’intera casa, senza doversi alzare, o muovere un solo piede. Per una persona anziana come lui, ogni singolo movimento all’interno della casa, come per esempio l’accensione e lo spe- gnimento delle luci, significava energia e fatica. E il suo corpo non poteva più per- metterselo come una volta. Questo in realtà era il vero motivo per cui era stato attratto da quello stand espositivo. Mentre osservava l’ingegnere durante la presen- tazione, pensava a quanto fosse facile il suo utilizzo. Con brevi e dirette interazioni vocali su di un display poteva controllare facilmente molte risorse della casa, senza fare un briciolo di fatica. Una vera rivo- luzione. L’azienda aveva colto con molta sensibilità quanto fosse utile e necessario per Francesco poter disporre nella propria casa di quel tipo di tecnologia, le sue pu- pille erano così dilatate che l’entusiasmo sprizzava da tutti i pori. Per l’azienda è stata anche un’occasione importante per spiegare in dettaglio l’ap- proccio che adotta per progettare, svilup- pare e integrare dentro casa questo tipo di tecnologia, con riferimento ai dettagli funzionali che rendono l’esperienza d’uso semplice, intuitiva e confortevole. In breve, costruita a misura d’uomo. Francesco era talmente interessato dalle spiegazioni che già immaginava come trasformare la sua vecchia casa in una casa domotica, ricca di tanti piccoli aiuti tecnologici che avreb- bero consentito a lui e a sua moglie di mi- gliorare la propria quotidianità. All’orizzonte si prospettava quindi un cambiamento che rappresentava davvero una grande opportunità, qualcosa per cui valeva la pena investire per rendere le pro- prie giornate meno faticose e più stimo- lanti. Questa è la motivazione principale che ogni giorno spinge Francesco a pun- golare gli amici al bar, come fosse un atleta in carriera, fischiettando allegramente: “con la domotica la vita è bella!”. Da quel momento in poi la sua vita è cambiata e la sua terza età ha assunto nuovi ritmi e nuove priorità. Non deve più alzarsi e sedersi in continuazione dal divano per controllare la luminosità della casa, ma delega in piena sicurezza alla domotica la gestione di molte attività domestiche. E se all’improvviso qualcosa andasse storto, niente paura, basta premere un semplice bottone per delegare a un tecnico specia- lizzato la risoluzione a distanza (e in sicu- rezza) del problema. In questo modo, sia lui che la moglie risparmiano molte ener- gie, per dedicarle ad attività qualitativa- mente migliori, divertenti e appaganti, mentre i figli possono vegliare su di loro con maggiore serenità e controllo. La vita di Francesco ha preso tutta un’altra piega. La domotica al servizio degli anziani di- venta quindi una straordinaria opportunità di questo periodo storico, considerando una tendenza per il momento dichiarata come irreversibile: la società civile occidentale invec- chia inesorabilmente. Ecco perché lo sviluppo di nuove tecnologie per con- sentire agli anziani (e non solo) di vivere meglio la propria quotidianità all’interno delle mura di casa, in autonomia e indi- pendenza, assume un valore di primaria importanza. In questo modo l’uomo, in quanto essere umano, non solo potrà con- tinuare a svolgere le proprie attività no- nostante gli acciacchi dell’età, ma potrà percepire le nuove tecnologie per la do- motica come strumenti innovativi utili per aumentare la propria realtà di vita. Se ben progettati e realizzati, potranno davvero presentarsi alle persone che ne hanno bisogno come un’estensione del loro corpo, senza introdurre nuove com- plessità tecniche, barriere di utilizzo e so- prattutto senza costringerli a cambiare le proprie abitudini. Una grande sfida, che pone i suoi prerequisiti fondamentali nel- l’abilità dell’azienda di saper osservare, codificare e integrare nei vai moduli le vere necessità fisiologiche delle persone a cui si rivolge, attraverso le loro espe- rienze, il loro linguaggio e il modo con cui vivono giorno dopo giorno la loro vita all’interno della casa. Alessandro Trivilini Informazioni di contatto OmniBus Engineering Alessandro Giotto +41 91 930 95 20 www.oeomnibus.ch Con la domotica la vita è bella Molte persone anziane non hanno idea di cosa sia la casa domotica. Ma quando lo scoprono, capiscono che la loro qualità di vita può trarne numerosi vantaggi. «Grazie alla domotica, l’uomo non solo potrà continuare a svolgere le proprie attività nonostante gli acciacchi dell’età, ma potrà percepire le nuove tecnologie come strumenti innovativi utili per migliorare la propria qualità di vita» Palazzo dei Congressi, Lugano 20 ottobre 2018. Una con- ferenza indipendente, ad alto contenuto tecnologico, organizzata da sviluppatori locali per la community locale degli sviluppatori. Un’intera giornata da dedicare alla propria passione e per ap- profondire tematiche di ultima generazione che offre la pos- sibilità di incontrare sviluppatori provenienti da tutto il mondo. Una considerazione particolare è data quest'anno all'analisi e gestione dei dati, fondamentali per la maggioranza delle aziende e che oggi, anche grazie a temi come quello dell'intelligenza artificiale e del machine learning, richiedono investimenti e un cambio di paradigma nelle tecniche di sviluppo. Informazioni e biglietti: https://voxxeddays.com/ticino/ Voxxed Days Ticino 064_065_trivilini.qxp_Opinioni 18.10.18 09:34 Pagina 64

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TM Ottobre 2018 · 6564 · TM Ottobre 2018

economia /digital / the opinioner

Con la domotica la vita è bella.È la frase che Francesco, pen-sionato di sessantacinque an-ni, ripete ogni giorno ai suoi

amici del bar. Il ritrovo è sempre lo stesso,la ‘bettola’ sotto casa, dove Francesco èsolito prendere il caffè, fare un po’ di pet-tegolezzi sulla politica locale e raccontareai suoi coetanei quanto sia bello vivere inuna casa in cui la maggior parte delle at-tività le controlli da uno smartphone. Isuoi amici non hanno grande dimestichez-za con la tecnologia, anzi, sono decisa-mente restii a utilizzarla, ma questo è pro-prio il motivo per cui Francesco insisteogni giorno. La sua missione è far cono-scere, con un po’ di sana spavalderia, chela sua qualità di vita con il passare deglianni migliora invece di peggiorare. E nonperde mai occasione per dimostralo conesercizi pratici, dalle flessioni sulle gambeai movimenti circolari delle braccia, perla gioia degli amici che un po’ invidiosi sichiedono dove trovi le forze per farlo. Lui questo lo sa bene, ecco perché ogni

volta attende felice la fatidica domanda:ma come fai? Per loro la giornata ha de-cisamente un altro ritmo e prevede altreattività, spesso a scapito delle poche risorsefisiche che il corpo mette loro a disposi-zione. Anche il cameriere del bar osservadivertito Francesco durante i suoi showmattutini, un vero spasso. Ma anche lui,come gli altri, sente ogni mattina Fran-cesco canticchiare la stessa frase: “con ladomotica la vita è bella!”.Francesco di lavoro faceva il ferroviere,

e di computer, tablet e smartphone nonne ha mai utilizzati nella sua vita. Li hasempre tenuti a debita distanza, ritenendoliaggeggi informatici per giovani genera-

zioni. I suoi nipoti ne hanno moltissimi.A un certo punto però le cose cambiano. Smette con il lavoro e il tempo libero

gli consente di partecipare a una fiera de-dicata alla casa domotica, un tema di cuiha sempre sentito parlare ma che non hamai approfondito. Si tratta un’esposizioneannuale in cui i maggiori imprenditori delCantone Ticino espongono le ultime in-

novazioni tecnologiche da installare in ca-sa, per renderla più confortevole, sicurae vicina alle necessità fisiologiche dellepersone che la abitano. Francesco noncredeva ai suoi occhi. Non avrebbe maiimmaginato che tra le mura domestichesi potesse disporre di dispositivi elettronicia cui delegare con facilità molte attività

quotidiane, soprattutto per un signore an-ziano come lui da poco in pensione. Vienerapito da questo nuovo mondo affascinan-te, e in particolare ha l’occasione di co-noscere da vicino un’azienda leader inCantone Ticino in questo settore emer-gente, la OmniBus Engineering Sa di Ta-verne. La curiosità di Francesco è tale dacatalizzare completamente i suoi rappre-sentanti presenti alla fiera, ponendo mol-tissime domande. Desidera sapere in chemodo la domotica potrebbe aiutarlo den-tro casa, spiegando il genere di disturbifisici con cui il suo corpo deve conviveregiorno dopo giorno. A questo scopo glivengono fatte delle dimostrazioni pratiche,durante la fiera, affinché possa capire nelmigliore dei modi di cosa si tratta. In par-ticolare, gli vengono presentati alcuni deimoduli che effettivamente potrebbero mi-gliorare la sua qualità di vita, non essendopiù al pieno delle forze. Per esempio, tuttociò che riguarda il controllo semplice eautomatizzato dell’accensione, regolazionee spegnimento delle luci domestiche, delletende, delle serrande, della televisione,del montascale elettrico, del letto, del vi-deocitofono e delle simulazioni di presenzain casa programmate come deterrente peri ladri. È bastata una carrellata delle realiopportunità che la domotica offre, perconvincerlo che quel tipo di tecnologiaavrebbe fatto al caso suo. Fino a quel momento per Francesco

erano scene da film di fantascienza. Noncredeva che uno smartphone potesse aiu-tarlo a svolgere numerose attività casalin-ghe, sempre più impegnative per le suegambe stanche e gonfie a causa dei dolorireumatici. Già si vedeva felicemente sedutosul divano a comandare l’intera casa, senza

doversi alzare, o muovere un solo piede.Per una persona anziana come lui, ognisingolo movimento all’interno della casa,come per esempio l’accensione e lo spe-gnimento delle luci, significava energia efatica. E il suo corpo non poteva più per-metterselo come una volta. Questo inrealtà era il vero motivo per cui era statoattratto da quello stand espositivo. Mentreosservava l’ingegnere durante la presen-tazione, pensava a quanto fosse facile ilsuo utilizzo. Con brevi e dirette interazionivocali su di un display poteva controllarefacilmente molte risorse della casa, senzafare un briciolo di fatica. Una vera rivo-luzione. L’azienda aveva colto con moltasensibilità quanto fosse utile e necessarioper Francesco poter disporre nella propriacasa di quel tipo di tecnologia, le sue pu-pille erano così dilatate che l’entusiasmosprizzava da tutti i pori. Per l’azienda è stata anche un’occasione

importante per spiegare in dettaglio l’ap-proccio che adotta per progettare, svilup-pare e integrare dentro casa questo tipodi tecnologia, con riferimento ai dettaglifunzionali che rendono l’esperienza d’usosemplice, intuitiva e confortevole. In breve,costruita a misura d’uomo. Francesco eratalmente interessato dalle spiegazioni chegià immaginava come trasformare la suavecchia casa in una casa domotica, riccadi tanti piccoli aiuti tecnologici che avreb-bero consentito a lui e a sua moglie di mi-gliorare la propria quotidianità. All’orizzonte si prospettava quindi un

cambiamento che rappresentava davverouna grande opportunità, qualcosa per cuivaleva la pena investire per rendere le pro-

prie giornate meno faticose e più stimo-lanti. Questa è la motivazione principaleche ogni giorno spinge Francesco a pun-golare gli amici al bar, come fosse un atletain carriera, fischiettando allegramente:“con la domotica la vita è bella!”. Da quel momento in poi la sua vita è

cambiata e la sua terza età ha assunto nuoviritmi e nuove priorità. Non deve più alzarsie sedersi in continuazione dal divano per

controllare la luminosità della casa, madelega in piena sicurezza alla domotica lagestione di molte attività domestiche. Ese all’improvviso qualcosa andasse storto,niente paura, basta premere un semplicebottone per delegare a un tecnico specia-lizzato la risoluzione a distanza (e in sicu-rezza) del problema. In questo modo, sialui che la moglie risparmiano molte ener-gie, per dedicarle ad attività qualitativa-mente migliori, divertenti e appaganti,mentre i figli possono vegliare su di lorocon maggiore serenità e controllo. La vitadi Francesco ha preso tutta un’altra piega.La domotica al servizio degli anziani di-venta quindi una straordinaria opportunitàdi questo periodo storico, considerando

una tendenza per il momentodichiarata come irreversibile: lasocietà civile occidentale invec-chia inesorabilmente. Ecco perchélo sviluppo di nuove tecnologie per con-sentire agli anziani (e non solo) di viveremeglio la propria quotidianità all’internodelle mura di casa, in autonomia e indi-pendenza, assume un valore di primariaimportanza. In questo modo l’uomo, inquanto essere umano, non solo potrà con-tinuare a svolgere le proprie attività no-nostante gli acciacchi dell’età, ma potràpercepire le nuove tecnologie per la do-motica come strumenti innovativi utili peraumentare la propria realtà di vita. Se ben progettati e realizzati, potranno

davvero presentarsi alle persone che nehanno bisogno come un’estensione delloro corpo, senza introdurre nuove com-plessità tecniche, barriere di utilizzo e so-prattutto senza costringerli a cambiare leproprie abitudini. Una grande sfida, chepone i suoi prerequisiti fondamentali nel-l’abilità dell’azienda di saper osservare,codificare e integrare nei vai moduli levere necessità fisiologiche delle personea cui si rivolge, attraverso le loro espe-rienze, il loro linguaggio e il modo concui vivono giorno dopo giorno la loro vitaall’interno della casa.

Alessandro Trivilini

Informazioni di contattoOmniBus EngineeringAlessandro Giotto+41 91 930 95 20www.oeomnibus.ch

Con la domoticala vita è bellaMolte persone anziane non hanno idea di cosa sia la casadomotica. Ma quando lo scoprono, capiscono che la loroqualità di vita può trarne numerosi vantaggi.

«Grazie alla domotica, l’uomonon solo potrà continuare

a svolgere le proprie attivitànonostante gli acciacchi

dell’età, ma potrà percepire le nuove tecnologie

come strumenti innovativi utili per migliorare

la propria qualità di vita»

Palazzo dei Congressi, Lugano 20 ottobre 2018.Una con-ferenza indipendente, ad alto contenuto tecnologico, organizzatada sviluppatori locali per la community locale degli sviluppatori.Un’intera giornata da dedicare alla propria passione e per ap-profondire tematiche di ultima generazione che offre la pos-sibilità di incontrare sviluppatori provenienti da tutto il mondo.Una considerazione particolare è data quest'anno all'analisi egestione dei dati, fondamentali per la maggioranza delle aziendee che oggi, anche grazie a temi come quello dell'intelligenzaartificiale e del machine learning, richiedono investimenti eun cambio di paradigma nelle tecniche di sviluppo.

Informazioni e biglietti: https://voxxeddays.com/ticino/

Voxxed Days Ticino

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