Con gli occhi Chiusi - classicistranieri.com · 1 Domenico Rosi, il padrone, rimase a contare in...

1045
Federigo Tozzi – Con gli occhi chiusi Concordanze per forma a 963 1 Domenico Rosi, il padrone, rimase a contare in fretta, al lume di una candela - [1] 2 mutato mestiere, era capace di pigliare a pugni uno che non avesse avuto fede alla - [1] 3 poveri al loro paese di maremma, a Civitella, tra le boscaglie piene di - [1] 4 presi dal fiume, con le finestre in faccia a una montagna di galestro tanto a - [1] 5 faccia a una montagna di galestro tanto a ridosso e ripida che pareva di rimanerci - [1] 6 in bocca! Egli era troppo astuto! A pena stabilitosi a Siena, a vent'anni, - [1] 7 era troppo astuto! A pena stabilitosi a Siena, a vent'anni, sposò Anna, una - [1] 8 astuto! A pena stabilitosi a Siena, a vent'anni, sposò Anna, una bastarda - [1] 9 nati sette altri, morti l'uno dopo l'altro a pena tolti da balia. Pietro, molto tardi - [1] 10 con i seminaristi, e poi tornavano a casa senza aver l'obbligo però di vestire - [1] 11 che, del resto, era stata sempre soggetta a qualche sintomo isterico: una malattia - [1] 12 coniglio stride e cava l'unghie! Accanto a Domenico, siccome desideravano un - [1] 13 anche per lei simili soltanto a tentativi astratti e dovuti abbandonare, - [1] 14 astratti e dovuti abbandonare, certo a fine di bene; se il destino aveva voluto - [1] 15 una spalla, non si sarebbe mai decisa a farlo portare a letto da Rebecca; che - [1] 16 si sarebbe mai decisa a farlo portare a letto da Rebecca; che era stata la sua - [1] 17 scamiciate, lo svegliava e lo mandava a letto. E la sera dopo gli diceva, sottovoce - [1] 18 e uscivano. La trattoria seguitava fino a tardi ad esser piena. Il lavoro eccitava - [1] 19 di riposare. Se restava ancora qualcuno a tavola, spengevano l'uno dopo l'altro - [1] 20 Se il fruttivendolo era riuscito a dargliene uno di buccia grossa o - [1] 21 naso. Anna, per lo più, andava a letto, se le era possibile, qualche - [1] 22 un macchinista briaco che s'ostinava a non uscir di bottega. Quegli allora aprì - [1] 23 medico le disse di stare più che poteva a Poggio a' Meli, al podere comprato da - [1] 24 comprato da poco. Il sabato tornava a Siena perché, essendo giorno di mercato, - [1] 25 una sporta di vivande, nel suo legnetto a due posti; stringendola con le gambe, - [1] 26 solitaria che dal Palazzo dei Diavoli va a finire poco più in là del convento di - [1] 27 una vecchia casetta rintonacata di rosso, a un piano solo; e congiunta al tinaio e alle - [1] 28 le stalle. Il rosso pareva molto bello a Domenico; mentre Anna, come le aveva - [1] 29 il pozzo da una parte e un pergolato a cerchio, sotto il quale Domenico teneva, - [1] 30 cerchio, sotto il quale Domenico teneva, a stagione buona, una dozzina di conche - [1] 31 pianeggiante e coltivato bene; il resto a pendice, fino al fosso di un'altra - [1] 32 si vedeva Siena. Ogni domenica, a fin di mese, gli assalariati andavano, - [1] 33 di mandarli via. Poi, ripetuti sempre a voce più forte gli ordini da eseguirsi il - [1] 34 diceva che se ne potevano tornare a casa; ed egli, perché era già l'ora - [1] 35 era già l'ora che gli avventori andavano a mangiare, si tirava su subito le maniche - [1] 36 si trovava una dolcezza che invogliava a starci: cinque cipressi, in fila, dietro il - [1] 37 di tufo asciutto e sodo, quasi giallo. A primavera, meno il lavorato con l'aratro - [1] 38 e l'autunno ci metteva un bel pezzo a scolorirli. Per la strada passavano, di - [1] 39 Per la strada passavano, di solito, a seconda delle ore, qualche cappuccino la - [1] 40 mezzogiorno, i mendicanti che andavano a mangiare la zuppa del convento. In - [1] 41 stavano fuori la sera. Le domeniche, a tempo bello, qualche comitiva che - [1] 42 non sia uno sciocco, comincia presto a modificarsi in un modo visibile agli - [1] 43 restate con le foglie sole; e pigliava a frustate Toppa, che abbaiava e saltava - [1] 44 Per ore intere andava lungo i filari, a vedere se c'era entrata la malattia. - [1] 45 tenere la vanga, per arrivare più a fondo. Durante le svinature, puliva e - [1] 46 tino. Siccome Anna s'era affezionata a Rebecca, che il suo seduttore non aveva - [1] 47 sposare benché l'avesse resa madre, e a Domenico piaceva, avevano messo tra - [1] 48 altre figliole che se n'erano andate a marito. Dopo qualche anno, perciò, si - [1] 49 di tenere Ghìsola, una loro nipote nata a Radda, figliola di una delle sorelle di - [1] 50 giovine. Siccome ella non riusciva mai a far da mangiare a tempo, Giacco - [1] 51 ella non riusciva mai a far da mangiare a tempo, Giacco s'impazientiva; e - [1] 52 Giacco s'impazientiva; e cominciava a imprecarla seguendo con gli occhi ogni - [1] 53 piede: voleva serbarle per le galline! A pena entrato, Giacco si lavava in un - [1] 54 alla moglie: «Prima di venire a sedere, metti al fuoco il beverone per la - [1] 55 attento quando una nuvola era sopra a lui; e, quand'era trascorsa, ne aspettava - [2] 56 insieme ad ogni passo. «Mettetevi a sedere». Risposero, come sempre: « - [2] 57 troppo». «Vi dico che vi mettiate a sedere». Anna ci teneva a fare la - [2]

Transcript of Con gli occhi Chiusi - classicistranieri.com · 1 Domenico Rosi, il padrone, rimase a contare in...

Federigo Tozzi Con gli occhi chiusiConcordanze per forma

a 963 1 Domenico Rosi, il padrone, rimase a contare in fretta, al lume di una candela - [1]2 mutato mestiere, era capace di pigliare a pugni uno che non avesse avuto fede alla - [1]3 poveri al loro paese di maremma, a Civitella, tra le boscaglie piene di - [1]4 presi dal fiume, con le finestre in faccia a una montagna di galestro tanto a - [1]5 faccia a una montagna di galestro tanto a ridosso e ripida che pareva di rimanerci - [1]6 in bocca! Egli era troppo astuto! A pena stabilitosi a Siena, a vent'anni, - [1]7 era troppo astuto! A pena stabilitosi a Siena, a vent'anni, spos Anna, una - [1]8 astuto! A pena stabilitosi a Siena, a vent'anni, spos Anna, una bastarda - [1]9 nati sette altri, morti l'uno dopo l'altro a pena tolti da balia. Pietro, molto tardi - [1]10 con i seminaristi, e poi tornavano a casa senza aver l'obbligo per di vestire - [1]11 che, del resto, era stata sempre soggetta a qualche sintomo isterico: una malattia - [1]12 coniglio stride e cava l'unghie! Accanto a Domenico, siccome desideravano un - [1]13 anche per lei simili soltanto a tentativi astratti e dovuti abbandonare, - [1]14 astratti e dovuti abbandonare, certo a fine di bene; se il destino aveva voluto - [1]15 una spalla, non si sarebbe mai decisa a farlo portare a letto da Rebecca; che - [1]16 si sarebbe mai decisa a farlo portare a letto da Rebecca; che era stata la sua - [1]17 scamiciate, lo svegliava e lo mandava a letto. E la sera dopo gli diceva, sottovoce - [1]18 e uscivano. La trattoria seguitava fino a tardi ad esser piena. Il lavoro eccitava - [1]19 di riposare. Se restava ancora qualcuno a tavola, spengevano l'uno dopo l'altro - [1]20 Se il fruttivendolo era riuscito a dargliene uno di buccia grossa o - [1]21 naso. Anna, per lo pi, andava a letto, se le era possibile, qualche - [1]22 un macchinista briaco che s'ostinava a non uscir di bottega. Quegli allora apr - [1]23 medico le disse di stare pi che poteva a Poggio a' Meli, al podere comprato da - [1]24 comprato da poco. Il sabato tornava a Siena perch, essendo giorno di mercato, - [1]25 una sporta di vivande, nel suo legnetto a due posti; stringendola con le gambe, - [1]26 solitaria che dal Palazzo dei Diavoli va a finire poco pi in l del convento di - [1]27 una vecchia casetta rintonacata di rosso, a un piano solo; e congiunta al tinaio e alle - [1]28 le stalle. Il rosso pareva molto bello a Domenico; mentre Anna, come le aveva - [1]29 il pozzo da una parte e un pergolato a cerchio, sotto il quale Domenico teneva, - [1]30 cerchio, sotto il quale Domenico teneva, a stagione buona, una dozzina di conche - [1]31 pianeggiante e coltivato bene; il resto a pendice, fino al fosso di un'altra - [1]32 si vedeva Siena. Ogni domenica, a fin di mese, gli assalariati andavano, - [1]33 di mandarli via. Poi, ripetuti sempre a voce pi forte gli ordini da eseguirsi il - [1]34 diceva che se ne potevano tornare a casa; ed egli, perch era gi l'ora - [1]35 era gi l'ora che gli avventori andavano a mangiare, si tirava su subito le maniche - [1]36 si trovava una dolcezza che invogliava a starci: cinque cipressi, in fila, dietro il - [1]37 di tufo asciutto e sodo, quasi giallo. A primavera, meno il lavorato con l'aratro - [1]38 e l'autunno ci metteva un bel pezzo a scolorirli. Per la strada passavano, di - [1]39 Per la strada passavano, di solito, a seconda delle ore, qualche cappuccino la - [1]40 mezzogiorno, i mendicanti che andavano a mangiare la zuppa del convento. In - [1]41 stavano fuori la sera. Le domeniche, a tempo bello, qualche comitiva che - [1]42 non sia uno sciocco, comincia presto a modificarsi in un modo visibile agli - [1]43 restate con le foglie sole; e pigliava a frustate Toppa, che abbaiava e saltava - [1]44 Per ore intere andava lungo i filari, a vedere se c'era entrata la malattia. - [1]45 tenere la vanga, per arrivare pi a fondo. Durante le svinature, puliva e - [1]46 tino. Siccome Anna s'era affezionata a Rebecca, che il suo seduttore non aveva - [1]47 sposare bench l'avesse resa madre, e a Domenico piaceva, avevano messo tra - [1]48 altre figliole che se n'erano andate a marito. Dopo qualche anno, perci, si - [1]49 di tenere Ghsola, una loro nipote nata a Radda, figliola di una delle sorelle di - [1]50 giovine. Siccome ella non riusciva mai a far da mangiare a tempo, Giacco - [1]51 ella non riusciva mai a far da mangiare a tempo, Giacco s'impazientiva; e - [1]52 Giacco s'impazientiva; e cominciava a imprecarla seguendo con gli occhi ogni - [1]53 piede: voleva serbarle per le galline! A pena entrato, Giacco si lavava in un - [1]54 alla moglie: Prima di venire a sedere, metti al fuoco il beverone per la - [1]55 attento quando una nuvola era sopra a lui; e, quand'era trascorsa, ne aspettava - [2]56 insieme ad ogni passo. Mettetevi a sedere. Risposero, come sempre: - [2]57 troppo. Vi dico che vi mettiate a sedere. Anna ci teneva a fare la - [2]

58 vi mettiate a sedere. Anna ci teneva a fare la signora e ad essere rispettata, ma - [2]59 rispettata, ma voleva bene da vero a quelle donne. Ghsola se ne stette seria - [2]60 se ne stette seria e attenta dietro a tutte; e Pietro, che doveva studiare, dopo - [2]61 al rocchetto, non fece pi caso a lei se non quando la mamma le - [2]62 ma gli pareva che le persone intorno a lui agissero come nei sogni; e la - [2]63 nei sogni; e la mamma, rivolgendosi a lui doveva ripetere due o tre volte la - [2]64 and sul canap, incapace di sottrarsi a una specie di spavento a cui s'era - [2]65 di sottrarsi a una specie di spavento a cui s'era abituato; subendo quel fascino - [2]66 la maltratt. Ora Ghsola apparteneva a quella brusca realt meno forte delle sue - [2]67 consunto; e, perch non si mettesse a piangere, Anna rimand via la contadina - [2]68 pieno di sogni. La mamma, quando fu a letto, gli disse guardandolo: Sono tre - [2]69 desto: mosse il braccio ma non arriv a toccarsi la fronte, sentendo il segno - [2]70 senso delizioso di quel che aveva detto a Ghsola. S'addorment vedendo la - [2]71 vedendo la mamma che simile a un'ombra girava intorno al letto per - [2]72 i calzinotti e le mutande. Si dest a mezzanotte. Ud un usignolo, forse tra - [2]73 Le sue note gli parvero un discorso, a cui rispondeva un'usignola di lontano. - [2]74 di lontano. Allora li ascolt ambedue a lungo, e non avrebbe voluto; e pens che - [2]75 perch le cose e le persone intorno a lui non gli potessero sembrare altro che - [2]76 tirato uno schiaffo. Orsola rifletteva, a volto in gi, quale disgrazia potesse - [3]77 disse: Non ve la prendete. Venite a dirmi quello che vi succeder: sono - [3]78 E la lasci. Masa and incontro a Giacco e a Ghsola, per assicurarsi che - [3]79 lasci. Masa and incontro a Giacco e a Ghsola, per assicurarsi che non erano - [3]80 che non erano morti nel campo. Ma a Giacco, per non essere rimproverata, - [3]81 e non volle entrare in camera al buio, a cambiarsi il grembiale. Ma avendo - [3]82 se lo mise su le ginocchia; e cominci a riempire di briciole le loro bocche - [3]83 Allora, schiacci con le dita la testa a tutti; e li cosse dentro il padellino del - [3]84 avvenne; ed Orsola, dopo cena, disse a Masa: Ora non c' pi pericolo - [3]85 una cosa che per l'oscurit non riusciva a distinguere. Poi guardava un poco verso - [3]86 toccarlo con le labbra, tagliandolo a morsi, con un movimento ammodato di - [4]87 meglio che si rompessero le costole a te. Masa arrossiva; ma era contenta. - [4]88 di un cavallaio che aveva due poderi a confine con Poggio a' Meli, non voleva - [5]89 non voleva che Pietro parlasse troppo a Ghsola; per quell'amor proprio che - [5]90 le cose che pensava e non diceva a posta. Talvolta gli raccattava una pietra - [5]91 soltanto guardandola; per tirarla a pena visto un uccello sopra un ramo - [5]92 Perch non aveva i polsi eguali a lui, le ciglia, gli orecchi, la camicia - [5]93 la camicia? E perch quando si provava a fare come lui, con la stessa aria di - [5]94 e lucido, quando si provava a non rispondere alle sue domande e - [5]95 piacevole dicendo certe cose, che a lei sola potevano venire in mente; e - [5]96 suoi stornelli. Ma non riusciva n meno a cantare; e ne aveva vergogna. Talvolta - [5]97 che ridesse, le faceva qualche dispetto a posta. Sotto il largo cappello di paglia, - [5]98 Vi sono esseri che non chiedono nulla a nessuno e rinunziano a tutto; e, non - [5]99 chiedono nulla a nessuno e rinunziano a tutto; e, non essendo rispettati come gli - [5]100 Non la interessava niente; obbediva a Masa e ai padroni, perch da se stessa - [5]101 quando era andata alla trattoria, a chiedere le ghiottonerie che vedeva; e - [5]102 e la stordivano quanto le stanze calde a cui non era abituata. Ma c'era in - [5]103 Pietro, con gratitudine, sentiva vicino a Ghsola le sue prime emozioni delicate. - [6]104 E come tutta la natura gli apparve a un tratto misteriosa, con violenza! - [6]105 vertigini. Talvolta gli pareva di trovarsi a scuola dove tutto a un tratto entrava - [6]106 pareva di trovarsi a scuola dove tutto a un tratto entrava una grancassa; e allora - [6]107 di spazzare con una granata infilata a un vecchio manico d'ombrello; alzando - [6]108 fatta d'un pezzo di stoffa bianca intorno a un mestolo. Pietro ebbe voglia di - [6]109 quella bambola, rimasta supina, parve a Pietro che fosse viva. E non la tocc. - [6]110 Masa le grid: Pensi sempre a queste cose?. Pietro, per burlarla, - [6]111 Pietro, per burlarla, affond la bambola a calcagnate, nella melma; e poi ci si mise - [6]112 di spazzare e torn in casa; andando a trovare Ghsola che si sentiva frignare - [6]113 che gli avevano fatto un grande effetto a impararli; tutto contento di aver trovato - [6]114 che tutti i suoi scherzi lo portassero a qualche terrore. Gliene venne una - [6]115 e poi torn indietro, arrischiandosi a chiederle: Ti feci male parecchio?. - [6]116 sentimento che non somigliava n meno a quello supposto; e le chiese: Te - [6]117 forse? Subito dopo. Parve a lui che volesse dire: "queste son cose - [6]118 Se tu vuoi fare ora lo stesso a me... Io? Ti giuro - [6]

119 giuro io la verit. Non feci male a te?. E le spieg che avrebbe dovuto, - [6]120 fargli la stessa ferita; ed ella, per dargli a intendere che lo prendeva sul serio, - [6]121 E prov uno spiacere disgustoso a stare con lei. "Forse", pensava egli, - [6]122 e cattivo, che hanno quelli costretti a ubbidire. Del resto, credette volentieri - [6]123 non la guardava n meno, si metteva a cantare. - [6]124 A scuola Pietro motteggiava i pi vicini di - [7]125 con la sua ilarit nervosa; li costringeva a dargli retta, li chiamava con soprannomi - [7]126 di comprendere, si sforzava di badare a tutta la lezione rimanente; e sentiva - [7]127 dentro le tempie, incapace di mettersi a studiare; stanco sfinito; senza aver fatto - [7]128 avventori meno ricchi che desinavano a una tavola lunga, sopra alla quale - [7]129 briciole del pane, e Pietro le mangiava a pizzichi. Questi avventori, divenuti amici - [7]130 Che vuoi affaticarti gli occhi? Vai a ruzzare. Ma Anna si alzava dalla sua - [7]131 Ieri il rimprovero non tocc a me! Non vero, padrona?. Era - [7]132 Allora qualcuno proponeva: Venga a darci da bere. Ma non di quello - [7]133 direttamente; ma uno alla volta, a vicenda, si rivolgevano agli altri - [7]134 la cosa come un racconto; da prima a bassa voce, poi con veemenza e con - [7]135 femmina avvezzata male, quando diceva a Domenico che lo servisse bene, quasi si - [7]136 due o tre volte la pietanza, se era a modo suo respirava meglio, - [7]137 meglio, sputacchiava e si decideva a mangiare. E, tornatagli la gaiezza, era - [7]138 E, tornatagli la gaiezza, era primo lui a svegliare Giacomino, mettendogli una - [7]139 risposto, si rifaceva pensoso, fumando a boccate pi lunghe. Giacomino, anche - [7]140 in un angolo, perch cos sputava a piacere; Giacomino sotto la finestra; - [7]141 sul canap: perch ci si tirava in dietro a modo suo, magari addormentandocisi - [7]142 i baffi e pagavano il conto andando, a uno per volta, dinanzi al bugigattolo di - [7]143 se la prendeva. Mezzo posto mi basta a me. Non sono un signore io! Ah, - [7]144 far capire agli altri che aveva pensato a lavarsele; e in fatti se l'era lavate nel - [7]145 E poi: Ho due figliole, a casa, da maritare! Son belle da vero, - [7]146 casa, da maritare! Son belle da vero, a dirvela in un orecchio. Ma la mia - [7]147 e, certo, non si sarebbe messo a sedere prima. Tanto che Anna, quando - [7]148 dimenticata, doveva dirgli: Mettetevi a sedere!. Ah, mi ci posso mettere - [7]149 immobile, con una romba greve. E a Pietro era venuta un'allegria insolita, - [8]150 questi indefinibili turbamenti del marzo a cui unita quasi sempre una sottile - [8]151 e i loro rami e i loro tralci, sparsi a terra, che saranno portati via per - [8]152 tagliati dai frutti, che esitano ancora a fiorire su le rame nuove! La terra un - [8]153 vanghe, e i contadini sono costretti a pulirle con i pollici; e le zolle che - [8]154 quasi matrimoniale e sconosciuto a noi di tutti gli esseri che s'aiutano; e - [8]155 una mano su la spalla: Come cresce a fretta! Scommetto che mi ha portato da - [8]156 Giacco per non sentir male era pronto a girare il collo. Il ragazzo rise, guardando - [8]157 ora basta. E lo allontan da s a poco a poco, ma risolutamente. Poi - [8]158 basta. E lo allontan da s a poco a poco, ma risolutamente. Poi chiese: - [8]159 quanto il palmo della mano. Grazie a Dio, ci ho sempre quello che la sua - [8]160 prese, dal focolare, un fuscello acceso. A stento, gli usc di bocca un poco di fumo - [8]161 un malessere, la mamma che andava a un cassetto, in casa, e voleva prendere - [8]162 sua espressione sbigottita, gli chiese: A che pensa?. Il vecchio si avvicin - [8]163 uscio, e disse: Bisogna che vada a governare le vacche. Dammi la fune. - [8]164 quanto mi pare; quanto te. Poi chiese a Pietro, per distrarlo; credendo che - [8]165 qui? voluta andare alla messa a Siena. Disse Giacco, con l'aria di - [8]166 la difese: Ha fatto bene. Qui a Poggio a' Meli non si vede mai - [8]167 a' Meli non si vede mai nessuno. E a Pietro soggiunse: Credevo che l'avesse - [8]168 rallent il passo, come se fosse indecisa a voler dissimulare qualche segreto. Egli - [8]169 si comportava cos? Sarebbe andato a trovarla anche in casa, dov'ella entr - [8]170 aveva voglia d'imporlesi. Ma, a poco a poco, si sent rappacifichito e - [8]171 aveva voglia d'imporlesi. Ma, a poco a poco, si sent rappacifichito e lieto - [8]172 sverza da un dito. Egli si sent uguale a quella mano. E il silenzio di lei, - [8]173 imbarazz; e non sarebbe stato capace a parlarle per primo. Perci le dette una - [8]174 sei bucata codesto dito?. Riuscendo a parlare, non gli parve poco. Che - [8]175 olivastro, ch'era l in terra; e cominci a frustare l'uscio della capanna come per - [8]176 attraversavano in fila. Ghsola si chin a prendere a manciate il fieno, con - [8]177 in fila. Ghsola si chin a prendere a manciate il fieno, con movimenti bruschi - [8]178 e lo sterzo delle stanghe restava a traverso. Anche lo sguardo di Toppa, - [8]179 molestava e impacciava Pietro. Tiralo a te!. Non aveva pi forza, non riesciva - [8]

180 io che hai. Ma ti fo doventare buono a qualche cosa io. Ghsola si avvicin al - [8]181 allo spigolo del pozzo, uno zoccolo a cui s'era attaccato il concio della stalla. - [8]182 sempre con la frusta in mano, and a parlare a Giacco che ascoltava con le - [8]183 con la frusta in mano, and a parlare a Giacco che ascoltava con le braccia - [8]184 che aumentava la sua confusione simile a una malattia. Ghsola lo aiut ancora; e, - [8]185 che ci fosse il segno delle parole dette a Ghsola. Ma subito dopo gli dispiacque - [8]186 togliendosi il cappello. Pietro a pena ebbe tempo di far con l'angolo - [8]187 l'angolo della bocca un piccolo cenno a Ghsola; ma ella era cos attenta al - [8]188 il calesse fuori del piazzale mettendosi a trotto a pena nella strada. La luce del - [8]189 fuori del piazzale mettendosi a trotto a pena nella strada. La luce del sole - [8]190 pi rossa che rosea, era sopra a Siena. Ma i cipressi sparsi da per tutto, - [8]191 Siena. Ma i cipressi sparsi da per tutto, a fila o a cerchio in cima alle colline, gli - [8]192 i cipressi sparsi da per tutto, a fila o a cerchio in cima alle colline, gli dettero - [8]193 parlava mai; rispondendo con il capo a coloro che lo salutavano. Sorrideva in - [8]194 Sorrideva in vece a qualche ragazza che conosceva; e, - [8]195 che il loro rumore variasse di tempo a seconda delle arie che gli passavano per - [8]196 con lo scheggiale dei calzoni, fino a far piangere anche Anna. Ma, il giorno - [9]197 gli disse pi niente. Anna spieg a Rebecca: Sono le imprecazioni di - [9]198 lasciava con queste parole: Pensaci tu a lui. Anche tu ora.... Ella non osava - [9]199 se la rifacesse con Pietro; stordendolo a forza di pugni, con il pretesto di essersi - [9]200 N meno la notte era possibile, perch a pena gliene discorreva, stringeva i pugni - [9]201 i denari incassati oggi? Prima di venire a letto, dovevi contarli. necessario. Se - [9]202 contesa in bottega, Pietro salt fuori a dire: Imparer il disegno. Lo - [9]203 una enorme risata. Pietro lo guard a lungo, sbigottito dei suoi occhi dolci e - [9]204 i capelli biondicci, la fronte bassa. Disse a Domenico, con convinzione tranquilla: - [9]205 alla fronte, esclam: Che importa a lei?. Costui trasse da un astuccio di - [9]206 infil mezzo sigaro. Poi disse: Vai a comprarmi una scatola di fiammiferi. - [9]207 perdere gli avventori, non ci si metteva a tu per tu. Invece Domenico se n'esaltava; - [9]208 sempre pi di aver ragione. E diceva a Pietro: Stai attento a quello che ti - [9]209 E diceva a Pietro: Stai attento a quello che ti dico io. Non hai pi - [9]210 le scuole, e mandati tutti gli insegnanti a vangare. La terra la migliore cosa che - [9]211 scherno: Quanto tempo ci sei andata a scuola tu?. Non ci mancava che da - [9]212 mangiavano tutti insieme. Domenico a capo di tavola, Pietro tra lui e Rebecca. - [10]213 i due camerieri; lo sguattero si sedeva a un piccolo tavolo, che serviva anche per - [10]214 Il cuoco era andato su l'uscio di cucina a fumare una cicca, appoggiandosi al - [11]215 saltando come un ragazzo, corse a dire allo stalliere che attaccasse il - [11]216 il mugolo della sua voce a bocca chiusa; gli dette una manata sul - [11]217 salt sul legno gi attaccato; e furono a Poggio a' Meli poco prima del - [11]218 ridesse anche lei; e allora egli si mise a picchiare calci a un ulivo, che era l, - [11]219 e allora egli si mise a picchiare calci a un ulivo, che era l, perch ella - [11]220 dimenticare d'averlo visto. Si rimise a testa bassa, pensando che avrebbe - [11]221 nessuna parola, si avvicin di pi a lei quasi tremando. Tra gli olivi ci si - [11]222 un poco il capo. Pietro continu a starsene l, sbocconcellando, con un - [11]223 niente. Domenico lo guard; e si mise a ridere con Enrico, l'assalariato che lo - [11]224 Sei matto oppure no? Che ci fai cost, a sciupare il muro?. E, poi, all' - [11]225 cialtrona, al meno, scappata a tempo!. Oh, ma per ora son - [11]226 aperto; e allora Domenico cominci a sferzarlo sopra i ginocchi. La bestia si - [11]227 una sferzata. Se anche tu non impari a fare il tuo dovere.... E gli dette un' - [11]228 si ferm. Domenico dette la sferza a Pietro, e si riabbotton la giubba - [11]229 attaccate al calesse, si butt accanto a Pietro, a cui grid: Vai pi - [11]230 al calesse, si butt accanto a Pietro, a cui grid: Vai pi cost. - [11]231 Non dubiti. Se non fossimo capaci a vangarle in quanti siamo e in tutto il - [11]232 consegnerai le chiavi del tinaio; le hai a posta. Sissignore. Come vuole. - [11]233 struggeva di non essere sempre accanto a loro. Talvolta, per la voglia di - [11]234 e anche pi violento. Pens di tornare a dietro per assicurarsi che nessuno era - [11]235 per assicurarsi che nessuno era rimasto a perder tempo nel mezzo del piazzale, - [11]236 tempo nel mezzo del piazzale, magari a parlare di lui. Guard le nuvole, e gli - [11]237 s'inquietasse di pi, non voleva andare a letto. Ma in quei momenti sentiva una - [12]238 angoscia, perch era incapace di badare a Pietro. Le sembrava di non - [12]239 bastava credere in Dio. Ella si metteva a guardare Pietro con questo sentimento, - [12]240 di dolore desolato; perch era avvezza a dover guarire da s, senza sentire mai - [12]

241 ch'egli cresceva senza che riuscisse a farselo proprio suo, a dirgli almeno - [12]242 che riuscisse a farselo proprio suo, a dirgli almeno una di quelle parole che - [12]243 ascoltarla. Anna ci piangeva, dicendolo a Rebecca; che le domandava, con un - [12]244 e desiderava che fosse affezionato anche a lei, ci sentiva quasi piacere. Ma Anna, - [12]245 riguardi delicati, come quando diceva a Masa che non la facesse lavorare - [12]246 per capo d'anno, pensava sempre a regalarle un vestituccio nuovo, comprato - [12]247 di fiori, che, per averli, andava magari a rubare; e le faceva gli augurii. - [12]248 di Domenico, quando andavano a Siena, mangiavano sempre alla sua - [13]249 che il suo figliolo Antonio imparasse a fare il muratore, come a Civitella non - [13]250 imparasse a fare il muratore, come a Civitella non avrebbe potuto, gli chiese - [13]251 che lo affidasse e lo raccomandasse a qualche bravo capomastro. Domenico, i - [13]252 Domenico, i giorni di festa, lo invitava a stare con Pietro; e cos ambedue i - [13]253 quasi sempre, come voleva il trattore, a Poggio a' Meli, dopo qualche mese - [13]254 non doveva mentire. Che aveva detto a Ghsola? E perch le aveva parlato - [13]255 sentimenti e obbligavano la sua anima a disfarsi! Gli altri facevano di lui quello - [13]256 facevano di lui quello che volevano, e a lui si stringeva la gola dall'emozione. - [13]257 le mani troppo grosse; affannandosi a non riflettere a ci, di convincersi del - [13]258 grosse; affannandosi a non riflettere a ci, di convincersi del contrario, - [13]259 che la sua faccia non fosse capace a nascondere la lealt troppo aperta e - [13]260 tra le altre, torn con Antonio a Poggio a' Meli; perch aveva - [13]261 di farlo passare da bugiardo dinanzi a Ghsola, Ma si vergognava di dirgli - [13]262 giorno. Ha promesso di voler bene a me e non a te. E, per - [13]263 Ha promesso di voler bene a me e non a te. E, per troncar corto, gli - [13]264 Antonio, sempre pi sicuro, seguitava a ripetere: Tu non ti avvicinerai a lei - [13]265 a ripetere: Tu non ti avvicinerai a lei. N meno tu. - [13]266 quel che aveva detto! E seguitarono a camminare accanto. Ma, dopo un poco, - [13]267 in quel mentre; e s'avviava nel campo a chiamare il nonno, passando accanto - [13]268 alla bella pianta di ciliegio da capo a un filare di viti. Antonio, per fare - [13]269 in fretta. Ma Ghsola rise di pi a Pietro; e dette a capire che si fermava - [13]270 Ghsola rise di pi a Pietro; e dette a capire che si fermava l per lui. Allora - [13]271 vero che vuoi bene soltanto a me? Dimmelo. Se non fosse vero.... - [13]272 Gli rispose con dolcezza: Soltanto a lei... Per, Antonio non vorrebbe. - [13]273 che lo rimproverasse di non stare a solo con lei e credette che ne soffrisse. - [13]274 esclam: Perch me le levi? Dlle a Ghsola, piuttosto. Pietro non seppe - [13]275 il ramo io. Allora, Pietro not come a lui non sfuggiva mai nulla per - [13]276 E pens: "Perch non venuto a me di dirglielo prima? Ora non c' pi - [13]277 laccio del grembiule, come per invitare a farselo sciogliere. Ma Pietro credeva - [13]278 ne volesse andare, perch non riusciva a dirle niente. Il ciliegio aveva il pedano - [13]279 aperte da vero?". Ma Antonio disse a Ghsola: possibile che tu pensi a - [13]280 a Ghsola: possibile che tu pensi a lui? Non vedi com' brutto?. La - [13]281 non se la prendesse troppo. Poi seguit a difenderlo: Che gliene importa?. - [13]282 la sua cattiveria: Io me ne torno a Siena. Ghsola sugger sottovoce a - [13]283 a Siena. Ghsola sugger sottovoce a Pietro, sapendo che Antonio avrebbe - [13]284 faccia di lei s'indur; ed ella si mise a guardare Antonio gi discosto parecchi - [13]285 E raggiunse Antonio, prendendolo a braccetto. Cominciarono allora a - [13]286 a braccetto. Cominciarono allora a ridacchiare. Poi, Antonio disse - [13]287 e anche perch Pietro non pensasse pi a Ghsola: Perch siamo venuti a - [13]288 pi a Ghsola: Perch siamo venuti a Poggio a' Meli? Non ci siamo divertiti. - [13]289 pareva scosso da un brivido, aprendo a tratti i suoi fiori chiari. Antonio cav - [13]290 tasca un coltellino con il manico d'osso a coda di pesce, spingendolo sotto la - [13]291 tagliando anche i cerchietti dei nodi, a colpi che assomigliavano al suo riso. - [13]292 Pietro non si volse indietro a vedere dove fosse Ghsola perch non - [13]293 e si ravversarono il cappello aiutandosi a rifarci la piega nel mezzo. Prima - [13]294 di non parlare pi nessuno dei due a Ghsola. - [13]295 palpebre. Le salt addosso e la gett a terra; facendola piangere. Allora le - [14]296 Niente!. E lesta, alzandosi, lo afferr a mezza vita; per fare altrettanto a lui. - [14]297 a mezza vita; per fare altrettanto a lui. Ma Agostino le tir gi le braccia. - [14]298 mi pare!. Credevi che volessi venire a mangiare le ciliegie con lui?. E le - [14]299 bugiarda; con me no. E seguitava a farla indietreggiare. Ma ambedue - [14]300 troppo! Non la sa guidare. Il ciuffo a punta de' suoi capelli sudati gli - [14]301 l, pentita di trovarsi stesa in terra a quel modo. Si alz in fretta, pulendosi e - [14]

302 i polpacci delle mani chiuse a pugno; come quando era a tagliare - [14]303 mani chiuse a pugno; come quando era a tagliare l'erba e si riposava. Quando - [14]304 l'erba e si riposava. Quando era a tagliare l'erba ficcava la punta del - [14]305 lacerato, come di una saliva, cominciava a cantare; interrompendosi, e stando - [14]306 tenere i fiori, anche perch vicino a Poggio a' Meli c'era un giardino; che - [15]307 c'era un giardino; che andava sempre a vedere, per ambire di averne un altro - [15]308 pagare il conto alla trattoria, le portava a far vedere ogni specie di oggetti vecchi - [15]309 perch erano doventati anche rochi a forza di vociare e di trattarsi male. Ma - [15]310 e, sopra un mobile verniciato a noce, due ciociare di gesso che - [15]311 le mandavano, con un fiasco d'olio, a tenerle accese quando facevano i - [15]312 contadine; che, del resto, per rispetto, a farle posto ci pensavano anche da s. - [15]313 alle spalle e alla cintura, stava fino a mezze maniche. Su la guarnizione - [15]314 per la trattoria, aveva un vestito rosso a palline bianche e celesti. Ella diceva a - [15]315 a palline bianche e celesti. Ella diceva a Ghsola che imparasse a scrivere, - [15]316 Ella diceva a Ghsola che imparasse a scrivere, almeno un poco; ma siccome - [15]317 le insegnasse, perch si metteva subito a farle dispetti, lei stessa ci si dedicava - [15]318 Ghsola avrebbe imparato volentieri; e, a sapere che Pietro andava a scuola, le - [15]319 e, a sapere che Pietro andava a scuola, le faceva un grande effetto. Ella - [15]320 le canzonette stampate che vendevano a un soldo con il racconto di qualche - [15]321 Ella si fermava, con gli altri contadini, a sentirle con la chitarra da Cicciosodo, - [15]322 capace di smuovere il cappello a tuba contraendo la pelle della fronte, - [15]323 i colori, involtate in cartocci ritagliati a frange con le forbici. Quando tornava - [15]324 frange con le forbici. Quando tornava a Poggio a' Meli, aveva gi imparato - [15]325 una certa tendenza al disegno, che a lei e a qualche avventore era sembrata - [16]326 certa tendenza al disegno, che a lei e a qualche avventore era sembrata da non - [16]327 in casa, ricopiando un brutto ritratto a stampa, Pietro si chiese perch provasse - [16]328 veder meglio gli effetti; ma il disegno, a malgrado de' suoi sforzi, era incerto e - [16]329 arricciava in gi e in su le labbra, fino a toccarsi la punta del naso. I libri di - [16]330 del naso. I libri di quando andava a scuola, sporchi e slegati, erano tra i suoi - [16]331 lo irrit. Una specie di struggimento a lui noto assal il suo cervello come una - [16]332 le palme delle mani finch riusc a non scorgerle pi. Allora percep un - [16]333 spazzato tutte le camere, pass accanto a lui e gli disse: Perch stai cost - [16]334 la vecchia, borbottando, and in cucina a mangiare. Dopo un poco, riapr l'uscio; - [17]335 Io non ho da sprecare pi il fiato. E a star con te non compiccio niente. - [17]336 Non voglio lavorare. Non devo tornare a Radda? Perch state cos impalata?. - [17]337 di stoffa; che, talvolta, si divertiva a sciorinare in fila sul davanzale della - [17]338 Poi se ne and nel campo, cantando a voce alta; e pensando ai suoi nastri e - [17]339 succhii, smuovendo la lingua, respirando a lungo per i buchi del naso, con il collo - [17]340 naso, con il collo allungato in su fino a dovere aprire la bocca; scostandosi dalle - [17]341 la bocca; scostandosi dalle mangiatoie, a traverso. Questa volta ella, ad un tratto - [17]342 pranzo, fuggiva da casa; e la rivedevano a buio. La nonna andava a cercarla per i - [18]343 la rivedevano a buio. La nonna andava a cercarla per i poderi: era stata a zonzo - [18]344 a cercarla per i poderi: era stata a zonzo per Siena, invece; e, per le - [18]345 del pollaio; si spogliava ed entrava a letto senza cenare; arrabbiandosi con il - [18]346 insieme, Giacco dava un'occhiata a Masa. Alla fine, la nonna capiva che - [18]347 non vederli. L'ultimo giorno che stette a Poggio a' Meli, mentr'era per - [18]348 altezza e battere sul tetto della casa a Radda: gemendo, si scosse tutta. Il - [18]349 d'esser brontolata. Poi riflett, e a lei parve a voce alta: "Non ci pensano - [18]350 brontolata. Poi riflett, e a lei parve a voce alta: "Non ci pensano pi. Bisogna - [18]351 collo. I suoi capelli, sciolti, finivano a punta; e, sopra il capezzale, - [18]352 e, sopra il capezzale, assomigliavano a una falce. Le pareva d'entrare in casa - [18]353 cos orribile ch'ella si slanciava addosso a loro; perch andassero nell'altra stanza. - [18]354 di sangue, tanto sangue che andava a empire la gora del mulino, sal le - [18]355 rassomiglianti. Non aveva mai pensato a quelli di giardino senza arrossire e - [19]356 biasciava. Ghsola gli aveva insegnato a far l'inchiostro con le more e come si - [19]357 di miele sciapo, certi fiori rossicci simili a gigli selvatici; che si trovano tra gli - [19]358 seppe che Ghsola era tornata a Radda: Rebecca lo diceva ad Adamo. - [19]359 la testa per ascoltare meglio, e continu a mangiare; ma stette quasi - [19]360 la stanza. Era una di quelle pioggie a vento che battono sopra un muro come - [19]361 tutti i palazzi antichi stanno addosso a loro. Cerchi e linee contorte di case, - [19]362 Ghsola, per cattiveria, l'obbligassero a camminar sola, tutta molle. E, - [19]

363 sola, tutta molle. E, pensando cos, a lungo, gli venne sonno. - [19]364 e dolorosa. Rebecca, ch'era andata a cercarla per ravviarle i capelli, fu la - [20]365 per ravviarle i capelli, fu la prima a vederla. Ella apr subito le boccette - [20]366 tutta, corse in cucina e s'affacci a gridare dalla finestra che rispondeva - [20]367 Non ancora tornato: restato a pagare il conto dal droghiere. - [20]368 conto dal droghiere. Correte subito a cercarlo! La padrona si sente male!. - [20]369 subito Domenico, che era andato a fare altre spese. Quando lo vide, - [20]370 gelare tutto, con un gelo che gli veniva a ondate dalla cima delle dita e si - [20]371 sua intelligenza; ma il respiro affannoso, a lui che respirava cos bene, gli ricord - [20]372 si butt sopra la moglie e cominci a piangere. I suoi gridi stessi lo - [20]373 I suoi gridi stessi lo facevano tremare. A poco a poco sent il suo dolore. Tutta - [20]374 stessi lo facevano tremare. A poco a poco sent il suo dolore. Tutta la sua - [20]375 abbastanza! Anna s'era raffreddata a poco a poco; e, avendole qualcuno - [20]376 Anna s'era raffreddata a poco a poco; e, avendole qualcuno stese le - [20]377 estranea per la prima volta a tutta la gente che le era attorno. - [20]378 s per la trattoria. Continuava intanto a gridare che l'udivano anche dalla strada. - [20]379 scendere da letto!. Disse Rebecca. A un tratto Domenico le si accost - [20]380 Povera mamma, voleva tanto bene a te!. A lui gliene importava poco, anzi - [20]381 mamma, voleva tanto bene a te!. A lui gliene importava poco, anzi s'ebbe - [20]382 lui gliene importava poco, anzi s'ebbe a male di queste parole; e si allontan - [20]383 il perch, paura d'esser percosso a sangue. Domenico gli disse: Vestiti - [20]384 di qualche sciagura che dovesse capitare a lui! Discese dal letto; e, fingendo - [20]385 lui! Discese dal letto; e, fingendo a se stesso, si vest cercando d'imitare i - [20]386 con il sentire una ilarit muta, mista a terrore. Ma, quando gli fecero baciare - [20]387 per risparmio avrebbe voluto andare a piedi. Ma Pietro si preoccupava della - [20]388 Pietro si preoccupava della gente ferma a guardare nella strada e perfino dinanzi - [20]389 pi economo, e dovette rinunciare a molti progetti per la trattoria e per il - [21]390 voluto portarne uno lui e darne uno a Pietro; ma Pietro non l'ubbidiva. - [21]391 le mani il fiammifero. Domenico, quasi a met della strada, entrava in un bar - [21]392 sode e rotonde, si gonfiavano fino a farle socchiudere gli occhi. Dava quel - [21]393 con Domenico: ma Pietro se ne stava a capo chino, impacciato di lei, del suo - [21]394 Su la Torre del Palazzo Pubblico, a sereno, batteva una luce pi limpida, e - [21]395 curava punto di lei, la sola persona che a quell'ora si trovasse sempre come loro - [21]396 con gli occhi, chiese al figliolo: A che pensi? Pietro sorrise, e disse: - [21]397 Pietro sorrise, e disse: Io? A niente. Perch, dunque, stai con - [21]398 E a scuola perch ci vuoi tornare? Non ti - [21]399 momenti creduti da lui pi opportuni a influire sul suo animo. Il giovinetto - [21]400 E, allora, pensaci bene: sar costretto a riprenderla io. Ti dispiacerebbe?. - [21]401 esser distolto dalla voglia di tornare a scuola, chiese: E chi sarebbe?. - [21]402 ha due figlie. La signora... che venne a mangiare anche ieri l'altro. Si - [21]403 perch gli parve una cosa troppo sopra a se stesso; quantunque lo agitasse un - [21]404 avanti si era dimenticato di mandare a dire ai suoi assalariati che portassero - [21]405 ne abbiamo parlato?. Si arrischi a chiedere Pietro. Ma Domenico grid - [21]406 Se non la finisci! Vedi: dovresti andare a Poggio a' Meli!. E, come faceva ad - [21]407 dette altro, quando la lasciai per venire a Siena. E tu che cos'hai che ti ricordi - [21]408 tua mamma?. Ma, accortosi che ora, a sua volta, Pietro non lo ascoltava n - [21]409 Ad un tratto, come un'insinuazione a tradimento, cap che anche egli era - [21]410 camminasse accanto, in silenzio, magari a testa bassa, fino a batterla sul lastrico. - [21]411 in silenzio, magari a testa bassa, fino a batterla sul lastrico. Pietro port le - [21]412 e, fatta tutta la spesa, lo mand a chiamare perch aveva lasciato i - [21]413 mai essere un padrone. Come farai a comandare se tu stesso non impari?. - [21]414 un tordo, e questa un'allodola: aiutami a pelare. E si sed dinanzi a un gran - [21]415 aiutami a pelare. E si sed dinanzi a un gran paniere, dove andavano le - [21]416 rispose: Se tu sei contento, vado a leggere un libro. Domenico fin - [21]417 Domenico, ormai, non pensava pi a Pietro; ma, quando lo rivide l, gli - [21]418 preparare tutte le pietanze, non riusciva a toglierlo da quelle distrazioni. Gi la - [21]419 fatto tacere tutti; e nessuno poteva fare a meno d'obbedire, magari sbagliando - [21]420 lasciare cruda, Guerrino si volse subito a Pietro, mettendo la lingua tra i denti, - [21]421 vere! Ecco perch l'aveva rimandata a Radda! Ma egli n'ebbe invece simpatia; - [21]422 imbarazzante e spiacevole. Talvolta, a giornate intere, sembrava malcontento; - [21]423 qualche albero! Interrompeva la lettura a mezze pagine, a caso, per alzarsi in - [21]

424 Interrompeva la lettura a mezze pagine, a caso, per alzarsi in piedi e tirare fino - [21]425 parte, come se dovessero spargersi a terra. E, assicuratosi che nessuno lo - [21]426 avesse scorto, sospirava ricominciando a leggere. Non aveva trovato ancora il - [21]427 chiesa; ed ella non riusciva quasi mai a farlo pregare. Ormai si sentiva ateo. - [21]428 E Domenico ne dava tutta la colpa a quei maledetti libri della scuola. - [21]429 e lo mise con la testa all'ingi dentro a un sacco stretto tra le sue ginocchia; e - [22]430 anche per esagerare il ribrezzo, disse a quell'uomo: Quanto devi avere? - [22]431 che vuole. Tanto con lei bisogna fare a modo suo. Gli era rimasta la bocca - [22]432 Ti d mezza lira; e verrai a mangiare un piatto di spaghetti alla - [22]433 sar andato il gatto? Vuoi che vada a vedere? Lascialo fare, quando avr - [22]434 come se avesse capito. Ma torn subito a dietro, perch gli assalariati - [22]435 attenti quando il padrone, andato a vedere le vacche, tornasse. Pietro - [22]436 Pietro stava in mezzo a loro, divertendosi a vederli masticare: - [22]437 stava in mezzo a loro, divertendosi a vederli masticare: qualcuno, per non - [22]438 bucare, come se tu di una coltellata a qualcuno o la dnno a te; e questo - [22]439 una coltellata a qualcuno o la dnno a te; e questo consumato tanto che - [22]440 primo, perch non mi ci faccia pensare. A rivederci. Sput e bestemmi. Carlo - [22]441 rivederci. Sput e bestemmi. Carlo a pena gli rispose. Poi disse, quando non - [22]442 la licenza tecnica. In fatti, rimandato a scuola, dopo molte difficolt e non - [23]443 e non poca diffidenza, s'era impegnato a studiare. Passava tutte le ore libere - [23]444 permetteva perfino che entrassero a prenderlo dentro la trattoria. Ma fu il - [23]445 Ma fu il tempo ch'egli cominci a conoscere le donne. Vi andava di - [23]446 i libri e qualche oggetto che riesciva a portare via di casa senza che - [23]447 faceva da posalume. Uno dei lavoranti a giornata, che Domenico teneva a - [23]448 a giornata, che Domenico teneva a Poggio a' Meli, s'innamor di Rebecca; - [23]449 invece. Infatti Domenico continuava a benvolerla, perch lo teneva informato - [23]450 Ma Giacco non chiedeva pi le cicche a Pietro; anzi, creduto ch'egli si fosse fatto - [23]451 povero vecchio che tutti spregiavano, a Poggio a' Meli avrebbero magari rubato - [23]452 ginocchia, per farsi compatire, alludendo a Pietro, gridava: Non ho fortuna io - [23]453 le gambe gli si erano piegate fino a battersi insieme; e sembravano - [23]454 la pelle paralizzata, con le rughe, simili a piccoli scheggiali, bruciate dal sole; tra - [23]455 arruffati e cascanti, che assomigliavano a pelo di bestia. Le congiuntive, di un - [23]456 per non convenire di aver parlato a vuoto. Ma ripigliava, cupo, quasi per - [23]457 il collo; facendoglici una recisa. a Radda, io credo. Rispose a voce bassa - [23]458 a Radda, io credo. Rispose a voce bassa; e con il falcino indic le - [23]459 l'effetto di una tartaruga, che comincia a muoversi quando confida di non esser - [23]460 stesso; e, senza dirgli pi niente, and a casa del vecchio, con una contentezza - [23]461 contentezza immensa. Radda gli pareva a pochi chilometri di distanza! Le spighe - [23]462 per infilarlo nell'ago. La busta, e a lui dispiacque, era stata strappata, a - [23]463 e a lui dispiacque, era stata strappata, a pizzicotti, intorno; per cavare la lettera - [23]464 per cavare la lettera dettata certo a qualche parente, perch Ghsola non - [23]465 Ghsola non sapeva scrivere. Pietro, a voce alta, la lesse tutta: i suoi genitori - [23]466 lo intener. Non avete pensato prima a raccattarla?. Ormai si sentiva certo di - [23]467 volendo rimproveri, disse: Saremo a tempo a prenderla! Chi ci pensa? La - [23]468 rimproveri, disse: Saremo a tempo a prenderla! Chi ci pensa? La mattina ci - [23]469 me. Quand'ella parlava di lui, a Pietro pareva di doversi infilare in - [23]470 invece!. Sarebbero stati pronti a bisticciare; ma ella tolse, adagio, ad uno - [23]471 guasto. Abbia pazienza. Egli trasse a s il canterano tarlato; e allora la - [23]472 volesse dir bella. Il cuore gli si mise a battere in fretta, con una felicit dolce. - [23]473 al muro. Pietro mise da s la fotografia a posto, e riaccost il canterano. - [23]474 meglio con noi... le vorrei pi bene. A una mossa brusca di Pietro, come - [23]475 molte volte. Stia zitto. Non dica a nessuno, n meno a Rebecca, che - [23]476 zitto. Non dica a nessuno, n meno a Rebecca, che gliel'ho fatta vedere. - [23]477 anche sospettare!. Egli usc. E, tutto a un tratto, si accorse che era innamorato - [23]478 stato pi sicuro, l'avrebbe detto subito a Masa. Facendole capire che, sopra a - [23]479 a Masa. Facendole capire che, sopra a tutto, si trattava di una riparazione - [23]480 esser ricca? Tre giorni dopo, torn a Poggio a' Meli. Su la capanna - [23]481 visibile per la sua inclinatura fin quasi a un metro da terra, era cresciuto, largo - [23]482 e sovente malato, aveva sempre fatto a Domenico un senso d'avversione: ora lo - [24]483 Chi scriveva un libro era un truffatore, a cui non avrebbe dato da mangiare a - [24]484 a cui non avrebbe dato da mangiare a credito. E intanto Pietro gli aveva - [24]

485 scuola tecnica! Dopo averlo guardato, a lungo, su un orecchio o su la nuca - [24]486 ironica, non si provava n meno a chiedergli un poco d'affetto. Ma come - [24]487 Ma come avrebbe potuto sottrarsi a lui? Bastava uno sguardo meno - [24]488 che non avrebbe dovuto soffrire a quel modo, si esalt sempre pi nelle - [24]489 chiamava compagno, si sarebbe fatto a pezzi per lui; senza n meno pensarci. - [24]490 La marmittona di rame seguitava a bollire; un gatto, sotto la tavola, - [24]491 rientrando in punta di piedi, riesciva a sorprenderlo. Perch non sei attento - [24]492 sorprenderlo. Perch non sei attento a quello che fanno le persone di servizio? - [24]493 Una volta gli grid, proprio dentro a un orecchio: Vieni a pesare la paglia - [24]494 proprio dentro a un orecchio: Vieni a pesare la paglia. Io? - [24]495 Url quegli che con la fune aiutava a trarre innanzi il barroccio. Dieci - [24]496 capanna. Ora, essi si riposavano; stando a coccoloni con le spalle appoggiate al - [24]497 addetta alla trattoria. Volete fare a peso o a occhio?. Domenico chiese, - [24]498 alla trattoria. Volete fare a peso o a occhio?. Domenico chiese, togliendosi - [24]499 Domand Ceccaccio: Dunque a peso?. Disse il trattore: Non - [24]500 onesti noi!. E bestemmi. Ma corsero a sciogliere le funi, per scendere la - [24]501 Siamo stanchi. Non possiamo aiutare a tirarla su. Guarda che muscoli!. - [24]502 escirono, con il loro barroccio. Tocca a noi ora. Dunque quanto ci vuole - [24]503 e vi misero l'uncino della stadera; a cui attaccarono il laccio della fune. - [24]504 uno dei polsi. Come il fastello cominci a salire, il legno della carrucola - [24]505 Ceccaccio con calma. Non dico a te. Dico che stata portata via. - [24]506 I due uomini divennero inquieti, perch a vicenda l'uno temeva che l'altro fosse - [24]507 andarsene, rientr nella trattoria. Disse a Pietro, riprendendolo per il colletto: - [24]508 uomini, storditi dalla fatica, sfamatisi a qualche convento, si addormentavano - [24]509 Via dei Rossi, con un'insegna di ferro, a banderuola, ferma al muro e con un - [25]510 il cristallo della porta, una vetrina a due piani, foderata con la carta che - [25]511 calessi e d'ogni specie di legni. Accanto a questa, la stalla; che poteva contenere - [25]512 la stalla; che poteva contenere fino a trenta bestie. Sopra la stalla, la capanna. - [25]513 il bastoncino. C'era una mendicante, a cui Domenico faceva l'elemosina tre - [25]514 ambedue rasentando i muri; a passi lunghi, come se avessero voluto - [25]515 di pi. Quando mangiavano la zuppa a qualche convento, la figliola voltava il - [25]516 convento, la figliola voltava il dorso a tutti; e ritraendo il cucchiaio dalla - [25]517 gli altri poveri erano andati incontro a Rosaura come un branco di polli verso - [25]518 fuori, esclamava: Guardatela: viene a chiedere l'elemosina, e poi la scrafia!. - [25]519 cominciava un alterco: Viene a chiedere il pane, ed ricca quanto - [25]520 ricca quanto vuole. Che importa a te? Sono ricca?... Non le dia retta. - [25]521 aperti; ed era costretta, per guardare, a sollevare il capo di traverso; mentre, - [25]522 vecchio, che sopravveniva quasi sempre a elemosina finita, cercava d'impietosire - [25]523 adoprano: Per amor di Dio... anche a me. Non c' pi niente. - [25]524 lavorato tutta la vita; e pensava, come a una magnificenza, che se si ammalasse - [25]525 tutto il giorno steso sopra il letto. E a mangiare bene! La moglie almeno gli - [25]526 come trovare uno scalone e mettercisi a sedere senza che lo mandassero via. - [25]527 matrigna, gli diceva: Ora toccherebbe a te! Ma tu, imbecille, fai il socialista - [26]528 e bestemmiava quando doveva decidersi a rifarsele nuove. L'istinto di conservarsi - [26]529 piaceva, perch con le unghie riusciva a grattare il metallo; che, allora, pareva - [26]530 bottega; salutando anche chi conosceva a pena. D'estate, vi si faceva portare - [26]531 E, per levarsi il sonno, andava a dare qualche ordine. Durante la - [26]532 messo poco pepe. Quando imparerai a fare da te?. Il rimproverato restava - [26]533 Il rimproverato restava male ed alzava a poco a poco una spalla. Portami - [26]534 restava male ed alzava a poco a poco una spalla. Portami quell'altro - [26]535 Quegli obbediva, restando poi dritto a guardarlo; con una mano sopra la - [26]536 della cucina gli pareva di perder tempo, a meno che non fosse a Poggio a' Meli. - [26]537 di perder tempo, a meno che non fosse a Poggio a' Meli. - [26]538 Pietro era riuscito a iscriversi all'istituto tecnico di Firenze, - [27]539 quasi da s, il primo corso a Siena. Ma fu la completa sparizione - [27]540 si trattarono come due estranei costretti a vivere insieme; e Domenico aveva - [27]541 autorit; credendo che, comportandosi a quel modo, gli facesse rimorso. Ma, - [27]542 d'aver gi vent'anni, e d'essere cos a dietro degli studii: questa cosa l'avviliva. - [27]543 studii: questa cosa l'avviliva. Presa a Firenze una camera in Via Cimabue, - [27]544 una camera in Via Cimabue, mangiava a una trattoria, l vicina. Stava lunghe ore - [27]545 Il giorno dopo non era capace pi a ricordarsi e a raccapezzarsi del giorno - [27]

546 dopo non era capace pi a ricordarsi e a raccapezzarsi del giorno avanti; e - [27]547 del giorno avanti; e provava difficolt a pensare ai giorni successivi. E non - [27]548 subito dopo mezzogiorno, andavano a cantare e a ruzzare un centinaio di - [27]549 mezzogiorno, andavano a cantare e a ruzzare un centinaio di bambine. - [27]550 al muro della casa, era lunga e andava a finire a un fabbricato cos grande che - [27]551 della casa, era lunga e andava a finire a un fabbricato cos grande che gli - [27]552 ogni cosa. Si trovava sempre a disagio: ed era come una cosa che non - [27]553 ed era come una cosa che non riesciva a spiegarsi. Non si affidava agli amici, e ne - [27]554 velata quasi sempre di nebbia in fondo a Via dei Servi, che egli vedeva prima di - [27]555 che egli vedeva prima di rientrare a scuola, quando andava a prendere - [27]556 di rientrare a scuola, quando andava a prendere cinque minuti di sole in - [27]557 timidezza e paura. Quando andava a cenare, cominciava a farsi buio; e, sotto - [27]558 Quando andava a cenare, cominciava a farsi buio; e, sotto gli alberi della Piazza - [27]559 Entrando in casa, trovava la padrona a cucire insieme con altre donne; alle - [27]560 senso di compatimento. Ma non riesciva a ridere di quel che li divertiva; e, molte - [27]561 alla sua stanchezza, non and pi a scuola; e ai compagni, che ne ridevano, - [27]562 padre non aveva pi denaro per tenerlo a Firenze. Gli ultimi giorni si era sentito, - [27]563 con piacere, sempre pi differente a tutti; e non seppe spiegarsi come gli - [27]564 altri studiassero senza essere costretti a fare come lui. Ed ebbe pi fretta - [27]565 con il denaro ricevuto dal padre, torn a Siena senza n meno avvertirlo. Fu - [27]566 ricevuta da Rebecca, che Ghsola era a Firenze da molto tempo e non pi a - [27]567 a Firenze da molto tempo e non pi a Radda, prese senz'altro la decisione. - [27]568 apprezzato il suo ritorno spontaneo a Siena, spiegandolo come un - [27]569 di quello che il padre voleva, si dette a studiare con una soddisfazione prima a - [27]570 a studiare con una soddisfazione prima a lui ignota. Al seminario si erano - [27]571 tutta la fiducia della sua vita. Stava a giornate intere, solo, in casa; - [27]572 conosce pi, di famiglie scomparse; case a muri con due metri di spessore, a - [27]573 case a muri con due metri di spessore, a voltoni, le stanze quasi senz'aria. I - [27]574 Talvolta, all'improvviso, pensava a Firenze e a Ghsola che forse, - [27]575 all'improvviso, pensava a Firenze e a Ghsola che forse, aspettandolo, gli - [27]576 che lo esaltava; all'Arno scrosciante; a tutte le colline sempre belle; a quelle - [27]577 a tutte le colline sempre belle; a quelle nebbie che lasciano i muri - [27]578 cose s'erano svolte senza bisogno di lui; a sua insaputa. I suoi occhi, che avevano - [27]579 non tenerne conto, per credere ancora a se stesso? Si confortava, sognando - [27]580 riperdeva; ed egli non riesciva n meno a capire come l'avesse sognata. Per - [27]581 stati suoi amici prima che fosse andato a Firenze. Avrebbe voluto farsi - [27]582 di cui gli altri s'erano approfittati. A Siena aveva voluto essere amico anche - [27]583 di se stesso; come un dovere, fino a stimarsi cattivo ad andare a spasso - [27]584 fino a stimarsi cattivo ad andare a spasso solo, senza qualcuno di loro. - [27]585 Ma, tornato da Firenze, era riuscito a non parlare pi a nessuno, con una - [27]586 Firenze, era riuscito a non parlare pi a nessuno, con una smania amara di non - [27]587 che doveva adoprare per sotterrarlo a un olivo, suon come un tamburo; e - [28]588 gli trovarono quel nome. Da piccolo, a pena slattato, Domenico lo leg al - [28]589 assalariati avevano l'ordine di pigliarlo a calci. Poi gli compr un collare con i - [28]590 dal cancello del podere, si metteva a correre da un punto all'altro della - [28]591 Quando aveva mangiato, andava invece a correre per i campi, e ci lasciava i - [28]592 seminavano, dovevano prenderlo a sassate perch dove passava saltando - [28]593 i fichi anche di pi. Obbediva soltanto a Domenico e a Giacco; degli altri aveva - [28]594 pi. Obbediva soltanto a Domenico e a Giacco; degli altri aveva soltanto - [28]595 voglia di mordere; come fece una volta a Ghsola che gli era salita a cavallo. - [28]596 una volta a Ghsola che gli era salita a cavallo. Non c'era nessun altro cane - [28]597 Due li sbran perch erano andati a mangiargli la zuppa nel catino. - [28]598 n meno da cucciolo. E si comportava a seconda di chi lo avvicinasse: non - [28]599 non sbagliava. Non avrebbe obbedito a Pietro, n mai gli fece una carezza. - [28]600 vecchi al mondo?. E dette un'occhiata a Carlo, che rideva. Ma Giacco butt via - [28]601 del tuo!. Io non ho voluto alludere a te. E a chi, dunque? - [28]602 non ho voluto alludere a te. E a chi, dunque? Il cervello l'ho debole ora - [28]603 Carlo, allora, cominci a bestemmiare e a pigliarsela con il cane: - [28]604 Carlo, allora, cominci a bestemmiare e a pigliarsela con il cane: Non poteva - [28]605 lui, Giacco facesse il viso bianco a quel modo. E Giacco guardava il cane, - [28]606 e per dispetto. Masa, venuta a vederlo mettere sottoterra, si ferm un - [28]

607 Signore lo sa!. Sospir; e, seguitando a camminare innanzi agli altri, aggiunse - [28]608 trovarsi in impicci. Ella era andata a Poggio a' Meli a dodici anni ed era - [29]609 Ella era andata a Poggio a' Meli a dodici anni ed era tornata a Radda a - [29]610 a' Meli a dodici anni ed era tornata a Radda a diciassette. Conosceva quasi - [29]611 a dodici anni ed era tornata a Radda a diciassette. Conosceva quasi soltanto - [29]612 non vivevano insieme; ma andarono a prenderla alla diligenza, mettendosi le - [29]613 tutte le volte che Ghsola si voltava a lei, perch non voleva far vedere che - [29]614 non disse niente. Quando giunsero a casa, dove l'aspettavano i genitori, - [29]615 l'aspettavano i genitori, Ghsola si mise a piangere. Ma, poi, fecero un bel pranzo - [29]616 alla messa andava sola; e ripensava a Poggio a' Meli. Gi tornare a Radda - [29]617 ripensava a Poggio a' Meli. Gi tornare a Radda era stato un dispiacere; e Borio - [29]618 sempre che non ci sarebbe rimasta a costo di farsi ammazzare! Un anno - [29]619 dintorni dietro ad una piccola croce, a coppie, con i loro cappelli in mano. Le - [29]620 aperto con ambedue le mani, sempre a testa bassa, come quando si va incontro - [29]621 testa bassa, come quando si va incontro a un vento impetuoso. Poi un'altra croce, - [29]622 Poi il prete. Il vedovo ricondusse a casa Ghsola che non aveva mai voluto - [29]623 che non aveva mai voluto dare retta a nessun giovinotto, perch si teneva - [29]624 campi. Percorsero un sentiero scosceso, a met di un grande poggio nano e - [29]625 nano e coperto di querci alte. Ghsola, a cui Borio piaceva molto, camminava un - [29]626 vedere; e se non ci fosse stato Borio, a cui stava vicino ascoltandolo respirare, - [29]627 ascoltandolo respirare, sarebbe andata a battere in qualche proda. Di quando - [29]628 spalle. Ma, forse, non sarebbe riuscito a baciarla un'altra volta! E siccome non - [29]629 un'altra volta! E siccome non si voltava a dietro, le cinse la vita con il braccio. - [29]630 parte opposta. Ad un tratto si sedette a met del viottolo sopra una pietra, - [29]631 tutto. Non gli pareva di essere accanto a quella Ghsola che conosceva da tanto - [29]632 il viso tutto rasato; e i capelli, a spazzola, che gli coprivano fin gi le - [30]633 sul naso. Ella stessa l'indomani and a ritrovarlo; e ne divenne gelosa. - [30]634 la lasciarono pi in pace. Andavano a cercarla nel campo, sotto i fichi e i - [30]635 attraverso i ginepri. Si doveva difendere a morsi e con le unghie, piangendo e - [30]636 con le unghie, piangendo e rifugiandosi a casa di corsa. E allora le veniva da - [30]637 dov' un mulino, sale in mezzo a linee contorte e raggomitolate di colli - [30]638 con i filari delle viti tra i muriccioli a secco, di sassi, con le fattorie dietro i - [30]639 delle viti, talvolta abbattuta, in proda a una scorciatoia per i contadini e per le - [30]640 di altre colline, scoscendimenti ripidi e a un tratto pianeggianti, con tre o - [30]641 con tre o quattro facce che si attaccano a ondulazioni di prati, a ripiani di terra - [30]642 che si attaccano a ondulazioni di prati, a ripiani di terra rossastra, a balze. Dopo - [30]643 di prati, a ripiani di terra rossastra, a balze. Dopo Fonterutoli, un villaggio - [30]644 le lunghe ore di seguito! E uguale a quello delle pietre aggavignate dalle - [30]645 si fermano sopra, quasi si mettessero a guardare; e par che n meno il vento - [30]646 e par che n meno il vento riesca a smuoverle. Talvolta sono immobili le - [30]647 La strada, dopo il villaggio, si volge a gomito, in salita, come una fetta bianca - [30]648 tutta la Castellina. E in quel punto, a destra, seguitano altre colline poco pi - [30]649 altre colline poco pi alte. Mentre, a sinistra, sono sempre pi basse fino - [30]650 la Montagnola e Montemaggio; e dietro a loro si stendono altre file di monti, che - [30]651 loro si stendono altre file di monti, che a vederli di lass sono uguali alle nuvole - [30]652 e sopra, per lo pi, i contadini a coccoloni per stare pi comodi! - [30]653 Le donne, che avevano i bambini a raspare la terra, quasi in mezzo alla - [30]654 di quanto ce ne fosse bisogno, andava a sfogarsi con gli amici, seduto sopra uno - [30]655 che si vedeva tutto il solco della lingua a punta; una lingua aguzzata con il - [30]656 una lingua aguzzata con il coltello. A mezzogiorno, quando il sole troppo - [30]657 abitavano fuori del paese si avviavano a mangiare; indugiandosi, per, al sole; - [30]658 al sole; come i cani che scodinzolavano a tutti. La met superiore della torre - [30]659 tra le boscaglie; che continuava a cantare per conto proprio, mescolando - [30]660 e le ostilit che quello ha. Ora, a Ghsola, s'erano aggiunte molte dicerie; - [30]661 anzi si divertiva riconoscendo a uno a uno quegli che cantavano senza - [30]662 anzi si divertiva riconoscendo a uno a uno quegli che cantavano senza badare - [30]663 uno quegli che cantavano senza badare a lei, dicendo mentalmente i loro nomi, - [30]664 se suonasse anche la valle tortuosa, a nicchia: quella musica quasi che - [30]665 la persona che li scopriva e andava a dirlo. Cos non avevano pi il modo di - [30]666 in una sua casetta nei dintorni di Badia a Ripoli; dove da tutti era chiamato, alla - [30]667 venuto il tempo degli esami, and a trovarla. Suon al piccolo uscio, la cui - [31]

668 come se il troppo fiato durasse fatica a passargli per le narici, e fosse - [31]669 impressione non aveva corrisposto a quella aspettata: c'era una specie di - [31]670 c'era una specie di ostilit. Non pens a nulla; ma cerc di ricordare, con quel - [31]671 ella lo tocc sopra una mano, lo invit a sedersi; e si appoggi alla tavola, - [31]672 glielo disse con una disinvoltura che a Pietro dispiacque e tenendo le mani - [31]673 senza guardarla: Ho pensato sempre a te. Ghsola si volse verso uno degli - [31]674 Perch sta con te?. Ella non si trov a corto di bugie; e, dopo aver cavato la - [31]675 Egli pens: "Si affezionata ora a lei, come prima a Giacco e a Masa!". - [31]676 "Si affezionata ora a lei, come prima a Giacco e a Masa!". E disse, per timore - [31]677 ora a lei, come prima a Giacco e a Masa!". E disse, per timore e per - [31]678 lo prese: non doveva prometterle a un tratto il suo amore, per non - [31]679 domand: E tu hai mai pensato a me?. Sent che con queste parole s'era - [31]680 fece l'incredula, aggiungendo: Ma non a me sola!. Egli era incapace di - [31]681 dovuto combattere per chiamarla a s. Il suo sogno d'amare era ancora - [31]682 la sua bellezza non sarebbe valsa a niente se non avesse avuto anche un - [31]683 in mezzo alla stanza, dette un'occhiata a Ghsola, le stese la mano, e usc - [31]684 verniciato di rosso: le pareti sono fatte a brandelli dalle finestre troppo larghe e - [31]685 tra l'abside della chiesa di San Iacopo, a sponda del fiume, e tra la chiesa di - [31]686 Cascine; nella luce e lontani. Torn a casa molto tardi; cambi di posto ai - [31]687 si disse, sempre con gioia, a voce alta: A domani c' poco - [31]688 sempre con gioia, a voce alta: A domani c' poco!. Stette indeciso - [31]689 si ripetessero i suoi movimenti intorno a lui. Il colore del suo vestito era - [31]690 si fece leggere la lettera dal suo amico; a cui aveva gi detto, a modo suo, della - [31]691 dal suo amico; a cui aveva gi detto, a modo suo, della visita, non fidandosi - [31]692 che non sarebbero stati possibili a loro. Finita la lettera, egli baci - [31]693 ridere di pi, ma anche per l'allegrezza, a camminare con i tacchi e a girare su - [31]694 l'allegrezza, a camminare con i tacchi e a girare su se stessa. Egli ci si divert, - [31]695 si divert, ma chiese: Come fai a volergli bene? Cos. E rifece - [31]696 e le domand sottovoce: Anche a lui?. Ella si rialz tutta e impallid, - [31]697 lui. Il signor Alberto credette a Ghsola, e ne fu contento. Mentre ella - [31]698 nascosta. Temendo che stesse troppo a pensare, gli disse: Che cosa c' - [31]699 con le spalle volte al lume. Poi si mise a girare un dito intorno all'orlo del suo - [31]700 sentendosi in fallo, volse la testa. ... a fare il comodo vostro. Ella rise. - [31]701 di sorridere, si lisci i baffi, and a guardarla negli occhi, le dette un - [31]702 con diffidenza comica: Non ti riesce a farti baciare da lui?. E aggiunse per - [31]703 e siccome la donna entrava, si sederono a cenare. Ghsola, lusingata perch - [31]704 con un'altra lettera, and lei stessa a trovarlo. Non poteva darsi che la - [31]705 da vero? E allora sarebbe tornata a Siena non contadina, ma padrona. - [31]706 ne aveva dato uno solo; e pensava a Ghsola. No; egli non doveva andare - [31]707 Egli non aveva mai detto cos a nessuna donna! Ella, quasi che lo - [31]708 subito! Com'era bella! Si sederono a faccia, provando egli un piacere - [31]709 provando egli un piacere impacciato a sorriderle, ed ella badando a fare come - [31]710 impacciato a sorriderle, ed ella badando a fare come lui. Poi avvicinarono le mani - [31]711 ma gli sorrideva, quasi invitandolo a capire e a smettere di amarla a quel - [31]712 sorrideva, quasi invitandolo a capire e a smettere di amarla a quel modo con la - [31]713 a capire e a smettere di amarla a quel modo con la pretesa di non esser - [31]714 e disse lesta: Bisogna che torni a casa. Pietro pens: " bene in - [31]715 fare, incuriosita. E gli sorrise come a un ragazzo: gi con una dolcezza ch'era - [31]716 per rassicurarsi che non fosse costretta a mentirgli, chiese: Quella che vidi - [31]717 chiese: Quella che vidi quando venni a trovarti?. Ma Ghsola se ne accorse e - [31]718 and, senza voltarsi mai. Ed egli stette a vederla sparire dietro una piegata, - [31]719 gli rasent il volto: se fosse stato a Poggio a' Meli, l'avrebbe presa. Ghsola - [31]720 a' Meli, l'avrebbe presa. Ghsola, a pena distante, le parve di aver perso - [31]721 e di non rispondere. And invece a cercare Ghsola, con un'impazienza che - [32]722 Mi aspettavi?. Ella, per tenerlo a bada, rispose: Forse. Allora - [32]723 provasse una specie di contrariet anche a parlare, gli venne detto: Non - [32]724 L'aspett soltanto per non mancare a ci che egli stesso le aveva chiesto. - [32]725 anche le loro ombre parevano chiome: a pena si distinguevano da quelle vere. - [32]726 da quelle vere. Ella venne a passi rapidi. Era senza cappello e - [32]727 ridicolo dicendole che doveva tornare a Siena. Ma, infine, ella gli chiese, - [32]728 chiese sospirando: Penserai sempre a me?. Allora Ghsola rispose, con - [32]

729 subito. Egli si sofferm dinanzi a lei, e l'obblig a fare lo stesso. - [32]730 si sofferm dinanzi a lei, e l'obblig a fare lo stesso. La mia sorella Lucia - [32]731 tempo ? Anno, quando venne a trovarmi. E ti vuol bene? - [32]732 Perch? Dimmelo. Se non lo dici a me!. Non lo so. Non ci - [32]733 senza dir nulla. E siccome si mise a camminar lesta lesta come se avesse - [32]734 Pietro si commoveva fino a pensare: "Se anche fosse disonesta per - [33]735 approfittarne. Piangerei. L'aiuterei a fare in modo che si cambiasse. - [33]736 Talvolta si diceva: "Sono proprio a Siena? Non mi pare la stessa. - [34]737 verso la met d'agosto, decise d'andare a prenderla, perch tornasse a Radda ad - [34]738 d'andare a prenderla, perch tornasse a Radda ad aspettare il loro matrimonio; - [34]739 il consenso? Intanto, facendola stare a Radda, si sentiva pi sicuro di lei. - [34]740 prestare il denaro per il viaggio. Ma a Firenze, in quelle poche ore, gli pareva - [34]741 poche ore, gli pareva d'essere sempre a Siena, in cima alla Via di Camporegio, - [34]742 attorno al Duomo, fermandovisi sotto a pena che lo toccano; ma, a guardare di - [34]743 sotto a pena che lo toccano; ma, a guardare di l la profondit vuota di - [34]744 gli facevano angoscia. I vicoli, simili a spaccature e a cretti enormi, - [34]745 angoscia. I vicoli, simili a spaccature e a cretti enormi, s'anneravano. Tra i - [34]746 i muri rettangolari, che spesso hanno a comune, nelle insenature o nelle - [34]747 che cadesse come quando piove a dirotto. Un briaco cominciava a - [34]748 piove a dirotto. Un briaco cominciava a cantare e poi smetteva. La Costaccia - [34]749 d'un abisso, e il Costone quasi a picco, con il suo arco greve e largo che - [34]750 e storti: alcune volte le case stanno a due e tre angoli l'uno dentro l'altro, - [34]751 due e tre angoli l'uno dentro l'altro, a cerchio, a nodi, serrate insieme, - [34]752 angoli l'uno dentro l'altro, a cerchio, a nodi, serrate insieme, mescolate, - [34]753 e s'avventano case, di sghembo, a traverso, come riescono e possono; - [34]754 dai Tufi, sorreggono quelle che hanno a ridosso, le trattengono dalla loro voglia - [34]755 rialzi sembra che ci sia un parapiglia a mulinello, negli abbassamenti le case - [34]756 frane. Oppure si possono contare fino a dieci file di tetti, lunghe lunghe, - [34]757 campagna, non volessero pi tornare a dietro. Ma gli pareva d'essere - [34]758 qualcuno dei suoi compagni, di spiegare a loro l'equivoco avuto, e come si fosse - [34]759 fresca e annaffiata, si cominciava a rivedere la gente: pi fitta in Via - [34]760 e nella Piazza del Duomo. In fondo a Via Cavour, il poggio di Fiesole; alto e - [34]761 il poggio di Fiesole; alto e verde. A Badia, quando scese dal tranvai, Pietro - [34]762 subito si dolse che non fosse gi andata a Radda; ed ella rispose che aspettava lui - [34]763 Gli fece caso che rispondesse proprio a quel modo e non altrimenti. - [34]764 mi devi rispondere di no; devi aspettare a casa tua. Mi farai piacere. Poi pens - [34]765 ella era per ubbidire, chiese: Vieni a Siena con me, allora. Ella sorrise e - [34]766 insieme, mentre ella si tirava a dietro, quasi chiudendogli l'uscio in - [34]767 fece caso che potesse venirsene via cos a pena glie ne aveva parlato. Il signor - [34]768 nessuno, n meno da lei, che andava a trovarlo, di rado, qualche mezz'ora, nello - [34]769 tempo. Egli l'aveva pregata di tornare a Radda, soltanto finch il processo non - [34]770 volta, Ghsola aveva dovuto cominciare a contentarsi di pane mangiato soltanto - [34]771 qualche frutta. Ma, non volendo tornare a casa e non avendo dove andare, - [34]772 Se ti vuoi riposare, vengo vicino a te. Vuoi appoggiare la testa su la mia - [35]773 correva, correva troppo! Pareva a Pietro che lo sfuggisse e non lo volesse - [35]774 stati mentali; ma non gli apparteneva. A Poggibonsi, un treno, allontanandosi, - [35]775 un treno, allontanandosi, divenne a poco a poco pi corto, finch non ne - [35]776 treno, allontanandosi, divenne a poco a poco pi corto, finch non ne rest - [35]777 delle stazioni le aumentavano la noia. A Siena, ricus di andare in casa della - [35]778 dir niente di me. Ella ci riusciva a vivere come voleva! La sentiva forte e - [35]779 S: accontentami. Vuoi fare sempre a modo tuo. Non vero che questa sera - [35]780 delle tre vie, che s'annodano insieme a Porta Ovile, scendevano, pendendo tutti - [35]781 pezzetto d'una delle vie assomigliava a un baratro pietroso; e una donna, - [35]782 Scusami se non voglio... Ma di retta a me. Ella s'impazient e si ferm un' - [35]783 Ascoltami... ho pensato di portarti a mangiare da mio padre. Io gli ho detto - [35]784 mio padre. Io gli ho detto che andavo a Poggibonsi, dove ho un amico; e gli - [35]785 guardarla, e poi rispose: E creder a noi?. Gi la curiosit dei passanti li - [35]786 Ghsola stette molto tempo a testa bassa, non per riflettere, ma per - [35]787 non per riflettere, ma per sforzarsi a non pensare ad altro: e poi rispose: - [35]788 Tacquero perch si sentirono vicini a bisticciare; poi egli, dopo uno di quei - [35]789 in cui si odono tutte le cose, la prese a braccetto fino allo scalino della - [35]

790 mano, si ferm e le disse: A pena che avr servito questi signori, - [35]791 esser di pretesto per essere venuta a Siena, lo ringrazi. Domenico, ch'era - [35]792 cos irriconoscibile da quando stava a Poggio a' Meli, and in cucina; e, - [35]793 se si fosse trattato di avventori, ordin a voce alta da cena per Pietro e per lei. - [35]794 pagano!. Ghsola, disinvolta, si mise a ridere; e le dispiacque solo per orgoglio - [35]795 in trattoria, non voleva sedersi a tavola; ma Pietro la supplic, sottovoce, - [35]796 bassa, senza guardarli mai, usc e and a sfogarsi dal suo amico droghiere: un - [35]797 le amanti, sia pure che facesse bene a fare il comodo suo ora che era giovine. - [35]798 il malumore. Poi la lasci nella trattoria a chiacchierare con la cugina Rosaura, - [35]799 E Ghsola accompagnata da lei and a trovare la zia, raccontandole una filza - [35]800 curiosa di vedere come sarebbe andata a finire! Gi era prossima la mezzanotte; - [35]801 ammucchiate in mezzo ai campi. A Ghsola, presa dalla stanchezza e dal - [35]802 nella sua anima, ma non riesciva a togliere tutte le cose che c'erano. Si - [35]803 Evitava di pensarci, per essere attenta a quel che accadeva intorno a lei e a - [35]804 attenta a quel che accadeva intorno a lei e a quel che le dicevano. Domenico - [35]805 a quel che accadeva intorno a lei e a quel che le dicevano. Domenico, - [35]806 almeno due ore prima d'andare a letto, ordin: Chiudete le porte. - [35]807 gli disse volentieri: Io salgo in casa a trovare le lenzuola per Ghsola. - [35]808 Ghsola passando rapidamente vicino a lui, quasi provocandolo, lo salut. La - [35]809 quando era piccino. Ma vorresti andare a vederlo? Che braccia grosse tu hai!. - [35]810 bene la casa, si avanz quasi a tastoni, attraversando la stanza - [35]811 dormiva. Allora si chin e cominci a baciarlo su la bocca. Egli, senza finire di - [35]812 di destarsi, sent un brivido; ed esclam a voce alta: Sei tu, Ghsola!. - [35]813 Le disse anche: Bisogna che impari a leggere, almeno; me l'ha promesso. Ma - [36]814 volesse: sentiva rimorso di mandarla a Radda! E non os pi n meno tenerle - [36]815 sul serio niente e fece subito sapere a Domenico che se ne sarebbe andata. - [36]816 andata. Accompagnata da Pietro, and a Poggio a' Meli, dai nonni; e cos non - [36]817 delle altre; e le parve che girasse a cerchio e poi saltasse in qua e l; - [37]818 e poi saltasse in qua e l; sentendosi, a seconda di quel moto, strappare le - [37]819 rientrarono in casa; e allora si rimise a sedere e guard verso gli usci: - [37]820 su le ginocchia. Che risate insieme, a pena nella strada passava qualcuno! Il - [37]821 non era vero. Allora, Carlo le si mise a sedere accanto; toss prima, e dopo un - [37]822 prima d'entrare da Giacco, si sofferm a guardare la luna che pareva escita - [38]823 strada del campo, che dall'aia menava a quel ciliegio vicino al quale s'erano - [38]824 fronde. Ghsola era nervosa e pronta a darglisi tutta. Stava per dirgli: "Perch - [38]825 contraffacendo la voce di lui, si ferm a guardare il cielo. Egli, credendole, - [38]826 un uomo!. Pietro le rispose come a se stesso: Io ti voglio bene!. - [38]827 estasi doventava sensuale, volle tornare a dietro: Ghsola non doveva accorgersene - [38]828 lontani. Gli assalariati si chetarono a posta; anche per riguardo al - [38]829 era rimasto inclinato verso un tiglio. A Poggio a' Meli ci si divertiva! Fuori - [38]830 fossero state gommose. Cominciarono a baciarsi, ella appoggiandosi alla - [38]831 cancellata di legno, ed egli stringendosi a lei; nascosti nell'ombra della siepe. Ma, - [38]832 rispondere agli assalariati che ascoltava a suo malgrado, chiam proprio in quel - [38]833 mentre; e Pietro e Ghsola andarono a casa. Qualche assalariato, invaso da - [38]834 mese. Carlo rimase un po' di tempo a spiare dal suo uscio quando - [38]835 perch non gli pareva vero d'andare a letto senza aver parlato con Ghsola. - [38]836 far la strada da sola. Camminarono a braccetto; mentre l'altra ragazza, non - [38]837 non osando avvicinarsi troppo, si teneva a distanza. Ma, volgendosi, la vedevano - [38]838 le braccia nude, voleva che si affrettasse a rimettersi il giacchetto color rosa; e - [39]839 esciva ed entrava, dando un'occhiata a loro e una nel piazzale; per vedere se - [39]840 per vedere se gli assalariati stessero l a curiosare. Temeva pi che mai le loro - [39]841 sua pretesa! Non s'arrischiava n meno a ringraziarne Dio, perch temeva - [39]842 detto altre volte: Non si pu chiedere a Dio una cosa, di cui non siamo degni. - [39]843 di cui non siamo degni. Pietro porse a Ghsola il pettine, poi le abbotton il - [39]844 giovinetta. Il suo volto s'indur, sino a prendere un'aria d'angoscia sinistra. - [39]845 Ma somigliava ad altre volte; a quando s'era accontentato di toccare - [39]846 muoversi pi: credeva di dover stare a quel modo un tempo indefinibile, forse - [39]847 sempre. Pietro e Masa, cos intorno a lei, le facevano venire un brivido. E li - [39]848 venire un brivido. E li avrebbe presi a pedate. Quando Pietro la decise ad - [39]849 da sole sopra un ginocchio. Appoggiata a Masa e a Pietro, prese un'aria di - [39]850 un ginocchio. Appoggiata a Masa e a Pietro, prese un'aria di bambina. Masa - [39]

851 pensiero; e attesero che cominciasse a mangiare il pane che stringeva con - [39]852 dall'ospedale. Egli reggeva accanto a s un fazzoletto rosso, pieno di - [39]853 gli occhi velati, e pareva che si trovasse a disagio; come se avesse voluto che la - [39]854 dipinto lo stemma postale. Ghsola sal, a capo basso. Poi fece comprendere che - [39]855 "Non sta bene qui!". Ella sorrise, a se stessa, di lui; mentre la diligenza si - [39]856 Verso settembre, and a trovarla a Radda. Questo paese, il cui - [40]857 Verso settembre, and a trovarla a Radda. Questo paese, il cui mucchio di - [40]858 il cui mucchio di case si continua a vedere, prima di arrivarci, per parecchi - [40]859 per parecchi chilometri in fondo a un bosco, in cima a una collinetta, - [40]860 chilometri in fondo a un bosco, in cima a una collinetta, cos silenzioso che si - [40]861 lo avrebbe atteso la sera per riportarlo a Siena. Di l a Radda, and a - [40]862 la sera per riportarlo a Siena. Di l a Radda, and a piedi. Travers tutto il - [40]863 a Siena. Di l a Radda, and a piedi. Travers tutto il bosco: tra i - [40]864 e fitti, d'un colore che sbiadisce fino a divenire una trasparenza. Incontr - [40]865 dove drizzare il volo, dopo un tratto a sghembo, risparivano nelle profondit. - [40]866 tutti avrebbero pensato ch'egli andasse a trovare Ghsola perch gli si dava. - [40]867 Lucia, che l'aveva una volta conosciuto a Poggio a' Meli, gli and incontro in - [40]868 ambedue se ne stavano in silenzio a guardarsi, Lucia torn in cucina a far - [40]869 a guardarsi, Lucia torn in cucina a far da mangiare. Perch non sei a - [40]870 Perch non sei a casa dei tuoi genitori?. Ella lo - [40]871 torcerle un polso: ella con gli occhi fissi a terra, lo lasci fare, senza curarsene. - [40]872 una mano la sdrucitura, pronta invece a togliersi tutta la veste; e gli disse: - [40]873 faccio il comodo mio. Perch sei venuto a Radda? Sei venuto proprio per me? Ci - [40]874 vero?. Ella, allora, si mise a ridere, sempre pi lasciva. Egli riprese, - [40]875 e le baci tutta la gola, l'obblig a guardarlo, affascinandosi degli occhi. - [40]876 gli volse le spalle. Egli l'esamin cos a lungo, impacciato. Ma ella avendo - [40]877 la bocca; egli esit, poi lasci venire a s tutta quella sensazione che lo - [40]878 impossibile che tu possa farne a meno. Del resto, se tu vuoi, io - [40]879 mezzogiorno, Pietro doveva gi pensare a tornarsene via; e lo disse a Ghsola. Ma - [40]880 gi pensare a tornarsene via; e lo disse a Ghsola. Ma ella, che se n'era - [40]881 Ghsola insist: Dormi qui. Io verr a baciarti come feci l'altra volta a Siena. - [40]882 verr a baciarti come feci l'altra volta a Siena. Egli temette, allora, che - [40]883 parola; ma siccome sembrava che a lui non ci pensasse n meno pi, non le - [40]884 pi, non le disse altro, e s'avvi a passi lenti fuori del paese; e pi d'una - [40]885 pi d'una volta avrebbe voluto tornare a dietro. Ghsola si riscosse, e guard - [40]886 Se dopo partorito, fosse riescita a farsi sposare, era sicura di avere un - [41]887 ingannato fino al punto da dargli a intendere ch'era incinta per colpa sua! - [41]888 fatto niente per piacere in quel modo a Pietro e perch egli si ricordasse di lei: - [41]889 molte cose del tempo ch'era stata a Poggio a' Meli. Ci s'era affezionata; e - [41]890 A Radda i suoi genitori non avevano - [41]891 che sarebbe tornata via subito e che a loro non doveva importare niente delle - [41]892 volevano bene, i parenti erano i primi a difenderla. Borio era morto d'una - [41]893 rivale s'era fatto vecchio anzi tempo; e, a Ghsola, quando la vide due o tre - [41]894 Ma Ghsola, dopo che l'amico di Badia a Ripoli l'aveva lasciata, sent una certa - [41]895 paura di se stessa. I mesi di Badia a Ripoli le tornavano a mente spesso; - [41]896 I mesi di Badia a Ripoli le tornavano a mente spesso; perch l si era divertita - [41]897 mente spesso; perch l si era divertita a esser libera e sola, e sicura che tutte le - [41]898 tutte le sere il signor Alberto tornava a casa. vero che doveva star fuori di - [41]899 ma non le mancava mai niente. E a Firenze, purch accompagnata, ci - [41]900 muricciolo, coperto e riempito sopra a calcina sola, nascevano le primole e - [41]901 tendevano sul prato del campo; accanto a un cancello tra due pilastri quadrati, - [41]902 per conto suo, nessuno aveva pensato a scandalizzarsi. Ora doveva guadagnare - [41]903 Era, ormai, a quel modo; e ogni giorno ci si - [41]904 A settembre egli torn a Firenze con il - [42]905 A settembre egli torn a Firenze con il pretesto degli esami di - [42]906 e fosse tentato di vincersi. Ghsola, gi a Firenze prima di lui, stava in una di - [42]907 la faccia perch non pot fare a meno di chiederle: Perch eri gi - [42]908 purezza assoluta, rispose senza badare a quel che diceva: Sono arrivata ora. - [42]909 che tornassi la mia padrona di Badia a Ripoli. E a Radda non ho potuto a - [42]910 la mia padrona di Badia a Ripoli. E a Radda non ho potuto a nessuno - [42]911 a Ripoli. E a Radda non ho potuto a nessuno dettare la lettera per te, - [42]

912 restare con me? Ho gi pensato a chiederle il permesso. Egli, - [42]913 Escirono subito insieme; e andarono a spasso per Firenze. Mangiarono; e, poi, - [42]914 Mangiarono; e, poi, si trattennero a parlarsi in uno di quei sedili del - [42]915 tutto degli esami; e non sapeva se a Ghsola gliene importasse o no. E - [42]916 e di paura; ricordandogli la sua vita a Siena. Se non avesse temuto di far - [42]917 Se non avesse temuto di far dispiacere a Ghsola, l'avrebbe pregata, con tutta la - [42]918 con lui. Ma quando Ghsola torn a trovarlo, tutto cambi. L'avrebbe - [42]919 A Siena, Pietro invent che gli esami - [43]920 che egli non facesse alcuna allusione a Ghsola. Il suo malumore e la sua - [43]921 stesso; anzi, si credette perduto dinanzi a lei. Ma pensava, ogni mattina, - [43]922 ritrarsi tutta la tranquillit morale, a cui s'era soltanto avvicinato. - [43]923 un uomo semplice e rozzo dinanzi a un raffinato ed un cattivo. E allora - [44]924 aveva fatto, accordandogli troppo anche a riguardo di Ghsola. Egli stesso l'aveva - [44]925 i servi e con qualche cliente che andava a salutarlo. Pietro pensava a tutte le - [44]926 che andava a salutarlo. Pietro pensava a tutte le cose famigliari che avrebbe - [44]927 lane e i suoi due soli libri, due romanzi a dispense illustrate. Pensava ai quattro - [44]928 illustrate. Pensava ai quattro guanciali a cui ella s'appoggiava; i quali si erano - [44]929 un'altra impronta e un altro significato a tali cose. Ghsola sarebbe stata la - [44]930 esciva prestissimo senza dir niente a lui, che si provava a dare un'altra - [44]931 senza dir niente a lui, che si provava a dare un'altra intonazione a quei sogni - [44]932 si provava a dare un'altra intonazione a quei sogni che si hanno durante il - [44]933 dunque, d'esser destinato soltanto a soffrire: "Perch io non posso vedere - [44]934 Ghsola? Nessuno costretto come me a rinunciare a tutto. E nessuno se ne - [44]935 costretto come me a rinunciare a tutto. E nessuno se ne immischia. Non - [44]936 bottega, perch non volesse obbligarlo a lavorare. " possibile ch'io sia costretto - [44]937 lavorare. " possibile ch'io sia costretto a correre dal pizzicagnolo, a comprare il - [44]938 sia costretto a correre dal pizzicagnolo, a comprare il formaggio? Oppure a - [44]939 a comprare il formaggio? Oppure a prendere una sporta e farla riempire di - [44]940 del resto, non acconsentirebbe pi a sposarmi". Un giorno, ricevette una - [44]941 al modo di trovarsi i denari per andare a sorprendere Ghsola. Rebecca non glieli - [44]942 insist: Come vuoi che possa chiederli a mio padre? Se li faccia dare da - [44]943 Gli disse: Non pu fare a meno d'andare subito domattina?. - [44]944 altra volta. Dio mio, come faccio a trovarli! Perch non pensa a metterli - [44]945 faccio a trovarli! Perch non pensa a metterli da parte un pochi per - [44]946 che Ghsola si faceva spedire le lettere a Badia a Ripoli; ma non poteva darsi - [44]947 si faceva spedire le lettere a Badia a Ripoli; ma non poteva darsi che avesse - [44]948 una piccola felicit che non somigliava a nessun'altra. Pens: "Perch ho creduto - [44]949 insieme; oltrepassava le pinete a picco, acuminate, ancora sparse - [44]950 dietro i pali telegrafici, i cipressi a fasci, cipressi come rinchiusi dagli altri - [44]951 l'amore, che fino allora aveva portato a Ghsola, gli pareva un'indegnit - [44]952 possibile che Ghsola si trovi in mezzo a tale gente?". E, come per fuggire, sal - [45]953 come dinanzi ad un incubo improvviso; a cui non voleva credere. Balbett - [45]954 si arrest subito; impallid fino quasi a svenire; ma poi torn a dietro, - [45]955 fino quasi a svenire; ma poi torn a dietro, sorreggendosi con un gomito - [45]956 afferrare come da una forza, la segu a caso in una stanza di cui vide soltanto - [45]957 profilo della gravidanza. Egli si curv a baciarla, quasi piangendo: Perch stai - [45]958 davanti alla sorpresa. Egli si decise a parlare pi in fretta. Alzati. - [45]959 alla vita; una levatrice che teneva a retta le partorienti. Pietro si volse a lei - [45]960 Pietro si volse a lei intimorito dell'effetto che i suoi - [45]961 coda dell'occhio e cercando di chiedere a Ghsola quel che dovesse fare. Pietro - [45]962 volle chiuderlo; ma non riusc a spingere il chiavistello. Nondimeno non - [45]963 ci ode nessuno. Allora egli, voltandosi a lei con uno sguardo pieno di piet e di - [45]

a' 33 1 disse di stare pi che poteva a Poggio a' Meli, al podere comprato da poco. Il - [1]2 le gambe, perch non cadesse. Poggio a' Meli si trovava fuori di Porta Camollia - [1]3 E il Rosi cambi addirittura Poggio a' Meli. Egli fermava il cavallo quando fin - [1]4 messo tra gli assalariati di Poggio a' Meli i suoi vecchi genitori Giacco e - [1]5 un inverno, Pietro non rivide Poggio a' Meli; udendone solo parlare tra il - [2]6 aveva due poderi a confine con Poggio a' Meli, non voleva che Pietro parlasse - [5]7 altri: la trattoria e gli avventori, Poggio a' Meli e gli assalariati. Alla nuova - [6]

8 il giorno di San Giuseppe. Da Poggio a' Meli s'udivano gli scampanii, che si - [8]9 Ha fatto bene. Qui a Poggio a' Meli non si vede mai nessuno. E a - [8]10 legno gi attaccato; e furono a Poggio a' Meli poco prima del tramonto. - [11]11 come voleva il trattore, a Poggio a' Meli, dopo qualche mese Antonio si - [13]12 le altre, torn con Antonio a Poggio a' Meli; perch aveva scommesso di farlo - [13]13 Perch siamo venuti a Poggio a' Meli? Non ci siamo divertiti. Una - [13]14 i fiori, anche perch vicino a Poggio a' Meli c'era un giardino; che andava - [15]15 le forbici. Quando tornava a Poggio a' Meli, aveva gi imparato l'aria della - [15]16 L'ultimo giorno che stette a Poggio a' Meli, mentr'era per addormentarsi con - [18]17 in paura; gli pareva che Poggio a' Meli fosse trascinato via lontano ed - [20]18 finisci! Vedi: dovresti andare a Poggio a' Meli!. E, come faceva ad ogni - [21]19 faceva castrare tutte le bestie di Poggio a' Meli; e gli assalariati ci si divertivano, - [22]20 che Domenico teneva a Poggio a' Meli, s'innamor di Rebecca; e fece - [23]21 vecchio che tutti spregiavano, a Poggio a' Meli avrebbero magari rubato i - [23]22 ricca? Tre giorni dopo, torn a Poggio a' Meli. Su la capanna soleggiata batteva - [23]23 tempo, a meno che non fosse a Poggio a' Meli. - [26]24 era stata mandata via da Poggio a' Meli, con astuta precauzione, da - [29]25 in impicci. Ella era andata a Poggio a' Meli a dodici anni ed era tornata a - [29]26 andava sola; e ripensava a Poggio a' Meli. Gi tornare a Radda era stato - [29]27 rasent il volto: se fosse stato a Poggio a' Meli, l'avrebbe presa. Ghsola, a - [31]28 irriconoscibile da quando stava a Poggio a' Meli, and in cucina; e, come se - [35]29 che mi fece mandar via da Poggio a' Meli quando s'accorse che anche allora - [36]30 Accompagnata da Pietro, and a Poggio a' Meli, dai nonni; e cos non rimise pi - [36]31 inclinato verso un tiglio. A Poggio a' Meli ci si divertiva! Fuori del cancello, - [38]32 l'aveva una volta conosciuto a Poggio a' Meli, gli and incontro in cima alle - [40]33 cose del tempo ch'era stata a Poggio a' Meli. Ci s'era affezionata; e, tornataci - [41]

abbagliavano 1 1 le baracche di un circo equestre abbagliavano con i loro lumi ad acetilene, - [27]