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RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA presenta Sabrina Ferilli in con Giorgio Panariello regia di Luca Manfredi Una coproduzione RAI FICTION – IMMAGINE E CINEMA con la partecipazione di JLA CREATION e FRANCE 2 in associazione con EOS Prodotto da Edwige Fenech

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RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA

presenta

Sabrina Ferilliin

conGiorgio Panariello

regia di Luca Manfredi

Una coproduzioneRAI FICTION – IMMAGINE E CINEMA

con la partecipazione di JLA CREATION e FRANCE 2

in associazione conEOS

Prodotto da

Edwige Fenech

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Cast tecnico

Regia Luca Manfredi

Soggetto e Sceneggiatura Laura Toscano e Franco Marotta

Direttore della fotografia Gino Sgreva

Musiche Nicola Piovani

Montaggio Luciana Pandolfelli

Fonico Andrea Fiorentini

Scenografia Mariangela Capuano

Costumi Lina Nerli Taviani

Valentina Taviani

Organizzatore di produzione Giandomenico Stellitano

Coordinatore di produzione Francesco Martino de Carles

Produttori Rai Cecilia Cope - Paola Pannicelli

Una coproduzione

Prodotto da

RaiFiction – Immagine e Cinema

Edwige Fenech

Con la partecipazione di

in associazione con

JLA CreationFRANCE 2

EOS Enterteinment

Ordine noncontrattuale

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Cast artistico

Matilde Sabrina Ferilli

Ettore Giorgio Panariello

Viazzi Sergio Solli

Mike Oliver Bootz

Nicola Mariano Guido Caprino

Venerando Giuliano Persico

Stella Francesca Nunzi

Marina Rossana Gavinel

Pianista Enrico Arias

Carmela Lucianna De Falco

Sarta Silvana Bosi

A. Maggi Luisa De Santis

Soldato Frank Frank Crudele

Suor Margherita Paola Tiziana Cruciani

Ordine noncontrattuale

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MATILDE, diretto da Luca Manfredi e interpretato da Sabrina Ferilli e da Giorgio

Panariello, è stato girato tra Terni, Amelia e Roma.

Il tv movie, che fa parte della collezione di film “Tre storie di donne”, scritta da

Laura Toscano e Franco Marotta e prodotta da Immagine e Cinema di Edwige

Fenech per Rai Fiction, si svolge nel ‘44, cronologicamente a metà tra ANGELA e

LUCIA, gli altri due film-tv diretti, rispettivamente, da Andrea e Antonio Frazzi e

da Pasquale Pozzessere.

La trilogia andrà in onda su Rai Uno a partire dal 20 settembre

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la storia

Matilde ha trent’anni. È una soubrettina senza talento, sentimentale, generosa,

insicura e incolta. La sua vita è tutta condizionata dalla Storia: innamorata di un

ufficiale tedesco, subisce l’umiliazione di una inconsapevole colpa: con l’arrivo

degli americani e la liberazione di Roma, Matilde è accusata di collaborazionismo

e viene cacciata, derubata, picchiata. Respinta anche dalla famiglia, prova a

ricominciare. Ma non è facile. Gira teatri e agenzie, frequenta i portici di piazza

Esedra e quelli di piazza Colonna, per rimediare una particina. Ma le voci

circolano. Il disprezzo l’accompagna. Il suo passato, unito allo scarso talento, le

chiude tutte le strade. I soldi finiscono e comincia la fame, quella vera. Finché

non ritrova Ettore, un comico che non se la passa meglio: anche lui è disoccupato

e spesso soffre la fame. Ettore le offre di fare coppia sul palcoscenico: lui può

aiutarla e lei, che non ha nulla da perdere, accetta.

La guerra finalmente finisce. Tutto funzionerebbe, anche se Matilde di stoffa ne

dimostra assai poca, se nella sua vita non entrasse ora Mike, un soldato

americano di cui si innamora. E come ogni volta sembra per sempre. Ma prima

che Matilde trovi il coraggio di parlarne con Ettore, Mike sparisce dalla sua vita.

Un’altra delusione. Compensata per fortuna da un contratto che la porta in giro

per il Lazio con una scassata compagnia di avanspettacolo, che però ha successo.

Matilde comincia ad acquistare sicurezza. E sfiora anche un altro amore: in un

paesino vicino a Roma il giovane assessore Mariano, è folgorato dalla sua

bellezza, dalla sua simpatia, dalla sua umanità. Le fa una corte discreta, ma

pressante. Ma proprio quando tutto sembra andare per il meglio, Mariano scopre

la storia dell’ufficiale tedesco. Prima che sia lui a lasciarla, lo fa lei. Per fortuna c’è

ancora Ettore, anche se appare sempre più distratto. Gli americani stanno

lasciando Roma e d’un tratto Ettore sparisce, lasciando nei guai la compagnia e

Matilde, che viene licenziata in tronco. Ma lei non si dà per vinta e comincia a

cercarlo.

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luca manfredi

Luca Manfredi si è specializzato nel 1980 in tecnica pubblicitaria, presso l'Istituto

Europeo di Design.

Nel 1981 inizia a realizzare filmati pubblicitari. Nello stesso anno avvia anche una

lunga collaborazione con la più importante agenzia pubblicitaria italiana, lo studio

Armando Testa di Torino, vincendo diversi premi dell'Art Directors Club Italiano.

Si è avvicinato al cinema nel 1988, come regista di una seconda unità, girando le

scene per i titoli di testa del film Sposi di Pupi Avati.

Dal 1992 al 1993 ha ideato, scritto e diretto la serie di 10 telefilm polizieschi Un

commissario a Roma, vincendo diversi premi televisivi.

Nel 1994 ha scritto e diretto Buon compleanno Gianmaria, uno dei cinque episodi

del film Ottantametriquadri, presentato al festival di Venezia.

Nel 1996 scrive con Cecilia Calvi la sceneggiatura del film La classe non e’ acqua,

diretto dalla stessa Calvi e distribuito dalla Medusa.

Nel 1997 ha scritto e coordinato insieme a Dido Castelli una serie di 12 telefilm per

Mediaset e la tv tedesca, dal titolo Sotto il cielo dell’Africa.

Nel 1998 scrive e realizza Grazie di tutto , il suo primo lungometraggio come regista

di cinema.

Con Grazie di tutto vince il "Ciné Banc d'Essai" (il premio del pubblico) al Festival

del Cinema Mediterraneo di Montpellier, in Francia.

Nel 1999 ha lavorato come sceneggiatore alla prima serie tv Don Matteo.

Sempre nel 1999 ha scritto e poi diretto, a Cuba, il film tv Meglio tardi che mai.

Nella stagione 2000-2001 ha ideato, scritto e diretto, insieme ad Alberto Simone,

una serie di sei film dal titolo Le ragioni del cuore.

Sempre nel 2001 ha ideato, scritto e diretto per conto della Scuola Nazionale di

Cinema, un film-documentario sulla vita di Nino Manfredi, intitolato Ottant’anni da

attore, facente parte di una importante collana sui grandi maestri del cinema

italiano, curata da Lino Miccichè.

Nel 2002 ha diretto Un posto tranquillo.

Nel 2003 ha diretto Questo amore.

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sabrina ferilli

Sabrina Ferilli nasce a Fiano Romano nel 1964. Frequenta la scuola di teatro del

paese e tenta invano di entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Debutta al cinema con piccoli ruoli; il primo è nel 1986 in Caramelle da uno

sconosciuto di Franco Ferrini. Ma è nel 1990 con Americano rosso di Alessandro

D’Alatri che ha inizio la sua carriera cinematografica. Seguono: Piccoli omicidi

senza parole di José Quaglio, Centro storico di Roberto Giannarelli (1991), Un

giorno di festa di Salvatore Maira (1991), Vietato ai minori di Maurizio Ponzi

(1992); Diario di un vizio di Marco Ferreri. Con La bella vita di Paolo Virzì (1994)

viene consacrata diva del cinema, vincendo il Nastro d’argento e il Ciak d’oro

come Migliore Attrice. Seguono: Il giudice ragazzino di Alessandro di Robilant

(1994); Anche i commercialisti hanno un’anima di Maurizio Ponzi (1994); Vite

strozzate di Rocky Tognazzi (1995); Ferie d’agosto di Paolo Virzì (1995 – Premio

Sacher d’oro come Migliore Attrice); Oranges amères di Michel Such (1995);

Ritorno a casa di Alessandro Benevenuti (1996); Il Signor quindici palle di

Francesco Nuti (1997); Tu ridi di Paolo e Vittorio Taviani (1997); I fobici di G.

Scarchilli (1998); A ruota libera di Vincenzo Salemme (2000); L’acqua e il fuoco di

Luciano Emmer (2002), Christmas in love di Neri Parenti (2004).

Parallelamente inizia la carriera televisiva di presentatrice (presenta tra l’altro

Sanremo nel 1996) e attrice. La ricordiamo tra l’altro in L' isola dei misteri regia di

Paolo Poeti (1989); Una storia italiana regia di Stefano Reali (1992); Leo&Beo di

Rossella Izzo (1996); Commesse 1 e 2 di Giorgio Capitani (1998 – 2001); Le ali

della vita 1 e 2 di Stefano Reali (1999 - 2001); Come l’America dei Fratelli Frazzi

(2000); Rivoglio i miei figli (2004), Al di là delle frontiere di Maurizio Zaccaro

(2004), Dalida di Joyce Bunuel (2004)

In teatro: Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini (in scena al Teatro Sistina

nelle stagioni 1994-5 e 1995 – 6); Un paio d’ali di Garinei (1996- 7 / 1997 – 8);

Rugantino di Garinei (in scena al Teatro Sistina nelle stagioni 1998- 9 / 1999 –

2000 e 2000 – 2001).

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giorgio panariello

Nel 2002 ha ricevuto il Telegatto e l’Oscar della tv.

A teatro ricordiamo: Quaderni a quadretti (1992), Vicini birichini (1993), La legge è

ovale per tutti (1994), Panariello sotto l’albero (1995), Panariello sotto l’albero...

l’anno dopo (1996), Boati di silenzio (1997), Nuovi boati di silenzio (1998),

Panariello light ’99 (1999), Prove di uno show (2000), Panariello chi? (2001-2002),

Panariello d’estate (2002), Chissà se sarà uno show (2002-2003), Il borghese

gentiluomo (2003-2004-2005).

Al cinema: Albergo Roma di Ugo Chiti (1996), Finalmente soli di Umberto Marino

(1997), Bagnomaria del quale è anche regista (1999), Al momento giusto del quale

è anche regista (2000), Ti amo in tutte le lingue del mondo di Leonardo Pieraccioni

(2005).

In televisione: Vernice fresca (1994), Aria fresca (1995), Su le mani (1996), Va ora

in onda (1997), Maurizio Costanzo Show (1997-1998), Sanremo estate (1999),

Torno sabato (2000), Maurizio Costanzo Show (2000-2001), Torno sabato – la

lotteria (2001), Torno sabato... e tre (2003-2004), Ma il cielo è sempre più blu

(2004-2005).

sergio solli

Al cinema ha interpretato tra l’altro: Il mistero di Bellavista di Luciano de

Crescenzo (1984), Così parlò Bellavista di Luciano de Crescenzo (1984), Sotto...

sotto... strapazzato da anomala passione di Lina Wertmüller (1984), Stregati di

Francesco Nuti (1987), O’ re di Luigi Magni (1989), Basta! Ci faccio un film di

Luciano Emmer (1990), Morte di un matematico napoletano di Mario Martone

(1992), Io speriamo che me la cavo di Lina Wertmüller (1992), Il Postino di Michael

Redford (1994), Croce e delizia di Luciano de Crescenzo (1995), Fondali notturni di

Nino Russo (2000), E adesso sesso di Carlo Vanzina (2001), Stregati dalla luna

(2003) di Pino Ammendola e Nicola Pistoia, Pater Familias di Francesco Patierno

(2003), Certi bambini dei fratelli Frazzi (2004).

In televisione: Anni ’50 di Carlo Vanzina (1998), Anni ’60 di Carlo Vanzina (1999).

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oliver bootz

Volto noto della televisione tedesca. Matilde è il suo primo lavoro in Italia.

guido caprino

In teatro ha interpretato: Buried child di Sam Shepard per la regia di Vincent Kid,

Non si sa come e L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello, Otello, Amleto e

Troppo rumore per nulla di Shakespeare, The camino real e La gatta sul tetto che

scotta di Tennessee Williams, Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller, Domino

Courts di William Hauptman. Inolter dal 1991 ha lavorato regolarmente con il

Teatro Dialettale Siciliano.

Ha interpretato quattro cortometraggi: Hate you e Jim, Tod e Butch di Stefano

Barberi (1998), Uomini in gabbia di Maurizio Scala (1999) e Deadline di Massimo

Coglitore (2002, vincitore del Festival del mare ostia – Festival di Taormina),

Per la televisione ha interpretato: Vento di ponente di Ugo Fabrizio Giordani e

Alberto Manni e Una famiglia in giallo di Alberto Simone.