COMUNITA' MONTANA AGORDINA COMUNI DI TAIBON...

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NOME FILE 02 03 00 REV. 01 EMESSO PER PROGETTO COMMITTENTE RED. CONTR. APPR. UNITA' DI MISURA DATA COD. COMM. SCALA 1 (/$% PROGETTISTI TITOLO REGIONE VENETO PROVINCIA DI BELLUNO PROGETTISTI Ing. Marco Adriani Ing. Vincenzo Pujia Ing. Edoardo Capezzali Ing. Cristina Sabatini Arch. Pierpaolo Papi Geol. Laura Piano Geom. Stefano Adriani Geom. Giuseppino Brugiotti COMUNITA' MONTANA AGORDINA COMUNI DI TAIBON AGORDINO, AGORDO, LA VALLE AGORDINA REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO CICLO-PEDONALE LUNGO LA VALLE DEL MEDIO BASSO CORDEVOLE STRALCIO FUNZIONALE NEI COMUNI DI TAIBON AGORDINO, AGORDO, LA VALLE AGORDINA PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO S/Cag002/12ES - RZE001/00 TUCCI BONCI ADRIANI LUGLIO 2012 DEFINITIVO - ESECUTIVO DI VARIANTE Cag002RZE001_00

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NOME FILE

0203

00REV.

01

EMESSO PER

PROGETTO

COMMITTENTE

RED. CONTR. APPR.

UNITA' DI MISURA

DATA

COD. COMM.

SCALA

NÁ ELAB.

PROGETTISTI

TITOLO

REGIONE VENETOPROVINCIA DI BELLUNO

PROGETTISTI

Ing. Marco AdrianiIng. Vincenzo PujiaIng. Edoardo CapezzaliIng. Cristina SabatiniArch. Pierpaolo PapiGeol. Laura PianoGeom. Stefano AdrianiGeom. Giuseppino Brugiotti

COMUNITA' MONTANA AGORDINACOMUNI DI TAIBON AGORDINO,AGORDO, LA VALLE AGORDINA

REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO CICLO-PEDONALE

LUNGO LA VALLE DEL MEDIO BASSO CORDEVOLE

STRALCIO FUNZIONALE NEI COMUNI DI

TAIBON AGORDINO, AGORDO, LA VALLE AGORDINA

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

S/Cag002/12ES

-

RZE001/00

TUCCI BONCI ADRIANI LUGLIO 2012

DEFINITIVO - ESECUTIVO DI VARIANTE

Cag002RZE001_00

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Via Pievaiola 15 – 06128 Perugia

Tel. +39 075.5012011 - Fax. +39 075.5012099 e-mail: [email protected] – internet: www.sabsrl.eu

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

- 1 -

ELABORATO P.S.C. – PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (Art. 100 D.Lgs. 81/2008)

RIFERIMENTI NORMATIVI

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia si tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008

PROGETTO Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole

FIGURE PROFESSIONALI E FOTO AREA DI FUTURO CANTIERE

COMMITTENTE

Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina.

FOTO

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RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO

Ing. Livio De Bettio

REDATTORE PIANO DI SICUREZZA

ing. Marco Bonci (SAB srl)

COORDINATORE SICUREZZA DI PROGETTAZIONE

geom. Stefano Adriani (SAB srl)

FIRME DEI RESPONSABILI

geom. Stefano Adriani (SAB srl)

ing. Livio De Bettio (RUP)

L’impresa appaltatrice

L’impresa subappaltatrice

Il lavoratore autonomo

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- 2 -

INFORMATIVA PER LA PRIVACY

(Art.10 Legge 675/1996)

Lo scrivente Coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili (D. Lgs. 81/2008) Stefano geom. Adriani, con

sede operativa in Via Pievaiola 15, Perugia, allega nel presente Piano di sicurezza, l’informativa per il

trattamento dei Vostri dati personali comuni (NON SENSIBILI) ai sensi della legge citata in oggetto. I Vostri

dati personali comuni non vengono divulgati esternamente; eventuali furti nella sede dello scrivente

verranno contabilizzati e denunciati all’Autorità Giudiziaria per la Vostra migliore tutela.

I dati sono conservati in ufficio chiuso al pubblico all’interno di apposito contenitore e non sottoposto a

visione di terzi.

Nel caso si rendesse necessario il trattamento diretto da parte dello scrivente di Vostri dati personali

sensibili, verranno attuate le procedure contenute nel provvedimento del 30/09/1998,autorizzazione n°4

del Garante della privacy, che, in ogni caso, attualmente non fanno parte del servizio prestato dallo

scrivente.

In particolare, i dati comuni contenuti nel Piano di sicurezza possono essere forniti in copia ai soli soggetti

autorizzati (Committente, Progettista, Imprese operanti, ecc.) con l’impegno di non divulgare i dati stessi a

favore di altri soggetti non interessati all’appalto.

L’esame del Piano di sicurezza può essere effettuato in cantiere dagli Organismi Paritetici salvo le previste

autorizzazioni di accesso al cantiere che devono essere date per iscritto a questi soggetti privatistici o

dietro controllo dei responsabili di cantiere sempre presenti in loco.

Piena libertà di accesso è data agli Organi di Vigilanza quali: ASL, ISPETTORATO DEL LAVORO E

CARABINIERI.

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DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO DELL'IMPRESA EDILE APPALTATRICE

Data: ….…/….../………….

Oggetto: Dichiarazione sulle prescrizioni di sicurezza e salute per il cantiere ed accettazione del Piano di

Sicurezza e Coordinamento (art.96, commi 1 e 2, art.100, punto 3 D. Lgs. 81/2008).

Il sottoscritto ………….…..………………………………………………….. Legale rappresentante dell'Impresa appaltatrice

………………………………….………………………………………………………., visto l’art.95, comma 1, del D. Lgs. 81/2008 e

successive modifiche concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri ai

sensi del’art.96, commi 1 e 2, e del’art.100, punto 3 del citato decreto:

DICHIARA

l’accettazione del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento che costituisce, limitatamente al singolo

cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 17 comma 1, lettera a), all’articolo 18,

comma 1, lettera z), e all’articolo 26, commi 1, lettera b), e 3.

La presente costituisce accettazione degli adempimenti previsti a carico del datore di lavoro e dell’impresa.

Il Datore di lavoro

…………………………………………………………………………………

Per presa visione da parte del Coordinatore per l’esecuzione dei lavori

…………………………………………………………………………………

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INDICE

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

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1. PRINCIPI GENERALI .................................................................................................................. 12

1.1. GENERALITA’ SUL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - LINEE GUIDA DI COMPOSIZIONE ......... 12

1.1.1. APPLICABILITA’ DEL D.LGS. 81/2008 ........................................................................................... 13

1.1.2. OBIETTIVI DEL PSC ................................................................................................................... 13

1.1.3. FONTI PER LA REDAZIONE DEL P.S.C. .......................................................................................... 15

1.1.4. RIFERIMENTI NORMATIVI ........................................................................................................... 15

1.1.5. ACRONOMI ............................................................................................................................... 15

1.2. PRESCRIZIONI GENERALI DI SALUTE E SICUREZZA ....................................................................... 16

1.3. DEFINIZIONI E TERMINI DI EFFICACIA ......................................................................................... 19

1.4. CONTENUTI MINIMI ................................................................................................................... 23

2. SEZIONE ANAGRFICA - DESCRITTIVA .......................................................................................... 25

2.1 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA ........................................................................... 25

2.1.1 INDIRIZZO DEL CANTIERE (D.LGS. 81/08, ALLEGATO XV) .................................................................. 25

2.1.2 ENTITA’ DELL’OPERA (D.LGS. 81/08, ALLEGATO XV) .......................................................................... 25

2.1.3 DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI E’ COLLOCATA L’AREA ......... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

2.1.4 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE PRIMA DELL’APPRONTAMENTO CANTIERE ............................... 26

2.1.5 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA STATO ATTUALE CON INDIVIDUAZIONE OPERE IN PROGETTO ........ 27

2.1.6 BREVE DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE GEOMECCANICHE ED IDROGEOLOGICHE DEL TERRENO

(D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) .................................................................................................... 44

2.1.7 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE SCELTE PROGETTUALI,

ARCHITETTONICHE, STRUTTURALI E TECNOLOGICHE (D.LGS. 81/2008, ART. 100, ALLEGATO XV) ERRORE. IL

SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

2.1.7.1 RELAZIONE TECNICA GENERALE ............................................... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

2.1.7.2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO .................................................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

2.1.7.3 ELABORATI ESPLICATIVI DELL’INTERVENTO IN PROGETTO CON L’INDIVIDUAZIONE DELLE PRINCIPALI

OPERE DA REALIZZARE E DELLE OPERE INTERCETTATE ............... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

2.2 SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA (D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ................................... 44

2.2.1 RECAPITO DEI SOGGETTI INTERESSATI ....................................................................................... 47

2.2.2 ESPLETAMENTI PRIMA DELL’APERTURA DEL CANTIERE ................................................................... 47

2.2.3 ESPLETAMENTI AL MOMENTO DELL’APERTURA DEL CANTIERE ......................................................... 48

3. SEZIONE TECNICA – VALUTAZIONE RISCHI, PROCEDURE E APPRESTAMENTI .................................... 51

3.1 CRITERIO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ....................................................................................... 51

3.1.1 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORAZIONI ............................................. 51

3.1.2 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE OPERATIVA DEI RISCHI A SEGUITO EVENTUALE INTEGRAZIONE DEL

PSC ATTRAVERSO I POS (2° MATRICE) ........................................................................................ 53

3.1.3 IDENTIFICAZIONE DELLA FIGURA CHE VIENE COINVOLTA NELLA LAVORAZIONE /ATTIVITÀ. ............... 53

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3.2 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI A SITO, ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, LAVORAZIONI –

PRESCRIZIONI, PROCEDURE ESECUTIVE, APPRESTAMENTI ED ATTREZZATURE ................................ 54

3.2.1 IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE .................................................................................... 54

3.2.1.1 AREE COINVOLTE DALLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI ................................................................... 54

3.2.1.2 AREA DI CONSEGNA DEI LAVORI ................................................................................................. 56

3.2.1.3 AREA OPERATIVA DI CANTIERE ................................................................................................... 56

3.2.1.4 SERVIZI VARI ........................................................................................................................... 56

3.2.1.5 INDIVIDUAZIONE DEI SOTTOSERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE INTERFERENTI (D.LGS. 81/2008,

ALLEGATO XV) ............................................................................................................................. 57

3.2.1.6 INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE AEREE PRESENTI (D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ............................... 57

3.2.1.7 PRESENZA DI EDIFICI / AMBIENTI CON PARTICOLARE ESIGENZE DI TUTELA ..................................... 58

3.2.1.8 IN CASO DI LAVORI IN ORARIO NOTTURNO .................................................................................. 58

3.2.1.9 VINCOLI .................................................................................................................................. 59

3.2.1.10 .................................................................................................... BONIFICA DA ORDIGNI BELLICI

.............................................................................................................................................. 60

3.2.1.11 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE CON VALUTAZIONE ANALITICA

.............................................................................................................................................. 60

3.2.2 IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE ................................................................. 63

3.2.2.1 RECINZIONE DI CANTIERE (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ................................................... 63

3.2.2.2 VIABILITA’ PRINCIPALE DI CANTIERE (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) .................................... 64

3.2.2.3 MODALITA’ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)

.............................................................................................................................................. 64

3.2.2.4 CARTELLO DI CANTIERE (D.P.R 380/01) ....................................................................................... 65

3.2.2.5 SEGNALETICA DI SICUREZZA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ............................................... 65

3.2.2.6 SERVIZI IGIENICO – ASSISTENZIALI (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) .................................... 66

3.2.2.7 ALTRI BARACCAMENTI (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ........................................................ 66

3.2.2.8 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI TECNICI DI CANTIERE (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) .......... 67

3.2.2.9 EVENTUALI IMPIANTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)

.............................................................................................................................................. 67

3.2.2.10 ...... IMPIANTO ELETTRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)

.............................................................................................................................................. 68

3.2.2.11 . IMPIANTO DI MESSA A TERRA DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO

XV) ......................................................................................................................................... 69

3.2.2.12 ....... IMPIANTI DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA

.............................................................................................................................................. 69

3.2.2.13 .. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO

XV) ......................................................................................................................................... 70

3.2.2.14 IMPIANTO DI VENTILAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (EX D.LGS. 494/96, ART. 12, C. 1,LETT.

B, ART. 100 NUOVO D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ............................................................................. 70

3.2.2.15 ........... IMPIANTO IDRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (ART. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)

.............................................................................................................................................. 70

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3.2.2.16 ........ IMPIANTO FOGNARIO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (AT. 100 D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)

.............................................................................................................................................. 70

3.2.2.17 ................................................................................................ ZONE A SPECIFICA DESTINAZIONE

.............................................................................................................................................. 70

3.2.2.18 ................................................... ATTREZZATURE E MACCHINE (ART. 100 .LGS. 81/2008, ALLEGATO XV)

.............................................................................................................................................. 71

3.2.3 IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI........................................................................................... 72

3.2.3.1 CONDIZIONI ATMOSFERICHE AVVERSE E SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA ............................... 80

3.2.4 SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE, MISURE DI

COORDINAMENTO .................................................................................................................... 82

3.2.4.1 INIZIATIVE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DELLE LAVORAZIONI SIA PER I LAVORATORI CHE

PER I NON ADDETTI AI LAVORI ................................................................................................... 84

3.2.5 ANALISI DELLE FASI E SUB-FASI DEI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE .......................... 84

3.2.5.1 PREMESSA ............................................................................................................................... 84

3.2.5.2 ELENCO DELLE FASI E SOTTOFASI LAVORATIVE ............................................................................ 85

3.2.5.3 CRITICITA’ FUNZIONALI .......................................................................................................... 100

3.2.6 APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE E MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA ........................ 100

3.2.7 RISCHI INTRINSECI ALLE LAVORAZIONI E PRESCRIZIONI SPECIFICHE PER CIASCUNA FASE ............. 102

3.3 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI AD INTERFERENZE FRA LAVORAZIONI ED USO COMUNE DI

ATTREZZATURE E SERVIZI - PRESCRIZIONI, PROCEDURE OPERATIVE, APPRESTAMENTI .................. 103

3.3.1 ELENCO DELLE EFFETTIVE INTERFERENZE SPAZIALI RISCONTRATE NEL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI

............................................................................................................................................ 103

3.3.2 PRESCRIZIONI OPERATIVE E/O D.P.I. DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE LAVORATIVE

............................................................................................................................................ 104

3.3.3 COORDINAMENTO GENERALE PIANO ......................................................................................... 104

3.3.4 DIAGRAMMA DI AFFOLLAMENTO ............................................................................................... 105

3.3.5 MODALITA’ RELATIVE ALL’USO COMUNE DA PARTE DI PIU’ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI DI

APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA. (EX. D.P.R. 222/03,

ART. 2, C. 2, LETT. C, ART. 100 NUOVO D.LGS. 81/2008, ALLEGATO XV) ................................................... 105

3.3.6 PRESCRIZIONI OPERATIVE DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI TERZI ..................... 106

3.4 ORGANIZZAZIONE DELLA COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELL’INFORMAZIONE .............. 106

3.4.1 RIUNIONI DI COORDINAMENTO ................................................................................................ 107

3.4.2 ATTUAZIONE DELLE MODALITA’ ORGANIZZATIVE ........................................................................ 109

3.5 PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ..................................................................... 113

3.5.1 COMPITI DELL’IMPRESA APPALTATRICE ..................................................................................... 113

3.5.2 COMPITI DELL’IMPRESA ESECUTRICE ........................................................................................ 113

3.5.3 EMERGENZA INCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI ......................................................... 114

3.5.4 EMERGENZA E SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO ........................................................................ 116

3.5.5 ORGANIGRAMMA ESEMPIO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE .................................... 117

3.5.6 MODALITA’ DI CHIAMATA DEI SOCCORSI ................................................................................... 118

3.5.7 ELENCO NUMERI DI EMERGENZA ............................................................................................... 118

3.6 DURATA DELLE LAVORAZIONI ................................................................................................... 119

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4. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA E PENALI ........................................................................... 121

4.1 COSTI DELLA SICUREZZA ......................................................................................................... 121

4.2 ELENCO OPERE DEI COSTI SPECIFICI ATTINENTI L’OPERA DA REALIZZARSI ................................... 123

4.3 PENALITÀ ............................................................................................................................... 123

5. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO .......................................................................... 125

5.1 PREMESSA ............................................................................................................................. 125

5.2 REALIZZZAIONE DEI PONTI DI COLLEGAMENTO .......................................................................... 125

5.3 EVENTUALI INTRFERENZE CON CAVI AEREI DI ALTA TENSIONE ..................................................... 125

6. TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO .......................................................................................... 127

7. APPLICAZIONE E GESTIONE DEL PSC ......................................................................................... 129

7.1 PREMESSE ............................................................................................................................. 129

7.2 IMPRESE ESECUTRICI .............................................................................................................. 129

7.2.1 DATORE DI LAVORO ................................................................................................................ 129

7.2.2 APPALTATORE ........................................................................................................................ 130

7.2.3 RESPONSABILE DI CANTIERE (DIRETTORE TECNICO DI CANTIERE, CAPOCANTIERE) ..................................... 134

7.2.4 SUBAPPALTATORE E NOLI ........................................................................................................ 135

7.2.5 I LAVORATORI AUTONOMI ........................................................................................................ 137

7.2.6 FORNITURA DEI MATERIALI ...................................................................................................... 139

7.3 ADEMPIMENTI DEL COORDINATORE PER L’ESECUZIONE: RELAZIONE SULLA MODALITA’ CON LA QUALE IL

C.S.E. ASSOLVERA’ AI COMPITI PREVISTI PER LEGGE E CRITERI DI VERIFICA DEL PSC .................... 140

7.3.1 VERIFICA DELL’IDONEITA’ DEI PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA (P.O.S.) ....................................... 140

7.3.2 VERIFICA DELLA CORRETTA APPLICAZIONE, DA PARTE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI

AUTONOMI, DELLE DISPOSIZIONI PREVISTE NEL P.S.C. .............................................................. 140

7.3.3 ADEGUAMENTO DEL P.S.C. IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI MODIFICHE

INTERVENUTE ........................................................................................................................ 141

7.3.4 ADEGUAMENTO DEL FASCICOLO IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI

MODIFICHE INTERVENUTE ....................................................................................................... 141

7.3.5 VERIFICA DELL’ATTUAZIONE DI QUANTO PREVISTO NEGLI ACCORDI TRA LE PARTI SOCIALI ............. 142

7.3.6 VERIFICA PERIODICA DURANTE I PERIODI DI MAGGIOR RISCHIO DOVUTI AD INTERFERENZE DI LAVORO

............................................................................................................................................ 142

7.3.7 VERIFICA PERIODICA DELLE MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI

APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA142

7.3.8 INTEGRAZIONE DEL P.S.C. CON I NOMINATIVI DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI

AUTONOMI ............................................................................................................................ 143

7.3.9 ESPRESSIONE DEL PARERE SULLA LIQUIDAZIONE DEI COSTI DELLASICUREZZA PREVISTI IN BASE ALLO

STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI ....................................................................................... 143

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7.3.10 SEGNALAZIONE, AL COMMITTENTE O AL RESPONSABILE DEI LAVORI, DELLE INOSSERVANZE DEGLI ARTT.

94, 95 E 96 E ALLE PRESCRIZIONI DEL PIANO DI CUI ALL’ ART. 100 DEL D. LGS. 81/2008, AI SENSI

DELL’ART. 92, COMMA 1, LETTERA E DELLO STESSO DECRETO - SOSPENSIONE IN CASO DI PERICOLO

GRAVE ED IMMINENTE ............................................................................................................ 143

8. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO .......................................................................................... 146

8.1 CONTENUTI MINIMI ................................................................................................................. 146

9. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO .......................................................................................... 148

10. ELENCO ALLEGATI TIPO AL PSC ................................................................................................. 150

10.1 ALLEGATO I°: PLANIMETRIE PREDISPOSTE IN BASE AL PROGETTO CON L’INDICAZIONE DELLE AREE

INDICATIVE DI POSIZIONAMENTO DEI SERVIZI DELLE IMPRESE ................................................... 150

10.2 ALLEGATO II°: SCHEDE GENERICHE ATTREZZATURE, MEZZI ED IMPIANTI TECNOLOGICI UTILIZZATI PER LA

REALIZZAZIONE DELL'OPERA ................................................................................................... 150

10.3 ALLEGATO III° - SCHEDE GENERICHE D.P.I. E SOSTANZE................................................................ 150

10.4 ALLEGATO IV°: PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA PER LA

COMPOSIZIONE DEL PRESENTE PSC .......................................................................................... 151

10.5 ALLEGATO V°: DOCUMENTI DA TENERE IN CANTIERE ..................................................................... 151

10.6 ALLEGATO VI°: FACSIMILE DI NOMINA CSP ................................................................................... 156

10.7 ALLEGATO VII°: FACSIMILE DI NOMINA CSE .................................................................................. 156

10.8 ALLEGATO VII°: SCHEDA GENERICA LAVORAZIONI ........................................................................ 156

10.9 ALLEGATO IX°: SCHEMA DELLE CERTIFICAZIONI E/O DICHIARAZIONI DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO E

DEL LAVORATORE AUTONOMO ................................................................................................. 157

10.10 ALLEGATO X°: DIAGRAMMA DI GANTT .......................................................................................... 157

10.11 ALLEGATO XI°: SISTEMA DI GESTIONE COORDINAMENTO SICUREZZA IN ESECUZIONE ...................... 157

10.12 ALLEGATO XII°: PROPOSTA DI SOSPENSIONE DEI LAVORI / ALLONTANAMENTO DI IMPRESE/RISOLUZIONE

DEL CONTRATTO IN CASO DI INOSSERVANZE ALLE NORME DI SICUREZZA E SALUTE ...................... 157

10.13 ALLEGATO XIII°: VERBALE DI SOSPENSIONE DI SINGOLA LAVORAZIONE IN CASO DI PERICOLO GRAVE ED

IMMINENTE ........................................................................................................................... 157

10.14 ALLEGATO XIV°: VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA ....................................................................... 157

11. APPENDICE A - DEFINIZIONI .................................................................................................... 159

11.1 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI DELIMITAZIONI .......................................................................... 159

11.2 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI SEGNALAZIONI ........................................................................... 159

12. APPENDICE B – RAGGRUPPAMENTO TIPOLOGICO DELLE CATEGORIE DI OPERE ............................... 162

12.1 A) CIVILE: OPERE CIVILI COSTRUZIONE, MANUTENZIONE, RESTAURO .......................................... 162

12.2 B) TERRITORIO: OPERE IDRAULICHE - AMBIENTALE .................................................................... 163

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12.3 C) RETI COMPLESSE: OPERE PERTINENTI IL S.I.I. ....................................................................... 165

12.4 D) VIABILITÀ: OPERE PER LA MOBILITÀ ..................................................................................... 166

12.5 E) TECNOLOGICO: IMPIANTI E COMPLESSI IMPIANTISTICI ........................................................... 167

13. APPENDICE - C: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI .................................... 171

14. APPENDICE – D,E,F: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI .............................. 174

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PRINCIPI GENERALI

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1. PRINCIPI GENERALI

1.1. GENERALITA’ SUL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - LINEE GUIDA DI COMPOSIZIONE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. 1. Il PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità; i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle prescrizioni dell'articolo 3 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni.

Il presente PSC, al fine di risultare preventivamente efficace, viene composto per essere:

• specifico per realizzare l’opera a cui si riferisce. La specificità del documento risulterà evidenziata dalle

scelte tecniche, progettuali, architettoniche e tecnologiche, dalle tavole esplicative di progetto, dalla

planimetria e da una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno.

• leggibile/consultabile e quindi scritto in forma comprensibile per essere ben recepito dalle imprese, dai

lavoratori delle imprese, dai lavoratori autonomi e dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.)

nonché dal committente o dal responsabile dei lavori se nominato.

La leggibilità e la comprensibilità vengono ottenute attraverso:

o le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per

eliminare o ridurre al minimo i rischi i quali vengono descritti in modo semplice e sintetico;

o l’uso di un linguaggio semplice ed immediato soprattutto nella compilazione delle schede facenti

parte del PSC medesimo anche tramite l’utilizzazione di immagini;

o la predisposizione di planimetrie;

o l’impostazione schematica e sintetica delle varie sezioni del presente documento.

• realizzabile/fattibile, cioè traducibile concretamente dai responsabili tecnici delle singole imprese e dai

lavoratori autonomi, in quanto composto attraverso elementi fondamentali costituenti la progettazione

esecutiva necessaria alla realizzazione dell’opera.

• controllabile in ogni momento in quanto la sua strutturazione permette una facile consultazione da parte

di tutti i soggetti interessati.

Dal punto di vista tecnico il presente PSC è stato inoltre predisposto per risultare:

• integrato con le scelte progettuali perché queste ultime sono strettamente connesse ed interdipendenti

con le scelte in materia di sicurezza e salute;

• articolato per fasi lavorative in quanto la suddivisione dell’opera in fasi di lavoro permette di individuare

più facilmente:

o i rischi specifici e reali per il contesto in argomento;

o i momenti critici dovuti a lavorazioni interferenti;

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o le modalità per eliminare o ridurre detti rischi;

o quali soggetti abbiano in carico gli obblighi di sicurezza;

o la stima dei costi della sicurezza;

• sufficientemente analitico in quanto consente di individuare le tecnologie, le attrezzature, gli

apprestamenti, le procedure esecutive e gli elementi di coordinamento tali da garantire la sicurezza per

l’intera durata dei lavori;

• utilizzabile dalle imprese per integrare l’addestramento dei lavoratori addetti all’esecuzione dell’opera,

(grazie all’impostazione schematico – sintetica), e l’indicazione di comportamenti corretti che

consentono di ottenere una comunicazione tecnica semplice ed immediata.

• aggiornabile in qualsiasi momento, sia per l’eventuale introduzione di nuove e diverse lavorazioni a

seguito di varianti in corso d'opera, sia per tener conto di specifiche esigenze operative e di

organizzazione aziendale dell'impresa aggiudicataria dei lavori, a seguito degli esiti della gara d'appalto.

1.1.1. APPLICABILITA’ DEL D.LGS. 81/2008

Il presente Piano di Sicurezza è redatto per i lavori di “Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la

valle del medio basso cordevole”. Tali lavori rientrano nelle competenze del D.Lgs. 81/2008 in quanto ai

sensi dell’art. 90, comma 3 del D.lgs. 81/2008, nel cantiere in oggetto è prevista la presenza di più

imprese, anche non contemporanee, inoltre ai sensi dell’art. 88, comma 1 del D.lgs. 81/2008, il cantiere

edile è classificabile come “cantiere temporaneo o mobile” in quanto luogo in cui si effettuano lavori edili o

di ingegneria civile rientranti in: “Opere stradali”.

Copia del Piano di sicurezza dovrà essere trasmessa a tutte le imprese invitate a presentare offerte (circ.

min. lav. n° 73/97).

Il presente Piano dovrà essere integrato dal Coordinatore per l’esecuzione dei lavori nel caso di proposte

integrative presentate dalle imprese appaltatrici (art. 100 comma 5, D.Lgs. 81/2008).

Il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, è in possesso della abilitazione per tale pratica in

base ai requisiti richiesti dall’ art. 98 del D,Lgs. 81/2008, in quanto in possesso di diploma in geometra, di

attestato del corso di formazione, e operante nel settore delle costruzioni in edilizia per almeno tre anni.

1.1.2. OBIETTIVI DEL PSC

Il Piano di sicurezza e coordinamento (in sigla P.S.C.) è redatto e ai sensi dell’art. 90 del D.Lgs. 81/2008

recante attuazione all’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123, e nel rispetto del ex. D.P.R. n. 554/99

del 21 dicembre 1999 relativo al "Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori

pubblici”, aggiornato ai sensi della Legge 163/06 etc..

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Nella redazione del presente documento sono state contemplate le normative riportate in elenco nel cap. 1

: “Informazioni di carattere generale” al par.fo 1.4 : “Riferimenti normativi”.

Il P.S.C. è parte integrante del Contratto d'Appalto delle opere in oggetto e la mancata osservanza di

quanto previsto nel P.S.C. costituisce violazione delle norme contrattuali (art. 100, D.Lgs. 81/2008 comma

2).

Sono ammesse integrazioni al presente P.S.C. da parte dei Datori di lavoro delle imprese esecutrici, da

formulare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori, l'accettazione delle quali non può in alcun modo

comportare modifiche economiche ai patti contrattuali.

Si rammenta che la violazione da parte delle Imprese e dei Lavoratori autonomi di quanto predisposto dal

D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, art. 95 e 96, e alle prescrizioni contenute nel P.S.C di cui all’art. 100 del citato

Decreto costituisce giusta causa di sospensione dei lavori, allontanamento dei soggetti dal cantiere o di

risoluzione del contratto.

Tali imprese, nonché le imprese o i lavoratori autonomi che parteciperanno ad eventuali subappalti,

dovranno dimostrare la loro idoneità tecnica e professionale anche attraverso la produzione dei documenti

contenuti nel seguente elenco, da considerarsi indicativo e non esaustivo:

1. certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato;

2. documento di valutazione dei rischi,

3. specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto, di

macchine, attrezzature, e opere provvisionali,

4. elenco dei DPI,

5. nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incarichi dell’attuazione delle

misure di prevenzione incendi, e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione

emergenza,

6. nomina del medico competente quando necessario,

7. attestati di formazione,

8. libro matricola,

9. dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica,corredata degli estremi delle denunce dei

lavoratori effettuate dall' I.N.P.S., all' I.N.A.I.L. e alle Casse Edili.

10. dichiarazione sul tipo di contratto di lavoro applicato,

11. documento unico di regolarità contributiva,

12. dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del

D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81.

Le imprese esecutrici, prima dell'esecuzione dei rispettivi lavori, dovranno presentare il proprio Piano

operativo di sicurezza (P.O.S.), da intendersi come piano di dettaglio e di complemento al P.S.C., al

Coordinatore per l'esecuzione, inoltre devono verificare la congruenza dei POS delle imprese esecutrici

rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti POS al CSE:

I lavori non potranno darsi inizio se non è avvenuta la formale approvazione del POS da parte del

Coordinatore per l'esecuzione.

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È fatto obbligo, ai sensi dell’ art. 96 D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81, di cooperare da parte dei Datori di lavoro

delle imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, al fine di trasferire informazioni utili ai fini della

prevenzione infortuni e della tutela della salute dei lavoratori.

L’ Appaltatore dovrà rispettare e far rispettare, tutto quanto previsto nel PSC organizzando un’ apposita e

idonea struttura gerarchica composta dal Direttore di Cantiere e preposti di cantiere. Tale struttura

gerarchica dovrà essere riportata nel POS, comunicata al Committente, alla Direzione Lavori e al C.S.E. Tali

soggetti dovranno essere reperibili sempre per tutta la durata del contratto. Durante tutte le fasi di lavoro,

dovrà essere sempre presente almeno uno dei soggetti suddetti che abbia competenze e poteri in relazione

agli aspetti di sicurezza, oltre che operativi ed esecutivi. Il non rispetto di tale obbligo contrattuale

comporterà la sospensione dei lavori con conseguenze a carico dell’ appaltatore. L’Appaltatore dovrà

pertanto firmare dichiarazione di presa visione e accettazione del P.S.C.

1.1.3. FONTI PER LA REDAZIONE DEL P.S.C.

Il documento à stato redatto previo sopralluogo sul sito con annessa documentazione fotografica, e

attraverso la visione di tutti gli elaborati progettuali in nostro possesso.

Inoltre si è tenuto conto di quanto descritto nella conferenza servizi del 04.09.2008, e di quanto citato nel

Decreto Interministeriale del 21 marzo 1988, n. 449, circa l’approvazione nelle norme tecniche per la

progettazione, l’esecuzione e l’esercizio delle linee elettriche aeree esterne.

1.1.4. RIFERIMENTI NORMATIVI

Fermo restando per l'Appaltatore la conoscenza ed il rispetto di tutta la legislazione vigente ed

eventualmente emanata in materia di prevenzione negli infortuni sul lavoro, viene di seguito riportata la

norma a cui ci si riferisce per la stesura del presente Piano:.

D.Lgs. 81/2008

Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

1.1.5. ACRONIMI

C.S.P. = Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione dell’opera,

C.S.E. = Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dell’opera,

D.P.I. = Dispositivi di Protezione Individuale,

P.S.C. = Piano di Sicurezza e Coordinamento,

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P.O.S. = Piano Operativo di Sicurezza, redatto da ciascuna impresa appaltatrice,

R.L.S. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza,

R.L.S.T. = Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali,

R.S.P.P. = Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione,

M.C. = Medico Competente,

Impresa = Impresa appaltatrice o capofila,

D.L. = Direzione Lavori,

R.L. = Responsabile Lavori.

1.2. PRESCRIZIONI GENERALI DI SALUTE E SICUREZZA

( Indicazioni di massima a discrezione di ogni singolo Coordinatore per la progettazione)

Le imprese, i lavoratori autonomi ed in generale tutti i soggetti che a vario titolo intervengono ed operano

nel cantiere a cui il presente PSC si riferisce devono obbligatoriamente utilizzare: infrastrutture, mezzi e

servizi di protezione, macchine, impianti, sostanze e materiali, attrezzature, apparecchiature,

apprestamenti, DPI e procedure di lavoro conformi alla normativa vigente. Far rispettare detta prescrizione

è compito specifico dei soggetti responsabili dell’impresa (datore di lavoro, dirigente, preposto,

eventualmente comandante di natante).

Le imprese a vario titolo interessate all'esecuzione dei lavori devono inoltre tassativamente indicare nel

proprio POS le persone che ricoprono i seguenti specifici ruoli nel cantiere in cui si andranno a realizzare le

opere in progetto:

Dirigenti; Preposti/Capi cantiere; Addetti antincendio; Addetti Gestione Emergenze; Addetti Primo Soccorso

e Addetti con funzioni particolari e specifiche.

Oltre ai nominativi devono essere prodotte tutte le indicazioni per contattare tali persone nel modo più

rapido ed efficace possibile (n° di telefono cellulare o altro idoneo mezzo in caso di zone non raggiungibili

mediante telefoni ).

Per ogni soggetto impegnato in cantiere deve essere prodotta tutta la documentazione necessaria per

valutare l’avvenuta informazione e formazione.

Il Coordinatore in fase di Esecuzione, a suo insindacabile giudizio, può verificare (ad esempio tramite la

compilazione di un questionario) il reale grado di comprensione del presente PSC da parte delle Imprese e

dei Lavoratori autonomi.

Un riscontro negativo a tale verifica può comportare la richiesta di adeguamento nei confronti dei soggetti

non correttamente informati e formati. Le imprese devono adempiere immediatamente a tale richiesta.

Si riportano di seguito alcune indicazioni di carattere generale sulle modalità di composizione del presente

Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), nel rispetto del DPR n° 222/2003, per la realizzazione delle

seguenti opere: realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole

nonché sui compiti dei principali soggetti della sicurezza nel cantiere.

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Il personale utilizzato per la realizzazione dei lavori:

• dovrà essere fisicamente idoneo ad eseguire tutte le lavorazioni previste nel progetto, aver

effettuato tutte le vaccinazioni prescritte dalla Legge e dovrà essere regolarmente sottoposto ai necessari

controlli sanitari da parte del medico competente;

• dovrà essere sufficientemente addestrato ad affrontare le situazioni di emergenza che si potrebbero

verificare nei luoghi dove verrà approntato il cantiere, con particolare riguardo ai protocolli da seguire in

caso di infortunio e alla prestazione dei primi immediati soccorsi;

• dovrà essere tecnicamente idoneo ad eseguire le lavorazioni cui sarà destinato in relazione alla

specifica qualifica, capacità professionale ed esperienza acquisita;

• dovrà aver svolto adeguata attività formativa generale riguardo ai lavori che normalmente svolge

l'impresa con particolare riferimento alle problematiche connesse alla sicurezza, alla prevenzione degli

infortuni ed alla tutela della salute dei lavoratori;

• dovrà essere tecnicamente idoneo a riconoscere residui pericolosi ed a gestire eventuali

ritrovamenti di ordigni bellici;

• dovrà essere tecnicamente idoneo a riconoscere ed a bonificare il cantiere da rischi di natura

biologica;

• dovrà ricevere i necessari DPI unitamente alle relative istruzioni per l'uso;

• dovrà essere a conoscenza delle caratteristiche e della pericolosità delle sostanze che verranno

utilizzate;

• dovrà ricevere approfondite informazioni in merito alle specifiche lavorazioni da eseguire

nell'intervento di cui trattasi ed ai relativi rischi connessi alle stesse, al corretto uso dei macchinari, delle

attrezzature e dei DPI, nonché agli specifici luoghi e circostanze in cui si svolgeranno i lavori ai fini del

rispetto delle norme di salute e sicurezza in cantiere;

• dovrà aver ben compreso tutte le disposizioni ricevute, sia dal datore di lavoro, sia attraverso il PSC

ed il POS, e non dovrà avere alcun dubbio in ordine alla loro concreta attuazione;

• dovrà segnalare tempestivamente al Coordinatore per l'esecuzione ogni episodio e/o circostanza

che implichi l'insorgere di pericoli non previsti nel PSC o di carenze negli apprestamenti per la sicurezza.

Il personale straniero dovrà essere in grado di comprendere ed esprimersi in italiano in modo sufficiente al

fine di poter comunicare in cantiere con tutte le persone a vario titolo interessate alla gestione dei lavori.

Non saranno ammessi regimi alimentari che possano compromettere il buon andamento delle lavorazioni.

Infine il personale preposto alla condotta, di automezzi e/o di mezzi d'opera mezzi speciali o natanti, dovrà

essere in possesso delle necessarie patenti e/o permessi propri e riferiti al mezzo.

Di tali circostanze e adempimenti il datore di lavoro dovrà fornire al coordinatore per l'esecuzione apposita

certificazione prima dell'inizio dei lavori.

In base alla "direttiva macchine" recepita nell'ordinamento italiano con D.P.R. 459/96, le attrezzature e i

mezzi d'opera da impiegare, ivi compresi quelli presi a nolo da terzi:

• dovranno essere marcate CE o comunque pienamente conformi alle vigenti norme tecniche;

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• dovranno essere perfettamente efficienti ed idonee alle lavorazioni cui saranno destinate nel

cantiere in oggetto;

• dovranno avere il libretto d'uso e manutenzione e/o il libretto di bordo tenuto costantemente

controllato ed aggiornato;

• dovranno essere regolarmente assoggettate alle revisioni periodiche prescritte dalla legge;

• dovranno essere del tutto indenni da qualsiasi alterazione o manomissione che ne possa

pregiudicare l'efficienza, la conformità al certificato di omologazione e la rispondenza alla vigente

normativa.

Le recinzioni fisse:

• dovranno essere verificate e rese corrispondenti ai carichi previsti, e pienamente conformi alle

vigenti norme tecniche;

• dovranno essere indenni da qualsiasi alterazione o manomissione che ne possa pregiudicare

l'efficienza, la sicurezza verso gli operatori e verso i terzi e la conformità alle leggi vigenti rilasciata dal

costruttore o comunque dalla Ditta installatrice.

Di tali circostanze e adempimenti il datore di lavoro dovrà fornire al coordinatore per l'esecuzione apposita

certificazione da allegare al POS prima dell'inizio dei lavori.

In ciascuna fase o sub - fase di lavoro tutti gli operatori, di qualsiasi impresa operante in cantiere, che

possano mutuamente interferire dovranno sempre potersi reciprocamente tenere sotto controllo ed essere

in grado di comunicare tra loro per i necessari consensi all'esecuzione di singole operazioni elementari;

dovranno inoltre, qualora necessario, essere sempre coordinati da almeno un preposto formalmente

nominato il quale avrà l'obbligo di segnalare eventuali comportamenti o situazioni difformi dalle vigenti

norme in materia di sicurezza e soprattutto di ordinare contestualmente la sospensione delle predette

lavorazioni in caso di necessità.

Tale disposizione vale anche nel caso venissero impiegati lavoratori stranieri i quali, ai fini dell'esatta e

puntuale comprensione delle disposizioni impartite, del pieno rispetto delle norme di sicurezza e della

corretta esecuzione dei lavori, dovranno conoscere inequivocabilmente la lingua italiana;

In nessuna fase di lavoro potrà essere presente in cantiere un solo operatore.

Almeno il capocantiere dovrà avere la qualifica di "preposto", nonché la funzione di coordinatore del lavoro

degli operatori a lui rispettivamente subordinati e di gestire le situazioni di emergenza.

Qualora in corso d'opera, a seguito dell'introduzione di varianti, si manifestasse la necessità di effettuare

una lavorazione non prevista dal PSC, l'impresa ha l'obbligo di sospendere le lavorazioni e informare

immediatamente il Coordinatore per l'esecuzione e il D.L.L. e si dovrà aggiornare il PSC ed il POS prima di

iniziare la predetta lavorazione.

Qualora il Coordinatore per l'esecuzione venisse a conoscenza dell'inizio di una lavorazione non prevista nel

progetto e/o nel PSC, avrà la facoltà di disporre immediatamente la sospensione di tale lavorazione. Essa

potrà riprendere soltanto dopo i necessari aggiornamenti al PSC ed al POS.

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Due lavorazioni che dovessero eventualmente effettuarsi contemporaneamente l'una sopra l'altra o l'una in

fianco all'altra sono considerate interferenti.

Tali interferenze dovranno pertanto essere evitate e le lavorazioni andranno eseguite in tempi diversi.

Le lavorazioni preliminari effettuate in officina da ciascuna impresa non fanno parte del cantiere e pertanto

sono soggette al D.Lgs. 81/2008. Unico responsabile in tal caso è il Datore di Lavoro di ciascuna impresa.

Nel caso di passaggi stretti e mancanza di area per l'inversione di marcia dei mezzi d'opera, si dovranno

destinare 1 o 2 lavoratori di assistenza a terra per coadiuvare l'autista in fase di manovra e di retromarcia,

segnalare gli spostamenti e regolamentare il traffico dei veicoli incrocianti e/o interferenti.

Tale assistenza dovrà essere garantita anche nel caso in cui i mezzi d'opera dovessero temporaneamente

impegnare tratti di strada nelle fasi di trasferimento da un'area operativa all'altra o da un'area operativa ad

un'area di interscambio, parcheggio e stazionamento di mezzi d'opera, stoccaggio provvisorio di materiali,

carico e/o scarico.

Nel POS dovranno infine essere previste idonee misure per contrastare gli eventuali rischi biologici e

comunque il personale dovrà essere sufficientemente addestrato per fronteggiare i pericoli conseguenti ad

incontri accidentali con serpenti, ratti, insetti e al contagio con agenti patogeni.

1.3. DEFINIZIONI E TERMINI DI EFFICACIA

DPR n° 222/2003, Capo I°, Art. 1. “Ai fini del presente regolamento si intendono per”: a) scelte progettuali ed organizzative: insieme di scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro. Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono effettuate nel campo della pianificazione temporale e spaziale dei lavori;

La pianificazione temporale e spaziale dei lavori è finalizzata alla realizzazione di un’opera compatibile con

la sicurezza e la salute dei lavoratori; quindi è stata realizzata l’interazione fra progettista ed Coordinatore

per la sicurezza in fase di progettazione dei lavori per effettuare già a livello progettuale quelle scelte, nel

campo delle tecniche e delle tecnologie costruttive, che presentano un livello di rischio inferiore.

Le scelte riguardano anche l’organizzazione del cantiere che svolge un ruolo fondamentale nella definizione

del “sistema” sicurezza: la realizzazione dei ponti di collegamento, nonché delle passerelle di

attraversamento fossi e canali ENEL dovrà avvenire contestualmente all’inizio del generico tratto di

intervento che li contiene, come meglio evidenziato nel crono programma dei lavori.

Per raggiungere tali scopi la nomina del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione dei lavori è

contemporaneamente a quella del progettista (come previsto dall’articolo 90 comma 3 del D.Lgs.

81/2008), indipendentemente dal livello di progettazione, in quanto il PSC interagisce con il progetto nei

vari livelli, preliminare, definitivo ed esecutivo.

Si riportano utili definizione ricorrenti nel presente documento:

- cantiere temporaneo o mobile, di seguito denominato: "cantiere":

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qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell’

ALLEGATO X.

- committente:

il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali

frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto di opera pubblica, il committente è il soggetto

titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell'appalto;

- responsabile dei lavori:

soggetto incaricato, dal committente, della progettazione o del controllo dell'esecuzione dell'opera; tale

soggetto coincide con il progettista per la fase di progettazione dell’opera e con il direttore dei lavori

per la fase di esecuzione dell’opera. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.

163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori è il responsabile unico del procedimento;

- lavoratore autonomo:

persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell'opera senza vincolo di

subordinazione;

- coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la progettazione dell'opera, di seguito

denominato coordinatore per la progettazione:

soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui

all'articolo 91;

- coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell'opera,

di seguito denominato coordinatore per l'esecuzione dei lavori: soggetto incaricato, dal committente o

dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 92, che non può essere il datore

di lavoro delle imprese esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e

protezione (RSPP) da lui designato;

- uomini-giorno:

entità presunta del cantiere rappresentata dalla somma delle giornate lavorative prestate dai

lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell'opera;

- piano operativo di sicurezza:

il documento che il datore di lavoro dell'impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere

interessato, ai sensi dell'articolo 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti sono riportati nell’ ALLEGATO

XV;

- impresa affidataria:

impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell’esecuzione dell’opera appaltata,

può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi ;

- idoneità tecnico-professionale:

possesso di capacità organizzative, nonché disponibilità di forza lavoro, di macchine e di attrezzature,

in riferimento alla realizzazione dell’opera.

- scelte progettuali ed organizzative:

insieme di scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il

coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi

di lavoro. Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da

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impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono effettuate nel campo della

pianificazione temporale e spaziale dei lavori;

- procedure:

le modalità e le sequenze stabilite per eseguire un determinato lavoro od operazione;

- apprestamenti:

le opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in

cantiere;

- attrezzatura di lavoro:

qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro;

- misure preventive e protettive:

gli apprestamenti, le attrezzature, le infrastrutture, i mezzi e servizi di protezione collettiva, atti a

prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo, a proteggere i lavoratori da rischio di infortunio ed a

tutelare la loro salute;

- prescrizioni operative:

le indicazioni particolari di carattere temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e procedurale,

da rispettare durante le fasi critiche del processo di costruzione, in relazione alla complessità dell'opera

da realizzare;

- cronoprogramma dei lavori:

programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell'opera, le lavorazioni, le fasi e le

sottofasi di lavoro, la loro sequenza temporale e la loro durata;

- PSC:

il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100;

- PSS:

il piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all'articolo 131, comma

2, lettera b) del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche;

- POS:

il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, lettera h, e all'articolo 131, comma 2, lettera c), del

D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche;

- costi della sicurezza:

i costi indicati all'articolo 100, nonché gli oneri indicati all'articolo 131 del D.Lgs. 163/2006 e successive

modifiche;

- attrezzatura di lavoro:

qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro;

- uso di una attrezzatura di lavoro:

qualsiasi operazione lavorativa connessa ad una attrezzatura di lavoro, quale la messa in servizio o

fuori servizio, l'impiego, il trasporto, la riparazione, la trasformazione, la manutenzione, la pulizia, il

montaggio, lo smontaggio;

- zona pericolosa:

qualsiasi zona all'interno ovvero in prossimità di una attrezzatura di lavoro nella quale la presenza di un

lavoratore costituisce un rischio per la salute o la sicurezza dello stesso;

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- lavoratore esposto:

qualsiasi lavoratore che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa;

- operatore:

il lavoratore incaricato dell’uso di una attrezzatura di lavoro;

- Si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato “DPI”,

qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo

contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni

complemento o accessorio destinato a tale scopo;

- segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di seguito indicata “segnaletica di sicurezza”:

una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce

una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che

utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione

verbale o un segnale gestuale;

- segnale di divieto:

un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo;

- segnale di avvertimento:

un segnale che avverte di un rischio o pericolo;

- segnale di prescrizione:

un segnale che prescrive un determinato comportamento;

- segnale di salvataggio o di soccorso:

un segnale che fornisce indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di

salvataggio;

- segnale di informazione:

- un segnale che fornisce indicazioni diverse da quelle specificate alle lettere da b) ad e);

- cartello:

un segnale che, mediante combinazione di una forma geometrica, di colori e di un simbolo o

pittogramma, fornisce una indicazione determinata, la cui visibilità è garantita da una illuminazione di

intensità sufficiente;

- cartello supplementare:

un cartello impiegato assieme ad un cartello del tipo indicato alla lettera g) e che fornisce indicazioni

complementari;

- colore di sicurezza:

un colore al quale e' assegnato un significato determinato;

- simbolo o pittogramma:

un'immagine che rappresenta una situazione o che prescrive un determinato comportamento,

impiegata su un cartello o su una superficie luminosa;

- segnale luminoso:

un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente, che e'

illuminato dall'interno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa;

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- segnale acustico:

un segnale sonoro in codice emesso e diffuso da un apposito dispositivo, senza impiego di voce umana

o di sintesi vocale;

- comunicazione verbale:

un messaggio verbale predeterminato, con impiego di voce umana o di sintesi vocale;

- segnale gestuale:

un movimento o posizione delle braccia o delle mani in forma convenzionale per guidare persone che

effettuano manovre implicanti un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori.

1.4. CONTENUTI MINIMI

I contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) sono quelli indicati nell’art. 100 del

D.Lgs. 81/2008 e si suddividono in:

• Contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) di carattere generale

• Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle

lavorazioni

• Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento

Detti contenuti vengono descritti, analizzati e spiegati in modo dettagliato nei capitoli successivi.

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SEZIONE ANAGRAFICA - DESCRITTIVA

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2. SEZIONE ANAGRFICA - DESCRITTIVA

2.1 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”:

a) l'identificazione e la descrizione dell'opera, esplicitata con:

1) l'indirizzo del cantiere;

2) la descrizione del contesto in cui è collocata l'area di cantiere;

3) una descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche;

2.1.1 INDIRIZZO DEL CANTIERE (D.Lgs. 81/08, allegato XV)

La struttura viaria principale del territorio in oggetto è rappresentata dalla strada ex-SS n. 203 Agordina

che, attraverso la chiusa dei Castéi, immette nella Conca Agordina per proseguire fino ai territori dell’Alto

Cordevole. Data la conformazione del territorio ed il richiamo turistico che esso esercita, trattasi di una

viabilità ad alto flusso veicolare con sede inserita in fondovalle ed attraversante direttamente gli abitati di

Agordo e Taibon, mentre il Comune di La Valle è collegato con una viabilità differente.

La distribuzione insediativa è caratterizzata da una maggiore concentrazione nei siti di fondovalle per la

presenza anche di attività produttive tra le quali prevalgono le occhialerie, mentre insediamenti di minore

entità sono rappresentati da agglomerati urbani anche con carattere di nuclei rurali in rilievo altimetrico

rispetto ai precedenti.

2.1.2 ENTITA’ DELL’OPERA (D.Lgs. 81/08, allegato XV)

Durata presunta lavori

(gg naturali e consecutivi ):

360 gg

Ammontare presunto dei lavori:

Rif. Computo metrico estimativo

Numero uomini/giorni:

(superiori ai 200 uomini - giorno)

Numero presunto imprese e

lavoratori autonomi:

Tre imprese

Zero lavoratori autonomi

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L’entità presunta “uomini - giorno” (Ex art. 2, c. 1, lettera f bis, D.Lgs. 494/96), rappresenta la somma

delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell’opera.

In termini grafici e analitici, tale parametro è la sommatoria (Si) di tutti i prodotti (ui * gi) di ogni singola

fase lavorativa. [u * g = Si ui *gi]. Il calcolo del numero uomini-giorni assume significato per valutare se

realizzare e spedire la notifica preliminare.

2.1.3 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE PRIMA DELL’APPRONTAMENTO CANTIERE

Si sottolinea che l’allestimento cantiere non sarà invasivo visto l’ambiente in cui si dovrà operare. Le aree

di cantiere saranno movibili nei tratti inerenti la realizzazione della pista ciclabile e fisse (seppure di durata

modesta) nell’ambito di realizzazione delle passerelle, ponti, attraversamenti canali, sistemazione muri in

pietra e consolidamento scarpate. Vista l’estensione della pista ciclo-pedonale sarà comunque opportuno

definire tre campi base, da dislocarsi secondo le indicazioni fornite dai vari comuni interessati

dall’intervento, preferibilmente da disporsi nel tratto di inizio, intermedio e finale della pista in progetto.

Le aree di cantiere mobili, che seguono in aderenza quelle di intervento, si collocheranno in ambienti

differenti, seppure raggruppabili nei seguenti luoghi:

- tracciato ferroviario dismesso,

- fiumi, torrenti e fossi,

- strade private e provinciali,

- attraversamenti di strade e rotatorie,

- aree di altra proprietà.

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2.1.4 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA STATO ATTUALE CON INDIVIDUAZIONE OPERE IN PROGETTO

Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade X Tralicci Fossati Strade X Tralicci Fossati

Inerente PSC X Scarpate X Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci X Fiumi Strade X Tralicci Fossati Strade X Tralicci Fossati

Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

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Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate X Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati X

Inerente PSC X Scarpate X Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni X Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati X Strade Tralicci Fossati

Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni X Incroci Fiumi Abitazioni X Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

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Inerente PSC X Scarpate X Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi X Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati X Strade Tralicci Fossati

Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

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Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate X Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi X Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

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Inerente PSC X Scarpate X Linee aeree Inerente PSC X Scarpate X Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

Inerente PSC X Scarpate X Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni Incroci Fiumi Abitazioni Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

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Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Inerente PSC X Scarpate Linee aeree Abitazioni X Incroci Fiumi Abitazioni X Incroci Fiumi Strade Tralicci Fossati Strade Tralicci Fossati

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in sintesi

Caratteristiche dell’area Descrizione

Caratteristiche paesaggistiche (Eventuali vincoli) Ridurre l’impatto ambientale durante lo svolgersi delle lavorazioni.

Caratteristiche urbanistiche (Eventuali vincoli e/o fasce di rispetto)

-

Viabilità al contorno Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5

Presenza di unità produttive o insediamenti limitrofi Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5

Caratteristiche geomorfologiche Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5

Caratteristiche idrogeologiche e geologiche, morfologiche e sismiche

Rif. Paragrafo 2.1.3, 2.1.4, 2.1.5

Caratteristiche climatiche territoriali e locali Nei periodi invernali il rischio di forti nevicate è probabile, quindi dovranno valutarsi periodi di inattività lavorativa e

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difficoltà di raggiungimento dell’area.

Linee aeree e sottoservizi Rif. Conferenza Servizi 04-09-2008, riportata nelle parti essenziali nel paragrafo 2.1.7.3

2.1.5 BREVE DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE GEOMECCANICHE ED IDROGEOLOGICHE DEL TERRENO (D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Si rimanda alla relazione geomeccanica e idrogeologica.

2.2 SOGGETTI DEL CANTIERE E DELLA SICUREZZA (D.lgs. 81/2008, allegato XV)

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: b) l'individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, esplicitata con l'indicazione dei nominativi dell'eventuale responsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e, qualora già nominato, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore per l'esecuzione con l'indicazione, prima dell'inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi”

I soggetti del cantiere e della sicurezza già individuati e coinvolti nella realizzazione delle opere di cui al

presente PSC sono i seguenti:

COMMITTENTE

Committente Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, Comuni di

Taibon Agordino, Agordo, la valle Agordina.

RESPONSABILE DEI LAVORI Responsabile

unico del procedimento

LIVIO ING. DE BETTIO

Comunità Montana Agordina

Uffici comunali

Tel. 0437 .641252

PROGETTISTI Studio di

progettazione SAB SRL

06128 Perugia

Via Pievaiola 15

075.5012011

ING. MARCO ADRIANI - ING. VINCENZO PUJIA - ING. EDOARDO

CAPEZZALI - ING. SABATINI CRISTINA - ARCH. PIERPAOLO PAPI - GEOL.

LAURA PIANO - GEOM. STEFANO ADRIANI - GEOM. GIUSEPPINO

BRUGIOTTI

STUDIO GEOLOGICO DEL TERRENO Geologo SAB SRL

06128 Perugia

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Via Pievaiola 15

Tel. 075.5012011 – Fax. 075.5012099

GEOL. LAURA PIANO

COORDINATORE PER LA SICUREZZA Coordinamento in

fase di progettazione dei lavori (CSP)

SAB SRL

06128 Perugia

Via Pievaiola 15

Tel. 075.5012011 Fax. 075.5012099

GEOM. STEFANO ADRIANI

Redattore del PSC SAB SRL

06128 Perugia

Via Pievaiola 15

Tel. 075.5012011 Fax. 075.5012099

ING. MARCO BONCI

I compiti dei soggetti della sicurezza sono riportati nel paragrafo 3.4, 3.5, 7.

I soggetti del cantiere e della sicurezza individuati dalle imprese appaltatrici e coinvolti nella

realizzazione delle opere di cui al presente PSC saranno quelli indicati nei POS delle rispettive imprese.

I nominativi che le imprese devono indicare nei propri POS sono quelli previsti di seguito.

Il preposto dovrà avere preparazione specifica ai fini della sicurezza e dovrà essere formalmente

nominato almeno un preposto per ogni cantiere.

Il preposto dovrà avere letto e controfirmato per conoscenza il PSC.

Il presente PSC si considera automaticamente integrato con tali nominativi alla data di inizio dei lavori.

Il Coordinatore per l’esecuzione valuterà la necessità di emettere eventuali indicazioni/prescrizioni sulle

funzioni esercitate da detti soggetti.

Relativamente agli addetti alla “Gestione Emergenze” ed alla funzione “Pronto Soccorso” andranno

inizialmente specificate le modalità di organizzazione di tali aspetti (gestione diretta del Committente,

affidamento a specifica impresa, affidamento a ciascuna impresa o lavoratore autonomo).

In fase successiva, prima dell’avvio dell’attività cantieristica vanno integrati i nominativi mancanti

allegando anche la Notifica art. 99 del d.lgs. 81/2008.

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IN SINTESI . PER LE IMPRESE: I DATI DI SEGUITO ELENCATI DOVRANNO ESSERE INSERITI DALL’APPALTATORE PER TUTTE LE IMPRESE CHE PARTECIPERANNO ALL’ESECUZIONE DELL’INTERVENTO. NEL CASO DI PIU’ IMPRESE APPALTATRICI, OGNI IMPRESA SARA’ RESPONSABILE DI INSERIRE I PROPRI DATI NEL PRESENTE PARAGRAFO. Impresa

mandataria Ragione sociale:

Impresa mandante

Ragione sociale:

Impresa esecutrice dell’intervento

Ragione sociale:

Sede:

Tel./Fax:

P.Iva:

Datore di lavoro:

Oggetto dell’appalto:

Codice INAIL attività:

Specialità dei lavori:

Direttore Tecnico di cantiere:

R.S.P.P.:

R.E.A.:

Impresa subappaltatrice

Ragione sociale:

Sede:

Tel./Fax:

P.Iva:

Datore di lavoro:

Oggetto dell’appalto:

Codice INAIL attività:

Specialità dei lavori:

Direttore Tecnico di cantiere:

R.S.P.P.:

R.E.A.:

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Lavoratore autonomo

Titolo:

Cognome:

Nome:

Indirizzo:

Telefono:

P.Iva:

Specialità dei lavori:

2.2.1 RECAPITO DEI SOGGETTI INTERESSATI

Ogni soggetto interessato dall'applicazione del piano (Committente, Coordinatore, datori di lavoro, etc.) ha

un proprio recapito (indirizzo, telefono, fax) che è riportato nel piano o che viene riportato a seguito di

Comunicazioni o aggiornamenti.

Peraltro, ai fini della gestione del coordinamento in fase di esecuzione dei lavori, il recapito

postale e telefax delle predette imprese operanti in subappalto è obbligatoriamente stabilito

presso l'Appaltatore. È posto in capo all'Appaltatore l'obbligo della tempestiva trasmissione in

copia ai propri subappaltatori delle comunicazioni Pervenute che li interessino.

Qualsiasi soggetto può modificare il proprio recapito comunicando formalmente la variazione agli altri

soggetti interessati.

2.2.2 ESPLETAMENTI PRIMA DELL’APERTURA DEL CANTIERE

Il presente Piano va consegnato a tutte le imprese partecipanti all’appalto, mentre per gli eventuali

subappaltatori e lavoratori autonomi sarà responsabilità dell’ impresa appaltante informare gli stessi sui

contenuti del Piano, verificarne i requisiti professionali (iscrizioni all’albo provinciale delle imprese artigiane

o alla Camera di Commercio) e l’idoneità delle loro tecnologie.

Almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori, il Coordinatore per la progettazione insieme alla Committente,

convocheranno una riunione di coordinamento alla quale dovranno partecipare tutte le imprese appaltatrici,

il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori ed il Direttore dei Lavori.

In tale riunione le imprese potranno presentare eventuali proposte di integrazione al Piano di Sicurezza e di

Coordinamento predisposto dal Coordinatore per la progettazione corredate di un proprio programma

lavori, purché lo stesso sia stato concertato con le altre imprese partecipanti all'appalto e rientri nei tempi

di realizzazione indicati dal Coordinatore per la progettazione, ciò al fine di consentire al Coordinatore per

l’esecuzione di adeguare il Piano di sicurezza e di coordinamento nelle relative parti, senza che questo dia

adito a pretese economiche da parte delle imprese esecutrici (vedi art. 100 punto 5 D. Lgs. 81/2008).

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Nel caso le imprese non riportino nessuna osservazione al Piano, lo stesso si riterrà approvato

integralmente.

Le imprese appaltatrici dovranno inoltre ottemperare all’art.17 del D.L.gs. 81/2008, cioè avere elaborato il

documento con la valutazione dei rischi per le lavorazioni tipiche della propria attività e dovranno

presentare al Coordinatore per l'esecuzione dei lavori il proprio Piano Operativo di Sicurezza (documento

che tiene presente delle scelte autonome dell'impresa), che integrerà il Piano di Sicurezza e Coordinamento

redatto dal Coordinatore per la progettazione.

Il Coordinatore per l'esecuzione dei lavori verificherà i contenuti dei Piani Operativi presentati dalle imprese

esecutrici assicurando la coerenza degli stessi con il Piano di Sicurezza e Coordinamento, inoltre dovrà

verificare le eventuali proposte integrative presentate.

Il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, coordinandosi con i Responsabili della sicurezza delle imprese,

potrà apportare durante i lavori, integrazioni al Piano adeguando lo stesso alla realtà del cantiere.

2.2.3 ESPLETAMENTI AL MOMENTO DELL’APERTURA DEL CANTIERE

All’apertura del cantiere, le imprese dovranno presentare al RUP o al Coordinatore per l’esecuzione dei

lavori la seguente documentazione:

• iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia

dell’appalto

• documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui

all’articolo 29, comma 5, del presente decreto legislativo

• specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo,

di macchine, attrezzature e opere provvisionali

• elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori

• nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione delle

misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione

dell’emergenza, del medico competente quando necessario

• nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori per la sicurezza

• attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal presente decreto

legislativo

• elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal presente

decreto legislativo

• documento unico di regolarità contributiva

• l) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del

presente decreto legislativo

Il R.U.P. prima dell'inizio dei lavori, dovrà trasmettere all'Azienda Unità Sanitaria Locale ed alla Direzione

Provinciale del Lavoro territorialmente competenti la "Notifica Preliminare" (art. 99 del D. Lgs. 81/2008 e

s.m.i.) elaborata conformemente all'allegato III del medesimo decreto.

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Copia della Notifica sarà data all'Impresa edile esecutrice che provvederà ad esporla nella baracca di

cantiere.

Prima di iniziare i lavori l’Appaltatore dovrà provvedere all’esecuzione dell’impianto di cantiere che dovrà

essere allestito secondo quanto indicato nel presente PIANO DI SICUREZZA e nel programma lavori

allegato.

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- 50 -

SEZIONE TECNICA – VALUTAZIONE RISCHI, PROCEDURE E APPRESTAMENTI

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- 51 -

3. SEZIONE TECNICA – VALUTAZIONE RISCHI, PROCEDURE E APPRESTAMENTI

3.1 CRITERIO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: c)una relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi concreti in riferimento all'area ed all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze;

I rischi che vengono presi in considerazione nel presente PSC sono classificabili secondo il seguente

schema:

CLA

SSIF

ICAZIO

NE

DEI

RIS

CH

I

a – DERIVANTI DALL’AREA E DALL'AMBIENTE CIRCOSTANTE

- AMBIENTE NATURALE

- SOGGETTI ESTRANEI IN GENERE

- INFRASTRUTTURE E SOTTOSERVIZI

b - DERIVANTI DALLA SPECIFICA ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

c - INTRINSECI DELLE VARIE LAVORAZIONI

d - DERIVANTI DALLE INTERFERENZE FRA LE LAVORAZIONI

I rischi vengono analizzati secondo quanto riportato nei paragrafi 3.2.

3.1.1 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORAZIONI

Vengono considerate attendibili tutte le procedure inerenti le valutazioni dei rischi disponibili in letteratura.

Si riporta un criterio di valutazione a titolo di esempio da non considerarsi vincolante.

Il processo di valutazione dei rischi porta a:

1. suddividere le lavorazioni/attività

2. identificare i fattori di rischio

3. identificare le tipologie di lavoratori esposti

4. quantificare i rischi (stima della probabilità di esposizione e della gravità degli effetti)

5. individuare e mettere in atto le misure di prevenzione necessarie.

Quantificazione dei rischi ( 1° matrice )

La quantificazione del rischio deriva dalla possibilità di definire il rischio come prodotto della Probabilità

(P) di accadimento per la gravità del Danno (D) atteso:

R = P x D

così come esposti nelle scale della Probabilità e della Gravità di seguito riportate:

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Valore Livello probabilità in riferimento a dati statistici di tipo generale

Definizioni/Criteri in riferimento alle lavorazioni/attività

3 molto probabile Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa lavorazione/attività o in attività simili. Il verificarsi del danno non susciterebbe alcun stupore.

2 probabile Sono noti alcuni episodi in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. Il verificarsi del danno susciterebbe sorpresa limitata.

1 poco probabile Sono noti solo rarissimi episodi che si sono già verificati o addirittura nessun episodio. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa e incredulità.

Valore Livello gravità danno Definizioni/Criteri

3 grave

La lavorazione/attività può provocare un infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità totale o addirittura letale. Esposizione cronica con effetti totalmente o parzialmente irreversibili e invalidanti.

2 medio La lavorazione/attività può provocare un infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile. Esposizione cronica con effetti reversibili.

1 lieve La lavorazione/attività può provocare un infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile. Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

Definiti la Probabilità (P) e la Gravità del Danno (D), il rischio (R) viene calcolato con la formula R = P x D

e si può raffigurare in una rappresentazione a matrice, avente in ascisse la gravità del Danno ed in

ordinate la Probabilità del suo verificarsi.

P

3 3 6 9

2 2 4 6

1 1 2 3

1 2 3 D

Tale rappresentazione è il punto di partenza per la definizione delle priorità e delle modalità di attuazione

degli interventi di prevenzione e protezione da adottare. La valutazione numerica e cromatica del livello di

rischio permette di identificare la priorità degli interventi da effettuare come sotto specificato:

R ≥ 6 Azioni per le quali vengono attuati degli interventi specifici immediati e vengono applicate procedure consolidate in presenza di responsabili che autorizzano il lavoro.

3 ≤ R ≤ 4 Azioni procedurizzate effettuate sotto sorveglianza.

1 ≤ R ≤ 2 Azioni sottoposte a procedurizzazione ma effettuate in autocontrollo.

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3.1.2 CRITERI/MATRICI DI VALUTAZIONE OPERATIVA DEI RISCHI A SEGUITO EVENTUALE INTEGRAZIONE DEL PSC ATTRAVERSO I POS (2° MATRICE)

Individuati il Rischio (R) di 1° matrice e l’ Organizzazione e Formazione propri dell’Impresa (K), il rischio

operativo (Ro) viene calcolato con la formula Ro = R x K e si può raffigurare in una rappresentazione a

matrice come sottoriportato.

Ro ≥ 6 Non è consentito l’inizio delle lavorazioni finché non viene prodotta evidenza oggettiva del grado di organizzazione e formazione dei soggetti dell’impresa deputati alla gestione delle attività/lavorazioni.

3 ≤ Ro ≤ 4 E consentito l’inizio delle lavorazioni dopo l’effettuazione di una riorganizzazione e formazione specifica sulle attività/lavorazioni previste nei confronti dei soggetti dell’impresa deputati alla gestione delle attività/lavorazioni medesime.

1 ≤ Ro ≤ 2 E consentito l’inizio delle lavorazioni senza necessità di attuare alcuna ulteriore azione organizzativa e formativa rispetto alla organizzazione/informazione/formazione già predisposta dall’impresa.

3.1.3 IDENTIFICAZIONE DELLA FIGURA CHE VIENE COINVOLTA NELLA LAVORAZIONE /ATTIVITÀ.

In relazione al livello di rischio “R” o “Ro” determinati dalle matrici di cui ai punti precedenti viene definita

la persona coinvolta nella gestione della salute e sicurezza per ogni lavorazione/attività:

livello di rischio: (basso) ≤ 2 ≤ 3 (medio) ≤ 4 ≥ 6 (alto)

coinvolgimento di: lavoratore preposto Dirigente e/o coordinatore per la

sicurezza

VALUTAZIONE RISCHI SECONDO PSC 1’ Matrice

Livello di Rischio R ≥ 6 3 3 6 9

Livello di Rischio 3 ≤ R ≤ 4 2 2 4 6

Livello di Rischio 1 ≤ R ≤ 2 1 1 2 3

1 2 3 K

ott

ima

org

aniz

zazi

one

e fo

rmaz

ione

dis

cret

a org

aniz

zazi

one

e fo

rmaz

ione

suff

icie

nte

org

aniz

zazi

one

e fo

rmaz

ione

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3.2 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI A SITO, ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, LAVORAZIONI – PRESCRIZIONI, PROCEDURE ESECUTIVE, APPRESTAMENTI ED ATTREZZATURE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni.

1. In riferimento all'area di cantiere, il PSC contiene l'analisi degli elementi essenziali di cui all'allegato II del DPR n°222/2003, in relazione:

a) alle caratteristiche dell'area di cantiere;

b) all'eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere;

c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante.

DPR n° 222/2003, ALLEGATO II: Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali al fini dell'analisi dei rischi connessi all'area dl cantiere, di cui all'articolo 3, comma 1. Falde; fossati; alvei fluviali; banchine portuali; alberi; manufatti interferenti o sui quali intervenire; infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti; edifici con particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni; linee aeree e condutture sotterranee di servizi; altri cantieri o insediamenti produttivi; viabilità; rumore; polveri; fibre; fumi; vapori; gas; odori o altri inquinanti aerodispersi; caduta di materiali dall'alto.

3.2.1 IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE

3.2.1.1 AREE COINVOLTE DALLA REALIZZAZIONE DEI LAVORI

Sono le aree che in qualche forma vengono coinvolte dalla realizzazione dei lavori.

Esse si estendono oltre l’area dove materialmente si svolgeranno tutti i lavori e comprendono tutte quelle

zone / aree / accessi / percorsi / strade / immediatamente adiacenti all’area di consegna dei lavori e che

possono interferire con le attività di cantiere. Le aree “coinvolte dai lavori”, oltre all’area di consegna, sono

estese alla zona di approntamento delle basi logistiche, che verranno definite in fase esecutiva, a

discrezione del comune di appartenenza.

Le aree coinvolte dalla realizzazione dei lavori presentano i rischi elencati e decritti nel paragrafo 3.2.1

Le aree dove si svolgeranno i lavori dovranno essere adeguatamente bonificate da residui di qualsiasi

natura.

Inoltre dette aree dovranno essere debitamente illuminate durante l’intero arco della giornata lavorativa

anche per mezzo di idonei impianti fissi di illuminazione da allestire entro l’area di cantiere (l’illuminazione dei

soli mezzi motorizzati non sarà ritenuta idonea). Sarà valutata la necessità di illuminazione notturna sentite le

autorità competenti. In ragione della sostanziale impossibilità di evitare l’ingresso di estranei nelle aree di

lavoro, si riterranno idonee le misure di delimitazione delle aree di cantiere atte a:

• CONFINARE le aree di cantiere riferendosi alle zone strettamente connesse all’esecuzione dei lavori,

ai depositi permanenti di materiali ed attrezzature e ad eventuali zone che risultassero fortemente

pericolose o inagibili durante le ore di sospensione delle attività;

• SEGNALARE le aree interessate dalle effettive lavorazioni giornaliere.

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L'impresa dovrà indicare nel POS l'esatta consistenza e configurazione della segnaletica e delle barriere che

andrà ad installare in conformità alle indicazioni contenute nel presente PSC, in particolare nel paragrafo 6.

In fase esecutiva è fatto obbligo di utilizzare esclusivamente segnaletica conforme alle norme vigenti e di

concordare le relative modalità d’installazione con il locale Comando Polizia Municipale, mentre le recinzioni

fisse dovranno essere omologate ed installate in conformità al rispettivo certificato di omologazione.

Si evidenzia che, a discrezione motivata del Coordinatore in fase di Esecuzione, potranno essere installati

ulteriori elementi di recinzione e di segnaletica.

Prima dell’inizio di ciascuna sessione di lavoro (ordinaria o straordinaria, dopo accadimenti indipendenti

dallo svolgimento delle attività di cantiere), ed alla fine della giornata lavorativa, prima di lasciare il

cantiere, tutti i depositi temporanei, i macchinari, i dispositivi di sollevamento, le attrezzature in genere e

le segnalazioni e le delimitazioni delle aree operative devono essere controllate ai fini di garantire l’efficacia

del loro funzionamento o la stabilità della loro inattività.

Le planimetrie di cantiere sono riportate in allegato al presente documento, nella tavola grafica “Layuot di

cantiere”.

Premesso che le aree logistiche non verranno rappresentate nel layout di cantiere in quanto da installarsi in

sito solo in seguito alle indicazioni fornite dei comuni interessati dall’intervento, per cui sarà onere del

C.S.E. aggiornare le planimetrie in relazione alle decisioni prese in corso d’opera, si produrranno tavole

grafiche secondo il seguente approccio di valutazione:

vista l’elevata estensione del tratto oggetto di intervento e la tipologia di cantiere classificabile come

cantiere del tipo “mobile”, il panorama degli ambienti influenzati dalla realizzazione della pista ciclabile,

è vario, seppure si possono catalogare in:

-tracciato ferroviario dismesso,

-canali di scarico,

-fiumi, torrenti e fossi,

-strade private e provinciali,

-attraversamenti di strade,

-rotatorie,

-aree di altra proprietà.

Agli stessi corrispondono le seguenti planimetrie di cantiere:

-layout di cantiere tipo per la realizzazione della pista ciclabile nel tratto interessato dal tracciato

ferroviario,

-layout di cantiere tipo per la realizzazione di passerelle attraversamento fossi e canale ENEL,

- layout di cantiere tipo per la realizzazione dei ponti sui torrenti,

- layout di cantiere tipo per la realizzazione di attraversamenti stradali,

- layout di cantiere tipo per la realizzazione della pista ciclo-pedonale limitrofa alla strada provinciale,

- layout di cantiere tipo per una generica base logistica.

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3.2.1.2 AREA DI CONSEGNA DEI LAVORI

L’Area di Consegna dei Lavori è l’area oggetto degli interventi che viene riportata nel Verbale di Consegna

dei Lavori e nella Notifica Preliminare.

Essa viene segnalata con cartelli specifici riportanti la seguente dicitura: Regione Veneto – provincia di

Belluno, Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina - Lavori in corso, o

equipollente.

Tutti gli accessi all’area di consegna dei lavori dovranno essere segnalati.

Ferma restando la possibilità di temporanea chiusura al traffico delle strade comunali coinvolte

limitatamente all'orario di lavoro; i cartelli di avvertimento verranno posizionati agli estremi del tratto di

strada interessato ed in corrispondenza degli incroci con le strade laterali.

Si evidenzia che qualsiasi deposito di materiale facilmente combustibile o infiammabile, e qualsiasi motore

a combustione interna, non possono essere depositati in luoghi che possano presentare pericolo di

incendio.

3.2.1.3 AREA OPERATIVA DI CANTIERE

È l’area nella quale materialmente, istante per istante, si stanno svolgendo i lavori ed ove normalmente

sono presenti lavoratori, attrezzature e macchine operatrici.

L’area operativa di cantiere viene riportata per tratti tipo nella planimetria in relazione all’ambiente in cui

ricade.

3.2.1.4 SERVIZI VARI

È indispensabile l'installazione di una baracca attrezzata completa di servizi igienici con acqua potabile e

dispositivo di raccolta e smaltimento di reflui ed acque luride, nonché di presidio sanitario e antincendio (In

ogni caso ogni macchina operatrice dovrà essere dotata di presidio di primo soccorso e presidio

antincendio), in apposita area da reperirsi a cura e spese dell'appaltatore in zona il più possibile

baricentrica rispetto al tracciato delle nuove opere.

In caso di più aree operative: È richiesto inoltre l'approntamento di un ulteriore servizio igienico facilmente

amovibile e trasportabile da installarsi nei pressi di ciascuna area operativa.

L'istituzione di un eventuale servizio mensa, in alternativa alla ristorazione del personale presso locali

convenzionati, è demandato alla discrezione dell'impresa in base agli accordi sindacali stipulati con i propri

dipendenti.

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Eventuali convenzioni a sostituzione dell’installazione dei servizi igienici devono essere approvate dal

Coordinatore per l’esecuzione.

3.2.1.5 INDIVIDUAZIONE DEI SOTTOSERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE INTERFERENTI (D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

In seguito alla conferenza servizi del 4 settembre 2008, Enel divisione infrastrutture e reti, si impegna a

provvedere alla peredisposizone dei preventivi di spostamento previa richiesta e sopralluogo da parte della

comunità montana agordina, per un corretto posizionamento dell’opera realizzanda.

In fase esecutiva e d'intesa con la Direzione Lavori e con i rispettivi Enti Gestori di possibili sottoservizi,

l'impresa appaltatrice dovrà verificare di volta in volta l'eventuale presenza di sottoservizi non segnalati o

potuti rilevare in fase di progettazione. Nel caso in cui non sia da escludersi completamente il rischio di

ritrovamento di ordigni bellici durante le fasi di lavoro, dovrà essere effettuato un controllo di tutte le aree

interessate dall’intervento di cui al presente PSC.

Si prescrive che venga data comunicazione dell'inizio dei lavori in oggetto al Comando dell'Arma dei

Carabinieri al fine di consentire eventuali segnalazioni di Sottoservizi di Stato presenti nelle aree operative

e di eventuali altre problematiche presenti nelle aree oggetto dei lavori.

Rimane a carico delle imprese e dei lavoratori autonomi mantenere i contatti con le autorità competenti per

valutare le modalità di intervento specifiche da adottare a tutela della flora e della fauna presenti nelle aree

di intervento ed in quelle limitrofe.

3.2.1.6 INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE AEREE PRESENTI (D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

In alcuni tratti del tracciato di progetto vi insistono cavi aerei elettrici di alta tensione taglianti e

attraversanti in alcuni punti il percorso ciclo pedonale. Si dovrà quindi verificare in fase esecutiva se

l’insistenza del traliccio ed annesso cavo sia interferenete con il lavori in oggetto; in particolare il traliccio

attraversante il tratto P21-P22, dovrà essere necessariamente spostato, in quanto vincolante per dare

corso all’allargamento stradale.

Altri

Altri servizi aerei non valutabili in fase progettuale, dovranno essere rilevati dall’impresa esecutrice delle

opere di scavo, e in caso di nuovi rilevamenti in loco, il preposto dovrà darne comunicazione al C.S.E. che

dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori, al fine di poter permettere agli stessi di

prendere tutti i provvedimenti del caso.

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3.2.1.7 PRESENZA DI EDIFICI / AMBIENTI CON PARTICOLARE ESIGENZE DI TUTELA

L’area di cantiere non confina con edifici di particolare esigenza di tutela.

3.2.1.8 IN CASO DI LAVORI IN ORARIO NOTTURNO

Per gli interventi che saranno eseguiti in orario notturno i datori di lavoro dovranno rispettare la normativa

vigente e in particolare il D.Lgs. 26/11/99, n. 532 secondo quanto di seguito definito:

“ Art. 4. Durata della prestazione

1. L'orario di lavoro dei lavoratori notturni non può superare le otto ore nelle ventiquattro ore, salvo

l'individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, che prevedano un orario di lavoro

plurisettimanale, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media il suddetto limite.

2. Entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, con decreto del Ministro del

lavoro e della previdenza sociale, previa consultazione delle organizzazioni sindacali nazionali di categoria

comparativamente più rappresentative e delle organizzazioni nazionali dei datori di lavoro, viene stabilito

un elenco delle lavorazioni che comportano rischi particolari o rilevanti tensioni fisiche o mentali, il cui

limite e' di otto ore nel caso di ogni periodo di ventiquattro ore.

3. Il periodo minimo di riposo settimanale di cui agli articoli 1 e 3 della legge 22 febbraio 1934, n. 370, non

viene preso in considerazione per il computo della media se cade nel periodo di riferimento stabilito dai

contratti collettivi di cui al comma 1.

Art. 9. Doveri di informazione

1. Il datore di lavoro, prima dell'adibizione al lavoro, informa i lavoratori notturni e il rappresentante della

sicurezza sui maggiori rischi derivanti dallo svolgimento del lavoro notturno, ove presenti.

2. Il datore di lavoro garantisce l'informazione sui servizi per la prevenzione e la sicurezza, nonché la

consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ovvero delle organizzazioni sindacali di cui

all'articolo 8, per le lavorazioni che comportano i rischi particolari di cui all'articolo 4, comma 2.

Art. 10. Comunicazione del lavoro notturno

1. Il datore di lavoro informa per iscritto la direzione provinciale del lavoro - settore ispezione del lavoro,

competente per territorio, con periodicità annuale, dell'esecuzione di lavoro notturno svolto in modo

continuativo o compreso in regolari turni periodici, quando esso non sia previsto dal contratto collettivo;

tale informativa va estesa alle organizzazioni sindacali di cui all'articolo 8. Resta fermo quanto previsto

dall'articolo 12 del regio decreto 10 settembre 1923, n. 1955.

Art. 11. Misure di protezione personale e collettiva

1. Durante il lavoro notturno il datore di lavoro garantisce, previa informativa alle rappresentanze sindacali

di cui all'articolo 8, un livello di servizi e di mezzi di prevenzione o di protezione adeguati alle

caratteristiche del lavoro notturno e assicura un livello di servizi equivalente a quello previsto per il turno

diurno.

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2. Il datore di lavoro, previa consultazione con le rappresentanze sindacali di cui all'articolo 8, dispone, ai

sensi degli articoli 40 e seguenti del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, per i lavoratori notturni

che effettuano le lavorazioni che comportano rischi particolari di cui all'elenco definito dall'articolo 4,

comma 2, appropriate misure di protezione personale e collettiva.

3. I contratti collettivi possono prevedere modalità e specifiche misure di prevenzione relativamente alle

prestazioni di lavoro notturno di particolari categorie di lavoratori, quali quelle individuate con riferimento

alla legge 5 giugno 1990, n. 135, e alla legge 26 giugno 1990, n. 162. “

E’ vietato il lavoro notturno “solitario” ed il lavoro notturno “isolato”.

3.2.1.9 VINCOLI

VINCOLI AEROPORTUALI

Nessuno.

VINCOLI ALLA CIRCOLAZIONE

Le strade di raggiungimento delle aree di intervento dovranno essere preventivamente analizzate al fine

valutare una eventuale sistemazione delle stesse in relazione a quali carichi debbano essere in grado di

sostenere.

VINCOLI RUMORE

L’Appaltatore dovrà fornire ai propri dipendenti idonei mezzi di protezione individuale dell’udito, e vista la

non presenza limitrofa di unità abitative, si potrà operare a qualsiasi ora.

VINCOLI CONNESSI ALLA PRESENZA DI TERZI

Nessuno.

VINCOLI TEMPORALI

Nei periodi invernali, in presenza di probabile neve, i lavori verranno interrotti, viste anche le forti difficoltà

di raggiungimento degli ambienti di lavoro.

VINCOLI TORRENTI

I torrenti, così come i fossati, in alcuni periodi dell’anno, sono caratterizzati da grosse portate di acqua,

sarà quindi opportuno valutare, in relazione all’effettiva data di inizio lavori, i periodi migliori per

intervenire. L’accesso al fondo del torrente potrà avvenire solo in caso di basso livello d’acqua e con

l’utilizzo di idonei DPI.

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ALTRI VINCOLI

Altri vincoli non valutabili in fase progettuale, dovranno essere valutati dal C.S.E. che dovrà aggiornare il

P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori , al fine di permettere agli stessi di prendere tutti i

provvedimenti del caso.

3.2.1.10 BONIFICA DA ORDIGNI BELLICI

Non si necessita di opere di bonifica dagli ordigni bellici.

3.2.1.11 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI IN RIFERIMENTO ALLE AREE DI CANTIERE CON VALUTAZIONE ANALITICA

RISCHI TRASFERIBILI DALL’AREA DI CANTIERE ALL’ESTERNO

Investimento (3<R<4)

Provenienza:

Azione:

Movimento lungo la strada principale

Precauzioni:

Nelle zone di incrocio o di confluenza di più strade, i mezzi pesanti dovranno eseguire manovre in sicurezza

limitando i rischi d’investimento, per questo negli incroci prima segnalati uno o più operatori a terra

dovranno garantire la manovra o il movimento dei mezzi pesanti in sicurezza. Gli stessi operatori a terra

dovranno indossare indumenti ben visibili al passaggio delle autovetture, secondo quanto stabilito dal

codice della strada.

Segnaletica più usuale di cui disporre:

Caduta materiali (1<R<2)

Provenienza:

Azione:

Dalla movimentazione dei carichi

Precauzioni:

Predisporre un operatore a terra che visioni lo svolgersi corretto della movimentazione dei carichi per

mezzo del cestello. L’impresa appaltatrice dovrà indicare nel P.O.S. il responsabile o i responsabili all’uso

dell’autogru con cestello, sia in fase operativa che di mantenimento in efficienza del mezzo, mediante

controlli periodici.

Sbarrare la zona sottostante.

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Segnaletica più usuale di cui disporre:

Macerie di risulta sulla sede stradale (3<R<4)

Provenienza:

Tratto:

Tutti i tratti.

Azione:

Dal trasporto dei materiali con automezzi addetti ai lavori.

Precauzioni:

Coprire il materiale di risulta trasportato fino alla discarica autorizzata.

Segnaletica più usuale di cui disporre:

-

Rumore (1<R<2)

Provenienza:

L’area di cantiere è isolata, quindi il rumore prodotto verso l’esterno non genera rischi.

Tratto:

Tutti i tratti.

Azione:

Dalle demolizioni.

Dalle opere stradali.

Precauzioni:

-

Segnaletica più usuale di cui disporre:

-

Polveri (1<R<2)

Provenienza:

L’area di cantiere è isolata, quindi le polveri prodotte verso l’esterno non generano rischi.

Tratto:

Tutti i tratti.

Azione:

Dalle demolizioni

Dalle opere stradali.

Precauzioni:

-

Segnaletica più usuale di cui disporre:

-

Vibrazioni (1<R<2)

Provenienza:

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L’area di cantiere è isolata, quindi le vibrazioni prodotte verso l’esterno non generano rischi.

Tratto:

Tutti i tratti.

Azione:

Dalle demolizioni.

Dalle opere stradali.

Precauzioni:

-

Segnaletica più usuale di cui disporre:

-

Elettrocuzione (3<R<4)

Provenienza:

Azione:

Dalle opere che necessitano del’uso di autogrù

Precauzioni:

Mantenersi a debita distanza dalla linea elettrica.

Segnaletica più usuale di cui disporre:

Altri

Altri rischi non valutabili in fase progettuale, dovranno essere valutati dal C.S.E. durante lo svolgersi delle

attività lavorative, che dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori, al fine di poter

permettere agli stessi di prendere tutti i provvedimenti del caso.

RISCHI TRASFERIBILI DALL’ESTERNO ALL’AREA DI CANTIERE.

Investimento (3<R<4)

Provenienza:

Azione:

Flusso veicolare sulle strade esistenti

Precauzioni:

Nelle zone di incrocio o di confluenza di più strade, i mezzi pesanti dovranno eseguire manovre in sicurezza

limitando i rischi d’investimento, per questo negli incroci prima segnalati uno o più operatori a terra

dovranno garantire la manovra o il movimento dei mezzi pesanti in sicurezza. Gli stessi operatori a terra

dovranno indossare indumenti ben visibili al passaggio delle autovetture, secondo quanto stabilito dal

codice della strada.

Segnaletica più usuale di cui disporre:

Altri

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Altri rischi non valutabili in fase progettuale, dovranno essere valutati dal C.S.E. durante lo svolgersi delle

attività lavorative, che dovrà aggiornare il P.S.C. e informare tutti gli addetti ai lavori, al fine di poter

permettere agli stessi di prendere tutti i provvedimenti del caso.

3.2.2 IN RIFERIMENTO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle

lavorazioni.

2. In riferimento all'organizzazione del cantiere il PSC contiene, in relazione alla tipologia del cantiere, l'analisi oltre che degli elementi indicati nell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni, anche dei seguenti:

a) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;

b) la dislocazione degli impianti di cantiere;

c) la dislocazione delle zone di carico e scarico;

d) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;

e) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.

All’allestimento del cantiere deve provvedere la ditta appaltatrice, ponendo in opera e garantendo il

funzionamento delle attrezzature, e degli apprestamenti previsti. Degli apprestamenti potranno usufruire

tutti gli addetti al cantiere. Tutti gli interventi di manutenzione straordinaria sulle attrezzature e sugli

apprestamenti devono essere verbalizzati e portati a conoscenza del C.S.E., per mezzo del preposto

dell’impresa, il quale dovrà consegnare verbali almeno una volta al mese, riportanti tutti gli interventi

eseguiti alle macchine e alle attrezzature. Sullo stesso verbale dovrà essere indicato l’orario di chiusura del

cantiere. Le imprese ed i lavoratori autonomi devono segnalare alla ditta appaltatrice l’inizio dell’uso, le

anomalie rilevate, la cessazione o la sospensione dell’uso.

3.2.2.1 RECINZIONE DI CANTIERE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

La recinzione di cantiere del tipo mobile sarà realizzata con paletti infissi nel terreno e rete rossa.

La recinzione di cantiere dell’area baraccamenti (area logistica) sarà realizzata con pali infissi nel terreno,

rete elettrosaldata e rete rossa.

La recinzione di cantiere per lavori di durata superiore a giorni tre, sarà realizzata con pali infissi nel

terreno, rete elettrosaldata e rete rossa.

La recinzione deve essere realizzata di modo che l'urto accidentale contro la stessa non provochi danni al

soggetto potenzialmente esposto.

Tutto il perimetro deve essere percorso al fine di sincerarsi che non vi sia alcuna posizione in cui

permanentemente o anche solo occasionalmente (a seguito di apertura di porte secondarie o altri vani di

passaggio) sia possibile accedere al cantiere. Tutti queste possibilità di accesso secondario devono essere

impedite mediante l’utilizzo di catene e lucchetti, o tavole inchiodate, o barriere secondo necessità.

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3.2.2.2 VIABILITA’ PRINCIPALE DI CANTIERE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Verranno generalmente eseguiti: due accessi carrabili ed uno pedonale per l’accesso alla base logistica,

due accessi carrabili ed uno pedonale per l’accesso al cantiere di durata maggiore di giorni tre.

Per l’accesso al cantiere mobile si predisporranno semplicemente aperture realizzate direttamente

togliendo parte della rete rossa. La stessa dovrà poi essere riposizionata nei periodi di inattività.

Durante l'esecuzione dei lavori deve essere garantita in cantiere la corretta e sicura viabilità delle persone

e dei veicoli, evitando possibili interferenze tra pedoni e mezzi, ingorghi sui percorsi stradali e di aree di

lavoro e ostacoli vari da compromettere l'efficacia delle vie ed uscite d'emergenza.

La viabilità di cantiere deve rispondere a requisiti di solidità e stabilità, ed avere dimensioni ed andamento

tali da non costituire pericolo ai lavoratori operanti nelle vicinanze.

La superficie deve essere sufficientemente solida in relazione al peso dei mezzi a pieno carico che vi

devono transitare.

PROCEDURE PER L’ACCESSO ALLE AREE DI CANTIERE:

Per il controllo sull’accesso alle aree di cantiere, non sono state prodotte dai comuni interessati particolari

procedure da rispettare.

La viabilità di raggiungimento dei vari tratti stradali dovrà essere preventivamente analizzata dalla ditta

esecutrice dell’intervento, dal punto di vista della stabilità e della effettiva percorribilità, in relazione ai

mezzi che vi devono transitare, non valutabili in fase progettuale.

Se necessario, dovranno essere realizzate strade provvisorie di raggiungimento del tratto oggetto di

intervento, con ghiaia e stabilizzato rullato. Lo stato delle strade deve essere tenuto sotto controllo al fine

di evitare imprevisti cedimenti del terreno.

3.2.2.3 MODALITA’ DI ACCESSO DEI MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI (art. 100 D.Lgs. 81/2008,

allegato XV)

Le autogrù necessarie per il montaggio dei ponti e passerelle, dovranno transitare su vie stabili e sicure,

così come i camion, autocarri e autobotti.

L’impresa esecutrice dell’intervento dovrà dare indicazioni utili al fornitore circa le difficoltà di

raggiungimento dell’area, nonché gli spazi necessari per la sosta del mezzo durante la fase di

getto/carico/scarico.

Vista la non rilevabile presenza di rischi derivanti dalla presenza occasionale di mezzi per la fornitura di

materiali, la cui frequenza e quantità è peraltro variabile anche secondo lo stato di evoluzione della

costruzione, non si rende necessario redigere un programma degli accessi, correlato al programma dei

lavori.

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Non ci sono, allo stato attuale, altre particolari procedure prescritte dalla committenza, sarà quindi onere

del C.S.E. valutare altre particolari condizioni che potranno nascere durante lo svolgersi di tutte le fasi

lavorative, e prendere i provvedimenti del caso.

3.2.2.4 CARTELLO DI CANTIERE (D.P.R 380/01)

Le dimensioni minime del cartello di cantiere dovranno essere concordate con la D.L. Il cartello di cantiere

potrà essere in parte compilato secondo i soggetti inseriti nel paragrafo 2.2.

Il cartello di cantiere verrà posizionato sulle tre aree logistiche e sulle aree mobili.

3.2.2.5 SEGNALETICA DI SICUREZZA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

La segnaletica di sicurezza deve essere posta in modo visibile in corrispondenza di ciascuna area di

cantiere, sia mobile che fissa.

Colore Significato e scopo Indicazioni e precisazioni

Rosso

Segnali di divieto Atteggiamenti pericolosi

Pericolo - allarme Alt, arresto, dispositivi di interruzione d'emergenza. Sgombero

Materiali e attrezzature antincendio

Identificazione e unicazione

Giallo o Arancio Segnali di avvertimento Attenzione cautela verifica

Azzurro Verde

Segnali di prescrizione Segnali di salvataggio o di soccorso

Comportamento o azione specifica - obbligo di portare un mezzo di sicurezza personale Porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni, locali

Situazione di sicurezza Ritorno alla normalità

Nel caso di esecuzione lavori limitrofi ad opere stradali esistenti, la segnaletica dovrà essere integrata con

quella stradale.

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Devono essere osservate tutte le disposizioni minime previste dal D.Lgs. 14.08.96 n. 493 “Attuazione della

direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul

luogo di lavoro”.

Si rammenta che “i cartelli vanno sistemati tenendo conto di eventuali ostacoli, ad una altezza e in una

posizione appropriata rispetto all’angolo di visuale, all’ingresso della zona interessata in caso di rischio

generico ovvero nelle immediate vicinanze di un rischio specifico o dell’oggetto che si intende segnalare e

in un posto bene illuminato e facilmente accessibile e visibile.”

Si rammenta anche che il cartello “va rimosso quando non sussiste più la situazione che ne giustificava la

presenza.”

L’Appaltatore assume per conto del Committente l’onere della esposizione della notifica preliminare.

Si rammenta se necessario l’obbligatorietà della segnalazione della presenza di cantiere e della uscita di

autocarri o mezzi pesanti sulla strada pubblica.

3.2.2.6 SERVIZI IGIENICO – ASSISTENZIALI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Dovranno essere installati tre bagni chimici, da porsi ciascuno all’interno dell’area logistica.

Il cantiere dovrà essere dotato di locali per i servizi igienico assistenziali di cantiere.

L’appaltatore dovrà provvedere alla gestione, manutenzione, pulizia dei locali per tutta la durata dei lavori.

Il numero dei bagni installati nell’area logistica, risponde alle esigenze della tipologia dell’opera da

realizzarsi, e quindi al numero degli addetti ai lavori necessari per la realizzazione dell’opera stessa; il

numero dei bagni è stato calcolato in base al numero massimo dei lavoratori identificabili nel diagramma

dell’affollamento, quindi pienamente soddisfacenti i bisogni anche nei periodi in cui la presenza dei

lavoratori contemporanei in cantiere è minore.

3.2.2.7 ALTRI BARACCAMENTI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Dovranno essere installate le baracche di cantiere ad uso: magazzino, ufficio, mensa, nella base logistica e

se necessario, delle altre in corrispondenza dei cantieri con durata maggiore di giorni tre.

L’appaltatore dovrà provvedere alla gestione, manutenzione, pulizia dei locali per tutta la durata dei lavori.

La dimensione del locale utilizzato deve rispondere alle esigenze della tipologia dell’opera da realizzarsi, e

quindi al numero degli addetti ai lavori necessari per la realizzazione dell’opera stessa; il numero delle

baracche è stato calcolato in base al numero massimo dei lavoratori identificabili nel diagramma

dell’affollamento, quindi pienamente soddisfacenti i bisogni anche nei periodi in cui la presenza dei

lavoratori contemporanei in cantiere è minore.

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3.2.2.8 DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI TECNICI DI CANTIERE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Elettricità:

L’energia elettrica sarà fornita per mezzo di disposizione di quadro elettrico ASC derivante dalla linea

elettrica esistente. (compatibilmente con le condizioni di contratto).

L’Appaltatore dovrà provvedere all’allacciamento al contatore ed alla realizzazione dell’impianto di cantiere.

Si rammenta che il cantiere è sempre considerato luogo bagnato; si rammenta di conseguenza il grado di

protezione minimo IP55.

Gli impianti devono essere realizzati da ditta in possesso dei requisiti di cui alla L. 46/90, che deve

rilasciare la necessaria dichiarazione di conformità. È responsabilità del direttore di cantiere:

- verificare preventivamente i requisiti necessari per le operazioni di cui sopra;

- richiedere la dichiarazione di conformità prima che l'impianto sia utilizzato;

- attivare e controllare le procedure relative alla verifica dell'impianto di messa a terra (se necessarie).

Si richiama la Norma CEI di riferimento: Norma CEI 64-8/7, Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari;

704.

Requisiti del quadro elettrico di tipo ASC:

Il quadro elettrico installato in cantiere deve obbligatoriamente essere costruito in conformità alla Norma

generale CEI 17-13/1 ed alla Norma specifica CEI 17-13/4 e munito di certificato o dichiarazione di

conformità ai sensi della direttiva comunitaria 73/23 CEE, esplicitamente richiamata dalla Legge 46/90 nel

suo regolamento di attuazione.

Si prende atto che il direttore di cantiere è un soggetto con funzioni dirigenziali, incaricato di responsabilità

gestionali nella organizzazione del cantiere, e si determina quanto segue.

Il Direttore di Cantiere assume il ruolo di gestore dell’impianto elettrico di cantiere. Tale disposizione

organizzativa è obbligatoria, ha carattere essenziale, ed è prevalente su qualsiasi diversa disposizione in

contrasto. Essa si applica anche in deroga alle norme in generale ed in particolare richiamate nel presente

piano e negli elaborati contrattuali

3.2.2.9 EVENTUALI IMPIANTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE (art. 100 D.Lgs. 81/2008,

allegato XV)

Nessun impianto è messo a disposizione della committenza.

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3.2.2.10 IMPIANTO ELETTRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato

XV)

Vista la localizzazione delle aree di cantiere, l’impresa utilizzerà essenzialmente il gruppo elettrogeno.

Per impianto elettrico di cantiere si considera tutta la rete di distribuzione posta a valle del punto di

consegna (misuratore) installato dall'Ente erogatore.

A valle del punto di consegna è installato un interruttore onnipolare (entro tre metri), il cui distacco toglie

tensione a tutto l'impianto.

Da questo punto parte la linea che alimenta il quadro generale con sormontato un interruttore generale

magnetotermico opportunamente tarato contro le sovracorrenti (sovraccarichi e cortocircuiti), che alimenta

le linee dell'impianto di cantiere, ognuna delle quali è protetta da un interruttore differenziale (Id<0.3-

0.5°).

Il quadro elettrico di cantiere devono essere conformi alla norma CEI EN 60439-4 (CEI 17-13/4) con grado

di protezione minimo IP43 (IP44 secondo la Guida CEI 64-17 fasc. n. 5492).

La rispondenza alla norma di un quadro di cantiere (ASC) è verificata tramite l'applicazione sul quadro di

una targhetta dove sono leggibili il nome del costruttore e marchio di fabbrica dell'ASC, la designazione del

tipo o numero d'identificazione; EN 60439-4, la natura e il valore nominale della corrente;le tensioni di

funzionamento di impiego e nominale.

Il quadro deve avere un dispositivo per l'interruttore di emergenza, se il quadro non è chiudibile a chiave

può assolvere a tale scopo l'interruttore generale di quadro.

Le prese a spina devono essere conformi alla norma CEI EN 60309 (CEI 23-12) e approvate da IMQ, con

grado di protezione non inferiore ad IP44. Le prese a spina devono essere protette da interruttore

differenziale da Id=0,03°.

Le prese a spina delle attrezzature di potenza superiore a 1000 W devono potersi inserire o disinserirsi a

circuito aperto.

Gli impianti elettrici installati nei locali servizi del cantiere (baracche per uffici, bagni, spogliatoi, ...) sono di

tipo ordinario (norma CEI 64-8).

L'impianto elettrico deve essere eseguito da ditta abilitata che a fine lavori effettuerà il collaudo

dell'impianto e rilascerà la dichiarazione di conformità ai sensi della legge n. 46/90.

Ogni qualvolta che avvengono modifiche dell’impianto, andrà effettuata una verifica e andrà riportata sulla

planimetria di cantiere la nuova dislocazione di cavi e/o quadri. Tali variazioni dovranno essere segnalate al

C.S.E.

Il quadro elettrico di cantiere è posizionato come indicato nell’elaborato grafico “layout di cantiere“, ma

potrà essere spostato in funzione di altre esigenze lavorative non valutabili in fase progettuale, e

comunque dovrà essere dotato di tutti gli elementi che lo rendono a norma. Lo stesso verrà protetto con

apposita tettoia, da polveri e getti d’acqua, ed essere del tipo ASC.

Dal quadro elettrico di cantiere si estende il cavo elettrico del tipo H07RN-F nella posa fissa, interrato o

aereo. Il cavo elettrico si sviluppa perimetralmente all’area e sarà dotato di prese a spina conformi alla

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norma CEI EN 60309 (CEI 23-12) e approvate da IMQ, con grado di protezione non inferiore ad IP44. Le

prese a spina sono protette da interruttore differenziale da Id=0,03°.

I quadri di derivazione, da spostarsi di piano in piano, serviranno a garantire l’allaccio elettrico agli utensili

da lavoro in tutti i piani del corpo di fabbrica.

3.2.2.11 IMPIANTO DI MESSA A TERRA DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008,

allegato XV)

Oneri a carico dell’Appaltatore: attivare e controllare le procedure relative alla verifica dell'impianto di

messa a terra, se necessarie (denuncia ISPESL, verifiche periodiche). L’impianto di terra dovrà essere

eseguito da ditta qualificata, salvo diversa indicazione dalla ditta esecutrice dell’impianto elettrico di

cantiere.

Si richiama la norma CEI 64-17 (Guida alla esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri), ed in particolare

le prescrizioni di cui al punto 10 “Impianto di Terra” La configurazione del dispersore di terra deve essere

definita in funzione delle esigenze del cantiere (vedi CEI 64-17, 10.1).

La norma richiamata prevede che il valore della resistenza di terra del dispersore unico sia coordinato con

le protezioni (vedi CEI 64-17, 10.2). Si sottolinea che l’uso del sistema IT è sconsigliato dalla norma stessa

(a meno che sia previsto l’uso di piccoli generatori portatili).

In merito alla realizzazione del dispersore attenersi alle prescrizioni della norma CEI 64-17, 10.4,

osservandone le indicazioni affini a quanto si richiama di seguito.

Ai fini del miglioramento dell'equipotenzialità per le ragioni esaminate precedentemente dalla norma, si

consiglia che i conduttori che collegano i vari elementi del dispersore siano realizzati con corda nuda,

affinché gli stessi costituiscano elementi del dispersore.

I conduttori devono essere posati alla profondità di almeno 0,5 m dalla superficie calpestabile; gli elementi

non devono essere ricoperti con ghiaia di risulta del cantiere, bensì con terra, argilla, humus, limo,

bentonite.

L’impianto di terra in tutte le sue caratteristiche deve essere documentato. In presenza di lavoratori

subordinati l’impianto deve essere denunciato con modello B all’ISPESL entro 30 gg. dalla messa in

servizio.

NB: la denuncia dell’impianto di terra deve essere effettuata da ciascun datore di lavoro per le attrezzature

fisse da cantiere.

3.2.2.12 IMPIANTI DI PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE DA ALLESTIRE A CURA

DELL’IMPRESA

Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

- 70 -

3.2.2.13 IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008,

allegato XV)

Per garantire la visibilità in cantiere potrebbe essere opportuno installare lampade o sistemi di

illuminazione a norma.

3.2.2.14 IMPIANTO DI VENTILAZIONE DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (Ex D.Lgs. 494/96, art. 12,

c. 1,lett. b, art. 100 Nuovo D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto di ventilazione.

3.2.2.15 IMPIANTO IDRICO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato

XV)

Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto idrico.

3.2.2.16 IMPIANTO FOGNARIO DA ALLESTIRE A CURA DELL’IMPRESA (at. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato

XV)

Non sussiste la necessità di installazione dell’impianto fognario.

3.2.2.17 ZONE A SPECIFICA DESTINAZIONE

EVENTUALI AREE CONCESSE DAL COMMITTENTE PER USO UFFICI (LOGISTICA REMOTA)

Da stabilirsi in fase esecutiva.

ZONE DI CARICO E SCARICO (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Nella fase di allestimento del cantiere le zone di scarico box ed apprestamenti necessari per la

cantierizzazione dell’area, possono avvenire in qualunque sito purché all’interno dell’area. Infatti la zona

ampia e priva di ostacoli permette ovunque lo stazionamento temporaneo dei mezzi pesanti addetti ai

lavori. Nella fase di sbancamento le zone di carico materiale di risulta (asfalto e terra) saranno individuate

anche esse interne all’area da recintare.

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Il materiale di risulta degli scavi e delle demolizioni, quando non necessario per un ulteriore utilizzo, dovrà

essere prontamente trasportato e smaltito in discarica autorizzata.

I POS delle imprese dovranno contenere le procedure di gestione dei rifiuti prodotti in cantiere, con

particolare riguardo per la rimozione dei materiali pericolosi.

MAGAZZINO/ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E STOCCAGGIO MATERIALI (art. 100 D.Lgs. 81/2008,

allegato XV)

All’interno dell’area baraccamenti.

ZONE DI STOCCAGGIO RIFIUTI (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Tutti i rifiuti dovranno essere smaltiti in discarica autorizzata.

EVENTUALE ZONA DI DEPOSITO DEI MATERIALI CON PERICOLO DI INCENDIO O DI ESPLOSIONE (art. 100

D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Non verranno utilizzati materiali con pericolo di incendio o di esplosione.

POSTAZIONI DI LAVORO FISSE (art. 100 D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

Non sono previste postazioni di lavoro fisse.

EVENTUALE IMPIANTO DI BETONAGGIO,VAGLIATURA ETC..

Non verrà installato nessun impianto di betonaggio.

3.2.2.18 ATTREZZATURE E MACCHINE (art. 100 .Lgs. 81/2008, allegato XV)

EVENTUALI ATTREZZATURE E MACCHINE MESSE A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE

Nessuna attrezzatura e macchina è messa a disposizione dal committente

ATTREZZATURE E MACCHINE UTILIZZATE

Si riproduce di seguito l’elenco delle attrezzature e delle macchine di sicuro utilizzate dalle imprese

esecutrici dell’intervento. Sarà onere dell’impresa fornire al C.S.E. i libretti d’uso e di manutenzione di tutte

le macchine operanti in cantiere, ed i relativi libretti di verifiche periodiche (rif. Capitolo 3 “Elenco

documenti da tenere in cantiere“).

Sarà cura del C.S.E. aggiornare il P.S.C. se durante lo svolgersi delle attività lavorative si dovesse

necessitare dell’utilizzo di altre macchine e attrezzature.

• Autocarro

• Escavatore

• Autogrù

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- 72 -

• Rullo compattatore

• Utensili d’uso comune

• Pala, Piccone etc..

3.2.3 IN RIFERIMENTO ALLE LAVORAZIONI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni.

3. In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l'analisi dei rischi presenti, facendo particolare attenzione oltre che ai rischi connessi agli elementi indicati nell'articolo 12, comma 1, del decreto legislativo n. 494 del 1996 e successive modificazioni, anche ai seguenti:

a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere;

b) al rischio di elettrocuzione;

c) al rischio rumore;

d) al rischio dall'uso di sostanze chimiche.

In riferimento alle lavorazioni, si riporta in forma semplice ma di immediata lettura, una tabella

rappresentante: il rischio esistente, le opere interessate, il coordinamento, la prevenzione e la protezione.

Rischio di seppellimento (scavi,falde,alvei fluviali), (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Presente in tutte le fasi lavorative da svolgersi in prossimità di torrenti e fossati o in fondo alle

scarpate, durante il consolidamento/risanamento/rivestimento dei muri in pietra.

Coordinamento: Operare in condizioni di bassa portata d’acqua dei torrenti.

Non operare con i mezzi meccanici quando nei paraggi vi sosta il

lavoratore.

Non eseguire operazioni sul fronte dell’argine che potrebbero causare

franamento di materiali e terra dall’alto.

Prevenzione: Utilizzare idonei sistemi di imbracatura.

Segnalare la propria presenza prime di avvicinarsi al mezzo

meccanico in movimento

Protezione: Usare stivali in gomma con suola antiscivolo

Usare elmetto di protezione

Usare scarpe antinfortunistiche

Cronologia Rif. Crono programma dei lavori

Soggetto

incaricato

Muratore

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- 73 -

Rischio di annegamento (falde, alvei fluviali), (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Presente in tutte le fasi lavorative da svolgersi in prossimità di torrenti e fossati.

Coordinamento: Operare in condizioni di bassa portata d’ acqua dei torrenti

Prevenzione: Utilizzare idonei sistemi di imbracatura

Protezione: Usare stivali in gomma con suola antiscivolo

Cronologia Rif. Crono programma dei lavori

Soggetto

incaricato

Muratore

Rischio di caduta dall’alto (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Presente in tutte le fasi lavorative da svolgersi in prossimità di scarpate e/o dislivelli superiori ai

2 metri rispetto ad un piano stabile. In particolare per le opere di realizzazione parapetti e

grigliati di protezione.

Coordinamento: Agire con mezzi meccanici sul fronte della scarpata/alveo.

I lavoratori dovranno imbracarsi.

Prevenzione: Non sporgersi senza imbracatura.

Verificare la stabilità dell’imbracatura e del sistema di ancoraggio.

Protezione: Uso delle imbracature

Usare elmetto di protezione

Usare scarpe antinfortunistiche

Cronologia Rif. Crono programma dei lavori

Soggetto

incaricato

Muratore

Misure particolari da esplicitare nel pimus, (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Potrebbe essere necessario installare trabattelli/ponteggi per la realizzazione delle spalle in c.a.

dei ponti di collegamento,

Coordinamento: Rif. par. 7.2

Prevenzione: Rif. par. 7.2

Protezione: Rif. par. 7.2

Cronologia Rif. Crono programma dei lavori

Soggetto

incaricato

Il montaggio, la trasformazione e lo smontaggio del

ponteggio/trabattello deve essere eseguito da personale abilitato ai

sensi del D.Lgs. 235/2003, e l’impresa installatrice del

trabattello/ponteggio dovrà redigere il P.i.M.U.S., da consegnare al

C.S.E. almeno 15 giorni prima del montaggio. Non si necessita di

misure particolari da esplicitare nel P.i.M.U.S.

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- 74 -

Rischio di caduta materiali dall’alto (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Presente in tutte le fasi lavorative che necessitano di sollevamento materiali, soprattutto nel

sollevamento di elementi prefabbricati utili per la realizzazione dei ponti di collegamento.

Coordinamento: I lavoratori dovranno coordinarsi nella movimentazione dei carichi.

Garantire che i carichi movimentati non siano mai sospesi sopra le

persone.

Garantire che i mezzi di sollevamento siano stabili e poggianti su

idonei appoggi stabilizzatori.

I carichi dovranno essere sollevati con corde e ganci idonei.

Durante lo scarico dei materiali vietare l'avvicinamento di persone,

medianti avvisi e sbarramenti.

I materiali con peso modesto ma di dimensioni notevoli dovranno

essere trasportati da più operatori a mano.

Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta

movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti.

Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di

terzi, medianti avvisi e sbarramenti,

Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli,

Verificare se la presenza di tralicci e cavi arerei possano interferire

con il braccio gru in movimento.

Prevenzione: Garantire la stabilità del materiale spostato.

Segnalare ogni operazione di movimentazione orizzontale e verticale

dei carichi, in modo da consentire l'allontanamento preventivo delle

persone, interrompendo immediatamente l'operazione qualora

permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico.

Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo

campo d'azione, e mantenere lontane le persone non autorizzate.

Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione del braccio

gru.

Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza

sollevare il mezzo,

Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù con

cestello e rispettarlo,

Protezione: Recintare l’area coinvolta in una possibile caduta dei materiali

dall’alto.

Cronologia Rif. Crono programma dei lavori

Soggetto

incaricato

Muratore

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- 75 -

Salubrità dell’aria nei lavori in galleria (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Presente in tutte quelle attività che avvengono in ambienti chiusi e di elevata estensione, in

particolare nella realizzazione dell’illuminazione in galleria dell’ex. tracciato ferroviario.

Coordinamento: Operare almeno in due

Utilizzare sistemi di illuminazione adeguati facilmente trasportabili a

mano

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura rischi

generati dalla cattiva areazione all’interno della galleria, e

conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza

dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura rischi

generati dalla cattiva areazione all’interno della galleria, e

conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza

dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Cronologia Rif. Crono programma dei lavori

Soggetto

incaricato

Impiantisti

Presenza di polveri, fibre, vapori, gas, odori o altri inquinanti aerodispersi (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Presente in tutte quelle attività che avvengono in ambienti confinati e con rischio chimico. La

demolizione delle baracche non è da considerarsi di entità tale da valutare questo rischio,

tantomeno le opere di rimozione delle sterpaglie.

Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura opere

che avvengono in ambienti con presenza di polveri, fibre, vapori, gas,

odori o altri inquinanti aerodispersi e conseguentemente non prevede

misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai

lavori

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura opere

che avvengono in ambienti con presenza di polveri, fibre, vapori, gas,

odori o altri inquinanti aerodispersi e conseguentemente non prevede

misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai

lavori

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura opere

che avvengono in ambienti con presenza di polveri, fibre, vapori, gas,

odori o altri inquinanti aerodispersi e conseguentemente non prevede

misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai

lavori

Cronologia Rif. Crono programma dei lavori

Soggetto Muratore

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- 76 -

incaricato

Estese demolizioni o manutenzioni (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

La demolizione delle baracche non è da considerarsi di entità tale da essere classificata come

estesa demolizione.

Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura le

opere di estese demolizioni e conseguentemente non prevede misure

atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura la

opere di estese demolizioni e conseguentemente non prevede misure

atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura la

opere di estese demolizioni e conseguentemente non prevede misure

atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Cronologia Rif. Crono programma dei lavori

Soggetto

incaricato

-

Rischio di incendio/esplosioni (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

-

Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano, per ciò che concerne la

realizzazione delle opere in progetto, non prevede per sua natura

rischi di incendio e esplosioni, e conseguentemente non prevede

misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai

lavori.

Vietare l’accensione di fuochi se non controllabili.

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano, per ciò che concerne la

realizzazione delle opere in progetto, non prevede per sua natura

rischi di incendio e esplosioni, e conseguentemente non prevede

misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai

lavori.

Portare almeno un estintore (adeguato per l’entità dell’incendio

sviluppabile) e conservarlo nell’area mobile di cantiere.

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano, per ciò che concerne la

realizzazione delle opere in progetto, non prevede per sua natura

rischi di incendio e esplosioni, e conseguentemente non prevede

misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai

lavori.

Cronologia -

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- 77 -

Soggetto

incaricato

Addetto antincendio

Rischio derivante dall’uso di materiali pericolosi (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

-

Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

con rischio derivanti dall’uso di materiali pericolosi e

conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza

dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

con rischio derivanti dall’uso di materiali pericolosi e

conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza

dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

con rischio derivanti dall’uso di materiali pericolosi e

conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza

dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Cronologia -

Soggetto

incaricato

-

Rischio rumore (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

-

Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

che possano generare livelli sonori tali da risultare interferenti con gli

ambienti circostanti e conseguentemente non prevede misure atte a

garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

che possano generare livelli sonori tali da risultare interferenti con gli

ambienti circostanti e conseguentemente non prevede misure atte a

garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

che possano generare livelli sonori tali da risultare interferenti con gli

ambienti circostanti e conseguentemente non prevede misure atte a

garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Cronologia -

Soggetto

incaricato

-

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- 78 -

Riscontro di materiale a matrice amiantifera (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

-

Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

con uso di materiale a matrice amiantifera e conseguentemente non

prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non

addetti ai lavori

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

con uso di materiale a matrice amiantifera e conseguentemente non

prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non

addetti ai lavori

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

con uso di materiale a matrice amiantifera e conseguentemente non

prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non

addetti ai lavori

Cronologia -

Soggetto

incaricato

-

Ambienti influenzati da campi elettromagnetici (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

-

Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

in ambiente con rilevante presenza di campi elettromagnetici e

conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza

dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

in ambiente con rilevante presenza di campi elettromagnetici e

conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza

dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

in ambiente con rilevante presenza di campi elettromagnetici e

conseguentemente non prevede misure atte a garantire la sicurezza

dei lavoratori e dei non addetti ai lavori

Cronologia -

Soggetto

incaricato

-

Condizioni atmosferiche avverse e sbalzi eccessivi di temperatura (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Le condizioni meteorologiche sono vincolanti per la tempistica di intervento.

Coordinamento: Rif. par. 7.3

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- 79 -

Prevenzione: Rif. par. 7.3

Protezione: Rif. par. 7.3

Ritrovamento di ordigni bellici (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

-

Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede bonifica da ordigni

bellici.

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede bonifica da ordigni

bellici.

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede bonifica da ordigni

bellici.

Cronologia -

Soggetto

incaricato

-

Modalità di rimozione dei materiali pericolosi (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

-

Coordinamento: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

con produzione di materiali pericolosi e conseguentemente non

prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non

addetti ai lavori

Prevenzione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

con produzione di materiali pericolosi e conseguentemente non

prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non

addetti ai lavori

Protezione: Il cantiere di cui al presente piano non prevede per sua natura lavori

con produzione di materiali pericolosi e conseguentemente non

prevede misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori e dei non

addetti ai lavori

Cronologia -

Soggetto

incaricato

-

Modalità di evacuazione dei detriti delle macerie (D.Lgs. 81/2008, allegato XI)

Presente in tutte le fasi lavorative inerenti la rimozione di limitate sterpaglie e la demolizione

delle baracche esistenti.

Coordinamento: Evitare accumuli di sterpaglie secche

Lasciare liberi i passaggi e le vie di transito

Prevenzione: Smaltire frequentemente le macerie

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- 80 -

Protezione: -

Cronologia -

Soggetto

incaricato

Datore di lavoro

Modalità relative all’uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi di apprestamenti,

attrezzature, mezzi e servizi di protezione collettiva.

-

Coordinamento: Le ditte opereranno indipendentemente l’una dall’altra.

Prevenzione: Le ditte opereranno indipendentemente l’una dall’altra.

Protezione: Le ditte opereranno indipendentemente l’una dall’altra.

Rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere e zone adiacenti interferenti

Presente in tutte le fasi lavorative che necessitano dell’uso dei mezzi da lavoro, quali autobotte,

camion, escavatore, soprattutto nelle situazioni di manovra e movimento in prossimità di centri

abitati, di strade transitate.

Coordinamento: All’esterno dell’area di cantiere, la circolazione degli automezzi e delle

macchine deve essere regolamentata, i mezzi non devono superare la

velocità di 30 km/h, e devono seguire un percorso preferenziale

Risulta comunque vietato avvicinarsi ai mezzi in movimento.

Operatori a terra devono garantire il movimento e manovra del mezzo

pesante in condizioni di massima sicurezza ed essere dotati di apposti

gilet ben visibili anche nelle ore con minor luce solare. Qualunque

lavoratore intenda avvicinarsi al mezzo in movimento, deve prima

segnalare la propria presenza e farsi notare dall’autista del mezzo

stesso.

Prevenzione: La segnaletica di cantiere è apposta su ogni accesso ed è ben visibile.

Protezione: Un operatore a terra dovrà visionare la corretta manovra del mezzo in

movimento.

Cronologia -

Soggetto

incaricato

Moviere

CONDIZIONI ATMOSFERICHE AVVERSE E SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA

Si allega scheda di definizione degli accorgimenti minimi che dovranno essere presi in considerazione dalle

imprese esecutrici in caso di evenienza e aggiornate in relazione allo stato dei luoghi.

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EVENTO ATMOSFERICO CHE COSA FARE

In caso di forte pioggia e/o di persistenza della stessa

Sospendere le lavorazioni in esecuzione ad eccezione di getti di opere in c.a. o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a: Verificare la conformità delle opere provvisionali. Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di forte vento

Sospendere le lavorazioni in esecuzione ad eccezione di getti di opere in c.a. o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a: Controllare la conformità degli apparecchi di sollevamento. Controllare la regolarità di trabattelli, parapetti, impalcature e opere provvisionali in genere. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di neve

Sospendere le lavorazioni in esecuzioni ad eccezione di getti o di interventi di messa in sicurezza di impianti macchine attrezzature o opere provvisionali. Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere. Prima della ripresa dei lavori procedere a: Verificare la portata delle strutture coperte dalla neve, se del caso, sgombrare le strutture dalla presenza della neve; Verificare la conformità delle opere provvisionali; Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci; Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni; La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di gelo

Sospendere le lavorazioni in esecuzione Prima della ripresa dei lavori procedere a: Verificare gli eventuali danni provocati dal gelo alle strutture, macchine e opere provvisionali; Verificare la conformità delle opere provvisionali. Controllare che i collegamenti elettrici siano attivi ed efficaci. Controllare che le macchine e le attrezzature non abbiano subito danni. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di forte nebbia

All’ occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Sospendere l’attività dei mezzi di sollevamento gru e autogrù) in caso di scarsa visibilità; Sospendere, in caso di scarsa visibilità, l’eventuale attività dei mezzi di movimento terra, stradali ed autocarri. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di freddo con temperature sotto zero e/o particolarmente rigide

All’ occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Ricoverare le maestranze negli appositi locali di ricovero e/o servizi di cantiere. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

In caso di forte caldo con temperature oltre i 35°

All’occorrenza sospendere le lavorazioni in esecuzione; Riprendere le lavorazioni a seguito del raggiungimento di una temperatura accettabile. La ripresa dei lavori deve essere autorizzata dal preposto a seguito delle verifiche tecniche e dell’eventuale messa in sicurezza del cantiere.

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3.2.4 SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE, MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE, MISURE DI COORDINAMENTO

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 3: Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni.

4. Per ogni elemento dell'analisi di cui ai commi 1, 2 e 3 del DPR n° 222/2003, il PSC contiene:

a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi;

b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto alla lettera a).

Le scelte operative di intervento derivano anche da esigenze funzionali, legate cioè a garantire il transito

stradale ed il flusso delle acque nei fossi senza interruzione temporanee e tantomeno permanenti.

L’approccio metodologico utilizzato, consiste nell’analizzare tratto per tratto gli interventi primari da

realizzare, comprensivi delle opere di allestimento per la messa in sicurezza e le annesse

attrezzature/macchinari fondamentali di cui si necessita, valutando gli ambienti limitrofi e la tipologia ove

insiste l’area di lavoro. Attraverso una attenta e dettagliata documentazione fotografica, associando ad

ogni foto una tabella riepilogativa delle infrastrutture presenti, è stato possibile valutare quali siano i rischi

trasferibili all’esterno e viceversa.

Vista l’ubicazione delle aree di intervento, le condizioni meteo non sono assolutamente trascurabili,

specialmente nella stagione invernale, infatti nei mesi che vanno da Novembre a Marzo la probabilità di

nevicate è elevata, quindi oltre alla difficoltà di raggiungimento delle aree, si aggiunge l’impossibilità di

eseguire opere inerenti il pacchetto stradale, pregiudicando in tale caso la qualità dell’operato. I 360 giorni

stabiliti nel cronoprogramma, in quanto naturali e consecutivi, si intendono comprensivi anche del blocco

lavori temporaneo per situazioni di maltempo e presenza di neve.

Per ciò che concerne l’allestimento del cantiere, al fine di dare continuità alle fasi lavorative, si ipotizza

l’allestimento di tre aree logistiche fisse, dislocate in punti strategici (preferibilmente all’inizio, alla fine e a

metà dell’intero tratto) da concordarsi comunque con i comuni di interesse. Le aree logistiche, dotate di

baracche di cantiere ad uso magazzino, ufficio, mensa e bagno, dovranno essere confortevoli e il locale ad

uso ufficio e mensa, viste le condizioni climatiche esterne avverse e fredde nei periodi invernali

/primaverili, dovrà essere dotato di sistema di isolamento e riscaldamento.

Per garantire la sicurezza da e verso gli ambienti esterni, durante la realizzazione del pacchetto stradale,

saranno adottate recinzioni a tipologia classica (o realizzate secondo le indicazioni dettate dal comune) che

seguono il cantiere.

Al fine di limitare i disagi verso l’ambiente esterno nelle zone abitate, si dovrà operare per tratti non più

lunghi di metri 50, mentre nelle altre zone la lunghezza del tratto di intervento sarà variabile in relazione

alle condizioni ambientali e alle esigenze lavorative/progettuali.

Per ciò che concerne la realizzazione delle strutture, quali: passerelle di attraversamento fossi, ponti di

passaggio (sul torrente Cordevole), verrà allestito il cantiere temporaneo tale da garantire condizioni di

lavoro adeguate all’ambiente l’intera durata dell’intervento, seppure modesta.

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Durante la realizzazione del generico pacchetto stradale, del consolidamento di muri in pietra, della messa

in opera di terre armate, gradonate vive e quant’altro già specificato, verrà allestito il cantiere aderente

all’area di intervento, classificabile quindi come mobile. In queste situazioni il punto di appoggio sarà

garantito nelle aree logistiche.

Per la realizzazione del solo Binder non verrà allestito nessun cantiere, in quanto non si prevedono rischi

verso l’ambiente esterno.

Per la realizzazione dell’ illuminazione in galleria, si prevede invece di un previa bonifica e ispezione

dell’area, e la sistemazione di faretti alimentati con gruppo elettrogeno.

In tutti gli interventi che dovranno avvenire a confine con scarpate, nonché sponde di fiumi, canali e/o

torrenti, si dovrà realizzare idoneo parapetto in legno in grado di resistere a eventuali urti o impatti.

Il montaggio delle strutture rilevanti, quali il ponte sul torrente Cordevole, avverrà con l’utilizzo di autogrù

(ipoteticamente due) poste ai due lati del torrente. Si potrà accedere sull’alveo del torrente solo in periodi

di basso livello dell’acqua e con l’uso di idonei DPI ancorati a parti stabili dell’argine.

I torrenti, così come i fossati, in alcuni periodi dell’anno, sono caratterizzati da grosse portate di acqua,

sarà quindi opportuno valutare, in relazione all’effettiva data di inizio lavori, i periodi migliori per

intervenire. L’accesso al fondo del torrente potrà avvenire solo in caso di basso livello d’acqua e con

l’utilizzo di idonei DPI.

Per la realizzazione degli attraversamenti stradali, seppure il traffico veicolare può essere considerato

bassissimo, non dovranno essere realizzati blocchi stradali, neanche temporanei, quindi l’allestimento

consterà in posa di barriere, luci di segnalazione e utilizzo moviere a terra durante le operazioni di

manovra e scarico/carico materiali.

Il materiale di risulta, se non utilizzabile altrimenti, sentita la D.L., dovrà essere trasportato in discarica

autorizzata, sia per il terreno in eccedenza (eventuale), sia per le murature e quant’altro provenienti dalla

demolizione delle baracche nel tratto P5, P6.

Il raggiungimento degli ambienti di lavoro non sempre è agevole, infatti la viabilità di accesso può essere

caratterizzata da strada provinciale, strada sterrata, strada bianca, strada privata, e in alcuni casi la strada

non è evidentemente tracciata.

In ogni caso si dovrà valutare, anche in relazione agli eventi atmosferici, lo stato e la consistenza del

terreno, per garantire il passaggio dei mezzi pesanti da lavoro senza il rischio di smottamento del terreno e

quindi ribaltamento del mezzo.

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3.2.4.1 INIZIATIVE PROPOSTE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DELLE LAVORAZIONI SIA PER I LAVORATORI CHE PER I NON ADDETTI AI LAVORI

La realizzazione dell’opera in progetto, non è da considerarsi né particolarmente pericolosa, né complessa,

quindi le attività lavorative saranno di tipo ordinarie, e i lavoratori operanti nel settore dell’edilizia già

dovranno conoscere quali siano le procedure da attuare per la realizzazione dell’intervento in oggetto.

Per ciò che concerne la sicurezza dei non addetti ai lavori, negli ambienti di lavoro limitrofi a tratti stradali,

oltre alla recinzione di cantiere, dovranno essere presi opportuni accorgimenti nelle fasi di manovra dei

mezzi da lavoro, nonché carico/scarico dei materiali e attrezzature.

Sarà comunque onere del C.S.E. valutare durante l’esecuzione dei lavori, tutti gli elementi non identificabili

in fase progettuale.

3.2.5 ANALISI DELLE FASI E SUB-FASI DEI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE

3.2.5.1 PREMESSA

L'individuazione dei pericoli e la valutazione dei rischi, l'identificazione delle procedure esecutive, degli

apprestamenti e delle attrezzature atte a prevenirli, nonché le prescrizioni atte ad evitare i rischi derivanti

dalla presenza simultanea o successiva di più imprese o lavoratori autonomi, è stata più correttamente

effettuata suddividendo l'opera in fasi e sub fasi di lavoro.

Per "fase" si vuole qui intendere un ciclo di lavoro fondamentale per la realizzazione di una parte

importante dell'opera.

Per "sub-fase" (o "sotto-fase)" si intende invece l'insieme di operazioni nelle quali si articola la fase di

lavoro.

Per ogni rischio sono state operate scelte tecniche e tecnologiche ed individuate procedure esecutive,

scegliendo fra le diverse possibilità esistenti secondo il criterio della migliore funzionalità e della maggior

sicurezza.

Ovviamente questo tipo di analisi dovrà prevedere successivi adeguamenti per varianti in corso d'opera o

integrazioni.

Il presente paragrafo introduce il Cronoprogramma dei lavori rivolto alla Realizzazione di un percorso ciclo

pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole. Il contenuto del Cronprogramma ha una specifica

rilevanza dal punto di vista della definizione dell’oggetto contrattuale, pertanto deve essere attentamente

considerato e valutato. La durata dei lavori ammonta a 360 giorni solari consecutivi. Il Cronoprogramma è

il programma dei lavori in cui sono indicate, in base alla complessità dell’opera, le lavorazioni, le fasi e le

sottofasi di lavoro, la sequenza temporale e la loro durata. Il Cronoprogramma è reso in forma grafica a

mezzo Diagramma di Gantt, e riporta sulle ordinate l’elenco delle lavorazioni in sequenza cronologica e

sulle ascisse il tempo di esecuzione espresso in giorni, è redatto, tenendo conto delle fasi di lavorazione

previste in cantiere, della tempistica della loro esecuzione e delle fasi critiche del processo di costruzione.

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Dal Cronoprogramma è individuabile la durata quindi delle fasi e sottofasi lavorative, quali siano le

interferenze temporali e l’individuazione del rapporto uu-g.

L’entità presunta “uomini - giorno” (ex. art. 2, c. 1, lettera f bis, D.Lgs. 494/96), rappresenta la somma

delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell’opera.

In termini grafici e analitici, tale parametro è la sommatoria (Si) di tutti i prodotti (ui * gi) di ogni singola

fase lavorativa. [u * g = Si ui *gi]

Il Cronoprogramma lavori sarà oggetto di opportuni aggiornamenti nella fase esecutiva dell’opera, a cura

del C.S.E., indicando lo stato di avanzamento lavori.

In relazione alle esigenze dell’impresa, per quanto inerente le proprie attività all’interno del cantiere, si

verifica la presenza simultanea di più imprese sub-appaltatrici, e/o contratti di manodopera, che

collaborano tra loro in ragione della stessa attività lavorativa (fase). Pertanto l’impresa appaltatrice dovrà

necessariamente comunicare al Responsabile dei Lavori ed al C.S.E. la presenza all’interno del cantiere di

uno o più lavoratori autonomi e/o più imprese esecutrici ed ognuno di loro dovrà obbligatoriamente

attenersi alle misure di sicurezza del P.S.C. e consegnare tutta la documentazione necessaria. Nel caso in

cui i lavoratori autonomi siano di fatto sotto la diretta sorveglianza e direzione dell’impresa appaltatrice,

quest’ultima all’interno del proprio POS, dovrà indicare le persone che lavorano per suo conto ed allegare

al proprio piano tutta la documentazione necessaria da consegnare al Responsabile dei Lavori per la

denuncia agli enti preposti.

3.2.5.2 ELENCO DELLE FASI E SOTTOFASI LAVORATIVE

Si descrivono in via sintetica gli interventi che si intendono realizzare:

ALLESTIMENTO BASI LOGISTICHE

INSTALLAZIONE DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO DA

CONCORDARSI CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA:

Recinzione di cantiere delimitante l’area baraccamenti

Impianti elettrici di cantiere

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Cartellonistica di cantiere

Segnaletica luminosa

n. 3 baracche di cantiere di cui: 1 ad uso ufficio, 1 ad uso mensa, 1 ad uso magazzino

n. 3 bagni chimici

APPROVVIGIONAMENTO MATERIALI

Approvvigionamento dei materiali necessari per la realizzazione dei tratti oggetto di

intervento

INTERVENTI SUDDIVISI PER TRATTI

TRATTO P1-P2

Allestimento area mobile di cantiere

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Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Disposizione segnaletica di attraversamento prima del punto P1

Uso di utensili manuali

Pulizia area di cantiere

TRATTO P2-P3

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

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- 87 -

Uso di rullo compattatore

Realizzazione di passerella attraversamento fosso

Scavo con mezzi meccanici e manuali

Uso di piccolo escavatore

Uso di utensili manuali

Realizzazione delle spalle in c.a.

Casseratura

Posa dei ferri di armatura

Getto

Uso dell’autobotte

Rivestimento fosso esistente in pietra

Uso di idonei DPI

Posa in opera e montaggio piano di camminamento

Uso di autogrù

Uso di autocarro

Posa in opera e montaggio di parapetto

Pulizia area di cantiere

TRATTO P3-P4

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo di sbancamento

Uso di piccolo escavatore

Pozzetti da riportare in quota

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Costruzione di sistema di protezione a monte della pista

Uso di utensili manuali

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- 88 -

Realizzazione di parapetti lato dx e sx

Uso di idonei DPI

Consolidamento muri in pietra

Uso di idonei DPI

Pulizia area di cantiere

TRATTO P4-P5

Inserimento di grigliato di protezione sul ponte torrente Bordina, lato sx e dx

Uso di idonei DPI

TRATTO P5-P6

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Demolizione di baracche esistenti

Uso di mezzi meccanici

Trasporto materiale di risulta presso discarica autorizzata

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo di sbancamento

Uso di piccolo escavatore

Pozzetti da riportare in quota

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Realizzazione di passerella attraversamento fosso

Scavo con mezzi meccanici e manuali

Uso di piccolo escavatore

Uso di utensili manuali

Realizzazione delle spalle in c.a.

Casseratura

Posa dei ferri di armatura

Getto

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Uso dell’autobotte

Rivestimento fosso esistente in pietra

Uso di idonei DPI

Posa in opera e montaggio piano di camminamento

Uso di autogrù

Uso di autocarro

Posa in opera e montaggio di parapetto

Realizzazione di parapetti lato dx e sx tratto iniziale

Uso di idonei DPI

Realizzazione di parapetti lato dx e sx tratto terminale

Uso di idonei DPI

Protezione di monte

Uso di idonei DPI

Pulizia area di cantiere

TRATTO P6-P7

Realizzazione di soletta con inserimento di fibre sul ponte torrente Missiaga,

smontaggio parapetti lato sx e dx

Uso di idonei DPI

Pittura passerella

Uso di idonei DPI

TRATTO P7-P8

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglia

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

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Realizzazione di parapetti lato sx e dx

Utilizzo di idonei DPI

Pulizia area di cantiere

TRATTO P8-P9

Illuminazione interna alla galleria esistente

Uso di sistemi di illuminazione provvisoria

Uso di idonei DPI

TRATTO P9-P10

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Realizzazione di parapetti

Utilizzo di idonei DPI

Valutazione della possibile interferenza con traliccio e cavo aereo

Pulizia area di cantiere

TRATTO P10-P11

Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento)

Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

TRATTO CIMITERO

Allestimento area mobile di cantiere

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Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglia

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Pulizia area di cantiere

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

TRATTO RACCORDO POLO SCOLASTICO

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Realizzazione dei rilevati

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

- 92 -

Uso di rullo compattatore

Pubblica illuminazione

Uso di autocarro con braccio gru

Uso di piccolo escavatore

Pulizia area di cantiere

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

TRATTO RACCORDO CENTRO

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Demolizione di muretto

Uso di mezzo idoneo

Taglio pavimentazione stradale esistente

Uso di mezzo idoneo

Scavo di fondazione

Uso di escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Posa di impianto semaforico completo

Pulizia area di cantiere

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

TRATTO P11-P12

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

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- 93 -

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Realizzazione di parapetti

Utilizzo di idonei DPI

Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

Pulizia area di cantiere

TRATTO P13-P14

Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento)

Valutazione della possibile interferenza con traliccio e cavo aereo

Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

TRATTO P14-P15

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Realizzazione di parapetto

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- 94 -

Uso di idonei DPI

Pulizia area di cantiere

TRATTO P15-P16

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Allargamento sezione

Uso di escavatore

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Pulizia area di cantiere

TRATTO P16-P17

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

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- 95 -

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Realizzazione di parapetto lato sx e dx

Uso di idonei DPI

Pulizia area di cantiere

TRATTO P17-P18

Allestimento area temporanea di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Realizzazione di passerella ciclo-pedonale sul torrente Cordevole (L. 50.00m)

Scavo con mezzi meccanici e manuali

Uso di piccolo escavatore

Uso di utensili manuali

Realizzazione di parapetti a protezione dalla possibile caduta dall’alto

Realizzazione delle spalle in c.a.

Casseratura

Posa dei ferri di armatura

Getto

Uso dell’autobotte

Rivestimento argine esistente in pietra

Uso di idonei DPI

Posa in opera e montaggio piano di camminamento

Uso di autogrù

Uso di autocarro

Posa in opera e montaggio di parapetto e della copertura in rame

Pulizia area di cantiere

TRATTO P18-P19

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

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- 96 -

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Realizzazione parapetti

Uso di idonei DPI

Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

Pulizia area di cantiere

TRATTO P19-P20

Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento)

Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

TRATTO P20-P21

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

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- 97 -

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

Realizzazione di parapetto

Uso di idonei DPI

Pulizia area di cantiere

TRATTO P21-P22

Per la quasi totalità della lunghezza, il tratto stradale di connessione è esistente (nessun

intervento)

Disposizione segnaletica di attraversamento a inizio e fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

Si potrà intervenire solo previo spostamento del traliccio ad opera di altra ditta (enel) per

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Allargamento strada per un breve tratto

Realizzazione di muretto in cls armato (L 25.65 ml)

Casseratura

Posa dei ferri di armatura

Getto

Uso dell’autobotte

Realizzazione di scogliera (L 82.00 ml)

Pulizia area cantiere

TRATTO P22-P24

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

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- 98 -

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di scogliere, a monte e a valle del tracciato

Posa in opera della scogliera, secondo le indicazioni del progetto

Uso di piccoli mezzi

Uso di manodopera

Uso di idonei DPI

Consolidamento scarpata con terre armate

Stesura e compattazione del terreno in strati orizzontali

Uso di piccolo escavatore

Messa in opera di rinforzi

Posa in opera di paramento verticale/inclinato secondo le indicazioni del

progetto esecutivo

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di guado Roa Bianca

Scavo di fondazione

Uso di escavatore

Casseratura

Posa dei ferri

Getto

Uso di autobotte

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione di muretto in cls armato (L 36.00 ml)

Casseratura

Posa dei ferri di armatura

Getto

Uso dell’autobotte

Realizzazione Pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Realizzazione parapetti

Uso di idonei DPI

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- 99 -

Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

Pulizia area di cantiere

TRATTO P24-P25

Intero tratto stradale di connessione per l’intera lunghezza (nessun intervento)

Valutazione della possibile interferenza con traliccio e cavo aereo

Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

TRATTO P25-P26

Allestimento area mobile di cantiere

Recinzione di cantiere delimitante l’area realizzata con rete rossa

plastificata, rete elettrosaldata, paletti infissi nel terreno

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Segnaletica luminosa

Preparazione area stoccaggio provvisoria

Preparazione area deposito materiale di risulta

Installazione impianto elettrico di cantiere

Rimozione di limitate sterpaglie

Scavo superficiale

Uso di piccolo escavatore

Ricompattazione

Uso di rullo compattatore

Stesura di strato di pietrisco

Uso di piccolo escavatore

Realizzazione di strato di base

Uso di rullo compattatore

Realizzazione pavimentazione

Uso di rullo compattatore

Disposizione segnaletica di attraversamento a fine tratto

Uso di idonei DPI

Uso di idonea segnaletica per deviazione flusso veicolare

Realizzazione di palizzata (L 102.00 ml)

Uso di idonei DPI

Pulizia area di cantiere

SMANTELLAMENTO BASI LOGISTICHE

SMANTELLAMENTO DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO

CONCORDATO CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA:

Recinzione di cantiere delimitante l’area baraccamenti

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- 100 -

Impianti elettrici di cantiere

Segnaletica di cantiere conforme alla vigente normativa

Cartellonistica di cantiere

Segnaletica luminosa

n. 3 baracche di cantiere di cui: 1 ad uso ufficio, 1 ad uso mensa, 1 ad uso magazzino

n. 3 bagni chimici

CHIUSURA LAVORI

3.2.5.3 CRITICITA’ FUNZIONALI

TRATTO P21-P22

Si potrà intervenire con l’allargamento del tratto stradale solo previo spostamento del

traliccio ad opera di altra ditta (ENEL).

3.2.6 APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE E MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 5 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”:

5. L'elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti del PSC di cui al comma 2, è riportato nell'allegato I. DPR n° 222/2003, ALLEGATO I: Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione del contenuti dei PSC di cui all'articolo 2, comma 2. 1. Gli apprestamenti comprendono: ponteggi; trabattelli; ponti su cavalletti; impalcati; parapetti; andatoie; passerelle; armature delle pareti degli scavi; gabinetti; locali per lavarsi; spogliatoi; refettori; locali di ricovero e di riposo; dormitori; camere di medicazione; infermerie; recinzioni di cantiere. 2. Le attrezzature comprendono: centrali e impianti di betonaggio; betoniere; gru; autogrù; argani; elevatori; macchine movimento terra; macchine movimento terra speciali e derivate; seghe circolari; piegaferri; impianti elettrici di cantiere; Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; impianti antincendio; impianti di evacuazione fumi; impianti di adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo; impianti fognari. 3. Le Infrastrutture comprendono: viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici; percorsi pedonali; aree di deposito materiali, attrezzature e rifiuti di cantiere. 4. I mezzi e servizi di protezione collettiva comprendono: segnaletica di sicurezza; avvisatori acustici; attrezzature per primo soccorso; illuminazione di emergenza; mezzi estinguenti; servizi di gestione delle emergenze.

Identificazione degli apprestamenti, attrezzature e mezzi e servizi di protezione collettiva necessarie per la

realizzazione delle opere:

Elementi necessari per la realizzazione

delle opere Caratteristiche

Modalità di installazione/ Soggetti obbligati all’installazione e alla manutenzione

Modalità di utilizzo/Soggetti con

diritto d’uso

APPREST

AM

EN

TI ponteggi; prefabbricati Rif. PiMUS/Pontisti Secondo il D.Lgs.

235/2003/Tutti trabattelli. - - -

ponti su cavalletti; - - -

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- 101 -

impalcati; - - -

parapetti;

in legno Con l’uso di imbracature/operai

Non rimuoverli fino a che il rischio di caduta non sia eliminato/tutti

andatoie; - - -

passerelle; - - -

armature delle pareti degli scavi; - - -

gabinetti; chimici Posizionamento a

terra con autogrù/operai

Utilizzarlo per lo scopo a cui è destinato/tutti

locali per lavarsi; - - -

spogliatoi; - - -

refettori; - - -

locali di ricovero e di riposo; - - -

dormitori; - - -

camere di medicazione; - - -

infermerie; - - -

recinzioni di cantiere;

del tipo fissa e mobile, realizzata con paletti in ferro infissi nel terreno e rete rossa ovoidale in pvc aderente alla rete elettrosaldata

Manuale/capo cantiere

Non rimuovere la recinzione fino a completa chiusura lavori nel tratto parziale in oggetto di intervento.

altro: - - -

Elementi necessari per la realizzazione delle opere

Caratteristiche Modalità di installazione

Modalità di utilizzo

MEZZI

centrali e impianti di betonaggio; - - -

betoniere; - - -

gru; - - -

autogrù;

Rif. Schede della macchina che verranno fornite dalla ditta in fase esecutiva dei lavori

Su stabilizzatori Utilizzarla per lo scopo a cui è destinata

argani; - - -

elevatori; - - -

macchine movimento terra; escavatore piccolo

- Utilizzarlo per lo scopo a cui è destinato

macchine movimento terra speciali e derivate;

battipalo - Utilizzarlo per lo scopo a cui è destinato

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- 102 -

seghe circolari; - - -

piegaferri; - - -

altro: - - -

Elementi necessari per la realizzazione delle opere

Caratteristiche Modalità di installazione

Modalità di utilizzo

IMPI

AN

TI T

ECN

OLO

GIC

I E

SERVIZ

I

Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;

impianto unico nell’area logistica

Da tecnico abilitato

-

impianti antincendio; - - -

impianti di evacuazione fumi; - - -

impianti di adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo;

- - -

impianti fognari. - - -

segnaletica di sicurezza; disporre segnaletica di dimensioni adeguate al rischio da segnalare e coerente con ciò che si vuole segnalare

Su zavorra in caso di lavori limitrofi a tratti stradali

Togliere la segnaletica quando il rischio da segnalare è eliminato

avvisatori acustici; - - -

attrezzature per primo soccorso; cassetta di primo soccorso

Nell’area logistica/nel furgone

Dopo l’utilizzo reintegrarla

illuminazione di emergenza; - - -

mezzi estinguenti; - - -

servizi di gestione delle emergenze. Definire una squadra emergenza

- -

altro: - - -

3.2.7 RISCHI INTRINSECI ALLE LAVORAZIONI E PRESCRIZIONI SPECIFICHE PER CIASCUNA FASE

Si riportano nelle SCHEDE GENERICHE DI SALUTE E SICUREZZA ARTICOLATE PER FASI E SUB-FASI facenti

parte integrante del presente PSC le schede relative alle principali fasi di lavoro con l'esplicitazione delle

procedure esecutive, del personale, delle attrezzature e mezzi d'opera necessari per l'esecuzione dei lavori,

con l'individuazione dei possibili rischi connessi alle varie lavorazioni e con l'indicazione delle prescrizioni da

osservare per eliminare o ridurre al minimo i predetti rischi.

Si riporta in Appendice D le fasi plausibili per tipologia di intervento (si veda raggruppamento in Appendice

B).

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- 103 -

3.3 IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI RELATIVI AD INTERFERENZE FRA LAVORAZIONI ED USO COMUNE DI ATTREZZATURE E SERVIZI - PRESCRIZIONI, PROCEDURE OPERATIVE, APPRESTAMENTI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 4: Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento.

1. Il coordinatore per la progettazione effettua l'analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, e predispone il cronoprogramma dei lavori. Per le opere rientranti nel campo di applicazione della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, il cronoprogramma dei lavori ai sensi del presente regolamento, prende esclusivamente in considerazione le problematiche inerenti gli aspetti della sicurezza ed è redatto ad integrazione del cronoprogramma delle lavorazioni previsto dall'articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554.

Il Cronoprogramma è reso in forma grafica a mezzo Diagramma di Gantt, e riporta sulle ordinate l’elenco

delle lavorazioni in sequenza cronologica ( rif. Gruppi di opere e fasi lavorative indicate nel paragrafo

3.2.5.2 ) e sulle ascisse il tempo di esecuzione espresso in giorni. Il C.S.P. ha ritenuto comunque

importante di indicare in maniera dettagliata le sottofasi lavorative al fine di eseguire una valutazione dei

rischi il più possibile accurata.

Per la presa visione dell’elaborato, si rimanda alla tavola grafica “Cronoprogramma dei lavori”.

3.3.1 ELENCO DELLE EFFETTIVE INTERFERENZE SPAZIALI RISCONTRATE NEL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI

2. In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, il PSC contiene le prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni; nel caso in cui permangono rischi di interferenza, indica le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, atti a ridurre al minimo tali rischi.

3. Le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, sono definite analizzando il loro uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi.

4. Il coordinatore per l'esecuzione dei lavori integra il PSC con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto al comma 4 dell'articolo 3 ed al comma 4 del presente articolo e, previa consultazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, indica la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica.

Le lavorazioni avvengono in fasi distinte fra loro in sequenza. Per ciascuna fase si prevedono parziali

sovrapposizioni di lavorazione come evidenziate sul cronporogramma dei lavori. Per tutte esse si rileva che

avvengono in aree e zone della stessa area ben distinte fra di loro. La risoluzione di eventuali situazioni

critiche di dettaglio, dovrà avvenire in sede di redazione del P.O.S. e di riunione di coordinamento

preliminare alla singola fase. Il C.S.P. prescrive una riunione di coordinamento all’inizio di ogni fase

lavorativa. Ulteriori riunioni potranno essere indette dal C.S.E. in funzione dell’andamento dei lavori e delle

esigenze operative del cantiere, nonché da indicazioni della stazione appaltante. Prima della consegna del

POS dovrà essere fatta una riunione preliminare di coordinamento.

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- 104 -

3.3.2 PRESCRIZIONI OPERATIVE E/O D.P.I. DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLE INTERFERENZE LAVORATIVE

Tutte le lavorazioni interferenti che si realizzeranno in cantiere sono opportunamente coordinate affinché

possano essere adeguatamente valutati i rischi rinvenuti dalle eventuali interferenze tra le varie attività di

cantiere.

Le lavorazioni/attività incluse nel presente PSC non prevedono assolutamente lavorazioni

interferenti.

Gli interventi previsti nel progetto definitivo - esecutivo di variante dovranno essere realizzati tenendo

conto delle prescrizioni dettate nella conferenza servizi del 04.09.2008.

In particolare, gli aspetti vincolanti alla realizzazione del tratto fra il punto P21-P22, riassunti di seguito:

b) Spostamento del traliccio ad opera di altra ditta (ENEL)

verranno segnalati, nel crono programma dei lavori, come interventi propedeutici all’opera di:

Allargamento tratto stradale

3.3.3 COORDINAMENTO GENERALE PIANO

Per quanto riguarda le imprese presenti in cantiere, definiti: imprese esecutrici, le tecnologie di lavorazione

e le modalità operative dell'appalto, il Coordinatore per l'Esecuzione dei Lavori insieme alle Imprese

Aggiudicatarie, quantificherà il numero di lavoratori operanti in cantiere e definirà le relative misure di

sicurezza aggiornando il presente Piano.

Viene riportata la previsione del personale operante al fine di indicare i tempi nel programma lavori:

ALLESTIMENTO BASI LOGISTICHE

INSTALLAZIONE DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO DA

CONCORDARSI CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA:

n° 2 Operai Generici

n° 2 Operai Specializzati

INTERVENTI SUDDIVISI PER TRATTI

n° 6 Operai Generici

n° 2 Operai Specializzati

n° 2 Autisti

n° 2 Escavatoristi

SMANTELLAMENTO BASI LOGISTICHE

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SMANTELLAMENTO DI N. 3 AREE FISSE DI CANTIERE (BASI LOGISTICHE), IN SITO

CONCORDATO CON LA COMMITTENZA, COMPOSTE CIASCUNA DA:

n° 2 Operai Generici

n° 2 Operai Specializzati

CHIUSURA LAVORI

3.3.4 DIAGRAMMA DI AFFOLLAMENTO

Il digramma dell’affollamento illustra la presenza dei lavoratori operanti in cantiere in funzione del tempo

espresso in giorni lavorativi. I punti di massimo, identificano il massimo affollamento nelle aree di cantiere,

ed i punti di mimino, il minimo numero dei lavoratori operanti in cantiere. La finalità di eseguire un

diagramma di tale tipo deriva da tre diverse esigenze: la prima, di conoscere in fase progettuale quanti

siano i bagni da installare nell’area di cantiere, nel caso specifico l’installazione di tre bagni da cantiere è

sufficiente per i lavoratori operanti nell’area; la seconda di permettere al C.S.E. di organizzare un proprio

programma di visite in cantiere, in relazione al massimo affollamento, la terza di calcolare gli uomini-

giorno.

3.3.5 MODALITA’ RELATIVE ALL’USO COMUNE DA PARTE DI PIU’ IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI DI APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA. (ex. D.P.R. 222/03, art. 2, c. 2, lett. c, art. 100 Nuovo D.Lgs. 81/2008, allegato XV)

In riferimento all’allestimento del cantiere con le principali attrezzature e apprestamenti comuni,

l’appaltatore dovrà farsi carico della messa in opera ed anche della manutenzione e cura dell’efficacia,

quantomeno degli elementi principali: recinzione, ponteggio, impianto elettrico di cantiere, apparecchi di

sollevamento.

Compito del C.S.E. è quello di verificare con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione,

da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nelle

misure di coordinamento previste e la corretta applicazione delle procedure di utilizzo e di verifica.

Andamento dell'affolamento

31/03/0724/03/0717/03/ 0710/03/0703/03/0724/02/0717/02/0710/02/0703/02/0727/01/0720/01/0713/01/0706/01/07

31

30

29

28

27

26

25

24

23

22

21

20

19

18

17

16

15

14

13

12

11

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

0

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3.3.6 PRESCRIZIONI OPERATIVE DA ADOTTARE IN RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI TERZI

L’accesso al cantiere dei visitatori (committente, tecnici del committente, tecnici istituzionali, ecc.), dovrà

essere autorizzato dal Direttore di cantiere dell’impresa appaltatrice. Per quanto riguarda i visitatori, tecnici

del Committente, tecnici istituzionali, tecnici di imprese, con compiti legati al cantiere, essi dovranno

essere muniti di calzature di sicurezza con suola imperforabile ed elmetto.

I visitatori, prima di accedere al cantiere dovranno presentarsi al capocantiere che valuterà se

interrompere alcune lavorazioni e fornirà indicazioni rispetto ad eventuali aree non accessibili.

In caso di ispezione dell’Organo di vigilanza o del comitato Paritetico Territoriale, il Direttore Tecnico di

Cantiere o il Capocantiere accompagnerà i tecnici nella visita e valuterà la necessità di sospendere le

lavorazioni che potrebbero rappresentare dei rischi per le persone in sopralluogo.

3.4 ORGANIZZAZIONE DELLA COOPERAZIONE, DEL COORDINAMENTO E DELL’INFORMAZIONE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”:

g) le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi;

In considerazione del fatto che il cantiere, seppur impiantato dall’impresa appaltatrice, verrà nel corso dei

lavori utilizzato anche da altre imprese e/o lavoratori autonomi incaricati dalla stessa o direttamente dal

Committente per l’esecuzione di singole lavorazioni, risulta fondamentale che vengano definite alcune

regole che consentano un corretto passaggio di informazioni e facilitino il coordinamento tra tutti i soggetti

coinvolti nella realizzazione dell’opera nella sua completezza.

Il C.S.E. ha tra i suoi compiti quello di organizzare tra imprese e lavoratori autonomi la

cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.

Fatta questa premessa è necessario definire che cosa s’intende per cooperazione, coordinamento ed

informazione reciproca.

La cooperazione tra le imprese e/o lavoratori autonomi è sicuramente fondamentale e si traduce in una

serie di accorgimenti e procedure che mettano tutti nelle migliori condizioni possibili ai fini della sicurezza e

di buona riuscita del lavoro.

La cooperazione implica un aiuto reciproco tra le imprese, una collaborazione tesa ad evitare tutte le

possibili fonti di rischio che una visione del cantiere a “compartimenti” potrebbe provocare.

Perché questo possa avvenire, il primo passo risulta proprio essere la conoscenza di chi è presente e di chi

nel futuro più prossimo interverrà.

Queste informazioni devono pervenire ai singoli lavoratori dal loro R.L.S. o direttamente dal datore di

lavoro a seguito di informazioni ricevute dal Committente, dal Direttore dei Lavori e/o dal C.S.E.

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Il C.S.E. dovrà essere l’intermediario tra le parti per il raggiungimento di una soluzione che garantisca

continuità alla sicurezza del cantiere.

Ogni impresa subappaltatrice dovrà contribuire al mantenimento in buono stato di utilizzo, avendo cura di

ripristinare le condizioni iniziali ogni qualvolta, per necessità proprie di lavorazione, sarà obbligata a

rimuoverne alcune parti, di ogni altra attrezzatura, mezzo, apprestamento o spazio comune a più imprese.

Tutte le imprese esecutrici e tutti i lavoratori autonomi coinvolti nell’attività di cantiere, prima dell’inizio dei

lavori, sono tenuti a comunicare i propri dati identificativi al C.S.E. e certificare l’adempimento di tutti gli

obblighi in materia di sicurezza e salute dei lavoratori. Tali dati devono essere riportati nel P.O.S.

I lavoratori autonomi e le imprese quali fornitori di materiali, fornitori con posa in opera, noli a caldo, che

effettueranno lavorazioni di breve durata (un giorno) potranno utilizzare i modelli di autocertificazione in

sostituzione del P.O.S. indicando eventualmente le modalità di esecuzione dei lavori.

Le modalità organizzative saranno stabilite nelle riunioni di coordinamento alle quali tutti i rappresentanti

delle imprese esecutrici (Direttore Tecnico di Cantiere, Capocantiere, Preposti) e i lavoratori autonomi sono

tenuti a partecipare.

Qualora vi siano rischi particolari dovuti ad interferenze tra lavorazioni di appalti diversi, il C.S.E. verifica la

compatibilità della relativa parte di P.S.C. Specifico con l’andamento dei lavori e cura l’aggiornamento del

piano stesso e del Cronoprogramma se necessario.

Comunque, durante la realizzazione dell’opera, il C.S.E. provvede ad organizzare tra i datori di lavoro, ivi

compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca

informazione attraverso le riunioni di coordinamento indette dal C.S.E. stesso. Attraverso le stesse riunioni,

in relazione alle problematiche da affrontare, verrà verificata l’effettiva trasmissione delle informazioni tra

imprese/lavoratori autonomi, ecc.

3.4.1 RIUNIONI DI COORDINAMENTO

Il C.S.E., per ogni singolo affidamento, organizzerà le riunioni di coordinamento (preliminare, periodiche e

straordinarie) attraversa le quali potrà garantire il coordinamento, la cooperazione nonché la reciproca

informazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi.

Di seguito sono riportati esempi di schemi ai quali il C.S.E. si potrà attenere per poter formalizzare le

riunioni di coordinamento, al termine delle quali, verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e

sottoscritto da tutti i partecipanti.

- RIUNIONE PRELIMINARE DI COORDINAMENTO

Quando: - Prima dell’inizio dei lavori

Convocati: - Impresa appaltatrice e/o esecutrici

- Lavoratori autonomi

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- 108 -

- Committente o Responsabile Lavori – Direttore Lavori – C.S.E.

Invitati:

- Progettisti

- Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori

Durante la riunione preliminare il C.S.E.:

• effettuerà l’analisi del P.S.C. Specifico, del Fascicolo Informativoe del

cronoprogramma;

• illustrerà le modalità operative delle azioni di coordinamento e di controllo;

• stenderà il calendario delle eventuali riunioni successive e periodiche;

• esaminerà le eventuali richieste delle imprese esecutrici;

• illustrerà le modalità, le eventuali richieste di modifica dei P.O.S..

In tale riunione gli esecutori dei lavori convocati possono presentare proposte di modifica e

integrazione al P.S.C. Specifico, fare osservazioni a quanto esposto dal C.S.E. ed eventuali

proposte di modifica al cronoprogramma lavori.

Al termine dell’incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i

partecipanti.

La riunione ha anche la funzione di inquadrare ed illustrare il P.S.C. Specifico, di verificare

l'idoneità del P.O.S. delle nuove imprese e/o lavoratori autonomi e di individuare le figure con

particolari compiti all'interno del cantiere.

Verifica della messa a conoscenza del P.S.C. Specifico e del P.O.S. ai subappaltatori e/o

lavoratori autonomi e ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

- RIUNIONE DI COORDINAMENTO

Quando: - Secondo la periodicità stabilita nella riunione preliminare di coordinamento e

secondo l'andamento dei lavori

Convocati:

- Impresa appaltatrice e/o esecutrici

- Lavoratori autonomi

- Direttore Lavori – C.S.E.

Invitati:

- Progettisti

- Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori

La presente riunione ha lo scopo di verificare periodicamente l'andamento dei lavori, dare

attuazione alla cooperazione fra i soggetti del cantiere, mantenere una costante informazione

e coordinamento fra le attività.

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In tale occasione verrà anche verificata ed eventualmente aggiornata la tempistica delle

lavorazioni con particolare attenzione alla eventuale presenza simultanea o successiva di

più imprese o lavoratori autonomi, e/o eventuali interferenze fra le lavorazioni stesse.

Al termine dell’incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i

partecipanti.

- RIUNIONE STRAORDINARIA DI COORDINAMENTO

Quando: - In caso di situazioni particolari, in caso di cantieri interferenti, in caso di

presenza simultanea di più imprese.

Convocati:

- Impresa appaltatrice e/o esecutrici

- Lavoratori autonomi

- Direttore Lavori – C.S.E.

Invitati:

- Progettisti

- Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori

Tali riunioni sono convocate in occasione di possibili situazioni critiche, eventi straordinari,

nuove lavorazioni non previste dai piani, interferenza tra cantieri adiacenti, ingresso in

cantiere di nuove imprese.

Al termine dell’incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i

partecipanti.

3.4.2 ATTUAZIONE DELLE MODALITA’ ORGANIZZATIVE

- Inizio dei lavori

L’attività di cantiere non potrà cominciare senza aver prima realizzato almeno una riunione di

coordinamento preliminare e senza la sottoscrizione o dichiarazione scritta di presa visione ed accettazione

del piano di sicurezza da parte delle singole imprese o artigiani.

La mancata accettazione formale del P.S.C. da parte dell’impresa o del lavoratore autonomo costituirà

vincolo per l’ingresso in cantiere dei relativi lavoratori.

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- Consegna /conoscenza dei Piani di Sicurezza

Copia del P.S.C. Specifico completa delle dichiarazioni di presa visione ed accettazione dello stesso da

parte di tutte le imprese e lavoratori autonomi che opereranno all’interno del cantiere, dovrà essere

custodita in cantiere a cura dell’impresa appaltatrice insieme ai P.O.S. relativi ad ogni singola impresa

esecutrice.

Almeno 15 giorni prima dall’ingresso in cantiere e comunque prima dell’inizio dei lavori di propria

competenza, ciascuna impresa dovrà presentare al C.S.E. il proprio P.O.S. quale piano complementare e di

dettagliato al P.S.C. Specifico per il cantiere (art. 6, EX D.P.R. 222/03).

L’assenza del P.O.S. preclude l’ingresso al cantiere dell’impresa e di tutti i suoi dipendenti.

Nel caso in cui si trovassero ditte presenti in cantiere che non abbiano accettato formalmente il P.S.C. o

che non abbiano fornito il proprio P.O.S. saranno immediatamente allontanate.

Almeno quindici giorni prima dell’inizio del cantiere, i titolari delle imprese già selezionate, devono

sottoporre al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza il P.S.C. che potrà richiedere modifiche o

aggiornamenti del piano (art. 100 D.Lgs. 81/2004).

Nel caso in cui l’impresa sia selezionata a cantiere già iniziato, il Piano deve essere sottoposto al

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, almeno 10 giorni prima dell’ingresso in cantiere

dell’impresa (art. 100, D.Lgs 81/2008).

Le imprese presenti in cantiere hanno l’obbligo di portare a conoscenza di tutti gli addetti i contenuti del

P.S.C. e del rispettivo P.O.S.

- Rapporti impresa appaltatrice / C.S.E.

L’impresa appaltatrice dovrà verificare e comunicare al C.S.E. eventuali variazioni e/o sovrapposizioni delle

lavorazioni rispetto a quanto previsto dal cronoprogramma dei lavori.

Dovrà inoltre comunicare eventuali varianti al progetto che comportino modifiche sostanziali sia per quanto

riguarda il progetto stesso o la conformazione del cantiere o per quanto riguarda le fasi lavorative aggiunte

o cambiate.

Quando le modifiche risultano significative il C.S.E. interverrà aggiornando il P.S.C.

Al C.S.E. dovranno essere comunicate preventivamente.

• sospensione e/o ripresa lavori, a qualsiasi titolo;

• sostanze chimiche utilizzate;

• fasi di lavoro non previste nel piano o nel progetto esecutivo;

• compresenza di imprese, lavoratori autonomi, terzi;

• lavorazioni interferenti nel tempo e/o nello spazio;

• incidenti/infortuni, imprevisti durante le fasi lavorative.

- Rapporti imprese subappaltatrici / C.S.E.

In caso di subappalti, l’impresa appaltatrice ha l’obbligo di trasmettere formalmente e far rispettare alle

imprese subappaltatrici o ai lavoratori autonomi, il P.S.C.

La mancata trasmissione del documento non può essere imputata al C.S.P. o al C.S.E., che comunicano

direttamente con l’impresa appaltatrice.

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- 111 -

Il C.S.E. dialogherà con i subappaltatori durante le riunioni di coordinamento, durante le visite in cantiere e

comunque quando lo ritenga opportuno o quando richiesto dalle medesime.

Tutte le imprese subappaltatrici e i lavoratori autonomi sono tenuti al rispetto delle disposizioni impartite

dal C.S.E.

L’impresa appaltatrice dovrà garantire il rispetto integrale del presente piano per tutti i subappaltatori.

- Elementi non contemplati nei Piani di Sicurezza

Quando l’impresa si trovi in situazioni non contemplate nei Piani di Sicurezza, dovrà darne preventiva e

tempestiva comunicazione al C.S.E., il quale provvederà a dare le indicazioni ritenute utili e necessarie,

all’eventuale variazione/integrazione del P.S.C. e a richiedere la variazione/integrazione del P.O.S.

Ciò potrebbe avvenire sia per varianti in corso d’opera, per variazioni sulla previsione dei lavori, per

comodità dell’impresa, per motivazioni generiche. In ogni caso sarà facoltà del C.S.E.:

- non consentire lo svolgimento di particolari lavorazioni o fasi non contemplate nel presente piano e

ritenute particolarmente a rischio per la sicurezza;

- non ammettere in cantiere attrezzature considerate a rischio per la sicurezza e non contemplate nel

P.O.S. di ciascuna impresa;

E’ comunque facoltà dell’impresa richiedere modifiche al P.S.C.

Il mancato preavviso di situazioni non contemplate nei Piani di Sicurezza e la continuazione delle

lavorazioni in cantiere potrà essere motivo di richiamo per l’impresa ed in condizioni particolarmente gravi,

di sospensione immediata dei lavori.

- Rapporti Responsabile dei Lavori / C.S.E.

Il Responsabile dei Lavori dovrà comunicare al C.S.E. i nominativi di tutte le imprese che eseguiranno

lavori all’interno del cantiere in oggetto, non appena identificate.

Il C.S.E. informerà il Responsabile dei Lavori in caso di gravi inadempienze di imprese o lavoratori

autonomi durante l’esecuzione dei lavori all’interno o all’esterno del cantiere.

In caso di recidività o di inadempienze particolarmente gravi, il C.S.E. potrà proporre al Responsabile dei

Lavori di rescindere il contratto e di allontanare l’impresa o il lavoratore autonomo dal cantiere.

Il Responsabile dei Lavori dovrà sospendere i lavori all’interno del cantiere quando venga segnalato dal

C.S.E. un pericolo grave ed immediato che lo spinga a fermare immediatamente la lavorazione.

In caso il Responsabile dei Lavori non adotti alcun provvedimento verso le imprese segnalate il C.S.E. si

rivolgerà all’A.S.L. territorialmente competente.

- Disposizioni per dare attuazione alle consultazione degli R.L.S.

Ciascuna impresa dovrà comunicare, contestualmente all’ingresso in cantiere, anche il nominativo del

R.L.S. quando esistente.

Sul P.O.S., accanto alla firma del titolare dell’impresa, dovrà essere apposta anche la firma del

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza se nominato.

In caso di modifiche al Piano di Sicurezza, durante l’esecuzione dei lavori, la proposta di modifica e

l’integrazione al piano dovranno essere formalizzate con verbali di riunione.

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- 112 -

- Sospensione / ripresa dei lavori

Sarà cura dell’impresa appaltatrice dare, per iscritto, comunicazione al C.S.E. in caso di sospensione dei

lavori o di ripresa degli stessi dopo la sospensione.

In caso di riscontro diretto di pericolo grave ed imminente, il C.S.E. sospenderà le singole lavorazioni fino

alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.

In relazioni a sospensioni derivanti dalle inosservanze sulle sicurezza per il cantiere, da parte delle imprese

esecutrici e /o lavoratori autonomi, non verrà riconosciuta alcuna proroga del tempo di esecuzione del

contratto. Inoltre saranno valutati eventuali danni derivanti dei quali ne risponderà l’appaltatore.

Non saranno riconosciuti eventuali compensi accessori nel caso in cui da tali sospensioni dovessero incidere

ulteriormente sui costi della sicurezza.

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3.5 PROCVEDURE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: h) l'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il servizio di gestione delle emergenze è di tipo comune, nonché nel caso di cui all'articolo 17, comma 4, del decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni; il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi;

Nell’ambito dei cantieri la gestione delle emergenze è a carico dell’impresa appaltatrice.

3.5.1 COMPITI DELL’IMPRESA APPALTATRICE

L'impresa appaltatrice/aggiudicataria ha l'obbligo di assicurare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE

EMERGENZE unitario, integrato e costantemente adeguato all’evoluzione della realtà di cantiere. Dovrà

promuovere e garantire il coordinamento e la cooperazione, (art. 18 D.Lgs. 81/2008) con le persone

presenti sui luoghi di lavoro (subappaltatori, lavoratori autonomi, lavoratori distaccati, fornitori,

collaboratori a qualunque titolo, persone comunque presenti nel cantiere).

L'impresa appaltatrice deve coordinarsi con il C.S.E. affinché il SISTEMA DI GESTIONE DELLE

EMERGENZE sia comune per tutte le imprese e per i lavoratori autonomi operanti in cantiere.

L’impresa appaltatrice deve designare il Coordinatore delle Emergenze che sarà costantemente presente in

cantiere. Il soggetto designato dovrà assicurare per tutta la durata dei lavori, l'applicazione di quanto

previsto nel Sistema di Gestione delle Emergenze e in caso di pericolo, gestirà e coordinerà gli interventi

necessari per affrontare la situazione di emergenza.

3.5.2 COMPITI DELL’IMPRESA ESECUTRICE

Tutte le imprese esecutrici adottano il Sistema di Gestione delle Emergenze dell’impresa appaltatrice

definendo nel proprio P.O.S. quanto di loro competenza. Pertanto, ogni datore di lavoro di ciascuna

impresa esecutrice adotta le misure necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori, e in particolare:

designa preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta

antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto

soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza.

Il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE adottato deve essere descritto nel P.O.S.

dell’impresa appaltatrice e recepito nei rispettivi P.O.S. di tutte le imprese esecutrici presenti in

cantiere.

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Il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE organizzato dall’impresa appaltatrice deve indicare le misure

da attuare in caso di pericoli gravi ed imminenti, prevedendo almeno:

• la definizione delle figure di riferimento: compiti e responsabilità dei diversi soggetti coinvolti,

compreso il Coordinatore delle Emergenze, in relazione alle misure di pronto soccorso, salvataggio,

prevenzione ed interventi antincendio, gestione dell’emergenza;

• l’organigramma generale completo di nominativi, da aggiornare in relazione all’evoluzione del

cantiere;

• l’individuazione, attraverso layout (da aggiornare in relazione all’evoluzione del cantiere) delle vie

di accesso al cantiere per i mezzi di soccorso;

• la definizione dei ruoli ricoperti dagli Enti Pubblici di Soccorso, di quelli svolti dalle strutture

operative interne e di quelli assegnati alle imprese;

• l'attivazione di rapporti con le strutture di soccorso del territorio e con le strutture operative

interne;

• la definizione delle procedure di dettaglio: modalità di attivazione ed erogazione del soccorso,

interno o esterno;

• l’individuazione di procedure operative che le squadre di emergenza dovranno attivare affinché i

lavoratori possano, in caso di pericolo grave ed immediato, cessare la loro attività e mettersi al

sicuro, abbandonando il posto di lavoro;

• la definizione del sistema di comunicazione (persone, mezzi);

• l’informazione, formazione, addestramento dei soggetti addetti;

• l'illustrazione, ai lavoratori che possono essere esposti ad un pericolo grave ed immediato, delle

caratteristiche del cantiere, le situazioni di emergenza ipotizzate, le misure di prevenzione e

protezione previste ed ogni altra informazione legata all'evento potenzialmente pericoloso;

• le modalità d’informazione di tutti i soggetti presenti in cantiere e la loro partecipazione alle

eventuali esercitazioni.

• la definizione e l’organizzazione delle esercitazioni congiunte;

Tutte le imprese subappaltatrici/esecutrici, prima dell’inizio delle attività di lavoro, devono aver sottoscritti i

necessari accordi di coordinamento mediante opportuni documenti (P.O.S., contratti, accordi, procedure

comuni, riunioni di coordinamento, ecc.).

Nei P.O.S. devono essere previste le procedure relative alla gestione delle emergenze, inoltre,

devono essere allegati gli attestati e/o le dichiarazioni di avvenuta formazione (Art. 36 e 37

D.Lgs. 81/2008).

3.5.3 EMERGENZA INCENDIO ED EVACUAZIONE DEI LAVORATORI

Tutti gli incendi, indipendentemente dall’estensione o dal tipo, devono essere immediatamente segnalati

con il sistema più rapido.

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Ai sensi del D.Lgs. 81/2008, dovrà essere presente in cantiere un adeguato numero di persone incaricate

dell’attuazione delle misure di protezione incendi, lotta antincendio e gestione dell’evacuazione.

La formazione e l’informazione del personale dovrà essere adeguata al rischio di incendio previsto per

l’ambiente in cui si andrà ad operare.

L’impresa appaltatrice dovrà necessariamente prevedere ed indicare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE

EMERGENZE, come precedentemente descritto, che intende adottare.

Da tale sistema si dovrà individuare:

• il Coordinatore delle Emergenze, che avrà il compito di coordinare le squadre

• individuate dalle imprese esecutrici;

• le squadre di emergenza per la lotta antincendio definite dalle singole imprese esecutrici (in

riferimento agli obblighi di cui all’art. 18 D.Lgs. 81/2008);

• le modalità di gestione delle squadre;

• le modalità di gestione delle attrezzature in dotazione;

• le modalità di gestione dell’emergenza antincendio ed evacuazione dei lavoratori e di

• attuazione delle stesse (immediato/interno o esterno);

• modalità di chiamata dei soccorsi esterni.

La/le squadre di emergenza individuate avranno il compito di intervenire nelle situazioni di pericolo.

L’impresa appaltatrice dovrà dotare il cantiere di efficaci mezzi di comunicazione (es. realizzazione di un

impianto telefonico destinato all’emergenza o sistema radiomobile, ecc.).

L’appaltatore inoltre, dovrà prevedere eventuali avvisatori acustici e/o luminosi da attivare in caso di

emergenza al fine di poter diffondere l’informazione a tutti i presenti della situazione di pericolo in corso.

Nell’area di lavoro o nell’area logistica del cantiere dovranno essere definiti i punti strategici per il

coordinamento dell’emergenza, ossia dove dovranno essere ubicati:

• mezzo di comunicazione (es. telefono di emergenza);

• l’eventuale comando remoto dell’avvisatore acustico e/o luminoso di emergenza;

• l’elenco dei numeri telefonici di emergenza.

L’impresa appaltatrice dovrà prevedere uno o più luoghi di raccolta del personale, ubicati o nei piazzali o in

aree aperte nei pressi dell’accesso o comunque un luogo sicuro facilmente raggiungibile ed individuabile

con appositi cartelli. In caso di emergenza il personale dovrà recarsi al punto di raccolta più vicino dove il

Coordinatore delle Emergenze, effettuerà l’appello.

L’impresa appaltatrice dovrà provvedere all’installazione di estintori in numero adeguato in relazione alle

dimensioni del cantiere ed al rischio di incendio valutato. La tipologia e la quantità del prodotto estinguente

dovrà essere correlata al rischio rappresentato dai prodotti combustibili, alla tipologia di lavorazioni da

effettuarsi, ai materiali impiegati e all’ambiente di lavoro.

Gli estintori saranno ubicati in zone opportunamente scelte, note ai lavoratori e segnalate in modo ben

visibile da specifici cartelli.

Durante i lavori in cui occorra utilizzare fiamme libere, attrezzi che producono scintille o scorie

incandescenti (es. saldatura, molatura, taglio, uso di fiamme libere) è necessario applicare una procedura

operativa al fine di prevedere e prevenire l’eventuale insorgere di situazioni pericolose.

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Nelle occasioni sopraccitate verranno verificate, dall’impresa appaltatrice congiuntamente alle imprese

esecutrici interessate le condizioni di sicurezza per effettuare i lavori programmati e prevenire i rischi di

incendio o esplosione conseguenti a tali operazioni.

Le imprese appaltatrici coordinate con le relative imprese subappaltatrici/esecutrici si dovranno organizzare

al fine di:

1. dover far fronte all’emergenza pronto soccorso prioritariamente all’interno della propria

organizzazione definita con il SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE interno;

2. e qualora si riscontrino gravità superiori, attivarsi con i Vigili del Fuoco aeroportuali e/o con i Vigili

del Fuoco del Corpo Nazionale, secondo gli accordi presi.

3.5.4 EMERGENZA E SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO

Tutti i casi di infortunio, indipendentemente dalla tipologia o dalla patologia presentata, devono essere

immediatamente segnalati al fine di garantire un pronto e tempestivo intervento.

La gestione dell’emergenza Pronto Soccorso rientra negli obblighi dei datori di lavoro delle imprese

esecutrici, ( art. 18.D.Lgs. 81/2008).

Tenendo conto della natura dell'attività e delle dimensioni del cantiere, sentito il medico competente, il

datore di lavoro prende i provvedimenti necessari in materia di pronto soccorso e di assistenza medica di

emergenza, considerando le altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro (clienti, appaltatori,

collaboratori a qualunque titolo).

Nell’ambito del cantiere l’impresa appaltatrice dovrà necessariamente prevedere ed indicare un SISTEMA

DI GESTIONE DELLE EMERGENZE, come precedentemente descritto, che intende adottare.

All’interno del documento “Sistema di Gestione delle Emergenze”, l’appaltatore è tenuto a garantire, in

accordo con l'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) competente per territorio, l'integrazione tra il sistema di

pronto soccorso interno e il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale, anche nel caso di

emergenze specifiche (art. 2, c. 4, D.M. 388/03).

Da tale sistema si dovrà individuare:

• il Coordinatore delle Emergenze, che avrà il compito di coordinare le squadre

• individuate dalle imprese esecutrici;

le squadre di emergenza pronto soccorso definite dalle singole imprese esecutrici;

• le modalità di gestione delle squadre;

• le modalità di gestione delle attrezzature in dotazione secondo le disposizioni del D.M.

• 388/03;

• le modalità di gestione dell’emergenza pronto soccorso e di attuazione dello stesso

• (immediato/interno o esterno);

• modalità di chiamata dei soccorsi esterni.

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La/le squadre di emergenza individuate avranno il compito di intervenire nelle situazioni di pericolo e

saranno addestrate allo scopo.

Nell’area di lavoro o nell’area logistica del cantiere dovranno essere definiti i punti strategici per il

coordinamento dell’emergenza ovvero dove dovranno essere ubicati:

• mezzo di comunicazione (es. telefono di emergenza);

• l’eventuale comando remoto dell’avvisatore acustico e/o luminoso di emergenza;

• un pacchetto di medicazione conforme alla normativa vigente;

• l’elenco dei numeri telefonici di emergenza.

Con il D.M. 388/03 “Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale,” si stabilisce una

classificazione (art. 1) in cui le aziende o unità produttive possono rientrare tenuto conto della tipologia di

attività svolta, del numero dei lavoratori occupati e dei fattori di rischio.

Secondo tale classica, il D.M. determina che i cantieri edili rientrano nel Gruppo A in quanto all’interno di

ogni singolo cantiere edile si riscontra un indice infortunistico (INAIL) di inabilità permanente superiore a

quattro.

L’appartenenza al Gruppo A, obbliga il datore di lavoro dell’impresa appaltatrice a comunicare tale stato

all'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) competente sul territorio in cui svolge l'attività lavorativa, per la

predisposizione degli interventi di emergenza del caso.

3.5.5 ORGANIGRAMMA ESEMPIO DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE

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3.5.6 MODALITA’ DI CHIAMATA DEI SOCCORSI

L’impresa appaltatrice dovrà assicurare all’interno del Sistema di Gestione delle Emergenze che nella

chiamata dei soccorsi esterni vengano comunicati i seguenti dati :

• generalità della persona che sta chiamando e nome dell'impresa di appartenenza;

• ubicazione precisa del cantiere

• tipologia dell'evento insorto (incendio, infortunio, ecc.);

• entità dell'evento:

• in caso di incendio: focolaio, estensione dell'incendio, materiali presenti che potrebbero

alimentare l'incendio (legno, carta, sostanze infiammabili, ecc.), presenza di fumo, eventuali

persone coinvolte, ecc.;

• in caso di infortunio: patologia presentata e stato della persona/e colpite (ustione, emorragia,

frattura, arresto respiratorio, arresto cardiaco, shock, ecc.);

• indicazione del percorso e punti di riferimento per una rapida localizzazione del cantiere;

• numero di telefono dell’impresa a cui fare riferimento;

NOTA: può essere una buona idea predisporre e tenere sempre a portata di mano una planimetria in

formato A4 che indica i percorsi per raggiungere il cantiere. Lo schema può anche essere inviato tramite

fax alle Sale Operative dei Soccorsi al momento dell'emergenza. L'operatore della Sala Operativa in

contatto radio con le squadre può così fornire preziose indicazioni per guidarle sul posto nel più breve

tempo possibile.

SUCCESSIVAMENTE POSIZIONARSI IN POSIZIONE VISIBILE PER ACCOGLIERE I SOCCORRITORI

3.5.7 ELENCO NUMERI DI EMERGENZA

L’Appaltatore provvederà ad approntare ed affiggere un cartello, in leggibile, che dovrà se necessario

essere aggiornato o integrato, con emergenza sotto indicati e una lista che riporti i nominativi dei

lavoratori di prevenzione incendi e gestione dell’emergenza pronto soccorso.

Emergenza sanitaria 118

Soccorso pubblico di Emergenza 113

Carabinieri Pronto Intervento 112

Soccorso ACI 116

CCISS Viaggiare Informati 1518

Vigili del Fuoco 115

Emergenze incendi 1515

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Sede della comunità montana 0437 62390

0437 62034

0437 63617

Ing. Livio De Bettio 0437 641252

Ufficio tecnico 0437 62390

Veneto strade

(ing. D’Agostino)

0437 868111

Veneto strade

(ing. Costa Alessia)

348 9310706

Genio Civile 0437 946111

0437 946150

Provincia di Belluno

(ufficio espropri)

0437 959311

Gas 800 900777

Emergenza acqua 049 8200111

3.6 DURATA DELLE LAVORAZIONI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: i)la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno;

La durata dei lavori, rappresentata nel crono programma dei lavori è fissata nel preliminare a 360 giorni

naturali e consecutivi.

L’ordine sequenziale di intervento è rappresentato nel cronoprogramma dei lavori e già dettagliato nel

paragrafo 3.2.5.2.

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STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA E PENALI

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4. STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA E PENALI

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 2 “Il PSC contiene almeno i seguenti elementi”: 1) la stima dei costi della sicurezza, ai sensi dell'articolo 7 del DPR n° 222/2003.

Nei costi della sicurezza vanno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi:

a) degli apprestamenti previsti nel PSC;

b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti;

c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi;

d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva;

e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza;

f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti;

g) delle misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.

3) La stima sarà congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato. Le singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la posa in opera ed il successivo smontaggio, l'eventuale manutenzione e l'ammortamento.

4) I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell'importo totale dei lavori, ed individuano la parte del costo dell'opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici.

5) Per la stima dei costi della sicurezza relativi a lavori che si rendono necessari a causa di varianti in corso d'opera previste dall'articolo 25 della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, o dovuti alle variazioni previste dagli articoli 1659, 1660, 1661 e 1664, secondo comma, del codice civile, si applicano le disposizioni contenute nei commi 1, 2 e 3. I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell'importo totale della variante, ed individuano la parte del costo dell'opera da non assoggettare a ribasso.

6) Il direttore dei lavori liquida l'importo relativo ai costi della sicurezza previsti in base allo stato di avanzamento lavori, sentito il coordinatore per l'esecuzione dei lavori.

COSTI DELLA SICUREZZA

Norme di riferimento

Per l’individuazione e la stima dei costi, si è tenuto conto di quanto indicato:

Dell’art. 131 del D.Lgs. 163/06;

Art. 100 D.Lgs. 81/2008, Allegato XV;

Dalle determinazioni n. 13/04 e 4/06, dell’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici;

Dalle linee guida denominate ITACA del 2006, della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.

COSTI DIRETTI e COSTI SPECIFICI.

Definizione dei costi Diretti:

Comprendono tutto quanto concerne l’ottemperanza del Datore di Lavoro ai dettami dell’ex D. Lgs. 626/94

e smi, nonché i costi (SPESE GENERALI DELL’IMPRESA) di tutte le normali misure preventive e protettive,

collettive e individuali, che normalmente devono essere approntate per la corretta e sicura esecuzione dei

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lavori, in ottemperanza a quello che impone ex legge 626, in particolare modo agli artt. 3 “Misure generali

di tutela” e 4, “ Obblighi del datore di lavoro” al comma 5 lett. B, nuovi artt. 15, 17 e 18 D.Lgs. 81/2008).

Per la valutazione di questi oneri, si è applicato il prezziario della regione in cui ricade l’opera oggetto di

intervento.

Rientrano generalmente nei costi diretti:

• trabattelli e ponteggi fino ad altezze di circa mt. 4 – 4.5;

• gestione della sicurezza in cantiere;

• acquisto e manutenzione di attrezzature di lavoro, come Ex D.Lgs. 626/94, art. 34;

• DPI per I rischi della propria attività;

• Formazione e informazione;

• Sorveglianza sanitaria;

• Sbarramenti per lavori in corso;

• Addetti all’emergenza;

• Cassetta di pronto soccorso;

• Estintori di propria dotazione;

• Sistemi per la protezione dell’ambiente circostante il cantiere, onde evitare la dispersione di polveri,

diffusione/trasmissione di rumore.

Definizione dei costi Specifici:

Comprendono le voci indicate dal committente attraverso il P.S.C. che riguardano la sicurezza generale del

cantiere (COSTI ANALITICI DELLA SICUREZZA), dai rischi derivanti dalla presenza simultanea di più

imprese esecutrici e non date dalle modalità ordinarie di esecuzione dei lavori.

Negli oneri della sicurezza così stimati, sono stati contemplati i costi:

• degli apprestamenti previsti nel P.S.C.,

• delle misure preventive e protettive, e dei d.p.i. eventualmente previsti nel P.S.C. per le lavorazioni

interferenti,

• degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche,

• dei mezzi e servizi di protezione collettiva

• delle procedure contenute nel P.S.C. e previste per specifici motivi di sicurezza,

• degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale e temporale

delle lavorazioni interferenti,

• delle misure di coordinamento relativo all’uso comune di apprestamenti, attrezzature,

infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.

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ELENCO OPERE DEI COSTI SPECIFICI ATTINENTI L’OPERA DA REALIZZARSI

Si rimanda al computo metrico “stima analitica dei costi per la sicurezza”.

PENALITÀ

Il Coordinatore in fase di esecuzione, in considerazione di quanto riportata nel Capitolato Speciale di

Appalto (ove è riportato un elenco di inadempienze che comportano l’applicazione di penali), propone alla

Direzione dei Lavori l’applicazione delle penalità pecuniarie da applicare alle Imprese ed ai Lavoratori

autonomi inadempienti in materia di salute e di sicurezza.

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PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO

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5. PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 3 Il coordinatore per la progettazione indica nel PSC, ove la particolarità delle lavorazioni lo richieda, il tipo di procedure complementari e di dettaglio al PSC stesso e connesse alle scelte autonome dell'impresa esecutrice, da esplicitare nel POS.

5.1 PREMESSA

Nel presente paragrafo il C.S.P. intende indicare le lavorazioni che possono comportare rischi particolari e

che in quanto tali, devono essere oggetto di particolari cautele ed attenzioni.

5.2 REALIZZZAIONE DEI PONTI DI COLLEGAMENTO

L‘impresa realizzatrice del ponte sul torrente Rova e Cordevole, dovrà fornire la scheda tecnica del mezzo

utilizzato contestualmente al P.O.S., nonché le posizioni dell’autogrù e le relative procedure di

confinamento/delimitazione della zona di lavoro. Nello stesso P.O.S. dovranno essere indicate le procedure

di sollevamento in quota degli elementi prefabbricati e i sistemi di imbracatura.

5.3 EVENTUALI INTRFERENZE CON CAVI AEREI DI ALTA TENSIONE

L’impresa esecutrice dell’intervento, dovrà fornire nel proprio P.O.S. le indicazioni sull’avvenuta verifica

della possibile interferenza dei cavi elettrici aerei con bracci gru.

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TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO

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6. TAVOLE ESPLICATIVE DI PROGETTO

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 2. comma 4 4. Il PSC è corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria e, ove la particolarità dell'opera lo richieda, un profilo altimetrico e una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a specifica relazione se già redatta.

Le tavole allegate nel presente P.S.C. sono di seguito elencate:

• LAYOUT DI CANTIERE;

• CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI;

• FASCICOLO TECNICO;

• STIMA ANALITICA DEI COSTI PER LA SICUREZZA.

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APPLICAZIONE E GESTIONE DEL PSC

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7. APPLICAZIONE E GESTIONE DEL PSC

DPR n° 222/2003, Capo II°, Art. 4: Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento. 3) Durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, il coordinatore per l'esecuzione verifica periodicamente, previa consultazione della direzione dei lavori, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi interessati, la compatibilità della relativa parte di PSC con l'andamento dei lavori, aggiornando il piano ed in particolare il cronoprogramma dei lavori, se necessario.

7.1 PREMESSE

Il Coordinatore in fase di esecuzione, prima di iniziare i lavori, dovrà rapportarsi con il Responsabile del

Procedimento ed il Direttore dei Lavori al fine di accertarsi che siano state inoltrate tutte le Notifiche di

esecuzione lavori agli organi di controllo comunque interessati e che siano state ottenute tutte le

autorizzazioni richieste.

7.2 IMPRESE ESECUTRICI

7.2.1 DATORE DI LAVORO

Viene definito Datore di Lavoro il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il

soggetto che, secondo il tipo di organizzazione dell'impresa, ha la responsabilità dell'impresa stessa ovvero

dell'unità produttiva, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa.

Quando si parla di "Datori di Lavoro" si riferisce sia agli appaltatori sia ai suoi subappaltatori, purché

impieghino lavoratori subordinati o ad essi equiparati.

Il datore di lavoro delle imprese incaricate all'esecuzione dei lavori, anche se di tipo familiare o con meno

di dieci addetti, sono tenuti a redigere, anche nel caso in cui nel cantiere operi un'unica impresa, il

rispettivo Piano Operativo di Sicurezza e a consegnarlo, per la verifica di idoneità, al Coordinatore

della Sicurezza per l'Esecuzione (CSE), prima dell'inizio dei propri lavori.

I datori di lavoro sono tenuti, prima dell'inizio delle attività, a designare gli Addetti alla Gestione

dell'Emergenza (addetti al pronto soccorso, all'antincendio e all'evacuazione rapida dal cantiere). Sono

esonerati dalla designazione degli addetti, solo quando per contratto il Committente o il Responsabile dei

Lavori mette a disposizione un apposito servizio per la gestione dell'emergenza.

I datori di lavoro devono consultare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e mettere a

loro disposizione copia del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza

almeno 15 giorni prima dell'inizio delle attività (art. 18 D.Lgs. 81/2008). Quanto sopra vale anche in

occasione di modifiche significative.

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I datori di lavoro delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi un'unica impresa, anche

familiare o con meno di 10 addetti, devono attenersi alle misure generali di tutela di cui all’ art. 96 D.lgs.

81/2008 ; in particolare hanno l’obbligo di:

a. osservare i principi generali di sicurezza;

b. attuare le prescrizioni di sicurezza e di salute previste dall'allegato IV D.Lgs. 81/2008;

c. scegliere l'ubicazione dei posti di lavoro, tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti,

definendo le vie e zone di spostamento o di circolazione;

d. mantenere il cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità;

e. curare le condizioni di movimentazione dei materiali;

f. assicurare la manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio e il controllo periodico degli

impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la

salute dei lavoratori;

g. curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, sotto il coordinamento e assicurare la

corretta rimozione dal cantiere di detriti e macerie;

h. delimitare e allestire le zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si

tratta di materie e sostanze pericolose;

i. cooperare tra di loro e con i lavoratori autonomi;

j. curare le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità del cantiere.

I Datori di lavoro dovranno assicurare che:

� il proprio personale non esegua lavori che esulino dalla propria competenza.

� Nell’area di lavoro acceda solo il personale autorizzato e sia vietato l’accesso a persone

estranee alle lavorazioni.

� Vengano rispettate tutte le norme di accesso e di circolazione previste dalla normativa

vigente e dalle indicazioni riportate nei P.S.C. Specifici.

7.2.2 APPALTATORE

- Adempimenti

L’appaltatore è il soggetto che si obbliga nei confronti del committente a fornire un'opera e/o una

prestazione con mezzi propri.

L’appaltatore dovrà consegnare entro 30 giorni dall’aggiudicazione del contratto di manutenzione, e

comunque prima della consegna dei lavori, un P.O.S. Generale per quanto attiene alle proprie scelte

autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori .

Per ogni singolo affidamento, l’appaltatore si farà carico, attraverso la presenza in cantiere del Direttore

Tecnico di Cantiere, del rispetto dei Piani di Sicurezza da parte di tutte le imprese impegnate

nell’esecuzione dei lavori.

L’appaltatore dovrà prendere visione del P.S.C. specifico e potrà proporre al C.S.E., integrazioni e

modifiche secondo le proprie esperienze e le reali condizioni di cantiere.

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- 131 -

Le proposte integrative, qualora approvate dal C.S.E., costituiranno oggetto di aggiornamento e revisione

del P.S.C. specifico.

Per ogni affidamento e prima dell’inizio dei lavori, l’impresa appaltatrice dovrà trasmettere il P.S.C.

specifico alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi (art. 96 D.Lgs. 81/2008).

L’impresa appaltatrice dovrà predisporre entro 10 giorni dal singolo affidamento, e comunque prima

dell’inizio dei lavori il P.O.S. redatto, ai sensi dell’ art. 96 D.Lgs. 81/2008, in riferimento al singolo cantiere

interessato e trasmetterlo al C.S.E., il quale potrà chiederne modifiche e/o integrazioni (art. 92 D.Lgs.

81/2008).

L’impresa appaltatrice, in caso di assenza di P.S.C. specifico, dovrà redigere un Piano di Sicurezza

Sostitutivo – P.S.S., in quanto si ricade nell’ambito di lavori pubblici (art. 131, D.Lgs. 163/06).

Almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori (art. 100 D.Lgs. 81/2008), l’appaltatore dovrà mettere a

disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza copia dei Piani di Sicurezza;

Prima dell’accettazione del P.S.C. e di sue significative modifiche, l’appaltatore dovrà consultare i

Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (art. 102 D.Lgs. 81/2008);

L’appaltatore inoltre provvede a:

� partecipare direttamente o tramite delegato alle riunioni di coordinamento convocate dal C.S.E.;

� promuovere il coordinamento, la cooperazione nonché l’informazione tra i datori di lavori delle

imprese esecutrici e tra questi e i lavoratori autonomi presenti in cantiere;

� recepire le prescrizioni date dal C.S.E.;

� osservare le misure generali di tutela di cui all’art. 15 D.Lgs. 81/2008);

� attuare quanto previsto nei piani di sicurezza e di controllarne l’applicazione (art. 100, D.lgs.

81/2008);

� curare le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi; (art. 96 D.lgs. 81/2008);

� curare che lo stoccaggio e l’evacuazione dei detriti e delle macerie avvenga correttamente (art. 96

D.lgs. 81/2008);

- Subappalti

L’appaltatore non potrà subappaltare a terzi le lavorazioni e/o forniture di attrezzature, apprestamenti e le

procedure esecutive o parte di esse, senza la necessaria autorizzazione del Committente o del

Responsabile dei Lavori (art 1656 C.C. -art. 90 D.Lgs. 81/2008).

I subaffidamenti non qualificabili come subappalti ai sensi dell’articolo 18, c. 12 , L. 55/90 (le forniture con

posa in opera e i noli a caldo), sotto il profilo della sicurezza sono equiparati ai subappalti (rif. Autorità di

Vigilanza L.L.P.P. ,n°6/2003). Pertanto anche per questi, le imprese dovranno comunicare oltre che alla

Direzione Lavori e al Committente o al Responsabile dei Lavori per le autorizzazioni del caso, anche al

C.S.E. preventivamente l’accesso dei lavoratori in cantiere, presentando al C.S.E. i relativi P.O.S. per le

opportune verifiche e attività di coordinamento.

L’appaltatore rimane, nei confronti del Committente, unico responsabile delle lavorazioni, delle

attrezzature, degli apprestamenti e delle procedure esecutive subappaltate per quanto la loro conformità

alla legge.

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- 132 -

I Datori di Lavoro delle imprese subappaltatrici, hanno gli stessi obblighi ed oneri dei Datori di Lavoro

dell’impresa principale.

- Verifica preliminare P.O.S. imprese esecutrici

Le imprese incaricate all'esecuzione dei lavori, anche se di tipo familiare o con meno di dieci addetti, sono

tenuti a redigere il rispettivo P.O.S. e a consegnarlo, per la verifica dell’idoneità, al C.S.E., tramite

l’appaltatore, prima dell'inizio dei propri lavori.

L’appaltatore è tenuto a curare il coordinamento di tutti i subappaltatori operanti nel cantiere, al fine di

rendere gli specifici piani, redatti dai singoli subappaltatori, compatibili tra loro e coerenti con il proprio

P.O.S. (art 118 D.Lgs 163/06).

Nell’ipotesi di raggruppamento temporaneo di imprese (A.T.I.) o di consorzio, detto obbligo incombe al

mandatario.

- Sistema di Gestione delle Emergenze antincendio e pronto soccorso

L'impresa appaltatrice/aggiudicataria ha l'obbligo di assicurare un SISTEMA DI GESTIONE DELLE

EMERGENZE unitario, integrato e costantemente adeguato all’evoluzione della realtà di cantiere. Dovrà

promuovere e garantire il coordinamento e la cooperazione, anche in riferimento all’ art. 36 e 37 D.Lgs.

81/2008, con le persone presenti sui luoghi di lavoro (subappaltatori, lavoratori autonomi, lavoratori

distaccati, fornitori, collaboratori a qualunque titolo, ecc.).

L’impresa appaltatrice deve designare il Coordinatore delle Emergenze che dovrà essere costantemente

presente in cantiere. Il soggetto designato dovrà assicurare per tutta la durata dei lavori, l'applicazione di

quanto previsto nel Sistema di Gestione delle Emergenze e in caso di pericolo, gestirà e coordinerà gli

interventi necessari per affrontare la situazione di emergenza.

- Segnalazione infortuni

L’appaltatore è tenuto, in caso di un evento dannoso, ovvero di un infortunio occorso in cantiere sia in

relazione ad un proprio dipendente sia a un lavoratore appartenente ad una delle imprese esecutrici, a

comunicare l’evento al C.S.E. al fine di poter attuare le verifiche del caso e le necessarie misure di

prevenzione e protezione conseguenti.

- Tessera di riconoscimento o registro

Il comma 3 dell’art. 36-bis del D.L. 223/06 (convertito con L. 248/06), introduce l’obbligo per i datori di

lavoro, nell’ambito dei cantieri edili, di munire il personale occupato, a decorrere dal 1º ottobre 2006, di

apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e

l’indicazione del datore di lavoro.

Tenuto conto delle finalità della disposizione volta alla immediata identificazione del personale

operante in cantiere, i lavoratori sono tenuti ad indossare e ad esporre in chiara evidenza detta

tessera di riconoscimento. Medesimo obbligo fa capo ai lavoratori autonomi che operano nel

cantiere stesso, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto (ad es. artigiani).

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- 133 -

I dati contenuti nella tessera di riconoscimento devono consentire l’inequivocabile ed

immediato riconoscimento del lavoratore interessato e pertanto, oltre alla fotografia, deve

essere riportato in modo leggibile almeno il nome, il cognome e la data di nascita.

La tessera inoltre deve indicare il nome o la ragione sociale dell’impresa datrice di lavoro.

L’appaltatore è tenuto a verificare e a disporre che tutto il personale operante in cantiere

(dipendenti impresa appaltatrice, dipendenti imprese esecutrici, lavoratori autonomi) indossi ed

esponga in chiara evidenza detta tessera di riconoscimento.

La norma stabilisce ancora che, in via alternativa, i soli datori di lavoro che occupano meno di dieci

dipendenti (cioè massimo nove) possono assolvere all’obbligo di esporre la tessera “mediante annotazione,

su apposito registro di cantiere vidimato dalla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente

da tenersi sul luogo di lavoro, degli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori”.

Dalla formulazione della norma, inoltre, si evince che l’obbligo di tenere il registro in argomento è riferito a

ciascun cantiere, cosicché l’impresa interessata è tenuta ad istituire più registri qualora impegnata

contemporaneamente in lavori da effettuare in luoghi diversi.

Viceversa, in caso di lavori da realizzarsi in tempi diversi, sarà possibile utilizzare il medesimo registro

evidenziando tuttavia separatamente il giorno ed il luogo cui le annotazioni si riferiscono.

Tale registro non può mai essere rimosso dal luogo di lavoro in quanto altrimenti si vanifica la finalità per

la quale lo stesso è stato istituito; va altresì precisato che le annotazioni sullo stesso vanno effettuate

necessariamente prima dell’inizio dell’attività lavorativa giornaliera in quanto trattasi di un registro “di

presenza” in cantiere.

- Organigramma di cantiere

L’appaltatore dovrà predisporre un organigramma nel quale viene definita l’organizzazione del cantiere

L’organigramma dovrà riportare la gerarchia delle figure preposte e nominate per il cantiere specifico, sia

dell’appaltatore, sia delle imprese esecutrici (subappalti, noli a caldo, forniture, lavoratori autonomi, ecc.).

Tale schema dovrà essere aggiornato in relazione all’andamento del cantiere.

- Cartello di Cantiere e Notifica Preliminare

Nelle immediate vicinanze dell’ingresso principale dell’area di cantiere, dovrà essere affisso il “cartello di

cantiere” (Circ. Min. LL.PP. n° 1729/90),

L’appaltatore dovrà inserire nel cartello di cantiere i nominativi dei Coordinatori per la Sicurezza (art. 90

D.Lgs. 81/2008).

L’appaltatore dovrà provvedere all’aggiornamento costante dei dati e a mantenere i cartelli sempre leggibili

e in buono stato di conservazione.

L’appaltatore è tenuto ad esporre in cantiere, in maniera ben visibile, copia della Notifica Preliminare (e i

relativi aggiornamenti) e a custodirla a disposizione degli Enti di Controllo territorialmente competenti

(A.S.L. e D.P.L.).

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- 134 -

7.2.3 RESPONSABILE DI CANTIERE (Direttore Tecnico di Cantiere, Capocantiere)

L’impresa appaltatrice dovrà garantire la costante presenza del Direttore di Cantiere e/o di un

Capocantiere-Preposto che dovranno essere sempre reperibili durante tutta la durata del cantiere, anche a

mezzo di telefono cellulare, e saranno i referenti principali del C.S.E.

Nel caso in cui il Direttore di Cantiere sia impossibilitato alla presenza in cantiere o alla reperibilità,

l’impresa dovrà tempestivamente comunicarlo al C.S.E. provvedendo contestualmente a fornire il

nominativo ed i recapiti telefonici della persona che lo sostituirà.

Ogni impresa esecutrice, prima dell’inizio dei lavori, dovrà individuare il nominativo del proprio

Responsabile di Cantiere (Capocantiere).

- Adempimenti

In particolare il Direttore di Cantiere o il Capocantiere/Preposto:

� vigila sull’osservanza dei piani di sicurezza;

� organizza il cantiere e la gestione degli impianti presenti;

� coordinare e sorveglia le maestranze;

� si attiene all’esecuzione del progetto, del P.S.C. e delle successive disposizioni impartite dalla Direzione

Lavori e dal C.S.E.;

� impiega materiali di qualità e di caratteristiche e dimensioni richieste dal P.S.C.;

� provvede all’installazione di apprestamenti per la prevenzione infortuni;

� provvede all’installazione di apprestamenti per la prevenzione incendi;

� vigila sull’apprestamento di quanto necessario ad evitare infortuni sul lavoro e danni a terzi;

� esegue il lavoro in conformità del contratto, della concessione edilizia, delle istruzioni della Direzione

Lavori e del C.S.E., in osservanza di tutte le norme in materia di sicurezza;

� effettua tutte le prove e verifiche richieste per la sicurezza;

� allontana gli operai, o altri subalterni, che si rendessero colpevoli di negligenza, imprudenza, imperizia;

� richiede istruzioni alla Direzione Lavori e al C.S.E. nei casi dubbi e propone varianti per la migliore

riuscita dell’opera;

� determina, in accordo con la Direzione Lavori e il C.S.E., i periodi di sospensione delle opere per fatti

climatici o per forza maggiore e comunque segnala ogni causa di eventuale protrazione dei termini;

� è garante della custodia del cantiere;

� vigila sull’ordine e sulla pulizia del cantiere facendo allontanare detriti e residui derivanti dalle

lavorazioni;

� verifica l’integrità della recinzione di cantiere;

� verifica che la segnaletica di sicurezza sia sempre ben visibile, non venga rimossa, sia quella richiesta dai

piani di sicurezza ed eventualmente ne propone al C.S.E. l’integrazione;

� è tenuto a verificare e a disporre che tutto il personale operante in cantiere (dipendenti impresa

appaltatrice, dipendenti imprese esecutrici, lavoratori autonomi) indossi ed esponga in chiara evidenza la

tessera di riconoscimento.

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- Accesso di visitatori in cantiere

L’accesso al cantiere dei visitatori (committente, tecnici del committente, tecnici istituzionali, ecc.), dovrà

essere autorizzato dal Direttore di Cantiere dell’impresa appaltatrice.

Per quanto riguarda i visitatori, tecnici del Committente, tecnici istituzionali, tecnici di imprese, con compiti

legati al cantiere, essi dovranno essere muniti almeno di calzature di sicurezza con suola imperforabile ed

elmetto e di tutti gli eventuali D.P.I. previsti nelle varie zone di lavorazione.

I visitatori, prima di accedere al cantiere, dovranno presentarsi al Capocantiere/Preposto che valuterà se

interrompere alcune lavorazioni e fornirà indicazioni rispetto ad eventuali aree non accessibili, e che gli

accompagnerà durante la visita, salvo diverse disposizioni della Direzione Lavori.

In caso di ispezione dell’Organo di Vigilanza o del Comitato Paritetico Territoriale, il Direttore Tecnico di

Cantiere o il Capocantiere accompagnerà i tecnici nella visita e valuterà le necessità di sospendere le

lavorazioni che potrebbero rappresentare dei rischi per le persone in sopralluogo.

L’impresa appaltatrice prevederà la presenza nell’ufficio di cantiere di elmetto protettivi per i visitatori.

7.2.4 SUBAPPALTATORE E NOLI

- Adempimenti

Viene definito subappaltatore il soggetto che si obbliga nei confronti dell'appaltatore a fornire un'opera

e/o una prestazione con mezzi propri.

Il subappalto è un contratto fra appaltatore e subappaltatore cui è estraneo il committente, nonostante

l'autorizzazione.

L’impresa subappaltatrice si farà carico, attraverso la presenza in cantiere dei preposti dell’applicazione dei

Piani di Sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/2008.

L’impresa subappaltatrice riceverà, prima dell’inizio dei lavori, a seguito della sua individuazione, il P.S.C.

specifico, dall’impresa appaltatrice ( art. 101 D.Lgs. 81/2008).

Il subappaltatore può proporre al CSE di integrare i piani di sicurezza con soluzioni integrative e/o

alternative, al fine di elevare gli standard di sicurezza previsti nel piano, senza che ciò comporti

modifiche all'importo concordato per l'esecuzione dei lavori.

L’impresa dovrà predisporre prima dell’inizio dei lavori il P.O.S. redatto, ai sensi dell’art. 18 D.Lgs.

81/2008, in riferimento al singolo cantiere interessato.

Nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, le imprese esecutrici devono

attenersi, esigendolo anche dai propri dipendenti, alle prescrizioni contenute nel Piano di

Sicurezza e Coordinamento, nel proprio Piano Operativo di Sicurezza e alle indicazioni fornite

dal C.S.E.

Almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori (art. 100 D.Lgs. 81/2008), l’impresa subappaltatrice dovrà

mettere a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza copia dei Piani di Sicurezza;

Prima dell’inizio dei lavori, l’impresa subappaltatrice deve trasmettere copia del P.O.S. al C.S.E. (art. 101

D.Lgs. 81/2008), tramite l’appaltatore che ne verificherà prima la coerenza con il proprio piano.

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

- 136 -

Le imprese esecutrici devono indicare le eventuali variazioni nella durata delle diverse fasi lavorative al

C.S.E., che provvederà ad aggiornare il Piano di Sicurezza e Coordinamento.

Essi devono, inoltre, acquisire il consenso del Coordinatore per l'Esecuzione prima di poter

effettuare eventuali variazioni alle modalità operative di sicurezza.

Il subappaltatore inoltre provvede a:

� partecipare direttamente o tramite delegato alle riunioni di coordinamento convocate dal C.S.E.;

� coordinarsi e cooperare con i datori di lavori delle imprese esecutrici e con i lavoratori autonomi

presenti in cantiere;

� recepire le prescrizioni date dal C.S.E.;

� osservare le misure generali di tutela di cui all’art. 3 del Ex D. Lgs. 626/94(art. 8, Ex D.lgs.

494/96, art. 15 D.Lgs. 81/2008);

� attuare quanto previsto nei piani di sicurezza e di controllarne l’applicazione (Art. 100, D.Lgs.

81/2008);

- Sistema di Gestione delle Emergenze antincendio e pronto soccorso

L'impresa subappaltatrice ha l'obbligo di comunicare il nominativo degli addetti alla gestione delle

emergenze incendio e pronto soccorso all’impresa appaltatrice promotrice del SISTEMA DI GESTIONE

DELLE EMERGENZE, sistema unitario e integrato, perché possa mantenerlo costantemente adeguato

all’evoluzione della realtà di cantiere.

Gli addetti designati dall’impresa subappaltatrice dovranno essere sempre presenti in cantiere e dovranno

collaborare con il Coordinatore delle Emergenze. I soggetti designati dovranno assicurare per tutta la

durata dei lavori, l'applicazione di quanto previsto nel Sistema di Gestione delle Emergenze e in caso di

pericolo dovranno attuare gli interventi previsti per affrontare la situazione di emergenza.

- Segnalazione infortuni

Il subappaltatore è tenuto a comunicare al C.S.E., ogni eventuale infortunio occorso in cantiere ai propri

lavoratori, al fine di poter porre in atto le verifiche del caso e le conseguenti misure di prevenzione e

protezione.

- Tessera di riconoscimento o registro

Il comma 3 dell’art. 36-bis del D.L. 223/06 (convertito con L. 248/06), introduce l’obbligo per i datori di

lavoro, nell’ambito dei cantieri edili, di munire il personale occupato, a decorrere dal 1° ottobre 2006, di

apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e

l’indicazione del datore di lavoro.

Tenuto conto delle finalità della disposizione volta alla immediata identificazione del personale

operante in cantiere, i lavoratori sono tenuti ad indossare e ad esporre in chiara evidenza detta

tessera di riconoscimento.

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- 137 -

I dati contenuti nella tessera di riconoscimento devono consentire l’inequivocabile ed

immediato riconoscimento del lavoratore interessato e pertanto, oltre alla fotografia, deve

essere riportato in modo leggibile almeno il nome, il cognome e la data di nascita.

La tessera inoltre deve indicare il nome o la ragione sociale dell’impresa datrice di lavoro.

La norma stabilisce ancora che, in via alternativa, i soli datori di lavoro che occupano meno di dieci

dipendenti (cioè massimo nove) possono assolvere all’obbligo di esporre la tessera “mediante annotazione,

su apposito registro di cantiere vidimato dalla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente

da tenersi sul luogo di lavoro, degli estremi del personale giornalmente impiegato nei lavori”.

Dalla formulazione della norma, inoltre, si evince che l’obbligo di tenere il registro in argomento è riferito a

ciascun cantiere, cosicché l’impresa interessata è tenuta ad istituire più registri qualora impegnata

contemporaneamente in lavori da effettuare in luoghi diversi.

Viceversa, in caso di lavori da realizzarsi in tempi diversi, sarà possibile utilizzare il medesimo registro

evidenziando tuttavia separatamente il giorno ed il luogo cui le annotazioni si riferiscono.

Tale registro non può mai essere rimosso dal luogo di lavoro in quanto altrimenti si vanifica la finalità per

la quale lo stesso è stato istituito; va altresì precisato che le annotazioni sullo stesso vanno effettuate

necessariamente prima dell’inizio dell’attività lavorativa giornaliera in quanto trattasi di un registro “di

presenza” in cantiere.

- Organigramma di cantiere

Il subappaltatore dovrà comunicare, all’appaltatore i nominativi delle figure preposte e nominate per il

cantiere specifico al fine di poter aggiornare l’organigramma di cantiere.

7.2.5 I LAVORATORI AUTONOMI

- Adempimenti

Viene definito lavoratore autonomo o prestatore d'opera il soggetto che interviene nel cantiere,

concorrendo alla realizzazione di un'opera, fornendo la propria opera professionale, senza vincolo di

subordinazione (art. 89 D.Lgs. 81/2008).

Il numero di lavoratori autonomi previsti in cantiere concorre alla determinazione dell'entità dei lavori

(uomini - giorno), e viene considerato nel numero delle imprese presenti in cantiere.

La direttiva cantieri obbliga i lavoratori autonomi al rispetto delle norma di sicurezza allo scopo di tutelare

se stessi e gli altri lavoratori presenti in cantiere.

Concretamente, essi sono tenuti a:

• utilizzare le attrezzature di lavoro secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008;

• utilizzare i dispositivi di protezione individuale conformemente a quanto previsto dal D.Lgs.

81/2008;

• seguire le indicazioni fornite dal C.S.E.;

• attenersi a quanto previsto nel P.S.C. e se del caso, nel P.O.S. redatto dall’appaltatore.

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- 138 -

Se il lavoratore autonomo svolge la propria attività sotto la direzione dell'appaltatore, l'onere del rispetto

delle norme di sicurezza resta a carico di quest'ultimo.

L’impresa appaltatrice, fornirà ai lavoratori autonomi le informazioni necessarie tenendo conto dell’analisi

dei rischi e delle misure definite nel P.S.C. Specifico, garantendo la cooperazione e il coordinamento con

gli stessi.

Il Lavoratore Autonomo potrà essere richiamato, anche tramite lettera formale, al rispetto delle norme

stabilite nei P.S.C. Specifici o più in generale dalle disposizioni particolari impartite loro dal responsabile

del cantiere, con possibilità di adottare provvedimenti, quali l’allontanamento temporaneo o definitivo dal

cantiere stesso in caso di infrazioni ritenute di tipo grave.

Alla dichiarazione, che dovrà essere consegnata al C.S.E., tramite l’appaltatore, andranno allegati almeno i

seguenti documenti:

• iscrizione C.C.I.A.A.;

• eventuale descrizione delle modalità di intervento;

• eventuali attrezzature utilizzate.

Il lavoratore Autonomo dovrà:

� partecipare alle riunioni di coordinamento convocate dal C.S.E.;

� cooperare e coordinarsi con l’appaltatore, i datori di lavori delle imprese esecutrici e gli altri

lavoratori autonomi presenti in cantiere;

� recepire le prescrizioni date dal C.S.E.;

- Sistema di Gestione delle Emergenze antincendio e pronto soccorso

Il lavoratore autonomo dovrà attenersi al SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE, sistema unitario

e integrato, predisposto dall’appaltatore.

Il lavoratore autonomo dovrà coordinarsi con il Coordinatore delle Emergenze che è costantemente

presente in cantiere e che in caso di pericolo, gestirà e coordinerà gli interventi necessari per affrontare la

situazione di emergenza.

- Segnalazione infortuni

Il lavoratore autonomo è tenuto a comunicare al C.S.E., ogni eventuale infortunio occorsogli in cantiere.

- Tessera di riconoscimento

Il comma 3 dell’art. 36-bis del D.L. 223/06 (convertito con L. 248/06), introduce l’obbligo per i datori di

lavoro, nell’ambito dei cantieri edili, di munire il personale occupato, a decorrere dal 1° ottobre 2006, di

apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e

l’indicazione del datore di lavoro.

Tenuto conto delle finalità della disposizione volta alla immediata identificazione del personale

operante in cantiere, i lavoratori sono tenuti ad indossare e ad esporre in chiara evidenza detta

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- 139 -

tessera di riconoscimento. Medesimo obbligo fa capo ai lavoratori autonomi che operano nel

cantiere stesso, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto (ad es. artigiani).

I dati contenuti nella tessera di riconoscimento devono consentire l’inequivocabile ed

immediato riconoscimento del lavoratore interessato e pertanto, oltre alla fotografia, deve

essere riportato in modo leggibile almeno il nome, il cognome e la data di nascita.

La tessera inoltre deve indicare il nome o la ragione sociale dell’impresa datrice di lavoro.

7.2.6 FORNITURA DEI MATERIALI

Le mere forniture di materiali e/o attrezzature in un cantiere, non ricadono nell’obbligo di redazione del

P.O.S. (circolare n° 4/07, Ministero del Lavoro), in quanto le imprese, pur presenti in cantiere non

eseguono i lavori riportati nell’art. 88 D.Lgs. 81/2008

Le esigenze di sicurezza devono essere soddisfatte tramite l’applicazione dell’art. 36 e 37 D.Lgs. 81/2008

(scambio di informazioni, coordinamento delle misure e procedure di sicurezza, cooperazione nelle fasi

operative).

Di conseguenza, spetta all’impresa richiedente la fornitura, informare il fornitore sugli aspetti di sicurezza,

attingendo anche, se necessario, dai piani di sicurezza.

Le forniture con posa in opera e i noli a caldo, anche se non configurabili come subappalti, vengono

espletati tramite lavorazioni nel cantiere, di conseguenza ricadono nell’obbligo della redazione dei relativi

P.O.S.

Di fatto, le imprese fornitrici partecipando alle lavorazioni, portano nel cantiere dei rischi aggiuntivi non

previsti nel PSC specifico, dovuti anche alla sola presenza di ulteriori soggetti, che necessariamente

dovranno essere informati e coordinati.

Alla dichiarazione, che dovrà essere consegnata al C.S.E., tramite l’appaltatore, andranno allegati almeno i

seguenti documenti:

• iscrizione C.C.I.A.A.;

• eventuale descrizione delle modalità di intervento

• eventuali attrezzature utilizzate.

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- 140 -

7.3 ADEMPIMENTI DEL COORDINATORE PER L’ESECUZIONE: RELAZIONE SULLA MODALITA’ CON LA

QUALE IL C.S.E. ASSOLVERA’ AI COMPITI PREVISTI PER LEGGE E CRITERI DI VERIFICA DEL PSC

Viene definito Coordinatore della Sicurezza per l'Esecuzione dei Lavori (C.S.E.) il soggetto, diverso

dal datore di lavoro dell'impresa esecutrice, incaricato dal Committente o dal Responsabile dei Lavori,

dell'esecuzione dei compiti previsti dall'art. 92 D.Lgs. 81/2008

Il Coordinatore per l'Esecuzione dei Lavori, poiché coordinatore in materia di sicurezza e di

salute durante la fase di realizzazione dell'opera, deve essere nominato prima dell'affidamento

dei lavori. Il C.S.E. deve, innanzitutto, assicurare tramite opportuna azioni di coordinamento e controllo,

l'applicazione da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi delle disposizioni contenute nel

Piano di Sicurezza e Coordinamento e delle relative procedure di lavoro.

Per ogni affidamento, il P.S.C. Specifico contiene le indicazioni su come il C.S.E. dovrà applicare le modalità

organizzative e di controllo definite per il cantiere interessato.

7.3.1 VERIFICA DELL’IDONEITA’ DEI PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA (P.O.S.)

Per ogni affidamento, il C.S.E. dovrà prendere visione dei P.O.S. Specifici presentati dalle imprese

esecutrici per valutarne l’effettiva applicabilità nel contesto delle lavorazioni previste in cantiere e la

corrispondenza con il P.S.C. Specifico. Il P.O.S. Specifico è da considerarsi come piano complementare e

di dettaglio al P.S.C. Specifico. Il C.S.E. deve assicurarne la coerenza con quest’ultimo, ove non ritenga

ciò possibile richiederà formalmente l’aggiornamento del P.O.S. all’impresa. In assenza del P.O.S. i

relativi lavori non potranno iniziare. Nel caso in cui il C.S.E. richieda un aggiornamento/integrazione al

P.O.S. l’impresa è tenuta ad apportare le modifiche al piano. Se l’impresa non ottempera a tale obbligo, il

C.S.E. comunica alla Direzione Lavori l’opportunità di sospendere temporaneamente le fasi lavorative

relative all’aggiornamento richiesto fino alla consegna del P.O.S. aggiornato. Nel caso in cui i lavori,

inizialmente affidati ad un’unica impresa, per motivi organizzativi vengano assegnati a più imprese, il

C.S.E. dovrà redigere il P.S.C. con la conseguente trasmissione alle imprese esecutrici che dovranno

adeguare i propri P.O.S. in relazione a quanto indicato nel P.S.C. e dovrà, inoltre, predisporre il Fascicolo

Informativo.

7.3.2 VERIFICA DELLA CORRETTA APPLICAZIONE, DA PARTE DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI

LAVORATORI AUTONOMI, DELLE DISPOSIZIONI PREVISTE NEL P.S.C.

Il C.S.E. ha il compito di intervenire anche nelle fasi esecutive per assicurare l’attuazione delle

misure di sicurezza contenute nei Piani di Sicurezza, di adeguare le misure e gli apprestamenti

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- 141 -

alle intervenute esigenze di cantiere, di eliminare le interferenze o ridurre i rischi indotti

dall’attività simultanea o successiva degli operatori del cantiere.

Il C.S.E. verificherà, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione, da parte delle

imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel P.S.C.

Specifico e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro.

Tale verifica avverrà anche attraverso sopralluoghi in cantiere, programmati o senza preavviso, in cui il

C.S.E. verificherà quanto detto. La frequenza delle visite in cantiere sarà data dal grado di complessità

dell’opera e dalla tipologia di lavorazioni da effettuarsi.

Ogni disposizione impartita per il rispetto del P.S.C., ogni verifica degli avvenuti adeguamenti, ogni visita in

cantiere e soprattutto nel caso in cui verifichi delle non conformità alle norme di sicurezza, il C.S.E.

verbalizzerà la situazione, dandone comunicazione scritta anche al Responsabile dei Lavori e al Direttore

Lavori, comunicando all’impresa tempi e modi di rientro nel rispetto normativo.

E’ opportuno ricordare che il C.S.E. dovrà organizzare una riunione di coordinamento

preliminare, prima dell’inizio dei lavori, al fine di poter illustrare e definire le modalità

operative, di coordinamento e di controllo.

7.3.3 ADEGUAMENTO DEL P.S.C. IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI

MODIFICHE INTERVENUTE

Da quanto scaturito dalle riunioni di coordinamento e per quanto riguarda situazioni nuove non previste nel

P.S.C. Specifico, il C.S.E. aggiornerà il P.S.C. Specifico in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali

modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in

cantiere, nonché verificare che le imprese stesse adeguino, se necessario i rispettivi P.O.S. Specifici e il

cronoprogramma dei lavori.

Il C.S.E. richiederà alle imprese l’aggiornamento del programma lavori e conseguentemente dei P.O.S. per

quanto riguarda situazioni nuove non precedentemente contemplate nel P.S.C. A seguito di tali

informazioni potrà aggiornare il P.S.C.

Quanto sopra potrà essere effettuato con riunione di coordinamento periodica che indicherà il CSE nella

riunione di coordinamento preliminare.

7.3.4 ADEGUAMENTO DEL FASCICOLO IN RELAZIONE ALL’EVOLUZIONE DEI LAVORI E ALLE EVENTUALI

MODIFICHE INTERVENUTE

Il C.S.E. aggiornerà il Fascicolo Informativo di cui all’ art. 92 D.Lgs. 81/2008 in relazione all’evoluzione dei

lavori e alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a

migliorare la sicurezza in cantiere.

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7.3.5 VERIFICA DELL’ATTUAZIONE DI QUANTO PREVISTO NEGLI ACCORDI TRA LE PARTI SOCIALI

Il C.S.E. dovrà verificare che sia rispettato quanto previsto negli accordi tra le parti sociali, tramite

controllo della documentazione di cantiere, al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della

sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere.

E’ opportuno ricordare che le imprese esecutrici dovranno mettere a disposizione dei rispettivi R.L.S., copia

del P.S.C. Specifico e del P.O.S. almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori (art. 100 D,Lgs. 81/2008).

7.3.6 VERIFICA PERIODICA DURANTE I PERIODI DI MAGGIOR RISCHIO DOVUTI AD INTERFERENZE DI

LAVORO

Durante i periodi di maggior rischio, il C.S.E., organizzerà opportune riunioni di coordinamento periodiche,

che verranno indicate nella riunione di coordinamento preliminare, al fine di poter analizzare in dettaglio il

cronoprogramma dei lavori nella parte interessata alle specifiche lavorazioni da eseguire. In accordo con la

Direzione dei Lavori e le imprese esecutrici, valuterà l’opportunità di variare lo sfasamento spaziale o

temporale delle lavorazioni interferenti.

Attraverso sopralluoghi in cantiere verificherà, oltre al regolare andamento dell’esecuzione dei lavori negli

aspetti di sicurezza, la presenza di pericoli gravi e imminenti

E’ facoltà del C.S.E. presenziare in cantiere nelle fasi ritenute più critiche ed impartire formalmente

prescrizioni in merito.

7.3.7 VERIFICA PERIODICA DELLE MISURE DI COORDINAMENTO RELATIVE ALL’USO COMUNE DI

APPRESTAMENTI, ATTREZZATURE, INFRASTRUTTURE, MEZZI E SERVIZI DI PROTEZIONE

COLLETTIVA

In relazione all’uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi di: apprestamenti, attrezzature,

infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, il P.S.C. Specifico dovrà prevedere le relative misure

di coordinamento. Il piano verrà aggiornato dal C.S.E. con i nominativi delle imprese esecutrici e dei

lavoratori autonomi, preventivamente consultati, che sono tenuti ad attuare tali misure.

In relazione a modalità e procedure di utilizzo ed a chi deve usare le attrezzature, invece, occorre definire

formalmente nei P.S.C. Specifici alcuni aspetti significativi, in quanto usi impropri possono generare

esposizione a rischio grave.

La regolamentazione prevista dal coordinatore deve consentire anche:

• l’individuazione di chi allestisce ed anche di chi ne deve garantire la manutenzione;

• di definire le modalità e procedure di utilizzo e di verifica;

• stabilire chi li deve utilizzare e quando;

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In riferimento all’allestimento del cantiere con le principali attrezzature e apprestamenti comuni,

l’appaltatore dovrà farsi carico della messa in opera ed anche della manutenzione e cura dell’efficacia,

quantomeno degli elementi principali: recinzione, ponteggio, impianto elettrico di cantiere, apparecchi di

sollevamento (es. gru a torre).

Compito del C.S.E. è quello di verificare con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione,

da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nelle

misure di coordinamento previste e la corretta applicazione delle procedure di utilizzo e di verifica.

7.3.8 INTEGRAZIONE DEL P.S.C. CON I NOMINATIVI DELLE IMPRESE ESECUTRICI E DEI LAVORATORI

AUTONOMI

Il Datore di lavoro dell’impresa appaltatrice. integrerà e/o varierà i dati, presenti nel P.S.C. Specifico,

relativi ai nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in relazione all’evoluzione dei lavori.

7.3.9 ESPRESSIONE DEL PARERE SULLA LIQUIDAZIONE DEI COSTI DELLASICUREZZA PREVISTI IN BASE

ALLO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI

Il C.S.E. dovrà esprimere parere, su richiesta del Direttore Lavori, sulla liquidazione dei Costi della

Sicurezza .

Per una corretta formulazione, dovrà effettuare:

• la verifica e il monitoraggio sul corretto adempimento dell’appaltatore, accertando la presenza ed

efficacia degli apprestamenti di sicurezza quantificati quali costi della sicurezza;

• la predisposizione dello stato di avanzamento dei lavori di sicurezza (S.A.L.S.) o del libretto delle

misure di sicurezza da inoltrare al Direttore Lavori;

la comunicazione al Direttore Lavori della regolarità delle opere di sicurezza, rispetto a quanto previsto nel

P.S.C. Specifico, oppure eventuale comunicazione di parere contrario per mancato adempimento.

7.3.10 SEGNALAZIONE, AL COMMITTENTE O AL RESPONSABILE DEI LAVORI, DELLE INOSSERVANZE

DEGLI ARTT. 94, 95 E 96 E ALLE PRESCRIZIONI DEL PIANO DI CUI ALL’ ART. 100 DEL D. LGS.

81/2008, AI SENSI DELL’ART. 92, COMMA 1, LETTERA E DELLO STESSO DECRETO - SOSPENSIONE

IN CASO DI PERICOLO GRAVE ED IMMINENTE

Nel caso di accertate violazioni, il C.S.E. segnalerà al committente o al responsabile dei lavori, previa

contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli

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articoli 94, 95 e 96 e alle prescrizioni del piano di cui all’ art. 100 del d. lgs. 81/2008, ai sensi dell’art. 92,

comma 1, lettera e dello stesso decreto.

Il C.S.E. potrà proporre la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi

dal cantiere, o la risoluzione del contratto.

Nel caso in cui Responsabile dei Lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza

fornirne idonea motivazione, il Coordinatore per l’Esecuzione provvede a dare comunicazione

dell’inadempienza alla Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente e alla Direzione Provinciale del

Lavoro.

Nel caso di pericolo grave ed imminente, direttamente riscontrato, il C.S.E. sospenderà le singole

lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate incaricando

formalmente il Direttore Tecnico di Cantiere dell’osservanza di quanto prescritto.

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- 145 -

PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO

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- 146 -

8. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO

8.1 CONTENUTI MINIMI

DPR n° 222/2003, Capo III°, Art. 5. “Contenuti minimi del piano di sicurezza sostitutivo”: 1. Il PSS, redatto a cura dell'appaltatore o del concessionario, contiene gli stessi elementi del PSC di cui all'articolo 2, comma 2, con esclusione

della stima dei costi della sicurezza.

Non si rientra nel campo della redazione del PSS.

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- 147 -

PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA

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- 148 -

9. PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO

Le imprese esecutrici devono redigere un loro Piano Operativo di Sicurezza (POS) da considerare come

piano complementare di dettaglio del presente PSC.

Tale piano deve essere composto tenendo conto dei contenuti minimi previsti dal DPR n°222/2003.

Ogni POS deve essere verificato in riferimento alla sua idoneità dal Coordinatore per l’Esecuzione sia per la

validità intrinseca che per le possibili interazioni con il POS di altre imprese.

Qualora necessario il POS deve essere adeguato ai contenuti del PSC o, diversamente, il PSC deve essere

reso coerente ai contenuti del POS.

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ELENCO ALLEGATI TIPO AL PSC

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- 150 -

10. ELENCO ALLEGATI TIPO AL PSC

10.1 Allegato I°: PLANIMETRIE PREDISPOSTE IN BASE AL PROGETTO CON L’INDICAZIONE DELLE AREE

INDICATIVE DI POSIZIONAMENTO DEI SERVIZI DELLE IMPRESE

Per ridurre i rischi per la sicurezza, con l’aiuto di tavole e disegni tecnici, viene indicata la disposizione di

una serie di elementi di cui a seguito si propone un elenco indicativo:

• recinzione del cantiere, con accessi e segnalazioni;

• dislocazione dei servizi igienico assistenziali;

• viabilità principale del cantiere con area di parcheggio per gli addetti;

• impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua e gas;

• dislocazione degli impianti fissi di cantiere;

• dislocazione delle zone di carico – scarico;

• individuazione delle zone di deposito attrezzature e stoccaggio materiali;

• Individuazione di contenitori di raccolta dei rifiuti di cantiere.

10.2 Allegato II°: SCHEDE GENERICHE ATTREZZATURE, MEZZI ED IMPIANTI TECNOLOGICI UTILIZZATI

PER LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA

Rif. Paragrafo 3.2.6.

10.3 Allegato III° - SCHEDE GENERICHE D.P.I. E SOSTANZE

PROTEZIONE DELLA TESTA: Tutto l’ambito del cantiere presenta rischi conseguenti all’uso di mezzi di

sollevamento e di macchine operatrici, per cui si rende obbligatorio l’uso del casco di protezione onde

evitare le possibili escoriazioni, danni etc..

PROTEZIONE DEGLI OCCHI: Solo nelle opere di demolizione e consolidamento scarpate.

PROTEZIONE DELLE MANI: È obbligatorio l’uso di guanti protettivi per tutte le manipolazioni di

materiali/sostanze ecc. ed attrezzi di lavoro.

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PROTEZIONE DEI PIEDI: È fatto obbligo agli addetti di indossare calzature antinfortunistiche con suola

antiperforante e puntale protetto contro lo schiacciamento, nonché stivali antiscivolo per le lavorazioni in

presenza d’acqua.

PROTEZIONE DEL CORPO: È fatto obbligo di indossare tute protettive antistrappo durante tutte le

operazioni. La protezione del corpo comprende l’uso di giubbotti salvagente in presenza di rischio di

annegamento.

PROTEZIONE DELL’UDITO: Durante il funzionamento di macchine-apparecchiature-impianti-attrezzature di

lavoro il cui rumore può essere lesivo all’udito l’operatore e all’eventuale assistente si deve ricorrere all’uso

di cuffie o protettori auricolari.

PROTEZIONE ALLE VIE RESPIRATORIE: In tutte le lavorazioni che comportano il sollevamento di polveri e

sostanze nocive in genere devono essere utilizzate maschere respiratorie protettive.

PROTEZIONE CONTRO I RISCHI BIOLOGICI: Vista l'ubicazione dell'area di cantiere, il luogo potrà essere

habitat di vespe, rettili, ratti, ecc., nonché di agenti patogeni.

Sarà possibile anche la presenza di sostanze organiche di rifiuto, provenienti da scarichi civili. Non si dovrà

impiegare personale soggetto ad allergie.

Si dovrà infine verificare col medico competente ulteriori altre vaccinazioni necessarie oltre l’antitetanica, e

tenere copia dei certificati di vaccinazione degli addetti nell’ufficio di cantiere.

SOSTANZE: tutte le sostanze utilizzate in cantiere dovranno essere corredate delle schede di sicurezza e

dovranno essere sottoposte al CS.E. per opportuna valutazione.

Nell'impiego di tutte le predette sostanze si dovranno scrupolosamente osservare le indicazioni fornite dal

produttore.

10.4 Allegato IV°: PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI IN TEMA DI SALUTE E SICUREZZA PER LA

COMPOSIZIONE DEL PRESENTE PSC

Rif. Paragrafo 1.1.4.

10.5 Allegato V°: DOCUMENTI DA TENERE IN CANTIERE

E' fatto obbligo all'Appaltatore di tenere in cantiere i documenti di seguito elencati sia suoi che di ogni

impresa e artigiano che operano all’interno del cantiere oggetto del presente P.S.C. Tali documenti

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- 152 -

dovranno sempre essere tenuti a disposizione sia del Coordinatore in fase di esecuzione che degli organi di

vigilanza competenti. (fornire la sola documentazione evidenziata)

1

DOCUMENTAZIONE GENERALE

1.1 Copia della notifica Preliminare ricevuta da

Committente/Responsabile Lavori

Da affliggere in cantiere

1.2 Cartello di cantiere Da affliggere all’entrata del cantiere

2

SISTEMA DI SICUREZZA AZIENDALE

2.1 Piano di Sicurezza e Coordinamento Documentazione di cantiere

2.2 Piano Operativo di Sicurezza Documentazione di cantiere

2.3 PiMUS Documentazione di cantiere

3

PRODOTTI E SOSTANZE

3.1 Scheda dei prodotti e delle sostanze chimiche Richiederle al fornitore

Documentazione di cantiere

4

MACCHINE ED ATTREZZATURE DI LAVORO

4.1 Libretti uso ed avvertenze per macchine

marcate CE

Documentazione di cantiere

4.2 Documentazione verifiche periodiche e

delle manutenzioni effettuate sulle

macchine e sulle attrezzature di lavoro

Documentazione stabilita dall’impresa e redatta per

ogni attrezzatura (D.Lgs. 359/99 di cui all’allegato

XIV 626/94)

5

D.P.I. – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

5.1 Istruzioni per uso e manutenzione dei D.P.I.

fornite dal fabbricante

Documentazione di cantiere

6

PONTEGGI

6.1 Autorizzazione ministeriale e relazione

tecnica del fabbricante

Per ogni modello presente

Documentazione di cantiere

6.2 Schema del ponteggio(h < 20m) come

realizzato

Disegno esecutivo firmato dal capo cantiere

6.3 Progetto del ponteggio (h < 20m) Progetto, relazione di calcolo e disegno firmato da

tecnico abilitato

6.4 Progetto del castello di servizio Relazione di calcolo e disegno firmato da tecnico

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- 153 -

abilitato

6.5 Documentazione attestante esecuzione

ultima verifica del ponteggio costruito

Anche in copia (art. 35, c 4/quinqes , D.Lgs. 626/94

Circ. Lav. n° 46/2000

7

IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE E DI MESSA A TERRA

7.1 Schema dell’impianto di terra Documentazione di cantiere

7.2 Eventuale richiesta verifica periodica

biennale rilasciata da organismi

riconosciuti (ASL, etc. )

Per cantieri della durata superiore a 2 anni

7.3 Calcolo di fulminazione Documentazione di cantiere

7.4 In caso di struttura non auto protetta:

progetto impianto di protezione contro

scariche atmosferiche

Documentazione di cantiere

7.5 Dichiarazione di conformità impianto

elettrico e di messa a terra

Completo di schema dell’impianto elettrico realizzato,

della relazione dei materiali impiegati e del certificato

di abilitazione dell’installatore rilasciato dalla Camera

di Commercio – inviata agli enti competenti

7.6 Dichiarazione del fabbricante dei quadri

elettrici di rispondenza alle norme

costruttive applicabili

Completo di schema di cablaggio

8

APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO

Per apparecchi acquistati prima del settembre 1996

8.1 Libretto di omologazione I.S.P.E.L.S.

(portata > 200 Kg)

Documentazione di cantiere

Valida anche copia

Per apparecchi acquistati dopo il settembre 1996

8.2 Certificazione C.E. di conformità del

costruttore

Documentazione di cantiere

Valida anche copia

In ogni caso comunque

8.3 Libretto uso e manutenzione Documentazione di cantiere

Valida anche copia (per macchine marchiate CE)

8.4 Richiesta di verifica di prima installazione

ad I.S.P.E.L.S. (portata > 200Kg)

Copia della richiesta per prima installazione dei mezzi

di sollevamento nuovi

8.5 Registro verifiche periodiche Redatto per ogni attrezzatura

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- 154 -

(D.Lgs. 359/99 di cui all’allegato XIV 626/94)

8.6 Richiesta di visita periodica annuale o di

successiva installazione (portata > 200Kg)

o conseguente verbale

Da indirizzare alla A.S.L. competente nel territorio di

cantiere

8.7 Verifica trimestrale funi e catene Completa di firma del tecnico che ha effettuato la

verifica

8.8 Procedura per gru interferenti Copia della procedura e delle relative comunicazioni a

terzi

8.9 Documento di coordinamento fra i gruisti

8.10 Certificato radiocomando gru Certificazione C.E. del fabbricante

1

DOCUMENTAZIONE GENERALE

1.1 Iscrizione alla Camera di Commercio Documentazione di cantiere

Anche in copia

1.2 Libro matricola del personale Documentazione di cantiere

Anche in copia, purché vidimato in originale

1.3 Registro infortuni Documentazione di cantiere

Anche in copia, purché vidimato in originale

1.4 Verbali ispezione e verifiche Organi di

Vigilanza

Documentazione di cantiere

Anche in copia

1.5 Documento Unico di Regolarità

Contributiva

(D.U.R.C.)

Documentazione di cantiere

Anche in copia

2

SISTEMA DI SICUREZZA AZIENDALE

Nomine

2.1 Indicazione del Responsabile del Servizio

di Prevenzione e Protezione dell’Impresa

Copia della notifica inviata a organi competenti : ASL

e DPL

2.2 Indicazione del nominativo del Medico

Competente nominato dall’Impresa

Estremi identificativi

(copia della lettera di incarico)

2.3 Indicazione dei lavoratori addetti alle

emergenze: pronto soccorso ed

antincendio

Anche per mezzo di avviso a tutti i lavoratori

2.4 Indicazione del Rappresentante dei

Lavoratori per la sicurezza

Anche per mezzo di avviso a tutti i lavoratori

Documentazione

2.5 Documento di Valutazione dei Rischi e Copia del documento (per le imprese che hanno più di

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

- 155 -

programma di attuazione delle misure di

sicurezza

10 dipendenti)

2.6 Programma informativo e formativo per i

lavoratori

Copia dei documenti che attestano l’attività

informativa e formativa erogata

2.7 Procedure ed istruzioni aziendali di

sicurezza

Dove presenti

Sorveglianza sanitaria

2.8 Piano sanitario Copia del Piano di Sorveglianza Sanitaria

2.9 Dichiarazione del Medico Competente di

idoneità alla mansione (apprendisti,

minori, mansioni a rischio)

Copia idoneità lavorativa alla mansione

2.10 Libro Giornale di Cantiere Raccolta della documentazione relativa agli obblighi di

trasmissione dei documenti, di cooperazione con gli

altri soggetti esecutori dell’opera (imprese e lavoratori

autonomi) e con il committente e i suoi delegati

tecnici: Direttore Lavori, Responsabile dei Lavori e

Coordinatori per la Sicurezza

3

PRODOTTI E SOSTANZE

3.1 Istruzioni e procedure di lavoro specifiche,

uso dei dispositivi di protezione

Copia della documentazione distribuita ai lavoratori

4

D.P.I. – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

4.1 Ricevuta della consegna dei D.P.I. Documentazione di cantiere

5

SUBAPPALTI E FORNITURE IN OPERA

5.1 Documento di verifica dell’idoneità tecnico

professionale delle imprese subappaltatrici

e dei lavoratori autonomi

Copia iscrizione alla C.C.I.A.A.

ed altra documentazione comprovante l’idoneità

5.2 Informazione sui rischi e sulle misure

preventive adottate e sul nominativo del

Responsabile del Servizio Prevenzione

Protezione

Documento attestante l’avvenuta informazione sui

rischi esistenti nell’ambiente di lavoro e le relative

misure di sicurezza adottate

5.3 Coordinamento dei lavori affidati in

subappalto

Documentazione che comprova l’azione di

coordinamento

5.4 Indicazione dei servizi comuni alle imprese Impianto elettrico, attrezzature, baraccamenti, etc.

6

PONTEGGI

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- 156 -

6.1 Raccolta dei documenti attestanti le

verifiche periodiche sugli elementi di

ponteggio

Redatto per ogni modello

art. 35 c4/quinqes D.Lgs. 626/94

Circ. Min. Lav. n° 46/2000

7

RIFIUTI

10.1 Documentazione relativa ai rifiuti Copia lettere di riferimento,

bolle di trasporto, ecc.

La documentazione in elenco dovrà essere adeguata al tipo di intervento da realizzare, sarà quindi cura del

C.S.P. e in seguito del C.S.E. richiedere la documentazione specifica inerente al cantiere in oggetto e

conservarla all’interno della cartella di cantiere per renderla disponibile alla presa visione degli organi di

vigilanza in caso di richiesta e consultazione.

10.6 Allegato VI°: FACSIMILE DI NOMINA CSP

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.7 Allegato VII°: FACSIMILE DI NOMINA CSE

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.8 Allegato VII°: SCHEDA GENERICA LAVORAZIONI

Si rimanda all’appendice D.

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- 157 -

10.9 Allegato IX°: SCHEMA DELLE CERTIFICAZIONI E/O DICHIARAZIONI DA PARTE DEL DATORE DI

LAVORO e DEL LAVORATORE AUTONOMO

A carico del datore di lavoro, si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.10 Allegato X°: DIAGRAMMA DI GANTT

Si rimanda alla tavola “cronoprogramma dei lavori”

10.11 Allegato XI°: SISTEMA DI GESTIONE COORDINAMENTO SICUREZZA IN ESECUZIONE

L’impresa esecutrice dell’intervento dovrà fornire al CSE, nell'ipotesi di insorgenza di NON CONFORMITÀ AL

PSC o al POS, indicazioni circa: modifiche rilevate, modalità di coordinamento delle fasi, difficoltà gestionali

ai fini della sicurezza.

10.12 Allegato XII°: PROPOSTA DI SOSPENSIONE DEI LAVORI / ALLONTANAMENTO DI

IMPRESE/RISOLUZIONE DEL CONTRATTO IN CASO DI INOSSERVANZE ALLE NORME DI SICUREZZA

E SALUTE

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.13 Allegato XIII°: VERBALE DI SOSPENSIONE DI SINGOLA LAVORAZIONE IN CASO DI PERICOLO

GRAVE ED IMMINENTE

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

10.14 Allegato XIV°: VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA

Si rimanda alla modulistica che verrà fornita dal committente.

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- 158 -

APPENDICE A - DEFINIZIONI

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- 159 -

11. APPENDICE A - DEFINIZIONI

11.1 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI DELIMITAZIONI

L’area di cantiere verrà delimitata con recinzione fissa estesa a tutto il perimetro dell’area per le aree

logistiche. L’area delimitata dovrà essere accessibile da almeno un varco carrabile ed un varco pedonale,

distinti e protetti da cancelli normalmente chiusi. Alla distanza reciproca massima di 2 m dovranno essere

posti cartelli di divieto di accesso ai non addetti ai lavori, conformi al D.Lsg 81/2008.

L’area di cantiere verrà delimitata con recinzione mobile estesa a tutto il perimetro dell’area, per i lavori

rivolti alla realizzazione della pista ciclabile, idonea a costituire segnale visibile ma rimuovibile con semplice

azione (per es. transenne, barriere stradali o similari, ecc.)

11.2 DEFINIZIONI DI TIPOLOGIE DI SEGNALAZIONI

• Segnalazione base:

è costituita da tutti i segnali convenzionali e prescritti dalla normativa vigente (D.Lgs. 493/1996).

• Segnali di avvertimento - pericolo: di forma triangolare e colore giallo/nero;

segnalano la presenza di un pericolo generico illustrato da un simbolo che ne indica la natura. Può essere

associato alla scritta indicante il rischio specifico e sono da esporre ogni qualvolta si presentino nell’ambito del

cantiere situazioni di rischi particolari. (es.: attenzione carichi sospesi da affiggere nelle zone ove operano mezzi

di sollevamento).

• Segnali di divieto: di forma circolare e colore bianco/rosso;

vietano un comportamento che può provocare un pericolo (es.: vietato fumare sarà esposto in prossimità

di depositi di materiali infiammabili o combustibili; divieto di accesso alle persone non autorizzate sarà esposto

in prossimità degli accessi o delle rampe).

• Segnali di obbligo: di forma circolare e colore blu;

prescrivono di attenersi ad un determinato comportamento (es.: protezione agli occhi, alle orecchie,

casco di protezione, calzature e guanti di sicurezza, saranno apposti nei luoghi operativi di lavoro).

• Segnali di indicazione di un presidio: di forma quadrata e colore rosso o verde;

forniscono indicazioni utili in caso di emergenza (es.: ubicazione estintore, pronto soccorso).

• Segnalazione della presenza di servizi e sottoservizi:

una volta individuati dovranno essere opportunamente protetti e/o segnalati mediante nastro bianco -

rosso e segnale di pericolo completo di tabella riportante il tipo di servizio o sottoservizio; questa dovrà

essere mantenuta per tutta la durata dei lavori. In caso di pericolosità il sottoservizio dovrà essere protetto

anche fisicamente.

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• Segnaletica stradale:

(rallentare, attenzione lavori in corso, limiti di velocità, transito mezzi d’opera, attraversamento mezzi e

lavoratori, senso unico alternato, frecce direzionali) da concordare con l’Ente proprietario delle strade (per es. il

locale Comando Polizia Municipale) e da installare lungo le strade, gli incroci, e gli spazi pubblici comunque

frequentati.

• Segnalazione specifica:

è costituita da tutti i segnali specifici riportanti l’indicazione: Regione del Veneto –Comune di Agordo.

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APPENDICE B – RAGGRUPPAMENTO TIPOLOGICO DELLE CATEGORIE DI OPERE

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12. APPENDICE B – RAGGRUPPAMENTO TIPOLOGICO DELLE CATEGORIE DI OPERE

12.1 A) CIVILE: OPERE CIVILI COSTRUZIONE, MANUTENZIONE, RESTAURO

OG1 Edifici civili e industriali.

Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi puntuali di edilizia

occorrenti per svolgere una qualsiasi attività umana, diretta o indiretta, completi delle

necessarie strutture, impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici e finiture di

qualsiasi tipo nonché delle eventuali opere connesse, complementari e accessorie. Comprende

in via esemplificativa le residenze, le carceri, le scuole, le caserme, gli uffici, i teatri, gli stadi, gli

edifici per le industrie, gli edifici per parcheggi, le stazioni ferroviarie e metropolitane, gli edifici

aeroportuali nonché qualsiasi manufatto speciale in cemento armato, semplice o precompresso,

gettato in opera quali volte sottili, cupole, serbatoi pensili, silos ed edifici di grande altezza con

strutture di particolari caratteristiche e complessità.

OG2 Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela ai sensi delle

disposizioni in materia di beni culturali e ambientali.

Riguarda lo svolgimento di un insieme coordinato di lavorazioni specialistiche necessarie a

recuperare, conservare, consolidare, trasformare, ripristinare, ristrutturare, sottoporre a

manutenzione gli immobili di interesse storico soggetti a tutela a norma delle disposizioni in

materia di beni culturali e ambientali. Riguarda altresì la realizzazione negli immobili di

impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici e finiture di qualsiasi tipo nonché di

eventuali opere connesse, complementari e accessorie.

OS2 Superfici decorate e beni mobili di interesse storico artistico.

Riguarda l'esecuzione del restauro, della manutenzione ordinaria e straordinaria di

superfici decorate di beni architettonici e di beni mobili, di interesse storico, artistico ed

archeologico.

OS6 Finiture di opere generali in materiali lignei, plastici, metallici e vetrosi.

Riguarda la fornitura e la posa in opera, la manutenzione e la ristrutturazione di carpenteria e

falegnameria in legno, di infissi interni ed esterni, di rivestimenti interni ed esterni, di

pavimentazioni di qualsiasi tipo e materiale e di altri manufatti in metallo, legno, materie

plastiche e materiali vetrosi e simili.

OS7 Finiture di opere generali di nature edile.

Riguarda la costruzione, la manutenzione e ristrutturazione di murature e tramezzature di

qualsiasi tipo, comprensive di intonacatura, rasatura, tinteggiatura, verniciatura, e simili.

OS8 Finiture di opere generali di nature tecnica.

Riguarda la fornitura e la posa in opera, la manutenzione e la ristrutturazione di isolamenti

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termici e acustici, controsoffittature e barriere al fuoco, impermeabilizzazione con qualsiasi

materiale e simili.

OS13 Strutture prefabbricate in cemento armato.

Riguarda la produzione in stabilimento industriale ed il montaggio in opera di strutture

prefabbricate in cemento armato normale o precompresso.

OS18 Componenti strutturali in acciaio.

Riguarda la produzione in stabilimento ed il montaggio in opera di strutture in acciaio e di

facciate continue costituite da telai metallici ed elementi modulari in vetro o altro

materiale.

OS23 Demolizione di opere.

Riguarda lo smontaggio di impianti industriali e la demolizione completa di edifici con

attrezzature speciali ovvero con uso di esplosivi, il taglio di strutture in cemento armato e

le demolizioni in genere, compresa la raccolta dei materiali di risulta, la loro separazione e

l'eventuale riciclaggio nell'industria dei componenti.

OS25 Scavi archeologici.

Riguarda gli scavi archeologici e le attività strettamente connesse.

OS32 Strutture in legno.

Riguarda la produzione in stabilimenti industriali ed il montaggio in situ di strutture

costituite di elementi lignei pretrattati.

OS33 Coperture speciali.

Riguarda la costruzione e la manutenzione di coperture particolari comunque realizzate

quali per esempio le tensostrutture, le coperture geodetiche, quelle copri-scopri, quelle

pannellate e simili.

12.2 B) TERRITORIO: OPERE IDRAULICHE - AMBIENTALE

OG7 Opere marittime e lavori di dragaggio.

Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi puntuali

comunque realizzati, in acque dolci e salate, che costituiscono terminali per la mobilità su

"acqua" ovvero opere di difesa del territorio dalle stesse acque dolci o salate, completi di

ogni opera connessa, complementare o accessoria anche di tipo puntuale e di tutti gli

impianti elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici necessari a fornire un buon

servizio all'utente in termini di uso, funzionamento, informazione, sicurezza e assistenza.

Comprende in via esemplificativa i porti, i moli, le banchine, i pennelli, le piattaforme, i

pontili, le difese costiere, le scogliere, le condotte sottomarine, le bocche di scarico nonché

i lavori di dragaggio in mare aperto o in bacino e quelli di protezione contro l'erosione

delle acque dolci o salate.

OG8 Opere fluviali di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica.

Riguarda la costruzione e la manutenzione o la ristrutturazione di interventi, puntuali e a

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rete, comunque realizzati, occorrenti per la sistemazione di corsi d'acqua naturali o artificiali

nonché per la difesa del territorio dai suddetti corsi d'acqua, completi di ogni opera

connessa, complementare o accessoria, nonché di tutti gli impianti elettromeccanici,

elettrici, telefonici ed elettronici necessari. Comprende in via esemplificativa i canali

navigabili, i bacini di espansione, le sistemazioni di foci, il consolidamento delle strutture

degli alvei dei fiumi e dei torrenti, gli argini di qualsiasi tipo, la sistemazione e la

regimentazione idraulica delle acque superficiali, le opere di diaframmatura dei sistemi

arginali, le traverse per derivazioni e le opere per la stabilizzazione dei pendii.

OG12 Opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale.

Riguarda l'esecuzione di opere puntuali o a rete necessarie per la realizzazione della bonifica e

della protezione ambientale. Comprende in via esemplificativa le discariche,

l'impermeabilizzazione con geomembrane dei terreni per la protezione delle falde acquifere, la

bonifica di materiali pericolosi, gli impianti di rilevamento e telerilevamento per il monitoraggio

ambientale per qualsiasi modifica dell'equilibrio stabilito dalla vigente legislazione, nonché gli

impianti necessari per il normale funzionamento delle opere o dei lavori e per fornire un buon

servizio all'utente sia in termini di informazione e di sicurezza.

OG13 Opere di ingegneria naturalistica.

Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di opere o lavori puntuali, e di

opere o di lavori diffusi, necessari alla difesa del territorio ed al ripristino della compatibilità fra

"sviluppo sostenibile" ed ecosistema, comprese tutte le opere ed i lavori necessari per attività

botaniche e zoologiche. Comprende in via esemplificativa i processi di recupero naturalistico,

botanico e faunistico, la conservazione ed il recupero del suolo utilizzato per cave e torbiere e

dei bacini idrografici, l'eliminazione del dissesto idrogeologico per mezzo di piantumazione, le

opere necessarie per la stabilità dei pendii, la riforestazione, i lavori di sistemazione agraria e

le opere per la rivegetazione di scarpate stradali, ferroviarie, cave e discariche.

OS1 Lavori in terra.

Riguarda lo scavo, ripristino e modifica di volumi di terra, realizzati con qualsiasi mezzo e

qualunque sia la natura del terreno da scavare o ripristinare: vegetale, argilla, sabbia,

ghiaia, roccia.

OS15 Pulizia di acque marine, lacustre,fluviali.

Riguarda la pulizia con particolari mezzi tecnici speciali di qualsiasi tipo di acqua ed il

trasporto del materiale di risulta nelle sedi prescritte dalle norme vigenti.

OS24 Verde arredo urbano.

Riguarda la costruzione, il montaggio e la manutenzione di elementi non costituenti

impianti tecnologici che sono necessari a consentire un miglior uso della città nonché la

realizzazione e la manutenzione del verde urbano. Comprende in via esemplificativa campi

sportivi, terreni di gioco, sistemazioni paesaggistiche, verde attrezzato, recinzioni.

OS21 Opere strutturali speciali.

Riguarda la costruzione di opere destinate a trasferire i carichi di manufatti poggianti su

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terreni non idonei a reggere i carichi stessi, di opere destinate a conferire ai terreni

caratteristiche di resistenza e di indeformabilità tali da rendere stabili l'imposta dei manufatti

e da prevenire dissesti geologici, di opere per rendere antisismiche le strutture esistenti e

funzionanti nonché l'esecuzione di indagini geognostiche. Comprende, in via esemplificativa,

l'esecuzione di pali di qualsiasi tipo, di sottofondazioni palificate e muri di sostegno speciali,

di ancoraggi, di opere per ripristinare la funzionalità statica delle strutture, l'esecuzione di

indagini ed esplorazioni del sottosuolo con mezzi speciali, compreso il prelievo dei campioni

da analizzare in laboratorio per le relazioni geotecniche, nonché l'esecuzione di prove di

carico, di pozzi, di opere per garantire la stabilità dei pendii e di lavorazioni speciali per il

prosciugamento, l'impermeabilizzazione ed il consolidamento dei terreni.

12.3 C) RETI COMPLESSE: OPERE PERTINENTI IL S.I.I.

OG6 Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione.

Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi a rete che

siano necessari per attuare il "servizio idrico integrato" ovvero per trasportare ai punti di

utilizzazione fluidi aeriformi o liquidi, completi di ogni opera connessa, complementare o

accessoria anche di tipo puntuale e di tutti gli impianti elettromeccanici, meccanici,

elettrici, telefonici ed elettronici, necessari a fornire un buon servizio all'utente in termini

di uso, funzionamento, informazione, sicurezza e assistenza ad un normale

funzionamento. Comprende in via esemplificativa le opere di captazione delle acque, gli

impianti di potabilizzazione, gli acquedotti, le torri piezometriche, gli impianti di

sollevamento, i serbatoi interrati o sopraelevati, la rete di distribuzione all'utente finale, i

cunicoli attrezzati, la fornitura e la posa in opera delle tubazioni, le fognature con qualsiasi

materiale, il trattamento delle acque reflue prima della loro immissione nel ciclo naturale

delle stesse, i gasdotti, gli oleodotti.

OS14 Impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti.

Riguarda la costruzione, la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti di

termodistruzione dei rifiuti e connessi sistemi di trattamento dei fumi e di recupero dei

materiali, comprensivi dei macchinari di preselezione, compostaggio e produzione di

combustibile derivato dai rifiuti, completi di ogni opera muraria connessa, complementare

o accessoria, puntuale o a rete.

OS22 Impianti di potabilizzazione e depurazione.

Riguarda la costruzione, la manutenzione o ristrutturazione di impianti di potabilizzazione

delle acque e di depurazione di quelle reflue, compreso il recupero del biogas e la

produzione di energia elettrica, completi di ogni connessa opera muraria, complementare o

accessoria, puntuale o a rete.

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12.4 D) VIABILITÀ: OPERE PER LA MOBILITÀ

OG3 Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee tranviarie, metropolitane,

funicolari e piste aeroportuali e relative opere complementari.

Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi a rete che siano

necessari per consentire la mobilità su "gomma", "ferro" e "aerea", qualsiasi sia il loro grado di

importanza, completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria anche di tipo

puntuale, del relativo armamento ferroviario, nonché di tutti gli impianti automatici,

elettromeccanici, elettrici, telefonici, elettronici e per la trazione elettrica necessari a fornire un

buon servizio all'utente in termini di uso, informazione, sicurezza e assistenza. Comprende in

via esemplificativa le strade, qualsiasi sia il loro grado di importanza, le autostrade, le

superstrade, inclusi gli interventi puntuali quali le pavimentazioni speciali, le gallerie artificiali,

gli svincoli a raso o in sopraelevata, i parcheggi a raso, le opere di sostegno dei pendii, i

rilevati, le ferrovie di interesse nazionale e locale, le metropolitane, le funicolari e le linee

tranviarie di qualsiasi caratteristica tecnica, le piste di decollo aerei ed i piazzali di servizio di

eliporti, le stazioni, le pavimentazioni realizzate con materiali particolari, naturali ed artificiali,

nonché i ponti, anche di complesse caratteristiche tecniche, in ferro, cemento armato semplice

o precompresso, prefabbricati o gettati in opera.

OG4 Opere d'arte nel sottosuolo.

Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione, mediante l'impiego di

specifici mezzi tecnici speciali, di interventi in sotterraneo che siano necessari per

consentire la mobilità su "gomma" e su "ferro, qualsiasi sia il loro grado di importanza,

completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria, puntuale o a rete, quali

strade di accesso di qualsiasi grado di importanza, svincoli a raso o in sopraelevata,

parcheggi a raso, opere di sostegno dei pendii e di tutti gli impianti elettromeccanici,

elettrici, telefonici ed elettronici nonché di armamento ferroviario occorrenti per fornire un

buon servizio all'utente in termini di uso, informazione, sicurezza e assistenza. Comprende

in via esemplificativa gallerie naturali, trafori, passaggi sotterranei, tunnel.

OS10 Segnaletica stradale non luminosa.

Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione o la ristrutturazione nonché

l'esecuzione della segnaletica stradale non luminosa, verticale, orizzontale e

complementare.

OS11 Apparecchiature strutturali speciali.

Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione o la ristrutturazione di dispositivi

strutturali, quali in via esemplificativa i giunti di dilatazione, gli apparecchi di appoggio, i

ritegni antisismici per ponti e viadotti stradali.

OS12 Barriere e protezioni stradali.

Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione o la ristrutturazione di dispositivi

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quali guard rail, new jersey, attenuatori d'urto, barriere paramassi e simili, finalizzati al

contenimento ed alla sicurezza del flusso veicolare stradale ed a proteggere dalla caduta

dei massi.

OS29 Armamento ferroviario.

Riguarda la fornitura, la posa in opera e la manutenzione sistematica o la ristrutturazione

dei binari per qualsiasi ferrovia, metropolitana o linea tranviaria nonché degli impianti di

frenatura e automazione per stazioni di smistamento merci.

OS34 Sistemi antirumore per infrastrutture di mobilità.

Riguarda la costruzione, la posa in opera, la manutenzione e la verifica acustica delle

opere di contenimento del rumore di origine stradale o ferroviario quali barriere in metallo

calcestruzzo, legno vetro, o materiale plastico trasparente, biomuri, muri cellulari o

alveolari nonché rivestimenti fonoassorbenti di pareti di contenimento terreno o di pareti

di gallerie

OS26 Pavimentazioni e sovrastrutture speciali.

Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di pavimentazioni realizzate

con materiali particolari, naturali o artificiali, in quanto sottoposti a carichi e sollecitazioni

notevoli quali, in via esemplificativa, quelle delle piste aeroportuali.

OS9 Impianti per la segnaletica luminosa e la sicurezza del traffico.

Riguarda la fornitura e la posa in opera, la manutenzione sistematica o ristrutturazione di

impianti automatici per la segnaletica luminosa e la sicurezza del traffico stradale,

ferroviario, metropolitano o tranviario compreso il rilevamento delle informazioni e

l'elaborazione delle medesime.

OS31 Impianti per la mobilità sospesa.

Riguarda la costruzione, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti e

apparecchi di sollevamento e trasporto, completi di ogni opera muraria connessa,

complementare o accessoria, puntuale o a rete, quali filovie, teleferiche, sciovie, gru e

simili.

12.5 E) TECNOLOGICO: IMPIANTI E COMPLESSI IMPIANTISTICI

OG11 Impianti tecnologici.

Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di un insieme

coordinato di impianti di riscaldamento, di ventilazione e condizionamento del clima, di

impianti idrico sanitari, di cucine, di lavanderie, del gas ed antincendio, di impianti

pneumatici, di impianti antintrusione, di impianti elettrici, telefonici, radiotelefonici,

televisivi nonché di reti di trasmissione dati e simili, completi di ogni connessa opera

muraria, complementare o accessoria, da realizzarsi congiuntamente in interventi

appartenenti alle categorie generali che siano stati già realizzati o siano in corso di

costruzione.

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OS3 Impianti idrico-sanitari, cucine, lavanderie.

Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti

idrosanitari, di cucine, di lavanderie, del gas ed antincendio, qualsiasi sia il loro grado di

importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da

realizzarsi in opere generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione.

OS4 Impianti elettromeccanici trasportatori.

Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti

trasportatori, ascensori, scale mobili, di sollevamento e di trasporto completi di ogni opera

muraria connessa, complementare o accessoria, da realizzarsi in opere generali che siano

state già realizzate o siano in corso di costruzione.

OS5 Impianti pneumatici e antintrusione.

Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti

pneumatici e di impianti antintrusione, completi di ogni opera muraria connessa,

complementare o accessoria, da realizzarsi in opere generali che siano state già realizzate

o siano in corso di costruzione.

OS17 Linee telefoniche ed impianti di telefonia.

Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di linee

telefoniche esterne ed impianti di telecomunicazioni ad alta frequenza qualsiasi sia il loro

grado di importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o

accessoria, da realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere

generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione.

OS19 Impianti di reti di telecomunicazione e di trasmissione dati.

Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti di

commutazione per reti pubbliche o private, locali o interurbane, di telecomunicazione per

telefonia, telex, dati e video su cavi in rame, su cavi in fibra ottica, su mezzi radioelettrici,

su satelliti telefonici, radiotelefonici, televisivi e reti di trasmissione dati e simili, qualsiasi

sia il loro grado di importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o

accessoria, da realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere

generali che siano state già realizzate o siano in corso di costruzione.

OS30 Impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi.

Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti

elettrici, telefonici, radiotelefonici, televisivi nonché di reti di trasmissione dati e simili,

completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da realizzarsi in

interventi appartenenti alle categorie generali che siano stati già realizzati o siano in corso di

costruzione.

OS28 Impianti termici e di condizionamento.

Riguarda la fornitura, il montaggio e la manutenzione o la ristrutturazione di impianti

termici e di impianti per il condizionamento del clima, qualsiasi sia il loro grado di

importanza, completi di ogni opera muraria connessa, complementare o accessoria, da

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realizzarsi, separatamente dalla esecuzione di altri impianti, in opere generali che siano

state già realizzate o siano in corso di costruzione.

OS27 Impianti per la trazione elettrica.

Riguarda la costruzione, la posa in opera e la manutenzione sistematica o ristrutturazione

degli impianti per la trazione elettrica di qualsiasi ferrovia, metropolitana o linea

tranviaria. Comprende in via esemplificativa le centrali e le cabine di trasformazione, i

tralicci necessari per il trasporto e la distribuzione della tensione, la fornitura e posa in

opera dei cavi elettrici per qualsiasi numero di fasi su tralicci o interrati, la fornitura e posa

in opera dei canali attrezzati e dei cavi di tensione nonché di tutti gli impianti

elettromeccanici, elettrici, telefonici ed elettronici, necessari in termini di funzionamento,

informazione, sicurezza e assistenza e similari.

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APPENDICE - C: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI

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13. APPENDICE - C: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI

Tale elenco va distinto nell’appendice D

Annegamento

Caduta di oggetti/persone dall’alto durante lavorazioni in altezza

Caduta in acqua

Caduta massi dall’alto

Cadute e scivolamenti in ambienti umidi, bagnati, in presenza di fango

Collisioni con mezzi in movimento di cantiere od estranei

Colpi e contusioni per urti durante la movimentazione dei componenti pesanti

Condizioni climatiche, insolazioni, temperature rigide - sbalzi termici

Contaminazione organica diretta

Elettrocuzione

Esposizione al rumore

Incendio (deposito combustibili, motogeneratori, depositi materiali, depositi rifiuti, ecc.)

Inciampo

Incidenti causati dal contatto accidentale con autoveicoli o motoveicoli occasionali

Incidenti causati dal contatto accidentale con eventuali sottoservizi

Incidenti di tipo stradale a persone e/o veicoli in relazione alla circolazione di mezzi

d'opera

Infezioni causate da ferite accidentali e successivo contagio con agenti patogeni

Inquinamento biologico - ambientale

Insetti (mosche, zanzare, vespe, zecche, ecc. ), vipere,animali, ecc.

Instabilità terreni, pendii

Intrusioni di estranei non autorizzati

Investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere

Investimento dei lavoratori da parte di veicoli estranei al cantiere

Movimentazione manuale dei carichi da posizione ergonomicamente scorretta

Nebbia e scarsa visibilità

Presenza di autogrù in lavorazione per spostamento carichi

Presenza di automezzi di cantiere in transito

Presenza di autoveicoli o di motoveicoli in transito

Presenza di disordine in cantiere

Presenza di neve e/o ghiaccio

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Presenza di ordigni bellici inesplosi

Presenza di personale non informato e/o non formato

Presenza di personale con problemi fisici e/o psicologici

Presenza di più imprese

Presenza di scarichi fognari abusivi

Proiezione di conglomerato in fase di getto

Proiezione di materiali - detriti

Ribaltamento mezzi d’opera

Ritrovamento di carogne animali e putridumi

Ritrovamento di rifiuti organici

Seppellimento

Tagli con involucri - lastre metalliche – corpi taglienti in genere

Tagli e abrasioni durante la posa delle armature

Taglio/abbattimento arbusti e piante

Vibrazioni

Presenza di forti correnti

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APPENDICE – D,E,F: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI

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14. APPENDICE – D,E,F: ELENCO POSSIBILI PRINCIPALI PERICOLI RISCONTRABILI

Si riportano le schede delle fasi lavorative comprensive di: rischi suddivisi per categoria di intervento,

misure di prevenzione e protezione, dispositivi di protezione individuali, dispositivi di protezione.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Recinzione con paletti fissati in plinti e rete o pannelli

Scheda 1 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Pala, piccone, mazza e attrezzi d’uso comune: martello, pinze, tenaglie.

Contatti con le attrezzature.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale forniti. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Betoniera a bicchiere.

Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Collegare la macchina all’impianto elettrico in assenza di tensione. Posizionare i cavi in modo da evitare danni per usura meccanica così che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Contatto con gli organi in movimento.

Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento ed abbia l’interruttore con bobina di sgancio.

Non rimuovere le protezioni. Non indossare abiti svolazzanti. Non introdurre attrezzi e/o arti nel bicchiere durante la rotazione.

Ribaltamento. Posizionare la macchina su base solida e piana.

Non spostare la macchina dalla posizione stabilita.

Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione per i mezzi con relativa segnaletica. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.

Rispettare i percorsi indicati.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Autocarro.

Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.

Rispettare i percorsi indicati.

Investimento di materiali

Fornire informazioni ai lavoratori. Impartire tempestivamente agli addetti

Tenersi a distanza di sicurezza. Rispettare le istruzioni ricevute per

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scaricati. le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Per le recinzioni collocate ai margini della carreggiata stradale, si deve prestare attenzione agli autoveicoli in transito e posizionare adeguata segnaletica come previsto dal Codice della Strada. L’ingombro deve essere segnalato mediante illuminazione per le ore notturne.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Recinzione con paletti in calcestruzzo infissi in terra

Scheda 2 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi Connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Mazza, piccone, pala e attrezzi d’uso comune: martello, pinze, tenaglie.

Contatti con attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Il battitore deve operare su adeguato piano di lavoro rialzato (1). Per il sostegno del paletto mantenersi a distanza di sicurezza usando una corretta attrezzatura. Per l’affondamento a spinta con escavatore è vietato sorreggere manualmente il paletto.

Autocarro.

Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Segnalare la zona interessata all’ope-razione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.

Prestare attenzione alle condizioni dei percorsi.

Investimento di materiali scaricati per ribaltamento del cassone.

Fornire informazioni ai lavoratori. Tenersi a distanza di sicurezza.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Per le recinzioni collocate ai margini della carreggiata stradale si deve prestare attenzione agli autoveicoli in transito. Posizionare un’adeguata segnaletica come previsto dal Codice della Strada. L’ingombro deve essere segnalato mediante illuminazione per le ore notturne.

(1) ll piano di lavoro rialzato può essere costituito da una scala doppia, da un ponte su cavalletti o da un

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altro sistema di rialzo in ogni caso stabile.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Attrezzature e macchine, carico e scarico dal mezzo di trasporto

Scheda 3 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Autocarro con carrello.

Investimento. Predisporre adeguati percorsi con relativa segnaletica. Segnalare la zona interessata all’ope-razione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi in movimento.

Contatto con gli elementi in movimentazione.

Vietare ai non addetti alle manovre l’avvicinamento alle rampe ribaltabili. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, calzature di sicurezza e casco) con relative informazioni all’uso.

I non addetti alle manovre devono mantenersi a distanza di sicurezza. Gli addetti alla movimentazione di rampe manuali devono tenersi lateralmente alle stesse. Usare i dispositivi di protezione individuale.

Macchine e attrezzature varie.

Rovesciamento. Vietare la presenza di persone presso le macchine in manovra.

Tenersi lontani dalle macchine in manovra.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per la esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Se il sistema meccanico non dovesse seguire il movimento delle rampe ribaltabili, nella fase di sollevamento, si dovrà intervenire operando a distanza di sicurezza.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di basamenti per baracche e macchine

Scheda 4 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: mazza, piccone, martello, pinze, tenaglie.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Betoniera a bicchiere.

Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo

Collegare la macchina all’impianto elettrico in assenza di tensione. Posizionare i cavi in modo da evitare

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per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

danni per usura meccanica e così che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale. (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Contatto con gli organi in movimento.

Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento ed abbia l’interruttore con bobina di sgancio.

Non indossare abiti svolazzanti. Non introdurre attrezzi o mani nel bicchiere durante la rotazione. Non rimuovere le protezioni.

Ribaltamento. Posizionare la macchina su base solida e piana. Sono vietati i rialzi instabili.

Non spostare la macchina dalla posizione stabilita.

Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Nel caso di distribuzione in moto, impartire ai lavoratori precise disposizioni.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Nel caso di distribuzione in moto gli addetti devono disporsi dalla parte opposta alla direzione di marcia.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.

Rispettare i percorsi indicati.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale. (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze I basamenti di particolari ed importanti strutture devono essere allestiti tenendo conto delle caratteristiche delle strutture stesse e del terreno sul quale andranno a gravare.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Montaggio delle baracche

Scheda 5 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: mazza, piccone, martello, pinze, tenaglie, chiavi.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso. Impartire istruzioni in merito alle priorità di montaggio e smontaggio, ai sistemi di stoccaggio, accatastamento e conservazione degli elementi da montare o rimossi.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Attenersi alle istruzioni ricevute in merito alle priorità di montaggio.

Autocarro. Autocarro con braccio idraulico autogru.

Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Segnalare la zona interessata all’ope-razione. Non consentire l’utilizzo dell’autogru a personale non qualificato.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose e alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze eccessive.

Rispettare i percorsi indicati.

Caduta di Materiali

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (casco) con relative

Le imbracature devono essere eseguite correttamente.

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dall’alto. informazioni all’uso. Segnalare la zona interessata all’ope-razione.

Nel sollevamento dei materiali seguire le norme di sicurezza esposte. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Schiacciamento. Nelle operazioni di scarico degli elementi impartire precise disposizioni e verificarne l’applicazione.

Nella guida dell’elemento in sospensione si devono usare sistemi che consentano di operare a distanza di sicurezza (funi, aste, ecc.).

Scale a mano e doppie.

Caduta di persone dall’alto.

Verificare l’efficacia del dispositivo che impedisce l’apertura della scala doppia oltre il limite di sicurezza.

La scala deve poggiare su base stabile e piana. Usare la scala doppia completamente aperta. Non lasciare attrezzi o materiali sul piano di appoggio della scala doppia.

Trabattelli.

Caduta di persone dall’alto.

Il trabattello deve essere utilizzato secondo le indicazioni fornite dal costruttore da portare a conoscenza dei lavoratori. Le ruote devono essere munite di dispositivi di blocco.

Il piano di scorrimento delle ruote deve essere livellato. Il carico del trabattello sul terreno deve essere ripartito con tavole. Controllare con la livella l’orizzontalità della base. Non spostare il trabattello con sopra persone o materiale.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Investimento di elementi.

Predisporre sistemi di sostegno nella fase transitoria di montaggio e di smontaggio. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale.

Attenersi alle disposizioni impartite. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Assistenza agli impianti elettrici aerei di cantiere

Scheda 6 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: mazza, piccone, martello, pinze, tenaglie, chiavi.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Scale a mano e doppie.

Caduta di persone dall’alto.

Verificare l’efficacia del dispositivo che impedisce l’apertura della scala doppia oltre il limite di sicurezza.

La scala deve poggiare su base stabile e piana. La scala doppia deve essere usata completamente aperta. Non lasciare attrezzi o materiali sul piano di appoggio della scala doppia.

Trabattelli.

Caduta di persone dall’alto.

Il trabattello deve essere utilizzato secondo le indicazioni fornite dal costruttore da portare a conoscenza dei lavoratori.

Il piano di scorrimento delle ruote deve essere livellato. Il carico del trabattello sul terreno deve essere ripartito con tavole.

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Le ruote devono essere munite di dispositivi di blocco.

Controllare con la livella l’orizzontalità della base. Non spostare il trabattello con sopra persone o materiale.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Investimento per caduta di elementi.

Predisporre sistemi di sostegno nella fase transitoria di montaggio e smontaggio. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale.

Attenersi alle disposizioni ricevute. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Installazione e uso di gruppo elettrogeno

Scheda 7 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Autocarro. Autocarro con braccio idraulico.

Investimento. Predisporre adeguati percorsi per i mezzi. Segnalare la zona interessata all’operazione. Non consentire l’utilizzo dei mezzi a personale non qualificato.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze eccessive.

Rispettare i percorsi indicati.

Caduta di materiali dall’alto.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (caschi) con relative informazioni all’uso. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

Le imbracature devono essere eseguite correttamente. Nel sollevamento dei materiali attenersi alle norme di sicurezza esposte. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Schiacciamento. Nell’operazione di scarico impartire precise indicazioni e sorvegliare.

Nella guida dell’elemento in sospensione usare sistemi che consentano di operare a distanza di sicurezza (funi, aste, ecc.).

Caduta del gruppo elettrogeno durante la discesa sul piano inclinato del mezzo di trasporto.

Usare tavole con spessore di 5 cm e di lunghezza adeguata per dare una pendenza non eccessiva al tavolato. Inchiodare le tavole con dei traversi per evitare che si scostino.

Non permanere o transitare davanti al gruppo elettrogeno nella fase di discesa dal mezzo di trasporto.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie le informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Attivazione del gruppo elettrogeno.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

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all’uso. Posizionare il gruppo elettrogeno in maniera da limitare il rischio di esposizione a rumore. Effettuare periodica manutenzione.

Incendio. Mettere a disposizione adeguato estintore e fornire le relative istruzioni all’uso.

Eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e freddo. Se necessario, seguire le procedure d’emergenza.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di vie di circolazione per uomini e mezzi

Scheda 8 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: mazza, piccone, pala.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Pala meccanica.

Investimento. Segnalare le zone d’operazione. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento. I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.

Rispettare i percorsi indicati e prestare molta attenzione alle condizioni del terreno.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Polvere. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, calzature di sicurezza e maschere antipolvere) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale forniti.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingom-branti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Predisporre rampe solide, ben segnalate, la loro larghezza deve essere tale da consentire uno spazio di almeno 70 cm oltre la sagoma d’ingombro dei mezzi che possono transitare. Qualora il franco fosse limitato ad un solo lato, si devono realizzare, lungo l’altro lato, piazzole di rifugio ogni 20 m. Dislocare un’adeguata segnaletica. Ridurre la polvere irrorando con acqua, cementando, asfaltando o spargendo ghiaia. In ogni fase di lavoro, lo stoccaggio dei materiali deve rispettare le misure di sicurezza e di stabilità.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di impalcati protettivi sui posti fissi di lavoro e di transito

Scheda 9

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

- 181 -

Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e

mezzi in uso Possibili rischi

connessi Misure di sicurezza

a carico dell’impresa Misure di sicurezza

a carico dei lavoratori Attrezzi d’uso comune: martello, mazza, pinze, sega, accetta, carriola. Lavori di carpenteria.

Contatti con le attrezzature.

Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Sega circolare. Taglio del legname.

Contatti con gli organi in movimento.

Autorizzare all’uso solo personale competente. Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento e di dispositivo che non permetta il riavviamento automatico della macchina (es. bobina di sgancio).

Non indossare abiti svolazzanti, non rimuovere le protezioni. Seguire le istruzioni sul corretto uso della macchina. La zona di lavoro deve essere mantenuta in ordine e libera dai materiali di risulta.

Proiezione di schegge.

Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti di protezione individuale (occhiali o schermo) con le relative informazioni.

Usare i dispositivi di protezione individuale.

Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Effettuare periodiche manutenzioni.

Usare i dispositivi di protezione individuale.

Scale a mano. Attività in posizione sopraelevata.

Caduta di persone dall’alto.

Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala doppia oltre il limite di sicurezza. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.

Ponti su cavalletti.

Caduta di persone dall’alto.

Verificare che i ponti su cavalletti siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta (1). Nel caso che il dislivello sia superiore a m 2, per la vicinanza d’aperture, occorre applicare i parapetti alle aperture stesse.

Le salite e le discese dal piano di lavoro devono avvenire tramite regolamentare scala a mano. È vietato lavorare su un singolo cavalletto anche per tempi brevi. È altresì vietato utilizzare, come appoggio delle tavole, le scale, i pacchi dei forati o altri elementi di fortuna.

Collocazione degli elementi e loro fissaggio.

Movimentazione manuale dei carichi.

Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.

La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze 1) La larghezza dell’impalcato del ponte su cavalletti non deve essere inferiore a cm 90. Le tavole da ponte devono poggiare su tre cavalletti, essere bene accostate, fissate ai cavalletti e non presentare parti a sbalzo superiori a cm 20.

CATEGORIA: OS1 Esecuzione: Sbancamento generale con macchine operatrici e autocarro

Scheda 10

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- 182 -

Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e

mezzi in uso Possibili rischi

connessi Misure di sicurezza

a carico dell’impresa Misure di sicurezza

a carico dei lavoratori Autocarro.

Investimento. Predisporre vie obbligate di transito per i mezzi di scavo e di trasporto. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi devono avere pendenza trasversale adeguata.

I mezzi meccanici non devono superare le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi.

Escavatore con benna. Escavatore con martellone.

Investimento. Predisporre vie obbligate di transito per i mezzi di scavo e di trasporto. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone durante le manovre di retromarcia

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento dei mezzi.

I percorsi devono avere pendenza trasversale adeguata.

I mezzi meccanici non devono superare le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

Usare i dispositivi di protezione individuale (cuffie o tappi auricolari).

Proiezione di pietre o di terra.

Vietare la presenza di persone nelle vicinanze delle macchine.

Mantenersi a distanza di sicurezza.

Caduta delle persone dai cigli o dai bordi delle rampe.

Allestire parapetti, sbarramenti o segnalazioni sul ciglio degli scavi e sul bordo delle rampe (1).

Per scendere e risalire dal fondo dello scavo utilizzare le scale o i camminamenti predisposti (2).

Caduta di materiali nello scavo.

Vietare il deposito di materiali di qualsiasi natura in prossimità dei cigli dello scavo (3). Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (caschi) con relative informazioni all’uso.

Non accumulare terreno o materiali in prossimità dei cigli dello scavo. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Polveri. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (maschere antipolvere) con relative informazioni all’uso.

Bagnare con frequenza. Usare i dispositivi di protezione individuale.

Avvertenze 1) Il nastro di segnalazione deve essere collocato adeguatamente arretrato dal ciglio dello scavo. 2) Le scale a mano devono essere vincolate, i montanti devono superare il piano di sbarco di almeno un

metro. 3) Le eventuali tavole d’armatura devono sporgere per almeno 30 cm oltre il bordo. Verificare l’eventuale esistenza di servizi interrati (gas, acqua, energia elettrica, telefono, ecc.). Predisporre rampe solide, ben segnalate, la loro larghezza deve essere tale da consentire uno spazio di almeno 70 oltre la sagoma d’ingombro dei mezzi che possono transitare. Qualora il franco fosse limitato ad un solo lato, devono essere realizzate, lungo l’altro lato, piazzole di rifugio ogni 20 m.

CATEGORIA: OS1 Esecuzione: Scavi di fondazione eseguiti a mano

Scheda 11 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi manuali d’uso comune: piccone, badile, carriola.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza). Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da

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carichi.

movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Controllare la pressione dei pneumatici della carriola.

assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti e/o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Postura. Fornire adeguate informazioni per ridurre l’affaticamento dovuto a lavori in posizione china.

Attenersi alle informazioni ricevute.

Caduta delle persone dai cigli o dai bordi delle rampe.

Allestire parapetti, sbarramenti o segnalazioni sul ciglio degli scavi e sul bordo delle rampe (1).

Per scendere e risalire dal fondo dello scavo utilizzare le scale o i camminamenti predisposti (2).

Caduta di materiali nello scavo.

Vietare il deposito di materiali di qualsiasi natura in prossimità dei cigli dello scavo (3). Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (caschi e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Non accumulare terreno o materiali in prossimità dei cigli dello scavo. Usare i dispositivi di protezione individuale forniti.

Avvertenze 1) Il nastro di segnalazione deve essere collocato adeguatamente arretrato dal ciglio dello scavo. 2) Le scale a mano devono essere vincolate, i montanti devono sporgere per almeno 1 m oltre il ciglio

ed i pioli non devono aderire al terreno. 3) Le eventuali tavole d’armatura devono sporgere per almeno 30 cm oltre il bordo. Verificare l’eventuale esistenza di servizi interrati (gas, acqua, energia elettrica, telefono, ecc.). Quando la profondità dello scavo è superiore a m 1,50 e le pareti non hanno una pendenza a declivio naturale, l’armatura è obbligatoria.

CATEGORIA: OS1 Esecuzione: Movimentazione meccanica del terreno per effettuare riempimenti, spostamenti, rilevati

Scheda 12 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Escavatore, pala meccanica e autocarro.

Investimento. Creare vie di transito per i mezzi di trasporto. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento dei mezzi.

I percorsi devono avere pendenza trasversale adeguata. In caso di scarico per ribaltamento del cassone, predisporre, in prossimità dello scavo, un sistema di segnalazione d’arresto.

I mezzi meccanici non devono superare le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi.

Rumore. In base alla valutazione del livello di All’occorrenza usare i dispositivi di

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esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

protezione individuale.

Cadute a livello o nello scavo.

Predisporre vie obbligate e segnalate. Per il transito rispettare le vie di transito predisposte.

Avvertenze Predisporre rampe solide, ben segnalate, la larghezza deve essere tale da consentire uno spazio di almeno 70 cm oltre la sagoma d’ingombro dei mezzi in transito. Qualora il franco fosse limitato ad un solo lato, devono essere realizzare, lungo l’altro lato, piazzole di rifugio ogni 20 m.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Casserature in legno per plinti e travi continue in calcestruzzo armato

Scheda 13 Cantiere:

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: martello, pinze, tenaglie.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Sega circolare. Contatti con gli organi in movimento.

Autorizzare all’uso solo personale competente. Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento e di dispositivo che non permetta il riavviamento automatico della macchina (es. bobina di sgancio).

Non indossare abiti svolazzanti, non rimuovere le protezioni. Attenersi alle istruzioni sul corretto uso della macchina. La zona di lavoro deve essere mantenuta in ordine e libera dai materiali di risulta.

Proiezione di schegge.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (occhiali o schermi) con le relative informazioni sull’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale ed attenersi alle relative informazioni sul loro uso.

Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale.

Usare i dispositivi di protezione individuale (cuffie o tappi auricolari).

Motosega a scoppio.

Contatti con gli organi in movimento.

Autorizzare all’uso solo personale competente e fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti).

Non rimuovere i dispositivi di protezione (schermi). Usare i dispositivi di protezione individuale.

Proiezione di schegge.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (occhiali o schermi) con le relative informazioni sull’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Controllare periodicamente lo stato d’efficienza della catena (tensione ed

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- 185 -

integrità della maglia).

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale.

Usare i dispositivi di protezione individuale.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.

La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Prodotti disarmanti.

Stesura del disarmante.

Istruire gli addetti per il corretto utilizzo del prodotto, tenendo presente le avvertenze contenute nella scheda tecnica. Distribuire indumenti protettivi e dispositivi di protezione individuale con informazioni sull’uso.

Seguire scrupolosamente le istruzioni ricevute evitando il contatto diretto con il prodotto. Usare indumenti protettivi e dispositivi di protezione individuale (guanti, maschera).

Avvertenze Nelle lavorazioni all’interno di scavi, in trincea o nei pressi di scarpate, verificare le condizioni di stabilità del terreno affinché non vi siano possibili franamenti. In caso d’uso continuato della sega circolare o della motosega, fornire idonei dispositivi di protezione individuale anche per il rischio polvere.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Getto del calcestruzzo con autobetoniera

Scheda 14 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: badili, carriole.

Contatti con le attrezzature.

Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Usare i dispositivi di protezione individuale. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.

Autobetoniera. Investimento. Ribaltamento.

Organizzare percorsi adeguati e segnalati in modo tale che i mezzi non si avvicinino pericolosamente allo scavo ed agli addetti. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Contatti con le attrezzature.

Assicurarsi che il canale di scarico del calcestruzzo sia posizionato secondo le istruzioni.

Il movimento del canale di scarico deve essere effettuato tenendo presente la presenza di altre persone.

Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Posizionare il convertitore/trasformatore in luogo protetto da getti d’acqua e da urti meccanici. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.

Vibrazioni. Rumore.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti, otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Non mantenere a lungo fuori dal getto l’ago vibrante in funzione.

Cadute a livello. Prevedere percorsi stabili realizzati anche con l’ausilio di tavole da ponte.

Seguire i percorsi predisposti e distribuire sempre il proprio carico su punti stabili.

Schizzi e allergeni.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) e adeguati

Usare i dispositivi di protezione individuale.

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indumenti, con le relative informazioni sull’uso.

Indossare indumenti protettivi.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.

La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Nelle lavorazioni all’interno di scavi, in trincea o nei pressi di scarpate, verificare le condizioni di stabilità del terreno affinché non vi siano possibili franamenti.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Getto del calcestruzzo con autobetoniera e autopompa

Scheda 15 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: badili, carriole.

Contatti con le attrezzature.

Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Usare i dispositivi di protezione individuale. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.

Autobetoniera. Autopompa.

Investimento. Organizzare percorsi adeguati e segnalati in modo tale che i mezzi non si avvicinino pericolosamente allo scavo e agli addetti. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento dei mezzi.

I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive. Verificare che l’autopompa abbia completamente esteso gli stabilizzatori.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.

Contatti con le attrezzature.

Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida la tubazione flessibile della pompa. Fino a quando la pompa è in azione interdire la zona di getto. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti), con le relative infor-mazioni sull’uso.

L’addetto al getto deve seguire le istruzioni ricevute affinché non subisca colpi di frusta dovuti a sbandamenti laterali della tubazione flessibile. Durante il funzionamento della pompa è vietato avvicinarsi alla zona interessata dal getto. Nelle pause non abbandonare l’estre-mità del tubo flessibile nel getto. Usare i dispositivi di protezione individuale.

Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Posizionare il convertitore/trasformatore in luogo protetto da getti d’acqua e da urti meccanici.

Vibrazioni. Rumore.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti, otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Non mantenere a lungo fuori dal getto l’ago vibrante in funzione.

Cadute a livello. Prevedere a creare percorsi sicuri anche con l’ausilio di tavole da ponte.

Seguire i percorsi predisposti e distribuire il carico su punti stabili.

Schizzi e allergeni.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) e adeguati indumenti, con informazioni sull’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Indossare indumenti protettivi.

Spostamento dei Movimentazione Per movimentare carichi ingombranti o La movimentazione manuale dei carichi

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materiali. manuale dei carichi.

pesanti far usare attrezzature meccaniche e impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.

ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni – Disarmi e pulizie

Scheda 16 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: martello, mazza, tenaglie, piede di porco, carriola.

Contatti con le attrezzature.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare i dispositivi di protezione individuale. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.

Apparecchi di sollevamento.

Caduta di materiale dall’alto.

Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente.

Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare.

Puliscipannelli. Contatti con gli organi in movimento.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Non introdurre le mani o elementi di formato ridotto nell’apertura della macchina. Non cercare di rimuovere eventuali intasamenti con la macchina in movimento.

Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.

La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Nelle lavorazioni all’interno di scavi, in trincea o nei pressi di scarpate, verificare le condizioni di stabilità del terreno affinché non accadano possibili franamenti.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni speciali – Micropali, trasporto in luogo di materiali e mezzi

Scheda 17 Cantiere:

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

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- 188 -

Autocarro. Trasporto in luogo dei materiali.

Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione per i mezzi con relativa segnaletica. Segnalare la zona interessata all’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.

Rispettare i percorsi indicati.

Apparecchio di sollevamento per lo scarico dall’autocarro.

Caduta di materiale dall’alto.

Lo scarico deve essere effettuato da personale competente. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, scarpe antinfortunistiche).

Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

Scarico dei materiali dall’autocarro.

Elettrico. Dovendo operare in presenza di linee elettriche aeree, l’addetto alle manovre deve essere istruito per mantenere sempre il braccio a distanza di sicurezza.

Prestare molta attenzione alla presenza di eventuali linee elettriche aeree e, se esistenti, rispettare scrupolosamente le istruzioni ricevute.

Rottura della fune di sollevamento o sganciamento accidentale del carico.

Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni. Vietare la presenza di persone ai lati del carico movimentato. Verificare il sistema d’attacco degli elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e di quelle di imbracatura.

Tenersi distanti dall’elemento durante la sua movimentazione. Imbracare gli elementi come da disposizioni ricevute.

Basi orizzontali di deposito.

Instabilità del materiale.

Scegliere zone di deposito possibilmente appartate e disporre sistemi di blocco dei materiali posati. Impartire disposizioni per i bloccaggi.

Provvedere al bloccaggio dei materiali come da istruzioni ricevute.

Rastrelliere. Stoccaggio dei materiali.

Caduta di materiali.

Collocare le rastrelliere in posizioni possibilmente appartate e su basi piane e solide. Impartire disposizioni per la corretta sistemazione degli elementi da stoccare. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, scarpe antinfortunistiche).

Collocare gli elementi come da disposizioni ricevute, in particolare non sganciarli dalle funi di sollevamento sino a che non siano in posizione sicuramente stabile. Per le operazioni di sganciamento fare uso delle aste sagomate e non arrampicarsi sui manufatti, o, in caso di assoluta necessità, indossare la cintura di sicurezza affrancando la fune di trattenuta ove indicato dal responsabile. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

Collocamento dei materiali, spostamenti, guida in fase di stoccaggio.

Movimentazione manuale dei carichi.

Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.

Rispettare le istruzioni ricevute per una esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Contatto con elementi taglienti o pungenti.

Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (guanti, scarpe antinfortunistiche).

Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Fondazioni speciali – Micropali, perforazioni e infissione delle tubazioni

Scheda 18 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

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Apparecchio di sollevamento e trasporto. Sollevamento delle tubazioni.

Caduta degli elementi sollevati e trasportati. Contatti con gli elementi in sospensione.

Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima. Fornire dettagliate informazioni sui sistemi d’imbracatura. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Imbracare gli elementi come da disposizioni ricevute. Non permanere nell’area di movimentazione degli elementi sollevati sino al loro collocamento. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

Sonda. Perforazioni e infissioni.

Contatti con la macchina.

Vietare l’avvicinamento alla macchina a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Polvere. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (maschere antipolvere).

Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

Avvertenze Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Allestimento di protezioni sulle aperture prospicienti il vuoto

Scheda 19 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi manuali. Legature e chiodature.

Contatti con le attrezzature.

Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza). Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Apparecchio di sollevamento. Sollevamento dei materiali necessari.

Caduta di materiali dall’alto.

Impartire precise disposizioni per l’imbracatura ed il sollevamento dei materiali. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche) con relative informazioni all’uso. Vietare la presenza di personale non addetto all’allestimento dei parapetti o delle coperture a pavimento.

Eseguire corrette imbracature secondo le disposizioni ricevute. Usare i dispositivi di protezione individuale. I non addetti al montaggio delle protezioni devono tenersi a distanza di sicurezza.

Montaggio delle protezioni.

Caduta di persone dall’alto.

Sorvegliare l’operazione d’allestimento delle protezioni. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (cinture di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Seguire scrupolosamente le istruzioni ricevute. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Spostamento dei Movimentazione Vigilare che le fornite istruzioni sulla Rispettare le istruzioni ricevute per

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materiali. manuale dei carichi.

movimentazione dei carichi siano rispettate.

un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze I correnti di parapetto devono essere collocati e fissati sulle parti interne dei pilasti, dei muri o dei montanti. Le tavole di copertura delle aperture a pavimento devono essere fissate contro il pericolo di spostamento. Per queste protezioni si devono usare tavole da ponte, è vietato l’uso di sottomisure o di pannelli d’armatura.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Casserature in legno

Scheda 20 Cantiere:

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: martello, mazza, pinze, sega, accetta, carriola.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Sega circolare. Contatti con gli organi in movimento.

Autorizzare all’uso solo personale competente. Verificare che la macchina sia dotata di tutte le protezioni degli organi in movimento e di dispositivo che non permetta il riavviamento automatico della macchina (es. bobina di sgancio).

Non indossare abiti svolazzanti, non rimuovere le protezioni. Seguire le istruzioni sul corretto uso della macchina. La zona di lavoro deve essere mantenuta in ordine e libera dai materiali di risulta.

Proiezione di schegge.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (occhiali o schermo) con le relative informazioni sull’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale.

Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso. Effettuare periodiche manutenzioni.

Usare i dispositivi di protezione individuale.

Scale a mano. Caduta di persone dall’alto.

Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza.

Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.

Ponti su cavalletti.

Caduta di persone dall’alto.

Verificare che i ponti su cavalletti siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta (1). Nel caso che il dislivello sia superiore a m 2, per la vicinanza d’aperture, occorre

Le salite e le discese dal piano di lavoro devono avvenire tramite regolamentare scala a mano. È vietato lavorare su un singolo cavalletto anche per tempi brevi. È

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applicare i parapetti alle aperture stesse.

altresì vietato utilizzare, come appoggio delle tavole, le scale, i pacchi dei forati o altri elementi di fortuna.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Posa del ferro lavorato

Scheda 21 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: martello, pinze, tenaglie, leva.

Contatti con le attrezzature.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Scale a mano.

Caduta di persone dall’alto.

Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza.

Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.

Trabattelli. Caduta di persone dall’alto.

Verificare che i trabattelli siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta.

La salita e la discesa dal piano di lavoro deve avvenire tramite regolamentare scala a mano.

Ponteggi.

Caduta di persone dall’alto.

Verificare che i ponteggi esterni a montante siano regolarmente dotati di parapetti e che i piani di calpestio siano completi in ogni loro parte.

Non rimuovere le protezioni allestite sui ponti e sottoponti.

Apparecchi di sollevamento.

Caduta di materiale dall’alto.

Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono riportare la loro portata massima.

Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio per impedire l’accidentale sganciamento del carico.

Contatti con gli elementi in sospensione.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (caschi).

Non sostare nella zona delle operazioni, avvicinarsi solo quando il carico è ad un’altezza tale da permettere in modo sicuro la movimentazione manuale. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

Saldatrice. Elettrico. La macchina deve essere usata da personale competente. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Posizionare la macchina al di fuori dell’armatura metallica (luogo conduttore ristretto). Verificare l’integrità della pinza portaelettrodo. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi.

Radiazioni.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (schermi protettivi e occhiali) e relative informazioni sull’uso a tutti gli addetti alla saldatura.

Usare i dispositivi di protezione individuale (schermi protettivi, occhiali).

Proiezione di materiale Incandescente.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) e adeguati indumenti protettivi, con le relative informazioni sull’uso a tutti gli addetti alla saldatura.

Usare i dispositivi di protezione individuale e indossare indumenti protettivi.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con autobetoniera ed apparecchio di sollevamento

Scheda 22 Cantiere:

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune.

Contatti con le attrezzature.

Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Fornire i dispositivi di protezione

Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi Usare i dispositivi di protezione

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individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

individuale.

Autobetoniera. Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica. Interdire la zona di operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose.

Contatti con le attrezzature.

Assicurarsi che il canale di scarico del calcestruzzo sia assemblato secondo le istruzioni.

Il movimento del canale di scarico deve essere fatto tenendo presente la presenza di personale.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.

Rispettare i percorsi indicati e prestare molta attenzione alle condizioni del terreno.

Apparecchio di sollevamento.

Caduta di materiale dall’alto.

Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima.

Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico Assicurarsi che la benna sia completamente chiusa.

Scale a mano. Caduta di persone dall’alto.

Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala.

Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.

Trabattelli Caduta di persone dall’alto.

Verificare che i trabattelli siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta.

La salita e la discesa dal piano di lavoro deve avvenire tramite regolamentare scala a mano.

Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Posizionare il convertitore/trasformatore in luogo protetto da getti d’acqua e da urti meccanici. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o a usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.

Vibrazioni. Rumore.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti con imbottiture ammortizzanti ed otoprotettori) con le relative informazioni sull’uso.

Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. Non mantenere a lungo fuori dal getto l’ago vibrante in funzione.

Vibratore

Cadute di persone dall’alto.

Affinché gli addetti possano agevolmente indirizzare il getto del calcestruzzo, organizzare sicuri ed idonei posti di lavoro in elevato.

Per indirizzare il getto del calcestruzzo nel cassero, gli addetti non devono arrampicarsi sull’estremità degli stessi.

Schizzi e allergeni.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti e scarpe) con le relative informazioni sull’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Indossare indumenti protettivi.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature mec-caniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie.

La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

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Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree si devono impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento.

CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Getto del calcestruzzo con autobetoniera e autopompa

Scheda 23 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune.

Contatti con le attrezzature.

Organizzare le vie d’accesso e i luoghi di lavoro in modo agevole e sicuro. Distribuire i dispositivi di protezione individuale con le relative informazioni sull’uso.

Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche).

Autobetoniera.

Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.

Rispettare scrupolosamente i percorsi segnalati.

Autopompa. Investimento. Organizzare adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

Prima di azionare la pompa verificare che il mezzo abbia completamente esteso gli stabilizzatori.

Attenersi strettamente alle disposizioni ricevute.

Contatto con le attrezzature.

Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida la tubazione flessibile della pompa. Fino a quando la pompa è in azione interdire la zona di getto. Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti) con le relative informazioni sull’uso.

L’addetto al getto deve seguire le istruzioni ricevute affinché non subisca colpi di frusta dovuti a sbandieramenti laterali della tubazione flessibile. Durante il funzionamento della pompa è vietato avvicinarsi alla zona interessata dal getto. Nelle pause non abbandonare l’estre-mità del tubo flessibile nel getto. Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Vibratore. Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per la posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Posizionare il convertitore trasformatore in luogo protetto da getti d’acqua e da urti meccanici. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni dovuti a urti o ad usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio.

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CATEGORIA: OS21 Esecuzione: Strutture verticali – Disarmi e pulizie

Scheda 24 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune.

Contatti con le attrezzature.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (casco, guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.

Apparecchi di sollevamento.

Caduta di materiale dall’alto.

Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi.

Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio.

Contatti gli con elementi in sospensione.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (casco).

Indossare i dispositivi di protezione individuale. Non sostare nelle zone d’operazione.

Puliscipannelli. Contatti con organi in movimento.

Fornire i dispositivi di protezione individuale (guanti, scarpe antinfortunistiche).

Indossare i dispositivi di protezione individuale. Non introdurre le mani nella apertura della macchina dove viene inserito il pannello. Non inserire tavole o pannelli di formato ridotto.

Elettrico. L’alimentazione deve essere fornita tramite regolamentare quadro elettrico collegato elettricamente a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti per posa mobile. Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Collegare la macchina all’impianto elettrico di cantiere, in assenza di tensione. Posizionare i cavi elettrici in modo da evitare danni per urti o usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio. Segnalare eventuali danni riscontrati nei cavi elettrici.

Scale a mano. Caduta di persone dall’alto.

Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’ef-ficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza.

Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.

Trabattelli. Caduta di persone dall’alto.

Verificare che i trabattelli siano allestiti ed utilizzati in maniera corretta.

Le salite e le discese dal piano di lavoro devono avvenire tramite regolamentare scala a mano.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie.

La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Schiacciamento, urti e colpi.

Istruire gli addetti affinché effettuino il disarmo con la rimozione graduale dei casseri e delle strutture di sostegno, evitando improvvisi cedimenti nelle fasi transitorie.

Gli addetti devono operare seguendo le istruzioni fornite per un graduale disarmo assumendo posizioni sicure e movimenti coordinati nell’ambito della squadra di lavoro.

Avvertenze Per accedere ai posti di lavoro elevati si devono allestire andatoie o passerelle con impalcato completo di tavole da ponte e regolare parapetto. Nelle parti della struttura prospicienti il vuoto predisporre adeguate opere provvisionali (ponteggi, parapetti) per impedire cadute di persone dall’alto.

CATEGORIA: OS12 Esecuzione: Finiture – Posa di grigliati

Scheda 25 Cantiere:

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi manuali.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Utensili elettrici: Elettrico. Fornire utensili di cl. II (con doppio Posizionare i cavi in modo da evitare

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- 195 -

flessibile, smerigliatrice portatile.

isolamento). Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici. L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo per posa mobile.

danni per usura meccanica. Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale forniti.

Contatto con gli organi in movimento.

Verificare che gli utensili siano dotati di tutte le protezioni.

Non indossare abiti svolazzanti. Non rimuovere le protezioni.

Apparecchio di sollevamento.

Caduta dei materiali dall’alto.

Impartire precise disposizioni per l’imbracatura ed il sollevamento dei materiali.

Eseguire corrette imbracature secondo le disposizioni ricevute.

Saldatrice elettrica e ossiacetilenica.

Temperature elevate. Fiamme. Radiazioni. Fumi Polveri.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, maschere, occhiali o schermi) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale.

Caduta di persone dall’alto.

Allestire adeguate opere protettive specifiche, se le esistenti fossero insufficienti, o fornire le cinture di sicurezza indicando i punti ove affrancare la fune di trattenuta.

Operare nel rispetto delle opere protettive allestite allo scopo o fare uso della cintura di sicurezza.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Durante la posa delle ringhiere sulle scale e sui pianerottoli l’eventuale necessaria rimozione delle opere provvisionali deve avvenire solo per i brevi tratti interessati ai lavori adottando, nel frattempo, altri adeguati sistemi protettivi o dispositivi di protezione individuale (cinture di sicurezza) e vietare il transito nelle zone d’attività.

CATEGORIA: OG13 Esecuzione: Opere a verde, rimozione dello strato superficiale del terreno eseguita a mano

Scheda 26 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi manuali d’uso comune: piccone, badile, carriola.

Contatti con le attrezzature.

Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Usare i dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza). Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi. Controllare la pressione dei pneumatici della carriola.

Spostamento del terreno di superficie.

Movimentazione manuale dei carichi.

Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

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- 196 -

Postura. Fornire adeguate informazioni per ridurre l’affaticamento dovuto a lavori in posizione china.

Attenersi alle informazioni ricevute.

Avvertenze Verificare l’eventuale esistenza di servizi interrati (gas, acqua, energia elettrica, telefono, ecc.).

CATEGORIA: OG13 Esecuzione: Opere a verde, riporto del terreno di coltura

Scheda 27 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune: badili, carriole. Sistemazioni del terreno.

Contatti con attrezzature.

Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare periodicamente le condizioni degli attrezzi. Controllare la pressione del pneumatico e lo stato di conservazione della ruota della carriola.

Escavatore, pala meccanica, autocarro. Trasporto e spianamento del terreno.

Investimento. Organizzare percorsi adeguati e segnalati in modo tale che i mezzi non si avvicinino pericolosamente allo scavo e agli addetti. Vietare l’avvicinamento di persone alla macchina in movimento.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento dei mezzi.

I percorsi devono avere pendenza trasversale adeguata. In caso di scarico per ribaltamento del cassone, predisporre, in prossimità dello scavo, un sistema di segnalazione d’arresto.

I mezzi meccanici non devono superare le zone delimitate avvicinandosi ai cigli degli scavi.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Polvere. Organizzare sistemi per ridurre la quantità di polvere generata. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (maschere antipolvere).

Bagnare frequentemente i percorsi. Usare i dispositivi di protezione individuale.

CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Fognatura stradale – Posa dei telai e dei chiusini

Scheda 28 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

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- 197 -

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi manuali: pala, badile, carriola.

Contatto con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature antinfortunistiche) con le relative informazioni sull’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi.

Mezzo di movimentazione degli elementi.

Contatto con il mezzo e con il carico.

Vietare lo stazionamento di persone nel raggio d’azione del mezzo. Predisporre sistemi che consentano la guida del carico a distanza di sicurezza (funi o aste), impartendo disposizioni agli addetti. Esporre le norme per l’imbracatura dei carichi. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, casco e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Non sostare nel raggio di movimentazione. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

Contatto con i leganti cementizi.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti) con relative informazioni all’uso con riferimento alle schede di sicurezza.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Movimentazione manuale dei carichi.

Per movimentare carichi ingombranti o pesanti far usare attrezzature meccaniche. Nei casi di movimentazione manuale dei carichi, impartire agli addetti le istruzioni necessarie affinché assumano delle posizioni corrette.

La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Per lavori eseguiti in presenza di traffico stradale seguire le indicazioni dettate dal Codice della Strada.

CATEGORIA: OS10 Esecuzione: Interventi stradali – Posizionamento e spostamento di cartelli di presegnalazione

Scheda 29 Cantiere:

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

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- 198 -

Investimento.

Predisporre servizi di segnalazione con adeguate istruzioni agli addetti. Fornire idonei indumenti ad alta visibilità (1).

Tenersi strettamente sul bordo estremo della carreggiata e posizionare le segnalazioni a distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti.

Avvertenze La segnalazione deve essere conforme a quanto previsto dal Codice della Strada. 1) A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare, vanno forniti gli

indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995 (G.U. n. 174 del 27.7.95).

CATEGORIA: OS10 Esecuzione: Interventi stradali – Posizionamento e spostamento di barriere e di segnaletica

Scheda 30 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi d’uso comune.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Mezzo di movimentazione degli elementi.

Contatto con il mezzo e con il carico.

Vietare lo stazionamento di persone nel raggio d’azione del mezzo. Predisporre percorsi adeguati. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti, casco e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Automezzo.

Caduta dell’addetto alla posa e rimozione di cartelli e coni.

Predisporre sistemi d’appoggio e sostegno per l’operatore.

Operare esclusivamente usando i sistemi predisposti.

Investimento.

Predisporre servizi di segnalazione con adeguate istruzioni agli addetti. Fornire idonei indumenti ad alta visibilità (1).

Tenersi strettamente sul bordo estremo della carreggiata e porre la segnalazione a distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Elettrico per l’impianto semaforico a tensione di rete.

L’alimentazione deve essere fornita tramite quadro elettrico collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione. I cavi devono essere a norma CEI di tipo per posa mobile.

Collegare la macchina all’impianto elettrico in assenza di tensione. Posizionare i cavi in modo da evitare danni per usura meccanica ed in modo che non costituiscano intralcio.

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- 199 -

Verificare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.

Segnalare immediatamente eventuali danni ai cavi elettrici.

Avvertenze Attivare regolari sistemi di segnalazione luminosa verificandone periodicamente l’efficienza. Le batterie usate sono classificate come rifiuti tossici nocivi. La segnalazione deve essere conforme a quanto previsto dal Codice della Strada. 1) A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare, vanno forniti gli

indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995 (G.U. n. 174 del 27.7.95).

CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Interventi stradali – Formazione del cassonetto, sottofondo (stabilizzato, misto, pietrisco)

Scheda 31 Cantiere:

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi manuali pala, pestello, ecc.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Autocarro.

Investimento. Ribaltamento.

Disporre che le manovre siano guidate da terra da altre persone. Vietare la presenza di persone, non direttamente addette, nelle zone di lavoro. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Non entrare o sostare nella zona di manovra del mezzo.

Pala meccanica.

Investimento. Ribaltamento.

Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale, se necessario.

Rullo compressore.

Investimento.

Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Polvere. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (maschere) con relative istruzioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale.

Pulizie e attività diverse.

Investimento. Predisporre servizi di segnalazione con adeguate istruzioni agli addetti. Fornire idonei indumenti ad alta visibilità.

Tenersi strettamente sul bordo estremo della carreggiata e porre la segnalazione a distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti.

Avvertenze Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza. Segnalare gli ostacoli o le aperture esistenti (chiusini, cassonetti, pozzetti, ecc.).

CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Interventi stradali – Riempimento con tout-venant, stabilizzato, ecc.

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- 200 -

Scheda 32 Cantiere:

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi manuali: pala, pestello, ecc.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Autocarro.

Investimento. Ribaltamento.

Disporre che le manovre siano guidate da terra da altre persone. Vietare la presenza di persone, non direttamente addette, nelle zone di lavoro. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Non entrare o sostare nella zona di manovra del mezzo.

Pala meccanica. Grader.

Investimento. Ribaltamento.

Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Rullo compressore.

Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale DPI. (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale, se necessario.

Pulizie e attività diverse.

Investimento. Predisporre servizi di segnalazione con adeguate istruzioni agli addetti. Fornire idonei indumenti ad alta visibilità (1).

Tenersi strettamente sul bordo estremo della carreggiata e porre la segnalazione a distanza adeguata alla visibilità. Fare uso degli indumenti forniti.

Avvertenze Ove esistano linee aeree elettriche mantenersi a distanza di sicurezza. Segnalare gli ostacoli o le aperture esistenti (chiusini, cassonetti, pozzetti, ecc.). 1) A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare, vanno forniti gli

indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995 (G.U. n. 174 del 27.7.95).

CATEGORIA: OG3 Esecuzione: Interventi stradali – Posa dello strato bituminoso e d’usura

Scheda 33 Cantiere:

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Attrezzi manuali.

Contatti con le attrezzature.

Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti e calzature di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Minipala. Contatto con i Vietare l’avvicinamento alle macchine a Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi

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- 201 -

Pala.

mezzi. tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

operativi in movimento.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Rullo compattatore.

Investimento. Vietare l’avvicinamento alle macchine a tutti coloro che non siano direttamente addetti a tali lavori. Vietare la presenza di persone nelle manovre di retromarcia. Segnalare la zona interessata.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

All'occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Rullo vibrante a mano.

Vibrazioni. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti imbottiti) e impugnature antivibranti.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso. Effettuare periodica manutenzione.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Rullo a mano. Contatto con l’attrezzo.

Vietare la presenza d’altre persone nella zona d’azione.

Mantenersi a distanza di sicurezza.

Movimentazione manuale dei carichi.

Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Caldaia semovente.

Fumi e vapori. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (maschere con filtri) con le relative istruzioni all’uso.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

Contatto con l’emulsione bituminosa.

Fornire indumenti protettivi e idonei dispositivi di protezione individuale (calzature di sicurezza, guanti) con le relative istruzioni all’uso.

Usare idonei dispositivi di protezione individuale.

CATEGORIA: ALLESTIMENTO CANTIERE Esecuzione: Prefabbricati – Scarico e stoccaggio dei materiali

Scheda 34 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Autocarro. Trasporto in luogo dei materiali.

Investimento. Predisporre adeguati percorsi pedonali e di circolazione per i mezzi con relativa segnaletica. Segnalare la zona interessata al-l’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segna-letica di sicurezza.

Ribaltamento del mezzo.

I percorsi non devono avere pendenze trasversali eccessive.

Rispettare i percorsi indicati.

Apparecchio di sollevamento per lo scarico dall’autocarro.

Caduta di materiale dall’alto.

Lo scarico deve essere effettuato da personale competente. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco,

Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti.

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- 202 -

scarpe antinfortunistiche).

Scarico dei materiali dall’autocarro.

Elettrico. Dovendo operare in presenza di linee elettriche aeree, l’addetto alle manovre deve essere istruito per mantenere sempre il braccio a distanza di sicurezza.

Prestare molta attenzione alla presenza di eventuali linee elettriche aeree e, se esistenti, rispettare scrupolosamente le istruzioni ricevute.

Rottura della fune di sollevamento o sganciamento accidentale del carico.

Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni. Vietare la presenza di persone ai lati del carico movimentato. Verificare il sistema d’attacco degli ele-menti. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e di quelle di imbracatura.

Tenersi distanti dall’elemento durante la sua movimentazione. Imbracare gli elementi come da disposizioni ricevute.

Basi orizzontali di deposito.

Instabilità del materiale.

Scegliere zone di deposito possibilmente appartate e disporre sistemi di blocco dei materiali posati. Impartire disposizioni per i bloccaggi.

Provvedere al bloccaggio dei materiali come da istruzioni ricevute.

CATEGORIA: OS32 Esecuzione: Prefabbricati – Posa di strutture verticali

Scheda 35 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Gru. Sollevamento dei manufatti.

Caduta di materiale dall’alto.

Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Le operazioni di sollevamento avvengano sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza del gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico.

Ribaltamento. Verificare l’efficienza dei dispositivi limitatori di carico.

Le manovre devono essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima riportata sul braccio della gru.

Autogru. Sollevamento dei manufatti.

Investimento. Autorizzare l’uso del mezzo a personale competente. Organizzare adeguati percorsi pedonali e di circolazione con relativa segnaletica. Interdire la zona di operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segna-letica di sicurezza.

Ribaltamento. Verificare che, prima del sollevamento del carico, il mezzo abbia completamente esteso gli stabilizzatori.

Le manovre devono essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima riportata dell’ap-parecchio.

Schiacciamento. Urti e colpi.

Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida gli elementi da movimentare, verificando l’applicazione durante le operazioni. Interdire la zona d’operazione.

Le operazioni di sollevamento devono avvenire sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento). Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare. Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico.

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- 203 -

Verificare l’idoneità dei ganci che devono avere impressa la portata massima. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, scarpe antinfortunistiche).

Usare i dispositivi di protezione individuale.

Attrezzi d’uso comune: martello, tenaglie. Adattamenti.

Contatti con le attrezzature.

Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare i dispositivi di protezione individuale.

Scale a mano. Lavori in posizione sopraelevata, sganciamento degli elementi sollevati.

Caduta di persone dall’alto.

Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Le scale doppie non devono superare i 5 metri d’altezza. Verificare l’efficienza del dispositivo che impedisce l’apertura della scala oltre il limite di sicurezza.

Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Le scale doppie devono sempre essere usate completamente aperte. Non usare le scale semplici come piani di lavoro senza aver adottato idonei vincoli.

Posizionamento degli elementi.

Movimentazione manuale dei carichi.

Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.

La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone, al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Schiacciamento. Nelle fasi transitorie di posizionamento dei prefabbricati, impiegare i contrasti in modo tale che sia assicurata la stabilità al ribaltamento. Interdire le zone d’operazione.

I contrasti devono essere correttamente posti e controllati con frequenza.

Caduta di persone dall’alto.

Fornire le cinture di sicurezza e indicare i punti di attacco per le funi di trattenuta.

Indossare le cinture di sicurezza e attenersi alle disposizioni ricevute.

Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento.

Esecuzione: Prefabbricati – Posa di strutture orizzontali Scheda 36

Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale Attività e

mezzi in uso Possibili rischi

connessi Misure di sicurezza

a carico dell’impresa Misure di sicurezza

a carico dei lavoratori

Gru. Sollevamento dei manufatti.

Caduta di materiale dall’alto.

Il sollevamento deve essere eseguito da personale competente. Verificare l’idoneità dei ganci e delle funi che devono avere impressa la portata massima.

Le operazioni di sollevamento devono sempre avvenire tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento).

Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare considerando, in particolare, la variazione degli sforzi secondo l’angolo d’inclinazione dei bracci (funi). Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico.

Ribaltamento. Verificare l’efficienza dei dispositivi li-mitatori di carico.

Le manovre devono sempre essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico.

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

- 204 -

Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima dell’apparecchio di sollevamento.

Autogru. Manovre e sollevamento dei manufatti.

Investimento. Autorizzare l’uso del mezzo solo a personale competente. Organizzare adeguati percorsi. Interdire la zona d’operazione.

Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.

Ribaltamento. Verificare che, prima del sollevamento del carico, il mezzo abbia completamente esteso gli stabilizzatori.

Le manovre devono sempre essere eseguite cercando di ridurre al minimo l’oscillazione del carico. Lavorare sempre con carichi di valore inferiore alla portata massima dell’apparecchio di sollevamento.

Sollevamento e posizionamento dei manufatti.

Schiacciamento. Urti e colpi.

Il sollevamento deve essere effettuato da personale competente. Impartire precise istruzioni per chi sorregge e guida gli elementi da movimentare, verificando l’applicazione durante le operazioni. Nelle operazioni di sollevamento e posizionamento impartire chiare e dettagliate spiegazioni sui sistemi di sgancio dell’elemento sollevato (ad esempio utilizzare le apposite aste, usare le scale a mano dotate di ganci e indossare la cintura di sicurezza).

Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, cinture di sicurezza) ed informazioni sul loro utilizzo. Indicare i punti d’attacco delle funi di trattenuta delle cinture di sicurezza. Interdire la zona d’operazione. Verificare l’idoneità dei ganci che devono avere impressa la portata massima. Nelle fasi transitorie di posizionamento delle strutture, impiegare i contrasti in modo tale che sia assicurata la stabilità. Interdire le zone d’operazione.

Le operazioni di sollevamento devono avvenire sempre tenendo presente le condizioni atmosferiche (vento).

Effettuare una corretta ed idonea imbracatura del materiale da sollevare.

Verificare l’efficienza del dispositivo di sicurezza sul gancio, per impedire l’accidentale sganciamento del carico.

Nella guida dell’elemento in sospensione usare sistemi che consentano di operare a distanza di sicurezza (funi, aste, ecc.). Per staccare l’elemento dai ganci di sollevamento procedere attenendosi scrupolosamente alle disposizioni ricevute. Non staccare l’elemento dai ganci di sollevamento sino a che non ne sia garantita la stabilità. I contrasti devono essere correttamente posti e controllati periodicamente. Indossare i dispositivi di protezione individuale forniti. Vincolare saldamente le funi di trattenuta delle cinture di sicurezza solo nei punti che sono stati indicati.

Sollevamento e posizionamento dei manufatti.

Rumore. In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all’uso.

All’occorrenza usare i dispositivi di protezione individuale.

Attrezzi d’uso comune:

martello, tenaglie, chiavi. Adattamenti.

Contatti con le attrezzature.

Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici.

Usare i dispositivi di protezione individuale.

Scale a mano. Lavori in posizione sopraelevata.

Caduta di persone dall’alto.

Fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli. Fornire le cinture di sicurezza e indicare i punti di attacco per le funi di trattenuta.

Posizionare le scale in modo sicuro su base stabile e piana. Indossare le cinture di sicurezza e attenersi alle disposizioni ricevute.

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- 205 -

Guida dei carichi e spostamenti.

Movimentazione manuale dei carichi.

Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.

La movimentazione manuale dei carichi ingombranti o pesanti deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze Quando si opera con la presenza di linee elettriche aeree impartire precise istruzioni agli addetti ai mezzi di sollevamento e a coloro che devono movimentare materiali lunghi, per mantenere il braccio dell’apparecchio di sollevamento o gli elementi movimentati a distanza di sicurezza.

CATEGORIA: OS32 Esecuzione: Prefabbricati – Allestimento di strutture per appoggio provvisorio degli elementi assemblati in fase di montaggio

Scheda 37 Cantiere: Realizzazione percorso ciclo pedonale

Attività e mezzi in uso

Possibili rischi connessi

Misure di sicurezza a carico dell’impresa

Misure di sicurezza a carico dei lavoratori

Apparecchio di sollevamento. Sollevamento degli elementi di ponteggio.

Caduta di materiali dall’alto.

Impartire precise disposizioni per l’imbracatura ed il sollevamento dei materiali. Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Eseguire corrette imbracature secondo le disposizioni ricevute. Usare i dispositivi di protezione individuale.

Attrezzi manuali. Assemblaggi.

Contatti con le attrezzature.

Vigilare sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Usare i dispositivi di protezione individuale. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi. Le chiavi devono sempre essere vincolate all’operatore.

Posizionamento e fissaggio dei diversi elementi.

Caduta di persone dall’alto.

Sorvegliare l’operazione di montaggio e smontaggio del ponteggio. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (cinture di sicurezza) con relative informazioni all’uso.

Seguire scrupolosamente le istruzioni ricevute. Usare i dispositivi di protezione individuale.

Caduta di materiali dall’alto.

Durante la fase di montaggio e smontaggio del ponteggio delimitare l’area interessata. Vietare la presenza di personale non addetto all’allestimento e allo smontaggio del ponteggio. Vigilare sul corretto utilizzo dei forniti dispositivi di protezione individuale (caschi).

I non addetti al montaggio devono tenersi a distanza di sicurezza. Indossare i dispositivi di protezione individuale.

Spostamento dei materiali.

Movimentazione manuale dei carichi.

Vigilare che le fornite istruzioni sulla movimentazione dei carichi siano rispettate.

Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’inter-vento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo.

Avvertenze

L’allestimento della struttura da realizzarsi come supporto degli elementi assemblati deve essere particolarmente robusta e calcolata da ingegnere o architetto abilitato all’esercizio della professione.

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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008

- 206 -

ELABORATO LAYOUT DI CANTIERE (Art. 100 D.Lgs. 81/2008)

RIFERIMENTI NORMATIVI

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia si tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008

PROGETTO Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole

FIGURE PROFESSIONALI E FOTO AREA DI FUTURO CANTIERE

COMMITTENTE

Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina.

FOTO

DELL

’AREA D

I FU

TURO

CAN

TIE

RE

RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO

ing. Luciano Sabbedotti

REDATTORE PIANO DI SICUREZZA

ing. Marco Bonci (SAB srl)

COORDINATORE SICUREZZA DI PROGETTAZIONE

geom. Stefano Adriani (SAB srl)

FIRME DEI RESPONSABILI

geom. Stefano Adriani (SAB srl)

ing. Luciano Sabbedotti (RUP)

L’impresa appaltatrice

L’impresa subappaltatrice

Il lavoratore autonomo

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- 207 -

ELABORATO F.T. – FASCICOLO (Art. 100 D.Lgs. 81/2008)

RIFERIMENTI NORMATIVI

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia si tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008

PROGETTO Realizzazione di un percorso ciclo pedonale lungo la valle del medio basso Cordevole

FIGURE PROFESSIONALI E FOTO AREA DI FUTURO CANTIERE

COMMITTENTE

Regione Veneto – Provincia di Belluno: Comunità Montana, Comuni di Taibon Agordino, Agordo, la Valle Agordina.

FOTO

DELL

’AREA D

I FU

TURO

CAN

TIE

RE

RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO

ing. Luciano Sabbedotti

REDATTORE PIANO DI SICUREZZA

ing. Marco Bonci (SAB srl)

COORDINATORE SICUREZZA DI PROGETTAZIONE

geom. Stefano Adriani (SAB srl)

FIRME DEI RESPONSABILI

geom. Stefano Adriani (SAB srl)

ing. Luciano Sabbedotti (RUP)

L’impresa appaltatrice

L’impresa subappaltatrice

Il lavoratore autonomo