COMUNITA CASA A COLORI A SSEMINI - CAGLIARI Certificato n° IT07/1604 Settore EA: 38F.

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COMUNITA’ CASA A COLORI ASSEMINI - CAGLIARI Certificato n° IT07/1604 Settore EA: 38F

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COMUNITA’ CASA A COLORIASSEMINI - CAGLIARI

  Certificato n° IT07/1604 Settore EA: 38F

COMUNITA’ CASA A COLORI

La comunità ad alta intensità socio assistenziale Casa a Colori nasce ad Assemini (CA) ufficialmente il 13 agosto del 2009, ed è rivolta all’accoglienza di 10 minori della fascia dai 13 ai 18 anni con disturbo mentale e/o sottopposti a misure giudiziarie.

In Sardegna fino a quella data non vi era alcuna struttura “dedicata” a quel target d’utenza; ad accogliere i minori con disturbo mentale erano, e ancora sono, le comunità socio assistenziali. Nei casi più gravi si ricorre a strutture presenti nel resto della penisola

ANNO 2013: NUORO

STRUTTURA SOCIO SANITARIA RESIDENZIALE PER IL TRATTAMENTO DI ADOLESCENTI E GIOVANI ADULTI CON DISTURBO MENTALE E/O SOTTOPOSTI A MISURE GIUDIZIARIE

COMUNITA’ CASA A COLORI

COMUNITA’ AD ALTA INTENSITA’ ASSISTENZIALE PER

ADOLESCENTI CON DISTURBO PSICHIATRICO E DISAGIO SOCIALE

COMUNITA’ CASA A COLORIAllegato alla Delib.G.R. n. 7/12 del 16.2.2012D.G.R. n.21/52 del 08/04/2008 Requisiti per l’Autorizzazione al funzionamento delle

Strutture Sociali rivolte a minori e giovani adulti, persone con disturbo mentale e persone con disabilita con esiti stabilizzati

ORGANIZZATIVI – PERSONALE: deve essere garantita la interdisciplinarietà dell’equipe con almeno 9

operatori di ambito psicologico ed educativo bisogna prevedere la supervisione da parte di una figura qualificata esterna

alla struttura il personale sanitario è assicurato dalla ASL di competenza il numero degli operatori in servizio deve garantire la presenza

contemporanea di almeno due operatori ogni quattro utenti, durante le ore notturne deve essere assicurata la presenza di almeno un operatore

COMUNITA’ CASA A COLORI

Equipe casa a colori: 1 direttore sanitario1 pedagogista - coordinatore4 psicologi 3 educatori1 animatore2 ausiliari (pulizie, cucina)1 operaio1 supervisore esterno1 psicoterapeuta per le famiglie e per i ragazzi

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DA SETTEMBRE 2009 AD OGGI

COMUNITA’ CASA A COLORI

COMUNITA’ CASA A COLORI

COMUNITA’ CASA A COLORI

METODOLOGIE: Trattamento psicofarmacologico Sostegno psicoeducativo Sostegno scolastico Terapia di gruppo Terapia individuale Promozione di attività di socializzazione Attività ludiche di gruppo o individuali Gestione di progetti di inserimento lavorativo e

formativo

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OSPITE

ATTIVITA’ INDIVIDUALICura di sé e dello spazio di vita

ATTIVITA’ RIABILITATIVELaboratori espressivi: musica, lettura, pitturaLaboratori di cucina, ceramica, Tirocini di lavoroCorsi di formazione professionale

ATTIVITA’ CLINICHE:PsicofarmacologiaTerapia individualeTerapia familiare

ATTIVITA’ LUDICO RICREATIVE:Sport, laboratori esterni, gite

COMUNITA’ CASA A COLORIAspetti critici: assenza del lavoro di rete e delega delle sorti

dell’ospite assenza quasi totale del PEI da parte del

servizio inviante mancanza di servizi di aggregazione sociale

appropriati per i ragazzi assenza procedure gestione episodi critici assenza da parte degli Enti del supporto alle

famiglie mancanza di corsi di formazione per i ragazzi

con età inferiore ai 16 anni

COMUNITA’ CASA A COLORI

Punti di forza

Collaborazione con la clinica universitaria che offre un confronto puntuale sull’andamento degli ospiti e collaborazione nella gestione degli stessi

Collaborazione tra i singoli specialisti per il buon esito dell’intervento

Tenacia nell’obiettivo di “prendersi cura del paziente”

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Approccio sistemico attraverso un’ottica di circolarità (U. Telfener);

Contesto nel quale è possibile effettuare un confronto di idee, azioni, progettualità. Dove far emergere significati relativi alle azioni, ai processi e alle relazioni;

Differente dalla psicoterapia; Tre i livelli sui quali si muove la supervisione:

produzione, spiegazione, estetica

LA SUPERVISIONE

COMUNITA’ CASA A COLORITEMATICHE RICORRENTI

Aggressività: dell’utente? Dell’educatore?; Necessità di una presa in carico con obiettivi

chiari e condivisi; Il vissuto di “Equipe”; Inserimento in comunità, presa in carico,

dimissioni: vissuto degli operatori e costruzione di un’immagine del minore;

L’importanza e l’influenza delle informazioni e del contesto;

Rapporto con i servizi del territorio; Le risonanze personali che rendono o troppo

ciechi o troppo responsivi

COMUNITA’ CASA A COLORIRISCHI E CRITICITA’

1) Istruzioni, soluzioni, idee: necessità dell’operatore o del supervisore? Dipende dal contesto e dalle richieste esplicite o implicite provenienti dal contesto stesso?

2) Pensare alla supervisione come “occhio onniscente”;

3) Confusione tra l’ideale e il concreto;4) Rispondere all’assunto di base insito nel tema

della salute mentale: esclusione/inclusione;5) Isomorfismi (scissione); 6) Cadere nella patologia e nell’idea di

incurabilità, farsi spaventare dalla patologia