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A Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno sesto Numero 2 - LUGLIO 2012 Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna Comunicazione BUON RIENTRO A CASA, DIRETTORE

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ARegistrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno sesto Numero 2 - LUGLIO 2012 Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna

Comunicazione

BUON RIENTRO A CASA, DIRETTORE

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COMUNICAZIONERegistrazione Tribunale di Bologna

n. 7734 del 19.02.2007Anno sesto - numero 2

Luglio 2012

Legale RappresentanteAntonino Gentile

Direttore ResponsabileBiagio Cunsolo

Coordinatore Editoriale

Giovanna Regina

Responsabile Progetto GraficoGiorgio Bertuzzi

FotoBiagio Cunsolo

StampaIn proprio

redattori:Pierluigi De Rosa, Antonella Pellegrino,

Tiziana Sabattini

per questo numero si ringrazia:Maria Rita CivolaniRosanna IavaniglioMassimo MeglioFederico PascaleSilvia SchiavonePasquale StellacciStefano Zamagni

Sommario

Evasione fiscale e tax compliance

Tre anni (e più) di successi

Insieme per l’equità

Buon rientro a casa, Direttore

Inserto Terremoto

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Questo non è un numero come gli altri: e ci perdoneranno i lettori se per una volta rinunciamo, almeno in parte, alla cronaca e all’attualità. Le pagine di questo periodico sono infatti dedicate a salutare il nostro Direttore regionale, An-tonino Gentile, che dal 1° luglio lascerà l’Emilia-Romagna per assumere la guida della Direzione regionale della Sicilia.

All’interno sono numerosi gli attestati di stima per il suo mandato in Emilia-Romagna, per la determinazione, la caparbietà e il senso del dovere con cui ha portato la nostra regione a conseguire risultati brillanti: dalle autorità agli interlocutori istituzionali, dal mondo accademico alla stessa Agenzia. Le loro parole rivelano una grande ammirazione per la competenza professionale, lo spirito d’iniziativa e il desiderio di raggiungere nuove mete, con lo scopo di mi-gliorare la nostra organizzazione al servizio dei contribuenti e dell’intera collettività.

L’amministrazione in questi anni è profondamente cambiata, come è mutato il contesto economico, sociale, politico in cui quotidianamente operiamo, una realtà complessa e in continua evoluzione che richiede una notevole capacità di adattamento: grazie alla guida del dott. Gentile, possiamo affermarlo senza timore di smentita, l’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna è riuscita a mantenere e consolidare la posizione di una regione tra le più performanti a livello nazionale. Insieme al Direttore e ai tanti colleghi che, insieme a lui, hanno reso possibile il raggiungimento di traguardi significativi, abbiamo vissuto le alterne vicende della lotta all’evasione e della tax compliance in Italia, tutte accomunate da uno sforzo costante di miglioramento. In questo quadro è decisiva una delle qualità che a nostro avviso meglio caratterizza il dott. Gentile, la capacità di equilibrio o, meglio ancora, la “Prudenza”– se ci è concessa

una citazione – intesa non come atteggiamento passivo di fronte agli eventi ma nel senso dantesco: «Conviensi adun-que essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presenti, e buona provvedenza delle future» (Dante Alighieri, Convivio, IV, 27).

Questo numero del periodico non è e non vuole essere,tuttavia, la celebrazione del singolo ma una rivisitazione del lavoro di squadra che è stato realizzato in questi anni: come lo stesso Direttore ha affermato nel seminario dello scorso 21 giugno, i risultati ottenuti “sono stati possibili grazie all’ottima squa-dra presente in regione”. Insieme alle testimonianze di chi ha condiviso con il dott. Gentile i momenti più significativi del suo mandato, il periodico riporta anche le best practices e le esperienze che hanno contraddistinto l’Emilia-Romagna nel panorama nazionale.

Anche noi, nel nostro piccolo, vogliamo esprimergli la nostra gratitudine per la passione, l’impegno e l’esempio che ci ha trasmesso, a partire dai “suggerimenti vincolanti” con cui ha aperto il suo triennio. Una “spinta gentile”, per rifarci a un noto saggio di due economisti americani, attraverso cui indurre le persone a scegliere l’opzione migliore e, nel nostro caso, a contribuire con il massimo sforzo individuale al risultato comune.

Vogliamo concludere con una nota umoristica, ma non troppo: non dimenticheremo facilmente i suoi insegnamenti e la sua guida…per questo non si illuda di “batterci” con la sua Sicilia!

Grazie di cuore,

l’Ufficio del Direttore regionale

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Equità, fiducia, partecipazione: su questi pilastri poggia la nuova impalcatura della tax compliance, tracciata nel se-minario La fedeltà fiscale: una strada per lo sviluppo del Paese, tenuto a Bologna lo scorso 21 giugno. All’incontro hanno partecipato il Direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate, Marco Di Capua, il Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, An-tonino Gentile, il Vice Sinda-co di Bologna e ordinario di Scienza delle finanze presso l’università di Bologna, Silvia Giannini, Stefano Zamagni, ordinario di Economia politica presso l’università di Bologna, Giulia Pusterla, Consigliere na-zionale dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti con-tabili. Ha aperto i lavori, nella suggestiva cornice del Salone della Guardia, il Prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia. La domanda di partenza, su cui si concentrano gli sforzi degli addetti ai lavori e del mondo accademico, è ormai di impor-tanza strategica per i destini del Paese: come è possibile ampliare le basi imponibili e influenzare l’adempimento spontaneo dei contribuenti?

Il volume “Evasione fiscale e tax compliance”

Un primo, organico, tentativo di risposta è contenuto nel volume “Evasione fiscale e tax compliance” (editore Il Muli-no), a cura di Antonino Gentile e Silvia Giannini, presentato in occasione del seminario. Il volume, che trae origine dal convegno “Il fattore complian-ce: dal contrasto all’evasione

all’adempimento spontaneo”, è il punto di arrivo di un percorso di riflessione che ha coinvolto i rappresentanti della filiera fiscale (Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, Ordine dei dottori commercialisti ed esper-ti contabili) e quelli del mondo accademico. Il testo coniuga in un approccio unitario il tema dell’evasione fiscale e quello del pagamento spontaneo, su-perando la tradizionale visione settoriale e frammentaria, an-corata all’ homo oeconomicus. Ancora di più, il libro fornisce alcune soluzioni. Le scelte dei cittadini-contribuenti vengono prese sulla base della combi-nazione di elementi razionali (ammontare dell’imposta do-vuta, probabilità di subire un accertamento e sanzioni irro-gabili) con elementi intuitivi e comportamentali (percezione soggettiva dei fenomeni, com-

portamenti collettivi, etica individuale, interazioni con la qualità della spesa pubblica, ecc.). Per costruire un sistema compliant è indispensabile, per prima cosa, tessere un quadro di relazioni forti, imperniato sulla fiducia reciproca tra gestori della fiscalità e contribuen-ti; agevolare l’adempimento, piuttosto che perseguire uni-camente il comportamento deviante; premiare i virtuosi (senza tralasciare di punire i devianti); dare un nuovo significato all’esborso fiscale, agganciando le somme recu-perate dall’evasione ad un esito tangibile (es. diminuzione delle aliquote fiscali, abbassamento delle rette di accesso ai servizi, potenziamento e miglioramen-to dei servizi pubblici).

Il volume analizza tutti i fattori che incidono sul comporta-mento dei contribuenti e dà indicazioni concrete su come affrontare e vincere la sfida fondamentale di ricondurre l’evasione da fenomeno ende-mico e trasversale a fattispecie fisiologica. Si inizia con un confronto tra le diverse espe-rienze internazionali in materia di lotta all’evasione e di promo-zione della tax compliance, per poi analizzare l’atteggiamento degli italiani nei confronti del Fisco; si descrive, quindi, la mappa dell’evasione fiscale nelle singole province e si espongono alcuni interventi concreti attuati sia sul versante dei controlli che su quello dei servizi realizzati per i contri-buenti. Importanza fondamen-tale viene attribuita al ruolo degli enti locali nel governo del territorio fiscale. Sono abboz-

EVASIONE FISCALE E TAX COMPLIANCE

Pierluigi De Rosa

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zate, infine, le nuove frontiere per un rapporto virtuoso tra Fisco e contribuente che premi il contribuente in regola: sullo sfondo, il ruolo di una comu-nicazione pubblica efficace, in grado di promuovere i compor-tamenti positivi.

Gli interventi dei relatori

Le indicazioni e le suggestioni del volume sono state declinate negli interventi dei relatori, a partire dalla panoramica che ne ha tracciato uno dei cura-tori, Antonino Gentile: “Dalla lettura del volume – afferma Gentile - emerge la spinta verso una governance del territorio ispirata al potenziamento del rapporto fiduciario e del dia-logo con il contribuente, con il filo conduttore di un’idea di legalità diffusa, intesa come nuova misura del rapporto tra cittadino e pubblica ammini-strazione”.

Per Marco Di Capua, Diret-tore vicario dell’Agenzia del-le Entrate, l’idea di fondo è che l’evasione fiscale e il pagamento spontaneo delle imposte siano facce diverse della stessa medaglia, per cui non è corretto né produttivo “parlare in maniera monocorde del fenomeno evasione”: al contrario, l’evasione fiscale è un fenomeno complesso, che richiede risposte altrettanto differenziate; analogamente, la legalità fiscale è solo uno dei molteplici risvolti di una lega-lità “a tutto tondo”. Il compor-tamento fiscale, va ricordato, si inserisce in un preciso contesto sociale, politico ed economico. Secondo una classificazione dell’Oecd (2010) sono cinque i principali fattori di compliance: deterrenza, norme, opportunità, imparzialità e fiducia, fattori economici. Risulta quindi de-terminante per il pagamento (o meno) delle imposte il rapporto tra prelievo fiscale e servizi pubblici, l’utilizzo delle entrate tributarie, l’effetto di emu-lazione che, secondo Di Ca-pua, andrebbe opportunamente sfruttato in chiave positiva. È altrettanto decisivo il rapporto fiduciario che si deve stabilire con il contribuente, in primis attraverso l’efficienza dei ser-

vizi e la qualità dei controlli, in direzione della massima trasparenza e collaborazione.

Su questo aspetto insiste anche Silvia Giannini, sulla scorta di un’ampia letteratura e di una significativa esperienza di go-verno del territorio. L’evasione fiscale, afferma la Giannini, è un fenomeno complesso, nei confronti del quale la leva repressiva non è risolutiva, anzi, può risultare addirittura dannosa, oltre una certa soglia. In questa nuova architettura dei rapporti tra cittadino-contri-buente e settore pubblico, an-che alla luce dei cambiamenti che il federalismo fiscale sta apportando, gli enti locali gio-cano un ruolo di primo piano. Ne è testimonianza proprio il Comune di Bologna nell’am-bito della partecipazione dei comuni alle attività di accerta-mento, che vede il capoluogo emiliano in testa alle gradua-torie nazionali; una necessità primaria per il Comune è quindi quella di aumentare il livello qualitativo delle segnalazioni inviate all’amministrazione finanziaria, ma anche di veder ridotti i tempi di erogazione delle somme riscosse; ancora, è sicuramente incisivo in termini di fedeltà fiscale la destinazione dei fondi recuperati dalla lotta all’evasione ai servizi sociali e assistenziali, in modo tale da legittimare pienamente il prelievo tributario. Il legame

più diretto tra entrate e servizi e la conseguente responsabi-lizzazione degli amministratori possono infatti potenziare la relazione fiduciaria tra cittadino e istituzioni.

La dimensione fiduciaria è al centro dell’intervento del Prof. Zamagni, secondo il quale le istituzioni devono porsi un obiettivo prioritario: riconqui-stare la fiducia del cittadino e valorizzare il comportamento dei virtuosi, che pure in ter-mini assoluti sopravanzano coloro che aggirano le norme. Solo così, afferma Zamagni, si può realmente pensare di sconfiggere la “mala bestia” dell’evasione fiscale, per dirla con Sturzo. Altrettanto priori-taria e strettamente correlata è la necessità di contrastare la corruzione, che insieme all’e-vasione fiscale mina il capitale sociale del Paese. Gli studi empirici dimostrano infatti

che la sanzione negativa nei confronti dell’evasione fiscale tende ad attenuarsi quando il soggetto ha la percezione che evadere sia un comportamento diffuso: occorre allora riportare sulla “retta via” coloro che si collocano nell’ottica del tit for tat, rinforzando il buon esempio degli onesti e sanzionando il comportamento degli evasori.

Secondo Giulia Pusterla (Con-siglio nazionale Ordine dot-tori commercialisti ed esperti contabili), “ci troviamo in uno snodo cruciale” del percorso intrapreso, in cui si chiede di rendere compatibile il rigore con la crescita, riqualificando e riducendo i costi della pubblica amministrazione. In questa ottica si legge la recente pro-posta, sostenuta dall’Ordine, di una “Agenzia delle uscite” che monitori l’andamento delle spese a carico delle pubbliche amministrazioni.

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TRE ANNI (E PIÙ) DI SUCCESSI

Biagio Cunsolo

LA NUOVA DIREZIONE PROVINCIALE LA PRIMA A PARTIRE IN ITALIA2 febbraio 2009Parte da Bologna la riforma dell’organizzazione dell’Agenzia delle Entrate, che si rinnova per fornire servizi sempre più tempestivi e puntuali ai contribuenti e migliorare la propria azione di contrasto all’evasione.Antonino Gentile, Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna afferma: “il nuovo assetto intende rendere sempre più efficace l’azione dell’Agenzia nella lotta all’evasione, grazie all’istituzione di una struttura che opera a livello provin-ciale”.

IL DIRETTORE DELL’AGENZIA A BOLOGNALunedì 11 maggio 2009 il Direttore dell’Agenzia, Attilio Befera, accompagnato dal Direttore Centrale Amministrazione pianifi-cazione e controllo, Marco Di Capua, ha incontrato il Direttore Regionale dell’Emilia-Romagna, Antonino Gentile, e i dirigenti della regione. La riorganizzazione dell’Agenzia e le nuove strate-gie di controllo, anche in vista del federalismo fiscale, sono stati i punti salienti dell’incontro. E’ stata inoltre sottolineata la centralità della riscossione coattiva e l’importanza della collaborazione con le altre istituzioni operanti sul territorio,in particolare Guardia di Finanza,Equitalia, INPS.

I PRIMI CINQUE MESI DI ATTIVITÀ IN EMILIA-ROMAGNA NELLA PRIMA INTERVISTA RILASCIATA DAL DIRETTORE REGIONALE AL NOSTRO PERIODICO“Sono stati cinque mesi intensi che hanno coinciso con l’avvio di un vasto programma di rinnovamento dell’Agenzia. Risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e dl n. 112/08 hanno compor-tato il pensionamento di molti dirigenti. Contemporaneamente, il 2 febbraio, è partita la prima direzione provinciale d’Italia, quella di Bologna, seguita da quelle di Rimini, Forlì – Cesena, Reggio Emilia, Parma e a breve Piacenza. A ciò si aggiunge l’attivazione dell’ufficio Grandi Contribuenti e dell’ufficio Antifrode all’interno della DR. Si è, quindi, trattato di un periodo particolare in cui all’or-dinaria messa a fuoco delle problematiche di governance di una delle regioni più importanti d’Italia, si è aggiunto il riassetto delle strutture di direzione nel territorio e dei relativi livelli di responsabi-lità. Va, ora, sviluppata un’intesa forte tra DR, DDPP ed Uffici locali che possa centrare gli sfidanti obiettivi di budget e rafforzare la gestione unitaria dei processi di lavoro. I buoni risultati richiedono che l’organizzazione, la formazione, l’assistenza, la consulenza, i controlli formali, l’accertamento sostanziale, la riscossione ed il contenzioso costituiscano un insieme di attività temporalmente e logicamente collegate, finalizzate all’obiettivo comune di ridurre le aree di evasione e di agevolare la scelta del contribuente verso l’adempimento spontaneo dei propri obblighi fiscali”.

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UN’ ALLEANZA CONTRO L’EVASIONEIl 24 settembre 2009 i risultati della cooperazione dei Comuni della regione nella lotta all’evasione fiscale sono stati presentati dal Direttore Regionale Antonino Gentile, in occasione dell’incontro con ANCI Emilia-Romagna, rappresentata dal Direttore Antonio Gioiellieri, dal Presidente f.f. Sindaco di Piacenza Roberto Reggi, e con l’intervento di Mauro Cammarata, Dirigente dell’Ufficio Tributi del Comune di Bologna. Al 30 settembre 2009 sono per-venute all’Agenzia delle Entrate 1.043 segnalazioni, di cui circa un centinaio già prese in carico e lavorate dagli uffici, che hanno portato all’emersione di circa 700mila euro di maggior imponibile Irpe/Ires e di quasi 4 milioni di euro di maggior imponibile registro.

IL MINISTRO BRUNETTA E IL SINDACO MORATTI PREMIANO L’AGENZIA DELLE ENTRATE DELL’EMILIA-ROMAGNALo spot “Chi evade tassa il tuo futuro” realizzato dai colleghi della Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna, Pierluigi De Rosa e Simone Mirasolo, in collaborazione con l’Università di Bologna, ha conquistato il secondo posto al concorso nazionale “La PA che si vede – la Tv che parla con te”. Al COMPA 2009, Salone della Comunicazione Pubblica, il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, e il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, hanno consegnato il premio al Direttore Regionale, Antonino Gentile. Queste le motivazioni della giuria: “... una radicale scelta comu-nicativa che incalza l’ascoltatore con interrogativi a prima vista retorici, sciolti poi da un messaggio prosociale e proattivo di sicura efficacia e di limpida nettezza.”

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO L’EVASIONE FISCALELa campagna “Chi evade tassa il tuo futuro” vuole promuovere una cultura della legalità fiscale, sensibilizzando i cittadini sull’im-portanza del pagamento delle imposte e rimuovendo lo stereotipo di “evasore=furbo”.La campagna, nata dall’attività di un laboratorio formativo con gli studenti del Corso di laurea in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, è stata coordinata dai due comunicatori dell’Emilia-Romagna,Pierluigi De Rosa e Simone Mirasolo. Gli obiettivi strategici del progetto sono:

• promuovere l’azione di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale dell’Agenzia delle Entrate, mostrando quanto sia prezioso per l’intera collettività il lavoro dell’amministrazione finanziaria (non “mettere le mani” nelle tasche degli italiani, ma restituire agli italiani quanto viene loro sottratto dall’evasione fiscale);

• rafforzare l’immagine dell’ente sul territorio, attraverso il con-solidamento della collaborazione con un’istituzione radicata e autorevole, quale l’Università di Bologna.

NELL’INTERVISTA DI FINE 2009, IL DIRETTORE REGIONALE FA IL PUNTO SU UN ANNO MOLTO POSITIVO“Accanto all’azione di contrasto all’evasione, ci è sembrato un ottimo messaggio quello di far comprendere che chi evade sottrae risorse allo sviluppo del Paese. Più evasione uguale minore infra-strutture, sicurezza sociale, assistenza sanitaria, il 2009 è stato un anno particolarmente significativo, sia sotto il profilo dell’organiz-zazione che dei risultati. Sono state attivate sei direzioni provinciali su nove e a febbraio prossimo partiranno le ultime tre, Ferrara, Modena e Ravenna. Completeremo, così, prima grande regione in Italia, la riorganizzazione territoriale dell’Agenzia. Inoltre, nel2009 è stato costruito ex novo l’ufficio Grandi Contribuenti all’interno della direzione regionale, competente al controllo dei contribuenti con volume d’affari superiore a 100 milioni di euro. Ai nuovi assetti strutturali interni ha fatto da pendant il decollo della

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collaborazione con i Comuni nella lotta all’evasione e il rafforza-mento delle sinergie con Equitalia. La collaborazione fra Istituzioni gioca, infatti, un ruolo determinante nel contrasto all’evasione. Il governo delle risorse nel territorio, che è la scommessa del fede-ralismo fiscale, risulterà efficace se si attiva un circuito virtuoso di indirizzo delle forze di ciascuno verso l’obiettivo comune di riassetto degli equilibri di finanza pubblica”.

UN ANNO DI LOTTA ALL’EVASIONEIncassati dall’Agenzia delle Entrate nel 2009 in Emilia-Romagna 630 milioni riflettori puntati sulla “mappa del lusso”

Sala “Bologna” della Direzione Regionale, martedì 27 aprile 2010: telecamere accese e taccuini spianati per l’appuntamentoannuale con la stampa sui risultati della lotta all’evasione fiscale, presentati dal Direttore Regionale, Antonino Gentile, dal Capo Settore Controlli, Pasquale Stellacci, e dal Capo Ufficio Accer-tamento, Antonio Cologno. Questa volta la nuvola del vulcano Eyjafjallajökull, che aveva fatto slittare di una settimana la con-ferenza stampa, lascia campo libero ai numeri dell’Agenzia delle Entrate, testimoni di un ulteriore progresso rispetto al dato già positivo del 2008. Un impegno corale, quello degli oltre 2.400 dipendenti dell’Emilia-Romagna, che ha consentito d’incassare quasi 630 milioni di euro (+22% nel confronto con il 2008) e di accertare una maggiore imposta pari a 3,8 miliardi. Sotto la lente dei 55mila accertamenti sono finiti piccoli e grandi evasori: dall’i-draulico che ha spostato la residenza a San Marino al contribuente con 5 Ferrari in garage e una dichiarazione da mensa dei poveri (500 euro in un anno).

LA DIALETTICA FISCO-CONTRIBUENTE TRA EFFICIENZA E GARANZIE La giurisprudenza a dieci anni dallo StatutoQuasi trecento partecipanti nell’Aula Magna della Facoltà di Eco-nomia di Bologna, per fare il punto sullo “stato di salute” dello Statuto dei Diritti del Contribuente a dieci anni dalla sua approva-zione (L. 27 luglio 2000, n. 212). La tavola rotonda, tenuta il 22 aprile 2010 e organizzata dall’Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Facoltà di Economia, è stata l’evento conclusivo della terza edizione del Corso di Alta Formazione “La dialettica fisco-contribuente”.

DUE PASSI CON ATTILIO BEFERAIl Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, presente al convegno “Il territorio fiscale: livelli di governo nell’attuazione dei tributi” tenutosi a Bologna il 16 giugno 2010, nell’intervista rilasciata al nostro periodico, dichiara:“L’Agenzia delle Entrate per continuare ad acquisire ulteriori ottimi risultati dovrà avere l’appoggio della società civile e politica del paese”.

CONVEGNO“IL TERRITORIO FISCALE”A Bologna un convegno sulle esperienze di federalismo fiscale in Italia e in EuropaUn “laboratorio” per confrontare le diverse esperienze di applica-zione del federalismo fiscale in Italia e in Europa, è stato questo l’obiettivo del convegno “Il territorio fiscale: livelli di governo nell’attuazione dei tributi”, organizzato dall’Agenzia delle Entrate –Direzione Regionale Emilia-Romagna in collaborazione con Re-gione Emilia-Romagna, Università degli Studi di Bologna – Scuola Europea di Alti Studi Tributari e Anci Emilia-Romagna. L’evento si è svolto il 16 giugno 2010 presso la Facoltà di Giurisprudenza di Bologna.All’incontro presieduto dal Prof. Adriano Di Pietro, Direttore della Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna, hanno partecipato, insieme a un ricco parterre di studiosi e tecnici, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, il Direttore

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dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, Antonino Gentile e gli studiosi di diritto tributario internazionale, Fernando Fernandez Marin ed Edoardo Traversa.

IN EMILIA-ROMAGNA VINCE L’ALLEANZA TRA FISCO E COMUNIConferenza stampa del Direttore RegionaleQuasi 3 mila segnalazioni, 718 avvisi di accertamento notificati, 23 milioni di imponibile recuperato a tassazione per una maggiore imposta evasa che tocca quota 5 milioni di euro: sono questi i nu-meri dell’alleanza tra Fisco e Comuni che in Emilia-Romagna ha già portato nelle casse dell’erario oltre 1 milione di euro riscosso.I risultati delle attività di contrasto all’evasione fiscale sono stati presentati, dal direttore regionale Antonino Gentile,durante la conferenza stampa dell’8 giugno 2010.“L’esperienza dell’Emilia-Romagna – ha affermato il Direttore Antonino Gentile – dimostra che la collaborazione tra Comuni e Agenzia delle Entrate è vincente. Occorre fare sistema per assicu-rare al meglio il controllo del territorio fiscale. Formazione mirata su casi concreti, creazione di una task force congiunta tra Anci e Agenzia delle Entrate, chiari e ben individuati percorsi investiga-tivi, organizzazione di una rete di funzionari di collegamento con i Comuni, sono stati i fattori di successo”.

PREMIO SPECIALE A AGENZIA DELLE ENTRATE, UNIVERSITÀ DI BOLOGNA E COMUNE DI BOLOGNAAncora un premio speciale per l’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, questa volta è toccato allo spot “Registra il contratto di affitto, essere in regola non è mai stato così facile! “Una Menzione Speciale riconosciuta dalla Giuria del Premio nazionale “La Pa che si vede – la tv che parla con te” per lo spot che promuove lo Sportello Registrazione Affitti istituito dalla Direzione Regionale Emilia-Romagna in collaborazione con l’Università di Bologna e il Comune di Bologna. Alla consegna del premio hanno presenziato, per l’Agenzia delle Entrate i coordinatori del progetto, Pierluigi De Rosa e Antonella Pellegrino. Lo spot realizzato da Codec.tv, la web tv del Progetto Giovani del Comune di Bologna, è stato selezionato tra gli oltre 200 prodotti candidati al premio nazionale indetto dal Formez su iniziativa del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti.

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SCOPERTI 75 MILIONI NASCOSTI AL FISCO IN EMILA-ROMAGNA Un successo frutto dell’alleanza Agenzia delle Entrate - ComuniA gonfie vele il patto anti-evasione tra l’Agenzia delle Entrate, l’Anci e i Comuni in Emilia-Romagna lo dimostrano i risultati ottenuti. 9mila segnalazioni pervenute all’Agenzia dall’inizio della collaborazione (luglio 2009), oltre 1.500 gli accertamenti per un maggiore imponibile di 75 milioni di euro, una maggiore imposta accertata di 13,2 milioni di euro, di cui quattro milioni già riscossi. Nei primi due mesi del 2011: quasi 2mila segnalazioni, 150 ac-certamenti, un’evasione scoperta di due milioni di euro e un altro milione già restituito alle casse dell’erario.

ALLEANZA TRA COMUNI E AGENZIA DELLE ENTRATE Conferenza stampa su gli ultimi dati in Emilia – Romagna“Piccoli indizi per grandi evasori” è il titolo che accompagnava, sul Sole 24Ore del 13 luglio 2011, l’articolo sui risultati della partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento in Emilia-Romagna. È giunta infatti sino in Via Solferino l’eco della colla-borazione tra i municipi emiliani e l’Agenzia delle Entrate, che finora ha consentito il recupero a tassazione di quasi 87 milioni di euro (+54% rispetto ai 56 milioni del 31 dicembre 2010), con una maggiore imposta accertata di 16,4 milioni di euro (+43% rispetto agli 11,5 milioni del 31 dicembre 2010). I risultati, presentati nel corso di una conferenza stampa dal Direttore Regionale Antonino Gentile e dal Presidente di Anci Emilia- Romagna, Daniele Manca, mostrano un incremento significativo delle segnalazioni inviate dai Comuni all’Agenzia (da 7.274 a 10.963, +51%), delle somme riscosse (da 3,1 a 4,7 milioni di euro, +48%). Se al riscosso si ag-giungono le rate da versare sugli accertamenti definiti (1,4 milioni di euro), gli incassi superano i 6 milioni.L’ effetto virtuoso dei risultati ottenuti è testimoniato anche dalla crescente adesione dei Comuni al protocollo di intesa tra Agenzia delle Entrate e Anci Emilia-Romagna: 242 su un totale di 348, pari al 90% della popolazione regionale.

UN CORTOMETRAGGIO PER RACCONTARE L’EVASIONE FISCALEL’Agenzia delle Entrate al Giffoni Film FestivalIo vado, tu resti: le vite incrociate di due studenti universitari sullo sfondo di una storia di evasione fiscale che, in qualche modo, segna la loro esistenza e la loro amicizia. Questo il tema del cortome-traggio che l’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna ha presentato al Giffoni Film Festival, il festival del cinema per ragazzi, per raccontare attraverso il linguaggio del cinema le ripercussioni dell’evasione fiscale non solo sul tessuto economico ma anche sul sistema del welfare. Il cortometraggio è stato presentato il 15 luglio 2011 a circa 600 studenti delle scuole medie e superiori, nella “Sala Alberto Sordi – Cittadella del cinema”. Il film è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Direzione Regionale Emilia-Romagna e il DAMS dell’Università di Bologna, attraverso un laboratorio formativo a cui hanno partecipato dieci registi “in erba” del Corso di laurea in Cinema.

UN’ALTRA COMPLIANCE È POSSIBILE: le nuove strade per favorire l’adempimento spontaneo nel convegno organizzato dalla Direzione Regionale Emilia-Romagna

Quali sono le nuove strade della compliance? Come si può contra-stare l’evasione fiscale e al tempo stesso incentivare il comporta-mento virtuoso dei contribuenti, all’interno di un nuovo rapporto tra cittadino e Stato? Questi i temi principali del convegno Il fattore compliance: dal contrasto all’evasione all’adempimento sponta-

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neo, organizzato dall’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bologna e con l’Università di Bologna, tenuto il 15 novembre 2011 nella suggestiva cornice del Convento di San Domenico a Bologna. Ottima l’adesione, circa 400 partecipanti, che in apertura hanno ricevuto il saluto del Prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia. Il convegno nasce dall’esigenza di inserire il fenomeno dell’evasione fiscale in una cornice nuova, non più confinata alla dimensione prettamente economico-giuridica, ma estesa alla statistica, all’economia sociale, alla sociologia. L’altro elemento di novità che ha ispirato l’organizzazione del convegno, come testimonia il titolo, è l’attenzione dedicata alla compliance, l’adempimento spontaneo del contribuente agli obblighi tributari. È ancora frequente, nell’approccio al problema dell’evasione fiscale, una eccessiva focalizzazione sull’azione di deterrenza, a discapito di una visione sistemica del fenomeno.

NORMATIVA E SISTEMA FISCALE: DIRITTI E DOVERI DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFITA Bologna un seminario promosso da Agenzia delle Entrate, Regione Emilia-Romagna e Forum Terzo SettoreCome orientarsi nella complessa normativa inerente al terzo settore? Quali sono gli obblighi e gli adempimenti fiscali a cui le organizzazioni non profit sono chiamate a rispondere? Quali gli strumenti per ricercare la massima trasparenza e dare nello stesso tempo visibilità all’importante operato del privato sociale nel nostro territorio? Per fornire un quadro d’insieme e cercare di rispondere in modo organico a queste domande la Regione Emilia-Romagna, la Di-rezione Regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna e il Forum regionale del Terzo Settore, hanno promosso il seminario “Normativa e sistema fiscale: diritti e doveri degli enti non profit”.

LA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL’ACCERTAMENTO DEI TRIBUTI STATALIIl 27 febbraio 2012, si è svolto a Reggio Emilia nella Sala del Tri-colore, oggi sede del Consiglio Comunale della città emiliana, ma in passato luogo in cui ha visto la luce la bandiera italiana simbolo di unione e della libertà del popolo, il convegno “La partecipazione dei Comuni all’accertamento dei tributi statali” organizzato da Anci e IFEL che ha riunito rappresentanti istituzionali dell’ Agen-zia delle Entrate, dei comuni, della Regione Emilia- Romagna e della Guardia di Finanza. Antonino Gentile, Direttore regionale Emilia-Romagna dell’Agenzia delle Entrate, dopo aver descritto il quadro normativo su cui poggia l’attività di contrasto all’evasione dell’Agenzia delle Entrate con la collaborazione dei Comuni, in un’ottica di recupero dell’evasione fiscale e promozione di una maggiore tax compliance, ha illustrato i risultati della positiva esperienza condotta in Emilia-Romagna.

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Una strategia unitaria per pro-muovere la legalità fiscale e garantire pari opportunità di accesso ai servizi sociali e assi-stenziali, un piano di collabora-zione basato sulla condivisione sistematica di dati e notizie, un coordinamento costante nel presidio del territorio. Sono questi i pilastri del Patto per la legalità siglato oggi a Bologna da Agenzia delle Entrate, Co-mune di Bologna e Guardia di Finanza. In occasione dell’in-contro, sono stati presentati an-che i dati sulla collaborazione Agenzia-Comuni, aggiornati al 31 maggio 2012.

Il PATTO PER LA LEGALITA’L’obiettivo prioritario è defini-re, attraverso il coordinamento inter-istituzionale, piani di controllo mirati su particolari tipologie di soggetti, attività e operazioni, con un duplice vantaggio: per l’amministra-zione finanziaria, la possibilità di attingere a nuove fonti di in-nesco dell’attività di controllo; per il Comune, l’incremento delle segnalazioni di sospetta evasione fiscale, ma anche una più equa fruizione dei servizi di welfare (grazie al riscontro sistematico delle dichiarazioni Isee). In base all’accordo i tecnici comunali, attraverso specifici percorsi di indagine, invieranno all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Fi-nanza segnalazioni su partite Iva sospette, dichiarazioni Isee anomale, iscrizioni al registro dei residenti all’estero (Aire), falsi enti non commerciali, collaboratori domestici non dichiarati, lavori edili in nero

e cessioni di terreni edificabili; l’Agenzia delle Entrate fornirà al Comune dati e notizie per gli accertamenti Ici e per la revoca di agevolazioni non spettanti; compito della Guardia di Finan-za, infine, sarà quello di comu-nicare all’Agenzia gli esiti dei controlli effettuati sulla basedelle segnalazioni comunali. Attenzione specifica è dedicata alla lotta agli affitti “in nero”, attraverso l’analisi incrociata delle informazioni in possesso del Comune. Alle iniziative di controllo si affianca una campagna di sensibilizzazione: sul sito internet http://emilia-romagna.agenziaentrate.it è disponibile la Guida “Tre passi per l’affitto in regola”, con le istruzioni per regolarizzare il contratto di affitto e i vantaggi connessi. Il coordinamento operativo è assicurato da un tavolo tecnico, composto dai rappresentanti dei tre enti.

La dichiarazione del Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate“Il patto per la legalità fiscale e sociale rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo e di partenza afferma il Direttore regionale, Antonino Gentile. Un punto di arrivo, in quanto esito di un lungo percorso di collaborazione intrapreso con il Comune di Bologna, all’interno della più ampia cornice della partecipazione alle attività di accertamento, e con la Guardia di Finanza; un punto di parten-za, poiché questa architettura istituzionale intende essere una risposta concreta all’esigenza di equità fiscale e di pari ac-cesso ai servizi pubblici, fattori,

INSIEME PER L’EQUITA’

questi ultimi, che incidono in modo significativo anche sulla tax compliance. La definizione di un piano strutturato di colla-borazione, all’interno del quale si collocano i singoli percorsi di indagine, si pone dunque non solo come strumento di contrasto all’evasione, ma più in generale come modalità di diffusione di una cultura della legalità, di cui le istituzioni devono essere le prime por-tatrici”.

La dichiarazione del Comune di Bologna“Per il Comune di Bologna il Patto rappresenta l’opportunità di consolidare l’azione di con-trasto all’evasione fiscale, già attuata dall’Amministrazione negli ultimi dieci anni attra-verso le attività di controllo e recupero sui principali tributi comunali e estesa, negli ulti-mi tre, anche a fattispecie di interesse per i tributi erariali, attraverso la collaborazione già avviata con Agenzia delle Entrate.Un ulteriore obiettivo per-seguibile attraverso la col-laborazione con Guardia di Finanza è legato al contrasto del fenomeno delle locazioni in nero, particolarmente rile-vante in un comune a vocazione universitaria e al controllo sostanziale delle dichiarazioni ISEE, nell’ottica di una mag-giormente equa erogazione dei servizi comunali. Il comune di Bologna si aspetta da questo Patto lo sviluppo di una siste-matica ed efficace sinergia tra i soggetti coinvolti, che possa essere ‘mostrata’ ai cittadini come il risultato concreto di un

Agenzia Entrate, Comune di Bologna e Guardia di Finanza siglano il “Patto per la legalità”. I risultati dell’alleanza Fisco-Comuni: quasi 10 milioni di euro incassati

... la “tassazione”,

per quanto incida sulle

ricchezze dei singoli,

rappresenta, tuttavia,

un dovere di ogni

cittadino, un “sacrificio imposto”

per la realizzazione

di interessi collettivi

Pierluigi De Rosa

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miglioramento delle politiche di equità fiscale e sociale e di maggiore efficienza delle azioni di accertamento fiscale, obiettivo particolarmente im-portante in questo particolare momento storico”.

ALLEANZA FISCO-COMUNI: I DATI AL 31 MAGGIO 2012Prosegue intanto, con risultati significativi, la collaborazione tra Agenzia delle Entrate Emi-lia-Romagna e Comuni nella lotta all’evasione fiscale. Sono 13.662 le segnalazioni inviate dagli enti emiliano-romagnoli alla Direzione regionale dell’A-genzia delle Entrate, che hanno consentito di recuperare a tas-sazione 138 milioni di euro; la maggiore imposta accertata sfiora i 29 milioni di euro, mentre il riscosso ha raggiunto i9,5 milioni di euro. Se al ri-scosso si aggiungono le rate da versare su accertamenti già chiusi, l’incasso complessivo sale a 13 milioni di euro. L’alto livello qualitativo dei controlli è dimostrato anche dall’indice di definizione degli accerta-menti: su 2.835 accertamenti, il 79% è stato chiuso con l’accor-do del contribuente. Continua ad espandersi, inoltre, il patto anti-evasione, che copre il 95% della popolazione residente, grazie ai 275 Comuni “alleati”.

Segnalazioni e maggiore impostaIl municipio-leader per numero di segnalazioni inviate è Bolo-gna (1.251), davanti a Rimini (1.069) e Ravenna (798). In termini di maggiore imposta accertata, il primato è appan-naggio dei Comuni di Bologna (3,9 milioni di euro), Reggio Emilia (2,1 milioni di euro) e Ferrara (1,9). A livello provin-ciale guida Modena, con oltre 8 milioni di euro di maggiore im-posta accertata, che precede le province di Bologna (6 milioni di euro) e Reggio Emilia (4,1).

Gli ambiti più “remunerativi” Il picco delle segnalazioni si concentra nell’ambito “proprietà edilizia e patrimonio

immobi l ia re (57% del le segnalazioni totali), da cui sono scaturiti 5,5 milioni di evasione accertata. È pero il settore “urbanistica e territorio” il campo di intervento più proficuo: le segnalazioni sulle operazioni di speculazione edilizia hanno portato ad accertare una maggiore imposta di 12,8 milioni di euro (45% del totale), nonostante un numero di segnalazioni relativamente basso (3.198, pari al 20% del totale). Risultano molto redditizie anche le segnalazioni sui “finti poveri”, nei confronti dei quali sono stati accertati 7,3 milioni di euro (26% del totale); significativa, infine, l’evasione scoperta nel settore “commercio e professioni”,

in particolare a carico di soggetti che svolgono attività commerciali dietro lo schermo di un’associazione (2,5 milioni di euro).

Cosa entra in cassaDei 9,5 milioni riscossi, oltre la metà è riconducibile al settore urbanistica e territorio (56%, pari a 5,3 milioni di euro). A livello comunale, i muni-cipi che mostrano gli incassi più consistenti sono Bologna (2,2 milioni di euro), Cesena (1milione di euro) e Maranello (789mila euro). Tra le province, le maggiori risorse confluisco-no nei comuni bolognesi (3 milioni di euro) e modenesi (2,6 milioni di euro).

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Il dott. Antonino Gentile lascia la sede di Bologna dell’A-genzia delle Entrate, portando con sé tanti apprezzamenti, l’ultimo dei quali per il convegno del novembre 2011 sulla compliance fiscale. Si è trattato di un evento, certo non usuale, di grande successo in termini sia di risonanza media-tica sia di qualità dei contributi. Ne dà conferma il volume editato dallo stesso dott. Gentile, che contiene un suo saggio importante, e pubblicato da una primaria casa editrice (Il Mulino di Bologna). Non è frequente che un dirigente della Pubblica Amministrazione trovi il modo di dedicare parte delle proprie energie alla produzione di pensiero orientato all’azione in un ambito così delicato come è quello fiscale.

Il fatto è che Antonino Gentile è una figura privilegiata nel panorama italiano dell’alta burocrazia. Due sono i tratti ca-ratteristici della sua personalità che mi piace qui sottolineare, in aggiunta alla sua riconosciuta competenza professionale. Per un verso, l’apertura mentale verso tutto ciò che rompe schemi tradizionali di pensiero e prassi obsolete di azione. Per l’altro verso, la sua ars combinatoria, la capacità cioè di connettere persone diverse valorizzandone i rispettivi talenti in vista di comuni obiettivi. È questa un’arte, non una mera tecnica organizzativa (“Arte” è la parola che deriva da aretè, che in greco significa “virtù”).

Ora il dott. Gentile andrà a prendersi cura di una sede pre-stigiosa e altrettanto impegnativa: quella della Sicilia. Sono certo che continuerà con tenacia la sua opera altamente meritoria. Il nostro Paese ha urgente bisogno che la “mala bestia” (Luigi Sturzo) dell’evasione e dell’elusione fiscale venga abbattuta e dunque ha bisogno che persone come Gentile possano trovare il modo di operare senza ostacoli di sorta, anzi ricevano l’incoraggiamento ed il premio che sempre sono necessari. Mi auguro che ciò possa accadere e che chi deve decidere sappia valorizzare il suo talento professionale e soprattutto la sua passione civile. Ad majora, dott. Gentile e grazie.

BUON RIENTRO A CASA, DIRETTORE

Maria Rita CivolaniStefano Zamagni

Il suo arrivo è stato un po’ come un ciclone. E come un ci-clone ci ha messo sottosopra, ci ha rivoltati come un calzino, ha scompaginato tutto. Poi abbiamo imparato a conoscerla e siamo ripartiti alla grande.

Ci ha abituati al suo dinamismo, all’imprevedibilità, a non dare mai nulla per scontato, a guadagnarci ogni giorno la sua fiducia, che non regala, ma dispensa con accurata misura.

E proprio adesso, che possiamo perfino permetterci di ri-lassarci, qualche volta, ci lascia per tornare nella sua bella Sicilia.

Ricominceremo, come sempre, noi con il nuovo Direttore e lei e con una nuova realtà che, ne siamo assolutamente certi, rimetterà a nuovo secondo il più autentico stile “Gentile”.

Siamo anche certi che almeno per un po’ di tempo avrà nostalgia di noi: delle metafore calcistiche e delle battute di Stellacci, della pazienza (diciamolo!) di Cologno, dell’in-stancabile attenzione di Meglio, della sapienza di Santoro e perché no, della Civolani, sempre lì a difendere i Servizi e gli Uffici Territoriali nel (vano) tentativo di trovare attenzione e arginare un po’ il dilagare del Controllo.

Potrei continuare, ma mi limito a dire che avrà nostalgia di tutti e so già che almeno una volta al giorno dirà: ”telefo-nate in Emilia Romagna per sentire come fanno lì, loro lo sanno di certo”, come ha fatto quando è venuto qui dalla DP di Trento.

Noi dell’Emilia Romagna, regione che ha sempre fatto scuola, telefonare alla minuscola DP di Trento? Ma quando mai!? Eppure per un pò l’abbiamo fatto, come probabilmente lo faranno i colleghi della Sicilia.

Sono stati tre anni e mezzo vissuti pericolosamente, caro Direttore, perché con lei nulla è semplice e quando credi di essere arrivato, devi, invece, ripartire, ma sono stati anche densi di lavoro e di esperienze e mi piace pensare che se abbiamo portato a casa qualcosa, se abbiamo raggiunto tra-guardi importanti, è perché l’allenatore era di prim’ordine, ma la squadra….. era proprio una gran bella squadra.

Dal primo luglio inizierà una nuova partita e non mi resta che dirle: “Buon lavoro e buon rientro a casa, Direttore!”

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Malgrado la mia scarsa propensione per interventi di tipo “giornalistico”, ho accolto volentieri l’invito ad esplicitare, anche se in poche righe, il saluto che il dott. Gentile merita per aver segnato, in questi tre anni e mezzo di governo della Direzione Regionale dell’Emilia Romagna, una traccia netta ed inconfondibile.

Mi sembra giusto evidenziare, in uno sforzo di sintesi, alcuni degli aspetti che ritengo fortemente caratterizzanti l’impronta del suo agire amministrativo e gestionale.

Un primo aspetto da sottolineare è l’attenzione che il dott. Gentile attribuisce al contenuto etico delle decisioni da assumere.

In contesti burocratici, in cui molte volte si decide di non decidere, non è facile comprendere che le determinazioni gestionali, se sono sprovviste di un contenuto etico, non potranno mai essere “punto di riferimento”, né per l’organizzazione, né per gli stessi soggetti che ne sono destinatari.

Scegliere un futuro assetto di cose piuttosto che un altro significa dirigere il comportamento verso l’alternativa prescelta. Con queste parole si esprimeva Herbert A. Simon*, cui si deve lo sviluppo della “teoria della decisione”.

Il dott. Gentile ha dimostrato di aver chiaro che la “responsabilità del decidere” implica anche l’esercizio di una funzione per certi versi di natura etica e che le vere decisioni, piacciano o no, non hanno solo una valenza giuridica e/o economica, non potendo mai essere completamente riducibili in termini empirici.

Un altro aspetto, strettamente collegato a quanto fin qui detto, perché ugualmente involge i processi decisionali, riguarda la forte propensione all’analisi, all’approfondimento e alla concretezza.

E’ altamente sconsigliabile affrontare un confronto o tentare scorciatoie con il dott. Gentile su questioni e pratiche di lavoro se, per un qualche motivo, delle stesse si dispone di una conoscenza solo superficiale.

In proposito, assume fondamentale rilievo rendersi conto che, nell’istruttoria, la prima regola è l’esame il più

possibile dettagliato dei dati e dei fatti, senza tralasciare nulla.

Quanto più si ha una visione completa degli elementi in gioco, tanto più è facile trarre delle conclusioni ed assumere decisioni appropriate.

Un altro aspetto che merita di essere sottolineato riguarda un tema molto caro a Giuseppe Mazzini: prima dei diritti vengono i doveri.

Ricordo quando il dott. Gentile, accennandomi quanto fosse importante valorizzare l’etica dei doveri, mi parlò di un articolo di stampa in cui il Presidente Ciampi, rendendo omaggio a Mazzini, evidenziava come, in realtà, i doveri precedono i diritti perché forniscono le basi per la loro stessa fruizione.

Eppure, al contrario, la tendenza è quella di concentrare l’attenzione solo sui diritti, ignorando che le condizioni affinché questi si possano, in concreto, esercitare si fondano sulla premessa che ciascuno di noi non si sottragga ai propri doveri, ancorché scomodi ed impegnativi.

Evidentemente da qui nasce la grande sensibilità del dott. Gentile per il contrasto al fenomeno dell’abuso del diritto. L’argomento, oltre ad assumere grande rilievo ed attualità in campo tributario, interessa anche il mondo del diritto del lavoro, laddove a volte si assiste, a discapito di tutti, a forme di travalicamento e di alterazione delle finalità delle norme, attraverso comportamenti palesemente incoerenti ed incompatibili rispetto alle stesse ragioni, anche di carattere etico e sociale, per le quali l’ordinamento riconosce e accorda tutela.

In conclusione e a pochi giorni dall’assunzione del nuovo incarico di Direttore Regionale della Sicilia, l’augurio che sento di fare al dott. Gentile è quello di proseguire il suo percorso professionale con l’intelligenza amministrativa che lo ha fin qui contraddistinto e che si esprime nella capacità di coniugare il pensiero e l’intuito, associando in modo concreto e significativo tra loro elementi indipendenti di conoscenza.

* Pur non essendo un vero e proprio economista, ad Herbert A. Simon fu conferito nel 1978 il premio Nobel per l’economia, in ragione delle sue ricerche sul processo decisionale nelle organizzazioni economiche

Massimo Meglio

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Caro Nino,

scusami per la confidenzialità ma il tenore che ti riservo è soltanto dovuto al fatto che voglio, con queste poche righe, riassumere i tre anni e mezzo passati insieme, prima con il Direttore Gentile e poi con l’amico Nino.

Sì, proprio così! Ricordo che ci siamo conosciuti, e “stu-diati”, nei primi mesi del 2009, quando lei, Direttore, mi affidò l’incarico di costituire e gestire un gruppo d’élite che avrebbe dovuto occuparsi della fiscalità della grande impre-sa. Da allora abbiamo osservato questo frutto crescere a vista d’occhio e raccogliere successi all’interno e all’esterno della nostra organizzazione.

Poi l’anno dopo, quando l’amico e stimatissimo collega Giuseppe Puglia mi ha lasciato il testimone e lei mi ha posto alla guida del Settore Accertamento, Contenzioso e Riscos-sione, abbiamo intrapreso un percorso condiviso che ci ha regalato non poche soddisfazioni. Due i leit motiv: merito e qualità, condizioni e fattori imprescindibili nell’ottica di un cambiamento sempre ricercato nelle parole e mai attuato nei fatti. Invero, soltanto una governance ispirata a criteri meritocratici è in grado di assicurare un’azione di contrasto ai fenomeni evasivi ed elusivi che hanno ostacolato e con-tinueranno ad ostacolare la crescita di un Paese nel quale si confrontano Imprenditori leali con imprenditori “dopati”.

Questa idea di servizio al Paese che in maniera spontanea possa in futuro stimolare il civile adempimento dell’obbligo di contribuzione, ha avvinto tutto il personale, dirigente e non, del Settore, ottenendo costanti feedback positivi.

Caro Nino, per dirla con un noto cantautore emiliano, forse siamo riusciti a “dare un senso a ciò che un senso non ce l’ha”, prendendo le distanze dal conseguimento di “fumosi” obiettivi e “apparenti” incassi.

Buona fortuna e buon Tempo!

Ciao, Pasquale

Rosanna IavaniglioPasquale Stellacci

Gent.mo Direttore,

è arrivato a conclusione del suo percorso insieme a noi.

E’ naturale il suo desiderio di tornare alla sua casa, ai suoi affetti, al sole della sua terra ma speriamo anche che il periodo trascorso insieme a noi e le esperienze maturate le abbiano lasciato segni e ricordi positivi che porterà con sé.

Sicuramente le mancherà quello che sta lasciando e che in questi anni, con le sue idee e la sua tenacia ha costruito.

Nel corso della sua gestione, ci siamo impegnati al meglio per dare risposte adeguate alle sue richieste ed aspettative, sempre ricercando soluzioni che, come spesso ci racco-mandava, non fossero meri adempimenti ma espressione evidente di qualità e sostanza.

In simbiosi con lei, abbiamo portato questa Regione al rag-giungimento di standard di efficienza e qualità di indiscusso valore che, indipendentemente dagli obiettivi quantitativi, pure raggiunti, ne hanno fatto un modello da emulare per le altre regioni.

Sicuramente dove andrà farà altrettanto ma ci lasci l’illusione che l’esperienza in questa Regione sia irripetibile.

Con la nostra stima e affetto e gli auguri più sinceri di al-trettante future soddisfazioni, la saluto unitamente a tutto il personale del Settore Audit e Sicurezza.

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Care colleghe, cari colleghi, sono passati più di tre anni da quando ho assunto l’incarico di direttore regionale dell’Emilia-Romagna. Dal 1° luglio andrò a dirigere la Sicilia. Il tempo è volato insieme a voi. Abbiamo affrontato sfidanti cambiamenti organizzativi ed abbiamo dato prestigio all’immagine della nostra Agenzia. Sembra ieri che, con lo sforzo di tutti, è stata attivata la prima direzione provinciale d’Italia, quella di Bologna, e creato l’ufficio Grandi Contribuenti. I risultati dei controlli e dei servizi hanno raggiunto livelli di ec-cellenza e l’Emilia-Romagna è stata, per alcuni versi, un modello seguito ed apprezzato. Ma non voglio fare un elenco delle cose fatte. Desidero sempli-cemente sottolineare che ogni scelta, ogni azione è state fatta con grande dedizione, passione e in maniera diretta e trasparente.

Essere partecipi di uno sforzo comune per realizzare e prestare servizi sempre più innovativi e utili per i cittadini, è questo il senso del proprio lavoro, il contributo che ognuno di noi dà al proprio Paese. Si tratta di contribuire alla costruzione di una cultura civica, di rafforzare un insieme di valori pubblici, di costruire il futuro che vogliamo. Chiunque si sia mai trovato a gestire un’organizzazione sa bene che la forza di quell’organizzazione non arriva da nessuna altra parte se non dalle persone che ci lavorano. Grazie a tutti voi che a vario titolo ed ognuno con le proprie responsabilità avete collaborato con impegno e con professionalità a costruire i risultati raggiunti di cui dovete essere orgogliosi. A tutti dico di non perder mai di vista le vostre idee e i vostri progetti e di sostenerli con passione e dignità. E’ stato un onore per me essere stato il “ vostro direttore”. Un caro saluto a tutti voi e alle vostre famiglie.

I SALUTI DEL DIRETTORE

Antonino Gentile

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MOMENTI DI FESTA"Ti auguro tempo" di Elli Michler

Non ti auguro un dono qualsiasi,

ti auguro soltanto quello che i più non hanno.

Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;

se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,

non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.

Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,

ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,

ti auguro tempo perché te ne resti:

tempo per stupirti e tempo per fidarti

e non soltanto per guardarlo sull’orologio.

Ti auguro tempo per guardare le stelle

e tempo per crescere, per maturare.

Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.

Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,

per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.

Ti auguro tempo anche per perdonare.

Ti auguro di avere tempo per la vita.

Elli Michler

© Don Bosco Medien GmbH (casa editrice), Monaco di Baviera