Comunicato lavarra

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UFFICIO COMUNICAZIONE COMUNICATO STAMPA Alla presenza dell’ex parlamentare europeo Enzo Lavarra e della rappresentante della federazione provinciale del partito Adalisa Campanelli, si è svolta ieri sera l’assemblea del circolo cittadino del Pd, introdotta dal responsabile dei giovani democratici Giorgio Donvito. Incontro che ha registrato la presenza del segretario cittadino Enzo Cuscito, del capogruppo consiliare Vito Ludovico, dei consiglieri Giuseppe Masi e Pietro Donvito e di una nutrita presenza di iscritti. I temi trattati hanno riguardato l’organizzazione della partecipazione alla manifestazione nazionale del Pd in programma a Roma il prossimo 5 novembre, la campagna del tesseramento e la riflessione sul grave momento politico che sta vivendo la nostra città. Tutto questo alla luce delle dimissioni del sindaco e dell’ipotesi di un probabile ricorso anticipato alle urne nella prossima primavera. Assemblea durante la quale qualcuno ha rimarcato quelli che sono stati gli esiti dell’ultimo coordinamento tenutosi giorni fa. Altri invece hanno posto a Lavarra e alla responsabile provinciale del partito un preciso interrogativo: come muoversi a livello locale se il prossimo 28 ottobre l’aula decreta sse la bocciatura definitiva della giunta di centro-destra. In pratica, un momento di confronto molto franco, che ha sortito l’effetto voluto: per scegliere l’eventuale candidato sindaco, il naturale percorso da seguire resta quello delle primarie, partendo in ogni caso dal documento di luglio. Documento sul quale è stato indicato il percorso che il circolo gioiese deve seguire nel caso in cui a primavera Gioia sarà chiamata alle urne. Punti imprescindibili che ha rimarcato anche Enzo Lavarra nelle sue conclusioni. Al di là dell'esito del prossimo Consiglio comunale ha detto -, è giusto riconsegnare la parola ai cittadini, perché il termine per descrivere questa esperienza amministrativa del centro destra è: fallimento. Lo rivela ha continuato Lavarra - la condizione generale di immobilismo della città, lo sancisce lo sfaldamento della maggioranza. E non è con l'inseguimento assai poco onorevole di qualche consigliere che si rimedia alla crisi di governabilità. Ora spetta al Pd indicare l'alternativa. E lo deve fare disegnando l'idea di città del futuro. Ovvero di una città non chiusa in se stessa ma in connessione con un sistema territoriale più ampio. Apriremo il cantiere democratico delle città in rete ha aggiunto con forza Lavarra - valorizzando vocazioni produttive comuni, beni paesaggistici e monumentali di pregio assoluto; e faremo di Gioia nuovamente il crocevia di un nuovo modello di governo del territorio. Impegneremo nel progetto saperi e competenze, funzioni economiche e sociali, i livelli più alti del governo regionale. E questo progetto deve alimentare il confronto fra le forze politiche. Siamo per una alleanza che comprenda tutte le forze dell'attuale opposizione consiliare, senza pregiudiziali, senza ricette preconfezionate nella selezione della classe dirigente, senza barriere verso la società civile. Infatti, Lavarra ha concluso con la proposta di dare vita ad una grande alleanza tra partiti e civismo democratico, perché: I partiti hanno bisogno di allargare i confini della politica attuale, di promuovere energie vitali più ampie alla responsabilità della vita pubblica. Gioia del Colle, 26 ottobre 2011 Ufficio Comunicazione Pd Gioia del Colle E-mail [email protected]

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UFFICIO COMUNICAZIONE

COMUNICATO STAMPA

Alla presenza dell’ex parlamentare europeo Enzo Lavarra e della rappresentante della federazione

provinciale del partito Adalisa Campanelli, si è svolta ieri sera l’assemblea del circolo cittadino del

Pd, introdotta dal responsabile dei giovani democratici Giorgio Donvito. Incontro che ha registrato

la presenza del segretario cittadino Enzo Cuscito, del capogruppo consiliare Vito Ludovico, dei

consiglieri Giuseppe Masi e Pietro Donvito e di una nutrita presenza di iscritti. I temi trattati

hanno riguardato l’organizzazione della partecipazione alla manifestazione nazionale del Pd in

programma a Roma il prossimo 5 novembre, la campagna del tesseramento e la riflessione sul grave

momento politico che sta vivendo la nostra città. Tutto questo alla luce delle dimissioni del sindaco

e dell’ipotesi di un probabile ricorso anticipato alle urne nella prossima primavera. Assemblea

durante la quale qualcuno ha rimarcato quelli che sono stati gli esiti dell’ultimo coordinamento

tenutosi giorni fa. Altri invece hanno posto a Lavarra e alla responsabile provinciale del partito un

preciso interrogativo: come muoversi a livello locale se il prossimo 28 ottobre l’aula decretasse la

bocciatura definitiva della giunta di centro-destra. In pratica, un momento di confronto molto

franco, che ha sortito l’effetto voluto: per scegliere l’eventuale candidato sindaco, il naturale

percorso da seguire resta quello delle primarie, partendo in ogni caso dal documento di luglio.

Documento sul quale è stato indicato il percorso che il circolo gioiese deve seguire nel caso in cui a

primavera Gioia sarà chiamata alle urne. Punti imprescindibili che ha rimarcato anche Enzo Lavarra

nelle sue conclusioni.

“Al di là dell'esito del prossimo Consiglio comunale – ha detto -, è giusto riconsegnare la parola ai

cittadini, perché il termine per descrivere questa esperienza amministrativa del centro destra è:

fallimento”.

“Lo rivela – ha continuato Lavarra - la condizione generale di immobilismo della città, lo sancisce

lo sfaldamento della maggioranza. E non è con l'inseguimento assai poco onorevole di qualche

consigliere che si rimedia alla crisi di governabilità.

Ora spetta al Pd indicare l'alternativa. E lo deve fare disegnando l'idea di città del futuro.

Ovvero di una città non chiusa in se stessa ma in connessione con un sistema territoriale più

ampio”.

“Apriremo il cantiere democratico delle città in rete – ha aggiunto con forza Lavarra - valorizzando

vocazioni produttive comuni, beni paesaggistici e monumentali di pregio assoluto; e faremo di

Gioia nuovamente il crocevia di un nuovo modello di governo del territorio.

Impegneremo nel progetto saperi e competenze, funzioni economiche e sociali, i livelli più alti del

governo regionale.

E questo progetto deve alimentare il confronto fra le forze politiche. Siamo per una alleanza che

comprenda tutte le forze dell'attuale opposizione consiliare, senza pregiudiziali, senza ricette

preconfezionate nella selezione della classe dirigente, senza barriere verso la società civile”.

Infatti, Lavarra ha concluso con la proposta di dare vita ad una grande alleanza tra partiti e civismo

democratico, perché: “I partiti hanno bisogno di allargare i confini della politica attuale, di

promuovere energie vitali più ampie alla responsabilità della vita pubblica”.

Gioia del Colle, 26 ottobre 2011

Ufficio Comunicazione Pd Gioia del Colle E-mail [email protected]