COMUNE DI RIGNANO FLAMINIO DIFFERENZIAMO RIGNANO …5 5 legno o su della ghiaia. Indipendenza da...

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DIFFERENZIAMO RIGNANO CON IL CONTRIBUTO DELLA COMUNE DI RIGNANO FLAMINIO Assessorato alle Politiche del Territorio e Tutela Ambientale Assessorato alle Attività Produttive Ambiente e Territorio INFORMAZIONI SUL DIFFERENZIAMO RIGNANO COMPOSTAGGIO DOMESTICO DIFFERENZIAMO RIGNANO O DI RIGNANO FLAMINIO COMUNE GNANO DI RIGNANO FLAMINIO erritorio Ambiente e T Te oduttive Assessorato alle Attività Pr INFO COM ZI ZIO ORMAZ STA STA MPOSTA ONI ONI NI SUL AG AGG A GIO L O MO RIG O O COM DO OME OME STA STA MPOSTA ES ES OMES AGG AG GIO STIC TIC TICO O O NZIAM FEREN DIFF CON IL CONTRIBUTO DELLA utela Ambientale e T erritorio Assessorato alle Politiche del T DIFFERENZIAMO R DIFFERENZIAMO R RIGNANO RIGNANO

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DIFFERENZIAMO RIGNANO

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COS’È IL COMPOST È UN PROCESSO BIOLOGICO CON IL QUALE GLI SCARTI ALIMENTARI (E NON SOLO)VENGONO TRASFORMATI IN FERTILIZZANTE LASCIANDOLI DEGRATARE IN MODONATURALE NELLA COMPOSTIERA

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del materiale organico per tutti gli utenti chehanno avviato il compostaggio domestico

AVVERTENZEi contenitori per il compostaggio domesticopossono essere richiesti, in comodato d’uso

gratuito in Comune, oppure acquistati o e realizzati in modo autonomo.Per i cittadini che lo effettuano é prevista la riduzione del 5% della tassa rifuti.

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ILLUSTRAZIONE COMPOSTAGGIO DOMESTICO

Il processo di compostaggio riproduce, in condizionicontrollate e accellerate, il processo naturale di bio-degradazione della sostanza organica e di forma-zione dell’humus. Il prodotto che si ottiene è il“compost ”, che possiamo considerare un’ottimaimitazione dell’humus , ossia della fertile sostanzache ricopre ad esempio il terreno del sottobosco,dando quel caratteristico profumo di terra al boscostesso. Il compostaggio può essere condotto in im-pianti, chiamati “impianti di compostaggio” oppure nei nostri giardini ; in questo caso siparla di “compostaggio domestico ”.

Prima di addentrarci nelle facili regole per compo-stare i nostri ri�uti, è importante sottolineare chepraticando il compostaggio domestico:

Il compostaggio domestico si può e�ettuare con tec-niche diverse, ma di uguale e� cacia.Ognuna presenta pregi e difetti; la scelta del metododa usare, dunque, dipende da alcuni fattori, quali lagrandezza del giardino e la distanza dalle altre abi-tazioni del luogo in cui si pratica.

POSSIAMO DISTINGUERE TRE SISTEMI:

A. LA COMPOSTIERA IN MATERIALE PLASTICO

B. LA COMPOSTIERA FAI-DA-TE

C. IL CUMULO O CONCIMAIA

A. LA COMPOSTIERA IN MATERIALE PLASTICOLa compostiera è un contenitore di forma general-mente cilindrica, con volume variabile (fra i 200 e1.000 litri), in materiale ben resistente. È dotata diun’apertura superiore, attraverso la quale si inseri-scono i materiali da compostare, e di uno sportelloalla base, da dove si estrae il compost maturo. È im-portante che sia dotata di fessurazioni per consen-tire l’aerazione. Quelle presenti sul coperchio

servono anche alla regolazione della temperatura:andranno chiuse in inverno, per evitare eccessivaperdita di calore, e aperte nelle altre stagioni. È opportuno che la miscela abbia sempre unabuona porosità (bisogna cioè inserire un quanti-tativo maggiore di materiale secco rispetto alle

altre tecniche) e che sul fondo della compostieravi siano delle fascine di legno (vedi più avanti).

LA SCELTA DEL SISTEMA MIGLIORE PER IL COMPOSTAGGIO DOMESTICOOSSERVIAMO IL NOSTRO GIARDINO

■ riduciamo la nostra produzione di ri�uti, perchèla parte umida non esce dalle nostre case e nonviene consegnata al servizio pubblico di raccoltae riciclo;

■ diminuiamo il volume del nostro ri�uto umidodell’80% e il suo peso del 70%;

■ produciamo il compost che è un prodotto uti-lissimo per il nostro giardino e per i vasi dellepiante; perchè porta nutrimento e sostanza or-ganica, permettendoci di ridurre l’acquisto difertilizzanti chimici e del terriccio, con un con-siderevole risparmio;

■ consumiamo meno fertilizzanti , abbassando lapossibilità di inquinare l’ambiente con sostanzechimiche; compriamo meno terriccio contri-buendo alla salvaguardia delle ultime torbiere esi-stenti al mondo.

CHE COSA È IL COMPOSTAGGIO

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B. LA COMPOSTIERA FAI DA TECon una rete metallica di maglia �ne (1-2 cm), rive-

stita con materiale ombreg-giante e semi-impermeabileall’umidità (tessuto non tes-suto o juta) si può agevol-mente costruire unacompostiera: basta fare uncilindro con la rete metallicae rivestirlo con il tessuto. Ilcoperchio si può ottenerecon un altro pezzo più pic-colo di rete, al quale si �ssa iltessuto.

C. IL CUMULO O CONCIMAIAIn questo caso non si utilizza alcunmanufatto. Con il materiale dacompostare, si forma diretta-mente un cumulo a sezione dipiramide tronca, il quale puòessere poggiato sul terreno(con le precauzioni spiegate nel seguito) o inserito inuna buca. In tutti e due i casi, il cumulo dovrebbeavere un’altezza di circa 50 / 60 cm. Se l’altezza su-pera il metro, infatti, il materiale tende a compattarsi

A queste valutazioni tecniche, occorre aggiungerealcune di “bon ton”, che considerano la grandezzadel giardino e i nostri vicini. È sempre buona regolaper una convivenza serena quella di non infastidiregli altri nelle attività che svolgiamo in giardino,

dai giochi, ai pranzi, al compostaggio. Il cumulo pog-giato sul terreno, così, si addice solo ai casi in cui lanostra abitazione sia abbastanza isolata; la sceltadel cumulo in buca, invece è inadatta alle abitazionia schiera della nostra città.

troppo e viene a mancare l’ossigeno. Pertanto, se inostri ri�uti sono abbondanti, meglio allungare il cu-mulo. Se si opta per il cumulo poggiato sul terreno èmeglio coprirlo con un telo di juta o di tessuto nontessuto, che lo isoli dalle condizioni atmosferiche mache lasci comunque passare l’ossigeno.

Nel caso si scavi la buca, in-vece, è opportuno lasciareuno spazio di 10 / 20 cm fra ilcumulo e le pareti della buca e garantire il drenag-gio del fondo, poggiando il cumulo su un bancale dilegno o su della ghiaia.Per valutare vantaggi o svantaggi tecnici, bisognaconsiderare:■ l’aerazione e il rimescolamento della miscela, fat-

tori molto importanti per permettere il buon anda-mento della degradazione, che avviene inpresenza di ossigeno;

■ La necessità di rimuovere il compost maturo;■ La visibilità dei ri�uti;■ La possibilità che richiami insetti e animali in-

desiderati.

La tabella seguente (n.1) propone dei confronti frai diversi sistemi.

TABELLA 1 CONFRONTO TRA I DIVERSI SISTEMI DI COMPOSTAGGIO: ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI

FACILE MEDIA FACILEDIFFICILEAreazione

MEDIO FACILE FACILEDIFFICILERimescolamento

EVITABILE* POSSIBILE E VITABILE*EVITABILE*Ristagno d’acqua

OTTIMA SCARSA SCARSAOTTIMAIndipendenza da clima

MEDIO FACILE FACILEDIFFICILEAsporto del compostmaturo

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BASSA POSSIBILE POSSIBILEBASSAAttrazione di insetti e animali indesiderati

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* vedi “Il compostaggio domestico: istruzione per la pratica”

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TA B E L L A 2 C O S A S I P U Ò C O M P O S TA R E

IN BUONAQUANTITÀUMIDO

Scarti di pulizia della frutta(escluse le bucce di agrumi)e della verdura

molto indicati e indispensabili per ilfabbisogno nutritivo dei microrganismidecompositori

IN BUONAQUANTITÀUMIDO Fiori recisi o appassiti, piante

con pane di terrase ci sono parti legnose meglio sminuz-zarle prima

IN BUONAQUANTITÀUMIDO Pane ra�ermo o ammu�to,

gusci delle uovaridurre tali materiali in piccoli pezzi perfacilitarne la decomposizione

IN BUONAQUANTITÀSECCOFogliame, paglia, segatura

e truciolibuon materiale secco da miscelare semprecon gli altri scarti organici freschi

IN BUONAQUANTITÀSECCOCartone altro materiale secco da miscelare con

scarti più umidi

IN BUONAQUANTITÀSECCORametti da potatura, cortecce altro materiale secco da lasciare anche un

pò grossolano in modo da creare porosità

IN BUONAQUANTITÀSECCOCarta non patinata, fazzoletti di

carta, carta da cucina, salviette si tratta di cellulosa, ottimo materiale secco

IN BUONAQUANTITÀSECCOSfalci d’erba appassiti o seccati

IMPORTANTE: L’ERBA DEVE ESSEREAPPASSITA O SECCATA. Se non è appassita è necessariomiscelarla con altro materiale secco

POCOUMIDO Avanzi di verdure cotte meglio limitare l’apporto per non attrarreinsetti e animali indesiderati

POCOUMIDO Bucce di agruminon introdurrre quantità troppo elevate emanternere miscelata la massa per qual-che giorno

POCOUMIDO Olio di cucina se utilizzati in modo consistente tendonoa bloccare il �usso di ossigeno

SECCO introdurre nel composter in piccola quan-tità e sminuzzare

POCOSECCOFoglie di noce, quercia,castagno e faggio

meglio mescolarle con foglie di altre essenzeperchè contengono tannini che possono ral-lentare la biodegradazione della miscela

POCOSECCOCenere di legna meglio se aggiunta come integratore (conte-nendo calcio e potassio) al compost maturo

POCOUMIDOAvanzi di carne e pesce (siacrudi che cotti) salumi e formaggi

meglio evitarli: possono attrarreospiti indesiderati

MATERIALE QUANTITÀ SUGGERIMENTIUMIDOSECCO

Per ottenere una buona miscela di partenza per ilcompost è indispensabile unire “ingredienti” umidi, edunque fortemente biodegradabili, con altri secchi, apiù lenta degradazione, per i motivi di seguito spiegati.In generale, è possibile compostare quasi tutti i ri�utiprovenienti dalla preparazione e dal consumo dei cibie gli sfalci del giardino. Non tutti i materiali, però, pos-

sono essere utilizzati nelle stesse quantità. Inoltre, oc-corre sminuzzare i materiali più resistenti alla biode-gradazione, per aumentare la super�cie adisposizione dei microrganismi. Nella tabella se-guente (n.2) sono indicati quali materiali inserire e inquali proporzioni,evidenziando se costituiscono parteumida o secca della miscela di partenza.

Foglie di piante coriace (magnolia,kaki, lauro, ecc.) e aghi di conifere POCO

LA SCELTA DEGLI INGREDIENTI: CHE COSA SI PUÒ COMPOSTARE A

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Alcuni ri�uti non possono essere compostati (vedi latabella n.3), perchè non sono biodegradabili, o co-

munque si degradano troppo lentamente, o perchècontengono sostanze pericolose.

TA B E L L A 3 C O S A N O N S I P U Ò C O M P O S TA R E

NO Vetro, ceramica, plastica, alluminio,metalli, gomma, carta patinata (riviste) non sono biodegradabili

NO Tessuti la biodegradazione è troppo lenta

NO Farmaci scaduti, pile scariche, vernicie qualsiasi altro prodotto chimico contengono sostanze pericolose

NO Scarti di legname trattato con prodotti chimici

le sostanze chimiche sono bioaccumulabilicioè persistono nel tempo

NO Piante ammalate di cancro al legno gli agenti patogeni possono rimanerenel compost maturo

NO Pannolini sono di materiale sintetico

NO Ossa, gusci di cozze e vongole la biodegradazione è troppo lenta

NO Cenere di carbone, fuliggine la biodegradazione è troppo lenta

NO Sacchetti dell’aspirapolvere nella polvere vi possono esseresostanze inquinanti

MATERIALE SUGGERIMENTIQUANTITÀ

IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO: ISTRUZIONI PER LA PRATICA

Come abbiamo già detto per compostare i nostri ri�utinon dobbiamo far altro che imitare la natura. Ed è pro-prio da questa che ci vengono 4 preziose regole pergarantire al processo il corretto svolgimento:1.La scelta del luogo giusto per la collocazione della

compostiera o del cumulo;2. La preparazione del fondo;3. La miscela degli ingredienti: la proporzione fra

secchi e umidi, la porosità, l’umidità;4. La cura della miscela.

Come recita il proverbio, chi ben comincia è a metàdell’opera! Questo è proprio vero nel caso del com-postaggio domestico.Dopo aver deciso quale sia il sistema che meglio siaddice al nostro giardino (vedi “La scelta del sistemamigliore per il compostaggio domestico: osserviamo

il nostro giardino”) occorre posizionare la compostiera,disporre il cumulo o scavare la buca nel luogo adatto.Questo luogo deve essere:■ non troppo vicino ai con�ni delle case dei nostri

vicini;■ accessibil in ogni periodo dell’anno: se, per

esempio, una parte del nostro giardino diventaparticolarmente lussureggiante nella bella sta-gione, e dunque meno praticabile, è bene siste-mare il cumulo o la compostiera altrove;

■ il più possibile ombreggiato, meglio ancora sel’ombra è prodotta da un alberello o da un cespu-glio che perde le foglie in inverno. In estate, infatti,l’insolazione diretta potrebbe asciugare troppo lamiscela, mentre il sole in inverno è prezioso peraiutare lo sviluppo dei microrganismi responsa-bili della decomposizione.

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Quando il luogo è stato individuato, dobbiamo ri- cordarci che al compost piace avere sempre i“piedi asciutti “!Dobbiamo cioè preparare un fondo su cui pog-giare la compostiera o il cumulo in modo tale dagarantire che non vi sia mai ristagno d’acqua. Labiodegradazione stessa , infatti, produce acquache depositandosi negli strati bassi della miscelaporterebbe a processi di putrefazione , ossia didegradazione in assenza di ossigeno. Questo po-trebbe generare cattivi odori e attirare sgraditivisitatori.La preparazione del fondo non è comunqueun’operazione di�cile . È infatti su�ciente siste-mare alla base della compostiera o del cumulopoggiato sul terreno uno strato di legnetti lunghi15 cm, avente spessore di circa 20 cm. Nel casodel cumulo in buca, abbiamo già precisato che ilmateriale deve poggiare su un bancale di legno osu della ghiaia.

Il compostatore più scrupoloso pone al di sotto deilegnetti un pezzo di rete di metallo o in plastica, conmaglie di circa 1 cm: si evitano così i tentativi di in-trusione dal basso di “malintenzionati”…Prima di predisporre la miscela degli ingredienti,un’ultima accortezza: sopra allo strato di legnetti,è opportuno spargere del terricccio già maturo,per uno spessore di circa 5 cm.Questo fornisce l’innesco microbico per permet-tere l’attivazione dei processi di biodegradazione.

Gli organismi che prendono parte al processo didecomposizione hanno bisogno di ua nutrizioneequilibrata, come del resto tutti noi! Per ottenerla bi-sogna rispettare, innanzitutto, una regola: il mate-riale da compostare deve essere vario e benmiscelato.

Gli elementi umidi e secchi(vedi tabella n.2) devonoessere nelle giuste proporzioni, perchè i primi ap-portano proteine , e dunque azoto, e i carboidrati,

cioè carbonio. Il rapporto carbonio/azotoè molto importante per l’andamento della biodegra-dazione: i microrganismi trasformano i residui orga-nici in humus solo se il rapporto C/N (Carbonio /Azoto) è compreso tra 20:1 e 30:1. I materiali secchihanno un rapporto C/N comprreso tra 40 e 100; quelliumidi fra 2 e 25. Attravero una loro giusta propor-zione, si raggiunge così il rapporto desiderato.

Per una buona preparazione, è meglio adottare latattica delle strati�cazioni successive . Si procedealternando, per due volte, uno strato di ingredientiumidi con uno strato di ingredienti secchi, ognunodi circa 5 cm. Bisogna poi mescolare i 4 strati moltobene. In questo modo si ottiene il giusto rapporto C/Ne una miscela equilibrata, con uno spessore com-plessivo di circa 20 cm.

È importante sminuzzare bene i materiali, soprat-tutto quelli duri e legnosi.Una volta preparato questo strato di circa 15/20cm con la giusta proporzione di ingredienti, si ag-giunge un pò di terriccio (5 cm. circa) per con-sentire di accellerare la decomposizione, assorbirel’umidità e togliere eventuali cattivi odori. Poi si ricomincia.

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cioè carbonio. Il rapporto carbonio/azotoè molto importante per l’andamento della biodegra-d

Ricapitolando:1. Preparazione del fondo,

con rete (metallica o di plastica), strato di legnetti per 20 cm,terriccio per uno spessore di 5 cm;

2. Miscela equilibrata e mescolata per uno spessore di 15 - 20 cm;

3. Terriccio per uno spessore di 5 cm;4. Nuovo strato di miscela;5. Nuovo strato di terriccio…

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legnetti

terriccio

miscela

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La presenza di materiali secchi conferisce poro-sità alla miscela, permettendo un su�ciente ri-cambio d’aria e un buon apporto di ossigeno : labiodegradazione deve avvenire in presenza di os-sigeno; infatti se manca l’ossigeno , si innescanoprocessi fermentativi che portano a cattivi odori .Ricordatevi inoltre di non comprimere il materiale.Per avere sempre a disposizione gli indispensabilimateriali secchi potrebbe essere opportuno creareuna piccola zona di accumulo delle frasche e dellefoglie, che così hanno anche il tempo per seccarsi.In caso di carenza dei materiali secchi , si possonoaggiungere dei pezzi di cartone piuttosto grossolani.L’umidità deve essere su�ciente per consentirel’attività dei microrganismi, ma non deve mai es-sere eccessiva perchè il suo ristagno sottrae os-sigeno alla miscela , determinando condizioni dimancanza di ossigeno.Per consentire la corretta umidità bisogna utiliz-zare una giusta proporzione di ingredienti umidi egarantire la porosità di cui si è detto sopra.Per quanto riguarda la proporzione degli ingre-

Se abbiamo scelto la compostiera in plastica o lacompostiera “fai da te” i diversi strati farannocrescere il cumulo in altezza; il primo compost amaturare sarà quello sul fondo.Se stiamo operando con il cumulo in buca o pog-giato sul terreno, l’aggiunta del materiale avverràinvece in senso orizzontale.

Bene! A questo punto la miscela inizia il suo na-turale processo di biodegradazione.Il nostro compito adesso è quello dell’osserva-tore, attento alle eventuali esigenze del compostin maturazione. Un compito da assolvere perio-dicamente è quello di smuovere il cumulo , �no arivoltarlo.

dienti umidi, si è già detto che devono essere unpò meno rispetto a quelli secchi; in estate però,quando il cumolo tende a seccarsi, se ne possonoaggiungere in quantità maggiore. Una sempliceveri�ca del grado di umidità del cumulo si può farecon il “ test del pugno ”, come illustrato nel dise-gno che segue. Si prende una manciata di miscelae la si stringe in mano: l’umidità è quella giusta secompaiono delle goccioline d’acqua; se queste di-ventano troppe e la nostra mano si bagna com-pletamente, la miscela deve essere rivoltata (vedidi seguito) in una bella giornata di sole oppuredeve essere arricchita con alcuni ingredienti sec-chi. Al contrario, se la nostra mano resta comple-tamente asciutta, la miscela è troppo secca eallora dobbiamo inna�arla.L’umidità eccessiva si evita facilmente garan-tendo alla compost “i piedi asciutti”, come giàspiegato, e la giusta porosità. La regolazione del-l’umidità di una miscela ben preparata e che pro-cede per il meglio si limita ad alcune inna�atureperiodiche per bilanciare l’evaporazione.

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Il rivoltamento garantisce il ricambio d’aria e la ri-vitalizzazione del processo.

Nel caso in cui la porosità della miscela sia bassa,i rivoltamenti devono essere più frequenti.La biodegradazione infatti consuma l’ossigenopresente che viene sostituito dall’ingresso di ariadall’esterno.

Il nostro ruolo di osservatore deve considerareanche il grado di umidità della miscela per prov-vedere all’inna�amento , se troppo secca, o asmuoverlo nuovamente , se l’umidità è eccessiva ,come già spiegato.

Volendo essere dei compostatori scrupolosi, maanche per dilettarci un pò, possiamo monitorarela temperatura , la quale è indicativa del correttoandamento del processo di compostaggio.Possiamo utilizzare sia un termometro in metallo(che a�onderemo nella miscela per circa 30/40 cm.per evitare l’in�uenza della temperatura esterna),sia, in modo più approssimato, la mano, ponendolasulla super�cie esterna della compostiera.Se gli ingredienti sono giusti, l’acqua e l’ossigenosu�cienti, l’innesco dell’attività microbica portaad un sensibile innalzamentodella temperatura,che oscilla, inizialmente, fra 45 e 60 °C . In questafase si realizza l’igienizzazione degli ingredienti,perchè le temperature raggiunte eliminano i bat-teri indesiderati; il processo prosegue poi senzaalcuna emissione di odori molesti. Il consumo diossigeno diviene consistente.

Se la porosità della miscela non è su�ciente, l’os-sigeno consumato non è rimpizzato da nuova ariache �ltra dall’esterno, il processo di biodegrada-zione si arresta e la temperatura scende improvvi-samente. Bisogna allora intervenire prontamentecon un energico rivoltamento del cumulo, per dareuna boccata d’ossigeno ai decompositori.Il processo di compostaggio riprende così il suodecorso normale, il quale prevede che la tempe-ratura discenda gradualmente, �no ad assestarsicon quella dell’ambiente circostante.

A questo punto, la sostanza organica è degradatae il compost è pronto.

L’ultimo strato, che contiene il materiale più fresco,deve essere smosso quando raggiunge uno spes-sore di 10 - 15 cm. per evitare che si compatti troppo.Un’azione più energica, che muova il materiale coin-

volgendo diversi strati, è assolutamente indispensa-bile; la frequenza varia in estate e in inverno, comeschematizzato nella tabella n. 4.

TA B E L L A 4 F R E Q U E N Z A D E I R I V O LTA M E N T I

1° Rivoltamento

2° Rivoltamento

3° Rivoltamento

RIVOLTAMENTI PERIODO AUTUNNO - INVERNOPERIODO PRIMAVERA - ESTATE

PERIODO AUTUNNO - INVERNOdopo 20 giorni

dopo 2 mesi

dopo 4 mesi

dopo 30 giorni

dopo 3 mesi

dopo 5 mesi

neùipenoiza’nUmc51-01ideros

mseresseeved,otartsomitlu’LL’

airetamliavoumehc,acigrenttapmocisehcerativerep.mnuegnuiggarodnauqossomùipelairetamlieneitnocehc

lenotazzitamehcsvazneuqerfral;elib

sisrevidodneglov

-niocela.opporti

-sepson,ocserfrù

.4.nallebatallc,onrevninieetatseniairav

psidnietnematulossaè,itarts

emoc-asnep

AME

3° Rivoltame

2° Rivoltame

1° Rivoltame

TTAMENTILLTRIVO

ERF4ALLEBAT

A

ento

ento

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dopo

dopo

dopo 2

PERIODO PRIMENTI

MATLOVIRIEDAZNEUQ

TE

4 mesi

2 mesi

20 giorni PER

AATETTAVERA - ESA PER

ITNEM

RIODO AUTUNNO - INVERNO

dopo 5 mesi

dopo 3 mesi

d p gi iRIODO NVERNOO AUTUNNO - INdopo 30 giorni

vichepresenteadargedoibaL

i rivoltamenti d liucniosacleN

vitalizzazione d otnematlovirlI

dall’ingressosostituitoieneso’lamusnocittaffanienoiza

devono essere più frequentbaisalecsimalledàtisoropa

del processo.aira’doibmacirliecsitnarag

tamusnoconegislledàtisoropaleS

ariadioonegiss

ti.,assab

-iralea

sso’dataccobanurocigrenenunocangosiB.etnemasleatserraisenoizetse’lladartl�ehc

rr

nono,etneic�usènonalecsima

.irotisopmocediaonegisep,olumucledotnematlovimatnorperinevretniarollaa

pppgr

miednecsarutarepmetageedddooiibidossecorpli,onre

vounadotazzipmirè

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aaade

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retnneeem-

m

divvo-adarairaav

essereolendoV

come già spiegounolrevoumsanni’llaeredev

gradoil ancheolourortsonlI

dall’esterno.

scrupolcompostatorideie

gato.cceèàtidimu’les,etnemavo

cesopportes,otnema�ape misceladellaumiditàdi

isnocevederotavressoid

maosi,

,avissecao,caa,c,c

prov-er erared

e il compost è proal,otnupotseuqA

con quella dell’am gdiscendaratura

normale,decorsocomdiprocessoIl

onto.argedèacinagroaznatsosa

mbiente circostante.assesad�nogradualmente,

temlacheprevedequaleil,icosìriprendempostaggio

atada

starsimpe-

suol

ingrediengliSeeic�repusallusùipodomni,ais�ni’lerativerepmeredno�aehc(zilituomaissoP

andamento de temperaturala

anche per dilet

l’osel’acquagiusti,sononti.areitsopmocalledanretseop,onamal,otamissorppaùearutarepmetalledazneu�03acricrepalecsimallenom

niortemomretnuaiserazz l processo di compostaggio

cdelindicativaèqualela,mon ttarci un pò, possiamo pp

ssigeno

alodneno,)anretse.mc04/0ollatem

o.correttonitorare

ossigeno divien emissioalcuna

indesideratteritempleperchè

azzilaerisesaffainiz oscilla,che

sensibile unadl’innsu�cienti,

gg

ne consistente.consIlmolesti.odoridine

poprosegueprocessoilti;eliminanraggiunteperature

ergniilgedenoizazzineigi’lIn.°C60e45frazialmente,

temperdella innalzamentoe microbicadell’attivitàescoqg

disumosenzaoi

bat-ino,itneide

questanraturaa,

portaag

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Page 11: COMUNE DI RIGNANO FLAMINIO DIFFERENZIAMO RIGNANO …5 5 legno o su della ghiaia. Indipendenza da clima La necessità di rimuovere il compost maturo; B. LA COMPOSTIERA FAI DA TE Con

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Page 12: COMUNE DI RIGNANO FLAMINIO DIFFERENZIAMO RIGNANO …5 5 legno o su della ghiaia. Indipendenza da clima La necessità di rimuovere il compost maturo; B. LA COMPOSTIERA FAI DA TE Con

DIFFERENZIAMO RIGNANO

DIFFERENZIAMO