COMUNE DI PORCARI · la propria esperienza quotidiana dello spazio architettonico e urbano ......

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COMUNE DI PORCARI PROGETTO: PIANO PER L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE ELABORATO: RELAZIONE TECNICA Novembre 2016 PROVINCIA DI LUCCA Settore Urbanistica PROGETTISTA: Arch. Pacifico Fanani COLLABORATORE: Elisa Picchi RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Arch. Aldo Gherardi ASSESSORE ALL'URBANISTICA: Leonardo Fornaciari SINDACO: Alberto Baccini P.E.B.A. Porcari

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COMUNE DI PORCARI

PROGETTO:

PIANO PER L'ABBATTIMENTO DELLEBARRIERE ARCHITETTONICHE

ELABORATO:

RELAZIONE TECNICA

Novembre 2016

PROVINCIA DI LUCCASettore Urbanistica

PROGETTISTA:Arch. Pacifico Fanani

COLLABORATORE:Elisa Picchi

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:Arch. Aldo Gherardi

ASSESSORE ALL'URBANISTICA:Leonardo Fornaciari

SINDACO:Alberto Baccini

P.E

.B.A

. Por

cari

Relazione sulle azioni svolte per la redazione del Piano per l’Abbattimento delle Barriere

Architettoniche del Comune di Porcari in provincia di Lucca.

L’approccio alla vivibilità urbana per rendere concreto il diritto alla città, all’autonomia e alla vita

indipendente, è ancora dominato dalla cultura delle cosiddette barriere architettoniche, incentrata sugli

“utenti disabili tipo” rappresentati, generalmente, da chi è costretto ad usare la sedia con ruote. Questa

visione alimenta un immaginario collettivo che coniuga solo disabilità con spazi medicalizzati e

marginalizzanti e non riconosce invece le esigenze delle persone di ogni età nelle diverse stagioni della loro

vita. Di fatto la città che ne deriva non rispecchia nessuna età e paradossalmente sono gli abitanti, adulti e

bambini, vecchi e giovani, donne e uomini, a doversi adattare ai suoi spazi, orari e tempi. Il corpo delle

persone reali spesso è rimosso anche dai programmi e piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche,

strumenti che non dialogano con gli altri piani di settore che dovrebbero assumerne le finalità, per concorrere

alla qualità dei tempi e degli spazi di vita (es. Piano della mobilità urbana compresa quella pedonale, PUT

Piano Urbano del Traffico che al capo primo prevede il piano della pedonalizzazione della città, Piano delle

Funzioni, Piano dei Tempi, ecc.). A questa lacuna la legge regionale 1/2005 pone una soluzione indicando

chiaramente nel censimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche e nel conseguente piano

d’intervento per l’abbattimento delle stesse inseriti nel contenuto del regolamento urbanistico, la

metodologia operativa d’intervento.

Nella presente ipotesi di lavoro, l’accessibilità è considerata prima di tutto un valore che si traduce

anche in qualità edilizia e urbana nel tentativo di garantire, ad ogni persona, una città pienamente vivibile in

ogni tempo della vita e in grado di tradurre in fatti le aspettative per una città più comoda e più sicura nella

speranza che possa essere anche più bella.

Un corretto approccio delle Amministrazioni alla questione rende il cittadino consapevole del

problema accessibilità e conseguentemente si creano i presupposti per la formazione di una cultura che

privilegia la vita in spazi ospitali realizzando nel contempo quella coesione sociale ed il sentimento di

appartenenza di una comunità con il proprio territorio determinandone il senso profondo della propria

identità. Le leggi nazionali e regionali in materia prescrivono che l’accessibilità deve essere garantita a

“chiunque”, in qualunque condizione fisica e sensoriale, temporanea o permanente. Per un rilevamento

puntuale dello stato esistente, consapevole dei bisogni degli abitanti, dai bambini agli anziani, alle persone

con disabilità motorie e/o sensoriali, è quindi importante non escludere forme di coinvolgimento e

partecipazione diretta dei cittadini. Il lavoro di analisi sarà più puntuale e proficuo se chi lo svolge riesce ad

andare oltre il rilevare lo stato degli spazi e a mettere sempre in relazione “le prestazioni” di uno spazio con

le esigenze, i bisogni e aspettative delle diverse persone che lo abitano. La partecipazione non è finalizzata a

progettare l’accessibilità urbana (questo è un compito ed una responsabilità dei tecnici), ma ad arricchire con

la propria esperienza quotidiana dello spazio architettonico e urbano ancora difficilmente accessibile, le

conoscenze necessarie ad ogni tecnico-progettista per realizzare una città pienamente vivibile ad ogni età.

Quindi i cittadini (bambini, donne, anziane/anziani, persone con disabilità motorie e/o sensoriali),

partecipano alla ricerca per migliorare la qualità degli spazi. Una ricerca partecipata che dovrebbe

caratterizzare la prima fase del lavoro. Questa è la premessa indispensabile per garantire un approccio alla

progettazione riferita alle persone reali, libera dagli schemi e dai rigidi modelli spaziali dei manuali, aperta ai

bisogni di ogni persona e alle specificità dei luoghi.

OBBLIGHI E VINCOLI PER I COMUNI DELLA TOSCANA:

Le normative regionali che al loro interno prevedono disposizioni in materia di Accessibilità e

Barriere Architettoniche, sono varie e complete tanto che le Amministrazioni comunali hanno a disposizione

strumenti efficaci per affrontare la problematica. Unendo quindi le disposizioni nazionali che vincolano i

Comuni a redigere il Piano di Abolizione delle Barriere Architettoniche (L.41/1986), con le disposizioni

regionali che stabiliscono le modalità di stesura dei Piani e l’obbligo di accantonare delle somme da

destinare alla stesura dei Piani ed alla realizzazione degli interventi di abolizione delle Barriere

Architettoniche (L.R.47/1991), e con le più recenti disposizioni che impongono ai Comuni la predisposizione

delle Mappe dell’Accessibilità Urbana (L.R.23/2001) integrata negli strumenti urbanisti del regolamento

urbanistico della L.R. 01/2005 (art. 37 attuato con il regolamento 41/R del 29 luglio 2009) e della recente

L.R. 65/2014 (art. 62 comma i, art. 95 comma 6 e art. 245 comma u), si prefigura per le Amministrazioni

locali una serie di obblighi non derogabili, in tema di accessibilità urbana e pianificazione dell’abbattimento

delle barriere architettoniche. L’art. 6 del D.P.G.R. 74/2006, prevede che l’erogazione dei finanziamenti

regionali a favore di enti pubblici che presentano progetti di superamento della barriere architettoniche, è

vincolato all’esistenza del P.E.B.A. (“Per i progetti relativi all’abbattimento di barriere architettoniche, si

concorda che l’erogazione degli eventuali finanziamenti oltre la quota di anticipo sarà attivata solo quando

sarà predisposto da parte delle amministrazioni locali interessate il Piano per l’eliminazione delle Barriere

Architettoniche (verificato in sede di monitoraggio).

L’obbiettivo da perseguire nella redazione del PEBA si riassume in quattro punti principali:

1. raccogliere le informazioni necessarie ad acquistare un quadro esaustivo delle tematiche in tema di

necessità urbana;

2. adempiere alle normative vigenti in materia;

3. realizzare uno strumento programmatico di intervento;

4. creare supporti informativi in grado di permettere una facile ed immediata consultazione delle

informazioni, ma soprattutto costruendo il primo ausilio necessario alle persone con semplici o

particolare disabilità, per conoscere lo spazio che dovranno percorrere, vivere ed utilizzare.

Di seguito, in maniera sintetica, si relaziona le fasi del lavoro eseguito.

Fase nr. 1 – Azioni di predisposizione – realizzata

Azioni organizzative – Raccolta del materiale di riferimento –

Le azioni di questa fase sono caratterizzate dalla presentazione del “progetto” ai relativi “gruppi di lavoro e/o

interesse” con l’obbiettivo di raccogliere notizie generali sugli spazi edilizi ed urbani e sul loro contesto

funzionale e prestazionale.

Le azioni organizzative sono state completate da incontri con i dirigenti dei settori funzionali più

direttamente coinvolti dal tema, dalla raccolta del materiale cartografico, dalla raccolta dei dati sulle strutture

che accolgono servizi e funzioni comunali, dalla raccolta sui dati sugli edifici privati aperti al pubblico

(verifica della predisposizione e presentazione al sindaco del programma di adeguamento alle disposizioni

normative nazionali e regionali in materia), dall’informatizzazione e inserimento dei dati delle strutture da

rilevare, dalle azioni organizzative necessarie per il rilievo e alla strutturazione dei dati per costruire un

archivio informatizzato.

Elaborazione materiale cartografico

Sulla base del materiale consegnato è stata predisposta la cartografia per l’elaborazione delle tavole del piano

per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Obiettivi: Realizzazione del materiale da elaborare in fase di redazione del piano

Scelta delle strutture da rilevare – predisposizione al rilievo –

Dall’osservazione diretta, da colloqui per raccogliere le informazioni generali sui modi d’uso degli spazi, sui

diversi tipi di fruitori, sui loro livelli di soddisfacimento, dalle indicazioni fornite dall’amministrazione, sono

state delineate le zone di rilievo e l’elenco delle strutture di interesse pubblico ubicate lungo i percorsi

prescelti.

Obiettivi: Scelta degli ambiti oggetto del rilievo ambientale, contestualizzazione del progetto nell’ambito

urbano

Fase nr. 2 – Rilievo sperimentale degli itinerari – realizzata

La seguente fase viene divisa secondo le zone urbane oggetto dell’azione di formazione del quadro

conoscitivo di riferimento.

Rilievo di massima delle strutture e dei percorsi

Ha consentito di individuare, in prima approssimazione, i problemi relativi all’accessibilità, nodi di conflitto

persone-ambiente di tipo fisico-sensoriale, e di mettere in luce le eventuali potenzialità da utilizzare per

migliorare complessivamente la qualità degli spazi edilizi ed urbani.

Obiettivi: Scelta delle strutture da rilevare evidenziando quelle che non contengono i minimi pre-requisiti di

accessibilità anche con accompagnatore.

Rilievo delle strutture e dei percorsi di riferimento

Sulla base del rilievo è stata eseguita la schedatura di massima delle strutture e di dettaglio dei percorsi

urbani, riempiendo le apposite schede di rilievo. Il rilievo delle condizioni di conflitto uomo-ambiente ha

contenuto tutte le informazioni riguardanti:

a. requisiti di fruibilità,

b. analisi delle facilitazioni,

c. informazioni di carattere generale sui dati ambientali,

corredate da elaborati grafici e rilievi fotografici.

Sono state oggetto di rilievo ambientale le aree urbane lungo Via Romana Ovest, Via Roma e Via Romana

Est, dal Centro Diurno di Rughi allo Stadio Comunale, tutti gli edifici comunali, le scuole e il Cimitero

Nuovo di Via Sbarra; nella frazione di Padule il rilievo ha riguardato l’edificio che ospita la scuola materna e

l’asilo nido, e infine il Campo Sportivo adiacente.

Il rilievo di massima delle strutture si è basato sull’analisi dei pre-requisiti dell’accessibilità indicando per

ciascuna di esse la valutazione del grado di accessibilità degli ingressi principali e di quelli secondari

eventualmente adattati.

La valutazione dei pre-requisiti ha preso in considerazione l’accesso alla struttura ed in particolare:

a. la presenza di dislivelli non raccordati (gradini, scale, ecc.) di altezza superiore a quella consentita

dalla legge e comunque di difficile superamento anche con un eventuale accompagnatore.

b. la larghezza delle porte di accesso e della loro “luce utile di passaggio” considerando come fruitore il

portatore di disabilità in carrozzina.

Sulla base di queste premesse sono state oggetto di rilievo e schedatura le seguenti strutture di interesse

pubblico:

nr. 1 – Municipio

nr. 2 - Piazza Felice Orsi

nr. 3 - Fondazione “Giuseppe Lazzareschi”

nr. 4 - Poste Italiane

nr. 5 - Cimitero Centrale Via Romana Ovest

nr. 6 - Anagrafe – Vigili Urbani

nr. 7 - Piazzetta Salvatore Uda

nr. 8 - Chiesa S. Giusto

nr. 9 - Scuola dell’Infanzia Via Giannini

nr. 10 - Centro Noleggio B-Ciclo – Piazza Unità d’Italia

nr. 11 - Fontanello pubblico – Piazza degli Alpini

nr. 12 - Bagni Pubblici

nr. 13 - Palestra Provinciale

nr. 14 - Parco giochi c/o Palestra Provinciale

nr. 15 - Complesso Scolastico “Orsi-La Pira”

nr. 16 - Biblioteca Comunale

nr. 17 - ITCG “A. Benedetti”

nr. 18 - Auditorium “Da Massa Carrara”

nr. 19 - Oratorio “Il Campanile”

nr. 20 - Campo da calcio c/o Cavanis

nr. 21 - Campi polivalenti c/o Cavanis

nr. 22 - Farmacia Comunale

nr. 23 - Scuola dell’Infanzia Via Sbarra

nr. 24 - Scuola Media “E. Pea”

nr. 25 - Croce Verde

nr. 26 - Campo Sportivo

nr. 27 - Campi da tennis

nr. 28 - Centro Diurno Anziani “Il Girasole” (Rughi)

nr. 29 - Centro Ricreativo “Don Turno Simi” (Rughi)

nr. 30 - Cimitero Nuovo Via Sbarra

nr. 31 - Scuola dell’Infanzia Via Boccaione – Nido d’Infanzia “Alice” (Padule)

nr. 32 - Campi da Calcio (Padule)

Obiettivi: Rilevazione dei conflitti uomo-ambiente tramite il rilievo ambientale.

Scelta dei percorsi e delle strutture e metodologia di lettura delle informazioni

Redazione dei dati

Sulla base del rilievo sono stati inseriti i dati realizzando la schedatura di informazione sull’accessibilità

delle strutture e dei percorsi.

Obiettivi: Riunificazione dei dati raccolti in sede di rilievo ambientale.

Rilievo ambientale dei percorsi

FOTO

Scalino tra l’area pedonale, antistante l’ingresso della casa comunale, e il vialetto che conduce ai parcheggi

Parcheggio riservato di dimensioni ridotte

Scalino sulla segnaletica orizzontale servente il marciapiede intorno Piazza Unità d’Italia

Ostacoli (fontana, pluviali, pali illuminazione pubblica) sul marciapiede in via della Chiesa

Parcheggio selvaggio su rampetta di raccordo strada-marciapiede (Viale Marconi)

Mancanza di attraversamento segnalato su Viale Marconi

Ostacoli (fioriera e palo illuminazione pubblica) in Via Roma

Ostacolo su marciapiede del parcheggio servente Piazza F. Orsi

Ostacoli su marciapiede sito in Via Roma

Ostacolo su attraversamento non segnalato sito in Via Roma

Scalino su segnaletica orizzontale di fronte all’ingresso del cimitero Monumentale

Ostacoli (fioriere) e scalini sui marciapiedi all’ingresso del cimitero Monumentale

Attraversamento segnalato usato impropriamente su Via Roma

Attraversamento segnalato su Via Roma

Scalino su marciapiede e parcheggio selvaggio su Via Roma

Ostacoli ( pali di bacheche, segnaletica verticale e pubblica illuminazione) su marciapiede in Via Roma

Scalino su vialetto in prossimità nel parcheggio riservato in Piazza degli Alpini

Scalini sul marciapiede in Via Catalani

Area di pertinenza in ghiaia, della scuola per l’infanzia in Via Giannini, antistante la rampa d’ingresso

Scalino sul marciapiede e nelle porte di accesso dei bagni pubblici in Piazza degli Alpini

Viale in ghiaia all’interno dello stadio Comunale

Scalini sulle porte di accesso degli spogliatoi campi da tennis

La schedatura degli edifici

Fase nr. 3 – Integrazione delle informazioni – realizzata

Verifica dello stato dei lavori

Le informazioni raccolte e standardizzate sono state oggetto di verifica da parte delle parti interessate

dall’Amministrazione Comunale.

Obiettivi: Colmare alcune lacune emerse in fase di rilievo.

Integrazione delle informazioni

In questa fase sono state integrate le informazioni raccolte, strutturando le nuove informazioni aggiuntive a

completamento della fase di rilievo ambientale.

Obiettivi: Integrare le informazioni.

Verifica del rilievo ambientale – Redazione conclusiva del dati – Predisposizione della pianta

dell’Accessibilità –

A seguito delle indicazioni rilevate e delle integrazioni richieste è stata completata la fase di rilevazione.

In questa fase viene organizzata la pianta dell’accessibilità così come da richieste dalla normativa vigente.

Obiettivi: Conclusione della fase conoscitiva e predisposizione del materiale di riferimento all’elaborazione

della mappa dell’accessibilità.

Fase nr. 4 – Valutazione sullo stato d’accessibilità – realizzata

Valutazione del grado di accessibilità

Sulla base dell’intera fase conoscitiva sono state valutate le strutture e percorsi rilevati.

Le valutazioni sono riassunte in sei categorie per diversa tipologia d’utenza.

A seguito della rilevazione è stato espresso un giudizio sintetico sull’accessibilità e fruibilità dell’attività

rilevata. Si ribadisce comunque che al di la dei giudizi sintetici che sono riportati per comodità e rapidità di

consultazione della guida, sono i dati oggettivi quali dimensioni e caratteristiche morfologiche e tipologiche

che devono essere utilizzate dal fruitore della guida per capire le condizioni dell’esercizio.

Categorie sintetiche:

a. in autonomia

b. con assistente

c. con accompagnatore consigliato

d. con accompagnatore necessario

e. con difficoltà anche in presenza di accompagnatore

f. non accessibili

Il giudizio di “in autonomia” viene espresso quando non esistono condizioni di “conflitto” tra la persona e

l’accessibilità dell’ambiente rilevato.

Il giudizio “con assistente” viene espresso quando esistono condizioni circoscritte di “conflitto” tra la

persona e l’ambiente, in grado eventualmente di essere superate con l’ausilio di un assistente.

Il giudizio “con accompagnatore consigliato” viene espressa quando esistono condizioni di “conflitto” o

singoli ostacoli ed impedimenti di non particolare rilievo, ma che comunque possono rendere inaccessibile e

non fruibile in autonomia, gli accessi e gli spazi rilevati.

Il giudizio “con difficoltà anche in presenza di accompagnatore” viene espresso quando coesistono

condizioni di “conflitto diffuse” e/o particolari ostacoli ed impedimenti che rendano necessaria la costante

presenza di accompagnatore, in grado di sopperire alle difficoltà ed impedimenti elencati nelle schede

descrittive.

Il giudizio “non accessibile” viene espresso quando l’accessibilità alla struttura o al percorso non è garantita,

anche con l’ausilio di un accompagnatore specifico.

Obiettivi: Strutturare il percorso valutativo delle strutture rilevate, valutando le condizioni rilevate a

seconda delle diverse tipologie d’utenza.

Redazione dei rapporti d’intervento

Sulla base dell’intera fase conoscitiva sono stati redatti i rapporti d’intervento, su questi è stato indicato la

serie di interventi atti a modificare i “conflitti uomo – ambiente” rilevati.

Obiettivi: Focalizzare le richieste, redazione degli abachi d’intervento.

Analisi delle priorità d’intervento

Sulla base dell’intera fase conoscitiva sono state valutate le strutture ed i percorsi rilevati. A conclusione

sono stati segnalati gli interventi prioritari da realizzare per risolvere condizioni circoscritte di particolare

gravità o ubicate in particolari luoghi nodali. Sarà cura di una successiva progettazione di dettaglio

quantificare economicamente ogni singolo intervento.

Obiettivi: Quantificazione di massima degli interventi di abbattimento.

Fase nr. 5 – Comunicazione dei dati – da realizzare

Programmi d’intervento

Sulla base dei “rapporti d’intervento” e delle “energie” disponibili dall’Amministrazione saranno in altra fase

redatti i programmi d’intervento, su questi saranno indicate le scale temporali delle azioni che

l’amministrazione effettuerà a scadenza annuali.

Obiettivi: Sistematizzazione secondo programmi d’intervento redatti con redazione delle carte tematiche e

del materiale riguardante le piante dell’accessibilità.

Pubblicazione dei dati

L’Amministrazione approva il piano in sede di consiglio comunale, trasmette il progetto alla Regione

Toscana e pubblica i dati e l’atto di approvazione sul sito istituzionale.

Obiettivi: Approvazione del PEBA da parte del Consiglio Comunale

Divulgazione dei dati

A seguito della fase di pubblicazione, il piano di accessibilità potrà essere reso pubblico sotto forma mappa

cartacea dell’accessibilità urbana, consultabile presso gli uffici tecnici comunali e sul sito Internet

istituzionale.

Obiettivi: Divulgazione dell’informazione raccolta

Novembre 2016

Il progettista

Arch. Pacifico Fanani