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Dott.ssa LINDA CORTELEZZI

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COMUNE DI

GUDO VISCONTI

Provincia di Milano

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

L.R. 12/2005 “Legge per il Governo del Territorio” – art. 4, succ. mod. ed integraz.; D.C.R. n. 8/351 del 13.03.2007 “Indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi”; D.G.R. n. 8/6420 del 27.12.2007 “Ulteriori adempimenti degli indirizzi generali per la VAS"; D.G.R. n. 8/10971 del 30.12.2009 “Recepimento delle disposizioni di cui al D.lgs. n. 4/2008; D.G.R. n. 9/761 del 10.11.2010 “Recepimento delle disposizioni di cui al D.lgs. n. 128/2010,

con modifica ed integrazione delle D.G.R. n. 10971/2009 e n. 6420/2008”.

RAPPORTO AMBIENTALE

OTTOBRE 2010

Aggiornato al 16 dicembre 2010

VAS – Valutazione Ambientale Strategica RAPPORTO AMBIENTALE Comune di GUDO VISCONTI (MI)

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SOMMARIO

0. PREMESSA ____________________________________________________4

1. GLI OBIETTIVI DI PIANO_________________________________________4

2. LA PROPOSTA DI DOCUMENTO DI PIANO ___________________________26

2.1 AMBITI DI TRASFORMAZIONE EDILIZIA _________________________________________________26

2.2 PREVISIONI SUL SISTEMA DELLA MOBILITÀ ______________________________________________29

2.3 AMBITI DI MITIGAZIONE ___________________________________________________________29

3. RAPPORTI TRA LA PROPOSTA DEL DOCUMENTO DI PIANO E LA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE - ANALISI DI COERENZA ESTERNA____32

3.1 PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR) _______________________________________________33

3.2 PIANO TERRITORIALE PAESISTICO REGIONALE (PTPR) _____________________________________41

3.3 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP) ______________________________44

3.4 PIANO D’AREA DELL’ABBIATENSE – BINASCHINO (PDA) _____________________________________47

3.5 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL PARCO AGRICOLO SUD MILANO (PTC – PARCO) ________51

3.6 PIANO TERRITORIALE REGIONALE D'AREA NAVIGLI LOMBARDI (PTRA – NAVIGLI) __________________55

3.7 PREVISIONI DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE E DELLA MOBILITÀ RIGUARDANTI L’AREA VASTA ___________56

4. VALUTAZIONE AMBIENTALE DELLA PROPOSTA DI DOCUMENTO DI PIANO – ANALISI DI COERENZA INTERNA__________________________________57

4.1 INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI DI COMPATIBILITÀ __________________________________________58

4.2 LE MATRICI DI CONTROLLO – DESCRIZIONE METODOLOGICA __________________________________59

4.3 LE SCHEDE DI APPROFONDIMENTO ____________________________________________________64

4.4 BREVI CONSIDERAZIONI SULLE POSSIBILI SCELTE ALTERNATIVE ESPRESSE DAL DOCUMENTO DI PIANO _____74

5. GLI INDICATORI PER IL MONITORAGGIO___________________________76

INDICE DELLE FIGURE Figura 15 – Ambiti di trasformazione – inquadramento generale Figura 16 – estratto tavola 4 PTR – Sistemi territoriali Figura 17 – estratto Tav. 2 PTR – Infrastrutture prioritarie per la Lombardia Figura 18 – estratto Tav. A PTR-PPR – Ambiti geografici Figura 19 – Estratto PTPR – carta delle unità tipologiche di paesaggio Figura 20 – Rapporti con la Pianificazione Provinciale


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Figura 21 – estratto Tavola 1 - PdA Abbiatense-Binaschino Figure 22 e 23 – estratti Tavola 2 “Temi e scenari progettuali”- PdA Abbiatense-Binaschino Figura 24 – Rapporti con la Pianificazione del Parco Agricolo Sud Milano Figura 25 – estratto Tavola 1 – PTRA Navigli Figura 26 – corografia dell’area vasta in riferimento al progetto TEM

INDICE DELLE TAVOLE TAVOLA 1 – Ambiti di trasformazione – scala 1:5.000


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0. PREMESSA Il presente Rapporto Ambientale della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Documento di Piano del nuovo Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) del Comune di Gudo Visconti (MI) e la conseguente Sintesi non Tecnica analizzano i contenuti della Proposta di Documento di Piano trasmessaci dall’Amministrazione Comunale e redatti dallo Studio Associato di Urbanistica e Pianificazione Territoriale rappresentato dal Dott. Arch. Fausto Rosso (10-21 settembre 2010). Dopo tale data, nel dicembre ’10, a seguito anche delle consultazioni tra l’Amministrazione Comunale e la cittadinanza, le varie categorie di portatori di interessi, oltre che l’apposita commissione per il PGT costituita dall’Amministrazione stessa, viene presentata una rinnovata versione di tali documenti, considerata dall’Amministrazione come definitiva e che verrà analizzata nel presente Rapporto Ambientale. Tali documenti saranno oggetto della II e conclusiva conferenza di Valutazione prevista per legge, da convocare dopo il termine di 60 gg. dalla pubblicazione e messa a disposizione degli elaborati VAS. La I conferenza VAS si è svolta in data 4 febbraio 2010 ed in tale ambito è stato preso in esame il Documento di Scoping. Esso è parte integrante della VAS e costituisce il fondamento conoscitivo dello stato ambientale del territorio derivante dalle informazioni e studi disponibili preliminarmente all’attuazione delle strategie del P.G.T. In tale documento venivano messe in luce alcune criticità connesse alle problematiche ambientali cui l’Amministrazione comunale sta cercando di porre rimedio in collaborazione con gli Enti competenti, ovvero:

⇒ l’elettrodotto attualmente all’interno del centro abitato potenzialmente responsabile di un sensibile impatto elettromagnetico, verrà spostato verso l’esterno, in area agricola;

⇒ i numerosi episodi di allagamento delle aree cittadine durante eventi meteorologici

anche di modesta rilevanza verranno scongiurati attraverso la realizzazione della soluzione progettuale proposta dal gestore della rete fognaria (CAP Holding) che prevede il convogliamento delle acque meteoriche in esubero verso l’esistente scolmatore del consorzio Zelo-Vermezzo.

1. GLI OBIETTIVI DI PIANO Gli obiettivi dell'azione strategica di governo del territorio sanciti dall’Amministrazione Comunale di Gudo Visconti possono essere di seguito riassunti nei seguenti punti essenziali:

⇒ Tutela della qualità ambientale e della salute (Obiettivo 1)


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⇒ Tutela e valorizzazione paesistica del territorio comunale (Obiettivo 2) ⇒ Miglioramento dei servizi (Obiettivo 3) ⇒ Miglioramento delle possibilità di relazione fra i cittadini (Obiettivo 4) ⇒ Miglioramento della sicurezza degli insediamenti residenziali (Obiettivo 5) ⇒ Incentivazione delle attività economiche (Obiettivo 6)

Alla luce degli indirizzi sopra richiamati, il Comune di Gudo Visconti identifica nella Relazione generale del Documento di Piano i seguenti obiettivi strategici per la valorizzazione e la trasformazione del suo territorio:

SISTEMA INSEDIATIVO

La popolazione residente attuale (31.12.2009) ammonta a 1.714 unità. Il Documento di piano indica un obiettivo quantitativo di sviluppo di 400 abitanti aggiuntivi, il che significa che, qualora le previsioni del PGT si attuassero completamente, la popolazione residente passerebbe, in un lasso di tempo non inferiore ad un decennio (ma, più realisticamente, assai più esteso), ad un totale di circa 2.114 abitanti. La quantità indicata non deriva tanto dalla previsione di una “necessità” (ossia dalla quantificazione di un fabbisogno di nuove abitazioni basato sui consueti metodi di previsione), per la quale invero sarebbe sufficiente l’indicazione di una grandezza più contenuta, quanto piuttosto dalla scelta di operare alcune trasformazioni volte al recupero, alla tutela e alla valorizzazione di due insediamenti agricoli dismessi, di interesse paesistico, che diversamente resterebbero abbandonati e lasciati al progressivo degrado con risvolti negativi sulla qualità del paesaggio: il complesso della Cascina Bianca e il complesso della Cascina Nuova. Tale scelta comporta necessariamente l’insediamento di un certo numero di nuovi abitanti, che si sommano a quelli insediabili per effetto della trasformazione dell’area dell’attuale centro sportivo comunale, trasformazione considerata irrinunciabile dall’Amministrazione Comunale per la necessità di migliorare l’assetto dell’abitato, rendere disponibili risorse per il miglioramento dei servizi pubblici e di interesse pubblico (nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione e nuovo edificio per la scuola primaria), incrementare l’offerta di servizi privati di carattere terziario e commerciale, dare vita alla creazione di uno spazio di relazione per offrire maggiori occasioni di socialità ai cittadini. Tale scelta tenta pertanto di contemperare differenti “Obiettivi generali”, comportanti differenti “Interventi”.


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Alla luce di quanto sopra, gli obiettivi riguardanti il sistema insediativo vengono declinati nei seguenti “interventi” specifici: Contenimento delle trasformazioni comportanti espansione dell’edificato Il Comune ha conosciuto nei decenni recenti un considerevole sviluppo demografico – dovuto essenzialmente alla componente migratoria – a cui ha corrisposto un notevole processo di trasformazione del territorio con sottrazione di aree agricole a favore di nuovi insediamenti residenziali. Si è anche potuto constatare che nel periodo più recente (ultimi 2-3 anni) l’incremento della popolazione si è andato progressivamente riducendo fino a far registrare (31.12.2009) un quoziente negativo. L’Amministrazione Comunale in carica intende dunque, col redigendo P.G.T., porre un freno alla trasformazione del territorio e al connesso sviluppo del numero dei residenti (poiché è la seconda delle due grandezze ad incrementarsi in funzione della prima: la popolazione aumenta con l’apporto di nuovi residenti provenienti dall’esterno in funzione dell’offerta di nuove abitazioni). Il Documento di piano delinea dunque un PGT che: – provvede al soddisfacimento dei fabbisogni abitativi aggiuntivi esclusivamente con l’utilizzo delle aree edificabili ancora disponibili (lotti liberi), col completamento dei lotti edificati non saturi, col recupero e il riuso dei fabbricati esistenti dismessi o sottoutilizzati, con la “sostituzione edilizia”, con politiche di incentivazione del miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici; – provvede a migliorare la qualità dell’abitare con interventi volti a migliorare la qualità del territorio edificato esistente sia sotto il profilo paesistico-ambientale e, soprattutto, sotto il profilo del miglioramento e dell’integrazione dei servizi pubblici e delle relative strutture. Miglioramento della qualità urbana Il Piano delle regole e il Piano dei servizi dovranno contenere norme volte al miglioramento della qualità degli interventi sia pubblici che privati, al fine di conseguire un complessivo miglioramento della qualità dell’ambiente edificato. La valutazione delle proposte di trasformazione avanzate da qualunque soggetto ai fini della formazione del P.G.T. andrà condotta tenendo conto di tutte le conseguenze indotte sul territorio sia dai nuovi insediamenti che dalle nuove infrastrutture. Ogni proposta dovrà essere valutata sia dal punto di vista dei caratteri quantitativi e qualitativi, sia per il contributo apportato al miglioramento della qualità urbana intesa come sommatoria di fattori ambientali, funzionali ed estetici. Si ritiene infatti che la valorizzazione della qualità urbana sia un investimento per il futuro irrinunciabile.


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Riqualificazione, riuso e valorizzazione di insediamenti agricoli esistenti in tutto o in parte dismessi Consiste nella previsione di interventi volti ad impedire il progressivo abbandono e decadimento degli insediamenti seguenti, consentendone, attraverso la formazione di Piani Attuativi, il riuso a favore della residenza extra-agricola (come consentito dall’art. 25, comma 5, delle n.t.a. del PTC del Parco Agricolo): – Complesso della Cascina Bianca – Complesso della Cascina Nuova. Comporta l’insediamento, complessivamente, di circa 101 abitanti aggiuntivi. Altri immobili e compendi immobiliari Oltre a quelli sopra indicati, costituisce obiettivo strategico del DP ogni altro intervento di riqualificazione e riuso di immobili e compendi immobiliari esistenti, con la possibilità di incremento della possibilità edificatoria, da negoziarsi a fronte della partecipazione a significativi incrementi dell’offerta di servizi pubblici e di interesse pubblico. Laddove le proposte avanzate dall’Operatore comportino incremento del volume massimo edificabile o dell’altezza massima degli edifici o della superficie massima copribile, l’Amministrazione Comunale – ribadita la disponibilità ad esaminare proposte – si riserva ogni valutazione e ogni decisione in funzione della compatibilità degli interventi col relativo contesto urbano, territoriale, paesistico; a tal fine ciascuna proposta dovrà essere corredata da ogni elemento utile a valutare il rapporto dell’intervento col contesto (edificato e non) ed il suo impatto paesistico, ed in particolare: – da rappresentazioni grafiche schematiche (planimetrie e prospetti schematici) degli edifici in progetto a confronto con le masse (planimetriche e in alzato) degli edifici circostanti; – da rappresentazioni tridimensionali fotorealistiche (render) dei medesimi messi a confronto con gli ingombri di quelli circostanti. Formazione, sull'area dell'attuale centro sportivo, di un nuovo insediamento residenziale con servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione E’ molto sentita dalla comunità locale, secondo le sollecitazioni che pervengono all’Amministrazione, l’esigenza di disporre di una più vasta gamma di attrezzature per lo sport e per il gioco e, soprattutto, per le attività ricreative. In particolare, sarebbe gradita a molti residenti la disponibilità di un’ “area per le feste” dotata di attrezzature fisse per cucinare, fare musica, organizzare feste, spettacoli ed altri eventi all’aperto.


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Ritenendo tali attività meritevoli di incentivazione, l’Amministrazione Comunale ha maturato il convincimento che sia opportuno ampliare l’attuale centro sportivo comunale, che si estende ora su un’area di circa 24.105 mq complessivi (misurati all’elaboratore sulla mappa catastale), migliorando la qualità delle attrezzature, ampliando la gamma delle discipline sportive e delle attività ludiche praticabili, realizzando un’ “area per le feste” atta allo svolgimento di attività spettacolari, musicali, ricreative (e, non ultime, anche culturali) all’aperto o al coperto. L’attuale ubicazione del centro sportivo non ammette tuttavia possibilità di ampliamento; è pertanto indispensabile trasferirlo altrove. L’ubicazione del nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione viene indicata dal DP a nord–ovest dell’edificato esistente, in adiacenza a quest’ultimo, su un’area più ampia (indicata nella Tav. 1 del presente elaborato con la numerazione “1”). In alternativa, il DP indica una seconda area privata a sud dell’abitato in cui può essere prevista l’ubicazione sia del nuovo polo per lo sport e le attività ricreative, sia il nuovo complesso scolastico primario (“2”). In ogni caso, sull’area dell’attuale centro sportivo è prevista la realizzazione di un intervento che integra unità abitative con funzioni accessorie, complementari e compatibili con la residenza, particolarmente opportune data l’ubicazione baricentrica dell’area: commercio al dettaglio, somministrazione di alimenti e bevande, uffici e studi professionali, attività per la cura del corpo, palestre, laboratori dell’artigianato di servizio non nocivo o molesto, ecc. Il DP raccomanda che dette attività si attestino attorno a spazi scoperti (piazza) o coperti (galleria) con caratteristiche tali da favorire la permanenza delle persone e le relazioni fra le stesse. Il DP, dopo opportune verifiche di sostenibilità economica, prevede che la realizzazione del nuovo centro per lo sport, il gioco e le attività ricreative – unitamente alla realizzazione della già menzionata nuova scuola elementare – sia resa economicamente possibile dalla cessione dell’area dell’attuale centro sportivo, ovviamente dotata di adeguata possibilità edificatoria, prevedendo plurime possibilità di attuazione dell’operazione (accordo con l’operatore privato proprietario dell’area interessata, vendita all’asta dell’area del centro sportivo e acquisizione bonaria o forzosa dell’area del nuovo centro, ecc.). Con tale operazione l’Amministrazione conta di raggiungere contemporaneamente due obiettivi: - ampliare il centro sportivo migliorandone la qualità e la gamma delle attività ludico–sportive praticabili ed implementandolo con attrezzature per la ricreazione (e la cultura) e spazi di relazione; - spostare lo stesso in zona meno centrale e più adatta, dando vita, nell’area ora occupata dal medesimo, ad un più opportuno e meglio ubicato insediamento residenziale, arricchito da funzioni accessorie, complementari e compatibili e completato dai necessari servizi (verde e parcheggi) e da opportuni spazi di relazione. La trasformazione dell’attuale centro sportivo comporta l’insediamento di circa 166 abitanti aggiuntivi.


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Mantenimento in attività della piscina esistente Le attrezzature natatorie private esistenti in Via Liberazione sono a rischio di dismissione, per la difficoltà dichiarata dalla proprietà di gestire in modo economico il servizio, stante anche la necessità di consistenti interventi manutentivi alle strutture ormai datate. La dismissione dell’attività comporterebbe il venir meno di un servizio che, pur privato e a pagamento (del resto sono a pagamento anche le strutture pubbliche), è certamente utile alla popolazione insediata (non solo a Gudo) anche per l’utilizzo che ne hanno fatto per molti anni le scuole. Il mantenimento del servizio è strettamente connesso anche all’obiettivo della tutela della salute dei cittadini. Il DP prevede dunque, anche in accoglimento di specifica richiesta della Proprietà: – di modificare la previsione del PRG, che classifica come “area standard” l’intero compendio immobiliare (comprendente oltre alle due piscine anche due case private); – di consentire, attraverso la formazione di un piano attuativo, la realizzazione di un intervento di edilizia residenziale (di limitata entità: 2.725 mq di Slp) sulle ampie aree libere esistenti; – di subordinare la possibilità di effettuazione di tale intervento al mantenimento in essere del servizio rappresentato almeno dalla piscina principale, che verrebbe resa indipendente, quanto all’accesso e al parcheggio, dagli insediamenti residenziali esistenti e previsti nell’ambito e ceduta al Comune (che ne affiderebbe la gestione per 20 anni all’attuale Proprietà). L’intervento residenziale comporta l’insediamento di circa 68 abitanti aggiuntivi.

ATTIVITA’ ECONOMICHE, PRODUTTIVE INDUSTRIALI E ARTIGIANALI Il territorio comunale vede la presenza di una zona industriale-artigianale, di limitata estensione, ubicata a nord-ovest dell’abitato, ai lati della S.P. n. 30 “Binasco-Vermezzo”. Il Documento di piano indica un obiettivo quantitativo di sviluppo che si limita al completamento della stessa, in direzione ovest, nella piccola porzione di territorio esterna al perimetro del Parco Agricolo. La superficie complessiva (territoriale) di tale area aggiuntiva si limita a circa 8.118 mq. Con l’aggiunta di detta area, la zona produttiva industriale passerebbe così dagli attuali 67.547 mq circa ad una superficie territoriale totale di circa 75.665 mq. La scelta è in linea con l’ “Obiettivo generale” n. 6 (“Incentivazione delle attività economiche”) e, al contempo, non in conflitto con l’ “Obiettivo generale” n. 2 (“Tutela e valorizzazione paesistica del territorio comunale”). Va infine sottolineato che tale completamento della zona produttiva industriale-artigianale è già prevista dal PRG vigente: il Documento di Piano si limita pertanto a confermare una scelta già effettuata alcuni anni fa. Pertanto, gli obiettivi riguardanti il sistema produttivo-artigianale locale vengono realizzati attraverso i seguenti “interventi” specifici:


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– consentire un contenuto ampliamento della zona produttiva posta a nord-ovest del paese, ai lati della S.P. n. 30 Binasco-Vermezzo; – consentire i necessari adeguamenti delle attrezzature produttive esistenti, soprattutto se volti a migliorare la qualità del lavoro e la sicurezza degli addetti. Per quanto concerne le attività economiche terziarie, commerciali, di servizio, il DP prevede una politica di incentivazione che si traduce in: – consentire i necessari adeguamenti – ove possibile –- delle strutture esistenti, ma soprattutto nell’offrire opportunità di trasferimento in strutture più ampie e funzionali e poste in adiacenza ad altri servizi dello stesso settore in modo tale da generare sinergie e incrementi di attrattività; – generalizzare la possibilità di insediamento nelle zone commerciali di attività commerciali terziarie, commerciali di servizio di limitata entità e compatibili con la residenza (attività non nocive o moleste). Relativamente al settore agricolo, nel territorio sono insediate numerose “cascine”, complessi costituiti da una pluralità di strutture e di edifici alcuni dei quali spesso dismessi o sottoutilizzati. Molti agricoltori lamentano la scarsa redditività delle attività tradizionali legate alla conduzione del fondo (produzione di carne, produzione di latte, produzione di derrate alimentari) causate da elementi distorsivi del mercato (filiera alimentare troppo complessa, importazione di prodotti esteri di minor prezzo e qualità, ecc.). Nel DP, considerando un’attività agricola in forma rinnovata e tale da garantire possibilità di reddito anche parallele e affidando dunque al Piano delle Regole il compito di prevedere le opportune norme, si prevede di consentire la trasformazione e valorizzazione delle strutture edilizie dismesse, in particolare quelle poste in prossimità dei servizi, nel rispetto delle norme del Parco Agricolo ed in accordo con l’Ente gestore del medesimo.

SERVIZI

Per quanto concerne il miglioramento ed integrazione dei servizi ad uso della popolazione, il Documento di Piano prevede i seguenti significativi interventi:

Realizzazione di nuovo edificio per la scuola primaria La struttura che attualmente ospita la scuola elementare – che consta di sole 5 aule più aula biblioteca/computer, nelle quali sono presenti 5 classi – è ormai insufficiente in relazione al numero degli utenti. L’Amministrazione Comunale ritiene pertanto necessario ampliare la


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disponibilità di spazi a 10 aule didattiche, oltre alle aule speciali e ai laboratori e agli spazi di servizio e di complemento, ivi compresa la mensa. Ritenendo che l’area su cui insiste l’attuale scuola elementare non consenta un ampliamento di tale entità, anche per le difficoltà di accesso e di parcheggio, l’Amministrazione Comunale ritiene più opportuna la costruzione di un nuovo edificio scolastico, dotato di agevoli strutture di accesso e di parcheggio e di sufficienti spazi verdi scoperti per le attività all’aria aperta degli scolari. L’area complessivamente necessaria per il nuovo edificio scolastico, al lordo degli spazi di parcheggio, è stata calcolata in circa 6.000 mq. Come già illustrato in precedenza per il nuovo campo sportivo, anche per l’ubicazione della nuova scuola primaria si prevedono nel DP due diverse alternative. Nella prima, l’ubicazione del nuovo edificio è su parte dell’area di proprietà comunale sita all’estremità nord–ovest dell’edificato (foglio 2, mappale 53), in prossimità del cimitero, avente superficie complessiva di circa 18.845 mq (misurati al calcolatore sulla mappa catastale), indicata nella Tav. 1 del presente elaborato con la dicitura “1a”. L’inclusione di detta area all’interno del perimetro del Parco Agricolo Sud Milano non risulta di ostacolo a detta realizzazione, trattandosi di opera pubblica comunale (opera di urbanizzazione secondaria), come è stato confermato nel corso di apposito incontro svolto dall’Amministrazione Comunale presso gli uffici di direzione del Parco. La suddetta area viene pertanto destinata per una porzione, corrispondente alla parte non “vincolata” per effetto dall’avvenuta piantumazione effettuata con contributo pubblico, alla nuova struttura scolastica e relativa superficie di pertinenza, mentre per la parte rimanente rimane destinata – come già è attualmente – a parco pubblico. Si badi che la parte destinata alla scuola, ammontando a 7.480 mq, eccede i 6.000 mq precedentemente indicati: il DP prevede, anche a titolo di mitigazione e parziale compensazione della trasformazione prevista per realizzare il nuovo edificio scolastico, l’effettuazione di un “Intervento di miglioria e di completamento della piantumazione (con specie autoctone o adattate) dell'area comunale in Via Circonvallazione/Via Delle Rimembranze (in parte già piantumata), da destinare alla fruizione, anche come parco didattico e anche come pertinenza del previsto nuovo edificio della scuola primaria”. Questo significa che parte dell’area destinata al nuovo edificio per la scuola primaria potrà essere coinvolta nella nuova piantumazione e potrà (opportunamente, data la presenza della scuola) concorrere alla funzione di “parco didattico”. In alternativa alla prima soluzione, il DP indica una seconda area privata a sud dell’abitato in cui può essere prevista l’ubicazione sia il nuovo complesso scolastico primario, sia del nuovo polo per lo sport e le attività ricreative (rappresentata nella Tav. 1 del presente elaborato con la dicitura “2”). Nell’ambito della definizione/approvazione del progetto della nuova scuola, particolare attenzione dovrà essere posta nella creazione di facili e sicure condizioni di accesso pedonale e ciclabile (e naturalmente anche veicolare), oltre che nel corretto inserimento paesistico-ambientale e all’elevata efficienza energetica del nuovo edificio. Quanto al finanziamento dell’opera, il DP prevede che le risorse economiche necessarie alla sua realizzazione siano generate dalle trasformazioni previste dal P.G.T.


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Trasferimento e ampliamento della scuola per l’infanzia Anche la struttura che attualmente ospita la scuola materna – nella quale sono presenti 2 sezioni – è ormai insufficiente in relazione al numero degli utenti, tanto che esiste una lista d’attesa di “aspiranti utenti”. L’Amministrazione Comunale ritiene pertanto necessario ampliare la disponibilità di spazi ad almeno 4 sezioni oltre agli spazi di servizio e di complemento. La soluzione più efficace ed economica è quella di adattare a scuola materna, con semplici e non troppo costosi interventi di adeguamento, la struttura che attualmente ospita la scuola elementare (che, come precisato al punto precedente, verrà trasferita altrove, nel nuovo costruendo edificio). Trasferimento e razionalizzazione dell’asilo nido Nella attuale sede della scuola materna, il DP prevede di collocare, in condizioni di maggior funzionalità, l’asilo nido. Nella Figura sottostante sono illustrati gli interventi strategici sopradescritti con argomento l’edilizia scolastica ed i servizi ad essa collegati (fonte: Tavola 16 DP).


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Trasferimento e ampliamento della scuola per l'infanzia

Realizzazione di nuovo edificio per la scuola primaria-ipotesi

alternative (1a o 2)

Razionalizzazione delle strutture scolastiche:

1a

1c

1b

6139 scala 1:5000

Trasferimento e razionalizzazione dell'asilo nido comunale

1a

1b

1c

2

2

Realizzazione del nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione

Si è già accennato all’esigenza derivante dalle richieste della popolazione di una migliore dotazione di strutture per lo sport e le attività di relazione e della conseguente necessità di trasferire tali spazi dall’attuale collocazione che non permetterebbe i dovuti ampliamenti.


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Come detto, l’ubicazione del nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione viene indicata dal DP a nord–ovest dell’edificato esistente, in adiacenza a quest’ultimo, su un’area più ampia (indicata nella Tav. 1 del presente elaborato con la numerazione “1”). In alternativa, il DP indica una seconda area privata a sud dell’abitato in cui può essere prevista l’ubicazione sia del nuovo polo per lo sport e le attività ricreative, sia il nuovo complesso scolastico primario (“2”). L’inclusione di dette aree all’interno del perimetro del Parco Agricolo Sud Milano non è di ostacolo a detta realizzazione, trattandosi di opera pubblica comunale (opera di urbanizzazione secondaria) con prevalenza di aree scoperte e verdi e che verrà improntata al principio del minimo impatto paesistico ambientale. Le norme di attuazione del Documento di Piano prevedono pertanto che la progettazione dell’intervento ponga particolare attenzione: – a minimizzare la realizzazione di strutture edilizie e di superfici pavimentate, preferendo l’impiego di strutture leggere e “provvisorie” e di superfici pavimentate con materiali naturali e traspiranti; – a fare in modo che le poche, leggere e “provvisorie” strutture previste abbiano caratteristiche tali da “dialogare” col contesto paesistico del territorio rurale del Parco senza porsi in dissonanza col medesimo; – a mitigare le strutture con opportune cortine vegetali e, più in generale, con estese piantumazioni.

Il DP, dopo opportune verifiche di sostenibilità economica, prevede che la realizzazione del nuovo centro per lo sport, il gioco e le attività ricreative – unitamente alla realizzazione della già menzionata nuova scuola elementare – sia resa economicamente possibile dalla cessione dell’area dell’attuale centro sportivo, ovviamente dotata di adeguata possibilità edificatoria, prevedendo plurime possibilità di attuazione dell’operazione (accordo con l’operatore privato proprietario dell’area interessata, vendita all’asta dell’area del centro sportivo e acquisizione bonaria o forzosa dell’area del nuovo centro, ecc.). Con tale operazione l’Amministrazione conta di raggiungere contemporaneamente due obiettivi: – ampliare il centro sportivo migliorandone la qualità e la gamma delle attività ludico–sportive praticabili ed implementandolo con attrezzature per la ricreazione (e la cultura) e spazi di relazione; – spostare lo stesso in zona meno centrale e più adatta, dando vita, nell’area ora occupata dal medesimo, ad un più opportuno e meglio ubicato insediamento residenziale, arricchito da funzioni accessorie, complementari e compatibili e completato dai necessari servizi (verde e parcheggi) e da opportuni spazi di relazione.

Nella Figura sottostante sono illustrati gli interventi strategici sopradescritti (fonte: Tavola 16 DP).


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6139 scala 1:5000

Formazione di spazi di relazione nell'ambito del nuovo insediamento (residenziale con spazi

privati terziario-commerciali) previsto sull'area dell'attuale centro sportivo

Riqualificazione di Piazza Roma

Realizzazione del nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione

-ipotesi alternative 1 o 2

1

4

3

1

3

4

2

2

Riqualificazione Piazza Roma

Il Documento di Piano pone l’obiettivo di effettuare un intervento di riqualificazione dello spazio pubblico centrale del paese, costituito dalla Piazza Roma. Detto spazio comprende un edificio pubblico comunale di realizzazione relativamente recente e di ancor più recente riqualificazione, che ospita alcuni servizi pubblici: l’Ufficio Postale, il Centro Civico Comunale (comprendente, oltre ad altri servizi, la Biblioteca Comunale). Comprende inoltre, adiacente


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al predetto e ad esso ortogonale, l’edificio di proprietà comunale, attualmente dismesso e in cattive condizioni di conservazione, della ex scuola materna, costruito negli anni ’30. L’intervento complessivo di riqualificazione della piazza dovrebbe comprendere: – la demolizione completa del menzionato edificio della ex scuola materna; – le ripavimentazioni degli spazi pubblici, con l’impiego di materiali tradizionali e, complessivamente, in modo da creare uno spazio in sintonia col nucleo di antica formazione; – la formazione di adeguato arredo vegetale; – la formazione di adeguata illuminazione; – la formazione di adeguato arredo urbano.

L’edificio della ex scuola materna è compreso fra i beni culturali vincolati ai sensi dell’articolo 10, comma 1, del d.lgs. 22.1.2004, n. 42, modificato dal d.lgs. n. 156 del 2006 e dal d.lgs. n. 62 del 2008. Pertanto la sua demolizione comporta l’ottenimento della preventiva autorizzazione della competente Soprintendenza. Arricchimento della gamma dei servizi privati terziari, commerciali, ricettivi Il Documento di Piano prevede, fra gli “Interventi” posti alla base del governo del territorio, quello relativo all’arricchimento della gamma dei servizi privati terziari, commerciali, ricettivi. L’insediamento di attività terziarie, commerciali, ricettive e di servizio in genere, volte ad arricchire la gamma dei servizi privati offerti alle persone e alle imprese, è infatti considerato dall’Amministrazione un elemento di riqualificazione del paese e di miglioramento della qualità della vita dei residenti. Salvo altre, rientrano in questa gamma di funzioni, purché non comportanti un impatto nocivo o molesto nei confronti degli insediamenti circostanti (in particolare di quelli residenziali): servizi del commercio al dettaglio ed assimilabili, compreso l’artigianato di servizio; pubblici esercizi: ristoranti, trattorie, bar, locali notturni, sale ricreative (sale biliardo, sale giochi, etc.), con esclusione dei servizi molesti; uffici; studi professionali; alberghi e attività assimilabili (come pensioni, bed and breakfast, ecc.); servizi rivolti in generale alla cura della persona, culturali, per lo sport, lo svago e il tempo libero; servizi alle imprese e alle attività economiche in genere. Come si è già in parte accennato, questo “Intervento” trova attuazione pratica nel previsto nuovo insediamento da realizzare sull’area dell’attuale centro sportivo comunale. Realizzazione di edilizia residenziale convenzionata La nuova legge considera l’edilizia residenziale pubblica fra i servizi, facendola rientrare nella materia di competenza del Piano dei Servizi. Il Documento di Piano destina ad edilizia residenziale convenzionata un appezzamento di terreno attualmente inedificato, ubicato in adiacenza al margine est dell’abitato in prossimità della Cascina Bianca, esterno al perimetro del Parco Agricolo.


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Detto lotto ha una superficie di circa mq 2.827, al quale viene attribuita una volumetria di circa mc 2.827, pari a circa 26 abitanti (una decina di famiglie).

SISTEMA DELLA MOBILITÀ

L’Amministrazione Comunale considera obiettivo strategico ogni intervento suscettibile di migliorare il sistema della mobilità carrabile e pedonale/ciclabile sul territorio comunale, con particolare riferimento ai seguenti profili. Miglioramento delle infrastrutture per la mobilità Il miglioramento delle infrastrutture per la mobilità costituisce tema centrale del Documento di Piano e si declina in alcuni specifici “Interventi”, alcuni dei quali relativi alla semplice razionalizzazione e messa in sicurezza di tratti della viabilità esistente, altri a modifiche e integrazioni strutturali della rete viabilistica.

o Messa in sicurezza di Via Circonvallazione e Via Papa Giovanni XXIII Consta di una serie di interventi volti principalmente alla messa in sicurezza dell’asse stradale di Via Circonvallazione e Via Papa Giovanni XXIII. L’Amministrazione Comunale ha già provveduto ad approvare un progetto che prevede varie misure (quali l’inserimento di attraversamenti pedonali più sicuri e di limiti di velocità più ridotti) finalizzate a rallentare il traffico, creando condizioni di maggior sicurezza.

o Collegamento – all’estremità sud – delle vie Antebiago, San Rocco e Giovanni Pascoli, attualmente a fondo cieco, per alleggerire il traffico sull'asse di Via Fiume, Via Vittorio Emanuele.

Consiste nel realizzare un nuovo tratto stradale corrente lungo il confine sud dell’abitato, in grado di collegare le vie San Rocco e Giovanni Pascoli con la Via Antebiago, drenando e deviando verso l’esterno parte del traffico veicolare proveniente dalla parte sud-ovest dell’edificato e decongestionando in tal modo l'asse di Via Fiume e Via Vittorio Emanuele. L’intervento è principalmente riconducibile all’obiettivo generale 5 “Miglioramento della sicurezza degli insediamenti residenziali”, ma concorre anche al perseguimento degli obiettivi generali 1 “Tutela della qualità ambientale e della salute e 3 “Miglioramento dei servizi”.

o Integrazione delle strutture per la mobilità pedonale e ciclabile Consiste nella previsione di alcuni nuovi percorsi ciclabili e pedonali (si veda la figura sottostante, tratta dall’elaborato cartografico 16 DP):


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– dall’estremità della Via Gudetto fino alla strada per Vigano all’altezza della Cascina Bianca (evitando tuttavia una pericolosa immissione diretta nel tratto in curva di quest’ultima); – dall’estremità nord della Via Verdi fino al parcheggio del cimitero; – lungo le vie San Rocco e Giovanni Pascoli (se possibile) e lungo il nuovo tratto stradale descritto al punto precedente, fino al percorso ciclo-pedonale già esistente in prossimità della Via Antebiago; – dalla Via Puccini alla Via Circonvallazione, lungo il margine est del “nuovo insediamento residenziale con servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione” previsto sull’area dell’attuale centro sportivo comunale.

percorsi ciclo-pedonali esistenti

nuovi percorsi ciclo-pedonali

6139 scala 1:5000


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ALTRI INTERVENTI Oltre a quelli sopra descritti, ordinati per “sistemi funzionali” come prescritto dall’articolo 10-bis, comma 4, lett. b), della l.r. 12/2005, il Documento di Piano prevede i seguenti ulteriori interventi finalizzati al soddisfacimento degli obiettivi del PGT: Spostamento al di fuori dell'abitato dell'elettrodotto aereo ad alta tensione esistente Il territorio edificato è attraversato da un elettrodotto ad alta tensione i cui effetti (campo elettromagnetico generato) potrebbero rappresentare un pericolo per la salute delle persone che abitano (o svolgono attività) negli edifici più vicini all’elettrodotto. Il DP prevede lo spostamento dell’elettrodotto al di fuori dell’edificato, eliminando così del tutto il problema. A tal fine l’Amministrazione comunale ha da tempo avviato un confronto coi soggetti competenti, ottenendo recentemente conferma dalla Regione circa la raggiunta sottoscrizione di un accordo con Terna che prevede lo spostamento dell’elettrodotto al di fuori dell’edificato, nel territorio rurale. Il nuovo tracciato verrà definito da Terna anche in collaborazione con l’Amministrazione Comunale al fine di coordinarlo con la viabilità esistente e prevista (necessaria per le manutenzioni all’infrastruttura). Per il periodo transitorio, precedente allo spostamento, il Documento di Piano: – definisce nella tavola dei vincoli le fasce entro le quali l’intensità del campo elettromagnetico eccede i limiti prescritti; – prescrive che il Piano delle Regole preveda idonee limitazioni agli interventi entro dette fasce. Ecosostenibilità delle attività umane

o Miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici pubblici Il Documento di Piano prevede che gli edifici pubblici di nuova costruzione, o ristrutturati, vengano portati ad un livello di efficienza energetica sensibilmente superiore a quello minimo stabilito dalle norme vigenti. Prevede pertanto che sia attuato un ulteriore contenimento (rispetto a quanto prescritto dalle norme vigenti in materia) non inferiore al 30% del suddetto Fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale, dimostrato con gli opportuni calcoli attraverso la Relazione tecnica di cui all’articolo 28 della legge 9 gennaio 1991, n. 10. Prevede anche che per detti edifici siano previste misure di contenimento del consumo idrico, attuate in vari modi che il Piano dei Servizi meglio articolerà e definirà.

o Miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici privati


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Il Documento di Piano prevede che gli edifici privati di nuova costruzione, o ristrutturati, vengano portati ad un livello di efficienza energetica sensibilmente superiore a quello minimo stabilito dalle norme vigenti. Prevede pertanto che sia attuato un ulteriore contenimento non inferiore al 20% del Fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale, dimostrato con gli opportuni calcoli attraverso la Relazione tecnica prevista dalla norme vigenti. Prevede anche che per detti edifici siano previste misure di contenimento del consumo idrico, attuate in vari modi che il Piano delle Regole meglio articolerà e definirà.

o Tutela delle falde idriche dal rischio di inquinamento Durante la prima conferenza di valutazione ambientale, il rappresentante della società che gestisce l’acquedotto ha fatto presente il manifestarsi di fenomeni di inquinamento chimico da diserbanti nelle falde potabili soprattutto a valle dell’area d’interesse, suggerendo all’Amministrazione Comunale di adottare misure preventive al fine di scongiurare il pericolo che fenomeni simili abbiano a manifestarsi anche nel territorio comunale di Gudo Visconti. Ritenendo che l’imposizione di divieti (riferiti all’utilizzo di determinati prodotti potenzialmente inquinanti) rivolti a determinate categorie (agricoltori, industriali, ecc.) possa risultare inefficace sotto vari profili, oltre che lesiva delle attività interessate, il DP prevede che l’Amministrazione comunale attivi un tavolo di confronto, con le categorie interessate e con ARPA e ASL, al fine di concordare soluzioni condivise. Incremento della qualità paesistico ambientale del territorio inedificabile, attraverso: – Intervento di miglioria e di completamento della piantumazione (con specie autoctone o adattate) dell'area comunale in Via Circonvallazione/Via Delle Rimembranze (in parte già piantumata), da destinare alla fruizione, anche come parco didattico e anche come pertinenza del previsto nuovo edificio della scuola primaria. Trattasi dell’area di proprietà comunale sita all’estremità nord–ovest dell’edificato, in prossimità del cimitero (foglio 2, mappale 53), avente superficie complessiva di circa 18.845 mq su parte della quale l’Amministrazione ha già provveduto ad effettuare una prima piantumazione. Circa un terzo di detta area verrebbe utilizzata per realizzarvi la nuova scuola elementare, mentre nella restante parte verrebbe completata la piantumazione, dando vita ad un parco fruibile anche come parco didattico, dotato di percorsi pedonali e zone di riposo. Verrà anche realizzato un percorso collegante direttamente la parte nord dell’edificato col parcheggio del cimitero. – Formazione di fasce di mitigazione degli insediamenti e delle infrastrutture. Lungo il perimetro delle zone da edificare o comunque da trasformare (inclusi pertanto il “nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione” e la stazione di sollevamento delle


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acque meteoriche della quale si dirà più avanti), nonché lungo le nuove infrastrutture per la mobilità sia veicolare che ciclo-pedonale, il DP prevede che siano realizzate fasce alberate di mitigazione percettiva e di confinazione e compattazione del margine dell’edificato. – Interventi di manutenzione e ripristino dei manufatti della storia agraria. Il territorio rurale irriguo è interessato dalla presenza di manufatti (manufatti di presa, chiuse, manufatti di sovrappasso fra rogge, ecc.) che costituiscono testimonianza della storia agraria locale. Il DP prevede l’effettuazione di interventi di manutenzione, restauro e ripristino di detti manufatti. – Interventi di manutenzione dei corsi d'acqua e di riqualificazione e ricostituzione dell'apparato vegetale spondale. Il reticolo idrico superficiale costituisce senza dubbio uno degli elementi – forse il principale – costitutivi e caratterizzanti del paesaggio agrario. Il DP prevede che siano effettuati interventi di manutenzione dei corsi d'acqua appartenenti a detto reticolo e di riqualificazione e ricostituzione dell'apparato vegetale spondale. L’Amministrazione stabilirà pertanto le opportune intese coi soggetti aventi titolo, al fine di effettuare detti interventi (direttamente o attraverso detti soggetti). Eliminazione dei periodici allagamenti di zone residenziali in concomitanza con precipitazioni di notevole intensità Al verificarsi di eventi metereologici di elevata intensità alcune porzioni dell’abitato sono interessate da allagamenti che coinvolgono i piani terra e seminterrati delle abitazioni. Il Documento di Piano indica pertanto fra gli “Interventi” quello relativo alla eliminazione del fenomeno, ricollegandolo ad un “Obiettivo generale” che, non a caso, definisce “Miglioramento della sicurezza degli insediamenti residenziali”. Il soggetto gestore della rete fognaria, CAP Holding, ha effettuato un attento esame del problema, rassegnando una analitica relazione mediante la quale ha indicato, per la definitiva soluzione, la necessità di effettuare i seguenti interventi: - costruzione di una stazione di sollevamento all’estremità sud-ovest dell’abitato, nei pressi del depuratore; - costruzione di sfioratore per recapitare le extra portate nel nuovo sollevamento; - fornitura e posa di tutto l’equipaggiamento elettromeccanico necessario per sollevare circa 1.000 litri al secondo; - costruzione di tubazione in sottopasso alle due provinciali con recapito nel canale scolmatore esistente (realizzato dai Comuni di Vermezzo e Zelo S.), che recapita le acque nel Ticinello e che presenta sezione e portata sufficienti per farsi carico delle acque aggiuntive di Gudo; - videoispezioni per individuazione dei punti non a tenuta della rete fognaria esistente per decidere i necessari interventi di sigillatura.


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Il Documento di Piano fa naturalmente propria tale soluzione, individuando e destinando l’area necessaria per la costruzione della stazione di sollevamento, area avente una superficie di circa 3.787 mq. Inoltre, per i previsti ambiti di trasformazione AT-1, AT-2, AT-3, nonché per le previste nuove attrezzature pubbliche (nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione e nuovo edificio per la scuola primaria), il Documento di Piano prescrive che le acque meteoriche raccolte siano smaltite direttamente (nel sottosuolo o in corso d’acqua superficiale, previo trattamento come prescritto da ASL e ARPA) e in nessun modo immesse nella rete fognaria pubblica.

In sintesi, le azioni che il Documento di Piano intende attuare sono schematizzabili nelle seguenti tabelle riassuntive.


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SINTESI GRAFICA DEGLI OBIETTIVI DEL DOCUMENTO DI PIANO

SISTEMA INSEDIATIVO

OBIETTIVI GENERALI

a) SERVIZI Miglioramento/potenziamento dei servizi di interesse pubblico ed alla persona

b) EDILIZIA RESIDENZIALE Contenimento delle espansioni insediative, in particolare di quelle residenziali

c) ATTIVITA’ PRODUTTIVE-ARTIGIANALI Completamento ed adeguamento funzionale dell’attuale area produttivo-industriale

d) VERDE PUBBLICO/SPAZI DI FRUIZIONE PUBBLICA Realizzazione di nuove infrastrutture sportive ed interventi di riqualificazione delle dotazioni/aree esistenti

e) ATTIVITA’ COMMERCIALI Miglioramento/potenziamento del settore al fine di garantire un adeguato servizio ai cittadini ed ai fruitori in generale

OBIETTIVI SPECIFICI

a1) Potenziamento e razionalizzazione delle strutture destinate all’attività scolastica mediante la realizzazione di nuovo edificio per la scuola primaria e contestuale trasferimento presso la nuova sede anche dell’esistente scuola per l’infanzia, oltre ad un suo ampliamento. Il riassetto complessivo degli edifici scolastici prevede anche il trasferimento dell’asilo nido comunale presso l’attuale sede della scuola dell’infanzia, oltre alla razionalizzazione degli spazi ad esso dedicati. a2) Realizzazione di intervento edilizio in modalità convenzionata presso terreno attualmente inedificato posto al margine orientale dell’abitato.

b1) Realizzazione di nuovo insediamento residenziale dotato di servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione presso l’area attualmente occupata dal centro sportivo comunale. b2) Realizzazione di intervento di edilizia residenziale presso l’attuale area standard del complesso immobiliare dell’esistente piscina, subordinandone l’attuazione al mantenimento in essere dell’impianto natatorio principale. b3) Riqualificazione, riuso e valorizzazione dell’edificato agricolo esistente inutilizzato o sottoutilizzato al fine di impedirne il progressivo abbandono, con particolare riferimento ai complessi delle Cascine Bianca e Nuova. b4) Istituire norme volte al miglioramento della qualità degli interventi sia pubblici che privati, sotto l’aspetto ambientale, funzionale ed estetico. b5) Favorire la sostenibilità degli interventi edilizi, sia pubblici che privati; miglioramento delle prestazioni termo-coibenti dell’involucro edilizio degli edifici. b6) Miglioramento della qualità del vivere e della sicurezza delle abitazioni mediante due interventi di rilevante importanza: • spostamento dell’elettrodotto di alta tensione all’esterno

dell’abitato, a distanza di sicurezza; • realizzazione di nuove opere per lo smaltimento delle acque

meteoriche in esubero afferenti alla rete fognaria esistente.

c1) Consentire un limitato ampliamento della zona produttiva a Nord-ovest dell’abitato, compatibile con le superfici escluse dal perimetro del Parco Agricolo. c2) Consentire gli eventuali adeguamenti funzionali alla qualità del lavoro ed alla sicurezza per gli insediamenti esistenti.

d1) Realizzazione del nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione. In luogo dell’attuale sede del campo sportivo, verranno insediati edifici residenziali, oltre a nuovi spazi di relazione e di servizi (verde e parcheggi). d2) Riqualificazione di Piazza Roma. d3) Mantenimento in attività dell’impianto natatorio esistente, anche mediante riassetto funzionale del medesimo e parziale conversione delle superfici annesse ad altra destinazione.

e1) Potenziamento delle funzioni terziarie, commerciali e di servizi terziari nel nuovo insediamento da realizzare sull’area lasciata libera dall’attuale centro sportivo comunale. Sono considerate compatibili le seguenti funzioni purché non comportanti un impatto nocivo o molesto nei confronti degli insediamenti circostanti (in particolare di quelli residenziali): • servizi del commercio al dettaglio

ed assimilabili, compreso l’artigianato di servizio;

• pubblici esercizi: ristoranti, trattorie, bar, locali notturni, sale ricreative (sale biliardo, sale giochi, etc.), con esclusione dei servizi molesti;

• uffici; • studi professionali; • alberghi e attività assimilabili

(come pensioni, bed and breakfast, ecc.);

• servizi rivolti in generale alla cura della persona, culturali, per lo sport, lo svago e il tempo libero;

• servizi alle imprese e alle attività economiche in genere.


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SISTEMA DELLA MOBILITA’

OBIETTIVI GENERALI

f) MOBILITA’ VEICOLARE Razionalizzazione e miglioramento del sistema della mobilità carrabile sul territorio comunale

g) MOBILITA’ CICLO-PEDONALE Razionalizzazione e miglioramento del sistema della mobilità pedonale/ciclabile sul territorio comunale

OBIETTIVI SPECIFICI

f1) Messa in sicurezza delle vie Circonvallazione e Papa Giovanni XXIII, mediante l’inserimento di limitazioni sulla velocità degli automezzi e attraversamenti pedonali più sicuri. f2) Realizzazione di un nuovo tratto stradale all’estremità sud dell’abitato, a collegamento delle vie Antebiago, San Rocco e Giovanni Pascoli attualmente a fondo cieco.

g1) Realizzazione di nuovi percorsi ciclabili e pedonali ad integrazione dei tratti già esistenti, in particolare: • dall’estremità della Via Gudetto fino alla strada per Vigano all’altezza della Cascina

Bianca (evitando tuttavia una pericolosa immissione diretta nel tratto in curva di quest’ultima);

• dall’estremità nord della Via Verdi fino al parcheggio del cimitero; • lungo le vie San Rocco e Giovanni Pascoli (se possibile) e lungo il nuovo tratto

stradale descritto al punto precedente, fino al percorso ciclo-pedonale già esistente in prossimità della Via Antebiago;

• dalla Via Puccini alla Via Circonvallazione, lungo il margine est del “nuovo insediamento residenziale con servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione” previsto sull’area dell’attuale centro sportivo comunale.

g2) Eliminazione di criticità esistenti sotto il profilo della sicurezza lungo le strade cittadine mediante provvedimenti quali: soppressione di punti di conflitto effettivi e potenziali, allargamento di tratti stradali angusti, formazione di opere suscettibili di mettere in sicurezza il pedone e il ciclista, ecc.


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SISTEMA AMBIENTALE

OBIETTIVI GENERALI

h) ENERGIA Promuovere il miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici sia privati che pubblici

i) AREE PROTETTE

Garantire la permanenza delle aree protette

l) IMPATTO ELETTROMAGNETICO Attivare, in collaborazione con gli enti competenti, idonee scelte per la limitazione dell’inquinamento elettromagnetico

m) FALDA SOTTERRANEA Tutela delle caratteristiche qualitative delle acque sotterranee

n) IDROGRAFIA SUPERFICIALE Garantire la permanenza delle esistenti vie d’acqua e rogge irrigue. Miglioramento del sistema di smaltimento delle acque fognarie bianche

OBIETTIVI SPECIFICI

h1) Promuovere il ricorso a fonti rinnovabili per la produzione di energia (solare, geotermica, ecc.) con conseguente riduzione delle emissioni in atmosfera h2) Favorire l’incremento dell’efficienza degli impianti per il riscaldamento h3) Promuovere l’uso razionale dell’energia volto al contenimento dei fabbisogni energetici

i1) Favorire la protezione e la valorizzazione delle zone comprese nel Parco Agricolo Sud. i2) Tutelare la rete ecologica Provinciale. i3) Favorire il recupero delle cascine agricole dismesse o sottoutilizzate, dei manufatti della storia agraria e del territorio rurale irriguo.

l1) Promuovere lo spostamento dell’elettrodotto ad alta tensione all’esterno del centro abitato verso la zona agricola, collaborando con gli enti competenti per definirne la collocazione più favorevole.

m1) Promuovere confronti ed azioni comuni con gli enti interessati per la difesa della caratteristiche qualitative della falda; messa in atto delle decisioni condivise che emergeranno dalle consultazioni.

n1) Favorire interventi di manutenzione dei corsi d’acqua e di riqualificazione dell’apparato vegetale spondale, stabilendo necessariamente le competenze tra i soggetti operanti sul territorio. n2) Collaborare con il gestore del servizio fognario per la corretta razionalizzazione del sistema di collettamento e smaltimento dei reflui.


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2. LA PROPOSTA DI DOCUMENTO DI PIANO

2.1 AMBITI DI TRASFORMAZIONE EDILIZIA

Con riferimento agli intendimenti ed obiettivi espressi dalla Giunta Comunale e riepilogati nel precedente Capitolo 1, i Progettisti del nuovo P.G.T. hanno elaborato la cartografia e la relazione della proposta di Piano seguendo le diverse fasi definite nell’ambito del precedente Capitolo introduttivo 0. La fase di elaborazione, che si è svolta contemporaneamente alle consultazioni pubbliche e ai tavoli di confronto alla presenza delle associazioni e delle Autorità competenti, ha prodotto l’elaborato conclusivo rappresentato dalla Tavola 16.DP – Assetto strategico per lo sviluppo del territorio- che è stato consegnato al sottoscritto tecnico incaricato per la redazione della Valutazione Ambientale Strategica per le valutazioni del caso nel mese di settembre 2010. Dopo tale data, nel dicembre ’10, a seguito anche delle consultazioni tra l’Amministrazione Comunale e la cittadinanza, le varie categorie di portatori di interessi, oltre che l’apposita commissione per il PGT costituita dall’Amministrazione stessa, viene presentata una rinnovata versione di tali documenti, considerata dall’Amministrazione come definitiva e che verrà analizzata nel presente Rapporto Ambientale. Sulla scorta di quanto sopra, l’analisi di tali elaborati si è concentrata sugli “ambiti di trasformazione”, ovvero su quelle zone che saranno interessate da modifiche dell’uso del suolo, distinte in (Figura 15 e TAVOLA 1 del presente lavoro, tratte dall’elaborato 16.DP del Documento di Piano),: – Ambito di trasformazione AT-1 in Via Circonvallazione/Via Puccini per formazione, sull'area

dell'attuale centro sportivo, di un nuovo insediamento residenziale con servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione. La destinazione prevista è in parte residenziale e in parte terziario-commerciale-direzionale. L’area interessata presenta una superficie complessiva di circa 24.105 mq (misurati all’elaboratore sulla mappa catastale digitale). La trasformazione dovrebbe comportare l’insediamento di circa 166 abitanti aggiuntivi.

– Ambito di trasformazione AT-2 in Via Liberazione. La destinazione prevista è in parte

residenziale e in parte ad impianto natatorio (già esistente, da mantenere). L’area interessata presenta una superficie complessiva di circa 12.875 mq. La trasformazione dovrebbe comportare l’insediamento di circa 68 abitanti aggiuntivi.

– Ambito di trasformazione AT-3 in adiacenza (lato ovest) alla zona industriale. La

destinazione prevista è produttiva industriale. L’area interessata presenta una superficie complessiva di circa 8.118 mq. La trasformazione comporterà l’insediamento di circa mq

5.683 di Slp industriale aggiuntiva.


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Nel nuovo Piano di Governo del Territorio sono inoltre inseriti i seguenti Piani attuativi: – Complesso della Cascina Bianca. La destinazione prevista è residenziale. L’area interessata

presenta una superficie complessiva di circa 15.326 mq. La trasformazione dovrebbe comportare l’insediamento di circa 101 abitanti aggiuntivi.

– Complesso della Cascina Nuova. La destinazione prevista è in parte residenziale, in parte

terziario-commerciale-artigianale, in parte pubblica. L’area interessata presenta una superficie complessiva di circa 24.170 mq. La trasformazione non comporterà insediamento di abitanti aggiuntivi.

La superficie complessiva dei 5 ambiti suddetti (comprensiva anche dei due PA) ammonta a totali 84.594 mq .

Con la sola eccezione dell’ambito di trasformazione industriale AT-3, peraltro di modesta entità, gli ambiti previsti non comportano espansione dell’edificato, ma sono relativi ad aree già trasformate.

Anche se il Documento di Piano non attribuisce la specifica definizione di “ambito di trasformazione”, è tuttavia corretto annoverare fra le aree che subiscono trasformazione anche quelle destinate: - al nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione, previsto a nord-ovest

dell’edificato e interessante un’area di circa mq 34.135 (indicata nella Tav. 1 del presente elaborato con la numerazione “1”);

– al nuovo edificio per la scuola primaria, previsto su parte dell’area di proprietà comunale ad ovest dell’edificato, interessante un’area di circa mq 7.480 (indicata nella Tav. 1 del presente elaborato con la numerazione “1a”).

In alternativa, il DP indica una seconda area privata a sud dell’abitato in cui può essere prevista l’ubicazione sia del nuovo polo per lo sport e le attività ricreative, sia il nuovo complesso scolastico primario (“2”). Si precisa che i due sopradetti interventi dovranno necessariamente essere autorizzati dall’ente Parco in quanto collocate all’interno delle “aree agricole di cintura metropolitana” definite dalle NTA dell’area protetta. Le destinazioni funzionali degli ambiti di trasformazione edilizia, le possibilità edificatorie e l’incremento abitativo indotto dai medesimi sono riepilogate nella seguente Tabella.


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SUPERFICIE TERRITORIALE INTERNA ED ESTERNA AL PARCO AGRICOLO

URBANIZZATA E NON URBANIZZATA

DETERMINAZIONI DI PIANO

mq mq mq %

A Aree esterne al perimetro del Parco Agricolo

A.1 Nucleo abitato di Gudo

A.1.1 Aree edificate (compresa viabilità) 439.616 7,35%

A.1.2 Parchi e giardini pubblici 14.993 0,25%

A.1.3 Aree di completamento dell'edificato (ex aree libere) 5.032

A.1.4 Aree libere (non edificate, disponibili per future trasformazioni) 17.771 0,30%

Totale 477.412 7,98%

A.2 Zona industriale

A.2.1 Aree edificate (sup. fondiaria) 57.310 0,96%

A.2.2 Aree standard 4.111 0,07%

A.2.3 Viabilità sovra-comunale (S.P. n. 30) 7.066 0,12%

A.2.4 Viabilità locale 6.126 0,10%

A.2.5 Aree di trasformazione di completamento della zona produttiva 8.118 0,14%

Totale 82.731,00 1,38%

Totale aree esterne al perimetro del Parco Agricolo 560.143,00 9,37%

B) Aree interne al perimetro del Parco Agricolo

B.1 Aree edificate negli insediamenti sparsi (cascine) 96.490 1,61%

B.2 Cimitero e relative aree di pertinenza 3.938 0,07%

B.3 Aree per attrezzature pubbliche

B.3.1Parchi pubblici (area comunale fra Via Palestrina e Via

Rimembranze)10.620 0,18%

B.3.2 Area per nuovo edificio per la scuola primaria 7.480 0,13%

B.3.3Area per nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione

34.135,00 0,57%

B.3.4Area per nuova stazione di sollevamento delle acque meteoriche

3.787,00 0,06%

Totale 56.022 0,94%

B.4 Aree non edificate (compresa viabilità) 5.263.407 88,02%

Totale aree interne al perimetro del Parco Agricolo 5.419.857 90,63%

C) Totale (superficie territoriale del Comune) 5.980.000 100,00%

RIEPILOGO

Aree urbanizzate/urbanizzabili

– Esterne al perimetro del Parco Agricolo 542.372 9,07%

– Interne al perimetro del Parco Agricolo 156.450 2,62%

Totale 698.822 11,69%

Aree non urbanizzate/non urbanizzabili


– Interne al perimetro del Parco Agricolo 5.263.407 88,02%

Totale 5.281.178 88,31%

Aree totali 5.980.000,00 100,00%

RIEPILOGO SECONDO L'ARTICOLO 84 DELLE N.T.A. DEL PTCP

Aree urbanizzate/urbanizzabili


– Interne al perimetro del Parco Agricolo 111.695 1,87%

Totale 639.074 10,69%

Aree non urbanizzate/non urbanizzabili


– Interne al perimetro del Parco Agricolo 5.308.162 88,77%

Totale 5.340.926 89,31%

Aree totali 5.980.000,00 100,00%


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2.2 PREVISIONI SUL SISTEMA DELLA MOBILITÀ

Accanto ai sopracitati ambiti di trasformazione edilizia, il Documento di Piano evidenzia i seguenti interventi di miglioramento sul sistema della mobilità:

⇒ messa in sicurezza di Via Circonvallazione e Via Papa Giovanni XXIII. L’Amministrazione Comunale ha già provveduto ad approvare un progetto che prevede varie misure (quali l’inserimento di attraversamenti pedonali più sicuri e di limiti di velocità più ridotti) finalizzate a rallentare il traffico, creando condizioni di maggior sicurezza.

⇒ realizzazione di un nuovo tratto stradale di collegamento – all’estremità sud – delle vie

Antebiago, San Rocco e Giovanni Pascoli, attualmente a fondo cieco, per alleggerire il traffico sull'asse di Via Fiume, Via Vittorio Emanuele.

⇒ realizzazione di nuovi tratti ciclo-pedonali a completamento/integrazione della rete

esistente, in particolare:

– dall’estremità della Via Gudetto fino alla strada per Vigano all’altezza della Cascina Bianca (evitando tuttavia una pericolosa immissione diretta nel tratto in curva di quest’ultima);

– dall’estremità nord della Via Verdi fino al parcheggio del cimitero; – lungo le vie San Rocco e Giovanni Pascoli (se possibile) e lungo il nuovo tratto

stradale descritto al punto precedente, fino al percorso ciclo-pedonale già esistente in prossimità della Via Antebiago;

– dalla Via Puccini alla Via Circonvallazione, lungo il margine est del “nuovo

insediamento residenziale con servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione” previsto sull’area dell’attuale centro sportivo comunale.

2.3 AMBITI DI MITIGAZIONE Rappresentano le azioni di miglioramento ambientale espresse dalla proposta di Documento di Piano, costituite essenzialmente da superfici di forma più o meno allungata destinate al “verde di mitigazione degli insediamenti e delle infrastrutture”. Esse si sviluppano senza soluzione di continuità lungo i perimetri esterni degli ambiti di trasformazione potenzialmente impattanti previsti dal Documento di Piano (nuova area per il


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gioco e lo sport; nuova arteria stradale a sud dell’abitato; nuova area di espansione a destinazione industriale). La funzione del verde di mitigazione è quella di costituire una barriera vegetale di mascheratura oltre che di migliore integrazione dei futuri interventi edilizi e/o infrastrutturali rispetto all’ambiente circostante. L’area denominata “bosco in città” al margine occidentale del paese, in prossimità del sito di prevista costruzione del nuovo complesso scolastico, venne creata in passato con contributo dell’amministrazione comunale a compensazione di interventi edilizi pregressi. Su di essa vige un vincolo di non-trasformabilità di 10 anni. E’ intenzione dell’Amministrazione comunale mantenere tale area e se possibile ampliarla a parziale compensazione del predetto intervento edilizio di interesse pubblico per renderla fruibile come spazio ricreativo e didattico.


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Figura 15 – ambiti di trasformazione – inquadramento

Ambito di trasformazione per il miglioramento dei servizi pubblici e privati (AT-1: destinazione residenziale)

LEGENDA

Perimetro area esterna al Parco Agricolo Sud Milano (area di iniziativa comunale)

Confine comunale

Area di completamento, destinata ad edilizia convenzionata

ATTREZZATURE PUBBLICHE DI NUOVA FORMAZIONE

AMBITI DI TRASFORMAZIONE

Verde di mitigazione delle infrastrutture e degli insediamenti

Bosco in città

Nuova Stazione di sollevamento per acque meteoriche

AT-1AT-1AT-1AT-1

Ambito di trasformazione di completamento del tessuto edificato e per il mantenimento dei servizi privati esistentiAT-2AT-2AT-2AT-2

AT-2AT-2AT-2AT-2

Ambito di trasformazione di completamento della zona produttivaAT-3AT-3AT-3AT-3

AT-3AT-3AT-3AT-3

Nuova viabilità

AT-1AT-1AT-1AT-1

1111

1a1a1a1a

Area per nuovo polo per lo sport e attività ricreative

Area per insediamento nuova scuola

Area per nuovo polo per lo sport, attività ricreative e nuova scuola primaria, alternativa alle aree 1 e 1a

1111

1a1a1a1a

2222

2222


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3. RAPPORTI TRA LA PROPOSTA DEL DOCUMENTO DI PIANO E

LA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE - ANALISI DI COERENZA ESTERNA

L'analisi della coerenza esterna verticale è finalizzata a verificare l'esistenza di relazioni di coerenza tra obiettivi e strategie generali del Piano e obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale, territoriale ed economica desunti da documenti programmatici di livello diverso da quello del Piano considerato, nonché da norme e direttive di carattere internazionale, comunitario, nazionale regionale e locale. Tale analisi deve verificare numerosi riferimenti, tra i quali:

⇒ la coerenza dello scenario di riferimento elaborato per il Piano con gli scenari previsti dagli altri livelli di pianificazione (es. provinciale, regionale, statale, europeo, internazionale);

⇒ la coerenza delle informazioni utilizzate per la definizione della base di dati con quelle utilizzate in altri livelli di pianificazione/programmazione;

⇒ la coerenza degli indicatori assunti nel Piano con quelli adottati nei Piani di diverso livello.

Attraverso l'analisi di coerenza esterna di tipo orizzontale si dovrà invece verificare la compatibilità tra gli obiettivi generali del Piano e gli obiettivi generali desunti dai piani e programmi di settore; si dovranno prendere in considerazione i Piani dello stesso livello di governo e dello stesso ambito territoriale di riferimento. Si tratta cioè di verificare se strategie diverse possono coesistere sullo stesso territorio e di identificare eventuali sinergie positive o negative da valorizzare o da eliminare.


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3.1 PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR)

Il Piano Territoriale Regionale (PTR), adottato dal Consiglio regionale nella seduta del 30 luglio 2009, con dCR n. 874, pubblicato sul BURL n. 34 del 25 agosto 2009, 1° Supplemento Straordinario, è stato definitivamente approvato con deliberazione del 19/01/2010, n. VIII/951. Esso ha acquistato efficacia a partire 17 febbraio 2010. Il Piano Territoriale Regionale ha come obiettivo fondamentale il costante miglioramento della qualità della vita dei cittadini nel loro territorio secondo i principi dello sviluppo sostenibile. Secondo gli intendimenti del Documento di Piano (DdP) del PTR, questo sviluppo è perseguibile ponendo attenzione a tre dimensioni fondamentali:

⇒ la sostenibilità economica: lo sviluppo deve essere economicamente efficiente nel processo ed efficace negli esiti;

⇒ la sostenibilità sociale: lo sviluppo deve essere socialmente equo, sia in termini

intergenerazionali che intragenerazionali;

⇒ la sostenibilità ambientale: lo sviluppo economico e sociale deve avvenire nel rispetto dell’ambiente naturale o più in generale dell’ambiente fisico, delle risorse naturali ed energetiche, del paesaggio e del patrimonio culturale, senza compromettere le caratteristiche che consentono la sua conservazione.

In quest’ottica, il PTR definisce tre macro-obiettivi derivati dagli obiettivi della Comunità Europea quali basi delle politiche territoriali lombarde per il perseguimento dello sviluppo sostenibile, che concorrono al miglioramento della vita dei cittadini:

⇒ rafforzare la competitività dei territori della Lombardia;

⇒ riequilibrare il territorio lombardo;

⇒ proteggere e valorizzare le risorse della regione. Su questa base, gli obiettivi tematici del PTR rappresentano la declinazione dei 24 obiettivi principali che il PTR propone sui temi d’interesse. Relativamente ai sei Sistemi Territoriali che il PTR individua, il DdP sostiene che essi non sono ambiti e ancor meno porzioni di Lombardia perimetrate rigidamente, ma costituiscono sistemi di relazioni che si riconoscono e si attivano sul territorio regionale, all’interno delle sue parti e con l’intorno. Per ciascun Sistema vengono evidenziati i tratti e gli elementi caratterizzanti che lo contraddistinguono rispetto agli altri. Ciascun Comune, Provincia, ente con competenze per il governo del territorio, ma anche ogni altro soggetto pubblico o privato, fino al singolo cittadino, deve identificare in uno o più dei sei sistemi proposti il


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proprio ambito di azione o di vita e confrontare il proprio progetto o capacità d’azione con gli obiettivi che per ciascun Sistema del PTR vengono proposti. Gli obiettivi territoriali del PTR, proposti per i sei Sistemi Territoriali, non si sovrappongono agli obiettivi tematici, ma sono ad essi complementari, rappresentando le priorità specifiche dei vari territori. Così come avviene per gli obiettivi tematici, anche quelli territoriali si declinano in linee d’azione (o misure). Per ogni obiettivo territoriale vengono riportati i riferimenti degli obiettivi del PTR che esso contribuisce a raggiungere. Il Sistema territoriale cui appartiene il Comune di Gudo Visconti ed i relativi obiettivi vengono così identificati (v. Figura 16 – estratto tav. 4 PTR):

Sistema Territoriale della Pianura Irrigua La Pianura Irrigua è identificata come la parte di pianura a sud dell'area metropolitana, a sud della linea delle risorgive. E’ compresa nel sistema più ampio interregionale del nord Italia che si caratterizza per la morfologia piatta, per la presenza di suoli molto fertili e per l'abbondanza di acque sia superficiali sia di falda. Tali caratteristiche fisiche hanno determinato una ricca economia, basata sull'agricoltura e sull'allevamento intensivo. Il territorio in questione presenta una bassa densità abitativa, con prevalente destinazione agricola della superficie (82%). La campagna in queste zone si caratterizza per un'elevata qualità paesistica che corona la qualità storico artistica dei centri maggiori. Sebbene le tecniche colturali moderne abbiano inevitabilmente modificato il paesaggio, la struttura originaria, frutto di secolari bonifiche e sistemazioni idrauliche, è ancora nettamente percepibile. Inoltre non poche delle grandi cascine che furono il centro della attività e della vita rurale presentano un rilevante valore.


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OBIETTIVI DEL SISTEMA TERRITORIALE DELLA PIANURA IRRIGUA ST5.1 Garantire un equilibrio tra le attività agricole e zootecniche e la salvaguardia delle risorse ambientali e paesaggistiche, promuovendo la produzione agricola e le tecniche di allevamento a maggior compatibilità ambientale e territoriale (ob. PTR 8, 14, 16). ST5.2 Garantire la tutela delle acque ed il sostenibile utilizzo delle risorse idriche per l’agricoltura, in accordo con le determinazioni assunte nell’ambito del Patto per l’Acqua, perseguire la prevenzione del rischio idraulico (ob. PTR 4, 7, 8, 14, 16, 18). ST5.3 Tutelare le aree agricole come elemento caratteristico della pianura e come presidio del paesaggio lombardo (ob. PTR 14, 21) ST5.4 Promuovere la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale del sistema per preservarne e trasmetterne i valori, a beneficio della qualità della vita dei cittadini e come opportunità per l’imprenditoria turistica locale (ob. PTR 10, 18, 19) ST5.5 Migliorare l’accessibilità e ridurre l’impatto ambientale del sistema della mobilità, agendo sulle infrastrutture e sul sistema dei trasporti (ob. PTR 2, 3, 4, 7, 8, 9, 13, 17) ST5.6 Evitare lo spopolamento delle aree rurali, migliorando le condizioni di lavoro e differenziando le opportunità lavorative (ob. PTR 3,5)

Relativamente all’Uso del suolo, si riportano le seguenti prescrizioni generali:

⇒ Favorire interventi di riqualificazione e riuso del patrimonio edilizio storico;

⇒ Mantenere forme urbane compatte, evitando la dispersione e le saldature lungo le infrastrutture;

⇒ Coordinare a livello sovracomunale l’individuazione di nuove aree produttive e di

terziario/commerciale; valutare attentamente le ricadute sul sistema della mobilità e nelle reti secondarie di collegamento, nonché sul sistema della produzione agricola; promuovere l’utilizzo dello strumento della perequazione territoriale di livello sovracomunale;

⇒ Evitare la riduzione del suolo agricolo anche utilizzando lo strumento della

compensazione o altri strumenti di disincentivazione.


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Il PTR costituisce quadro di riferimento (l.r. 12/05 art. 20 comma 1, primo periodo) nell’ambito della Valutazione Ambientale del Piano (L.R. n. 12 /2005 – art. 4) e per la costituzione degli atti di governo del territorio del Comune. Nel Documento di Piano del Comune di Gudo Visconti (MI) si può preliminarmente confermare la presenza degli obiettivi sovraesposti per lo specifico Sistema Territoriale d’interesse, così come anche riportato nel precedente Capitolo 1 in cui sono esposti gli intendimenti del Comune, con particolare riferimento ai seguenti temi:

⇒ salvaguardare il sistema ambientale e paesaggistico, le acque ed i comprensori agricoli;

⇒ incentivare la valorizzazione paesaggistica e culturale dell’area anche ai fini turistico-

ricreativi e per la creazione di opportunità lavorative compatibili con il territorio;

⇒ incentivare e migliorare la mobilità ciclabile e pedonale.

Figura 16 – estratto Tav. 4 PTR – Sistemi territoriali del PTR


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Figura 17 – estratto Tav. 2 PTR – Infrastrutture prioritarie per la Lombardia


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Poiché il PTR assume anche valore di Piano Paesaggistico, la sezione PTR - Piano Paesaggistico - fornisce, tramite gli elaborati del Quadro di riferimento paesaggistico e quelli dei Contenuti dispositivi e di indirizzo, numerose indicazioni sia in merito agli indirizzi generali di tutela riguardanti le diverse unità tipologiche, particolari strutture insediative e valori storico-culturali, sia in merito ad ambiti e sistemi di rilevanza regionale (alcuni già individuati negli elaborati del Piano Territoriale Paesistico Regionale del 2001). L’azione comunale di pianificazione deve avvenire nel rispetto delle linee di azione e delle indicazioni della pianificazione paesaggistica di livello sovralocale (PTR- PPR e PTCP). La normativa e gli Indirizzi di tutela del PTR - PPR guidano in tal senso l’azione locale verso adeguate politiche di tutela, valorizzazione e riqualificazione del paesaggio comunale, con riferimento al contesto di appartenenza, fornendo una molteplicità di strumenti e indicazioni. Nell’ambito della Fascia della Bassa Pianura, per il territorio in studio si individua l’appartenenza al Paesaggio della Pianura Irrigua, contraddistinto dai seguenti indirizzi di tutela:

Paesaggio della Pianura Irrigua I paesaggi della bassa pianura irrigua vanno tutelati rispettandone la straordinaria tessitura storica e la condizione agricola altamente produttiva. Questa condizione presuppone una libertà di adattamento colturale ai cicli evolutivi propri dell’economia agricola. Ciò va tenuto presente, ma nel contempo va assicurato il rispetto per l’originalità del paesaggio nel quale si identifica tanta parte dell’immagine regionale, della tradizionale prosperità padana.


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La campagna I gravi fenomeni di inquinamento della falda impongono innanzitutto una salvaguardia ecologica della pianura rispetto a moderne tecniche di coltivazione (uso di pesticidi e concimi chimici) che possono fortemente indebolire i suoli e danneggiare irreversibilmente la falda freatica. L’uso di fertilizzanti chimici e diserbanti va controllato e ridotto. Come pure vanno controllati e limitati gli allevamenti fortemente inquinanti che hanno, specie nella pianura orientale, una notevole diffusione. La modernizzazione dell’agricoltura ha fortemente penalizzato il paesaggio agrario tradizionale. L’impressione più netta e desolante è la scomparsa delle differenze, delle diversità nel paesaggio padano, tutto si amalgama, si uniforma essendo venute a cadere le fitte alberature che un tempo ripartivano i campi e, essendo ormai votate alla monocoltura ampie superfici agricole, essendo scomparsa o fortemente ridotta la trama delle acque e dei canali. A questa situazione non concorre però soltanto una diversa gestione dell’attività agricola ma anche l’impropria diffusione di modelli insediativi tipicamente urbani nelle campagne, la necessità di infrastrutture ed equipaggiamenti tecnologici, i processi di allontanamento dei presidi umani dalle campagne verso le città. Gli indirizzi normativi possibili, al fine di invertire queste tendenze, sono di diversa natura. Attraverso una più accurata gestione della pianificazione urbanistica, bisogna evitare i processi di deruralizzazione o sottoutilizzazione provocati da attese in merito a previsioni insediative ma anche prevedere localizzazioni e dimensionamenti delle espansioni urbane che evitino lo spreco di territori che per loro natura sono preziosi per l’agricoltura. Si sottolinea poi l’assoluta urgenza di una tutela integrale e di un recupero del sistema irriguo della bassa pianura, sopratutto nella fascia delle risorgive, e nelle manifestazioni colturali collegate a questo sistema (marcite, prati marcitori, prati irrigui). Promuovere la formazione di parchi agricoli adeguatamente finanziati dove la tutela delle forme produttive tradizionali sia predominante svolgendo un ruolo di testimonianza colturale e di difesa dall’urbanizzazione (si pensi, ad esempio, al vasto comprensorio agricolo della Bassa Milanese). Sviluppare nuove linee di progettazione del paesaggio agrario orientando scelte e metodi di coltivazione biologici. Incentivare la forestazione dei terreni agricoli dismessi (set-aside) o comunque la restituzione ad uno stato di naturalità delle zone marginali anche tramite programmi di salvaguardia idrogeologica (consolidamento delle fasce fluviali). Incentivare il recupero della dimora rurale nelle sue forme e nelle sue varianti locali; nel contempo sperimentare nuove tipologie costruttive per gli impianti al servizio dell’agricoltura (serre, silos, stalle, allevamenti, ecc.) di modo che rispondano a criteri di buon inserimento nell’ambiente e nel paesaggio. Ricostituire stazioni di sosta e percorsi ecologici per la fauna di pianura e l’avifauna stanziale e di passo.


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Figura 18 – estratto Tav. A PTR-PPR – Ambiti geografici


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3.2 PIANO TERRITORIALE PAESISTICO REGIONALE (PTPR)

Il PTPR ha natura di quadro di riferimento per la costruzione del Piano del Paesaggio Lombardo e di strumento di disciplina paesistica del territorio. Esso opera fino a quando non siano vigenti atti a valenza paesistica di maggiore definizione; con l’approvazione del Piano Territoriale Regionale, il PTPR verrà sottoposto a progressiva revisione rispetto al documento originale approvato nel 2001. Il territorio d’interesse appartiene all’unità tipologica della “pianura irrigua cerealicolo-foraggera”. Questa tipologia, distinta nella cartografia a seconda degli orientamenti colturali prevalenti (foraggero nella parte occidentale della bassa pianura, cerealicolo in quella centrale e orientale), si estende con grande uniformità in quasi tutta la bassa pianura lombarda. Il sistema irriguo, derivato dai fiumi e dai fontanili, è alla base della vocazione agricola, della sua organizzazione e, dunque, del paesaggio. Tra gli indirizzi fondamentali del PTPR per il paesaggio della bassa pianura confermati negli intenti del Documento di Piano del PGT del Comune di Gudo Visconti, si possono distinguere i seguenti:

⇒ Tutela e, ove possibile, ricostituzione dei percorsi ecologici per la fauna e l’avifauna;

⇒ Favorire il recupero delle cascine agricole dismesse o sottoutilizzate, dei manufatti della storia agraria e del territorio rurale irriguo;

⇒ Garantire la permanenza e la conservazione delle esistenti vie d’acqua e rogge

irrigue, migliorandone ove possibile le condizioni favorendo interventi di manutenzione dei corsi d’acqua e di riqualificazione dell’apparato vegetale spondale, stabilendo necessariamente le competenze tra i soggetti operanti sul territorio.


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Aspetti particolari

Indirizzi di tutela - PTPR

LA CAMPAGNA Soggetta alla meccanizzazione l’agricoltura ha ridotto le partiture poderali e, conseguentemente, gli schermi arborei e talvolta anche il sistema irriguo mediante l’intubamento. Anche le colture più pregiate come le marcite, i prati marcitori e i prati irrigui scompaiono per la loro scarsa redditività.

Vanno promossi azioni e programmi di tutela finalizzati al mantenimento delle partiture poderali e delle quinte verdi che definiscono la tessitura territoriale. La Regione valuterà la possibilità di intervenire in tal senso anche attraverso un corretto utilizzo dei finanziamenti regionali e comunitari per il settore agricolo e la riqualificazione ambientale. E’ auspicabile che gli Enti locali attivino autonomamente forme di incentivazione e concertazione finalizzate alla tutela delle trame verdi territoriali, anche in occasione della ridefinizione del sistema comunale degli spazi pubblici e del verde.

I CANALI – SISTEMA IRRIGUO E NAVIGLI Il sistema delle acque irrigue nella pianura lombarda comprende 81 canali derivati da fiumi e centinaia di rogge e colatori. Dodici di questi canali, in particolare, assumono le dimensioni, la portata e la lunghezza dei grandi fiumi lombardi; di questi tre sono navigli, realizzati anche per il trasporto di materiali pesanti diretti a Milano e per l’avvio di merci lavorate al porto di Genova. La rete idrografica superficiale artificiale è uno dei principali caratteri connotativi della pianura irrigua lombarda. Storicamente la cura nella progettazione e realizzazione di queste opere ha investito tutte le componenti, anche quelle minori: chiuse, livelle, ponti ecc.

La tutela è rivolta non solo all’integrità della rete irrigua, ma anche ai manufatti, spesso di antica origine, che ne permettono ancora oggi l’uso e che comunque caratterizzano fortemente i diversi elementi della rete. Anche in questo caso, assume carattere prioritario l’attivazione di una campagna ricognitiva finalizzata alla costruzione di uno specifico repertorio in materia, che aiuti poi a guidare la definizione di specifici programmi di tutela, coinvolgendo tutti i vari enti o consorzi interessati.


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Figura 19 – estratto PTP Regionale – carta delle unità tipologiche di paesaggio


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3.3 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP)

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è lo strumento di pianificazione che definisce gli obiettivi generali relativi all’assetto e alla tutela del territorio provinciale, indirizza la programmazione socio-economica della Provincia ed ha efficacia paesaggistico–ambientale; il Piano inoltre raccorda le politiche settoriali di competenza provinciale e indirizza e coordina la pianificazione urbanistica comunale. Gli indirizzi per le trasformazioni del territorio da soddisfare attraverso le previsioni degli strumenti urbanistici comunali sono delineati nei seguenti obiettivi:

Obiettivo O1 – compatibilità ecologica e paesistico-ambientale delle trasformazioni.

Persegue la sostenibilità delle trasformazioni rispetto alla qualità e quantità delle risorse

naturali; aria, acqua e vegetazione.

Obiettivo O2 – integrazione fra i sistemi insediativo e della mobilità.

Presuppone la coerenza tra le dimensioni degli interventi e le funzioni insediate rispetto al

livello di accessibilità proprio del territorio, valutato rispetto ai diversi modi del trasporto

pubblico e privato di persone, merci, informazioni.

Obiettivo O3 – ricostruzione della rete ecologica provinciale.

Prevede la realizzazione di un sistema di interventi atti a favorire la ricostruzione della rete

ecologica provinciale, la biodiversità e la salvaguardia dei varchi inedificati fondamentali

per la realizzazione dei corridoi ecologici.

Obiettivo O4 – compattazione della forma urbana.

E’ finalizzato a razionalizzare l’uso del suolo e a ridefinire i margini urbani; ciò comporta il

recupero di aree dismesse o degradate, il completamento prioritario delle aree intercluse

nell’urbanizzato, la localizzazione dell’espansione in adiacenza all’esistente e su aree di

minor valore agricolo e ambientale, nonchè la limitazione ai processi di saldatura tra centri

edificati.

Obiettivo O5 – Innalzamento della qualità insediativa.

Persegue un corretto rapporto tra insediamenti e servizi pubblici o privati di uso pubblico

attraverso l’incremento delle aree per servizi pubblici, in particolare a verde, la

riqualificazione ambientale delle aree degradate e il sostegno alla progettazione


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architettonica di qualità e l’attenzione, per quanto possibile, alla progettazione edilizia

ecosostenibile e bioclimatica. Persegue inoltre la diversificazione dell’offerta insediativa

anche al fine di rispondere alla domanda di interventi di “edilizia residenziale sociale”

diffusi sul territorio e integrati con il tessuto urbano esistente.

La seguente Figura 20 rappresenta la sovrapposizione tra l’azzonamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e le previsioni del DP in termini di ambiti di trasformazione. Nel DP sono stati acquisiti:

⇒ gli elementi derivanti dall’individuazione della rete ecologica provinciale (corridoi ecologici primari e secondari, varchi, gangli, corsi d’acqua da riqualificare e con caratteristiche attuali di importanza ecologica) e le relative norme;

⇒ gli elementi di tutela e valorizzazione del paesaggio.


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LEGENDA

Confine amministrativo

Azzonamento PTC Provincia di Milano - Rete Ecologica

CORSI D'ACQUA DA RIQUALIFICARE

CORRIDOI ECOLOGICI PRIMARI

CORRIDOI ECOLOGICI SECONDARI

CORRIDOI ECOLOGICI (Art. 58)

CORSI D'ACQUA CON CARATTERISTICHE ATTUALI DI IMPORTANZA ECOLOGICA

GANGLI (Art. 57)

PRINCIPALI CORRIDOI ECOLOGICI DEI CORSI D'ACQUA

VARCHI (Art. 59)




Attrezzature pubbliche di nuova formazione

Ambiti di trasformazione




Bosco in città


AT-1AT-1AT-1AT-1

AT-1AT-1AT-1AT-1


AT-2AT-2AT-2AT-2


AT-3AT-3AT-3AT-3

Nuova viabilità

1111

1a1a1a1a

Area per nuovo polo per lo sport, attività ricreative e nuova scuola primaria, alternativa alle aree 1 e 1a2222

1a1a1a1a

1111

2222

Figura 20 – rapporti con la Pianificazione Provinciale


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3.4 PIANO D’AREA DELL’ABBIATENSE – BINASCHINO (PDA)

La Provincia di Milano in collaborazione con i Comuni raggruppati nei 10 ambiti territoriali denominati “Tavoli Interistituzionali”, ha attivato diverse esperienze di co-pianificazione per elaborare strumenti di governo delle trasformazioni del territorio che approfondiscono e dettagliano a scala locale le indicazioni del PTCP e forniscono importanti indicazioni per la pianificazione comunale, denominati Piani d’Area. I Piani d’Area sono sviluppati da un insieme più o meno vasto di Comuni e nascono dalla necessità di gestire problematiche e opportunità di ciascun ambito territoriale ad una scala intermedia tra quella provinciale e quella comunale coordinando la messa a fuoco di criticità, potenzialità, occasioni di sviluppo e progetti pilota per governare al meglio le trasformazioni del territorio. Il Piano d’Area dell’Abbiatense-Binaschino interessa 21 Comuni (Abbiategrasso, Albairate, Besate, Binasco, Bubbiano, Calvignasco, Casarile, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago, Gaggiano, Gudo Visconti, Morimondo, Motta Visconti, Noviglio, Ozzero, Rosate, Vermezzo, Vernate, Zelo Surrigone, Zibido San Giacomo) e si è concluso nel marzo 2009. Il piano d’area si è occupato di: • sistema ambientale e paesaggio agrario: multifuzionalità delle attività agricole; fruibilità del territorio rurale con la definizione di percorsi ciclopedonali per creare relazioni tra il patrimonio storico architettonico, urbano ed extraurbano, il sistema idrografico e il paesaggio agrario circostante; promozione di politiche finalizzate alla valorizzazione del patrimonio agricolo esistente con l’insediamento di funzioni compatibili di rango sovracomunale; attuazione di interventi di promozione ambientale quale occasione per il recupero e la valorizzazione del sistema economico locale e del patrimonio architettonico rurale (marketing territoriale); • sistema infrastrutturale della mobilità visto nell’ottica di una progettazione territoriale integrata che crei occasioni di riqualificazione urbanistica e ambientale dei territori interessati dagli interventi. Sono previsti interventi diffusi di riqualificazione della rete locale, il potenziamento della “radiale vigevanese”, il potenziamento dell’accessibilità su ferro attraverso il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara e le sue ricadute territoriali, il ridisegno della rete ciclabile, interventi di mitigazione ambientale connessi ai progetti infrastrutturali finalizzati alla ricucitura del paesaggio urbano e agrario attraversato; • rafforzamento delle attività economiche e produttive dell’area attraverso l’attuazione di interventi finalizzati alla riorganizzazione del tessuto produttivo esistente, la creazione di strutture di promozione dello sviluppo locale e l’integrazione con il sistema della ricerca; • sistema insediativo, servizi di livello sovracomunale e consolidamento delle polarità urbane.


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Figura 21 – estratto Tavola 1 - PdA Abbiatense-Binaschino

GUDO

VISCONTI


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Figura 22 – estratto Tavola 2 “Temi e scenari progettuali”- PdA Abbiatense

-Binaschino

GUDO

VISCONTI


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Figura 23 – estratto Tavola 2 “Temi e scenari progettuali”- PdA Abbiatense

-Binaschino

GUDO

VISCONTI


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3.5 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL PARCO AGRICOLO SUD MILANO (PTC – PARCO)

Il Parco intende salvaguardare le attività agricole, le colture e i boschi, tutelare i luoghi naturali, valorizzare il patrimonio storico architettonico, recuperare l'ambiente e il paesaggio nelle aree degradate, informare e guidare gli utenti ad un uso rispettoso delle risorse ambientali. Il Piano Territoriale di Coordinamento, approvato con DGR n. 7/818 del 03.08.2000, definisce tra l’altro le norme e gli indirizzi di tutela dei diversi ambiti del parco e delle aree esterne ad esso. In particolare:

TERRITORI AGRICOLI DI CINTURA METROPOLITANA: devono essere conservati nella loro integrità e compattezza, evitando che nuovi interventi e nuova edificazione comportino la frammentazione e la marginalizzazione di porzioni di territorio di rilevante interesse; devono essere incentivati i programmi e le attività produttive degli operatori locali; deve essere salvaguardato il patrimonio edilizio rurale esistente; può essere prevista la collocazione di attrezzature, servizi e impianti tecnologici purchè ammissibili ai sensi dell’art. 5 delle NTA riguardante gli standard urbanistici; deve essere garantita la continuità ed efficienza della rete idrica conservandone i caratteri di naturalità. ZONA DI TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESISTICA: sono consentiti gli interventi relativi alle attività ricreative, culturali e socio-assistenziali che non comportino alterazioni degli elementi compositivi del paesaggio, anche attraverso la promozione di attività agrituristiche. Gli ampliamenti funzionali ad adeguamento tecnologico e funzionale delle attività, nonché la trasformazioni di destinazione d’uso di insediamenti possono essere regolamentate dai Comuni da appositi regolamenti attuativi finalizzati alla qualificazione paesistica. PERCORSI DI INTERESSE STORICO-PAESISTICO: sono parte strutturante del sistema di fruizione del Parco e, in quanto tali, devono essere preservati da eventuali manomissioni o alterazioni. Essi vengono integrati e dettagliati nell’apposito piano di settore.

Gli indirizzi per la pianificazione urbanistica comunale per le aree esterne al Parco prevedono:

⇒ tutela dei parchi pubblici e privati; ⇒ tutela delle superfici a bosco esistenti; ⇒ tutela idrogeologica in conformità alle disposizioni della LR 41/1997 (ormai sostituita

dalla LR n. 12/2005 e succ.ve del.re di attuazione); ⇒ salvaguardia dei corsi d’acqua, delle sponde e dei fontanili; ⇒ indirizzare le scelte di pianificazione verso l’obiettivo del minor consumo di risorse

naturali e territoriali;


52

⇒ definizione dei parcheggi perimetrali, della viabilità di penetrazione, accessibilità al Parco e continuità dei percorsi ciclabili.

La Figura 24 del presente lavoro rappresenta la sovrapposizione tra l’azzonamento del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco ed il DP in termini di ambiti di trasformazione. Nel DP sono state complessivamente acquisite le previsioni del PTC del Parco ed in generale gli indirizzi relativi alla pianificazione all’esterno del Parco. Nello specifico, gli ambiti attuativi del complesso Cascina Bianca e del complesso Cascina Nuova sono compresi nei “territori agricoli di cintura metropolitana” così come definiti dalle NTA dell’area protetta regionale. Per entrambi i comparti si prevede la riqualificazione, il riuso e la valorizzazione degli insediamenti esistenti con destinazione compatibile con le norme del Parco. Per gli interventi da autorizzare presso l’area della Cascina Bianca, il nuovo PGT del Comune di Gudo Visconti prevede una particolare attenzione all’aspetto paesistico secondo le norme dell’art. 34 delle NTA. Come ampiamente illustrato nei precedenti capitoli, gli assetti strategici del DP prevedono la costruzione di un nuovo campo sportivo con annesse superfici per usi ricreativi. Le potenziali aree indicate per tali attività (“1” e “2”), così come il comparto individuato dall’Amministrazione comunale per la costruzione del nuovo complesso scolastico (“2a”), si collocano in posizione di continuità con l’abitato, rispettivamente nel settore occidentale del Comune e nel settore meridionale. Tali superfici sono parte integrante dei “territori agricoli di cintura metropolitana” così come definiti dall’Art. 25 delle NTA del Parco. La caratterizzazione agricolo forestale1 e pedologica2 di tali aree, utile per determinarne la compatibilità verso utilizzi diversi da quello agricolo, viene riepilogata nella seguente Tabella. In particolare, la caratterizzazione agricola restituisce indicazioni relative alla struttura produttiva dei suoli e delle aziende, considerando indicatori quali la densità di aste idriche, la continuità e integrità delle aree rispetto alle infrastrutture stradali, i finanziamenti per misure di tutela ambientale e per misure di sviluppo economico-produttivo. La caratterizzazione paesaggistica restituisce indicazioni relativamente alla frequenza degli elementi di pregio ed al loro grado di strutturazione. La caratterizzazione naturalistica restituisce indicazioni sulle caratteristiche ecologiche dello spazio rurale relative alla diversità colturale, alla densità di formazioni lineari (siepi, filari e fasce boscate), alla densità di apparati vegetazionali (boschi, formazioni vegetali di piccole dimensioni, zone umide, arbusteti, incolti, cave dismesse).

1 “Il sistema di conoscenza per l’individuazione degli ambiti agricoli nel PTCP”- Tavole A, B e C –

Direzione centrale Pianificazione e assetto del Territorio della Provincia di Milano; Politecnico di Milano; 2 ERSAF Lombardia “ Suoli e paesaggi della Provincia di Milano”


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TABELLA 2

Caratteri agricolo-forestali e

pedologici

(“1”) Area destinata al nuovo

complesso sportivo

(“1a”) Area destinata al

nuovo complesso

scolastico

(“2”) Area destinata sia al nuovo

complesso scolastico, sia al nuovo

complesso scolastico

Caratterizzazione agricolo-produttiva

Alta Media Alta

Caratterizzazione naturalistica

Media Media Bassa

Caratterizzazione paesaggistica

Media Media Bassa

Proprietà applicative del suolo Suolo adatto all’agricoltura con

limitazioni moderate (IIws)

dovute alla presenza di acqua nel

profilo ed alle caratteristiche del

suolo stesso.

Suolo adatto all’agricoltura

con limitazioni moderate (IIs)

dovute alle caratteristiche del

suolo stesso.

Suolo adatto all’agricoltura con limitazioni

molto severe (IVs) dovute alle

caratteristiche negative del suolo stesso,

tali da ridurre drasticamente la scelta

delle colture.

Capacità protettiva del suolo nei

riguardi delle acque sotterranee

Moderata Bassa Bassa

Valore naturalistico del suolo

Basso Basso Basso


54

LEGENDA

Confine amministrativo

Azzonamento PTC Parco Agricolo Sud Milano

Insediamenti rurali di interesse paesistico (Art. 39)

Percorso di interesse storico-paesistico (Art. 43)

AT-1AT-1AT-1AT-1

AT-2AT-2AT-2AT-2

AT-3AT-3AT-3AT-3

Fontanili e rogge (Artt. 41 e 42)

Zona di tutela e valorizzazione paesistica (Art. 34)

Territori agricoli di cintura metropolitana (Art. 25)




ATTREZZATURE PUBBLICHE DI NUOVA FORMAZIONE

AMBITI DI TRASFORMAZIONE




Bosco in città




Nuova viabilità

AT-1AT-1AT-1AT-1

1111

1a1a1a1a

2222

1111

1a1a1a1a

Area per nuovo polo per lo sport, attività ricreative e nuova scuola primaria, alternativa alle aree 1 e 1a2222

Figura 24 – rapporti con la Pianificazione del Parco Agricolo Sud Milano


55

3.6 PIANO TERRITORIALE REGIONALE D'AREA NAVIGLI LOMBARDI (PTRA –

NAVIGLI) La Giunta regionale, con l’adozione del Piano d’area, avvenuta il 7 ottobre 2009, e con l’esame delle osservazioni, ha concluso l’iter di elaborazione del Piano che dovrà essere approvato dal Consiglio regionale. L'area dei Navigli Lombardi, intesa come insieme dei Comuni rivieraschi del sistema dei Navigli Lombardi, viene riconosciuta come un'estensione territoriale dalle grandi potenzialità legate alla presenza di risorse storico-architettoniche e naturalistico-ambientali, ma necessaria di una pianificazione concertata tra i diversi attori. Di quest’area ad alto valore qualitativo paesaggistico e ambientale, il Piano Territoriale Regionale d'Area (PTRA) Navigli lombardi promuove lo sviluppo sostenibile. Tale Piano d'Area si configura come strumento di governance per la tutela e valorizzazione del sistema Navigli e tende coordinare gli interventi e gli strumenti di pianificazione in una visione intercomunale e interprovinciale con obiettivi specifici largamente condivisibili rivolti alle azioni dello sviluppo sostenibile, di miglioramento della qualità della vita e di riequilibrio ambientale, nei quali anche lo strumento di pianificazione di Gudo Visconti si riconosce per l’intento della tutela e valorizzazione delle risorse territoriali, pur non appartenendo all’unione dei Comuni rivieraschi.

Figura 25 – estratto Tavola 1 – PTRA Navigli

GUDO

VISCONTI


56

3.7 PREVISIONI DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE E DELLA MOBILITÀ RIGUARDANTI

L’AREA VASTA Tra i progetti che si ritiene abbiano maggiori conseguenze sul sistema infrastrutturale e della mobilità, si segnala quello del raddoppiamento dell’attuale sistema tangenziale della città capoluogo, di cui si prevede l’apertura del cantiere nel 2011 per la tratta Est-Esterna (Figura 26), con ultimazione dei lavori fissata entro il 2014. Da tempo la società Tangenziale Esterna Milano (TEM) sta lavorando anche al progetto del tratto Ovest-Esterno, da Melegnano a Boffalora, ovvero quello che più direttamente interesserà il territorio in studio; in merito non si hanno invece sufficienti informazioni, forse a causa dello stato meno avanzato del progetto. Da più parti è stata paventata l’ipotesi che, quando il tratto stradale est verrebbe completato, una prima conseguenza sulla zona ad ovest del capoluogo milanese potrebbe essere l’accentuazione del traffico sulla viabilità locale, statale e provinciale che deriverebbe dalla nuova arteria.

Figura 26 – corografia dell’area vasta in riferimento al progetto TEM

GUDO

VISCONTI


57

4. VALUTAZIONE AMBIENTALE DELLA PROPOSTA DI DOCUMENTO DI PIANO – ANALISI DI COERENZA INTERNA L'analisi di coerenza interna esamina la corrispondenza tra base conoscitiva, obiettivi generali e specifici, azioni di piano e indicatori, verificando in particolare le seguenti condizioni:

⇒ tutte le criticità ambientali emerse dall'analisi della base conoscitiva devono essere rappresentate da almeno un indicatore;

⇒ tutti gli obiettivi di Piano devono essere rappresentati da almeno un indicatore, ovvero non devono esistere obiettivi non perseguiti o non misurabili nel loro risultato;

⇒ tutti gli effetti significativi dovuti alle azioni devono avere almeno un indicatore che li misuri;

⇒ tutti gli indicatori devono essere riferiti almeno a un obiettivo ed a una azione, mettendo così in relazione i sistemi degli obiettivi e delle azioni.

Attraverso questa griglia di relazioni è possibile individuare, per esempio, obiettivi non dichiarati, oppure dichiarati, ma non perseguiti, oppure ancora obiettivi e indicatori conflittuali. Si mettono così in evidenza problematiche non emerse esplicitamente nelle altre fasi della elaborazione del piano, partecipazione compresa. Nel seguente schema si possono osservare la struttura e le componenti dell'analisi di coerenza interna.

L'analisi di coerenza interna verticale si occupa innanzi tutto di verificare la congruenza tra le strategie, le proposte di intervento del Piano e le caratteristiche del sistema ambientale-territoriale e socioeconomico derivanti dall'analisi del contesto. Si tratta di valutare la coerenza tra :

⇒ le componenti strutturali del Piano (derivanti dal quadro conoscitivo) e gli obiettivi generali del Piano (politiche);

⇒ tra gli obiettivi generali del Piano e gli strumenti approntati dal piano per il raggiungimento degli obiettivi (azioni, indirizzi/proposte di intervento, vincoli, condizioni).


58

Nell'analisi di coerenza interna orizzontale si dovrà verificare l'esistenza o meno di fattori di contrasto tra gli obiettivi specifici del Piano e le diverse azioni previste, rispetto a un medesimo obiettivo generale.

4.1 INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI DI COMPATIBILITÀ I criteri di sostenibilità a cui assoggettare la valutazione degli obiettivi del Documento di Piano derivano dalle “Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica – fondi strutturali 2000-2006”, documento predisposto dalla Direzione generale VIA - Servizio per la valutazione di impatto ambientale, l’informazione ai cittadini e della relazione sullo stato dell’ambiente del Ministero dell’Ambiente, dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e dall’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente (ANPA), con la collaborazione delle Regioni. Le linee guida contengono dieci criteri di sviluppo sostenibile che possono essere un utile riferimento nella definizione dei criteri della VAS del PGT del Comune di Gudo Visconti. I dieci criteri di sostenibilità sono:

1) ridurre al minimo l’impiego di risorse energetiche non rinnovabili;

2) impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità di rigenerazione;

3) uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti

pericolosi e inquinanti;

4) conservare e migliorare lo stato della fauna e della flora selvatiche, degli habitat e dei

paesaggi;

5) conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche;

6) conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali;

7) conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale;

8) protezione dell’atmosfera;

9) sensibilizzare alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in

campo ambientale;

10) promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo

sostenibile.

Tali criteri sono concetti flessibili che le autorità competenti devono rendere attinenti con la realtà territoriale di riferimento. Pertanto, i medesimi criteri contestualizzati alla realtà di Gudo Visconti possono essere i seguenti:


59

I. limitare nuovo consumo di suolo (criteri 1-2-5); II. ridurre la produzione di rifiuti (criterio 3); III. ridurre l’impiego di energie non rinnovabili a favore di fonti alternative ed ecologiche (criteri 1-2-8); IV. tutela delle aree agricole e della valenza ecologica del Parco (criteri 4-6-7); V. tutela del paesaggio agricolo e delle relative infrastrutture (criteri 4-6-7); VI. tutela e miglioramento delle acque superficiali e sotterranee (criteri 5-7); VII. tutela e riqualificazione del patrimonio storico e architettonico (criterio 6); VIII. conservare e migliorare l’aspetto e le caratteristiche qualitative dell’ambiente locale (criteri 5-6-7); IX: conservare e migliorare la fruibilità dell’ambiente locale (criterio 7); X. ridurre le emissioni atmosferiche inquinanti (criterio 8).

4.2 LE MATRICI DI CONTROLLO – DESCRIZIONE METODOLOGICA

Lo scheletro del processo di Valutazione Ambientale Strategica è stato rappresentato tramite matrici che sono lo strumento ottimale per descrivere i processi decisionali che vengono gestiti tramite un approccio multi-criteri. Questo tipo di approccio permette infatti la valutazione di sistemi complessi, come quello ambientale, valutandone in maniera complessiva tutti gli aspetti che spesso, per loro natura, non hanno un comportamento omogeneo in risposta ad un cambiamento dello stato naturale. Le matrici prodotte sono di tipo descrittivo (qualitativo). MATRI C I “ IM PATTO AZ IO N I -OBI ETT IV O ” .

In questa matrice vengono analizzate le azioni del Piano (riportate nelle colonne) ed incrociate con gli obiettivi di sostenibilità definiti nel precedente paragrafo (righe). Lo scopo di tale matrice è di verificare la coerenza delle azioni di Piano con gli obiettivi indicati. Ogni obiettivo viene incrociato ad almeno una azione del Piano, che avrà l’effetto di avvicinare lo stato delle cose all’obiettivo o viceversa avrà un effetto discostante. In merito a questa distinzione, all’incrocio tra un’azione ed un obiettivo nella matrice viene riportato un segno “+” qualora l’azione crei dei cambiamenti che in qualche modo tendono ad un avvicinamento all’obiettivo, viceversa viene riportato un segno “-“ qualora l’effetto dell’azione in merito a quello specifico obiettivo sia opposto. Il segno “?” accompagnato da “+” o “-“ contraddistingue invece un effetto potenzialmente positivo o negativo. Per meglio evidenziare visivamente i risultati, ai segni sopra definiti sono stati associati dei colori: in particolare, si evidenziano in giallo le interazioni negative o potenzialmente negative, in verde quelle positive o potenzialmente positive. Le azioni individuate nella matrice sono le azioni derivanti dagli obiettivi del Piano, descritte nel precedente Capitolo 1.


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SISTEMA INSEDIATIVO

Criterio di sostenibilità

Azione

I. limitare nuovo consumo di suolo

II. ridurre la produzione di rifiuti

III. ridurre l’impiego di energie non rinnovabili a favore di fonti alternative ed ecologiche

IV. tutela delle aree agricole e della valenza ecologica del Parco

V. tutela del paesaggio agricolo e delle relative infrastrutture

VI. tutela e miglioramento delle acque superficiali e sotterranee

VII. tutela e riqualificazione del patrimonio storico e architettonico

VIII. conservare e migliorare l’aspetto e le caratteristiche qualitative dell’ambiente locale

IX. conservare e migliorare la fruibilità dell’ambiente locale

X. ridurre le emissioni atmosferiche inquinanti

a1) Potenziamento e razionalizzazione delle strutture destinate all’attività scolastica mediante la realizzazione di nuovo edificio per la scuola primaria e contestuale trasferimento presso la nuova sede anche dell’esistente scuola per l’infanzia, oltre ad un suo ampliamento. Il riassetto complessivo degli edifici scolastici prevede anche il trasferimento dell’asilo nido comunale presso l’attuale sede della scuola dell’infanzia, oltre alla razionalizzazione degli spazi ad esso dedicati

-

?-

+

-

?-

?-

+

?-

a2) Realizzazione di intervento edilizio in modalità convenzionata presso terreno attualmente inedificato posto al margine orientale dell’abitato

- ?- ?- ?- ?+ ?-

b1) Realizzazione di nuovo insediamento residenziale dotato di servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione presso l’area attualmente occupata dal centro sportivo comunale

- - ?- ?- ?+ ?-

b2) Realizzazione di intervento di edilizia residenziale presso l’attuale area standard del complesso immobiliare dell’esistente piscina, subordinandone l’attuazione al mantenimento in essere dell’impianto natatorio principale

- - ?- ?- ?+ ?-

b3) Riqualificazione, riuso e valorizzazione dell’edificato agricolo esistente inutilizzato o sottoutilizzato al fine di impedirne il progressivo abbandono, con particolare riferimento ai complessi delle Cascine Bianca e Nuova

?+ ?+ + + + +

b4) Istituire norme volte al miglioramento della qualità degli interventi sia pubblici che privati, sotto l’aspetto ambientale, funzionale ed estetico

+ + + + + +

b5) Favorire la sostenibilità degli interventi edilizi, sia pubblici che privati; miglioramento delle prestazioni termo-coibenti dell’involucro edilizio degli edifici

+ + + + + +

b6) Miglioramento della qualità del vivere e della sicurezza delle abitazioni mediante due interventi di rilevante importanza: spostamento dell’elettrodotto di alta tensione all’esterno dell’abitato, a distanza di sicurezza; realizzazione di nuove opere per lo smaltimento delle acque meteoriche in esubero afferenti alla rete fognaria esistente

?-

?-

?-

+

+

+


61


Azione











c1) Consentire un limitato ampliamento della zona produttiva a Nord-ovest dell’abitato, compatibile con le superfici escluse dal perimetro del Parco Agricolo

- - ?- -

c2) Consentire gli eventuali adeguamenti funzionali alla qualità del lavoro ed alla sicurezza per gli insediamenti esistenti

?+ ?+

d1) Realizzazione del nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione.

- - - +

d2) Riqualificazione di Piazza Roma + + +

d3) Mantenimento in attività dell’impianto natatorio esistente, anche mediante riassetto funzionale del medesimo e parziale conversione delle superfici annesse ad altra destinazione

- - ?- ?- ?+ ?-

e1) Potenziamento delle funzioni terziarie, commerciali e di servizi terziari nel nuovo insediamento da realizzare sull’area lasciata libera dall’attuale centro sportivo comunale. Sono considerate compatibili le seguenti funzioni purché non comportanti un impatto nocivo o molesto nei confronti degli insediamenti circostanti (in particolare di quelli residenziali): servizi del commercio al dettaglio ed assimilabili, compreso l’artigianato di servizio; pubblici esercizi: ristoranti, trattorie, bar, locali notturni, sale ricreative (sale biliardo, sale giochi, etc.), con esclusione dei servizi molesti; uffici; studi professionali; alberghi e attività assimilabili (come pensioni, bed and breakfast, ecc.); servizi rivolti in generale alla cura della persona, culturali, per lo sport, lo svago e il tempo libero; servizi alle imprese e alle attività economiche in genere

-

-

+

-


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Azione











f1) Messa in sicurezza delle vie Circonvallazione e Papa Giovanni XXIII, mediante l’inserimento di limitazioni sulla velocità degli automezzi e attraversamenti pedonali più sicuri.

+ +

f2) Realizzazione di un nuovo tratto stradale all’estremità sud dell’abitato, a collegamento delle vie Antebiago, San Rocco e Giovanni Pascoli attualmente a fondo cieco.

- ?- + + ?+ ?-

g1) Realizzazione di nuovi percorsi ciclabili e pedonali ad integrazione dei tratti già esistenti, in particolare: dall’estremità della Via Gudetto fino alla strada per Vigano all’altezza della Cascina Bianca (evitando tuttavia una pericolosa immissione diretta nel tratto in curva di quest’ultima); dall’estremità nord della Via Verdi fino al parcheggio del cimitero; lungo le vie San Rocco e Giovanni Pascoli (se possibile) e lungo il nuovo tratto stradale descritto al punto precedente, fino al percorso ciclo-pedonale già esistente in prossimità della Via Antebiago; dalla Via Puccini alla Via Circonvallazione, lungo il margine est del “nuovo insediamento residenziale con servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione” previsto sull’area dell’attuale centro sportivo comunale.

?-

+

+

+

?+

g2) Eliminazione di criticità esistenti sotto il profilo della sicurezza lungo le strade cittadine mediante provvedimenti quali: soppressione di punti di conflitto effettivi e potenziali, allargamento di tratti stradali angusti, formazione di opere suscettibili di mettere in sicurezza il pedone e il ciclista, ecc.

+

+

?+


63

SISTEMA AMBIENTALE


Azione











h1) Promuovere il ricorso a fonti rinnovabili per la produzione di energia (solare, geotermica, ecc.) con conseguente riduzione delle emissioni in atmosfera

+ + + +

h2) Favorire l’incremento dell’efficienza degli impianti per il riscaldamento

+ + +

h3) Promuovere l’uso razionale dell’energia volto al contenimento dei fabbisogni energetici

+ + + +

i1) Favorire la protezione e la valorizzazione delle zone comprese nel Parco Agricolo Sud + + + + +

i2) Tutelare la rete ecologica Provinciale ?+ + + + i3) Favorire il recupero delle cascine agricole dismesse o sottoutilizzate, dei manufatti della storia agraria e del territorio rurale irriguo

?+ + + + +

l1) Promuovere lo spostamento dell’elettrodotto ad alta tensione all’esterno del centro abitato verso la zona agricola, collaborando con gli enti competenti per definirne la collocazione più favorevole

?- ?- ?-

+

+

m1) Promuovere confronti ed azioni comuni con gli enti interessati per la difesa della caratteristiche qualitative della falda; messa in atto delle decisioni condivise che emergeranno dalle consultazioni

+

+

+

n1) Favorire interventi di manutenzione dei corsi d’acqua e di riqualificazione dell’apparato vegetale spondale, stabilendo necessariamente le competenze tra i soggetti operanti sul territorio

+ + +

n2) Collaborare con il gestore del servizio fognario per la corretta razionalizzazione del sistema di collettamento e smaltimento dei reflui

+ + +


64

4.3 LE SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

Le schede riportate nel presente paragrafo vengono redatte per ogni interazione dubbia o presumibilmente negativa risultante dall’incrocio tra le azioni ed i criteri di sostenibilità. In esse vengono esplicitate le principali problematiche e fornite le eventuali proposte di mitigazione o azioni correttive degli impatti riscontrati. Le schede sono organizzate secondo i sistemi di intervento (insediativo, mobilità, ambientale) individuati dal Documento di Piano:

⇒ nella prima colonna sono riportate le azioni previste dal Piano; ⇒ nella seconda colonna i criteri di sostenibilità ambientale relativi all’interazione

oggetto di analisi; ⇒ la terza colonna riprende il dato riportato nella matrice di valutazione, evidenziando in

giallo le interazioni negative o potenzialmente negative; ⇒ la quarta e la quinta colonna descrivono rispettivamente la sintesi delle

problematiche, individuando gli effetti negativi causati dall’applicazione delle azioni e alcune eventuali proposte di mitigazione o azioni correttive degli impatti riscontrati.


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SISTEMA INSEDIATIVO Azioni Sostenibilità

ambientale

interazion

e problematiche Azioni correttive/proposte di mitigazione


-

La realizzazione del nuovo complesso scolastico, subordinata all’assenso dell’ente Parco, comporta l’utilizzo di nuovo suolo. Nel precedente paragrafo 3.5 si è riportata una prima indicazione delle caratteristiche paesaggistico-fruitive delle due aree proposte, utile per una iniziale valutazione degli ambiti in funzione della potenziale trasformazione d’uso.

Entrambe le soluzioni proposte per l’ubicazione del nuovo complesso scolastico sono in posizione adiacente all’edificato esistente e, tale aspetto, riduce al minimo la frammentazione e la dispersione dell’edificato stesso. Tale collocazione inoltre limita il disturbo all'ambito agricolo e non ne peggiora il contrasto lungo i margini. Come interventi mirati alla compensazione del consumo di suolo, si prevede la prosecuzione delle opere di piantumazione già iniziate nell’area denominata “bosco in città” con funzione di fascia tampone ed attrezzata a percorso didattico così come previsto dal DP. Anche le necessarie vie d’accesso comporteranno un ulteriore consumo di suolo: per limitarlo si potrà optare per una collocazione del nuovo manufatto in vicinanza di una strada di accesso secondaria esistente, orientato coerentemente con il tessuto agricolo (direzione principale della tessitura dei campi). L’aumento globale del volume di traffico comporterà lo studio della viabilità locale e del contesto, considerando come prioritario il potenziamento/miglioramento del trasporto pubblico e la creazione di isole pedonali nell’intorno, di aree di sosta temporanee e di un sistema di interscambi per l'integrazione tra i diversi tipi di trasporto. Le eventuali azioni correttive all’incremento del traffico potranno essere l’inserimento di fasce di vegetazione con funzione di filtro, mitigazione visiva e, parzialmente, acustica.

a1) Potenziamento e razionalizzazione delle strutture destinate all’attività scolastica mediante la realizzazione di nuovo edificio per la scuola primaria e contestuale trasferimento presso la nuova sede anche dell’esistente scuola per l’infanzia, oltre ad un suo ampliamento. Il riassetto complessivo degli edifici scolastici prevede anche il trasferimento dell’asilo nido comunale presso l’attuale sede della scuola dell’infanzia, oltre alla razionalizzazione degli spazi ad esso dedicati


?-

L’aumento seppure equilibrato delle utenze nel medio-lungo termine comporta l’incremento dei rifiuti prodotti

Le azioni correttive potranno riguardare un’ulteriore attenzione nell’uso di materiali recuperabili ed il potenziamento della politica di informazione e di sensibilizzazione. Ulteriore incremento della raccolta differenziata e del numero di frazioni da differenziare.


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- Come già accennato precedentemente, il nuovo complesso scolastico sorgerà nel Parco Sud, in area attualmente a destinazione agricola.

Le azioni di mitigazione/compensazione da subordinare alla realizzazione dell’intervento potranno essere idoneamente studiate e condivise dall’ente Parco, in considerazione soprattutto dell’incremento di consumo di suolo agrario. Si propongono inoltre i seguenti accorgimenti: utilizzo di materiali da costruzione isolanti e di verde pensile; corretta esposizione delle pareti vetrate; massimizzare l'areazione e climatizzazione naturale; altezze del complesso compatibili con quelle degli edifici circostanti; utilizzo di materiali di rivestimento e colorazioni coerenti con il contesto agricolo; formazione di macchie boscate e fasce filtro.


?- Si veda il precedente punto IV.

Si veda il precedente punto IV.


?-

L’aumento seppure equilibrato delle utenze nel medio-lungo termine determina l’incremento del volume degli scarichi e, potenzialmente, il peggioramento delle caratteristiche qualitative delle acque. Si avrà inoltre un potenziale incremento del carico inquinante dovuto al dilavamento delle superfici impermeabili.

Le azioni correttive si possono riassumere in: razionalizzare il sistema di collettamento fognario comunale mediante separazione delle reti bianche e nere in modo da consentire il funzionamento ottimale del depuratore; favorire la diffusione di una cultura ambientale volta alla riduzione dei consumi idrici ed al riciclo della risorsa. In merito alle acque sotterranee, verranno ridotte al minimo le superfici pavimentate o impermeabilizzate per favorire la ricarica della falda, incentivando quindi l’utilizzo delle pavimentazioni “verdi” e traspiranti per le aree di pertinenza.


?-

Il nuovo complesso scolastico può determinare l’incremento delle emissioni nocive per l’atmosfera, derivanti principalmente dall’aumento di traffico veicolare

E’ premessa fondamentale che il nuovo edificio sia dotato di impianti di climatizzazione (riscaldamento e raffreddamento) centralizzati, senza ricorso a fonti di energia non rinnovabili, a basse emissioni di gas climalteranti, ovvero qualitativamente migliore rispetto agli esistenti edifici scolastici. Si dovrà pertanto incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili a servizio degli impianti di climatizzazione e favorire la cultura del risparmio energetico e l’uso di fonti alternative non inquinanti. Riutilizzo delle energie rinnovabili (sistemi di riciclo delle acque) e di sistemi di distribuzione sdoppianti a seconda delle funzioni specifiche. Per quanto concerne il problema “traffico”, si veda quanto riportato nel precedente punto I.


67


+ Il nuovo edificio scolastico tende a razionalizzare gli spazi adibiti a tale attività, raggruppandoli in un unico complesso con una migliore collocazione e posizione rispetto alla frammentarietà degli stabili esistenti, ormai inadeguati alle esigenze dell’utenza.


ambientale

interazion


a2) Realizzazione di intervento edilizio in modalità convenzionata presso terreno attualmente inedificato posto al margine orientale dell’abitato

b1) – e1) Realizzazione di nuovo insediamento residenziale dotato di servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione presso l’area attualmente occupata dal centro sportivo comunale

b2) – d4) Realizzazione di intervento di edilizia residenziale presso l’attuale area standard del complesso immobiliare dell’esistente piscina, subordinandone l’attuazione al mantenimento in essere dell’impianto natatorio principale


-

La realizzazione di nuovi alloggi comporta l’utilizzo di nuovo suolo.

L’intervento a2) determina di fatto il completamento di un lotto intercluso in ambito già edificato. La funzione dell’intervento, afferente all’ambito dei servizi, non contrasta con la dotazione di idonee precauzioni per un corretto inserimento paesaggistico ed ambientale quali: volumetrie ed altezze massime degli edifici compatibili con il contesto, dotazione di idonee aree a verde fruibili a compensazione delle future edificazioni, ecosostenibilità dell’intervento sotto l’aspetto del risparmio energetico ed attenzione all’uso razionale delle risorse non rinnovabili. L’intervento b1) comporta, oltre a quanto già indicato per a2), anche una maggiore sensibilità alla problematica “traffico veicolare” indotta dal nuovo intervento. Si veda in proposito il punto I. della precedente scheda di approfondimento. Nell’ambito dello studio delle problematiche del traffico, infine, in considerazione della posizione baricentrica del sito e, potenzialmente, del ruolo di polo attrattore nell’ambito del paese per la dotazione aggiuntiva di nuovi servizi, le superfici a parcheggio dovrebbero essere limitate agli usi condominiali, mentre dovrà essere preferita una posizione per le aree di sosta degli utenti meno centrale per evitare eccessivi afflussi di traffico veicolare in centro paese. L’intervento b2) si colloca in un ambito già interessato da edificazioni prevalentemente residenziali. Le azioni che in via preliminare possono


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sostanzialmente mitigare l’utilizzo di nuovo suolo ai fini costruttivi si riferiscono a quanto già indicato per a2). L’eventuale dotazione di parcheggi aggiuntivi a servizio dell’impianto natatorio dovrà essere verificata in funzione dei potenziali utenti del medesimo e, possibilmente, priva di superfici impermeabilizzate e/o asfaltate.


-

L’aumento, seppure equilibrato della popolazione nel medio-lungo termine comporta l’incremento dei rifiuti prodotti

Si veda il punto II della precedente scheda di approfondimento.


?-

L’aumento delle utenze determina l’incremento del volume degli scarichi e, potenzialmente, il peggioramento delle caratteristiche qualitative delle acque

Si veda il punto VI della precedente scheda di approfondimento.


?-

La trasformazione degli ambiti da destinare a nuova residenza può modificare il paesaggio urbano

Le azioni di mitigazione possono prevedere, in aggiunta alla valutazione paesistica per i nuovi interventi edilizi con l’obiettivo del corretto inserimento urbanistico e della sostenibilità ambientale, la realizzazione di spazi verdi fruibili nelle aree di pertinenza. Si potranno inoltre studiare misure di compensazione da attuare anche all’esterno degli ambiti specifici, come ad es. i seguenti interventi: riqualificazione del sistema idrografico e di aree a standard esistenti per consentirne la fruibilità pubblica; nuova piantumazione di aree verdi; realizzazione di nuovi tratti ciclo-pedonali.


?-

I nuovi insediamenti residenziali possono determinare l’incremento delle emissioni nocive per l’atmosfera, non necessariamente dagli impianti di condizionamento degli edifici, quanto dai maggiori volumi di traffico.

Si veda il punto X della precedente scheda di approfondimento.


?+ Gli interventi proposti determinano potenziali impatti positivi in termini di miglioramento dei servizi privati anche di tipologia commerciale (b1), dei servizi sportivi (b2) e dell’offerta di alloggi (a2).


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ambientale

interazion



-

L’ampliamento limitato delle superfici industriali comporta l’utilizzo di nuovo suolo e l’impermeabilizzazione del medesimo.

L’intervento c1) determina di fatto il completamento di un lotto avente già attualmente destinazione industriale, limitrofo al comparto produttivo del paese. L’area è collocata favorevolmente in prossimità della viabilità principale (SP. n. 30) ed a considerevole distanza dall’abitato. E’ circondata su tre lati (nord, ovest e sud) dalle aree agricole del Parco Sud. Come indicato dal DP, le superfici a margine del lotto verranno adibite a verde di mitigazione, anche con funzione di tampone da polveri e rumore, cui si potranno aggiungere eventuali altre opere di recupero a verde delle aree di risulta del comparto industriale. In termini costruttivi, si potranno cercare soluzioni a minore impatto che rechino, anche dal punto di vista dell’inserimento, minore disturbo all’ambiente circostante. Per ovviare alla problematica dell’impermeabilizzazione delle superfici, si veda quanto riportato al punto VI della precedente scheda di approfondimento.


-

L’incremento, seppure limitato dell’area industriale nel medio-lungo termine comporta l’aumento dei rifiuti prodotti, soprattutto di lavorazione.

Si veda il punto II della precedente scheda di approfondimento. Nel concreto, messa in atto delle politiche energetiche vocate al risparmio delle risorse non rinnovabili e ad uno sviluppo sostenibile


?-

L’incremento, seppure limitato dell’area industriale nel medio-lungo termine determina l’incremento del volume degli scarichi e, potenzialmente, il peggioramento delle caratteristiche qualitative delle acque. Si avrà inoltre un potenziale incremento del carico inquinante dovuto al dilavamento delle superfici impermeabili.

Si veda il punto VI della precedente scheda di approfondimento.

c1) Consentire un limitato ampliamento della zona produttiva a Nord-ovest dell’abitato, compatibile con le superfici escluse dal perimetro del Parco Agricolo


?- La trasformazione degli ambiti da destinare a usi industriali può modificare il paesaggio urbano

Si veda il punto VIII della precedente scheda di approfondimento.


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-

I nuovi insediamenti industriali possono determinare l’incremento delle emissioni nocive per l’atmosfera, non necessariamente dagli impianti di condizionamento e/o lavorazione, quanto dai maggiori volumi di traffico.

I nuovi insediamenti industriali dovranno possibilmente essere dotati di impianti di climatizzazione (riscaldamento e raffreddamento) centralizzati, senza ricorso a fonti di energia non rinnovabili, a basse emissioni di gas climalteranti; si adotteranno le migliori tecnologie disponibili anche per i cicli produttivi. Si potrà incentivare con ulteriori sgravi economici l’utilizzo di energie rinnovabili, sia per la produzione, sia a servizio degli impianti di climatizzazione. Si potrà favorire la cultura del risparmio energetico e l’uso di fonti alternative non inquinanti anche nella produzione industriale; incentivare il riutilizzo delle energie rinnovabili (sistemi di riciclo delle acque) e di sistemi di distribuzione sdoppianti a seconda delle funzioni specifiche. Oltre alle opere di mitigazione del verde precedentemente elencate, le attività acusticamente impattanti saranno idoneamente “isolate” da barriere antirumore (terrapieni, rilevati vegetali con arbusti e alberi, ecc.). In merito alle problematiche connesse con l’incremento potenziale del traffico veicolare, si veda il punto X della precedente scheda di approfondimento.


ambientale

interazion


d1) Realizzazione del nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione.


-

La realizzazione del nuovo polo per lo sport, subordinata all’assenso dell’ente Parco, comporta l’utilizzo di nuovo suolo. Nel precedente paragrafo 3.5 si è riportata una prima indicazione delle caratteristiche paesaggistico-fruitive delle due aree alternative, utile per una iniziale valutazione degli ambiti in funzione della potenziale trasformazione d’uso.

L’intervento d1) è collocato in posizione adiacente all’edificato esistente ed alla viabilità secondaria e, tali aspetti, riducono al minimo la frammentazione e la dispersione dell’edificato stesso. Tale collocazione inoltre limita il disturbo all'ambito agricolo e non ne peggiora il contrasto lungo i margini. Come interventi mirati alla qualità delle aree agricole circostanti si propongono: siepi e filari di penetrazione nell'ambito agricolo; fasce tampone; opere di recupero a verde delle aree di risulta con predisposizione di superfici drenanti. L’aumento globale del volume di traffico comporterà lo studio della viabilità locale e del contesto, considerando come prioritario il potenziamento/miglioramento del


71

trasporto pubblico e la creazione di isole pedonali nell’intorno e di aree di sosta temporanee, sistema di interscambi per l'integrazione tra i diversi tipi di trasporto. Le eventuali azioni correttive all’incremento del traffico potranno essere l’inserimento di fasce di vegetazione con funzione di filtro, mitigazione visiva e, parzialmente, acustica. Poiché entrambe le soluzioni proposte per l’ubicazione dell’intervento risultano limitrofe alle aree agricole del Parco Sud, come anche indicato dal DP, le superfici a margine dei lotti verranno adibite a verde di mitigazione, anche con funzione di tampone da polveri e rumore, cui si potranno aggiungere eventuali altre opere di recupero a verde. In termini costruttivi, i pochi elementi edificatori che potranno essere inseriti dovranno conformarsi a soluzioni di minimo impatto che rechino limitato disturbo all’ambiente circostante. Per ovviare alla problematica dell’impermeabilizzazione delle superfici, si potranno ridurre al minimo le superfici pavimentate o impermeabilizzate, favorendo invece l’utilizzo delle pavimentazioni “verdi” e traspiranti.

IV. tutela delle aree agricole e della valenza ecologica del Parco V. tutela del paesaggio agricolo e delle relative infrastrutture

-

Come già accennato precedentemente, il nuovo complesso per lo sport e di utilizzo polivalente sorgerà nel Parco Sud, in area attualmente a destinazione agricola

Le azioni di mitigazione/compensazione da subordinare alla realizzazione dell’intervento potranno essere idoneamente studiate e condivise dall’ente Parco, in considerazione soprattutto dell’incremento di consumo di suolo agrario. Si propongono a titolo di esempio: interventi aggiuntivi di mascheratura vegetale oltre che eventuali compensazioni delle aree verdi sottratte; utilizzo di verde pensile e di materiali da costruzione isolanti; corretta esposizione delle pareti vetrate; utilizzo di materiali di rivestimento e colorazioni coerenti con il contesto agricolo; formazione di macchie boscate e fasce filtro.


?+ La realizzazione di un nuovo e ampio spazio per le attività ricreative e sportive è fortemente sentita dalla popolazione per il miglioramento delle attività di relazione, di svago ed associative.


72

SISTEMA DELLA MOBILITA’ Azioni Sostenibilità

ambientale

interazion


I. limitare nuovo consumo di suolo IV. tutela delle aree agricole e della valenza ecologica del Parco

-

La realizzazione del nuovo tratto stradale, così come la realizzazione di nuovi percorsi ciclo-pedonali (in gran parte a margine di strade già esistenti), l’allargamento o la messa in sicurezza di tratti stradali pericolosi comporta l’utilizzo di limitate porzioni di nuovo suolo. La nuova strada all’estremità sud dell’abitato si colloca a ridosso del limite con le aree agricole del Parco.

Si potranno prevedere interventi di mitigazione quali: fasce perimetrali continue di alberature, utilizzo di materiali costruttivi di recupero, utilizzo di asfalti fotocatalitici ed impiego di tecniche costruttive fono-assorbenti. Ove possibile, si ridurranno al minimo le superfici pavimentate o impermeabilizzate (es. per le aiuole spartitraffico). Verrà invece favorito l’utilizzo delle pavimentazioni “verdi” e traspiranti per le aree di pertinenza.

IX. conservare e migliorare la fruibilità dell’ambiente locale VIII. conservare e migliorare l’aspetto e le caratteristiche qualitative dell’ambiente locale

?+

L’impatto positivo derivante dal nuovo tratto stradale è quello di garantire una maggiore fluidità al traffico cittadino. Impatto parzialmente negativo: per effetto del vantaggio sopra illustrato, si potrebbe verificare una penalizzazione della componente acustica e della qualità dell’aria di tale zona dovuta all’incremento del traffico locale. L’impatto positivo derivante dalla realizzazione delle nuove piste ciclo-pedonali è la potenziale riduzione del traffico automobilistico locale, del rumore e dell’inquinamento atmosferico che comportano il conseguente miglioramento delle condizioni di vita cittadine.

Oltre a quanto sopraelencato, le barriere antirumore in materiale naturale, se opportunamente localizzate, consentono di abbattere le emissioni acustiche emesse dalle sorgenti di rumore. In aggiunta alla realizzazione di nuove piste ciclo-pedonali, si potrà perseguire la ricerca di nuovi parcheggi non nel centro cittadino ma in aree più periferiche al fine di disincentivare l’utilizzo dell’auto nelle zone centrali del paese e favorire l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico o alternativi (biciclette, mezzi elettrici individuali o collettivi), creando dei punti di interscambio all’interno delle aree di sosta.

f2) Realizzazione di un nuovo tratto stradale all’estremità sud dell’abitato, a collegamento delle vie Antebiago, San Rocco e Giovanni Pascoli attualmente a fondo cieco g1) Realizzazione di nuovi percorsi ciclabili e pedonali ad integrazione dei tratti già esistenti, in particolare: dall’estremità della Via Gudetto fino alla strada per Vigano all’altezza della Cascina Bianca (evitando tuttavia una pericolosa immissione diretta nel tratto in curva di quest’ultima); dall’estremità nord della Via Verdi fino al parcheggio del cimitero; lungo le vie San Rocco e Giovanni Pascoli (se possibile) e lungo il nuovo tratto stradale descritto al punto precedente, fino al percorso ciclo-pedonale già esistente in prossimità della Via Antebiago; dalla Via Puccini alla Via Circonvallazione, lungo il margine est del “nuovo insediamento residenziale con servizi privati terziario-commerciali e spazi di relazione” previsto sull’area dell’attuale centro sportivo comunale. X. ridurre le

emissioni atmosferiche inquinanti

?+ ?-

Si veda il precedente punto IX.


73

SISTEMA AMBIENTALE Azioni Sostenibilità

ambientale

interazion


I. limitare nuovo consumo di suolo IV. tutela delle aree agricole e della valenza ecologica del Parco V. tutela del paesaggio agricolo e delle relative infrastrutture

-

La realizzazione di tale opera è necessaria per la tutela della salute degli abitanti e, pertanto, viene considerata prioritaria tra gli obiettivi del DP. A prescindere da quanto sopra, lo spostamento dell’elettrodotto verso la campagna, nell’ambito del Parco Agricolo, comporterà un limitato consumo di suolo per la collocazione dei tralicci, oltre che un relativo impatto visivo. Con i dovuti accorgimenti, si potranno inoltre evitare possibili disturbi arrecabili all’avifauna.

La collocazione del nuovo elettrodotto dovrà mantenere intatto l'ambito agricolo contenendo quanto possibile la superficie di suolo occupato; si dovrà provvedere a conservare e tutelare i corridoi di spostamento delle specie animali. Le mitigazioni faunistiche hanno lo scopo di ridurre la pericolosità per la fauna ornitica e per i piccoli animali in genere che, venendo a contatto con i conduttori, possono subire gravi lesioni fino alla morte. In genere, si tratta di interventi di isolamento dei conduttori sospesi e di ausili per renderli più visibili agli uccelli in volo riducendo il rischio di collisione ed elettrocuzione. Le azioni di mitigazione connesse all’impatto visivo si limitano alla collocazione dell’opera e dei tralicci che dovranno risultare meno evidenti possibili, qualora non sia possibile optare per l’interramento delle linee elettriche. Nel tracciamento della linea elettrica si dovrà possibilmente seguire la tessitura e la morfologia del territorio.

l1) Promuovere lo spostamento dell’elettrodotto ad alta tensione all’esterno del centro abitato verso la zona agricola, collaborando con gli enti competenti per definirne la collocazione più favorevole

IX. conservare e migliorare la fruibilità dell’ambiente locale VIII. conservare e migliorare l’aspetto e le caratteristiche qualitative dell’ambiente locale

+

Si vedano i precedenti punti I, IV, V.


74

4.4 BREVI CONSIDERAZIONI SULLE POSSIBILI SCELTE ALTERNATIVE ESPRESSE DAL

DOCUMENTO DI PIANO

Tra gli obiettivi principali espressi negli elaborati del DP, ne emergono due particolarmente importanti: essi riguardano il miglioramento dei servizi (Obiettivo 3) e delle possibilità di relazione fra i cittadini (Obiettivo 4). Secondo l’esigenza molto sentita della comunità di disporre di una più vasta gamma di attrezzature per lo sport e per il gioco e, soprattutto, per le attività ricreative, l’Amministrazione comunale ha messo allo studio varie ipotesi per attuare tale obiettivo. Partendo dal presupposto che l’attuale ubicazione del centro sportivo non ammette possibilità di ampliamento, è sorto il convincimento che sia indispensabile trasferirlo altrove. Come si diceva nel precedente Capitolo 1 – Obiettivi di Piano, un’altra esigenza molto sentita dalla comunità è quella del potenziamento/razionalizzazione degli edifici scolastici, oggi sottodimensionati rispetto alle effettive richieste. Dallo studio delle sovraesposte problematiche, anche con il contributo della cittadinanza, dei rappresentati delle minoranze e della commissione appositamente istituita per il PGT, si sono espresse due ipotesi alternative:

⇒ L’ubicazione del nuovo polo per lo sport, il gioco, le attività ricreative e di relazione viene indicata dal DP a nord–ovest dell’edificato esistente, in adiacenza a quest’ultimo, su un’area più ampia (indicata nella Tav. 1 del presente elaborato con la numerazione “1”). La nuova scuola primaria è prevista su parte dell’area di proprietà comunale ad ovest dell’edificato (indicata con “1a”).

⇒ In alternativa, il DP indica una seconda area privata a sud dell’abitato in cui può

essere prevista l’ubicazione sia del nuovo polo per lo sport e le attività ricreative, sia il nuovo complesso scolastico primario (indicata con “2”).

Sulla base di quanto sopra e delle analisi effettuate nei precedenti Capitoli, si riporta nel seguito una valutazione sommaria di tali aree considerando essenzialmente la rispondenza delle medesime ad alcune esigenze di sostenibilità e di compatibilità con gli intendimenti ed indirizzi espressi dalla pianificazione sovracomunale e non, escludendo comunque che tali indicazioni possano essere esaustive di una necessaria valutazione delle problematiche connesse agli interventi previsti quali in primis la mobilità, l’impatto acustico e paesaggistico delle opere che si intendono realizzare.


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Nuovo polo per lo sport (ipotesi “1”); nuova scuola primaria (ipotesi “1a”)

Nuovo polo per lo sport e nuova scuola primaria (ipotesi “2”)

Vicinanza con altri servizi scolastici (scuola materna e nido, secondo le previsioni del nuovo PGT)

Utilizzo di terreno già di proprietà dell’Amministrazione comunale (1a), ovvero potenziale risparmio economico a favore di eventuali opere sostitutive.

Da quanto sopra, deriva razionalizzazione ed economicità delle opere accessorie quali vie d’accesso, illuminazione, dispositivi per la sicurezza, ecc.

Area dotata di suolo poco adatto all’agricoltura per limitazioni molto severe; caratterizzazione naturalistica e paesaggistica Bassa

Interazione positiva

Mantenimento della rete ecologica

Mantenimento della rete ecologica

consumo di suolo agricolo appartenente all’ambito del Parco Regionale

consumo di suolo agricolo appartenente all’ambito del Parco Regionale

Potenziale criticità

Aree dotate di suolo adatto all’agricoltura con limitazioni moderate; caratterizzazione naturalistica e paesaggistica Media

Azione contraria alla compattazione della forma urbana ed alla regolarità del perimetro dell’abitato. Necessità di analisi di interventi per neutralizzare quanto sopra


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5. GLI INDICATORI PER IL MONITORAGGIO La Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) definisce gli indicatori necessari alla predisposizione di un sistema di monitoraggio degli effetti derivanti dall’applicazione del Piano, con riferimento agli obiettivi ivi definiti ed ai risultati attesi. Gli indicatori forniscono un tipo di informazione sintetica attraverso la rappresentazione numerica di un fenomeno complesso. Al sistema degli indicatori viene dato il compito, a partire dalla situazione attuale, di verificare il miglioramento o il peggioramento del dato in determinato momento T, per consentire l’interpretazione e l’individuazione non solo degli effetti delle singole azioni di Piano, ma anche delle possibili mitigazioni e compensazioni. Le caratteristiche principali degli indicatori sono di quantificare l’informazione in modo che il suo significato sia maggiormente comprensibile ed evidente e di semplificare le informazioni relative a fenomeni più complessi. Il valore del sistema degli indicatori non consiste tanto nel numero e/o nell’algoritmo che si utilizza, quanto nella capacità di evidenziare le problematiche e di mettere a confronto situazioni differenti, sia in termini spaziali che temporali, oltre che di introdurre un sistema organico di raccolta dei dati e di monitoraggio dei dati e delle tendenze in atto. E’ da tenere presente inoltre che, quanto più gli indicatori sono rappresentativi dello stato dell’ambiente, della società e dell’economia, tanto più risultano significativi per il sistema politico-decisionale, incaricato di attribuire un peso agli indicatori ambientali, sociali ed economici. In sintesi, verranno adottati i seguenti criteri basilari:

⇒ scegliere indicatori rappresentativi degli obiettivi di Piano e delle dinamiche territoriali ritenuti di valenza strategica;

⇒ suddividerli in funzione dei sistemi individuati per la sostenibilità ambientale;

⇒ lavorare su dati ed informazioni più facilmente reperibili e/o misurabili/quantificabili.

La Provincia di Milano, nell’ambito della propria funzione di coordinamento e di indirizzo nell’attività di pianificazione degli Enti Locali, ha individuato un sistema di indicatori comuni e confrontabili, con particolare riferimento ai seguenti macrobiettivi:

1) compatibilità ecologica e paesistico-ambientale delle trasformazioni (I012; I013); 2) razionalizzazione del sistema della mobilità ed integrazione con il sistema insediativo

(I011; I006; I008); 3) riequilibrio ecosistemico fondato sulla ricostruzione della rete ecologica (I017); 4) contenimento del consumo di suolo e compattazione della forma urbana (I015; I016;

I014); 5) innalzamento della qualità insediativa e dell’abitare (I007; I018; I004).


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Gli indicatori definiti dalla Provincia di Milano per il Comune di GUDO VISCONTI ed i relativi valori assegnati sono riepilogati nelle sottostanti Schede.

SISTEMA INSEDIATIVO

Indicatore principale Definizione/calcolo/aggiornamento valore assegnato dalla Prov. MI

I004 Verde comunale per abitante

Dotazione di verde destinato a gioco e sport (da PRG) per abitante. Calcolo: (verde_com) / (residenti) Aggiornamento: annuale

58,04 mq/ab.

I012 Grado di frammentazione del territorio urbanizzato

Rapporto tra il perimetro “sensibile” (individuato con apposito criterio-da definire) delle aree urbanizzate e la loro superficie. Calcolo: (P sensibile urbanizzato) / (superficie urbanizzata) Aggiornamento: annuale

38,013 m/mq

I013 Superficie destinata ad attività agricola/superficie territoriale

Rapporto tra aree destinate ad agricolo (compreso specializzato) e insediamenti relativi e superficie territoriale. Calcolo: (sup_agricola)/(superf_terr) Aggiornamento: annuale

79,200 mq/mq

I014 Superficie di riuso del territorio urbanizzato/ superficie urbanizzabile

Rapporto tra la somma delle aree con destinazione urbanistica a “recupero” e/o “trasformazione” e le aree di espansione. Calcolo: (riuso2+3)/(urbanizzabile4+5) Aggiornamento: annuale

15,270 mq/mq

I015 Grado di urbanizzazione del territorio (Superficie urbanizzata/superficie territoriale)

Superficie di territorio urbanizzato. Calcolo (urbanizzato1+2+3)/sup.terr. Aggiornamento: annuale

548.755,05 mq

I016 Volumi edilizi concessi/superficie urbanizzata

Rapporto tra la volumetria edilizia residenziale concessa, espressa in metri cubi (vuoto per pieno) e la superficie urbanizzata. Calcolo: (volumi) / (urbanizzato1+2+3) Aggiornamento: annuale

1,683 mc/mq (x1000)

I018 Popolazione straniera residente/totale residenti

Rapporto tra il numero di stranieri residenti e il totale dei residenti. Calcolo: n. residenti stranieri regolarizzati / n. residenti totali Aggiornamento: annuale

0,758%


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SISTEMA MOBILITA’

Indicatore principale Definizione/calcolo/aggiornamento valore assegnato dalla Prov. MI

I006 Livello medio di saturazione della rete stradale principale

Rapporto tra flusso e capacità della rete stradale di importanza sovralocale come media pesata sulla lunghezza di tutti gli archi inclusi nel confine comunale. Calcolo: Somma ( ((flusso) / (capacita))i * Li + ((flusso) / (capacita))j * Lj + … ) /Ltot) Aggiornamento: biennale

0,288(veic/h)/(veic/h)

I007 Percentuale di rifiuti destinati alla raccolta differenziata

Rapporto percentuale tra la quantità di rifiuti destinati alla raccolta differenziata e il totale dei rifiuti prodotti. Calcolo: (RD) / (tot_rifiuti) Aggiornamento: biennale

63,13 kg/kg

I008 Quota modale trasporto pubblico

Grado di utilizzo della modalità pubblica – ovvero – Quota percentuale dei viaggiatori che utilizzano il mezzo pubblico per i viaggi di tipo pendolare sul totale dei pendolari. Calcolo: (tpb) / (auto+tpb). Aggiornamento: biennale

14,224%

I011 Superficie di territorio modificabile ad alta accessibilità stradale

Indice di accessibilità stradale delle aree urbanizzabili o di riuso del territorio, ricavato come media pesata sulla superficie del livello di accessibilità stradale di ciascuna. Calcolo: Somma ( (A)i * (L)i + (A)j *( L)j + … ) / (Atot). Aggiornamento: annuale

2

Note esplicative 1) i valori degli indicatori riportati nella soprastante tabella sono stati calcolati dalla

Provincia di Milano con riferimento allo strumento urbanistico vigente o, in generale, a parametri statistici riferiti al 2003. Poiché si tratta di indicatori di monitoraggio degli effetti del Piano, si consiglia il calcolo alla scala comunale e l’eventuale taratura dei medesimi nella fase iniziale di attuazione del nuovo PGT. Tali valori saranno di riferimento per il monitoraggio secondo le scadenze temporali prefissate per ciascuno.

A questi indicatori prestabiliti degli effetti di Piano, si è scelto di aggiungerne altri che consentono di verificare l’attuazione degli obiettivi generali del DP ed alcuni “indici di stato” cioè parametri che sono in grado di descrivere una condizione del territorio,


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indipendentemente dagli impatti diretti o indiretti del PGT. Essi sono elencati nella Tabella sottostante. Anche per questi, il calcolo dei valori di riferimento dovrà avvenire alla data di attuazione del nuovo PGT e successivamente aggiornati con scadenza definita. Gli esiti dei dati raccolti verranno pubblicati annualmente a cura dell’Amministrazione Comunale.

SISTEMA AMBIENTALE

Indicatore/indice di stato proposto

Definizione/aggiornamento

A1 – stato qualitativo delle acque superficiali (Obiettivo generale DP 1)

Misurazione di parametri indicativi quali: pH, conducibilità, durezza, TOC, Azoto nitroso e nitrico, antiparassitari totali, fosfati, COD, BOD. Metodo di raccolta: dati disponibili presso il sistema di monitoraggio regionale e provinciale relativamente ai principali corsi d’acqua naturali ed artificiali o, in alternativa, predisposizione di campagna di misure ad hoc. Aggiornamento: annuale

A2 – stato qualitativo delle acque sotterranee (Obiettivo generale DP 1)

Misurazione di parametri indicativi quali: pH, conducibilità, durezza, nitrati, nitriti, ammoniaca, fosfati, solventi organici alogenati, diserbanti. Metodo di raccolta: dati disponibili presso la società di gestione dell’acquedotto relativamente ai pozzi pubblici di Gudo Visconti e presso l’amministrazione comunale i dati relativi ai pozzi privati e piezometri presenti sul territorio, sfruttando le analisi che i diversi soggetti sono tenuti a realizzare come monitoraggio periodico. Aggiornamento: annuale

A3 – stato qualitativo dei suoli (Obiettivo generale DP 1)

Misurazione/campionamento di parametri indicativi (da definire in base alla tipologia dell’area dismessa). Metodo di raccolta: attraverso caratterizzazione analitica dei terreni, utilizzando i dati che verranno prodotti nell’ambito di eventuali interventi di recupero. I dati verranno raccolti quando disponibili.

A4 – stato qualitativo dell’aria3 (Obiettivo generale DP 1)

Misurazione/campionamento di parametri indicativi quali: CO, NH3, PM10, PTS (polveri totali sospese), NOx, Benzene, CO2, COVNM (composti organici volatili non metanici). Metodo di raccolta: dati disponibili presso la rete di monitoraggio ARPA della qualità dell’aria, relativamente alle centraline di

3 Come riferimento iniziale può essere assunto il dato relativo alla qualità dell’aria nell’area Abbiatense (fonte: “Rapporto sull’attuazione del PTCP”, 2005 – Provincia di Milano, dir. Centrale Pianificazione e assetto del territorio) che risulta essere molto buona, ben al di sopra della media provinciale e la migliore in assoluto (T8 = 9).


80

monitoraggio ubicate nei comuni limitrofi. Eventuale richiesta di monitoraggio attraverso stazione mobile temporanea, al fine di aggiornare lo stato qualitativo dell’aria possibilmente durante il periodo invernale. Aggiornamento consigliato: annuale

A5 – clima acustico in prossimità della rete stradale cittadina (Obiettivo generale DP 1)

Misurazione del livello acustico cui sono esposti gli edifici sensibili e la popolazione residente. Metodo di raccolta: dati derivanti dalle verifiche periodiche condotte a seguito della realizzazione di opere infrastrutturali. I dati verranno raccolti quando disponibili.

A6 – Sviluppo in chilometri delle linee elettriche, suddivise per tensione, numero di stazioni di trasformazione e cabine primarie in rapporto alla superficie territoriale (Obiettivo generale DP 1)

Quantificare le principali fonti di pressione sul territorio per quanto riguarda i campi RF e MO (radiofrequenze e microonde). Aggiornamento consigliato: annuale

A7 – Superamenti dei limiti per i campi elettrici e magnetici prodotti da elettrodotti; azioni di risanamento (Obiettivo generale DP 1)

Quantificare le situazioni non compatibili per le sorgenti ELF (bassa frequenza) sul territorio e le azioni di risanamento. Aggiornamento consigliato: annuale

A8 – n. di edifici certificati rispetto al totale (%); rispettiva classe di appartenenza. (Obiettivo generale DP 1)

Descrivere l’evoluzione negli anni della riduzione dell’impatto energetico dell’opera/edificio. Aggiornamento consigliato: annuale

SISTEMA INSEDIATIVO



B1 – superficie ri-forestata e/o ambientalmente riqualificata / superficie centro abitato (%) (Obiettivo generale DP 1)

Quantificare gli interventi di compensazione e/o riqualificazione rispetto alla superficie complessiva del centro abitato, anche indipendentemente dalle trasformazioni attuate. Aggiornamento: annuale


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B2 – superficie di aree a standard per abitante (mq/ab.) (Obiettivi generali DP 1-3)

Insieme all’indicatore I004 – verde destinato a gioco e sport comunale -, consente di stimare la superficie di aree pubbliche che lo strumento urbanistico riserva per la realizzazione di dotazioni territoriali e servizi pubblici (aree verdi, parcheggi, ecc.) . Aggiornamento: annuale

B3 – volume complessivo di fabbricati agricoli recuperati, valorizzati o interessati da riuso (mc) (Obiettivi generali DP 2-6)

Quantificare gli interventi che portano al riutilizzo dei fabbricati agricoli dismessi o sottoutilizzati. Aggiornamento: annuale




C1 – Lunghezza rete ciclabile rispetto al territorio comunale (km/kmq) (Obiettivi generali DP 1-3)

Descrivere l’evoluzione negli anni dell’incremento della rete ciclo-pedonale nel territorio comunale. Aggiornamento: annuale

C2 – Pedibus (Km/anno/alunno) (Obiettivi generali DP 1-3)

Stimare l’estensione/diffusione dei percorsi utilizzati dagli alunni per recarsi a scuola in gruppo con la guida di due o più adulti. E’ un indicatore in stretta connessione con il precedente C1. Aggiornamento: annuale

C3 – stima dell’incremento presunto del traffico veicolare sulle principali arterie stradali comunali (n. veicoli/giorno) (Obiettivi generali DP 1-3)

Stimare il flusso giornaliero medio di veicoli (TGM) sulle principali arterie stradali, verificandone l’evoluzione negli anni, anche allo scopo di determinare l’efficacia dei nuovi tratti stradali nel decongestionamento di alcuni percorsi. Aggiornamento: annuale

Il Tecnico incaricato Dott.ssa Linda Cortelezzi

Tradate, 16 dicembre 2010


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BIBLIOGRAFIA APAT – “Le relazioni tra cambiamenti del clima ed ecosistemi vegetali” - Rapporti 32/2003 ARPA Lombardia – “Rapporto sullo stato dell’ambiente – anni 2005-2006-2007-2008” ARPA Lombardia – “Rapporti sulla Qualità dell'Aria della Lombardia” – anno 2005 ARPA Lombardia – “Rapporto sulla qualità dell’aria di Milano e Provincia” – Anno 2004 Commissione Europea - "Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione europea"

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83

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Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio – “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – Relazione generale”


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Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio – “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – Norme tecniche di attuazione” Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio – “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – Repertorio B degli interventi di riqualificazione ambientale” Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio – “Il sistema di conoscenza per l’individuazione degli ambiti agricoli nel PTCP” Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio – “Rapporto sull’attuazione del PTCP”, 2005 Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio – “Piano d’Area dell’Abbiatense – Binaschino (PdA)” Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio “Progetto D.A.T.I. per il Governo del Territorio” Provincia di Milano - Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio – Websit Sistema Informativo Provinciale Provincia di Milano – Settore Viabilità - Opere pubbliche stradali - Mobilità e trasporti– “Piano del Traffico e Piano Energetico Provinciale” Provincia di Milano – Direzione Centrale Pianificazione e assetto del territorio “Progetto strategico MiBici della mobilità ciclistica” – dic. 2008 Provincia di Milano – Direzione Centrale Risorse Ambientali – “Inventario delle emissioni - Archivio 2000” Provincia di Milano – Direzione Centrale Risorse Ambientali – Rapporto annuale sulla qualità dell’aria – anno 2008 Provincia di Milano - Direzione Centrale risorse ambientali – “Piano Provinciale della gestione rifiuti” Provincia di Milano - Direzione Centrale risorse ambientali - SIA Sistema Informativo per la gestione dei dati Ambientali Provincia di Milano – Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti – novembre 2006 Regione Lombardia – “Programma Regionale di riduzione dei RUB” – 2004


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Regione Lombardia – Assessorato all’Urbanistica – “Piano Territoriale Paesistico Regionale” Regione Lombardia - DG Risorse Idriche ed ai Servizi di pubblica Utilità – “Programma Energetico Regionale” 2003 Regione Lombardia – Direzione Generale Territorio ed Urbanistica - SIT Sistema Informativo Regionale Regione Lombardia - Programma di Tutela e Uso delle Acque – marzo 2006. Regione Lombardia – Piano regionale di gestione dei rifiuti – maggio 2005. Regione Lombardia – Direzione Generale Territorio ed Urbanistica – “Piano Territoriale Regionale” Regione Lombardia – “Atlante di Lombardia” Piano Territoriale Regionale – 2008 TERNA S.p.A., Dati statistici sull’energia elettrica in Italia, 2008 Unione Petrolifera, Relazione annuale 2008-2009 Unione Petrolifera, Statistiche Economiche, Energetiche e Petrolifere, 2007-2008 “Valutazione di piani e progetti aventi un'incidenza significativa sui siti della Rete Natura 2000” - Guida metodologica alle disposizioni dell'articolo 6, paragrafi 3 e 4 della Direttiva HABITAT 1992/43/CEE

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