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COMUNE DI CREMONA Provincia di CREMONA RIFACIMENTO RETE FOGNARIA IN VIA SAN FELICE 20/08/2018 EXT S. BAVAGNOLI TITOLO PROGETTO TITOLO ELABORATO ELABORATO N° Cod. com. Cod. prog. Data Scala Cod. Ato LIVELLO DI PROGETTAZIONE SERVIZIO TIMBRO E FIRMA PROGETTISTA TITOLARE 1 2 3 DATA 4 EMISSIONE CONTROLLO APPROVAZIONE File: I l presente e l aborato non potrà essere r i prodoto , ne d i str i bu i to senza l ' autor i zzaz i one scr i ta d i questa Soc i età che ne det i ene l a propr i età . 00 - copertine.dwg Via del Macello, 14 - 26100 CREMONA ' 0372/4791 - 7 0372/479239 PEC [email protected] RECAPITO TELEFONICO INDIRIZZO E-MAIL INDIRIZZO STUDIO PROGETTISTA INDIRIZZO PEC FOGNATURA ESECUTIVO O-F036-I2060 PE_026_2018_FOG_E 2060 20/08/2018 // 9 Ing. Sergio Bavagnoli sŝĂ ^ŽŶĚƌŝŽ ϱϱ Ͳ ϮϬϴϯϱ DƵŐŐŝž ;DͿ +39 039 2785540 [email protected] [email protected] ING F. GUERCILENA FASCICOLO TECNICO PEP M. SASSI

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COMUNE DI CREMONAProvincia di CREMONA

RIFACIMENTO RETE FOGNARIA IN VIA SAN FELICE

20/08/2018 EXT S. BAVAGNOLI

TITOLO PROGETTO

TITOLO ELABORATOELABORATO N°Cod. com.

Cod. prog.

Data

Scala

Cod. Ato

LIVELLO DI PROGETTAZIONESERVIZIO

TIMBRO E FIRMAPROGETTISTA TITOLARE

1

2

3

DATA

4

EMISSIONE CONTROLLO APPROVAZIONE

File:Il presente elaborato non potrà essere riprodotto, ne distribuito senzal'autorizzazione scritta di questa Società che ne detiene la proprietà. 00 - copertine.dwg

Via del Macello, 14 - 26100 CREMONA' 0372/4791 - 7 0372/479239PEC [email protected]

RECAPITO TELEFONICO

INDIRIZZO E-MAIL

INDIRIZZO STUDIO

PROGETTISTA

INDIRIZZO PEC

FOGNATURA ESECUTIVO

O-F036-I2060

PE_026_2018_FOG_E

2060

20/08/2018

//9

Ing. Sergio Bavagnoli

Via Sondrio, 55 - 20835 Muggiò (MB)

+39 039 2785540

[email protected]

[email protected]

ING F. GUERCILENA

FASCICOLO TECNICO

PEP M. SASSI

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PADANIA ACQUE S.P.A. Rifacimento Rete Fognaria In Via San Felice PROGETTO ESECUTIVO

24S18PE 1

BMB INGEGNERIA S.R.L.

Comune di Cremona Provincia di CR

FASCICOLO DELL'OPERA

MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV)

OGGETTO: RIFACIMENTO RETE FOGNARIA IN VIA SAN FELICE

COMMITTENTE: Padania Acque SpA - Servizio Idrico Integrato Provincia di Cremona.

CANTIERE: Via San Felice, Cremona (CR)

Cremona, 09/08/2018

Ingegnere Bavagnoli Sergio Via Sondrio 55 20835 Muggiò (MB) Tel.: +39 039 2785540 - Fax: $EMPTY_CSP_10$ E-Mail: [email protected]

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Scheda I: Descrizione sintetica dell'opera ed individuazione dei soggetti interessati

Descrizione sintetica dell'opera

$CANCELLARE$ Descrivere sinteticamente l'opera, con riferimento alle scelte progettuali preliminari. [D.P.R. 207/2010, art. 17, comma 2, lettera a), punto 2] $CANCELLARE$

Durata effettiva dei lavori

Inizio lavori:

04/03/2019 Fine lavori: 26/04/2020

Indirizzo del cantiere

Indirizzo: Via San Felice

CAP: 26100 Città: Cremona Provincia: CR

Committente

ragione sociale: Padania Acque SpA - Servizio Idrico Integrato Provincia di Cremona indirizzo: Via del Macello 14 26100 Cremona [CR]

Progettista

cognome e nome: Bavagnoli Sergio indirizzo: Via Sondrio 55 20835 Muggiò [MB] tel.: +39 039 2785540 mail.: [email protected]

Direttore dei Lavori

cognome e nome: Bavagnoli Sergio indirizzo: Via Sondrio 55 20835 Muggiò [MB] tel.: +39 039 2785540 mail.: [email protected]

Responsabile dei Lavori

cognome e nome: Società Padania Acque SpA Responsabile Area Tecnica indirizzo: Via del Macello 5 26100 Cremona [MB]

Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione

cognome e nome: Bavagnoli Sergio indirizzo: Via Sondrio 55 20835 Muggiò [MB] tel.: +39 039 2785540 mail.: [email protected]

Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione

cognome e nome: Bavagnoli Sergio indirizzo: Via Sondrio 55 20835 Muggiò [MB] tel.: +39 039 2785540 mail.: [email protected]

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Scheda II-1: Misure preventive e protettive in dotazione dell'opera ed ausiliarie

01 Acquedotto e fognatura

01.01 Opere di fondazioni superficiali

Insieme degli elementi tecnici orizzontali del sistema edilizio avente funzione di separare gli spazi interni del sistema edilizio dal terreno sottostante e trasmetterne ad esso il peso della struttura e delle altre forze esterne. In particolare si definiscono fondazioni superficiali o fondazioni dirette quella classe di fondazioni realizzate a profondità ridotte rispetto al piano campagna ossia l'approfondimento del piano di posa non è elevato. Prima di realizzare opere di fondazioni superficiali provvedere ad un accurato studio geologico esteso ad una zona significativamente estesa dei luoghi d'intervento, in relazione al tipo di opera e al contesto geologico in cui questa si andrà a collocare. Nel progetto di fondazioni superficiali si deve tenere conto della presenza di sottoservizi e dell’influenza di questi sul comportamento del manufatto. Nel caso di reti idriche e fognarie occorre particolare attenzione ai possibili inconvenienti derivanti da immissioni o perdite di liquidi nel sottosuolo. È opportuno che il piano di posa in una fondazione sia tutto allo stesso livello. Ove ciò non sia possibile, le fondazioni adiacenti, appartenenti o non ad un unico manufatto, saranno verificate tenendo conto della reciproca influenza e della configurazione dei piani di posa. Le fondazioni situate nell’alveo o nelle golene di corsi d’acqua possono essere soggette allo scalzamento e perciò vanno adeguatamente difese e approfondite. Analoga precauzione deve essere presa nel caso delle opere marittime.

01.01.01 Platee in c.a.

Sono fondazioni realizzate con un’unica soletta di base, di idoneo spessore, irrigidita da nervature nelle due direzioni principali così da avere una ripartizione dei carichi sul terreno uniforme, in quanto tutto insieme risulta notevolmente rigido. La fondazione a platea può essere realizzata anche con una unica soletta di grande spessore, opportunamente armata, o in alternativa con un solettone armato e provvisto di piastre di appoggio in corrispondenza dei pilastri, per evitare l’effetto di punzonamento dei medesimi sulla soletta.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.01.01.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Interventi sulle strutture: In seguito alla comparsa di segni di cedimenti strutturali (lesioni, fessurazioni, rotture), effettuare accurati accertamenti per la diagnosi e la verifica delle strutture , da parte di tecnici qualificati, che possano individuare la causa/effetto del dissesto ed evidenziare eventuali modificazioni strutturali tali da compromettere la stabilità delle strutture, in particolare verificare la perpendicolarità del fabbricato. Procedere quindi al consolidamento delle stesse a secondo del tipo di dissesti riscontrati. [quando occorre]

Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello; Seppellimento, sprofondamento; Getti, schizzi.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico

Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e Zone stoccaggio materiali.

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movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile

Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

Tavole Allegate

01.02 Opere di sostegno e contenimento

Sono così definite le unità tecnologiche e/o l'insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di sostenere i carichi derivanti dal terreno e/o da eventuali movimenti franosi. Tali strutture vengono generalmente classificate in base al materiale con il quale vengono realizzate, al principio statico di funzionamento o alla loro geometria. In particolare il coefficiente di spinta attiva assume valori che dipendono dalla geometria del paramento del muro e dei terreni retrostanti, nonché dalle caratteristiche meccaniche dei terreni e del contatto terra-muro. Nel caso di muri i cui spostamenti orizzontali siano impediti, la spinta può raggiungere valori maggiori di quelli relativi alla condizione di spinta attiva. Per la distribuzione delle pressioni interstiziali occorre fare riferimento alle differenti condizioni che possono verificarsi nel tempo in dipendenza, ad esempio, dell’intensità e durata delle precipitazioni, della capacità drenante del terreno, delle caratteristiche e della efficienza del sistema di drenaggio. Le azioni sull’opera devono essere valutate con riferimento all’intero paramento di monte, compreso il basamento di fondazione. Gli stati limite ultimi delle opere di sostegno si riferiscono allo sviluppo di meccanismi di collasso determinati dalla mobilitazione della resistenza del terreno interagente con le opere (GEO) e al raggiungimento della resistenza degli elementi che compongono le opere stesse (STR).

01.02.01 Scatolari

Si tratta di strutture la cui funzione non si riduce soltanto a sostenere la spinta del terreno. Esse sono costituite da elementi scatolari prefabbricati in calcestruzzo di cemento direttamente messi in opera, con sezione diversa a secondo dell'impiego, utilizzati generalmente per la protezione di argini.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.02.01.01

Manutenzione

Tipo di intervento Rischi individuati

Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [a guasto]

Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello; Seppellimento, sprofondamento; Annegamento; Cesoiamenti, stritolamenti.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Ponteggi; Trabattelli; Scale.

Sicurezza dei luoghi di lavoro Parapetti; Cintura di sicurezza, imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

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Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

Tavole Allegate

01.03 Strutture in elevazione in c.a.

Si definiscono strutture in elevazione gli insiemi degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi la funzione di resistere alle azioni di varia natura agenti sulla parte di costruzione fuori terra, trasmettendole alle strutture di fondazione e quindi al terreno. In particolare le strutture verticali sono costituite dagli elementi tecnici con funzione di sostenere i carichi agenti, trasmettendoli verticalmente ad altre parti aventi funzione strutturale e ad esse collegate. Le strutture in c.a. permettono di realizzare una connessione rigida fra elementi, in funzione della continuità della sezione ottenuta con un getto monolitico.

01.03.01 Pareti

Le pareti sono elementi architettonici verticali, formati da volumi piani con spessore ridotto rispetto alla lunghezza e alla larghezza. Possono avere andamenti rettilineo e/o con geometrie diverse. In generale le pareti delimitano confini verticali di ambienti. Inoltre le pareti di un edificio si possono classificare in: - pareti portanti, che sostengono e scaricano a terra il peso delle costruzioni (in genere quelle perimetrali, che delimitano e separano gli ambienti interni da quelli esterni); - pareti non portanti (che sostengono soltanto il peso proprio).

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.03.01.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre]

Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Investimento, ribaltamento; Movimentazione manuale dei carichi; Punture, tagli, abrasioni; Scivolamenti, cadute a livello.

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro Botole orizzontali;Botole verticali;Scale fisse a pioli con inclinazione < 75° ;Scale retrattili a gradini

Ponteggi; Trabattelli; Scale.

Sicurezza dei luoghi di lavoro Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta;Linee di ancoraggio per sistemi anticaduta;Dispositivi di aggancio di parapetti provvisori

Parapetti; Cintura di sicurezza; Imbracatura, cordini; Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Casco o elmetto; Guanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico

Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile

Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Recinzioni di cantiere; Segnaletica di sicurezza; Giubbotti ad alta visibilità.

Tavole Allegate

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01.04 Impianto acquedotto

Gli acquedotti consentono la captazione, il trasporto, l'accumulo e la distribuzione dell'acqua destinata a soddisfare i bisogni vari quali pubblici, privati, industriali, ecc.. La captazione dell'acqua varia a seconda della sorgente dell'acqua (sotterranea di sorgente o di falda, acque superficiali) ed il trasporto avviene, generalmente, con condotte in pressione alle quali sono allacciate le varie utenze. A seconda del tipo di utenza gli acquedotti si distinguono in civili, industriali, rurali e possono essere dotati di componenti che consentono la potabilizzazione dell'acqua o di altri dispositivi (impianti di potabilizzazione, dissalatori, impianti di sollevamento).

01.04.01 Pozzetti

Tutti gli elementi dell'acquedotto (sfiati, valvole riduttrici o regolatrici dei carichi, saracinesche, valvole a farfalla, ecc. ) previsti lungo la rete di adduzione esterna, quando non sono collocati all'interno di determinati locali devono essere installati all'interno di appositi manufatti realizzati in calcestruzzo o in muratura, quasi sempre totalmente interrati, chiamati "pozzetti". I pozzetti sono dotati di chiusini metallici per l'accesso dall'esterno che devono essere forniti di opportuni sistemi di chiusura. Le dimensioni interne del pozzetto variano a seconda delle apparecchiature installate e devono essere tali da consentire tutte le manovre degli apparecchi necessarie durante l'esercizio e di eseguire le operazioni di manutenzione ordinaria, di riparazione, di smontaggio e di sostituzione delle apparecchiature.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.01.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Interventi sulle strutture: Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.01.02

Tipo di intervento Rischi individuati

Disincrostazione chiusini: Eseguire una disincrostazione dei chiusini di accesso ai pozzetti con prodotti sgrassanti. [con cadenza ogni 6 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

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Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.04.02 Saracinesche (a ghigliottina)

Per consentire l'interruzione sia parziale sia completa del flusso e per regolare la pressione di esercizio vengono installate, lungo le tubazioni dell'acquedotto, delle valvole dette appunto di intercettazione e di regolazione. Fanno parte di questa categoria le valvole a saracinesca che sono più comunemente chiamate saracinesche. Sono realizzate in ghisa o in acciaio e sono dotate di un apparato otturatore (detto paratia) che si muove in apposita guida di scorrimento e movimentato da un albero a vite. Nel caso di basse pressioni di esercizio possono essere comandate anche a mano agendo sull'apposito volantino o nel caso di grandi pressioni azionando appositi by-pass che consentono di ridurre, attraverso una serie di ingranaggi, la pressione. Possono essere azionate anche con servomotori idraulici o mediante motori elettrici.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.02.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Disincrostazione paratia: Eseguire una disincrostazione della paratia con prodotti sgrassanti per ripristinare la funzionalità della saracinesca. [con cadenza ogni 6 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.02.02

Tipo di intervento Rischi individuati

Ingrassaggio guide: Effettuare un ingrassaggio degli elementi di

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manovra della paratia per evitare malfunzionamenti. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.02.03

Tipo di intervento Rischi individuati

Registrazione paratia: Eseguire una registrazione della paratia e delle guarnizioni per evitare fuoriuscite di fluido. [con cadenza ogni 6 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.04.03 Tubi in polietilene alta densità (PEAD)

I tubi in polietilene ad alta densità (comunemente identificati con la sigla PEAD) sono ottenuti mescolando polimeri di etilene. I materiali ottenuti da tale processo sono classificati in due categorie a seconda della resistenza alla pressione interna in PE A e PE B.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.03.01

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Tipo di intervento Rischi individuati

Pulizia: Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. [con cadenza ogni 6 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.04.04 Tubazioni in acciaio

Le tubazioni generalmente utilizzate per l'adduzione e la successiva erogazione dell'acqua sono in acciaio zincato.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.04.04.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Pulizia filtri: Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto. [con cadenza ogni 6 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.05 Impianto fognario e di depurazione

L'impianto fognario è l'insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di allontanare e convogliare le acque reflue (acque bianche, nere, meteoriche) verso l'impianto di depurazione.

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24S18PE 10

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01.05.01 Scaricatori di piena

Gli scaricatori di piena sono dei dispositivi necessari per il controllo della quantità e della qualità dell'acqua scaricata. Lo scaricatore infatti consente di ridurre la quantità di acqua che va all'impianto di depurazione. Gli scaricatori di piena possono essere: - in derivazione; - vortex; - scolmatore-grigliatore di troppo pieno di pioggia.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.01.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Pulizia: Eseguire una pulizia per asportare i fanghi di deposito ed eseguire un lavaggio dello scaricatore con acqua a pressione. [con cadenza ogni 3 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.05.02 Tombini

I tombini sono dei dispositivi che consentono l'ispezione e la verifica dei condotti fognari. Vengono posizionati ad intervalli regolari lungo la tubazione fognaria e possono essere realizzati in vari materiali quali ghisa, acciaio, calcestruzzo armato a seconda del carico previsto (stradale, pedonale, ecc.).

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.02.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Pulizia: Eseguire una pulizia dei tombini ed eseguire una lubrificazione delle cerniere. [con cadenza ogni 6 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

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BMB INGEGNERIA S.R.L.

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.05.03 Troppopieni

I troppopieni per sistemi misti hanno lo scopo di convogliare le portate in eccesso da un sistema in un corpo ricettore. La localizzazione e gli scarichi da questi e da altre provenienze nei corpi ricettori devono essere controllati al fine di limitare l'inquinamento.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.03.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Pulizia: Eseguire una pulizia dei troppopieno asportando i fanghi di deposito ed utilizzando getti d’acqua ad alta pressione o aspiratori di grande potenza per asportare i detriti. [con cadenza ogni 12 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.05.04 Stazioni di sollevamento

Le stazioni di pompaggio sono le apparecchiature utilizzate per convogliare le acque di scarico attraverso una tubazione di sollevamento per portarle in superficie. Le stazioni di pompaggio sono talora necessarie nelle connessioni di scarico e nei collettori di fognatura a gravità al fine di evitare profondità di posa eccessive o di drenare le zone sotto quota. Possono, inoltre, essere necessarie per troppopieni di collettori misti o recapiti intermedi per far confluire le acque di scarico negli impianti di trattamento o nei corpi ricettori Le pompe per sollevare le acque di fognatura devono essere abbondantemente insensibili alle sostanze ingombranti presenti in sospensione nei liquami; al fine di scongiurare il pericolo di ostruzioni, sono opportune sezioni di flusso attraverso le pompe il più semplice e larghe possibile. Delle aperture grandi disposte in maniera conveniente permettono di eliminare facilmente le aperture che comunque si verificano evitando costosi lavori di smontaggio.

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Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.04.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Pulizia: Eseguire una pulizia delle stazioni di pompaggio mediante asportazione dei fanghi di deposito e lavaggio con acqua a pressione. [con cadenza ogni 12 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.04.02

Tipo di intervento Rischi individuati

Revisione generale pompe: Effettuare una disincrostazione meccanica e se necessario anche chimica biodegradabile della pompa e del girante nonché una lubrificazione dei cuscinetti. Eseguire una verifica sulle guarnizioni ed eventualmente sostituirle. [con cadenza ogni 12 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

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01.05.05 Tubazioni in c.a.

Le tubazioni dell'impianto di smaltimento delle acque provvedono allo sversamento dell'acqua nei collettori fognari o nelle vasche di accumulo, se presenti. Tali tubazioni possono essere realizzate in calcestruzzo cementizio armato. I processi di fabbricazione più usati sono quelli di centrifugazione e di laminazione. Con la centrifugazione il calcestruzzo viene spinto dalla forza centrifuga verso l'esterno in strati sottili. Nella laminazione il calcestruzzo fresco viene cilindrato in strati sottili. I tubi sono prevalentemente di forma circolare sia all'interno che all'esterno. I giunti possono essere a bicchiere o a manicotto. Le eccellenti caratteristiche meccaniche del calcestruzzo, migliorate dall'armatura metallica, rendono possibili maggiori lunghezze e dimensioni. I diametri variano dai 25 ai 400 cm, la lunghezza è pari ad almeno 2,5 m con un massimo di 6 m. I tubi circolari hanno un'armatura circolare anulare in uno o più strati che deve essere disposta ad una distanza regolare su tutta la lunghezza del tubo, compresi il bicchiere. L'armatura è collegata da bacchette longitudinali piegate nel bicchiere ed unite nei punti di giunzione.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.05.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Pulizia: Eseguire una pulizia dei sedimenti formatisi e che provocano ostruzioni diminuendo la capacità di trasporto dei fluidi. [con cadenza ogni 6 mesi]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.05.06 Tubazioni in polietilene (PE)

Le tubazioni dell'impianto di smaltimento delle acque provvedono allo sversamento dell'acqua nei collettori fognari o nelle vasche di accumulo, se presenti. Possono essere realizzate in polietilene. Il polietilene si forma dalla polimerizzazione dell'etilene e per gli acquedotti e le fognature se ne usa il tipo ad alta densità. Grazie alla sua perfetta impermeabilità si adopera nelle condutture subacquee e per la sua flessibilità si utilizza nei sifoni. Di solito l'aggiunta di nerofumo e di stabilizzatori preserva i materiali in PE dall'invecchiamento e dalle alterazioni provocate dalla luce e dal calore. Per i tubi a pressione le giunzioni sono fatte o con raccordi mobili a vite in PE, ottone, alluminio, ghisa malleabile, o attraverso saldatura a 200 °C con termoelementi e successiva pressione a 1,5-2 kg/cm2 della superficie da saldare, o con manicotti pressati con filettatura interna a denti di sega.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.06.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Pulizia: Eseguire una pulizia dei sedimenti formatisi e che provocano ostruzioni diminuendo la capacità di trasporto dei fluidi. [con cadenza ogni 6 mesi]

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Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.05.07 Valvole di ritegno di estremità

Le valvole di ritegno di estremità sono delle valvole del tipo antiritorno che consentono il deflusso in un solo senso; generalmente hanno una dimensione a bocca quadra realizzata in acciaio zincato a caldo e sono dotate di battente in neoprene rinforzato e/o armato per carico d’acqua. La luce di efflusso è divisa verticalmente con rompi-tratta di particolare forma idraulica che realizzano un passaggio minimo ai corpi solidi di 150 mm circa, bassa perdita di carico e chiusura silenziosa senza sollecitazioni alla muratura o alle tubazioni di collegamento.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.07.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Lubrificazione valvole: Effettuare lo smontaggio delle valvole ed eseguire una lubrificazione delle cerniere e delle molle che regolano le valvole. [con cadenza ogni 5 anni]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.05.07.02

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Tipo di intervento Rischi individuati

Sostituzione valvole: Sostituire le valvole quando non più rispondenti alle normative. [con cadenza ogni 30 anni]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.06 Interventi di semina e rivestimenti

L'ingegneria naturalistica è una disciplina che utilizza insieme soluzioni ingegneristiche e tecniche agroforestali e naturalistiche per ricondurre ambiti modificati dall'uomo o dagli agenti naturali ad un sufficiente livello di stabilità ecologica e di naturalità. I principali interventi sono quelli di rivegetazione e/o di regolazione degli equilibri fra vegetazione, suolo e acqua attuati secondo le diverse tecniche quali: - Interventi di semina e rivestimenti per la riconfigurazione delle superfici (creazione di manti erbosi anche con idrosemina, semine, stuoie); - Interventi stabilizzanti delle scarpate quali piantagioni, copertura diffusa, viminata, fascinata, cordonata, gradonata, graticciata, palificata); - interventi di consolidamento quali grata viva, gabbionate e materassi rinverditi, terra rinforzata, scogliera rinverdita; - Interventi costruttivi particolari quali pennello vivo, traversa viva, cuneo filtrante, rampa a blocchi, briglia in legname e pietrame, muro vegetativo, barriera vegetativa antirumore.

01.06.01 Biotessile in juta (geojuta)

Questa tecnica prevede il rivestimento di scarpate mediante stesura di un biotessile biodegradabile in juta del peso specifico non inferiore a 250 g/mq a maglia aperta di 1 x 1 cm minimo; il tessuto deve essere fissato al terreno sottostante mediante interro in testa e al piede con staffe e picchetti idonei a garantire l'aderenza della stuoia fino all'accrescimento avvenuto del cotico erboso. Per una migliore aderenza della stuoia la stessa deve essere posata su scarpate stabili e preventivamente regolarizzate e liberate da apparati radicali. Il numero dei picchetti varia in funzione della pendenza della scarpata: - per pendenza < 20°-30° posizionare 1 picchetto al mq; - per pendenza ≥ 20°-30° posizionare 3 picchetti al mq.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Diradamento: Eseguire un diradamento dei salici piantati sulla geostuoia. [con cadenza ogni 2 anni]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

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BMB INGEGNERIA S.R.L.

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.02

Tipo di intervento Rischi individuati

Intasamento superficiale: Eseguire il ripristino del terreno di riempimento superficiale. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.03

Tipo di intervento Rischi individuati

Registrazione picchetti: Eseguire la registrazione dei picchetti di tenuta delle stuoie. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

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Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e

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movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.04

Tipo di intervento Rischi individuati

Semina: Eseguire la semina della superficie della stuoia. [quando occorre]

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Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.01.05

Tipo di intervento Rischi individuati

Taglio: Eseguire il taglio dei rami dei salici in maniera scalare. [con cadenza ogni 2 anni]

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Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

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Tavole Allegate

01.06.02 Semina a spaglio

La tecnica della semina a spaglio viene utilizzata negli interventi di rivestimento e consolidamento a protezione di superfici in erosione; si tratta di un intervento finale a completamento di altri tipi di opere stabilizzanti e viene attuato con piante erbacee e suffruticose mediante spargimento manuale o meccanico di miscele di sementi idonee alle condizioni pedoclimatiche e biologiche del sito di intervento.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.02.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Fertilizzazione: Fertilizzazione della semina e reintegrazione dei nutrienti mediante l'impiego di concimi chimici ternari ed organo-minerali in funzione delle qualità vegetali. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.02.02

Tipo di intervento Rischi individuati

Irrigazione: Irrigazione periodica con getti di acqua a pioggia e/o con innaffiatoi automatici a tempo regolati in funzione delle stagioni e dei fabbisogni delle essenze. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

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Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.02.03

Tipo di intervento Rischi individuati

Preparazione terreno: Preparazione del letto di impianto mediante vangatura, rastrellamento e rullatura del terreno. Semina dei miscugli fino alla copertura delle superfici in uso. In caso di scarpate spargere i semi su un letto di paglia o fieno o fibre naturali e sintetiche per evitare il rotolamento dei semi. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.02.04

Tipo di intervento Rischi individuati

Pulizia: Rimozione e pulizia di depositi ed oggetti estranei (sassi, carta, lattine, ecc.) mediante l'uso di attrezzatura adeguata (pinze, guanti, contenitori specifici, ecc.). [con cadenza ogni mese]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

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Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

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Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.06.02.05

Tipo di intervento Rischi individuati

Taglio periodico: Pulizia accurata delle superfici seminate e rasatura delle piante in eccesso eseguito manualmente e/o con mezzi idonei. Estirpatura di piante estranee. [con cadenza ogni 2 mesi]

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Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

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Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.07 Interventi stabilizzanti

L'ingegneria naturalistica è una disciplina che utilizza insieme soluzioni ingegneristiche e tecniche agroforestali e naturalistiche per ricondurre ambiti modificati dall'uomo o dagli agenti naturali ad un sufficiente livello di stabilità ecologica e di naturalità. I principali interventi sono quelli di rivegetazione e/o di regolazione degli equilibri fra vegetazione, suolo e acqua attuati secondo le diverse tecniche quali: - Interventi di semina e rivestimenti per la riconfigurazione delle superfici (creazione di manti erbosi anche con idrosemina, semine, stuoie); - Interventi stabilizzanti delle scarpate quali piantagioni, copertura diffusa, viminata, fascinata, cordonata, gradonata, graticciata, palificata); - interventi di consolidamento quali grata viva, gabbionate e materassi rinverditi, terra rinforzata, scogliera rinverdita; - Interventi costruttivi particolari quali pennello vivo, traversa viva, cuneo filtrante, rampa a blocchi, briglia in legname e pietrame, muro vegetativo, barriera vegetativa antirumore.

01.07.01 Messa a dimora di arbusti

Questa tecnica di copertura vegetale consiste nella messa a dimora di arbusti autoctoni (in genere provenienti da vivaio e con certificazione di origine del seme); gli arbusti (aventi altezza minima compresa tra i 30 e i 120 cm) sono piantati in ragione di un esemplare ogni 3-20 mq previa formazione di buca con mezzi manuali o meccanici.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.07.01.01

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Tipo di intervento Rischi individuati

Ripristino pacciamatura: Eseguire, ove mancante, la pacciamatura con biofeltri, dischi pacciamanti, corteccia di resinose. [quando occorre]

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Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.07.01.02

Tipo di intervento Rischi individuati

Ripristino pali tutori: Ripristinare i pali tutori quando deteriorati o mal posizionati. [quando occorre]

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Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

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Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.07.02 Messa a dimora di talee

Questa tecnica di copertura vegetale ha lo scopo di stabilizzare superfici in erosione quali: - scarpate a pendenza limitata; - sponde fluviali e lacustri; - interstizi e fessure di scogliere; - muri, gabbionate, gradonate, palificate, terre rinforzate, ecc. Le talee sono infisse nel terreno (nelle fessure tra massi di talee legnose e/o ramaglie di specie vegetali con capacità di

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propagazione vegetativa) come picchetti vivi nella posa in opera di reti, stuoie, fascinate e viminate. Le talee sono rami di piante legnose (in genere arbustive e le specie utilizzate sono salici, ligustro e tamerici) con capacità di propagazione vegetativa. Le talee si distinguono in: - talee propriamente dette: getti non ramificati, di 2 o più anni, lunghezza 50÷100 cm e diametro 4÷8 cm circa; - astoni: rami lunghi 100÷300 cm, diritti e poco ramificati; - verghe: rami sottili, flessibili e lunghi; - ramaglie vive: rami sottili lunghi 1 ÷ 5 m.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.07.02.01

Tipo di intervento Rischi individuati

Integrazione: Eseguire una integrazione delle talee. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

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Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.07.02.02

Tipo di intervento Rischi individuati

Potature: Eseguire saltuarie potature per irrobustire gli apparati radicali. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

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PADANIA ACQUE S.P.A. Rifacimento Rete Fognaria In Via San Felice PROGETTO ESECUTIVO

24S18PE 23

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Tavole Allegate

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.07.02.03

Tipo di intervento Rischi individuati

Sfoltimenti: Eseguire uno sfoltimento delle talee per evitare popolamenti monospecifici. [quando occorre]

Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro

Impianti di alimentazione e di scarico

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Igiene sul lavoro

Interferenze e protezione terzi

Tavole Allegate

01.08 Strade

Le strade rappresentano parte delle infrastrutture della viabilità che permettono il movimento o la sosta veicolare e il movimento pedonale. La classificazione e la distinzione delle strade viene fatta in base alla loro natura ed alle loro caratteristiche: - autostrade; - strade extraurbane principali; - strade extraurbane secondarie; - strade urbane di scorrimento; - strade urbane di quartiere; - strade locali. Da un punto di vista delle caratteristiche degli elementi della sezione stradale si possono individuare: la carreggiata, la banchina, il margine centrale, i cigli, le cunette, le scarpate e le piazzole di sosta. Le strade e tutti gli elementi che ne fanno parte vanno manutenuti periodicamente non solo per assicurare la normale circolazione di veicoli e pedoni ma soprattutto nel rispetto delle norme sulla sicurezza e la prevenzione di infortuni a mezzi e persone.

01.08.01 Pavimentazione stradale in bitumi

Si tratta di pavimentazioni stradali realizzate con bitumi per applicazioni stradali ottenuti dai processi di raffinazione, lavorazione del petrolio greggio. In generale i bitumi per le applicazioni stradali vengono suddivisi in insiemi di classi caratterizzate dai valori delle penetrazioni nominali e dai valori delle viscosità dinamiche. Tali parametri variano a secondo del paese di utilizzazione.

Scheda II-1

Tipologia dei lavori Codice scheda 01.08.01.01

Ripristino

Tipo di intervento Rischi individuati

Ripristino manto stradale: Rinnovo del manto stradale con rifacimento parziale o totale della zona degradata e/o usurata. Demolizione ed asportazione del vecchio manto, pulizia e ripristino degli strati di fondo, pulizia e posa del nuovo manto con l'impiego di bitumi stradali a caldo. [quando occorre]

Investimento, ribaltamento; Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Inalazione fumi, gas, vapori; Rumore; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre.

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Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro

Punti critici Misure preventive e protettive in dotazione

dell'opera Misure preventive e protettive ausiliarie

Accessi ai luoghi di lavoro

Sicurezza dei luoghi di lavoro Occhiali, visiere o schermi; Scarpe di sicurezza; Guanti; Cuffie o inserti antirumore; Giubbotti ad alta visibilità; Maschera antipolvere, apparecchi filtranti o isolanti.

Impianti di alimentazione e di scarico Impianto elettrico di cantiere; Impianto di adduzione di acqua.

Approvvigionamento e movimentazione materiali

Zone stoccaggio materiali.

Approvvigionamento e movimentazione attrezzature

Deposito attrezzature.

Igiene sul lavoro Gabinetti; Locali per lavarsi.

Interferenze e protezione terzi Segnaletica di sicurezza.

Tavole Allegate

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Scheda II-3: Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell'opera necessarie per pianificare la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse

Scheda II-3

Codice scheda MP001

Interventi di manutenzione da

effettuare

Periodicità interventi

Informazioni necessarie per pianificarne la

realizzazione in sicurezza

Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera previste

Verifiche e controlli da effettuare

Periodicità controlli

Modalità di utilizzo in condizioni di

sicurezza

Rif. scheda

II:

1) Sostituzione delle prese.

1) a guasto

Da realizzarsi durante la fase di messa in opera di tutto l'impianto elettrico.

Prese elettriche a 220 V protette da differenziale magneto-termico

1) Verifica e stato di conservazione delle prese

1) 1 anni Autorizzazione del responsabile dell'edificio. Utilizzare solo utensili elettrici potatili del tipo a doppio isolamento; evitare di lasciare cavi elettrici/prolunghe a terra sulle aree di transito o di passaggio.

1) Sostituzione delle saracinesche.

1) a guasto

Da realizzarsi durante la fase di messa in opera di tutto l'impianto idraulico.

Saracinesche per l'intercettazione dell'acqua potabile

1) Verifica e stato di conservazione dell'impianto

1) 1 anni Autorizzazione del responsabile dell'edificio

1) Ritocchi della verniciatura e rifacimento delle protezioni anticorrosive per le parti metalliche. 2) Reintegro dell'accessibilità delle botole e degli elementi di fissaggio.

1) 5 anni 2) 1 anni

I serramenti delle botole devono essere disposti durante la fase di posa dei serramenti dell'opera adottando le stesse misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza. Per le botole posizionate in copertura, se la posa dei serramenti deve avvenire con i lavoratori posizionati sulla copertura, si dovranno disporre idonei sistemi di protezione contro la caduta dal bordo della copertura (ponteggi, parapetti o sistemi equivalenti). Durante il montaggio dei

Botole orizzontali 1) Controllare le condizioni e la funzionalità dell'accessibilità. Controllo degli elementi di fissaggio.

1) 1 anni Il transito dei lavoratori attraverso le botole che affacciano in luoghi con rischio di caduta dall'alto deve avvenire dopo che questi hanno agganciato il sistema anticaduta ai dispositivi di ancoraggio predisposti.

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BMB INGEGNERIA S.R.L.

Codice scheda MP001

Interventi di manutenzione da

effettuare

Periodicità interventi

Informazioni necessarie per pianificarne la

realizzazione in sicurezza

Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera previste

Verifiche e controlli da effettuare

Periodicità controlli

Modalità di utilizzo in condizioni di

sicurezza

Rif. scheda

II:

serramenti delle botole disposte in quota, come le botole sui soffitti, si dovrà fare uso di trabattelli o ponteggi dotati di parapetto.

1) Ritocchi della verniciatura e rifacimento delle protezioni anticorrosive per le parti metalliche. 2) Reintegro dell'accessibilità delle botole e degli elementi di fissaggio.

1) 5 anni 2) 1 anni

I serramenti delle botole devono essere disposti durante la fase di posa dei serramenti dell'opera adottando le stesse misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza. Per le botole posizionate in copertura, se la posa dei serramenti deve avvenire con i lavoratori posizionati sulla copertura, si dovranno disporre idonei sistemi di protezione contro la caduta dal bordo della copertura (ponteggi, parapetti o sistemi equivalenti). Durante il montaggio dei serramenti delle botole disposte in quota, come le botole sui soffitti, si dovrà fare uso di trabattelli o ponteggi dotati di parapetto.

Botole verticali 1) Controllare le condizioni e la funzionalità dell'accessibilità. Controllo degli elementi di fissaggio.

1) 1 anni Il transito dei lavoratori attraverso le botole che affacciano in luoghi con rischio di caduta dall'alto deve avvenire dopo che questi hanno agganciato il sistema anticaduta ai dispositivi di ancoraggio predisposti.

1) Ripristino e/o sostituzione degli elementi di connessione dei corrimano. 2) Ripristino e/o sostituzione dei pioli rotti con elementi

1) quando occorre 2) quando occorre 3) 2 anni 4) quando occorre

Le scale fisse a pioli che hanno la sola funzione di permettere l'accesso a parti dell'opera, come locali tecnici, coperture, ecc.., per i lavori di

Scale fisse a pioli con inclinazione < 75°

1) Verifica della stabilità e del corretto serraggio di balaustre e corrimano. 2) Controllo periodico delle parti in vista delle strutture

1) 1 anni 2) 1 anni

Il transito, sulle scale, dei lavoratori, di materiali e attrezzature è autorizzato previa informazione da parte dell'impresa della portanza

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BMB INGEGNERIA S.R.L.

Codice scheda MP001

Interventi di manutenzione da

effettuare

Periodicità interventi

Informazioni necessarie per pianificarne la

realizzazione in sicurezza

Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera previste

Verifiche e controlli da effettuare

Periodicità controlli

Modalità di utilizzo in condizioni di

sicurezza

Rif. scheda

II:

analoghi. 3) Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche. 4) Sostituzione degli elementi rotti con altri analoghi e dei relativi ancoraggi.

manutenzione, sono da realizzarsi durante le fasi di completamento dell'opera. Le misure di sicurezza da adottare sono le medesime previste nei piani di sicurezza per la realizzazione delle scale fisse a gradini. Nel caso non sia più possibile sfruttare i sistemi adottati nei piani di sicurezza per le altre lavorazioni, verificare comunque che siano disposti idonei sistemi di protezione contro la possibile caduta dall'alto dei lavoratori (ponteggi, parapetti o sistemi equivalenti).

(fenomeni di corrosione).

massima delle scale.

1) Ripristino e/o sostituzione degli elementi di connessione dei corrimano. 2) Ripristino e/o sostituzione dei pioli rotti con elementi analoghi. 3) Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche. 4) Sostituzione degli elementi rotti con altri analoghi e dei relativi ancoraggi.

1) quando occorre 2) quando occorre 3) 2 anni 4) quando occorre

Scale retrattili a gradini che hanno la sola funzione di permettere l'accesso a parti dell'opera, come locali tecnici, coperture, ecc.., per i lavori di manutenzione, sono da realizzarsi durante le fasi di completamento dell'opera. Le misure di sicurezza da adottare sono le medesime previste nei piani di sicurezza per la realizzazione delle scale fisse a gradini. Nel caso non sia più

Scale retrattili a gradini

1) Verifica della stabilità e del corretto serraggio (pioli, parapetti, manovellismi, ingranaggi). 2) Controllo periodico delle parti in vista delle strutture (fenomeni di corrosione).

1) quando occorre 2) quando occorre

Il transito sulle scale dei lavoratori, di materiali e attrezzature è autorizzato previa informazione da parte dell'impresa della portanza massima delle scale.

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BMB INGEGNERIA S.R.L.

Codice scheda MP001

Interventi di manutenzione da

effettuare

Periodicità interventi

Informazioni necessarie per pianificarne la

realizzazione in sicurezza

Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera previste

Verifiche e controlli da effettuare

Periodicità controlli

Modalità di utilizzo in condizioni di

sicurezza

Rif. scheda

II:

possibile sfruttare i sistemi adottati nei piani di sicurezza per le altre lavorazioni, verificare comunque che siano disposti idonei sistemi di protezione contro la possibile caduta dall'alto dei lavoratori (ponteggi, parapetti o sistemi equivalenti).

1) Ripristino strati di protezione o sostituzione degli elementi danneggiati. 2) Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche.

1) quando occorre 2) 2 anni

I dispositivi di ancoraggio devono essere montati contestualmente alla realizzazione delle parti strutturali dell'opera su cui sono previsti. Le misure di sicurezza adottate nei piani di sicurezza, per la realizzazione delle strutture, sono idonee per la posa dei dispositivi di ancoraggio.

Dispositivi di ancoraggio per sistemi anticaduta

1) Verifica dello stato di conservazione (ancoraggi strutturali).

1) 1 anni L'utilizzo dei dispositivi di ancoraggio deve essere abbinato a un sistema anticaduta conforme alle norme tecniche armonizzate.

1) Ripristino strati di protezione o sostituzione degli elementi danneggiati. 2) Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche.

1) quando occorre 2) 2 anni

I dispositivi di ancoraggio della linea di ancoraggio devono essere montati contestualmente alla realizzazione delle parti strutturali dell'opera su cui sono previsti. Le misure di sicurezza adottate nei piani di sicurezza, per la realizzazione delle strutture, sono idonee per la posa dei dispositivi di ancoraggio. Se la linea di ancoraggio è montata in fase

Linee di ancoraggio per sistemi anticaduta

1) Verifica dello stato di conservazione (ancoraggi strutturali).

1) quando occorre

L'utilizzo dei dispositivi di ancoraggio deve essere abbinato a un sistema anticaduta conforme alle norme tecniche armonizzate.

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24S18PE 29

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Codice scheda MP001

Interventi di manutenzione da

effettuare

Periodicità interventi

Informazioni necessarie per pianificarne la

realizzazione in sicurezza

Misure preventive e protettive in

dotazione dell'opera previste

Verifiche e controlli da effettuare

Periodicità controlli

Modalità di utilizzo in condizioni di

sicurezza

Rif. scheda

II:

successiva alla realizzazione delle strutture si dovranno adottare adeguate misure di sicurezza come ponteggi, trabattelli, reti di protezione contro la possibile caduta dall'alto dei lavoratori.

1) Ripristino strati di protezione o sostituzione degli elementi danneggiati. 2) Ripristino serraggi bulloni e connessioni metalliche.

1) quando occorre 2) 2 anni

I dispositivi di aggancio dei parapetti di sicurezza devono essere montati contestualmente alla realizzazione delle parti strutturali dell'opera su cui sono previsti. Le misure di sicurezza adottate nei piani di sicurezza, per la realizzazione delle strutture, sono idonee per la posa dei ganci.

Dispositivi di aggancio di parapetti provvisori

1) Verifica dello stato di conservazione (ancoraggi strutturali).

1) quando occorre

Durante il montaggio dei parapetti i lavoratori devono indossare un sistema anticaduta conforme alle norme tecniche armonizzate.