COMUNE DI ROMA...COMUNE DI ROMA UFFICIO NUOVO PIANO REGOLATORE PIANO DELLE CERTEZZE CONTRODEDUZIONI...

242
COMUNE DI ROMA UFFICIO NUOVO PIANO REGOLATORE PIANO DELLE CERTEZZE CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI DELIBERA 176 CONSIGLIO COMUNALE del 9 Novembre 2000

Transcript of COMUNE DI ROMA...COMUNE DI ROMA UFFICIO NUOVO PIANO REGOLATORE PIANO DELLE CERTEZZE CONTRODEDUZIONI...

  • COMUNE DI ROMAUFFICIO NUOVO PIANO REGOLATORE

    PIANO DELLE CERTEZZECONTRODEDUZIONI

    ALLE OSSERVAZIONI

    DELIBERA 176CONSIGLIO COMUNALE

    del 9 Novembre 2000

  • Prot.Serv.Deliberazioni n.1108/00

    S.P.Q.R.

    COMUNE DI ROMADeliberazione n. 176

    ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE

    Anno 2000

    VERBALE N. 73

    Seduta Pubblica del 9 novembre 2000

    Presidenza: LAURELLI - BALDONI - MANNINO

    L’anno duemila, il giorno di giovedi nove del mese di novembre, alle ore 16,35, nel PalazzoSenatorio, in Campidoglio, si è adunato il Consiglio Comunale in seduta pubblica, previa trasmis-sione degli inviti per le ore 16 dello stesso giorno, come da relate del Messo Comunale inserite in attisotto i numeri dal 76160 al 76220, per 1esame degli argomenti iscritti all’ordine dei lavori e indicatinei medesimi inviti.

    Partecipa alla seduta il sottoscritto Segretario Generale dott. Vincenzo GAGLIANI CAPUTO.

    Assume la Presidenza dell’Assemblea la Presidente del Consiglio Comunale Luisa LAURELLI laquale dichiara aperta la seduta e dispone che si proceda all’appello dei Consiglieri per la verifica del numerodegli intervenuti.

    Eseguito l’appello, la Presidente dichiara che sono presenti l’on. Sindaco Francesco RUTELLI e isottoriportati n. 40 Consiglieri:

    Argentin Ileana, Assogna Giovanni, Baldi Michele, Baldoni Adalberto, Bartolucci Maurizio,Bernardini Rita, Calamante Mauro, Carapella Giovanni, Cirinnà Monica, Coscia Maria, D’ArcangeloEnzo, Dalia Francesco, D’Erme Nunzio, Di Francia Silvio, Di Stefano Marco, Esposito Dario, FoschiEnzo, Galeota Saverio, Galloro Nicola, Gargano Simone, Gasperini Dino, Giannini Daniele, GiulioliRoberto, Laurelli Luisa, Magiar Victor, Mannino Giuseppe, Marchi Sergio, Marroni Umberto, MarsilioMarco, Medici Sandro, Monteforte Daniela, Morassut Roberto, Nieri Luigi, Ninci Patrizia, PanattaAdriano,Petrassi Roberto, Sodano Ugo, Spera Adriana, Thau Adalberto e Vizzani Giacomo.

    ASSENTI:Amici Alessandro, Azzaro Giovanni Paolo, Barbaro Claudio, Bertucci Adalberto, Borghini Pierluigi,

    Bove Francesco, Ciocchetti Luciano, DeLillo Stefano, Fini Gianfranco, Fioretti Pierluigi, Germini Ettore,Mazzocchi Erder, Panecaldo Fabrizio, Piso Vincenzo, Prestagiovanni Bruno, Rizzo Gaetano, SabbataniSchiuma Fabio, Sentinelli Patrizia, Spaziani Paolo e Zambelli Gianfranco.

    La PRESIDENTE, constatato che il numero degli intervenuti è sufficiente per la validità della sedutaagli effetti deliberativi, dichiara aperta l’adunanza ai suddetti effetti e, giustificata l’assenza del ConsigliereGermini, designa, quali scrutatori per la presente seduta, i Consiglieri Panatta, Thau e Vizzani, invitandolia non allontanarsi dall’aula senza darne comunicazione all’Ufficio di Presidenza.

    Partecipano alla seduta, ai sensi dell' art.25 dello Statuto, gli Assessori Cecchini Domenico e DePetris Loredana.…(omissis).

    A questo punto, la Presidente designa quale scrutatore il Consigliere Sodano in sostituzione delconsigliere Thau.……(omissis).

    La PRESIDENTE pone quindi in votazione la 114° proposta nel sottoriportato testo e relativi allegatitecnici risultanti dall' accoglimento degli emendamenti:

  • 114° Proposta (Dec. G.C. del 14 luglio 2000 n. 80)

    Controdeduzioni alle osservazioni presentateavverso la Variante Generale al P.R.G.adottata con la deliberazione del C.C. n. 92 del 29 maggio 1997, denominata

    PIANO DELLE CERTEZZE

    Premesso che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 92 del 29 maggio 1997 è stata adottatala Variante al P.R.G. vigente denominata "Piano delle Certezze”;

    Che in ottemperanza a quanto disposto dall’articolo 9 della legge 17 agosto 1942, n. 1150 esuccessive modificazioni, previa inserzione sul Foglio Annunci Legali della Provincia di Roma n. 70 del2 settembre 1997, gli atti relativi al citato provvedimento sono stati depositati e pubblicati presso l’AlboPretorio del Comune di Roma per 30 giorni consecutivi decorrenti dal 3 settembre 1997;

    Che nel periodo suindicato e nei 30 giorni susseguenti sono state presentate n. 504 osservazioni;Che al di fuori del prescritto periodo sono pervenute ulteriori 101 osservazioni;Che si è provveduto pertanto ad esaminare le 504 osservazioni trasmesse dal Segretariato Generale

    e pervenute nei termini e n. 16 osservazioni presentate da Enti Pubblici pervenute fuori termine, come giàdeciso in casi analoghi dalla Commissione Consiliare Permanente, predisponendo le relativecontrodeduzioni;

    Che inoltre a seguito di una attenta e approfondita analisi da parte degli Uffici dell’Amministrazionesi è proceduto ad introdurre, con osservazioni di ufficio, alcune modifiche che, come meglio descrittonella relazione tecnica allegata alla presente deliberazione, si sono rese necessarie per adeguamenti edaggiornamenti a seguito di provvedimenti nel frattempo intervenuti o per eliminare e/o rettificare unaserie di errori riscontrati, senza peraltro costituire ulteriori varianti urbanistiche che incidano sostanzial-mente sul piano adottato;

    Che, infine, appare necessario revocare la deliberazione del Consiglio Comunale n. 335 del 10ottobre 1988, con la quale è stata adottata la variante di P.R.G. relativa alle aree interessate dalle faldeidriche dell’Acqua Vergine, essendo intervenuta successivamente la deliberazione della Giunta RegioneLazio n. 6795 dell’8 agosto 1995, in seguito alla quale si è proceduto con la presente variante allaconforme pianificazione di dette aree;

    Visto il D.P.R. 15 gennaio 1972, n. 8;Visto l’art. 53 della legge 8 giugno 1990, n. 142;Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modificazioni;

    Che in data 26 giugno 2000 il Direttore della U.O. n. 2 del Dipartimento VI Ufficio Nuovo PianoRegolatore, quale responsabile del Servizio, ha espresso il parere che di seguito integralmente si riporta:“Ai sensi e per gli effetti dell’art. 53 della legge 8 giugno 1990, n. 142, si esprime parere favorevole inordine alla regolarità tecnico-amministrativa della proposta di deliberazione indicata in oggetto. Il Direttore F.to: M. Marcelloni”;

    Che sul testo originario della proposta in esame, è stata svolta, da parte del Segretario Generale, lafunzione di assistenza giuridico-amministrativa di cui all’art. 97, comma 2, del Decreto Legislativo n. 267del 18 agosto 2000;

    Che la VII Commissione Consiliare Permanente, nella seduta del 2 agosto 2000 ha espresso parerefavorevole all’ulteriore iter della proposta;Visto il parere favorevole del Dirigente responsabile del Servizio espresso ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs.n. 267/2000, in ordine agli emendamenti approvati;

  • IL CONSIGLIO COMUNALEDELIBERA

    a) di formulare le seguenti controdeduzioni alle osservazioni presentate avverso la variante generale al P.R.G. adottata con deliberazione del C.C. n. 92 del 29 maggio 1997, denominata

    PIANO DELLE CERTEZZE

    di stralciare subordinatamente alla stipula di un atto d’obbligo che preveda l’affrancamento dagliusi civici anche sulle aree di proprietà del Consorzio Michelangelo s.c.a.r.l. esterne ai comprensoriG3 e la cessione all’A.C. di almeno 15 ha di area boschiva all’interno della Riserva Naturale di Decima-Malafede, dal Piano delle Certezze la destinazione a sottozona H2 sulle aree di proprietà del ConsorzioMichelangelo s.c.a.r.l. destinate dal P.R.G., a sottozona G3 in località Tenuta La Perna. Tale stralcio èsubordinato inoltre alla riduzione del 20% della volumetria edificabile concentrandola nelle partiprospicienti la Via Pontina, e alla cessione all’A.C. delle restanti parti, ammettendo a compensazioneil 20% della volumetria non realizzabile in loco.Deve essere comunque garantito l’uso pubblico di Via della Perna.

    di stralciare inoltre dal Piano delle Certezze l’area con destinazione a sottozona H2 di proprietàdella Soc. Ilaria, sita in località Marcigliana foglio di P.R.G. 9 sud, subordinatamente alla stipula diun atto d’obbligo da parte del privato proprietario che preveda, a fronte della realizzazione, ancheattraverso le procedure accelerate previste dalla vigente legislazione, del comprensorio F2 secondo gliattuali indici, 1’impegno del medesimo a rendere immediatamente fruibile da parte dell’Amministra-zione per un periodo non superiore a due anni l’area con destinazione M3 e, successivamente, la cessionein proprietà a titolo gratuito alla stessa Amministrazione, in aggiunta agli oneri conseguenti allalottizzazione del comprensorio F2. di un’area a parco pubblico e verde consortile all’interno delcomprensorio F2.

    Allegati:A) Localizzazione delle osservazioni presentate e delle osservaz. d’ufficio scala 1:10.000 n. 50

    Tavole

    I N - I S - 3 S - 6N - 6 S - 7N - 7S - 8N - 8S - 9N - 9S - 10N - 10S12S - 13N -13S - 14N - 14S - 15N- 15S - 16N - 16S - 17N - 17S18S - 22N - 22S - 23N - 23S - 24N - 24S - 25N - 25S - 26N - 26S

    27N - 27S - 29N -29S - 30N - 30S - 31 N - 31S - 32N - 32S -33N - 33S - 34N - 36N - 37N.

    B) Relazione Tecnica.C) Modifıche a seguito di osservazioni accolte e osservazioni d’uffıcio scala 1:10.000 n. 42 Tavole

    1S - 3S - 7N - 7S - 8N - 8S - 9S - 10S - 13N - 13S -14N - 14S - 15N - 15S - 16N - 16S - 17N - 17S - 22N - 22S

    23N - 23 S - 24 N - 24S - 25N - 25S - 26N - 26S - 29N - 29S30N - 30S - 31N - 31S - 32N - 32S - 33N - 33S - 36N - 37N

    2 tavole di legenda.

  • Fino all’approvazione degli strumenti urbanistici esecutivi per il recupero urbanistico dei nucleiabusivi non perimetrati indicati nell’Allegato C1, è consentita la realizzazione delle opere diurbanizzazione primaria necessaria per il risanamento igienico-sanitario o per la sicurezza dell’abi-tato preferendo sistemi locali di trattamento delle acque con impianti a basso impatto ambientale ebasso consumo di energia (evapo-traspirazione, fitodepurazione, sub-irrigazione, illuminazionefotovoltaica) previo parere favorevole degli uffici ed Enti competenti.

    A servizio degli edifici realizzati in zona H con regolare licenza edilizia in forza della normativadi P.R.G. dal 1962 al 1974, è consentito procedere al completamento delle opere di urbanizzazioneprimaria necessarie per il risanamento igienico-sanitario o per la sicurezza dell’abitato preferendosistemi locali di trattamento delle acque con impianti a basso impatto ambientale e basso consumo dienergia (evapotraspirazione, fitodepurazione, sub-irrigazione, illuminazione fotovoltaica) previoparere favorevole degli uffici ed Enti competenti.

    In tutte le aree stralciate a seguito delle verifıche richieste in sede di approvazione della Varianteper il reperimento di aree per Verde e Servizi pubblici dalla Regione Lazio e in attesa di unaridefinizione urbanistica delle stesse in sede di adozione del NPRG, sono consentiti gli interventi cosìcome definiti dall’art. 31 della L. 457/78:

    b) manutenzione straordinaria;c) restauro e risanamento conservativo;d) ristrutturazione edilizia;f) demolizione e ricostruzione di singoli edifici.

    Gli interventi di cui alla categoria f) relativi a singoli edifici si attuano in modo diretto (medianteconcessione e altri atti abilitativi previsti dalle leggi vigenti) semprechè l’edificio da ricostruire nonsuperi la cubatura dell’edificio demolito e comunque l’indice fondiario di 7 mc./mq.Sono consentiti altresì gli interventi previsti dall’art. 3 paragrafo 20 delle vigenti N.T.A. del P.R.G.

    Fino all’approvazione degli strumenti urbanistici attuativi per il recupero dei nuclei abusivi nonperimetrati indicati in via preliminare nell’Allegato C1, la realizzazione delle opere di urbanizzazioneprimaria necessarie per il risanamento igienico-sanitario o per la sicurezza dell’abitato avverrà previaacquisizione del parere favorevole degli uffici ed Enti competenti nonché nel rispetto delle disposi-zioni urbanistiche ed ambientali vigenti.

    b) di revocare la deliberazione del Consiglio Comunale n. 335 del 10 ottobre 1988 con la quale è stataadottata la variante di P.R.G. relativa alle aree interessate dalle falde idriche dell’Acqua Vergine,essendo sopravvenuta la deliberazione della Giunta Regione Lazio n. 6795 dell’8 agosto 1995, inseguito alla quale si è proceduto con la presente variante alla conforme pianificazione di dette aree.

  • Aggiornata a seguito dell’accoglimentodegli emendamenti

    PIANO DELLE CERTEZZE

    DELIBERAZIONE C.C. N. 92/97CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI

    RELAZIONE TECNICA

    Nella presente relazione sono rappresentati i contenuti ed i criteri adottati nella elaborazione dellecontrodeduzioni alle osservazioni presentate avverso la Variante Generale "Piano delle Certezze”.Il Piano delle Certeze è stato adottato con deliberazione C.C. n.92 del 29/5/97, pubblicato per il periododal 3 settembre al 2 ottobre 1997. I termini per la presentazione delle osservazioni sono scaduti il 3novembre 1997.Sono pervenute n. 504 osservazioni nei termini e n. 101 osservazioni fuori terrnine.Anche sulla scorta degli indirizi fommulati in casi analoghi, dalla competente C.C.P., sono stateconsiderate, nell’ordine:

    1 ) le osservazioni presentate entro i termini;2) le osservazioni presentate fuori termine da parte di Enti pubblici;3) le osservazioni d’ufficio.

    1. OSSERVAZIONI PRESENTATE ENTRO I TERMINI

    Le 504 osservazioni pervenute nei termini al Piano delle Certezze sono state raggruppate secondole seguenti tematiche:

    a) osservazioni relative alle zone H ed N di P.R.G.;b) osservazioni relative alle zone ex D di P.R.G.;c) osservazioni relative ai nuclei non perimetrati;d) osservazioni relative al tema della compensazione;e) osservazioni relative ad aree industriali;f) osservazioni varie;g) osservazioni contenenti richieste improprie.

  • Nella tabella con i diversi raggruppamenti sono stati riportati i dati relativi al numero delleosservazioni, delle istanze accoglibili, al numero d’ordine di eventuali risposte tipo a cui vengonorimandate la maggior parte delle controdeduzioni di ciascun raggruppamento.

    I criteri generali adottati nel valutare le osservazioni presentate al Piano delle Certezze sono statifondamentalmente i seguenti:

    1) recepire le richieste relative a rettifiche di errori materiali del Piano stesso;2) recepire alcuni provvedimenti legislativi intervenuti successivamente alla data di adozione del

    Piano e atti dell’Amministrazione Comunale di cui non si era a conoscenza o anch’essi successivi adetta data;

    3) riferire, come previsto dalie norme vigenti, alla data di adozione del Piano l’applicabilità dellanorma transitoria delle zone H;

    4) ritenere meritevoli di accoglimento le osservazioni riguardanti sia aree già edificate che areelibere ma non utilizzabili a fini pubblici;

    5) considerare accoglibili le richieste di destinazione pubblica da parte di Aziende erogatrici dipubblici servizi su aree già edificate o inserite in programmi in corso di attuazione.

    Sulla base dei sopradescritti criteri, risultano accoglibili n.88 osservazioni presentate entro i termini.In particolare, e seguendo l’ordine della tabella, le osservazioni sono state così valutate:

    a) Osservazioni relative alle zone H ed N.

    Le 188 osserazioni esaminate riguardano aree prevalentemente a destinazione G4, E1, F1, L edM2 che il Piano delle Certezze ha modificato in zona H o N ovvero aree destinate dal P.R.G. a sottozonaH1 variate dal Piano a sottozona H2 o, infine, richieste relative a modifiche alla nuova normativa dellezone agricole (art.11).

    Di tali osservazioni, 70 si riferiscono ad aree comprese nelle Riserve Naturali statali, nei parchiregionali e comunali (delib. C.C. n. 39/95 e n. 162/97).Tali istanze sono state tutte respinte tranne 7. Delle7 osservazioni accoglibili, 5 (Oss.nn°84-202-385-386-419) interessano aree comprese nei perimetri deiparchi comunali di Velo, Decima-Malafede, Marcigliana e Litorale ma escluse dalle riserve naturaliistituite con L.R. n.29/97 e con Decreto del Ministro dell’Ambiente del 29 marzo 1996.La richiestarelativa all’area del Parco della Marcigliana (oss. n. 202) è stata oggetto dell’O.d.G. del C.C. n.24 del 28/4/97 e quella relativa ad un’area nel Parco del Litorale (oss. n. 386), oggetto della delibera C.C. n.62 del23/4/98 di modifica della deliberazione C.C. n.92/97. L’istanza (oss. n. 138), riguardante un’area internaalla Riserva Naturale della Valle dei Casali e richiedente la destinazione a sottozona G1 per l’areacontermine ai casali storici ricompresi nell’area di proprietà, è stata ritenuta accoglibile poiché la richiestarisulta coerente con le finalità del Piano; la rimanente istanza (oss. 360 riguarda un comprensorio E1 diP.R.G. avente diritto alla compensazione edificatoria sulla base dei criteri informatori del Piano e diconseguenza vengono modificate le tabelle 1 e 1.1.C.

    Altre 3 osservazioni sono di tipo propositivo, richiedendo l’inserimento in verde pubblico di alcunearee e la destinazione a sottozona B1 per alcuni nuclei storici nel territorio della V Circoscrizione.Taliproposte sono state respinte in quanto le aree ritenute idonee sono già state destinate a zona N e la richiestadi destinazione a sottozona B1 potrà essere presa in considerazione con separato provvedimento.

    Ulteriori 16 osservazioni riguardano il ripristino delle precedenti destinazioni di aree classificate“irrinunciabili” o interessate da tutele cogenti di PTP: esse non sono state ritenute accoglibili ad eccezionedi tre (oss. n. 251, n.61 e n.341) la prima concernente un’area a destinazione G4 (ex G5) di PRG per laquale la richiesta di mantenimento della destinazione a “verde privato organizzato” è sostenuta da unarisoluzione della Circoscrizione XIII n.29 del 13/5/98, la seconda riguardante l’ampliamento delcomplesso S. Lorenzo da Brindisi, l’ultima in quanto interessata da un impianto sportivo.

    Un ulteriore sottogruppo riguarda 49 istanze relative ad aree ricadenti in zona H (esteme aiperimetri dei parchi): di esse sono state ritenute accoglibili 2 osservazioni: con la prima (oss. n. 111) vieneridefinito il perimetro di un comprensorio di zona E1 erroneamente riportato; con la seconda (oss. n. 216)

  • si recepisce la rettifica e l’ampliamento di una sottozona M2 in località Bufalotta considerata anche lafinalità del servizio collettivo svolto dall’osservante (ente di culto che amplia il proprio luogo di culto).

    Un gruppo di 13 osservazioni richiede il ripristino della precedente destinazione di areeclassificate a zona N: di esse sono accoglibili 2 osservazioni.Una richiesta (oss. n. 133) riguarda un’area interessata da una concessione edilizia già rilasciata ed invia di realizzazione; una seconda richiesta (oss. n. 357) di destinazione a sottozona G1 in presenza di un casale segnalatodalla Carta dell’Agro perché coerente con le finalità del Piano.

    Per quanto concerne infine le ultime 37 richieste di tale tematica, esse riguardano la normativadelle zone H (prevalentemente richiedendo il ripristino della normativa precedente e la modifica dellanorma transitoria).Le 15 istanze relative alla norma transitoria ( oss. nn. 17, 59, 70, 95, 262, 346, 409, 431, 453, 455, 473,477, 495, 496, 497) sono state ritenute meritevoli di accoglimento spostando l’efficacia del Piano alladata di adozione dello stesso ed eliminando il riferimento alle categorie degli operatori agricoli comerequisito per ottenere il rilascio della concessione.

    b) Osservazioni relative alle ex zone D

    Delle 79 osservazioni relative alle ex zone D un primo gruppo di 64 riguarda la trasformazionedelle aree edificate in sottozone B2 e delle aree libere in sottozone M3 e zone N.La maggior parte di esse chiedono il ripristino della precedente destinazione D ovvero, per le areetrasformate in sottozona M3 e zona N dal Piano delle Certezze, la destinazione a sottozona B2.

    Sono state ritenute accoglibili 15 istanze, alcune (oss. nn 6, 19, 42, 132, 156, 257, 278) perchéconcernenti aree inutilizzabili per la realizzazione di servizi pubblici, in conseguenza della dimensionelimitata, della morfologia o della compromissione dell’area; altre ( oss. n. 9, 20, 185, 260, 501) perchériguardanti aree di pertinenza di edifici regolarmente autorizzati.Una osservazione (oss. n. 46) è stataaccolta modificando la norma transitoria di cui all’art.5 delle N.T.A. che consente di mantenerel’edificabilità nei casi in cui sia stato stipulato un atto d’obbligo di cessione gratuita, al quale venivasubordinato il cambio di destinazione urbanistica.Altra istanza accoglibile di tale gruppo (oss. 88)riguarda una zona D di PRG ad Ostia modificata a zona N del Piano adottato che, in considerazione diprecedenti atti dell’Amministrazione Comunale per casi analoghi, viene trasformata in zona in corso diconvenzione.L’ultima istanza (n.207) riguarda un’area sulla quale esiste un pronunciamento del T.A.R.Lazio. Un secondo gruppo riguarda le 15 osservazioni relative alla convenzione Russo-Aiello delcomprensorio dell’Acqua Traversa trasformato in sottozona B2 per quanto riguarda le aree già edificatee in sottozona M3 e zona N per quanto riguarda le aree libere o con contenzioso in corso. Di queste sonoaccoglibili, destinando le aree a sottozona B2, in conformità della delibera della Giunta Comunale del18 dicembre 1998 n° 4603, 3 istanze (oss. nn. 363, 392, 393) perché oggetto di transazioni ritenuteconvenienti per l’Amministrazione Comunale ed una (oss. n. 387) che chiedeva la modifica didestinazione da zona N a sottozona B2 ad una strada di accesso condominiale.

    c) Osservazioni relative alle aree non perimetrate e alle zone "O”

    Le osservazioni concernenti le problematiche dei nuclei abusivi non perimetrati, delle zone «O»ed in generale dell’edilizia abusiva sono state raggruppate in aree riferibili ai toponimi contenutinell’allegato C (38 osservazioni) o esterne a tali toponimi (40 osservazioni) per complessive 78osservazioni.Le richieste dei consorzi e dei proprietari di aree già inserite nell’allegato C concernono la graficizzazionedel perimetro del nucleo, l’attribuzione della destinazione"O"con un indice di edificabilità mc/mq.0,80, indici di edificabilità particolari ed istanze di inserimento nell’allegato C.Le osservazioni dei consorzi o singoli proprietari di aree non indicate in tale allegato, tra cui 3 areeprevalentemente industriali, richiedono l’inserimento delle aree nei toponimi mentre altre istanze varie

  • sono riconducibili alla precedente richiesta di inserimento tra i nuclei non perimetrati ed altre ancorachiedono la destinazione a zona O. Tutte le istanze sono state respinte ad eccezione di n. 16 richiesterelative ai nuclei inseriti nell’allegato C1 al presente provvedirnento.

    d) Osservazioni relative al tema della compensazione

    Le 23 osservazioni relative alle tematiche della compensazione richiedono prevalentementel’applicazione di tale istituto ad aree interessate da tutele cogenti di PTP, da destinazioni pubblichequali la sottozona M1 e la sottozona E3 nonché da destinazione a zona D, I ed L o a sottozone F1, G3G4 e G5.Tali osservazioni sono state tutte respinte ad eccezione di 4: la prima in quanto non erano stati ammessia compensazione due comprensori aventi diritto sulla base dei criteri adottati dal Piano (oss. n.354),due in quanto erano state impropriamente calcolate le cubature ammissibili a compensazione (oss. n.198, 227);l’ultima in quanto avente diritto di parte della volumetria a compensazione del comprensorioE1 Inviolatella.Altre due osservazioni riguardanti il tema della compensazione sono già state trattate nella categoriadelle zone H: viene esclusa dalla compensazione una parte di un’area F1 di P.R.G. non ricompresa nelParco Naturale di Veio (oss. n.419); vengono parzialmente esclusi dalla compensazione due comprensoriG4 sulla Via Pontina non ricompresi nella Riserva Naturale Decima-Malafede (oss. n.84).

    e) Osservazioni relative alle aree industriali

    Le 32 richieste riguardano aree in zona H per le quali si chiede la destinazione a zona L ol’inserimento nell’allegato C di nuclei o singoli edifici industriali abusivi, di aree inserite nel ConsorzioASI Roma-Latina o nell’area industriale Acilia-Dragona. Le 3 richieste (oss. nn. 259, 396, 476) di ripristino di zona L relative alle aree comprese nel PIP 11/L Acilia-Dragona, perché coerenti con l’art. 8 paragrafo a) del Decreto del Ministero dell’Ambientedel 29/3/96 e le 7 richieste (oss n. 413,465,.466, 467,468,469,480) relative alle aree contenuteall’interno del perimetro del P.R.T. ASI Roma-Latina sono accoglibili o parzialmente accoglibili, siaperché tale perimetro era stato impropriamente riportato nel Piano delle Certezze, sia per adeguare ilperimetro della sottozona H2 a quello della Riserva Naturale Decima-Malafede, sia per adeguare ledestinazioni delle aree interne al perimetro della Variante Generale di adeguamento ed aggiomamentodel P.R.T. A.S.I. Roma-Latina approvato con deliberazione Consiglio Regionale n. 658 e n. 65Ol2000.

    f) Osservazioni varie

    La categoria denominata “varie”, che raggruppa tematiche diverse, è costituita da 38 osserva-zioni di cui: 14 relative ad aree comprese nel S.D.O. e modificate dal Piano delle Certezze in zona N;4 relative ad aree inserite nel Programma Urbano dei Parcheggi, 6 relative a servizi di pubblica utilitàcome ACEA, ENEL A.M.A. o a finalità sociali come lo IACP, che presentano richieste diversificate infunzione delle necessità del servizio esplicitato; 6 presentate da associazioni ambientaliste, daun’associazione di categoria e dal XV Consiglio circoscrizionale che per la molteplicità delle richiesteestese anche a tematiche differenti sono state definite “a carattere generale”; infine 8 osservazioni sulleproblematiche più varie relative ai vincoli di PRG posti dal Piano delle Certezze o a vincoliarcheologici paesaggistici graficizzati dal Piano.Delle 38 osservazioni sono risultate accoglibili 5 richieste (oss. nn. 128, 147, 169,184, 187) presentatedagli Enti e Aziende erogatrici di servizi pubblici, in considerazione delle proprie finalità istitutive e4 istanze (oss. nn. 80,175, 215,489) relative a richieste di modifiche di vincoli, a rettifica di errori digraficizzazione del Piano stesso. Le 6 osservazioni “a carattere generale", riguardano prevalentementele norme delle zone agricole, che sono state modificate a seguito di osservazioni d’Ufficio.

  • n. risposta n.risp. % oss. tipo

    osserv. resp. acc.

    1 Zona H ed Na) in Parco richiesta di destinazione H1, ripristino destinazione vigente o di nuova destinazione 58 56 2 12b) in Parco solo comunale (delib. C.C. n.39/95 e n.162/97) 49/226/ ripristino destinazione vigente 12 7 5 12c) in Circoscrizione V richiesta nuovi parchi 3 3 0 460

    d) in “area irrinunciabile” o in tutela cogente richiesta di destinazione precedente 16 13 3 12e) in zona H richiesta di sottozona H1, di nuova destinazione od altro 49 47 2 12f) in zona N richiesta di ripristino destinazione vigente 13 11 2 12/44

    g) richiesta di ripristino delle norme precedenti delle zone H, di modifica delle norme transitorie ed altro 37 22 15 3/17/423

    TOTALE 188 159 29 37,302 Zona ex D

    a) in zona ex D richiesta di precedente destinazione ed altro 64 49 15 15

    in zona Acqua Traversa richiesta destinazioneb) convenzione Russo-Ajello ed altro 15 11 4 50

    TOTALE 79 60 19 15,673 Non perimetrato, zona O ed edilizia abusiva

    a) inserita in nucleo non perimetrato, richieste di 319/10/ perimetrazione, di zona O ed altro 35 35 0 26b) non inserita in un nucleo non perimetrato, richieste di inserimento 47/153/ di zona O ed altro . 43 27 16 29

    TOTALE 78 62 16 15,484 Compensazioni

    richiesta di compensazione in area a tutela cogente (ante L.R. 129/97), in destinazione pubblica zone E3 ed M1, in zone D,I, L2, G3,G4, G5 ed altro 23 19 4 199

    TOTALE 23 19 4 4,56Aree industriali

    richiesta di destin.L o di inserimento nell’all.C,richiestain 1/469/ Consorzio ASI, richiesta in area industriale Acilia-Dragona 32 22 10 466/259

    TOTALE 32 22 10 6,356 Varie

    a) richiesta di ripristino destinazione I (SDO) 14 14 130b) in PUP richiesta conferma parcheggi 4 4 0 172c) richieste varie di servizi di pubblica utilità o a finalità sociale 6 1 5d) richiesta di eliminazione vincoli 8 4 4e) richieste varie a carattere generale 6 6

    TOTALE 38 29 9 7,547 Richieste improprie

    a) richiesta in ambito esterno al Piano o non pertinente con le 206/247/ finalità del Piano 64 64 8/284b) richieste di contenuto o localizzazione non definiti 2 2

    TOTALE 66 66 13,10TOTALI OSSERVAZIONI 504 417 87* 17,26*

    Richieste

    *Nota de La Gazzetta: il numero 88 riportato nella delibera originale è errato; quello giusto è 87, di conseguenza anche la percentuale 17,46 diventa 17,26.

    OSSERVAZIONI AL PIANO DELLE CERTEZZE - DELIBERAZIONE C.C.92/97

  • g) Osservazioni contenenti richieste improprie

    Le 66 osservazioni infine che interessano problematiche o ambiti territoriali non interessati dal Pianodelle Certezze o che non sono coerenti con le finalità del Piano stesso, oppure si configurano comegeneriche osservazioni senza una specifica richiesta o che richiedono quanto già previsto dal Piano, sonostate classificate nella voce “improprie”, e tutte ritenute non accoglibili.Nello stesso raggruppamento sono state collocate anche 2 osservazioni che non hanno presentatodocumentazione sufficiente ad individuare la localizzazione dell’area o specificato il contenuto dellarichiesta.

    2. OSSERVAZIONI PRESENTATE FUORI DEI TERMINI

    Le osservazioni pervenute fuori termine al Piano delle Certezze sono state 101.Di queste 101 sono state prese in considerazione esclusivamente quelle presentate da Enti e Istituti

    Pubblici o Aziende erogatrici di servizi pubblici, pari a 16 osservazioni, secondo quanto deciso per altreVarianti dalla competente Commissione Consiliare.

    Delle 16 osservazioni esaminate, 4 sono risultate accoglibili (n.82 - n.83 - n.84 e n.101) la primaa seguito di atti pregressi tra la proprietà, l’A.C. e la Regione Lazio; l’altra riguarda la cancellazione delvincolo degli usi civici; la terza l’eliminazione della previsione a zona N su un’area già utilizatadall’Università “La Sapienza”;l’ultima riguardante l’ampliamento dell’Ospedale S. Filippo Neri.

    Una osservazione riguardante l’art.16 bis delle N.T.A. è stata ritenuta parzialmente accoglibile(n.3); le rimanenti 12 richieste sono state respinte, in quanto in contrasto con i principi informatori delPiano delle Certezze ovvero riguardanti aree da questo non interessate.

    3. OSSERVAZIONI D’UFFICIO

    Si è reso necessario introdurre nel Piano alcune modifiche derivanti principalmente da errori graficie prese d’atto di provvedimenti di altri Enti sovraordinati o adottati dall’A.C. e dalla necessità di adeguareil Piano al provvedimento di Controdeduzioni alla Variante di salvaguardia.

    Altre osservazioni d’Ufficio riguardano, come di seguito specificato, la normativa delle zone H edelle zone B contenuta nell’allegato A al Piano delle Certezze.

    Ulteriori osservazioni d’ufficio sono state introdotte e alcune modificate a seguito di emendamentiin sede di Consiglio Comunale.

    1) LEGENDA Dl P.R.G.

    - Nella legenda di PRG, del Piano delle Certezze, era stato riportato erroneamente un nuovoperimetro tra i vincoli di rispetto, con la denominazione di "Perimetro del vincolo archeologico"; stanteche tale definizione è già ampiamente compresa nella dicitura “Perimetro del vincolo di rispettomonumentale” di cui al paragrafo 7) dell’art.16 bis delle NTA di PRG, la definizione apportata con ilPiano delle Certezze viene eliminata dalla Tavola di legenda di PRG.;

    - viene colorato in rosso nella tavola di legenda il simbolo del vincolo di rispetto monumentale;- viene modificata la legenda di P.R.G. relativamente alla zona G secondo la definizione

    della deliberazione G.R. 4409 del 15/7/1997;- vengono introdotte in legenda le sottozone M5 "riqualificazione aree ferroviarie” (Accordo di

    Programma 1/8/97 Stazione S. Pietro) e M6 “attività di autodemolizione e rottamazione” a correzione della deliberazione Consiglio

    Comunale n.263 dei 2/10/97 che indicava come sottozona M5 le aree per autodemolizione quando taledenominazione M5 era già stata riservata per le aree ferroviarie da riqualificare;

  • - viene eliminato dalla legenda il perimetro delle aree soggette ad usi civici accertati (VotoComitato Tecnico Regionale n.396 del 10/7/1998).

    2) DIFFORMITA’ TRA LA RELAZIONE E LA NORMA DELLA SOTTOZONA B2

    - La relazione, allegata al Piano delle Certezze, al paragrato intitolato “La nuova normativa perla zona B” al 7° capoverso della pag.40, riporta erroneamente la frase ricompresa nella parentesi; diconseguenza detta frase viene modificata, conformemente all’art.5 delle Norme Tecniche, nel modoseguente:.... “ (60% della superficie del lotto, per lotti fino a mq.3.000; 50% per lotti superiori amq.3.000)".

    3) CONVENZIONE ACQUA TRAVERSA

    - In considerazione della variazione da “zona convenzionata” a sottozona “B2» delle aree edificatedel comprensorio “Acqua Traversa", al punto C) del dispositivo della delibera C.C. n.92/97 pag.7; lafrase: “il 3° comma del paragrato 7 dell’art.2 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, va modificata come segue: “il2° e 3° comma del paragrafo 7 dell’art. 2 ”.

    4) DENSITA’ ZONE "O"-PREVALENZA DELLE PREVISIONI

    DEGLI STRUMENTIATTUATIVI SULLE PREVISIONIDEL PIANO DELLE CERTEZZE

    Le nuove zone O “Recupero Urbanistico” individuate nel Piano delle Certezze si intendonoriferite tipologicamente alle sottozone O2 con densità 70 abitanti/ettaro.Conseguentemente viene aggiunto all’art. 16 delle NTA - Zona O “recupero urbanistico - il seguentecomma “Alle nuove sottozone O2 introdotte dal Piano delle Certezze in località Pratolungo, Tavernellee Case Rosse viene attribuita la densità territoriale di 70 abitanti/ettaro”.

    Per le zone O di nuova istituzione CASE ROSSE, PRATO LUNGO, TAVERNELLE (COLLEDEL SOLE) in tutti i lotti parzialmente edificati e di superficie inferiore a mq.1500, nelle moredell’approvazione dei P.P. di esecuzione, in presenza di edifici con regolare concessione in sanatoria,saranno consentiti gli interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e restauro così comedefiniti dall’art. 31 L. 457/78 nonché gli interventi residenziali a completamento sino al raggiungimentodelle volumetrie ammissibili in base all’indice di fabbricabilità territoriale attribuito alla rispettiva zonaO, fermo restando le prescrizioni del Regolamento edilizio e delle Norme Tecniche vigenti.

    Sulle previsioni del Piano delle Certezze prevalgono comunque le previsioni contenute neglistrumenti attuativi approvati nel corso dell’iter procedurale del Piano stesso relativi ai nuclei spontane-amente sorti, agli accordi di programma, ai P.R.U. e P.RI.U., anch’essi approvati con accordo diprogramma.Il vincolo di P.R.G. di inedificabilità esistente in zona Infernetto - Macchione viene eliminato sui soli lottiimpegnati da edificazione legittima o legittimata.

    L’insediamento esistente denominato “Macchione” adiacente al P.P. di zona O di “Infernetto”dovrà essere oggetto di recupero urbanistico tenendo conto del vincolo di rispetto della Tenuta di

  • Castelporziano.Il Piano di recupero dovrà consentire, come per la parte della zona O intema alla fascia di rispetto, larealizzazione delle attrezzature e dei servizi necessari per assicurare gli standard di Legge e lariqualificazione urbanistica dell’area. Si dovrà anche coordinare la nuova pianificazione attuativa conquella approvata.

    5) A seguito del voto regionale n.396 del 10.7.1998…

    …relativo alla Variante di PRG”di Salvaguardia” viene eliminato il vincolo ambientale ricompreso neiperimetri, degli usi civici graficizzato nella predetta Variante - Fogli 23S - 31 N - 31 S - 25N - 26N - 25S-26S .

    6) MODIFICHE GRAFICHEDl ADEGUAMENTO ALLA DELIBERAZIONE

    Dl CONTRODEDUZIONIALLA VARIANTE Dl SALVAGUARDIA

    (Deliberazione C.C. n.40/95)

    -Foglio 8 Nord - viene destinata a nuova sottozona H2 un’area in località Santa Cornelia già destinataa sottozona G3 (ex G4) dal P.R.G. e variata a sottozona H3 dalle controdeduzioni alla Variante diSalvaguardia (delib. C.C. n.40/95).

    - Foglio 16 Nord - due aree in località Torraccia erroneamente graficizzate a sottozona H1 dal Piano delleCertezze cosi come adottato, vengono destinate a zona N in accordo alla Variante di Salvaguardia.

    -Foglio 25 Nord - viene destinata a sottozona H1 un’area in località Via Casilina GRA destinata dal Pianodelle Certezze cosl come adottato a sottozona H2, in quanto stralciata dalla Variante di Salvaguardia eavente destinazione di PRG a sottozona H2.

    -Foglio 30 Nord - viene destinata a sottozona H1 un’area in località Acilia destinata dal Piano delleCertezze a sottozona H2, in quanto stralciata dalla Variante di Salvaguardia e avente destinazione di PRGa sottozona H2.

    - LEGENDA - Nella tavola di legenda vengono introdotte le densità territoriali conformemente allaVariante di Salvaguardia cosi come controdedotta.

    7) MODIFICHE A SEGUITO Dl ERRORI GRAFICI E PRESA D’ATTO Dl PROVVEDIMENTI Dl ALTRI ENTI

    SOVRAORDINATI E/O ADOTTATI DALL’ A.C.

    - Foglio 1 Sud - Viene modificato il perimetro della zona “O” nucleo n.1 Cesano a seguitodell’approvazione del relativo piano particolareggiato;-viene graficizzato il perimetro di colore rosso che delimita le aree con destinazione a zona H variata dalPianodelle Certezze individuando un’area di forma triangolare con destinazione a sottozona M1 di PRG.

  • - Foglio 3 Sud - Viene completata la graficizzazione del vincolo archeologico e paesistico su partedell’area a destra della Via Flaminia.

    - Foglio 7 Nord - Un’area lungo ViadellaStazione diCesano a nord di Osteria Nuova, già destinata a sedepergli autodemolitori (deliberaz. Consiglio Comunale n.263 del 2/10/97) viene destinat asottozona M6.

    - Foglio 7 Sud - Viene aggiunto il cerchio tratteggiato in rosso per il vincolo di rispetto monumentalepresso il Casale S. Nicola.

    - Foglio 8 Nord - vengono graficizzate due piccole aree a sottozona H1 a sud-est della ConvenzioneOlgiata non inserite nel Piano delle Certezze.

    -Foglio 8 Sud - Viene destinata a sottozona H1, una piccola area in località Castelluccia erroneamentegraficizzata come sottozona H2;- vengono destinate a sottozona H2 piccole aree all’alteza del Km.15 della Via Cassia località CasaleD’Antoni già destinate dalla Variante di Salvaguardia a sottozona H3;- lungo la linea ferroviaria S. Pietro - La Storta viene destinata a sottozona M1 e a sede stradale un’areasecondo il progetto del raddoppio dell’elettrificazione della linea (deliberazione C.C. n. 34/99).

    - Foglio 9 Sud - Viene graficizzato il vincolo di rispetto monumentale in località Inviolatella.

    - Foglio 10 Sud - Viene rettificato il perimetro del nucleo della zona “O” n.9/56 Cinquina-Casal Bocconea seguito dell’approvazione del P.P.

    - Foglio 13 Nord - Viene modificata a sottozona H2 un’area erroneamente graficizzata a sottozona H1e già destinata a sottozona H3 dalla Variante di Salvaguardia in località Casale Lanciafava;- Un’area a nord di Via Boccea in località Colle Fiorito, già destinata a sede per autodemolitori condeliberazione Consiglio Comunale n.263 del 2/10/97 viene destinata a sottozona M6.

    - Foglio 13 Sud - Viene graficizzata come previsione di P.R.G. una viabilità di accesso alla Via Aurelia(Km.18 circa) che nel Piano delle Certezze, cosl come adottato, non era stata graficizzata;- un’area lungo Via Aurelia all’altezza del Km12 ed un'altra in località CasalSelce già destinate a sede perautodemolitori (deliberaz. Consiglio Comun.n.263 del 2/10/97) vengono stralciate dal presente provve-dimento.

    - Foglio 14 Nord - Lungo la linea ferroviaria S. Pietro - La Storta una piccola area già destinata a zonaN e un’altra destinata a zona agricola vengono destinate a sede stradale e a sottozona M1 secondo ilprogetto del raddoppio dell’elettrificazione della linea (Delibera C.C. n.34/99).

    - Foglio 14 Sud - Ad una piccola porzione di area in località Acquafredda viene attribuita la destinazionea sottozona H2 in sostituzione della sottozona H1, in quanto già destinata a sottozona H3 dalia Variantedi Salvaguardia;- viene attribuita la destinazione a sottozona M1 ad un’area destinata a sottozona H2 dal Piano delleCertezze cosi come adottato, perché interessata dal Liceo Chateaubriand;- viene corretto il perimetro del vincolo ex lege 1497/39 in località Monte Mario (D.M. 22.ó.62);- lungo la linea ferroviaria S. Pietro - La Storta una porzione di area destinata a sottozona M3 e un’altraa zona N vengono destinate a sottozona M1 secondo il progetto del raddoppio dell’elettrificazione dellalinea (deliberazione C.C.34/99);- un’area lungo Via della Maglianella, già destinata a sede per autodemolitori con deliberazione delConsiglio Comunale n.263 del 2/10/97 viene stralciata dal presente provvedimento;-viene ridestinata a sottozona M3 un’area adiacente la scuola S. Francesco d’Assisi già graficizzata a zonaN dal Piano cosi come adottato per l’ampliamento della scuola stessa.

  • -Foglio 15 Nord - Vengono graficizzati quattro vincoli di rispetto monumentali, due in Via Tor di Quinto,I’altro in Via Cassia e l’altro su Ponte Milvio;-viene attribuita la destinazione a sottozona B2 a cinque aree già destinate a zona D dal PRG in localitàConca D’Oro e Tufello;-una piccola area lungo la Via Olimpica all’altezza della Via Cassia viene destinata secondo il PRGvigente a sottozona G2.

    -Foglio 15 Sud - Viene graficizzato il vincolo di inabitabilità attorno al Cimitero Verano;- viene ridestinata a sottozona M4 parte di un’area in Via Castro Laurenziano già graficizzata dal Pianodelle Certezze, cosi come adottato, a zona N in quanto interessata da strutture universitarie.

    Foglio 16 Nord - una porzione di area, in località Bufalotta, con destinazione a sottozona H1 vienetrasformata a sottozona M1 in quanto interessata da un intervento ex L.1/78 dell’ACEA;- viene riattribuita la destinazione a sottozona G3 di PRG (ex G4) ad un’area già edificata graficizzataerroneamente come sottozona H1 (G4 Casal Monastero) dal Piano delle Certezze così come adottato;- ad un’area su Via Nomentana destinata dal P.R.G. a sottozona M3 viene attribuita la destinazione asottozona B2 a seguito di sentenza del Consiglio di Stato di annullamento del vincolo e viene mantenutal’edificabilità in forza della precedente destinazione a zona D, subordinandola alla stipula di attod’obbligo per la cessione di un’area per parcheggio pubblico su Via Nomentana.

    - Foglio 16 Sud - Viene riattribuita la destinazione a sottozona L1 di PRG lungo la Via Prenestina fuoridel GRA, graficizzata erroneamente a sottozona H1 dal Piano delle Certezze così come adottato;- un’area a sud della Via Prenestina fuori dal GRA con destinazione di PRG a sottozone H2 e H3 nongraficizzata nel Piano delle Certezze viene destinata a nuove sottozone H1 e H2;- un’area a nord della Via Prenestina fuori dal GRA con destinazione di PRG a sottozona H3 nongraficizzata nel Piano delle Certezze viene destinata a nuova sottozona H2;- all’interno del GRA in località Omo viene attribuita la destinazione a sottozona H1 sia a tre aree giàdestinate dal PRG a sottozona H2 non graficizzate nel Piano delle Certezze sia ad altre quattro aree conla stessa destinazione di PRG erroneamente graficizzate a sottozona H2;- in Via dei Gordiani viene completato il perimetro del vincolo archeologico;- due aree in località Tor Cervara e una lungo la Via Prenestina già destinate a sede per autodemolitoricon deliberazione del Consiglio Comunale n.263 del 2/10/97 vengono destinate a sottozona M6; -un’area già graficizzata a zona N in località Pietralata viene destinata a sottozona M3 e sede stradaleconformemente alla deliberazione C.C. n.19 del 27.1.2000.

    - Foglio 17 Nord - Un’area in località CaseRosse, già destinata a zona“O”viene trasformata a sottozonaM1.

    -Foglio 17 Sud - Vengono destinate a zona N due aree in località Salone sottoposte a vincolo di rispettodelle falde idriche; -ad un’area graficizzata a sottozona H2 dal Piano delle Certezze così come adottato viene attribuita ladestinazione a zona “O” (Case Rosse);- viene attribuita la destinazione a sottozona H1 ad un’area in località Lunghezza già destinata dal P.R.G.a sottozona H2.

    - Foglio 22 Nord - Viene modificato il perimetro di una zona con destinazione G3 di PRG (ex G4) inlocalità Maglianella di Sotto graficizzato erroneamente;- viene rettificato il perimetro del nucleo zona “O” n.64 Via della Pisana a seguito del1’approvazionedel P.P..

    - Foglio 22 Sud - In località Monti S. Paolo viene attribuita la destinazione a sottozona H1 ad alcune aree

  • con destinazione a sottozona H2 di PRG non graficizzate dal Piano delle Certezze;- alcune aree che il Piano delle Certezze aveva destinato a sottozona H2 in quanto all’interno del perimetrodella proposta comunale del Parco del Litorale Romano, vengono trasformate in sottozona H1 in quantoescluse dal Parco istituito con DecretoMinistero Ambiente c.d.“Baratta”.

    - Foglio 23 Nord - Viene graficizzata una piccola porzione di area con destinazione a nuova sottozonaH1 - località Magliana - avente destinazione di PR a sottozona H2 non inserita nel Piano delle Certezze;- viene ripristinata la previsione stradale di PRG relativa a Lungotevere della Magliana in quanto l’A.C.ha predisposto un progetto finanziato dell’opera;- nei pressi di Via Giannetto Valli un’area condominiale già in parte destinata erroneamente a zona verdeed in parte a sede stradale viene ridestinata a sottozona B2 visto il ricorso al TAR e l’atto di significazionesecondo l’originario progetto ESAR del 1961;- un’area lungo il GRA tra Via della Pisana e Via Portuense in località Casetta Somaini, già destinata asede per autodemolitori con deliberazione del Consiglio Comunale n.263 del 2/10/97 viene destinata asottozona M6;- per un’area sita fra Via Isacco Newton e Via dei Colli Portuensi già graficizzata a sottozona M3 e zonaN nel Piano delle Certezze, cosi come adottato, vengono attribuite le destinazioni a sottozone B2, M3 esede stradale in considerazione di cessione di aree per pubblica utilità a seguito di accordi non ancoradefiniti conseguenti a precedenti strumenti urbanistici;- viene graficizzata una piccola area con destinazione a nuova sottozona H2 in località Parrocchiettaavente destinazione di PRG a sottozona H1 non inserita nel Piano delle Certezze.

    - Foglio 23 Sud - Viene attribuita la destinazione a sottozona H1 ad un’area in località Casale Brunorinon graficizzata nel Piano delle Certezze cosi come adottato.

    - Foglio 24 Nord - In località Tor Marancia viene graficizzato un vincolo di rispetto monumentale;- l’area ex Alfa Romeo in Via Ostiense viene destinata a sottozona M4 per la III Università, secondoAccordo di Programma stipulato;- un’area già destinata a zona D in Via degli Angeli e non graficizzata viene destinata a sottozona B2;-viene adeguato il vincolo paesaggistico al D.M 16/10/1998 in località Tor Marancia;- viene ripristinata la previsione stradale di PRG relativa a Lungotevere della Magliana in quanto l’A.C.ha predisposto un progetto finanziato dell’opera.

    - Foglio 24 Sud - Viene trasformata in sottozona H1 un’area in località Tor Pagnotta in quanto destinatadal PRG vigente a sottozona H2;- viene adeguato il vincolo paesaggistico al D.M. 16/10/1998 in località Tor Marancia;- viene attribuita la destinazione a sottozona B2 ad un’area edificata in Viale Pasteur, già zona D di PRGvigente, e non graficizzata nel Piano delle Certezze cosi come adottato.

    - Foglio 25 Nord - Viene ripristinata la destinazione a sottozona G1 ad un’area in località Centocelleerroneamente graficizzata come zona N.

    - Foglio 25 Sud - Viene graficizzato il vincolo di rispetto monumentale a sud della Marrana dell’AcquaMariana;- viene colorato il vincolo di rispetto monumentale a nord della Marrana dell’Acqua Mariana;- vengono adeguati i vincoli paesaggistici al D.M. 16/10/1998 in località Casale di Gregna-Anagnina eCapannelle-Barbuta.- Foglio 26 Nord - Viene destinata a sottozona H2 un’area a sud del P.Z. Fontana Candida già destinatadal PRG a sottozona H3;- viene destinata a sottozona H1 un’area in località Borghesiana già destinata a sottozona H2 dal P.R.G.e rimasta senza destinazione.

  • - Foglio 29 Nord - Viene destinata a zona N un’area in località Ostia - Via delle Baleniere facente partedi un più ampio comprensorio G3 (ex G4) già destinato dal presente Piano a zona N.

    - Foglio 30 Nord - In località Ostia Antica viene rettificato il confine della sottozona H2 in accordo conla deliberazione C.C. 62/98 (Coop. Castello);- viene destinata a sottozona M1 l’area del Cimitero di Ostia Antica già graficizzata a sottozona H2 dalPiano cosi come adottato e viene completato il vincolo di inabitabilità;- ad un’area graficizzata a sottozona H2 dal Piano delle Certezze cosi come adottato ricompresa nel P.IP.11/L "Acilia-Dragona”, viene riattribuita la destinazione a sottozona L2;- viene graficizzato il vincolo di rispetto delia Tenuta Presidenziale di Castel Porziano;- viene modificato il perimetro della zona “O” nucleo n.51 “Infernetto” e del nucleo n.30 “CentroGiano” a seguito dell’approvazione dei relativi piani particolareggiati;- viene attribuita la destinazione a sottozona H1 ad un’area non graficizzata nel Piano al Km.17 della Viadel Mare già destinata a sottozona H2 dal PRG vigente.

    - Foglio 30 Sud - Una piccola area in località Infernetto viene destinata a sottozona H2 in quanto giàdestinato a sottozona H3 dalla Variante di Salvaguardia;- viene graficizzato parte del perimetro del comprensorio E1 in località Infernetto;- viene contornata di colore rosso l’area interessata dal Piano in località Stazione Cristoforo Colombo;- una piccola porzione di area di proprietà dell’Acea in località Stazione C. Colombo viene destinata asottozona M1 per le esigenze dell’Azienda;- viene corretto il perimetro di una sottozona H1, adiacente a Via del Canale della Lingua stralciata dalP.P. 51/O Infernetto.

    - Foglio 32 Nord - Viene graficizzato il vincolo di inabitabilità del cimitero di Trigoria;- ad un’area interessata da attrezzatura ferroviaria a nord del fosso Rio Petroso già graficizzata condestinazione a sottozona H2 dal Piano delle Certezze cosl come adottato viene riattribuita la destinazionea sottozona M1;- viene modificato il perimetro della zona “O” nucleo n.49 Castel di Leva a seguito dell’approvazionedel relativo piano particolareggiato;- vengono graficizzati due vincoli di rispetto monumentale al limite destro del foglio di PRG;- viene modificato il perimetro della zona “O” nucleo n.50 Falcognana A-B a seguito dell’approvazionedel relativo piano particolareggiato;- viene destinata sottozona H1 un’area non ricompresa nel perimetro del P.P. n.47/O Poggetto cosi comeapprovato dalla Deliberazione C.C. n.208 del 26/10/98;- viene modificato il perimetro della zona “O” n.46 Trigoria-Selcetta a seguito dell’approvazione delrelativo piano particolareggiato.

    - Foglio 32 Sud - Viene colorato il perimetro del vincolo archeologico in località Capanna;- vengono modificate a sottozona H2 due aree graficizzate a sottozona H1 e già destinate a sottozona H3dalla Variante di Salvaguardia in località Ponte della Zolfarata.

    - Foglio 33 Nord - Viene modificato il perimetro della zona “O” nucleo n.80 Divino Amore a seguitodell’approvazione del relativo piano particolareggiato.

    - Foglio 33 Sud - Vengono destinate a sottozona H2 due piccole aree non ricomprese nel perimetro delP.P. n.82/O Sprecamore approvato dalla deliberazione C.C. 244 del 20/11/98;- viene graficizzato il vincolo archeologico del “Casale Bifolchi” non riportato nel Piano delle Certezzecosi come adottato;-un’area in località Santa Palomba, già destinata a sede per autodemolitori con deliberazione ConsiglioComunale n.263 del 2/10/97 viene destinata a sottozona M6.

  • 8) MODIFICHE ALL’ ALLEGATO “A»- La norma relativa alla zona H “Agro romano” (art.11 delle N.T.A.) viene rielaborata a seguito diosservazioni accolte, e osservazioni d’Ufficio e inserita nell’allegato A1 al presente provvedimento- La norma relativa alla zona B “Conservazione del tessuto edilizio e viario” (art.5 delle N.T.A.) vienerielaborata come di seguito riportato, e inserita nell’Allegato A1, al presente provvedimento.

    9) MODIFICHE ALL’ALLEGATO “D”- L’allegato “D”, “Descrizione analitica delle variazioni” viene modificato e assunto come allegato alpresente provvedimento a seguito di osservazioni accolte; lo stesso allegato “D” così modificato assorbeanche l’elaborato “F” (correzioni graficizzate) che viene annullato. Vengono altresì inserite le osserva-zioni d’utficio di cui alla presente relazione. L’allegato così modificato viene inserito nel presente provvedimento, assumendo la denominazione:Allegato D1.

    10) Vengono modificate e allegate……alla relazione del presente provvedimento le tabelle 1 - 1.1B - 1.1C - 1.3 - 2 - 4 allegate alla RelazioneTecnica del Piano delle Certezze, a seguito di osservazioni accolte o di osservazione d’uffcio che escludedalla compensazione i comprensori M2 Bufalotta, ed E1 Inviolatella in quanto ricompresi in altriprovvedimenti. A seguito di tali modifiche la cubatura ammessa a compensazione si riduce di mc.672.497 circa.Le volumetrie relative alle compensazioni riportate nelle tabelle si intendono indicative, rinviandonel’esatta determinazione al momento della misurazione su base catastale dell’area da compensare.

    11) All’allegato C “Elenco dei nuclei abusivi non perimetrati” ……della deliberazione di adozione del Piano delle Certezze vengono aggiunti n.21 nuclei abusivi nonperimetrati con denominazioni:

    56 - 8.1 Colli della Valentina57 - 8.13 Selvotta - Casilina58 -10.3 Villa Senni - Valle Marciana59- 12.17 Via della Falcognana60 -15.4 Via di Monte Stallonara (San Cosimato)61 - 5.5 Consorzio Nuova Marani62- 19.9 Fosso Pietroso63 -19.14 Cerquette Grandi - Colle Selvotta64 -19.16 Via Morsasco65 - 20.2B Pantarelli - Via Anguillarese66 - 8.15 Via del Torraccio67 -11.3 Cava Pace68-12.3 Fosso della Castelluccia69 -12.8-9-10-12.13 Santa Fumia A, Santa Fumia B, Villa Balbotti,

    Palazzo Morgana, Fosso di Santa Palomba70 - 8.16 Tor Vergata - Passolombardo71 -19.6 Pantanelle - Via Montagnana72 -19.15 Palmarolina73-19.7 Via Brozolo74 -19.11 Pian Saccoccia75 - 20.4 Via Tiberina Km. 2,3 - Tenuta Piccirilli76 - 20.14 Sant' Isidoro

    L’allegato cosi modificato, viene inserito nel presente provvedimento, assumendo la denominazione:Allegato C1.La disciplina delle aree eventualmente compromesse, laddove ricadenti anche in parte all’intemo dellearee naturali protette (parchi e riserve)è demandata per la parte intema ai parchi alla redazione dei relativiPiani di Assetto da parte degli Enti Parco, nel rispetto della normativa vigente in materia di aree naturaliprotette.Qualsiasi intervento di trasformazione del territorio ricadente all’internodelle aree naturali protette,cherisultasse di interesse pubblico (per infrastrutture, servizi, ecc.e si rendesse necessario prima dell’appro-

  • vazione dei Piani di Assetto, è consentito previo rilascio del nulla osta da parte dei relativi Enti Parco.La Giunta Comunale procederà entro 30 giomi dalla data di adozione delle controdeduzioni allapubblicazione del bando per l’autorecupero.Si controdeduce a tutte leosservazioni relative ad areericadenti in tutto o in parte all’interno delle aree naturali protette, per la parte interna al perimetro delParco, rimandando alla disciplina che per esse verrà definita dai rispettivi Piani di Assetto.Pertanto dall’Allegato C1 viene stralciato il nucleo 20.1 "Via della Giustiniana Km.8-Tor Vergara".,interamente ricompresso nel perimetro del Parco di Velo e vengono cancellati dal relativo allegatografico scala 1:50.000 il nucleo anzidetto e la parte del nucleo 12.7 "Monte Migliore”, ricompressanella Riserva Naturale Decima-Malafede, la parte del nucleo 13.10 "Monti San Paolo” ricompresanella Riserva del Litorale, la parte del nucleo 20.8 “La Storta - Via Riserva Campetti” ricompresa nelParco di Velo e la parte del nucleo20.9"Cesano Paese» ricompresanel complessolacuale Bracciano-Martignano.12) All’intemo del comprensorio direzionale Tiburtino sono completamente eliminate le indicazionidel Piano delle Certezze così come adottato e vengono rigraficizzate alcune aree a parco pubblico dilivello urbano a seguito della deliberazione C.C. n.157 del 30/7/98 di adozione del relativo piano,fermo restando il regime comprensoriale delle aree;nel comprensorio direzionale di Pietralata, fermo restando il regime comprensoriale delle aree,vengono graficizzate tutte le aree destinate a verde eservizi pubblici nell’ambito del relativo PianoParticolareggiato;nel comprensorio direzionale Casilino, fermo restando il regime comprensoriale, le aree a verde eservizi pubblici e quindi la risultante superficie fondiaria sono graficizzate nelle tavole dicontrodeduzioni.13) L’art.16 bis, Zone Vincolate punto 7 bis - Carta dell’Agro delle N.T.A. del P.R.G. vienemodificato e inserito nell’Allegato A, al presente provvedimento.14) Il punto 21 dell’Art 3 delle N.T.A. del P.R.G. viene modificato eliminando la previsione delricorso al bando per la costituzione a favore dell’Amministrazione Comunale di una riserva di areetrasformabili.15) RELAZIONE TECNICA Alla pagina 15 della deliberazione C.C. 92/97 al secondo capoversodel paragrafo relativo alla manovra urbanistica, nella terzultima e penultima riga, alla cifra 7.812 vasostituita la cifra 8.025 e alla cifra 316 va sostituita ia cifra 42.321.Alla pagina 19 della Relazione Tecnica allegata alla deliberazione di adozione del Piano delleCertezze dopo il 3° comma viene aggiunto il seguente “ Le eventuali previsioni edificatorie acompletamento dei nuclei saranno conteggiate all’intemo del dimensionamento del Nuovo PianoRegolatore".16) Ad un’area in località Grottarossa, sulla quale esiste da oltre 40 anni una scuola comunale,destinata dal P.R.G. a sottozona G3 (già G4) viene attribuita la destinazione a sottozona M3.17) Viene graficizzata la strada di fondovalle sul Fosso dei Frati, già prevista dal P.R.G. vigentee destinata dal Piano delle Certezze a zona N.18) Viene graficizzata una sottozona M2 in località Prato Smeraldo, come già previsto in sede dicontrodeduzioni alle osservazioni avverso al P.R.G. del 1962.19) Una parte del comprensorio “La Cacciarella” viene destinata a sottozona H1.20) Tutte le aree con destinazione a nuova sottozona H1 inteme alla Riserva naturale dell’Acquafreddasono destinate a nuova sottozona H2.21) Due aree in località Casalotti - Tenuta Porcareccia destinate dal Piano delle Certezze asottozona H2 vengono destinate a sottozona H1.22) Due porzioni dell’area dell’attuale mercato di Piazza S. Giovanni di Dio destinate dal P.R.G.a zona N, vengono destinate a sottozona M3.23) Ad un’area in località Cesano destinata dal Piano delle Certezze a sottozona H1 viene attribuitala destinazione a sottozona M3 in quanto sulla stessa insiste una scuola comunale.24) Un’area in Via Amarilli località La Rustica destinata dalPianodelleCertezze azona N vienedestinata a sottozona L2.

  • 25) Un’area in località Casal Bianco destinata dal Piano delle Certezze a zona agricola, viene destinataa zona N in riferimento alle determinazioni della Deliberazione C.C. n.23 del 2.3.1999.26) In coerenza con la deliberazione C.C. n.162 del 28.9.2000 di indirizzi al Sindaco per lasottoscrizione dell’Accordo di Programma per l’approvazione del Piano di Assetto dei Mercati, un’areain Via Salaria - Via Po destinata dal Piano delle Certezze a sottozona B2 viene destinata a sottozona M3per la localizzazione del mercato salario.27) Nella tabella riepilogativa delle osservazioni allegata alla Relazione Tecnica, per meri errorimateriali di trascrizione al punto 3 lettera a) i numeri 38 vengono sostituiti dai numeri 35; al punto 3lettera b) il numero 40 viene sostituito dal numero 43 e il numero 23 viene sostituito dai numero 26.28) Coerentemente aquanto già enunciato nella tavoladiLegenda viene cancellata la denominazio-ne “perimetro del vincolo archeologico”eripristinata ladenominazione“perimetro del vincolo di rispet-to monumentale"per mero errore materiale cancellata, stante che la valenza archeologica dei beni ètutelata sia dal suddetto ultimo perimetro che dall’apposita campitura del vincolo archeologico-paesistico di P.R.G.29) Ad un’area in Via Campione d’Italia località Acqua Traversa della superficie di mq.1.485 sullaquale insiste un manufatto in cemento armato di circa 1.000 mc., destinata dal Piano delle Certezze asottozona B2, viene mantenuta l’edificabilità prevista dal P.R.G. in forza della cessione già avvenutadi un’area per servizi pubblici e subordinatamente alla cessione a titolo gratuito all’A.C. di un’area dimq.1.100 circa su Viale Cortina d’Ampezzo.30) Un’area su Via dei Colli Portuensi destinata dalPianodelleCertezze a zona N viene destinata a sottozonaB231) Un’area all’intemo del P.Z. n.14 "Tiburtino Nord” con destinazione ad attrezzature di servizipubblici in località Monti del Pecoraio, attigua alla Parrocchia del quartiere, viene destinata a sottozonaM3 per sede del mercato rionale.

    Viene integrato il dispositivo della deliberazione n.92 con la revoca della Variante di PRG di cui allaDeliberazione C.C. 335 del 10/10/88 relativa alle falde idriche dell’Acqua Vergine essendo sopraggiun-ta la deliberazione di Giunta Regionale 8/8/1995 n.6795.

    IL DIRIGENTEUFF. NUOVO PIANO REGOLATORE Prof. Arch. Maurizio MARCELLONI

  • COMUNE DI ROMAUFFICIO NUOVO PIANO REGOLATORE

    PIANO DELLE CERTEZZECONTRODEDUZIONI

    ALLE OSSERVAZIONI

    ALLEGATO "A"1:VARIAZIONE DELLE NORME TECNICHE

    DI ATTUAZIONE DEL PRG

  • ALLEGATO A1

    NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

    Art.11 - Zona H: Agro romano

    1) La zona H comprende le parti del territorio extraurbano prevalentemente utilizzate per attivitàproduttive agricole o comunque destinate al miglioramento delle attività di conduzione agricola delfondo e che presentano valori ambientali essenziali per il mantenimento dei cicli ecologici, per la tuteladel paesaggio agrario, del patrimonio storico e del suo contesto e per un giusto proporzionamento trale aree edificate e non edificate al fine di garantire condizioni equilibrate di abitabilità del territorio econdizioni di salubrità a beneficio della intera comunità urbana.

    2) ln questa zona sono ammessi interventi di recupero degli edifici esistenti di cui all’art.31, letterea,b,c,d della legge 457/78 e interventi di nuova edificazione, finalizzati al mantenimento e al migliora-mento della produzione agricola e allo svolgimento delle attività ad essa complementari (quali laconservazione, lavorazione e commercializzazione dei prodotti del fondo), nonché di attività legate allaricreazione e al tempo libero, all’educazione ambientale, all’agriturismo, secondo le modalità e i vincolidi cui ai successivi punti.E' ammesso il recupero di edifici esistenti alla data di adozione delle presenti norme anche per usoabitativo, previa approvazione del PAMA, di cui al successivo punto 5) purché finalizzato allarealizzazione di una sola unità immobiliare per manufatto, ovvro più unità non inferiori a rnq. 110 disuperficie utile ciascuna.In questi casi la superficie di terreno da asservire con atto d’obbligo registrato e trascritto non dovràessere inferiore a mq. 10.000 per la prima unità immobiliare ovvero non inferiore a mq.20.000 per ogniulteriore unità immobiliare originata da frazionamento.

    Le disposizioni di cui ai due commi precedenti non si applicano per il recupero o la ristrutturazione dimanufatti esistenti da destinarsi a servizi ricettivi relativi ad attività agrituristiche, non costituendofrazionamento a fìni abitativi in conformità alla normativa regionale vigente in materia di agriturismo;in tali casi è comunque obbligatoria la presentazione del PAMA, di cui al successivo punto 5).

    Sono consentiti gli interventi di gestione e manutenzione ordinaria del fondo.Nel caso in cui tali interventi comportino modifiche degli elementi strutturanti il territorio agricolo, essiverranno autorizzati previa redazione di un Piano ambientale di miglioramento agricolo (PAMA), di cuial successivo punto 5; qualora si tratti di strade interpoderali, di una Valutazione ambientale preventiva(VAP) di cui al successivo punto 7.

    Per modifiche degli elementi strutturanti il territorio agricolo si intendono:- le variazioni dei tracciati e dell’andamento altimetrico delle strade poderali e interpoderali, nonché l’ampliamento delle sezioni oltre i m. 5,5;- la modifica della conformazione altirnetrica del terreno, dei pendii e dei terrazzamenti;- la rimozione degli elementi della vegetazione, quali filari, viali alberati, sistemi di siepi naturali, masse arboree di specie autoctone, alberi isolati di specie autoctone di età superiore ad anni 80 o di altezza superiore a metri 10; sono escluse da tale definizione le colture arboree da frutto, gli impianti specializzati di arboricoltura da legno e le formazioni forestali da gestirsi

    in conforrnità ai vincoli di cui alla Legge 431/95 ed alla normativa regionale vigente in materia forestale;

  • - la variazione dei tracciati di fossi e canali;- la manomissione dei manufatti caratteristici dell’agro romano, quali fontanili, portali, muri in pietra.

    3) La zona H è suddivisa in due sottozone, H1 e H2

    a) Nella sottozona H1sono consentite le costruzioni necessarie alla conduzione agricola, con un indicedi fabbricabilità pari a 0,02 mc/mq, appezzamento minimo ha 5, altezza massima degli edifici m 7, su tuttii lati.La parte destinata alle residenze non dovrà superare il 50% dei volumi e delle superfici edificabili.Qualora l’appezzamento complessivo alla data del 29/5/97 risulti di dimensioni inferiori a 50.000 mq.ma comunque superiori o uguali a 10.000 mq. e suscettibili di ulteriori asservimenti è assentibile, previaapprovazione del PAMA, di cui al successivo punto 5), un indice di fabbricabilità pari a 0,02 mc/mq.riservato complessivamente ed esclusivamente a nuovi manufatti ed annessi strumentali all’attivitàagricola rimnendo comunque esclusa ogni destinazione d’uso residenziale.Nel caso di tettoie mobili o fisse destinate alla conservazione di paglia e fieno il limite massimo di altezzaè elevato a metri 10.I manufatti da realizzare, salvo che per gli allevamenti zootecnici dovranno essere concentrati in un’arearistretta e continua di superficie non superiore al 2% dell’appezzamento.Per le aziende agricole di superficie superiore a 100 ha. i manufatti da realizzare potranno essereconcentrati in aree anche non continue fermo restando il limite di superficie complessiva delle stesse nonsuperiore al 2% dell’appezzamento.Qualora le dimensioni del fondo superino i 200.000 mq., e per multipli di questi, è possibile, previapresentazione del PAMA, di cui al successivo punto 5), la realizzazione di manufatti ed annessistrumentali all’attività agricola in due o più aree distinte.La nuova edificazione ad uso residenziale è subordinata alla redazione di un PAMA, di cui al successivopunto 5), che ne dimostri il carattere di integrazione con le attività di coltura del fondo.In questa sottozona, qualora venga presentato il PAMA, di cui al successivo punto 5), ad eccezione degliinterventi realizzati in deroga alle dimensioni dell’appezzamento minimo, le previsioni edificatoriecomprensive delle eventuali destinazione residenziale il cui limite di cubatura specifico rimane fissatoa 0,01 mc/mq., potranno raggiungere complessivamente un indice pari a 0,04 mc/mq., fatti salvi tutti glialtri indici e parametri prima specificati.Da tali limiti di cubatura, e quindi dai relativi asservimenti, sono esclusi i silos, i fienili e le tettoie apertesui quattro lati strumentali all’uso agricolo; sono altresì escluse le serre con indice massimo di coperturapari a 1/5 della superficie totale dell’ appezzamento; detti manufatti dovranno essere vincolati in formadefinitiva mediante atto d’obbligo registrato e trascritto alle suddette destinazioni d’uso.Per la realizzazione di silos verticali ed orizzontali e serre non stagionali, per queste ultime solo se consuperficie coperta maggiore a mq. 2.000, qualora le opere non siano previste all’interno di un PAMA, dicui al successivo punto 5), è necessario sottoporre il progetto a Valutazione ambientale preventiva (VAP)di cui al successivo punto 7).L’ appezzamento di pertinenza dovrà essere oggetto di atto d’obbligo unilaterale da registrare etrascrivere nei pubblici registri immobiliari a cura del richiedente, in cui sia specificato l’avvenutoasservimento ai nuovi manufatti.I fabbricati per gli allevamenti zootecnici dovranno sorgere ad una distanza non inferiore a 100 metri dallesingole case di abitazione esistenti, a 250 metri dai nuclei residenziali esistenti o previsti ed a 300 metridal perimetro del centro abitato. Qualora i fabbricati siano destinati ad allevamenti avicunicoli o suiniculi,la distanza dalle singole abitazioni non dovrà essere inferiore a 200 metri, quella dai nuclei residenzialie dal perimetro dei centri abitati non inferiore a 500 metri.Tali prescrizioni, fatte comunque salve le norme igienico-sanitarie, non si applicano nel caso in cui leabitazioni esistenti costituiscano parte integrante dell’azienda agraria. I fabbricati destinati agli alleva-menti dovranno altresì distare almeno 500 metri dalle aree di alimentazione delle sorgenti ed essere

  • protetti da adeguata zona di rispetto, anche munita da recinzioni e di opportune schermature vegetali, cheal suo interno ricomprenda gli impianti di raccolta e trattamento dei reflui zootecnici.In via transitoria, fıno alla approvazione del Piano regionale delle attività estraáttive di cui alla leggeregionale n.27 del 5/5/1993 e di altri piani di settore previsti ai sensi della normativa nazionale e regionale,nelle zone H1 è consentita 1’attività estrattiva (ghiaia, argilla, acqua ecc.) e la realizzazione deiconseguenti impianti temporanei secondo le modalità previste ai successivi punti 7) e 9). Tali attività sono comunque consentite a tempo determinato sulla base di una specifica convenzione, chedovrà stabilire i tempi e i modi di utilizzazione del suolo per le attività in questione e le opere diurbanizzazione necessarie per lo svolgimento delle stesse attività, nonché le opere di compensazioneambientale di cuial successivo punto 8).Le discariche di materiali inerti sono consentite fatto salvo quanto disposto dalle vigenti leggi nazionalie regionali.Tali discariche, autorizzate ai sensi della Legge Regionale n.38/95 dal Dipartimento X possono altresìessere dotate di impianti di frantumazione di materiale inerte.

    b) La sottozona H2 riguarda il territorio con uso o prevalente vocazione agricola compreso in ambiti cherichiedono una particolare salvaguardia per motivi di difesa idraulica, archeologica, paesistica e di difesada inquinamento atmosferico e da rumori. Comprende anche tutti quegli ambiti e corridoi di connessione,che assolvono a funzioni ecologiche e ambientali fondamentali per il mantenimento degli equilibri deicicli naturali o che contribuiscono in maniera essenziale a garantire condizioni di salubrità a beneficiodella comunità urbana.In questa sottozona sono consentite le costruzioni necessarie alla conduzione agricola secondo le modalitàdefinite al successivo punto 4, con un indice di fabbricabilità, pari a 0,005 mc/mq., appezzamento minimo10 ha, altezza massima degli edifici m 7 su tutti i lati.Qualora l’appezzamento complessivo alla data del 29/5/97 risulti di dimensioni inferiori a 100.000 mq.,ma comunque superiori o uguali a 10.000 mq. e suscettibile di ulteriori asservimenti, è assentibile, previaapprovazione del PAMA, di cui al successivo punto 5), un indice di fabbricabilità pari a 0,005 mc/mq.riservato complessivamente ed esclusivamente a nuovi manufatti ed annessi strumentali all’attivitàagricola rimanendo comunque esclusa ogni destinazione d’uso residenziale.Nel caso di tettoie mobili o fisse destinate alla conservazione di paglia e fieno il limite massimo di altezzaè elevato a metri 10.I manufatti da realizzare, salvo che per gli allevamenti zootecnici dovranno essere concentrati in un’arearistretta e continua di superficie non superiore all’1% dell’appezzamento.Qualora le dimensioni del fondo superino i 500.000 mq., e per multipli di questi è possibile, previapresentazione del PAMA, la realizzazione dei manufatti ed annessi strumentali all’attività agricola, in dueo più aree distinte.La nuova edificazione ad uso residenziale è subordinata alla redazione di un PAMA, di cui al successivopunto 5), che ne dimostri il carattere di integrazione con le attività di coltura del fondo.In questa sottozona, qualora venga presentato il PAMA, di cui al successivo punto 5) ad eccezione degliinterventi realizzati in deroga alle dimensioni dell’appezzamento minimo, le previsioni edificatoriecomprensive della eventuale destinazione residenziale il cui limite di cubatura specifico rimane fissatoa 0,005 mc/mq. potranno raggiungere complessivamente un indice pari a 0,02 mc/mq, fatti salvi tutti glialtri indici e parametri prima specificati.Da tali limiti di cubatura e quindi dai relativi asservimenti sono esclusi i fienili e le tettoie aperte sui quattrolati strumentali all’uso agricolo, sono altresì escluse le serre con indice massimo di copertura pari a l/5della superficie totale dell’appezzamento; detti manufatti dovranno essere vincolati in forma definitivamediante atto d’obbligo registrato e trascritto alle suddette destinazioni d’uso.Per la realizzazione di silos verticali ed orizzontali, fienili, tettoie aperte sui quattro lati e serre nonstagionali con superficie coperta maggiore ad 1/5 della superficie totale dell’appezzamento o consuperficie coperta maggiore di mq.2.000, qualora le opere non siano previste all’interno di un PAMA, dicui al successivo punto 5), è necessario sottoporre il progetto a Valutazione ambientale preventiva (VAP)

  • di cui al successivo punto 7).L’appezzamento di pertinenza dovrà essere oggetto di atto d’obbligo unilaterale da registrare etrascrivere nei pubblici registri immobiliari a cura del richiedente, in cui sia specificato l’avvenutoasservimento ai nuovi manufatti.I fabbricati per gli allevamenti zootecnici dovranno sorgere ad una distanza non inferiore a 100 metridalle singole case di abitazione esistenti, a 250 metri dai nuclei residenziali esistenti o previsti ed a 300metri dal perimetro del centro abitato. Qualora i fabbricati siano destinati ad allevamenti avicunicoli osuiniculi, la distanza dalle singole abitazioni non dovrà essere inferiore a 200 metri, quella dai nucleiresidenziali e dal perimetro dei centri abitati non inferiore a 500 metri.Tali prescrizioni, fatte comunque salve le norme igienico-sanitarie, non si applicano nel caso in cui leabitazioni esistenti costituiscano parte integrante dell’azienda agraria. I fabbricati destinati agli alleva-menti dovranno altresì distare almeno 500 metri dalle aree di alimentazione delle sorgenti ed essereprotetti da adeguata zona di rispetto, anche munita da recinzioni e di opportune schermature vegetali, cheal suo interno ricomprenda gli impianti di raccolta e trattamento dei reflui zootecnici.In questa sottozona sono comunque escluse le attività estrattive.Le discariche di materiali inerti di tipo 2a di cui alla Deliberazione Interministeriale del 27/7/84 inapplicazione dell’art.4 del DPR 915/82 sono ammesse esclusivamente al fine di ripristino e recuperoarnbientale fatto salvo quanto disposto dalle vigenti leggi nazionali e regionali. Tali discariche,autorizzate ai sensi della Legge Regionale n.38/95 dal Dipartimento X, possono altresì essere dotate diimpianti di frantumazione di materiale inerte.

    b l) Nelle sottozone H2 comprese nei perimetri dei parchi e riserve già individuati dall’Amministrazionecomunale (Del. CC 20/2/1995 n.39 e Del. CC 1/8/1996 n.162), al fine di garantirne la tutela finoall’adozione dei rispettivi strumenti di assetto, non sono consentite le seguenti attività:- piste per corse e prove auto, moto, motocross;- campi da golf;- attività estrattive;- depositi di materiali a cielo aperto;- serre superiori a 2.000 mq e allevamenti zootecnici intensivi.

    4) Nella zona H, gli interventi di nuova costruzione, di demolizione e ricostruzione, di ampliamentoe di sopraelevazione di edifici residenziali esistenti dovranno essere realizzati secondo le prescrizioni diseguito indicate:- i tetti dovranno essere a falda e con elementi di copertura in laterizio;- dovranno essere utilizzati materiali di finitura e serramenti tradizionali (intonaco, laterizi pietra a facciavista, infissi in legno e persiane alla romana).E’ ammesso l’utilizzo di elementi architettonici legati all’adozione di tecnologie per il risparmioenergetico e al ricorso ad energie rinnovabili.Potranno essere ammesse soluzioni progettuali diverse dalle suddette prescrizioni, a condizione che laCommissione consultiva edilizia si pronunci positivamente circa il corretto inserimento delle stesse nelcontesto paesistico-ambientale.

    Per quanto riguarda le superfici scoperte dovranno essere osservate le seguenti prescrizioni:- le superfici esterne potranno essere pavimentate in misura non superiore al 30% della superficie copertadei fabbricati, le relative pavimentazioni dovranno escludere coperture asfaltate;- i piazzali e le strade potranno essere realizzati in terra battuta o breccia con I’esclusione di copertureasfaltate;- è ammessa la realizzazione di accessi carrabili asfaltati per una lunghezza massima di metri 20,esclusivamente in corrispondenza dell’innesto sulla viabilità di ordine superiore, se anch’essa asfaltata;- è vietata la costruzione di recinzioni in muratura di altezza superiore a cm 60;- è ammessa la realizzazione di stagni e di sistemi di lagunaggio e fitodepurazione, purché di dimensioni

  • non superiori a 10.000 mq, nel qual caso è necessario sottoporre il progetto alla Valutazione AmbientalePreventiva (VAP) di cui al successivo punto 7.

    La parte interrata dell’edificio dovrà essere contenuta nel perimetro della proiezione a terra dell’edificiomedesimo.

    5) Nella zona H, gli interventi che comportino il superamento dei limiti di edificabilità delle sottozone(rispettivamente 0,02 per la sottozona H1 e 0,005 per la sottozona H2) di cui al precedente punto 3, oche riguardino appezzamenti superiori a 15 ettari, dovranno essere oggetto di un Piano ambientale dimiglioramento agricolo (PAMA) coincidente con il Piano di utilizzazione aziendale (art. 57 L.R. 38/99);Il PAMA è un Piano di iniziativa privata o eventualmente anche pubblica, se su area pubblica presentatodal proprietario del fondo o dal conduttore dell’azienda agricola, o dal legale rappresentante dicooperative agricole e associazioni di imprenditori agricoli- costituite ai sensi della legislazione vigente-o di società cooperative o associazioni con finalità di gestione agricola del territorio e di promozione delleattività integrative legate al tempo libero, all’educazione ambientale, all’agriturismo. Il PAMA è redattoda un professionista abilitato (Dottore Agronomo o Forestale iscritto al relativo Ordine o Perito agrarioo Geometra iscritto all’Albo - Ingegnere ed Architetto). Esso deve essere approvato dal DipartimentoVI - Politiche del Territorio, previo parere dei Settori Decentrati dell’Agricoltura (S.D.A.) e dalDipartimento X - Politiche Ambientali ed Agricole nel termine di 90 giorni anche attraverso 1’attiva-zione di strumenti acceleratori di cui all’art.l4 L.241/90 e successive modifiche ed integrazioni.lI PAMA dovrà comprendere la seguente documentazione:- una descrizione della situazione attuale delle attività di conduzione del fondo sotto il profilo tecnico,economico, produttivo ed occupazionale;- una descrizione sotto il profilo tecnico, economico, produttivo ed occupazionale degli interventiprogrammati per lo svolgimento delle attività agricole e/o delle attività comesse, nonché degli interventidi compensazione ambientale di cui al successivo punto 8;- I’individuazione dei fabbricati esistenti ritenuti non più necessari e coerenti con le finalità economichee strutturali descritte dal PAMA, definendone l' uso previsto;- la definizione dei tempi e delle fasi di attuazione del PAMA stesso.

    La realizzazione del PAMA è garantita con atto d’obbligo unilaterale da registrare e trascrivere neipubblici registri immobiliari a cura del richiedente. Tale atto d’obbligo dovrà, tra l’altro, prevederel’asservimento dell’appezzamento ai manufatti pertinenti.

    Il PAMA ha durata poliennale e comunque non inferiore a 10 anni, e può essere modificato su richiestadell’azienda agricola dopo il triennio, a scadenze biennali con le stesse procedure relative all’approva-zione.

    6) Per aziende agricole - singole o associate - con fondi contigui o prossimi di superficie di almeno100 ha, il PAMA può prevedere l’edificazione, oltre a quella di cui al precedente punto 3, di una cubaturadi 0,01 mc/mq. per nuclei di servizi, da destinare interamente ad attrezzature non strettamente necessariealla conduzione agricola del fondo, ma utili alla conservazione, lavorazione e commercializzazione deiprodotti del fondo.Essi devono costituire un unico complesso integrato, con le seguenti destinazioni d’uso:

    a) impianti di conservazione e lavorazione di prodotti agricoli e zootecnici;b) mercati o mostre mercato di prodotti agricoli e zootecnici o di prodotti artigianali connessi alla produzione del fondo;c) attrezzature e servizi agrituristici per il turismo rurale e per attività didattico - culturali;d) punti di ristoro solo se di appoggio alle attrezzature di cui al punto b) e c).e) strutture per il rimessaggio e l’ordinaria rnanutenzione delle trattrici e delle macchine agricole.

  • Il nucleo di servizi deve essere realizzato, preferibilmente su terreni con destinazione a sottozona H1,potendo comunque concorrere alla determinazione del suo bacino di servizio e quindi al suodimensionamento anche fondi con destinazione H2. Qualora si rendesse necessaria la realizzazione delnucleo di servizi su fondi posti in sottozona H2, il progetto dovrà essere supportato anche dalla VAPdi cui al successivo punto 7) la quale dovrà valutare la compatibilità dell’intervento con il contestoambientale e paesaggistico. I fondi concorrenti alla determinazione del bacino di servizio del centrointegrato e quindi al suo dimensionamento, dovranno essere oggetto di un atto d’obbligo unilaterale daregistrare e trascrivere nei pubblici registri immobiliari a cura del richiedente in cui sia specificatol’avvenuto asservimento dei fondi ai nuovi manufatti.

    7) In zona H, fermo restando le normative di legge vigenti sono assentibili le seguenti attività ecategorie di opere di seguito elencate, fermo restando la loro assentibilità ai sensi delle norme di PRG,previa Valutazione ambientale preventiva(VAP), con approfondimenti in relazione alla tipologia delprogetto, da approvare dal Dipartimento VI - Politiche del Territorio, e dal Dipartimento X - PoliticheAmbientali ed Agricole, nel termine di 90 giorni anche attraverso 1’attivazione di strumenti acceleratoridi cui all’art. 14 L. 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni.Esse richiedono la contestuale realizzazione di interventi compensativi di ripristino ambientale,recupero ambientale o restauro naturalistico, così come definiti nel successivo punto 8:-tutte le strade primarie e di scorrimento e le strade interpoderali di nuovo impianto o in ampliamentoo ristrutturazione di tracciati esistenti;-infrastrutture di trasporto in sede propria;-reti tecnologiche;-impianti di depurazione, trattamento e smaltimento delle acque di scarico, inclusi gli impianti didepurazione naturale (stagni per il lagunaggio o la fitodepurazione);-attività estrattive, di lavorazione e frantumazione di materiali;-depositi a cielo aperto di materiali extra agricoli, di superficie superiore a 1.000 mq, con esclusionedi tutto quanto attiene al ciclo dei rifiuti;-silos e serre superiori a rnq. 2.000 qualora le opere non siano previste all’interno del PAMA;-gli allevamenti zootecnici intensivi;-impianti di itticoltura;- nuclei di servizi su fondi posti in sottozona H2.Tutti gli interventi devono prevedere il ripristino ambientale delle aree residue interessate dalle attivitàdi trasformazione (scavi, terrapieni, piazzali, margini delle strade e dei parcheggi), incluse quelleutilizzate solo durante la fase di cantiere.

    Per consentire la VAP, i progetti di massima dovranno essere corredati da un documento di analisiambientale, redatto a cura del proponente.

    I Documenti di analisi ambientale necessari alla VAP dovranno riguardare i seguenti contenuti:a) descrizione del progetto con approfondimenti in relazione alla tipologia dello stesso:- rappresentazione cartografica del progetto e delle esigenze di utilizzazione del suolo durante le fasidi costruzione e funzionamento;- descrizione delle caratteristiche dei processi produttivi impiegati per le fasi di costruzione efunzionamento, con l’indicazione della natura e delle quantità dei materiali impiegati;- descrizione della natura, della quantità dei rifiuti e delle emissioni (inclusi il rumore e le vibrazionie le emissioni elettromagnetiche) previste durante le fasi di costruzione e funzionamento;b) descrizione delle principali alternative prese in esame dal committente e indicazione dellemotivazioni che hanno indotto la scelta del progetto proposto;c) descrizione dell’ambiente e delle sue componenti potenzialrnente interessati dal progetto proposto.La descrizione sarà basata su cartografie, fotografie, tabelle, e relazioni riguardanti le aree interessatee dovrà essere in grado di identificare le caratteristiche climatiche, geologiche, vegetazionali,

  • floristiche e faunistiche, le condizioni di qualità dell’aria, dell’acqua e degli ecosistemi, le caratteri-stiche e le condizioni dei beni materiali e del patrimonio architettonico e archeologico;d) descrizione delle misure previste per evitare o minimizzare gli impatti negativi del progettosull’ambiente;e) descrizione degli interventi di compensazione ambientale, con individuazione e rappresentazionecartografica delle aree soggette a recupero ambientale e ripristino ambientale, e la descrizione degliinterventi previsti, compresa la relativa valutazione economica.

    Inoltre in zona H, fermo restando le normative di legge vigenti e la contestuale realizzazione di interventicompensativi di cui al successivo punto 8), sono assentibili le categorie di opere di seguito elencateprevia VAP semplificata da approvarsi da parte del Dipartimento X nel termine di 60 giorni;-) depositi a cielo aperto di materiali, residui o prodotti legati alle attività agrozootecniche e forestali disuperficie superiore a 1.000 mq. e per una durata superiore a 2 mesi;-) silos verticali ed orizzontali, qualora le opere non siano previste all’interno di un PAMA;-) serre solo se con superficie coperta superiore a mq. 2.000, qualora le opere non siano previsteall’interno di un PAMA;-) fienili e tettoie aperte sui quattro lati ad uso agricolo, solo se in sottozona