COMPUTER QUANTISTICIcomputerquantistici.altervista.org/COMPUTER_QUANTISTICI.pdf · tutte le...
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Pubblicato: 30 aprile 2012 in Tecnologie future
«Per trovare una determinata mail tra tute quelle spedite in un anno (circa 30,000 miliardi) un
calcolatore quantistico impiegherebbe circa 14 secondi.
Un calcolatore tradizionale circa 4 anni.»
Secondo la legge di Moore ogni due anni la velocita’ dei processori raddoppia
• Quella del computer quantistico è un’idea che risale al 1982 quando Richard Feynman espose la prima idea di computer quantico pensando alla sovrapposizione di stati delle particelle elementari.
• Nel 1998 il fisico Bruce Kane propose la costruzione di un elaboratore quantistico su atomi di fosforo disposti su uno strato di silicio di 25 nanometri.
• Nel 2001 la IBM crea un elaboratore quantistico a 7 qubit composto da una sola molecola con 7 spin nucleari.
BREVE STORIA DEI COMPUTER QUANTICI
RICHARD FEYNMAN
• Il 13 febbraio 2007 D-Wave Systems mostra pubblicamente quello che ritiene il primo computer quantistico adiabatico a 16 qubit, chiamato Orion.
• L'11 maggio 2011 la D-Wave Systems annuncia il D-Wave One, basato su 128 qubit, che risulta essere il primo computer quantistico ad essere commercializzato.
• aprile 2012 - Gli scienziati del Max Planck Institute, istituto di ottica quantistica, riescono a creare la prima rete quantica funzionante.
GEORDIE ROSE E IL D-WAVE
COME FUNZIONA?
Un computer quantico è un computer creato per risolvere elaborazioni
complesse in tempi molto rapidi.
Mentre un computer classico lavora su una sequenza di bit o cifre binarie (1 o
0), accendendo o spegnendo i chip all’interno dei transistor miliardi di volte al
secondo, il computer quantico si basa sul qubit o quantum bit, un vettore che
oltre ad ammettere i due stati classici della teoria binaria può essere
contemporaneamente l’uno e l’altro (stato entangled).
Grazie a questa “ambiguità” un qubit è in grado di contenere un numero di
informazioni decisamente maggiore rispetto alla controparte tradizionale.
Elaborando più problemi contemporaneamente.
RISOLVERE PIU’ PROBLEMI CONTEMPORANEAMENTE
Se indichiamo con n il numero di qubit del processore atomico, esso potra’ svolgere 2^n problemi contemporaneamente.
Il computer D – Wave 2 funzione a 512 qubit.
PER CAPIRE MEGLIO…
Per spiegare la sovrapposizione di stato dei qubit il fisico Erwin Schrödinger usò nel 1935 questo paragone:
«Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale: in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno;
se l'evento si verifica il contatore aziona un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato (…).
Possiamo affermare che il gatto può essere contemporaneamente sia vivo sia morto.»
I COMPUTER QUANTISTICI NON CONVINCONO TUTTI…
Lo scorso anno, Matthias Troyer, docente dell’Università ETH di Zurigo, ha
condotto uno studio per valutare le velocità del computer Quantico installato da
D-Wave presso Lockeed Martin a confronto con quella offerta da normali PC
desktop.
A parte un piccolo sottoinsieme di problemi, il computer quantico ha infatti
mostrato prestazioni paragonabili a quelle di un comune computer Intel.
Un’altra ricerca pubblicata dal professore Umesh Vazirani (Università di
Berkeley, California) giunge alla conclusione che il comportamento all’interno dei
black-box di D-Wave può essere in realtà descritto da un modello
computazionale classico e non propriamente quantico.
Ovviamente il creatore dei D-Wave
spiega che questi test sono stati
condotti su problemi di basso
livello di complessità, laddove il
computer quantico non è in grado di
fare la differenza.
L'impressione è che soltanto
l’utilizzo diffuso della tecnologia
quantistica ci dirà la validità di
questo progetto
GEORDIE ROSE TRANQUILLIZZA GLI SCETTICI
ll D-Wave è un computer quantistico
prodotto dalla D-Wave Systems.
Possiede un processore a 512 qubit
in filo niobio, ognuno dei quali è un
circuito superconduttore mantenuto a
temperature bassissime.
Quando la temperatura si alza,
la corrente può con uguale probabilità
girare insenso orario o antiorario.
Questa indeterminazione viene
sfruttata come unità di informazione
usata per svolgere i calcoli.
IL D-WAVE
Metodo naturale
Lo stato è determinato dallo stato
fisico di:
• atomi
• molecole
• fotoni
Metodo artificiale
Utilizzando le proprietà fisiche di:
• superconduttori
• quantum dots
• impurità
COME SI OTTIENE UN QUBIT?
ARCHITETTURA DI UN SUPERCOMPUTER
Gli scienziati sono alla ricerca di quella che potrebbe essere l’architettura
migliore per un computer quantistico. Le varie alternative per il momento sono:
• NMR (risonanza magnetica): spin nucleari in una molecola
• Ioni intrappolati: stato interno dell'ione
• Reticoli ottici: stato interno di atomi dentro un potenziale periodico
• Fotoni
• Stato solido
• Superconduttori
Per approfondimenti consultare la presentazione «Il computer quantistico: concetti di base ed ultimi sviluppi – di Oliver Morsch»
Con la tecnica NMR, si può estrarre
l'architettura di una molecola.
Conoscendo l'architettura della
molecola, si può agire in maniera
controllata sui suoi spin agendo sugli
spin e sfruttando le loro interazioni.
Facendo interagire un atomo con un
campo elettromagnetico lo spin
cambia direzione per una frequenza
ben definita del campo
elettromagnetico.
NMR (RISONANZA MAGNETICA)
trappola di Paul lineare
Gli ioni vengono intrappolati da
campi elettrici oscillanti che creano
una trappola stabile chiamata “sella
ruotante”
IONI INTRAPPOLATI
ATOMI NEUTRI IN RETICOLI OTTICI fasci laser incrociati creano un “cristallo artificiale” in cui gli atomi vengono
intrappolati.
SOFTWARE PER CALCOLI QUANTISTICI
Quipper è il primo linguaggio di programmazione per l’informatica quantistica.
Purtroppo non può essere ancora supportato da nessun dispositivo, benché abbia
tutte le caratteristiche necessarie per adattarsi alla computazione quantistica.
Quipper è progettato a scatola cinese, in modo da impartire istruzioni riunendo più
algoritmi in modo modulare. Il team di ricercatori coordinato da Peter Selinger ha
personalizzato il precedente linguaggio Haskell (su cui si basa Quipper)
costruendo una libreria che consente a Quipper di effettuare ben sette algoritmi
quantistici, compreso uno in grado di stimare l’energia dello stato fondamentale
delle molecole.
A CHI PUO’ SERVIRE UN COMPUTER QUANTISTICO?
Essendo utile per risolvere alcune particolari categorie di elaborazioni
complesse come i cosiddetti “problemi di ottimizzazione” i primi veri clienti di
D-Wave sono Nasa, Google e Lockeed Martin: realtà che ogni giorno si
ritrovano a confrontarsi con problemi di questo tipo.
Google per esempio, starebbe testando un modello quantico per affinare un
sistema di riconoscimento che permetta ai Google Glass di comprendere
quando chi li indossa strizza l’occhio di proposito per scattare una foto in
automatico.
Nel 1994 il matematico Peter Shor avrebbe
sviluppato un algoritmo basato sulla
criptanalisi quantistica che metterebbe a serio
rischio la sicurezza dei dati digitali se i computer
quantistico fossero in grado di risolverlo.
L’algoritmo riuscirebbe a ridurre in fattori primi
numeri con moltissime cifre: principio che sta
alla base della crittografia e quindi della
sicurezza informatica.
Questo procedimento è praticamente
impossibile con i computer tradizionali in quanto
richiederebbe tempo infinito, mentre sarebbe
attuabile avendo a disposizione computer
quantistici.
LA CRIPTANALISI QUANTISTICA E LA SICUREZZA
La National Security Agency (NSA)
starebbe lavorando a un computer quantico.
Lo riporta il Washington Post che ha
pubblicato alcuni documenti di Edward
Snowden.
Secondo il report del Post, la NSA avrebbe
investito quasi 80 milioni di dollari in un
progetto di ricerca volto a costruire una
macchina quantica “utile a livello
crittografico”, in grado cioè di interpretare e
aprire i lucchetti digitali che proteggono dati
e informazioni sensibili di privati e aziende in
tutto il mondo.
IL COMPUTER CHE SPIERA’ IL MONDO
A cura di
Lorenzo Nardean e Giacomo Cappellazzo
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