Company Profile · 2008-07-15 · Blend ABS/PC Densità: 1,20 gr./ cm3 Una miscela di policarbonato...
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Company Profile
BO
RSATO PRO
FILI
15° ANNIVERSARIO
Borsato Profili è orgogliosa di festeggiare i primi 15 anni di attività nel
nuovo stabilimento di Maerne. La nuova struttura ci ha consentito in
questi anni un importante sviluppo tecnologico nel settore dell’estrusione
di profili termoplastici.
Per questo le nostre strutture operative, i
nostri impianti, i nostri macchinari e le nostre
attrezzature rappresentano quanto di più
tecnologico e performante sia attualmente
reperibile sul mercato.
1993 - 2008
Azienda Certificata ISO 9001:2000
La prima linea di estrusione La prima filiera
1967 – 1993
L’esperienza viene comunque da lontano, quando nel 1967 si cominciò ad estrudere il primo “pluviale” in PVC.
1993 - La ristrutturazione aziendale: nuove strutture operative/logistiche, nuovi impianti e macchinari di
ultima generazione all’insegna di una elevata produttività e di elevati standard qualitativi.
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PROFILI PER IL SETTORE “MOBILE”
Profili in singola estrusione o co-estrusi in materiali termoplastici differenti
a seconda dell’applicazione e delle caratteristiche richieste.
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Profili nobilitati x applicazioni su
mobili per interni
Profilo co-estruso con spazzola inserita e bloccata
al supporto, disponibile in varie misure e colori
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PROFILI PER IL SETTORE REFRIGERAZIONE
Profili estrusi in materiali termoplastici atossici, alimentari ed
eco-compatibili per il settore della refrigerazione industriale, “satinati”,
“metallizzati”, “lucidi”, “extra lucidi”, “perlati” in una vasta gamma di
colori ulteriormente personalizzabile dal cliente.
7
Profili co-estrusi ed in tripla
estrusione per banchi frigoriferi
Profilo di protezione per angoli celle
frigorifere in termoplastico espanso
�
PROFILI BOX DOCCIA
Borsato Profili ha recentemente sviluppato una gamma completa di
profili per l’applicazione nel settore idro-sanitario con la progettazione e
realizzazione di una serie di profili e guarnizioni per l’impiego specifico
nel settore delle cabine doccia.
Profili serie Cristal componibili e modulari
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Profili di chiusura,
di compensazione,
gocciolatoi.
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PROFILI PER ILLUMINAZIONE
Profili tecnici per l’applicazione nella schermatura e protezione dei
sistemi illuminanti. Materiali impiegati: Polistirolo, Polimetilmetacrilato,
Policarbonato, in finiture “ cristallo lucido “ od “opalini”.
1111
Profili in PMMA e PC per
protezione corpi illuminanti
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PROFILI PER ARREDAMENTO GRANDE DISTRIBUZIONE
Borsato profili opera da sempre nel campo del’arredamento di negozi
e grande distribuzione, producendo profili portaprezzi per qualsiasi
tipo di scaffalature componibili. I nuovi materiali recentementi svilup-
pati permettono di raggiungere un’ottima qualità e durata nel tempo.
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PROFILI PER ARREDAMENTO GRANDE DISTRIBUZIONE
Profilo portaprezzi bi-estruso
Profilo portaprezzi tri-estruso
Profili in PVC portaprezzi per
scaffalature componibili
1�
GUARNIZIONI SETTORE LEGNO
Produzione e commercializzazione di una gamma completa di profili e
guarnizioni per l’applicazione su porte e portoncini in legno; con l’utilizzo
delle più moderne e performanti leghe termoplastiche.
15
Profili in PVC per
applicazioni su ante
Guarnizioni per
serramenti
Guarnizioni per
porte scorrevoli
SELEZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE
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IL KOALA SI NUTRE ABITUALMENTE SOLO
DI FOGLIOLINE E GEMME DI EUCALIPTO,
CONSUMANDONE CIRCA 900 GRAMMI AL GIORNO.
SOLO MATERIE PRIME
DI PRIMISSIMA QUALITA’
TESTATE NEL LABORATORIO
INTERNO
17
QUALITA’ DI PRODOTTO
1�
LE ZANNE DI AVORIO PURISSIMO DELL’ELEFANTE
MASCHIO AFRICANO IN ETÀ ADULTA PESANO
CIRCA 27 KILOGRAMMI L’UNA.
SOLO PROFILI ESTRUSI DI
MASSIMA QUALITA’
SUPERANO IL NOSTRO
RIGOROSO CONTROLLO
INTERNO.
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TECNOLOGIE DI ESTRUSIONE
20
L’ACRIDA UNGARICA MEDITERRANEA È UN
INSETTO CHE POSSIEDE FORME E COLORAZIONI
SORPRENDENTEMENTE SIMILI AI RAMOSCELLI,
ED È IN GRADO DI ADATTARE LE PROPRIE
VARIAZIONI CROMATICHE ALLA PIANTA SULLA
QUALE VIVE.
SOLO MACCHINARI ED
ATTREZZATURE DI
ULTIMISSIMA GENERAZIONE
DEDICATE ALLE DIVERSE
TIPOLOGIE DI MATERIALE
21
ASSISTENZA ALLA PROGETTAZIONE
22
IL CASTORO È IN GRADO DI PROGETTARE E
COSTRUIRE, PER AMPLIARE L’AREA DI ACQUA
BASSA PROSPICIENTE LA SUA TANA, VERE E
PROPRIE DIGHE LUNGHE FINO A 300 METRI.
STUDIO TECNICO PER LA
PROGETTAZIONE DELLE
ATTREZZATURE SPECIFICHE
23
ATTREZZATURE PER L’ESTRUSIONE2�
LO SCIMPANZÉ ALLO STATO LIBERO È IN GRADO
DI INTAGLIARE RAMOSCELLI A MO’ DI UTENSILE
ALLO SCOPO DI SNIDARE LE TERMITI DAL
PROPRIO NIDO. JANE GOODALL 1960.
OFFICINA INTERNA PER LA
REALIZZAZIONE DELLE
ATTREZZATURE
SPECIFICHE
25
RAPIDITA’ NELLE CONSEGNE
26
IL GHEPARDO PRIMA DI INIZIARE LA CORSA, SI
PORTA A 60 METRI DALLA GAZZELLA, POI SCATTA
IN AVANTI COME UN PROIETTILE RAGGIUNGENDO
IN SOLI 2 SECONDI I 65 KILOMETRI ALL’ORA.
RAPIDITA’ NELLE CONSEGNE
MEZZI INTERNI E CORRIERI
VELOCI PER RAGGIUNGERE
QUALSIASI DESTINAZIONE IN
ITALIA ENTRO 48 ORE
27
ALTE PRODUZIONI
2�
UN ALVEARE STANZIALE AUSTRALIANO È IN
GRADO DI PRODURRE FINO A 130 KILOGRAMMI
DI MIELE PURISSIMO.
OLTRE 7.000 mq COPERTI, 15
LINEE AD ALTA PRODUZIONE,
OLTRE 10 MILIONI DI METRI DI
PROFILI CONSEGNATI
ANNUALMENTE TRA ITALIA
ED EUROPA
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30
POLIMERIESISTONO IN COMMERCIO SOLO 2 TIPI DI MATERIE PLASTICHE
Le materie plastiche che si rammolliscono se riscaldate e si induriscono nuovamente mediante
raffreddamento.
Le materie plastiche che, una volta formate, non possono più essere rammollite.
Queste materie vengono definite polimeri
termoplastici in quanto mantengono le loro
proprietà plastiche.
Queste molecole polimeriche sono costituite da
lunghe catene unite fra loro da legami deboli.
I legami fra queste catene sono abbastanza
deboli da poter essere spezzati mediante il
riscaldamento.
Dopo il riscaldamento, le catene sono libere di
spostarsi e unirsi in nuove forme.
Con il raffreddamento, i legami deboli si ricreano
e il materiale termoplastico assume la nuova
forma.
Queste materie vengono definite polimeri
termoindurenti in quanto la loro forma, una
volta creata, non può più essere alterata per
riscaldamento.
Queste molecole polimeriche sono costituite da
lunghe catene unite fra loro da legami chimici
molto forti.
I legami fra queste catene sono troppo solidi per
poter essere spezzati mediante il riscaldamento
della plastica.
Di conseguenza, i materiali termoindurenti
mantengono sempre la loro forma originale.
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È il procedimento di trasformazione delle materie plastiche attualmente più diffuso e impiegato prevalentemente,
ma non esclusivamente, per la produzione di manufatti continui come tubi, profilati (importante il segmento telai per
finestre), film sottili, rivestimenti continui, cavi e fili, ecc.
Il corpo principale della macchina impiegata in questo processo, detta trafila o estrusore, è costituito da un cilindro
entro il quale ruota una vite senza fine. Per accelerare i tempi di lavorazione e migliorare le caratteristiche di alcuni
prodotti vengono utilizzati estrusori a 2 viti, parallele o coniche. Nella lavorazione, la mescola termoplastica è im-
messa nella tramoggia nel cilindro, ove viene progressivamente riscaldata fino a fusione, anche per effetto del la-
voro meccanico della vite stessa che, ruotando la omogeneizza e la trasporta, sospingendola verso il foro d’uscita.
Questo, detto filiera o matrice, è sagomato secondo il profilo che si vuol dare al manufatto: può essere quindi a
sezione piatta per la produzione di film o di laminati, a sezione di corona circolare per la produzione di tubi o film
tubolari, a sezione elaborata per la produzione di profilati. All’uscita della filiera il prodotto viene raffreddato tramite
calibratori refrigerati in modo che assuma definitivamente la forma voluta e tagliato a misura.
L’ESTRUSIONE
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PLASTICA (BREVE STORIA) dal 1835 ad oggi.
1835
H. Regnault ottiene la prima sostanza basata sul principio della polimerizzazione:
il PVC.
1846
Lo svizzero Frederick Schoenbein isola il primo polimero artificiale, il nitrato di
cellulosa, un composto chimico che imita l’ambra.
1862
Due industriali americani mettono in palio 10.000 dollari per chi avesse trovato un
sostituto dell’avorio nella fabbricazione delle palle da bigliardo, allora molto costose
e non sempre perfettamente sferiche. Li vinse Alexander Parkes che sintetizzò la
NITROCELLULOSA ( nitrato di cellulosa più canfora), simile all’avorio, a cui diede il
nome di Parkesina.
1869
Un tipografo di New York, John W. Hyatt, mescolando insieme la Parkesina e la
canfora, inventa la Celluloide.
1889
Gorge Eastaman riesce ad utilizzare la Celluloide per produrre pellicole fotografiche.
H. Regnault
Frederick Schoenbein
Alexander Parkes
Gorge Eastaman
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1909
Leo H. Baekeland, utilizzando prodotti sintetici ( fenolo e formaldeide ), ricavati dalla
distillazione del carbone, creò la Bachelite: è la prima vera plastica
1920
Nasce la Formica, laminato plastico a base di urea, fenolo, formaldeide e carta Kraft,
utilizzata nell’arredamento
Anni 30
Si utilizzano 16 materie plastiche differenti, tra cui il polistirolo e i poliuretani
1935
Gibson e Fawcett mettono a punto il Polietilene
1938
Fallace Hume Carothers produce il Nylon, la più importante fibra tessile artificiale che
si ottiene per condensazione dell’acido adipico da solo (Nylon 6) o con esametilen-
diammina (Nylon 6.6)
1948
I tecnici dell’aeronautica americani mettono a punto il Plexiglass, utilizzato inizialmente
nelle carlinghe degli aeromobili militari
1954
Giulio Natta scopre il Polipropilene isotattico, con caratteristiche migliori del Polietilene
precedente. A lui viene conferito nel 1963 il Premio Nobel per la chimica
Leo H. Baekeland
Fawcett
Walla Hume Carothers
Giulio Natta
3�
Cloruro di Polivinile Rigido
Densità: 1,38 \ 1,58 gr./ cm3
Colore: Si può produrre trasparente, lucido, opaco in qualsiasi tonalità
Caratteristiche meccaniche: Rigido, duro, sensibile all’intaglio, elevata resistenza meccanica, in
materiali addittivati, eccezionale resistenza all’urto
Caratteristiche elettriche: Buone caratteristiche di isolamento elettrico
Caratteristiche termiche: Il PVC è utilizzabile fino a 75°, tipi particolari fino a 110°, infragilimento
a -5°, materiali antiurtizzati a -25°
Resistente: a soluzioni saline, acidi diluiti, soluzioni alcaline, benzina, oli minerali,
grassi, alcool
Non resistente: a idrocarburi clorurati, chetoni, benzolo
Resistenza al fuoco: autoestinguente classe UL94 V-0
Campi d’impiego: re incontrastato delle materie plastiche trasformate tramite
estrusione visto il suo ineguagliabile rapporto qualità/prezzo e la
sua massima versatilità e personalizzazione sia per caratteristiche
tecniche che per colorazioni e finiture.
Presente sotto forma di profili in tutti i settori dell’industria
(i nostri materiali a base di PVC rispondono tutti alla normativa ROHs, esenti metalli
pesanti, piombo, cadmio; su richiesta atossici)
PVC
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Cloruro di Polivinile plastificato
Densità: 1,18 ÷1,60 gr./ cm3
Colore: Può essere prodotto in qualsiasi colorazione, lucida, opaca,
trasparente, traslucida, satinata
Caratteristiche meccaniche: Le caratteristiche variano a seconda della quantità di plastificante
e di carica utilizzati, perciò le caratteristiche meccaniche sono
personalizzabili a seconda dell’impiego desiderato. Elevato potere
ammortizzante, buon ritorno elastico, bassa resistenza allo strappo,
buona resistenza all’usura.
Caratteristiche elettriche: Media resistenza superficiale e media resistenza alla perforazione,
ottime caratteristiche nei tipi per cavi
Caratteristiche termiche: Utilizzabile con basse sollecitazioni fino a 70°, con l’aggiunta di
speciali plastificanti fino a 105°, infragilimento tra i -10° e i -50° a
seconda del contenuto di plastificante.
Resistente: soluzioni saline, benzina, olio (solo se tagliato con altri polimeri),
alcool, buona resistenza alla luce e all’invecchiamento.
Non resistente: solventi organici, benzolo.
Campi d’impiego: utilizzato praticamente in tutti i settori industriali, edilizia, agricoltura,
mobili, giocattoli, alimentari.
PVC
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Blend ABS/PC
Densità: 1,20 gr./ cm3
Una miscela di policarbonato e ABS, in differenti percentuali a seconda delle applicazioni, il
policarbonato contribuisce in termini di resistenza all’impatto ed al calore, mentre si associano i
vantaggi dell’ ABS in termini di lavorabilità, resistenza chimica e prezzo.
Tale blend trova applicazione in profili strutturali che necessitano di lucentezza e resistenza al calore
superiore a quella dell’ABS, con d’altro canto costi nettamente inferiori a quelli del policarbonato.
Caratteristiche meccaniche: Ottime.
Caratteristiche elettriche: Buone.
Caratteristiche termiche: Ottime, impiegabile fino a 112°.
Resistenza al fuoco: classe HB.
Blend PVC/NBR
Miscele di PVC e gomma nitrilica (NBR) vengono utilizzate per migliorare la lavorabilità del prodotto
ed ottenere più alti valori di resistenza all’ozono. Aumentando il contenuto di PVC nella miscela cala
l’allungamento a rottura e parallelamente aumenta la resistenza a trazione.
Caratteristiche essenziali di questo blend sono:
- ottima resistenza a rottura;
- resistenza al freddo fino a -50°;
- buona resistenza al calore fino a 100°;
- buona resistenza agli olii;
- permeabilità alle benzine.
ABS/PC
PVC/NBR
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Poliammide
Densità: PA 6 1,12 gr./ cm3
PA 66 1,13 gr./ cm3
Colore: Incolore, opaco, colorabile in tutte le tonalità opache.
Caratteristiche meccaniche: Elevata resistenza alla fatica, buona resistenza all’urto, buona
resistenza all’usura. E’ possibile un aumento della resistenza
meccanica mediante l’aggiunta di fibre di vetro o carbonio,
ottenendo così inoltre una diminuizione del ritiro e un netto
miglioramento nella stabilità dimensionale a caldo.
Caratteristiche elettriche: Le caratteristiche elettriche sono dipendenti dalla percentuale
d’acqua. Buona resistenza alla corrente di strisciamento.
Caratteristiche termiche: Temperatura superiore di utilizzo da 80° a 120°, per breve tempo
da 140° sino a 210°.
Resistente: a benzina, olii, grassi, chetoni; sufficiente resistenza
all’invecchiamento; buona resistenza alle intemperie.
Non resistente: agli acidi concentrati.
PA
3�
Acrilonitrile Butadiene Stirene
Densità: 1,03\ 1,08 gr./ cm3
Colore: Materiale colorabile in tutte le tonalità solamente coprenti, ottime
colorazioni metallizzate.
Caratteristiche meccaniche: Sono rigidità, elevata durezza superficiale, buona resistenza allo
scorrimento; tenace anche a basse temperature fino a -4°
Caratteristiche elettriche: Molto buone
Caratteristiche termiche: Utilizzabile fino a 85°, buona resistenza alle variazioni di temperatura,
brucia senza gocciolamento, esistono anche prodotti resistenti alla
fiamma.
Resistente: Ad acqua, soluzioni alcaline, acidi diluiti, soluzioni alcaline, benzina,
oli minerali, grassi animali e vegetali.
Non resistente: Ad acidi minerali concentrati, idrocarburi clorurati e chetoni.
Campi d’impiego: ovunque in estrusione dove siano richieste buone caratteristiche
meccaniche di rigidità ed elevate caratteristiche estetiche.
ABS
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Polistirolo/Polistirene
Densità: 1,05 gr./ cm3
Colore: Limpido con elevata lucentezza superficiale, colorabile traslucido
ed opaco in tutte le tonalità.
Caratteristiche meccaniche: Rigido, molto duro, fragile, molto sensibile all’intacco, poca
tendenza allo scorrimento.
Caratteristiche elettriche: Buone, influenzabili però negativamente dall’umidità superficiale
Caratteristiche ottiche: se impiegato all’esterno tendenza alla diminuizione della
lucentezza superficiale ed all’ingiallimento
Resistente: ad acidi minerali concentrati e diluiti, soluzioni alcaline, alcoli,
acqua.
Non resistente: a benzina, chetoni, idrocarburi clorurati.
Campi d’impiego: settore illuminazione (effetto vetro) solo per interni, imballaggi,
non indicato per articoli che richiedono buona resistenza all’urto
ed all’invecchiamento.
PS
�0
Polimetilmetacrilato
Densità: 1,16 / 1,18 gr./ cm3
Colore: Limpido con elevata lucentezza superficiale, elevata brillantezza e
trasparenza cristallina, colorabile in tutte le tonalità, trasparenti o
coprenti.
Caratteristiche meccaniche: Duro, rigido, buona resistenza alla trazione, molto resistente alla
scalfittura, buona compressione e flessione.
Caratteristiche elettriche: Buona resistenza superficiale, carica elettrostatica
Caratteristiche ottiche: Molto pregiato dal lato estetico, vista la sua assoluta trasparenza
(del tutto simile al cristallo).
Caratteristiche termiche: Massima temperatura di utilizzo a 95°, buona resistenza agli sbalzi
di temperatura anche a basse temperature.
Resistente: ad acidi e soluzioni alcaline, grassi, alcool al 30%, buona resistenza
alla luce, all’invecchiamento, alle intemperie.
Non resistente: ad alcool superiore al 30%, benzine, vernici al nitro e diluite, acidi
concentrati.
Campi d’impiego: Ovunque necessiti un elevata trasparenza (simile al Vetro) e
caratteristiche termiche medio alte.
PMMA
�1
Policarbonato
Densità: 1,20 gr./ cm3
Colore: Limpido, colorabile in tutte le tonalità, trasparenti ed opaline,
elevatissima lucentezza superficiale
Caratteristiche meccaniche: Elevata resistenza meccanica e durezza con buona tenacità,
stabilità dimensionale molto buona, elevata resistenza all’urto,
ottima resistenza all’usura, buon assorbimento del carico da
urto.
Caratteristiche elettriche: Buone caratteristiche di isolamento elettrico.
Caratteristiche termiche: Elevata resistenza al calore fino a 130°, elevatissima resistenza
alle basse temperature, infragilimento solo al di sotto dei -190°.
Basso coefficiente di dilatazione termica.
Resistente: ad acidi minerali diluiti, benzine, grassi, oli, acqua (fino a 60°)
Non resistente: ad ammoniaca, cloruro di etilene, soluzioni alcaline, ozono,
ad acqua (oltre i 60°) avviene una graduale scomposizione
chimica.
Campi d’impiego: Ovunque sia richiesta un’elevata trasparenza ed un’elevata
resistenza al calore. Ottimale l’impiego nel settore illuminazione,
plafoniere, parabole e corpi riflettenti.
PC
�2
Polietilene
Densità: LDPE 0,92 / 0,94 gr./ cm3
HDPE 0,94 / 0,96 gr./ cm3
Colore: Incolore, bianco latte, opaco, colorabile in tutte le tonalità
Caratteristiche meccaniche: Dipendono dalla cristallinità e dal grado di polimerizzazione, perciò
un tipo di PE può essere messo a punto in un ampio ambito rispetto
alle esigenze richieste, può risultare da flessibile fino a rigido
Caratteristiche elettriche: Eccellenti caratteristiche di isolamento elettrico, caratterizzato da
forte carica elettrostatica attira la polvere.
Caratteristiche termiche: LDPE temperatura massima di impiego 80°/95°, HDPE fino a 105°;
infragilimento al freddo al di sotto dei -50°
Resistente: Acidi, soluzioni alcaline, soluzioni saline, acqua, alcool, oli. Al
disotto dei 60° è insolubile in quasi tutti i solventi organici.
Non resistente: A forti agenti ossidanti, specialmente in presenza di calore.
Campi d’impiego: In tutti quei prodotti in cui sia richiesto un ottimo rapporto qualità
prezzo, generalmente non impiegato in profili dall’elevato valore
estetico.
PE
�3
Polipropilene
Densità: 0,90 gr./ cm3
Colore: Incolore, debolmente trasparente sino ad opaco, colorabile in
molti colori coprenti anche con buona lucentezza superficiale
Caratteristiche meccaniche: Maggiore rigidità, durezza e resistenza meccanica, però più bassa
resistenza all’urto, rispetto al PE
Caratteristiche elettriche: Simili del tutto a quelle del PE
Caratteristiche termiche: Temperatura limite superiore di impiego all’aria fino a 110°,
temperatura di infragilimento a 0°.
Campi d’impiego: Impiegato soprattutto in edilizia, raccordi, tubazioni, ventole, e nel
settore casalingo.
PP
��
Gomma vulcanizzataTerpolimero/etilene/propilene/diene-coniugato
Densità: 1,02 / 1,40 gr./ cm3
Colore: Generalmente nero, in speciali formulazioni anche bianco e
marrone
Caratteristiche meccaniche: Carico di rottura, allungamento, resistenza alla lacerazione, da
buono ad eccellente, resistenza alla deformazione permanente, da
discreta ad eccellente, reistenza all’abrasione da discreta a buona
Caratteristiche elettriche: Eccellenti proprietà dielettriche
Caratteristiche termiche: temperatura minima di esercizio -20°, temperatura massima di
esercizio 130°, resistenza alla fiamma nulla.
Resistente: acqua e vapore fino a 130°, soluzioni saline, alcoli, chetoni ed
agenti atmosferici.
Non resistente: Oli e grassi minerali, idrocarburi clorurati, liquidi non polari in
genere.
Assoluta resistenza all’ossidazione, agli agenti atmosferici, alla radiazioni ultraviolette, all’ozono,
anche ad elevate temperature
Tipi di EPDM: gomma piena nera o colorata
gomma espansa nera o colorata
gomma co-strusa (piena + espansa)
Applicazioni: Guarnizioni per vetri auto, per esterni, per edilizia.
Giunti di dilatazione per ponti e viadotti, parabordi e paramoli.
EPDM
�5
Elastomeri termoplastici base SEBS(stirene-etilene-butilene-stirene)
Densità: 0,90 / 1,15 gr./ cm3
Il TPE è una gomma termoplastica con proprietà e comportamento funzionale molto simili a quelle
di una gomma termoindurente convenzionale (non estrudibile).
Il TPE in termini di proprietà funzionali e di uso si comporta come una gomma, in termini invece di
processo e trasformazione si comporta come un materiale termoplastico.
Punti di forza dei TPE sono resistenza all’abrasione, ottima flessibilità, ottimo compression set,
resistenza alla lacerazione, allungamento a rottura.
Caratteristiche principali:
- Colorabile in molti colori coprenti, o trasparente.
- Ottima resistenza ai raggi UV ed all’invecchiamento
- Temperatura di esercizio da -40° a + 120°
- Eccelente resistenza alla fatica ed alla trazione
- Buona resistenza ad acidi, alcoli detergenti e soluzione acquose
- Elevato ritorno elastico
- Elevato grado di isolamento termico ed elettrico
- Adesione a caldo su PA – PC – ABS – PMMA – PS – SAN – TPU
Versatilità di applicazione: grazie alle sue ottime proprietà fisico meccaniche, il TPE può
essere utilizzato in molteplici settori ove sia richiesta un’ottima
resistenza all’invecchiamento ed agli agenti atmosferici.
Ottimo l’impiego nel settore guarnizioni.
TPE
�6
Gomma siliconica
Densità: 1,86 gr./ cm3
Colore: Trasparente, grigio, nero o colorato su richiesta
Caratteristiche meccaniche: Eccezionali caratteristiche di resistenza all’abrasione, agli agenti
atmosferici e di durata.
Caratteristiche elettriche: alta resistenza dielettrica ed è un isolante elettrico molto efficace
anche in spessori sottili
Caratteristiche termiche: Resiste ottimamente alle alte e basse temperature, da -50° a +
300°
Resistente: Ottima resistenza alla compressione ed alla pressurizzazione
Campi d’impiego: Viene usato spesso per il passaggio di liquidi in soluzione acquosa
(visto l’ottimo comportamento con le soluzioni a base di acqua).
E’ totalmente inoffensivo, ed in particolari formulazioni acquista caratteristiche di autoestinzione e di
resistenza al fuoco
Si
�7
Poliuretano termoplastico
Densità: 1,00 gr./ cm3
Colore: Il poliuretano può facilmente creare legami idrogeno e quindi
essere molto cristallino, lucido, opaco o satinato
Caratteristiche meccaniche: Elevata elasticità, elevata resistenza all’abrasione e ottima
resistenza all’urto.
Caratteristiche estetiche: Ottima saldabilità, ottima resistenza agli agenti atmosferici, buona
colorabilità ed eccellente compatibilità con altri materiali
Caratteristiche termiche: Elevata resistenza sia alle alte che alle basse temperature
Campi d’impiego: Settore automobilistico, applicazioni sportive di vario genere,
settore profili e guarnizioni per cabine doccia.
PUR
��
Gomma termoplastica vulcanizzata
Densità: 0,94 / 0,97 gr./ cm3
Colore: Naturale, nero o personalizzabile tramite master batch.
Caratteristiche meccaniche: Ottimo “compression set”, decisamente ottime anche le
caratteristiche dinamiche e di resistenza alla flessione e alla fatica,
buone sono inoltre la resistenza all’abrasione e la resistenza alla
lacerazione, ottima inoltre la resilienza.
Caratteristiche elettriche: Eccellente rigidità dielettrica, ottimo isolamento elettrico
Caratteristiche termiche: Temperatura minima di impiego -40°, temperatura massima di
impiego + 130°.
Caratteristiche chimiche: Buona resistenza ll’idrolisi, ottima resistenza ad acidi ed
alcali, discreta resistenza ad oli e grassi, ottima resistenza
all’invecchiamento, ottima resistenza agli agenti atmosferici
Campi d’impiego: prodotto utilizzato nei più svariati settori industriali, ottima
alimentarietà e sterilizzabilità, oltre ad un eccellente aspetto del
prodotto finito
TPV
�9
ABS Acrilonitrile – butadiene - stirene
EP Resina epossidica
EVA Etilvinilacetato
PE Polietilene
LDPE Polietilene a bassa densità
HDPE Polietilene ad alta densità
MF Resina melaminica
PA Poliammide
PBT Polibutilentereftalato
PC Policarbonato
PET Polietilentereftalato
PF Resina fenolica
PMMA Polimetilmetacrilato
MATERIE PLASTICHE (sigle e/o acronimi)
POM Poliacetali
PVA Polivinilacetati
PP Polipropilene
PS Polistirolo
EPS Polistirolo espanso
XPS Polistirene estruso
PSU Polisulfone
PUR poliuretano
PTFE Politetrafluoroetilene
UPR Resine poliestere insature
UR Resina ureica
PVC Cloruro di polivinile
Si Gomma siliconica
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PLASTICA E AMBIENTEL’utilizzo delle materie plastiche, a discapito di quanto comumente si pensi, consente di raggiungere interessantissimi risultati sotto il profile ambientale.
EDILIZIAUtilizzando isolamenti in materiale plastico, per ogni chilo di plastica si ha un risparmio annuo di 75 chili di combustibile per riscaldamento.Una recente ricerca europea ha infatti indicato che l’uso di 50 chili di espanso per isolare una casa comporta un risparmio di 3.770 litri di combustibile per riscaldamento in 25 anni, cioè 150 litri l’anno.
TRASPORTI
La plastica migliora l’aereodinamicità di un auto, ne diminuisce il CX(coefficiente di penetrazione nell’aria), ne riduce il peso: ne consegue un minor consumo di carburante (in media oggi il 4% in meno rispetto ad un
auto tutta in metallo) e la riduzione delle emissioni inquinanti.L’auto è il settore dove si riscontra il più alto livello di utilizzo di materiale riciclato; alcune componenti come ad esempio il paraurti vengono ormai
riciclati a circuito chiuso.
IMBALLAGGIOUno studio recente condotto in Germania ha dimostrato che senza packaging in plastica il peso del prodotto più l’imballo aumenterebbe del 291%, l’energia usata per la produzione dello stesso del 108% ed il volume dei rifiuti del 158%.Nel campo alimentare, l’uso di imballaggi in plastica permette di contenere al 2% il volume di beni non utilizzabili, che altrimenti raggiungerebbe il 50%.In termini di riciclaggio meccanico, la plastica utilizzata in questo settore è di solito pulita e uniforme, e permette di ottenere mediante una lavorazione a circuito chiuso un materiale di alta qualità che ha un ampio mercato.
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Alla fine del loro utilizzo le plastiche dismesse non divengono inutili, ma possono essere riutilizzate secondo tre modalità
fondamentali: con riciclaggio meccanico, con riciclaggio chimico, oppure recuperando l’energia in esse contenuta.
Il riciclaggio meccanico prevede la trasformazione da materia a materia: la plastica dimessa diventa il punto di partenza per
nuovi prodotti. Questa tecnica consiste essenzialmente nella rilavorazione termica o meccanica dei rifiuti plastici. Se i materiali
sono termoplastici, si riottengono granuli idonei a produrre altri manufatti secondo i diversi processi di trasformazione. Se
sono termoindurenti, vengono macinati per essere impiegati come cariche inerti nei polimeri termoplastici vergini. Questa
modalità di riciclaggio raggiunge i risultati migliori se la plastica trattata è omogenea.
Il riciclaggio chimico prevede il ritorno alla materia prima di base attraverso la trasformazione delle plastiche usate in monomeri
di pari qualità di quelle vergini, da utilizzare nuovamente nella produzione. I metodi possibili sono quattro:
- la pirolisi, che prevede la scomposizione delle molecole mediante riscaldamento sotto vuoto: si ottiene una miscela di
idrocarburi liquidi e gassosi simili al petrolio;
- l’idrogenazione, un trattamento a base di idrogeno e calore: i polimeri si degradano e vengono trasformati in idrocarburi
liquidi;
- la massificazione, un procedimento basato sul riscaldamento in mancanza di aria con cui riproduce una miscela di ossido
di carbonio utile nella lavorazione di altre materie;
- la chemiolisi, che lavora le singole materie dismesse con processi che le trasformano nelle materie prime di origine.
Il recupero energetico prevede di riutilizzare l’energia contenuta nei rifiuti plastici, che le deriva dal petrolio ed è interamente
sfruttabile: la plastica ha un valore calorifico uguale a quello del carbone e, sebbene il peso costituisca il 7% dei rifiuti urbani,
produce il 50% di tutta l’energia generata durante la loro combustione. Il recupero di questa energia ed il suo utilizzo a fini
civili ed industriali può essere attuato attraverso:
- la combustione diretta dei rifiuti. In Europa si bruciano attualmente 27 milioni di tonnellate di rifiuti (il 16% del totale), e si
produce così energia per riscaldamento ed illuminazione. Se nel nostro continente tutti i rifiuti fossero utilizzati per generare
energia, si coprirebbe quasi il 4% del fabbisogno europeo di elettricità domestica
- tramite Package Derived Fuel (PDF). Si tratta del combustibile derivato dagli imballaggi contenuti nei rifiuti solidi urbani
(RSU) ed alcuni studi condotti in Scandinavia hanno dimostrato che il PDF può sostituire l’equivalente di 14 milioni di
tonnellate di combustibile industriale per anno negli impianti che producono energia.
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PLASTICA E SALUTE
PLASTICA SALUTE E BENESSERE:UNA QUESTIONE DI QUALITÀ DELLA VITA
Dalle sale operatorie ai prodotti usa e getta che abbiamo in casa, dalle valvole
cardiache artificiali alle confezioni “blisterate” per pastiglie, dagli impianti complessi
come la TAC alle biotecnologie: in tutte le aree che si occupano della nostra salute
ci sono prodotti e componenti progettati e realizzati grazie alle materie plastiche,
che non si limitano alla salute ma contribuiscono a rendere la vita degli uomini più
lunga e migliore.
L’evoluzione della scienza medica negli ultimi 30 anni è andata di pari passo
con quella delle materie plastiche. Confini che sembravano invalicabili sono oggi
divenuti una realtà che spinge verso sempre più ambiziosi traguardi.
Ogni giorno vengono annunciate innovazioni di primo piano, nelle quali le materie
plastiche hanno molto spesso un ruolo insostituibile: fino ad essere divenute una
base sistematica per un benessere adeguato ad un proficuo sviluppo sostenibile
della salute, e per impostare la salute del futuro.
A CUOR LEGGERO
Il cuore artificiale, realizzato in via prototipale in
plastica e metallo, pesava agli inizi degli anni 90
680 grammi. Oggi, grazie ad un uso più ampio
delle materie plastiche, il suo peso si è ridotto
a circa un quarto. Nel futuro sarà ancora più
leggero.
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BIOMATERIALI E PRESIDI MEDICO CHIRURGICI
E POI LA PLASTICA È IDEALE PER REALIZZARE…
- le uniformi verdi monouso dei medici e del personale
ospedaliero, che si vanno sempre più diffondendo: la
plastica infatti è più affidabile perché trattiene un numero
minore di acari e batteri;
- i rivestimenti murali e i pavimenti trattati con anti-microbici:
si sono dimostrati più igienici, facilmente lavabili e
disinfettabili.
Nei biomateriali, le materie plastiche stanno dando importanti
risultati.
Le applicazioni attuali o previste a medio/lungo termine sono
molteplici: organi artificiali (cuore, reni, fegato, pancreas,
polmoni), apparato cardiocircolatorio ( vasi artificiali e protesi
valvolari), ortopedia (protesi e gessi), odontoiatria (materiale
per impronte, protesi, supporti, interventi preventivi),
oftalmologia (lenti a contatto, lenti intraoculari).
- Materiali impiantabili per riparare, sostituire o migliorare
organi o tessuti.
- Materiali per uso extracoroporeo per circuiti e organi di
applicazione extracorporea che abbiano contatto con
sangue, tessuti o liquidi biologici.
- Materiali per realizzare presidi medico- chirurgici.
- Materiali per realizzare recipienti per trasportare,
raccogliere, conservare sangue o liquidi biologici.
- Materiali per realizzare maschere e tende ossigeno e di
isolamento.
5�
PLASTICA E SICUREZZA
Pompieri, operatori dell’industria petrolifera, piloti da corsa e
astronauti hanno in comune tute in tessuti realizzati con materiali
plastici estremamente stabili capaci di resistere a temperature
superiori a 350 gradi centigradi
I vetri di sicurezza delle macchine
agricole e quelle per i lavori stradali, e
dei caschi di chi lavora alle macchine
utensili sono oggi realizzati con nuove
plastiche di eccezionale affidabilità.
Trasparenti in modo perfetto,
resistentissime anche al fuoco e ai raggi
UV, questi materiali sono adottati anche
nelle banche e sulle auto blindate.
La salute ed il benessere dipendono in gran parte dalle condizioni di sicurezza in cui viviamo. Le materie plastiche vanno pienamente in questa direzione e corrispondono alle più differenti esigenze di sicurezza: nel lavoro, negli habitat, nello sport e sulla strada, eccone alcuni esempi:
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Nel mondo dello sport, la plastica corrisponde ad esigenze
di sicurezza molto articolate. Protegge zone vitali (i caschi) e
zone non vitali (le ginocchiere) e rende affidabili attrezzature
che tutelano l’integrità complessiva della persona ( le corde da
montagna o i paracadute). Le materie plastiche sono inoltre il
supporto insostituibile per aprire allo sport nuovi orizzonti. Ad
esempio si stanno realizzando dei fioretti e delle spade in grado
di non procurare alcun danno agli atleti.
Parlando di salute automobilistica si pensa subito all’Air Bag. Non bisogna però dimenticare altre
innovazioni decisive, come le cinture di sicurezza e i pneumatici ad alta stabilità. La strada ha
anche altri importanti protagonisti: come i pedoni, che possono dotare di elementi termoriflettenti
gli abiti e divenire visibili anche al buio. Con lo stesso principio si realizzano manufatti in plastica
che consentono di creare una segnaletica molto efficace nelle strade più pericolose.
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PLASTICA e GESTIONE DEI RIFIUTI
Per quanto si cerchi di limitare la quantità dei rifiuti mediante il riutilizzo delle sostanze, dovrem-mo sempre confrontarci con il problema di come gestirli, di qualsiasi materiale si tratti.
Sui moderni prodotti in plastica viene stampato un codice per agevolare l’identificazione dei tipi di plastica durante la
separazione manuale dei rifiuti.
In molti paesi europei, tra cui la Germania e la Francia, è in uso un sistema di etichettatura chiamato “punto verde”, per
indicare che è stata devoluta una somma di denaro per i sistemi nazionali di riciclo.
Per potenziare ulteriormente il riciclo dei prodotti giunti al termine del loro ciclo vitale, i produttori vengono incoraggiati a
prendere in considerazione il riciclo già nella fase di progettazione.
Per esempio, si potrebbero studiare etichette più facilmente removibili dagli imballi, usando collanti solubili in acqua.
La plastica riciclata è spesso usata in applicazioni completamente diverse. Per esempio le bottiglie per bibite sono
principalmente riciclate e riutilizzate come fibre. Per la separazione, vengono utilizzati anche altri metodi:
Analisi degli elementi che compongono la plastica. Il PVC, ad esempio, è facilmente distinguibile grazie alla presenza di atomi di cloro nelle molecole; esistono sistemi automatici in grado di individuare e suddividere i diversi tipi di bottiglie di plastica;
Separazione per densità. La plastica viene tagliata in scaglie e immersa in un liquido in modo da poter dividere i frammenti che galleggiano da quelli che affondano o da passargli in centrifughe;
Separazione elettrostatica. Può essere usata con tipi di plastica che assumono cariche elettriche diverse, ad esempio PET e PVC.
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polietilentereftalato(PET)
polietilene ad alta densità (HDPE)
vinile (V)
ertla
)SPpolietilene a bassa densità (HDPE)
polipropilene (PP) ( oloritsilop
5�
PLASTICA E AMBIENTEIL NOSTRO PICCOLO CONTRIBUTO
Massimo impegno e sforzo economico per aggiornare continuamente i nostri impianto produt-tivi, una linea di estrusione di ultima generazione consente di aumentare la produttività oraria riducendo sensibilmente il consumo di energia elettrica.
Ricicliamo oltre l’87% degli scarti di lavorazione, riducendo lo smaltimento e ricavandone materiali che possono venire impiegati nella produzione di nuovi prodotti.Miglioriamo ed aggiorniamo continuamente le tipologie e le metodologie del packaging nei nostri prodotti, così da ridurre al minimo il consumo di materiali da imballaggio e da sfruttare al massimo ogni singolo trasporto.
Borsato profili ha scelto, ormai da oltre un anno, di utilizzare per le proprie produzioni solo energia “pulita”, proveniente da fonti rinnovabili e privilegiando come partner fornitori le aziende che condividono la nostra scelta.
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PLASTICA E AMBIENTEIL NOSTRO PICCOLO CONTRIBUTO
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TAVOLA COMPARATIVA MATERIALI RIGIDI
MATERI-ALE
DENSITA’COLORA-
BILITA’TEMP. MIN. ESERCIZIO
TEMP. MA•. ESERCIZIO
RESIST. URTO
ALLUNG. A ROTTURA
RESIST. FUOCO
COSTO
PVC 1,3� / 1,60 •••• -20° C 75° / 105° C •••• ••• V-0 ••••
PA 1,13 ••• -10° C �0° / 120° C •••• ••• V-2 •••
ABS 1,05 ••• -�0° C �5° C ••• •• HB •••
PS 1,05 •• -10° C �0° C •• •• HB / V-2 •••
PMMA 1,1� ••• -50° C 65° / 95° C ••• ••• HB ••
PC 1,20 ••• -190° C 130° C •••• ••• V-2 •
PE 0,92 / 0,9� ••• -50° C �5° C ••• ••• V-0 ••••
PP 0,90 ••• 0° C 70° C •• ••• V-2 ••••
PC/ABS 1,13 ••• -50° C 95° C •• •••• HB ••
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TAVOLA COMPARATIVA MATERIALI FLESSIBILI
MATERI-ALE
DENSITA’COLORA-
BILITA’DUREZZA ALLUNG. COMPRESSIONE RESIST. COSTO
PVC PLAST
1,20 / 1,35 •••• �0 / 90 •• 20 % ••• ••••
EPDM 0,�6 • 65 / 75 •••• 35 % ••• •••
TPE 1,05 ••• 30 / 70 ••• �� % •• ••
SI 1,20 • 20 / 60 ••• 35 % •• ••
TPU 1,20 ••• 30 / �0 •••• 23 % ••• ••
TPV 0,95 •• �0 / 75 ••• 30 % ••• ••
NBR 1,00 •• 30 / 70 ••• �� % ••• •••
NitrileEPDM
PMMA(metacrilato)
PC(policarbonato)
PA66(nylon rinforzato vetro)
le materie plastiche sono presenti ovunque...
Le indicazioni fornite in questo prontuario sono puramente a titolo indicativo e non implicano alcuna garanzia da parte nostra, considerata l’impossibilità di prevedere tutte le infinite variabili di utilizzo.Inoltre ogni indicazione di carattere tecnico o applicativo da noi illustrata non deve in alcun modo essere sostituita alle dichiarazioni fornite dalle ditte produttrici delle materie prime né comportare la violazione di brevetti esistenti.
... pensa se non ci fossero !
BO
RSATO PROFILI
15° ANNIVERSARIO
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