Como Diritti universali Numero 1 per il lavoro · ritto all’autodifesa dei citta-dini in armi,...

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Numero 1 Febbraio 2016 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti Como www.spicgillombardia.it La paura del terrorismo Lo scopo dei fanatici assassini di Amleto Luraghi Mia figlia, con i suoi due bambini, abita a Parigi, poco lontano dai luoghi degli eccidi terroristici. Le ho chiesto come reagiva e mi ha rispo- sto: “Papà, sappiamo che po- trà succedere di nuovo, ma noi vogliamo andare avanti a costruire il nostro futuro”. Antoine Leiris, che ha visto la moglie uccisa al Bataclan ed è rimasto solo con un figlio di diciassette mesi, ha scritto una lettera ai terroristi che tutti dovrebbero leggere; dice: “Avete ucciso... l’amore della mia vita... ma non avre- te il mio odio... sarebbe ce- dere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete; volete che guardi i miei concittadini con occhio dif- fidente, che sacrifichi la mia libertà... E non avrete nean- che l’odio di mio figlio, che vi farà l’affronto di vivere libe- ro e felice”. Il mondo ci pre- senta ogni giorno un volto di gran disordine e violenza, la sicurezza sembra essere di- ventata il problema princi- pale: c’è una minoranza di fa- natici che, con i loro atti di morte, si propongono proprio di scatenare una reazione che divida interi popoli e cul- ture, generando nuovo odio e una spirale di contrapposi- zioni senza fine. Per questo credo che la risposta giusta sia quella di non soccombe- re alla paura. Non si tratta di sottovalutare il pericolo, di non avere preoccupazioni. Si tratta di garantire equili- brate misure di prevenzione e sicurezza, e insieme di di- fendere la libertà, i valori fondamentali. In realtà l’Eu- ropa continua ad essere la parte del mondo dove le per- sone hanno meno da temere per la propria sicurezza per- sonale. Chi propone una sor- ta di militarizzazione, con di- ritto all’autodifesa dei citta- dini in armi, non sa a che cosa va incontro. Valga il confronto con gli Usa, dove in media c’è un’arma per ogni cittadino e in molti stati c’è ancora la pena di morte: ogni 120mila abitanti, negli Usa av- vengono 13 omicidi, in Italia 1, negli Usa ci sono 960 car- cerati, in Italia 110. Teniamoci cari dunque i principi di Ce- sare Beccaria, i discorsi di Papa Francesco! In Italia ab- biamo sconfitto il terrorismo quando nell’intera società non c’è stato più alcuno spa- zio di neutralità e condivi- sione, perché la risposta più sicura è la coesione e la soli- darietà fra i cittadini. Lotta agli sprechi e all’evasione fiscale A pagina 2 Se il gioco diventa una malattia A pagina 2 I vostri ricordi sono preziosi A pagina 2 Ivan Pedretti nuovo segretario nazionale Spi A pagina 3 Fondo non autosufficienza: erogate le risorse A pagina 4 Le pensioni nel 2016 A pagina 9 Giochi di Liberetà: lavori in corso A pagina 10 L’Università Popolare di Como A pagina 11 Fisco: le nuove regole A pagina 11 Sindacati pensionati Cgil Cisl Uil Giornata della Memoria Como: lunedì 8 febbraio, ore 14.30 Istituto Don Guanella via Tommaso Grossi 18 Interventi: Amleto Luraghi segretario Spi Luigi Faienza segretario Uil Pensionati Proiezione di un filmato Relazione dello storico Giorgio Cavalleri Conclude Giovanni Pedrinelli segretario Fnp Cisl dei Laghi La Cgil ha dato il via a una consultazione straordinaria degli iscritti per presentare il progetto di legge di iniziativa popolare Carta dei diritti universali del lavoro, a cui sono dedicate le quattro pagine centrali del giornale. Lo scorso 29 gennaio a Bergamo si è tenuto l’attivo delle leghe dello Spi Lombardia a cui hanno partecipato i segretari generali di Spi e Cgil Lombardia – Stefano Landini ed Elena Lattuada – e il segretario nazionale Spi, Ivan Pedretti. A pagina 3 Diritti universali per il lavoro

Transcript of Como Diritti universali Numero 1 per il lavoro · ritto all’autodifesa dei citta-dini in armi,...

Numero 1Febbraio 2016

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

Comowww.spicgillombardia.it

La paura del terrorismoLo scopo dei fanatici assassini

di Amleto Luraghi

Mia figlia, con i suoi duebambini, abita a Parigi, pocolontano dai luoghi degli ecciditerroristici. Le ho chiestocome reagiva e mi ha rispo-sto: “Papà, sappiamo che po-trà succedere di nuovo, manoi vogliamo andare avanti acostruire il nostro futuro”.Antoine Leiris, che ha visto lamoglie uccisa al Bataclan edè rimasto solo con un figlio didiciassette mesi, ha scrittouna lettera ai terroristi chetutti dovrebbero leggere;dice: “Avete ucciso... l’amoredella mia vita... ma non avre-te il mio odio... sarebbe ce-dere alla stessa ignoranzache ha fatto di voi quello chesiete; volete che guardi i mieiconcittadini con occhio dif-fidente, che sacrifichi la mialibertà... E non avrete nean-che l’odio di mio figlio, che vifarà l’affronto di vivere libe-ro e felice”. Il mondo ci pre-senta ogni giorno un volto di

gran disordine e violenza, lasicurezza sembra essere di-ventata il problema princi-pale: c’è una minoranza di fa-natici che, con i loro atti dimorte, si propongono propriodi scatenare una reazioneche divida interi popoli e cul-ture, generando nuovo odio euna spirale di contrapposi-zioni senza fine. Per questocredo che la risposta giustasia quella di non soccombe-re alla paura. Non si tratta disottovalutare il pericolo, dinon avere preoccupazioni.Si tratta di garantire equili-brate misure di prevenzionee sicurezza, e insieme di di-fendere la libertà, i valorifondamentali. In realtà l’Eu-ropa continua ad essere laparte del mondo dove le per-sone hanno meno da temereper la propria sicurezza per-sonale. Chi propone una sor-ta di militarizzazione, con di-ritto all’autodifesa dei citta-

dini in armi, non sa a checosa va incontro. Valga ilconfronto con gli Usa, dovein media c’è un’arma per ognicittadino e in molti stati c’èancora la pena di morte: ogni120mila abitanti, negli Usa av-vengono 13 omicidi, in Italia1, negli Usa ci sono 960 car-cerati, in Italia 110. Teniamoci

cari dunque i principi di Ce-sare Beccaria, i discorsi diPapa Francesco! In Italia ab-biamo sconfitto il terrorismoquando nell’intera societànon c’è stato più alcuno spa-zio di neutralità e condivi-sione, perché la risposta piùsicura è la coesione e la soli-darietà fra i cittadini. ■

Lotta agli sprechie all’evasionefiscale

A pagina 2

Se il gioco diventauna malattia

A pagina 2

I vostri ricordisono preziosi

A pagina 2

Ivan Pedrettinuovo segretarionazionale Spi

A pagina 3

Fondo non autosufficienza:erogate le risorse

A pagina 4

Le pensioninel 2016

A pagina 9

Giochi di Liberetà:lavori in corso

A pagina 10

L’UniversitàPopolare di Como

A pagina 11

Fisco:le nuove regole

A pagina 11

Sindacati pensionati Cgil Cisl UilGiornata della Memoria

Como: lunedì 8 febbraio, ore 14.30Istituto Don Guanella

via Tommaso Grossi 18

Interventi:

Amleto Luraghi segretario Spi

Luigi Faienza segretario Uil Pensionati

Proiezione di un filmato

Relazione dello storico Giorgio Cavalleri

Conclude Giovanni Pedrinelli

segretario Fnp Cisl dei Laghi ■

La Cgil ha dato il via a una consultazione straordinaria degli iscritti per presentare il progettodi legge di iniziativa popolare Carta dei diritti universali del lavoro, a cui sono dedicate le

quattro pagine centrali del giornale. Lo scorso 29 gennaio a Bergamo si è tenuto l’attivo delleleghe dello Spi Lombardia a cui hanno partecipato i segretari generali di Spi e Cgil Lombardia

– Stefano Landini ed Elena Lattuada – e il segretario nazionale Spi, Ivan Pedretti.A pagina 3

Diritti universaliper il lavoro

SpiInsieme01.2016 Como 02-04-16:Layout 1 4-02-2016 17:12 Pagina 3

2Como

Se il gioco diventauna malattiaCome prevenire

di Leone Rivara

Anche gli anziani,come i giovani, sonoparticolarmenteesposti al rischio didiventare dipenden-ti dal gioco d’azzar-do: cresce il numerodi pensionati diambo i sessi che di-lapidano buona par-te della pensione,spesso modesta, fre-quentando in modocompulsivo ricevitorie di Lotto e Superenalotto, sale Bingo,e slot machine, per non parlare dei vari gratta e (non) vinci.Rischiano così di cadere nel circolo vizioso e spesso rovino-so di gioco, perdita, gioco per tentare di recuperare le perdi-te. La ludopatia, cioè la dipendenza dal gioco d’azzardo, è unavera e propria malattia, come la dipendenza dall’alcol o dal-le droghe. Per prevenire, anzitutto, questa patologia e per of-frire assistenza alle persone che l’abbiano sviluppata, oltre cheper contrastare i comportamenti illeciti che in questo camponon sono pochi, è nato il progetto Quando il gioco si fa duro,promosso dal Comune di Como, insieme con il Dipartimen-to dipendenze dell’Azienda sanitaria locale. La Regione ne hariconosciuto la validità (si è classificato quarto sugli 88 pro-posti) e quindi lo ha già finanziato; negli incontri pubblici av-viati nelle scuole superiori e con le associazioni, si stanno svi-luppando momenti di formazione e informazione. A questa ini-ziativa hanno aderito istituzioni come comuni della cintura,il tribunale e la Camera di Commercio di Como e associazionicome Cgil, Spi, Acli, Lega Consumatori, Cna, Confartigiana-to. Uno degli obiettivi è formare e coordinare gli operatori pub-blici che intervengono in materia, dai servizi sociali ai vigiliurbani; e nei prossimi mesi si terranno incontri pubblici de-dicati agli anziani, per diffondere la consapevolezza della gra-vità del fenomeno, soprattutto a Como – che è la seconda cit-tà in Italia per spesa pro-capite nel gioco d’azzardo! ■

Per gli enti locali è ancora unmomento difficile, dopo annidi tagli dei finanziamenti sta-tali, e con i dubbi che pos-sono sorgere sui rimborsipromessi dal governo in cam-bio dell’abolizione della Tasi.Nello stesso tempo c’è sem-pre più bisogno di interven-ti sociali; basti un esempio:l’aumento delle rette dellecase di riposo, che mette indifficoltà anziani e famiglie.E allora che cosa dobbiamoe possiamo chiedere alle am-ministrazioni comunali, nelconfronto che si sta avvian-do anche nel Comasco? Sia-mo convinti che, oltre a trat-tare su servizi sociali, tariffee imposte locali, ci si dovràmisurare su tre questionicentrali: le dimensioni deicomuni e la lotta agli spre-chi ed all’evasione fiscale.

Troppi comuni troppo piccoliIn un recente convegno, isindacati dei pensionatiCgil Cisl Uil hanno evi-denziato che nel Comascosolo quattro comuni han-

tori, che ne devono essere iprotagonisti.

Fisco ed evasione fiscaleContinueremo a chiedere,come sempre, che le aliquotedelle addizionali Irpef e tuttele imposte comunali sianoprogressive. Ma diremo anchecon chiarezza che è ormaiinaccettabile da tutti i punti divista l’atteggiamento di mol-tissimi amministratori locali,che si rifiutano di organizzare,magari insieme ad altri co-muni, la lotta all’evasione fi-scale. A diversi comuni Lom-bardi ha procurato risorse no-tevoli; chi dice che non è com-pito dei comuni vuol chiude-re gli occhi di fronte alla real-tà. Alcuni comuni, verificandole dichiarazioni, hanno recu-

perato decine di migliaia dieuro solo sulla tariffa per irifiuti. Perché non ci simuove così anche sul re-sto? Infine, insieme congli amministratori, chie-diamo il superamento delpatto di stabilità e forticontributi dallo stato per iprossimi dieci anni. ■

no più di 15mila abitanti,trenta ne hanno da 5mila a12mila, 76 da mille a 5mila e44 meno di mille. E, mentrequelli da 10 a 20mila abitan-ti destinano alle spese di ge-stione solo il 26% del bilan-cio, per i più piccoli si sale al40%! Un grande spreco. Ep-pure vi sono resistenze cam-panilistiche alle fusioni tra icomuni, che permettereb-bero di recuperare risorseper i servizi ai cittadini. Nel-la nostra realtà qualche fu-sione c’è stata, da tredicicomuni ne sono nati cinque,San Siro, Gravedona e uniti,Tremezzina, Bellagio, Col-verde; ma si tratta di 20.404abitanti in tutto! Vogliamo di-scutere del cambiamento ne-cessario con gli amministra-

Lotta agli sprechi e all’evasione fiscale

Le nostre richieste ai comunidi Domenico Mocerino

“Fin dalla prima riunione del direttivo mi sono sentito gratificato erano tutti presenti ed han-no condiviso all’unanimità la proposta della segreteria provinciale di eleggermi segretario dilega. Nei giorni successivi ho avuto subito modo di apprezzare anche l’impegno dei collaboratorie dei volontari che operano nelle permanenze quotidiane”. È la prima cosa che ci tiene a sot-tolineare Granfranco Villa (nella foto) il nuovo segretario della lega Spi di Lurate Caccivio.Non meraviglia certo che sia stato ben accolto: segretario di lega a Fino Mornasco dal 2002al 2010, ha collaborato con volontari e operatori dei servizi – che lui definisce “veramente spe-

ciali – affrontando sempre insieme le difficoltà, con risultatiottimi. Successivamente ha svolto anche il ruolo di coor-dinatore provinciale del negoziato sociale, guadagnando-si stima e simpatia dentro e fuori il sindacato. Dunque il tuo impatto con questa realtà nuova è stato ot-timo. E come hai cominciato ad operare?Purtroppo finora non sono stato in grado di approfondi-re la conoscenza delle caratteristiche specifiche di questoterritorio, perché l’aspetto organizzativa dei servizi ha perora occupato tutto il mio tempo. Infatti mi sono reso im-mediatamente conto del grande flusso di cittadini nella sedeSpi di Lurate Caccivio; e già molti si rivolgono anche allanuova sede di Appiano Gentile. Chi mi ha preceduto ha ve-ramente saputo fare della Cgil un punto di riferimento perquesto territorio!I prossimi impegni?Nella prossima riunione del direttivo valuteremo insiemele azioni necessarie ai bisogni degli anziani, dei pensionati,delle categorie più deboli, oltre a proporre qualche inte-grazione del direttivo di zona e della segreteria. ■

Sul territorio la Cgilè un punto di riferimento

Dalla lega Spi di Lurate Caccivio

I vostri ricordisono preziosi

Dalla Lega Spi Como 2

Abbiamo già raccolto foto e testimonianze su com’erano via Carloni, via Milano, via Dottesio,

via Garibaldi, via Rubini, piazzale Giulio Cesare, dove sipattinava, il Borgovico, con il ponte della ferrovia; sonoalcuni tratti del quadro della convalle negli anni ’40 e ’50.

Lo arricchiranno i vostri ricordi sulla vita domestica, le fabbriche, le botteghe, i cinema, gli spazi per giocare...

Aiutateci a costruire una mostra sulla città

della nostra infanzia!

Venite alla sede della lega: via Italia Libera, 21

Telefonateci: 031.239380

martedì e venerdì, dalle 9.30 alle 12.30 ■

Il nuovo direttore IncaIl Comitato direttivo della Camera del Lavoro di Como haeletto all’unanimità il nuovo direttore provinciale del pa-tronato Inca: è Mauro Girola, un funzionario molto com-petente e stimato, che da anni opera in questo servizio.Chiara Mascetti, che ha saputo dirigere egregiamente l’In-ca in questi anni difficilissimi, è infatti giunta al terminedei due mandati previsti dallo statuto. A lei un grande gra-zie e tanti auguri per le nuove responsabilità che la at-tendono. E a Mauro buon lavoro da tutti noi! ■

Una vista di Gravedona e uniti

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3Lombardia

Il futuro ci riguarda

“Uscire dalle leghe,essere agitatore sociale”

Pubblichiamo degli stralci della relazione cheStefano Landini, segretario generale SpiLombardia, ha tenuto a Bergamo lo scorso 29gennaio in occasione dell’assemblea generale del-le leghe Spi della Lombardia.

C’è ora la necessità di guardare al nostro Paese, l’esigenza dimettere a fattore comune un progetto per il Paese che par-ta dal lavoro come dice l’articolo 1 della Costituzione nata dal-la Resistenza.Già il lavoro, senza il quale non c’è dignità, quel lavoro chechiedono i giovani, i lavoratori dell’Ilva, e allora il senso diun Paese può essere racchiuso in una diapositiva: quella conuna donna, il vicequestore Maria Teresa Canessa, che sta inmezzo agli operai e i poliziotti, che compie il gesto di levar-si il casco e stringe la mano ai lavoratori. Lavoratori come lei!Utilizziamo, dunque, bene questa consultazione straordina-ria sulla Carta dei diritti universali del lavoro, andando dainostri iscritti, rinsaldando il loro legame, la loro appartenenzacon il sindacato. Dopo il 19 di marzo, conclusa la consultazione, occorrerà pro-mulgare una grande campagna di raccolta di firme con i la-voratori e i cittadini e presumibilmente anche le firme per in-dire il referendum. Serviranno milioni di firme a sostegno del-la proposta, così come credo servirà una disponibilità a nonformulare una proposta blindata, recuperando prima di tut-to un rapporto su questi temi con Cisl e Uil, non disperden-do il positivo risultato recentemente acquisito nell’essere riu-sciti finalmente a concordare una proposta sulla riforma del-la contrattazione e sul modello di relazioni sindacali, i cui con-tenuti permetteranno al sindacato unitariamente di misurarsisu temi determinanti per il proprio ruolo.Una buona intesa, che assegna al Ccnl un ruolo di regolato-re salariale, chiedendo la esigibilità universale dei minimi sa-lariali definiti dai contratti, con l’obiettivo, anche di battereil veto delle imprese rispetto alla contrattazione territoriale.Inoltre il documento costruisce un buon testo sul modello direlazioni sindacali, recuperando forme partecipative che raf-forzano il ruolo del sindacato nell’ottica della partecipazio-ne dei lavoratori al governo delle imprese.Rimane il nodo dolente delle scarse risorse destinate al-l’innovazione. Il nostro paese dovrebbe innovare per neces-sità. Il ministero dello Sviluppo economico è nei fatti “il mi-nistero della gestione delle crisi aziendali”. Nel 2015 ci sonostate 150 tavoli di crisi. Una ogni due giorni.L’innovazione funziona come un grande network tra il pae-se e la sua economia reale. Chi è leader e arriva primo si pren-de i benefici. Chi segue resta a guardare!Esiste una correlazione tra tasso di crescita e Pil. In questaclassifica il nostro paese condivide la zona retrocessione as-sieme al Portogallo.Il caos della crisi è stato il terreno fertile per nuovi sogget-ti, movimenti che mischiano ribellione e disperazione ob-bligandoci a una riflessione generale sulla democrazia e sulsuo stato di salute.Questi movimenti nascono per soppiantare un sistema e nonper concorrere a una politica, dunque hanno la necessità dimettere tutti nel mucchio, tutti da buttare, per tenere alta l’in-dignazione. Da lotta continua a indignazione continua!Politica cercasi sarebbe il sintetico cartello da esporre. Noi, che siamo di parte, continuiamo a pensare che la rispostapuò essere ritrovata solo nella efficacia della politica. Biso-gna dire la verità al Paese. Solo così si può contendere ai po-pulisti il popolo e si può passare dal popolo ai cittadini.Credo di non anticipare nulla di eclatante nel dire che la mi-glior cosa che può fare lo Spi è continuare a fare lo Spi. Confermezza, senza esagitazioni giovanili o senili fuori luogo.Lo Spi sarà a fianco della Cgil come sempre, il nostro con-tributo anche organizzativo non sarà ininfluente per gliobiettivi che ci stiamo dando.Molte delle proposte che mettiamo in campo riguardano il fu-turo. Il futuro ci riguarda. Abbiamo commesso anche deglierrori, ma non siamo stati una generazione di egoisti; lotta-re per i nostri figli e per i nostri nipoti, sono sicuro, sarà unosprone a superare tutte le titubanze. Lo abbiamo fatto altre volte. Proviamoci anche adesso! ■

Ivan Pedretti, segretario Spinazionale, concludendo i la-vori dell’Assemblea della le-ghe Spi lombarde ha invitatogli attivisti a uscire dalle sedi,a partecipare e indire as-semblee sul territorio in piùluoghi, lo Spi dovrà “essereun agitatore sociale”.Una grossa sfida quella che at-tende tutta la Cgil nella con-sultazione dei suoi iscritti perpresentare la Carta dei diritti

universali del lavoro (nel-l’inserto i contenuti principa-li, ndr). Una sfida che preoc-cupa non poco stando a quan-to emerso dal dibattito, sia per-ché bisogna coniugare questoforte impegno col lavoro quo-tidiano, con l’esserci come

sempre nelle sedi; sia perchéil dibattito sicuramente nonsarà solo sui temi posti dallaCarta ma sulla politica dellaCgil, sui bisogni e problemi piùimmediati dei nostri iscritti. LaCarta, che dovrebbe tradursiin una proposta di legge di ini-ziativa popolare, rappresentacome ha detto la segretaria ge-nerale della Cgil lombarda,Elena Lattuada: “una grandesfida, perché parlare di dirit-ti universali in un mondo dovela crisi ha cambiato idee e va-lori delle persone non sarà fa-cile”. Importanti le alleanzeche si tesseranno non solo conCisl e Uil ma con interi pezzidella società recuperando ilrapporto coi lavoratori e i cit-tadini. Pedretti ha, invece,sottolineato come la Carta

vada ‘incardinata’ all’internodei grandi mutamenti avvenutiin quest’epoca dove pochemultinazionali dettano leggepersino ai governi di grandi na-zioni. Non solo, in Italia non cisono più le grandi aziende, i la-voratori sono ‘nascosti e dif-fusi’ sul territorio e la Cgil, hadetto Pedretti non è più la

grande organizzazione dei la-vorati, più della metà dei suoiiscritti è rappresentata deipensionati, per questo: “dob-biamo capire quali sono i bi-sogni di nuovi lavoratori, dob-biamo costruire tutele indivi-duali, rapporti diretti con lepersone”. Anche il mutamen-to della società prodotto dal-l’invecchiamento della popo-lazione impone un cambio diregistro. “Quale welfare co-struisco? Noi accettiamo la sfi-da dell’innovazione. Parlaredelle case della salute – ha det-to Pedretti – è parlare di nuo-vi modi di lavorare, significaavere maggiore professiona-lità, rimodulare l’organizza-zione del lavoro, h24 significafare i turni e tutto ciò com-porta il dover andare a discu-tere coi lavoratori come ancheil cambiamento del mio esse-re sindacato e del mio mododi stare sul territorio. Cosìcome nelle grandi aree urba-ne la nostra battaglia deveessere all’insegna sia della si-curezza che dell’inclusione,altrimenti vincono i muri”. ■

Augusta Passera

Elena LattuadaSergio Pomari

Pedretti nuovo segretarioIl saluto di Carla Cantone

Con ben 278 voti a favore su 289 votanti Ivan Pe-dretti è stato eletto, lo scorso 3 febbraio dai com-ponenti dell’assemblea nazionale, segretario ge-nerale dello Spi. Alla riunione era presente ancheil segretario generale Cgil, Susanna Camusso.Le contraddizioni e le sfide che i cambiamenti lega-ti a invecchiamento, migrazioni, nuove forme di po-vertà, crescente uso della tecnologia, il ruolo del-l’Europa, uno Spi innovatore ma legato al territorioe ai bisogni che da questo emergono, l’unità con Cisle Uil e il rapporto con la Cgil sono stati alcuni dei temicentrali della dichiarazione programmatica su cui Pe-dretti ha chiesto la fiducia all’assemblea. Assemblea che ha risposto con un ampio consenso.A Ivan vanno i più calorosi auguri di buon lavoro da parte dello Spi lombardo.Il testimone a Pedretti è stato passato da Carla Cantone che aveva salutato i compagni e lecompagne dello Spi lo scorso 12 dicembre. Un saluto carico di emozione in cui Cantone hasottolineato sia l’importanza dei rapporti costruiti nei suoi anni di guida: sia l’importanza del-lo Spi nella sua azione di sindacato confederale, di pilastro della Cgil, “un sindacato che pro-pone, contratta, media, organizza mobilitazioni”. Un sindacato dei pensionati che fatto delrapporto intergenerazionale un fulcro del suo impegno anche per trasmettere ai più giova-ni i valori della libertà, solidarietà, democrazia e giustizia. A Carla Cantone ancora una vol-ta da tutto lo Spi lombardo un grande augurio per il lavoro che è stata chiamata a svolgerecon l’elezione, nel settembre scorso, a segretaria generale della Ferpa. ■

Ivan Pedretti con Carla Cantone e Susanna Camusso

Stefano Landini e Ivan Pedretti al termine dell’assemblea

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4Lombardia

Sono state assegnate alleAsl territoriali le risorse perl’attuazione del programmaoperativo del Fondo nazio-nale per la non autosuffi-cienza 2015. Ciò è stato pos-sibile anche grazie all’ope-rato svolto unitariamentedai sindacati pensionati diCgil, Cisl e Uil, che hannosvolto un importante ruolo dinegoziazione con l’assesso-rato al Reddito di autonomiae inclusione sociale (ex as-sessorato alle Politiche so-ciali e alla Famiglia).Per il 2015 sono state con-fermate le modalità di utiliz-zo dello scorso anno attra-verso la misura B1 destinataalla dipendenza vitale che

vede le risorse passare da23.271.300 del 2014 a30.322.500 del 2015 e la mi-sura B2 passare 28.442.700del 2014 a 30.322.500 del2015.In Lombardia è stata ricono-sciuta la condizione di gra-vissima disabilità e dipen-denza vitale a circa 2700 per-sone che rappresentano laquasi totalità degli aventi di-ritto, mentre è stato moltopiù complesso stabilire il nu-mero delle persone con di-sabilità gravi concentrate so-prattutto fra i minori e gli ul-tra settantenni.Elemento importante emer-so dal confronto è il manca-to utilizzo di tutti i fondi di-

sponibili; come Spi intendia-mo intraprendere a livelloterritoriale iniziative in ac-cordo con Cgil e le altre or-ganizzazioni sindacali deipensionati di Cisl e Uil ini-ziative per ridurre il più pos-sibile il fenomeno.

Questi i fondi erogati per lamisura B2:Asl Totale

Bergamo 3.106.626Brescia 3.335.283Como 1.812.125Cremona 1.170.100Lecco 1.039.013Lodi 688.537Mantova 1.345.546Milano 5.392.817Milano 1 2.740.623Milano 2 1.701.839Monza e Brianza 2.537.634Pavia 1.828.476Sondrio 1.828.476Sondrio 573.843Varese 2.745.707Valle Camonica-Sebino 304.331

Fondo non autosufficienza:erogate le risorse

Accesso alla pensione nel 2016

Come si accedeIl riferimento per questotipo di interventi è il Co-

mune di residenza o ilservizio di Ambito del

Piano di zona, che deve re-digere il Progetto indivi-duale di assistenza che deveessere sottoscritto dallapersona o dalla famiglia, darappresentanti del Co-mune/Ambito e dal respon-sabile del caso. La valutazione tiene contodell’Isee.

Per le altre misure e permaggiori informazioni vi po-tete rivolgere alle sedi delleleghe Spi e agli Sportelli so-ciali dello Spi. ■

L’opzione donna, sperimentale fino al 31.12.2015, potrà essere usufruita dalle lavoratrici che perfezionano i requi-siti di accesso entro il 31.12.2015, 35 anni di contributi e 57 e tre mesi di età per le dipendenti e 58 e tre mesi per leautonome, anche se la decorrenzadella pensione si colloca neglianni successivi. Infatti, la prima decorrenza utile èposticipata alla maturazione del-l’anno per la finestra per le di-pendenti e dei diciotto mesi per leautonome.Lo ha deciso la Legge di stabilità2016 (legge 208/2015) che ha eli-minato il requisito della matura-zione della decorrenza entro il31.12.2015. Ora, alla stessa data, èrichiesta la sola maturazione delrequisito di età e contribuzione. ■

Nel 2016, per le donne dipendenti del set-tore privato diventa più complicato l’ac-cesso alla pensione. Sul requisito di età,infatti si scaricano ben due aumenti: il pri-mo, introdotto dalla riforma Fornero, èl’incremento di 18 mesi dell’età pen-sionabile, il secondo è l’incremento delrequisito di età di ulteriori 4 mesi perl’adeguamento all’incremento delle spe-ranze di vita (è una legge del 2009).Perciò per la pensione di vecchiaia del-le donne dipendenti del settore privato,nel 2016, sono richiesti 65 anni e 7 mesi(nel 2015 erano 63 anni e 9 mesi). ■

Requisiti di età e di contribuzione

Tipologia Contributi richiesti Uomini Donne Finestra decorrenza

Pensione (Anni e mesi) (Età anni e mesi) (Età anni e mesi) Dai requisiti

Dipendenti Dipendenti Autonome

Pubblico I. private

Vecchiaia 20 anni 66 e 7 66 e 7 65 e 7 66 e 1 Mese successivoAnticipata Uomini Donne ------------- ------------- ------------- ------------- Mese successivo

42 e 10 41 e 10 ------------- ------------- ------------- -------------Assegno sociale ------------- 65 e 7 65 e 7 65 e 7 65 e 7 Mese successivo

Opzione donna

(Decorrenza pensione entro 31.12.2015)

35 ------------- 57 e 3 57 e 3 58 e 3Dipendenti 12 mesiAutonome 18 mesi

Totalizzazione

D.Lgs. 42/2006

Vecchiaia 20 Età (anni e mesi)(periodi non coincidenti)

65 e 7 65 e 7 65 e 7 65 e 7 18 mesiAnzianità 40 e 7 mesi ------------- ------------- ------------- ------------- 21 mesi

(periodi non coincidenti

e con esclusione di periodi

di disoccupazione e malattia)

Opzione donna Pensione di vecchiaia

Gli articoli relativi agli accessi alla pensione e le tabelle di pagina 9 sono a cura di Enzo Mologni, Spi Lombardia

SpiInsieme01.2016 Lombardia 02-04-16:Layout 1 4-02-2016 17:34 Pagina 2

La Carta dei diritti universali del lavoro, ovvero nuovo statutodei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici è una proposta organica

di riscrittura del diritto del lavoro, una risposta ai legislato-

ri che negli ultimi quindici anni sono intervenuti nel mercato

del lavoro. Per dirla con Susanna Camusso “interveniamo per

ristabilire una relazione tra il lavoro e i diritti ad esso con-

nessi, sancendo l’universalità dei diritti stessi”.

Nei prossimi giorni sarete inviati a partecipare alle assem-

blee che si terranno nelle vostre leghe per esprimere il vostro

parere su questa proposta su cui la Cgil intende raccogliere le

firme necessarie a presentare una formale proposta di legge

di iniziativa popolare.

La Carta è un progetto complessivo, che esce dal singolo prov-

vedimento, che mira a riappropriarsi di una visione di in-

sieme, ricostruendo un punto di discussione con tutti i nostri

iscritti. Non si tratta di un qualcosa fatto “per noi”, piuttosto

guardiamo a tutti i lavoratori e le lavoratrici, superando an-

che quel confine labile racchiuso solo nel lavoro dipendente, an-

dando oltre e conferendo l’universalità dei diritti, appunto in

capo alle persone e non più suddivisi per tipologie contrattuali.

Lo statuto del 1970 aveva come asse portante il lavoro dipen-

dente subordinato e a tempo indeterminato, oggi questa lettura

diventa parziale e inadeguata per raffigurare il variegato “mon-

do dei lavori”.

Per questo definiamo la proposta, contenuta nella Carta, di ran-

go costituzionale, proprio per collegare la carta costituziona-

le al lavoro, ricomponendo principi costituzionali minati dai

provvedimenti che hanno destrutturato i diritti del lavoro.

La nostra proposta si articola in tre filoni principali:

• la prima parte definisce i principi: diritto a un lavoro di-

gnitoso, con condizioni chiare e trasparenti, a un compenso

equo, a condizioni lavorative e ambientali sicure, alla conci-

liazione tra vita privata e professionale, al divieto dei controlli

a distanza, al diritto all’informazione;

• la seconda parte attiene ai temi della democrazia e della

rappresentanza, della partecipazione e della contratta-

NUOVO STATUTO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORIPresentazione del progetto di legge di iniziativa popolare

Consultazione straordinaria degli iscritti alla Cgil per presentare una pro-getto di legge di iniziativa popolare: “Carta dei Diritti Universali del La-voro ovvero nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori”.

“Nuovo” in ragione dell’idea che, più che un ritorno al passato, questa pro-posta di una legge di rango costituzionale, si misura con il cambiamen-to intervenuto nel mondo del lavoro, che oggi vede molte disuguaglianze,discriminazioni e divisioni.

Lo Statuto è fatto di tre parti: • Princìpi universali; • Norme di legge che danno efficacia generale alla contrattazione

e codificano democrazia e rappresentanza per tutti; • Riscrittura dei contratti di lavoro.

Lo Statuto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e la contrattazioneinclusiva sono due gambe di una strategia che affronta il precipitare del-le disuguaglianze nel mondo del lavoro con lo strumento proprio di unsindacato. Il primo si fa carico di riscrivere il diritto del lavoro rico-struendone i princìpi di derivazione costituzionale sui quali fondare unacarta dei diritti per tutti i lavoratori, la seconda, cioè la contrattazione,ne dà effettività.

La contrattazione inclusiva è una scelta precisa: vuol dire affidare alla con-trattazione il compito di includere i soggetti che oggi ne sono esclusi, chesiano i precari o i lavoratori degli appalti, che siano i lavoratori di diver-se aziende di uno stesso sito o di una filiera, il principio è sempre lo stes-so: avvicinare attraverso la contrattazione i trattamenti e le condizioni dilavoro, cancellando disuguaglianze e divisioni tra lavoratori. Diverse leggi in questi anni hanno colpito pesantemente l’equilibrio tra lalegge e la contrattazione, tra poteri unilaterali e diritti collettivi: dal bloc-co della contrattazione nel pubblico impiego all’art.8 che ha esteso la de-rogabilità a leggi e contrattti, alle leggi che hanno moltiplicato il precariatoculminate nel jobs act, leggi che hanno cancellato le norme sul contrastoal lavoro sommerso e minato il diritto a lavorare in sicurezza. Ma c’è unmondo che neanche la contrattazione è riuscita a tutelare in pieno e al me-glio, quello della differenziazione delle forme di lavoro: subordinato, pa-rasubordinato, autonomo, nelle loro tante moltiplicazioni. Spesso sono sta-ti definiti atipici, flessibili, precari, discontinui, finti o veri autonomi, pro-fessionisti. Oggi la separazione tra garantiti e non garantiti assume tante sfumatu-re. La contrattazione inclusiva può avvicinare condizioni diverse e trovarerisposte ai bisogni di chi lavora, ma ci sono diritti soggettivi che vanno resiuniversali ed indisponibili alle deroghe e soprattutto estesi a tutti.

5Speciale CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

Un grande progetto di democrazia economicadi Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

(continua a pag. 6)

zione. A questo pro-

posito vengono ri-

presi accordi stipu-

lati tra le parti so-

ciali che noi propo-

niamo di essere ri-

conosciuti all’interno

di una legge;

• la terza parte che

si occupa di tutela

contro i licenzia-

menti illegittimi,

ridando forza alla

tutela reintegrato-

ria e ritorna, in

caso di opzione per

il risarcimento, l’ob-

bligo di garantire

una quota di risar-

cimento che abbia un più cogente effetto di deterrenza. Inol-

tre presentiamo una proposta di riforma dei contratti e dei

rapporti di lavoro.

La Cgil intende opportunamente ispirarsi a un senso di pro-

fonda giustizia sociale che si può leggere come filo condutto-

re dell'insieme della Carta, mirando a un grande progetto di

democrazia economica, che la Cgil intende promuovere nei pros-

simi mesi con la formale proposta di una legge di iniziativa

popolare, una piattaforma di diritti sul piano individuale e

collettivo, idonea a rafforzare e consolidare, nonché a garan-

tire il rispetto soprattutto di quanto previsto, dalla Carta co-

stituzionale.

Un nuovo statuto dei lavoratori che lasci integro quanto an-

cora oggi egregiamente sancito dalla legge 300 del 1970, ma

anche che si muova su un piano più ampio, per fronteggiare

le esigenze regolative in un’epoca di grandi e complessi cam-

biamenti. ■

SpiInsieme01.2016 SpecialeCartaDirittiLavoro 02-01-16:Layout 1 4-02-2016 18:07 Pagina 1

Ci vuole quindi una “Carta” fatta di princìpi di rango costituzionale affinché,come fu per la legge 300/70, la “Costituzione entri nei luoghi di lavoro, ri-conoscendo diritti a chi ne è escluso”. Ma occorre anche una legge, un Nuovo Statuto dei Diritti delle Lavora-trici e dei Lavoratori che riscriva il Diritto del lavoro, rovesciando l’ideache sia l’impresa, che rappresenta il soggetto più forte, a determinare lecondizioni di chi lavora, cioè del soggetto più debole.

Estendere diritti a chi non ne ha, riscriverne di nuovi per tutti, per ga-rantire i diritti nel lavoro in un mondo che cambia velocemente e ha bi-sogno di innovazione.

Dare garanzia a tutti i lavoratori di una partecipazione attiva nella defi-nizione dei contratti collettivi ad efficacia generale, sottoscritti attraversoregole universali sulla rappresentanza e sulla democrazia nei luoghi di la-voro. Fare i conti con la precarietà e ricostruire il valore dei contratti dilavoro rendendoli appropriati al loro utilizzo. Che sia a tempo indeter-minato, determinato, autonomo o occasionale, ogni contratto deve ri-spondere ad una effettiva esigenza e non essere lo strumento con il qua-le si sacrificano i diritti dei lavoratori per ridurre i costi all’impresa.

Il lavoro va tutelato, ma anche valorizzato nella sua funzione sociale ol-tre che economica. Oggi parlare di innovazione vuol dire parlare di com-

petenze, abilità, valorizzazione professionale, perché i lavoratori non sonomeramente una parte del processo, ma i loro saperi e creatività ne de-terminano la qualità.

La Cgil vuole ridare Diritti, Democrazia e Dignità al Lavoro, guardando inavanti, con una proposta che sia capace di leggere il cambiamento, in-novando gli strumenti contrattuali, preservando quei diritti fondamenta-li riconosciuti senza distinzione a tutti i lavoratori perché inderogabili equindi universali. ■

6 Speciale CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

CARTA DEI DIRITTIUNIVERSALI DEL LAVORO

Ci sono diritti fondati su princìpi di derivazione co-stituzionale che devono essere garantiti a tutti i la-voratori. Un lavoro senza diritti rende il lavoro unamerce, diritti universali rendono il lavoro un fat-tore di benessere e di crescita. Qualunque lavo-ro si faccia, in qualunque modo si svolga la propriaattività, qualsiasi contratto si abbia, questi dirittisaranno sempre riconosciuti ed accessibili.

Diritto al lavoro. Ogni persona ha diritto di svol-gere un lavoro o una professione liberamente scel-ti o accettati. Lo Statuto disciplinerà il diritto al-l’accesso, all’orientamento e al reinserimento lavo-rativo, tramite i servizi pubblici con carattere gratuito.

Diritto ad un lavoro decente e dignitoso.Ogni persona ha diritto ad un lavoro decente e di-gnitoso che si svolga nel rispetto della professio-nalità e con condizioni di lavoro eque.

Diritto a condizioni di lavoro chiare e tra-sparenti. Tutti i lavoratori hanno diritto a con-dizioni contrattuali chiare e trasparenti, formula-te per iscritto, e di ricevere ogni informazione uti-le per la tutela dei loro interessi e dei loro diritti.

Diritto ad un compenso equo e proporzio-nato. Ogni prestazione di lavoro deve esserecompensata in modo equo, in proporzione allaquantità e qualità del lavoro svolto e riferito a quan-to previsto dai contratti collettivi, o dagli accordicollettivi stipulati dalle associazioni di lavoratoriautonomi.

Libertà di espressione. Tutti i lavoratori, sen-za discriminazioni, hanno diritto di manifestare li-beramente il proprio pensiero, nel rispetto dei prin-cìpi della Costituzione, dello Statuto, anche nei luo-ghi dove prestano la loro opera.

Diritto alla conciliazione tra vita familia-re e vita professionale. Le lavoratrici e i la-voratori hanno diritto di scegliere i tempi e i modidella propria genitorialità, senza subire pregiudi-zio alcuno sul piano del rapporto di lavoro. I con-gedi devono essere realmente universali, anche at-traverso l’esercizio della contrattazione collettiva.

Diritto alle pari opportunità tra donna euomo in materia di lavoro e professione. LoStatuto riprende l’art. 3 della Costituzione, attua-lizzando il tema della parità come diritto in formaantidiscriminatoria.

Diritto a non essere discriminato nell’ac-cesso al lavoro e nel corso del rapporto dilavoro. Tutti i lavoratori vanno tutelati nei con-fronti della discriminazione, anche quella indiret-ta, e da tutte le forme di molestia.

Diritto di riservatezza e divieto di control-li a distanza. La tutela della privacy nei confrontidei controlli a distanza e il diritto alla riservatez-za sono riaffermati dallo Statuto, che ribadirà, raf-forzandole, le competenze delle RSA/RSU.

Divieto del trattamento dei dati ed esten-sione di tutele relative alla libertà e dignitàdei lavoratori. Tutti i lavoratori hanno diritto adessere tutelati nel trattamento dei dati personaliper ragioni che non corrispondano a finalità pro-duttive e organizzative e comunque in virtù di ac-cordi sindacali.

Diritto all’informazione. Tutti i lavoratori han-no diritto, anche attraverso le organizzazioni col-lettive alle quali aderiscano, ad essere informati sututte le vicende dell’impresa che possano riper-cuotersi sul loro rapporto di lavoro.

Diritto a condizioni ambientali e lavorati-ve sicure. Tutti i lavoratori hanno diritto a lavo-rare in condizioni ambientali e lavorative sicure,tali da garantire la protezione della propria salu-te fisica e psichica e della propria personalità.

Diritto al riposo. Tutti i lavoratori, anche auto-nomi, hanno diritto ad un riposo come periodo nelquale sia resa inesigibile la prestazione lavorativa.

SpiInsieme01.2016 SpecialeCartaDirittiLavoro 02-01-16:Layout 1 4-02-2016 18:07 Pagina 2

7Speciale CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

DEMOCRAZIA, RAPPRESENTANZA,PARTECIPAZIONE, CONTRATTAZIONE

Diritto a soluzioni ragionevoli in caso di di-sabilità oppure di malattia di lunga dura-ta. Tutti i lavoratori che, a causa di una disabilitào di una malattia di lunga durata subiscano una li-mitazione, hanno diritto a soluzioni ragionevoli, ma-teriali e organizzative.

Diritto di ripensamento e diritto al congruopreavviso in caso di modifiche contrattualiunilaterali. Il lavoratore ha diritto ad essere tu-telato in caso di denuncia del patto che attribuiscepoteri unilaterali alla controparte.

Diritto ai saperi. Tutti i lavoratori hanno dirit-to all’apprendimento permanente, ad un sistemaefficace di politiche attive, all’accesso alle nuovetecnologie e all’acquisizione delle competenzenecessarie per evitare forme di esclusione socia-le dei lavoratori poco qualificati.

Diritto alla tutela delle invenzioni e delleopere dell’ingegno. Ciò che è frutto dell’inge-gno del lavoratore nello svolgimento del propriolavoro e che non sia già ricompreso nel contrattova riconosciuto al lavoratore.

Tutela dei lavoratori in caso di recesso edi mancato rinnovo di contratti successi-vi. Tutti i lavoratori hanno diritto ad essere tute-lati in caso di mancanza di giustificazione del re-cesso o mancato rinnovo, per contrastare abusi ediscriminazioni.

tività produttiva, ad avere un sistema assicurativoche garantisca un’esistenza libera e dignitosa.

Diritto ad una adeguata tutela pensioni-stica. Tutti i lavoratori hanno diritto ad un trat-tamento pensionistico che garantisca loro i mezziadeguati alle proprie esigenze di vita.

Tutela processuale dei diritti del lavora-tore e tutela del lavoratore nei confrontidei licenziamenti illegittimi. Tutti i lavoratorihanno diritto ad accesso, gratuità e durata ragio-nevole dei processi e alla congruità dei risarci-menti in caso di controversie relative ai rapportidi lavoro.

Diritto alla libertà di organizzazione sin-dacale, di negoziazione e di azione col-lettiva e alla rappresentanza degli inte-ressi del lavoro. Tutti i lavoratori hanno lapossibilità di organizzarsi liberamente, di nego-ziare e di ricorrere ad azioni collettive per la tu-tela dei propri interessi sindacali e professionali.

Contrasto al lavoro nero, all’organizza-zione dell’attività mediante violenza, mi-naccia, intimidazione e sfruttamento. Tuttii lavoratori hanno diritto ad essere tutelati controil ricorso al lavoro nero come reato penale e dachiunque organizzi e utilizzi l’attività lavorativamediante violenza, minaccia, intimidazione osfruttamento. ■

Diritto al sostegno dei redditi da lavoro.Tutti i lavoratori hanno diritto, in caso di disoc-cupazione involontaria o di sospensione dell’at-

Gli articoli 39 e 46 della Costituzione sono rimasti in parte inapplicati. Inquesti anni molti sono stati gli accordi che sono intervenuti per rafforza-re sia l’efficacia della contrattazione (da ultimo il testo unico su democraziae rappresentanza del 10 gennaio 2014 e i successivi accordi che discipli-nano regole per la rappresentanza), sia gli accordi sul tema della democraziaeconomica. Al contrario vi è stata una sottrazione di competenze alla con-trattazione e una pesante legificazione dei rapporti di lavoro e delle pre-rogative sindacali, in particolare nel lavoro pubblico. Ciò ha determinatoche nei luoghi di lavoro c’è meno partecipazione e alle imprese vengonodati sempre più poteri decisionali, spesso esplicitando che l’assenza o vio-lazioni di accordi sindacali non comporta conseguenze sanzionatorie.

Le leggi che hanno regolato il lavoro nel pubblico, come nel privato, han-no scaricato tutti i conflitti sul sacrificio dei diritti e sulla pratica dero-gatoria dei contratti e delle stesse normative. La contrattazione colletti-va in tutti i suoi aspetti, ambiti e livelli riveste una sua importanza pro-prio perché consente di regolare il rapporto tra impresa e lavoro, conci-liando i diritti dei lavoratori, i bisogni delle imprese attraverso processicollettivi che aumentano partecipazione e democrazia.

Per questa ragione il nuovo Statuto prevede l’estensione di modelli di par-tecipazione a tutti i lavoratori, regole per la rappresentanza che unifica-no pubblico/privato, aziende di grandi/piccole dimensioni, lavoratoristandard/atipici, introduce norme specifiche per i lavoratori autonomi.

Partecipare alla discussione sugli accordi ed eleggere i propri rappre-sentanti liberamente rendono i lavoratori soggetti attivi e consapevoli edanno alla contrattazione strumenti e regole che possono dare sostanzaal principio costituzionale dell’efficacia generale. Quando la maggioran-za delle organizzazioni rappresentative, in virtù di una certificazione tra-

sparente e generalizzata, sottoscrive un contratto, avendo consultato inmodo certificato i lavoratori, esso ha efficacia per tutti i lavoratori affe-renti a quell’ambito contrattuale.

Non sono i datori di lavoro a poter stabilire le regole, né possono sottrarsialla contrattazione, ma sono i lavoratori, la cui organizzazione è libera eha finalmente regole che valgono per tutti, a decidere. Le regole attual-mente contenute in accordi pattizi in materia di rappresentanza, demo-crazia e contrattazione hanno, con la proposta di nuovo Statuto, una lorotraduzione in legge.Partecipare vuol dire cooperare, collaborare al benessere delle imprese manel rispetto dei diritti dei lavoratori: per questa ragione non ci può essere al-cuna forma di partecipazione che non sia realmente democratica. La de-mocrazia economica, come strumento di informazione, verifica, controllo,sorveglianza e partecipazione diretta alle scelte sulla vita economica del-l’impresa è uno strumento utile al benessere del lavoro nella sua componentedatoriale e dei lavoratori. Per questa ragione si traducono in strumenti a di-sposizione dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro le normesulla partecipazione economica prevista dall’art. 46 della Costituzione.

Le organizzazioni dei lavoratori ma anche quelle dei datori di lavoro do-vranno certificarsi, beneficiando così di una rappresentatività reale e diun sistema di regole democratiche che restituiscano all’autonomia delleparti quel valore costituzionale che era contenuto nella legge 300/70 e cheil legislatore nel corso del tempo ha indebolito.

Questi princìpi, estesi a tutte le imprese e a tutti i lavoratori, possono real-mente rappresentare un cambiamento profondo delle relazioni tra orga-nizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e imprimere al sistema pro-duttivo uno scatto di qualità attraverso una partecipazione diffusa. ■

SpiInsieme01.2016 SpecialeCartaDirittiLavoro 02-01-16:Layout 1 4-02-2016 18:07 Pagina 3

LICENZIAMENTITorna il princìpio fondamentale di giustizia nel lavoro: se un licenziamento è illegittimo, la sanzione per l’impresa deve avere un effetto“deterrente” e cioè scoraggiare comportamenti scorretti a danno dei lavoratori. Si prevede l’estensione del sistema sanzionatorio a tuttii datori di lavoro, indipendentemente dal numero di dipendenti; a differenza della precedente norma che differenziava il diritto al reinte-gro sopra e sotto i 15 dipendenti.Il reintegro avviene in tutti i casi di nullità (discriminazione, violazione normativa di tutela della parità e della maternità, motivi illeciti),in caso di invalidità del licenziamento individuale comminato per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, con previsione di un si-stema risarcitorio commisurato alla retribuzione; come forma sanzionatoria generale nei casi di licenziamento individuale per giustificatomotivo oggettivo, per violazioni procedurali e sostanziali, con previsione di un sistema risarcitorio commisurato alla retribuzione; nei casidi violazione della disciplina procedurale e sostanziale (effettiva sussistenza della causale economica e criteri di scelta) in materia di li-cenziamento collettivo. In tutti i casi di reintegro, al lavoratore viene lasciata l’alternativa di scegliere tra il risarcimento congruo o il rein-tegro. Anche quando il licenziamento individuale o collettivo per giustificato motivo oggettivo è riconoscibile come legittimo, si introduceuna forte responsabilizzazione dell’impresa nei confronti dei lavoratori licenziati prevedendo una misura di politica attiva.

Per le imprese sotto i 5 dipendenti, laddove non vi sia volontà del lavoratore o condizione per l’impresa di reintegro, il giudice dispone unasoluzione equa e ragionevole. Viene rafforzata la tutela processuale, cancellato il contributo unificato e resa accessibile la giustizia del la-voro a tutti i lavoratori, ripristinato il ruolo del giudice nella valutazione della proporzionalità della sanzione. ■

A differenza dello Statuto del 1970, la nuova Carta si applica a tutti i lavoratori: subordinati, atipici e autonomi, pubblici e privati, di qual-siasi impresa. Il mercato del lavoro è iperstressato da leggi che hanno introdotto la precarietà e modificato profondamente i contratti dilavoro. C’è bisogno di ricostruire la funzione delle tipologie contrattuali: vanno cancellate tante forme di precarietà e ricondotte alcunetipologie alle modalità di svolgimento di lavoro. Occorre contrastare l’utilizzo della flessibilità fatta in questi anni dalle aziende per sva-lutare il lavoro, penalizzando vita e carriera di milioni di lavoratori e depauperando competenze e professionalità diffuse in virtù della di-scontinuità del lavoro. Per questa ragione oltre al contratto di lavoro a tempo indeterminato, si riscrivono le regole di quelle poche tipo-logie contrattuali in grado di soddisfare l’esigenze delle imprese: dai contratti a termine (ripristinando la causale e i limiti all’utilizzo), allasomministrazione (che ridiventa a termine), al part-time e all’apprendistato, si definiscono i parametri che qualificano le collaborazioni esi dà dignità al lavoro autonomo. Tutti i lavoratori avranno gli stessi diritti, la contrattazione sarà lo strumento che determinerà per tuttile condizioni di lavoro e la sua valorizzazione, tutti i lavoratori parteciperanno alle scelte con la generalizzazione delle regole su De-mocrazia e Rappresentanza.

LA PROPOSTA DELLA CGIL, QUINDI, RIUNIFICA IL MONDO DEL LAVORO OGGI PROFONDAMENTE DIVISO DA LEGGI CHE SEPARANO IL PUB-BLICO DAL PRIVATO, GLI AUTONOMI DAI SUBORDINATI, SUPERANDO TUTTE LE DISUGUAGLIANZE. ■

RIFORMA DELLE TIPOLOGIE CONTRATTUALI

8 Speciale CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

Le iscritte e gli iscritti alla Cgil sono chiamati

a esprimere, con il voto, la propria opinione

sulla Carta dei diritti universali del lavoro

RICEVERAI A CASA L’INVITO A PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA

DELLA TUA LEGA SPIConquistando nuovi diritti per chi lavora

il sindacato difende i diritti di tutti,anche dei pensionati

SpiInsieme01.2016 SpecialeCartaDirittiLavoro 02-01-16:Layout 1 4-02-2016 18:07 Pagina 4

9Lombardia

La pensione minima

LE PENSIONI NEL 2016

Mensile Anno

Importo Euro 501,89 Euro 6.524,57

Maggiorazione della pensione minimaPensione minima con diritto alla maggiorazioneEtà Mensile Anno

60 Euro 527,72 Euro 6.860,3665 Euro 584,53 Euro 7.598,8970* Euro 626,33 Euro 8.142,2970 Euro 638,33 Euro 8.298,29*per titolari 14a mensilità

Limiti di reddito ed età per il dirittoEtà Limiti ind. Lim. Coniug. Imp. Magg.

60 Euro 6.860,36 Euro 12.685,27 Euro 25,8365 Euro 7.598,89 Euro 13.423,80 Euro 82,6470 Euro 8.298,29 Euro 14.123,20 Euro 136,44-124,44**per titolari 14a mensilità

Importo aggiuntivo 2016. Le pensioni al mi-nimo, che non hanno diritto alla maggiora-zione, possono beneficiare di un importo ag-giuntivo di 154,94 euro sulla 13a mensilità, adeterminate condizioni di reddito.

Chi ha diritto all’intero importo della pensione minimaEntro cui l’integrazione spetta in misura intera Oltre i quali non spetta l’integrazione

Limite individuale Limite coniugale Limite individuale Limite coniugale(in aggiunta al limite individuale) (in aggiunta al limite individuale)

Pensioni nate prima del 1994 Euro 6.524,57 - Euro 13.049,14 -Pensioni nate nel 1994 Euro 6.524,57 Euro 26.098,28 Euro 13.049,14 Euro 32.622,85Pensioni nate dopo il 1994 Euro 6.524,57 Euro 19.573,71 Euro 13.049,14 Euro 26.098,28

Assegno sociale

Pensioni Sociali

ImportoEtà Mensile Annuo

65 anni e 7 mesi Euro 448,07 Euro 5.824,91Con maggiorazioni

65 anni Euro 460,99 Euro 5.992,8770 anni Euro 638,33 Euro 8.298,29

Limiti di reddito per il dirittoLimite individuale Limite individualeper i non coniugati per i coniugatioltre il quale l’assegno oltre il quale l’assegnonon spetta non spetta

Euro 5.824,91 Euro 11.649,82

ImportoEtà Mensile Annuo

Da 65 anni Euro 369,26 Euro 4.800,38Pensione sociale con maggiorazione

70 anni Euro 638,33 Euro 8.298,29

Limiti di reddito per il dirittoentro il quale spetta la pensione intera non spetta superando anche un solo limiteLim. Individuale Lim. Coniug. Lim. Individuale Lim. Coniug.

In aggiunta a Lim. Ind.- Euro 11.751,19 Euro 4.800,38 Euro 16.539,86

Chi ha diritto alla 14a mensilitàChi ha diritto alla 14a mensilitàChi ha diritto alla 14a mensilitàAnni di contribuzione anno 2016

(soggetti nati prima del 1° gennaio 1953)Lavoratori Lavoratori Limite imponibile Somma Limite redditi totali Aumentodipendenti autonomi pensioni aggiuntiva (max) del pensionato spettante

≤ 15 anni ≤ 18 anni Euro 9.786,86 Euro 336,00 Euro 10.122,86 Limite massimo(≤780 ctr.) (≤936 ctr.) - Totale redditi pensionato>15 ≤25 anni >18 ≤28 anni Euro 9.786,86 Euro 420,00 Euro 10.206,86 Limite massimo(≤781 ≤ 1.300 ctr.) (≤937 ≤1.456 ctr.) - Totale redditi pensionato>25 anni >28 anni Euro 9.786,86 Euro 504,00 Euro 10.290,86 Limite massimo(≤ 1.301 ctr.) (≤ 1.457 ctr.) - Totale redditi pensionato

Assegni vitalizi

Assegno di Invalidità

Pensione di reversibilità

ImportoFino a anni 70 Euro 286,09con maggiorazione

oltre 70 anni Euro 638,33

Importo intero:

con reddito annuo fino a Euro 26.098,28Importo reddito compreso tra Euro 26.098,29 e 32.622,85 avrà una riduzione del 25%Importo reddito superiore a Euro 32.622,85la riduzione è del 50%Gli assegni in godimento precedentemente alla legge 335/95sono fatti salvi con riassorbimento sui futuri aumenti.

Reddito annuo % riduzione

Fino a Euro 19.573,71 nessunaDa Euro 19.573,72 a Euro 26.098,28 25%Da Euro 26.098,29 a Euro 32.622,85 40%Oltre Euro 32.622,85 50%Le riduzioni non si applicano ai beneficiari nei casi di presenzanel nucleo familiare di figli minori e inabili. I trattamentiesistenti prima della legge 335/95 sono fatti salvi conriassorbimenti sui futuri aumenti.

SpiInsieme01.2016 Lombardia 02-04-16:Layout 1 4-02-2016 17:34 Pagina 3

10Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba,Lilia Domenighini, Gianfranco Dragoni,Lorenzo Gaini, Marina Marzoli, Ernesto Messere, Angela Zanardi,Pierluigi Zenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Italo FormigoniVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

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Progetto grafico e impaginazione:

A&B - Besana in Brianza (MB)

Prestampa digitale, stampa, confezione:

RDS WEBPRINTING S.r.l.Via Belvedere, 42 - 20862 Arcore (MB)

*Le quote indicate sono individuali e in camera doppia.

Una XXII edizione dei Giochidi Liberetà ancora più ricca.Se a chiusura della scorsaedizione era una promessa,oggi è una realtà che si staconcretizzando ogni giornosempre di più. Tante le novi-tà che aspettano chi verrà aCattolica dal 12 al 16 set-tembre prossimi.La grande affluenza dell’annoscorso, circa novecento pen-sionati, testimonia il gradi-mento della scelta fatta di tra-sferirsi al mare. Quest’anno ilsoggiorno è prolungato diun giorno, infatti l’arrivo è

Giochi di Liberetà: lavori in corsoper la XXII edizione

previsto nella giornata di lu-nedì con la Festa di benve-

nuto che si terrà nel pome-riggio mentre le gare inizie-ranno martedì mattina perpoi concludersi nella gior-nata di giovedì. Chi lo desi-dera potrà poi prolungare ilsoggiorno fino a domenica 18settembre.L’obiettivo è quello di favori-re momenti di socialità, didivertimento ma anche di ar-ricchimento culturale e dalpunto di visto dell’esperienzaumana, obiettivo reso possi-bile dalla realizzazione dei

progetti di coesione socialeche hanno nei Giochi regio-nali un loro punto di arrivo.Ospiteremo in appositi spazile opere dei poeti, dei foto-grafi, dei pittori e degli scultoriche arriveranno alle finali re-gionali dopo aver superato lafase provinciale; così come lospazio ricavato con la tenso-struttura ci permetterà di ave-re una gran bella pista per legare di ballo con la musica dalvivo, e non solo per quelle vi-sto la passione che questaattività suscita in tutti.Come sempre ci saranno an-che le finali delle bocce, car-te, dama, tennis, pesca … Ma

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STATI UNITI Tour dell'EstNew York Cascate del Niagara Washington PhiladelphiaDal 23 maggioal 2 giugno 2016

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come ben sapete, non di solegare son fatte queste giorna-te! A Cattolica ci sarà, infat-ti, l’opportunità di fare inte-ressanti gite, di partecipare ailaboratori di pittura e scrit-tura, momenti di svago inspiaggia, a diversi eventi cul-turali come la mostra dedi-cata a 100 donne al lavoro

nel mondo, lo spettacolo tea-trale oltre che all’iniziativa dicarattere più politico orga-nizzata dallo Spi Lombardia. Vi invitiamo a leggerci anchenei prossimi numeri, l’appun-tamento è sempre su questepagine… voi intanto comin-ciate a preparare la valigia! ■

COSTA PACIFICA(Francia - Italia - Malta)Dal 10 al 17 aprile 2016

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(trasferimenti da/per il porto di partenza inclusi)

GRECIA-RODIEden Village Myrina BeachDal 8 al 29 maggio 2016

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(trattamento ALL INCLUSIVE)

SPAGNA-MINORCAEden Village Siesta PlayaDal 14 maggio al 4 giugno 2016

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(trattamento ALL INCLUSIVE)

PIETRA LIGUREHotel MinervaDal 31 maggio al 14 giugno 2016

Euro 620*

(Viaggio in bus più trattamento di pensione completa con bevandeai pasti)

Giochi diLiberetàCattolica

12-16 settembre 2016

Quota di partecipazione in camera doppia

300 euro, viaggio escluso

Sede di Lecco - Via Besonda, 11Tel. 0341 365341 - Fax 0341 286109

Filiale di Bormio - Via Roma, 135Tel. 0342 911689 - Fax 0342 919700

Filiale di Sondrio - Via Petrini, 14Tel. 0342 210091 - Fax 0342 519996

Filiale di Varese - Via Nino Bixio, 37Tel. 0332 813172 - Fax 0362 817147

Filiale di Gallarate - Via Palestro, 1Tel. 0331 784472 - Fax 0331 608404

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SpiInsieme01.2016 Lombardia 02-04-16:Layout 1 4-02-2016 17:34 Pagina 4

11Como

Sta coinnvolgendo una partesempre più ampia della so-cietà comasca e si sta esten-dendo anche al territorioprovinciale l’attuazione delprogetto sulla fragilità nutri-zionale, che era stato ideatodal compianto prof. AlfredoVanotti. Sono ben ventiseile associazioni che vi parte-cipano: anzitutto Cgil Cisl eUil, i tre sindacati confederalidei pensionati e le associa-zioni di volontariato da essipromosse, Auser, Anteas eAda, ma anche associazionidi professionisti della sanità,come l’Ordine provinciale

dei medici e Federfarma; poici sono, per esempio, Como-cuore e La Stecca, che hadato un contributo anche alfinanziamento, sostenuto daisindacati. Al Comune diComo, capofila dell’iniziativa,si stanno aggiungendo altri

enti locali del Comasco.Dopo gli incontri, già inizia-ti da tempo, della nutrizioni-sta Alessandra Freda (nel-

la foto) con i volontari, chesono in grado di individuarele situazioni degli anziani a ri-schio malnutrizione o denu-trizione, ora si stanno pro-grammando incontri pubbli-ci rivolti ai diretti interessa-ti, cioè a tutte le personedella terza età e alle loro fa-miglie; si stanno prendendocontatti anche con i centri an-ziani e i centri diurni esi-stenti presso le case di ripo-so del territorio. ■

Fra le numerose iniziative assunte dall’Istituto di Storia Con-temporanea Pier Amato Perretta per celebrare il settantesi-mo anniversario della Liberazione, ce n’è una particolarmentesignificativa, che ciascuno di noi può contribuire a sostene-re: è in via di realizzazione un libro intitolato Resistenza co-masca: una storia per immagini. Un volume che conterrà ol-tre duecentocinquanta foto storiche, così suddiviso in cinquesezioni: Como in guerra 1940/43 - Guerra e antifascimo 1943/45- Resistenze: città, paesi, montagne, il confine - I protagoni-sti - Dopo la Liberazione 1945/48. Il volume è frutto di un no-tevole sforzo di ricerca e la stampa ha costi piuttosto eleva-ti, soprattutto a causa del gran numero di illustrazioni; per que-sto l’Istituto Perretta chiede ai cittadini comaschi di contri-buire con la sottoscrizione anticipata dell’acquisto di una opiù copie. Tel. 031.306970 da lunedì a venerdì 9.30-13. ■

Un intervento utile per tutti noi anzianiIl progetto Fragilità nutrizionale

Como: Università popolare

La Resistenzain immaginiPrenota il nuovo libro

Ecco alcuni temi dei prossimiincontri: Il fenomeno migra-

torio in Italia in collabora-zione con i professori e gli stu-denti del Liceo ScientificoGiovio; Disabilità, tutti coin-

volti a cura delle associazio-ni Down Verso e Anffas. Siparlerà anche di un problema

che investe molto la nostraprovincia: Gioco d’azzardo:

dove finisce il gioco e inizia

il rischio? a cura del Dipar-timento dipendenze dell’Asl diComo. Sono inoltre previstiun percorso dedicato alla lot-ta partigiana nel nostro terri-torio ed uno riferito alle tap-

pe del lungo viaggio che hacompiuto la seta per stabilir-si a Como e come abbia com-penetrato profondamentel’economia e la cultura co-masca. In continuità con l’im-pegno a scoprire le realtà deiquartieri, si visiterà Taverno-la nella sua storia di ieri e dioggi, con anche un appunta-mento con il cantiere navale.Non mancherà la cucina delterritorio e un bel libro che ri-porta e analizza molti proverbidialettali. E poi incontri suDante, la storia dell’arte e delcinema, e le visite guidate...Per informazioni:

tel. 031.275038;

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como/unipopco;

Facebook:Università Popo-

lare di Como. ■

La storia siamo noiI ricordi di Ernesto Maltecca

“Il mio pensiero va soprattutto ai giovani: difendete semprei valori democratici... Non permettete mai a nessuno di met-tere in pericolo quei diritti che tanta gente ‘comune’ ha con-tribuito ad ottenere. Non date nulla per scontato, lavorate percostruire il vostro futuro partecipando alla vita sociale e po-litica... Partecipate alla storia”. Si chiude così il diario di Er-

nesto Maltecca, uno deiprotagonisti della vita so-ciale e politica di OlgiateComasco, partigiano, co-munista, per molti anniconsigliere comunale,gran lavoratore, ora im-pegnato nel volontariato,amato e stimato dai mol-ti che in lui vedono unesempio di onestà, gene-rosità, modestia e intelli-genza delle cose e dellepersone. Lui alla storiapartecipa davvero.

Ernesto Maltecca,

La vita vissuta,

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Concedi gratis una casa a figli o genitori?Puoi pagare solo la metà dell’Imu se: il contrattodi comodato è registrato; abiti nello stesso comune del-la casa data in comodato; sei proprietario di un solo im-mobile, oltre a quello dato in comodato.Detrazione delle spese funebriA partire dalle spese sostenute nel 2015, la detrazione del19% (su un massimo di 1.550 euro) è dovuta a chi presentala fattura, anche se non è parente del defunto.IseeTutte le attestazioni Isee sono scadute il

15/01/2016; se ti serve per richiedere qualche presta-zione, puoi fissare subito l’appuntamento e potrai uti-lizzare la nuova Isee fino al 16/01/2017.Per ulteriori informazioni rivolgiti alla sede Spi più

vicina o al Caaf Cgil: 031.276451 ■

Se posso dire la mia ...

Mi sembra di essere analfabeta

di Piera Musso

Ai miei tempi, tanti anni fa, quando eravamo ragazzi, chi non aveva intenzione di andare al-l’università, dopo le elementari frequentava la scuola “d’avviamento”; e anch’io ho preso lalicenza commerciale. L’unica lingua straniera di cui ci davano un’infarinatura era il francese,non l’inglese. Oggi, a volte mi sembra quasi di essere analfabeta, non perché non legga – anzida quando sono in pensione leggo moltissimo – ma perché non capisco proprio di che cosaparlino certe trasmissioni televisive o articoli di giornale, per non dire di quando i miei nipotininominano quelle diavolerie elettroniche che hanno tutte nomi incomprensibili. E anche i po-litici usano un sacco di parole inglesi, che non capisco. Ma non penso di essere particolarmentehandicappata io, anche tanti miei amici e conoscenti hanno lo stesso problema. Questo è, an-cora una volta, un esempio di come noi anziani non siamo tenuti in considerazione. Non cre-do che sia colpa nostra se non siamo stati capaci di aggiornarci; qualcuno ce l’ha fatta, ma tan-ti di noi hanno avuto altro da fare nella vita. Ormai noi non siamo più in tempo a recupera-re, ma perché non cambiano almeno un po’ il modo di parlare e di scrivere? ■

SpiInsieme01.2016 Como 02-04-16:Layout 1 4-02-2016 17:12 Pagina 5

12Como

LEGA 5 - ALTO LAGODongoVia Garibaldi, 3Tel. 031 239990Fax 031 239904Da lunedì a venerdì 9-12

LEGA 6 - CANTÙCantùVia E. Brambilla, 3Tel. 031 714190Fax 031 710462Da lunedì a venerdì 9-12/15-18Pubblico ImpiegoVenerdì 14.30-17.30Capiago Intimianoc/o Scuola maternaGiovedì 10-11Carimatec/o Terza Età Via Airoldi, 13Lunedì 15-16Cermenatec/o Municipio Via Garibaldi, 4Martedì e giovedì 9.30-11.30Cucciagoc/o Anziani “Il Portico”Martedì 10-11Figino Serenzac/o Villa Ferranti P.zza Umberto IVenerdì 15.30-17.30Novedratec/o Municipio Via Taverna, 3Martedì 16-17Senna Comascoc/o Centro Anziani Via RomaVenerdì 14.30-16

LEGA 7 - MARIANO-INVERIGOMariano ComenseVia Palestro, 4/6Tel. 031 239965-966Fax 031 744550Lunedì, mercoledì, giovedì 9-12/14.30-17.30Martedì 14.30-17.30Venerdì 9-12InverigoVia Cadorna, 12Tel. 031 239970 Fax 031 239974Da lunedì a venerdì 9-12Lurago d’Erbac/o MunicipioMercoledì 10-11.30

LEGA 8 - ERBESEErbaVia Adua, 3Tel. 031 239924-925Fax 031 3339658Da lunedì a venerdì 14.30-17Pubblico Impiego Mercoledì 9-12Albavilla*c/o Biblioteca CivicaVia Cavour, 13Martedì 9.45-11.30Alzate Brianza*c/o Centro CivicoVia AlciatoMartedì ore 9.15-10Anzano del Parco*c/o MunicipioMartedì 10-11Caslino d’Erba*c/o Sala civica Via GaribaldiLunedì 14-15Eupilio* c/o ex MunicipioGiovedì 10.30-12Merone*c/o MunicipioGiovedì 14.30-16Orsenigo*c/o Municipio Via per ErbaMartedì 11-11.45

Per informazioni:Ufficio di SegreteriaTel. 031 239312-239313Fax 031 [email protected]

SEDE COMPRENSORIO DI COMOVia Italia Libera, 23Da lunedì a venerdì9-12/14-17

Pubblico ImpiegoVia Italia Libera, 23Tel. 031 239318 Fax 031 3306354Lunedì e venerdì 9-11.30Mercoledì 14.30-17

LEGA 1 - LARIO SUD OVESTRebbioVia Lissi, 4/ATel. 031 239901/902 Fax 031 239905Da lunedì a giovedì 9.30-12/15-17.30Albatec/o Cascina Massèe Via S. Antonino, 4Mercoledì 9.30-11.30Albese con Cassanoc/o Centro Civico Via Roma, 25Venerdì 9.30-10.30Briennoc/o Sala lettura del ComuneLunedì 14.30-16.30Carate UrioCentro Civico Via Diaz, 5Martedì 10.30-11.30Cernobbioc/o Municipio Via Regina, 23Da mercoledì a venerdì8.30-11Grandatec/o Sala Consiliare Municipiomercoledì 15-17Laglioc/o Municipio Via Regina, 57Martedì 9-10Lorac/o Centro Civico Via Lora, 22Venerdì 15-16Moltrasioc/o Municipio Via Besana, 67Giovedì 9.30-11.30Montano Lucinoc/o Sala Consiliare MunicipioVenerdì 11.30-12.30Monteolimpinoc/o Centro Civico Via Bellinzona, 147Lunedì 9-11Tavernerioc/o Centro Civico Via Risorgimento, 21Venerdì 16.30-18

LEGA 2 - COMO E RIVA ORIENTALEComoVia Italia Libera, 21Tel. 031 239380Fax 031 3306354Lunedì, mercoledì, giovedì9.30-12.30/15-18Martedì 15-18Venerdì 9.30-12.30Bellagioc/o Ass.ne Volontari SoccorsoMercoledì 14.30-16Blevioc/o MunicipioVenerdì 11-12

Ci puoi trovare...Civennac/o Municipio Sala Gandola1° mercoledì del mese 10.45-12Lezzenoc/o Municipio Via Chiesa, 11Mercoledì 11-12Nessoc/o Biblioteca ComunaleGiovedì 10.30-12Pognanac/o Municipio Via Matteotti, 40Venerdì 9.30-10.30

LEGA 3 - FINO MORNASCOFino MornascoVia Trieste, 5Tel. 031 239961Fax 031 928841Da lunedì a venerdì 9-12Lunedì, martedì, mercoledì 14-17c/o ComuneVenerdì 10-11.30CadoragoP.zza Zampiero, 1 Tel. 031 903599Mercoledì 9-11.30Venerdì 10-11.30Casnate con Bernatec/o Comune Via S. Carlo, 1Martedì 10-11.30Cassina Rizzardic/o Comune Via Vittorio Emanuele, 17Lunedì 10-11.30

LEGA 4 - CENTRO LAGOE VALLIMenaggioVia per Loveno, 12Tel. 031 239985-986Fax 031 239301Da lunedì a venerdì 9-12Mercoledì 14-18Pubblico Impiego1° lunedì del mese 14.30-16.30Argegnoc/o Biblioteca Lunedì 11-12Dizzascoc/o MunicipioLunedì 9-10.30Lanzo Intelvi c/o MunicipioMercoledì 11-12.30Lennoc/o Municipio Via S. Stefano, 7Martedì 9.30-12Mezzegrac/o Municipio Via Brentano, 49Lunedì 10.30-12PorlezzaLargo Ceresio, 2Tel. e Fax 0344 72573Mercoledì e venerdì 9-12Giovedì 14.30-17San Bartolomeo Val Cavargnac/o ex Scuole ElementariGiovedì 9-11.30San Fedele d’Intelvic/o Villa SomainiP.zza AndreettiMercoledì 9-10.30San Nazzaro Val Cavargnac/o MunicipioUltimo giovedì del mese10.30-11.30San Siroc/o Società OperaiaMercoledì 14.30-17Schignanoc/o MunicipioMercoledì 15-16.30Tremezzoc/o Municipio Via Ricci, 1Lunedì 15-16.30

* La presenza dell’incaricatonelle permanenze, sarà ef-fettuata ogni prima setti-mana del mese. Nelle altresettimane si effettuerà su ri-chiesta telefonando alla sedeSpi allo 031.239920, tutti ipomeriggi dalle 14 alle 17

LEGA 9 - LOMAZZOLomazzoPiazza Stazione, 3Tel. 02 96370738Fax 02 96778066Da lunedì a venerdì9-12/14.30-18Pubblico ImpiegoGiovedì 14.30/17Bregnanoc/o Biblioteca P.zza Falcone Martedì 9.30-10.30RovellascaVia Cavour, 11 Tel. 02 96740475Martedì, mercoledì, giovedì ore 9.30-11.30Rovello Porroc/o Centro Civico P.zza PorroTel. 340 8117314Giovedì 15-17Sabato re 9.30-11Turatec/o ex Municipio Via Tinelli, 8Tel. 02 96481335Martedì e venerdì ore 16-18

LEGA 10 - LURATE CACCIVIOLurate Caccivio Via Dante, 30Tel. 031 239950Fax 031 239954 Lunedì 15-18Da martedì a venerdì9-11.30/15-18 Appiano GentileSede Spi P.zza Libertà, 24Tel. 031 239915 Fax 031 239919Lunedì 15-18Martedì e venerdì ore 9-11.30Mercoledì e giovedì ore 9-11.30/15-18Bulgarograssoc/o MunicipioVia Guffanti, 2Venerdì 10.30-11.30Guanzatec/o Centro CivicoGiovedì 10.30-11.30Venianoc/o MunicipioVenerdì 9-10Villa Guardiac/o Ass.ne Incontro Via V. Veneto, 51Giovedì 9-10.30

LEGA 11 - OLGIATESEOlgiate ComascoVia Volta, 10Tel. 031 239943-944Fax 031 239949Da lunedì a venerdì9-11.30/15-18Albioloc/o Centro SocialeVia IndipendenzaMartedì 10.30-11.30Binagoc/o Centro civico Via MatteottiGiovedì 14.30-15.30Bizzaronec/o Biblioteca Via Matteotti, 7Martedì 17-18Cagnoc/o Municipio P.zza Italia, 1Giovedì 17.15-18.15

Colverde (Gironico)c/o Sala Consigliare Via Roma, 13Martedì 9-10Colverde (Parè)c/o Municipio P.zza Chiesa, 1Martedì 10.30-11.30Faloppioc/o Mutuo Soccorso Via Matteotti, 11Martedì 15.30-16Roderoc/o Biblioteca Via Italo BuzziMercoledì 14-15Solbiatec/o Sala Consigliare Via C. BattistiGiovedì 16-17Uggiate TrevanoC/o Biblioteca Via Garibaldi, 12Lunedì 10-11

LEGA 12 - VALASSINACanzoVia Mornerino, 4Tel. 031 239975Fax 031 239979Da lunedì a venerdì9-12/14-17Barnic/o Bar SportGiovedì 9-10Caglioc/o Municipio P.zza Vittorio Emanuele, 101° e 3° lunedì del mese 10-11Civennac/o Municipio Sala Gandola1° mercoledì del mese10.45-12Lasnigoc/o Municipio P.zza Roma, 11° e 3° venerdì del mese 14-15Magreglioc/o Municipio Via AduaGiovedì 10-11Rezzagoc/o Municipio Via S. Valeria, 411° e 3° lunedì del mese 9-10Sormanoc/o Municipio Via Trieste, 141° e 3° lunedì del mese 11-12Valbronac/o Municipio Via Taverna, 3Martedì 9.30-11.30

LEGA 13 - SEPRIOMozzateVia C. Rosselli vicolo Annoni, 13Tel. 031 239955Fax 031 239959Da lunedì a venerdì9.00-11.30Pubblico Impiego1° e 3° martedì del mese14.30-17Carbonatec/o Municipio Via Don Zanchetta, 2Giovedì 9.30-11Limido Comascoc/o Centro Anziani Via RomaMartedì 14-15.30Locate Varesinoc/o Municipio Via Parini, 1Lunedì 15-17.30Giovedì 14-16

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