COMMISSIONE DISABILITA AUSL RIETI/ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO E TERZO SETTORE PROVINCIA DI RIETI...
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COMMISSIONE “DISABILITA’” AUSL RIETI/ASSOCIAZIONI VOLONTARIATO E TERZO SETTORE PROVINCIA DI RIETI
DISABILITA’:
ANALISI E PROSPETTIVE

QUESTO LAVORO, PER LA SUDDETTA COMMISSIONE, E’
STATO REALIZZATO DA:
SIG.RA LEONARDA BUONIASS. LA FARFALLA ONLUS
PROF. GIULIANO CARDONEPRESIDENTE COORDINAMENTO PROVINCIALE
RIETI ASS. DISABILI
PROF. ELENIO GIOVANNELLI; ARFH ONLUS
DOTT. MAURO RIZZETTO;ASD PARTECIPAZIONE

CON LA FATTIVA COLLABORAZIONE DI:
DOTT. QUIRINO FICORILLI
DIPARTIMENTO ISSTMI AUSL RIETI
DOTT. SSA ELEONORA MEZZALIRA
SERVIZIO MATERNO INFANTILE AUSL RIETI

CRITICITA’
Carenza degli interventi per la cura e
riabilitazione precoce

AZIONE
Rafforzamento degli interventi per la
cura, la riabilitazione precoce e la terapia
di mantenimento della persona con
disabilità, sia a carattere ambulatoriale
che a domicilio o presso i centri socio-
riabilitativi operanti sul territorio.

OBIETTIVI
Promuovere il possibile recupero delle funzioni lese, evitare l’ingravescenza delle
patologie croniche stabilizzate, evitare
l’istituzionalizzazione ed i ricoveri impropri dei disabili
gravi.

STRUTTURE COINVOLTE
Divisione Recupero e Riabilitazione Funzionale - Servizio Materno
Infantile – ADI e Protesica – D.S.M. – Centri di riabilitazione accreditati –
Cooperative di servizio, Associazioni. Nello specifico si
allegano i progetti formulati da: Associazione “LA FARFALLA ONLUS”
e dalla A. S. D. PartecipAzione.

TEMPIEntro 6 mesi definizione esatta delle
liste di attesa e dei fabbisogni di prestazioni, sulla base di Protocolli
condivisi con le Associazioni. Nel 2007 istituzioni di posti letto di
riabilitazione (ora totalmente assenti). Entro il 30 luglio 2006
valutazione e relative determinazioni riguardo alle specifiche progettualità
presentate.

CRITICITA’
Mancanza di un servizio Disabili Adulti

AZIONE
Istituzione di un
Servizio Disabili Adulti

OBIETTIVISeguire con organicità le problematiche e la presa in
carico dei disabili ultra18enni con disabilità fisica,
sensoriale e psichica, curando i necessari rapporti con le altre strutture A.S.L.
coinvolte

STRUTTURE COINVOLTE
Divisione Recupero e Riabilitazione Funzionale –
D.I.S.S.T.M.I. – ADI e Protesica – D.S.M. Associazioni. Nello
specifico si allega progetto formulato dall’Associazione ARFH, riguardo Centro Diurno e Centro
Residenziale (dopo di noi)

TEMPIEntro il 2006 definizione condivisa di
strutture, funzioni, competenze e organico dell’U.O. e della collocazione
di questo nell’organigramma e funzionigramma aziendale.
Entro il 30 luglio 2006 valutazione e relative determinazioni riguardo alle specifiche progettualità presentate.

CRITICITA’
Mancanza banca dati relativa alle situazioni di
disabilità

AZIONE Rilevazione e costruzione di un
archivio informatizzato degli invalidi
civili, ciechi civili e sordomuti e delle
persone con grave handicap (art. 3 co.
3 L. 104/92) presenti sul territorio
provinciale.

OBIETTIVI
Consentire una migliore impostazione degli interventi socio-sanitari ed un impiego più efficace delle risorse in quanto fondato sulla reale conoscenza dei bisogni e
delle caratteristiche dell’utenza.

STRUTTURE COINVOLTE
Medicina Legale – SI.CO. – S.E.D.O.P. – MMG – PLS –
Comuni.

TEMPI
Entro il 2006 la rilevazione delle persone con grave handicap (art. 3 co. 3 L.
104/92) ed almeno la definizione della metodologia e l’impostazione dei database
per la ricerca sugli invalidi civili.

CRITICITA’
Carenza informativa per la prevenzione degli
handicap in fase pre – peri e post natale.

AZIONE
Campagna di informazione e di
educazione sanitaria della popolazione
sulle cause e sulle conseguenze
dell'handicap, nonché sulla prevenzione
in fase preconcezionale, durante la
gravidanza, il parto, il periodo neonatale
e nelle varie fasi di sviluppo della vita, e
sui servizi che svolgono tali funzioni.

OBIETTIVI
Favorire l’educazione sanitaria della popolazione, in particolare delle giovani coppie, circa la necessità di eliminare i comportamenti
a rischio ai fini della prevenzione dell’handicap.

STRUTTURE COINVOLTE
Servizio Materno Infantile – Divisioni Ospedaliere –
U.R.P. – Comuni - Associazioni

TEMPI
Entro il 2006 ed a seguire con cadenza
annuale

CRITICITA’
Presenza di barriere architettoniche e mancanza di ausili per la facilitazione
all’accesso delle persone con disabilità motorie e/o
sensoriali

AZIONE
Agevolazioni e percorsi
preferenziali per
l’accesso ai servizi
sanitari.

OBIETTIVI
Rispondere ai bisogni peculiari delle persone con disabilità tenendo conto
degli svantaggi specifici in relazione alla mobilità, alla ridotta autonomia, alla
necessità di interventi personalizzati. Gli interventi dovranno riguardare gli
aspetti: edilizi e strutturali informatico/informativo, prenotazione prestazioni ambulatoriali e domiciliari,
ricoveri ospedalieri, riabilitazione e protesica

STRUTTURE COINVOLTE
Direzione Sanitaria – U.R.P. – Distretti – Divisioni
Ospedaliere – Patrimoniale e Tecnico, Associazioni. . Nello specifico si allega la nota formulata dall’Ente
Nazionale Sordomuti.

TEMPICostituzione entro 3 mesi di una Commissione ASL – Associazioni che definisca le problematiche e le fasi temporali per l’attuazione dei relativi interventi. Entro il 30
luglio 2006 valutazione e relative determinazioni riguardo alla nota specifica presentata.

PROSPETTIVE
ALLE ANALISI ESPOSTE
SONO SEGUITI INCONTRI
PER LA FORMULAZIONE DI
PROGETTUALITA’
OPERATIVE

ALCUNE REALTA’ DEL
TERZO SETTORE OPERANTI
SUL TERRITORIO

SI SONO CONSORZIATE PER
OTTIMIZZARE I LORO
INTERVENTI E OFFRIRE UNA
PROPOSTA ORGANICA E
COERENTE AI BISOGNI ESPRESSI

ASSOCIAZIONE PARTECIPAZIONE
CHE HA REALIZZATO E GESTISCE IL
SERVIZIO DI IPPOTERAPIA AD ELEVATA
INTEGRAZIONE SOCIO – SANITARIA E
SPORT EQUESTRI A FAVORE DI
PERSONE CON DISABILITA’
UNICO NEL TERRITORIO ED INSERITO A
PIENO TITOLO NEL PIANO DI ZONA 2006

ASSOCIAZIONE ARFH
ONLUS
CHE HA REALIZZATO E
GESTISCE UN CENTRO DIURNO
PER DISABILI ADULTI
UNICO NEL TERRITORIO

ASSOCIAZIONE
LA FARFALLA
SPECIALIZZATA IN
IDROTERAPIA E SPORT
ACQUATICI A FAVORE DI
PERSONE CON DISABILITA’

DANDO VITA A NUOVI PROGETTI
COME:
CENTRO SOCIO EDUCATIVO PER
LA FASCIA DELL’ETA’
EVOLUTIVA
CENTRO RESIDENZIALE PER
DISABILI ADULTI

I PROGETTI ATTUALMENTE
ESISTENTI VANNO
STABILIZZATI E POTENZIATI
QUELLI DI NUOVA
FORMULAZIONE VANNO
INIZIATI AL PIU’ PRESTO

SOLTANTO L’AZIONE SINERGICA DI
AUSL, PROVINCIA E COMUNI DEI
DISTRETTI SOCIO – SANITARI PUO’
DARE ALLE ORGANIZZAZIONI
TERRITORIALI LA FORZA DI ESPRIMERE
LE LORO POTENZIALITA’ A FAVORE
DELLE FASCE SOCIALI DEBOLI

LE NOSTRE CAPACITA’ OPERATIVE
IL NOSTRO RADICAMENTO SUL
TERRITORIO
IL DIALOGO CON LA POPOLAZIONE E
LA RAPPRESENTAZIONE DEI LORO
BISOGNI
LI STIAMO DIMOSTRANDO GIORNO
DOPO GIORNO

LA VOLONTA’ DI NON SOSTITUIRCI
ALLE STRUTTURE PUBBLICHE
NELL’OFFERTA DI RISPOSTE AI
BISOGNI DEL TERRITORIO
MA DI AGIRE IN PERFETTA ARMONIA E
SINCRONIA CON LE STESSE LO
ABBIAMO ALTRESI’ DIMOSTRATO

LO STESSO NON SI PUO’ DELLE
ISTITUZIONI CHE
PUR PRENDENDO INIZIATIVE
APPARENTEMENTE DEMOCRATICHE
IGNORANO LE FASI DI CONCERTAZIONE
CON I GRUPPI SOCIALI
COINVOLGENDOLI
SOLO A COSE FATTE

SOLLECITIAMO QUINDI POLITICI ED
AMMINISTRATORI A SOSTENERE GLI
ORGANISMI DEL “PRIVATO SOCIALE” CHE
ESPRESSIONE DEL TERRITORIO
PRESENTANO PROGETTUALITA’ E MODALITA’
OPERATIVE VOLTE ALLA COGESTIONE DEI
SERVIZI E NON ALLA LORO ESCLUSIVA
PRIVATIZZAZIONE

GRAZIE PER L’ATTENZIONE
PER LA COMMISSIONE:
LEONARDA BUONI
GIULIANO CARDONE
ELENIO GIOVANNELLI
MAURO RIZZETTO