Comitato di valutazione e valorizzazione dei...

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Treviso 22/24 febbraio 2016 Consiglio Generale Cisl Scuola 1 Comitato di valutazione e valorizzazione dei docenti Una opportunità per la crescita della comunità professionale? a cura di Mariella Spinosi

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Treviso 22/24 febbraio 2016 Consiglio Generale Cisl Scuola

1

Comitato di valutazione e valorizzazione dei docentiUna opportunità per la crescita della comunità professionale?

a cura di Mariella Spinosi

Il bonus e la professionalità docente

2

La questione della premialità con un bonus

rappresenta una novità della legge 107/2015

Il comitato di valutazione individua i criteri per

la valorizzazione dei docenti [comma 129 legge 107/2015]

… ma è una novità che rischia di destabilizzare la comunità professionale

Mariel

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osi

La premialità è divisiva

3

Eppure il

riconoscimento del

merito è qualcosa a

tutti dovuto

Quando si dice ―bonus‖ si pensa subito al ―no bonus‖

Human capital flight

Emigrazione verso paesi stranieri di persone

di talento o alta specializzazione professionale

Come far crescere e consolidare il nostro capitale professionale Mariel

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Rischio: no attractive

4

Della premialità si ha paura…… anche se sta dentro un principio costituzionale

Art. 34… ―I capaci e meritevoli, anche se privi di

mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti

degli studi‖

Perché non fa parte della nostra cultura diffusa

Le forzature sono pericolose

art 34

Mariel

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5

Ma non dobbiamo aspettare che qualcuno ci dica cosa fareAbbiamo dalla nostra parte un po’ di tempo e bisogna giocarlo al meglio

• Al termine del triennio 2016-2018, gli

uffici scolastici regionali inviano al

Ministero dell'istruzione, dell'università

e della ricerca una relazione sui

criteri adottati dalle istituzioni

scolastiche per il riconoscimento del

merito dei docenti ai sensi

dell'articolo 11 del testo unico di cui

al decreto legislativo 16 aprile 1994,

n. 297, come sostituito dal comma

129 del presente articolo.

USR

Le Istituzioni scolastiche definiscono i criteri

Mariel

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Sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministrodell'istruzione, dell'università e della ricerca, previo confronto con le parti sociali e lerappresentanze professionali, predispone le linee guida per la valutazione del merito dei docenti alivello nazionale.

Tali linee guida sono riviste periodicamente, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'università

e della ricerca, sulla base delle evidenze che emergono dalle relazioni degli uffici scolastici regionali.

Comitato tecnico scientifico

Rappresentanze professionali

Mariella Spinosi

L’avvio dell’anno scolastico 2015-2016 è stato caratterizzato

da azioni inedite ed onerose che hanno messo a dura prova

dirigenti e docenti:

• RAV

• Piani di miglioramento

• Piani triennali dell’offerta formativo

• Atto di indirizzo

• Organico potenziato

• Progettazione europea

• PON

• Anno di formazione dei neo assunti 7

Alla scuola si sta chiedendo tanto…

Mariel

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Il rischio è quello di rinviare…Il carico di tali questioni può indurre il dirigente a ritardare l’avvio delle attività del comitato di valutazione e a

non dare troppo peso all’individuazione dei ―criteri per la valorizzazione dei docenti‖.

È prevedibile immaginare che si aspetti l’erogazione effettiva delle risorse ed eventuali ulteriori

sollecitazioni a livello nazionale prima di affrontare la questione ―bonus‖

8

Tuttavia i dirigenti, prima o poi, si dovranno

interrogare sulle scelte più opportune da fare

anche per evitare malcontenti e contestazioni.

I docenti, da parte loro, si stanno già chiedendo

quali obiettivi devono raggiungere per poter

accedere alla premialità.

• Evitare a tutti i costi le conflittualità con il collegio privilegiando formule che

garantiscono a tutti un minimo di riconoscimento (distribuzione a pioggia)

• Destinare le risorse per la premialità ai docenti che da sempre si sono mostrati

volenterosi nel ―dare una mano‖ sul piano dell’organizzazione (soliti noti)

9

• Mettere in atto meccanismi assai complessi di distribuzione,

attraverso l’individuazione di pesi e misure (affidamento a

sistemi tecnico-burocratici).

• Assegnare il bonus ad alcuni insegnanti ritenuti bravi

(modello reputazionale)

• Pensare ad una equa distribuzione tra tutti i docenti che

nel triennio raggiungono una serie di obiettivi previsti nel

piano triennale o nel piano di miglioramento (soluzione

velleitaria, se non accompagnata da un ricerca seria) Mariella Spinosi

10

• Tutte le formule possono essere accettabili. Ma… è una questione di chi decide … cosa

• Ciò che fa la differenza non è tanto la formula applicata quanto piuttosto la partecipazione della

comunità professionale alla costruzione dei criteri

• La sfida è quella di trasformare – attraverso azioni di formazione, ricerca, collaborazione – una misura

che investe [in primo luogo] le responsabilità del dirigente scolastico, in una scelta collegiale e

condivisa.

Mariella Spinosi

11

• Sarebbero utile anche alcuni supporti sul

piano istituzionale

• Non della serie ―ti dico io come devi fare‖

• Ma azioni volte a costruire dentro la

comunità professionale percorsi di

riflessione, formazione, ricerca…

[Ma le scuole, da sole, fanno fatica a realizzarlo]

Mariel

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12

Rischi di un processo di accompagnamento random

A chi ci si deve affidare in assenza di linee comuni e chiare?

• Alle riviste • Agli ispettori

[sono necessarie linee comuni… intendersi sui significati]

Mariel

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osi• Alla rete, ai social…

13

Mancando una cultura sugli indicatori di professionalità…

Qualsiasi percorso potrebbe risultare in salita

Mariel

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Sono molti i cosiddetti esperti che ritengono che l’unica via da

adottare sia quella del sistema reputazionale perché (dicono)…

• È più in sintonia con lo spirito della riforma

• Risponde alle aspettative dei genitori e degli studenti

• Semplifica apparentemente il problema

• Soddisfa le sensibilità di alcune tipologie di dirigenti

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La proposta: un doppio livello di ricerca

Mariel

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pin

osiPercorso breve annuale

Cosa si può fare alla fine

dell’anno in corso

Percorso lungo triennale

Cosa si può fare nei tre anni

in attesa delle ―Linee guida‖

15

doc doc doc

Gen/Stud

GenEsterno DS

•La legge attribuisce molte responsabilità al

dirigente scolastico ed alcune al comitato di

valutazione

•Ci sono le scelte di fondo, i criteri da decidere,

gli indicatori e i descrittori da costruire che

diano conto di cosa si deve effettivamente

valorizzare

Comitato per l a va lutaz ione

In questo processo è importante che le scelte siano ―sensate‖ ed eque, soprattutto, che

facciano crescere la professionalità di tutti

Nell’anno 2015-2016 bisognerà decidere come usare le risorse per la premialità…Bisogna assegnare il bonus!

Mariella Spinosi

16

Ripartiamo dalla legge [commi 126, 127, 128 legge 107/2015]

126 Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso ilMinistero dell'istruzione, dell'università e della ricerca un apposito fondo, conlo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall'anno 2016, ripartitoa livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alladotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessitàdelle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischioeducativo, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e dellaricerca.

127. Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per lavalutazione dei docenti, istituito ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui aldecreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 delpresente articolo, assegna annualmente al personale docente una somma delfondo di cui al comma 126 sulla base di motivata valutazione.

128. La somma di cui al comma 127, definita bonus, è destinata a valorizzare ilmerito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogniordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria.

200 milioni annuidal 2016

Il DS Assegna una somma

Con motivata valutazione

Il Bonus è retribuzione accessoria

Mariella Spinosi

• Riusciamo a trasformare una misura, che mette in campo prevalentemente le responsabilitàdel dirigente, in una scelta collegiale e condivisa?

Come procedere, in questa prima fase, all’assegnazione del bonus?

DS

Ipotesi 1 Ipotesi 2

Mariella Spinosi

Non basta seguire procedure di buon senso• Una volta eletto, il comitato si insedia e procede all’individuazione dei criteri per la

valorizzazione del merito• I criteri vanno condivisi con l’intera comunità scolastica e resi pubblici nel sito della

scuola.• La necessità della pubblicazione dei criteri è legittimata dalla trasparenza dell’operato della

P.A. e dal fatto che tutti i docenti concorrono indistintamente ad essere destinatari dellavalorizzazione e ciascuno ha il diritto di conoscere quali siano gli obiettivi da raggiungere.

19Mariella Spinosi

Prima di usare le risorse per la premialità… [ipotesi 2]

1. Condividere quali sono gli aspetti,le imprese, gli impegni… da valo-rizzare [riferimenti al PdM, al RAV]

20

2. Stabilire quali sono le regole da seguire

3. Predisporre gli indicatori per la

rendicontazione delle azioni che

sono oggetto di premialità

Imprese individuali o di gruppo?

Mariella Spinosi

Quali ―imprese‖ valorizzare

Alla luce dell’analisi sullo stato dell’arte dell’istituzione scolastica, il comitato di valutazione puòriflettere, non tanto sulla quota percentuale del bonus, quanto sulla tipologia di ―imprese‖ davalorizzare (persone e/o gruppi) a partire dal RAV, PdM (ma anche dall’atto di indirizzo).

• Organizzazione

• Didattica

• Formazione

• Prospettive di miglioramento

• Soluzione di problemi della scuola

• Compensazione

Mariella Spinosi21

Come iniziare? Riflettere sullo stato dell’arte

Ci sono figure che hanno contribuito e stanno contribuendo al miglioramento della scuola con percorsiparticolarmente signidicativi…

Ci sono gruppi di docenti pronti ad impegnarsi su questioni importanti, mai affrontate fino ad ora…

della propria istituzione scolastica

Ci sono insegnanti particolarmente esperti su alcune tematiche e disponibili a confrontarsi con altridocenti (per gruppi di ricerca, di approfondimento didattico…)

Ci sono docenti (o gruppi di docenti) capaci di rispondere ai bandi per acquisire risorse, per avviareimprese …

Ecc.

In attesa che il processo di ricerca triennale sui criteri si concluda con ipotesi pensate e approvate dalla comunitàprofessionale [Indicatori di professionalità e/o Standard professionali] anche per l’anno in corso si devono trovaresoluzioni, seppur veloci, ugualmente condivise.

Riflettere su…

22Mariella Spinosi

Quali risultati si devono raggiungere per il bonus

Una volta individuate le ―imprese‖ da valorizzare, bisogna stabilire quali risultati devonoessere raggiunti e come devono essere rendicontati per l’assegnazione del bonus [regole]

• Si devono pensare a risultati

concreti, che non destino ambiguità

di interpretazione, che siano

facilmente leggibili…

Mariella Spinosi23

24

Il bonus a singoli, a gruppi, a progetti? [esempi*]

1. Un insegnante si sta dedicando ad apprendere esperimentare nuove tecniche di documentazione(registro elettronico, cloud, software specifici…] ed èdisposto ad elaborare un progetto per coinvolgere icolleghi, a coordinarli, ad accompagnarli e a monitorareil processo e gli esiti

Mariella Spinosi

* Cfr. anche R. Bortone, La valorizzazione dei docenti: un’operazione complessa, in ―Scuola e amministrazione‖, Dicembre 2015

2. Un insegnante, o un gruppo di docenti, si sta impegnando

nella progettazione di start up curvando l’insegnamento

verso l’utilizzo di tecnologie per l’orientamento al lavoro e

per la promozione dello spirito imprenditivo3. Un insegnante o più insegnanti si stanno specializzando

a rispondere a bandi nazionali ed europei ottenendo

risultati ottimi per l’istituto scolastico.

4. Un insegnante ha sperimentato una didattica innovativa,

l’ha documentata ed è disposto a coinvolgere, attraverso

un progetto, altri colleghi.

25

Descrizione sintetica Settori da controllare Indicatori da prevedere in

fase iniziale per ogni settore

Come rendere leggibile una buona ―impresa ― da valorizzare

Come facilitare la verifica del raggiungimento dei risultatiSi devono prevedere indicatori [che dipendono,però, dal tipo di impresa da valorizzare]

Tutti i risultati devono essere pensatiin maniera concreta e chiara

Un esempio [descrizione]

Un insegnante ha sperimentato una didattica

innovativa, l’ha documentata ed è disposto a

coinvolgere altri colleghi, attraverso un

percorso (progettuale) di ―contaminazione‖

In fase iniziale bisogna condividere e prevedere:

• Il significato di didattica innovativa

• Come deve essere documentata la proposta innovativa sperimentata

• L’attendibilità del progetto di ―contaminazione‖

• Più nello specifico

− Numero degli insegnanti da coinvolgere

− Tempo dedicato al progetto

− Tempo per il lavoro di coordinamento e di accompagnamento

− Numero delle azioni (da documentare) realizzate da ciascun

insegnante coinvolto

− Impatto sugli studenti (indicatori)

− Ecc.26

Settori da controllare

• Significato di didattica innovativa

• Collegamento al PdM [RAV, Atto Indirizzo PTOF…]

• Documentazione

• Contaminazione

27

Fare scelte con molta cautela

1. Se si distribuisce il bonus equamente nei tre ambiti (formazione, organizzazione e di-

dattica), si rischia che nell’ambito didattico non ci siano gli indicatori giusti [perché ci

vuole tempo per costruire standard]

2. Se si attribuisce a tutte e tre le

aree, pesi diversi, si rischia di

frantumare il bonus fino a farlo

diventare irrilevante

3. Se si privilegia, per esempio, l’ambito organizzativo, si rischia di valorizzare i soliti

docenti, ovvero le azioni che sono più facile al controllo

Mariella Spinosi

Come avviare la riflessione e il processoÈ importante seguire un percorso che permetta alla comunità professionale disentirsi parte attiva delle scelte

Mariella Spinosi

• Un gruppo di lavoro può mettere insieme i dati e

costruire una sintetica relazione

• da mettere a disposizione della comunità

professionale (sito dell’istituto, collegio dei docenti,

gruppo di miglioramento…)

[per far riflettere sullo stato dell’arte basta

riprendere in mano il RAV il PdM, l’atto di

indirizzo. il Pof triennale]

• L’input può partire dal dirigente

28

Come scegliere le imprese da valorizzare

Mariella Spinosi

• che sarà validato ed adottato dal comitato di valutazione, con un

passaggio informativo, se del caso, al collegio dei docenti 29

• Il Dirigente fa le sue proposte al comitato di valutazione

• anche sulla base della relazione del gruppo di lavoro e dopo

aver sentito l’orientamento del collegio.

• Il comitato di valutazione definisce uno schema di massima in

cui vengono elencate, in termini di priorità, le imprese (di

gruppo o singole) per la premialità e i criteri di rendicontazione

• Un gruppo di lavoro (potrebbe essere lo stesso che ha elaborato

la relazione sullo stato dell’arte) potrebbe produrre un

documento tecnico

Mariella Spinosi

• I docenti (o i gruppi dei docenti) coinvolti nel progetto di

valorizzazione presentano al dirigente la relazione/

documentazione attestante i risultati raggiunti

Come verificare i risultati

• Il dirigente la trasmette al comitato di valutazione

• che analizzerà la congruità rispetto al documento tecnico ed ai

criteri. Individuerà eventuali priorità (se del caso) da sottoporre

all’attenzione del DS

• che verranno resi pubblici nel sito della scuola

• Il DS, tenuto conto di quanto espresso dal comitato di valutazione,

predispone gli atti per l’assegnazione del bonus (ivi comprese le

motivazioni)

30

Mariella Spinosi

31

• La legge 107/2015 prevede un tempo di riflessione (un triennio)

attraverso un procedimento dal basso (Istituzioni scolastiche, USR,

Miur).

• Compito della scuola trasformare le indicazioni della legge in criteri

e dai criteri ricavare standard (indicatori) di qualità professionale

Mariella Spinosi

Da dove iniziare?

32

• … meglio se attraverso reti di scuole

• Fare in modo che la ricerca dei criteri

diventi un’azione collegiale e condivisa

• Avviare un percorso di ricerca-azione

Mariella Spinosi

33

• Legge 107/2015, art. 1, comma 129, p. 3

• DM 27 ottobre 2015, n. 850

C’è un presente

C’è una ricerca da sviluppare

C’è un passato• D.lgs 297/1994 n,, art. 448

• Contratto di lavoro 2006-2009 – Artt. 26 (funzione docente),

27 (profilo professionale). 28 (attività d’insegnamento)

• Documento originario ―buona scuola‖

• Documento ARAN 2004

• Studi europei di area francofona

Da quali documenti si deve partire? Non è facile, anche per via dei tanti riferimenti normativi non decaduti

Mariella Spinosi

Criteri per la valorizzazione dei docentiai sensi del comma 129, legge 107/2015, p. 3

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento

dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e

scolastico degli studenti;

b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in

relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e

dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della

collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e

alla diffusione di buone pratiche didattiche;

c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo

e didattico e nella formazione del personale.

Mariella Spinosi

Ci sono criteri indicati dal DM 850/2015 per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova [Articolo 4]

Il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente a verificare la padronanza degli

standard professionali da parte dei docenti neo-assunti con riferimento ai seguenti criteri:

• corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali,

disciplinari, didattiche e metodologiche, con riferimento ai

nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza e agli

obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti;

• corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali,

organizzative e gestionali;

• osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente

pubblico e inerenti la funzione docente;

• partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli

obiettivi dalle stesse previsti.

Mariel

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osi

35

3. Diligenza4. Comportamento nella scuola5. Efficacia dell'azione educativa e didattica6. Eventuali sanzioni disciplinari7. Attività di aggiornamento8. Partecipazione ad attività di sperimentazione9. Collaborazione con altri docenti e con gli organi della

scuola10. Rapporti con le famiglie degli alunni11. Attività speciali nell'ambito scolastico

Essa non si conclude con giudizio complessivo, né analitico, né sintetico e non è traducibile in punteggio.

1. Qualità intellettuali

2. Preparazione culturale e professionale [anche con riferimento a eventuali pubblicazioni]

12. Ogni altro elemento che valga a delineare le caratteristiche e le attitudini personali, in relazione alla funzione

docente

Ci sono anche i criteri per la valutazione del servizio del personale docente su richiesta [punto 5, comma 129 , Legge 107/2015 Riferimento all’art. 448, TU]

Mariel

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36

37

Articolo 26: Funzione docenteIntreccio tra dimensione individuale e collegiale

Riconferma delle competenze:

− disciplinari

− psicopedagogiche

− metodologico-didattiche

− organizzativo-relazionali e di ricerca

− documentazione e valutazionePartecipazione ad una pluralità di esperienze:

— Normale insegnamento

— Progettazione dell’offerta formativa

— Ricerca didattica

— Attività di aggiornamento e formazione in servizio (…)

Capacità di migliorare la professionalità attraverso un approccio

riflessivo che rimette in gioco le risorse cognitive ed emozionali

Articolo 27: Profilo professionale

Contratto di lavoro 2006-2009

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Articolo 28: Attività insegnamento

Modalità organizzative

— che siano espressione di autonomia progettuale

— che curino la promozione e il sostegno dei processi

innovativi e di miglioramento

Svolgimento delle attività didattiche:

— nel rispetto della libertà di insegnamento

— coerenti con i ritmi di apprendimento degli alunni

— con forme di flessibilità previste dall’autonomia

Obblighi di lavoro articolati in:

− attività di insegnamento

− attività funzionali alla prestazione di insegnamento

Contratto di lavoro 2006-2009

38

Mariella Spinosi

Il documento non è stato mai tradotto in norme giuridiche

Nel documento del 24 maggio 2004 si parlava di…

Ci sono alcuni importanti riferimenti storici Per esempio: gli esiti della commissione ARAN, Ministero, OOSS

Partecipazione ad attività di ricerca, formazione, innovazione

Svolgimento di attività di supporto all’organizzazione della scuola

autonoma

Spendibile ai fini dell’accesso a nuove professioni (dirigente

scolastico…)

Spendibile per funzioni connesse all’area della didattica

(dipartimenti, formatori, tutor…)

Crediti formativi

Mariel

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Crediti professionali

40

si ritornava a parlare di crediti…

•Professionali

CARD 3

CARD 1

Primo documento

Ne…

CARD 2

•Didattici

•Formativi

È il tempo dedicato alle azioni per migliorare l’organizzazione e lagestione della propria scuola. Ci sono attività istituzionali obbligatorie;progettuali come contributo al miglioramento; elettive come valoreaggiunto personale.

È il tempo dedicato alla propria formazione non necessariamente coincidentecon i corsi di formazione tradizionali e con le attività organizzate dallascuola di appartenenza. Ma anche il tempo dedicato al coordinamentodi percorsi formativi, ai gruppi di ricerca, alla formazione del personale…

È il tempo dedicato a migliorare la qualità dell’insegnamento, ma èanche la capacità di documentare le buone pratiche; la disponibilità alconfronto, a mettersi in discussione, a farsi osservare e ad offriresupporti agli altri

• Dare contributi nel lavoro di équipe

• Partecipare all’organizzazione e alla gestione scuola

• Impegnarsi nel rapporto con le famiglie e gli stakeholder

In altre parole… CREDITI PROFESSIONALI [organizzazione e gestione]

È prendersi cura della gestione della scuola

Mariella Spinosi 41

In altre parole… CREDITI FORMATIVI [aggiornamento e sviluppo professionale]

• Curare la propria formazione continua

• Mettersi a disposizione per migliorare i percorsi formativi a scuola

• Fare uso di nuove tecnologie

È prendersi cura della propria professionalità

Mariella Spinosi 42

In altre parole… CREDITI DIDATTICI [insegnamento e ambiente di apprendimento]

• Organizzare le situazioni e gli ambienti di apprendimento• Gestire e coinvolgere la classe nelle situazioni di apprendimento; osservare e valutare gli

studenti, secondo un approccio formativo• Essere disponibili a mettersi in discussione

È prendersi cura degli allievi e dell’insegnamento

Mariella Spinosi 43

• Sarebbe logico partire dalle indicazioni del p. 3 del comma 129

• Ma le indicazioni sono affastellate e creano problemi di sovrapposizione

• Potrebbe essere più semplice utilizzare la tripartizione degli ex crediti

• Si può costruire una tabella di corrispondenza tra quanto indicato nel punto 3 delcomma 129 e la tripartizione degli ex crediti

Mariella Spinosi 44

Prendersi cura della propria ed altrui professionalità

• Qualità dell'insegnamento

• Contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica

• Successo formativo e scolastico degli studenti

• Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo

• Responsabilità assunte nel coordinamento didattico

• Responsabilità assunte nella formazione del personale

• Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in

relazione al potenziamento delle competenze degli alunni

• Innovazione didattica e metodologica

• Collaborazione alla ricerca didattica alla documentazione e

alla diffusione di buone pratiche didattiche

Prendersi cura degli allievi e

dell’insegnamento

Aspetti dell’area della

DIDATTICA

Aspetti dell’area

FORMATIVA

Mari

ella

Spin

osi

Area

a)

Area

b)

Area

c)

Legge 107/2015, comma 129, p. 3 Ex Crediti

Prendersi cura della gestione

della scuola

Aspetti dell’area

ORGANIZZATIVA

Prendersi cura della propria ed altrui professionalità

Punti qualificanti del’area della didattica

1. Innovazione didattica e metodologica

2. Responsabilità assunte nel coordinamento didattico

3. Responsabilità assunte nella formazione del personale

Punti qualificanti dell’area della professionalità [organizzazione]

1. Contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica2. Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo3. Collaborazione alla ricerca didattica alla documentazione e alla diffusione di buone

pratiche didattiche

Punti qualificanti dell’area della formazione

Prendersi cura della gestione

della scuola

Prendersi cura degli allievi e

dell’insegnamento

1 . Qualità dell'insegnamento 2. Risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento

delle competenze degli alunni3. Successo formativo e scolastico degli studenti

Aspetti dell’area

DIDATTICA

Aspetti dell’area

ORGANIZZATIVA

Aspetti dell’area

FORMATIVA

Mariella Spinosi

I. Area delle competenze relative all’insegnamento (Didattica) a) Organizzare le situazioni di apprendimento

b) Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo

c) Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoro

II. Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica (Organizzazione) d) Lavorare in gruppo tra insegnanti

e) Partecipare alla gestione della scuola

f) Informare e coinvolgere i genitori

III. Area delle competenze relative alla propria formazione (Professionalità) g) Affrontare i doveri e i problemi etici della professione

h) Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali,

organizzative e formative

i) Curare la propria formazione continua

O r g a n i z z a z i o n e

Mariella Spinosi

48

1. Contributo al miglioramento

dell'istituzione scolastica

2. Responsabilità assunte nel

coordinamento organizzativo

3. Collaborazione alla ricerca

didattica alla documentazione e

alla diffusione di buone pratiche

didattiche

Indicatore 1

Indicatore 2

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Indicatore 1

Indicatore 2

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Indicatore 1

Indicatore 2

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Mariel

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pin

osi

Per ognuno dei 3 aspetti individuare gli indicatori

Indicatore 1

Indicatore 2

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Indicatore 1

49

1 . Innovazione didattica e

metodologica

2. Responsabilità assunte nel

coordinamento didattico

3. Responsabilità assunte nella

formazione del personale

Indicatore 1

Indicatore 2

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Indicatore 2

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5 Mariel

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osi

Per ognuno dei 3 aspetti individuare gli indicatori

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1 . Qualità dell'insegnamento

2. Risultati ottenuti dal docente o

dal gruppo di docenti in

relazione al potenziamento

delle competenze degli alunni

3. Successo formativo e

scolastico degli studenti

Indicatore 1

Indicatore 2

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Indicatore 1

Indicatore 2

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Indicatore 1

Indicatore 2

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Per ognuno dei 3 aspetti individuare gli indicatori

Mariel

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Strategie didattiche Gestione della classe

Sostegno personalizzato Contesto

Come si esplica la qualità dell’insegnamento? Un esempio

Utilizzo delle risorse didattiche

[Rivalutazione della centralità del lavoro d’aula]

Mariella Spinosi 51

[da Protocolli invalsi]

Ulteriore articolazione. Un esempio1. Strategie didattiche 2. Gestione della classe• strutturazione dell’insegnamento • gestione del tempo,

• interazione verbale • gestione delle attività

• sostegno all’apprendimento • organizzazione degli spazi

• feed-back, ecc. • ecc.

3. Sostegno personalizzato 5. Contesto• supporti • coinvolgimento degli allievi

• incoraggiamento, • rapporti interpersonali,

• attenzione alle differenze, inclusione, Bes… • osservazione della scena educativa

• utilizzo di strategie compensative • capacità di accompagnamento

• ecc.; • ecc

4. Utilizzo delle risorse didattiche• uso del web

• piattaforme

• libri e altri materiali

• LIM e altre tecnologie Mariella Spinosi52

[da Protocolli invalsi]

53

Rendere palesi i comportamenti da valorizzareMa quale cultura della documentazione abbiamo?

Nel nostro sistema scolastico manca

una vera cultura della documentazione

Non sono ottimizzate le potenzialità del

registro elettronico

C’è molta ritrosia nei confronti dei tanti

software per la didattica

Non si condividono abbastanza le pratiche

ben riuscite [anche perché non si è

capaci di documentarle adeguatamente]

Mariella Spinosi

Come rendere palesi i comportamenti da valorizzareUn esempio riferito alle ―strategie didattiche‖

54

a. Strutturazione dell’insegnamento

Azioni e/o comportamenti che rendono visibili e riproducibili le strategie didattiche

In quale maniera si può documentare ?[chi lo documenta…]

• ………………………………………………………………• ………………………………………………………………• ………………………………………………………………..

b. Interazione verbale

b. Sostegno all’apprendimento

• ……………………………………………………………….• ………………………………………………………………• ………………………………………………………………..

• ……………………………………………………………• ………………………………………………………....…• ……………………………………………………………..

d. Feed back

• ……………………………………………………………• ………………………………………………………………• ………………………………………………………….…..

Mariella Spinosi

Per accedere alla premialità

• È sufficiente che un insegnante sia un ―buon

insegnante‖?

55

• Oppure è importante che il

―buon insegnamento‖ abbia

una ricaduta sulla comunità

professionale?

Ma c’è prima una domanda di fondo

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Step Responsabilità

Criteri e indicatori [schema di massima]

Comitato valutazione al completo

Descrittori e rubriche [documento tecnico]

Gruppo di ricerca[espressione del collegio]

Validazione del documento tecnico

Comitato di valutazione [al completo o solo con la componente tecnica?]

Informativa [se del caso] Collegio dei docenti

Pubblicizzazione Albo [leggasi sito della scuola]

Chi fa cosa: in sintesi

Mariella Spinosi

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Step Responsabili

Raccolta documentazione Dossier

Insegnanti interessati

Validazione del dossier

Comitato di valutazione [sola componente tecnica?]

Valutazione del dossier Dirigente scolastico

Assegnazione Bonus Dirigente scolastico

Pubblicizzazione dei bonus assegnati [con motivazione]

Albo [leggasi sito della scuola]

Dopo i criteri, il bonus Mariella Spinosi

Le scuole devono essere aiutate. Come?

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• Il silenzio del Ministero [non si può tacere su una ―procedura‖ chenon è ancora implementata]

• I messaggi indiretti [per esempio, la scelta del dirigente scolasticocome membro esterno: interpretato, nel migliore dei casi, comeruolo prefettizio]

• Le letture opinabili [far coincidere la valorizzazione dei docenti conil ciclo della performance; dare indicazione sulle dimensioni diprofessionalità da privilegiare, ecc.]

Cosa va evitato

Mariella Spinosi

Le scuole devono essere aiutate. Come?

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• Un dialogo positivo con le rappresentanze delle parti sociali

• La condivisione di linee generali nel pieno rispetto delle autonomie

delle scuole

• Supporti che favoriscano la ricerca in rete [una interlocuzione in

itinere e momenti formativi di raccordo istituzionale]

• Chiarimenti sulla figura e sulle funzioni del membro esterno

[evitando di farlo coincidere con il dirigente della ―porta accanto‖,

dando la possibilità di accedere anche a docenti preparati]

Cosa va favorito

Mariella Spinosi

20 luglio 2015 a cura di Mariella Spinosi 60