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Cooperativa A.R.C.A. Gardone Val Trompia (Bs) COMITATO PROVINCIALE della CACCIA BRESCIA inventario archivio Carteggio (1940-1977) Serie (1953-1977) Provincia di Brescia Assessorato alla caccia e pesca

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  • Cooperativa A.R.C.A.

    Gardone Val Trompia (Bs)

    COMITATO PROVINCIALE della CACCIA BRESCIA

    inventario archivio

    Carteggio (1940-1977)

    Serie (1953-1977)

    Provincia di Brescia

    Assessorato alla caccia e pesca

  • COMITATO PROVINCIALE della CACCIA Brescia

    Intervento di riordinamento ed inventariazione

    dell’archivio (1940-1977)

  • Ambiente Ricerca Cultura Arte soc. Coop. a.r.l. via XX Settembre, 11 25063 Gardone Val Trompia, Bs. tel. 030/8911581 fax. 030/5100309 e-mail: [email protected] Equipe di lavoro coop. A.R.C.A.: Patrizia Alberti Roberto Ghizzardi Francesca Italiano Lucia Signori Patrizia Sotgiu Per la redazione dell’inventario è stato impiegato il software “Sesamo” - Regione Lombardia Servizio biblioteche e sistemi culturali integrati. Stampa aprile 2009. Gli operatori ringraziano per la collaborazione: Maria Luisa Bezzi Martini, Soprintendenza Archivistica per Lombardia; Roberto Grassi e Mirella Mancini, Regione Lombardia - Unità Organizzativa Beni Culturali; Giuseppe Pucillo Direzione Caccia e Pesca Provincia di Brescia, Graziella Pedretti, Direzione Area Cultura Comunità Montana di Valle Trompia, Massimo Galeri, Sistema Archivistico Comunità Montana di Valle Trompia; Amministratori e Personale della biblioteca e del Comune di Gardone Valle Trompia, in particolare Lorenzo Cattoni.

  • Sommario

    p. I Note di storia istituzionale

    p. V Note di storia dell’archivio

    p. VIII Descrizione complesso documentario

    p. XI Scheda descrittiva unità archivistica

    p. 1 Titoli 1940-1972

    p. 11 I - Comitato Provinciale della Caccia p. 13 II - Bilancio di Previsione p. 13 III - Conto consuntivo p. 14 IV - Servizio tesoreria p. 14 V - Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste p. 15 VI - Amministrazione Provinciale p. 16 VII - Sezione Provinciale Cacciatori p. 16 VIII - Introiti e proventi diversi p. 16 X - Regolamento organico del personale p. 17 XI - Stipendi e salari p. 17 XII - Personale amministrativo p. 18 XIII - Personale Guardiacaccia p. 20 XIV - Aspiranti guardiacaccia: domande di assunzione p. 22 XX - Assicurazione per R.C. motomezzi guardiacaccia e auto capoguardia p. 22 XXI - E.N.A.L. p. 22 XXIII - Spese di propaganda p. 23 XXIV - Stampati, cancelleria, posta, telegrafo, telefono p. 23 XXVI - Mobili e arredi p. 23 XXIX - Spese notarili e legali p. 23 XXX - Disposizioni di caccia p. 23 XXXI - Rapporti con enti p. 24 XXXII - Autorizzazioni p. 29 XXXIII - Detenzione selvaggina speciale p. 30 XXXIV - Caccia ai nocivi p. 33 XXXV - Appostamenti fissi p. 34 XXXVI - Zone di ripopolamento e cattura e zone “23” p. 51 XXXVII - Riserve private p. 62 XXXVIII - Calendario venatorio p. 64 XXXIX - Zona faunistica delle alpi p. 68 XLI - Informazioni ed affari diversi p. 71 XLII - Anticipazioni per piccole spese p. 72 XLIII - Centro coordinamento reg.le attività venatorie pp. lombarde p. 72 XLIV - Associazione Nazionale Uccellatori-Uccellinai p. 73 XLVI - Centro allevamento selvaggina p. 74 XLVII - Caccia controllata

  • p. 81 Titoli 1972-1977

    p. 93 I - Comitato Provinciale della Caccia p. 94 II - Commissione di Giunta p. 94 III - Commissione esami abilitazione venatoria p. 95 IV - Ministero Agricoltura e Foreste p. 96 V - Amministrazione Provinciale p. 96 VI - Amministrazione del Comitato p. 98 VII - Servizio di tesoreria p. 99 VIII - Revisori dei Conti p. 99 IX - Enti diversi p. 100 X - Associazioni venatorie p. 101 XI - Centro Coordinamento Regionale AA.VV. PP.LL. p. 103 XI - Regione Lombardia p. 104 XII - Personale amministrativo p. 105 XIII - Personale Guardiacaccia p. 107 XIV - Guardie venatorie p. 108 XV - Biblioteca-Museo p. 109 XVI - Manifestazioni venatorie p. 110 XVII - Calendario venatorio p. 111 XVIII - Piani di ripopolamento p. 113 XIX - Zone di Ripopolamento e cattura p. 115 XX - Riserve private p. 116 XXI - Appostamenti diversi p. 118 XXII - Autorizzazioni varie p. 119 XXIII - Nocivi e rapaci p. 120 XXIV - Consulenza legale p. 120 XXV - Contravvenzioni p. 123 XXVI - Automezzi p. 124 XXVII - Spese a calcolo p. 124 XXVIII - Zona Pianura p. 125 XXIX - Zona Alpi p. 126 XXX - R.P.A. “Alta Valle Camonica” p. 128 XXXI - R.P.A. “Alto Garda” p. 132 XXXII - R.P.A. “Adamello” p. 133 XXXIV - Informazioni ed affari diversi

    p. 135 Serie particolari 1957-1977

    p. 137 Oblazioni definite p. 159 Contravvenzioni concluse p. 159 Verbali di contravvenzione trasmessi alle Preture p. 183 Verbali di deliberazione p. 187 Mandati di pagamento

    p. 199 Serie registri 1953-1977

    p. 191 Protocolli degli esibiti p. 191 Registri delle presenze p. 192 Verbali di deliberazione p. 194 Verbali della Commissione esami abilitazione venatoria p. 195 Conti consuntivi p. 195 Libri Giornali p. 196 Partitari p. 196 Registri dei pagamenti extra p. 197 Registri delle contravvenzioni

  • p. 197 Ruolo degli assegni al personale p. 198 Rubriche delle contravvenzioni p. 198 Registri di detenzione selvaggina p. 199 Registri degli appostamenti fissi per capanni p. 199 Registri raccolta quote p. 200 Rubriche varie

    p. 201 Indici

    p. 203 Indici delle cose notevoli

    p. 205 Indici delle istituzioni

    p. 233 Indici delle persone fisiche e giuridiche

    p. 238 Indici dei toponimi

  • I

    Note di storia istituzionale

    Il Comitato Provinciale della Caccia “Con decreto del ministro è costituito, in ciascuna provincia, il Comitato provinciale della caccia, organo del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, con sede presso l’Ispettorato provinciale dell’agricoltura e con ordinamento autonomo [...]”. Così inizia l’articolo 82 del Regio decreto 5 giugno 1939 che, istituì in quell’anno, ma con decorrenza dall’anno successivo, il nuovo ente, nominato appunto Comitato Provinciale della Caccia. Esso ha avuto, fin dalla sua nascita, la peculiarità di dipendere in modo serrato dalle leggi in materia venatoria che, nel corso degli anni, ne hanno dettato la sua organizzazione interna, i suoi compiti, i suoi rapporti con altri enti. Le leggi quindi sono la principale fonte di studio per la definizione del breve ma intenso lavoro svolto dal Comitato provinciale della caccia di Brescia e così come dei Comitati di tutte le altre province d’Italia. Il Comitato, sia centrale con sede a Roma sia quelli periferici con sede in ogni provincia, si può dire sia il naturale erede di quelle Commissioni venatorie (sia centrale che provinciali), costituite con il regio decreto del 3 agosto 1928, dipendenti dal Ministero dell’Economia Nazionale. “La Commissione centrale venatoria”, cita l’articolo 1 della suddetta legge, “[...] è l’organo di consulenza tecnica per la pubblica amministrazione per quanto riguarda l’applicazione della legge sulla caccia, ed ha il compito di dare parere sui provvedimenti da emanarsi dal Ministro dell’economia nazionale in materia venatoria come sopra ogni questione che, in ordine alla stessa, le verrà dal ministro deferita per esame”. L’articolo 81 del Regio decreto 5 giugno 1939 recita in tal senso “presso il Ministero dell’agricoltura e delle foreste è istituito il Comitato centrale della caccia, il quale ha il compito di dare parere sui provvedimenti da emanarsi in materia di caccia e su ogni questione che, in ordine alla stessa, gli verrà dal predetto ministero deferita per esame”. Come si può notare a parte il cambio di denominazioni, il Comitato ha fin dai suoi esordi le stesse funzioni della vecchia Commissione. L’organizzazione interna dei primi comitati provinciali della caccia, la scelta dei suoi membri, la durata della loro carica, furono stabiliti dal decreto. Il Comitato, che al tempo doveva trovare sede presso il rispettivo Ispettorato provinciale dell’agricoltura, era così composto: la carica di presidenza spettava al capo dell’Ispettorato stesso, il presidente della sezione provinciale della Federazione Italiana della caccia occupava il posto di vice-presidente, e una serie di membri rappresentanti il mondo venatorio, l’ambiente agricolo e zoologico, il settore dell’ordine e della vigilanza facevano da cornice e ossatura allo stesso tempo. Il comitato così costituito doveva poi eleggere il proprio segretario. I membri potevano restare in carica tre anni al termine dei quali era possibile la loro riconferma. Fra i principali compiti del comitato, anch’essi precisamente delineati nel decreto legge, vi erano quello della vigilanza e della propaganda delle norme venatorie, quello della gestione del ripopolamento della selvaggina, e quello di dare pareri o fare proposte al ministero in merito a questioni e problematiche in materia di caccia. Il comitato, pur essendo, come già precedentemente detto, un organismo autonomo, si presentava di fatto costantemente vincolato da rapporti con altri enti (spesso così lontani dalle problematiche precipue di ogni singola provincia), primo fra tutti il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste; organizzazione, questa, in linea con l’iper-centralismo del periodo storico che si stava vivendo. Un cambiamento sostanziale nella organizzazione del comitato fu il D.P.R. del 10 giugno 1955 n. 987 sul “Decentramento di servizi del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste”. Esso caratterizzò una nuova strutturazione del Comitato provinciale della caccia (che continuò ad esistere con questo nome) all’insegna di una capacità decisionale più immediata ed efficace, dettata proprio dal decentramento dei servizi alle Province, le quali assunsero gran parte di quelle facoltà in materia di caccia che prima erano di esclusiva competenza ministeriale. “Con provvedimenti del presidente della Giunta provinciale è costituito in ciascuna provincia il Comitato provinciale della caccia, organo della provincia, con ordinamento autonomo” si indica nell’articolo 37. L’impostazione della composizione dei membri e dei compiti del nuovo comitato provinciale è all’apparenza simile a quella del 1940, ora però il presidente è un consigliere provinciale. Anche i compiti proposti nel nuovo decreto presidenziale ripercorrono la vecchia impostazione: vigilanza e propaganda delle disposizioni in materia venatoria, gestione del ripopolamento della selvaggina stanziale, pareri su concessioni e revoche di bandite e riserve di caccia, costituzione di zone di ripopolamento e cattura, pubblicazione del calendario venatorio, controllo e repressione degli abusi in materia di caccia e di

  • II

    uccellagione, anche mediante l’utilizzo di apposite guardie. Complessivamente si può dire che le funzioni del comitato restarono ancora prevalentemente consultive con la sola variante che dal 1955, però, a dare le direttive fu il presidente della Giunta provinciale, un ente perciò assai più vicino al territorio, oggetto di analisi, gestione e tutela, che non quel remoto Comitato centrale della caccia con sede nella capitale. Dal 1955 incominciò così quel lungo periodo di lavoro collaborativo tra i comitati provinciali della caccia e le Province di tutta Italia che durò oltre un ventennio fino alla cessazione dei comitati e all’assunzione di tutti i loro compiti da parte delle Province stesse. Collaborazione questa coadiuvata anche dalla scelta della sede del comitato che doveva essere proprio presso l’Amministrazione provinciale e dal funzionamento dei servizi di cassa e di revisione dei conti affidati rispettivamente alla tesoreria ed a un funzionario dell’Amministrazione stessa. La legge 2 agosto 1967, n. 799, ampliò le facoltà del Comitato conferendogli “compiti di più vasto respiro nella stessa sfera decisionale” 1 così come recita una relazione del segretario del Comitato provinciale della caccia di Brescia sul servizio di sorveglianza, riferendosi proprio alla legge in questione. Il Comitato (il cui presidente poteva essere o lo stesso presidente della Giunta Provinciale o un consigliere da lui delegato) poteva da quel momento, per esempio, deliberare in materia di concessione o revoca di bandite e riserve senza fermarsi al solo parere, dato, in precedenza, al Ministero e alla Provincia. La legge del 1967 istituì anche il nuovo regime di caccia controllata (esercizio venatorio soggetto a limitazioni di tempo, di luogo, di specie, di numero di capi di selvaggina stanziale protetta da abbattere) possibile in molte zone d’Italia ma obbligatorio nella zona delle Alpi (soggetta a controllo territoriale del Comitato provinciale della caccia di Brescia). Il regime era di gestione e vigilanza diretta del Comitato e questo portò a maggiori incombenze di sorveglianza da parte di questo organismo. Nel 1977, per opera del D.P.R. 24 luglio, n. 616, moltissime funzioni vennero delegate dallo Stato alle Regioni, le quali poterono da quel momento legiferare autonomamente in svariate materie, fra cui anche quella venatoria, con facoltà di sub-delegare l’esercizio di alcune attività a Province ed ad altri enti locali, e di sopprimere o istituire altri organismi preposti al funzionamento di una delle materie oggetto d’analisi nel decreto. I principi fondamentali ai quali dovettero attenersi le Regioni nell’emanazione delle proprie leggi venatorie furono però racchiusi nella più importante legge sulla caccia di quello stesso anno, la legge 27 dicembre 1977, n. 968, anche se, per quanto concernette la vita operativa dei comitati provinciali della caccia lombardi, essa fu di poco interesse poiché già con la Legge Regionale del 21 giugno 1977, n. 28 (“Norme per la protezione e la tutela della fauna e la disciplina dell’esercizio venatorio”) la Regione Lombardia, così come molte altre Regioni nello stesso anno, ai sensi dell’art. 117 della Costituzione Italiana, decideva della loro sorte: “Le funzioni amministrative in materia di caccia sono delegate alle Province [...]. Le funzioni delegate dalla presente legge alle province sono da esse esercitate a partire dal 1° gennaio 1978. Fino al 31 dicembre 1977 tali funzioni sono svolte dai comitati provinciali della caccia che vengono soppressi in pari data con trasferimento alla provincia del patrimonio e del personale” recitano gli articoli 3 e 46 della legge regionale suddetta, accennando ai compiti che avrebbero assunto le Province. La Regione Lombardia di fatto anticipò di poco il destino dei propri comitati poiché, di lì a pochi mesi, la già citata legge 27 dicembre 1977, n. 968 definì in modo inequivocabile la sorte dei comitati provinciali della caccia di tutta Italia, imponendo a tutte le Regioni l’adeguamento alle sue prescrizioni: “Le Regioni, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, emanano le norme in materia [...]. I dipendenti dei comitati provinciali caccia [...] passano ad ogni effetto giuridico ed economico alle dipendenze delle amministrazioni provinciali” (artt. 34 e 37).

    1 Archivio Comitato Provinciale della Caccia di Brescia, titoli 1972-1977, busta 41, fasc. 1.

  • III

    Comitato Provinciale della Caccia di Brescia

    Tutta la storia, dalla nascita alla soppressione, di tutti i comitati provinciali della caccia d’Italia, è la medesima anche per quello sorto a Brescia, con un’unica variante: quella appunto di essere sorto a Brescia. E questo non vuole essere un gioco di parole. Brescia in questo caso non identifica esclusivamente un diverso nome di una qualunque provincia, bensì il nome della provincia, per eccellenza, venatoria. Già molte pagine sono state spese nel tratteggiare i confini della storia della caccia nel bresciano, e tutte conducono ad un’unica evidente conclusione: Brescia, con le sue valli, la sua cultura venatoria, la sua gente, fin dalla preistoria si è sempre distinta come territorio fra i più attivi e appassionati dell’arte di Diana. Viene istintivo pensare dunque a che peso abbia avuto la presenza del Comitato provinciale della caccia (di seguito nominato C.P.C.) a Brescia, e a che quantità di lavoro si sia questi trovato ad affrontare nel corso degli anni. Il fondo documentario compreso nel suo archivio ce ne dà un assaggio: dal 1940 (ma con una predominanza di atti a partire dal 1955-56) al 1977 il C.P.C. di Brescia ha prodotto 116 faldoni contenenti quasi 900 unità fascicolari e 84 registri di diverse tipologie, e non è remota la possibilità che altro materiale possa ancora emergere dall’archivio di deposito della Provincia di Brescia in cui il fondo è stato conservato dalla sua cessazione al 2007. E non è solo la quantità degli atti ovviamente a delineare il carattere laborioso di questo organismo ma anche la loro tipologia: in poco più di vent’anni infatti esso si è trovato a dover organizzare per ben due volte l’assetto del proprio archivio, adattandolo sia alle leggi in vigore, sia alla vastità e all’eterogeneità del territorio di sua competenza. Ecco dunque la comparsa di due diversi titolari di classificazione, comprendenti titoli talvolta molto specifici, creati appositamente per la gestione di pratiche che in nessun altra parte d’Italia erano prodotte, si pensi al titolo XLVIII - Rivista Caccia Bresciana appartenente al primo titolario, per la gestione di questo periodico di cui si accennerà in seguito, o agli innumerevoli sottotitoli dedicati ciascuno ad ogni singola riserva privata o comunale sorta nella provincia, o al titolo XLVII Caccia controllata sorto presumibilmente dopo il 1967 con l’introduzione di questo regime di caccia (legge 2 agosto 1967, n. 799) che aumentò esponenzialmente la produzione di carte, per la obbligatorietà della sua attuazione nella Zona delle Alpi di pertinenza anche del C.P.C. di Brescia. La storia del C.P.C. di Brescia è permeata perciò, come è ovvio che sia, di peculiarità che nessun altro comitato ha certamente avuto, accentuate però dalla estensione e diversità del territorio da tutelare e gestire e dalla tradizione venatoria della sua gente. Per questi motivi la costante collaborazione con la Provincia (nelle sedi della quale si è stanziato da subito il C.P.C. di Brescia), oltre che obbligatoria per assolvimento delle imposizioni normative, è stata necessaria, anche se non sempre priva di dubbi e perplessità da parte di tutti e due gli enti nonostante la apparente chiarezza esplicativa delle leggi che via via ne hanno condizionato i rapporti. E’ in questo ambito che si collocano dunque gli interrogativi sorti nel tempo sulla natura giuridica del Comitato, visibili per esempio nella lunga vicenda della gestione dei guardiacaccia (sorti come dipendenti del comitato, poi assunti dalla Provincia, poi di nuovo di competenza del Comitato, poi un po’ del Comitato un po’ della Provincia, poi di nuovo solo della Provincia, e con essi la loro gestione economica, il loro inquadramento e trattamento giuridico) e del personale in genere (sempre troppo scarso rispetto alle esigenze) e in molti altri interrogativi che nel tempo sono sorti e sono stati dipanati, non senza difficoltà. A scapito di pochi dubbi, molte furono invece le certezze che condussero alla creazione di quelle che divennero caratteristiche peculiari del C.P.C. di Brescia: si enumerano a titolo di esempio la nascita della rivista Caccia Bresciana nel 1969 che evidenzia il dinamismo creativo dei suoi membri oltre che la costante volontà di edurre il popolo degli appassionati di caccia e non solo: “[...]al di là del costo della pubblicazione periodica - si legge in una delibera del 10 aprile di quell’anno, nella quale viene approvata la stampa del periodico - giova sia sul piano tecnico, che organizzativo e morale, stabilire un rapporto tra il Comitato e i cacciatori”2; l’edizione del volume Analisi ecologica e faunistico-venatoria del provincia di Brescia: lineamenti per una pianificazione, del 1975 in collaborazione con il Laboratorio di Zoologia applicata alla caccia, nel quale si evince lo studio attento e la passione degli ideatori e dei compositori nei confronti della materia e del diversificato territorio faunistico della provincia; per non parlare infine dell’istituzione nel 1972 di un ufficio stampa preposto ai servizi di pubblicazione degli innumerevoli comunicati, resoconti e relazioni del Comitato. Come già precedentemente detto il C.P.C. di Brescia venne a conoscenza del termine del suo mandato con la Legge Regionale del 21 giugno 1977, n. 28. Nella riunione del Comitato del 19 dicembre dello stesso anno tra gli ordini del giorno si legge: “Legge Regionale 21 giugno 1977, n. 28: soppressione del Comitato

    2 Archivio Comitato Provinciale della Caccia di Brescia, serie particolari, Verbali di deliberazione, busta 2, fasc. 1.

  • IV

    provinciale della caccia e conseguenti determinazioni” 3, nella quale il Comitato prese effettivamente atto dell’imminente cessazione dei suoi compiti conferendo al proprio Presidente l’assolvimento delle ultime incombenze prima di consegnare tutte le proprie mansioni alla Provincia, che divenne da quel momento garante principale del buon funzionamento di una disciplina così articolata e pulsante nel territorio di sua competenza, nel quale ogni anno migliaia di cultori, da sempre, attendono impazienti il via della loro stagione preferita, quella venatoria.

    Fonti archivistiche Archivio Comitato Provinciale della Caccia di Brescia. Fonti bibliografiche G. Finadri, L. Leporati, M. Spagnesi, Analisi ecologica e faunistico-venatoria della provincia di Brescia: lineamenti per una pianificazione, Brescia 1975; C. Sabatti, La caccia nel Bresciano dagli albori della storia alla metà del ‘900, Com&Print, Brescia 2002, p. 138-151; Federazione Italiana della Caccia, La caccia: tutela dell’ambiente, legislazione e tecnica venatoria, Dero-Vallardi Edizioni periodiche, Roma 1979, pp. 373-391. Fonti legislative R.D. 3 agosto 1928, n. 1997, “Riforma della legislazione sulla caccia”; R.D. 5 giugno 1939, n. 1016, “Testo unico delle norme per la protezione della selvaggina e per l’esercizio della caccia”; D.P.R. 10 giugno 1955 n. 987, “Decentramento di servizi del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste”; L. 2 agosto 1967, n. 799, “Modifiche al testo unico delle norme per la protezione della selvaggina e per l’esercizio della caccia, approvato con regio decreto 5 giugno 1939, n. 1016 e successive modifiche”; D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616, “Attuazione della delega di cui all’art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382”; L.R. 21 giugno 1977 n. 28, “Norme per la protezione e la tutela della fauna e la disciplina dell’esercizio venatorio”; L. 27 dicembre 1977 n. 968, “Principi generali e disposizioni per la protezione e la tutela della fauna e la disciplina della caccia”. 3 Archivio Comitato Provinciale della Caccia di Brescia, serie registri, Verbali di deliberazione, Registro 12.

  • V

    Note di storia dell’archivio del Comitato Provinciale della Caccia di Brescia L’Archivio Storico della Caccia di Gardone Valle Trompia Il 29 settembre 2007 a Gardone Val Trompia vennero inaugurati l’Archivio Storico della Caccia ed il Museo delle armi e della tradizione armiera, collocati nella storica Villa Mutti-Bernardelli, già sede della biblioteca comunale. L’idea di fondare un archivio storico che raccogliesse testimonianze venatorie pone le sue radici già nel 2001, nella programmazione triennale della Provincia di Brescia. Nel novembre 2002 per conto dell’Assessorato alla caccia, pesca sport e tempo libero della Provincia di Brescia fu redatta una Relazione sul progetto di fattibilità inerente all’istituzione di un archivio storico nazionale della caccia centro di documentazione, studio e biblioteca. Da queste poche righe si può chiaramente già evincere il carattere nazionale che avrebbe dovuto avere l’archivio storico in questione. Nel 2005, a seguito di un accordo di programma tra Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune di Gardone Val Trompia, Comunità Montana di Valle Trompia, venne scelta come sede futura di collocazione del nascente archivio la già citata Villa Mutti-Bernardelli, nella quale furono, nello stesso anno, avviati i lavori di restauro e risanamento conservativo. Contemporaneamente presero avvio i lavori di progettazione e gestione del costituendo Archivio Storico della Caccia (di seguito nominato ASC). Il Comune di Gardone Val Trompia, quale ente gestore dell’archivio, incaricò infatti la Cooperativa A.R.C.A. di Gardone Val Trompia di programmare le linee operative per l’avvio delle attività; tra ottobre 2005 e gennaio 2006, la stessa tracciò progetto e piano operativo per un primo censimento di ASC. Data la natura così particolare di ASC, che non nacque con un patrimonio già presente né a seguito di donazioni o acquisizioni di materiale documentario o d’altro genere, il censimento fu concepito come prima necessaria attività del costituendo archivio al fine di avere una panoramica, seppur circoscritta, del potenziale patrimonio documentario su cui l’istituto avrebbe potuto operare in futuro. Questo censimento, condotto da febbraio a luglio 2006, interessò (mediante ricerca in banche dati inventariali o mediante sopralluoghi diretti in archivio) gli archivi storici comunali dei Comuni aderenti al Sistema Archivistico della Comunità Montana di Valle Trompia e gli archivi storico e di deposito della Provincia di Brescia, presso la quale emerse il fondo del Comitato Provinciale della Caccia. Sempre nell’ambito di questo primo censimento, venne rilevata anche la presenza di associazioni venatorie e ambientaliste nel territorio e la potenziale esistenza di fondi documentali di loro competenza; questo al fine di istituire e sviluppare un istituto che affrontasse la questione della caccia con un’angolazione di carattere scientifico. Venne perciò richiesta a tutte le realtà coinvolte la disponibilità a collaborare in futuro. Fin da subito infatti si auspicò e si adottò un approccio che tenesse conto naturalmente delle peculiarità e delle diverse posizioni, ma con l’intento di affrontare le molteplici e differenti problematiche collegate alla caccia senza limitare la materia ad una dimensione esclusivamente folckloristica, di apologia o pregiudiziale. La risposta da parte dei soggetti interpellati fu in tal senso positiva. L’evidenza dell’esistenza del fondo venatorio autonomo del Comitato Provinciale della Caccia portò nel febbraio 2007 all’elaborazione di un progetto di riunificazione, riordinamento ed inventariazione dell’archivio stesso, previo trasferimento nella nuova sede, ormai restaurata, di ASC, il quale fu compiuto nel luglio 2007. Nel corso dello stesso anno la cooperativa A.R.C.A., appaltatrice del servizio di gestione dell’Archivio Storico della Caccia, concepì le Linee guida per il progetto di gestione, nelle quali mise in evidenza principi e criteri d’intervento, attività, modalità operative, logistica, ambiti di documentazione, livelli di integrazione con altre realtà culturali, servizi proposti alla comunità, forma giuridica e organigramma del costituendo archivio; in pratica fu circoscritta la fisionomia della nuova realtà culturale che andava definendosi. ASC prese così concretezza, distinguendosi come un centro di servizi, un istituto preposto alla conservazione e implementazione di fondi documentali e librari, alla conservazione di banche dati su supporti informatici, all’affiancamento e consulenza in casi di consultazioni e ricerche, alla consulenza per interventi di catalogazione di beni librari e reperti di cultura materiale, alla promozione delle attività svolte e del patrimonio acquisito mediante apertura al pubblico e partecipazione ad iniziative ad hoc. Sempre nel 2007 fu attuato il secondo censimento venatorio, con le stesse metodologie di intervento del primo, indirizzato questa volta agli archivi storici comunali dei Comuni aderenti al servizio archivistico di Valle Sabbia. Il secondo censimento fu realizzato nell’ambito del progetto Sistema Integrato dei Beni Culturali ed Ambientali (SIBCA) della Valle Trompia, programma che comprese diversi interventi di salvaguardia e valorizzazione di patrimoni archivistici locali e fu sostenuto anche con il contributo della Fondazione Cariplo.

  • VI

    Frattanto la Provincia di Brescia donava ad ASC il fondo del pittore e illustratore bresciano Gian Battista Bertelli, composto da fotografie, diapositive, disegni, cartoline realizzati o collezionati dal Bertelli nel corso della propria vita, inerenti la paesaggistica bresciana, la materia venatoria ed altre tematiche sociali e ambientali di rilevante interesse culturale. Dopo la già citata inaugurazione del settembre 2007, ASC, dopo un accordo convenzionale tra Comune di Gardone Val Trompia e Comunità Montana di Valle Trompia, dall’aprile 2008 entrò a far parte del Sistema Archivistico di Valle, inserendosi così in una struttura territoriale già ben consolidata capace di offrirgli maggiori opportunità logistiche e progettuali. Nel corso dello stesso anno e nella prima metà del 2009 furono realizzati, sempre nell’ambito delle attività di gestione del sistema archivistico per il 2008-2009, il terzo censimento venatorio nei comuni appartenenti alla Comunità Montana del Sebino Bresciano, un elenco di consistenza di tutto il materiale presente nel fondo Bertelli e l’intervento di pulizia, riordino ed inventariazione del fondo del Comitato Provinciale della caccia di Brescia, per le specifiche operative del quale si rimanda al capitolo seguente. Il fondo del Comitato Provinciale della Caccia di Brescia Come precedentemente detto, nel corso del 2006 venne effettuata negli archivi storico e di deposito della Provincia di Brescia una rilevazione della presenza di materiale venatorio, nella quale emerse l’esistenza del fondo del Comitato provinciale della caccia di Brescia, che subito si caratterizzò per la sua natura giuridica autonoma. Nel 2007, nell’ambito della progettazione di riunificazione, riordinamento ed inventariazione dell’archivio del Comitato per la sua possibile dislocazione nell’Archivio Storico della Caccia di Gardone Val Trompia, venne redatta una analisi del fondo così come censito nel sopralluogo. Nella relazione emerse che il fondo giaceva dislocato in due sedi: la parte più cospicua conservata presso i locali dell’Assessorato Caccia e Pesca della Provincia di Brescia e mai stata sottoposta ad alcun intervento di riordino e inventariazione (ad oggi 116 faldoni e oltre 84 registri); alcune serie di registri depositate invece presso l’Archivio Storico della Provincia e già riordinate e inventariate (n. 49 registri). Ai sensi del decreto legislativo 22/01/2004, n. 42, art. 20 e 30 riguardanti l’organicità e completezza dei fondi ed il divieto di smembramento degli stessi il primo problema risultò quello quindi di riunificare il materiale documentario; questione tuttora irrisolta anche di fronte ad un nota della Soprintendenza Archivistica (05/03/2007 – prot.0001018) inerente la ricomposizione del fondo documentario presso l’Archivio Storico della Caccia. Nel luglio 2007, in seguito ad accordi con Provincia e Soprintendenza Archivistica per la Lombardia, il fondo seppur non integro del Comitato raggiunse la già citata Villa Mutti-Bernardelli di Gardone Val Trompia, andando così a costituire il primo complesso documentario dell’allora nascente Archivio Storico della Caccia. Prima della inaugurazione della nuova sede, avvenuta nel settembre 2007, il fondo fu sottoposto ad un intervento di schedatura e riassetto fisico del materiale, al termine del quale furono rinvenuti due differenti titolari di classificazione degli atti, scritti rispettivamente su un foglio e su un quadernetto, relativi agli anni 1956-1972 il primo e 1972-1977 il secondo. Gli interventi di pulizia, riordino e redazione dell’inventario furono condotti a partire dall’estate 2008, nell’ambito della gestione dei servizi del Sistema Archivistico di Valle Trompia, nel quale ASC fu inserito dall’aprile 2008. Nel fondo documentale del Comitato si parla raramente d’archivio, ma da quelle sporadiche volte in cui ciò accade se ne intuisce la considerevole importanza. Nel 1956, per esempio, in occasione del passaggio tra la vecchia gestione ministeriale e quella provinciale, avvenne la consegna redatta con verbale ufficiale, tra il presidente uscente e quello entrante, del materiale dell’archivio. Il carteggio elencato appare già di notevole consistenza ma molto di esso non è stato rinvenuto effettivamente nell’attuale fondo, il che avvalorerebbe l’ipotesi già in precedenza fatta sulla presenza di altro materiale nei depositi provinciali. Nel 1961 “l’ufficio del Comitato abbisogna di un mobile per l’archivio delle pratiche, che sono aumentate in modo considerevole”4, si legge in un verbale di seduta di quell’anno. E ancora nel 1970 venne richiesta all’Amministrazione Provinciale la disponibilità di nuovi uffici per il Comitato e, tra i motivi che inducono

    4 Archivio Comitato Provinciale della Caccia di Brescia, titoli 1940-1972, busta 8, fasc. 1.

  • VII

    tale petizione, emerge anche “la necessità di poter disporre di un archivio”5. L’archivio dunque, se non fra le prime, è compreso comunque tra le esigenze necessarie per una corretta gestione del servizio. Fonti archivistiche Archivio Comitato Provinciale della Caccia di Brescia. Fonti documentarie Provincia di Brescia. Assessorato alla caccia, pesca sport e tempo libero, Relazione sul progetto di fattibilità inerente all’istituzione di un archivio storico nazionale della caccia centro di documentazione, studio e biblioteca, a cura di Franco Robecchi, 2002; Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune di Gardone Val Trompia, Comunità Montana di Valle Trompia, Restauro e risanamento conservativo della Villa Mutti Bernardelli a Gardone Val Trompia quale sede del Museo delle armi e dell’Archivio storico della caccia, 2005; Comunità Montana di Valle Trompia – Sistema Archivistico, Linee operative per l’inizio delle attività Archivio Storico della Caccia di Gardone Val Trompia, 2005; Cooperativa A.R.C.A., Progetto per il Primo Censimento dell’Archivio storico della Caccia di Gardone Val Trompia, 2005; Cooperativa A.R.C.A., Piano Operativo per il Primo Censimento dell’Archivio storico della Caccia di Gardone Val Trompia, 2006; Cooperativa A.R.C.A., Linee guida per il progetto di gestione, 2007; Cooperativa A.R.C.A., Progetto di riordinamento dell’archivio del Comitato Provinciale della Caccia - Brescia, 2007. 5 Archivio Comitato Provinciale della Caccia di Brescia, titoli 1940-1972, busta 2, fasc. 12.

  • VIII

    Descrizione generale del complesso documentario

    L’analisi dell’archivio, seppur non di eccessiva consistenza (ad oggi conta 116 faldoni di materiale tra carteggio e serie e 84 registri), presentò fin da subito svariate specificità. La prima fu proprio relativa alla natura giuridica ed agli ambiti di competenza così specifici del Comitato provinciale della caccia, un ente vissuto sì per pochi decenni (1940-1977), ma vincolato fortemente alle leggi in materia venatoria e soprattutto a rapporti di dipendenza da altri enti maggiori, tali da creare spesso incertezza tra la fine nelle competenze degli uni e l’inizio di quelle del Comitato. Un’altra riguardò specificatamente l’ordinamento dei carteggi d’archivio e l’utilizzo dei due titolari. Questi infatti furono applicati in modo costante e corretto su quasi tutti gli atti, creando due macro-sezioni, entrambe ordinate in serie aperta, che si distinsero per i diversi titoli e sottotitoli impiegati6. Presumibilmente nel 1974 venne intrapreso un tentativo di riordino di parte del materiale: i primi titoli del secondo ordinamento contenevano infatti camicie originarie e atti del primo ordinamento, successivamente inseriti in camicie del secondo. L’operazione però non riguardò né l’intera sezione (solo pochi titoli) né l’intero arco cronologico del primo ordinamento, bensì una piccola parte del carteggio dalla fine degli anni Sessanta al 1974 circa. Questo carteggio fu ricomposto nei due titolari secondo l’originaria formazione. Altre camicie del secondo ordinamento completavano poi l’assetto dei documenti dal 1975 circa al 1977. Un’altra singolarità riguardò le serie: svariate buste di documentazione omogenea furono infatti organizzate in serie pluriennali, pur essendo presenti nei due criteri di ordinamento segnature specifiche; un esempio in tal senso è quello delle contravvenzioni venatorie trovate composte in serie, pur essendo presenti in titoli specifici dei due titolari. La documentazione, per la sua natura fortemente seriale, per la considerevole quantità degli atti e per la frequente consultazione da parte degli addetti alla materia, ha assunto al propria definitiva fisionomia dal 1957 al 1977. L’archivio del Comitato Provinciale della caccia di Brescia si trova articolato in quattro diverse sezioni. Sezione Carteggio 1940-1972 La prima sezione comprende 48 titoli in serie aperta, suddivisi in sottotitoli, dal 1940 (origine del Comitato) al 1972 (cambio di titolario). La parte preponderante del carteggio inizia però nel 1956 e molti titoli sono privi di documentazione. E’ da segnalare inoltre una segnatura diversa per gli sporadici atti degli anni Quaranta e Cinquanta, attestante la presumibile presenza di un diverso titolario (antecedente quindi a quello del 1956-1972), in alcun modo ricostruibile sia per scarsità della documentazione, sia per l’inserimento degli atti in fascicoli titolati, appartenenti al titolario oggetto della presente analisi. I titoli di questa sezione sono: I - Comitato Provinciale della Caccia, II - Bilancio di Previsione, III - Conto consuntivo, IV - Servizio tesoreria, V - Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, VI - Amministrazione Provinciale, VII - Sezione Provinciale Cacciatori, VIII - Introiti e proventi diversi, IX - Contributi straordinari a pareggio del bilancio, X - Regolamento organico del personale, XI - Stipendi e salari, XII - Personale amministrativo, XIII - Personale Guardiacaccia, XIV - Aspiranti guardiacaccia: domande di assunzione, XV - Rapportini giornalieri: svolgimento servizio vigilanza guardiacaccia, XVI - I.N.P.S. - C.P.D.E.L., XVII - I.N.A.D.E.L., XVIII - I.N.A. Casa,

    6 I termini titolo e sottotitolo non compaiono mai nelle procedure di gestione dell’archivio né sono mai stati rinvenuti in alcun atto; ma si ritiene in ogni caso opportuno averli adottati per definire e sottolineare l’esistenza e l’applicazione di un criterio di gestione documentale.

  • IX

    XIX - I.N.A.I.L., XX - Assicurazione per R.C. motomezzi guardiacaccia e auto capoguardia, XXI - E.N.A.L., XXII - Imposte e tasse, XXIII - Spese di propaganda, XXIV - Stampati, cancelleria, posta, telegrafo, telefono, XXV - Abbonamenti a riviste, XXVI - Mobili e arredi, XXVII - Processi verbali, XXIX - Spese notarili e legali, XXX - Disposizioni di caccia, XXXI - Rapporti con enti, XXXII – Autorizzazioni, XXXIII - Detenzione selvaggina speciale, XXXIV - Caccia ai nocivi, XXXV - Appostamenti fissi, XXXVI - Zone di ripopolamento e cattura e zone “23”, XXXVII - Riserve private, XXXVIII - Calendario venatorio, XXXIX - Zona faunistica delle alpi, XL - Servizio di vigilanza, XLI - Informazioni ed affari diversi, XLII - Anticipazioni per piccole spese, XLIII - Centro coordinamento reg.le attività venatorie pp. lombarde, XLIV - Associazione Nazionale Uccellatori-Uccellinai, XLV - Mostre e fiere, XLVI - Centro allevamento selvaggina, XLVII - Caccia controllata, XLVIII - Rivista Caccia Bresciana. Sezione Carteggio 1972-1977 Questa sezione comprende 34 titoli anch’essi, come nella precedente sezione, in serie aperta, dal 1972 al 1977; anche in questo caso per alcuni di essi è da constatare la quasi totale assenza di documentazione. Quasi tutti i titoli presenti sono a loro volta suddivisi in sottotitoli (in alcuni casi contraddistinti anche da lettere alfabetiche). E’ da segnalare la presenza del titolo XI ripetuto due volte, ma riferibile a materie diverse: il primo (nato e conclusosi nell’anno 1972) è infatti relativo ai rapporti con il Centro Regionale Studi e Coordinamento delle Attività Venatorie delle Province Lombarde, e il secondo, con atti a partire dal 1973 fino al 1977, riguardante i rapporti con la Regione Lombardia. E’ possibile che le funzioni del predetto centro siano poi state assunte dalla Regione Lombardia, il che dimostrerebbe la creazione di un nuovo titolo numerato come il primo, posto in sequenza ad esso ma con materiale cronologicamente consecutivo. I titoli impiegati sono: I - Comitato Provinciale della Caccia, II - Commissione di Giunta, III - Commissione esami abilitazione venatoria, IV - Ministero Agricoltura e Foreste, V - Amministrazione Provinciale, VI - Amministrazione del Comitato, VII - Servizio di tesoreria, VIII - Revisori dei Conti, IX - Enti diversi, X - Associazioni venatorie, XI - Centro Coordinamento Regionale AA.VV. PP.LL., XI - Regione Lombardia, XII - Personale amministrativo, XIII - Personale Guardiacaccia, XIV - Guardie venatorie,

  • X

    XV - Biblioteca-Museo, XVI - Manifestazioni venatorie, XVII - Calendario venatorio, XVIII - Piani di ripopolamento, XIX - Zone di Ripopolamento e cattura, XX - Riserve private, XXI - Appostamenti diversi, XXII - Autorizzazioni varie, XXIII - Nocivi e rapaci, XXIV - Consulenza legale, XXV – Contravvenzioni, XXVI – Automezzi, XXVII - Spese a calcolo, XXVIII - Zona Pianura, XXIX - Zona Alpi, XXX - R.P.A. “Alta Valle Camonica”, XXXI - R.P.A. “Alto Garda”, XXXII - R.P.A. “Adamello”, XXXIII, XXXIV - Informazioni ed affari diversi. Sezione Serie pluriennali 1957-1977 Questa sezione comprende il carteggio ordinato in origine in serie aperta, poiché composto varcando le cesure temporali dei due titolari, pur essendo, in vari casi, organizzate con atti posti in camicie titolate appartenenti cronologicamente ad essi. Le serie conservate sono: Oblazioni definite, Contravvenzioni concluse, Verbali di contravvenzione trasmessi alle Preture, Verbali di deliberazione, Mandati di pagamento. Sezione Serie registri 1953-1977 Questa sezione comprende le serie dei registri, creati e conservati anch’essi in modo separato dal restante carteggio. I registri presenti sono: Protocolli degli esibiti, Registri delle presenze, Verbali di deliberazione, Verbali della Commissione esami abilitazione venatoria, Conti consuntivi, Libri Giornali, Partitari, Registri dei pagamenti extra, Registri delle contravvenzioni, Ruolo degli assegni al personale, Rubriche delle contravvenzioni, Registri di detenzione selvaggina, Registri degli appostamenti fissi per capanni, Registri raccolta quote, Rubriche varie.

  • XI

    Archivio Comitato Provinciale della Caccia di Brescia modello scheda di unita’ fascicolare

    livello descrittivo – grado di analiticità

    17

    IV.4 - "Contributi straordinari"

    1972 - 1974

    Corrispondenza con il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste con domanda di contributo; preventivo di spesa per costruzione voliera presso l'Azienda Agricola del Manicomio Provinciale con: richiesta di contributo, preventivi di spesa, relazioni, estratti di bilancio preventivo per gli anni 1971 e 1972, elenchi dei prezzi, affidamento di incarico, offerte, progetto, disegno (1), verbali di deliberazione, corrispondenza con il Comitato Regionale di Controllo.

    Presenza di atti a partire dall'anno 1971. (1): Planimetria, prospetto e sezione, "Azienda agricola annessa all'ospedale psichiatrico provinciale Allevamento lepri in cattività", mm. 310x850, scala 1:100, Amministrazione provinciale di Brescia Ufficio Tecnico, 21 dicembre 1971.

    Segnatura: Busta 36, fasc. 16 Classificazione: 4.4

    Identificazione Titolo unità originario posto tra virgolette e segnatura originaria posta tra parentesi tonde N. unità/record

    Data

    Contenuto

    Note

    Collocazione

    (485)

    Numero di riferimento per Indici

  • Serie Titoli 1940-1972

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    Sezione Titoli 1940-1972 Questa sezione d’archivio comprende il carteggio relativo all’attività del Comitato Provinciale della Caccia di Brescia dalle sue origini (1940) agli inizi del 1972, anno in cui è segnalato un cambiamento di titolario di classificazione. La parte preponderante del carteggio prende in realtà avvio nel 1956, un anno dopo cioè che il Comitato, per via del D.P.R. 10 giugno 1955 n. 987 sul decentramento di servizi del Ministero dell’agricoltura e delle foreste divenne organo della Provincia e non più del Ministero suddetto, pur mantenendo, come prima, un ordinamento autonomo. La sezione in questione, comprendente talvolta anche atti in copia o in originale antecedenti al 1940 di pertinenza della cessata Commissione Venatoria Provinciale, l’ente precursore del Comitato Provinciale della Caccia, è classificata con un unico Titolario composto da 48 titoli in serie aperta anche se per alcuni è da constatare la totale assenza di documentazione. Quasi tutti i titoli presenti sono a loro volta suddivisi in sottotitoli, sebbene la dicitura “titolo” e “sottotitolo” non compaia mai né sul titolario rinvenuto né sui singoli atti, sui quali viene frequentemente proposto il numero di protocollo, l’anno, e il numero del titolo e sottotitolo, tutti separati da una barra verticale. E’ da segnalare poi una segnatura diversa per gli sporadici atti degli anni Quaranta e Cinquanta, attestante la presumibile presenza di un diverso titolario (antecedente quindi a quello del 1956-1972), in alcun modo ricostruibile sia per scarsità della documentazione, sia per l’inserimento degli atti in fascicoli titolati, appartenenti al titolario oggetto della presente analisi. La struttura che segue viene qui riportata per intero, così come comparsa sul titolario che è stato rinvenuto, anche se alcuni titoli o sottotitoli non hanno presentato documentazione. I titoli impiegati sono: I - Comitato Provinciale della Caccia I.1 - Costituzione del Comitato - Commissioni varie I.2 - Inviti a sedute I.3 - Rimborso spese borsuali I.4 - Informazioni ed affari diversi - Commissione esami abilitazione venatoria II - Bilancio di Previsione III - Conto consuntivo IV - Servizio tesoreria IV.1 - Convenzione IV.2 - Conto di cassa IV.3 - Rimborso piccole spese IV.4 - Verbali verifica di cassa V - Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste V.1 - Informazioni ed affari diversi V.2 - Contributo ordinario V.3 - Contributo per mantenimento guardie VI - Amministrazione Provinciale VI.1 - Informazioni ed affari diversi VI.2 - Contributo ordinario VI.3 - Contributo straordinario VII - Sezione Provinciale Cacciatori VII.1 - Informazioni ed affari diversi VII.2 - Contributo spesa per servizio vigilanza venatoria VIII - Introiti e proventi diversi IX - Contributi straordinari a pareggio del bilancio X - Regolamento organico del personale X.1 - Informazioni ed affari diversi XI - Stipendi e salari XI.1 - Informazioni ed affari diversi XI.2 - Ordinanze pagamento assegni fissi

  • 3

    XII - Personale amministrativo XII.1 - Trattamento economico, aggiunte di famiglia, 13° mensilità XII.2 - Indennità di trasferimento-kilometraggio XII.3 - Compenso lavoro straordinario XII.4 - Compenso annuale al personale XII.5 - Compenso al revisore del conto consuntivo XIII - Personale Guardiacaccia XIII.1.1 - Trattamento economico XIII.1.2 - Aggiunta di famiglia XIII.1.3 - 13° mensilità XIII.1.4 - Circolari XIII.2 - Indennità di trasferta-chilometraggio XIII.3 - Compensi per pernottamento e riposo non goduto XIII.4 - Festività nazionali e infrasettimanali XIII.5.1 - Equipaggiamento XIII.5.2 - Armamento XIII.5.3 - Decreti nomina guardia giurata XIII.6 - Rimborso spesa tassa per circolazione XIII.7 - Contributo acquisto automezzo XIII.8 - Premi XIII.9 - Indennità di licenziamento XIII.10 - Corso di addestramento XIII.11 - Contributo per colonia marina e montana figli guardiacaccia XIV - Aspiranti guardiacaccia: domande di assunzione XV - Rapportini giornalieri: svolgimento servizio vigilanza guardiacaccia XVI - I.N.P.S. - C.P.D.E.L. XVII - I.N.A.D.E.L. XVIII - I.N.A. Casa XIX - I.N.A.I.L. XX - Assicurazione per R.C. motomezzi guardiacaccia e auto capoguardia XXI - E.N.A.L. XXII - Imposte e tasse XXII.1 - R.M. e Complementare XXII.2 - Tiro a segno nazionale XXII.3 - Imposte di famiglia XXIII - Spese di propaganda XXIV - Stampati, cancelleria, posta, telegrafo, telefono XXV - Abbonamenti a riviste XXVI - Mobili e arredi XXVII - Processi verbali XXVII.1 - Oblazioni XXVII.2 - Oblazioni inoltrate alla Prefettura XXVII.3 - Oblazioni definite XXVII.4 - Contravvenzioni concluse XXVII.5 - Verbali trasmessi alle Preture XXIX - Spese notarili e legali XXX - Disposizioni di caccia XXXI - Rapporti con enti XXXI.1 - Laboratorio Zoologia applicata alla caccia XXXI.2 - ISTAT XXXI.3 - Forze armate - Esercitazioni militari XXXII - Autorizzazioni XXXII.1 - Cattura rapaci XXXII.2 - Addestramento cani - Serie Autorizzazioni quagliodromi XXXII.3 - Distruzione nidi su linee elettriche

  • 4

    XXXII.4 - Vendita selvaggina in tempo vietato XXXIII - Detenzione selvaggina speciale XXXIII.1 - Informazioni ed affari diversi XXXIII.2 - Autorizzazioni XXXIV - Caccia ai nocivi XXXIV.1 - Informazioni ed affari diversi XXXIV.2 - Autorizzazioni XXXIV.3 - Premi XXXV - Appostamenti fissi XXXV.1 - Informazioni ed affari diversi XXXV.2 - Denuncia sostituti di titolare di appostamento fisso XXXVI - Zone di ripopolamento e cattura e zone “23” XXXVI.1.1 - Informazioni ed affari diversi XXXVI.1.2 - Catture e ripopolamento XXXVI.1.3 - Danni alle colture XXXVI.1.4 – Tabellatura XXXVI.2 - Zona di Quinzano d’Oglio XXXVI.3 - Zona di Carpenedolo XXXVI.4 - Zona “23” di Baremone XXXVI.5 - Zona “23” di Valle di Scalve XXXVI.6 - Zona “52” di Orzinuovi XXXVI - Zone scadute, non costituite, in scadenza XXXVII - Riserve private XXXVII.1 - Informazioni ed affari diversi XXXVII.2.1 - Arzaga XXXVII.2.2 - Villachiara XXXVII.2.3 - Villagana XXXVII.2.4 - Lago di Lucone XXXVII.2.5 - Padernello XXXVII.2.6 - Nuvolina XXXVII.2.7 - Diana XXXVII.2.8 – Mantellina XXXVII.2.9 - Belviso e Barbellino XXXVII.2.10 - Monte S.Giorgio XXXVII.2.11 - La Prandona XXXVII.2.12 - La Calvina XXXVII.2.13 - Monte Falcone XXXVII.2.14 - Serenissima-Buffalora XXXVII - Altre riserve XXXVIII - Calendario venatorio XXXIX - Zona faunistica delle alpi XXXIX.1 - Informazioni ed affari diversi XXXIX.2 - Delimitazione linea di confine XXXIX.3.1 - Corrispondenza con i raggruppamenti-Media Vallecamonica XXXIX.3.2 - Corrispondenza con i raggruppamenti-Alta Vallecamonica XXXIX.3.3 - Corrispondenza con i raggruppamenti-Valli del Garda XXXIX.3.4 - Corrispondenza con i raggruppamenti-Due Valli XXXIX.4.1 - Decreti di costituzione-Media Vallecamonica XXXIX.4.2 - Decreti di costituzione-Alta Vallecamonica XXXIX.4.3 - Decreti di costituzione-Valli del Garda XXXIX.4.4 - Decreti di costituzione-Due Valli XL - Servizio di vigilanza XL.1 - Informazioni ed affari diversi XL.2 - Ordini di servizio XLI - Informazioni ed affari diversi XLII - Anticipazioni per piccole spese

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    XLIII - Centro coordinamento reg.le attività venatorie pp. lombarde XLIV - Associazione Nazionale Uccellatori-Uccellinai XLV - Mostre e fiere XLVI - Centro allevamento selvaggina XLVII - Caccia controllata XLVIII - Rivista Caccia Bresciana Consistenza: 35 buste, 294 unità Nel titolo “I - Comitato Provinciale della Caccia” (1956-1973) sono conservati documenti relativi a: Costituzione del Comitato, Commissione Riserve, Commissione studio e regolamento caccia controllata, Commissione determinazione valichi montani e collinari, appostamenti, Commissione aspetti legali, materia contravvenzionale, interpretazione ed applicazione nuove norme legislative, Commissione educazione e propaganda venatoria, Rimborso spese borsuali e di rappresentanza, Commissione esami abilitazione venatoria. Gli atti sono prevalentemente decreti di nomina, verbali di deliberazione, corrispondenza con l’Amministrazione Provinciale, verbali di seduta, delibere di liquidazione, inviti a seduta, corrispondenza con diverse associazioni venatorie, con comitati provinciali della caccia di diverse province. 1 busta, 13 unità Il titolo “II - Bilancio di Previsione” (1955-1971) conserva documentazione relativa alla formazione del bilancio di previsione. Gli atti sono bilanci di previsione, verbali di deliberazione, corrispondenza con il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste e l’Amministrazione Provinciale, relazioni al bilancio. 1 busta, 1 unità Il titolo “III – Conto consuntivo” (1954-1970) conserva documentazione relativa alla formazione del conto consuntivo. Gli atti sono conti consuntivi, verbali di deliberazione, corrispondenza con il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste e l’Amministrazione Provinciale, relazioni del Revisore dei Conti, fatture, delibere di liquidazione. 1 busta, 3 unità Nel titolo “IV - Servizio tesoreria” (1956-1971) sono conservati documenti relativi a convenzione per il conferimento del servizio di tesoreria, conto di cassa, rimborso per piccole spese, verbali di verifica cassa. Gli atti sono prevalentemente corrispondenza con il Credito Agrario Bresciano tesoriere del Comitato, conti di cassa, delibere di liquidazione, verbali di verifica e di situazione di cassa. 1 busta, 4 unità Nel titolo “V - Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste” (1956-1971) sono conservati documenti relativi ai rapporti con il Ministero, contributo ordinario e per mantenimento guardie. Gli atti sono prevalentemente avvisi di pagamento, corrispondenza con il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, verbali di deliberazione, elenchi di somme versate, relazioni. 1 busta, 4 unità Nel titolo “VI - Amministrazione Provinciale” (1957-1973) sono conservati documenti relativi ai rapporti con l’Amministrazione Provinciale, richieste di materiale, contributi ordinario e straordinario. Gli atti sono prevalentemente corrispondenza con l’Amministrazione Provinciale di Brescia, avvisi di pagamento e di emissione mandati, verbali di deliberazione. 1 busta, 5 unità Nel titolo “VII - Sezione Provinciale Cacciatori” (1956-1968) sono conservati documenti relativi ai rapporti con la Federazione Italiana della Caccia Sezione Provinciale Cacciatori, contributi ordinari e straordinari. Gli atti prospetti dei premi, rapporti mensili, verbali di deliberazione e corrispondenza con la Sezione Provinciale Cacciatori. 1 busta, 2 unità

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    Nel titolo “VIII - Introiti e proventi diversi” (1961-1967) sono conservati documenti relativi a introiti pervenuti per domande di oblazione alle contravvenzioni. Gli atti sono corrispondenza con l’Amministrazione Provinciale, ordinanze di riscossioni e ordinativi di entrata. 1 busta, 1 unità Il titolo “IX - Contributi straordinari a pareggio del bilancio” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Nel titolo “X - Regolamento organico del personale” (1957-1967) sono conservati documenti relativi a: trattamento economico del personale del Comitato e vestiario del personale. Gli atti sono: schemi del trattamento economico, comunicazioni a Comitati Provinciale della Caccia di diverse province, verbali di deliberazione. 1 busta, 1 unità Nel titolo “XI - Stipendi e salari” (1960-1964) sono conservati documenti relativi a: ordinanze di pagamento assegni al personale, situazione del personale. Gli atti sono ordinanze di emissione mandati di pagamento e corrispondenza con il Comitato Provinciale della Caccia di Treviso. 1 busta, 2 unità Nel titolo “XII - Personale amministrativo” (1957-1972) sono conservati documenti relativi alla gestione economica del personale esterno incaricato, trattamento economico, aggiunte di famiglia, 13° mensilità, domande di impiego, compenso per lavoro straordinario, compenso annuale, compenso al Revisore dei conti. Gli atti sono prevalentemente verbali di seduta e di deliberazione, richieste di assunzioni, delibere di liquidazioni, prospetti ore e presenze. 1 busta, 5 unità Nel titolo “XIII - Personale Guardiacaccia” (1956-1972) sono conservati documenti relativi alla gestione dei guardiacaccia costituente il settore più corposo del personale dipendente, trattamento economico, 13° mensilità, rimborsi spese per pasti e pernottamenti e per tassa circolazione, festività nazionali ed infrasettimanali, equipaggiamento, armamento, decreti di nomina guardia giurata, acquisto automezzo, premi per gli agenti, servizio di sorveglianza, riassetto delle carriere, indennità di licenziamento, corsi di addestramento, contributo per colonia marina e montana figli dei guardiacaccia. Gli atti sono prevalentemente prospetti contabili, corrispondenza con i Comitati Provinciali della caccia di diverse province, con l’Amministrazione Provinciale, con la Questura, con la Prefettura, la Sezione Provinciale Cacciatori, verbali di seduta e di deliberazione, disposizioni ai guardiacaccia, regolamenti, graduatorie, elenchi, delibere di liquidazione, istanze di guardiacaccia, denunce di possesso armi. 2 buste, 15 unità Nel titolo “XIV - Aspiranti guardiacaccia: domande di assunzione” (1957-1971) sono conservati documenti relativi alle domande di assunzione di aspiranti guardiacaccia da dislocare in diverse zone della provincia: Valle Sabbia, zona del Garda, Bassa Bresciana, zone collinari, Valle Camonica, richieste inevase per sopraggiunti limiti di età, corsi. Gli atti sono richieste di assunzione, prospetti delle domande inviate, certificati sanitari, di nascita, di cittadinanza italiana, di buona condotta, di residenza, situazioni di famiglia, schede personali. 1 busta, 8 unità Il titolo “XV - Rapportini giornalieri: svolgimento servizio vigilanza guardiacaccia” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Il titolo “XVI - I.N.P.S. - C.P.D.E.L.” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Il titolo “XVII - I.N.A.D.E.L.” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Il titolo “XVIII - I.N.A. Casa” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione.

  • 7

    Il titolo “XIX - I.N.A.I.L.” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Il titolo “XX - Assicurazione per R.C. motomezzi guardiacaccia e auto capoguardia” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Nel titolo “XXI - E.N.A.L.” (1968-1971) sono conservati documenti relativi ai rapporti con l’Unione Nazionale Enal Caccia Pesca Tiro sezione provinciale. Gli atti sono corrispondenza con l’associazione ed esposti. 1 busta, 1 unità Il titolo “XXII - Imposte e tasse” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Nel titolo “XXIII - Spese di propaganda” (1965-1972) sono conservati documenti relativi a spese per acquisti medaglie, coppe per gare sportive di vario genere, erogazione contributi, concessioni di premi a diverse associazioni ed organismi. Gli atti sono prevalentemente richieste di materiale e contributi e concessioni a diverse associazioni, verbali di seduta e di deliberazione, fatture, offerte per forniture. 1 busta, 2 unità Nel titolo “XXIV - Stampati, cancelleria, posta, telegrafo, telefono” (1963-1972) sono conservati documenti relativi a spese in economia per acquisti di stampati e cancelleria, spese di corrispondenza, telefono e telegrafo. Gli atti sono delibere di liquidazione, fatture, pezze giustificative della corrispondenza, copie di telegrammi, ricevute di pagamento, scontrini, corrispondenza con la Direzione Provinciale delle poste e dei telegrafi di Brescia. 1 busta, 1 unità Il titolo “XXV - Abbonamenti a riviste” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Nel titolo “XXVI - Mobili e arredi” (1956-1971) sono conservati documenti relativi a spese per acquisti di mobili ed arredi per uffici. Gli atti sono delibere di liquidazione, fatture, ricevute di pagamento, verbali di seduta e di deliberazione. 1 busta, 1 unità Il titolo “XXVII - Processi verbali” è stato organizzato in modo differente da tutti gli altri titoli. La documentazione, relativa alle contravvenzioni in materia venatoria, per la sua natura fortemente seriale, per la considerevole quantità degli atti e per la frequente consultazione da parte degli addetti alla materia, si è formata in serie aperta dal 1961 al 1977, superando così le cesure dei due titolari, pur mantenendo fascicoli ed atti segnati secondo il relativo periodo di appartenenza. Questa organizzazione così definita è stata conservata tale ed inserita come serie particolare nella sezione “Serie particolari”. Nel titolo “XXIX - Spese notarili e legali” (1957-1971) sono conservati documenti relativi a spese per pareri legali e cause con privati. Gli atti sono delibere di liquidazione, fatture, autorizzazioni a stare in giudizio, affidamenti incarichi e richieste pareri ad avvocati. 1 busta, 1 unità Nel titolo “XXX - Disposizioni di caccia” (1954-1970) sono conservati documenti relativi a studi della normativa venatoria. Gli atti sono estratti di bollettini normativi e di periodici, disposizioni e decreti ministeriali, corrispondenza con enti diversi. 1 busta, 1 unità Nel titolo “XXXI - Rapporti con enti” (1959-1972) sono conservati documenti relativi a rapporti con l’Istituto centrale di Statistica e con enti militari per esercitazioni di tiro sul territorio provinciale. Gli atti sono corrispondenza con enti diversi, copie di mappali, richieste di risarcimento danni. 1 busta, 2 unità

  • 8

    Nel titolo “XXXII – Autorizzazioni” (1955-1971) sono conservati documenti relativi alle richieste di autorizzazioni per catture rapaci, caccia primaverile ai galli cedroni, catture di uccelli vietati per tassidermia, per uso falconeria, caccia ai nocivi e vendita selvaggina in tempo di divieto, catture di zimbelli, addestramento cani e battute con cani da ferma, allevamento quaglie domestiche, funzionamento quagliodromi, distruzione nidi su linee elettriche. Gli atti sono prevalentemente richieste varie da parte di privati con autorizzazioni, richieste per installazioni quagliodromi in vari territori della provincia, estratti di mappali, corrispondenza con la Sezione provinciale cacciatori, con l’Amministrazione provinciale e con vari comandi dei Carabinieri, verbali di sopralluogo dei guardiacaccia. 4 buste, 18 unità Nel titolo “XXXIII - Detenzione selvaggina speciale” (1970-1972) sono conservati documenti relativi a richieste di detenzione fagiani. Gli atti sono dichiarazioni di detenzione fagiani con richieste di autorizzazioni. 1 busta, 3 unità Nel titolo “XXXIV - Caccia ai nocivi” (1958-1972) sono conservati documenti relativi a richieste, autorizzazioni e gestione della caccia agli animali considerati nocivi. Gli atti sono prevalentemente richieste e rilascio autorizzazioni, specchietti mensili dei nocivi catturati, richieste e dichiarazioni di ricezione fiale di veleno, corrispondenza con varie sezioni comunali cacciatori, verbali di seduta e di deliberazione, acquisti di fiale, elenchi dei Comuni autorizzati alla lotta, elenchi. 2 buste, 16 unità Nel titolo “XXXV - Appostamenti fissi” (1959-1972) sono conservati documenti relativi alle richieste e alla gestione degli appostamenti fissi e dell’uccellagione. Gli atti sono prevalentemente richieste e autorizzazioni per appostamenti fissi, ricevute di pagamento, elenchi di uccelli inanellati, corrispondenza con vari enti. 1 busta, 4 unità Nel titolo “XXXVI - Zone di ripopolamento e cattura e zone “23” ” (1947-1972) sono conservati documenti relativi a cattura o acquisto di selvaggina e sua immissione in zone definite “23” o”52” predisposte per il ripopolamento e bandite di caccia sparse nella provincia bresciana: zona di Carpenedolo, Valle di Scalve, Orzinuovi, Monte Orfano, Gussago, Rodengo, Saiano, Ome, Brione, Rudiano, Roccafranca, Palazzolo sull’Oglio, Valle di Inzino, Gardone Val Trompia, Tavernole sul Mella, Sale Marasino, Zone, Marone, Capriano del Colle, Poncarale, Flero, Brescia Collebeato, Cellatica, Lonato, Provaglio d’Iseo, Iseo, bandita di caccia di Sabbio Chiese, Fornaci-Castelmella, Monte Alto, Castenedolo, S.Eufemia, Gardone Riviera, Gottolengo, Gambara, Isorella, Fiesse, Monte Isola, Caino, Camignone, Provezze, Cologne, Corte Franca, Passirano, Rezzato, immissione della selvaggina nel territorio, piani di ripopolamento, richieste e assegnazioni selvaggina da immettere, danni alle colture, autorizzazioni allo sparo di passeri e storni, tabellatura delle zone di cattura e ripopolamento. Gli atti sono principalmente: corrispondenza con associazioni ed enti diversi, verbali di seduta e di deliberazione, prospetti, elenchi, verbali di lancio selvaggina, ordinazioni di selvaggina, offerte, fatture, listini prezzi, richieste e assegnazioni selvaggina, certificati di ripopolamento, delibere di liquidazione, piani di ripopolamento, richieste permessi sparo a salve, autorizzazioni, disegni, decreti. 6 buste, 80 unità Nel titolo “XXXVII - Riserve private” (1924-1971) sono conservati documenti relativi ai rapporti con le riserve di caccia private presenti nel territorio bresciano, lanci di selvaggina ed esercitazioni militari nelle riserve, riserva Arzaga, Villachiara, Villagana, Lago Lucone, Nuvolina, Diana, Mantellina, Monte S.Giorgio, La Prandona, La Calvina, Monte Falcone, Brescianella, Albera Pina. Gli atti sono prevalentemente richieste di costituzione, corrispondenza con i concessionari, verbali e prospetti di lancio selvaggina, disegni, atti notori, atti di adesione e di costituzione consorzi, progetti di impianto e di funzionamento tecnico, decreti di concessione, corrispondenza con enti diversi, elenchi. 6 buste, 33 unità

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    Nel titolo “XXXVIII - Calendario venatorio” (1964-1970) sono conservati documenti relativi alla creazione e diffusione del calendario venatorio. Gli atti sono prevalentemente corrispondenza con la Sezione Provinciale Cacciatori e con altri enti, decreti dell’Amministrazione Provinciale, manifesti a stampa dei calendari, verbali di deliberazione. 1 busta, 5 unità Nel titolo “XXXIX - Zona faunistica delle alpi” (1940-1971) sono conservati documenti relativi alla gestione della zona delle Alpi, considerata zona faunistica a sé stante, con limitazioni venatorie rispetto al resto del territorio, la demarcazione dei suoi confini, i rapporti con le riserve comprese entro i confini, la nomina della Commissione per la revisione dei confini, la gestione del regime di caccia controllata nella Zona Alpi. Questo titolo è frammisto al materiale del titolo XLVII – Caccia controllata e viceversa nel XLVII si possono trovare atti del titolo XXXIX poiché il regime di caccia controllata (nato con la legge 2 agosto 1967, n. 799) ha riguardato in modo preponderante il territorio della Zona faunistica delle Alpi. Gli atti sono prevalentemente corrispondenza con il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, la Prefettura, i Comitati provinciali della caccia di varie province, varie riserve comunali, relazioni, verbali di riunione, di seduta, di deliberazione, disegni, elenchi, decreti prefettizi. 3 buste, 16 unità Il titolo “XL - Servizio di vigilanza” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Nel titolo “XLI - Informazioni ed affari diversi” (1960-1972) sono conservati documenti non rientranti come argomento in nessuno degli altri titoli, o documenti che non hanno dato sviluppo a procedimenti, testi di legge e proposte di modifica, competenze dei vari organi in materia venatoria. Gli atti sono prevalentemente corrispondenza con enti e associazioni diversi, richieste e invio di informazioni, circolari, offerte promozionali, comunicazioni. 1 busta, 11 unità Nel titolo “XLII - Anticipazioni per piccole spese” (1957-1968) sono conservati documenti relativi ad anticipazioni di somme per piccole spese. Gli atti sono delibere di liquidazioni, pezze giustificative, modulistica, prospetto entrate e uscite. 1 busta, 1 unità Nel titolo “XLIII - Centro coordinamento reg.le attività venatorie pp. lombarde” (1966-1971) sono conservati documenti relativi ai rapporti con il Centro Regionale Studi e Coordinamento delle Attività Venatorie delle Province Lombarde. Gli atti sono corrispondenza con il Centro e con altre associazioni, comunicazioni, regolamenti, manifesti a stampa, circolari. 1 busta, 2 unità Nel titolo “XLIV - Associazione Nazionale Uccellatori-Uccellinai” (1958-1971) sono conservati documenti relativi ai rapporti con l’Associazione Nazionale Uccellatori ed Uccellinai “Luigi Gasparotto” di Bergamo e varie sezioni locali. Gli atti sono corrispondenza con l’associazione sede centrale e sedi locali e regionali e comunicazioni. 1 busta, 1 unità Il titolo “XLV - Mostre e fiere” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione. Nel titolo “XLVI - Centro allevamento selvaggina” (1966-1970) sono conservati documenti relativi alla gestione del centro di allevamento selvaggina di Pozzolengo, la derattizzazione nel centro, la sua affittanza, le spese per acquisti di selvaggina d’allevamento per la sua successiva immissione nel territorio. Gli atti sono prevalentemente delibere di liquidazione, fatture, verbali di seduta e di deliberazione, ordinazioni di selvaggina, prospetti spese, listini prezzi, opuscoli promozionali. 1 busta, 5 unità

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    Nel titolo “XLVII - Caccia controllata” (1965-1972) sono conservati documenti relativi alla gestione del regime di caccia controllata, nato con la legge 2 agosto 1967, n. 799, con il quale si intende l’esercizio venatorio soggetto a limitazioni di tempo, di luogo, di specie e di numero di capi da abbattere; revisione dei confini, nomina della commissione per la revisione dei confini nella Zona Alpi, rapporti con i settori caccia controllata di varie zone della provincia. Questo titolo è frammisto al materiale del titolo XXXIX – Zona faunistica delle Alpi e viceversa nel XXXIX si possono trovare atti del titolo XLVII poiché il regime di caccia controllata ha riguardato in modo preponderante il territorio della Zona faunistica delle Alpi. Gli atti sono prevalentemente atti e partecipazioni di nomina, corrispondenza con diversi enti e associazioni, verbali di seduta e di deliberazione, delibere di liquidazione, relazioni di gestione, verbali di riunione della commissione, prospetti dei Comuni interessati al regime, regolamenti, istanze di privati. 3 buste, 24 unità Il titolo “XLVIII - Rivista Caccia Bresciana” pur essendo compreso nel titolario non presenta alcuna documentazione.

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    1 (4) I.1 - Costituzione del Comitato 1956 - 1970 Decreti di nomina di membri del Comitato da parte dell'Amministrazione Provinciale; verbali di deliberazione; corrispondenza con l'Amministrazione Provinciale; prospetti dei membri del Comitato; corrispondenza con diversi in merito a dimissioni o collaborazioni lavorative. Classificazione: 1.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 1 2 (6) I.1 - Commissioni varie - "Informazioni ed affari diversi" 1966 - 1971 Verbali di deliberazione con: relazioni di studio, prospetto delle commissioni e dei componenti, invito a seduta; commissione di Giunta con: verbali di seduta e di deliberazione. Classificazione: 1.1.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 2 3 (7) I.1 - Commissioni varie - "Commissione Riserve, Zone 52 e 23 (Frau, Provaglio, Franzoni)" 1968 - 1971 Estratti di mappali; invito a seduta; corrispondenza con riservista, con la Sezione Comunale Cacciatori di Passirano; comunicazione del Comitato Provinciale della Caccia di Firenze con ordine del giorno; richieste di riservisti e privati; richiesta della Sezione Comunale Cacciatori di Monte Isola; verbali di deliberazione; delibere di liquidazione. Classificazione: 1.1.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 3 4 (8) I.1 - Commissioni varie - "Commissione studio e regolamento caccia controllata" 1969 Verbali di deliberazione per sostituzione membro della commissione. Classificazione: 1.1.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 4 5 (9) I.1 - Commissioni varie - "Commissione determinazione valichi montani e collinari, appostamenti" 1967 - 1968 Estratto di quotidiano; circolari della Associazione Nazionale Uccellatori e Uccellinai "Luigi Gasparotto", del Laboratorio di Zoologia Applicata alla Caccia Università di Bologna; comunicazioni del Corpo Forestale dello Stato e del segretario dell'Associazione Nazionale Uccellatori e Uccellinai "Luigi Gasparotto" sezione di Darfo; richiesta della Sezione Comunale Cacciatori di Limone sul Garda con prospetto degli appostamenti di uccellagione e capanni; comunicazioni di invio moduli da parte del Comitato Provinciale della Caccia di Varese e del Centro Regionale Studi e Coordinamento delle Attività Venatorie delle Province Lombarde; prospetti di disciplina degli appostamenti fissi di caccia e uccellagione; delibera di liquidazione. Classificazione: 1.1.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 5

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    6 (10) I.1 - Commissioni varie - "Commissione aspetti legali, materia contravvenzionale, interpretazione ed applicazione nuove norme legislative (Chiarini, Frau, Bordiga)" 1968 - 1970 Comunicazione all'Assessore Caccia e Pesca della Provincia; verbali di contravvenzione; circolari del Comitato Provinciale della Caccia di Cuneo; delibere di liquidazione. Classificazione: 1.1.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 6 7 (11) I.1 - Commissioni varie - "Commissione educazione e propaganda venatoria" 1968 Verbale di deliberazione; delibera di liquidazione. Classificazione: 1.1.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 7 8 (14) I.3 - "Rimborso spese borsuali" (3) 1956 - 1968 Delibere di liquidazioni di spese viaggi e pranzi del presidente, o di acquisti per il Comitato con pezze giustificative allegate. Classificazione: 1.3 Segnatura: Busta 1, fasc. 8 9 (15) I.3 - Rimborso spese borsuali 1967 - 1973 Delibere di liquidazioni per spese borsuali e di rappresentanza, compenso al segretario, gettoni di presenza, indennità di presenza con pezze giustificative allegate. Classificazione: 1.3 Segnatura: Busta 1, fasc. 9 10 (17) I.4 - "Informazioni ed affari diversi" (I.4) 1958 - 1969 Comunicazioni del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, dell'Amministrazione Provinciale con ordine del giorno della XX Assemblea delle Provincie d'Italia, del Comitato Provinciale della Caccia di Pavia, del Corpo Forestale dello Stato Ispettorato Ripartimentale di Brescia; auguri per promozione al dottor Provaglio Luigi, capo dell'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura; comunicazione della Federazione Italiana della Caccia, Sezione Provinciale Cacciatori; disposizione agli uffici di segreteria e di ragioneria; certificazione; circolare del Comitato Provinciale della Caccia di Perugia; corrispondenza con il Comitato Provinciale della Caccia di Ancona, di Siena, di Milano, di Lecce, il Comune di Gargnano, l'Associazione Nazionale Uccellatori e Uccellinai Italiani "Luigi Gasparotto"; nota per il presidente. Classificazione: 1.4 Segnatura: Busta 1, fasc. 10

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    11 (19) I.4 - Commissione esami abilitazione venatoria - Informazioni ed affari diversi 1968 - 1971 Estratti di periodici; richieste ammissione esami; comunicazioni del Comitato Nazionale per la Difesa della Caccia di Roma, del Comitato Provinciale della Caccia di Varese, del Centro Regionale Studi e Coordinamento delle Attività Venatorie delle Province Lombarde, della Cassa per la Formazione della Proprietà Contadina e di altri enti e istituzioni; corrispondenza con il Comune di Puegnago, il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, il Comitato Provinciale della Caccia di Cuneo, la Sezione Comunale Cacciatori di S.Felice del Benaco, di Gardone V.T., Treviso Bresciano, la Sezione Provinciale Cacciatori; corrispondenza con privati; ringraziamenti a diversi Comuni; richieste di pubblicazioni articoli a "Giornale di Brescia"; inviti a seduta; decreti del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste; richieste di svolgimento sessione esami in varie località. Classificazione: 1.4.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 11 12 (20) I.4 - Commissione esami abilitazione venatoria - Nomine 1968 - 1971 Sostituzioni e designazioni membri della commissione con: verbali di deliberazione, decreti di nomina del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, fogli degli annunzi legali, corrispondenza con la Prefettura; decreti ministeriali; comunicazioni di nomina; Classificazione: 1.4.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 12 13 (21) I.4 - Commissione esami abilitazione venatoria - Spese per funzionamento 1966 - 1970 Delibere di liquidazioni con: prospetti contabili, verbali di deliberazione, fatture e note contabili. Classificazione: 1.4.1 Segnatura: Busta 1, fasc. 13 14 (23) II - "Bilancio di Previsione" (2) 1955 - 1971 Bilanci preventivi degli esercizi 1955/1956, 1956/1957, 1957/1958, 1958/1959, 1959/1960, 1960/1961, 2° semestre 1961, 1962, 1963, 1964, 1965, 1966, 1967, 1968, 1969, 1970, 1971 con: verbali di deliberazione, corrispondenza con il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste e l'Amministrazione Provinciale, relazioni al bilancio. Classificazione: 2 Segnatura: Busta 2, fasc. 1 15 (25) III - "Conto consuntivo" (3) 1954 - 1970 Analisi dei conti consuntivi degli esercizi 1954/1955, 1955/1956, 1956/1957, 1957/1958, 1958/1959, 1959/1960, 1960/1961, 2° semestre 1961, 1962, 1963, 1964, 1965, 1966, 1967, 1968, 1969, 1970 con: verbali di deliberazione, corrispondenza con il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, tabelle dei residui attivi e passivi, relazioni del Revisore dei Conti. Classificazione: 3 Segnatura: Busta 2, fasc. 2

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    16 (26) III - Conto consuntivo 1968 Delibere di liquidazioni per composizione carta faunistica, partecipazioni di lutto, arredamento uffici, commissione esami, acquisto pubblicazioni, appostamenti fissi, convegni e riunioni, acquisto attrezzatura e materiale didattico con: fatture, note spese, verbali di deliberazione; prospetti riassuntivo delle spese. Classificazione: 3 Segnatura: Busta 2, fasc. 3 17 (27) III - Conto consuntivo - "Fatture da pagare" 1970 - 1971 Fatture; ricevute di somme; prospetto rimborsi somme erroneamente versate. Classificazione: 3 Segnatura: Busta 2, fasc. 4 18 (30) IV.1 - Convenzione 1957 Comunicazione al Tesoriere Provinciale Credito Agrario Bresciano con copie di convenzione per il conferimento del servizio di tesoreria per il decennio 1954/1963. Classificazione: 4.1 Segnatura: Busta 2, fasc. 5 19 (32) IV.2 - Conto di cassa 1956 - 1971 Conti di cassa; comunicazioni del Credito Agrario Bresciano tesoriere del Comitato; estratti conto. Classificazione: 4.2 Segnatura: Busta 2, fasc. 6 20 (34) IV.3 - Rimborso piccole spese 1961 - 1971 Delibere di liquidazioni con: elenchi minute spese, comunicazioni di trasmissioni documenti dal Credito Agrario Bresciano tesoriere del Comitato. Classificazione: 4.3 Segnatura: Busta 2, fasc. 7 21 (36) IV.4 - Verbali verifica di cassa 1961 - 1970 Verbali di verifica e situazione cassa; corrispondenza con il Credito Agrario Bresciano. Classificazione: 4.4 Segnatura: Busta 2, fasc. 8 22 (39) V.1 - Informazioni ed affari diversi 1956 - 1971 Corrispondenza con il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste con avvisi di pagamento, elenchi di somme versate per infrazioni; verbali di deliberazione. Classificazione: 5.1 Segnatura: Busta 2, fasc. 9

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    23 (40) V.1 - Informazioni ed affari diversi - "Contributo da M.A.F. art. 93 T.U." 1966 - 1971 Corrispondenza con il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste; richieste di contributi con copie di bilancio di previsione, relazioni, preventivo di spesa, estratto di consuntivo, avviso di pagamento. sottofascicolo Classificazione: 5.1 Segnatura: Busta 2, fasc. 9.1 24 (42) V.2 - Contributo ordinario 1956 - 1971 Avvisi di pagamento; corrispondenza con il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste. Classificazione: 5.2 Segnatura: Busta 2, fasc. 10 25 (44) V.3 - Contributo per mantenimento guardie 1959 - 1971 Avvisi di pagamento; corrispondenza con il Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste. Classificazione: 5.3 Segnatura: Busta 2, fasc. 11 26 (47) VI.1 - "Informazioni ed affari diversi" 1965 - 1972 Comunicazione all'Assessore alla Cultura dell'Amministrazione Provinciale; ordine di servizio; corrispondenza con l'Amministrazione Provinciale, la Società Italiana per l'Esercizio Telefonico, il Comune di Breno; richieste restituzione tesserini di riconoscimento; gestione automezzi provinciali con: verbali di deliberazione, prospetti chilometrici. Classificazione: 6.1 Segnatura: Busta 2, fasc. 12 27 (48) VI.1 - Informazioni ed affari diversi - "Rapporti c on la Provincia" 1961 - 1973 Notiziari del Sindacato Dipendenti Amministrazione Provinciale; posta del presidente; proposta per inquadramento del personale con prospetto dei dipendenti con giudizi, norme di servizio, tabelle delle dotazioni di vestiario, prospetti del trattamento annuo. sottofascicolo Classificazione: 6.1 Segnatura: Busta 2, fasc. 12.1 28 (49) VI.1 - Informazioni ed affari diversi - "Rapporti c on l'A.P.: richiesta materiale vario" 1968 - 1971 Richieste materiale all'Amministrazione Provinciale. sottofascicolo Classificazione: 6.1 Segnatura: Busta 2, fasc. 12.2

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    29 (51) VI.2 - Contributo ordinario 1957 - 1971 Corrispondenza con l'Amministrazione Provinciale; avvisi di pagamento e di emissione mandati. Classificazione: 6.2 Segnatura: Busta 2, fasc. 13 30 (53) VI.2 - "Contributo straordinario" 1962 - 1963 Corrispondenza con l'Amministrazione Provinciale; avvisi di pagamento e di emissione mandati. Classificazione: 6.3 Segnatura: Busta 2, fasc. 14 31 (56) VII.1 - "Informazioni ed affari diversi" (7.1) 1966 - 1968 Rapporti mensili delle guardie volontarie della Federazione Ita