“Come loro possono imparare da noi, anche noi possiamo imparare tanto da loro”

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“Come loro possono imparare da noi, anche noi possiamo imparare tanto da loro” Esperienze di tutoraggio tra bambini di età diverse 18 giugno 2011 Ilaria Ryolo [email protected]

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“Come loro possono imparare da noi, anche noi possiamo imparare tanto da loro” Esperienze di tutoraggio tra bambini di età diverse. 18 giugno 2011. Ilaria Ryolo [email protected]. FUNZIONI E PROPOSITI DI SCRITTURA Scrivere per ricordare Scrivere per informare altri - PowerPoint PPT Presentation

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“Come loro possono imparare da noi,

anche noi possiamo imparare tanto da loro”

Esperienze di tutoraggio tra bambini di età diverse

18 giugno 2011 Ilaria [email protected]

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FUNZIONI E PROPOSITI DI SCRITTURA

Scrivere per ricordare Scrivere per informare altriScrivere per comunicare a distanzaScrivere per documentareScrivere per lasciare una tracciaScrivere per raccontarsi

………………………………………………………

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• Caro signor Longo,• alle lezioni di filatelia ci siamo divertiti molto!• Scriviamo questa lettera per ringraziarla di

averci fatto scoprire, con le sue maniere gentili e i suoi modi garbati, che i francobolli non sono solo dei pezzi di carta, ma dei tesori perché cento francobolli sono meglio di un libro di storia, di geografia e di scienze messi insieme e stimolano la curiosità e la creatività.

• Ha reso le lezioni un gioco divertente, ma istruttivo: poteva essere faticoso, ma non lo è stato. La ringraziamo per averci dedicato del tempo prezioso che lei avrebbe potuto impiegare pensando a se stesso.

• Lei ci ha fatto un enorme favore facendoci conoscere questo “nuovo mondo” e noi la ripagheremo non lasciando al vento le cose che ci ha insegnato, ma trasmettendole agli altri.

• Speriamo di rivederla al più presto.• Tanti cari saluti• I ragazzi delle classi quinte di Pontorme

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Classe primaAttività di lettura sul libro

• ssshh… allora, quella che abbiamo qui è una filastrocca, anche questa di Gianni Rodari, come quella che vi ho portato e vi ho fatto leggere questa mattina.Proviamo a leggerla insieme. Inizia a leggere…Michelangelo non hai trovato la pagina? 17, è un numero che conosci, forza. Lo aiuta il compagno di banco, Alfredo siediti, preparati a tenere il segno, ok. Ok Michelangelo, inizia a leggere tu…aspetta che i compagni siano in silenzio…

• Michelangelo– (legge) Cono…• Si parte sempre dal…?• Michelangelo – Titolo• Titolo • Michelangelo - (legge) La tribù degli indiani Cu Cu. Coonoosci la

tribù degli indiani Cu CU?• Va avanti Alfredo• Alfredo - …

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Classe primaAttività di lettura sul libro

• (suggerisco) C’è• Alfredo – (legge) C’è li…lin…• (suggerisco) l’indiano• Alfredo - l’indiano Cu…Cuo…Cuore• L’indiano Cuore, vai avanti• Alfredo - (legge) che rac..co…glie raccoglie le more• Andiamo avanti adesso, legge Tommaso • Tommaso P. – (legge) C’è…l’indiano…Cuoco• Tommaso P. – (legge) che… accende il fuoco• Continua Carlo• Carlo – (legge) C’è… Cuuu…Cuoio… Cuoio, un indiano… un indianone che fa lo …

stregone• Va avanti Maddalena• Maddalena – • Maddalena – (legge) C’è… c’è Scuola, l’indiana che fila la lana• Va avanti Maria

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PERCORSO DI TUTORAGGIO lettura ad alta voce

• Incontri per conoscersi

1.Invio dei rispettivi inviti

2.Giochi od attività da svolgere insieme

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Come vi siete sentiti ad essere accompagnati dai bambini più grandi?

• Mi è piaciuto stare con Giorgio, faccio volentieri tante cose insieme a lui

• Michele: mi è piaciuto fare i salti, il bambino più grande mi aiutava, era bellissimo

• Aurora: un giorno ho incontrato la bambina che mi ha aiutata. Mi aveva spiegato come usare i giochi

• Marco: io ero con un bambino di nome Max, mi è piaciuto il gioco dove si doveva saltare

• Teo: io ero malato e mi dispiace perché volevo fare dei giochi

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Mentre i più grandi…• Mi sono sentita come se fossi la sua mamma• Mi sono affezionato• All’inizio avevo un po’ di vergogna• Alla fine ci sono rimasta male perché non mi ha salutata• Elisa mi seguiva ed ascoltava. Alla fine per salutarmi mi

ha dato un bacio• L’ho preso in braccio…• Mi sono emozionata perché l’ho aiutata• L’ho convinta a fare un’altra cosa…• Gli ho dato sicurezza con la mano

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Prima della lettura (con i tutor)

• Scelta dei libri da leggere: quali sono i libri adatti per bambini più piccoli?

• IPOTESI SUI LIBRI ADATTI PER BAMBINI DI 4-5 ANNI(Conversazione - classi seconde )

• I bambini sono stati invitati a guardare con attenzione i libri che ci sono in biblioteca o che loro hanno a casa, cercando di pensare a quale tipo di libro leggere ai bambini della scuola materna che hanno conosciuto durante la festa di Natale. Dalla conversazione emergono alcune idee:

• Va bene un libro che ha delle cose da toccare, con i guantini• Ci vuole un libro che fa ridere, corto ma non troppo• Cartonato che non si rompono le pagine

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• Deve essere appassionante• Secondo me va bene “la spada nella roccia”, ma sono indeciso

perché forse è lungo e ci sono parole difficili• Se è lungo lo leggiamo solo metà e metà la volta dopo• Io ne porto due, poi sceglie lui• Bisognerà leggerlo bene, a voce alta, con il tono giusto come i

grandi• I tre porcellini perché è divertente, il lupo si fa un bernoccolo• Cappuccetto Rosso perché la mamma me lo leggeva da piccola e a

me piaceva molto• Deve avere i disegni grandi e colorati• Ho scelto un libro che mi fa ridere, penso che farà ridere anche loro• Se proprio non gli piace si può cambiare o si può provare a rileggerlo

la seconda volta che magari gli piace di più. Ognuno ha i suoi gusti• Il libro deve essere con tanta fantasia

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Riassumiamo le idee emerse:• Dobbiamo scegliere un libro da scegliere ai bambini di 4-5 anni

della scuola materna. Come deve essere? Ecco le nostre ipotesi

• Divertente• Con storie interessanti• Corto• Con disegni colorati• Di filastrocche• Un libro di barzellette perché fanno ridere• Un giornalino per bambini con le storie• Un libro che parla di cartoni animati, come i Pokemon, i Puffi, Winnie

pooh• Grande• Nuovo• Scritto in stampatello maiuscolo perché qualcuno sa leggere le lettere

e le parole• Non deve essere violento

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Formazione delle coppie o trii (diverse modalità)• Interviste ai compagni più piccoli per conoscere i loro

gusti letterari, per poi scegliere un libro da leggere insieme

• I bambini hanno formato delle coppie libere. Decidono il luogo in cui lavorare e danno il via all’intervista…

• Ivano: come ti chiami?• Jessica: Jessica• Ivano: il tuo cognome?• Jessica: Salti• Ivano: quanti anni hai?• Jessica: sei• Ivano: ti piacciono le storie della natura, del bosco o degli

animali?• Jessica: animali

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• Ivano: la preferisci avventurosa, magica, spiritosa, della fantasia o la favola?

• Jessica: favola… una favola indiana• Ivano: il tuo animale preferito?• Jessica: stella, il mio criceto, tu ce l’hai?• Ivano: preferisci il finale della storia bello o brutto?• Jessica: bello• Ivano: dove vai in vacanza?• Jessica: al mare• Ivano: in che posto?• Jessica: in Calabria

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Lettura ad alta voce • Durante la lettura o al termine della lettura ognuno si gestisce

il suo spazio

“Storia di una cutrella” (Roberta e Silvia)• Silvia si siede a fianco di Roberta ed inizia subito a spiegarle

il disegno che illustra il racconto. Poi legge con espressione rispettando la punteggiatura, si ferma quando ritiene di aver letto una parola difficile (le parole difficili erano state individuate precedentemente in classe)

• Silvia: sai che cosa è una cutrella• Roberta: no• Silvia: è un tipo di uccello. Questo (le mostra la fotografia)

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• Roberta non sembra molto interessata e durante la lettura guarda in giro con il dito in bocca

• Silvia: sai cosa significa “quatto quatto”? Vuol dire che il gatto è appiattito sull’erba

• Silvia: continua a leggere. Si ferma: sai cosa significa “tonfo”?

• Roberta: no• Silvia: sai quando ti butti nell’acqua? Ti butti e fai un

tonfo!

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Dopo lettura: • Lavoro differenziato con tutor e tutee

Tutee: Impressioni dopo l’ascolto della storia • Oliver e Maurizio: ci ha raccontato la storia di un

dinosauro che si è perso intitolata “dov’è Spino Dino?”. Noi avevamo chiesto proprio una storia dei dinosauri

• Gianluca: prima mi ha detto che non me la leggeva dall’inizio pechè era troppo lunga, ma poi me l’ha letta. Era la storia di Winnie Pooh

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• Jessica: mi ha raccontato una storia del coccodrillo, era bellissima. Anche quella dei gatti era divertente. Io avevo chiesto storie del bosco

• Samuele e Giuseppe: abbiamo ascoltato una storia della jungla e ci siamo fatti delle grandi risate

1) Tutor: impressioni dopo la lettura • Lionel e Claudio: a noi la storia è piaciuta tanto perché parlava dei

dinosauri, era bella ed interessante. Oliver e Maurizio giocavano e ci facevano le domande

• Stefan: secondo me ho letto abbastanza bene. Il bambino era interessato alla storia e le piaceva molto;anche a me piaceva la storia

• Alessio: mentre leggevo Gianluca continuava ad alzarsi per vedere i pulcini. Penso di aver letto bene anche se non sono sicuro

• Ilaria: i due bambini si chiamano Vincenzo e Samuele. Vincenzo ascoltava ma Samuele cercava il Brian. Per il resto sono stati bravi. Io credo di aver letto bene

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• Caterina: io penso di non aver letto molto bene perché ero presa dall’emozione

• Ivano: per me ho letto bene, ma la Jessica non stava attenta perché è troppo piccola; si buttava dalle scale e atterrava sul divano

• Kim: a me l’attività è piaciuta molto però i bambini non stavano attenti e giocavano

2) Quali difficoltà abbiamo incontrato • Nella discussione in classe i bambini hanno notato che talvolta è

stato difficile “far restare attenti” i compagni della scuola dell’infanzia perché “si guardavano in giro o fuori della finestra”, “non ascoltavano per tanto tempo”.

• Tutti hanno detto che “è stato bello”, “mi è piaciuto leggere”. Molti hanno ammesso di non aver letto così bene come pensavano perché “inciampavano sulle parole” o “non facevano abbastanza bene le pause”

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3) cerchiamo alcune strategie per risolvere queste difficoltà

• Dopo la discussione relativa all’andamento della lettura fatta, cerchiamo di trovare qualche trucco per rendere più accattivante la prossima:

• Marilena consiglia di alzare ogni tanto gli occhi dal testo e di guardare l’ascoltatore

• Lina suggerisce di dare ancora maggiore espressività al discorso diretto

• Simone consiglia però di non esagerare altrimenti sembra “di tirare in giro l’ascoltatore” perché potrebbe sentirsi trattato da “troppo piccolo”

• Christel ritiene che non bisogna leggere troppo in fretta• Giulia consiglia di chiedere ogni tanto qualche cosa (“hai

capito?”, oppure riferendosi ad un disegno (immagine) “cosa, chi è questo?”

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Si discute allora su “quando ognuno fa vedere i disegni”:

• Gent dice che li mostra solo dopo aver concluso la lettura di ogni pagina

• Marilena dice che si potrebbe farli vedere tutti all’inizio oppure tutti alla fine

• Valmire dice che il suo allievo li vede mentre legge perché lo tiene al suo fianco mentre gli legge la storia

• Per la volta prossima si decide di provare a mettere in atto queste strategie e di cambiare sistema rispetto a quello già attuato. Alle fine della lettura della storia, ognuno chiederà al suo tutee cosa ha preferito

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4) Riflettiamo per iscritto…• Ti è piaciuta l’esperienza della lettura ad un compagno

più piccolo? Perché?• Come ti sei sentito mentre leggevi? Cosa provavi?• Come hai letto? In che modo ti sei preparato?• Hai proposto delle attività gioco oltre alla lettura? Perché?• Pensi siano utili queste attività? Le rifaresti? Perché?

Età da mettere in gioco?Tempi?Spazi?Difficoltà con bambini stranieri e bambini con deficit ?

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RicaduteSfera sociale-affettiva

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Autostima e fiducia in se stessi

• Venerdì durante l’incontro mentre entravo mi sentivo emozionata: ho letto il libro davanti ai bagni. Irene era emozionata perché non apriva mai bocca. Sorrideva quando c’erano delle battute simpatiche. Era tranquilla. Io mi sentivo una piccola maestra! Questa scuola è la scuola più brava che abbiamo conosciuto

Vittoria (3° E)

• Maurizio è proprio bello, con gli occhi marroni e i capelli castani. Era bravo a leggermi la storia poi mi ha fatto un disegno, ma l’ha sbagliato. Mi batteva forte il cuore, ma il mio amico mi curava bene e sono contento

Alessio (5 anni)

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Motivazione

• Venerdì avevo una voglia matta di venire a scuola (cosa che succede praticamente solo l’ultimo giorno di scuola). Perché? C’era la lezione di geografia. Prima che pensiate che mi piaccia la geografia, vi dico subito che non era una lezione qualunque, anzi..

Stefania (2° M.)

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Non competitività

• Devo dire che lavorare con S. è un po’ difficile non solo perché non ho molta esperienza a far la maestra, ma anche perché S. e davvero una piccola peste. Ho avuto qualche difficoltà a fare iniziare la favola al mio bambino, ma poi siamo corso come una scheggia. E’ bello lavorare con i bambini perché impari ad essere responsabile. S. si perdeva spesso, cioè non riusciva a continuare la favola nel modo più giusto e per me era un traguardo riuscire a farglielo capire

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Amicizia

• Jacopo è il mio amico, è stato furbetto perché mi ha raccontato due storie che erano corte. Mi sono piaciute tutte e due, leggeva bene ma un pochino sbagliava e io gli facevo delle domande e lui rispondeva, così capivo

Alberto (5 anni)

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Empatia

• Quando sono andati via perché era finita l’ora, ero molto contento di me stesso perché mi è sembrato di aver spiegato bene; comunque fare l’insegnante è difficile e fino a prova contraria è meglio fare l’alunno

Francesco (1° M.)

• Io mi sono sentito in imbarazzo e poi ho appreso per la prima volta come si sentono i prof. Quando spiegano, cioè inascoltate.

Matteo (2° M.)

• Ora capisco cosa provano le mie maestre. Attirare l’attenzione non è mica facile, bisogna avere tante idee ed invenzioni…sarà pur faticoso fare la maestra però è divertente e speciale e l’anno prossimo ci voglio tornare per qualsiasi motivo!

Stefania (3° E.)•

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RicaduteSfera cognitiva

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Apprendimento attivo

• Io per la preparazione di tutto ciò che ho fatto… è stato di tre sere tutte di seguito, tutte a cercare a scrivere, a rifare e rifare.. dopo che ho rifatto 30 volte sono riuscito

Luca (1° M.)• Durante il mese io andavo sempre a leggere

dietro all’armadio, stavo sempre lì, ero vicino al termo acceso.

Lucrezia (3° E.)

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Apprendimento individualizzato• Gianluca (10 anni) – Andrea (5 anni)• La senape si usa per cucinare. È una specie di salsa piccante che si mette

nei cibi perché devono essere un po’ piccanti. La senape è una specie di salsa molto piccante che si mette nei cibi per chi diciamo resiste alla piccantezza di questa pietanza, è molto buona

• Scusa se ti interrompo, hai il maglione sotto..• (sorride) invece i LEGUMI. Tu l’hai mangiata una minestra?• Si l’ho mangiata• Quella che c’è dentro sono i legumi. I legumi sono le fave, i fagioli, i ceci,

cioè sono queste cose che sono nella minestra. Quindi questi legumi li trovi sempre nella minestra, nel minestrone. Hai capito? Invece i VEGETALI… il vegetale è un modo di dire piante. Vegetale sono le verdure

• Come quelle che ha la nonna• Ah sì! Adesso ti spiego e poi te le disegno. Il vegetale è un mdo di dire le

piante, i fiori, cioè i fiori no, solo le piante. Allora te li disegno. Di che colore te li disegno?

• Arancione• Ad esempio, adesso ti faccio una bottiglia con dentro la senape.• Ma tu la sai fare una bottiglia? Ma quella sembra un vaso…• Questa è la bottiglia della senape. È così…• È vero, ci metti l’acqua e adesso metti il senape

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Apprendimento individualizzato• No nell’acqua, nei cibi piccanti. Ad esempio…• Sai di quel barattolo dove ci metti dentro l’acqua• Eh…• Questo mi sembra quasi un cibo piccante• Allora, più che un cibo, è una sostanza piccante che si mette nei cibi. Se uno

vuole lo può mettere nel risotto, non so per farlo diventare un po’ piccante. Ecco la senape quando è fuori dal vaso, è così, è un po’ densa

• Non fare veloce se no si scarica (riferendosi al pennarello)• E vero. Queto liquido, cioè questa sostanza, è la senape (aggiunge una freccia)• Anche io so fare una freccia• È una freccia, va beh… così, fai il conto che questo sia il risotto, adesso è fatto

male, va beh…però sopra ci metti la senape per farlo diventare bello piccante.• Ci metti la senape, la fai uscire dal barattolo. Mizzeca! Quante cose che avevi fatto.

Hai fatto prima la bottiglia, poi il risotto, poi la senape• Allora hai capito, facciamo un piccolo riassuntino. La senape abbiamo capito

che è una sostanza piccante che si mette nel risotto. I legumi sono le fave, sai cos’è? È un parente del fagiolo. È più grande e bianco. Vegetale è un modo di dire per le piante, alberi, erba

• Hai dimenticato le foglie• Allora hai capito quello che ti ho detto. Adesso non hai più dubbi!

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Motivazione

• Marilena (5E.) – Leopoldo (5 anni)• Allora adesso ti devo chiedere se sai cosa è mezzanotte• È l’ora… è quando c’è il buio• Braaaavo! Allora anche nella notte di Halloween, quando è mezzanotte…• Si fa festa!• ………………………………………………………………………• ti aiuto io. All’inizio cosa stavano facendo?• Stavano facendo il bagno• Braaavo! E Alice allora cosa ha detto? Ha detto qualcosa a chi?• A freddy• Bravo, poi qui cosa è successo?• Non lo so, la mamma dava il bacio a lui• Bravo. La mamma dava il bacio a Fraddy. Però ti è piaciuta la storia?• Sì• Bravo. La prossima volta la scegierai tu o magari la sceglierò io ancora.

Adesso facciamo un disegno