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    2006 Gianni LombardiCell. 348-2288110

    1 Introduzione

    1.1 In Italia diffuso un pregiudizio: che marketing e pubblicit sianodiscipline per imbroglioni.

    Chi ha un sacco di soldi e vuole fregare la gente crea un immagine fasulla utilizzando le sofisticate tecniche del marketing e vendepatacche. Invece, secondo il pregiudizio, chi onesto si presenta coscom, spontaneamente, e tutti ne riconosceranno le qualit...Duecento anni fa, quando la fama di una persona o di un prodotto sicostruivano principalmente per passaparola nella propria citt, potevaessere vero. Oggi non pi. Le citt sono troppo grandi e qualsiasiiniziativa - commerciale o non profit che sia - deve poter comunicareefficacemente ed economicamente anche al di fuori della propria cerchiadi quartiere. Deve fare marketing, pubblicit e pubbliche relazioni percostruire e rinforzare la propria reputazione, fosse pure mettendo unalocandina dal panettiere e mandando un comunicato stampa al periodicocomunale.Un buon esempio di marketing applicato bene lorganizzazione nonprofit Unitus, una banca specializzata nel microcredito, come laGrameen Bank del recente premio nobel per la pace Muhammad Yunuf, concui collabora. Il sito costruito professionalmente. Se chiediinformazioni ti mandano a casa una brochure ben fatta con un dvd chespiega la natura dei loro progetti. Trovi una pagina per scaricaredocumentazione. Puoi anche richiedere una newsletter. Una volta che

    entri nel loro database, vieni sicuramente ricontattato sollecitandodonazioni e passaparola in molti modi.

    In altre parole, come molte altre organizzazioni non profit in tutto ilmondo, fanno marketing . Nella societ post-industriale e globalizzata, importante imparare a comunicare in modo chiaro e professionale,anche per il piccolo centro Yoga di periferia.

    Unitus, Grameen Bank e tante altre organizzazioni non profit sarebberopi efficaci se avessero un sito fatto male, senza brochure e filmati,senza una newsletter via e-mail, senza un database di contatti esimpatizzanti?

    Labito non fa il monaco, ma il monaco ha bisogno dellabito. E iltessuto deve essere caldo d'inverno, fresco d'estate, e ben tagliato.

    1.2 In tutti i casi, essere consapevoli delle regole della comunicazionemoderna, almeno a livello di infarinatura, meglio che esserneinconsapevoli.

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    2 Yoga e denaro

    2.1 Il business plan

    2.2 "Lo Yoga non per chi mangia troppo n per chi mangia troppo poco,non per chi dorme troppo n per chi non dorme mai." Cos dice laBhagavad Gita. Mentre la Hatha Yoga Pradipika e la Gheranda Samhita,altri due testi fondamentali, dicono entrambi qualcosa di questotipo: "per praticare lo Yoga bisogna scegliere una capanna bencostruita, pulita e libera da insetti, in un paese ben governato edove vengono elargite generose elemosine".

    2.3 Lo Yoga non neanche per chi pensa che si possa vivere d'aria o cheil denaro necessariamente il male. BKS Iyengar, nel suo "Light onPranayama", parlando dei quattro scopi dell'uomo, dice:

    "L'uomo ha quattro obiettivi nella vita; dharma, artha, kama emoksa. Dharma il dovere. Senza il dovere e la disciplina etica,raggiungere il proprio obiettivo spirituale impossibile.

    Artha l'acquisizione dei beni per l'indipendenza e per conseguirepi elevati obiettivi nella vita. Non pu dare gioia durevole;ciononostante, un corpo malnutrito pu essere fertile terreno perpreoccupazioni e malattie.

    Kama rappresenta i piaceri della vita, che dipendono in larga misurada un corpo sano; come dice la Kathopanishad , il "s" non pu esseresperimentato da un fisico debole.

    Moksa la liberazione. L'uomo illuminato si rende conto che potere,piaceri, ricchezze e conoscenza passano e non danno la libert. Eglicerca di trascendere le sue qualit sattviche, rajasiche etamasiche, per fuggire la presa dei guna ."Brano tradotto da me e tratto da "Light on Pranayama" di BKS Iyengar. Il libro stato tradotto in Italia da Edizioni Mediterranee col titolo "Teoria e praticadel pranayama". Siccome puntualizza molti insegnamenti sullo Yoga, un libro che consiglio di comprare assolutamente. Nella prima parte c' un'ottimasintesi della filosofia dello Yoga; nella seconda, una dettagliata spiegazione delle diverse tecniche di pranayama.

    2.4 Tornando al tema del denaro, un Centro Yoga indebitato e sull'orlodel fallimento pu essere fertile terreno per preoccupazioni,malattie e cattivi insegnamenti, come un corpo malnutrito.

    2.5 Il denaro una forma di energia. E solo un centro Yoga che pagal'affitto senza preoccupazioni pu espandersi e aiutare pi allievi.I quali devono pagare il giusto prezzo al centro e ai suoiinsegnanti per contraccambiare le utili e piacevoli ore di lezioneche questi offrono loro.

    2.6 Farsi pagare il giusto, senza essere n avidi n troppo generosi, quindi in linea con lo spirito yogico.

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    2.7 Se uno in condizione di vivere di rendita e regalare le suelezioni di Yoga fa benissimo. Ma se lo Yoga la sua professione o

    il suo secondo lavoro, se deve pagare l'affitto, le bollette e ilibri di Yoga, giusto che si faccia pagare cifre orarie che, aseconda della sua esperienza e del tipo di mercato a cui si rivolge,vanno dall'operaio specializzato al professionista, quindi prezziche, oggi in Italia, possono oscillare in uno spettro che vatranquillamente dai 15 ai 150 euro l'ora.

    2.8 Siccome nulla pi relativo del denaro, queste due indicazioniestreme possono sembrare, appunto, "estreme" a qualcuno. In realtsi tratta solo di due parametri indicativi, che cercher di spiegarefacendo degli esempi.

    2.8.1 Il parametro minimo

    2.8.1.1 Nel mondo del lavoro italiano esistono molti fenomeni disfruttamento e di lavoro in nero. Quanto per tutto viene fatto inregola, la paga oraria di un operaio specializzato si aggiraintorno a una certa cifra che pi alta per prestazionioccasionali (la paga oraria dell'idraulico o dell'elettricista cheviene a farci una riparazione in casa e che spesso comprende ancheun "diritto d'uscita") e pi bassa in caso di prestazionicontinuative (un idraulico che lavora tre mesi in un cantiereedile riceve una paga oraria pi bassa rispetto a quando va a fareuna riparazione, perch la continuit gli garantisce pi lavoro e

    pi stipendio, oltre a eliminare gli spostamenti e le perdite ditempo fra un intervento e l'altro).

    2.8.1.2 Per tutte queste ragioni, qualsiasi insegnante, anche il piprincipiante di tutti, deve farsi pagare non meno di un operaiospecializzato. Se si fa pagare di meno o non si fa pagare, leipotesi sono tre: 1, un ingenuo; 2. chi gli da lavoro, se titolare di un centro o di una palestra, lo sta sfruttando; 3,entrambi sono impegnati nella missione di "regalare lo Yoga allemasse", missione nobilissima ma di corto respiro se non si fa ancheun altro lavoro o non si vive di rendita.

    2.8.2 Il parametro massimo2.8.2.1 Il prezzo a cui si paga un servizio pu dipendere da molte

    condizioni, fra cui chi lo offre e chi lo compra. 150 euro l'ora (oun simile forfait a lezione) non per niente un prezzo esageratose viene applicato, ad esempio, al titolare di un'azienda o a undirigente d'azienda che riceve il suo insegnante in ufficio dove,per motivi di tempo, riceve una o due lezioni di Yoga allasettimana. Questo prezzo assimilabile a quello di molticonsulenti aziendali (i quali a loro volta si muovo su parametri

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    orari che vanno dai 100 ai 500 euro l'ora, fino ai 1.000 e pi dialcuni superconsulenti) e, regolarmente fatturato, comporta il

    fatto di essere al lordo di tasse , oneri e spese per una quotavariabile fra il 30 e il 50% (dipende da molte condizioni: adesempio, magari per essere puntuale l'insegnante costretto aprendere il taxi, e questo a suo carico, oppure viene rimborsatocon un forfait che pu coprire solo in parte le spese effettive ditrasferta).

    2.8.2.2 Un insegnante di Yoga che si trovasse a dare lezioni private alPresidente del Consiglio oppure a un'alta carica dello stato, o aun grande personaggio dello spettacolo potrebbe tranquillamentechiedere diverse centinaia di euro a lezione, prezzo ampiamentegiustificato sia dalle possibilit economiche del cliente, sia

    dalle sue esigenze (il grande stilista o l'uomo politico di livellonazionale difficilmente si rivolgono a un insegnante di Yoganeodiplomato, o all'ultimo arrivato), sia dalle esigenze diriservatezza e sicurezza che questo genere di cliente comporta.Mutatis mutandis, perfettamente possibile e anche morale che dueinsegnanti di Yoga pratichino prezzi estremamente diversi perchhanno clientele diverse, oppure che lo stesso insegnante pratichiprezzi diversi a clienti diversi: il dirigente d'azienda potrebbepagare di pi dello scolaro con la scoliosi, sia perch pupermetterselo, sia perch il dirigente magari fa un ciclo di diecilezioni poi basta, e il costo scaricabile per l'azienda, mentreil ragazzo con la scoliosi ha bisogno di anni di assistenza e ilcosto totalmente a carico della famiglia.

    2.9 Con questo non voglio dire che sia plausibile per un normaleinsegnante di Yoga "fatturare" 10.000 euro al mese: se qualcuno ciriesce probabilmente vuol dire che, per merito o per fortuna, diventato il maestro di yoga di grandi personaggi dello spettacolo,dello sport o della politica.

    2.10 Intendo per dire che dovrebbe essere abbastanza alla portata ditutti ricavare un reddito dignitoso, part-time o a tempo pieno, equalche insegnante che riesca ad abbinare il talento didattico con

    una onesta capacit commerciale e una buona capacitautopromozionale e di pubbliche relazioni pu riuscire a guadagnarecome un qualsiasi artigiano o professionista.

    2.11 Il prezzo anche un modo, uno dei tanti, per selezionare ilpubblico. BKS Iyengar diventerebbe rapidamente lo schiavo di tutti,se offrisse le sua lezioni private per 15 euro l'ora, e non avrebbeneanche il tempo per respirare. Un altro modo per selezionare ilpubblico ritirarsi sulle montagne ("i miei consigli te li dgratis, per se vuoi riceverli dalla mia viva voce devi venire fin

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    sull'Himalaia.") oppure limitare il tempo a disposizione degliallievi ("ricevo solo per appuntamento dalle 9 alle 11 del luned").

    2.12 Se un insegnante diventa molto richiesto, pu essere giustoaumentare i prezzi, per questi motivi:

    2.12.1 Pu offrire un servizio migliore e una maggiore competenza, perchha pi tempo per aggiornarsi, preparare le lezioni e fare praticapersonale (se non avido e non riempie tutto il suo tempo dilezioni a pagamento). Invece di stremarsi per fare dieci lezioni a20 euro l'ora, pu farne cinque a 50 euro.

    2.12.2 Pu selezionare gli allievi pi seri e pi motivati (a parit direddito, le scelte di spesa dipendono da motivazione e valoreattribuito: se pago un servizio 50 euro invece di 30 vuol dire che

    lo valuto di pi).2.12.3 Pu comunque fare prezzi speciali e lavorare gratis per i casi

    particolari o meritevoli. Anzi: i "ricchi" che pagano il prezzopieno contribuiscono a finanziare i "poveri" che non possono pagarealtrettanto.

    2.13 Bisogna anche ricordare che il "prezzo" di un servizio spesso ilfrutto del compromesso fra innumerevoli fattori, fra cui il tempoche passa e il valore percepito da chi ne usufruisce. Nel caso dellaclassica offerta promozionale "due lezioni di prova gratis" (molticentri yoga non si rendono neanche conto di fare marketing e

    promozione quando offrono "vieni a fare due lezioni di prova"...) ilpotenziale allievo magari non sa ancora niente dello yoga, deveancora valutare se i 100 o 200 euro al trimestre che gli vengonochiesti per un ciclo di 13 lezioni (in ogni trimestre ci sono 13settimane) valgono per lui quella spesa. Le due lezioni sono un modoper provare senza rischi, per valutare, sia pureapprossimativamente, se lo yoga lo interessa, se l'insegnante gliispira simpatia, se meglio spendere i suoi soldi cos o andare aspenderli in quattro o cinque sere al cinema e in pizzeria, o in unasola sera nella discoteca pi trendy, pasticche d'extasy comprese, oin montagna con lo sci club. Ecco quindi che una lezione di yogavale "zero" per il principiante indeciso e, dopo averne fatte due diprova, vale 100 euro per il trimestre pi la decisione di acquistareun tappetino, il cuscino per le cervicali, e accessori vari.

    2.14 importante per tutti imparare a "fare i prezzi", mediando fra dueparametri:

    1. Le proprie spese pi un margine di guadagno.

    Tradotto per gli insegnanti:

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    Se per vivere spendo 1000 euro al mese fra affitto e bollette di luce, gase telefono, pi 500 euro al mese fra vitto e abbigliamento, il mio

    fatturato minimo di sopravvivenza deve essere 1500 euro al mese al nettodelle tasse, e il mio obiettivo di fatturato deve essere in grado dicoprire spese + vitto e abbigliamento + tasse + spese di aggiornamento +spese di trasporto + un margine di guadagno che posso spendere e dedicareal risparmio.

    Bisogna tenere presente che per un insegnante professionista il semplicefatto di disporre di una partita iva comporta un costo variabile fra gli800 e i 1600 euro annui di commercialista: sono 100-150 euro al mese chedevono essere "pagati" dai clienti.

    Tradotto per i titolari di centri Yoga

    Devo calcolare una quota di iscrizione ai corsi che copra affitto,bollette, spese generali, pubblicit, stipendi mio e degli altricollaboratori se ci sono, e un margine di guadagno che mi consenta di fareinvestimenti e mettere da parte qualche soldo per i tempi bui.

    2. Quanto il cliente pu pagare in base alle sue esigenze, al suo status ealle responsabilit che pone all'insegnante.

    Tradotto per gli insegnanti

    Posso praticare prezzi leggermente diversi a seconda se insegno in unapalestra in centro o in un centro Yoga in periferia, e a seconda se devodare lezioni private a un superdirigente presso il suo ufficio o a unpensionato che viene a prendere lezioni a casa mia. Per evitare svarioni ebrutte figure, utile e professionale avere un prezzo di riferimento (adesempio 50 euro per la lezione singola) e poi praticare sconti (che possonoarrivare al 50%) a seconda della tipologia di cliente e a seconda delnumero di lezioni che acquista o prenota. buona regola, sia per motivareil cliente, sia per evitare "scrocconi" anche in buona fede, sia perevitare faticosi e spiacevoli recuperi crediti, farsi pagare sempreanticipatamente il ciclo di lezioni. Il pagamento anticipato pu essereincentivato e premiato con uno sconto dal 3 al 5%, o con una lezionegratis per chi ne prenota pi di 5 o 10, a seconda del prezzo che sipratica.

    Tradotto per centri Yoga

    Nel caso dei centri Yoga ben organizzati necessario avere un listino diriferimento e una scala sconti trasparente e ben chiara, soprattutto pisemplice possibile. comunque possibile praticare prezzi diversi pertipologie di corso diverse: ad esempio, l'affollato corso serale del lunedpotrebbe avere un prezzo pi alto rispetto al corso serale del venerd,dove nelle grandi citt in genere c' meno gente per via degli impegni

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    serali e del fuggi fuggi del week-end. Il corso per pensionati e casalingheal mattino potrebbe invece avere un prezzo pi basso. Il corso

    dell'intervallo di pranzo potrebbe avere un prezzo standard ma al terminesi potrebbe offrire un buffet vegetariano a un prezzo allineato ai costi dibar e ristoranti di zona. Un'offerta del genere potrebbe essere una grancomodit per chi vuole fare yoga nell'intervallo di lavoro ma senzanecessariamente saltare il pasto, e contemporaneamente un'utile fonte dientrate per il Centro Yoga.

    Inoltre nulla vieta di fare preventivi personalizzati per Yoga aziendale oper corsi privati con esigenze particolari. L'importo di questi preventivipotrebbe variare a seconda del periodo dell'anno o della quantit dilavoro.

    3 Aggiungiamo infine che, pur tenendo ben presente il principio che tuttigli uomini sono uguali, un conto insegnare a un impiegato di 24 anni,un conto insegnare a un amministratore delegato cinquantenne che, se sifa male, pu farmi causa servendosi del miglior avvocato della citt. Eche, dirigendo un'azienda di 200 persone, pu influenzare con il suomalessere (o con il suo benessere psicofisico), almeno 200 famiglie.

    2.15 Per diventare insegnanti di Yoga, fra pratica personale, corso perinsegnanti, corsi e seminari di aggiornamento, libri e riviste, sispendono - o meglio si investono - molte giornate di lavoro e cifreche vanno tranquillamente dai 3.000 ai 10.000 euro complessivi. Un

    anno di pratica di Yoga presso un centro costa dai 300 ai 600 euro(cifre indicative del 2005); un corso per diventare insegnanti (cene sono di annuali, triennali e quadriennali) pu costare intorno aimille-duemila euro l'anno, pi i libri, i trasporti e il tempo dadedicare allo studio. Uno che bravo, dotato e pieno di buonavolont deve quindi fare almeno due anni di pratica personale e uncorso di almeno un anno, prima di potersi dire insegnante di Yoga. Equesto il minimo, perch nella media chi si accostaall'insegnamento lo fa dopo almeno 4 o 5 anni di pratica personale,e poi investe in numerosi corsi, seminari e corsi di aggiornamentoper tutta la vita.

    2.16 Per insegnare occorre inoltre continuare a dedicare del tempo allapratica personale, investire in abbigliamento e accessori,continuare ad aggiornarsi, preparare le lezioni sia private siacollettive. Occorre anche assumersi dei rischi, perch gli allievipossono trasferire sull'insegnante problemi personali che potrebbenon essere preparato ad affrontare ma che l'insegnante potrebbe nonavere la presenza di spirito di evitare o di trasferire ad altri.Oppure, durante la pi innocente delle lezioni, l'allievo puinfortunarsi e attribuire la responsabilit all'insegnante. Lo Yoga

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    sicuramente una delle attivit fisiche meno rischiose delloscibile universale, per ci si pu far male anche praticando Yoga.

    2.17 Nel mondo moderno in cui viviamo, occorre inoltre pagare le tasse eavvalersi di professionisti come commercialista e avvocato, i qualigiustamente pretendono di essere pagati a loro volta.

    2.18 Se, oltre a insegnare, apriamo un centro Yoga, occorre che gliallievi contribuiscano a pagare le spese generali, l'affitto, icosti di manutenzione, permettendoci di ricavare un equo stipendioper noi, per i nostri collaboratori, e per l'impresa di pulizie equelli che forniscono il boccione dell'acqua.

    2.19 Ecco che sapere fare i conti, stendere un business plan, fare unminimo di marketing e promozione pubblicitaria sono attivit karma-

    yogiche per le quali possiamo coltivare il non-attaccamento, ma senon le svolgiamo al meglio saremo costretti a chiudere il nostrocentro Yoga.

    2.20 In quel caso accetteremo la sconfitta con distacco e ci limiteremo ainsegnare Yoga privatamente o per conto terzi, in attesa di rifarel'esperienza quando, con la pratica, saremo diventati pi maturi.

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    3 Il business plan

    3.1 Il business plan un foglio in cui vengono calcolati i costi chel'attivit deve affrontare, e i possibili ricavi. uno strumentoindispensabile per pianificare la propria azienda, anche nel caso incui il profitto non sia l'obiettivo primario. Qui non spieghiamo comerealizzare un business plan, ma diamo le indicazioni fondamentali.

    Il profitto non dovrebbe essere l'obiettivo primario di nessuna azienda: un'indice di salute, e uno strumento per sapere che si sta lavorando bene,ma non l'obiettivo di nessuna attivit, anche se molti fraintendonoquesto concetto. E' come la differenza che c' fra "mangiare per vivere" e"vivere per mangiare". Un'azienda sana ed eticamente bene intesa faprofitti per poter far bene il suo lavoro, non il contrario.

    Per spiegarci: in generale l'obiettivo di una lavanderia lavare bene ipanni a un prezzo conveniente per i propri clienti, l'obiettivo di unabanca offrire servizi finanziari con un buon rapporto qualit prezzo aisuoi clienti; l'obiettivo di un Centro Yoga offrire corsi di Yoga utili,piacevoli e ben organizzati ai suoi allievi; in tutti e tre i casi ilprofitto, o comunque un margine positivo fra entrate e uscite, l'indicatore che si sta facendo un buon lavoro anche dal punto di vistaeconomico. Senza profitti da reinvestire, o almeno un pareggio fra entratee uscite, non possibile andare avanti a lungo, e soprattutto, nel caso diun Centro Yoga, non possibile offrire a lungo un buon servizio agliallievi.

    3.2 Semplificando al massimo, bisogna dividere in due un foglio. Asinistra si scrivono tutte le spese che si pensa di affrontare:

    1 Insegna

    L'insegna sulla strada ha un costo e, in Italia, comporta in genere unatassa che si paga al comune. In genere consentita, senza tasseaggiuntive, l'installazione di una targa di dimensioni non eccessivamentegrandi all'ingresso dello stabile. Se un condominio bisogna attenersi alregolamento condominiale per dimensioni e caratteristiche. In genere ilcondominio non pu proibire l'installazione della targa che indicaesistenza e ubicazione del Centro Yoga, a meno che il regolamentocondominiale non escluda la possibilit di svolgere simili attivit nelproprio stabile (in questo caso non solo non si pu mettere la targa, manon si pu neanche esercitare l'attivit. Se la si esercita comunque equalche condomino avesse da eccepire, il condominio potrebbe passare allavie legali per far chiudere il centro). Ovviamente i costi di realizzazionee installazione della targa sono a carico del Centro Yoga.

    2 Affitto

    L'affitto una delle voci pi importanti del bilancio, a meno di non averela fortuna di possedere un locale adatto. In questo caso non c' il costo

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    dell'affitto ma c' il mancato reddito derivante dal fatto di NON affittareil locale a terzi. Bisogna quindi tenerne conto fra le voci di costo, anche

    se, quando il locale proprio o di un caro parente, si pu contare sulfatto che, in caso di tempi difficili, il "proprietario" non mander undecreto ingiuntivo per riscuotere l'affitto. La quota fisiologicadell'affitto circa il 10% del fatturato. Se si prevede di fatturare200.000 euro e l'affitto del locale 40.000 euro all'anno, bisognaraddoppiare il fatturato oppure dimezzare la spesa d'affitto, pi o meno.

    Per le dimensioni della sala pratica bisogna calcolare almeno 2 mq perallievo pi 4 mq per l'insegnante. La sala pratica ideale offre 4 mq perallievo (un adulto di 1,80 pu stare sdraiato e aprire le braccia senzatoccare nessuno) e 8 mq per l'insegnante.

    Conviene fare un giro delle agenzie immobiliari della propria zona, eguardare gli annunci economici, per visitare il maggior numero di localipossibile, in modo da farsi un'idea attendibile del mercato degli affitti.

    Chi vive in un appartamento molto grande e ha la possibilit di destinareuna stanza o, abbattendo delle pareti, un paio di locali a sala pratica puiniziare l'attivit senza spese e con poche limitazioni (anche se ilcondominio vietasse questo genere di attivit, non pu impedire a chi viabita di ricevere chi gli pare e di esercitare la propria attivitlavorativa se questa non rumorosa, non sporchevole o non disturba).Ancora pi libero chi vive in una villetta e pu destinare a sala praticala classica "taverna" seminterrata o la mansarda. Chi si trova in questasituazione privilegiata agevolato nell'avviare il proprio centro Yoga,fermo restando che se l'attivit cresce - o se vuole farla crescere - poideve necessariamente traslocare in locali pi grandi e attrezzati. Questatipologia di avvio somiglia di pi al lavoro del professore che offrelezioni private a studenti singoli e piccoli gruppi. Per quantol'appartamento o la villetta siano grandi, sar difficile poter far lezionea pi di quattro o sei persone, a meno di non disporre di locali extraveramente ampi. Salvo il caso di vere e proprie "lezioni private" (in casasua ognuno pu ricevere chi vuole e, se non viola leggi e regolamenti, fareci che vuole), se il flusso di allievi ampio e allargato occorreverificare con un commercialista eventuali obblighi d'impresa, o eventualiobblighi associativi se si costituisce un'associazione.

    Una fonte a cui chiedere informazioni per eventuali obblighi minimi per lasede della propria attivit lo "Sportello Unico per le imprese" dellapropria zona.

    3 Leasing immobiliare

    Invece di prendere un immobile in affitto lo si pu acquistare in leasing.In pratica lo si paga a rate, con un importo che superiore a un affitto,e alla fine del periodo l'immobile pu diventare nostro a un prezzo chevaria fra il 5 e il 30% del suo prezzo al momento della stipula. Il leasing

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    ha una durata poliennale e offre il vantaggio di fare un investimentoimmobiliare invece di pagare un affitto a fondo perduto. Lo svantaggio

    che si pi legati, perch, in caso di contrazione delle iscrizioni o incaso di sviluppo, relativamente facile passare da un immobile in affittoa un altro pi grande o pi piccolo, mentre in caso di leasing icambiamenti sono molto pi costosi. Diciamo che il leasing pu valer lapena se si interessati a fare comunque un investimento immobiliare (poi,se si cambia, si pu subaffittare il locale in leasing continuando a pagarele rate ed entrando alla fine in possesso del bene) oppure se c' qualchesocio o parente con le spalle economicamente pi grosse interessato a farel'investimento immobiliare e disponibile a coprirci le spalle nei periodidi crisi.

    Il leasing deve essere preso in considerazione solo da chi ha le idee ben

    chiare in proposito. Con le possibili evoluzioni legislative potrebbediventare una soluzione alla portata solo di attivit di una dimensionemaggiore della microazienda o del piccolo centro Yoga.

    4 Spese condominiali

    Informarsi sull'importo per non avere sorprese, e su eventuali spesestraordinarie che ci possano riguardare come proprietari (se stiamocomprando) o come inquilini.

    5 Riscaldamento

    Il riscaldamento una delle spese pi consistenti dopo l'affitto. Lametratura necessaria per aprire un centro Yoga va da un minimo di 120 mqfino a 500 mq per i centri pi grandi e ambiziosi. Il riscaldamento variain proporzione. Attenzione ai soffitti: pi sono alti pi il riscaldamentocosta.

    6 Condizionamento

    Il condizionamento costa come e forse pi del riscaldamento. Siccome loYoga in genere beneficia del fatto di essere svolto al caldo, l'esigenzacommerciale di avere un impianto di condizionamento non pressante comenel caso delle palestre tradizionali. Per i primi anni forse

    consigliabile farne a meno, anche perch d'estate c' un calo fisiologicodella partecipazione e quindi meglio stare bassi con le spese.

    Se i soffitti sono alti, pu essere una buona idea installare deiventilatori da soffitto, che oltretutto sono utili anche d'inverno perrimescolare l'aria e mandar gi il calore che tende a salire in alto.Possono essere pi che sufficienti per rinfrescare d'estate e sono moltopi economici del condizionamento.

    7 Pulizie

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    Occorre stipulare un contratto con un'impresa di pulizie. C' di buono chepulire un parquet di una sala pratica pi facile e veloce di una palestra

    tradizionale ingombra di panche, bici da spinning, tapis roulant e macchineda body building.

    8 Pubblicit e marketing

    Soprattutto nei primi tre anni, calcola di dedicare alla promozionepubblicitaria del Centro Yoga almeno il 10% del fatturato e almeno il 20%del tempo del titolare o di uno dei soci. In questa voce rientranoeventuali Pagine Gialle, inserzioni su stampa locale, spese di stampa dibiglietti da visita e volantini, eventuale sito Web e promozione dellostesso. Possono inoltre rientrare qui le lezioni gratuite e ledimostrazioni presso palestre e luoghi pubblici.

    9 Omaggi

    Ad esempio, se decidi di mettere la macchina che eroga acqua calda e acquafredda per consentire ai tuoi allievi di dissetarsi e preparare delletisane, le bustine di tisana messe a disposizione vanno considerate comeomaggi. Il costo della macchina dell'acqua e dei boccioni d'acqua possonorientrare qui o fra le spese generali.

    10 Stipendio soci e titolari

    In fase di avviamento, cos come nelle fasi di crisi, spesso soci e

    titolari rinunciano allo stipendio sperando di rifarsi con ricchi dividendiquando l'impresa decoller. In genere un errore, ed opportuno prevederesin da subito, o almeno entro il primo anno, uno stipendio per tutti,ancorch minimo.

    11 Stipendio collaboratori

    Riguardo questa voce, bisogna mediare fra la prescrizione di "dare lagiusta mercede agli operai" e la necessit di contenere le spese. Iniziarein piccolo gestendo tutto in famiglia sempre una scelta prudente. Bisognaper anche tenere presente che alcuni collaboratori possono rendere invecedi costare. Ad esempio, un insegnante di Yoga che per ipotesi prenda 15

    euro l'ora pi 3 euro per ciascun allievo della sua classe (quindi 45 eurol'ora se insegna a 10 allievi, 75 se insegna a 20) pu essere una risorsase un tipo proattivo e capace di darsi da fare per procurare nuoviallievi.

    12 Spese generali

    Le spese generali sono tutte le spese di cancelleria, materiali di consumo,accessori e oggettistica necessari per mandare avanti la baracca.Prudentemente, calcolare un 10% del fatturato previsto.

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    13 Computer e stampante

    Potrebbe rientrare fra le spese generali. Si tratta di un oggettoindispensabile per la gestione dell'archivio degli iscritti e potenzialiiscritti. Insieme a una buona stampante laser indispensabile per lastampa in proprio di dispense e volantini (che, a seconda della tiratura,possono poi essere fatti fotocopiare oppure stampati tutti con la laser).Conviene imparare ad usarlo bene, o avere un socio che lo sappia usarebene e abbia qualche rudimento di marketing e direct marketing.

    utile anche per la stampa di tessere associative, attestati dipartecipazione, nonch fatture e ricevute. utile anche per tenere unacontabilit generale, anche se un centro Yoga molto piccolo pu cavarselaanche con le ricevute prestampate che si comprano in cartoleria e nei

    centri uffici.14 Telefono e Internet

    Anche questa una spesa che potrebbe rientrare nelle spese generali. Letratto a parte perch hanno importanti risvolti anche dal latoorganizzativo e di comunicazione.

    Un telefono fisso utile sia come recapito (molte piccolissime aziendeoggi si arrangiano col solo cellulare) sia per le attivit ditelemarketing, intendendo con questo termine tecnico: inviti ai seminari,conferme di partecipazione, solleciti vari, telefonate ad ex allievi percomunicare novit e invitarli a tornare, eccetera.

    La connessione a Internet pu sembrare secondaria ma in realt disporre inufficio di una buona connessione utile: per la gestione delle e-mail, peraggiornare il proprio sito o per studiare i siti delle palestre e deglialtri centri yoga, per ogni genere di ricerca professionale o didocumentazione.

    Se il centro yoga piccolo, oppure a seconda delle proprie preferenze eabitudini di lavoro, si pu decidere di tenere computer e connessioneInternet a casa invece che nel centro Yoga, oppure in entrambi i luoghi.

    15 Arredamento

    Fortunatamente lo Yoga non richiede attrezzature particolari. Calcolare unascrivania per il lavoro amministrativo, tre sedie (una per s e due per gliospiti), uno scaffale per i documenti, una vetrina per i prodotti inesposizione, una bacheca, un paio di panche o alcune sedie per la salad'aspetto, le panche e gli appendiabiti per gli spogliatoi, e poco altro. una buona idea comprare mobili usati (per risparmiare), oppure mobili dimodernariato o antichi: in questo caso non si risparmia, ma c' lapossibilit che incrementino di valore negli anni, pur rappresentando unaspesa fiscalmente detraibile all'inizio della vita del centro.

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    16 Manutenzioni ordinarie

    Idraulico, elettricista, imbianchino per le inevitabili riparazionioccasionali, per lo sciacquone che perde o per una presa elettricaaggiuntiva per il computer.

    17 Assicurazioni

    Lo Yoga fortunatamente una delle attivit fisiche con meno infortuni.Per con un giro di centinaia di allievi all'anno (almeno si spera),qualcosa pu sempre capitare. Meglio coprirsi con una buona assicurazione,sia per le responsabilit civili del proprietario (se l'immobile nostro),sia per le responsabilit civili dell'inquilino (se siamo in affitto o inleasing), sia contro gli infortuni nei locali del centro: magari nessuno si

    far mai male facendo pratica, ma qualcuno potrebbe scivolare sul parquetlucidato troppo bene.

    18 Commercialista

    Il commercialista per un'azienda, anche piccola come un centro Yoga, costada 1500 a 3000 euro l'anno, e anche di pi se ci si rivolge a uno studioavviato con commercialisti di grido. Se si opta per la forma giuridicadell'Associazione senza fini di lucro, opportuno scegliere uncommercialista che abbia esperienza concreta di associazioni di quel tipo.

    19 Accantonamento per emergenze e interventi straordinari

    opportuno prevedere qualche migliaio di euro per spese d'emergenza elavori di manutenzione straordinari. Eventuali guasti si spera sianocoperti dall'assicurazione, ma spesso bisogna pagare l'intervento in attesadi ricevere i soldi dall'assicurazione, che magari coprono solo in parte.

    20 Spese una tantum

    Bisogna anche tenere presenti eventuali spese iniziali. Ad esempio la messaa norma degli impianti esistenti o la loro ristrutturazione. Questi costivanno poi ammortizzati su pi anni perch sono costi che si affrontano unavolta sola, i cui benefici per si distribuiscono (o si "spalmano", come

    dicono alcuni) su pi anni di esercizio.

    3.3. A destra invece si scrivono le fonti di entrata:

    1 Quote associative

    Se il nostro centro Yoga si costituisce come associazione senza fini dilucro, una fonte di entrata modesta ma significativa data dalle quoteassociative. Di solito la tessera d'iscrizione viene fatta pagare dai 10 ai40 euro, e pu comprendere una visita medica. Dalla stima di quanti allievi

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    abbiamo bisogno per raggiungere il punto di pareggio e far funzionare ilcentro possiamo valutare quante entrate avremo dalle quote associative.

    Questi soldi potrebbero servire per coprire le spese generali o le spese disegreteria.

    In certi casi, per certi corsi o in alcuni periodi dell'anno la quotaassociativa pu essere gratuita a fini promozionali.

    2 Iscrizioni ai corsi

    Tenendo presenti i parametri a sinistra del nostro "business plan", cio lespese reali o stimate, possiamo fare delle stime o delle simulazioni sulnumero di allievi e sui costi da applicare. A 300 euro l'anno ci vogliono500 allievi per fatturare 150.000 euro: riusciamo a starci dentro con lespese? Riusciamo a gestire 500 allievi? Se la risposta no a entrambe ledomande, bisogna diminuire gli allievi e aumentare il fatturato medio perallievo.

    Per non fare quote fuori mercato, opportuno valutare i prezzi medi deicentri yoga e delle palestre in zona. Nulla poi vieta di fare prezzidiversi, pi alti o pi bassi. Per se il prezzo medio di una lezione diYoga in zona 10 euro, difficile trovare allievi chiedendone 30, a menodi non offrire qualcosa di molto speciale rispetto alla concorrenza. Adesempio lezioni pi lunghe, partecipazione ristretta a cinque persone, unambiente particolarmente confortevole o cose del genere.

    3 Lezioni private

    Anche qui si pu fare un ragionamento simile a quello del punto precedente.Informandosi presso colleghi insegnanti e titolari di altri centri, si puscoprire che esistono utili parametri indicativi: ad esempio, si puscoprire che ogni 100 allievi che fanno corsi collettivi, ce ne sono,poniamo, 10 che acquistano cicli di lezioni private. In questo modo si pustimare il fatturato generato dalle lezioni private.

    Attenzione che in certe condizioni il fatturato delle lezioni private puessere un costo, se il prezzo non viene studiato attentamente. Inparticolare il tempo del titolare pu essere troppo "prezioso" perchdedichi troppo tempo a lezioni individuali a 30 o 40 euro l'ora come facevaquando era insegnante e basta.

    4 Vendita di accessori, attrezzature e materiali di consumo (tappetini,cuscini, libri, accessori per shat-karman, incensi, tisane, ecc)

    Con questa voce il primo anno si possono solo fare stime moltoapprossimative. Di sicuro non tutti gli allievi compreranno aggetti eaccessori. Prudentemente, si pu calcolare che solo il 20% degli allievicomprer tappetini, accessori, libri e altri prodotti. Tieni inassortimento solo prodotti che "vanno" (chiedere sempre al grossista o al

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    rappresentante quali sono i prodotti che vende di pi: probabilmentesaranno gli stessi che venderai di pi anche tu). Dal secondo anno in poi

    fare previsioni sar pi facile, se tieni una statistica dei prodottivenduti. Il grossista pu inoltre darti indicazioni sul ricarico chenormalmente viene fatto.

    Il ricarico la percentuale che normalmente viene aggiunta al prezzoall'ingrosso per calcolare il prezzo da fare al cliente finale. Il margine la differenza percentuale fra il prezzo finale e il prezzo d'acquisto: ledue percentuali sono diverse perch vengono calcolare in modo diverso:partendo dal prezzo d'acquisto nel caso del ricarico, partendo dal prezzodi vendita nel caso del margine. Se compri una tisana a un euro e larivendi a due euro, fai un ricarico del 100% e hai un margine del 50%. Ilricarico normale va da un minimo del 15% su oggetti di un alto costo, al

    300% e oltre per oggetti di costo minimo. Ad esempio, le caramelle e icioccolatini venduti sfusi dai tabaccai hanno ricarichi molto elevati, siaperch c' una transazione minima sotto la quale non c' convenienza (inquesto caso 5 o 10 centesimi di euro per il singolo cioccolatino acquistatod'impulso), sia perch alta la percentuale di prodotti "minimi" chevengono rubati.

    Le tisane dell'esempio sugli omaggi potrebbero anche essere a pagamento:una bustina che ti costa 10 centesimi pu essere offerta per 20 o 30centesimi. Se le metti in un piatto col salvadanaio per raccogliere ipagamenti volontari devi tenere presente che una quota di allievi non lepagher. Dal 10 al 30% di quelli che prendono le tisane non pagher o

    perch ritiene di pagare abbastanza per l'iscrizione, o perch vuoleapprofittarsene, oppure anche perch in buona fede non ha moneta e pensa dipagare la prossima volta ma poi se ne dimentica. un fenomeno fisiologicoe devi tenerlo presente nella formulazione del prezzo.

    3.4 Commisurando le spese alle entrate previste, si pu capire se necessario stringere la cinghia, se possibile fare investimenti, esoprattutto quale prezzo chiedere e quanti allievi bisogna trovare.

    3.5 Occorre anche tenere presente un costo rappresentato dalle tasse, chepossono pesare in modo diverso a seconda se il centro Yoga costituito come associazione, come impresa individuale, come societdi persone o come societ di capitali.

    3.6 Il business plan serve per valutare, pi o meno, costi, ricavi epossibile margine lordo. Su questo occorre poi valutare il pesodell'imposizione fiscale a seconda del tipo di centro Yoga che siapre. Qualche domanda a un commercialista, a qualche commercianteesperto ed a chi ha gi aperto un centro Yoga o una palestra possonodare indicazioni molto utili.

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    3.7 All'inizio di una nuova attivit si sempre molto entusiasti e sispera di avere un successo particolarmente elevato. E facile

    lasciarsi trascinare dall'ottimismo e investire in grande(compatibilmente con le proprie finanze) pensando di compensare lemaggiori spese con l'affluenza di allievi che fanno la fila fuoridalla porta con i soldi in mano.

    3.8 Purtroppo, in genere non va cos. Soprattutto agli inizi, semprebene fare molta attenzione alle spese e stare attenti a nonsovrastimare gli incassi. Infatti le spese hanno la cattiva abitudinedi moltiplicarsi e aumentare con grande facilit, mentre le entratetendono ad arrivare con maggior fatica. meglio sovrastimare lespese ed essere cauti nel valutare le entrate, perch queste ultimesono sempre pi lente a crescere.

    3.9 Infatti nell'elenco delle spese abbiamo inserito una ventina di voci(e altre possono ancora arrivare) mentre fra le entrate le voci sonosolo quattro, di cui una sola fa la parte del leone: le quote diiscrizione ai corsi.

    3.10 Inoltre, anche se nel mondo dello Yoga la gente generalmente pibuona, onesta e positiva della media, bisogna sempre tenere presenteche, per un motivo o per l'altro, c' sempre qualche cliente che nonpaga. A meno di non attuare una tassativa politica di pagamentoanticipato (che pu avere il difetto di scoraggiare le iscrizioni), opportuno calcolare che il 10% degli allievi, per un motivo o perl'altro, non pagher le lezioni, a volte anche con giustificazioniineccepibili:

    A met anno si trasferiscono in un altro quartiere o in un'altra citt;

    Perdono il lavoro;

    Iniziano con le migliori intenzioni, pagano il primo trimestre, fanno ilsecondo trimestre, e improvvisamente, prima che capiti loro l'occasione dipagare, gli impegni li portano altrove;

    Proprio perch sono cos buoni e disinteressati, si aspettano che anche illoro insegnante di Yoga sia altrettanto buono e disinteressato;

    In buona parte di questi casi difficile recuperare i crediti, a meno dinon voler procedere a solleciti molto puntuali e insistenti.

    In tutti i casi, circa il 10% degli allievi, se va bene, non pagheranno deltutto o in parte le lezioni che hanno fatto. opportuno tenerne conto infase di pianificazione. Se ci vogliono 150 allievi paganti per raggiungereil punto di pareggio, vuol dire che occorrono almeno 160 o 170 iscritti peressere sicuri.

    Se per un seminario occorrono 10 iscritti paganti per coprire le spese epagare la giornata all'organizzazione, vuol dire che il giorno prima di

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    partire devono esserci almeno 12 o 13 iscritti, perch 2 o 3, per un motivoo per l'altro, inevitabilmente all'ultimo momento non si presenteranno.

    Spesso non cattiva volont dei singoli: che i casi della vita, quandosi ha che fare con molte persone, incidono sempre.

    3.11 Compilare un business plan un grande aiuto per limitare i rischi ecapire se l'impresa alla propria portata e soprattutto alla portatadel capitale e del lavoro che si possono investire.

    3.12 Se l'elenco delle spese del business plan ci scoraggia o non ce lasentiamo di affrontarlo, invece di aprire un proprio centro Yogapossiamo anche ipotizzare di stringere accordi con palestre o conaltri centri Yoga:

    Ad esempio, si pu proporre a una palestra di organizzare un corso di Yogaper la terza et al mattino. Siccome la mattina dei giorni feriali lepalestre sono abbastanza poco frequentate, probabile che il titolareabbia una sala libera e sia disponibile ad affittarla a un buon prezzooppure in cambio di una percentuale sulla quota di ciascun allievo.A questo punto quello che bisogna fare attivare un po' di promozione peril corso, raccogliere le iscrizioni, tenere il corso e dividere il ricavatocon il padrone della palestra. L'intera iniziativa meno rischiosa diaprire un proprio centro Yoga ma consente di fare una preziosa esperienzaimprenditoriale in vista di quando lo si aprir.

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    4 Trovare un nome

    4.1 Una delle scelte pi delicate di qualsiasi iniziativa imprenditoriale scegliere il nome.

    4.2 Il nome di un'impresa deve rispondere a molte esigenze, alcune dellequali contraddittorie:

    Deve essere piacevole,

    memorabile.

    facile da scrivere (se possibile),

    unico (almeno nella zona: ci sono tante pizzerie "Bella Napoli" per difficile che ce ne sia pi d'una nella stessa citt, figuriamoci nella

    stessa via o nello stesso quartiere),deve essere evocativo,

    e, se possibile, anche significativo.

    4.3 Come scegliere il nome del proprio centro

    4.3.1 Ci sono molti modi per creare il nome di un'azienda o di un prodotto.Da una parte ci sono i nomi totalmente inventati. L'esempio piclassico "Kodak": si tratta di un nome che non significa niente. Ilfondatore della Kodak, George Eastman, lo adott perch erafacilmente pronunciabile in tutte le lingue: evidentemente Eastmanpensava sin da allora a un mercato globale. Dall'altra ci sono i nomipiattamente descrittivi: il nostro centro potrebbe chiamarsi "CentroYoga per la Terza Et" oppure "Centro Yoga per Bambini". In questidue casi subito chiaro che cosa offriamo. Il lato negativo checon un nome come "Centro Yoga per la Terza Et" sar difficileorganizzare anche corsi di Fitness, di Power Yoga o di meditazioneper dirigenti stressati.

    4.3.2 Si pu adottare il proprio nome: "Centro Yoga Mario Rossi"

    4.3.3 Si pu scegliere un nome che per qualche motivo ci caro, persignificato o per ricordi personali: "Centro Yoga Ganesha" potrebbeessere scelto da qualcuno che ama e vuole comunicare la bonomia el'ottimismo del dio indiano in forma di elefante. Il "Centro YogaMumbay" potrebbe invece essere scelto da chi ha fatto un viaggio inquella citt indiana. E cos via.

    4.3.4 Un nome sanscrito o che si rif alla mitologia indiana naturalmentecomunica una certa attenzione alle tradizioni millenarie.

    4.3.5 Un nome in italiano oppure in inglese invece potrebbe comunicare unacerta indipendenza e maggiore modernit: "Power Yoga Institute" un

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    nome che potrebbe attrarre anche persone che normalmente verrebberoattratte da pi normali palestre.

    4.3.6 Il nome potrebbe anche derivare da fatti culturali apparentementelontani dalla cultura dello Yoga: "Centro Yoga Matrix"; "Mompracem";"Centro Yoga Occidentale"; oppure riferirsi a simbologie yogichesuggestive anche per chi non si interessa di Yoga: "Centro YogaBhujanga"; "Centro Yoga del Cobra";

    4.3.7 La prova telefono la pi veloce e indicativa per "testare" un nome:quando si sceglie un nome prima di tutto immaginare di rispondere altelefono: se breve, facile da pronunciare, facile da trascriveresenza equivoci, probabilmente va bene.

    4.3.8 A titolo di esempio, ecco alcuni nomi di autentici centri Yoga:

    Centro Yoga Saronno

    Nome da associazione, con localizzazione geografica. Per chi lo legge,potrebbe essere un centro comunale, o comunque legato al territorio, il cherassicura.

    Centro Yoga Satyananda

    Nome da associazione, con riferimento al guru che ne ispira l'insegnamento

    Istituto Yoga Patrian

    Nome da associazione, "istituzionale" (gli "istituti" sono sempre seri),con il cognome del fondatore

    Now Power Yoga

    Nome che esprime la tipologia di Yoga insegnato di preferenza e il legamecon l'attualit ("now")

    Yoga Garden

    Nome moderno che intende comunicare serenit, protezione (i giardini sonospesso cintati) e assortimento (i giardini in genere contengono una grande

    variet di piante) Mini Yogi

    Yoga per bambini. Il nome comunica la specializzazione.

    Shakti, Centro Studi Yoga

    Il nome sanscrito comunica il legame con la tradizione, mentre ladefinizione "Centro Studi Yoga" comunica seriet.

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    Kundalini Yoga

    Attenzione per la tradizione. Energia

    Darsana Path

    Tradizione e modernit, data dal nome sanscrito con il termine inglese.

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    5 Trovare il luogo

    5.1 Salvo i casi dei fortunati che dispongono di un capannone conparcheggio oppure un loft ben servito dai mezzi pubblici, chi vuoleaprire un centro Yoga deve trovare un posto per esercitare la propriaattivit. Che caratteristiche deve avere il luogo prescelto?

    5.1.1 Caratteristiche minime

    5.1.1.1 Prima di tutto la sala pratica: deve offrire da due a quattro metriquadri di spazio libero per ciascun praticante, pi quattro metriquadri per il maestro. Si tratta di spazi indicativi minimi.Ovviamente se una sera c' un'affluenza eccezionale ci si pustringere, ma non si pu pensare di insegnare regolarmente in unposto eccessivamente affollato, soprattutto se nelle vicinanze cisono centri Yoga pi ampi. Il pavimento deve essere preferibilmentedi parquet di legno. In alternativa si pu pensare al pi economicoparquet artificiale, oppure ai vari laminati plastici che loimitano. Il tatami sintetico delle palestre di judo pu andar benema rende pi difficili le posizioni di equilibrio, compresasirsasana, la posizione di equilibrio sulla testa.

    5.1.1.2 Occorre inoltre un ufficio per le attivit di segreteria. Devepoter ospitare una sedia, una scrivania e almeno due sedie per gliospiti, oltre allo spazio per computer, mobiletti, archivieccetera. Naturalmente il lavoro amministrativo potrebbe ancheessere svolto a casa, oppure in un altro ufficio. In ogni caso unospazio separato dalla sala pratica e dagli altri ambienti in cui possibile avere colloqui personali con un allievo ed eventualeaccompagnatore indispensabile.

    5.1.1.3 Occorre inoltre uno spazio o una sala d'attesa, dove possono sederegli allievi che aspettano il termine della lezione precedente ol'inizio di quella che li riguarda, con delle sedie oppure dellepanche. In teoria potrebbe andar bene anche uno spazio libero suparquet con dei cuscini, visto che chi pratica Yoga non dovrebbeavere problemi a sedere per terra, ma in realt molti principiantie accompagnatori difficilmente possono rinunciare a una sedia. E'opportuno che ci sia lo spazio per delle riviste, libri diargomento yogico, una vetrina con prodotti in vendita, una bachecaper avvisi.

    5.1.1.4 Occorrono infine due spogliatoi, uno per i maschi e uno per lefemmine, nonch bagni e docce se si prevede di fare Yoga moltodinamico. Se si pratica prevalentemente meditazione, Yoga nonparticolarmente dinamico e comunque durante la pratica non siprevede di far sudare particolarmente gli allievi, si purinunciare alle docce, oppure, soprattutto se lo spazio poco, sipu anche mantenere uno spogliatoio comune, visto che nella maggior

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    parte dei casi gli allievi devono solo cambiare i pantaloni, oindossare una tuta.

    5.1.1.5 Deve infine esserci almeno un bagno, oppure il minimo di dotazionisanitarie previste dal tipo di uso dell'immobile.

    5.1.1.6 Tutto questo deve essere verificato con gli obblighi di legge, chepossono variare a seconda della tipologia giuridica dell'attivit(le associazioni culturali hanno obblighi diversi rispetto alleattivit commerciali) e anche a seconda del comune o dellaprovincia (possono esserci normative comunali, provinciali oregionali che cambiano, oppure interpretazioni delle normativenazionali o regionali che cambiano a seconda dell'ufficio che leinterpreta). Ad esempio un'attivit commerciale deve ridurre oeliminare del tutto le barriere architettoniche e prevedere almenoun bagno per i portatori di handicap fisici. Un'associazione hameno obblighi da questo punto di vista. Attenzione a non dare perscontato che quel che ti dice l'amico che ha la palestra a Viterboo a Bolzano valga anche per te che intendi aprire un centro Yogaall'interno di un agriturismo in Toscana. Nel tuo comune potrebberovalere regolamenti speciali, oppure la legge potrebbe essereinterpretata in modo diverso di come accade a Viterbo o Bolzano.

    5.1.2 Location

    5.1.2.1 Questo termine inglese significa molte cose. Nel mercatoimmobiliare significa "localizzazione", ovvero dove si troval'immobile. Gli americani dicono che per determinare il valore diun immobile bisogna tenere presenti tre cose: "location, location,location". Ovvero, dove l'immobile si trova di fondamentaleimportanza, in termini assoluti e in termini relativi. In terminiassoluti, i parametri pi importanti sono questi:

    5.1.2.1.1 In centro

    5.1.2.1.1.1 Gli immobili pi ambiti generalmente si trovano in centro citt, perch c' molto passaggio pedonale e automobilistico,perch il centro in genere facilmente raggiungibile da tutte le zone della citt, perch c' sempre grandeconcentrazione di servizi: bar, ristoranti, negozi, mezzi pubblici, locali. Tutti questi vantaggi si pagano con affitti alti edifficolt di parcheggio.

    5.1.2.1.2 In periferia5.1.2.1.2.1 Le periferie e le zone semicentrali possono offrire a un centro Yoga i vantaggio di costi pi bassi senza grandi

    penalizzazioni in termini di frequenza. Se la zona facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o in auto, per l'allievopu non essere un problema il fatto che non sia a cinque minuti dalla piazza principale. In genere il risparmio in termini diaffitto e la pi facile accessibilit consente di tenere prezzi pi bassi oppure di raggiungere il punto di pareggio pifacilmente. Se in zona ci sono molti uffici sar possibile effettuare corsi nell'intervallo di pranzo, mentre la pi facileraggiungibilit serale consentir di fare corsi pomeridiani e serali senza penalizzazioni. Se invece una zonaresidenziale, probabilmente ci si dovr concentrare sui corsi serali, pi qualche corso di mattina per casalinghe epensionati, oppure qualche corso pomeridiano per bambini e studenti.

    5.1.2.1.3 Prossimit di mezzi pubblici

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    5.1.2.1.3.1 La vicinanza di mezzi pubblici molto frequentati, in particolare la metropolitana nelle grandi citt, molto importante.Meno cruciale nel caso delle piccole citt di provincia, dove i mezzi pubblici non sono particolarmente sviluppati e

    purtroppo il mezzo preferito spesso l'auto, il motorino e, pi raramente, la bicicletta.

    5.1.2.1.4 Posto per parcheggiare

    5.1.2.1.4.1 Parcheggi facili, gratuiti ed accessibili sono ormai un miraggio nella maggior parte dei centri urbani. Il principalevantaggio delle periferie che possibile ancora trovare capannoni e locali che dispongono di ampi parcheggi, oppureche danno su viali dove l'affollamento di auto non eccessivo. Ovviamente la disponibilit di parcheggio nelle ore deicorsi pi frequentati un grosso vantaggio sia per gli allievi sia per gli insegnanti. Fare due giri dell'isolato per trovare unposto prima del corso di Yoga non piace a nessuno.

    5.1.2.1.5 Traffico pedonale

    5.1.2.1.5.1 Un grande passaggio di pedoni pu essere interessante soprattutto ai fini pubblicitari e della richiesta di informazioni. Inuna strada a grande passaggio pedonale pu bastare mettere una bella targa fuori con scritto "Centro Yoga Surya

    Namaskar - 2 lezioni gratuite per tutti" per garantirsi un buon flusso di persone che chiedono informazioni.

    5.1.2.2 In termini relativi invece i parametri possono essere questi

    5.1.2.2.1 Vicinanza alla propria abitazione

    5.1.2.2.1.1 Il fatto di avere il centro Yoga a due passi da casa pu essere un grande vantaggio per alcuni, e molto menointeressante per altri. Chi ama pranzare a casa propria, per, dopo un po' di tempo pu sentirsi penalizzato per il fatto diavere preso un locale dall'altra parte della citt, e magari essere costretto a cambiare casa -- o a trasferire il propriocentro Yoga. Chi invece riesce a fare casa e bottega (magari il centro Yoga al primo piano e la propria abitazione alsecondo) potrebbe scoprire di non riuscire mai a staccare dal lavoro. Ogni situazione pu avere i suoi vantaggi e i suoisvantaggi.

    5.1.2.2.2 Vicinanza di altri centri concorrenti o sinergici5.1.2.2.2.1 Ovviamente il caso di tenere presente se ci sono altri centri Yoga nelle vicinanze. Non detto che sia

    necessariamente negativo: a meno di non offrire esattamente la stessa specializzazione, il fatto che in una zona cisiano pi di una palestra o pi di un centro Yoga potrebbe contribuire ad allargare il mercato, invece di strapparsi i clientil'un con l'altro. A meno che il locale che stiamo prendendo in considerazione non sia particolarmente interessante, ilfatto che ci siano concorrenti vicini da consideraregeneralmente uno svantaggio.

    5.1.2.2.2.2 E' invece un vantaggio la presenza di centri potenzialmente sinergici: ad esempio un supermercato specializzato inprodotti naturali, oppure un centro benessere che offre massaggi e prodotti naturali possono essere dei preziosi alleati-

    5.1.2.2.3 Vicinanza di scuole, parrocchie o altri centri di aggregazionesociale

    5.1.2.2.3.1 Idem nel caso di centri di aggregazione sociale come parrocchie e scuole.

    5.1.3 Ci sono diverse possibilit riguardo il luogo dove insegnare.Proviamo a vederle una per una

    5.1.3.1 Ospitalit presso una palestra o un altro centro

    5.1.3.1.1 Prima di intraprendere strade impegnative come l'acquisto ol'affitto di un locale per creare il proprio centro Yoga, ci sonoaltre soluzioni a met strada fra l'insegnamento per conto terzi

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    e la gestione del proprio centro. Si tratta dell'ospitalitpresso un altro locale e del subaffitto.

    5.1.3.1.2 Una buona soluzione imprenditoriale che comporta rischi moltolimitati quella di stipulare un accordo con una palestra, conun altro centro Yoga, o con una struttura qualsiasi che possadisporre di una sala e delle attrezzature adatte (una scuola diballo, una parrocchia, una scuola privata, un circolo ricreativo,ecc). L'accordo da fare di questo genere: "cara palestra, iodesidero organizzare un corso di Yoga, quanto mi costa affittareuna sala tutte le settimane dalle ore alle ore?" Dopo di chestabilisci il costo della sala, il costo del corso, e il numerodi allievi minimo per avviarlo, e cominci a promuoverlo. Ilvantaggio per te che a parte la copertura del costo della sala,

    non hai altri rischi. Il vantaggio per chi ti affitta la sala che copre parte dei suoi costi generali utilizzando una sala inorari in cui magari sarebbe rimasta vuota. Inoltre la palestrapu procurare clienti a te, perch alcuni suoi iscrittipotrebbero essere interessati al tuo corso di Yoga, mentre tupuoi procurare clienti alla palestra, perch alcuni degli allieviche vengono in palestra per il tuo corso di Yoga potrebberodecidere di iscriversi alla palestra o acquistare altri servizidella palestra come sauna, piscina, partecipare a eventi specialie cos via.

    5.1.3.2 Subaffitto

    5.1.3.3 Affitto

    5.1.3.4 Leasing immobiliare

    5.1.3.5 Acquisto

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    6 La concorrenza

    6.1 Quando si deve aprire un centro yoga opportuno verificare che non cene siano gi nelle immediate vicinanze. Ma la concentrazione di centriyoga in una data citt o in un dato quartiere potrebbe anche essere unbuon segno: vuol dire che il mercato vivace e c' molta richiesta.

    6.2 Inoltre, sempre possibile che, dopo aver aperto e avviato unbellissimo centro yoga, qualcun altro meno attento nella suapianificazione apra il suo nuovo centro yoga proprio vicino a noi.

    6.3 Cosa si pu fare? Prima di tutto potrebbe non essere una cattivanotizia. L'apertura di nuovi centri yoga significa che sempre pi gentedesidera praticare. Inoltre la risposta migliore a un eventuale attaccodella concorrenza pu essere riassunta in una sola parola:specializzazione.

    6.4 Il modo migliore per rispondere alle sfide della concorrenza trovareuna specializzazione o un segmento di mercato in cui si pu eccellere.

    6.5 Ad esempio, se i corsi pi frequentati sono quelli di yoga per i bimbie quelli per le mamme, mentre i corsi per la terza et battono lafiacca, evidente che il karma del tuo centro va in una certadirezione. Quindi un centro yoga specializzato nel seguire i bimbi e ledonne pu tranquillamente prosperare di fianco a un centro yogaorientato a specializzazioni pi fisiche, lasciando spazio a un terzocentro yoga che invece si concentra di pi sulle tematiche esoteriche e

    spirituali.6.6 importante quindi concentrarsi sui propri punti di forza, cercando di

    coltivare un seguito di allievi interessati alle cose che tu insegnanteo tu centro yoga sai insegnare meglio.

    6.7 Bisogna considerare che nel mondo moderno la vera "concorrenza" nonviene da chi fa la stessa attivit, bens da tutte le possibiliattivit alternative: la concorrenza del centro yoga il tempo che lagente preferisce dedicare alla tv, le happy hour nei bar vicinoall'ufficio, gli impegni quotidiani, la navigazione su Internet, lechiacchiere al telefono.

    6.8 A Saronno il Centro Yoga dove ho praticato si trova in un piazzale doveconvivono felicemente anche un pub, due palestre e una scuola di ballo.

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    7 Cenni sulle problematiche fiscali

    7.1 Molto semplicemente un centro Yoga pu configurarsi giuridicamentesecondo una di queste tipologie principali:

    7.1.1 Ditta individuale

    7.1.2 Associazione senza fini di lucro

    7.1.3 Societ di persone

    7.1.4 Societ di capitali

    7.2 Ognuna di queste tipologie offre vantaggi e svantaggi diversi, chevanno esaminati con attenzione con l'aiuto di un buon commercialista,

    di un avvocato o di qualche amico esperto in grado di indirizzare,almeno a grandi linee, la scelta.

    7.3 Essenzialmente la grande divisione fra le prime tre tipologie (cheprevedono l'apertura di una partita iva) e la quarta.

    7.4 I due modi pi semplici per aprire un centro Yoga sono i primi due.

    7.5 La ditta individuale presuppone l'apertura di una partita iva, unaserie di obblighi commerciali e legali, la totale responsabilitdell'impresa (se il centro Yoga si indebita e non guadagna, iltitolare paga tutti i debiti, dalla bolletta del telefonoall'affitto).

    7.6 L'Associazione senza fini di lucro comporta obblighi contabilisemplificati e la responsabilit in solido del presidente che rispondein prima persona di tutti gli impegni dell'associazione (come nel casodella ditta individuale, se il Centro Yoga non paga la bolletta deltelefono, la societ telefonica si rivale sul presidente che paga coni suoi soldi, se l'associazione non ne ha).

    7.7 Le societ di persone comportano che gli obblighi vengono divisipersonalmente dai soci, in proporzione con le quote societarie e aseconda della tipologia delle quote stesse.

    7.8 Le societ di capitali comportano che il rischio sia limitato al

    capitale versato, per hanno maggiori obblighi contabili e maggioricosti di creazione. Aprire una srl, societ a responsabilit limitata,comporta l'esborso di circa 10.000 euro fra spese, tasse e capitalesociale e la tenuta dei libri contabili costa diverse migliaia di eurol'anno di commercialista. Non il caso di pensare a una srl se non sipensa di fatturare almeno 100.000 euro gi al primo anno.

    7.9 Se si opta per l'associazione senza fini di lucro, importanterivolgersi a un commercialista esperto di associazioni (ovvero uncommercialista che tiene la contabilit di almeno un'altra

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    associazione), oppure rivolgersi a strutture associative consolidateche accolgono al loro interno altre associazioni culturali (Arci Uisp,

    associazionismo cattolico, ecc).7.10 Esistono sicuramente anche altre tipologie giuridiche e fiscali (ad

    esempio le cooperative, le cooperative a responsabilit limitata, lesociet per azioni) rispetto a questo brevissimo excursus, ma l'esameapprofondito delle problematiche legali e fiscali esula da questomanuale pratico.

    7.11 Dal punto di vista fiscale e giuridico occorre tenere presenti questiprincipi fondamentali:

    7.11.1 La legislazione italiana particolarmente intricata

    7.11.2 La legislazione soggetta ad evoluzione continua per cui quando sidecide di aprire occorre sentire persone informate e aggiornate

    7.11.3 La legislazione pu variare a molti livelli: europeo, nazionale,regionale, provinciale e comunale. Quello che vale in un comune punon valere in un altro comune, sia per variazioni nei regolamentilocali, sia per variazioni negli usi, sia per variazioni nelleinterpretazioni .

    7.11.4 sempre consigliabile sentire pi pareri. Un commercialista pu nonessere perfettamente informato su questa o quella problematica. Lostesso pu valere per il funzionario comunale.

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    8 Come promuovere il centro (pubblicit, passaparola, Internet,promozioni)

    8.1 La pubblicit, come il denaro, uno strumento. Non n buono ncattivo. Fanno pubblicit le fabbriche di armi e le associazioni nonprofit. In Italia, fanno pubblicit anche la Chiesa e la ConferenzaEpiscopale Italiana, con lo scopo di incoraggiare gli italiani a donareil sette per mille nella dichiarazione dei redditi. Seguono il loroesempio anche la Chiesa Valdese, la Chiesa Evangelica e, in un modo onell'altro, numerose confessioni religiose, associazioni umanitarie,partiti politici, organizzazioni sindacali in Italia e nel mondo.

    8.2 La pubblicit, come ha intitolato il suo libro Michele Rizzi, uno deipi grandi pubblicitari italiani, una cosa seria. Nella pratica una

    serie di tecniche che consentono di far conoscere il proprio prodotto,servizio commerciale o, come nel caso di chiese e organizzazioniumanitarie, un problema o un servizio sociale al pubblico.

    8.3 Anche mettere una semplice locandina dal panettiere o mandare uncomunicato stampa al bollettino parrocchiale pubblicit.

    8.4 La pubblicit di qualsiasi tipo comporta investimenti in tempo e denaroe, se ricorrono due condizioni, rende sempre:

    8.4.1 1. Il prodotto o servizio deve essere valido per il potenzialecliente o utilizzatore

    8.4.2 2. Il messaggio deve essere il pi possibile chiaro, semplice ediretto.

    8.5 In Italia esistono numerosi pregiudizi nei confronti della pubblicit,frutto di una mentalit piuttosto arretrata e di alcuni equivoci. Gliequivoci principali sono due:

    che la pubblicit debba essere necessariamente ingannevole

    che sia un lusso riservato a chi dispone di molto denaro

    8.6 La pubblicit ingannevole esiste, ma si chiama truffa. In realt ingenere pi un paese evoluto e pi difficile che i messaggipubblicitari siano falsi ed praticamente impossibile che falsifichinoi dati relativi a un prodotto. La pubblicit, proprio per la sua naturadi "messaggio pubblico" sottoposta a molti esami: prima di tuttoquello dei concorrenti, che sono i primi ad essere interessati adenunciare messaggi ingannevoli. Fanno eccezione situazioni di mercatocollusivo, in cui poche aziende si dividono un mercato in base a tacitiaccordi di spartizione. In Italia un esempio di oligopolio collusivo stato fino a poco tempo fa il mercato delle telecomunicazioni, in cuigli operatori sono stati sospettati di accordi per tenere alte letariffe telefoniche e i messaggi ingannevoli rispetto alle tariffe in

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    effetti sono stati molti. Ma il problema in questo caso sono lalegislazione accomodante nei confronti dei grossi operatori, la

    collusione fra operatori economici e sistema politico, la concorrenzaimperfetta. La pubblicit in s e per s non c'entra niente: solol'ultimo anello di una catena eticamente discutibile.

    8.7 Inoltre la pubblicit un investimento e non un costo, n tanto menoun lusso. Qualsiasi attivit commerciale deve (anche se non se neaccorge) dedicare tempo e risorse alla pubblicit. Fosse pure colpassaparola o telefonando ogni tanto ai clienti pi importanti quandonon si fanno vivi. normale che un'impresa dedichi una percentuale difatturato alla pubblicit, in genere dal 2 al 25% a seconda del settoremerceologico. Nel caso di un centro Yoga opportuno pensare almeno al5% del proprio fatturato, pi parecchio lavoro personale del titolare o

    dei soci.8.8 Quali attivit pubblicitarie e promozionali si possono fare?

    8.8.1 Sito Web

    8.8.1.1 Per fare e mantenere un sito web si possono spendere 500 euro come500.000. Ovviamente un centro Yoga si terr preferibilmente versola fascia bassa della spesa, con risultati in proporzione. Oggiavere un sito web quasi indispensabile, e la spesa pu esseremantenuta ai minimi termini se si fa un semplice sito dipresentazione con queste pagine minime:

    8.8.1.1.1 Home page - Chi siamo8.8.1.1.1.1 La pagina di sintesi che descrive brevemente il Centro Yoga e i punti essenziali della sua filosofia o dei servizi che offre.

    Se offriamo condizioni promozionali, questo il luogo dove ricordarle brevemente. Ad esempio, le classiche due lezionidi prova gratis devono essere ricordate qui. Se le offerte promozionali sono diverse, pu essere utile un link che portaalla parte relativa nella pagina delle tariffe.

    8.8.1.1.2 Gli insegnanti

    8.8.1.1.2.1 Un breve profilo del titolare, degli eventuali soci, o dei principali insegnanti, con foto.

    8.8.1.1.3 Dove siamo

    8.8.1.1.3.1 Indirizzo, telefono, e-mail, e tutte le istruzioni per raggiungerci e chiedere informazioni

    8.8.1.1.4 Gli orari dei corsi

    8.8.1.1.4.1 In questa pagina devono esserci l'elenco dei corsi ospitati dal centro con i rispettivi orari, ricordando anche se possibile avere lezioni private o per piccoli gruppi, presso il centro o a casa propria.

    8.8.1.1.5 I servizi offerti

    8.8.1.1.5.1 Questa pagina in un certo senso un doppione di quella degli orari, per consente di elencare anche eventuali altriservizi, come massaggi, medicina ayurvedica, e cose del genere.

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    8.8.1.1.6 Le tariffe

    8.8.1.1.6.1 In genere in Italia, per mille motivi, siamo poco abituati alla trasparenza dei prezzi, per cui raro che vengano pubblicatele tariffe sul sito web. In genere un'indice di seriet e professionalit. Se ci sono offerte promozionali (le gi citateclassiche due lezioni gratis, forfait annuali particolarmente convenienti, abbonamenti per tot lezioni ecc) questa lapagina giusta per descriverle in dettaglio.

    8.8.2 Locandine

    8.8.2.1 Oggi con il computer e le stampanti laser e a getto d'inchiostro possibile fare locandine e volantini in modo rapido ed economico.Una locandina, cio un piccolo manifesto da affiggere generalmenteal chiuso, pu essere facilmente realizzata stampando una copia informato A4 (cm 21 x 29,7, il formato standard delle stampanti) e

    poi facendola fotocopiare in formato A3 (29,7 x 42, il doppiodell'A3). Le locandine pubblicitarie e promozionali possono essereaffisse nella sala d'attesa del proprio centro Yoga (maidimenticare che i primi a dover essere esposti alla propriaattivit pubblicitaria sono i propri clienti); nelle portineriedegli stabili vicini, dove possibile; sulla porta o nei bar deiparaggi, quando i padroni lo consentono; alle vetrine dei negoziamici. A seconda del posto disponibile in negozio o nel bar, ititolari potrebbero essere disponibili ad affiggere la locandinagrande, in formato A3, o una versione piccola, in formato A4. Puessere una buona idea ricavare in basso una serie di talloncini contelefono e indirizzo e-mail, come fanno le baby sitter quandomettono gli annunci nelle panetterie. La locandina pu esserestampata in bianco e nero su carta bianca, oppure su cartacolorata, oppure totalmente a colori. Nel caso della stampa acolori, se non si dispone di una stampante a colori in formato A3,bisogna portare il file a un centro servizi e farsela stampare lnel numero di copie necessarie. Se non si ha un buon gusto grafico, meglio stare sul semplice e stampare in bianco e nero.

    8.8.2.2 Attenzione che, a seconda del comune in cui operi, l'esposizione dilocandine nei luoghi pubblici potrebbe essere soggetta a obblighiparticolari e tasse comunali sulla pubblicit esterna.

    8.8.3 Affissioni comunali8.8.3.1 Un ottimo strumento pubblicitario costituito dalle affissioni

    comunali perch mettono il marchio del tuo centro Yoga sotto gliocchi di chi frequenta i suoi paraggi.

    8.8.3.2 Comportano dei costi che vanno valutati:

    8.8.3.2.1 Realizzazione dell'esecutivo a cura di un'agenzia pubblicitaria odi un art director (l'esecutivo il prototipo da cui lo

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    stampatore ricava le pellicole di stampa. Se semplice puessere realizzato direttamente dallo stampatore).

    8.8.3.2.2 Eventuali diritti fotografici (se il manifesto contiene dellefoto, potrebbe essere necessario pagare dei diritti d'utilizzo, ameno che non siano foto realizzate in proprio oppure di pubblicodominio).

    8.8.3.2.3 Stampa delle copie

    8.8.3.2.4 Tasse comunali e costo dell'affissione

    8.8.4 Volantini

    8.8.4.1 Per i volantini vale lo stesso discorso delle locandine, con ladifferenza che in genere pi facile poterseli stampare da soli,soprattutto se si dispone di una stampante laser. Le stampanti agetto d'inchiostro vanno bene per stampare un originale dafotocopiare, ma generalmente sono troppo lente e antieconomiche perstampare molte copie dello stesso documento. Un volantino in biancoe nero stampato con la laser pu costare pochi centesimi per copia,mentre lo stesso foglio stampato a getto d'inchiostro pu costareanche 40 centesimi per copia, a causa della scarsa durata edell'alto costo delle cartucce d'inchiostro.

    8.8.4.2 I volantini saranno distribuiti prevalentemente presso il centro esaranno in genere dei promemoria per i propri allievi con leofferte promozionali, le principali condizioni, i servizi offerti,le caratteristiche di eventi e seminari.

    8.8.4.3 Per fare distribuzioni per la strada occorre in genere il permessodel comune, mentre per il cosiddetto porta a porta (ladistribuzione nelle caselle postali) ci sono aziende specializzate.

    8.8.4.4 Nel caso del porta a porta, vengono distribuiti in genere alcunemigliaia di volantini in altrettante caselle postali nei quartierivicini al centro Yoga. I costi sono abbastanza bassi, e in generele agenzie specializzate forniscono anche il servizio di stampa. Intirature sopra le 500 copie in genere la stampa tipografica pi

    economica delle fotocopie o delle stampe laser. utile farsi fareun preventivo da uno stampatore indipendente per confrontarlo conil preventivo di stampa dell'agenzia di distribuzione.

    8.8.4.5 Il fatto di distribuire 3000 o 5000 volantini non deve dareillusioni su quella che tecnicamente viene definita "redemption",cio il ritorno dell'operazione: per mille motivi, coloro che poivengono al centro col volantino in mano oppure telefonano perchiedere informazioni sono una percentuale che va dall'1% all'1 permille o meno. In pratica distribuendo 5000 volantini potrebbero

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    saltar fuori solo 4 o 5 iscritti paganti. Ciononostantel'operazione potrebbe essere conveniente perch, a fronte dei 500 o

    1000 euro spesi per la stampa e distribuzione i 4 o 5 iscrittipaganti possono rappresentare un "fatturato" di due o tremila euronei tre anni seguenti, e possono inoltre portare nuovi clienti alcentro. La valutazione del ritorno pubblicitario, infatti, non vafatta sulle vendite generate immediatamente, ma tenendo presente la"vita media" del cliente ed eventuali altre ricadute.

    8.8.4.6 In genere succede molto raramente che un allievo si iscrive,frequenta un mese e poi sparisce, cos come il caso contrario, unallievo si iscrive e poi frequenta per sempre. Nella pratica cisar una frequentazione media: molto probabilmente in media gliallievi frequenteranno per tre anni. In questo caso sappiamo che,

    se la quota per un anno di Yoga 500 euro, il valore medio di unnuovo allievo 1500 euro. Un volantinaggio porta a porta che cicosta 500 euro e produce tre nuovi allievi quindi un successo,perch genera un fatturato potenziale di 4500 euro, fra iscrizioneimmediata e iscrizioni future. Gli investimenti pubblicitari vannosempre valutati tenendo presente la vita media dell'iscritto, vitamedia che all'inizio dell'attivit possiamo solo ipotizzare (due otre anni una buona stima) ma che col tempo, registrando gliiscritti e le quote pagate, potremo valutare con grande precisione.

    8.8.5 Biglietti da visita

    8.8.5.1 Il biglietto da visita lo strumento pubblicitario pi umile maper certi versi uno dei pi potenti. Il mio consiglio : appenadiventi insegnante di Yoga, fatti subito un biglietto da visita etienilo sempre a portata di mano ogni volta che capita di parlaredi Yoga con amici e conoscenti.

    8.8.5.2 Come dice un esperto di marketing, il biglietto da visita unoggetto pubblicitario che viene guardato almeno tre volte: quandolo ricevi; quando lo tiri fuori dalla borsa o dal portafogli permetterlo da parte; quando metti in ordine la raccolta dei bigliettida visita per decidere se tenerlo o buttarlo. Inoltre estremamente utile per il passaparola: la persona appena conosciuta

    pu passarlo a un conoscente interessato allo Yoga, oppure pufotocopiarlo o fargli copiare il numero di telefono.

    8.8.5.3 Il biglietto da visita deve essere semplice. Se si vuole unbiglietto da visita buono per tutti gli usi, bisogna scrivere solonome, cognome, indirizzo postale, telefono, cellulare, indirizzo e-mail ed eventuale sito web. La dizione "insegnante di Yoga", oppure"centro Yoga" e l'eventuale offerta promozionale "due lezionigratis" possono essere aggiunte a mano quando lo si passa allapersona interessata. In questo modo il biglietto pu servire anche

  • 8/10/2019 Come Aprire Un Centro Yoga

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    BOZZA di lavoro - in attesa di revisioneCome Aprire e Promuovere un Centro Yoga

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    2006 Gianni LombardiCell. 348-2288110

    8.8.7 Adwords

    8.8.7.1 [da completare]

    8.8.8 Mailing

    8.8.8.1 [da completare]

    8.8.9 E-mailing

    8.8.9.1 [da completare]

    8.8.10 Database

    8.8.10.1 La prima cosa da fare quando si intraprende qualsiasi attivitprofessionale e commerciale tenere un database ben organizzatodi clienti e potenziali clienti. Questo serve sia per averestatistiche su chi ha comprato cosa, ma anche per inviareinformazioni, novit e messaggi promozionali agli iscritti, exiscritti, agli amici, ai potenziali iscritti e a chiunqueconosciamo che potrebbe diventare cliente o mandare clienti.

    8.8.10.2 Dal punto di vista informatico si pu partire con un semplicefoglio Excel in cui si segnano nomi e indirizzi di clienti epotenziali clienti, per poi passare a programmi di database pipotenti (Excel un foglio di calcolo molto potente, ma comedatabase molto limitato). Il programma che consiglio io, perchlo conosco bene, Filemaker, disponibile sia per Mac OS sia perWindows. Un altro database molto potente Servoy. Ci sono inoltreprogrammi gi pronti di "contact management", ovvero di gestionedi archivi di clienti e potenziali clienti.

    8.8.10.3 Se non si ha confidenza col computer, si pu utilizzare anche unsemplice schedario cartaceo: una scheda per ciascun cliente epotenziale cliente dove segnare i recapiti, il tipo diinformazioni richieste, i corsi o le lezioni acquistate. Anche sepoi diventa difficile fare statistiche, se non contando a mano leschede, diventa uno strumento prezioso per telefonare agli exiscritti e agli iscritti che non si fanno vivi da un po' di tempo.

    8.8.10.4 Indipendentemente dal programma, il database dei clienti epotenziali clienti deve contenere questi dati:

    8.8.10.4.1 nome

    8.8.10.4.2 cognome

    8.8.10.4.3 indirizzo postale

    8.8.10.4.4 telefono

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    2006 Gianni LombardiCell. 348-2288110

    8.8.10.4.5 cellulare

    8.8.10.4.6 e-mail

    8.8.10.4.7 eventuali recapiti di lavoro

    8.8.10.4.8 esperienza Yoga (principiante, intermedio, avanzato, ecc)

    8.8.10.4.9 tipo di interesse mostrato nei confronti del centro (corsi,lezioni private, tappetini e accessori, massaggi, medicinaayurvedica, q quant'altro offerto dal centro)

    8.8.10.4.10 Cronistoria degli acquisti fatti

    8.8.10.5 Questi dati non devono essere necessariamente completi per tuttele schede: soprattutto nel caso di chi ci chiede soloinformazioni, magari potrebbero limitarsi in un nome e un numerodi telefono, oppure un nome e un indirizzo e-mail. Quando qualcunotelefona o si fa vivo per avere informazioni sui corsi, opportuno chiedere sempre, se possibile, nome, telefono edindirizzo e-mail. In questo modo la persona potr esserericontattata sia telefonicamente, se ne vale la pena (ognitelefonata richiede in media almeno 5-10 minuti di tempo