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Fiamme Gialle 12 / 2002 3 COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA ORDINE DEL GIORNO N. 277 IL COMANDANTE GENERALE Natale 2002 - Capodanno 2003 Finanzieri in servizio e in congedo, a conclusione del secondo anno del mio mandato, ho l’onore e il privilegio di poter rinno- vare a tutti Voi e alle Vostre famiglie i più fervidi e sinceri auguri per le prossime festività. Rivolgendo uno sguardo di sintesi alla stagione che volge al termine, con legittimo orgo- glio, posso affermare che il Corpo ha conseguito tutti gli obiettivi affidatigli, proseguendo lun- go quella prospettiva strategica di modernizzazione che, insieme, abbiamo elaborato in questi ultimi anni di così significativi cambiamenti. L’entità e la qualità dei risultati ottenuti dimostrano l’impegno quotidiano messo a disposi- zione della collettività, in un rinnovato rapporto di trasparenza e collaborazione con i cittadini. Grazie all’appassionata e diuturna dedizione di ciascuno di Voi, infatti, la Guardia di Finanza riveste un ruolo sempre più imprescindibile nell’ambito delle Istituzioni del Paese e, ormai, di grande rilievo anche nell’Unione Europea, in quanto le sue funzioni di tutela degli inte- ressi economico-finanziari rappresentano uno strumento importante per il futuro comunitario. Per tali ragioni sono particolarmente fiero di essere il Comandante Generale di questa Istituzione. Ed è proprio per la consapevolezza del dovere interamente compiuto che deve farci trova- re la volontà e le energie per affrontare con rinnovato entusiasmo e immutata passione un nuo- vo anno di lavoro; un anno, ne sono certo, che confermerà i successi sin qui ottenuti dalla nostra organizzazione, così ricca di storia e di nobili valori. A tutti Voi, in Italia e all’estero, alle Vostre famiglie giunga, dunque, il mio sincero augu- rio di ogni bene e di un 2003 felice e sereno.

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Fiamme Gialle 12 / 2002 3

COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

ORDINE DEL GIORNO N. 277

IL COMANDANTE GENERALE

Natale 2002 - Capodanno 2003

Finanzieri in servizio e in congedo,a conclusione del secondo anno del mio mandato, ho l’onore e il privilegio di poter rinno-

vare a tutti Voi e alle Vostre famiglie i più fervidi e sinceri auguri per le prossime festività.Rivolgendo uno sguardo di sintesi alla stagione che volge al termine, con legittimo orgo-

glio, posso affermare che il Corpo ha conseguito tutti gli obiettivi affidatigli, proseguendo lun-go quella prospettiva strategica di modernizzazione che, insieme, abbiamo elaborato in questiultimi anni di così significativi cambiamenti.

L’entità e la qualità dei risultati ottenuti dimostrano l’impegno quotidiano messo a disposi-zione della collettività, in un rinnovato rapporto di trasparenza e collaborazione con i cittadini.

Grazie all’appassionata e diuturna dedizione di ciascuno di Voi, infatti, la Guardia diFinanza riveste un ruolo sempre più imprescindibile nell’ambito delle Istituzioni del Paese e,ormai, di grande rilievo anche nell’Unione Europea, in quanto le sue funzioni di tutela degli inte-ressi economico-finanziari rappresentano uno strumento importante per il futuro comunitario.

Per tali ragioni sono particolarmente fiero di essere il Comandante Generale di questaIstituzione.

Ed è proprio per la consapevolezza del dovere interamente compiuto che deve farci trova-re la volontà e le energie per affrontare con rinnovato entusiasmo e immutata passione un nuo-vo anno di lavoro; un anno, ne sono certo, che confermerà i successi sin qui ottenuti dalla nostraorganizzazione, così ricca di storia e di nobili valori.

A tutti Voi, in Italia e all’estero, alle Vostre famiglie giunga, dunque, il mio sincero augu-rio di ogni bene e di un 2003 felice e sereno.

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CONSUNTIVO DI FINE ANNOCari consoci,

l’anno 2002 appena trascorso sarà ricordato per l’istituzione di un buon numero di nuove Se-zioni, con il conseguente considerevole aumento dei soci, e per la grande attività associativa fi-nalizzata a rafforzare il senso di appartenenza alla nostra Associazione, con grande spirito di Cor-po, amor di Patria e spirito militare.

Noi, che nel Corpo rappresentiamo la componente del congedo, che abbiamo vissuto ogniespressione del Servizio d’Istituto, militando nelle file della Guardia di Finanza, siamo oggi orgo-gliosi di operare nello spirito di cameratismo e di solidarietà con tutte le Fiamme Gialle in servi-zio, nell’esaltazione delle gloriose tradizioni del Corpo e nel ricordo dei nostri eroici Caduti.

Nel 2002 abbiamo seguitato ad operare concretamente nel campo dell’assistenza morale emateriale in tutte le sue forme, soprattutto nei confronti di quei soci di età più avanzata che, percondizioni di salute o per disagio economico, hanno bisogno di essere considerati primi nei nostrisentimenti di umana ed affettuosa solidarietà.

Per questo, ma anche per potenziare l’attività associativa dell’ANFI, nel suo complesso, la Pre-sidenza Nazionale ha continuato ad elargire cospicui contributi alle 270 Sezioni sparse in tutta Ita-lia, pari a circa l’80% delle entrate derivanti dalle oblazioni volontarie, riservandosi di amministra-re i rimanenti fondi per coprire appena le spese di gestione, pur considerando che le Sezioni ge-stiscono in proprio tutte le quote associative di iscrizione.

Lo stesso anno si è distinto per il grande evento delle elezioni nazionali del 5 maggio per il rin-novo delle cariche sociali centrali dell’ANFI, che si sono svolte regolarmente e con la piena os-servanza delle norme statutarie e dove Voi siete stati chiamati a scegliere liberamente e demo-craticamente i candidati più meritevoli di entrare a far parte del Consiglio Nazionale.

La compattezza ed i buoni propositi del corpo elettorale meritano anche l’approvazione e lastima dei comandi del Corpo che possono sempre contare sulla piena e fedele partecipazione ecollaborazione da parte dell’ANFI.

Ora non mi resta che ringraziare Voi tutti, cari soci, che avete voluto privilegiare il nostro So-dalizio mostrando grande disponibilità e compattezza nel votare, a grandissima maggioranza, icandidati ritenuti di maggiore affidamento, anche sotto il profilo morale e professionale, e che so-no in grado di portare avanti i primari problemi quali:

- l’attività informativa e di comunicazione a tutti i livelli;- la cura e l’assistenza del personale;- la previdenza e l’assistenza sociale;- la rivendicazione dei giusti trattamenti pensionistici;- il rafforzamento dei vincoli di fratellanza e di solidarietà tra le Fiamme Gialle in servizio ed in

congedo e tra queste e gli appartenenti alle altre Associazioni d’Arma e Combattentistiche;- la realizzazione dei grandi Raduni Nazionali ed Interregionali dell’ANFI.

Tutto questo per riaffermare il grande prestigio di cui oggi gode la nostra Associazione.

IL PRESIDENTE NAZIONALEGen. C.A. Pietro Di Marco

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Nei giorni 25 e 26 ottobre 2002 il Presidente Nazionale dell’A.N.F.I., Generale Di Marco, si è recato in Liguriaper interessarsi di alcuni aspetti riguardanti l’attività associativa delle Sezioni ANFI di Sanremo, Albenga e in par-ticolare della numerosissima Sezione di Genova.

Il giorno 25 dopo la visita al Comandante della Regione Liguria, Gen. B. Castore Palmerini, il Generale Di Mar-co ha presieduto una riunione del Consiglio di Sezione, presente una larga rappresentanza di soci, nel salonedella Caserma di Genova, alla quale ha voluto partecipare anche il Generale Palmerini per portare il suo salutoe quello dei componenti della Regione Liguria.

Erano presenti anche il Generale D. Antonio Mitra, socio della Sezione ed altri Ufficiali, sottufficiali e finanzie-ri della Sezione.

La riunione ha avuto inizio con la relazione del Presidente della Sezione, Ten. Carmine Miglino, riguardantegli aspetti dell’attività associativa all’interno e all’esterno della Sezione.

Subito dopo il Presidente Nazionale, dopo aver ringraziato il Generale Palmerini, che ha onorato la riunionecon la sua presenza e che ha dimostrato sempre grande sensibilità in favore della stessa Sezione, il PresidenteNazionale ha trattato alcuni problemi di interesse generale, con particolare riferimento ad alcuni aspetti e consi-derazioni dell’attività operativa della Sezione, rispondendo anche ad alcuni interessanti quesiti posti dai soci.

Nel corso della riunione il Presidente Nazionale ha consegnato al Generale di Divisione Antonio Mitra l’atte-stato di “Socio Onorario dell’A.N.F.I.” che il Consiglio Nazionale, su proposta dello stesso Presidente Nazionale,ha voluto concedere all’Ufficiale generale, decano della Sezione, che, per tanti anni si è dedicato attivamente edefficacemente con i vari Presidenti di Sezione, che si sono succeduti nel tempo, prezioso interlocutore per la ri-soluzione dei vari problemi associativi a favore di una Sezione che conta più di 500 soci. La consegna dell’im-portante attestato è stata applaudita da tutti i presenti.

La riunione si è conclusa con un simpatico simposio.

Genova, 25 ottobre 2002Il Presidente Nazionale, Gen. Di Marco, durante la cerimonia della consegna dell’Attestato di “Socio Onorario ANFI” al Gen.Mitra, svoltasi presso la sede del Comando Regionale della Guardia di Finanza. Nella foto, da sinistra , il Gen. B. Palmeri-ni, il Presidente Nazionale, il Gen. Mitra e il Presidente della Sezione di Genova, Ten. Miglino.

VISITA DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANFI ALLA SEZIONE DI GENOVA

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6 Fiamme Gialle 12 / 2002

Nei giorni 19 e 20 ottobre 2002 si ètenuto a Cormons (Gorizia) il raduno de-gli ex appartenenti alla Brigata dellaGuardia di Finanza di Sfiligoi negli annidal 1961 al 1963.

Il numero delle persone convocate,anche se non tutte presenti, è stato ab-bastanza cospicuo.

La manifestazione ha avuto inizio il19 ottobre con l’arrivo dei radunisti e conla cena sociale presso l’albergo Felcarodi Cormons.

Il 20 ottobre alle ore 9,30 i radunisti sisono recati presso il cimitero di Visinalesullo Judrio (Corno di Rosazzo) per ren-dere omaggio alla memoria del socioGiuseppe Ciccarelli e consorte, ivi sepol-ti, prematuramente scomparsi. Quindi èstato visitato anche il monumento erettoai Finanzieri Carta e Dall’Acqua, che nel-la notte del 23 - 24 maggio 1915 apriro-no il fuoco contro i militari austriaci inprocinto di far saltare il ponte di Brazza-no sullo Judrio.

Alle ore 10,00 dello stesso giorno 20si è svolta la cerimonia della deposizionedi una corona d’alloro al Monumento deiCaduti in Piazza della Libertà a Cor-mons, alla presenza del Sindaco, Dott.Cucut, del Comandante Provinciale del-la Guardia di Finanza di Gorizia, Col.Modica, del Comandante della Compa-gnia di Cormons, Cap. Longo e con l’in-tervento delle Associazioni d’Arma localie delle rappresentanze delle Sezioni AN-FI di Cormons, Trieste, Muggia, Monfal-cone, Gorizia, Cervignano, Cividale delFriuli e Udine e con la partecipazionedella banda musicale locale. Ha preso laparola il socio Duilio Francile, già Co-mandante della Brigata di Sfiligoi, che harievocato il periodo trascorso insieme inquel reparto con le tante difficoltà delmomento, superate dall’entusiasmo gio-vanile.

Sono stati letti i messaggi augurali in-viati dal Presidente Nazionale, Gen. DiMarco, dal Comandante Regionale Friu-li-Venezia Giulia, Gen. Debidda, e dalConsigliere Nazionale ANFI per il Friuli-Venezia Giulia, Ten. Col. Dott. Vincenzod’Amato. La giornata è proseguita con ilpranzo e nel pomeriggio con la ricogni-zione dei luoghi facenti parte della circo-scrizione dell’allora Brigata di Sfiligoi, co-me il distaccamento di Plessiva, con ilsuo valico, tuttora funzionante. I raduni-sti si sono salutati riproponendosi di in-contrarsi ancora a Cormons, cittadinaospitale, che ha molto contribuito allabuona riuscita del raduno che è statouna felice idea del Magg. Vittorio Giustoe del già Presidente della Sezione diCormons, S.Ten. Nazzareno Coloso, as-sieme agli altri soci, tra i quali gli appun-tati Francesco La Porta e Italo Marolo.

Nelle foto: in alto, il Sindaco di Cormons, con le altre Autorità intervenute, stringe la manoad uno dei radunisti;al centro, il gruppo dei radunisti organizzatori;in basso, i radunisti sfilano per le vie di Cormons .

RADUNO A.N.F.I. A CORMONS DEGLI EX APPARTENENTIALLA BRIGATA DI SFILIGOI NEGLI ANNI 1961-1963

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Nel mese di maggio u.s. si ètenuta ad Agropoli (SA) la 2ª edi-zione della “Maratonina della So-lidarietà”, promossa dalla localeSezione ANFI al fine di racco-gliere fondi in favore del progetto“Agata Smeralda” di SalvadorBahia in Brasile per il recuperodei bambini che vivono in gravisituazioni di disagio.

Scopo del progetto è statoquello di togliere dalla strada ibambini abbandonati o maltratta-ti per affidarli ad una Comunitàche ne curi la crescita fisica espirituale. Alla maratonina hannoaderito anche alcuni Comuni del-le vicinanze di Agropoli, qualiCapaccio, Castellabate, Cicera-le, Giungano, Ogliastro, Perdifu-mo, Prignano, Torchiara e Tren-tinara. Centinaia gli iscritti appar-tenenti alle varie categorie, setteai nastri di partenza.

I partecipanti, partendo dalLungomare S. Marco, hannoraggiunto Piazza della Repubbli-ca nei pressi della sede del Co-mune di Agropoli. La manifesta-zione, alla quale hanno parteci-pato sportivi e non, si è svolta al-l’insegna della solidarietà.

Con questo scopo e con uncerto spirito di competitività lecentinaia di partecipanti di en-trambi i sessi hanno dato il me-glio di sé per giungere primi altraguardo. Per la categoria “A”maschile è risultato vincitore Al-fredo Santangelo, seguito daCarlo Orlando e Paolo Fraiese;per quella femminile AndreinaCarotenuto si è classificata pri-ma davanti a Linda Biscardi e adIlaria Grimaldi.

La manifestazione, a dir pocospettacolare, ha riservato ampiospazio anche alla moda, al ballo,al canto. Vi è stata poi la sfilata

di auto d’epoca e di graziose mo-delle che hanno indossato abitida sposa romantici, una coreo-grafia di balli a cura dell’Associa-zione Danza Sportiva “Ronald’sSchool”, il tutto organizzato mol-to bene e da scrivere nel registrodei grandi successi agropolesi.

Molto soddisfatto di tutto ciò ilMaresciallo Mauro Gervasio del-la Sezione ANFI di Agropoli, cheassieme ad altri soci promotori siè dichiarato disposto a ripeterecon lo stesso impegno ed entu-siasmo la manifestazione ancheper il prossimo anno 2003.

GRANDE SUCCESSO PER LA SECONDA EDIZIONE DELLA“MARATONINA DELLA SOLIDARIETÀ” PROMOSSA

DALLA SEZIONE ANFI DI AGROPOLI

Nelle foto: due momenti dell’i-nizio della gara cui hanno par-tecipato anche i bambini daisei anni in su.

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8 Fiamme Gialle 12 / 2002

Una fusione incandescente ciavvolgeva quel tiepido mattino ot-tobrino, in Piazza San Pietro, chesoltanto Roma sa donare.

Eravamo in attesa dell’incontrocon il Papa dopo le giornate inten-samente vissute a Fiuggi in occa-sione del XIV Raduno Nazionaledell’ANFI; immersi dentro una cal-ca di gente, fra transenne e ban-diere.

L’attesa scuoteva le più intimerisonanze; un brusìo eccitato e di-screto attraversava la comunità deifedeli fra gli alabardieri svizzeri,immobili come le statue degli Apo-stoli. Le colonne del Bernini pare-vano l’allegoria simmetrica di unformidabile abbraccio per tuttaquella umanità credente. Ve n’eraabbastanza per godere il giubilodei volti e dei cuori, nell’attesa diun Uomo vestito di bianco venutodal freddo, di nome Karol Wojtyla,al secolo Giovanni Paolo II.

Era lui, il successore di PietroApostolo, al quale Gesù disse:“Beato sei tu, Simone, figlio di Gio-na. Tu sei Pietro e su questa pietraedificherò la mia chiesa” (Mt. 16,17 – 19).

Altri undici Apostoli il Signorechiamò a sé: Andrea, fratello diPietro; Giacomo figlio di Zebedeoe Giovanni, suo fratello; Filippo eBartolomeo; Tommaso e Matteo;Giacomo di Afeo e Taddeo; Simo-ne il Cananeo e Giuda Iscariota,quello che lo tradì (Mt. 10, 16 –23). E disse loro: “Ecco, io vi man-derò come pecore in mezzo ai lu-pi...; vi consegneranno ai sinedri evi flagelleranno nelle sinagoghe;sarete trascinati davanti ai gover-natori e re a causa mia, perchérendiate testimonianza ad essi edalle genti..” (Mt.10,16-23). E co-mandò loro: “Guarite gli infermi, ri-suscitate i morti, mondate i lebbro-si, scacciate i demoni. Gratuita-mente avete ricevuto, gratuitamen-te date” (Mt. 10,7-8).

“Dove vado io voi non potetevenire. Un comandamento nuovovi do: che vi amiate gli uni e gli al-

tri. Da questo riconosceranno tuttiche siete miei discepoli” (Gv.13,33-35).

In quella Piazza così piena distoria e di secoli, l’attesa snidavadai cuori le parole dei Vangeli, lacapacità di sentirle come viatico divita, di premura per gli altri, di sa-crificio per sé. Un anelito che ci an-nunziava la liberazione dal dolore,un qualcosa di più elevato, di piùnobile, da portare in dono.

Scorrevano nella mia mentequesti pensieri come il lento sno-darsi della pellicola di un film; affol-landosi a volte ma senza far ressa;trascinandomi indietro negli anni,nei ricordi, nel mondo che mi fu ca-ro.

Bisogno di solitudine, di un mu-to colloquio con me stesso.

Fu allora che “parvemi veder”nonna Rubina, eretta sul basto delmulo come una principessa india-na; bella, fiera e solenne, perchécosi io la vedevo. Le stavo dietro acavalcioni sulla groppa e la strin-gevo nella vita, con la testa appog-giata sulla schiena.

E come il medico dice al bambi-no: “dì trentatre” per ascoltarne ibronchi e decidere la misura dellosciroppo, alla stessa maniera ioavvertivo le vibrazioni del suo re-spiro e quella preghiera che nonho più dimenticato: “Vieni, SignoreGESU’, non ci abbandonare! Vieni,padre dei poveri, datore di doni!Vieni, aurora dei cuori, dolcissimosollievo. Resta con noi”. Nonna erauna donna forte; e solo quella for-za le fece superare, con quattro fi-gli, una infinita povertà. Questo, al-lora, non lo capivo, ma lo intuivonell’inconscio; e spiega bene l’in-tensità di una implorazione che leveniva dai visceri e di cui percepi-va il significato, benché analfabe-ta, nella più intima delle accezioni.

Quelle stesse parole, fra allegrivoli di colombi dentro il grande ab-braccio berniniano, io bisbigliavoancora, 60 anni dopo, fra me e me.Rivedevo il suo bellissimo volto se-gnato dalla fatica e quello di tutti i

miei cari. Osservavo con tenerez-za e rispetto quegli Uomini con icapelli bianchi, che mi stavano at-torno, in attesa; cappello alpino intesta con la penna nera; carichi dianni, di medaglie, di signorsì, di ri-nunzie, di sofferenze; fedeli ad unospirito di appartenenza che ha del-l’incredibile. Con la divisa grigio-verde, baionetta e tascapane di ju-ta, obbedirono alla Patria in guer-ra, bruciando la loro giovinezza, frasacrifici pesanti divenuti insupera-bili, che hanno lasciato il segno.

Pensavo ad un Amico, EmilioAlessandrini, tragicamente perdu-to, trucidato da assassini vigliacchie crudeli nel mentre accompagna-va a scuola il figlioletto. Pensavo aldestino atroce di un galantuomoche si chiamava Enzo Tortora.Pensavo ai carcerati, defraudatidella dignità di uomini; ai sofferen-ti negli ospedali; agli invalidi; alleVedove dei nostri Soci intente,piangendo, a decifrare moduli lu-nari per ottenere la pensione. Pen-savo, infine, a Vincenzino Foglia,amico e collega del 49° Corso diAccademia. Chinò la testa sui librie volò in Cielo, a ritrovare il Fratel-lo caduto combattendo nelle step-pe desolate del Don, dove l’avevascaricato una scassatissima tra-dotta partita dalle dolci rive di Sor-rento.

E mi chiedevo per impulsospontaneo: ma in una società co-me la nostra, in cui spesso la vol-garità è intesa come cultura, l’arbi-trio come diritto, il sudiciume comearte ecc.; affascinata da una formadi esistenza becera e crapulona,che ignora (o, se non ignora) irrideradici e ideali, valori e tradizioni,Dio mio, che senso ha ricordare gliItaliani che spesero la vita per lasua libertà? A nove nostri Finan-zieri fu decretata la Medaglia d’Oroal V.M.. Frammenti di valore, dicarne e di gloria di cui fecero donoalla Bandiera del Corpo.

Ne ricorderò due, per tutti:Francesco Meattini, appuntato, no-vello Pietro Micca; Vincenzo Giudi-

MUTO COLLOQUIO CON L’ANIMA IN PIAZZA SAN PIETROdi Nicola Morelli

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ce, maresciallo, un Salvo d’Acqui-sto con le Fiamme Gialle.

Io non credo (meglio, non rie-sco a credere) che l’uomo, antro-pologicamente, discenda dalla raz-za dei lupi mannari (T. Hobbes); néche, negli istinti e nei comporta-menti, si riveli appartenere alla piùterrificante famiglia dei mostri del-l’universo.

So, invece, che è sempre esisti-to come parte del tutto e che è de-stinato a scomparire in ciò che loha generato.

Scrisse Protagora (486 a.C.):“L’uomo è misura di tutte le cose,di quelle che sono, per ciò che so-no, e di quelle che non sono, perciò che non sono”. La sua natura,a volte (o spesso) è governata dal-l’istinto del male; lo afferra, lo tra-volge, al punto da influenzare lanostra vita, tentando e corrompen-do moralmente le persone o dan-neggiandole fisicamente.

L’universo, l’“apeiron” di Anas-simandro (610 a.C.), da dove vie-ne la vita degli esseri e dove sicompie anche la loro distruzione, èsottoposto alla influenza del malee la forza e le virtù destinate a con-trastarlo ci si infrangono contro.Troviamo, ad esempio, personegentili, gradevoli e rispettose chediventano improvvisamente ira-conde, ingiuste e vendicative. Co-s’è di terribile che le cambia? Unamalattia, una perdita grave, una ri-flessione ossessiva? Un mundusimmundus, dunque, che fa pensa-re ad una lotta radicale sempiter-na, che distrugge e rinnova, soffree fa soffrire.

Eraclito (540 a.C.) era un gran-de assertore del trasformismo nel-l’epoca dell’Illuminismo ellenico.“Nulla è, tutto diventa”, sentenzia-va. Ogni cosa a questo mondo pre-suppone il suo contrario: esiste ilgiorno ed esiste la notte, la luce ele tenebre, l’estate e l’inverno, ilricco ed il povero, il buono ed ilperverso, il bene e il male. Ogni lo-ro elemento è fluttuazione, ora inun senso, ora nell’altro; senza chealcuno prevalga, secondo l’ordineuniversale, in una sorta di armoniastupefacente e misteriosa che con-duce a Dio. Quando l’equilibrio sirompe avviene ciò che sta sotto inostri occhi in questi giorni: alluvio-

ni, fiumi fuori dagli argini, inverno anord, bagni di mare a Palermo. Et-na impazzito, terremoti, lutti.

Socrate, dal suo canto (380a.C.), sotto un diverso profilo, rivol-geva il suo interesse ai problemid’ordine morale, al risveglio dellecoscienze individuali che è ricercacontinua di se stesso e non esigen-za di un sapere astratto. Declama-va per strada (cito a braccio): “Co-noscere il bene equivale a farlo. Lamalvagità è figlia dell’ignoranza”.

E, per dire quanto fosse elevatoil senso morale della sua vita, m’ègradito evocare Critone, suo dilettoamico e discepolo, dall’omologodialogo. Socrate era stato condan-nato a morte, dopo un drammaticoprocesso, per empietà, accusatoda Meleto, Anito e Licone e rin-chiuso in prigione.

La mattina dell’esecuzione (do-veva bere una ciotola di cicuta),Critone andò molto presto a trovar-lo in carcere e gli disse: “Maestro,lasciati persuadere a mettere insalvo la vita. Ho già preso accordicon i carcerieri; non è neanchemolto il denaro che mi chiedonoper farti fuggire”.

E Socrate gli rispose: “Ma sup-poniamo che proprio nel momentoin cui sto per svignarmela, ci ve-nissero incontro le Leggi e ci do-mandassero: “Dicci, Socrate, checosa hai in mente di fare? Non me-diti forse di distruggere noi, chesiamo le Leggi, e con noi tutta laCittà?... Sappi, Socrate, che biso-gna ubbidire a tutte le sentenze,giuste o ingiuste che siano, giac-ché l’intera esistenza dell’uomo èregolata dalle Leggi. Non fummoforse noi a darti la vita? E non fum-mo sempre noi a insegnarti a ri-spettare la patria e a non indietreg-giare davanti al nemico? Se que-ste fossero le domande, che cosapotremo rispondere: che dicono ilvero o che dicono il falso?”.

“Che dicono il vero”.“...Come vedi, mio buon amico,

non mi è proprio possibile fuggi-re...”. Salutò, bevve la cicuta emorì.

Ed io mi chiedo: ma esistono suquesta terra Uomini di così spec-chiata specie? Dio solo lo sa quan-to avremmo bisogno non di un So-crate ma di un quarto di Socrate,

dall’alto in basso, ad ogni livello,da manca a dritta!

Sono esistiti altri Uomini di nonmeno altissima lode, nel diveniredei secoli; vissero, lottarono e spe-sero l’esistenza per fini trascen-denti oppure per attutire la pena edil destino della sofferenza umana.Mi veniva in mente Cesare Becca-ria, ad esempio, giurista insigne,che io amo e che leggo e rileggo;fonte di un sapere giuridico puronon inquinato dalle passioni, non-ché di una umanità eletta che, intempi di barbarie, ridestò nelle co-scienze il rispetto della dignità de-gli uomini. La “Convenzione controla tortura ed altre pene o tratta-menti crudeli, inumani o degradan-ti”, adottata dall’Assemblea Gene-rale delle Nazioni Unite il 10 di-cembre 1984 ed approvata in Italiail 12.01.1989 in base ad autorizza-zione disposta con legge n. 498del 3 novembre 1988, porta lo stig-ma di quel grande Uomo italiano,in dono alla civiltà.

Pensavo, a volo d’angelo, aG.G. Rousseau, esecratore di ognisocietà ingiusta e corrotta; adAlexander Fleming, scopritore del-la penicillina, salvatore di moltitudi-ni di giovani storpiati dal male; aMadre Teresa di Calcutta, albane-se, premio Nobel e, fra poco, qual-cosa di più, angelo lenitore dei po-veri; a San Tommaso d’Aquino; aSan Francesco d’Assisi, a PadrePio da Pietrelcina e, per affiliazio-ne di valori, al cardinale FedericoBorromeo, Uomo di infinita carità,immortalato da Alessandro Manzo-ni nei “Promessi Sposi”.

Ad un Don Abbondio che teme-va, zitto zitto davanti a lui: “ora vienla grandine”, per non averlo infor-mato delle mancate nozze di Ren-zo con Lucia, disse: “Teniamo ac-cese le nostre lampade... Presen-tiamo a Dio i nostri cuori... perchégli piaccia riempirli di quella caritàche ripara al passato, che assicural’avvenire, che teme e confida,piange e si rallegra, con sapienza;che diventa in ogni caso la virtù dicui abbiamo bisogno”.

Ho citato d’impeto soltanto al-cuni dei grandi Figli della Umanità.Ma quanti ancora ce ne sono!

Esistono, tuttavia, ex adverso,persone di altra misura, tronfie di

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se stesse: per censo, per soldi, perpotere o per malaffare; o solo per-ché nate, come si dice, con il cuc-chiaino d’oro infilato in bocca; più omeno tutte afflitte dalla sindrome diPrometeo (di sentirsi cioè padre-terni, legibus solutae, al centro del-l’universo). Prive di afflato umano,fredde e malvagie. Impersonano ilcontrario del bene nel senso filoso-fico eracliteo, di cui ho detto; in-gannano, sfruttano, mentono, sonofuori dal senso morale della umanaesistenza, tradiscono. Guardanogli altri con la supponenza di unfalco che scruta dall’alto l’allodolache trilla sotto di lui. La vita ce lipone di fronte questi maccabei,presto o tardi, in un modo o nell’al-tro. Occorre riconoscerli per nonrestarne trafitti; essere forti e deci-si, fare appello a tutte le nostreenergie per non soccombere al lo-ro nefasto istinto di potere e di do-minazione.

Ho vissuto amaramente unaesperienza del genere, molti annior sono...! Mi sono trovato di fronteun esemplare grifagno dal viso co-lor limone, seduto su una poltronaLuigi XIV alla maniera di un satra-po invincibile. Capii subito che sof-friva della “lesa maestà” (Talley-rand) quando gli chiesi di esibire ibilanci d’esercizio per ottemperareal compito ricevuto. Mi guardò conocchi di fuoco, con l’ira funesta delpelide Achille; tambureggiando suibraccioli con le nocche delle mani.

Gli lessi nel pensiero: “Oh!...uo-mo incauto con la divisa...oh inset-to della legge..., come osi entrarenel castello dell’Innominato?” So-vente lo sentivo dire al telefono:“cara eccellenza”... senza capirebene se dall’altra parte del filo cifosse veramente una “eccellenza”o che lo facesse per intimorirmi.

Scovai le sue opulente riservefra la trama e l’ordito delle poste,sottratte regolarmente alla tassa-zione e divenne mite, gentile, uma-no, premuroso, adulatore, il mielein bocca.

Ho voluto evocare quel lontanoepisodio solo per dire che il diffici-le mestiere del vivere porta a voltea situazioni irreali, gobbe e capo-volte; che si tramutano in brutalerapporto di forza, senza badare asfumature, od ai suoi grovigli.

Questi erano, dunque, i pensie-ri che attraversavano la mia men-te, uno dopo l’altro, quel mattinod’ottobre in Piazza San Pietro,stando seduto su una sedia trabal-lante dentro una moltitudine uma-na che ondeggiava come un cam-po di grano Pensieri sparsi che af-fluivano nel cerebro disordinata-mente, ma che mettevo in rasse-gna, ingenerando una implosioneemotiva e riflessioni irrisolte. Si in-tromettevano nel riservato cieloche mi porto dentro per tentare didimenticare gli orrori della guerra edei lager tedeschi, come luci di unpomeriggio estivo, cariche di rifles-si e di colori.

Un applauso, un boato risonan-te mi destò dalla solitudine, ed unfremito mi colse. E come un alito divento l’Uomo vestito di bianco mi èpassato accanto sopra una camio-netta, scomparendo in un attimo inmezzo a tutta quella folla.

Era Lui, Papa Woityla! Ci hasfiorato con un sorriso, con uno

sguardo amoroso dei suoi occhicelesti; alzando la mano, ci ha be-nedetto. Vinto dalla commozione,m’è rimasto il ricordo di una man-tellina bianca che si allontanava,increspandosi alla lieve brezza ot-tobrina. E gli ho mandato un bacio.Poi, con il cappello alpino schiac-ciato sulla faccia, ho pianto.

Di questo Papa ho nel cuore treparole: “Non abbiate paura”; paro-le che mi (ci) aiutano a vivere unorizzonte che s’accosta, per unamore da donare, un dolore da le-nire, una gioia da godere.

Nessun uomo lascia traccia disé su questa terra. Principe o cia-battino, torna alla terra che lo hagenerato, senza distinzioni, senzaprivilegi; granelli di sabbia (Qohé-let).

Questa verità, la grande Verità,dovrebbe guidarlo sulle aspre viedel mondo, cercando Dio.

La grande scelta di vita. Il gran-de bivio!

Milano, Natale 2002

Numerosi studi hanno portato allaconclusione per cui l’occhio risulta,fra tutti i singoli organi di senso, quel-lo che conserva l’importanza sociolo-gica maggiore. È indiscusso il fattoche esso, più di qualsiasi altra cosa,possegga le capacità di stabilire unaconnessione reciproca immediata fragli individui. Pensiamoci bene: la vi-sta rappresenta lo strumento inequi-vocabilmente più veloce che un sog-getto impiega per giudicarne un altro,per valutarne la sua persona a parti-re da un esame degli atti gestuali ar-rivando sino ad un’analisi delle suemodalità di presentazione, in partico-lare il modo di camminare, di vestiree di porsi. In poche parole, alla sem-plice vista della persona che ci sta difronte e senza che essa abbia maiproferito parola, raccogliamo unaquantità di informazioni ad essa rela-tive assai rilevante. Per cui è eviden-te che, se un individuo veste in modotrasandato e tende a guardare per lamaggior parte del tempo a terra, que-sto suo comportamento rappresen-terà una chiara strategia finalizzataad evitare lo sguardo degli altri e pro-

babilmente originata da un sentimen-to di vergogna verso se stesso. Ma,se da un lato tale soggetto può, adot-tando questa strategia, evitare di in-contrare lo sguardo altrui, dall’altronon potrà di certo pretendere che ipresenti facciano a meno di osser-varlo; pertanto, a partire dal suo mo-do di vestire e di presentarsi in pub-blico, essi produrranno ipotesi atten-dibili circa la sua personalità , il suostato d’animo, i suoi impulsi. Per dir-la in termini simmeliani, “degli uominiche vediamo soltanto, ci formiamoun concetto generale in maniera infi-nitamente più facile che non quandopossiamo parlare con ognuno”.

Sottolineare quindi l’importanzasociologica dell’occhio equivale a ri-conoscere il ruolo fondamentale dellavestibilità e del sapersi vestire, nelsenso che, pur presupponendo l’im-portanza della necessità di saper co-municare, essi, vestirsi e sapersi ve-stire, rappresentano una delle primemodalità di approccio all’individuo,dopo quella che consiste nel guarda-re la persona direttamente negli occhie in volto. In questo contesto, l’unifor-

IL LINGUAGGIO DELL’UNIFORMEdi Alessio Aymone

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10 Fiamme Gialle 12 / 2002

se stesse: per censo, per soldi, perpotere o per malaffare; o solo per-ché nate, come si dice, con il cuc-chiaino d’oro infilato in bocca; più omeno tutte afflitte dalla sindrome diPrometeo (di sentirsi cioè padre-terni, legibus solutae, al centro del-l’universo). Prive di afflato umano,fredde e malvagie. Impersonano ilcontrario del bene nel senso filoso-fico eracliteo, di cui ho detto; in-gannano, sfruttano, mentono, sonofuori dal senso morale della umanaesistenza, tradiscono. Guardanogli altri con la supponenza di unfalco che scruta dall’alto l’allodolache trilla sotto di lui. La vita ce lipone di fronte questi maccabei,presto o tardi, in un modo o nell’al-tro. Occorre riconoscerli per nonrestarne trafitti; essere forti e deci-si, fare appello a tutte le nostreenergie per non soccombere al lo-ro nefasto istinto di potere e di do-minazione.

Ho vissuto amaramente unaesperienza del genere, molti annior sono...! Mi sono trovato di fronteun esemplare grifagno dal viso co-lor limone, seduto su una poltronaLuigi XIV alla maniera di un satra-po invincibile. Capii subito che sof-friva della “lesa maestà” (Talley-rand) quando gli chiesi di esibire ibilanci d’esercizio per ottemperareal compito ricevuto. Mi guardò conocchi di fuoco, con l’ira funesta delpelide Achille; tambureggiando suibraccioli con le nocche delle mani.

Gli lessi nel pensiero: “Oh!...uo-mo incauto con la divisa...oh inset-to della legge..., come osi entrarenel castello dell’Innominato?” So-vente lo sentivo dire al telefono:“cara eccellenza”... senza capirebene se dall’altra parte del filo cifosse veramente una “eccellenza”o che lo facesse per intimorirmi.

Scovai le sue opulente riservefra la trama e l’ordito delle poste,sottratte regolarmente alla tassa-zione e divenne mite, gentile, uma-no, premuroso, adulatore, il mielein bocca.

Ho voluto evocare quel lontanoepisodio solo per dire che il diffici-le mestiere del vivere porta a voltea situazioni irreali, gobbe e capo-volte; che si tramutano in brutalerapporto di forza, senza badare asfumature, od ai suoi grovigli.

Questi erano, dunque, i pensie-ri che attraversavano la mia men-te, uno dopo l’altro, quel mattinod’ottobre in Piazza San Pietro,stando seduto su una sedia trabal-lante dentro una moltitudine uma-na che ondeggiava come un cam-po di grano Pensieri sparsi che af-fluivano nel cerebro disordinata-mente, ma che mettevo in rasse-gna, ingenerando una implosioneemotiva e riflessioni irrisolte. Si in-tromettevano nel riservato cieloche mi porto dentro per tentare didimenticare gli orrori della guerra edei lager tedeschi, come luci di unpomeriggio estivo, cariche di rifles-si e di colori.

Un applauso, un boato risonan-te mi destò dalla solitudine, ed unfremito mi colse. E come un alito divento l’Uomo vestito di bianco mi èpassato accanto sopra una camio-netta, scomparendo in un attimo inmezzo a tutta quella folla.

Era Lui, Papa Woityla! Ci hasfiorato con un sorriso, con uno

sguardo amoroso dei suoi occhicelesti; alzando la mano, ci ha be-nedetto. Vinto dalla commozione,m’è rimasto il ricordo di una man-tellina bianca che si allontanava,increspandosi alla lieve brezza ot-tobrina. E gli ho mandato un bacio.Poi, con il cappello alpino schiac-ciato sulla faccia, ho pianto.

Di questo Papa ho nel cuore treparole: “Non abbiate paura”; paro-le che mi (ci) aiutano a vivere unorizzonte che s’accosta, per unamore da donare, un dolore da le-nire, una gioia da godere.

Nessun uomo lascia traccia disé su questa terra. Principe o cia-battino, torna alla terra che lo hagenerato, senza distinzioni, senzaprivilegi; granelli di sabbia (Qohé-let).

Questa verità, la grande Verità,dovrebbe guidarlo sulle aspre viedel mondo, cercando Dio.

La grande scelta di vita. Il gran-de bivio!

Milano, Natale 2002

Numerosi studi hanno portato allaconclusione per cui l’occhio risulta,fra tutti i singoli organi di senso, quel-lo che conserva l’importanza sociolo-gica maggiore. È indiscusso il fattoche esso, più di qualsiasi altra cosa,possegga le capacità di stabilire unaconnessione reciproca immediata fragli individui. Pensiamoci bene: la vi-sta rappresenta lo strumento inequi-vocabilmente più veloce che un sog-getto impiega per giudicarne un altro,per valutarne la sua persona a parti-re da un esame degli atti gestuali ar-rivando sino ad un’analisi delle suemodalità di presentazione, in partico-lare il modo di camminare, di vestiree di porsi. In poche parole, alla sem-plice vista della persona che ci sta difronte e senza che essa abbia maiproferito parola, raccogliamo unaquantità di informazioni ad essa rela-tive assai rilevante. Per cui è eviden-te che, se un individuo veste in modotrasandato e tende a guardare per lamaggior parte del tempo a terra, que-sto suo comportamento rappresen-terà una chiara strategia finalizzataad evitare lo sguardo degli altri e pro-

babilmente originata da un sentimen-to di vergogna verso se stesso. Ma,se da un lato tale soggetto può, adot-tando questa strategia, evitare di in-contrare lo sguardo altrui, dall’altronon potrà di certo pretendere che ipresenti facciano a meno di osser-varlo; pertanto, a partire dal suo mo-do di vestire e di presentarsi in pub-blico, essi produrranno ipotesi atten-dibili circa la sua personalità , il suostato d’animo, i suoi impulsi. Per dir-la in termini simmeliani, “degli uominiche vediamo soltanto, ci formiamoun concetto generale in maniera infi-nitamente più facile che non quandopossiamo parlare con ognuno”.

Sottolineare quindi l’importanzasociologica dell’occhio equivale a ri-conoscere il ruolo fondamentale dellavestibilità e del sapersi vestire, nelsenso che, pur presupponendo l’im-portanza della necessità di saper co-municare, essi, vestirsi e sapersi ve-stire, rappresentano una delle primemodalità di approccio all’individuo,dopo quella che consiste nel guarda-re la persona direttamente negli occhie in volto. In questo contesto, l’unifor-

IL LINGUAGGIO DELL’UNIFORMEdi Alessio Aymone

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Fiamme Gialle 12 / 2002 11

me risolve indubbiamente parecchiproblemi: in primis, il rischio di nonsapersi vestire in modo convenientee adeguato ad una determinata situa-zione e di violare quindi la cosiddettacondizione di situazionalità, per cuil’uniforme permette a chi la indossadi non essere mai - o quasi mai - ac-cusato di apparire come “un pescefuor d’acqua”. L’uniforme, inoltre, purconsiderandola a prima vista un casodel tutto particolare, è invece ricondu-cibile anch’essa alla più ampia cate-goria della vestibilità. Con ciò voglia-mo affermare che l’uniforme, alla pa-ri di qualsiasi altra tipologia di vestia-rio, risponde a un compito specifico,quello cioè di coprire lo strato super-ficiale primario che avvolge il corpo,la pelle (questo è il “vestirsi” cui ac-cennavamo precedentemente). Perquesto semplice motivo, ciò che ri-ve-ste il corpo (il “ri” è dovuto al fatto chesi tratta di un secondo livello di co-pertura) coincide con uno strato se-condario. Le caratteristiche che di-stinguono un abito comune da un’u-niforme vanno ricercate nel valoresimbolico che quest’ultima nascondeal suo interno, anzi che manifestaesplicitamente, visto che sono pro-prio il colore, la composizione degliabiti, la presenza eventuale di gradigerarchici o distintivi, tutti aspetti benvisibili, a comunicare già di per sé ilruolo della persona che la indossa.Insomma, la divisa “parla”, e lo fa inmodo diretto ed efficace.

Vestire una uniforme è perciò ine-vitabilmente funzione delle azioniche vengono compiute, delle situa-zioni che fanno loro da sfondo e del-l’immagine che si intende trasmette-re agli altri. Vestire una uniforme si-gnifica vestire coerentemente al pro-prio ego, alla propria personalità(questo è il “sapersi vestire”).

Sarà meglio precisare una que-stione non da poco, onde evitare cheil lettore corra il rischio di fraintendereciò che legge: le uniformi non sonoda identificarsi esclusivamente congli abiti di foggia e colori particolaricome nel caso di militari, medici, pilo-ti ma anche con quelle divise che so-no il risultato della “semplice” (non loè per tutti) combinazione di abiti più omeno comuni. Mi spiego. Proviamo aprendere in esame la figura del ma-nager: egli tipicamente non indossaalcun contrassegno in grado di distin-guere i vari gradi gerarchici presentinella categoria in cui opera ma solita-mente cravatta, giacca e scarpe ele-

ganti sono fattori che permettono diindividuarlo senza tanti problemi; conciò non intendiamo negare che ci siaccorge immediatamente di quandoabbiamo a che fare non con un ma-nager qualunque ma con un “pezzogrosso”. Anche questo modo di vesti-re rappresenta una sorta di uniforme.

Comunque la si intenda, l’unifor-me è un simbolo di appartenenza inquanto è un abito uguale per tutti co-loro che fanno parte di determinaticorpi, associazioni, categorie ed èquesto il motivo per cui preferiamoparlare di uni-forme piuttosto che didi-visa, termine che non rende pernulla questa idea di uniformità euguaglianza ma che rimanda piutto-sto alla possibilità di scindere il sog-getto in due essenze preminenti (di-visa, scindere in due): quella con equella senza divisa. L’uniforme, indi-pendentemente dal ruolo effettivo dichi la indossa, conferisce a quest’ul-tima un certo grado di autorità. Tipi-camente l’uomo che indossa un lun-go camice bianco e porta uno steto-scopio al collo verrà riconosciuto co-me medico, figura professionalesenza la quale il reparto di un ospe-dale difficilmente potrà andare avan-ti. L’individuo con la tuta grigia rap-presenta un modello ideale che ri-conduce all’operaio, senza di lui unacerta parte della catena di montag-gio di una fabbrica sarebbe deficita-ria. La persona vestita di pantalonigrigi, camicia azzurra e golfino bor-deaux identificherà senza dubbi undipendente dell’azienda trasporti (al-meno a Bologna!) ma senza il qualel’autobus non si muove neanche diun metro. Riassumendo, a secondadei gradi e delle situazioni, la divisamerita - e in certi casi incute - rispet-to e per questo motivo deve essereindossata con orgoglio. A pensarcimeglio forse sarebbe più corretto di-re “dovrebbe” essere indossata conorgoglio visto quanto sono frequential giorno d’oggi i casi di non identifi-cazione con il proprio ruolo, con lapropria categoria e quindi con la pro-pria divisa: certo è che analizzare ta-le problematica studiando i perché diquesti comportamenti sarebbe inte-ressante ma richiederebbe uno stu-dio relativo alle psicologie di massache qui sarebbe fuori luogo.

Grande pregio della divisa è quel-lo di essere solitamente riconosciutain tutti i settori della società: il milita-re che indossa la divisa è riconosciu-to per il ruolo che ha e che l’uniforme

contribuisce a indicare non solo al-l’interno della società militare ma piùgeneralmente all’interno dell’interocontesto sociale. Il discorso del rico-noscimento del valore dell’uniformeè però talvolta legato a situazioni incui quel riconoscimento è obbligato-rio: per questo motivo, in certi casi,non riconoscere il ruolo di un sogget-to offendendo la persona o la divisache essa indossa rischia di trasfor-marsi in un reato: quello di offesa apubblico ufficiale. Risulta altrettantoevidente che, se quelle medesimeoffese fossero rivolte alla stessa per-sona, però privata della divisa, di cer-to non costituirebbero reato. È quindil’uniforme che fa la differenza.

La divisa è inoltre complementa-re al volto di un soggetto. In che sen-so? Nel senso che la prima è legatada un rapporto di interazionalità di-retta e univoca al secondo: infatti l’u-niforme conferma e dà un valore al-le espressioni facciali e gestuali. Ilmilitare incorpora un comando chegli viene rivolto mettendosi sull’at-tenti perché indossa una divisa,sennò che senso avrebbe farlo? Ilprete celebra la Messa da dietro adun altare perché il suo abito lungo enero fa comprendere ai presenti cheegli ha tutto il diritto di farlo. Riusci-reste ad immaginarvi un parroco ingiacca e cravatta?

Insomma, la divisa è, relativa-mente ad un individuo, fonte di infor-mazioni visivamente percepibili erappresenta per noi che ne stiamo di-scutendo un chiaro esempio di co-me, da un punto di vista comunicati-vo, la vestibilità prevalga sulla verba-lità, di come cioè un soggetto umanocontribuisca indirettamente a fornireindizi relativi alla propria persona inquantità persino maggiore di quelliche potrebbe trasmettere se fosseimpegnato in una interazione parlatacon altri soggetti.

In questo breve testo non abbia-mo discusso di come sia necessariovestire in modo tale da poter appari-re agli altri come persone oneste enormali, ma abbiamo esaminato uncaso specifico, quello della divisa,che certo non pone questo problemain quanto essa non è arbitraria o sog-gettiva, ma fissa e uguale per tutti.Pertanto avendo dato inizio alla no-stra analisi sulla base di questo pun-to di partenza ci siamo soffermati suquelli che possono essere conside-rati i significati intrinseci ed estrinse-ci dell’uniforme stessa.

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12 Fiamme Gialle 12 / 2002

Il Generale Finizio (la nostraamicizia risale a Venezia, anni 30)è un vero mago del nostro MuseoStorico.

Dovendo svolgere ricerche perun intervento in un prossimo con-vegno, ho trovato, per quanto con-cerne le nostre più antiche fonti,un’assistenza precisa e completa.

Ho potuto così penetrare i ri-svolti della vita della Guardia di fi-nanza inizio secolo, a pochi annidalla legge istitutiva del 1906. Inparticolare fascicoli della Rivista Il-lustrata della Guardia di Finanza,con direttore ed editore non appar-tenenti al Corpo e quindi più intesial reale stato delle cose.

Come eravamo? Tante istituzio-ni ereditate dai disciolti corpi di fi-nanza degli stati precedenti l’unifi-cazione. Privilegiato il servizio do-ganale e di frontiera, oltre che isti-tuzionale, su un complesso di ma-terie ( sale, polveri piriche ) che og-gi farebbero ridere.

Personale quanto mai composi-to, con differenziazioni di età, ca-ratteristiche e funzioni tra i ruoli uf-ficiali, sottufficiali e finanzieri. Tuttiperaltro ancorati a richieste di ri-strutturazione e miglioramento, nonsolo economico, che dovevano tro-vare il loro completamento soltantonel 1906.

Inquadriamo il personale ufficia-li. Gradi con caratteristiche preva-lentemente civili (ispettore, inten-dente), età molto avanzata, estra-zione piccolo borghese, quasi sem-pre proveniente per adeguamentoo saturazione da incarichi civili,completamente lontani da quelleche potevano essere le aspettativee le aspirazioni dei giovani dipen-denti.

In posizione subordinata unaserie di ufficiali con gradi militari(capitano, ma prevalentementetenente) quasi senza speranza dipromozione. Tenenti che andava-no in pensione dopo permanenzelunghissime nel grado, le feste disaluto riportate sulla Rivista conannesse fotografie, sembrano piùche un augurio, un saluto definiti-vo.

Tra le aspirazioni della catego-ria ufficiali vi era quella di un mag-

giore riconoscimento della istituzio-ne da parte delle altre Forze Arma-te (spesso gli ufficiali non venivanosalutati dagli inferiori dell’Esercito)e soprattutto un inquadramento dibase che superasse la scelta obbli-gata dei nuovi ufficiali.

Veniamo ai sottufficiali. Era, si-no al 1906, la categoria che soffri-va di differenze sfavorevoli partico-larmente nei confronti dei Carabi-nieri. I sottufficiali dell’Arma pren-devano di più, potevano viaggiarein servizio in seconda, contraria-mente alla terza per quelli dellaGuardia di Finanza. Solo i mare-scialli non avevano l’obbligo di dor-mire in caserma. Gustose le vignet-te sulla Rivista relative a tale ab-norme situazione con brigadieriche fanno i calcoli della permanen-za in rapporto a situazioni “interes-santi” delle consorti.

Mancava soprattutto un indiriz-zo unitario relativo a congrui pe-riodi di addestramento di base. Siha l’impressione, leggendo la Ri-vista, di comandanti di reparti iso-lati, che devono necessariamenteapprendere tutto da soli e dall’ini-zio. Situazione che se al momen-to poteva causare qualche disser-vizio, contribuiva a migliorarequelle, che da sempre sono statele doti fondamentali delle FiammeGialle per quanto concerne la de-cisione e la soluzione rapida deiproblemi anche in condizioni diisolamento.

E i finanzieri? Figli delle regionipiù povere del paese, decisi spes-so a preferire l’arruolamento all’e-migrazione, dopo mesi di depositovenivano dislocati in montagna osulle spiagge in piccoli reparti e ri-gidi turni di servizio (quello notturnoandava dalle 22 alle 4).

Spesso le giovani menti vacilla-vano. Notevoli soprattutto se con-frontate con le percentuali delle al-tre Forze Armate del periodo, i casidi suicidio e di diserzione.

Aperte, sulla Rivista, le doglian-ze per la carente azione del Mini-stro delle Finanze dell’epoca esempre auspicata una prossima ri-strutturazione di tutta l’organizza-zione.

Non manca il lato umoristico di

alcune situazioni. Tutto il personaledoveva lasciarsi crescere i baffi,non si sa per quale motivo, se nonla emulazione con quelli che sfog-giavano i principi regnanti dell’epo-ca. I giovanissimi purtroppo nonriuscivano facilmente ad adeguarsi.Veniva consigliato l’uso di un tappodi sughero bruciato, che annerivale labbra superiori, ma che compli-cava terribilmente la vita in caso disemplice bacio con elementi delgentil sesso.

Con il 1906 le cose cambiaronoprogressivamente in meglio. LaGuardia di Finanza crea, su baseterritoriale, una struttura militare dirispetto. Viene attuata la parità an-che economica con l’Arma. Ma so-prattutto vengono create le Scuoleper le diverse categorie. Inizianoad affluire allievi finanzieri, sottuffi-ciali ed ufficiali giovani e motivativerso l’Istituzione.

Le migliorate condizioni econo-miche ed ambientali particolarmen-te nelle località di confine, contri-buirono a sviluppare le caratteristi-che fondamentali di azione rapidae decisa in situazioni di isolamento,che costituirono le doti fondamen-tali dei reparti mobilitati nel conflittomondiale del 1914.

Saranno quelle che consenti-ranno alla Guardia di Finanza dimeritare le lusinghiere citazioni conle quali da allora sono state identi-ficate:

“Fiamme Gialle d’Italia, vedetteinsonni del confine, le più avanza-te, le più sole, perché questo è ilcomando, il giuramento, il premio”.

RETTIFICA

Per mettere in condizione isoci ANFI di poter acquistarefoulard e crest con scudetti delladisciolta 6ª Legione di Como ef-fettuando il versamento dell’im-porto su conto corrente postale,riportiamo il numero esatto delconto corrente che è 12892220 enon 1289220, come era statoprecedentemente comunicato aquesta Redazione e pubblicatosu Fiamme Gialle n. 11/2002 apag. 14.

COME ERAVAMOdi Vittorio Alvino

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Fiamme Gialle 12 / 2002 13

Gli argomenti che riguardano l’an-ziano e sui quali si possono fare delleconsiderazioni sono infiniti. Mi è sem-brato singolare, piacevole e molto inte-ressante quello suggeritomi da miamoglie Iva: una frase pronunciata dauna nostra anziana amica poteva sem-brare solo una battuta di spirito. Perme invece nascondeva una verità; erasolo una confessione, un invito a ognianziano a comportarsi in modo diversoda quando ero giovane.

Nello stesso tempo era uno stimoloa considerare la vecchiaia non comeuna malattia da curare in segreto, pernascondere i danni e le devastazioniche il tempo aveva provocato. La fraseche ci aveva colpito era la seguente:“Quando ero giovane facevo di tuttoper piacere; ora che sono vecchia fac-cio di tutto per non dispiacere”.

Parole sagge, che mettevano a nudodue modi di comportarsi in due diverseetà, in due diverse stagioni della vita.

Ecco, proprio di stagioni si trattava,come se anche il genere umano aves-se il ciclo naturale della primavera, del-l’estate, dell’autunno e dell’inverno. Èchiaro che le stagioni che riguardavanola frase della nostra amica erano la pri-mavera e l’inverno. La primavera,quando la natura si risveglia e timida-mente mostra la sua vitalità: piccole fo-glie, delicate, di colore incerto, ancoraumide di linfa, da cui erano state nutri-te e in cui erano cresciute nell’internodella gemma. Fiori che sbocciano concolori dalle mille tonalità, che si offronoal volo di quegli utili insetti che sapran-no trasportare il polline fecondatoredall’uno all’altro fiore. Natura e uomo;un tutt’uno di materia vivente; il tuttocoinvolto nel ciclo delle stagioni.

Primavera per quell’età del genereumano in cui il corpo e lo spirito tra-passano insensibilmente dalla fanciul-lezza all’adolescenza. Il riso infantile sitramuta in sorriso penoso, preoccupa-to per quanto avviene, a sua insaputa,sotto l’irresistibile spinta degli ormonisessuali. Dall’asessualità del bambinosi passa gradatamente alla sessualitàdell’adolescente, alla manifesta consa-pevolezza della propria capacità di pro-creare.

La fanciulla ha la netta sensazionedi essere cambiata; vede nelle sue mu-tate forme il corpo di una donna; l’istin-to la fa sentire femmina. Solo il timore,

le regole sociali, il desiderio di mante-nere la propria integrità e la propria li-bertà, impongono la repressione deisuoi sogni e dei suoi desideri, dei suoiimpulsi.

I ragazzi e le ragazze si mettono inmostra, si cercano, si scelgono, si avvi-cinano, si allontanano. È quel gioco chepermette di mettere a fuoco l’iniziale e lanebulosa immagine dell’amore. È tuttotensione di sentimenti, schermaglia diparole; un alternarsi di situazioni in cuil’aspetto esteriore ha importanza capita-le. Il primo reciproco impatto è quello vi-sivo: la gradevolezza del viso, dellosguardo, del corpo, del portamento, col-piscono prima di ogni altra qualità. È co-me il fiore che con i suoi colori attrae l’a-pe che in esso dovrà penetrare, per suc-chiarne il nettare e deporre nel suo in-terno il polline raccolto poco prima da unfiore dello stesso aspetto. Sono tutteastuzie di madre natura che, con l’attra-zione della bellezza e della freschezza,spinge alla conservazione della specie.

Da adolescente, diceva la vecchiasignora, faceva di tutto per piacere: vo-leva essere da molti prescelta, per poia sua volta scegliere il pretendente chepiù le piaceva e le si adattava.

Gli anni, come le stagioni, non fer-mano il loro corso. Gli antichi Greci condue sole parole davano l’idea esattadel trascorrere del tempo; “PANTAREI”, dicevano; cioè tutto passa.

Dopo la primavera viene l’estate,che equivale all’epoca dei frutti; ancheper l’uomo significa raccolto, famiglia,figli, maturità, lavoro, soddisfazioni.Segue l’autunno con la caduta delle fo-glie; il distacco dai figli, il declino fisico,il pensionamento. È poi inevitabile l’ar-rivo dell’inverno con il freddo, con laneve: solitudine, stanchezza, isola-mento, freddo interiore.

A ogni stagione, come cambia l’a-spetto della natura, si ha una gradualee insensibile trasformazione del corpoe della mente dell’uomo e della donna.Alla freschezza dei lineamenti dell’ado-lescenza si sostituiscono poco a poco isegni dell’inesorabile trascorrere deglianni: la caduta dei capelli e il loro inca-nutirsi, le rughe sul viso, la deformazio-ne del corpo, il cambiamento del carat-tere, il rallentamento delle reazioni.Tutte condizioni che rendono l’anzianoben diverso dall’aspetto di un tempo.

Da questo trascorrere degli anni

l’anziano ha però tratto un vantaggio:quello di aver accumulato tanta espe-rienza. Una qualità che gli deriva dal-l’aver già vissuto e superato quelle tan-te difficoltà e situazioni, che il giovanenon sospetta neppure di dover incon-trare nel corso della sua vita futura.

Mi piace la similitudine fra genereumano e natura; perciò, quando pensoall’aspetto esterno dell’anziano, faccioil raffronto con quanto avviene quandomi rifornisco di mele direttamente daun agricoltore del mantovano, mia ter-ra d’origine. Sul finire dell’estate me nefaccio mandare un paio di cassette; so-no mele di buon sapore, che si conser-vano per lungo tempo, essendo raccol-te e spedite senza sostare in frigorife-ro. Sono sode, lucide, di un bel coloregiallo-verde-roseo. Con l’andar dei me-si poco alla volta la polpa si asciuga, siconcentra, mentre all’esterno la bucciasi raggrinza; al non intenditore fannol’effetto che siano solo invecchiate. In-vece il loro sapore non solo si mantie-ne inalterato, ma addirittura migliora esi esalta, dando al frutto una gradevo-lezza insospettabile.

Anche l’anziano ha la possibilità dimostrare quanto ha nel suo “interno”;solo che deve combinare quanto espri-me con un aspetto gradevole. Mentrela mela di cui parlavo, dopo mesi dallaraccolta, non ha nessuna possibilità dicambiare la propria buccia, una perso-na anziana può farlo con la propria(scusate, volevo dire “con il suo aspet-to esteriore”). Non ci vuole molto a es-sere ordinati, puliti, vestiti, come siconviene alla sua età.

Non si può pretendere che il suoportamento, la sua pelle o i suoi capel-li siano come quelli che aveva da gio-vane. Anzi, il suo aspetto deve esserequello di un uomo della terza età; peròanche un anziano può avere un bell’a-spetto. Cosi chè, quando dimostrerà lesue doti, potrà presentarle con la dovu-ta forma, cioè con la presenza che ci siattende da una persona che ha vissutoe che ha imparato anche che ogni etàha i suoi pregi, che non devono neces-sariamente essere quelli dell’età giova-nile.

Tutte le stagioni hanno una lorobellezza, anche quelle che, come l’au-tunno e l’inverno, potrebbero indurrequalcuno a considerarle più tristi e me-no piacevoli delle altre.

PER L’ANZIANO È UN DOVERE NON DISPIACEREdi Gianfranco Cavicchioli

Geriatra in Roma

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V A R I E

14 Fiamme Gialle 12 / 2002

I reduci del 46° Corso “Ala” si sono incontrati a Roma il 26 ottobre per ricordare il 60° di Accademia. Fu il corso più numerosodella storia dell’Istituto, ma anche il più travagliato, perché venne coinvolto nelle vicende belliche dell’8 settembre 1943, che provo-carono la sua divisione in due tronconi, venuti a trovarsi, uno nel territorio del centro-sud occupato dalle truppe anglo-americane el’altro al nord nel territorio della Repubblica di Salò, con aliquote di allievi che presero parte valorosamente alla Guerra di Libera-zione o come partigiani, o come collaboratori negli eserciti alleati.

Dei novanta allievi di allora, i superstiti sono oggi circa un terzo, e dodici erano presenti alla cerimonia che ha avuto luogo pres-so il Museo Storico e il Sacrario, dove, accolti fraternamente dal Presidente Gen. C.A. Luciano Luciani, dal Gen. D. Espedito Fini-zio e da una rappresentanza del Comando Quartier Generale, hanno deposto una corona di alloro in memoria dei Caduti.

Il commovente incontro tra i reduci, ai quali il Gen. Marrocu ha rievocato gli episodi salienti della vita del Corso, ha avuto pienosuccesso e si è chiuso con l’auspicio di futuri incontri con cadenza annuale.

IL SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DELL’INGRESSO INACCADEMIA DEL 45° CORSO “ALA”

CONVENZIONE PER I SOCI A.N.F.I. CON LA DEUTSCHE BANK

di Enzo Climinti

I reduci del 45° Corso convenuti aRoma. Da sinistra: Pietrarolo (noninquadrato), De Florio, Pasero, Genti-le, Ranchetti, Iacovitti, Capobianco,Climinti, Candidori, Castelli, Balzini,Marrocu. Tra di essi figurano un Cava-liere del Lavoro, due professionisti edun Ispettore Onorario ai Beni Archeo-logici, tutti ancora in attività e con pie-no successo.

Il Comando Generale della Guardiadi Finanza – Ufficio assistenza e prote-zione sociale –, ha stipulato una conven-zione con la Deutsche Bank per tutto ilpersonale in servizio estesa, per interes-samento della Presidenza Nazionale del-l’A.N.F.I., anche al personale in congedodel Corpo ed ai familiari e parenti cointe-statari, alle seguenti condizioni:

per tutti i sottoscrittori:• Carta Bancomat gratuita con prelievo

gratuito su tutti gli sportelli, anche di al-tre banche.

• Mutui e Prestiti Personali a tassi agevo-lati e senza spese d’istruttoria.

• Scoperto di conto corrente: tasso debi-tore pari al Prime Rate ABI e senzacommissione.

• Deposito titoli gratuito.• Banca on-line e telefonica a canone ze-

ro.

Sono poi previste particolari agevola-zioni, con le convenzioni di seguito sinte-ticamente indicate:1) Convenzione “tasso zero spese zero”.2) Convenzione “Soluzione 24”.

Per maggiori dettagli e per sottoscri-

vere un nuovo conto, rivolgersi al nume-ro 848.800.387, oppure presso uno degli

sportelli bancari del Gruppo DeutscheBank.

Il Fin. Ignazio Ditano, socio benemerito della Sezione ANFI di Civita-vecchia e segretario economo della stessa, ha inviato la foto pubblicataqui sopra (è il primo di sinistra in primo piano), che lo ritrae insieme adalcuni allievi finanzieri del suo corso - arruolamento febbraio 1950 a Ro-ma - e con il Brig. Martoni al centro della foto.

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Fiamme Gialle 12 / 2002 15

SCHEMA DI CONCERTAZIONE PER LE FORZE DI POLIZIA AD ORDINAMENTO MILITARE RELATIVO AL QUINQUENNIO

NORMATIVO 2002-2005 ED AL BIENNIO ECONOMICO 2002-2003a cura di Pietro Di Marco

Per opportuna conoscenza riportia-mo, qui di seguito, il Decreto delPresidente della Repubblica n. 164del 18 giugno 2002, pubblicato sulSupplemento Ordinario alla Gazzet-ta Ufficiale n. 178 del 31 luglio 2002.

....Titolo III

FORZE DI POLIZIA AD ORDINAMENTO MILITARE

Art. 41Ambito di applicazione e durata

1. Il presente titolo si applica alla po-lizia ad ordinamento militare.2. Il presente titolo concerne il periododal 1° gennaio 2002 al 31 dicembre2005 per la parte normativa, dal 1°gennaio 2002 al 31 dicembre 2003per la parte economica.3. dopo un periodo di vacanza contrat-tuale pari a tre mesi dalla data di sca-denza della parte economica del pre-sente decreto, al personale delle Forzedi polizia ad ordinamento militare ècorrisposto, a partire dal mese succes-sivo, un elemento provvisorio della re-tribuzione pari al trenta per cento deltasso dell’inflazione programmato, ap-plicato ai livelli contributivi tabellari vi-genti, inclusa l’indennità integrativaspeciale. Dopo ulteriori tre mesi di va-canza contrattuale, detto importo è pa-ri al cinquanta per cento del tasso di in-flazione programmato e cessa di esse-re erogato dalla decorrenza degli effet-ti economici previsti dal nuovo decretodel Presidente della Repubblica ema-nato ai sensi dell’articolo 2, comma 1,lettera b), del decreto sulle procedure.

Art. 42Nuovi stipendi

1. Gli stipendi del personale delleForze di Polizia ad ordinamento mili-tare, stabiliti dall’art. 14 del biennioeconomico Polizia 2000-2001, sonoincrementati, dal 1° gennaio 2002,delle seguenti misure mensili lorde:

2. Gli stipendi di cui al comma 1, adecorrere dal 1° gennaio 2003, sonoulteriormente incrementati delle se-guenti misure mensili lorde:

3. I valori stipendiali tabellari annuilordi a regime derivanti dall’applica-zione dei commi 1 e 2 sono:

4. Gli importi stabiliti dal presente ar-ticolo assorbono l’elemento provviso-rio della retribuzione previsto, in casodi vacanza contrattuale, dall’articolo13, comma 3, del biennio economicoPolizia 2000-2001.

Art. 43Effetti dei nuovi stipendi

1. Le nuove misure degli stipendi ri-sultanti dall’applicazione del presen-te decreto hanno effetto sulla tredice-sima mensilità, sul trattamento ordi-nario di quiescenza, normale e privi-legiato, sulla indennità di buonuscita,sull’assegno alimentare per il dipen-dente sospeso, come previsto dal-l’art. 82 dello Statuto degli impiegaticivili dello Stato o da disposizionianaloghe, sull’equo indennizzo, sulleritenute previdenziali ed assistenzialie relativi contributi, compresi la rite-nuta in conto entrata INPDAP, o altreanaloghe, ed i contributi di riscatto.2. I benefici economici risultanti dal-l’applicazione del presente decretosono corrisposti integralmente, allescadenze e negli importi previsti, alpersonale comunque cessato dalservizio, con diritto a pensione, nelperiodo di vigenza del presente de-creto. Agli effetti dell’indennità dibuonuscita, si considerano solo gliscaglionamenti maturati alla data dicessazione dal servizio.

3. La corresponsione dei nuovi sti-pendi, derivanti dall’applicazione delpresente decreto avviene in via prov-visoria e salvo conguaglio, ai sensidell’art. 172 della legge 11 luglio1980, n. 312, in materia di sollecitaliquidazione del nuovo trattamentoeconomico.4. Gli incrementi stipendiali di cui al-l’articolo 42 non hanno effetto sulladeterminazione delle misure orariedel compenso per lavoro straordina-rio. A decorrere dal 1° gennaio 2002è soppresso l’articolo 5 del decretodel Presidente della Repubblica 10aprile 1987, n. 150. Conseguente-mente le misure orarie restano fissa-te nei seguenti importi lordi:

Art. 44Indennità pensionabile

1. Le misure dell’indennità mensilepensionabile stabilite dall’art. 16 delbiennio economico Polizia 2000-2001 spettante al personale dei ruolidella Polizia ad ordinamento militaresono rideterminate, a decorrere dalledate di seguito indicate, nei seguentiimporti mensili lordi:

a) dal 1° gennaio 2002:

b) dal 1° gennaio 2003:

Livello V Euro.... 30,20Livello VI Euro.... 32,10Livello VI-bis Euro.... 33,60Livello VII Euro.... 35,10Livello VII-bis Euro.... 36,70Livello VIII Euro.... 38,40Livello IX Euro.... 42,20

livello V Euro.... 8.776,59livello VI Euro.... 9.675,07livello VI-bis Euro.... 10.379,57livello VII Euro.... 11.082,86livello VII-bis Euro.... 11.861,89livello VIII Euro.... 12.643,32livello IX Euro.... 14.437,35

Livello Feriale Festiva Notturnao notturna Festiva

livello V E. 9,65 10,91 12,59livello VI E. 10,26 11,60 13,39livello VI-bis E. 10,74 12,14 14,00livello VII E. 11,21 12,67 14,62livello VII-bis E. 11,71 13,24 15,27livello VIII E. 12,27 13,87 16,01livello IX E. 13,48 15,24 17,58

Gradi EuroTenente colonnello e Maggiore................ 677,60Capitano ................................................... 665,00Tenente .................................................... 659,00Sottotenente ............................................. 632,20Maresciallo aiutante s. U.P.S.e Maresciallo aiutante .............................. 643,70Maresciallo capo ...................................... 614,70Maresciallo ordinario ................................ 595,60Maresciallo ............................................... 577,00Brigadiere capo ........................................ 592,90Brigadiere ................................................. 557,90Vice Brigadiere ......................................... 555,20Appuntato scelto....................................... 499,40Appuntato ................................................. 454,60Carabiniere scelto e finanziere scelto ...... 415,80Carabiniere e finanziere ........................... 382,50

livello V Euro.... 18,90livello VI Euro.... 20,00livello VI-bis Euro.... 21,00livello VII Euro.... 21,90livello VII-bis Euro.... 22,90livello VIII Euro.... 24,00livello IX Euro.... 26,30

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Art. 45Indennità integrativa speciale

1. A decorrere dal 1° gennaio 2002 alpersonale inquadrato nel livello retri-butivo settimo-bis è attribuita l’inden-nità integrativa speciale nella misuradi euro 541, 29 mensili lordi.

Art. 46Trattamento di missione

1. Al personale comandato in missio-ne fuori dalla sede di servizio, cheutilizzi il mezzo aereo o altro mezzonon di proprietà dell’amministrazionesenza la prevista autorizzazione, èrimborsata una somma nel limite delcosto del biglietto ferroviario. Al per-sonale autorizzato i rimborsi vengo-no effettuati secondo le disposizionivigenti in materia.2. Al personale inviato in missionecompete il rimborso del biglietto fer-roviario di 1° classe nonché il rimbor-so del vagone letto a comparto sin-golo, in alternativa al pernottamentofuori sede. In caso di pernottamentocompete il rimborso delle spese del-l’albergo fino alla prima categoriacon esclusione di quelle di lusso.3. Al personale che pernotta pressoalberghi non convenzionati sono rim-borsate le spese di pernottamento inmisura pari alla tariffa media degli al-berghi convenzionati ubicati nellastessa sede.4. Al personale chiamato a compari-re, quale indagato o imputato per fat-ti inerenti al servizio, dinanzi ad or-gani della Magistratura ordinaria, mi-litare o contabile ovvero a presentar-si davanti a consigli o commissioni didisciplina o di inchiesta, compete iltrattamento economico di missioneprevisto dalla legge sulle missioni esuccessive modificazioni, solo allaconclusione del procedimento edesclusivamente nel caso di proscio-glimento o di assoluzione definitiva.Le spese di viaggio sostenute posso-no essere rimborsate, di volta in vol-

ta, a richiesta, salvo ripetizione qua-lora il procedimento stesso si conclu-da con sentenza definitiva di condan-na a titolo doloso. Le disposizioni delpresente comma si applicano ancheal personale chiamato a comparire,quale indagato o imputato per fattiinerenti al servizio, dinanzi ad organidella Magistratura di Paesi stranieri.5. La maggiorazione dell’indennitàoraria di missione prevista dall’art.46, comma 3, secondo quadriennionormativo Polizia, è rideterminata ineuro 6,00 per ogni ora.6. Al personale in trasferta che dichia-ri di non aver potuto consumare i pa-sti per ragioni di servizio, pur avendo-ne il diritto ai sensi della vigente nor-mativa, compete nell’ambito degli or-dinari stanziamenti di bilancio un rim-borso pari al 100 per cento del limitevigente, ferma restando la misura del40 per cento della diaria di trasferta.7. L’amministrazione è tenuta ad an-ticipare al personale inviato in mis-sione una somma pari all’intero im-porto delle spese di viaggio e di per-nottamento, nel limite del costo me-dio della categoria consentita, non-ché l’85 per cento delle presumibilispese vitto.8. La località di abituale dimora puòessere considerata la sede di parten-za e di rientro dalla missione, ove ri-chiesto dal personale e più conve-niente per l’amministrazione. Ove lasede di missione coincida con la lo-calità di abituale dimora del dipen-dente, al personale compete il rim-borso documentato delle spese rela-tive ai pasti consumati.9. L’amministrazione, a richiesta del-l’interessato, può preventivamenteautorizzare, oltre al rimborso dellespese del viaggio, la corresponsionea titolo di rimborso di una somma for-fettaria di euro 100,00 per ogni venti-quattro ore compiute di missione, inalternativa al trattamento economicodi missione vigente, nell’ambito dellerisorse allo scopo assegnate sui per-tinenti capitoli di bilancio. Il rimborsoforfettario non può essere concessoqualora il personale fruisca di vitto oalloggio a carico dell’amministrazio-ne. A richiesta è concesso l’anticipodelle spese di viaggio e dell’85 percento della somma forfettaria.10. A decorrere dal 1° gennaio 2003per la Polizia ad ordinamento militare,impegnato nella frequenza di corsiaddestrativi e formativi, il limite diduecentoquaranta giorni di missionecontinuativa nella medesima località,previsto dall’articolo 1, comma 3, del-la legge 26 luglio 1978, n. 417, è ele-vato a trecentosessantacinque giorni.11. Al personale comunque inviato inmissione compete altresì il rimborso,nell’ambito delle risorse allo scopo

assegnate sui pertinenti capitoli di bi-lancio, delle spese per i mezzi di tra-sporto urbano o dei taxi nei casi di in-disponibilità dei mezzi pubblici o co-munque per impossibilità a fruirne inrelazione alla particolare tipologia diservizio nei casi preventivamente in-dividuati dall’amministrazione.12. I visti di arrivo e di partenza delpersonale inviato in missione pressole strutture non militari sono attestaticon dichiarazione dell’interessato sulcertificato di viaggio.13. Fermo restando quanto stabilitoal comma 10, le disposizioni del pre-sente articolo hanno efficacia a de-correre dal primo giorno del mesesuccessivo all’entrata in vigore delpresente decreto.

Art. 47Trattamento economico di trasferimento

1. L’amministrazione, ove non di-sponga di mezzi idonei ad effettuareil trasporto dei mobili e delle masse-rizie dei dipendenti trasferiti d’ufficio,come previsto dall’art. 19, comma 8,della legge sulle missioni, provvedea stipulare apposite convenzioni contrasportatori privati. Gli oneri del pre-detto trasporto sono a carico dell’am-ministrazione anche per la parte ec-cedente i 40 quintali e fino ad unmassimo di 80 quintali.2. Il personale trasferito d’autorità,ove sussista l’alloggio di servizio, neabbia titolo in relazione all’incarico ri-coperto, ed abbia presentato doman-da per ottenerlo, ove prevista, può ri-chiedere, dietro presentazione di re-golare contratto di locazione o di fat-tura quietanzata, il rimborso del ca-none dell’alloggio per un importomassimo di euro 775,00 mensili, finoall’assegnazione dell’alloggio di ser-vizio e, comunque, per un periodonon superiore a tre mesi.3. Nelle stesse condizioni indicate alcomma 2 il personale ha facoltà dioptare per la riduzione dell’importomensile ivi previsto in relazione allaelevazione proporzionale dei mesi didurata del beneficio e comunque nonoltre i sei mesi.4. A richiesta dell’interessato il rim-borso previsto dall’articolo 1, comma3, della legge 29 marzo 2001, n. 86,può essere anticipato nella misuracorrispondente a tre mensilità, fermirestando i limiti massimi previsti dal-lo stesso comma 3.5. Al personale con famiglia a caricotrasferito d’autorità che non fruiscadell’alloggio di servizio o che, co-munque, non benefici di alloggi forni-ti dall’amministrazione, è dovuta inun’unica soluzione, all’atto del trasfe-rimento del nucleo familiare nellanuova sede di servizio, o nelle loca-

Gradi EuroTenente colonnello e Maggiore................ 716,00Capitano ................................................... 702,70Tenente .................................................... 696,30Sottotenente ............................................ 668,10Maresciallo aiutante s. U.P.S.e Maresciallo aiutante ............................... 680,20Maresciallo capo ...................................... 649,60Maresciallo ordinario ................................ 629,40Maresciallo ............................................... 609,70Brigadiere capo ........................................ 626,50Brigadiere ................................................. 589,50Vice Brigadiere ......................................... 586,60Appuntato scelto....................................... 527,70Appuntato ................................................. 480,40Carabiniere scelto e finanziere scelto ...... 439,40Carabiniere e finanziere ........................... 404,20

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Fiamme Gialle 12 / 2002 17

lità viciniori consentite, un emolu-mento di euro 1500,00. Tale inden-nità è corrisposta nella misura di eu-ro 775,00 al personale senza fami-glia a carico o al seguito.6. Il personale militare trasferito all’e-stero può optare, mantenendo il dirit-to alle indennità ed ai rimborsi previ-sti dalla normativa vigente, per il tra-sporto dei mobili e delle masserizienel domicilio eletto nel territorio na-zionale anziché nella nuova sede diservizio all’estero.7. In caso di assunzione e rilascio dialloggio di servizio connesso con l’in-carico, si applicano le disposizioni dicui al comma 1, per le spese di tra-sporto dei mobili e delle masserizieda uno ad altro alloggio di servizioovvero da alloggio privato ad alloggiodi servizio e viceversa anche nel-l’ambito dello stesso comune.8. Le disposizioni del presente artico-lo si applicano ai trasferimenti effet-tuati a decorrere dal primo giornosuccessivo dall’entrata in vigore delpresente decreto.

Art. 48Servizi esterni

1. A decorrere dal primo giorno delmese successivo all’entrata in vigoredel presente decreto il compensogiornaliero corrisposto al personaleimpiegato nei servizi esterni di dura-ta non inferiore a tre ore, secondo lemodalità di cui all’articolo 42 del pri-mo quadriennio normativo Polizia, eall’articolo 50 del secondo quadrien-nio normativo Polizia, è rideterminatonella misura di euro 6,00.

Art. 49Indennità di ordine pubblico

1. L’indennità di ordine pubblico fuorisede di cui all’articolo 10, comma 1, deldecreto del Presidente della Repubbli-ca 5 giugno 1990, n. 147, è corrisposta,per ciascun turno di servizio giornalierodella durata di almeno quattro ore, nel-la misura unica di euro 26,00.2. Restano ferme le disposizioni dicui al comma 2, lettere b), c), d) ed e)dell’articolo 10 citato al comma 1.3. L’indennità di ordine pubblico insede è corrisposto per ciascun turnodi servizio giornaliero della durata dialmeno quattro ore, nella misura uni-ca di euro 13,00.4. Le indennità di cui ai commi 1 e 3sono corrisposte anche al personaleche, a seguito di infermità o lesionitraumatiche verificatesi nel corso eda causa del servizio, non può com-pletare il previsto turno di quattro ore.5. Le disposizioni del presente articolohanno efficacia a decorrere dal primogiorno del mese successivo all’entrata

in vigore del presente decreto.

Art. 50Attuazione dell’articolo 3, comma 5della legge 29 marzo 2001, n. 86

1. A decorrere dall’1° gennaio 2003,il personale dell’Arma dei carabinierie del Corpo della Guardia di finanzache, nell’assolvimento dei compitiistituzionali previsti dalle rispettive di-sposizioni legislative di settore, è im-pegnato in esercitazioni od operazio-ni militari caratterizzate da particolaricondizioni di impiego prolungato econtinuativo oltre il normale orario dilavoro non è assoggettato, durante ipredetti periodi, alle vigenti disposi-zioni in materia di orario di lavoro e aiconnessi istituti, a condizione che lepredette attività si protraggano senzasoluzione di continuità per almenoquarantotto ore.2. Ai sensi dell’articolo 3, comma 3,della legge 29 marzo 2001, n. 86, leesercitazioni e le operazioni di cui alcomma 1 sono determinate, nell’am-bito delle rispettive competenze, daiComandanti generali dell’Arma deicarabinieri e del Corpo della Guardiadi finanza.3. Al personale di cui al comma 1 èattribuita per i giorni di effettivo im-piego un’indennità speciale di impie-go giornaliera nella misure stabilite ineuro nella seguente tabella:

===========================Compenso forfettario d’impiego

===========================

Art. 51Indennità di presenza notturna

e festiva

1. A decorrere dal primo giorno del

mese successivo all’entrata in vigoredel presente decreto, al personaleimpiegato in turni di servizio, effet-tuati tra le ore 22 e le ore 6, l’inden-nità di cui all’articolo 20, comma 1,del biennio economico Polizia 2000-2001 è rideterminata nella misuralorda di euro 4,10 per ciascuna ora.2. A decorrere dal 1° gennaio 2002,al personale chiamato a prestareservizio in attività di istituto nei giornidi Natale, 26 dicembre, Capodanno,Pasqua, lunedi di Pasqua, 1° mag-gio, Ferragosto e 2 giugno, il com-penso di cui al comma 2 dell’articolo51 del secondo quadriennio normati-vo Polizia è rideterminato nella misu-ra lorda di euro 40,00.

Art. 52Indennità di impiego operativo perattività di aeronavigazione, di volo,

di pilotaggio, di imbarco ed altreindennità.

1. Ferme restando le vigenti disposi-zioni relative all’equiparazione tra igradi e le qualifiche del personale del-le Forze di polizia e quello delle Forzearmate, l’indennità di impiego operati-vo per attività di aeronavigazione, divolo, di pilotaggio e di imbarco, non-ché le relative indennità supplementa-ri attribuite al personale delle forze dipolizia ad ordinamento militare, sonorapportate, con le medesime modalitàapplicative e ferme restando le vigen-ti percentuali di cumulo tra le diverseindennità, agli importi ed alle maggio-razioni vigenti per il personale delleForze armate impiegato nelle medesi-me condizioni operative.2. Al personale delle Forze di poliziaad ordinamento militare destinatariodell’indennità di impiego operativoper attività di aeronavigazione e divolo, al fine di riequilibrare il tratta-mento economico connesso con laspecifica responsabilità operativa nelquadro generale dell’espletamentodei compiti istituzionali, compete unemolumento fisso aggiuntivo di poli-zia nelle misure mensili di cui alla ta-bella 2 allegata al presente decreto.Detto emolumento compete, all’attodel passaggio al grado o anzianitàsuperiore, nella misura corrispon-dente al nuovo grado o anzianità.3. Ai fini della prevista corresponsio-ne dell’indennità di comando navaleper il personale che riveste funzioni eresponsabilità corrispondenti al co-mando di singole unità o gruppi diunità navali, di cui all’articolo 10 del-la legge sulle indennità operative, siprovvede all’individuazione dei titola-ri di comando con determinazionedelle singole Amministrazioni inte-ressate, di concerto con il Ministerodell’economia e delle finanze.

Grado Fascia Lunedi- Sabato-venerdi domenica

e festiviCarabiniere e FinanziereCarabiniere Scelto e I 62,00 124,00Finanziere sceltoAppuntatoAppuntato Scelto

Vice BrigadiereBrigadiere II 66,00 131,00Brigadiere CapoMarescialloMaresciallo OrdinarioMaresciallo Capo

Maresciallo A. s. U.P.S. eMaresciallo Aiutante III 72,00 143,00S. TenenteTenenteCapitano

MaggioreTenente Colonnello IV 85,00 165,00

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4. Ai direttori di macchina ed ai capimotoristi della polizia ad ordinamen-to militare è attribuita l’indennità ri-chiamata al comma 3.5. L’indennità di imbarco di cui all’ar-ticolo 3, comma 18-bis, del decreto-legge 21 settembre 1987, n. 387,convertito, con modificazioni, dallalegge 20 novembre 1987, n. 472, èpensionabile secondo le misure emodalità stabilite dalla legge sulle in-dennità operative.6. Al personale della Polizia ad ordi-namento militare in possesso delbrevetto di abilitazione al lancio con ilparacadute, in servizio in qualità diparacadutista presso i reparti dipronto impiego, spetta l’indennità diaeronavigazione, di cui all’art. 5 dellalegge sulle indennità operative, fer-me restando le vigenti percentuali dicumulo tra le diverse indennità, nellemisure e con le modalità previste peril personale delle Forze armate.7. Al personale della Polizia ad ordi-namento militare, imbarcato su unitàdi altura, compete secondo le moda-lità vigenti l’indennità mensile di im-barco di cui all’articolo 4, comma 1,della legge sulle indennità operativepercepita dal personale in forza pres-so il Comando forze da pattuglia-mento per la sorveglianza e la difesacostiera (COMFORPAT).8. Le misure mensili dell’indennità diimbarco previste alle lettere a) e b)della tabella «A» allegata al decretodel Presidente della Repubblica 11ottobre 1988, registrato dalla Cortedei conti in data 12 dicembre 1988,registro n. 59/Finanze, foglio n. 173,sono elevate al 55 per cento.

Art. 53Efficienza dei servizi istituzionali

1. Per ogni Forza di polizia ad ordi-namento militare, le risorse economi-che per l’efficienza dei servizi istitu-zionali di cui all’articolo 53 del secon-do quadriennio normativo Polizia eall’articolo 23 del biennio economicoPolizia 2000-2001 sono ulteriormen-te incrementate, come da tabella«A» allegata al presente decreto:a) per gli anni 2002 e 2003, dallesomme di cui all’articolo 16, comma2, della legge finanziaria 2002, dipertinenza di ogni singola Ammini-strazione;b) per gli anni 2002 e 2003 dallesomme derivanti dall’applicazionedell’articolo 43, comma 4, del pre-sente decreto.2. Le somme assegnate e non utiliz-zate nell’esercizio di competenza so-no riassegnate, per le medesime esi-genze, nell’anno successivo.3. Le risorse indicate al comma 1 so-no utilizzate per attribuire compensi

finalizzati a:a) fronteggiare particolari situazionidi servizio;b) incentivare l’impegno del persona-le nelle attività operative e di funzio-namento individuate dal Comandan-te generale dell’Arma dei carabinierie dal Comandante generale del Cor-po della Guardia di finanza;c) compensare l’impiego in compitiod incarichi che comportino l’assun-zione di specifiche responsabilità odisagio anche con particolare riguar-do, per l’Arma dei carabinieri, al per-sonale in forza al Gruppo interventospeciale;d) compensare la presenza qualificata;e) compensare l’incentivazione dellaproduttività collettiva al fine del mi-glioramento dei servizi;f) compensare, per quanto riguarda ilpersonale dell’Arma dei carabinieri,le specifiche funzioni investigative edi controllo del territorio, nonché, perquanto riguarda il personale del Cor-po della guardia di finanza, le speci-fiche funzioni di Polizia economico-fi-nanziaria.4. Con distinti decreti del Ministro del-la difesa e del Ministro dell’economiae delle finanze, su proposta dei ri-spettivi Comandanti generali, previainformazione alle rappresentanze mi-litari centrali, ai sensi dell’articolo 59del secondo quadriennio normativoPolizia, sono annualmente determina-ti i criteri per la destinazione, l’utilizza-zione delle risorse indicate al comma1, disponibili al 31 dicembre di cia-scun anno e le modalità applicativeconcernenti l’attribuzione dei com-pensi previsti dal presente articolo.5. Le risorse di cui al comma 1 nonpossono comportare una distribuzio-ne indistinta e generalizzata.

Art. 54Orario di lavoro

1. La durata dell’orario di lavoro è ditrentasei ore settimanali.2. Il personale inviato in servizio fuo-ri sede che sia impiegato oltre la du-rata del turno giornaliero, comprensi-vo sia dei viaggi che del tempo ne-cessario all’effettuazione dell’incari-co, è esonerato dall’espletamentodel turno ordinario previsto o dalcompletamento dello stesso. Il turnogiornaliero si intende completato an-che ai fini dell’espletamento dell’ora-rio settimanale d’obbligo.3. Fermo restando il diritto al recupe-ro, al personale che per sopravvenu-te inderogabili esigenze di serviziosia chiamato dall’amministrazione aprestare servizio nel giorno destinatoal riposo settimanale o nel festivo in-frasettimanale è corrisposta una in-dennità di euro 5,00, a compensazio-

ne della sola ordinaria prestazione dilavoro giornaliero.4. Al personale impiegato in turnicontinuativi, qualora il giorno di ripo-so settimanale o il giorno libero coin-cida con una festività infrasettimana-le, è concesso un ulteriore giorno diriposo da fruire entro le quattro setti-mane successive.5. I riposi settimanali, non fruiti peresigenze connesse con l’impiego inmissioni internazionali, sono fruiti al-l’atto del rientro in territorio nazionalenella misura pari alla differenza tra ilbeneficio spettante ed i recuperi e ri-posi accordati ai sensi della normati-va di settore; tale beneficio non èmonetizzabile.

Art. 55Licenza ordinaria

1. Qualora indifferibili esigenze di ser-vizio non abbiano reso possibile lacompleta fruizione della licenza ordi-naria nel corso dell’anno, la parte resi-dua deve essere fruita entro l’annosuccessivo. Compatibilmente con leesigenze di servizio, in caso di motiva-te esigenze di carattere personale, ildipendente deve fruire della licenza re-sidua entro il primo semestre dell’annosuccessivo a quello di spettanza.2. Al personale a cui, per indifferibiliesigenze di servizio, venga revocatala licenza ordinaria già concessa com-pete, sulla base della documentazionefornita, il rimborso delle spese soste-nute successivamente alla concessio-ne della licenza stessa e connesse almancato viaggio e soggiorno.

Art. 56Licenze straordinarie e aspettativa

1. Le disposizioni di cui all’articolo 3,comma 39, della legge finanziaria1994, concernenti la riduzione di unterzo di tutti gli assegni spettanti aldipendente per il primo giorno di ogniperiodo ininterrotto di congedostraordinario non si applicano al per-sonale delle Forze di polizia ad ordi-namento militare.2. Le esigenze di trasloco e di riorga-nizzazione familiare di cui all’articolo48, comma 2, del primo quadriennionormativo Polizia, sussistono ancheper il personale accasermato.3. Ferma restando la vigente discipli-na in materia di trattamento econo-mico, il personale giudicato perma-nentemente non idoneo al servizio inmodo parziale permane, ovvero ècollocato, in aspettativa fino alla pro-nuncia sul riconoscimento della di-pendenza da causa di servizio dellalesione o infermità che ha causato lapredetta non idoneità anche oltre i li-miti massimi previsti dalla normativa

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in vigore. Tale periodo di aspettativanon si cumula con gli altri periodi diaspettativa fruiti ad altro titolo ai finidel raggiungimento del detto limitemassimo.

Art. 57Congedo per la formazione

1. Il personale con almeno cinqueanni di anzianità di servizio maturatipresso la stessa amministrazionepuò usufruire del congedo per la for-mazione di cui all’articolo 5 della leg-ge 8 marzo 2000, n. 53, per un pe-riodo non superiore a undici mesi,continuativo o frazionato, nell’arcodell’intera vita lavorativa. Tale con-gedo è autorizzato con provvedimen-to del Comandante di Corpo.2. Il congedo per la formazione è fi-nalizzato al completamento dellascuola dell’obbligo, al conseguimentodel titolo di studio di secondo grado,del diploma universitario o di laurea,alla partecipazione ad attività formati-ve diverse da quelle poste in essereo finanziate dall’amministrazione.3. Il personale che fruisce del conge-do per la formazione viene collocatoin aspettativa, oltre i limiti vigenti,senza assegni e tale periodo non ècomputato nell’anzianità di servizio enon è utile ai fini del congedo ordina-rio e del trattamento di quiescenza eprevidenza.4. Il personale che può avvalersi ditale beneficio non può superare il 3%della forza effettiva complessiva.5. Il personale che intende avvalersidel congedo per la formazione devepresentare istanza almeno trentagiorni prima dell’inizio della fruizionedel congedo.6. Il congedo per la formazione puòessere differito con provvedimentomotivato per improrogabili esigenzedi servizio, per una sola volta e per unperiodo non superiore a trenta giorni.

Art. 58Licenza straordinaria per congedo

parentale

1. In deroga a quanto previsto dal-l’articolo 34 del testo unico a tuteladella maternità, al personale con figliminori di tre anni che intende avva-lersi del congedo parentale previstodall’articolo 32 del medesimo testounico, è concessa la licenza straordi-naria di cui all’articolo 48 del primoquadriennio normativo Polizia, sinoalla misura complessiva di quaranta-cinque giorni, anche frazionati, nel-l’arco del triennio e comunque entroil limite massimo annuale previstoper il medesimo istituto. Le disposi-zioni del presente comma si applica-no anche ai fini della definizione dei

procedimenti in corso alla data di en-trata in vigore del presente decreto.2. Ai fini dell’esercizio del diritto di cuial comma 1, il personale è tenuto,salvo casi di oggettiva impossibilità,a preavvisare l’ufficio di appartenen-za almeno quindici giorni prima delladata di inizio della licenza.3. In caso di malattia del figlio di etànon superiore a tre anni i periodi dicongedo di cui all'articolo 47 del te-sto unico a tutela della maternità noncomportano riduzione del trattamen-to economico, fino ad un massimo dicinque giorni lavorativi nell’arco diciascun anno, oltre il limite dei qua-rantacinque giorni di cui al comma 1.4. In caso di malattia del figlio di etàcompresa tra i tre e gli otto anni ciascungenitore ha diritto ad astenersi alterna-tivamente dal lavoro nel limite di cinquegiorni lavorativi annui per i quali nonviene corrisposta alcuna retribuzione.5. In caso di parto prematuro alle la-voratrici madri spettano i periodi dicongedo di maternità non goduti pri-ma della data presunta del parto chevengono aggiunti al periodo di asten-sione dopo il parto. Qualora il figlionato prematuro abbia necessità di unperiodo di degenza presso struttureospedaliere pubbliche o private, lamadre ha facoltà di riprendere effetti-vo servizio richiedendo, previa pre-sentazione di un certificato medicoattestante la sua idoneità al servizio,la fruizione del restante periodo dicongedo obbligatorio post-partum edel periodo ante-partum, qualora nonfruito, a decorrere dalla data di effet-tivo rientro a casa del bambino.6. Nei casi di adozione o di affida-mento preadottivo nazionale ed inter-nazionale di cui agli articoli 36 e 37del testo unico a tutela della mater-nità, è concesso un corrispondenteperiodo di licenza straordinaria senzaassegni non computabile nel limitedei quarantacinque giorni annui. Taleperiodo di licenza non riduce le feriee la tredicesima mensilità ed è com-putato nell’anzianità di servizio.7. Al personale femminile dell’Armadei carabinieri e del Corpo dellaguardia di finanza collocato in conge-do di maternità è attribuito il tratta-mento economico ordinario nella mi-sura intera.8. I riposi giornalieri di cui agli artico-li 39 e seguenti del testo unico a tu-tela della maternità non incidono sulperiodo di licenza ordinaria e sullatredicesima mensilità.

Art. 59Diritto allo studio

1. Per la preparazione ad esami uni-versitari o post-universitari, nell’ambi-to delle 150 ore per il diritto allo stu-

dio di cui all’articolo 57 del secondoquadriennio normativo Polizia, pos-sono essere attribuite e conteggiatele quattro giornate immediatamenteprecedenti agli esami sostenuti in ra-gione di sei ore per ogni giorno. Il per-sonale, in tali giornate, non può co-munque essere impiegato in servizio.2. Le disposizioni di cui all’articolo57, comma 1, del secondo quadrien-nio normativo Polizia si applicano an-che in caso di corsi organizzati pres-so le Aziende sanitarie locali.

Art. 60Buono-pasto

1. Il buono pasto giornaliero di cui al-l’articolo 61 del secondo quadriennionormativo Polizia è fissato nell’im-porto di euro 4,65.

Art. 61Asili nido

1. Nell’ambito delle attività assisten-ziali nei confronti del personale e neilimiti degli stanziamenti relativi ai ca-pitoli ad esse inerenti, l’amministra-zione, in luogo della istituzione di asi-li nido, può concedere il rimborso,anche parziale, delle rette relative al-le spese sostenute dai dipendentiper i figli a carico.2. A decorrere dall’anno 2002 sonoassegnati complessivamente per lefinalità di cui al comma 1 euro 1,5 mi-lioni annui.3. La ripartizione della somma indi-cata al comma 2 viene effettuata inproporzione alla consistenza numeri-ca del personale in servizio, alla datadel 31 dicembre 2000, presso cia-scuna Forza di polizia.

Art. 62Tutela assicurativa

1. A decorrere dal 1° gennaio 2002,ai fini della stipula di convenzioni dadestinare alla copertura della re-sponsabilità civile e amministrativaper gli eventi dannosi non dolosicausati a terzi dal personale delleforze di polizia nello svolgimento del-la propria attività istituzionale, lasomma di cui all’articolo 16, comma4, della legge finanziaria 2002, è ri-partita, per le Forze di polizia ad or-dinamento militare, come segue:a) Arma dei carabinieri, euro

320.000,00b) Guardia di finanza, euro

200.000,00.

Art. 63Tutela legale

1. Fermo restando il disposto dell’ar-ticolo 32 della legge 22 maggio 1975,

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20 Fiamme Gialle 12 / 2002

n. 152, agli ufficiali o agenti di pubbli-ca sicurezza o di polizia giudiziariaindagati per fatti inerenti al servizioche intendono avvalersi di un liberoprofessionista di fiducia, può essereanticipata, a richiesta dell’interessa-to, la somma di euro 2500,00 per lespese legali salvo rivalsa se al termi-ne del procedimento viene accertatala responsabilità del dipendente a ti-tolo di dolo.

TITOLO IVDISPOSIZIONI FINALI

Art. 64Proroga di efficacia di norme

1. Al personale di cui ali titoli II e IIIcontinuano ad applicarsi, ove non incontrasto con il presente decreto, lenorme previste dai precedenti provve-dimenti di accordo e concertazione.

Art. 65Copertura finanziaria

1. All’onere derivante dall’attuazionedel presente decreto, valutato in milio-ni di euro 484,80 per il 2002 ed in mi-lioni di euro 876,33 a decorrere dal2003, si provvede con utilizzo delleautorizzazioni di spesa previste dal-l’articolo 16, commi 2 e 4, della legge28 dicembre 2001, n. 448, per gli anni2002-2004, iscritte sul Fondo da ripar-tire per l’attuazione dei contratti delpersonale delle amministrazioni stata-li anche ad ordinamento autonomo, ivicompreso il personale militare e quel-lo dei Corpi di polizia dello stato di pre-visione del Ministero dell’economia edelle finanze per gli anni medesimi.2. Il Ministro dell’economia e delle fi-nanze è autorizzato ad apportare,con propri decreti, le necessarie va-

riazioni di bilancio.

Il Presente decreto, munito del sigillodello Stato, sarà inserito nella Rac-colta ufficiale degli atti normativi del-

la Repubblica italiana. È fatto obbligoa chiunque spetti di osservarlo e far-lo osservare.

Dato a Roma, addì 18 giugno 2002

Scuola Sottufficiali Lido diOstia. Anni 1947-1948.

Il Comandante Generale delCorpo, Gen. C.A. Raffaele Pelli-gra, con il Col. Bonfanti, Co-mandante della Scuola, il Ten.Col. Muscetta e il Cap. Margiot-ta, insegnanti, con i partecipan-ti al corso di abilitazione al co-mando del contingente di maredopo la seconda guerra mon-diale (foto gentilmente inviatadal M.M.A. Cav. Nicola Rasola,oggi Presidente della SezioneANFI di Civitavecchia, all’epocaVice Brigadiere, indicato conl’asterisco).

Anno 2002 Anno 2003(in milioni di euro) (in milioni di euro)

Polizia di Stato 8,20 17,40Corpo della Polizia penitenziaria --- ----Corpo forestale dello Stato 0,80 1,60Arma dei carabinieri 6,40 13,70Corpo della Guardia di Finanza 6,80 14,50Totali 22,20 47,20

Tabella AArtt. 14 e 53

N.B.:a) gli importi non comprendono gli oneri contributivi e l’IRAP a carico dello Sta-to. Quelli afferenti all’anno 2002 non hanno effetto di trascinamento nell’annosuccessivo;b) gli importi tengono conto delle disposizioni di cui agli articoli 14 e 53 e del-le risorse utilizzate dalle singole amministrazioni per gli incrementi delle vocidel trattamento accessorio.

Gradi EmolumentoAggiuntivo

fisso di Polizia

EuroTenente colonnello + 25 85,00Tenente colonnello 80,00Maggiore 80,00Capitano 75,00Tenente 95,00Sottotenente 90,00Maresciallo aiutante s. UPS e Maresciallo aiutante + 29 75,00Maresciallo aiutante s. UPS e Maresciallo aiutante + 25 75,00Maresciallo aiutante s. UPS e Maresciallo aiutante 105,00MC+25 100,00

Maresciallo capo 110,00Maresciallo ordinario + 15 110,00Maresciallo ordinario + 10 130,00Maresciallo ordinario 150,00Maresciallo 150,00Brigadiere Capo + 25 100,00Brigadiere Capo 110,00Brigadiere + 18 110,00Brigadiere + 15 130,00Brigadiere 210,00Vice Brigadiere 215,00Appuntato scelto + 29 105,00Appuntato scelto + 25 105,00Appuntato scelto + 17 130,00Appuntato scelto 145,00Appuntato 220,00Carabiniere sc. e fin.re sc. 200,00Carabiniere e finanziere 220,00

Tabella n. 2Art. 52, comma 2

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Fiamme Gialle 12 / 2002 21

L’art. 5 della Legge n. 205/2000ha approntato una normativa gene-rale in materia pensionistica, sia sot-to il profilo processuale, a mezzo del-l’istituzione di un Giudice Unico per“tutti” i ricorsi di cognizione della Cor-te dei Conti che ha sottoposto all’os-servanza di un regime processualeespressamente formalizzato (artt.420, 421, 429, 430 e 431 cod. proc.civ.), sia sotto il profilo sostanziale,non potendo revocarsi in dubbio cheil richiamo a quelle specifiche normedella codicistica processuale civile,nonché la disciplina approntata dallostesso art. 5, vadano intesi nella lorocompiutezza e non per l’aspettomeramente procedurale.

Del resto, costituisce giurispru-denza consolidata della Corte diCassazione, che lo stesso art. 429del cod. proc. civ. non si limita adintrodurre meri precetti processualied, in particolare, per quanto attie-ne al terzo comma (nel testo fissatodall’art. 1 della Legge n. 533/1973),il mero potere-dovere, pur se imme-diatamente operativo per il Giudice,di provvedere, anche d’ufficio ed ingrado di appello, alla rivalutazionedei crediti di lavoro, previdenziali edassistenziali, ma riconosce un dirit-to sostanziale del beneficiariomedesimo a tale rivalutazione (cfr.,per tutte, Cass. 23 febbraio 1979, n.1178; 23 marzo 1989, n. 1474; 1ottobre 1997, n. 9602).

Alla nuova disciplina va, pertan-to, riconosciuto un innegabile effet-to innovativo rispetto al precedenteassetto ordinamentale, sia nel sen-so della sua operatività sull’interamateria pensionistica attratta nelpotere cognitivo della Corte deiconti, sia nel senso dell’introduzio-ne in subiecta materia, sotto il profi-lo sostanziale, del generale dirittodel titolare di trattamento pensioni-

stico, per il caso di ritardata liquida-zione dello stesso, a veder ricono-sciuti, contestualmente alla presta-zione principale, gli interessi legali ela rivalutazione monetaria.

Sulla scorta di questi principi laCorte dei Conti a Sezioni Riunitecon sentenza nr. 10/2002/QM pub-blicata il 18 ottobre 2002, ha cosistabilito:

«All’art. 5 della Legge n.205/2000, nonché all’art. 429 cod.proc. civ. da quella norma richiama-to, va riconosciuta sia una naturaprocessuale che sostanziale;- l’art. 429, comma 3, cod. proc.

civ. ha introdotto il generale dirit-to del titolare di trattamento pen-sionistico, per il caso di ritardataliquidazione dello stesso, aveder riconosciuti, contestual-mente alla prestazione principa-le, gli interessi legali e la rivalu-tazione monetaria;

- l’art. 429, comma 3, cod. proc.civ. trova applicazione a tutti igiudizi pensionistici di cognizio-ne della Corte dei conti, compre-si quelli afferenti alle pensioni diguerra ed alle pensioni militaric.d. tabellari;

- l’art. 429, comma 3, cod. proc.civ., oltreché ai nuovi giudizi, tro-va applicazione per tutti i giudizipensionistici pendenti avanti ilGiudice monocratico alla data (10agosto 2000) di entrata in vigoredella Legge n. 205/2000 al mede-simo trasferiti dalla precedentesede collegiale, nonché ai giudizid’appello sia che i pregressi pro-cessi pensionistici siano statidecisi in prime cure in composi-zione monocratica che collegiale;

- la menzionata norma codicisticatrova applicazione anche ai giu-

dizi afferenti a rapporti creditorimaturati anteriormente alla datadi entrata in vigore della Leggen. 205/2000;

- il principio del cumulo tra gli inte-ressi e rivalutazione monetariastabilito dall’art. 429, comma 3,cod. proc. civ., non va inteso insenso “integrale”, quale mate-matica sommatoria dell’una edell’altra componente accesso-ria del credito pensionistico liqui-dato con ritardo, bensì “parzia-le”, quale possibile integrazionedegli interessi legali, ove l’indicedi svalutazione dovesse eccede-re la misura dei primi;

- il maggior danno da svalutazio-ne nell’eventuale importo diffe-renziale nonché gli interessilegali, costituiscono componentiessenziali legate da automati-smo giuridico al credito pensioni-stico soddisfatto con ritardo, percui gli indicati accessori, anchenel caso di pensioni di guerra edi pensioni militari c.d. tabellari,debbono essere attribuiti d’uffi-cio dal Giudice, anche in seded’appello senz’uopo di costitu-zione in mora o di richiesta diparte, né di prova del danno, condecorrenza degli interessi mede-simi e dell’eventuale credito dif-ferenziale da svalutazione,determinato alla stregua degliindici fissati ex art. 150 disp. att.cod. proc. civ., dal giorno dellamaturazione del diritto;

- il calcolo del c.d. “maggiorimporto” tra interessi e rivaluta-zione va operato ex art. 429,comma 3, cod. proc. civ., tenu-to conto delle percentuali diinteressi legali e dell’indiceISTAT ex art. 150 disp. att. cod.proc. civ. rilevati anno peranno, da applicare agli importipensionistici spettanti alle sin-gole scadenze a far data dalmomento di maturazione deldiritto pensionistico, fino al sod-disfo, salvi i limiti indotti dall’e-ventuale prescrizione del credi-to o di suoi ratei».

CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICApresso la Presidenza Nazionale dell’ANFI

a cura di Antonio Taviano

GLI INTERESSI LEGALI E LA RIVALUTAZIONE MONETA-RIA TROVANO APPLICAZIONE PER TUTTI I GIUDIZI PEN-SIONISTICI ANCHE PER QUELLI RELATIVI ALLE PENSIO-NI DI GUERRA ED ALLE PENSIONI MILITARI TABELLARI

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22 Fiamme Gialle 12 / 2002

VITA NELLE SEZIONI

Sezione di Cossato

In occasione della commemora-zione della festività di San Matteo,celeste Patrono della Guardia di Fi-nanza, il Presidente della Sezione diCossato, M.M.A. Attilio Revello, insie-me al Consiglio Direttivo, ha organiz-zato un incontro conviviale presso ilGrand Hotel di Graglia nei pressi del-l’omonimo Santuario.

La foto ritrae alcuni soci davanti alSantuario.

Sezione di Imperia

Il 16 maggio 2002, in occasione diuna cena sociale dei soci della Sezio-ne, al Sig. Alberto Nattero è statoconsegnato l’attestato di “socio so-stenitore” pervenuto da parte del Pre-sidente Nazionale, Gen. C.A. PietroDi Marco, con espressioni di gratitudi-ne (vd. foto a lato).

Alla cena ha partecipato anche ilVice Sindaco di Imperia, Dott. AlessioSaso.

Sezione di Como

Dal 4 al 6 maggio u.s. soci e fami-liari della Sezione di Como, accom-pagnati dal Vice Presidente della Se-zione, S.Ten. Giuseppe Di Giovanni,hanno effettuato una gita turistica nelFriuli-Venezia Giulia, visitando, di ri-torno a Como, anche le Città di Ma-rostica, Bassano del Grappa, AbanoTerme e Padova.

Nella foto, il gruppo dei soci a Re-dipuglia.

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Fiamme Gialle 12 / 2002 23

Sezione di Thiene

Il 25 agosto 2002 presso l’Ossariodi Monte Cimone si è tenuta la ceri-monia commemorativa a ricordo deifatti d’arme del 23 settembre 1916, incui perirono numerosi soldati italiani acausa dell’esplosione di una potentemina austriaca.

Oltre alla rappresentanza dellaSezione di Thiene sono state presen-ti anche le rappresentanze delle Se-zioni ANFI di Bassano del Grappa,Venezia, Verona e Schio.

La foto ritrae tutti i partecipanticonvenuti per la commemorazioneannuale.

Sezione di L’Aquila

Il 28 agosto 2002 la Sezione hapartecipato, con una sua rappresen-tanza, alla “manifestazione celesti-niane” in onore di S. Pietro Celestino.

Tali manifestazioni ormai hannoassunto carattere nazionale.

Nella foto la rappresentanza deisoci ANFI sfila fra le strade di L’Aqui-la con le altre Associazioni d’Arma.

Sezione di Toronto

Il 22 luglio u.s. in occasione dellavisita dell’On. Mirko Tremaglia, Mini-stro degli Italiani nel Mondo, a Toron-to, la locale Sezione ANFI ha parteci-pato alla cerimonia commemorativasvoltasi presso il monumento erettoin memoria degli italiani caduti sul la-voro in Woodbridge (Ontario).

Nella foto, l’On. Tremaglia, con al-la sua sinistra il Presidente della Se-zione di Toronto, Brig. Francesco DiCandia, i soci Vito Ancona, Mario Fal-vo, Lino Rubino, Domenico Pantaleo,Carmine Sena e il vice PresidenteAgazio Chiera.

VITA NELLE SEZIONI

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VITA NELLE SEZIONI

24 Fiamme Gialle 12 / 2002

Sezione di Ciampino

Soci e familiari della Sezione diCiampino, accompagnati dal Presi-dente della Sezione, S.Ten. Cav. Uff.Italo Simone, si sono recati in gita so-ciale in Sicilia dal 30 settembre al 6ottobre u.s., visitando le città più im-portanti dell’Isola. Non è mancatauna breve escursione sull’Etna.

Ad Agrigento, nella Valle dei Tem-pli, la comitiva da potuto ammirare itempli più famosi. Nella foto in ultimadi copertina i gitanti sono ripresi da-vanti al Tempio di Ercole.

Sezione di Carpi

Il 29 settembre u.s. soci e familia-ri della Sezione di Carpi, con il loroPresidente Brig. Gian Franco Iotti,hanno effettuato un gita sociale a Ge-nova visitando tra l’altro l’Acquario e ilcentro storico della città. Nella foto lacomitiva dei soci nei pressi del Portodi Genova.

Sezione di Teramo

La Sezione ha effettuato una gitasociale al Santuario di Monteverginee a Pietrelcina il 14 settembre 2002.

La foto sotto ritrae i soci a Pietrel-cina, paese natale di S. Padre Pio.

Sezione di Taranto

La Sezione ha organizzato il 1°settembre 2002, nell’ambito dell’atti-vità ricreativa svolta, una “giornatasociale” che ha avuto inizio con la ce-lebrazione della S. Messa presso ilSantuario Madonna della Scala diMassafra, officiante il Cappellano mi-litare Don Tommaso Chirizzi del Co-mando Provinciale della Guardia diFinanza di Taranto.

Nel corso del pranzo sociale sonostati consegnati attestati di beneme-renza alle consorti di alcuni soci.

La foto a lato ritrae il gruppo deisoci partecipanti alla “giornata socia-le”.

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Fiamme Gialle 12 / 2002 25

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Soci che si fanno onore

- Magg. Gennaro PEPE, della Se-zione di Mestre.

- Magg. Umberto MARSECANE,della Sezione di Ostia Lido.

- Magg. Ciro TESTA, della Sezionedi Crotone.

- Magg. Giovanni MARZIANO, del-la Sezione di Crotone.

Antonio ANGELINI

Il S. Tenente Rag. Antonio Angelini, sindaco supplente della Sezione diLodi, con provvedimento del 15.10.2002 del Ministero della Giustizia, èstato iscritto nel “Registro dei Revisori Contabili”.

Riccardo BONADONNA

Il Dott. Riccardo BONADONNA, figlio dell’ App. Giuseppe, socio della Se-zione di Genova, il 3 settembre 2002 a Budapest, nel contesto del Con-gresso Annuale, è stato insignito del prestigioso premio “Novartis Diabe-tes Award”, quale migliore ricercatore non statunitense.

Giovanni ONNIS

Nei giorni 5 e 6 ottobre 2002, si sono svolti a Messina i campionati Regio-nali di Atletica Leggera individuale su pista – Amatori/Master -. A tale ma-nifestazione sportiva ha partecipato il Brig. C. Giovanni ONNIS, Consiglie-re della Sezione di Catania, tesserato con la Società “U.N.V.S.” Sezionedi Fontanarossa di Catania. Il Brig. C. Onnis, si è cimentato sulle distanzedei 100 e 400 metri piani, riuscendo a conquistare i titoli di “Campione Re-gionale” nelle due distanze –Cat. M/55.

Angelo SANNA

Il Ten. Cpl. Rag. Angelo SANNA, Presidente della Sezione di Gallarate, èstato nominato Presidente del Consiglio Direttivo del Collegio dei Ragio-nieri del Circondario del Tribunale di Busto Arsizio.

SpecializzazioneLa Dott.ssa Giovanna MARRAPESE, figlia dell’App. Antonio, Segretariodella Sezione di Sondrio, in data 14.11.2002 ha conseguito la specializza-zione in “Igiene” discutendo la tesi “Sopravvivenza e qualità della vita do-po chemioterapia ad alte dosi e trapianto di cellule staminali ematopoieti-che in donne con tumore della mammella”.

La Dott.ssa Sabrina MERLI, figlia del M.M.a. Giampietro Merli, socio dellaSezione di Olgiate Comasco, ha conseguito presso la Scuola di DirezioneAziendale dell’Università Bocconi di Milano, il titolo di “Manager in Econo-mia e Gestione delle Aziende non Profit”.

PromozioniCon decreto datato 3 giugno 2002,del Ministro dell’Economia e delleFinanze, i seguenti ufficiali del Ruo-lo Speciale in ausiliaria, sono statipromossi al grado superiore:

a Tenente Colonnello

- Magg. Mario APPOLLONIO, dellaSezione di Prato.

- Magg. Antonio MARINO, dellaSezione di Genova.

- Magg. Silvio RUSSO, della Sezio-ne di Catanzaro.

- Magg. Aldo Maria CRUCIANI,della Sezione di Trento.

- Magg. Pier Luigi MELICONI, dellaSezione di Roma-2 .

- Magg. Valentino SOLINAS, dellaSezione di Menaggio.

- Magg. Giuseppe TROTTA dellaSezione di Velletri.

- Magg. Giovanni GIANNETTI, del-la Sezione di Roma-1 .

- Magg. Cesare ROSSI, della Se-zione di Sondrio.

Con decreto datato 3 giugno 2002,del Ministro dell’Economia e delleFinanze i seguenti ufficiali sonostati promossi nel Ruolo Specialenella riserva al grado superiore.

a Maggiore

- Cap. Aldo AMOROSO, della Sezione di Vicenza.

- Cap. Alvaro SANTI, della Sezionedi Varese.

Con decreto datato 3 giugno 2002,del Ministro dell’Economia e delleFinanze, il seguente ufficiale delRuolo d’Onore è stato promosso algrado superiore.

a Tenente Colonnello

- Magg. Pietro MAFFIONE, dellaSezione di Aprilia.

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26 Fiamme Gialle 12 / 2002

AnniversariIl 15 settembre 2002, il Fin. Lu-

ciano BORDIGNON, socio dellaSezione di Castelfranco Veneto, econsorte Sig.ra Teresina ZILIO, incompagnia dei figli, nipoti, generoe nuora hanno festeggiato, il loro40° anniversario di matrimonio.

Il 30 settembre 2002, il sociosimpatizzante della Sezione diCastelfranco Veneto, Sig. FlavioZANON, e consorte, Sig.ra ElsaALESSIO, in compagnia delle fi-glie, generi e nipoti hanno festeg-giato il loro 40° anniversario dimatrimonio.

Nozze di diamanteIl 28 ottobre 2002, il socio so-

stenitore della Sezione di SalernoTen. Cav. Alessandro DI VICO ela gentile consorte, Sig.ra Rosa-linda FEDULLO, hanno festeggia-to i loro 60 anni di matrimonio. Èstata una cerimonia fastosa e i fe-steggiati hanno avuto la gioia diessere circondati dall’affetto dellafiglia, genero e nipoti, parenti enumerosi soci. A coronare la bellafesta, la suocera del Ten. Di Vico,di 104 anni.

Nozze d’oroIl 1° settembre 2002, il Fin. Ro-

berto PATRUNO, segretario dellaSezione di Muggia, e consorte,Sig.ra Berta, hanno festeggiato illoro 50° anno di matrimonio, incompagnia del figlio Fabio, dellanuora Annamaria, del nipote Fe-derico e di alcuni parenti ed amici.La lieta ricorrenza si è conclusa inun noto ristorante di Muggia.

Il 20 settembre 2002, il socioV.Brig. Giacomo LO PRESTI econsorte Signora Natale FRISO-NE, presso la Chiesa di S. Papinoa Milazzo hanno festeggiato il 50°anniversario di matrimonio, cir-condati dall’affetto dei figli, nipotie parenti.

Il 6 ottobre 2002, il V. Brig. Raf-faele RUSCIANO, socio della Se-zione di Salerno, e consorteSig.ra Erminia MARINO hanno fe-steggiato il loro 50° anniversariodi matrimonio, in compagnia del fi-glio App. Vincenzo, in serviziopresso il Nucleo di Polizia Tributa-ria della Guardia di Finanza di Sa-lerno e socio simpatizzante dellastessa Sezione. Ai numerosi socie parenti presenti, dopo la solen-ne cerimonia in Chiesa, è stato of-ferto un ricco pranzo.

L’11 ottobre 2002 la Sig.ra Ro-sa DE CHIARA e il Sig. Paolo DISABATO, genitori del Brig. Nicola,socio della Sezione di Toritto,hanno festeggiato in compagniadei figli, generi, nuore e nipoti, illoro 50° anniversario di matrimo-nio.

Il 30 ottobre 2002 il V.Brig. Ni-colò AMANTIA, socio della Sezio-ne di Gallarate, e consorte, Sig.raSantina hanno ricordato il loro 50°anniversario di matrimonio, attor-niati dai figli, nuore e nipoti. La S.Messa è stata celebrata nellaChiesa dell’Aloisianum di Gallara-te.

Il 6 novembre 2002, il Presi-dente della Sezione di Varese,M.M.a. Pietro UGGERI, e la con-sorte, Sig.ra Irma NOBILE, incompagnia di parenti ed amici,hanno festeggiato il loro 50° anni-versario di matrimonio con la cele-brazione della S. Messa nella

Cappella del Cottolengo di Vare-se.

Il 10 novembre 2002, l’App.Giovanni NASTI, socio della Se-zione di Genova, e consorte,Sig.ra Maria FERRAIOLI, presentile figlie Patrizia e Rosaria, e in lie-ta compagnia di parenti ed amicihanno festeggiato il 50° anniver-sario di matrimonio.

Il 29 novembre 2002, L’App.Francesco CASTRONOVO, sociodella Sezione di Monza, e consor-te, Sig.ra Alberta BALLETTA,hanno celebrato il loro 50° anni-versario di matrimonio assieme aiparenti e alcuni amici.

Nozze d’argentoIl 31 luglio 2002, l’App. Tom-

maso CAPOZZIELLO, socio dellaSezione di Olgiate Comasco, econsorte, Sig.ra Ines BAZZEGHI-NI, hanno ricordato il loro 25° an-niversario di matrimonio circonda-ti da parenti ed amici.

Il 9 settembre 2002, la Sig.ra Ti-na CALO’ ed il Comm. Antonio Fio-re, Consigliere Nazionale e Presi-dente della Sezione di Bari, hannocommemorato il loro 25° anniver-sario di matrimonio. Il rito religiosoè stato officiato dal Cappellano Mi-litare presso la Cappella del Co-mando Regionale della Guardia diFinanza di Bari. Oltre ai figli, Anna,Aldo, Alessia e alla nuora, sono in-tervenuti parenti, amici e numerosisoci della Sezione.

Il 25 settembre 2002, il Brig.Gualtiero MASSI, socio della Se-zione di Roma-1, e la Sig.ra MariaConcetta COLAPIETRO hanno fe-steggiato il loro 25° anniversariodi matrimonio.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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Fiamme Gialle 12 / 2002 27

L’8 ottobre 2002, il Brig. Gian-franco MACALUSO, socio dellaSezione di Olbia, e consorte,Sig.ra Rosanna CARZEDDA, han-no festeggiato il loro 25° anniver-sario di matrimonio.

Il 15 ottobre 2002, il S. Ten.Leonardo FALSO, socio della Se-zione di Roma-3 Est e la consorte,Sig.ra Teresa CERQUA, hanno fe-steggiato presso il Santuario delDivino Amore in Roma, con i tre fi-gli, parenti ed amici, il 25° anniver-sario di matrimonio.

Il 19 ottobre 2002 il M.M.A.Francesco CAMPISI, socio dellaSezione di Agrigento, e consorte,Sig.ra Anna Maria MICELI, hannofesteggiato il loro 25° anniversariodi matrimonio con la celebrazionedi una S. Messa presso la ChiesaMadre di Ribera. La cerimonia si èconclusa con la cena presso unnoto ristorante del luogo in compa-gnia dei figli, parenti e amici.

Il 20 ottobre 2002, nella Chiesadella Madonna delle Grazie diAgropoli, attorniati da parenti eamici, l’App. Lorenzo SODANO,socio della Sezione di Agropoli econsorte, Sig.ra Maria GraziaPASSARO, hanno celebrato il loro25° anniversario di matrimonio.

Il 31 ottobre 2002, il Brig. EraldoVERARDO, socio della Sezione diReggio Calabria, e consorte Sig.raCarmela ALBANO, in compagniadei figli Dario e Alessandro, di pa-renti e amici, hanno festeggiato illoro 25° anniversario di matrimo-nio.

Nozze Il 14 aprile 2002 in Gornate

Olona (VA), si sono uniti in matri-monio il S. Ten. Cpl. Dott. Ales-sandro PANDOLFI, socio dellaSezione di Olgiate Comasco, e laDott.ssa Anna VALENTI.

Il 18 giugno 2002, nella sugge-stiva e antica Chiesa Madre di Ca-nicattì il Sig. Alessandro MAGNI,figlio del M.M.a. Benvenuto, sociodella Sezione di Agrigento, si èunito in matrimonio con la Sig.naAnna DI BELLA. Gli sposi hannosalutato tutti gli intervenuti alla ce-rimonia nuziale presso un noto ri-storante del luogo.

Il 21 settembre 2002 la Sig.naMarilena DI MASCIO, figlia delM.C. Antonio, socio della Sezionedi Roma-3 , si è unita in matrimo-nio con il Sig. Francesco DI NO-TA. La cerimonia nuziale è statacelebrata nella Basilica settecen-tesca di San Giorgio al Velabro inRoma.

Il 12 ottobre 2002, si sono unitiin matrimonio la Sig.na CristianaMODANESI e il Geom. MassimoBRUNO, figlio dell’App. UPG Gio-vanni, socio della Sezione di Mi-randola.

Il 12 ottobre 2002, nella ChiesaSan Rocco di San Giorgio in Salici(VR), si sono uniti in matrimonio laSig.na Stefania COSTA, figlia del-l’App. Gino, socio della Sezione diVerona, con l’Ispettore di P.S. Lo-ris COLPINI.

CulleIl 12 febbraio 2002 è nata Gior-

gia, nipotina dell’App. AntonioMAISTO, Presidente della Sezio-ne di Olbia.

Il 29 giugno 2002 la casa deiconiugi Sig.ra Evelina MAGNI eSig. Amedeo PUMA è stata allieta-ta dalla nascita dei gemelli primo-geniti Paola e Salvatore. Ne dannoil lieto annuncio i nonni materni,Sig.ra Maria Gambino e M.M.a.Benvenuto Magni, socio della Se-zione di Agrigento.

Il 22 luglio 2002 è nata Martina,primogenita dei coniugi Sg.ra Lau-ra MANNA e Sig. Maurizio MA-SCIA. Lo annunciano con gioia inonni, Sig.ra Nunzia Landi e ilBrig. Annibale Mascia, Consiglieredella Sezione di Savona.

Il 4 settembre 2002, la casa deiconiugi Sig.ra Grazia DAVERSA eSig. Costanzo DELIA è stata allie-tata dalla nascita del secondo fi-glio Mattia. Ne danno il lieto an-nuncio i nonni materni, Fin. Giu-seppe Daversa, Vice Presidentedella Sezione di Busto Arsizio econsorte, Sig.ra Francesca Garo-falo.

Il 17 settembre 2002 è nata Au-rora AMMIRAGLIA, lo annunciacon gioia il nonno S. Ten. Tomma-so Emanuelli, Consigliere dellaSezione di Roma-3 Est.

Il 17 settembre 2002 è natoAlessio, figlio della Sig.ra ChiaraDEL GRANDE e del Sig. EmilianoCERAMI. Ne dà il lieto annuncio ilnonno materno, S.Ten. Giuseppe,Presidente del Collegio dei sindacidella Sezione di Lucca.

Il 18 settembre 2002 è nataElettra, figlia della Sig.ra France-sca FASANO e del Sig. CostantinoMARTIGNON, e nipotina del socioAndrea Martignon della Sezione diUdine. I fratellini Elia e Luca assie-me ai nonni, bisnonni e zii ne dan-no il lieto annuncio.

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

28 Fiamme Gialle 12 / 2002

Giammarco, primogenito dei co-niugi Sig.ra Marzia COLELLA edel Sig. Marco BARBATO. Nedanno la lieta notizia i nonni ma-terni, Sig.ra Marta Petrucci e ilBrig. C. Nunzio Colella, in serviziopresso la Brigata Guardia di Fi-nanza di Ceprano e socio simpa-tizzante della Sezione a quella se-de.

Il 29 settembre 2002 è natoSalvatore, primogenito dei coniugiSig.ra Cristina CELLIE e Sig. An-tonio MARCI. Ne danno il lieto an-nuncio i nonni, M.M. Gaetano Cel-lie e l’App. UPG Salvatore Marci,entrambi soci della Sezione di Va-sto.

Il 29 settembre 2002 è nato Lo-renzo, primogenito della Sig.raFederica CASELLI e del M.C.Giandomenico SUCAMELI, sociosimpatizzante della Sezione diPiombino e in servizio presso lalocale Compagnia della Guardiadi Finanza.

Il 30 settembre 2002 in Salernoè nata Paola, figlia dell’Avv.ssaRosanna IANNACCONE e delSig. Alfonso TIRELLI. Ne danno illieto annuncio la sorellina Rober-ta, i nonni, Sig.ra Pasqualina So-litario e il M.O. Luigi Iannaccone,socio della Sezione di Salerno.

L’1 ottobre 2002 è nato Simo-ne, figlio del Brig. FrancescoCRETELLA, in servizio al NucleoNavale della Guardia di Finanzadi Durazzo. Ne dà il lieto annuncioil nonno paterno, M.O. Andrea,socio della Sezione di Civitavec-chia.

Il 6 ottobre 2002 la casa dei co-niugi Dott.ssa Maria ALFONSET-TI e del Sig. Fabrizio CIUFFINI èstata allietata dalla nascita di Da-

Il 18 settembre 2002 la casa deiconiugi Sig.ra Lara VARNA e Sig.Raffaele COSTA è stata allietatadalla nascita di Andrea. Lo annun-ciano con gioia la sorellina Giuliacon i nonni paterni Carmen e Ti-ziano Costa e materni, Sig.ra Ga-briella Pontarollo e il M.M.a. Gian-carlo Varna, Consigliere della Se-zione di Savona.

Il 20 settembre 2002 è nata Au-rora, primogenita dei coniugiSig.ra Elisabetta ANGIONI E Sig.Alessio RIPARBELLI. Lo annun-ciano con gioia i nonni paterni,Sig.ra Rosina Mocci e Brig. Giu-seppe Angioni, socio della Sezio-ne di Savona.

Il 24 settembre 2002 è nato An-tonio, primogenito della Sig.ra Si-mona REHO e del Sig. Aldo FIO-RE. Ne dà il lieto annuncio il non-no paterno, Comm Antonio Fiore,Consigliere Nazionale e Presiden-te della Sezione di Bari, unitamen-te alla consorte Sig.ra Tina Calò.

Il 25 settembre 2002 è nataClaudia, primogenita dei coniugiDott. Pierdomenico CARONE edella Sig.ra Alessandra LA SALA.Ne danno il lieto annuncio i nonnipaterni, Sig.ra Grazia Inversi eBrig.C.m. Michele, socio della Se-zione di Barletta.

Il 27 settembre 2002 la casa deiconiugi Sig.ra Virginia NINFOSI eSig. Giuseppe SCOPELLITI, sociosimpatizzante della Sezione diAgrigento, è stata allietata dallanascita della primogenita Isabella.Ne danno il lieto annuncio i nonnipaterni e materni e lo zio Gioac-chino Gallo, socio della stessa Se-zione.

Il 28 settembre 2002 è nato

vide. Lo annunciano i nonni ma-terni, Sig.ra Luigina e l’App. En-rico Alfonsetti, Vice Presidentedella Sezione di L’Aquila.

Il 14 ottobre 2002 è nato Ales-sandro, primogenito dei coniugiDott.ssa Raffaella NASSA e delDott. Luigino MIRANTE. Ne dan-no il lieto annuncio i nonni paterni,Sig. Antonio Mirante e Sig.ra An-na Posta ed i nonni materni,Sig.ra Rosa Buonanno e Brig. C.Antonio Nassa, soci della Sezio-ne di Ceprano.

Il 14 ottobre 2002 la casa deiconiugi Sig.ra Barbara BUDAI eSig. Giorgio MINUTE è stata allie-tata dalla nascita di Riccardo. Nedà il lieto annuncio il nonno, Fin.Ennio Budai, socio della Sezionedi Cervignano del Friuli.

Il 18 ottobre 2002 è nata Eleo-nora, primogenita dei coniugiSig.ra Emanuela FRANZOLIN eSig. Gianfranco CRIPPA. Ne dan-no il lieto annuncio i nonni mater-ni, Sig.ra Bruna Valentini e M.A.Ernesto Franzolin, socio della Se-zione di Mestre.

Il 20 ottobre 2002 la casa deiconiugi Sig.ra Veronica PICCOLOe Fin. sc. Sergio OLIVA, in servi-zio presso la Stazione Navale del-la Guardia di Finanza di Venezia,è stata allietata dalla nascita diStefano. Ne danno il lieto annun-cio i nonni, Lucia Vita e MaurizioOliva, soci simpatizzanti della Se-zione di Policoro.

Il 21 ottobre 2002 è nato Luca,figlio dei coniugi Sig.ra ArlesianaCASALI e Sig. Carlo GIANNINI.Ne danno notizia i nonni paterni,Brig. Pietrino, socio della Sezionedi Lodi, e consorte Sig.ra AntoniaGeroli.

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Fiamme Gialle 12 / 2002 29

Il 23 ottobre 2002 la casa deiconiugi Sig.ra Giacinta CALZONI eSig. Pietro PAVINI è stata allietatadalla nascita della loro primogenitaRachele. Ne danno il lieto annun-cio i nonni paterni, Brig. C. Rober-to, socio della Sezione di Terni, econsorte Sig.ra Marcella Tassi.

Il 23 ottobre 2002 è nata Ga-briella, figlia della Sig.ra MariaRosaria CARBONARA. Ne dà no-tizia il nonno, Brig. Vincenzo Car-bonara, socio della Sezione diMargherita di Savoia.

Il 26 ottobre 2002 è nata Gia-da, primogenita dei coniugi Sig.raSabrina BIANCHINI e Sig. SantoCOSITORE. Ne danno la felicenotizia i nonni materni, Brig. Ro-dolfo, socio della Sezione di LaSpezia, e consorte Sig.ra MariaTeresa Mereu.

Il 30 ottobre 2002, la casa deiconiugi Sig.ra Costanza FERRO-NI e Sig. Umberto CHIATTI è sta-ta allietata dalla nascita di Alice.Ne danno il lieto annuncio i nonni,Sig.ra Flora Sassara e il S. Ten.Giuseppe Chiatti, socio della Se-zione di Firenze.

Il 31 ottobre 2002 è nato Fede-rico, secondogenito dei coniugiSig.ra Raffaella PARADISO e Prof.Giulio Mario CAPPELLETTI. Nedanno il lieto annuncio la sorellinaArianna e i nonni, Sig.ra FilomenaDileo e M.M.a. Dino Cappelletti,socio della Sezione di Cerignola.

LaureeSi sono recentemente laureati:

La Sig.na Simona CALABRO’,

figlia del Brig. Francesco, sociodella Sezione di Reggio Calabria,in “Economia Bancaria” pressol’Università di Messina con ottimopunteggio.

Il Sig. Giovanni COLOMBA, fi-glio del Brig. C. Cosimo, sociodella Sezione di Nardò, in “Giuri-sprudenza” presso l’Università diTeramo.

La Sig.na Rosalba CONGIU-STI’, figlia del Brig. Francesco,socio della Sezione di Vibo Valen-tia, in “Economia Aziendale” pres-so l’Università della Calabria - se-de di Cosenza.

La Sig.na Anna Maria DE BLA-SIO, figlia dell’App. UPG Michele,socio della Sezione di Latina, in“Disciplina dell’Arte, Musica eSpettacoli” con il punteggio di110/110 e lode.

La Sig.na Giovanna DE VITA,figlia del M.M. Andrea, socio dellaSezione di Mazara del Vallo, in“Giurisprudenza” presso l’Univer-sità di Palermo con il punteggio di105/110.

La Sig.na Stefania DONADIO,figlia dell’App. UPG Francesco,socio della Sezione di Taranto, in“Fisica” presso l’università di Ge-nova.

Il Dott. Dean FANTAZZINI, S.Ten. di Cpl. dell’Esercito, figlio delV.Brig. Giancarlo, socio della Se-zione di Bologna, si è ulteriormen-te laureato in “Economia Politica”con il punteggio di 110/110 e lode.

La Sig.na Tiziana FOCCILLO,figlia dell’App. UPG Antonio, Con-sigliere della Sezione di Agropoli,con il punteggio di 110/110 in“Scienze della Formazione”.

La Sig.na Barbara GALLO, fi-glia del M.C. Renato Gallo, Presi-dente della Sezione di Silandro, in“Lingue e Letterature Straniere”con ottimo punteggio.

La Sig.na Giuditta LAMPIGNA-NO, figlia del M.A. Giuseppe, Pre-sidente della Sezione di Gallipoli,in “Giurisprudenza” con ottimopunteggio.

Il Sig. Filippo MARCI, figlio del-l’App. Salvatore, socio della Se-zione di Vasto, in “Economia eCommercio” presso l’Università diPescara.

Il Sig. Luca Giovanni PaoloMASIA, figlio dell’App. Salvatore,socio della Sezione di Sassari, inLingue e “Letterature Straniere”con il punteggio di 110/110 e lode.

La Sig.na Stefania MEDDE, fi-glia dell’App. Giuseppe, socio del-la Sezione di Olbia, in “Scienzedell’Educazione”.

La Sig.na Sabrina MERLI, figliadel M.M.a. Giampietro, socio dellaSezione di Olgiate Comasco, in“Scienze della Comunicazione”presso l’Università di Torino con ilpunteggio di 110/110 e lode.

La Sig.na Alessandra PERRO-NE, figlia del M.O. Francesco, so-cio della Sezione di Genova, in“Economia e Commercio” pressol’Università di Genova.

La Sig.na Loredana SALVATI,figlia del luogotenente Antonio,socio della Sezione di Terracina,in “Giurisprudenza” presso l’Uni-versità la Sapienza di Roma con ilpunteggio di 105/110

La Sig.na Gabriella SCARPI-

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NELLA NOSTRA FAMIGLIA

30 Fiamme Gialle 12 / 2002

Tristia

Il Gen. Biagio La Gamba

Nello scorso mese di giugno èdeceduto in Roma, a causa di unmale incurabile, il Generale Div. (r)Biagio LA GAMBA.

Nato a Scansano (Grosseto) il26 febbraio 1930 ha svolto, nell’ar-co di 38 anni di carriera, importan-ti incarichi in varie sedi.

Dopo aver frequentato l’Acca-demia dal 1951 al 1954 ha coman-dato Reparti operativi delle Legio-ni di Udine, Como e Genova, hasvolto importanti servizi presso ilNucleo Regionale P.T. di Genovae presso il Nucleo Centrale in Ro-ma acquisendo rilevanti meriti ri-conosciuti con vari encomi per lasua feconda attività.

È stato altresì Capo Ufficio Stu-di e Addestramento presso laScuola di Polizia Tributaria, doveha svolto anche incarichi di inse-gnamento di materie giuridiche edeconomiche.

Successivamente è stato al Co-mando Generale con funzioni dicollegamento con il Ministero della

Difesa ed ha meritato un encomiosolenne dall’Autorità Nazionaledella sicurezza.

È stato poi Redattore Capo del-la “Rivista della Guardia di Finan-za” e quindi Comandante di unGruppo di Sezioni del Nucleo Spe-ciale di Polizia Valutaria.

Ha frequentato, nell’arco dellacarriera, numerosi corsi professio-nali ed è stato prescelto per la fre-quenza della 38^ sessione pressoil “Centro Alti Studi Difesa”, massi-mo Istituto delle Forze Armate inambito NATO.

Nell’ultima fase della carrieraha svolto le funzioni di “superispet-tore” presso il SECIT in Roma.

Gli sono stati conferiti, per lesue qualità, numerosi riconosci-menti e onorificenze: Croce d’oro

Ricordo di Biagio LA GAMBA

Carissimo Biagio,

sono trascorsi alcuni mesi da quando ci hai lasciato, ma il Tuo ricordo èsempre più vivo in noi, indelebile perché parte integrante ed insostituibile delnostro passato, sempre più forte perché poggia su un grande e consolidato af-fetto che alimenta continuamente il nostro rimpianto.

Ci siamo conosciuti nel 1951, ma è stato come se ci fossimo conosciuti dasempre, tanta è stata subito la reciproca corrispondenza di sentimenti, di sim-patia, di apprezzamento, di stima e di considerazione che ci hanno consentitodi armonizzare perfettamente la nostra vita in comune in Accademia ed i no-stri rapporti successivi.

Nel nostro pensiero sei e resterai l’anima nobile e signorile del nostro Cor-so, con la Tua innata capacità di rilevare gli aspetti positivi di ogni situazionee di sdrammatizzare ogni problema cogliendone, spesso con ironiche battute eacute osservazioni, i particolari meno evidenti ma più incoraggianti per un fu-turo migliore.

Hai lasciato molti segni della Tua raffinata sensibilità e del tuo squisitobuon gusto, qualità unanimamente riconosciute in tutti gli ambienti che haifrequentato, che continueranno a ricordare in ogni istante la tua eccezionalepersonalità.

Ciao Biagio, sarai sempre nei nostri cuori.

Quelli del 51°

al merito di servizio, Medaglia d’o-ro al merito di lungo comando, Me-daglia Mauriziana al merito di 10lustri di carriera militare, Medagliacommemorativa per operazioni disoccorso a popolazioni colpite dapubbliche calamità quando eraComandante della Legione diTrento.

Negli ultimi anni, tornato alla vi-ta civile, si è dedicato ad una in-tensa attività di pubblicista; iscrittonell’albo dei giornalisti pubblicistiha ottenuto premi a carattere na-zionale per poesie e romanzi (ri-cordiamo “Fil rouge”, “il chicchiri-chi”, “la scelta” – edizione Laurus)meritando anche un premio spe-ciale della Rai Tv per il suo impe-gno creativo.

Alla gentile Signora Maria Luisaed ai familiari tutti le più sentitecondoglianze da parte del perso-nale della Redazione di “FiammeGialle” e di tutti i soci dell’A.N.F.I.che hanno avuto la ventura di co-noscerlo.

Page 30: COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA · 2009. 10. 1. · Fiamme Gialle 12 / 2002 3 COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA ORDINE DEL GIORNO N. 277 IL COMANDANTE GENERALE Natale

NELLA NOSTRA FAMIGLIA

Fiamme Gialle 12 / 2002 31

Ai familiari degli Estinti il nostrosentito cordoglio.

Sono inoltre deceduti i seguentisoci o loro congiunti:

- V. Brig. Giulio CALORE, Vice Presi-dente della Sezione di Thiene e so-cio benemerito della stessa, il9.11.2002.

- M.M.a. mare Ciro CANNAVALE,socio della Sezione di Genova, il30.11.2002.

- Sig.ra Angelina CARRELLA, madredel Fin. Beniamino Bottillo, socio del-la Sezione di Sanremo, il 6.10.2002.

- App. mare Giuseppe CASTORINA,socio della Sezione di Catania, il5.11.2002.

- S. Ten. Renato CELANI, socio del-la Sezione di Macerata, il14.10.2002.

- App. Nicola CILIENTO, socio dellaSezione di Trani, il 23.10.2002.

- Gen. B. Marino CLEVA, socio dellaSezione di Genova, il 29.11.2002.

- App. Omero DI AMARIO, socio del-la Sezione di Civitavecchia,l’11.11.2002.

- M.C. Giuseppe DI NOTO, socio del-la Sezione di Roma-2, il 17.09.2002.

- Cav. Uff. Duilio FARINA, socio sim-patizzante della Sezione di Bassanodel Grappa, il 6.9.2002.

- Sig.ra Maria FIORINI, suocera delM.C. Gregorio Rutigliano, segretariodella Sezione di Gallipoli,l’8.11.2002.

- Fin. Galliano FONDA, socio dellaSezione di Trieste, il 2.11.2002.

- M.M.a. Giovanni GEMELLI, sociodella Sezione di Salerno, l’1.2.2001.

- Brig. Secondo GUIDO, socio dellaSezione di Milano, il 9.11.2002.

- Sig. Vincenzo GUZZETTI, padredel M.M. Antonio, Presidente dellaSezione di Brunico, il 19.11.2002.

- Sig. Carmine JACOVINO, padredella Sig.ra Angioletta, vedova del V.Brig. Florio, socia simpatizzante del-la Sezione di Policoro, il 3.11.2002.

- Sig.ra Ebe LANETTI, consorte delM.M.a. Elio Moretti, socio della Se-zione di Pavia, il 24.10.2002.

- Sig.ra Maria Tindara LEGGIO, al-l’età di anni 90, madre del Brig. C.Giuseppe Lembo, Consigliere dellaSezione di Imperia, il 18.11.2002.

- Sig.ra Lilia MACCIONE, consortedel Gen. B. Eligio Di Pardo, sociodella Sezione di Bologna, il21.9.2002.

- App. Rosario MAGGIO, socio dellaSezione di Palermo, il 21.11.2002.

- Sig.ra Eugenia MANENTE, suoceradel V.Brig. Tiziano Zamarian, Consi-gliere della Sezione di Mestre,l’8.11.2002.

- Sig.ra Nunziata MANGANO, con-sorte dell’App. Francesco Bongio-vanni, socio della Sezione di Pavia, il23.10.2002.

- Sig.ra Antonietta MARCONI, con-sorte del M.A. Filippo Nespoli, sociodella Sezione di Rimini, il15.11.2002.

- Gen. C.A. Antonino MARGARONE,socio della Sezione di Catania, il14.11.2002.

- Il piccolo Mattia di anni 4, nipote delM.O. Pasquale Fortunato, socio dellaSezione di Genova, il 5.11.2002.

- Sig.ra Maria Giuseppa NATOLI,suocera del Brig. Pietro Masala, so-cio della Sezione di Sassari, il24.11.2002.

- Sig. Domenico NUARA, padre delV.Brig. Antonino, socio della Sezionedi Olgiate Comasco, il 14.3.2002.

- Sig.ra Teresa ORITI, consorte del-l’App. UPG Giuseppe Curasì, sociodella Sezione di Modena, il12.11.2002.

- App. Giustino PAGLIAROLI, sociodella Sezione di Olgiate Comasco, il17.3.2002.

- Sig. Onofrio PALMA, padre del-l’App. Salvatore, socio della Sezionedi Policoro, e zio del M.O. EnricoGnoni, Presidente della stessa Se-zione, il 22.6.2002.

- App. Giancarlo PARENTI, sociodella Sezione di Thiene, il 9.11.2002.

- V. Brig. Salvatore PILERI, sociodella Sezione di Ventimiglia, il5.11.2002.

- Gen. C.A. Italo POLI, socio bene-merito della Sezione di Bari, il27.11.2002.

- V. Brig. Eugenio PREDEBON, so-cio della Sezione di Schio, il9.11.2002.

- V. Brig. Paolo RAVINA, socio dellaSezione di Alba, il 20.11.2002.

- V.Brig. Sebastiano RISUGLIA, So-cio della Sezione di Catania,l’11.11.2002.

- Sig. Lelio ROVAI, padre dell’App.Rinaldo, Consigliere della Sezione diCervignano del Friuli, il 10.10.2002.

- Sig.ra Dora Maria SAVOIA, consor-te del Fin. Edilo Long, socio della Se-zione di Pinerolo, l’11.11.2002.

- App. Antonino SCOZZARI, sociodella Sezione di Alessandria, il18.11.2002.

- M.O. Mario VALORZ, socio dellaSezione di Gallarate, il 28.10.2002.

- Sig.ra Maria VITACOLONNA, con-sorte del Ten. Gr. Uff. Gaetano Cac-chione, socio della Sezione di Miran-dola, il 23.10.2002.

- M.M.a. c.s. Antonio ZINCHIRI, Sin-daco supplente della Sezione di Ol-giate Comasco, il 20.1.2002.